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TIATIÒ INAUGURA “VITA! VO CERCANDO”, MOSTRA DI FOTOGRAFIA A FAVORE
DELLA RICERCA SUL CANCRO.
Bergamo, 2 novembre 2010 si inaugura a Bergamo la mostra “Vita! vo cercando” con le opere di 53
fotografi per raccogliere fondi a favore della ricerca
sul cancro.
L’Associazione Tiatiò, fondata nel 2009 in memoria di Luca
Scarpellini, morto di tumore a 53 anni, da un gruppo di suoi amici, organizza a Bergamo la mostra di fotografia “Vita! vocercando”.
La mostra si compone di 53 opere fotografiche originali di Artisti dell’obbiettivo, invitati nominalmente per trasmettere, con scatti rappresentativi
della vita, la ricerca per la vita.
La mostra si aprirà il 2 novembre 2010 presso la Stazione della Guardia di Porta Sant’Agostino a Bergamo e si concluderà il 14 novembre con
un’asta benefica a favore della ricerca sul cancro: l’obbiettivo dell’iniziativa
è coprire i costi di un Medico ricercatore in Ematologia.
La piena collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di
Bergamo e il patrocinio di vari enti ed istituzioni consentono il giusto risalto
alla Mostra nell’ambito della città.
L’iniziativa succede al progetto Molto Tumore Per Nulla realizzato nel
2009 nell’ ambito dell’ umorsatira con cui si è raccolto un concreto contributo devoluto alla Paolo Belli Onlus di Bergamo.
LA MOSTRA
La mostra è composta dalle opere donate in originale da maestri della
fotografia e da studenti provenienti dalle Accademie nazionali di Fotografia
che hanno risposto con entusiasmo al tema proposto, la ricerca in tutela della vita e le emozioni che sorgono nella lotta contro il cancro.
Coerentemente con questo mix di professionismo e didattica, la mostra
è organizzata in parti interattive con l’ovvia esposizione delle opere al Pubblico, ma anche approfondimenti di fotografia diretti agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori e universitari e la possibilità da parte del
Pubblico stesso, di portare una propria immagine sul tema così da lasciare
esposto il proprio racconto nell’ambito della Mostra stessa.
FINALITA’ del PROGETTO
Le opere esposte, in originale e firmate dagli autori, saranno battute in
vendita al rialzo alla conclusione della mostra, domenica 14 novembre.
Le loro riproduzioni saranno presentate nel catalogo della mostra stampato a colori sotto forma di agenda 2011.
Vendita delle foto e dei cataloghi/agenda consentiranno la raccolta di un
importo sufficiente a coprire i costi per un anno, di un medico ricercatore in
ematologia indicato dall’ Associazione Paolo Belli, Onlus presente in modo
capillare sul territorio bergamasco. Dove
Porta Sant’Agostino - Bergamo Alta
Quando
dal 2 al 14 novembre 2010
Orari
Da lunedì a venerdì: 15.00 - 19.00
sabato e domenica: 10.00 - 19.00
domenica 14 novembre chiusura ore 14.00
...alla fine
Domenica 14 novembre ore 10.00
vendita a offerta delle opere esposte
a favore dell’Associazione Paolo Belli
Info
www.tiatio.org
www.vitavocercando.org
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ADESIONI ALL’EVENTO
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito
all’Associazione Tiatiò Luca Scarpellini una propria medaglia di rappresentanza
Augurio speciale da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri
PATROCINI E COLLABORAZIONE
associazione PAOLO BELLI
Assessorato alla Cultura e Spettacolo
lotta alla leucemia onlus
SPONSOR SOSTENITORI
S.t.a.f.f.
Servizi Tecnici Amministrativi
Fiscali Farmacie
Grafica e Comunicazione Pubblicitaria
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PRESENTAZIONI
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no scatto in avanti verso la salute, e la serenità. Le foto in mostra presso la Stazione della
Guardia di Porta Sant’Agostino a Bergamo hanno questo speciale obiettivo, in nome di
chi la battaglia contro il cancro l’ha persa ma ha voluto che altri la potessero vincere, parlo
di Luca Scarpellini e degli amici che hanno portato avanti l'associazione Tiatiò. Gli scatti degli artisti
famosi saranno oggetto di un’asta di beneficenza. E però, al di là dell’importante aspetto della ricerca
fondi contro la malattia, la mostra si offre come un momento di sensibilizzazione e di cultura condivisa,
interattiva. Non ci stancheremo mai di ricordare che cultura non è solo un quadro o un libro o un film.
Cultura è anche rispetto per la salute del proprio corpo e per la salute degli altri. Consapevolezza che
questo rispetto per la vita ha necessità di condivisione e non di tante solitudini, e che le difficoltà di uno
sono le difficoltà di tutta una comunità. La ricerca della qualità nella vita non si fa da soli, e momenti
come questa mostra aperta sono preziosi momenti per ottenere attenzione e contribuzioni alla lotta
per risolvere un problema sociale quale è diventato il cancro. Insieme, è la parola chiave per vincere
il cancro. Insieme è favorire il momento più bello della vita di un uomo: quello in cui si guarisce da
una malattia e si torna ad una vita serena. Insieme per la vita andiamo cercando: è una questione di
medicina, di fondi per la ricerca, ma anche una questione di cultura della solidarietà.
Una persona che ha questa cultura non aspetta che un problema la colpisca personalmente o da
vicino, ma si attiva per prevenirla, per sé e per gli altri. Grazie a chi ha reso possibile questa mostra
e le iniziative ad essa collegate».
Claudia Sartirani
Assessore alla Cultura e Spettacolo
Per non dimenticarTi...
Luca Scarpellini e Paolo Belli
associazione PAOLO BELLI
lotta alla leucemia onlus
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erché la leucemia non uccida più.
Per ora è soltanto uno slogan, bisogna riempirlo di contenuti. Impresa ciclopica, lo sappiamo,
ma da combattere con tutte le forze.
Del resto, non è forse vero che anche la più lunga delle marce comincia pur sempre con un passo?
Queste frasi apparivano nell’ottobre del 1991 nel primo opuscolo realizzato in memoria di Paolo
Belli, che rappresenta, effettivamente, il primo passo di una nostra marcia di solidarietà, di aiuto e di
informazione.
L’amicizia e il ricordo di un amico sono i sentimenti che uniscono la nostra associazione e l’associazione
Tiatiò. Il dolore che si trasforma in condivisione e partecipazione a sostegno dell'assistenza socio
sanitaria e della ricerca scientifica che pur con poche risorse ha dato risultati straordinari.
È per questo che con questa manifestazione sosterremo i progetti:
«Il presente per il futuro»: finanziamento di contratti a progetto per sostenere la ricerca nel Laboratorio
di Terapia cellulare Gilberto Lanzani da noi realizzato nel presidio ospedaliero Matteo Rota degli
Ospedali Riuniti di Bergamo.
«Gocce di Sole»: si propone di migliorare la qualità delle attività socio assistenziali mediante
il potenziamento e finanziamento dei servizi di Orientamento, Accoglienza, Accompagnamento,
Patronato, nel percorso della malattia che coinvolge tutta la famiglia.
Ringraziamo sentitamente gli Amici della Associazione Tiatiò e tutti coloro che hanno permesso la
realizzazione di questa manifestazione.
Ricordare e aiutare è possibile…
Silvano Manzoni
Presidente Associazione Paolo Belli Onlus
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PRESENTAZIONE MOSTRA
Vita mia, a noi due!
di Andrea Adami
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asta! Quando ho fame, ho fame! Quando ho sete, ho sete! Quando ho voglia, ho voglia!
E allora se l’idea della morte m’è cosi lontana, vuol dire che la vita mi ha in balia, vuol dire
che la vita mi reclama, e allora: vita mia, a noi due!». Così promette Carmelo Bene. Vita
intesa come sfida, fotografia intesa come provocazione, vita intesa come fotografia.
Da sempre la cosiddetta scrittura di luce, o scrittura con la luce, si è divisa tra la ricerca della verità
e l’analisi dell’immaginazione, e probabilmente le indagini più interessanti sono quelle che stanno in
bilico tra l’una e l’altra. La vita reale propone modelli di vita vissuta e viceversa. La fotografia può licenziare entrambe le aspettative. Se, per esempio, pensiamo al concetto di analogia (verosimiglianza tra
immagine e oggetto fotografato), lo scatto fotografico è attestato di realtà, nulla più di una fotografia
è in grado di esserlo. Se invece pensiamo alle potenzialità narrative del mezzo, ecco che si apre uno
scenario di intese, contaminazioni linguistiche, aspettative magiche e magnifiche, giochi di specchi
senza fine in cui ciò che davvero importa è la resa di quel reverbero di luce che resta imprigionato
sopra il supporto fotografico. Questa è fascinazione assoluta.
«Che cosa significa tutto ciò? Qual è mai questa verità che una pellicola sa afferrare? Qual è questa
certezza che una fredda lente documenta? Chi sono io per essere così?» Di questo si interroga Bernardo Soares in cerca di una risposta alla propria inquietudine.
Vita! Vocercando. Una mostra che si muove proprio dalla vibrazione che realtà e immaginazione
riescono a creare, un’occasione per vedere, da vicino, ciò che l’arte è in grado di regalare senza
condizioni alla nostra società, un momento di riflessione sopra la vita ed il vivere la vita, la scelta di
rendere eterno un momento imperdibile. La visione d’insieme delle opere dona allo spettatore/fruitore
la possibilità di leggere questo argomento, tanto importante quanto complesso, attraverso il personale
approccio di ogni singolo artista: dall’utilizzo di metafore a frammenti rubati di realtà, dal veicolo del
significante alla meta del significato, dal messaggio dell’arte alla condizione dell’uomo; a cosa serve,
se non a questo, uno spazio espositivo?
Ciò che mi spinge ad occuparmi di fotografia è la presenza di questa serie di domande aperte, a cui
ognuno di noi può rispondere in modo del tutto autonomo ed arbitrario, come se la realtà della vita
fosse solo apparentemente del tutto vera. È appunto il concetto del «come se» ad essere interessante:
se lascio la mia impronta digitale sopra un bicchiere o l’orma del mio piede sulla sabbia, chi può dire
che la presenza dell’una o dell’altra sia più o meno credibile di un’immagine che rappresenti in modo
oggettivo il dito indice della mia mano piuttosto che la fotografia del mio piede sinistro? Durante la
visione di un film commovente riusciamo a piangere come se tutto stesse capitando in quel momento,
oppure siamo in grado di divertirci, giocando con un videogame, a guidare un’automobile a tutta
velocità come se ci trovassimo davvero in pista, o ridere di gusto al racconto di un amico come se
ne fossimo stati i protagonisti.
La traccia lasciata dallo iato che esiste tra realtà ed immaginazione è ciò che dà significato alla nostra
vita, alle nostre speranze e alle nostre delusioni, attraverso segni lasciati a caso che noi identifichiamo
come scrittura. La fotografia è come quell’impronta del dito o, in altre parole, un mezzo mediatico a
cui attingere per raggiungere la propria verità.
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FOTOGRAFI PARTECIPANTI
Andrea Adami
Barbara Bartolone
Gianni Berengo Gardin
Talos Buccellati
Maurizio Buscarino
Gianni Canali
Alice Caputo
Giuseppe Cella
Silvano Chiappin
Mario Cresci
Eric Davanzo
Jacopo De Gennaro
Lucio Elio
Silvia Ettacani
Luigi Facchinetti Forlani
Jacopo Ferrari
Virgilio Fidanza
Antonio Finazzi
Nicoletta Freti
Roberto Ghislandi
Angelo Gilardelli
Matteo Girola
Maurizio Grisa
Alex Koban
Olson Lamaj
Sara Lando
Valentina Leonelli
Luca Lucchetti
Gianni Maffi
Giovanna Magri
Giovanni Mantovani
Alfonso Modonesi
Sara Munari
Yoshie Nishikawa
Walter Pescara
Laura Pietra
Giuliano Radici
Beppe Raso
Francesco Rastrelli
Antonio Ria
Marco Riva
Edward Rozzo
Hannes Schick
Mauro Sioli
Pio Tarantini
Mario Tedeschi
Alessandra Tinozzi
Mattia Toselli
Carloalberto Treccani
Lisa Trevisan
Christian Varsi
Lorenzo Vitturi
Fabio Zoratti
PROPOSTA DIDATTICA
Il luogo fotograficoSeminario di fotografia
In occasione della mostra fotografica Vita! vo cercando, organizzata dall’Associazione
TiatiòLuca Scarpellini, viene proposto un seminario gratuito dal titolo Il luogo fotografico, diretto agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, con l’obiettivo di scardinare la comune chiave con cui si intende il luogo fotografico, per aiutare nella costruzione di una posizione critica e consapevole dello stesso.
Nell’incontro, Virgilio Fidanza, docente di Fotografia alla LABA (Libera Accademia di
Belle Arti di Brescia), affronterà gli argomenti:
- il medium fotografico tra tecnologia e pensiero
- il registro fotografico e la sua funzione applicativa
- l'atto creativo
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CATALOGO/AGENDA
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- Agenda settimanale
- Tiratura minima prevista: 3.000 pz
- Interno 4 colori
- Carta patinata opaca 115 gr
- Formato: 240x270h
- Pagine: 144
- Copertina cartonata
- Rilegatura a filo di refe
- Segnalibro e capitello
- Logo mostra impresso a secco
sulla copertina
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