DAI TESORI DELLA LITURGIA @ U N A PA R O L A P E R T E @ DAI TESORI DELLA LITURGIA @ U N A PA R O L A P E R T E 01/08: S. Alfonso Maria de’ Liguori, dottore della Chiesa (memoria) [Fu figlio di una stimata famiglia napoletana, e diventò un avvocato, piuttosto brillante, fino a che, ad un certo momento, non decise di abbandonare la carriera terrena e di farsi “avvocato di Cristo”, al quale dedicò il resto della sua vita. Divenne famoso per i suoi scritti di teologia morale, nei quali ribadisce il concetto della “santità universale”: Dio vuol tutti santi e ognuno nello stato suo: il religioso da religioso, il secolare da secolare, il mercante da mercante, il soldato da soldato, uno slogan che nei nostri tempi ha reso celebre un altro santo della Chiesa di Roma, Josemaria Escrivá, il fondatore dell’“Opus Dei”. I “redentoristi”, fondati proprio da s. Alfonso, sono ritenuti ancora oggi nella comunità ecclesiale i maestri per eccellenza della teologia morale!] 31/07: S. M ARIA DEgLI AngELI ALLA P ORzIunCOLA (festa francescana) [Alla minuscola chiesetta, ora sita all’interno di una grandiosa basilica, è legato l’inizio dell’ordine dei Frati Minori. Lì si stabilì la prima comunità di Francesco, ivi cominciò il cammino delle “clarisse” e si spense la vita terrena del Santo. Per la chiesetta Francesco ottenne da papa Onorio III il privilegio dell’indulgenza plenaria, in seguito estesa per quel giorno a tutte le chiese dei Frati Minori. Dal mezzogiorno del 1° agosto fino alla mezzanotte di oggi è possibile ottenere l’“indulgenza plenaria” per i fratelli defunti, detta anche “della Porziuncola”, visitando una chiesa dell’Ordine francescano o (da qualche decennio) una qualsiasi chiesa parrocchiale, e recitando un Pater noster e un Credo, alle solite condizioni richieste, cioè: confessione sacramentale, comunione eucaristica e una preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre. Se sei tra coloro che non sentono volentieri il discorso sulle “indulgenze”, ricordati ugualmente con una preghiera personale di coloro che non stanno più in mezzo a noi!] @ DAI TESORI DELLA LITURGIA @ U N A PA R O L A P E R T E @ DAI TESORI DELLA LITURGIA @ U N A PA R O L A P E R T E 27 Luglio 2014 XVI I DOMENICA ORDINARIA (colore verde; salterio della I settimana) cristiane Antifona d’Ingresso (Sal 67/68, 6-7.36): Dio sta nella sua santa dimora; ai derelitti fa abitare una casa, e dà forza e vigore al suo popolo. Prima lettura (1 Re 3, 5.7-12): A Gabaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che io ti conceda». Salomone disse: «Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per la quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?» Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te». [Certamente non è una “formula” da applicare – così come si legge nella sacra pagina – al mio o al tuo caso personale, ma certamente ci aiuta a capire un po’ meglio l’essenza di un vero rapporto con Dio, di cui la preghiera è una fedele espressione. Come dire: non siamo esauditi perché non sappiamo pregare; non sappiamo pregare perché non abbiamo un vero rapporto con Dio…; non siamo in grado di avere un dialogo personale con Dio perché siamo opportunisti ed egoisti, interessati solo al nostro tornaconto. Proprio come certe persone che qualche volta ci capita di incontrare durante la vita, e che finiscono con darci fastidio con le loro richieste e inopportune insistenze…] Salmo responsoriale (Sal 118/119): Rit.: Quanto amo la tua legge, Signore. La mia parte è il Signore: ho deciso di osservare le tue parole. Bene per me è la legge della tua bocca, più di mille pezzi d’oro e d’argento. Il tuo amore sia la mia consolazione, 4 W W W . C A P P E L L AT I B U R T I N A . I T R E D A Z I O N E @ C A P P E L L AT I B U R T I N A . I T 1 DAI TESORI DELLA LITURGIA @ U N A PA R O L A P E R T E @ DAI TESORI DELLA LITURGIA @ U N A PA R O L A P E R T E secondo la promessa fatta al tuo servo. Venga a me la tua misericordia e io avrò vita, perché la tua legge è la mia delizia. Perciò amo i tuoi comandi, più dell’oro, dell’oro più fino. Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti e odio ogni falso sentiero. Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti : per questo li custodisco. La rivelazione delle tue parole illumina, dona intelligenza ai semplici. Seconda lettura (Rm 8, 28-30): [Fratelli], noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati. [Per molti, anche nella cultura occidentale e moderna, il fato è una realtà che in qualche modo regola, positivamente o negativamente, la vita dell’uomo sulla terra. non è così, però, per la genuina tradizione cristiana, com’è quella di Paolo apostolo. Semmai, noi (con lui) parliamo di “predestinazione” di Dio Padre, cioè di essere comunque i figli del Padre celeste, con tutte le conseguenze – straordinariamente positive – che una tale sorte ci riserva, indipendentemente dalle qualità personali, intellettuali e morali, che siamo capaci di esprimere… In fondo (devi riconoscerlo), si tratta di un’impostazione assai ottimistica della vita, che stimola il ragionamento aperto e positivo dell’uomo nella sua responsabilità esistenziale – civile ed etica – verso il mondo che lo circonda.] Canto al Vangelo (Mt 11,25): Alleluia, alleluia. Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. Alleluia. Lettura del Vangelo (Mt 13, 44-46): [In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:] «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. 2 W W W . C A P P E L L AT I B U R T I N A . I T @ DAI TESORI DELLA LITURGIA @ U N A PA R O L A P E R T E @ DAI TESORI DELLA LITURGIA @ U N A PA R O L A P E R T E Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi… ». [Ricordati, se per te la tua fede non rappresenta più un valore, se la tua appartenenza alla comunità dei credenti in Cristo non è una dote che determina positivamente le tue scelte, rendendoti anche capace di sacrificare qualcosa pur di non disperderlo, allora vuol dire che la voce della Parola evangelica non ti giunge abbastanza forte – perché sei fuori dal campo di copertura della sua voce. (Come a volte capita al nostro telefono cellulare, quando ci allontaniamo troppo dalla zona di copertura del segnale radio del nostro server!). Ma non tralasciare nemmeno l’ultimo ammonimento evangelico nella stessa serie: quello della pesca e della successiva raccolta dei pesci, ossia del giudizio finale… Anche questo, infatti, fa parte dell’annuncio evangelico del Regno dei cieli, che il cristiano deve prendere in considerazione.] in q u esti g io rn i la c h iesa ric o rd a: 29/07: S. Marta (memoria) [Era una delle due sorelle di Lazzaro, amico di gesù, abitante a Betania, dove il Signore volentieri passava e si fermava… I Vangeli hanno registrato alcuni particolari – molto belli – della vita di questa donna ebrea: il primo, quello del servizio sollecito durante una visita dell’amato Rabuni (Lc 10, 38-42); il secondo, la sua corsa verso il Maestro durante la malattia del fratello Lazzaro, che giovanni ha trasformato in una splendida catechesi (gv 11, 1-44). Stranamente la tradizione ecclesiale non unisce le due sorelle nel ricordo liturgico, forse a causa di un’altra tradizione (non del tutto chiara) che tende ad identificare Maria, sorella di Marta, con la “donna peccatrice” che versò l’olio profumato sui piedi del Maestro durante un pranzo. Comunque, Marta resta uno splendido esempio – femminile – di servizio amorevole, che continua (grazie a Dio!) nell’opera pregevole, benché nascosta e non sempre apprezzata, di molte nostre madri, mogli, sorelle…] 31/07: S. Ignazio Loyola, fondatore dei gesuiti (memoria) [Ignazio López de Loyola, cavaliere dal carattere impetuoso (molto “spagnolo”), dopo essere rimasto ferito in un combattimento visse un’esperienza straordinaria di cavaliere di Cristo. Fondò la “Compagnia di gesù”, che sempre si è distinta nella difesa dei valori autenticamente cristiani ed ecclesiali. Morì a Roma nel 1556. Il cambiamento di vita di s. Ignazio iniziò con la lettura di un opuscolo medievale intitolato «De imitatione Christi». Se finora non l’hai avuto ancora in mano, il periodo dell’ozio estivo può darti una buona occasione per misurarti con il messaggio spirituale di questo testo che ha ispirato generazioni e generazioni di cristiani prima di te!] R E D A Z I O N E @ C A P P E L L AT I B U R T I N A . I T 3