APRE NOTIZIE Gennaio 2010 - Numero 1 Sommario IL VII PROGRAMMA QUADRO................. 2 RISULTATI PARTECIPAZIONE................... 7 PROGETTI APRE....................................... 10 GIORNATE ED EVENTI............................... 12 BORSINO TECNOLOGICO........................ 13 CORSI DI FORMAZIONE........................... 14 VETRINA SULL’EUROPA........................... 15 A cura di: APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea Via Cavour, 71 - 00184 Roma Tel 06/48939993 - Fax 06/48902550 E-mail [email protected] 2 IL VII PROGRAMMA QUADRO IL VII PROGRAMMA QUADRO 2007/2013 – BANDI SCADENZE 2009/2010 Nell’ambito dei programmi di lavoro «Cooperazione», «Idee» e «Capacità» Per informazioni 2009/2010 del VII PQ sono stati pubblicati il 30 Luglio 2009 degli inviti a APRE presentare proposte. http://www.apre.it/ricerca- europea/bandi/default.asp CORDIS http://cordis.europa.eu/fp7/ I testi dei bandi e tutta la documentazione correlata è pubblicata sul sito dc/index.cfm?fuseaction=UserSite. di APRE che offre immediatamente una panoramica sui bandi aperti con FP7CallsPage le relative “call fiche”, programma di lavoro e tutti i link al sito Cordis. GLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA IDEAS “Favorire il cambiamento, creare un team di ricerca, permettere il raggiungimento dell’autonomia e dell’indipendenza del Principal Investigator” Questo è stato il messaggio più volte ripetuto nel corso del NCP meeting a Bruxelles lo scorso Dicembre che sintetizza gli obiettivi del programma IDEAS - assoluta novità del 7PQ che finanzia i progetti di ricerca “di frontiera”, altamente innovativi, ad alto rischio, in una parola, eccellenti – e nel contempo indica il modo con cui avvicinarsi alle opportunità offerte dallo European Research Council. Il progetto ERC si compone di diversi elementi, primo fra tutti l’indiscutibile eccellenza della ricerca, che si vuole proporre, e del Curriculum vitae del Principal Investigator. A completare questi due criteri di valutazione l‘Agenzia Esecutiva ERC ha fornito qualche elemento in più. Il Grant ERC vuole essere per il Principal investigator (PI), sia esso un giovane ricercatore ovvero senior, un’opportunità per esplorare nuovi campi di ricerca ampliando in tal modo l’esperienza maturata negli anni e, magari, per spostare il proprio lavoro di ricerca su altri settori. Coadiuvato, pertanto, da un team composto di ricercatori con competenze diverse e complementari, il PI può proporre progetti interdisciplinari o multidisciplinari, che superino le tradizionali barriere tra settori di ricerca. Tuttavia, anche rimanendo all’interno del proprio settore di ricerca, si può facilmente individuare il cambiamento, inteso anche come assoluta novità della ricerca o della metodologia proposta nel progetto ERC. E’ sempre però una ricerca innovativa e quasi “visionaria”, che deve rispondere al principio sintetizzato in “High risk, High gain” ovvero una ricerca rischiosa anche se fondata APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 3 IL VII PROGRAMMA QUADRO su solide basi scientifiche, dall’esito spesso incerto ma dal cui successo potrebbero derivare grandi benefici per la comunità scientifica europea e/o per i cittadini europei e/o per i policy makers in termini di nuova conoscenza, grande impulso al mercato, miglioramento della qualità della vita e del benessere della popolazione, etc. Infine, le opportunità di cambiamento offerte da un progetto ERC riguardano anche la possibilità di svolgere la propria ricerca presso una Host organisation, scelta liberamente da PI, in qualsiasi Paese Europeo o Associato purchè risponda anch’esso al criterio dell’eccellenza e in accordo dei vincoli esistenti tra ricercatore e proprio Ente di appartenenza. Entrando nel vivo della preparazione di una proposta ERC, ecco alcuni elementi che a loro volta sono stati oggetto di spiegazioni e approfondimenti da parte dell’Agenzia Esecutiva ERC, alla luce della valutazione dei primi tre anni di implementazione del Programma IDEAS. Il PI e il Co-Investigator Secondo quanto previsto dalle regole di partecipazione il PI di un ERC AdG deve dedicare al progetto almeno il 30% della propria attività di ricerca, mentre un giovane PI di un progetto ERC StG deve assicurare un coinvolgimento nel progetto di almeno il 50% della sua attività di ricerca complessiva. In entrambi i casi, lo European Research Council chiede che il PI svolga almeno il 50% della sua attività di ricerca in Europa. Tale regola, considerata dai proponenti un mero vincolo formale a cui attenersi per non rendere la proposta ineleggibile, vuole invece porre l’attenzione sul fatto che il grant ERC si rivolge ad una “categoria” specifica di PIs. E’ emblematico l’esempio riportato da alcuni funzionari dell’Agenzia Esecutiva, i quali hanno affermato che non rientra nella filosofia dell’ERC finanziare ricercatori che già gestiscono numerosi grants, sia livello nazionale che europeo e soprattutto internazionale (es. in USA, Canada, etc). Pertanto, la percentuale minima di coinvolgimento del Pi richiesta dal’ERC deve essere considerata non solo come tassativa ma soprattutto deve far riflettere sull’opportunità o meno di presentare una proposta ERC. Una novità del bando 2010 AdG riguarda invece la figura del Co-investigator (Co-I) per i quale dovrà essere compilata la Parte A, relativa al proprio CV, come già richiesto per il PI. Sempre di più si va delineando il ruolo del Co-I, inteso come supporto di altissimo livello all’attività di ricerca e chiamato a coprire quegli ambiti di ricerca complementari alle competenze del PI. Host organisation: apertura al settore industriale La Host Organisation di un grant ERC deve garantire l’autonomia del PI e un APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 4 IL VII PROGRAMMA QUADRO valido supporto per la gestione amministrativa e finanziaria del progetto, ma soprattutto deve essere in grado di contribuire al raggiungimento dei risultati del progetto di ricerca attraverso infrastrutture, background e risorse adeguate. Sulla base di tali presupposti, è stata più volte sottolineata la completa apertura dell’ERC a finanziare progetti di ricerca che scelgano come host organisation un’industria purchè: ▪▪ la scelta dell’industria come organizzazione ospitante sia coerente alla ricerca e agli obiettivi del progetto ERC e funzionale al raggiungimento dei risultati previsti; ▪▪ vi sia accordo di indirizzo e di gestione tra il PI e il dipartimento di ricerca dell’industria ospitante; ▪▪ l’industria che ospiterà il grant sia in grado di dare un valido supporto per la gestione amministrativa e finanziaria del progetto, mettendo a disposizione del PI esperienza e personale qualificato; ▪▪ non sorgano conflitti di interesse tra il progetto ERC e le strategie di ricerca e sviluppo tecnologico dell’industria ospitante. A tal proposito, è bene valutare già in fase di proposta come regolare gli aspetti di gestione dei risultati e della proprietà intellettuale. Tutti questi elementi dovranno essere descritti in modo chiaro ed esaustivo nella sezione “Research Environment” della Parte B della proposta. In generale, è opportuno fare molta attenzione nella scrittura di questa sezione dove è richiesto di motivare la scelta della Host organisation per farne emergere l’eccellenza, di descrivere le risorse effettivamente disponibili al PI, anche in termini di conoscenza acquisita, di esperienza maturata da altri gruppi di ricerca, di collaborazioni con altre Università, Centri di ricerca e laboratori a livello sia europeo che internazionale. In una frase, l’ambiente di ricerca è tutto ciò a cui il PI può attingere per arricchire la sua ricerca e raggiungere i risultati Scadenze Il bando AdG prevede tre scadenze diverse: • Physical Sciences & Engineering (Panels PE1 - PE10): scadenza 24 febbraio 2010 • Life Sciences (Panels LS1 – LS9): scadenza 17 marzo 2010 • Social Sciences & Humanities (Panels SH1 – SH6): scadenza 7 aprile 2010 previsti. I grant ERC: un’opportunità per i ricercatori e gli enti di ricerca italiani. Al termine dell’NCP meeting, i funzionari dell’Agenzia Esecutiva ERC hanno illustrato gli obiettivi per il futuro del programma ERC, in particolare questi i future goals: ▪▪ incrementare la partecipazione dell’industria, sulla scia di alcuni casi di successo rappresentati dalla Philips e dalla Novartis; ▪▪ Incrementare e favorire la partecipazione delle donne nei progetti di ricerca ERC; ▪▪ Aumentare l’interesse di PI provenienti da fuori Europa attraverso una campagna di promozione delle organizzazioni europee, pubblicazione di success stories e disseminazione dei risultati dei progetti ERC. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 5 IL VII PROGRAMMA QUADRO 2010: IL DECIMO ANNIVERSARIO DELL’EUROPEAN RESEARCH AREA LA STRATEGIA DI LISBONA, PIÙ CHE UN FALLIMENTO LA STRADA AL SUCCESSO A 10 anni dal lancio della strategia di Lisbona e dalla costituzione dello Spazio di Ricerca Europeo è importante domandarsi se gli obiettivi fissati nel 2000 sono stati raggiunti e avviare un’analisi d’impatto per capire quali sono stati i fallimenti e i successi delle politiche di ricerca che hanno coinvolto gli europei nell’ultima decade. Assunto che la strategia di Lisbona non ha ancora raggiunto a pieno le sue finalità, di certo si può affermare che l’ERA ha aperto la strada ad una programmazione più chiara e sistematica della ricerca europea. Il 7PQ ne rappresenta un tentativo di attuazione in evoluzione nei metodi e nei mezzi della sua realizzazione. Molti esempi possono essere citati: la definizione di priorità comuni, l’approvazione della chart and code of conduct, i programmi transnazionali che hanno spinto gli Stati Membri ad un maggiore impegno. Incontestabile punto di partenza dell’analisi dei 10 anni ERA è la consapevolezza che l’obiettivo del 3% del PIL europeo speso in R&D non è stato raggiunto e che l’UE ha di fronte grandi competitori globali che rappresentano maggiori sfide ancora da affrontare. Le più grandi potenze economiche, ed antagonisti europei di vecchia data, come gli Stati Uniti e più giovani rivali come India e Brasile, hanno fatto della ricerca il motore del loro sviluppo già da tempo, raggiungendo, o quasi, quella percentuale che l’UE dei 27 stenta a realizzare. Tale dato non deve tuttavia rimanere l’unico parametro di valutazione della strategia ERA che, se analizzata nel dettaglio, presenta punti di forza che permettono di parlare della strategia di Lisbona come una strada verso il successo, piuttosto che di un fallimento. In effetti è proprio attraverso l’ERA che l’UE sembra aver trovato una risposta alle sfide globali optando per l’internazionalizzazione dei programmi europei di ricerca. Il 7PQ si è caratterizzato infatti per la tendenza degli Stati Membri a porsi come grande interlocutore con i partners internazionali, aprendo discussioni e avviando tentativi di coordinamento delle politiche di ricerca anche con i competitori globali. La proposta della CE di avviare la European Strategy for Technological Cooperation con il resto del mondo è stata ben accolta dagli Stati Membri che hanno sostenuto ad una sola voce gli interessi di ricerca comuni, creandosi così una propria posizione nel contesto mondiale. Naturalmente l’ERA ha ancora differenti sfide da affrontare. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 6 IL VII PROGRAMMA QUADRO Per maggiori informazioni Relazione completa sulle cifre principali per il 2008 nel campo della scienza, della tecnologia e della competitività (ST&C): http://ec.europa.eu/research/era/ Relazione completa sul quadro di valutazione dell'innovazione per il 2008: http://ec.europa.eu/research/era/ Stando agli economisti uno dei maggior limiti della ricerca in Europa è rappresentato dalla gestione della proprietà intellettuale. Il sistema dei brevetti è molto più costoso in Europa che altrove nel mondo (10 volte di più rispetto agli USA e 13 volte in più rispetto al Giappone). I costi (per lo più legati alle traduzioni, alla diffusione e alle spese legali in caso di contradditorio) per mantenere un brevetto sono oggi i più elevati e spesso agiscono come deterrente agli investimenti soprattutto delle piccole e medie imprese, pertanto costrette a cedere le loro innovazioni tecnologiche. Per una soluzione a tale problema pare si debba attendere che si snelliscano e uniformino le procedure del European Patent Office di Monaco. L’impegno del settore privato rappresenta appunto un’altro dei punti deboli della ricerca Europea, e l’aumento delle risorse industriali per la ricerca potrebbe essere definito come il test finale del successo della strategia di Lisbona. Ad oggi solo il 49% dei ricercatori europei è impiegato nel settore privato, percentuale bassa se confrontata con l’80% degli Stati Uniti e il 68% del Giappone. Gli sforzi post-2010 mirano proprio a rinforzare la presenza del settore privato per sfruttarne il valore aggiunto e renderlo base per la costituzione di una European knowledge-driven economy. Anche in questo caso l’ERA sembra stia preparando il terreno per una soluzione. All’interno dell’ERA sono stati attuati due strumenti che stimolano la partecipazione privata le Technology Platforms e le Joint Technology Initiatives. A queste va associata l’iniziativa Lead Markets della Commissione Europea che punta soprattutto ad investire nei settori con promettenti ritorni economici per attirare il maggior numero possibile di industrie. Oggi è ancora precoce poter valutare i risultati di tali iniziative ma rimane positivo il giudizio sulle condizioni create per la loro implementazione: invogliare il settore privato significa favorire i legami con il mondo accademico e incoraggiare un impegno maggiore da parte degli Stati Membri. E’ proprio in tal senso che si sono diretti i lavori degli ultimi anni della strategia di Lisbona con il suo rilancio iniziato nel 2007 con la pubblicazione del Green Paper sull’ERA, seguito da una consultazione pubblica durata mesi (che ha coinvolto enti pubblici e privati) e culminato nella primavera 2008 con il meeting di Ljubljana e l’avvio della visione UE2020. Contemporaneamente la UE ha lanciato 5 iniziative in aree strategiche per la ricerca: mobilità e carriera dei ricercatori, infrastrutture di ricerca, il trasferimento di conoscenze tra ricerca pubblica e privata, le programmazioni congiunte e la cooperazione internazionale. Indubbiamente queste azioni dirette permettono di affermare che l’ERA sta creando il contesto appropriato per incoraggiare la crescita, la competitività e il lavoro in Europa. L’ERA si rifà ad un concetto caro all’UE sin dal principio dell’avvio della sua integrazione: la libertà di movimento. Ora si tratta di decifrare il metodo migliore per fare in modo che alla libertà, già riconosciuta alle persone, ai beni, ai capitali e ai servizi, se ne aggiunga una quinta ed essenziale, quella dei ricercatori e della conoscenza. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 7 RISULTATI PARTECIPAZIONE IL SERVIZIO APRE DI RICERCA PARTNER E DIFFUSIONE DI PROFILI RAPPORTO GENNAIO-LUGLIO 2009 Sono trascorsi circa 3 anni da quando APRE ha attivato il nuovo servizio di “Ricerca Partner e diffusione dei profili“. Grazie al servizio di Ricerca Partner, i Centri di Ricerca, Università, Industrie e PMI (preferibilmente in veste di coordinatori ) che necessitano di partner da inserire nel proprio consorzio, possono diffondere la loro proposta progettuale specificando la tipologia di expertise di cui necessitano. Dati significativi dell’attività svolta nel periodo considerato le 496 ricerche partner pubblicate e diffuse e i 77 casi di successo ottenuti ; inoltre 781 profili di ricercatori e organizzazioni sono stati diffusi alla rete europea dei punti di contatto nazionale e alla rete dei Soci APRE. Nel dettaglio durante il periodo che va dal 1 gennaio-30 luglio 2009, APRE ha pubblicato complessivamente 35 ricerche partner; di cui l‘80% (28) provenienti da proponenti stranieri, e il 20% (7) da coordinatori italiani. Sono stati circa 22.000 gli utenti del database di APRE che sono stati informati periodicamente delle Ricerche Partner pubblicate, attraverso l’invio di 41 mailing. APRE segnala che tre ricerche partner sono giunte a buon fine con la sottomissione della proposta di cui due relative al tema Nanotecnologie, materiale e produzione del Tema Cooperazione ed una per il programma People . APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 8 RISULTATI PARTECIPAZIONE Relativamente alle espressioni d’interesse, l’84 % ( corrispondenti a 768) è riconducibile a Centri di Ricerca , Università, PMI e Industrie italiane, mentre il restante 16 % ( pari a 142) riguarda le espressioni di interesse provenienti da utenti stranieri (europei e dei paesi terzi). APRE offre visibilità anche a coloro che pur non avendo una propria idea progettuale in fase di preparazione, vogliono partecipare a progetti europei in qualità di partner. Il profilo viene infatti diffuso attraverso la rete europea dei National Contact Point (NPC) e la rete Enterprise Europe Netwok (EEN). I coordinatori dei progetti potranno in tal modo contattare i profili ritenuti idonei per la costituzione del consorzio. Il numero complessivo di profili diffusi da APRE da Gennaio a Luglio del 2009 è 98, di cui il 66 % ( corrispondente a 65) riguarda profili stranieri diffusi ai Soci di APRE , mentre i profili italiani inoltrati direttamente alla rete degli NCP stranieri è pari al 34% (nello specifico 33). APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 9 RISULTATI PARTECIPAZIONE SINTESI GRAFICA DELLE RICERCHE PARTNER E PROFILI La tabella qui di seguito mostra i dati registrati delle ricerche partner pubblicate sul sito APRE e profili diffusi nel periodo 1 gennaio al 30 luglio 2009. Tema/Programma Tot. ricerche Tot. partner profili diffusi pubblicate Salute 3 21 Ricerca a vantaggio delle PMI 1 1 Persone 6 33 Energia 4 5 Nanoscienze, nanotecnolo- 15 gie, tecnologie dei materiali e processi di produzione 18 Trasporto (incluso aeronau- 6 tica) 8 Prodotti alimentari, agricoltu- 0 ra, pesca e biotecnologie 6 Ambiente (Inclusi cambiamen- 0 ti climatici) 6 Tutte le informazioni relative al servizio sono consultabili alla pagina web del Sulla base degli input e suggerimenti ricevuti dagli utenti, lo staff di APRE sta re- sito di APRE: http://www.apre.it/ alizzando una nuova sezione del sito web APRE interamente dedicata alla ricerca FormaAssist/RicercaPartner.htm partner con l’obiettivo di migliorare il servizio offerto. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 10 PROGETTI APRE Gendera: Gender debate in the European Research Area Il progetto GENDERA, Gender Debate in the European Research Area, finanziato dal 7PQ sotto il tema Scienze nella Società, vede la partecipazione di nove partners provenienti da Ungheria, Slovenia, Spagna, Italia, Slovacchia, Grecia, Germania, Austria, Israele. Il progetto mira a sostenere il raggiungimento di un equilibrio di genere nel mondo della scienza e creare un ambiente favorevole all’integrazione della dimensione di genere nelle politiche di ricerca in Europa. Gendera nasce dalla presa di coscienza della provata disuguaglianza di genere che caratterizza, in maniera molto varia, il settore R&D dell’UE, e si aggiunge al gruppo di progetti del 6 e 7 PQ, collaborando con loro, che testimoniano la volontà della CE di supportare il dibattito sulle questioni di genere all’interno dell’ERA. Gendera si basa sulle implicazioni che la diseguale partecipazione di uomini e donne alla ricerca comporta, in particolare: ▪▪ la scarsa presenza di donne in posizioni manageriali nei settori scientifici inevitabilmente significa che la loro opinione, individuale e collettiva, ha meno possibilità di essere ascoltata nel processo di formazione e attuazione delle politiche di ricerca; ▪▪ se le donne di scienza non sono visibili e sono raramente considerate come esempi di successo nella loro carriera, esse avranno poche opportunità di essere un modello per le più giovani e quindi di attirarle verso le professioni scientifiche (in particolare per ‘hard’ sciences and engineering). Attraverso il coinvolgimento di policy makers nazionali responsabili delle politiche di genere, decision makers di enti di ricerca e rappresentanti delle istituzioni europee, le attività di Gendera si svolgeranno prima a livello nazionale e poi internazionale. In ogni paese partner del progetto sarà creata infatti una task force incaricata di discutere delle politiche di genere in atto, saranno organizzati workshop e conferenze e si svolgeranno indagini per individuare le best practices in Science and Gender Empowerment. Le esperienze nazionali saranno poi condivise a livello europeo attraverso la creazione di un database delle politiche di genere di successo, la diffusione di raccomandazioni e linee guida a sostegno dell’equilibrio di genere, una tavola rotonda internazionale e workshop per facilitare il confronto, il dibattito e l’impegno a mantenere e avviare iniziative a livello comunitario. L’impatto atteso di Gendera deriva dagli obiettivi ambiziosi che caratterizzano il progetto: ▪▪ contribuire alla definizione di politiche di uguaglianza di genere nel APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 11 PROGETTI APRE mondo della ricerca che siano più efficaci e sostenere il perseguimento dell’uguaglianza di genere a livello nazionale ed europeo; ▪▪ Migliorare la visibilità delle migliori pratiche di gender mainstreaming in research esistenti; ▪▪ Creare una piattaforma virtuale per gli attori politici per facilitare lo cambio regolare di esperienze e discussione; ▪▪ Coinvolgere i politici uomini e donne, sensibilizzandoli soprattutto sull’importanza dell’uguaglianza di genere; ▪▪ Contribuire alla trasparenza dei processi di assunzione e di sviluppo della carriera. Per maggiori informazioni rivolgersi a: [email protected] [email protected] Certamente si tratta di un impatto di ampia portata con forte tendenza al cambiamento e al rinnovamento. Ma è proprio di una energica alterazione dell’equilibrio di genere che si ha bisogno se si vuole sfruttare il potenziale femminile non anocra utilizzato nella scienza e affrontare la discriminazione di genere ancora ben visibile nei settori R&D. EECALink UN PROGETTO EUROPEO PER PROMUOVERE LE COLLABORAZIONI DI RICERCA NEL TEMA “HEALTH” TRA I PAESI EUROPEI E I PAESI DELL’ASIA CERNTRALE ED EUROPA ORIENTALE EECALink è un’iniziativa supportata dalla Commissione Europea nel tema HEALTH che vede coinvolti 12 Paesi europei ed extra europei. L’Italia partecipa al progetto con due partner: l’Università di Tor Vergata e APRE. Obiettivo principale di EECALink è di incoraggiare e promuovere la nascita di nuove collaborazioni Internazionali nel tema delle Scienze della vita, attraverso il supporto alla creazione di nuovi partenariati di ricerca che possano portare alla sottomissione di idee progettuali per il tema SALUTE del VII Programma Quadro e i finanziamenti di Salute Pubblica. Attraverso questo progetto i ricercatori europei avranno l’opportunità di individuare gruppi scientifici di eccellenza per instaurare collaborazioni in progetti di ricerca nei seguenti paesi: Armenia, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Moldavia, Russia, Ucraina e Uzbekistan. Per ulteriori informazioni rivolgersi a [email protected] [email protected] [email protected] Sito http://www.eecalink.eu/ La cooperazione con enti accademici e di ricerca con questi paesi non è finalizzata soltanto alla sottomissione congiunta di proposte nel VII Programma Quadro, ma si instaura nell’ottica di una collaborazione scientifica a 360°, in grado di offrire una panoramica il più ampia possibile sulle opportunità di finanziamenti per la ricerca. Un altro aspetto interessante del progetto è l’individuazione di temi di ricerca scientifica di interesse sia per i paesi EECA che per gli stati membri dell’Unione Europea, e garantire il coinvolgimento diretto di policy makers su queste aree tematiche. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 12 GIORNATE ED EVENTI Roma, 22 gennaio TAVOLO DI LAVORO: LE PRIORITÀ DI RICERCA PER IL SETTORE SALUTE 2010-2013 APRE per conto del MIUR, in collaborazione con Warrant Group S.r.l., IAS, CNR e Intesa Sanpaolo organizza un gruppo di lavoro il cui obiettivo è quello di individuare per l’Italia i temi strategici della ricerca nel settore “Salute” e di aumentare e migliorare la qualità della partecipazione italiana ai bandi europei e non solo. La giornata è articolata in tre momenti: In mattinata brevi interventi di approfondimento con esperti del settore rivolti agli addetti ai lavori, per conoscere le opportunità previste per il triennio 20102013 e sapere come sfruttarle al meglio. A livello europeo, nazionale e locale. A fine mattinata sessione aperta con operatori sanitari locali, imprese, enti pubblici, mondo accademico, industriale e della finanza, volto all’analisi e valutazione delle politiche in atto e all’individuazione di tematiche future nel settore in oggetto. Per il programma e l’iscrizione online http://www.apre.it/Eventi/ Nel pomeriggio, brainstorming specifico rivolto alle aziende italiane - di piccole, medie e grandi dimensioni - che operano nel settore della salute e sono interessate a fare ricerca. Scopo del confronto sarà quello di redigere un documento unico da presentare alla Commissione Europea a livello Nazionale e Regionale, con le indicazioni concrete per programmare le prossime attività comunitarie. Si tratta di un’opportunità strategica: solo agendo di anticipo e attivandosi direttamente sarà possibile ottenere bandi del tema Salute adatti alle esigenze delle nostre imprese. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 13 BORSINO TECNOLOGICO Offerte Tecnologiche SPAGNA Sedia a rotelle costruita nell’ottica del superamento delle barriere architettoniche - 05 ES ACOT 0C27 Un gruppo di ricerca dell’Università spagnola di Castilla-La Mancha ha sviluppato una sedia a rotelle auto-alimentata per le persone disabili. L’aspetto più innovativo sta nella capacità di salire e scendere le scale superando le barriere architettoniche in maniera più efficiente. L’Università sta cercando partner per la commercializzazione di questo prodotto attraverso la manifattura, la cooperazione tecnica e gli accordi commerciali. POLONIA Sistema termodinamico - 05 PL SPCT 0BYF Un inventore polacco sta sviluppando una nuova tecnologia di sistema termodinamico. I vantaggi principali sono: semplice costruzione, operazioni a basso costo, raggiungimento di elevate quantità di energia, e versatilità delle applicazioni. L’inventore sta cercando una cooperazione tecnica ed un partner con disponibilità di risorse finanziarie, che voglia attuare la tecnologia in campo industriale. ISRAELE Nuovo ed efficace deumidificatore per serre - A.E.S. 02 Un’azienda israeliana ha sviluppato un efficacie deumidificatore per serre basato su una tecnologia innovativa igroscopica di scambio di calore attraverso la circolazione di salamoia. I vantaggi rispetto alle soluzioni convenzionali comprendono la conservazione dell’energia termica (con un risparmio energetico durante l’inverno del 40%), una ventilazione a secco e calda di aria fresca, una riduzione delle malattie che colpiscono le piante e incremento della convenienza. L’azienda sta cercando un partner che si occupi della distribuzione ed integrazione dell’attrezzatura per le serre, e che sia in grado di adottare la nuova tecnologia. Richieste Tecnologiche ROMANIA Linea di produzione per marchi olografici a 2D, 2D/3D e 3D - 05 RO ROSM 0C13 Nel quadro dello sviluppo delle proprie attività, un’azienda rumena con esperienza attiva nel settore optoelettronico è alla ricerca di partner nel campo della fabbricazione dei marchi olografici allo scopo di avviare una linea di produzione attraverso una joint venture, una cooperazione tecnica o un accordo di subcontraenza. L’azienda rumena sta offrendo la propria expertise, gli strumenti di produzione ed un importante mercato rumeno per i nuovi prodotti. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 14 CORSI DI FORMAZIONE APRE ha attualmente in programmazione i seguenti corsi: Roma, 11-12 Febbraio COME PRESENTARE UNA PROPOSTA DI SUCCESSO NEL VII PROGRAMMA QUADRO (2007/2013): DALLA TEORIA ALLA PRATICA L’obiettivo di questo modulo formativo che si svolgerà su due giorni con un docente internazionale esperto in europrogettazione è quello di offrire ai potenziali partecipanti al VII PQ gli strumenti per migliorare e strutturare le loro proposte di progetto. Il modulo prevede anche l' esercitazione su temi specifici scelti dai partecipanti. Roma, 18-19 Febbraio Per il programma dettagliato e l’iscrizione: http://www.apre.it/FormaAssist/ Formazione.asp GLI ASPETTI AMMINISTRATIVI E DI RENDICONTAZIONE NEL VII PROGRAMMA QUADRO (2007/2013) Obiettivo principale del corso consiste nel fornire consulenza sui risvolti amministrativi e di rendicontazione che il VII PQ ha fissato. I NOSTRI MODULI REALIZZABILI NEL CORSO DEL 2010: Per richiedere corsi di formazione ad hoc potete contattare APRE: Tel. 06 48939993 Per specifiche richieste contattare: Dott.ssa Mara Gualandi: [email protected] Modulo 1) Laboratorio su come progettare una proposta vincente nel VII Programma Quadro Modulo 2) Gli Aspetti Amministrativi e contrattuali nel VII Programma Quadro: Una giornata intera di esercitazione Modulo 3) Consortium Agreement e IPR Modulo 4) Come scrivere una proposta di successo nel Programma People nel VII PQ Modulo 5) Problemi Etici nel VII PQ Modulo 6) Aspetti Socio-economici nei progetti di ricerca scientifica del VII PQ. Modulo 7) Comunicare la ricerca europea Modulo 8) Diventare un Valutatore nel VII PQ Modulo 9) La negoziazione dei progetti nel VII PQ Modulo 10) L’Approccio del Quadro logico per la progettazione applicato VII Programma Quadro Modulo 11) Laboratorio su come scrivere una proposta nel Programma ERC APRE organizza sia un calendario di corsi di formazione di base sia corsi ad hoc per il quale è possibile esprimere interesse in ogni momento. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 15 VETRINA SULL’EUROPA L’ EIT ha annunciato le prime tre KIC - Knowledge and Innovation Communities L’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (European Institute of Innovation and Technology - EIT) ha selezionato il 16 Dicembre 2009 a Budapest le prime tre KICs - Knowledge and Innovation Communities. Le tre KIC sono state selezionate tra 20 proposte pervenute all’ EIT in risposta al primo bando aperto tra il 2 aprile e il 27 agosto 2009 e interessava tre ambiti prioritari: l’energia sostenibile, la mitigazione del cambiamento climatico e l’adattamento alle sue conseguenze e la futura società dell’informazione e della comunicazione. In seguito a una valutazione effettuata da esperti indipendenti, coloro che avevano presentato le due migliori proposte per ciascun ambito prioritario sono stati invitati agli hearings con il Governing Board il 16 Dicembre 2009. Le tre KIC selezionate sono: Climate change mitigation and adaptation: Climate-KIC Sustainable energy: KIC InnoEnergy Future information and communication society: EIT ICT Labs Le KIC sono partenariati pubblico-privato che riuniscono attori estremamente qualificati dei settori dell’educazione, della ricerca, dell’imprenditoria e degli affari, al fine di fornire opportunità che portino a un nuovo livello l’innovazione in Europea con un forte impatto economico e sociale. Le KIC hanno l’obiettivo di promuovere la produzione, la disseminazione e lo sfruttamento di prodotti e buone pratiche nel settore dell’innovazione, contribuendo alla commercializzazione dei risultati dell’attività di ricerca ed istruzione. La durata delle KIC dovrebbe coprire un orizzonte temporale dai 7 ai 15 anni in cui sono previsti obiettivi di breve, medio e lungo termine. E’ previsto un contributo Comunitario totale che si aggira intorno ai 270 milioni di euro per il periodo 2010 – 2013, distribuito secondo quanto segue: Maggiori informazioni su: http://eit.europa.eu/kics1/kics-call.html Anno 2010 2011 2012 2013 € (milioni) 26 55 72 119 L’Italia non figura tra i partner principali delle tre KIC, ma una presenza italiana si evince con la Regione Emilia Romagna tra i “partner regionali” del ClimateKIC e Trento come “Cluster Associato” nell’EIT ICT Labs. Il prossimo bando KIC sarà lanciato dopo l’adozione della “Strategic Innovation Agenda” dell’EIT dopo il 2013. ISTITUTO EUROPEO PER LA PARITÀ DI GENERE Il 16 dicembre scorso, a Vilnius, si è inaugurato l’Istituto europeo per la parità tra donne e uomini. Si tratta di una agenzia europea creata per sostenere gli Stati membri e le istituzioni europee nei loro sforzi per promuovere la parità tra uomini e donne, combattere la discriminazione fondata sul sesso e sensibilizzare alle questioni che riguardano la parità. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010 16 VETRINA SULL’EUROPA L’istituto avrà il compito di raccogliere ed analizzare dati comparabili sulla parità tra uomini e donne, di mettere a punto strumenti metodologici destinati ad esempio a favorire l’integrazione della parità tra uomini e donne in tutte le politiche comunitarie, di facilitare lo scambio di buone pratiche ed il dialogo Per informazioni http://ec.europa.eu/social/main. jsp?catId=749&langId=it tra agli attori interessati e sensibilizzare i cittadini dell’UE. L’istituto impiegherà nel 2010 una trentina di persone prevedendo poi il reclutamento di esperti nazionali per migliorare le sue competenze in materia. LA SPAGNA ALLA PRESIDENZA DELLA UE La Spagna dirigerà il Consiglio dell'UE per la prima metà del 2010 e, dal 1° luglio, passerà le redini al Belgio. Assieme all'Ungheria (che avrà la presidenza nella prima metà del 2011), Spagna e Belgio hanno messo a punto un programma di lavoro per i prossimi 18 mesi, nel quale si sono già impegnati a “tenere pienamente conto dell'importanza della R&S e dell'innovazione nell'aggiornamento della strategia di Lisbona dopo il 2010”. Oltre alla creazione e alla governance del SER, i tre paesi hanno individuato altre priorità, tra cui l'analisi della valutazione intermedia del Settimo programma quadro e l'attuazione della programmazione congiunta. Le presidenze intendono in particolare sottolineare l'importanza della dimensione regionale delle politiche d'innovazione e di ricerca, e la necessità di rendere le carriere nel settore della ricerca più interessanti e al tempo stesso capaci di attirare in Europa i migliori cervelli. Per maggiori informazioni sulla Presidenza spagnola del Consiglio http://www.eu2010.es/en/index.html http://www.eutrio.es/en/index.html In una prospettiva più generale, le priorità spagnole per i prossimi sei mesi includono: rafforzare l'agenda sociale europea, occuparsi della parità di genere e della lotta contro la violenza domestica, porre fine alla crisi economica, garantire la sicurezza energetica e il cambiamento climatico, dar vita a un'UE più sicura (in particolare per quel che riguarda l'immigrazione), fare in modo che l'Europa faccia sentire la propria voce sulla scena internazionale. Annuario multimediale dalla Commmissione Cosa ha fatto l’Unione europea per te nel 2009? La Commissione europea ha pubblicato il suo annuario annuale multimediale che presenta alcune delle principali realizzazioni dell’Unione europea nell’ultimo anno. Per informazioni: http://ec.europa.eu/snapshot L’annuario contiene una rassegna di progetti riusciti nei quali l’azione dell’UE ha ottenuto risultati tangibili per i cittadini in ambiti che variano dalla ricerca per scoprire nuove cure per la demenza fino a soluzioni proposte per attenuare gli effetti della crisi economica. Il formato multimediale permette ai cittadini anche di accedere on line all’opuscolo e ha un breve video sull’argomento. APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APRE NOTIZIE Numero 1 Gennaio 2010