ASILO NIDO C’ERA UNA VOLTA Via Roma Località San Rocco al Porto (LO) Tel/Fax -Cell 340-6905164 www.asiloceraunavolta.com [email protected] CARTA DEI SERVIZI SEZIONE PRIMAVERA IL SERVIZIO EDUCATIVO Presentazione La Sezione Primavera, è un’esperienza di servizio educativo aggregato all’Asilo nido C’era una volta… e accoglie bambini di età compresa tra i 24 ed i 36 mesi. L’ottica è quella della continuità verticale per porre a confronto due “stili educativi” che possono coesistere nella stessa struttura, condividendo l’ambiente, il personale ausiliario e, soprattutto, alcune esperienze di collaborazione tra bambini. La Sezione Primavera si propone, a sostegno del compito educativo delle famiglie, in collaborazione con tutte le agenzie educative presenti nel contesto sociale, di dare il proprio contributo alla formazione integrale della persona. Organizzazione del servizio Calendario di apertura: La Sezione Primavera garantisce l’apertura del servizio secondo quanto indicato dalla convenzione con il Comune di San Rocco al Porto: dal lunedì al venerdì nel periodo compreso fra il giorno 1 settembre e 31 luglio secondo il calendario scolastico che verrà predisposto ogni anno dalla Coop. C’era una volta. Orario di funzionamento: ore 7.30 – 8.15 apertura anticipata *; ore 8.15 – 9.00 ingresso; ore 9.00- 11.00 momenti di attività educativa; 1 ore 11.00-11.30 momenti di cura; ore 11.30 -13.00 pranzo; ore 13.00 -15.00 riposo pomeridiano; ore 15.00-15.30 momenti di cura; ore 15.30-16.00 uscita; ore 16.00-17.00 post-scuola *. *Gli orari di pre e post scuola sono garantiti con un numero minimo di adesione di 5 utenti. Iscrizioni e modalità di accesso al servizio Le iscrizioni vengono effettuate entro il mese di maggio, scaricando il modulo di iscrizione dal sito www.asiloceraunavolta.com . A completamento posti si potrà prevedere l’inserimento di altri bambini anche in altri periodi dell’anno. Operatori della Sezione Primavera: Nella sezione operano: 1 educatrice/coordinatrice full-time; 1 ausiliaria, a servizio anche dell’Asilo Nido C’era una volta. Servizio Mensa La Sezione Primavera offre il servizio di mensa con cucina esterna, appaltato alla ditta “Locanda del Sole” di Negri Giuseppe di Corno Giovine, ed il menù è approvato dall’ASL. La formulazione della dieta è volta a tutelare lo stato di salute del bambino e ad indirizzarlo verso equilibrati comportamenti alimentari. Le variazioni alla dieta proposta sono consentite se documentate dal medico di base e presentate dal genitore alla direzione della scuola. IL PROGETTO PEDAGOGICO Finalità Il nido d’infanzia, tipologia di servizio educativo 0-3 anni al quale appartiene la Sezione Primavera C’era una volta di San Rocco al Porto, rappresenta un servizio educativo in grado di perseguire e curare la crescita e lo sviluppo armonico di ogni 2 bambino e bambina, in collaborazione con le famiglie e l’ambiente sociale. Il servizio Asilo Nido “C’era una volta…” si ispira al totale rispetto dei diritti del bambino così come sono espressi nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia approvata dall’ONU nel 1989. Nello specifico tale Servizio contribuisce al conseguimento degli obiettivi di tutela della salute (art. 24), di sviluppo psicologicamente equilibrato (art. 29), di rispetto del diritto all’espressione (art. 13) e al gioco dei più piccoli (art. 31). Organizzazione degli Spazi La strutturazione dello spazio e la disposizione degli arredi è un elemento fondamentale del progetto pedagogico. Attraverso la cura degli ambienti e dei materiali si trasmette un messaggio di serenità e di accoglienza ai bambini e ai genitori; con la personalizzazione degli ambienti si accoglie l’individualità dei bambini e se ne rafforza l’identità; tramite la loro differenziazione se ne orienta l’attività e si favorisce la comunicazione e lo scambio sociale e cognitivo. Prendersi cura dei bambini piccoli significa costruire una buona relazione con loro, saperli osservare, rispondere alle loro esigenze, contenerli da un punto di vista emozionale e quindi saper creare per loro un ambiente accogliente, ricettivo, che favorisca la loro crescita e nello stesso tempo rassicuri e stimoli la loro creatività. Nell’organizzare gli spazi occorre tenere ben presente i bisogni forti dei bambini di quest’età: il bisogno di sicurezza e di riconoscimento, di esplorazione e di scoperta. Pertanto occorre non solo rendere gli spazi familiari, ma prevedere spazi personalizzati che rendano leggibile l’appartenenza ad una persona: foto per l’appello, armadietto, simboli che connotano gli spazi personali, ecc…; per creare un’atmosfera che contribuisce a far star bene emotivamente in quel luogo e a creare relazioni sociali. È importante progettare e predisporre in modo “intenzionalmente educativo” l’ambiente e fornire materiali variegati e plurimi per arricchire il ventaglio di esperienze utili alla crescita dei bambini. Gli Spazi Comuni all’Asilo Nido C’era una volta L’INGRESSO: è l’ambiente che per primo si presenta; è un ponte tra il mondo esterno e il mondo della scuola. I genitori possono fermarsi e confrontarsi tra loro, creare legami di amicizia, leggere le comunicazioni della scuola. LA CUCINA E L’AREA PRANZO: sono gli ambienti in cui viene condiviso il momento del pasto. Si tratta di un fondamentale momento conviviale durante il quale il bambino sviluppa competenze sociali, linguistiche, cognitive e relazionali per cui i bambini devono poterlo vivere in modo tranquillo e piacevole. 3 LA ZONA NANNA: è l’ambiente che viene adibito al riposo pomeridiano dalle ore 13.00 alle 15.00. Utilizza inoltre spazi specifici: IL BAGNO, interno alla sezione: con fasciatoio e mobiletti porta pannolini per i bambini. LA SEZIONE: luminosa, strutturata per angoli. In sezione si svolgono le attività educative ed il pranzo. LO SPAZIO ESTERNO: area verde attrezzata ad uso esclusivo dei bambini della Sezione Primavera. Lo stesso è attrezzato come ambiente educativo, che consente l’esplorazione libera, il gioco strutturato, simbolico e motorio in continuità con lo spazio interno. Organizzazione della Sezione: Consapevoli del fatto che la qualità dell’ambiente e gli spazi della sezione costituiscono, nel loro insieme, un supporto fondamentale per realizzare un inserimento gratificante e accogliente per bambini e genitori, abbiamo creato appositamente all’interno e all’esterno della sezione vari centri d’interesse ed angoli strutturati. Questi spazi sono inseriti in un’atmosfera semplice, calda, ospitale, vivace, ricca d’immagini. Naturalmente, nel corso dell’anno scolastico, subiranno un graduale arricchimento e/o cambiamento, per continuare a rispondere agli interessi ed alle esigenze dei bambini presenti. L’angolo Morbido e della Lettura. È composto da un grande tappeto di gomma coperto di peluche e cuscini vari. È un luogo dove ritrovarsi per cantare, ascoltare, leggere, sfogliare libri, presenti nella libreria a scomparti adiacente. In questo spazio i bambini possono restare comodamente seduti o sdraiati, da soli, con un amico, con le educatrici. L’angolo dei Travestimenti. È un valido strumento di aiuto per la costruzione dell’identità del bambino, mentre gioca, si muove, si traveste. Sono presenti uno specchio, un grande contenitore dove ci sono: accessori e vestiti per i travestimenti, burattini, stoffe di varie tipologie. Angolo Percettivo-Cognitivo: è costituito da un grande tappeto di gomma e da un mobile a sei scomparti, nei quali sono riposti cassettoni contenenti: macchinine, costruzioni di vario genere, incastri, animali, giochi sonori. I materiali ludici messi a disposizione dei bambini possono variare durante l’anno. 4 L’angolo della Cucina e del Gioco Simbolico. Lungo una parete è stata collocata una cucina lineare in miniatura, completa di tutti gli accessori: piano cottura, credenza, forno, lavandino, tavolino, sedie, bambole e tanto materiale connesso. L’angolo dell’Appello. Sulla parete vi è un pannello in compensato raffigurante un orsetto con dei palloncini; ogni palloncino contiene la foto di un bambino. L’INSERIMENTO E L’AMBIENTAMENTO DEL BAMBINO La parola “inserimento” rimanda ad un processo univoco, che va cioè in una sola direzione (è l’individuo che deve adattarsi per inserirsi appunto in un contesto dato ed immutabile); con la parola “ambientamento” si rimanda invece ad un processo biunivoco, caratterizzato da reciprocità, dove il contesto stesso si modifica, si modella per andare incontro, accogliere, offrire un tempo e uno spazio per ambientarsi di nuovo. Le educatrici preferiscono il secondo modo di vivere la prima esperienza al Nido del bambino e pertanto mettono in atto strategie adeguate affinché ciò possa realizzarsi. Ciò premesso si deve anche esplicitare che, nel lessico comune, le due parole sono usate in maniera indifferenziata. A volte, inoltre, per andare incontro alle reali esigenze dei genitori, e dell’organizzazione interna, il processo che si delinea è piuttosto quello dell’inserimento. L’ambientamento al Nido è senz’altro per il bambino l’inizio di una nuova “avventura”, che arricchisce in modo considerevole le esperienze vissute fino a quel momento e modifica sostanzialmente le qualità relazionali della sua vita. Spesso, tuttavia, rappresenta un processo difficile e doloroso, non solo per il bambino, che deve adattarsi ad un ambiente nuovo, insieme a coetanei e adulti sconosciuti, ma anche per i genitori stessi, che il più delle volte vivono con ansia, paura e un senso di colpa questo distacco. La prima condizione, affinché il bambino accetti con interesse l’ambiente Nido e sia disponibile ad instaurare nuove relazioni, è la presenza rassicurante di una figura familiare, che svolga un’azione mediatrice tra il bambino stesso e le educatrici, attraverso un atteggiamento di fiducia e serenità, non di rivalità. La partecipazione di un genitore è quindi indispensabile nel percorso d’inserimento, al fine di trasmettere al bambino quella sicurezza di base necessaria per aiutarlo ad affrontare positivamente il cambiamento. Con il passare dei giorni, il bambino riuscirà gradualmente a spostare la sua attenzione dal genitore all’educatrice: capirà così che è questa la nuova figura di riferimento alla quale dovrà rivolgersi per ogni sua esigenza, e che si prenderà cura di lui. Secondo presupposto fondamentale: la realizzazione di un piano d’inserimento flessibile e adeguato. Percorso d’Inserimento/Ambientamento proposto Organizzazione dell’ambiente e degli spazi interni ed esterni; Riunione di sezione e colloqui individuali preliminari con i genitori; 5 Inserimento e ambientamento; Osservazione e verifica Organizzazione dell’ambiente e degli spazi: consapevoli del fatto che la qualità dell’ambiente e gli spazi della sezione costituiscono, nel loro insieme, un supporto fondamentale per realizzare un inserimento gratificante e accogliente per bambini e genitori, si creano appositamente all’interno e all’esterno delle sezioni vari centri d’interesse. Riunione di sezione e colloqui individuali preliminari con i genitori Durante il primo incontro di sezione, che precede l’inserimento, ai genitori viene consegnata una cartella personalizzata contenente: un opuscolo illustrativo della scuola e del regolamento; l’elenco dettagliato del materiale occorrente; una prima scheda informativa sull’inserimento a gruppi proposto dalle educatrici. In seguito, nel corso dei colloqui individuali preliminari con i genitori, si raccolgono tutte le informazioni necessarie per una prima conoscenza del bambino e delle sue abitudini principali per organizzare al meglio il primo ingresso al Nido del bambino. È una buona occasione per iniziare ad instaurare un rapporto di accoglienza e di fiducia con i genitori, e per prepararli ad affrontare le piccole e grandi difficoltà che incontreranno nel corso dell’inserimento del proprio figlio. Si precisa che le date dell’ inserimento sono soltanto indicative e si adegueranno ai tempi del bambino. Modalità messe in atto per favorire l’inserimento dei bambini: Occorre, innanzi tutto, instaurare un rapporto di cordialità e disponibilità con i genitori, allo scopo di informare, rassicurare e colmare ansie, paure, timori, che spesso si riflettono negativamente sul bambino durante l’inserimento. Nel bambino sono da rilevare i segnali di anticipazione, nel momento in cui mostra disponibilità e curiosità verso l’ambiente che lo circonda, o di disagio, se manifesta, al contrario, resistenza ad affrontare il distacco e paura a perdere la sicurezza conosciuta. Un corretto ambientamento è caratterizzato comunque da un graduale processo di separazione e dalla conquista da parte del bambino di spazi, ritmi e routine del Nido, vissuti quotidianamente con serenità e partecipazione. Strumenti e metodologie per favorire un buon inserimento ed ambientamento: Gradualità, flessibilità e individualità dei tempi d’inserimento, nel rispetto delle esigenze, dei ritmi e delle reazioni di ogni singolo bambino. La presenza di un familiare, nei tempi e nelle modalità previste. La frequenza continua e regolare del bambino. 6 L’organizzazione degli spazi e l’offerta di materiale, giochi, attività creative… allo scopo di stimolare la curiosità e l’esplorazione del bambino e di rassicurarlo emotivamente. Nei primi giorni d’inserimento l’attenzione delle educatrici è rivolta soprattutto ad instaurare un dialogo con il genitore, a ricevere e dare informazioni, così da porre le basi per un rapporto di fiducia reciproco; il bambino, in questo modo, non si sente oppresso da persone estranee che tentano di distrarlo e di separarlo dal genitore. In questa fase, le educatrici si pongono soprattutto in un atteggiamento di ascolto e di osservazione delle dinamiche relazionali tra bambini e genitori, poiché si offrono indicazioni indispensabili per attuare una successiva strategia d’intervento. Si invitano i genitori a lasciare che il bambino tenga con sé eventuali oggetti ai quali è particolarmente legato (ciuccio, pupazzo, cuscino, copertina…), perché rappresentano la continuità con l’ambiente familiare e danno sicurezza al bambino. In fase di separazione si invita il genitore a “lasciare” spontaneamente il bambino tra le braccia delle educatrici, affinché il piccolo non si senta “strappato” a forza da un atteggiamento frettoloso e scorretto delle educatrici, che potrebbe influenzare il buon esito dell’inserimento. Inoltre si cerca di favorire nel bambino: La conoscenza del nuovo ambiente attraverso la presenza rassicurante e mediatrice del genitore; Il distacco graduale dalla figura familiare; L’instaurarsi di una relazione positiva, accogliente e di fiducia con le educatrici e, per il futuro, con i coetanei; L’esplorazione dell’ambiente e la curiosità per i materiali di gioco. Organizzazione Pedagogica della Giornata Educativa: i momenti di cura (routine) e le attività dei bambini Al nido è fondamentale organizzare tempi e spazi adeguati per accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita. In particolare l’organizzazione è strutturata ma non rigida, si cerca infatti di personalizzare l’intervento educativo sia nei momenti di cura che durante attività libere e/o guidate. I ritmi quotidiani sono distesi e seguono una certa regolarità per iniziare i bambini al riconoscimento di quanto avviene. Particolarmente importanti all’interno del nido sono i momenti di cura: accoglienza, cambio, pasto e ricongiungimento con la famiglia. Essi rappresentano un momento 7 fondamentale per i bambini, in quanto consentono la previsione di ciò che accadrà attraverso la ripetizione rituale, e quindi l’acquisizione di sicurezza. Accoglienza/ Ricongiungimento con la famiglia L’ingresso e l’uscita sono momenti particolarmente importanti, in quanto separarsi non è facile pertanto vengono attivate particolari strategie, quali: - strutturare le routine di entrata e di uscita; - ritrovarsi sempre nello stesso spazio (arredi-giochi), ben organizzato dalle educatrici, nel quale il bambino verrà accolto/consegnato alla famiglia; - ripercorrere in gesti e parole uno schema fisso, che dia la possibilità al bambino di prevedere quello che accadrà; - momento informale di comunicazione con le famiglie. Pranzo Il pranzo è un importante momento conviviale, durante il quale il bambino sviluppa competenze sociali, linguistiche, cognitive e relazionali per cui i bambini devono poterlo vivere in modo tranquillo e piacevole. Il rapporto con il cibo coinvolge aspetti affettivi, sociali e cognitivi: le modalità con cui tale relazione viene proposta al bambino e si sviluppa successivamente incidono sulla qualità della relazione stessa. Nel periodo della fase orale l’educatore asseconda e/o tollera il pasticciare con il cibo, in quanto la conoscenza del mondo delle cose avviene attraverso la bocca; in questo modo si sperimentano sensazioni tattili, olfattive, gustative, visive e di manipolazione. Data l’età dei bambini si cerca di consolidare abilità di coordinazione oculo-manuale attraverso l’utilizzo di cucchiaio e forchetta. Il momento del pasto inoltre offre possibilità di ampliamento delle capacità linguistiche e relazionali: costituisce la stimolazione giusta a fissare il nome degli oggetti e degli alimenti e offre occasioni ai bambini ed alle bambine di relazionarsi attraverso la conversazione, approfittando del momento conviviale. Cambio Il momento del cambio è considerato un momento intimo e delicato, ma allo stesso tempo è anche momento privilegiato per la relazione: permette al bambino e all’adulto di sviluppare un rapporto di reciprocità. Il bambino non viene trattato come oggetto (di cura), ma come soggetto in grado di rispondere alle sollecitazioni dell’adulto e di prendere parte attiva al momento del cambio. In tale occasione il bambino piccolo vive con l’educatrice un maggior contatto fisico. L’adulto che interagisce con il bambino 8 spiega quello che sta compiendo: la spiegazione si associa alla rappresentazione dell’oggetto (vestiti, scarpe, parti del corpo, ecc…) che contribuirà a sostenere lo sviluppo del linguaggio. Il cambio costituisce l’occasione per un intenso scambio a tu per tu con l’adulto che invita il bambino a provare a fare da solo, sostenendo così l’autonomia ed il piacere del fare da sé. Le attività dei bambini Nei primi tre anni di vita il bambino realizza esperienze che lo guidano verso traguardi ben delineati: sviluppo motorio, sensoriale, cognitivo, sociale ed emotivo, verbale. In questo contesto di sviluppo si inseriscono le attività proprie del nido che affinano abilità e accompagnano il bambino nel processo evolutivo di crescita. Si propongono esperienze tattili, esplorative, di scoperta e sensoriali al fine di far sperimentare sensazioni nuove, stimolare la curiosità e aumentare la capacità percettiva. Le attività proposte e la predisposizione degli spazi sono anche finalizzate allo sviluppo sensomotorio, a far acquisire maggior sicurezza nei movimenti e maggior consapevolezza di movimento nell’ambiente sezione. Si incentiva la curiosità dei bambini anche con giochi euristici e lo sviluppo di abilità cognitive e comportamentali con il gioco simbolico. Sempre importante rimane l’aspetto linguistico e verbale, attraverso la denominazione puntuale degli oggetti e la lettura di immagini con grandi e piccole illustrazioni; si favoriscono le capacità di ascolto attraverso l’ascolto di musica, canzoni e racconti. Le attività vengono svolte anche a piccoli gruppi, specialmente quando i materiali sono presentati ai bambini per le prime volte. Le attività educative sono calibrate rispetto alle capacità del bambino e vengono arricchite progressivamente di nuovi elementi fisici, cognitivi e relazionali. Il gioco è utilizzato come modalità principale per favorire lo sviluppo del bambino, l’educatrice sostiene il gioco nelle sue diverse forme, gioca insieme ai bambini. Promuove il reale e progressivo sviluppo del bambino sia attraverso modalità d’insegnamento diretto (apprendimento per imitazione) che indiretto (apprendimento per prove ed errori, accompagnamento e sostegno motivazionale). Valorizzazione delle differenze Qualsiasi iniziativa per la valorizzazione delle differenze presuppone la considerazione delle differenze come costitutive della persona e delle culture, come plurali sono le identità e le culture. Le persone sono uguali nel senso che hanno tutte la stessa dignità, ma sono anche diverse in quanto uniche e irripetibili. I riferimenti teorici dell’Identità dell’asilo nido C’era una volta sono legati ad una pedagogia della relazione e dell’accoglienza, contrassegnata dai valori del rispetto dell’altro, del dialogo, dell’accettazione, del confronto, dello scambio e della collaborazione nell’ottica di un’educazione interculturale. Iniziative per la valorizzazione delle differenze 9 La scuola accoglie bambini e famiglie di ogni cultura e di ogni paese. Il rapporto con la famiglia proveniente da cultura diversa ha inizio con il colloquio preliminare e continua nelle assemblee di sezione, momenti peculiari di conoscenza reciproca e terreno su cui costruire le basi per un rapporto di fiducia e stima reciproca. Al fine di favorire l’integrazione di bambini stranieri, il nido pone importanza al valore dell’accoglienza, alla comunicazione chiara e puntuale, all’utilizzo di linguaggi non verbali, all’assunzione di un atteggiamento di ascolto e disponibilità nel fornire le informazioni. Il nido d’infanzia diviene così il primo luogo di incontro e di confronto, che offre ai genitori stranieri la possibilità di uscire da condizioni di isolamento e solitudine e di confrontarsi non solo con l’istituzione ma anche di creare relazioni di amicizia tra i genitori appartenenti alla stessa sezione. Le iniziative dei bambini in situazioni di handicap La Sezione Primavera C’era una volta, ASL – UONPIA, Provincia di Lodi e il Comune di San Rocco al Porto, individuano e attuano specifiche forme di collaborazione, al fine di garantire la piena integrazione di bambini diversamente abili e/o con disagio socioculturale, e di realizzare interventi di educazione alla salute. Il servizio, oltre che essere un diritto sociale e civile, costituisce una vantaggiosa opportunità educativa per il bambino ed un sostegno/accompagnamento per la famiglia. Il nido offre ai bambini in situazioni di handicap e/o di disagio adeguate sollecitazioni educative, realizzando l’effettiva integrazione secondo un articolato progetto educativo specifico. ATTIVITA’ PROFESSIONALI La progettazione pedagogica Per progettazione pedagogica s’intende la redazione, da parte delle educatrici, di un documento di guida all’azione che definisca e analizzi il contesto, identifichi le finalità e gli obiettivi che s’intendono perseguire, precisi i beneficiari dell’intervento, le attività che verranno svolte, i mezzi e le risorse, nonché la verifica e la valutazione. Progettare al nido significa mettere a punto un percorso educativo, predisporre strategie e metodologie educative volte a produrre cambiamenti e miglioramenti e a sostenere lo sviluppo del singolo bambino e del gruppo. La progettazione è utile strumento di lavoro che aiuta ad evitare l’improvvisazione nel quotidiano anche se, con bambini di età compresa fra 24 e 36 mesi, flessibilità e modifiche potranno intervenire per rispondere in maniera adeguata alle esigenze dei bambini presenti “ nel qui ed ora”. Per progettare al meglio si cerca di osservare, ed essere attenti al rispetto dei tempi di crescita e di apprendimento di ciascuno, conoscere le caratteristiche evolutive e analizzare le scelte relative al “ che cosa offrire e come offrirlo”, in quali tempi e con quale durata, in modo tale da raggiungere gli obiettivi prefissati (competenze cognitive, comportamentali, sociali, affettive, motorie). 10 L’osservazione All’interno dell’azione professionale dell’educatrice, l’osservazione occasionale e sistematica consente di conoscere le esigenze dei bambini e delle bambine, e di riequilibrare in itinere le proposte educative, in base alla qualità delle risposte che gli stessi danno. La documentazione Documentare significa compiere un lavoro di raccolta, selezione e rielaborazione di materiali significativi al fine di renderli funzionali alla formazione di una memoria. La documentazione è un processo mirato, critico, continuativo, frutto di un lavoro impegnativo di ricerca, progettazione e riflessione. È importante documentare per non perdere la memoria, per non svanire il senso delle cose fatte e per poterci ritornare sopra in senso critico, per non svalutare le esperienze e per rileggere la realtà da varie angolazioni, per potersi raccontare e riascoltare, perché anche un bambino possa rintracciare il proprio percorso e rivisitarlo con consapevolezza. Le forme di documentazione sono varie a seconda dell’attività da documentare (dossier personale del bambino, fotografie, pannelli, elaborati,….…). L’aggiornamento e la formazione La qualificazione professionale è una delle condizioni su cui si fonda la qualità dei servizi educativi per l’infanzia. Tutti gli operatori ogni anno partecipano a corsi di formazione ed aggiornamento interni ed esterni. Si prevedono formazioni adeguate alle esigenze del team educativo che approfondiscono tematiche legate allo sviluppo del bambino da molteplici punti di vista ( cognitivo, comportamentale, sociale, motorio, affettivo) ma anche tematiche di natura normativa e di “sistema” legato al territorio regionale. Collegialità Educare non è un’azione solo individuale e personale in cui i protagonisti del rapporto educativo (educatrice e bambino) possono interagire ed avere una relazione significativa, ma è anche un’azione collegiale in cui i vari protagonisti “ dell’agire educativo” trovano momenti per discutere e confrontarsi insieme. In particolare, secondo un calendario stabilito l’equipe educativa si trova insieme per confrontarsi su questioni di carattere generale che riguardano il complesso educativo – scolastico. Questi incontri rappresentano un momento fondamentale di confronto, decisionale e di verifica interna. Lavorare nell’ottica della collegialità significa sviluppare in tutti capacità di ascolto, disponibilità al cambiamento, superamento di 11 posizioni individualiste; offrire il proprio contributo per la realizzazione di obiettivi comuni. CONTINUITA’ Ogni servizio educativo e scolastico che abbia cura ed attenzione al soggetto favorisce e valorizza la continuità verticale ed orizzontale. Continuità verticale L’esigenza di assicurare la continuità verticale dell’esperienza educativa è da anni oggetto di riflessione per tutti i servizi educativi e scolastici. In particolare si organizzano momenti di scambio tra la Sezione Primavera C’era una volta di San Rocco al Porto e la Scuola dell’infanzia comunale nella condivisione di stili educativi e di valori. Pertanto, verso la fine dell’anno scolastico i bambini della sezione primavera vengono aiutati a familiarizzare con gli ambienti e le insegnanti che ritroveranno a settembre, anche attraverso incontri ludici e conviviali con i compagni della scuola dell’infanzia. Continuità orizzontale La continuità orizzontale è data dal rapporto di fiducia, scambio e confronto con le famiglie e con il territorio. Compito delle educatrici è soprattutto quello di attivare quattro presupposti basilari per una buona relazione con le famiglie: collaborazione, condivisione, partecipazione, convivialità. Alcune delle finalità del Nido sono proprio quelle di favorire la conoscenza delle famiglie che lo frequentano, di accompagnare i genitori nel loro difficile ruolo, di permettere una messa in rete di esperienze e conoscenze. Percorso di accoglienza ed inserimento Gennaio–Maggio dell’anno scolastico che precede la frequenza. Si invitano i genitori all’open day del servizio in cui il personale presente fornisce indicazioni di carattere generale sull’organizzazione della Sezione Primavera. Si ha la possibilità di visitare gli spazi interni ed esterni, di visionare progetti educativi documentati degli anni precedenti, di ricevere informazioni sul servizio e sulle 12 modalità di iscrizione, di conoscere l’organizzazione e la proposta educativa e formativa che il nido offre. Ai genitori viene comunicato che, per chi si iscrive, in maggio/giugno si svolgerà una riunione in cui tutte le tematiche accennate durante la visita saranno approfondite. Se un genitore non riesce a partecipare all’open day, il servizio offre la possibilità di avere tutte le informazioni previo appuntamento. Novembre- Luglio Alla fine del mese di maggio si svolge una riunione di sezione di verifica e conclusiva dell’anno scolastico, seguita da un momento conviviale. Si svolgono colloqui individuali formali e strutturati almeno una volta all’anno e comunque ogni qualvolta l’educatrice o i genitori ne esprimano la necessità. Ai “colloqui formali” si aggiungono quelli “informali” che quotidianamente si svolgono, altrettanto importanti. In questi momenti le competenze specifiche delle educatrici, in riferimento all’ascolto, all’accoglienza, alla comunicazione assertiva, alla cura attuata nella relazione con i genitori, dalle educatrici è l’elemento fondamentale per costruire un’alleanza e stringere insieme un patto di corresponsabilità educativa. A fine anno scolastico sarà distribuito alle famiglie un questionario di gradimento in forma anonima che servirà alla coop C’era una volta per migliorare il servizio offerto. Festa La festa è un momento collettivo di partecipazione di tutto il personale e di tutte le famiglie, realizzato solitamente in prossimità delle feste natalizie e a fine anno scolastico; gestito con modalità concordate con i genitori RACCORDO CON IL TERRITORIO Il nido d’infanzia si colloca in un contesto più allargato, in un sistema di rapporti con il territorio: si lavora in rete con gli organismi del territorio: Regione, Provincia, Comune – soprattutto attraverso gli uffici preposti; Circoscrizione di pertinenza, servizi ASL, in apertura alle altre agenzie educative del territorio e secondo le indicazioni nazionali per la prima infanzia. RETTE MENSILI La retta mensile è di 250 € dalle 8.15 alle 15345/16.00, Con l’iscrizione le famiglie si impegnano alla frequenza del nido da settembre ad luglio. In caso di ritiro del bambino occorre dare un preavviso di 30 giorni per iscritto, in caso contrario la famiglia è tenuta a versare comunque la quota mensile. è previsto al momento dell’iscrizione il pagamento della quota assicurativa annuale di 50€. 13 E’ possibile poter usufruire di un pre e post scuola, che verrà attivato con un numero minimo di 5 bimbi dalle 7.30 alle 8.15 e dalle 16.00/1630/1700, ad un costo di €100,00 mensili. Il pagamento delle rette è anticipato con RID (Addebito Diretto in conto), entro il giorno 5 di ogni mese. In caso di mancata frequenza per un periodo prolungato non verranno decurtati i giorni di assenza dalla retta mensile. Non sono previsti sconti particolari sulle rette di frequenza, è prevista una riduzione del 20% (venti) sulla retta di frequenza solo per il secondo figlio che frequenta contemporaneamente l’Asilo Nido o la Sezione Primavera. Nelle rette sono inclusi i pannolini, fazzoletti di carta salviettine usa e getta e carta igienica, oltre che materiale di consumo per la somministrazione dei pasti. N.B. DALLE RETTE E’ ESCLUSO IL SERVIZIO MENSA, il costo del pasto è di 4,50€ cad. 14