6 Vita di Chiesa 15 settembre 2012 Studio Teologico La teologia e la Tradizione insieme, per rendere significativo il Vangelo nelle diverse epoche. Interdiocesano Lo Studio Teologico di Reggio è aperto anche a sacerdoti, religiosi e laici come ospiti o uditori Studio della teologia e Tradizione Superare un tradizionalismo che ingessa e snatura la vera Tradizione Per continuare a formarsi Lo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia Lo Studio Teologico Interdiocesano (Sti), che ha sede nel Seminario di Reggio Emilia, è l’istituzione accademica presso cui svolgono gli studi i seminaristi delle diocesi di Modena, Reggio, Parma e Carpi, oltre ai Saveriani di Parma e ai Cappuccini di Scandiano. A ll’interno delle nostre comunità la percezione della teologia sta forse lentamente cambiando. Infatti, mentre nel passato la si è pensata spesso come un concentrato di distinzioni difficili e astruse che poteva essere evitato con un po’ di catechesi alla buona o come un ambito pericoloso in cui rischiare di perdere la fede a motivo di teorie poco ortodosse, ora si comincia a percepire che su tante cose della nostra fede abbiamo le idee confuse, che le sfide della nostra epoca ci chiedono di ripensare ai fondamenti del nostro credere, che non si può diventare adulti nella fede se non ci si prende il tempo per riflettere da adulti sulla fede. Comincia così ad emergere una certa “domanda di teologia”, forse ancora vaga e legata ad iniziative estemporanee, ma in crescendo. Il rischio tuttavia è che questa domanda venga subito convogliata dentro una “pastorale dell’urgenza”, del tipo: “Sì, è vero! Dobbiamo formare catechisti, diaconi, genitori! Con tutti i problemi che abbiamo, con una società che si sta scristianizzando!”. Quest’atteggiamento di sicuro vede dei problemi reali della nostra Chiesa, ma tende a dimenticare il valore in sé della formazione del cristiano adulto. Infatti, al di là delle urgenze pastorali, di che cosa si nutre la vita spirituale di un cristiano? Come può sperare un adulto di gustare a fondo la Scrittura, se non c’è chi gliela fa piacere e non gliene mostra la rilevanza per la sua vita? Se Sopra: una lezione del professor don Edoardo Ruina, docente di liturgia. Sotto: la celebrazione eucaristica d’inaugurazione dell’anno accademico 2011-’12. Nei riquadri a destra: due momenti della giornata di studio dei docenti dello Studio Teologico (20-21 settembre 2011) sul ministero del prete. ognuno si prende del tempo per leggere un articolo o per leggere un opuscolo quando vuole farsi un’idea su un certo argomento, perché non prendersi del tempo per arricchire la propria fede? P er questo mi soffermo qui sul valore della teologia riguardo ad un aspetto che è insieme attuale e non attuale: la Tradizione. Infatti è attuale, perché di questi tempi c’è un forte ritorno al tradizionalismo, e non attuale, perché per definizione la Tradizione riguarda il passato. Ora, su quest’ambito, la teologia può fare molto: può in- segnarci che il tradizionalista non conosce la Tradizione! Infatti il tradizionalista va indietro a memoria d’uomo e sacralizza certe modalità del vivere cristiano e certe impostazioni teologiche e pastorali che sono sì degne, ma che non racchiudono tutta la ricchezza del dato cristiano: ecco allora l’idea che la “vera messa” debba essere per forza in latino o che la vita spirituale consista nell’assumere in blocco la spiritualità di santi del ’700 o dell’800. Tuttavia, al di là dell’impoverimento della fede cristiana operato da questa prospettiva, così si finisce per far pensare che la Tradizione Tesi di baccellierato L a tesi di baccellierato è un elaborato scritto di circa 60 pagine, discusso verso la fine del sessennio davanti a due docenti: il relatore, che ha seguito lo studente nella stesura, e il contro-relatore, che ha letto criticamente il testo. Pierre Nyandu Shamavu, della Repubblica Democratica del Congo: “Tra fratelli con gli stranieri. Lettura di Giovanni Cesare Pagazzi «C’è posto per tutti» e «Sentirsi a casa», con un racconto dell’esperienza Pozzo di Sicar di Parma”, 4 aprile 2012. Relatore: don Ivo Seghedoni. Contro-relatore: don Gianfranco Panari. Felix Gyawu Baffour, della diocesi di Kumasi (Ghana): “Cristo e le altre religioni. La novità del Concilio Vaticano II”, 8 maggio 2012. Relatore: don Daniele Moretto. Contro-relatore: don Gianfranco Panari. Carlo Menozzi, della diocesi di Reggio Emilia - Guastalla: “Il pensiero liturgico di Joseph Ratzinger da alcune sue opere”, 10 maggio 2012. Relatore: don Edoardo Ruina. Controrelatore: don Daniele Gianotti. Joseph Xavier Kannattu, in servizio presso la diocesi di Carpi: “La spiritualità presbite- rale a partire dall’esortazione apostolica postsinodale «Pastores Dabo Vobis»”, 16 maggio 2012. Relatore: don Edoardo Ruina. Controrelatore: don Massimo Nardello. Anand Antony Nikarthil, in servizio presso la diocesi di Carpi: “Fede come coraggio. Un contributo alla comprensione del tema dalle posizioni complementari di Karl Rahner e Paul Tillich”, 4 giugno 2012. Relatore: don Gianfranco Panari. Controrelatore: don Daniele Moretto. Andrea Facchetti, Saveriano: “Bisogna uscire. Don Primo Mazzolari, testimonianza di una Chiesa missionaria”, 9 giugno 2012. Relatore: don Bruno Bignami. Contro-relatore: don Ivo Seghedoni. Chene Rodger Nfi, del Camerun: “Le sfide della missione ad gentes in Africa secondo i due sinodi continentali 1994-2009”, 15 giugno 2012. Relatore: p. Mario Menin. Contro-relatore: don Gianfranco Panari. Gabriella Lucca, della diocesi di Parma: “Il crocifisso nei luoghi pubblici. La corte europea dei diritti dell’uomo ed il caso Lautsi”, 25 giugno 2012. Relatore: don Paolo Gherri. Contro-relatore: don Sergio Casini. sia un museo archeologico, venerando forse, ma comunque un po’ polveroso. S acerdoti, religiosi e laici possono iscriversi liberamente come studenti ospiti o uditori allo Studio Teologico, anche per un solo corso. I crediti dei corsi di cui si intende dare l’esame sono riconosciuti dagli Istituti Superiori di Scienze Religiose delle rispettive diocesi. Segnaliamo qui quei corsi che possono essere seguiti impegnando una sola mattinata alla settimana, a partire da martedì 25 settembre 2012 e fino a metà gennaio (il resto dei corsi è riportato sul sito: www.diocesi.re.it/sti). • SALMI, don Carlo Pagliari, martedì dalle 8.20 alle 9.55. Introduzione storica e teologica ai Salmi, con la esegesi di alcuni salmi scelti. • INTRODUZIONE AL GRECO BIBLICO, Marisa Angilletta, martedì dalle 10.55 alle 12.30. Un primo approccio al greco del Nuovo Testamento, con lettura di alcuni testi. • MISSIOLOGIA, padre Mario Menin, martedì dalle 10.55 alle 12.30. Storia, statuto e metodo della teologia della missione. • LETTURA DELLA SCRITTURA, don Filippo Manini, mercoledì dalle 10.55 alle 12.30. Una prima lettura dei libri storici e profetici dell’Antico Testamento. • LITURGIA DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA, don Edoardo Ruina, mercoledì dalle 10.55 alle 12.30. Storia, teologia e rito dei sacramenti del battesimo e della cresima. • PATRISTICA I, don Sincero Mantelli, venerdì dalle 8.20 alle 9.55. La vita di Chiesa e la teologia delle prime comunità cristiane, con una presentazione dei più rilevanti Padri della Chiesa. • TEOLOGIA DEL MATRIMONIO, don Matteo Cavani, venerdì dalle 9.10 alle 10.45. Fondamenti biblici, storia e teologia del sacramento del matrimonio. • TEOLOGIA SPIRITUALE, don Fabrizio Colombini, venerdì dalle 10.55 alle 12.30. Presentazione sistematica della vita spirituale cristiana, con lezioni frontali e laboratori. • INTRODUZIONE AL DIRITTO CANONICO, don Luciano Genovesi, sabato dalle 10 alle 11.40. Fondamenti del Diritto Canonico e presentazione delle norme generali del Codice. I nvece la teologia può aiutarci a vedere che la Tradizione è anzitutto un cammino fatto da persone vive lungo la storia della Chiesa, sotto l’azione dello Spirito, per rendere significativo il Vangelo nelle diverse epoche. Ecco allora emergere la vitalità ispirata della Chiesa apostolica, la sapiente sintesi dottrinale e pastorale dei Padri, la cattedrale teologica della Scolastica medievale, la passione per un Vangelo vissuto dell’epoca moderna, la combattività apologetica della teologia Neoscolastica, il poderoso ritorno alle fonti del XX secolo, per non parlare delle grandi figure che hanno segnato per sempre la Chiesa, da Paolo ad Agostino, da Tommaso a Bonaventura. I n questo modo a chi si accosta per la prima volta alla teologia si aprono mondi nuovi: i diversi modi di esprimere la fede, la varietà delle prassi liturgiche, i tanti modi di coniugare il Vangelo nel vissuto, le differenti scelte pastorali anche nella stessa epoca. A questo punto chi è entrato in questo nuovo mondo vedrà che la “vera messa” – prima di essere in latino – è stata in aramaico, in greco e in decine di altre lingue fin dai primi secoli o che la spiritualità che emerge dagli scritti di Agostino risulta più attuale di quelle di cent’anni fa. Soprattutto nascerà in lui la consapevolezza che il modo migliore per onorare una tradizione del passato non consiste nell’ingessarla e nel riproporla fuori tempo massimo, ma nel coglierne le istanze profonde che l’hanno animata e di tentare di farne nascere un’altra che risponda alle esigenze del proprio tempo. don Daniele Moretto direttore dello Sti Notizie “Sti” in breve I l 24 aprile 2012 il professor don Fabrizio Rinaldi, della diocesi di Modena, ha difeso pubblicamente presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma la tesi di dottorato in teologia, dal titolo: “La teologia politica di Edward Schillebeeckx”, avendo come moderatore il prof. Antonio Nitrola. La tesi è stata difesa con successo, ottenendo la menzione summa cum laude. C on la fine dell’anno accademico 2011-2012 hanno terminato l’insegnamento tre docenti della diocesi di Reggio Emilia: mons. Enrico Mazza (Liturgia) ed Edda Carmeli (Filosofia) per raggiunti limiti di età, e don Paolo Gherri (Diritto Canonico) perché nominato docente stabile presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Con l’anno accademico 2012-2013 cominceranno ad insegnare due nuovi docenti: Giampietro Soliani, della diocesi di Reggio Emilia, con il corso di Storia della Filosofia, e don Sergio Casini, della diocesi di Modena, con il corso di Diritto Canonico sui sacramenti.