TAXE PERQUE - TASSA RISCOSSA ROMA - ITALIA Chiesa di «S. Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane» LA VERGINE DELLA RIVELAZIONE BOLLETTINO BIMESTRALE DELLA GROTTA DELLE TRE FONTANE Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 - DCB Roma - Anno XXV - Settembre/Ottobre 2011 Nuova Serie n. 4 La Vergine della Rivelazione EDITORIALE A 120 anni dell’Enciclica sociale “Rerum Novarum” di Leone XIII (1891) I 2 l documento definitivo incomincia con l’indicare la causa dell’insorgere di una questione operaia nell’abolizione delle antiche corporazioni di arti e mestieri, “senza nulla sostituire in lor vece, nel tempo stesso che le istituzioni e le leggi venivano allontanandosi dallo spirito cristiano”. Difende la proprietà privata come diritto di natura. La terra con i suoi beni è data all’uomo in usufrutto universale, il quale per realizzarsi ha bisogno della proprietà privata. Alcuni sostenevano che sostituendo alla provvidenza dei genitori quella dello stato vanno contro la naturale giustizia e disciolgono la compagine delle famiglie. Contro le teorie della lotta di classe, il Papa difende il principio della collaborazione fra le classi; vuole “che i consigli e le forze di tutte le classi sociali si colleghino e cospirano insieme a fin di provvedere il meglio che sia possibile agli interessi degli operai: e crede che, entro i debiti termini, debbano volgersi a questo scopo le stesse leggi e l’autorità dello Stato”. Il Papa respinge il finalismo socialistico, per cui un giorno l’operaio arriverà ad eliminare il lavoro e a condurre una vita tutta pace e diletto. Dopo aver affermato che l’operaio ha l’obbligo di prestare interamente e fedelmente l’opera che in libertà e secondo equità fu pattuita, di non recar danno alla roba né offesa alla persona dei padroni e di astenersi ad atti violenti, l’enciclica passa a trattare dei doveri dei padroni. È la parte che più commosse gli animi allora, e dove il testo raggiunge la solennità e la forza di una denuncia biblica: “Dei capitalisti poi e dei padroni sono questi i doveri; non tenere gli operai in luogo di schiavi; rispettare in essi la dignità dell’umana persona, nobilitata di carattere cristiano. Agli occhi della ragione e della fede non è il lavoro che degrada l’uomo, ma anzi lo nobilita col metterlo in grado di campare con l’opera propria onestamente la vita: quello che veramente è indegno dell’uomo è abusarne come di cosa a scopo di guadagno, ne di stimarlo più di quello che valgono i suoi nervi e le sue forze. Il Papa ammette che anche lo Stato, lo Stato nel vero concetto e quale si desume dai principi della retta ragione, deve concorrere al benessere dei proletari, facendo sì che questi partecipino in alcuna misura di quella ricchezza che essi medesimi producano. GDR Sommario 3 5 La Parola del Papa Maria nella vita pubblica di Gesù P. Aldo Guidi 9 12 14 UN SANTO AL MESE Santa Teresa del Bambin Gesù Testimonianza Breve relazione sulla Vergine della Rivelazione LA VERGINE DELLA RIVELAZIONE DIRETTORE EDITORIALE: P. Piergiorgio Vitelli DIRETTORE RESPONSABILE: P. Ernesto Piacentini REDAZIONE: P. Aldo Guidi P. Enzo Tacca Via Laurentina, 450 Roma - Tel. 06 5924671 Aut. Trib. di Roma n. 394/86. del 27-3-1990 REALIZZAZIONE E STAMPA: B.N. Marconi - Genova Santuario Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane Frati Minori Conventuali Via Laurentina, 450 00142 Roma Tel. 06 5924671 C.C. Postale 59797001 La Vergine della Rivelazione La Parola del Papa Angelus del 22 agosto 2010 C ari fratelli e sorelle! Otto giorni dopo la solennità della sua Assunzione al Cielo, la liturgia ci invita a venerare la Beata Vergine Maria col titolo di “Regina”. La Madre di Cristo viene contemplata incoronata dal suo Figlio, cioè associata alla sua Regalità universale, così come la raffigurano numerosi mosaici e dipinti. Anche questa memoria ricorre quest’anno in domenica, acquistando una maggiore luce dalla Parola di Dio e dalla celebrazione della Pasqua settimanale. In particolare, l’icona della Vergine Maria Regina trova un significativo riscontro nel Vangelo odierno, là dove Gesù afferma: «Ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi» ( Lc 13, 30). È questa una tipica espressione di Cristo, riportata più volte dagli Evangelisti - anche con formule similari -, perché evidentemente riflette un tema caro alla sua predicazione profetica. La Madonna è l’esempio perfetto di tale verità evangelica, che cioè Dio abbassa i superbi e i potenti di questo mondo e innalza gli umili (cfr Lc 1, 52). La piccola e semplice fanciulla di Nazareth è diventata la Regina del mondo! Questa è una delle meraviglie che rivelano il cuore di Dio. Naturalmente la regalità di Maria è totalmente relativa a quella di Cristo: Egli è il Signore, che, dopo l’umiliazione della morte di croce, il Padre ha esaltato al di sopra di ogni creatura nei cieli, sulla terra e sotto terra (cfr Fil 2, 9-11). Per un disegno di grazia, la Madre Immacolata è stata pienamente associata al mistero del Figlio: alla sua Incarnazione; alla sua vita terrena, dapprima nascosta a Nazareth e poi manifestata nel ministero messianico; alla sua Passione e Morte; e infine alla gloria della Risurrezione e Ascensione al Cielo. La Madre ha condiviso con il Figlio non solo gli aspetti umani di questo mistero, ma, per l’opera dello Spirito Santo in lei, anche l’intenzione profonda, la volontà divina, così che tutta la sua esistenza, povera e umile, è stata elevata, trasformata, glorificata 3 La Vergine della Rivelazione passando attraverso la «porta stretta» che è Gesù stesso (cfr Lc 13, 24). Sì, Maria è la prima che è passata attraverso la “via” aperta da Cristo per entrare nel Regno di Dio, una via accessibile agli umili, a quanti si fidano della Parola di Dio e si impegnano a metterla in pratica. Nella storia delle città e dei popoli evangelizzati dal messaggio cristiano sono innumerevoli le testimonianze di venerazione pubblica, in certi casi addirittura istituzionale alla regalità 4 della Vergine Maria. Ma oggi vogliamo soprattutto rinnovare, come figli della Chiesa, la nostra devozione a Colei che Gesù ci ha lasciato quale Madre e Regina. Affidiamo alla sua intercessione la quotidiana preghiera per la pace, specialmente là dove più infierisce l’assurda logica della violenza; affinché tutti gli uomini si persuadano che in questo mondo dobbiamo aiutarci gli uni gli altri come fratelli per costruire la civiltà dell’amore. Maria, Regina pacis, ora pro nobis! La Vergine della Rivelazione Maria nella vita pubblica di Gesù (2a puntata) È posta in luce l’efficacia e l’utilità della preghiera di intercessione, dimostrata da numerosi testi dell’A.T. e del N.T.: essi attribuiscono alla preghiera un influsso decisivo nel corso della salvezza. Il suo significato non ha valore “informativo”, né la pretesa di “mutare il disegno di Dio”, ma serve invece a “promuovere il regno di Dio” in quanto con essa l’uomo diventa o si rende disponibile nelle mani del Signore per sé e per gli altri (M. Schmaus, in Dogmatica cattolica). Nel contesto delle nozze di Cana, Maria si rivolge ai servi, utilizzando la formula dell’Alleanza pronunziata dal popolo in ri- sposta a Mosè nel Sinai: “Tutto ciò che Jhwh ha detto noi lo faremo” (Es 19,8). Maria invita gli inservienti (e tutti noi) ad entrare nella prospettiva dell’Alleanza. Ella è consapevole del suo ruolo di “Madre spirituale” della nuova comunità dei discepoli di Gesù. Infatti nella tradizione biblica la “Figlia di Sion” è già presente come madre dei figli di Israele (SI87). Nel Targum del Cantico di Cantici (1,5) si legge: “In quest’ora (messianica) Sion, la Madre di Israele, metterà al mondo i suoi figli e Gerusalemme accoglierà i suoi figli che ritorneranno dall’esilio”. Questo sottofondo biblico - giudaico ci aiuta a comprendere meglio certe sfumature del testo di Giovanni. 5 La Vergine della Rivelazione 6 È Maria che fa assumere, con il suo invito, ai servi l’atteggiamento dell’obbedienza tipico dei figli dell’Alleanza: essi diventano “servi” di Gesù e così rappresentano tutta la Chiesa. le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora” - Gv 7,30; “Ora l’anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest’ora? Ma per questo sono giunto a quest’ora” - Gv 12,27). 3) Con questa richiesta Maria sospinge Gesù a iniziare “la sua ora”, che terminerà nella passione (“Padre, è giunta l’ora” - Gv 17,1; “Ecco l’ora si avvicina” - Mt 26,45; “E nessuno lo arrestò perché non era ancora giunta la sua ora” - Gv 8,20; “... nessuno riuscì a mettergli Il senso naturale della risposta di Gesù suona piuttosto: la volontà della “carne” non può determinare la “mia ora”, lo può unicamente la volontà del Padre. Al di sopra delle valutazioni umane. Gesù educa la Madre ad un esodo purificatore e trasformante verso una maternità universale. Le veniva svelato il “mistero” che in taluni momenti non comprendeva (cfr Lc 2,50) e che custodiva nel cuore (cfr Lc 2,19), meditandolo, fino a comprendere che la sua maternità spirituale era molto più importante della maternità secondo la carne. Quelle nozze si presentavano come una occasione propizia per il solenne rito della manifestazione di Gesù. Il primo frutto di questa manifestazione è la La Vergine della Rivelazione fede dei discepoli (v.11). Era il primo incontro dei primi discepoli di Gesù con Maria. Fu come se Maria avesse additato Gesù ai discepoli, al modo del Battista (“Ecco l’Agnello di Dio...” Gv 1,37). Grandi virtù in Maria rivelate nella circostanza: potenza riflessiva, prudenza, delicatezza, carità, coraggio, iniziativa, lungimiranza, tempestività, fede. La risposta di Gesù non necessariamente include un rimprovero alla madre o un diniego; infatti, come nell’occasione del ritrovamento al tempio (Lc 2,49 - 50), anche se esprime una difficoltà (l’ora non ancora venuta), l’espressione suona come “perché mi fai questo discorso?”, e tra la domanda e la risposta c’è solo una discordanza apparente come tra le parole e i fatti. Gesù e Maria erano pienamente concordi con la volontà e i piani di Dio. “Il Signore e la sua “serva” vivevano dello stesso sangue, della stessa vita. Come i loro corpi erano un solo corpo, per il fenomeno della “simbiosi”, così i loro spiriti erano un solo spirito. L’attenzione di Maria e l’attenzione di Dio s’intrecciavano mirabilmente. I pensieri rendono presente chi è assente; per Maria non era necessario richiamare la presenza di un assente: egli era lì, con lei. Era presenza identificata con il suo corpo e la sua anima. Tuttavia Maria conservava la coscienza della sua identità autonoma e libera” (Ignacio Larranaga, Il silenzio di Maria). Pare, dunque, che l’unica conseguenza logica della risposta (negativa) di Gesù fosse l’esclusione del miracolo. Invece avviene tutto il contrario, come se Gesù avesse acconsentito. L’invito di Maria ai servi di tenersi pronti ad eseguire gli ordini di Gesù non vuol significare consenso di lui al miracolo se l’ora non era ancora giunta. Tuttavia, la generalità della espressione “fate quanto vi dirà”, andrebbe dal greco meglio tradotta “qualunque cosa vi dirà, fatelo”, lasciando indeterminata la natura degli ordini, facendo sottintendere anche una riserva riguardo alla possibilità che si diano. L’ammissione di tale eventualità implica che Ella sperava di poter far anticipare “l’ora” per il desiderio che animava la sua impetrazione supplichevole. Il testo non riferisce un proseguo del colloquio tra Madre e Figlio, tuttavia “le più importanti parole 7 La Vergine della Rivelazione non furono mai pronunziate da labbro, ma solo trasmesse da sguardo a sguardo” (G. Ricciotti, Vita di Cristo). Il vino nella tradizione giudaica è un simbolo sia dei beni messianici della fine dei tempi, sia della manifestazione messianica stessa; è quindi uno degli elementi più significativi dei beni della Nuova Alleanza (Am 9,13-14; Gal 2,24; 4,18; Is 25,6). giare che rappresenta la legge di Mosè, il legalismo giudaico. Gesù trasforma l’acqua della legge antica nel vino della legge nuova, manifestandone se stesso come l’autore e come Messia. Ma stando strettamente al testo, è lecito supporre che Gesù leggesse nel cuore e nello sguardo eloquente della Madre; Il vino buono è la verità infatti ordinò di riempire Il “vino buono” dato da (novità) di Gesù, manifele “idrie” (anfore di pietra; quelle di terracotta, Gesù, sposo delle nozze stazione del Padre. essendo porose non erano messianiche, deve rimritenute “pure”, ognuna piazzare l’acqua delle P. Aldo Guidi contenente dai 80 ai 120 litri d’acqua a seconda della grandezza), fornendo così dai 480 ai 720 litri di eccellente vino, senza che gli sposi sapessero donde venisse. Si suppone che queste idrie, essendo pesanti e quindi fisse, fossero state riempite con diversi viaggi alla fonte più vicina con recipienti più piccoli e leggeri. 8 L’opera dei servi doveva moltiplicare i testimoni diretti del prodigio, ma rientrava anche nell’economia generale della Divina Provvidenza che ricorre al concorso delle “cause seconde” anche negli interventi straordinari: anche la creatura deve fare la sua parte nell’opera del Creatore. La Vergine della Rivelazione UN SANTO AL MESE Santa Teresa del Bambin Gesù T eresa Martin nasce ad Alençon in Francia il 2 gennaio 1873. È battezzata due giorni più tardi nella Chiesa di Notre-Dame, ricevendo i nomi di Maria Francesca Teresa. I suoi genitori sono Louis Martin e Zélie Guérin. Dopo la morte della madre, avvenuta il 28 agosto 1877, Teresa si trasferisce con tutta la famiglia nella città di Lisieux. Verso la fine del 1879 si accosta per la prima volta al sacramento della penitenza. Nel giorno di Pentecoste del 1883 ha la singolare grazia della guarigione da una grave malattia, per l’intercessione di nostra Signora delle Vittorie. Educata dalle Benedettine di Lisieux, riceve la prima comunione l’8 maggio 1884, dopo una intensa preparazione, coronata da una singolare esperienza della grazia dell’unione intima con Cristo. Poche settimane più tardi, il 14 giugno dello stesso anno, riceve il sacramento della cresima, con viva consa- pevolezza di ciò che comporta il dono dello Spirito Santo nella personale partecipazione alla grazia della Pentecoste. Desiderosa di abbracciare la vita contemplativa, come le sue sorelle Paolina e Maria nel Carmelo di Lisieux, ma impedita per la sua giovane età, durante un pellegrinaggio in Italia, dopo aver visitato la Santa Casa di Loreto e i luoghi della Città Eterna, nell’udienza concessa dal Papa ai fedeli della diocesi di Lisieux, il 20 novembre 1887, con filiale audacia chiede a Leone XIII di poter entrare nel Carmelo all’età di 15 anni. la perfezione, tracciato dalla Madre Fondatrice, Teresa di Gesù, con autentico fervore e fedeltà, nell’adempimento dei diversi uffici comunitari a lei affidati. Illuminata dalla Parola di Dio, provata in modo particolare dalla malattia del suo amatissimo padre, Louis Intraprende nel Car- Martin, che muore il 29 melo il cammino del- luglio del 1894, si inIl 9 aprile del 1888 entra nel Carmelo di Lisieux ove il 10 gennaio dell’anno seguente riceve l’abito dell’Ordine della Vergine ed emette la sua professione religiosa l’8 settembre del 1890, festa della Natività della Vergine Maria. 9 La Vergine della Rivelazione cammina verso la santità, ispirata dalla lettura del Vangelo, insistendo sulla centralità dell’amore. Teresa ci ha lasciato nei suoi manoscritti autobiografici non solo i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza, ma anche il ritratto della sua anima e le sue esperienze più intime. Scopre e comunica alle novizie affidate alla sue cure la piccola via dell’infanzia spirituale; riceve come dono speciale di accompagnare con il sacrificio e la preghiera due « fratelli missionari». Penetra sempre di più nel mistero della Chiesa e, attirata dall’amore di Cristo, sente crescere in sé la vocazione apostolica 10 e missionaria che la spinge a trascinare tutti con sé, incontro allo Sposo divino. Il 9 giugno del 1895, nella festa della Santissima Trinità, si offre vittima di olocausto all’Amore misericordioso di Dio. Nel frattempo redige il primo manoscritto autobiografico, che consegna a Madre Agnese di Gesù nella sua festa, il 21 gennaio 1896. Pochi mesi più tardi, il 3 aprile, durante la notte fra il giovedì ed il venerdì santo, ha una prima manifestazione della malattia che la condurrà alla morte e che Lei accoglie come la misteriosa visita dello Sposo divino. Nello stesso tempo entra nella prova della fede che durerà fino alla sua morte e della quale offrirà una sconvolgente testimonianza nei suoi scritti. Durante il mese di settembre conclude il Manoscritto B, che costituisce una stupenda illustrazione della piena maturità della Santa, specialmente mediante la scoperta della sua vocazione nel cuore della Chiesa. Mentre peggiora la sua salute e continua il tempo della prova, nel mese di giugno inizia il Manoscritto C, dedicato alla Madre Maria di Gonzaga; nuove grazie la conducono ad una più alta perfezione ed ella scopre nuove luci sull’estensione del suo messaggio nella Chiesa a vantaggio delle anime che seguiranno la sua via. L’8 luglio 1897 viene trasferita in infermeria. Le sue sorelle ed altre religiose raccolgono le sue parole, mentre i dolori e le prove, sopportati con pazienza, si intensificano fino a culminare con la morte, nel pomeriggio del 30 settembre del 1897. «Io non muoio, entro nella vita», aveva scritto al suo fratello spirituale missionario don Bellier. Le sue ultime parole «Dio mio, io ti amo» sono il sigillo della sua esistenza, che all’età di 24 anni si spegne sulla terra per entrare, secondo il suo desiderio, in una nuova fase di presenza apostolica in favore delle anime, nella comunione dei Santi, per La Vergine della Rivelazione spargere una pioggia di della Chiesa cattolica e zione del suo messaggio del cristianesimo. rose sul mondo. spirituale accolto in tutto il mondo e diffuso con M o l t e C o n f e r e n z e la traduzione delle sue Fu canonizzata da Pio XI il 17 maggio 1925 e Episcopali in occasione opere in una cinquantina dallo stesso Papa procla- del Centenario della sua di lingue diverse. mata Patrona universale morte hanno chiesto al delle missioni, insieme a Papa che fosse proclaAccogliendo questi San Francesco Saverio, il mata Dottore della Chie- desideri, il Santo Padre sa, per la solidità della Giovanni Paolo II ha vo14 dicembre 1927. sua sapienza spirituale, luto che fosse studiata la La sua dottrina ed il ispirata al Vangelo, per convenienza di dichiarare suo esempio di santità l’originalità delle sue in- Teresa di Lisieux Dottore sono stati recepiti da ogni tuizioni teologiche, nelle della Chiesa universale ceto di fedeli di questo quali risplende la sua dalla competente Consecolo con un grande eminente dottrina, per gregazione delle Cause entusiasmo, anche fuori l’universalità della rece- dei Santi, con il voto della Congregazione per la Dottrina della Fede per quanto riguarda la sua eminente dottrina. Il 24 agosto 1997, al momento della preghiera dell’«Angelus», alla presenza di centinaia di Vescovi e davanti ad una sterminata folla di giovani di tutto l’orbe, radunata a Parigi per la XII Giornata Mondiale della Gioventù, Giovanni Paolo II ha annunziato il suo proposito di proclamare Teresa di Gesù Bambino e del Santo Volto Dottore della Chiesa universale, il 19 ottobre 1997, nella Domenica in cui si celebra la Giornata Mondiale delle Missioni. tratto dal sito http://www.vatican.va 11 La Vergine della Rivelazione Testimonianza Tragedia di Ventotene 20 aprile 2010 Questo tragico evento è noto in tutto il mondo. Il giorno 22 aprile 2010 verso le ore 11.20 mi sono recata dalla Madonna delle Tre Fontane, con l’intenzione di chiedere il miracolo per la mia nipotina Athena, schiacciata dalla frana di Ventotene. Mi trovavo davanti alla Madonna e ho ritenuto utile telefonare alla madre della bambina per creare l’unione nella preghiera, quando il sacerdote Padre Pier Giorgio mi invita al silenzio e a spegnere il cellulare; mi sono rivolta a lui accennando del tragico evento, per tutta risposta mi ha fatto aprire la grotta invitandomi ad abbracciare la madonna (le sensazioni che ho provato in quel momento mi hanno fatto capire che il miracolo ci sarebbe stato). 12 Maria Luisa Raco La Vergine della Rivelazione 13 La Vergine della Rivelazione BREVE RELAZIONE sulla Vergine della Rivelazione Notizie Storiche 14 Sono trascorsi 64 anni da quando il 12 Aprile 1947 la Vergine è apparsa a Bruno Cornacchiola, deceduto il 22 giugno 2001, tranviere di Roma, protestante, uomo senza troppi scrupoli. Si distingue per la propaganda contro la Chiesa cattolica, contro il Papa, e soprattutto contro i dogmi mariani. Apre un centro protestante che viene frequentato da molti giovani provenienti, in massima parte dal quartiere Tiburtino. Il 12 aprile di quell’anno era diretto con i suoi tre bambini ad Ostia, perde il tradizionale trenino, cambia programma e approda nel bosco delle Tre Fontane. I ragazzi giocano a palla, mentre il padre prepara un intervento contro il Dogma dell’Immacolata. La giornata e stupenda. Mentre Bruno seguita puntigliosamente a preparare la conferenza contro il dogma dell’Immacolata, proclamato da Pio IX, la palla scompare. Isola raccoglie i fiori campestri per la mamma, mentre Carlo, Gianfranco partecipano alla ricerca della palla. Ogni tanto Bruno chiama il figlio più piccolo. Ad un certo punto Gianfranco non risponde e il padre, preoccupato, risale la china e si porta, facendosi strada a stento tra la fitta vegetazione, verso la grotta. Trova il bimbo in ginocchio, con le mani giun- te. Cornacchiola chiama gli altri due figli ed anch’essi cadono in preghiera di fronte ad una immaginetta “Bella Signora”. I ragazzi sembrano di sale. Hanno lo sguardo fisso verso l’oscurità della grotta. Isola, Carlo e Gianfranco sono cadaverici. Il Padre è impaurito, prima pensa ad un maleficio, poi invoca il Signore. Nella grotta, a questo punto la luce vince sulle tenebre e lentamente prende consistenza la figura della “Bella Signora”. Dice di essere la “Vergine della Rivelazione”. S’intrattiene con il tranviere e i figli per un’ora e un quarto. Il 6 maggio riceve l’abiura della setta protestante e nello stesso giorno la Vergine appare una seconda volta. La terza avviene il 23 maggio, presente Don Mario che recita il Rosario con Bruno. La Vergine si fa vedere per l’ultima volta il 30 maggio. Messaggio A noi è dato di conoscere soltanto una parte di quel colloquio misterioso, l’altra che costituisce “il messaggio segreto” fu consegnata, secondo l’espresso volere della Celeste Rivelatrice, all’allora regnante Pontefice Pio XII, al quale già 10 anni prima nel 1937 era stato detto, da un’anima mistica, che la zone delle Tre Fontane La Vergine della Rivelazione sarebbe stata oggetto di visite celesti. Queste le parole più significative che contengono il messaggio della apparizione alle Tre Fontane: “Sono Colei che Sono nella Trinità Divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti, ora basta! Rientra nell’Ovile Santo, Corte Celeste in terra. Il giuramento di un Dio è e rimane eterno ed immutabile. I nove venerdì del Sacro Cuore di Gesù che tu facesti prima di entrare nella via della menzogna, ti hanno salvato... Il mio Corpo non marcì, né poteva marcire. Mio Figlio e gli Angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso. Si preghi assai e si reciti il rosario quotidiano per la conversione dei peccatori, degli increduli e per l’unità dei cristiani... Con questa terra di peccato opererò potenti miracoli per la conversione degli increduli”. Pellegrinaggi - Accoglienza Tutti siamo convinti che il pellegrinaggio è una culturale intimamente connessa con la vita del santuario. Nelle sue forme più autentiche costituisce un’alta espressione di pietà: per le motivazioni che ne sono all’origine; per la spiritualità che lo anima; per la preghiera che ne segna i momenti fondamentali: la partenza, l’accoglienza, il ritorno. Non è difficile, considerando la vita e la missione della Vergine, dare alla spiritualità del pellegrinaggio, una nota mariana, almeno per quanto riguarda la tipicità di questo luogo sacro. Vorrei più fare mio l’invito del B. Giovani Paolo II a custodire l’unità del pellegrinaggio pur all’interno dei diversi momenti che lo compongono. Diceva ai responsabili dei pellegrinaggi e dei santuari: “Siate attenti ai tempi e ai ritmi di ogni pellegrinaggio: la partenza, l’arrivo, la visita al santuario e il ritorno, altrettanti momenti del loro cammino, che i pellegrini affidano alla vostra sollecitudine pastorale. Avete il compito di guidarli all’essenziale: Gesù Cristo Salvatore, termine di ogni cammino fonte di ogni santità”. Sono più che convinto che il buon esito di un pellegrinaggio in quanto manifestazione culturale, e gli stessi frutti spirituali che da esso si attendono sono assicurati dall’ordinato svolgimento delle celebrazioni liturgiche e da una adeguata sottolineatura delle sue varie fasi, nei modi che ci vengono indicati dalla tradizione. Alcuni appartengono agli organizzatori del pellegrinaggio come ad esempio “la partenza e il ritorno”. Mentre “l’accoglienza e la conclusione” viene curata proprio da noi, responsabili del Luogo sacro. L’accoglienza, considerata come una “liturgia della soglia”, pone l’incontro tra i pellegrini e i custodi del santuario su un piano squisitamente di fede. Poi nella cappella avviene la spiegazione dell’evento, la spiegazione teologica dei vari messaggi, facendo si che i fedeli, che giungono dai luoghi più svariati, devono ripartire confortati nello spirito ed edificati dal clima che ivi si offre loro in ordine al conseguimento di questo scopo. Per i pellegrinaggi già programmati vengono compiute celebrazioni liturgiche (Sacramento dell’Eucaristia e Sacramento della Riconciliazione), nella speranza che i fedeli pellegrini ripartano confortati nello spirito ed edificati per la nobile semplicità delle espressioni rituali. 15 La Vergine della Rivelazione La conclusione del pellegrinaggio avviene davanti all’icona della Vergine con una preghiera di lode e di ringraziamento a Dio e con l’impegno di esprimere nella vita i valori di fede proclamati nel pellegrinaggio. Guidare a questi momenti vuol dire ricondurre all’essenziale che è poi l’incontro con il Signore Gesù. La celebrazione della penitenza. Sono stati creati spazi riservati alla celebrazione del sacramento, separati dalla cappella, che si prestano a celebrazioni autonome, offrendo al penitente l’agio di un dialogo con il sacerdote confessore. Sono stati stampati opuscoli per il pellegrino per aiutare a compiere gli atti che sono parte del sacramento, soprattutto a orientare il cuore a Dio con una sincera conversione, poiché da essa dipende la verità della Penitenza. Alcune volte, considerando alcuni tempi particolari e ricorrenze dell’Anno liturgico, vengono preparati e aiutati i fedeli, attraverso l’ascolto e la meditazione della parola di Dio per celebrare fruttuosamente il sacramento. Dopo che ognuno ha confessato e ha ricevuto l’assoluzione, tutti insieme lodano Dio per le meraviglie da lui compiute a favore del suo popolo. Per dare una maggiore fluidità all’accoglienza abbiamo affrontato il problema degli spazi e delle aree adibite 16 a parcheggio. Come anche in fatto di cartellonistica stradale nelle immediate vicinanze e segnaletica all’interno del perimetro sacro per dare al pellegrino una conoscenza dei punti più importanti. Ci sentiamo fortemente chiamati e ci sforziamo di offrire alle persone e favorire per esse un’esperienza di fede e non solo di soddisfare e appagare un bisogno di religiosità. I pellegrini che raggiungono qualsiasi santuario (in gruppo a da soli) sono quelli che sono e non come li vorremmo; essi portano con sé “gioie e dolori, fatiche e speranze”, bisogni e necessità, problemi personali e familiari, professionali e sociali; pensano e ritengono di trovare in e da un santuario delle risposte e delle soluzioni, ragioni di fiducia e di speranza, parole di consolazione, di stimolo e di orizzonti di vita. Pur comprendendo motivi di stanchezza, che sono inevitabili nella conduzione di un santuario, noi rettori dobbiamo essere sempre persone capaci di inesauribile pazienza e comprensione, estrema accondiscendenza, e fermezza, cogliere delle parole o domande delle persone il punto forza sui cui fare leva per allargare gli orizzonti sulla linea di una fede che incida sulla loro vita e sulla loro storia. P.G.V. La Vergine della Rivelazione La voce della Grotta MAGGIO Per tutto il mese, per onorare la Vergine SS.ma, cui è dedicato il “mese dei fiori”, nell’omelia della messa serale è stato sempre impartito un pensiero mariano, unitamente al S. Rosario meditato, e con litanie cantate. A conclusione del mese un buon numero di fedeli ha partecipato alla tradizionale Veglia di preghiera mariana. 17 La Vergine della Rivelazione GIUGNO Nel pomeriggio del 1° è stata celebrata una S. Messa presso la Grotta in suffragio di Madre Maria Prisca (al secolo Mormina Concetta), cofondatrice della S.A.C.R.I., fortemente voluta dal compianto veggente Bruno Cornacchiola di cui si è fatto memoria, alla presenza di molti devoti, il giorno 22 c.m. in occasione del decennale della sua morte. Dal 2 al 4 giugno il rettore ha partecipato al Convegno Nazionale per il Congresso Eucaristico Nazionale, organizzato dalla CEI con la collaborazione del Collegamento Nazionale Santuari. Si è aperto il convegno dal titolo “Signore da chi andremo? Pellegrini cercatori di Dio”. Il vescovo locale Mons. Armando Trasarti, ha sottolineato l’importanza dell’accoglienza. “La spiritualità di chi accoglie, ha affermato il Vescovo di Fano, deve essere, prima di tutto, profonda, ristoratrice, e veritiera. La persone partono per i pellegrinaggi per tanti motivi, ma tornano sicuramente con tante motivazioni in più per andare avanti”. Il giorno 17 con la S. Messa della sera P. Enzo conclude presso la Grotta della Rivelazione l’anno 2010/2011 della “Scuola di Preghiera” che ha sede nella Chiesa conventuale dell’Immacolata. Il P. Rettore, per l’occasione, esprime al P. Enzo il meritato plauso per il prezioso lavoro di animazione e guida del numeroso gruppo di “discepoli” e un caro saluto da parte della comunità conventuale a tutti i partecipanti, per un arrivederci a fine settembre per un nuovo anno di impegantivo itinerario alla scoperta del messaggio biblico. 18 Per la festa del “Corpus Domini”, al termine della messa serale, si è snodata una devota processione con il SS.mo Sacramento dalla grotta fino al sagrato della Chiesa Conventuale dell’Immacolata, dove è stato impartito, dallo stesso celebrante, la solenne benedizione eucaristica ai fedeli, convenuti in buon numero. La Vergine della Rivelazione 19 La Vergine della Rivelazione PELLEGRINAGGI Mese di Giugno Napoli; Francia; Pesaro-Urbino; Bari; S. Giorgio a Cremano (NA); Pescara; Piacenza; Anzio (RM); Gruppo Internazionale Suore Guanelliane; Monsummano Terme (PT); Spinazzola; Brasile; Nettuno (RM); Parrocchia S. Giuseppe al Trionfale - Roma; Zagarolo (RM); Pompei; Fratta Minore (NA); Villanova di Guidonia (RM); Maddoloni (CE); Loreto Aprutino (PE); Campobasso; Siena; Mugnano (NA); Francia; Portico Casertano (CE). 20 Mese di Luglio Bologna; Fratta Minore (NA); Francia; Brasile; Germania; Bassano Romano (VT). La Vergine della Rivelazione La nostra Missione in Brasile Novo Carù vevo tanto sentito parlare di questo A villaggio, a 90 Km da Bom Jardim, dove per molti anni è vissuto un nostro religioso Frei Abdias con tre o quattro aspiranti. Le famiglie erano distribuite molto irregolarmente, perché occupavano quasi tutta l’estensione delle terre. Attualmente dovrebbero essere circa 130 in tutto. Ma questo numero varia molto perché alcune se ne vanno con una certa frequenza, mentre altre arrivano ed occupano le capanne abbandonate. Volli rendermi conto personalmente della situazione. Accompagnato dal P. Mario Guidi nostro missionario, mi ritrovai con il treno ad un villaggio Me- nerinho, e di lì, dopo aver attraversato, sotto il sole rovente di mezzogiorno, la foresta, presi la barca, che è l’unico mezzo per raggiungere Novo Carù, affidata alle nostre cure pastorali. Mi sentii dire - Stai attento, aggrappati alla mia mano. Altrimenti la barca rischia di capovolgersi. Così con questo disagio e avventura la barca cominciò a discendere lungo il fiume. Il paesaggio, meraviglioso, stupendo, preparava gli animi. Gli uccelli che sorvolavano la nostra imbarcazione, l’abbondanza e la generosità della terra dicevano l’esistenza di un Padre, la grande verità che rende gli uomini fratelli. A destra e a sinistra del fiume le capanne degli Indios. Novo Carù Chiesa dell’Immacolata 21 La Vergine della Rivelazione Siamo arrivati, disse il barcaiolo, qui comincia Novo Carù. Alcune donne lavavano i loro panni, e la stessa acqua che si raccoglieva in un’ampia gora bambini e animali prendevano il bagno insieme. Ed ecco le prime capanne, che provocarono in me una certa impressione. Non avevo mai visto una cosa simile. Il materiale usato era quello della sterpaglia: paglia di babaçu e frasche... niente di più. Un villaggio senza strade, senza In altri punti, tra tronchi bruciati che ostinatamente continuavano a acqua potabile, senza elettricità, un vivere nei loro teneri germogli che solo posto telefonico. Tutto questo spuntavano sulla corteccia annerita. quadro rivelò la situazione precaria 22 La Vergine della Rivelazione e primitiva in cui vivevano i posseiros. Una vita molto difficile! Malattie, difficoltà... è una cosa seria. Ciò che ho visto, esige una presa di coscienza. Non posso ignorare quanto Papa Giovanni II ha detto nella visita in Brasile. I poveri stessi devono trovare i mezzi per uscire dalla situazione di miseria in cui si trovano. Sempre il Papa: “Dobbiamo sederci a tavola con i poveri, perché essi si autopromuovono”. È l’invito che ci è stato rivolto a condividere la loro vita. Benedizione degli animali 23 Attività nella Grotta • CARITAS FRANCESCANA: ogni 15 giorni. • SCUOLA DI PREGHIERA: ogni sera dalle ore 21,00 (da lunedì a venerdì). • BIBLIOTECA che raccoglie molti volumi (biblici, teologici, filosofici e di vario genere religioso). • RIVISTA BIMESTRALE “La Vergine della Rivelazione - Chiesa del III Millennio” con tiratura di più di 5.000 copie. • ADORAZIONE EUCARISTICA: ogni giorno Confessione e Direzione spirituale giornaliera. • ATTIVITÀ CULTURALI Nella Grotta operano i seguenti gruppi: - La Milizia di Maria Immacolata - Gruppo Corale - Ministri dell’Eucaristia - Volontari per l’ordine pubblico e varie programmazioni. Chiesa S. Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane - Frati Minori Conventuali Via Laurentina, 450 - 00142 Roma - Tel. 06 5914630 / 06 54220113 - C.C.P. 59797001