RASSEGNA COMUNE BOLOGNA
CRONACA
IL DOMANI L'INFORMAZIONE DI
BOLOGNA
12/10/11
Garante, politica lontana dalla realta'
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POLITICA LOCALE
CORRIERE DI BOLOGNA 12/10/11
Nuova sede, via ai fondi
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CORRIERE DI BOLOGNA 12/10/11
Telecamere in commissione? No al Grande Fratello dei
politici
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UNITA' EDIZIONE
BOLOGNA
12/10/11
Costi della politica. 'Spese per trasferte irrisorie' I Grillini
'assolvono' il Comune
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IL RESTO DEL CARLINO
BOLOGNA
12/10/11
Dai taxi ai buffet, le spese dei consiglieri
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IL RESTO DEL CARLINO
BOLOGNA
12/10/11
Nuova sede della Provincia, stanziati 600mila euro
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URBANISTICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
IL DOMANI L'INFORMAZIONE DI
BOLOGNA
12/10/11
People mover in standby 'Vogliamo approfondire'
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LA REPUBBLICA
BOLOGNA
12/10/11
Astaldi, tre indagati per gli scavi in stazione
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IL RESTO DEL CARLINO
BOLOGNA
12/10/11
'People mover, prima del via libera servono altre
informazioni'
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ECONOMIA LOCALE, LAVORO
CORRIERE DI BOLOGNA 12/10/11
Malagoli si smarca dal Sel: La sussidiarieta' c'e' gia'
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IL DOMANI L'INFORMAZIONE DI
BOLOGNA
12/10/11
I gruppi consiliari spremono i budget
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IL DOMANI L'INFORMAZIONE DI
BOLOGNA
12/10/11
Mille dipendenti in meno a Palazzo d'Accursio
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UNITA' EDIZIONE
BOLOGNA
12/10/11
Morti bianche, i 'grillini' preparano interrogazione
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press unE
12/10/2011
L'INFORMAZIONE
A
L'associazione Papillon critica la mancata elezione del difensore dei detenuti che manca da un anno
Garante, politica lontana dalla realtà
Il sindaco allontana da sé la questione: «È un problema del consiglio»
Da più di un anno manca il
garante dei detenuti e la politica non riesce a scegliere un
candidato. Per Valerio Guizzardi, responsabile per "'Ernilia-Romagna di Papillon, associazione formata da detenuti
ed ex detenuti, da sempre innpegnata a lavorare in carcere
«la politica ha fatto una figura
pessima e si é dimostrata molti/ lontana dalla realtà». Realtà
che vede ormai finiti «i soldi
per pagare i pasti dei detenuti
alla Dozza».
L'altro ieri per la quarta volta
in aula non c'è stata la fumata
bianca. In quattro sedute il
consiglio non è riuscito a trovare la quadra su uno dei tre
nomi selezionati dalla commissione Affari generali. Nella votazione di lunedì Giovanni Pipitone, il candidato indicato
dal Pd, ha ottenuto solo tre voti, Nello Cesari, sostenuto dal
Pdl, ha raggiunto sei voti e il
terzo candidato, l'avvocato
Mario Turco, si è fermato a tre
preferenze.
Per Papillon i nomi dei candidati non erano convincenti,
soprattutto nel caso dell'ex
questore Giovanni Pipitone e
dell'ex provveditore Nello Cesari. «Persone che hanno sicuramente svolto il loro lavoro in
modo degno - ha spiegato
Ciuizzardi- ma per tutta la loro
carriera hanno arrestato o tenuto in carcere: come si può
pensare che ora possano garantire i diritti e la dignità dei
detenuti?».
Quei nomi per Papillon non
coincidono con lo statuto che
regola la figura del garante
«che deve essere una persona
terza, equidistante, di rappre-
sentanza, in altre parole deve
arrivare dalla società civile: fra
le candidature i nomi adatti
c'erano, ma non sono stati
scelti». Da qui l'invito «a fare un
nuovo avviso e stavolta ascoltare anche le associazioni che
lavorano in carcere».
Per questa soluzione si schiera Valentina Castaldini (Pdl),
presidente della commissione
Affari generali, clic ha chiesto
un parere della Segreteria generale dei Comune e intende
convocare la commissione entro venerdì: «Col nuovo avviso
potremmo arrivare alla nomina ciel garante in 25 giorni».
II sindaco allontana da sé la
questione della mancata elezione del garante spiegando
che si tratta di «un problema
dei consiglio». Per trovare il
successore dell'avvocato Desi
Bruno c'è tempo fino al 30 ottobre quando scadrà l'incarico
ad interim affidato affidato al
difensore civico di Palazzo
D'Accursio,'Vanna Minareti.
Per Lorenzo Tomassini (71-k11)
l'ennesima fumata nera in consiglio è la conferma che la maggioranza di Palazzo D'Accursio
«non ha la coesione indispensabile per governare» e che il
dibattito in aula dell'altro giorno appare più che altro come
uno spreco di denaro: «Sono
stati soldi buttati via. Avevamo
fatto un bellissimo percorso in
commissione ma poi la logica
spartitoria dei centrosinistra
ha fatto fallire questa esperienza».
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. .„ ____ . .
CRONACA d, BOLOGE
Garaute politica lontana dalla realtà
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press UnE
12/10/201 1
CORRIERE DI BOLOGNA
Provincia A Roma 40Omila firme per abolirla . Venerd) summit col P d
Nuova sede, via ai fondi
Idv contro la Draghetti
Palazzo Mal-vezzi stanzia i primi 613 mila curo
L'Italia dei Valori chiede all a
Provincia di fermare il progetto di costruzione di una nuov a
sede da oltre 22 milioni di euro, anche per rispetto «al delicato momento politico-economico che stiamo vivendo» . L a
richiesta era già stata avanzat a
in estate quando la notizia del la costruzione detta nuova se de vicino alla stazione era usci ta tra le polemiche, nel momento in cui a livello nazionale si discuteva su come abolir e
le Province .
L'Idv è tornata a chiedere d i
bloccare tutto ieri con una nota congiunta firmata dat segretario del partito, Sandro Mandi ni, e dal capogruppo in Provincia, Paolo Nanni, perché proprio in questi giorni sono successe due cose che rendano ol tremodo surreale la situazione : l'idv nazionale ha presenta to il disegno di legge di iniziati va popolare per l'abolizion e
delle Province, forte delle 400
mila firme raccolte in pochi
mesi, di cui ben 12 mila nella
provincia dì Bologna . E sempre ieri, è uscita la notizia ch e
Palazzo Malvezzi sta proceden do a realizzare il progetto visto
che ha stanziato 613 mila eur o
per affidare la progettazione
della nuova sede in via Bigari e
del museo dei trasporti alla società Finanziaria Bologna metropolitana.
«Gli italiani e i bolognesi —
ha detto il segretario dell'Idv,
Sandro Mandini — sono contrari a tenere in vita questo en te che il più delle volte costituisce solo un poltronificio dove
parcheggiare i soliti riciclati
della politica. Pertanto sor-
prende la scelta della presiden te Draghetti di continuare il
percorso per la costruzion e
della nuova sede visto che comunque la Provincia è destina ta a essere superata da un a
qualche forma di città metropolitana».
«Credo fortemente — ha ag giunto il capogruppo Idv, Pao lo N'armi
che i soldi impe gnati per affidare la gestion e
tecnica e progettuate della nuo va sede si sarebbero potuti in vestire in altri settori, pe r
esempio per dare sussidi ai la voratori delle aziende in crisi» .
L'attacco è piuttosto duro ,
ma per ora non arrivano repliche dal Pd che ufficialmente
ha difeso la scelta della Dra ghetti ma dentro il quale non
mancano gli imbarazzi per la situazione che si è creata. Ma
quanto fa sul serio I'Idv? «Venerdì
dice Mandini ---- ci sa rà un vertice del centrosinistr a
bolognese e lì porremo la questione . Chiederemo anche, per
chiarezza verso i cittadini, che
si capisca che fino ha fatto il
progetto di città metropolitana dopo il dibattito estivo» .
01ívío Romanín i
oltalo .romaninì@ra .it
RIPRCDUL!ONE
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press UnE
12/10/2011
CORRIERE DI BOLOGNA
In Comune stop alla proposta dei Movimento cínque stan a
Telecamere in commissione? «N o al G1:nude Fratello dei politici »
Parte in salita la proposta de l
Movimento cinque stelle di
introdurre le telecamere nell e
commissioni consiliari dì Palazzo
d'Accursio, come è già successo con
la diretta web del consiglio
comunale, Per il consigliere
berlusconiano Daniele Carena. si
porrebbero «problemi di privacy
rispetto ai cittadini presenti» ,
Ancora più netto il niet di Tommaso
Petrella, Pd : ala davvero vogliamo
fare Grande fratello dei politici ?
Non capisco a cosa servirebbe» .
L'unico sì quello della consiglier a
leghista Daniela Borgonzoni, ma
difficilmente basterà a sostenere l a
proposta portata avanti dall a
consigliere del Movimento cinqu e
stelle Federica Salsi, che chiede di
destinare all'operazione trasparenza
in commissione «una parte del
budget a disposizione dell e
commissioni e dei gruppi» .
Un budget che ieri il Moviment o
cinque stelle ha rivoltato come u n
calzino, rendendo pubbliche con
una conferenza stampa le spese dei
gruppi consiliari dal 2002 al 2011 ,
Complessivamente si tratta di una
cifra tutt'altro che enorme, visto che
si tratta di quasi un decennio : 406
mila euro . Ma scendendo nei
dettagli delle spese, fa notare il
capogruppo grillino Massim o
Bugani, qualche nota stonata si
sente. Non tanto sulle missioni, ch e
ammontano a soli 1 .800 euro (m a
mancano quelle di assessori ,
presidenza del consiglio e presidenti
di commissione) . Quanto piuttosto
sulle risorse erogate a fin i
autopromozionali ai partiti «che
hanno già milioni di euro di
rimborsi elettorali», Tra pubblicit à
e pubblicazioni, infatti, dal 2002 al
2009 i gruppi consiliari di Palazz o
d'Accursio hanno spese ben 21 4
mila curo . Una cifra che comprende
un po' di tutto : dai 12 mila curo
spesi da Forza Italia in pubblicità, ai
15 mila utilizzati dai guazzalochìan i
per pubblicare «Governare
Bologna», senza contare i 32 mil a
spesi dal Prc per stampare «La Sala
Rossa., e i 63 mila spesi degli allora
ancora Ds per varie iniziative
editoriali (tra cui 5 mila curo pe r
stampare gli interventi dell'allora
capogruppo Claudio Merighi) .
Proprio alla Quercia spetta la palm a
di gruppo più spendaccione : 104
mila euro dal 2002 ai 2007, a cui s i
aggiungono i 94 mila spesi dal Pd
dal 2007 a oggi. Il più economico?
il gruppo di Bologna capitale
guidato da Daniele Cmticelti, ch e
ha speso soltanto 12,65 curo pe r
una corsa in taxi.
Francesco Rosa n o
francesco .rosano@rcs .ít
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press
unE
12/10/2011
l'Unità
Emilia
Romagna
COSTI D
PO CA
«Spese per trasferte irrisorie»
I Grillini "assolvono" il Comune
Solo tre missioni dal 2002 a oggi, tutte di Castaldini con Forza Italia
Bugani accusa il Pd, ma il collega regionale Favia minimizza: solo spiccioli
A.COM.
BOLOGNA
[email protected]
erto, le spese curiose non
mancano: dagli oltre 3 mila 800 euro investiti
dall'allora Forza Italia
nell'«ospitalità» di persone non specificate, ai 2.200 euro di rinfreschi
e buffet a carico del Cantiere, gruppo che aveva come unico esponente Serafino D'onofrio. Manca però
il "botto" che molti aspettavano:
quello sulle missioni dei consiglieri. L'analisi del Movimento 5 stelle
sui conti di tutti i gruppi consiliari a
palazzo d'Accursio dal 2002 a oggi
rivela infatti che sotto questa voce
compaiono solo 1.835 euro. Riferiti tutti a viaggi dell'allora azzurra
Valentina Castaldini: la stessa la
cui missione a Sorrento aveva aperto (insieme a quella a Siena della
Pd Simona Lembi) il dibattito sui
costi della politica in questa legislatura.
Lo stesso capogruppo grillino in
Comune, Massimo Bugani, definisce dunque «irrisoria» la cifra delle
trasferte. Lo scandalo atteso non
c'è, «per ora». Addirittura, dalla Regione il capogruppo M5S Giovanni
Favia liquida il caso nato intorno ai
rimborsi dei consiglieri comunali:
«Solo spiccioli, viene da sorridere a
pensare a come la stampa locale ha
trattato una questione da poche decine di migliaia di euro». Mentre non si
parlerebbe dei «milioni che ogni anno si giocano i partiti in viale Aldo
Moro, senza alcuna trasparenza. Solo il Pd - sottolinea - viaggia oltre il
milione e mezzo di euro».
sferte, Castaldini ha avuto 795 euro di rimborso per andare a Riva
del Garda, 510 per una missione a
Gubbio con l'ex assessore Paolo Foschini, 488 per un viaggio a Milano. Tra le singole voci abbondano i
taxi (La Tua Bologna vi ha investito
2.450 euro, i Verdi 3.800); «rinfreschi e buffet» (3.200 euro la spesa
più alta, di Forza Italia); ma anche
una «deregistrazione di cassette audio» pagata 2.100 euro da Rifondazione. Gli stessi grillini segnalano
come «virtuosa» An: a suo carico negli anni 6 mila euro in tutto, per la
maggior parte in allestimenti convegni. Il Movimento 5 stelle se la
prende invece soprattuto con le
pubblicazioni, che si mangiano la
maggior quota del budget di Ds prima e del Pd poi. Per i Ds zero missioni, e invece quasi 64 mila euro in
ff totale
In dieci anni per
i gruppi 406 mila euro:
circa 40 mila l'anno
opuscoli, «ci hanno pagato la campagna elettorale» attacca Bugani.
Le pubblicazioni sono in effetti resoconti dell'attività in aula: il Pd
dalla sua nascita a oggi (per tutti
non fa ovviamente testo l'anno e
mezzo di commissariamento) ha
speso per questa voce 55 mila euro,
21.200 euro per interviste video ai
cittadini (erano 13.900 per i Ds).
In questo come in altri casi le spese
erano autorizzate in base all'articolo 95 del regolamento, che dopo i
casi Castaldini e Lembi (entrambe
difese dal sindaco, «nessuna irregolatità») si vorrebbe modificare perchè troppo "permissivo". «Le maglie erano troppo larghe», riassume il capogruppo grillino. Che però ammette: non è detto ci siano gli
estremi per un intervento della Procura. L'obiettivo sembra essere un
altro: «Se tutto diventa pubblico,
questo darà da deterrente». ❖
Pagina 5
(ATTI Dhl I PULII«,
ptr t■ Attle. Irmtntir
Glilltm "attelvo, il,nume
Gli «spiccioli» di cui i grillini danno conto in Comune coprono dieci
anni di attività di gruppi diversi (se
ne contano 17), e ammontano in totale a 406 mila euro. Per le sue tra-
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n Resto del Carlino
press unE
BOLOGNA
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Di TASCA NOSTRA I GRILLINI RENDONO PUBBLICO L'ELENCO DAL 2002 AL 2009
Dai taxi ai buffet, le spese dei consiglieri
Bugani: «Le missioni sono poche. Ma altre voci davvero inopportune»
QUANTO spendono i partiti che
siedono nei banchi del Comune?
E, soprattutto, come spendono i
budget a loro disposizione, che di
fatto sono soldi dei cittadini? I
grillini del Movimento 5 Stelle
provano a rispondere, e rendono
pubblico l'elenco di tutte le spese
dei gruppi, dal 2002 al 2009. Una
sorpresa: «Ci sono ben poche missioni», riconosce Massimo Bugani. Si parla di 1835,55 curo su un
totale di 406.692. «Una cifra irrisoria», ammette il grillino, fra i primi a condannare le trasferte inutili. Forse, «nello scagliarci contro
le recenti missioni di Valentina
Castaldini (Pdl' e Simona Lembi
(Pd), abbiamo tutti sbagliato mira», ammette.
I gruppi, piuttosto, hanno speso
molto «in propaganda: 196.167
curo». Spese che Bugani reputa
«molto più discutibili delle missioni della Castaldini e la Lembi,
perché spesso parliamo di partiti
che hanno milioni di curo di rimborsi elettorali».
SPIGOLANDO nell'elenco, si
va dai 1.680 C11370 spesi dal Pdl in
francobolli ai 625 curo impiegati
da La tua Bologna (l'ex lista civica di Guazzaloca) per un «addobbo floreale»; dai 2.384 curo di taxi
spesi dai Verdi ai 2,124 per una
«deregistrazione di cassette audio» spesi da Rifondazione.
I Ds scelsero di spendere 4,950 curo per stampare gli interventi
dell'allora capogruppo Claudio
Merighi, o ancora 35.568 curo per
una «ristampa di 12.000 volumi.
sul mandato amministrativo».
Spiccano anche i 15.127 curo per
dare alle stampe Governare Bologna (La tua Bologna), ma soprattutto la Sala Rossa, pubblicazione
per la quale Rifondazione ha speso 32.151 C11370; curiose anche le
interviste alla cittadinanza: il Pd
ci ha investito ben 21.216 curo.
Oltre che in pubblicità — spesso
elettorale — e pubblicazioni varie
i partiti hanno speso una considerevole parte dei soldi loro affidati
dal Comune in taxi, alberghi, buffet e rinfreschi vari. Sui passaggi
in taxi si segnalano ancora i Ds
(4.721 curo), Parchi, invece, i comunisti del Prc, che hanno speso
solo 21,26 euro; parsimonioso anche il gruppo di Bologna Capitale, che ha speso solo 12,65 C11370
(tutti di taxi).
Sui buffet, la palma va a Forza Italia, con 3,220 el/170, Gli allora forzisti dominano anche nelle spese
per l'ospitalità (3.862 curo). Decisamente staccati i cugini di A:n.
(6.058 curo in tutto, gran parte
per l'allestimento di convegni),
che si beccano anche i. complimenti dei gri ll ini.
Ma queste spese sono regolari?
«Siamo al limite, ma deve essere
la Procura a dirlo — afferma Bugani —. A noi preme che queste
cose si sappiano. Secondo noi sono spese inopportune». D'accordo Federica Salsi, altra consigliera comunale M5S. «Se la Procura
vorrà approfondire, il materiale
c'è. Non saremo noi a dire che c'è
reato»,
PALAZZO D'ACCORSI° Una seduta del Consiglio comunale
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press UnE
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Nuova sede della Provincia, stanziati 60Omìla euro
SECONDO rldv, ben I2tnila bolognesi hanno firmato per l'abolizion e
della provincia . E per questo «sorprende — commenta Sandro Alandinì —
la scelta della presidente Draghetti di
continuare nel percorso per la costruzione della nuova sede» . Palazzo Malvezzi infatti ha formalizzato l'impe-
gno di spesa di 613 .000 curo (più !va)
per affidare la progettazione della nuo va sede in via Bigari e del Museo de i
trasporti alla società in house Finanziaria Bologna Metropolitana (Fbm) .
Nonostante le critiche arrivate anch e
dai centrosinistra, la Provincia v a
avanti «con l'obiettivo primario di ri -
durre e accorpare le attuali sedi di funzioni e servizi che attualmente sono i n
edifici diversi». Infine, da segnalare
che la Provincia è debitrice al Comun e
di 152 .425 curo di Ici, per una serie di
avvisi di accertamento relativi a proprietà provinciali sui quali viene contestato un pagamento insufficiente .
Beatric e
Draghetti ,
presidente
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press unE
12/10/2011
L'INFORMAZIONE
oomam
People mover in standby
«Vogliamo approfondire»
All'inizio, doveva avere il - via libera definitivo a metà settembre,
60 giorni dopo la presentazione. Ma quasi un mese dopo il progetto esecutivo del People mover, quello che dà l'ok per cominciare i cantieri, non ha ancora il bollino di Palazzo D'Accursio.
L'amministrazione è ancora al lavoro sui tre scatoloni che contengono l'assetto definitivo del collegamento stazione-aeroporto
di Bologna. Una lunga proroga «condivisa con il concessionario»,
sottolinea l'assessore comunale alla Mobilità Andrea Colombo.
«Ci stiamo lavorando, vogliamo approfondire il progetto da tutti i punti di vista prima di dare il via libera definitivo», spiega l'assessore. Di certo l'amministrazione è al lavoro per modificare i
patti parasociali in modo di allargare la compagine societaria della società di gestione Marconi F,,xpress e allegerire cosi i rischi
d'impresa per At c (e quindi per il Comune). Giovedì qualche novità potrebbe emergere da una nuova seduta in commissione.
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press unE
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LOGNA
Astaldi, tre indagati per gli scavi in stazione
Inchiesta di Arpa e Forestale sullo smaltimento di 600mila tonnellate di terra
LUIGI SPEZIA
C'ri un'inchiesta sulle montagne di «terre e rocce da scavo»
che la Astaldi ha rimosso dall'area della stazione entrale per dar
spazio ai binari per i treni ad alta
velocità che passano a meno 23
metri sottoterra. Una qu antitàd i
materiale stimata in non meno
di 600 mila tonnellate depositate in attesa di smaltimento (e
non commercializzate) e che
ora sono considerate rifiuti speciali, mentre per anni non erano
stati codificati come tali. L'inchiesta, che fa capo all'Arpa e al
Corpo Forestale dello Stato con
l'ausilio della Polizia Provinciale, vede indagati tre responsabili della Astaldi che ha terminato
da tempo questafase preliminare nel cantiere e ora deve presentare le proprie spiegazioni al
pm .orenzo Gestri. Un' altra grana per chi lavora da anni ai can-
enfia: con la
nuova legge non
s può più portarla
a Corticella e nelle
altre discariche
IL CANTIERE
Tutto il terreno scavato
nei lavori sull'alta
velocità aspetta da mesi
di essere smaltito. Arpa e
Forestale indagano
tieri Tav, perché essendo finitele
operazioni di scavo, è indispensabile ora fare in fretta per trovare i si ti corretti dove ricoverare la
massa di inerti e non ritardare la
costruzione della nuova stazione.
Tutto è nato mesi fa con un
controllo eseguito dall'Arpa sulle terre scavate dalla Astaldi. La
responsabile dell'Arpa, Adelaide Corvaglia, non entra nel merito della questione «dal momento che siamo nella fase più
delicata dell'indagine». L'Arpa
però contestò allaAstaldi con un
provvedimento amministrativo
che le montagne accumulate di
terra rimossa dalla stazione non
potevano essere considerate
terra comune perché la particolare tecnica di scavo adottata le
aveva inquinate. Per avanzare
nella galleria, avevano costruito
strutture di calcestruzzo che via
via venivano demolite e andavano però acambiarelanaturadella terra. Astaldi ha accettato di
modificare il codice dei rifiuti da
quel momento in poi, ma rimaneva il problema del pregresso.
L'Astaldi replica dicendo che
da giugno, per un cambiamento
delle norme di legge, non è stato
più possibile trasferire la terra
scavata in tre siti, uno dei quali a
Corti cella. Sono ex cave dove secondo l'Arpa, che ha una concezione più restrittiva della norma, la terra poteva andare solo
pulita. «Astaldi ha allora chiesto
a Italferr dove poter mettere il rifiuto — dicono dalla società romanatramite ufficio stampa—e
Italferr ha indicato altri siti. Però
la Forestale ha rilevato che laterra portata in quei siti alternativi
non aveva i codici giusti e Astaldi è stata multata. Contro la multa è stato fatto ricorso». Ora è
partita una lotta contro il tempo
per risolvere la questione: anche
le cave già predisposte potrebbero essere usate, ma solo dopo
una riqualificazione dei siti.
RIPRODUZIONE I USI RVA1A
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Astaldi, tre indagati pergliscavi issrui
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press UnE
12/10/201 1
NAVETTA [ASSESSORE COLOMBO FRENA SUI TEMPI DEL PROGETTO ESECUTIVO, MA «E' UN BENE CHE IL CCC RESTI NELLA SOCIETÀ »
«PeopIe mover, p *
IL DISCO VERDE del Comun e
al People n'aver potrebbe slittare
ancora un po' . Secondo il Ccc —
che costruirà la monorotaia sopra elevata stazione-aeroporto l'approvazione del progetto esecutivo
sarabbe questione di un paio di
settimane. Più prudente Andrea
Colombo, assessore alla Mobilità :
«Stiamo verificando il progetto
con il massimo rigore tecnico . E
un lavoro complesso, stiamo ancora attendendo alcune informazioni chieste al Ccc . Si andrà un po '
più in là di 15 giorni . . .» .
Il deputato finiano Enzo Raisi, in tanto, chiede «che sia fatta chiarezza sui costi che ricadranno sui
cittadini bolognesi quando il Cc c
uscirà dalla società di gestione del
People 'iaver, scaricando di fatto
::::::::: ::::::::::: :::::::::::: :
Il People mover collegherà
l'aeroporto alla stazione
del via libera servono altre info
o
su Atc tutti i rischi legati alla dub bia sostenibilità dell'opera» .
Raisi chiede anche più trasparenza sul contenuto dei patti parasociali, che stabiliscono fra l'altro i
rapporti e i `pesi' fica Atc
sp a
so al corrente di tutti i dettagli?» .
Colombo lo rassicura : «Quand o
ci siamo insediati (maggio 2011 ,
ndr), abbiamo immediatament e
avuto dagli uffici i patti parasociali, come elemento di valutazion e
del People n'aver» .
1 DUBB I
IN OGNI CASO, Raisi chiederà
alla Provincia (dove è capogruppo di Eli) di spiegare «quale sarà
il peso economico che i bolognes i
dovranno sopportare» a causa del
People n'aver . Un'opera che, sostiene il deputato, «da sola non si sosterrà. E temo che, alla fine, saremo chiamati a contribuire con
una tassa di scopo» .
Di parere opposto il Ccc, Second o
il direttore tecnico, Rita Finzi, la
stima del numero dei passegger i
Raìsi (FLì) : «Fare chiarezza
sui costi per i cittadin i
Temo una tassa dì SCOpO »
partecipata dal Comune al
59,65% — e il Ccc nella realizzazione e nella successiva gestione
della navetta.
«Siamo sicuri — chiede il deputa to — che il Comune sia stato mes -
(«un milione l'anno, nell 'ipotes i
più pessimistica») che utilizzeran no il .People mover nel 2015 — anno previsto per il debutto — sa ranno più che sufficienti per fare
tornare i conti .
La Finzi, fra l'altro, ha annunciato ieri sul Carlino l'intenzione del
Ccc di «non uscire dalla società dì
gestione del People n'aver», come
invece previsto dagli attuali patt i
parasociali . «Si tratta di una posizione nuova e molto importante,
che il Comune condivide in pie no», afferma Colombo . In quest o
modo, e aprendo anche la società
a nuovi soci, «si va nella direzion e
di alleggerire il carico di rischi o
in capo ad Atc. E, quindi, dei citta dini» .
Luca Ors i
lidi i2
1b'o,íei, sorse uei eg,nelIpr
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pressUnE
CORRIERE DI BOLOGNA
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Il dibattito L'assessore ex Rifoneazíone : avremo mille c ìpendentí ìn meno e non sí può assumer e
I
sì smarca da Sei:
c e\«as ià »
g
Dopo l'affondo del sindaco Virgi nio Merola sulla sussidiarietà e con tro i «passatisti» che si attardano in
discussioni del secolo scorso, ieri é
stata la federazione della sinistra a
tornare alla carica . «Sussidiarietà
---- ha ribadito il consigliere regiona le Fds, Roberto Sconciaforni -- significa privatizzazione e non è la ri sposta ai problemi. Determina anche un peggioramento della qualità
dei servizio e delle condizioni dei la voratori», E anche il moviment o
Cinque stelle critica l'atteggiamento di Mazzo d'Accursio su] tema
dell'affidamento ai privati dei servi zi : «Vediamo il rischio — ha detto i l
capogruppo dei gillini, Massim e
Bugani a Radio Tau — che si rinun ci a fare le cose con la scusa che
mancano i soldi. Un'amministrazione seria deve cercare soluzioni affin ché questo non avvenga» .
Ma la posizione più interessant e
è quella che ha assunto ieri l'assessore comunale alla Casa, Riccard o
Malagoli, che sulla questione sussidiarietà ha di fatto preso le distanze
da Sei, il suo partito, e ha invece ap poggiato la linea del sindaco . «Il di battito ha spiegato all'uscita
la riunione di giunta— non tie ne conto della situazione arnia le : già molti servizi li facciamo
in quel modo lì . E non tiene conto del fatto avremo mille dipen denti in meno al Comune
che non potremo riassu ere» . Il riferimento è al
cosiddetto blocco de l
turn oven ogni 5 lavoratori comunali che vanno in
pensione se ne può assumere uno . E il conto fa
circa mille dipendenti in
meno nell'intero mandato.
L'assessore usa un'immagine automobilistic a
per descrivere la macchina comunale: «Se compr o
una Cinquecento so ch e
non posso andare ai 300 all'ora. Se compro una Ferrali
forse sì» . E non c'è dubbi o
che oggi Palazzo d'Accursi o
non sia una Ferrali. «Comunque sia ---- ha chiuso il ragionamento Malagoli — tutt o
quello che in questo momento stiamo erogando lo eroghiamo sotto forma di serviz i
che diamo ai cittadini fatti d a
altri. La qualità, la quantità di
questi servizi e il pensiero di
un nuovo welfare, fanno part e
di un discorso che non va afrontato con titoli sui giornama con dei progetti» .
O. Ro .
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I i Movimento 5 stelle presenta conti , ma a sorpresa le missioni non incidono
I gruppi consiliari spremono i budget
Tra rinfreschi, taxi e addobbi floreali
bruciati 400mila euro in dieci anni
di Vincenzo _Un'eco
406.692 euro dal 2002. È la
spesa complessiva dei gruppi
consiliari del Comune di Bologna. Tra le varie voci compaiono anche rinfreschi e buffet,
ospitalità e alberghi, deregistrazione cassette audio (per
2.124 euro), rappresentazioni
teatrali, servizio riprese e interviste alla cittadinanza, servizi fotografici e video. C'è di
tutto (e tutti) dentro ai budget,
dei vari gruppi che si sono
succeduti in questi anni A fare la parte del leone, però, è la
voce "pubblicazioni" con indispensabili opuscoli di partito spediti alla famiglie o diffusi
in altro modo: parliamo di
houseorgan come quello del
Pd (Barcaviob o Buon Governo a Bologna) o di Guazzaloca
(Governare Bologna), ma anche "la Sala Rossa" di Rifondazione o "Il mandato amministrativo" degli allora Ds . Poi, una spesa di 4.950 euro per la
pubblicazione degli "interventi del Consigliere Merighi". A raccontare spechi e anomalie è il Movimento 5 stelle per voce di Massimo Bugani
e Federica Salsi, che hanno
raccolto i dati dei gruppi in attesa di avere quelli dei "singoli" e di altre voci come quelle
delle spese per arredi («Quando avanzano dei soldi, invece
che risparmiare, i gruppi esauriscono il budget con spese
varie, dai francobolli, alle scrivanie...»). Nel mirino c'è la
norma dell'articolo 95 che «la,
scia un'interpretazione troppo libera e difficilmente superabile» denuncia Bugani. In
particolare, molte delle spese
sono riconducibili, attraverso
volantini, opuscoli, pubblicità
su giornali, tv, radio, a campagna elettorale («spesso le pubblicazioni coincidono con le
elezioni alle porte») o propaganda politica e non a «spese
legittime finalizzate al miglioramento o la crescita del Co!Mine».
Ogni gruppo consiliare ha
un budget annuale: una parte
è uguale per tutti, il resto è
proporzionato al numero di
consiglieri. Circa la metà della
cifra spesa nel periodo in questione si può ricondurre ai
gruppi di centro sinistra (Ds,
Margherita, Rifondazione, Pd,
Verdi), anche perché spesso
in maggioranza.
Se fa sorridere la voce "addobbi floreali" (625 euro) di
Giorgio Guazzaloca e La tua
Bologna, emerge anche un dato inatteso: per le missioni sono state spesi solo 1.794 turo,
tutti da parte di Forza Italia e
Castaldini. In attesa di conoscere anche il conto della presidenza del Consiglio e delle
presidenze di commissioni, il
dato delle missioni "smonta" il
recente caso di Simona e Lembi e Valentina Castaldini: «Il dato che salta agli occhi è che
partiti hanno speso in pubblicità e propaganda 196.167 euro - spiega Bugani - Parliamo di
partiti che hanno milioni di
curo di rimborsi elettorali. Sono spese molto più discutibili
delle missioni della Castaldini
e della Lembi».
Difficile limitare o fare rien-
se inopportune». In attesa di
altri numeri, questo è stato solo il primo di un appuntamento che diventerà annuale: «Ooni. anno chiederemo il resoconto di queste spese e lo
pubblicheremo». La strategia
è quella di sfruttare i canali
dell'informazione per limitare
le anomalie delle spese: «Se
c'è maggiore attenzione...».
Come dire, i cittadini sono i
migliori controllori, basta che
sappiano cosa succede.
trare le spese in termini legali,
Federica Salsi comunque lancia un messaggio: «Se la Procura vorrà approfondire, il materiale c'è, ma non siamo certo
noi gli organi competenti per
definire reati queste spese».
«Siamo al limite - conferma Bugani - ma deve essere la Procura a dirlo. A noi più che altro
preme che queste cose si sappiano, che i cittadini capiscano dove vanno i soldi del Comune. Secondo noi sono spe-
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Forza Italia e "Società civile i cantiere" ne hanno usufruito, ma mancano i dati delle presidenze
Spesi solo L835 euro per le missioni
Quasi la metà dei confi è di Ds e Pd ma hanno sem re amito iù consigiier
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La vera sorpresa dei dati sulle spese dei partiti
a Palazzo D'Accursio nell'ultimo decennio (dal
2002 al 2009, poi da maggio 2011 ad oggi) è
che in missioni sono stati spesi solo 1..835 curo
e 55 centesimi. Tre le missioni per Valentina
Castaldini (nella foto), una della quali, a Gubbio, insieme a Paolo Foschini. Bisogna però ricordare che manca ancora il conto della presidenza del Consiglio e delle presidenze di
commissioni.
Il gruppo consiliare che ha speso di più è stato quello dei Democratici di sinistra con
104.303 euro, seguito dal Pd con 94.770 euro.
Sul podio anche Rifondazione comunista con
51.732 euro, seguito da La tua Bologna con
35.901 e Forza Italia con 34.390 euro. Se per i
gruppi di centrosinistra le voci "pubblicazioni
"sono quelle che incidono maggiormente, per
Forza Italia sono invece
l'allestimento dei convegni e l'ospitalità (Aberghi),
la pubblicità e la. stampa di
opuscoli.
Nonostante la vocazione
ecologista, i Verdi sfruttano pienamente l'opzione
taxi, spendendo 2.384 euro, terzi dietro solo a La tua
Bologna di Guazzaloca e ai
Ds. Zero euro per Pd e Ds
per l'allestimento di convegni e ospitalità, mentre
sono gli unici due gruppi a
riempire la casella riprese
video. La Lega nord si distingue per i soli 19
euro di taxi e l'unica voce di spessore è quella
di 3.630 euro per il sito web. Alla voce rinfreschi e buffet spiccano i 2.788 euro di Rifondazione comunista, Per i Verdi anche una rappresentazione teatrale (l .680 euro) e l'invio di
20mila cartoline.
Alla voce opuscoli, inviti
e manifesti si è speso 46mila
euro, per la pubblicità 48mila
Peri Verdi anche una
rappresentazione teatrale
e l'invio di 20mila cartoline
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In un anno "spariti" 350 lavoratori. Coi blocco dei turnover se ne possono riassumere 1 su 5
Mille dipendenti in meno a Palazzo d'Accursio
L'assesls'ore Mitigo .1 «Con questi numeri la sussi &all'età diventa necessaria»
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co del mandato in corso:
350 solo dallo scorso anno ad oggi. Per il Comune
di Bologna ricorrere sempre di più ai privati è nelle
cose. Senza considerare
che già oggi i privati svolgono molti servizi per
conto dell'amministrazione. Lo ha ricordato più
volte il sindaco Virginio
Merola che l'altro ieri è
tornato sul terna accusando di "passatismo" quanti
hanno levato gli scudi
contro una maggiore apertura ai privati nella gestione dei servizi, La sussidiarietà, d'altronde, esiste già nei nidi in project
financing e nell'assistenza
domiciliare. «Ora si tratta
di mettere tutto a siste
ma» ha detto il primo cittadino.
«Anche adesso i servizi
agli anziani non li facciamo direttamente», confer
ma Riccardo Malagoli. assessore comunale alla Casa ed esponente di Sel.
Non certo uno che guarda al passato, se mai al
presente. «Il dibattito sulla sussidiarietà chiosa le
parole del sindaco - non
tiene conto della situazione attuale: già molti servizi li facciamo in quel
modo li. E non tiene con-
L'ala sinistra della coalizione che
governa H Comune di Bologna
manda un nuovo avviso al
sindaco rVierola: guai a tirare
dritto sulla sussidiarietà. Perchè.
«sussicharieta significa
privatizzazione e non é la
risposta à problemi, ami
comporterebbe un
∎peggioramento della qualità del
servizio e delle condizioni dei
lavoratori% manda a dire i
consigliere regionale della Fds,
Roberto Sconciaforni.
Nelle foto l'assessore Malagoll
e una protesta del dipendenti
comunali
-
to del fatto che caleranno
mille dipendenti del Comune di Bologna, che
non potremo riassumere.
Credo vada fatta una riflessione su quello che
possiamo fare, non su
quello che vorremmo fare, molto più pragmatica».
Per Malagoli è decisivo
il calo dei dipendenti co-
munali. Col blocco del
turnover ne puoi riassumere solo «uno su cinque,
se hai le risorse». Con
questi numeri, bisognerà
vedere cosa potrà fare la
macchina del Comune,
per la quale l'assessore usa un'immagine automobilistica. «Se compro una
Cinquecento so che non
posso andare ai 300 all'ora. Se com.pro una Fe erari
forse sì».
Comunque sia, prosegue Malagoli, «tutto quello che in questo momento stiamo erogando lo eroghiamo sotto forma di
servizi che diamo ai citadivi fatti da altri. La qualità, la quantità di questi
servizi e il pensiero di
non nuovo wellàre, fanno
parte di un discorso che
non va affrontato con titoli sui giornali, ma con
dei progetti».
L'assessore guarda anche alla conferenza di organizzazione della macchina comunale: «Io credo debba servire anche a.
questo: a mettere in piedi
una macchina che si sa
dove può andare e vedere
dove si può arrivare con.
le nostre forze. Dall'anno
scorso a quest'anno sono
calati 350 dipendenti, che
non possiamo riassumere».
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press L.IfE
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l'Unità
Emilia
Romagna
Morti bianche, i "grillini"
preparano interrogazione
Un'interrogazione a risposta im mediata alla Giunta sulla sicurez za sul lavoro, e sulle morti bianche nel la nostra regione. È quanto presenterà, alla seduta odierna dell'Assemblea
legislativa regionale, il Consigliere de l
Movimento 5 Stelle Giovanni Favia . «È
una questione troppo grave perch é
possa essere liquidata con la presenta zione di dati aggregati e imbellettat i
per farli sembrare non troppo preoccupanti» dice Favia, nel rendere noto
il testo dell'interrogazione . Oggi, precisa ancora il Consigliere regionale ,
«l'Emilia-Romagna è al secondo posto
per decessi sul lavoro (42), dietro solo
alla Lombardia (58). Ma la cifra, se rapportata alla popolazione della regio ne, ci lancia al primo posto» .
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corriere di bologna