Open Minds
Open Minds Business Briefing, Numero 5
In questo numero:
• Perché alcuni fornitori collaborano nonostante siano in concorrenza fra loro?
• Le Unified Communications sono davvero convenienti per le aziende di grandi dimensioni?
• Lancio nuovi prodotti Siemens
Comunicazioni per le menti evolute
Siemens Enterprise Communications
www.siemens.co.uk/open/openminds
Introduction
Benvenuti al numero 5 di Open Minds Business Briefing, che illustrerà interessanti
analisi, opinioni e commenti di esperti su alcuni degli ultimi sviluppi nel mondo
in rapida evoluzione delle comunicazioni aziendali.
In questo numero vedremo come e perché alcuni fornitori collaborano
nonostante siano in concorrenza fra loro. Quali sono le ragioni alla base di
questo comportamento di cooperazione, che fino a pochi anni fa sarebbe stato
impensabile a causa dei tradizionali motivi di concorrenza? E quali sono i
vantaggi che queste alleanze fra fornitori offrono ai clienti delle aziende?
L’autore di testi di tecnologia aziendale Richard Fouts, che scrive per Gartner US,
esamina le cause alla base di queste partnership.
Open Minds Business Briefing
Il continuo aumento del volume di informazioni da gestire sta spingendo sempre
di più le aziende a coordinare con maggiore efficienza le comunicazioni interne
ed esterne. Le Unified Communications vengono considerate sempre di più
come una risposta a questa esigenza. Tuttavia, quali vantaggi può offrire una
strategia di Unified Communication? Inoltre, questa strategia, è conveniente per
le aziende di grandi dimensioni? Stephen Pritchard, che scrive per il Financial
Times (www.ft.com), si pone queste domande e quindi condivide con il lettore le
proprie opinioni.
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Cooperazione
“Perché alcuni fornitori
collaborano nonostante
siano in concorrenza
fra loro?“
Di Richard Fouts
Secondo il modello tradizionale di vendita, per concludere
un affare è necessario offrire un prodotto in grado di
colmare i punti deboli della concorrenza. A causa di questo
modello per molti anni i mercati sono stati considerati campi
di battaglia e libri antichi come “L’arte della guerra“ si trovano
attualmente sugli scaffali di venditori e rappresentanti.
Anche se al momento il tradizionale campo di battaglia delle vendite caratterizza
ancora il modo in cui un notevole volume di affari vienne gestito, si diffonde sempre
più un nuovo modello di cooperazione fra concorrenti allo scopo di raggiungere
obiettivi d’interesse comune, sfatando così vecchi miti su come si concludono gli affari.
La “coopetizione“, ovvero la cooperazione fra concorrenti per gestire un volume
maggiore di opportunità di marketing e vendite, rappresenta un modello go-tomarket risultato vantaggioso per molte aziende, fra cui Siemens.
“I concorrenti entrano in accordi di collaborazione per vari motivi“ afferma Mark
Straton, vicepresidente senior del area marketing di Siemens Enterprise Communications.
“Una soluzione integrata soddisfa il desiderio dei clienti di ottenere varie tecnologie
di punta in un’unica interfaccia. Grazie alla coopetizione è inoltre possibile garantire
offerte con valori più elevati rispetto alle offerte dei singoli fornitori, concorrenti fra
loro. Infine, ai clienti di fatto non interessa se la soluzione integrata contiene
tecnologie di aziende che in determinati mercati sono in concorrenza fra loro. Un
esempio significativo di coopetizione è la nostra relazione con Genesys“.
Un altro esempio? Microsoft. Benché concorrenti nel mercato delle (UC) Unified
Communications, Siemens e Microsoft collaborano per offrire soluzioni integrate in
grado di fornire gli ottimi processi aziendali e i flussi di lavoro aziendale migliorati,
attualmente richiesti dai clienti.
Siemens e Microsoft condividono una visione e una posizione di mercato
complementari nel campo delle UC, come dimostrato dalle rispettive posizioni di
leader nell’edizione 2006 del “Magic Quadrant“ per le UC di Gartner. Le due aziende
creano opportunità di vendita di soluzioni UC mediante attività di marketing
incrociate. Ad esempio, Siemens è stato sponsor di eventi finalizzati al lancio di
prodotti Microsoft.
Accordi go-to-market simili sussistono con AT&T e British Telecom (BT). Diana
Meacham, vicepresidente del area alleanze globali di Siemens Communications,
afferma: “È importante allineare le nostre soluzioni e i nostri canali di vendita al
comportamento di acquisto dei nostri clienti. Se questi desiderano una soluzione che
integra le soluzioni tecnologiche di più operatori o distributori, Siemens deve far
parte di questa soluzione, altrimenti, “veniamo tagliati fuori“.
Meacham aggiunge: “Siamo interessati in attività go-to-market con gli operatori
perché il nostro portfolio di soluzioni si adatta particolarmente bene ai casi in cui i
clienti richiedono una rete abilitata per SIP. Possiamo aggiungere valore alla soluzione
di un concorrente, sostenendo al contempo l’obiettivo comune di aumentare la quota
di mercato. Le relazioni go-to-market, sia con i concorrenti che con i non concorrenti,
rafforzano la nostra proposta complessiva di valore con soluzioni più ampie e ci
consentono di espandere la nostra presenza“.
Meacham segnala un altro vantaggio della coopetizione: accelerare la penetrazione in
determinati mercati verticali o regioni geografiche. L’esempio relativo a Microsoft,
menzionato in precedenza, è stato pensato per aumentare la presenza nei mercati di
Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera.
La coopetizione, inoltre, è alla base della strategia di Siemens relativa ai canali di
vendita. “In precedenza le nostre metodologie di vendita si basavano principalmente
su canali diretti. Oggi, invece, stiamo gradualmente passando ai canali indiretti, in
quanto risultano essere più redditizi“ afferma Meacham. “Le nostre soluzioni integrate
vengono definite in base a poche alleanze globali mirate che si concentrano ,sulle
capacità strategicamente indispensabili, di avere successo in alcuni dei mercati di
nostro interesse. Il canale indiretto, compresa la coopetizione con i concorrenti, ci ha
aiutato a penetrare mercati locali di vari paesi“.
Altri esempi significativi di coopetizione esistono con altri fornitori di servizi e system
integrator globali di grandi dimensioni quali IBM e Deutsche Telekom.
L’anno scorso, ad esempio, Siemens ha concesso in licenza a IBM alcuni elementi
delle proprie funzionalità OpenScape. Anche se IBM è un cliente di grandi dimensioni
ed è concorrente di Siemens in alcuni mercati, le due aziende collaboreranno nella
progettazione e nella fornitura di soluzioni UC.
Questo accordo risulta vantaggioso sia per Siemens che per IBM. Garry Reichert,
vicepresidente del area alleanza con IBM, di Siemens afferma: “Insieme, Siemens e
IBM offrono ai responsabili IT un modo per separare i propri investimenti nel settore
delle UC dalle infrastrutture PBX. La nostra soluzione integrata consente loro di
prendere decisioni analizzando il compromesso fra le esigenze aziendali e le
funzionalità PBX. Abbiamo unito le nostre forze per creare questa soluzione. Ora
stiamo pensando di avviare una collaborazione per svolgere attività più specifiche di
marketing e vendita“.
Gli open standard sono un altro motivo per cui la coopetizione è diventata la regola,
piuttosto che l’eccezione, in molti casi di fornitura di prodotti a clienti di grandi
dimensioni. “IBM ha scelto la tecnologia OpenScape di Siemens a causa della sua
interoperabilità con vari tipi di sistemi PBX e del suo percorso di innovazione e visione
in questo settore“ afferma Bruce Morse, vicepresidente del area di collaborazione e
UC di IBM. “Le nostre aziende condividono l’obiettivo di sviluppare soluzioni UC
estendibili basate su open standard e in grado di integrarsi perfettamente nei processi
aziendali“.
Come vengono valutate queste relazioni go-to-market con i
concorrenti?
“L’opportunità di business è ciò che unisce inizialmente le aziende“ afferma Reichert.
“Anche se la relazione con IBM è ancora alle fasi iniziali, abbiamo creato un solido
canale diretto di nuove opportunità di vendita che, oltre a confermare l’efficacia della
soluzione, dimostra in anteprima il successo della nostra relazione con IBM“.
Reichert menziona anche altri parametri di valutazione della creazione di alleanze con
system integrator globali. “Misuriamo le risorse che il partner applica direttamente
alla nostra soluzione integrata, ad esempio quanti addetti alle vendite e all’assistenza
tecnica vengono formati dal partner. Chiediamo inoltre ai partner di dedicare risorse
marketing alla generazione della domanda, allo sviluppo della sensibilità verso il
portfolio delle offerte e ad altre attività di promozione. In conclusione, si tratta di
impegni e investimenti bilaterali in termini di personale, componenti di soluzioni,
formazione e implementazione di funzionalità“.
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Meacham offre un’osservazione finale: “La nostra strategia go-to-market viene
continuamente migliorata in modo da rispecchiare i metodi utilizzati dai clienti per
valutare e acquisire le soluzioni tecnologiche. Ciò è evidenziato dal nostro investimento
nei canali indiretti e nelle relazioni stabilite con i fornitori di soluzioni, compresi quelli
con cui Siemens è in concorrenza in determinati mercati“.
“I nostri clienti si rivolgono a operatori e a system integrator per ottenere soluzioni a
problemi complessi. Le soluzioni integrate presentano un costo di proprietà inferiore
e offrono all’utente una percezione d’uso unificata. Inoltre, proteggono gli investimenti
precedenti del cliente, aumentano la produttività e integrano più funzionalità in una
soluzione comparativa a cui manca l’impatto integrato delle singole tecnologia di
punta. Infine, se la coopetizione ci consente di rimuovere la complessità
dall’infrastruttura del cliente e fornire al contempo migliori prestazioni e maggiore
qualità, otteniamo una soluzione vantaggiosa per tutti“.
Biografia - Richard Fouts
Richard Fouts è un autore di testi di tecnologia aziendale che scrive per Gartner US.
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Convenienza
economica
afferma invece che la percentuale del proprio bilancio dedicata alle comunicazioni
è aumentata.
“Le Unified Communications
sono davvero economicamente
convenienti per le aziende di
grandi dimensioni?“
Di Stephen Pritchard
L’impegno dei Chief Information Officer (CIO) nella semplificazione
delle comunicazioni aziendali nonché nella riduzione sia dei costi
che della complessità è in continuo aumento.
Gli ultimi due decenni sono stati caratterizzati da un rapido aumento della quantità di
opzioni di comunicazione disponibili per le aziende. Alla telefonia voce su linea fissa
si sono affiancate le comunicazioni tramite cellulare e mediante posta elettronica. La
messaggistica istantanea ha conquistato un certo spazio nelle aziende, che peraltro
stanno esplorando attivamente altri strumenti di collaborazione, dalle lavagne
interattive alle videoconferenze ad alta definizione.
Tuttavia, benché abbia reso il lavoro più flessibile e spesso più efficace, lo sviluppo
della comunicazione ha comportato alcuni problemi alle aziende. Il costo dei
minuti di telefonia voce si è ridotto drasticamente. Ad esempio, una semplice
chiamata voce verso una destinazione nazionale costa attualmente un quarto o
persino un decimo rispetto a 20 anni fa. Nonostante ciò, la maggior parte dei CIO
I progressi delle tecnologie di comunicazione hanno creato un dilemma per i CIO.
Le comunicazioni sono meno costose, presentano più funzionalità e in genere sono
più affidabili rispetto alla generazione passata. Tuttavia, poiché nel business
moderno si utilizza un numero maggiore di canali di comunicazione, molte aziende
vedono i propri costi crescere anziché ridursi.
L’esigenza di controllare questi costi sta acquisendo una priorità sempre maggiore
nell’ordine del giorno delle aziende che, in determinati casi, hanno creato il proprio
sistema di comunicazioni senza adottare alcun approccio strategico.
Spesso determinate tecnologie sono state acquisite in modo frammentario per
progetti o gruppi di lavoro specifici. In altri casi, alcuni sviluppi nascono come
distribuzioni su scala ridotta per verificare un’idea iniziale, ma in seguito la domanda
degli utenti comporta un assorbimento di risorse aziendali decisamente maggiore.
Persino il cellulare, attualmente onnipresente nella maggior parte delle aziende di
grandi dimensioni, inizialmente era considerato come un dispositivo da assegnare
esclusivamente ai livelli dirigenziali senior o ai dipendenti aventi mansioni tali da
richiedere un canale di comunicazione con l’azienda anche durante le trasferte.
In alcuni casi, inoltre, la pianificazione di tali investimenti nelle comunicazioni non
prevede la distribuzione in tutta l’azienda, creando in questo modo “isole“
tecnologiche. Benché i progetti su scala ridotta possano offrire un’utile esperienza
d’uso e una conferma dell’efficienza di un’idea prima di passare a un’implementazione su
scala maggiore, spesso le aziende non riescono a svolgere un’analisi rigorosa per stabilire
se questi investimenti producono rendite accettabili.
Ciò può portare a costi sempre più elevati senza alcuna garanzia che le tecnologie
stiano almeno bilanciando i relativi costi di investimento. Ma esiste un altro e più
ingente costo spesso affrontato dalle aziende: la crescita costante della complessità
nei dipendenti stessi.
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Durante una normale giornata lavorativa di un ufficio, i dipendenti moderni
utilizzano vari dispositivi di comunicazione e più applicazioni di collaborazione, fra
cui telefono fisso, posta elettronica, telefono cellulare, palmare, cercapersone,
applicazioni e softphone di telefonia tramite Internet (VoIP) e messaggistica
istantanea, sia interna che esterna. Al giorno d’oggi è del tutto possibile che un
dipendente in ambito informativo utilizzi fra i cinque e i sette canali di
comunicazione, oltre agli strumenti per attività o lavori specifici.
La distribuzione e la manutenzione di questi strumenti rappresenta ovviamente un
costo per le aziende, specialmente se ottenuti da più fornitori. Ma il vero costo per le
aziende è che di fatto la presenza di sistemi di comunicazione complessi porta a una
riduzione, anziché a un aumento, dell’efficienza dei dipendenti.
Una ricerca svolta da Siemens Enterprise Communications ha rivelato che il 94% dei
dipendenti aziendali riceve le informazioni necessarie con un certo ritardo e che il 91%
si dichiara frustrato a causa della quantità di comunicazioni indesiderate ricevute.
Oltre i tre quarti degli intervistati (78%) ritengono che la presenza di comunicazioni
inefficienti comporti l’impossibilità di sfruttare al meglio i canali di collaborazione.
Insignia Research ha rilevato che i dipendenti perdono tre ore alla settimana soltanto
per pianificare le sessioni di lavoro future.
Ciò comporta perdite di tempo e processi meno efficienti che a loro volta portano a
mancate opportunità. Questo problema risulta ancora più grave nei casi in cui il
personale interagisce con i clienti o con il pubblico.
Dedurre come contattare un dipendente chiave all’interno dell’azienda risulta
difficile, se non impossibile, per i clienti che devono interagire con una miriade di
canali di comunicazione. Inoltre, i dipendenti devono barcamenarsi fra le esigenze
contrastanti di sistemi di vario tipo e gestire a fatica numerosi messaggi. Non c’è
quindi da stupirsi se una ricerca svolta da Siemens ha rivelato che le inefficienze di
comunicazione all’interno delle aziende rappresentano una causa significativa di
insoddisfazione dei clienti.
affidabile investire altro tempo e denaro nelle comunicazioni, specialmente se in
passato investimenti di questo tipo hanno comportato soltanto una riduzione,
anziché un aumento, dell’efficienza dei dipendenti.
Secondo Tiscareño-Sato, per superare queste barriere è possibile distribuire le UC
in modo strategico, almeno all’inizio. “Una possibilità“, afferma, “è distribuire la
tecnologia soltanto per gruppi specifici di utenti, in particolare quelli per cui
l’esigenza di rimuovere la così detta latenza risulta maggiore. Non si tratta quindi
di distribuire 10.000 postazioni di messaggistica istantanea“.
Una delle aziende a ricorrere a questo approccio è “Shimano American“, che
importa attrezzi di ciclismo e pesca e sta applicando l’approccio UC ai propri
addetti, alle comunicazioni e alle vendite. Anche la britannica “Newcastle NHS
Trust“ sta utilizzando la stessa strategia. In particolare, il personale addetto ai
contatti di questa azienda sta utilizzando la soluzione UC OpenScape di Siemens
nella gestione dei trapianti di organi, in modo che tutti gli interessati vengono
contattati nel momento esatto in cui è disponibile un donatore.
Tuttavia, anche nel caso di attività aziendali più banali, il passaggio alle UC può
eliminare molti degli inconvenienti e dei costi correlati alla gestione di un’azienda
moderna. Ovviamente, per poter acquistare e distribuire la tecnologia e garantire
che il personale riceva la formazione necessaria a utilizzarla, è necessario effettuare
un investimento anticipato. In molti casi, tuttavia, si tratta di un investimento che
“non ci si può permettere di non fare“.
“L’interesse nelle UC è destinato a crescere“, afferma Tiscareño-Sato. “Altre sezioni,
ad esempio quella dello sviluppo dei prodotti, noteranno un aumento significativo
dell’efficienza del reparto delle vendite e pertanto mostreranno interesse a
ottenere anch’esse la tecnologia UC. Si tratta di sapere come collaborare mediante
supporti di vario tipo“.
Biografia - Stephen Pritchard
Stephen Pritchard scrive articoli di tecnologia aziendale per il Financial Times
Fortunatamente per le aziende, molti di questi problemi possono essere risolti
ricorrendo a un approccio più integrato. Secondo Grace Tiscareño-Sato, responsabile
senior del marketing globale per il Dipartimento UC di Siemens, spesso il problema
è riconducibile alla “latenza“: l’esigenza dei dipendenti di monitorare ed elaborare
informazioni provenienti da più canali di comunicazione crea ritardi e, spesso, la
perdita di messaggi.
Dite la vostra
Unificare le comunicazioni può eliminare molti di questi ritardi nonché contrastare
l’aumento dei costi e della complessità delle architetture. In conclusione, ciò
significa passare a un’architettura UC. Tuttavia, i CIO potrebbero ritenere poco
Financial Times
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Useful Links
www.ft.com
Notizie
Siemens lancia la nuova piattaforma Unified Communications
Server completamente compatibile con qualsiasi fornitore
L’opportunità di trarre vantaggio dalle UC, ovvero da soluzioni basate su IP che
integrano funzionalità voce in applicazioni per conferenze, call center e
messaggistica, è oggi alla portata di tutti i clienti, indipendentemente dall’ambiente IT
in cui operano: la nuova piattaforma OpenScape Unified Communications Server
(UCS) rilasciata da Siemens in aprile è infatti completamente compatibile con
qualsiasi fornitore.
Per la maggior parte delle aziende, l’implementazione delle UC è un processo difficile.
L’installazione della soluzione UC di un determinato fornitore IT spesso richiede
l’acquisto di suite di componenti software complesse e in genere proprietarie.
OpenScape UCS, invece, è una piattaforma software che, in quanto basata
sull’architettura orientata ai servizi (SOA, Services Oriented Architecture), può essere
installata in qualsiasi infrastruttura IT. “La piattaforma UCS può essere utilizzata in
ambienti non Siemens e persino in aziende che utilizzano tecnologie Microsoft o
tecnologie miste Microsoft/IBM. Non occorre investire in grandi volumi di tecnologia
proprietaria“ afferma Katherine Heilmann, direttore del reparto di marketing di Siemens.
Oltre a essere facile da installare, questa soluzione presenta un’elevata scalabilità. Se
lo desiderano, i clienti possono iniziare a implementare soltanto l’elemento voce di
OpenScape UCS. Quando la piattaforma viene distribuita, nel server vengono
installati tutti i componenti software. Tuttavia, in questo caso, verrà attivato solo
l’elemento voce. Il passaggio alle UC, sia esso soltanto per 100 dipendenti o per
l’intero personale, si riduce pertanto alla semplice attivazione degli altri componenti.
“Ciò comporta meno rischi per il cliente. Queste funzionalità possono essere
distribuite in qualsiasi momento senza interferire con il proprio ambiente. Non
appena si è pronti, basta attivare i componenti desiderati“, afferma Heilmann.
UCS offre un insieme particolarmente ricco di applicazioni, fra cui VoIP, funzionalità di
stato di presenza, integrazione fra telefonia fissa e mobile nonché conferenze audio,
video e su Web.
Il prezzo è altamente competitivo, con un servizzio completo per 100 utenti che
include sia la funzione voce che le unified communications, e costa solo €29,000.
I consumatori possono anche acquistare la Versione Medium, progettato per servire
1000 utenti, oppure la Versione Large, con un modello multi-server, progettato per
100,000 utenti. Sarà inoltre disponibile una versione con hosting fornita dai partner
di Siemens.
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Siemens lancia il nuovo prodotto OpenScale Services
Siemens Communications annuncia il lancio di OpenScale Services, un nuovo
portfolio di servizi professionali e gestiti che offrirà un servizio più integrato a tutti i
clienti, siano essi nuovi o esistenti.
Per molto tempo Siemens ha fornito servizi gestiti ai clienti secondo uno schema in
cui ogni regione si occupava esclusivamente delle proprie offerte. Grazie alla nuova
soluzione OpenScale, tali regioni verranno invece riunite e gestite in modo centralizzato.
Secondo Stella Medlicott, vicepresidente della divisione marketing di Siemens,
OpenScale Services sarà conforme allo standard Information Technology
Infrastructure Library (ITIL) per la gestione dei servizi, già largamente diffuso in
Europa ed in rapida espansione negli Stati Uniti.
“Abbiamo sviluppato accuratamente tutti i nostri servizi professionali in funzione del
modello ITIL. Ciò significa valutare l’ambiente corrente e quindi esaminare un numero
prefissato di obiettivi distinti. Si tratta quindi di valutare, progettare, implementare,
utilizzare e migliorare continuamente la soluzione. Per ognuno di questi cinque
componenti siamo in grado di fornire servizi professionali, gestiti e nettamente definiti“.
Secondo Medlicott, i clienti potranno ricevere un portfolio completo di servizi:
“Mentre molti dei nostri concorrenti potranno offrire soltanto alcuni componenti del
nostro portfolio, noi saremo in grado di gestirlo integralmente“.
Un altro grande vantaggio per i clienti è che Siemens è un’azienda globale presente in
oltre 50 paesi. “Molti dei nostri concorrenti sono presenti principalmente in un’unica
nazione e pertanto devono subappaltare i servizi a vari fornitori distinti, il che
costringe i clienti a gestire più contratti“, afferma Medlicott. “Grazie alla nostra
presenza decisamente più ampia e globale,
nella maggior parte dei casi i nostri servizi si basano esclusivamente su risorse
Siemens. Oltre a comportare vantaggi in termini di coerenza, ciò consente ai clienti di
gestire un unico punto di contatto e di evitare sgradevoli contenziosi per stabilire la
responsabilità di eventuali problemi“.
La nuova offerta comprende l’introduzione di un centro di controllo di rete (NOC,
Network Operation Centre) da sviluppare nei prossimi tre anni. Grazie al centro NOC,
gli ingegneri di Siemens potranno riparare i guasti hardware in remoto, senza doversi
recare presso la sede del cliente. “Oltre a garantire un’assistenza più rapida al cliente,
il centro NOC ci consentirà di svolgere numerose attività di monitoraggio proattivo
allo scopo di prevedere e correggere
i problemi prima che questi si verifichino“ afferma Medlicott. “Oltre a offrire questi
vantaggi“, aggiunge, “l’introduzione del centro NOC comporterà la riduzione delle
emissioni di carbonio di Siemens“.
Siemens lancia il nuovo prodotto OpenScape Video
Siemens ha lanciato la sua prima applicazione di videoconferenza, OpenScape Video,
più flessibile e facile da utilizzare rispetto ai servizi tradizionali di videoconferenza.
Ogni versione è dotata di un canale dati per consentire a ogni partecipante di mostrare
agli altri utenti fogli di calcolo, documenti o presentazioni PowerPoint.
A differenza della maggior parte delle altre applicazioni di videoconferenza, OpenScape
Video funziona tramite una connessione via Internet anziché una connessione ISDN. Ciò
significa che invece di configurare speciali suite di videoconferenza dedicate, i clienti
potranno svolgere videoconferenze in qualsiasi luogo.
I clienti possono scegliere fra un’installazione autonoma, che funzionerà con altri
terminali di videoconferenza, e un’installazione integrata nei propri sistemi telefonici
Siemens esistenti. La versione integrata utilizza il protocollo SIP (Session Initiation
Protocol), che viene utilizzato anche dalla piattaforma UC di OpenScape. “Gli utenti
saranno in grado di partecipare telefonicamente a una videoconferenza con la stessa
facilità con cui effettuano una chiamata telefonica all’interno dell’azienda“ afferma
Wayne Seifried, direttore marketing del portfolio globale di Siemens. “Se sono alla mia
scrivania e so che c’è una videoconferenza in corso ma non posso raggiungere la sala
dove si svolge l’evento, per partecipare mi basterà utilizzare il telefono e comporre il
numero della videoconferenza“.
“È facile e affidabile quanto fare una telefonata“ afferma Wayne Seifried, direttore
marketing del portfolio globale di Siemens. “Basta fare clic su un pulsante per attivare il
sistema e visualizzare un menu. Quindi, si scorre l’elenco delle sale video fino a
individuare quella desiderata. Dopo aver fatto clic su un altro pulsante e aver atteso al
massimo 10 secondi, il sistema mostra l’immagine dell’interlocutore ed è quindi
possibile svolgere normalmente la videoconferenza. Ciò dimostra quanto sia facile
accedere al sistema e intuire come utilizzarlo“.
OpenScape Video sarà disponibile in tre versioni distinte:
VHD 100 è una soluzione point-to-point che consente a un singolo utente di svolgere
una conferenza con un altro utente. Insieme a questa soluzione vengono forniti un
telefono, una telecamera ad alta definizione e un codec che garantisce la
sincronizzazione fra i movimenti delle labbra e la voce.
Le aziende che adottano la soluzione HiPath 8000 saranno in grado di integrare
perfettamente OpenScale nella propria piattaforma UC, mentre quelle che adottano la
soluzione HiPath 4000 dovranno acquistare un server UC da utilizzare come interfaccia
fra HiPath 4000 e il sistema di videoconferenza.
Grazie alla disponibilità di gateway forniti da partner di terze parti, i clienti saranno in
grado di collegarsi in rete con sistemi esterni di videoconferenza basati su ISDN.
VHD 400 prevede la stessa dotazione di componenti hardware, ma consente a
quattro utenti di partecipare a una stessa conferenza telefonica. Ogni utente potrà
vedere contemporaneamente tutti gli altri partecipanti sullo schermo.
Anche VHD 600 prevede la stessa dotazione di componenti hardware, ma consente a
sei utenti di partecipare a una stessa conferenza telefonica. Benché sullo schermo
vengano visualizzati al massimo quattro utenti alla volta, il sistema passa a
visualizzare automaticamente l’utente che sta parlando. Altri utenti possono
partecipare alla videoconferenza mediante chiamata vocale.
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Comunicazioni per le menti evolute
Siemens Enterprise Communications GmbH & Co. KG, con sede principale a Monaco di Baviera, è stata fondata
nell’ottobre del 2006 e controllata al 100% da Siemens AG. Fornitore leader a livello mondiale di soluzioni di
Unified Communication, fornisce prodotti, soluzioni e servizi a clienti di 80 paesi. Con oltre 15.000 dipendenti
supporta aziende di tutto il mondo offrendo soluzioni di collaborazione e Unified Communication, che
consentono ai clienti di aumentare il proprio livello di produttività.
© Siemens Enterprise Communications Limited
Il concetto Siemens di Open Communications offre ai clienti soluzioni d’avanguardia basate su open standard,
in grado di integrarsi perfettamente nelle infrastrutture e nei processi aziendali esistenti. Le soluzioni offerte
consentono di perseguire il nostro obiettivo aziendale di realizzare un sistema di comunicazione universale
capace di superare i confini fisici delle reti e dei supporti e di offrire agli utenti un’esperienza uniforme. Siemens
offre ai clienti valore aggiunto, proteggendone gli investimenti e fornendo loro la possibilità di implementare le
soluzioni in più fasi, secondo le proprie esigenze specifiche.
Le informazioni contenute in questo opuscolo si
Tutti i diritti riservati.
Siemens Enterprise Communications Limited
Sede legale: Faraday House, Sir William
Siemens Square, Frimley, Camberley, GU16 8QD.
Iscritta al registro delle imprese con il numero:
5903714, England.
limitano a fornire una descrizione generale di
prestazioni che nel caso di un utilizzo reale non
sempre corrispondono a quanto descritto e sono
soggette a modifiche a causa del continuo sviluppo
dei prodotti. L’obbligo di fornire le caratteristiche
descritte esiste solo nel caso ciò sia stato
espressamente specificato nel contratto.
La disponibilità e le specifiche tecniche sono
soggette a modifiche senza preavviso.
Open Communications di Siemens Enterprise Communications: soluzioni vincenti per tutti.
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