N° 4
Info
Coexistence
Migliorare la coesistenza fra
grandi carnivori ed agricoltura
nell’Europa Meridionale
Inverno
20072008
www.life-coex.net
Editoriale
Il randagismo canino: una minaccia per la conservazione del lupo
Il cane ha da sempre aiutato l’uomo in molti modi diversi. Al giorno d’oggi però, viene apprezzato soprattutto come animale da compagnia.
Ma cosa succede ai cani quando non sono più ritenuti utili dall’uomo?
© WWF-Canon/
anchez&Lopez
In molti posti branchi di cani randagi si aggirano intorno ai centri abitati, vivendo dove riescono a trovare il cibo e i siti in cui rifugiarsi. Alcuni sono individui che sono stati abbandonati dall’uomo, altri
sono animali nati senza avere avuto alcun contatto con le persone. Per sopravvivere questi cani si
riuniscono in branchi e si nutrono di rifiuti o uccidono il bestiame domestico, e alcune volte possono
arrivare ad attaccare l’uomo.
Una volta che si è spezzato il legame con l’uomo i cani randagi possono entrare in competizione con
i lupi sia per le risorse trofiche che per lo spazio.
Un aspetto cruciale collegato alla presenza dei cani vaganti è l’impatto sulle attività zootecniche locali. Le predazioni sul bestiame domestico da parte dei cani vaganti vengono spesso attribuite al lupo.
Infatti molte volte i cani che vengono avvistati lontano dai centri abitati vengono scambiati per lupi,
anche quando presentano delle caratteristiche morfologiche molto differenti. Questo problema determina un inasprimento del conflitto con gli allevatori che si traduce, a volte, in azioni di bracconaggio.
La diffusione di questo fenomeno rappresenta una seria minaccia per il lupo soprattutto in quelle zone
dove la densità della specie è ancora bassa o in aree di recente ricolonizzazione.
Un altro pericolo è legato all’”inquinamento” genetico che si può verificare quando i cani randagi si
incrociano con i lupi. La presenza di individui ibridi derivanti dall’incrocio tra il lupo e il cane è stata
già documentata, tuttavia è un aspetto che andrebbe maggiormente approfondito in considerazione
dell’importanza che riveste per la conservazione del predatore selvatico.
Il fenomeno del randagismo e le problematiche ad esso connesse sono ancora poco conosciute
dall’opinione pubblica. Per questo è importante avviare delle campagne di sensibilizzazione rivolte a diversi settori della società. I cittadini e le autorità locali devono essere adeguatamente informati sui rischi associati alla presenza dei cani vaganti, e sulle conseguenze dell’abbandono di
questi animali da compagnia. L’opinione pubblica deve inoltre rendersi conto che i cani vaganti costituiscono un grave problema non solo di ordine sanitario ma anche per la conservazione
della fauna selvatica.
In tutto il mondo si attuano programmi che mirano a ridurre la popolazione di cani vaganti.
Molto spesso però, questi programmi nascono come reazione al problema piuttosto che
come attività di prevenzione. Per risolvere il problema del randagismo canino è essenziale
coinvolgere tutte le persone interessate dal fenomeno (i proprietari di cani, gli allevatori di
bestiame domestico, gli ambientalisti, le associazioni per la protezione degli animali, le
autorità locali e nazionali). Il primo passo in questa direzione è riconoscere l’esistenza e
l’entità di questa problematica, uno degli scopi prefissati dal Progetto Life COEX.
© WWF-Canon/
Sanchez&Lopez
Grupo Lobo
Indice
Il randagismo canino: una
minaccia per la conservazione
del lupo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1
Attualità scientifiche . . . . . . . . .2
Attualità di campo . . . . . . . . . . .3
Extra Life . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4
Strumenti di divulgazione . . . . . .4
La presenza di grandi carnivori:
un’opportunità per lo sviluppo
rurale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5
©
WWF-Canon/Sanchez&Lopez
Notizie/scientifiche
Altre azioni
nel 2007 …
Il ruolo della genetica
nella gestione dell’orso bruno in Croazia
In Croazia l’orso bruno, la cui la popolazione è passata da circa 100 animali
presenti nel 1950 agli attuali 600 - 1000, è una specie cacciabile. Il piano nazionale di gestione di questa specie stabilisce ogni anno il numero di animali da
abattere.
Tuttavia, l’entità del prelievo venatorio annuale non è basata su una stima
scientificamente valida della dimensione della popolazione di orsi, e del suo
status genetico. Le stime di popolazione si basano su osservazioni dirette
degli animali effettuate nei pressi dei punti di alimentazione. Questo metodo è
tuttavia suscettibile di errori e determina molte controversie: alcune persone
credono che le quote di prelievo annuale dovrebbero essere molto più elevate, poichè pensano che ci sono troppi orsi, mentre altre persone sono contrarie a qualsiasi tipo di prelievo venatorio perchè ritengono che la popolazione
di orsi non possa sostenenre questi abbattimenti.
Dal momento che il territorio interessato dalla presenza dell’orso è anche abitato dall’uomo, la capacità portante dell’ambiente è generalmente superiore
alla ”capacità sociale”, ovvero il punto oltre i quale i conflitti (ad esempio i
danni alle attività economiche e la pericolosità per l’uomo) causati dall’orso
sono ritenuti troppo elevati. La conoscenza della dimensione della popolazione di orsi presenti in Croazia, ottenuta dalle analisi genetiche, è pertanto
un requisito fondamentale per raggiungere e mantenere l’accettazione della
presenza dell’orso da parte della popolazione residente.
In questo paese nell’ambito del progetto Life COEX si effettua una raccolta
di campioni da sottoporre alle analisi genetiche, in collaborazione con i
gestori dei territori di caccia e i guardiaparco. Finora sono stati raccolti 870
campioni, la maggioranza dei quali (N=750, 86,2%) sono costituiti da escrementi, mentre il resto sono campioni di tessuto di orsi uccisi durante la caccia oppure trovati morti per altre cause. Su ogni campione si sono analizzati il DNA mitocondriale e i microsatelliti. I risultati ottenuti saranno sottoposti
a particolari analisi statistiche per analizzare la vitalità della popolazione.
Le informazioni genetiche derivanti da questi campioni e la standardizzazione dei censimenti operate dai cacciatori permetteranno di ottenere delle
stime più affidabili sull’andamento della popolazione. Pertanto i risultati delle
analisi genetiche saranno fondamentali per stabilire le linee guida della
gestione dell’orso a livello nazionale. A livello internazionale i risultati di questo studio saranno importanti per la conservazione dell’orso in Europa e renderanno possibile l’adempimento degli accordi internazionali ratificati dalla
Croazia (Convenzione di Berna, Direttiva Habitat, CITES).
Portogallo: E’ stato concluso uno studio di valutazione della possibilità di utilizzo dell’immagine
del lupo per la commercializzazione e per la vendita di diversi prodotti locali. L’indagine ha rivelato
un elevato grado di interesse da parte dei produttori locali e dei turisti. E’ stato anche realizzato un
manuale contenete le linee guida per lo sviluppo
dell’ecoturismo. Nella città di Lamego si è svolto un
seminario sul lupo che ha riscosso molto successo,
e che includeva interventi dei rappresentanti dei differenti Paesi partecipanti al progetto Life COEX.
Spagna: Nelle Province di Salamanca, Avlia e
Segovia si sono conclusi gli interventi relativi all’affidamento e all’installazione delle misure di prevenzione dei danni al bestiame domestico. In totale
sono stati distribuiti, in collaborazione con il
Governo Regionale di Castilla y Leon, 30 recinzioni
elettrificate, 13 recinzioni tradizionali e 60 cani mastini spagnoli. Inoltre sono stati distribuiti gli opuscoli
informativi relativi ai sistemi di prevenzione utilizzati.
Francia: E’ proseguita la divulgazione e la formazione relativa all’uso di strumenti per la protezione
del bestiame domestico, in particolare l’impiego del
cane pastore dei Pirenei (Patou). Inoltre è continuata
la promozione dei prodotti “a favore dell’orso” e si è
fatto uno studio di marketing sui nuovi prodotti da
commercializzare. La stagione “Pastoraloup” (l’utilizzo di volontari per il lavoro sugli alpeggi) si è conclusa con la partecipazione di 40 volontari.
Italia: E’ stato organizzato un convegno internazionale ad Assisi (Umbria) che ha riunito oltre 180 persone da 20 paesi Europei. Si è concluso l’affidamento
delle recinzioni elettrificate e dei cani da difesa agli
allevatori. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e
Molise sono stati vaccinati 100 cani. Prosegue inoltre il
monitoraggio dei danni causati da lupi e orsi alle attività agricole.
Croazia: Sono proseguite l’operazione “l’immondizia
uccide gli orsi” e le azioni per prevenire l’accesso degli
orsi nelle discariche. Sono stati installati sette cassonetti per i rifiuti, e due container a prova di orso. Inoltre
una discarica è stata completamente recintata.
Trappole per peli
in Abruzzo
Nell’ambito del progetto Life COEX il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, in collaborazione con il Corpo Forestale dello
Stato, e all’interno del progetto di ricerca coordinato dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma, ha effettuato un’indagine genetica sulla popolazione di orso bruno marsicano. Gli obiettivi di questa ricerca sono: la stima della dimensione della popolazione di orso, l’analisi della sua variabilità genetica e il rapporto sessi della popolazione.
L’indagine è stata condotta mediante analisi genetica su campioni di pelo. Questi sono stati prelevati utilizzando delle trappole di
filo spinato, al centro delle quali è posizionata un’esca odorosa. Le trappole sono collocate casualmente sul territorio, all’interno
di una griglia con maglie di 5x5 km che ricopre l’intera area del Parco. Nel 2004 per aumentare la resa del campionamento si è
deciso di attivare le trappole esclusivamente durante l’estate nelle aree coperte da ramneti, per sfruttare la forte preferenza che
l’orso dimostra per le bacche di questa pianta.
Sono stati raccolti così oltre 500 campioni di pelo la cui analisi ha portato all’individuazione di 68 genotipi. Di questi 26 erano di
orsi maschi e 36 di femmine; per i rimanenti genotipi campionati non è stato invece possibile determinare il sesso dell’animale. I
risultati saranno in seguito sottoposti ad analisi statistica per ottenere una stima della dimensione della popolazione.
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Notizie/di campo
© Lucas Convito
Azioni future…
Gli scambi di esperienza
come metodo di formazione
Tra gli obiettivi principali del Progetto Life COEX c’è quello di promuovere lo scambio
di informazioni e il confronto tra i Paesi partecipanti, e di coordinare le attività ricerca
e di gestione delle popolazioni di lupi e orsi a livello europeo. In questo modo sarà
possibile valorizzare le diverse esperienze e favorire delle politiche di conservazione
che travalicano i confini nazionali.
In quest’ottica il progetto ha previsto dei viaggi finalizzati ad un effettivo scambio di
esperienze tra i vari partecipanti. Fino ad oggi sono stati fatti nove di questi viaggi e
tutti sono stati ritenuti molto utili dalle persone coinvolte.
Viaggio di Fundación Oso Pardo
(Spagna) in Croazia
Dal 18 al 21 Settembre 2007 Guillermo Palomero e Belén Piego (Fundación Oso
Pardo, Spagna - FOP) hanno visitato l’area di progetto del Progetto Life COEX in
Croazia, ospitati da Djuro Huber (Facoltà di Veterinaria dell’Università di Zagabria).
Lo scopo di questo viaggio era di conoscere in dettaglio il funzionamento della
“Squadra di Emergenza per l’Orso”, che è stata istituita dai partner del COEX in
questo paese. I membri di FOP hanno visitato le aree di presenza dell’orso, dove si
svolgono le azioni del progetto: la regione di Gorski Kotar, le aree di Gama,
Lipovaca e Lividraga, e il Parco Nazionale Risnjak. La visita ha permesso di analizzare i diversi passi che sono stati intrapresi per la costituzione e lo sviluppo di un
protocollo d’azione per l’operatività della Squadra di Emergenza. Durante il viaggio
i partecipanti hanno inoltre visionato le altre attività del progetto in Croazia,
© Grupoquali
Lobo
l’installazione dei cassonetti per l’immondizia a prova di orso e le recinzioni elettrificate per la protezione del bestiame domestico.
Lo scambio di informazioni con il gruppo di lavoro croato è stato ritenuto molto
proficuo dai ricercatori spagnoli.
Viaggio di ADET (Francia) in Italia
François Arcangeli e Alain Reynes dell’associazione “Pays de l’Ours – Adet” e
Giulia Azzolini del WWF Francia si sono recati in Italia a Maggio 2007 per incontrare lo staff del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, uno dei partner del
Progetto Life COEX.
Il viaggio serviva per il confronto con il personale del parco riguardo alle problematiche relative alla coesistenza tra l’uomo e l’orso, e le soluzioni sperimentate
in Abruzzo. Specialmente l’ecoturismo è un’attività particolarmente sviluppata
nel territorio del Parco, soprattutto in relazione alla presenza dell’orso. Questo
aspetto è stato molto interessante per il gruppo francese, poiché nei Pirenei questo tipo di turismo è ancora poco sviluppato.
Alla luce delle analogie esistenti con la regione Pirenaica, è stato effettuato un
sopralluogo anche nel Parco Adamello Brenta (Trentino), dove alla fine degli anni
‘90 è stato portato avanti un progetto per la reintroduzione dell’orso bruno. Il
Parco dell’Adamello Brenta non punta sull’orso per promuovere le attività turistiche, che nell’area sono già ben sviluppate, ma piuttosto intende promuovere
e favorire l’interesse per la natura e la sua conservazione.
In seguito alla visita tutte le persone coinvolte hanno deciso di rimanere in contatto per pianificare nuove collaborazioni.
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© VEF
Portogallo: Sarà realizzata
un’indagine tra i gruppi d’interesse e gli enti competenti, a livello
nazionale e locale, riguardo alla
possibilità di sviluppare un piano
di gestione dei cani vaganti. Sarà
effettuata inoltre una valutazione
dell’efficacia delle misure di prevenzione promosse dal progetto
(cani da difesa e recinzioni elettrificate). Infine sarà realizzato un
nuovo sondaggio per valutare l’eventuale cambiamento delle opinioni e delle percezioni del mondo
agricolo nei confronti della presenza del lupo.
Spagna: Si concluderà la nuova
indagine sulla distribuzione e la
consistenza numerica della popolazione di lupi e cani randagi. Ora che
tutte le misure di prevenzione sono
state implementate, FOP inizierà
inoltre una valutazione finale della
loro efficacia. I risultati principali di
tutte le azioni promosse nell’ambito
del progetto saranno presentate al
seminario che avrà luogo a Segovia
alla fine di Febbraio 2008.
Francia: Proseguirà la promozione
dell’utilizzo dei cani da difesa per la
protezione del bestiame domestico e
saranno valutati gli effetti delle azioni
del Progetto COEX. Nei Pirenei sarà
organizzato un convegno di tre giorni
sullo sviluppo dell’ecoturismo e della
commercializzazione dei prodotti
agricoli locali in relazione alla presenza dei grandi carnivori.
Continuerà altresì il programma
“Pastoralup” per il coinvolgimento dei
volontari nel lavoro sugli alpeggi.
Italia: Il convengo che si terrà nei
Pirenei Francesi, a metà Maggio 2008,
includerà una giornata conclusiva del
progetto Life COEX. In quell’occasione
saranno presentati i risultati principali
delle diverse azioni del progetto.
Un’analisi dettagliata dell’intero progetto sarà comunque effettuata nei
rapporti tecnici che saranno redatti al
termine del progetto stesso. Nella primavera del 2008, così come in Francia
e in Portogallo, sarà realizzata una
nuova indagine sulle opinioni degli agricoltori nei confronti dei grandi carnivori
per valutare l’efficacia del progetto.
Croazia: Proseguirà la raccolta dei
campioni per le analisi genetiche.
Parallelamente continuerà il monitoraggio
della mortalità degli orsi e dei danni causati alle attività umane. Infine, sulla base
del lavoro svolto finora, verrà aggiornato il
piano nazionale di gestione dell’orso.
Pacchetto
didattico sul lupo
Nell’ambito del progetto Life COEX è stato realizzato un pacchetto educativo sul lupo. Questo pacchetto non riguarda esclusivamente il lupo, ma vuole fare riflettere i ragazzi sulle problematiche relative alla coesistenza tra l’uomo e gli animali selvatici.
Il pacchetto educativo è stato prodotto dall’ONG greca Callisto e quindi rivisto e tradotto nelle lingue dei diversi Paesi che partecipano al COEX. Questo progetto è rivolto ai ragazzi delle Scuole Medie Inferiori (11-14 anni) nelle aree urbane e in quelle
rurali. I principali temi affrontati riguardano la biologia e l’ecologia del lupo, i conflitti tra il lupo e l’uomo, l’opinione pubblica
nei confronti del lupo (con particolare riferimento al ruolo dei Mass Media), e l’importanza della ricerca scientifica e della collaborazione internazionale nella conservazione della specie.
L’utilizzo di questo pacchetto didattico offre agli studenti l’opportunità di sviluppare le seguenti capacità: la comunicazione,
l’elaborazione delle informazioni, e lo sviluppo di un pensiero
critico nei confronti delle questioni ambientali.
Il pacchetto educativo è composto da una guida per l’insegnante, che costituisce un aiuto per il corretto utilizzo del materiale educativo, e le attività per gli studenti relative ai diversi
argomenti trattati (includono presentazioni in power point e
video). Le attività per gli studenti sono state sviluppate in modo
da stimolare l’attiva partecipazione dei ragazzi.
Tutto il materiale educativo è facilmente riproducibile nelle
scuole e quindi può essere utilizzato in diverse classi.
A primavera 2007, in Italia e in Grecia è stata sperimentata la
prima parte del pacchetto didattico, per verificarne la funzionalità e apportare le necessarie modifiche. In questo modo, nel
corso del presente anno scolastico il pacchetto educativo potrà
essere utilizzato in tutti i Paesi del Progetto.
EXTRA LIFE
Un nuovo progetto di ricerca
su lupi e orsi in Abruzzo
© wwf Canon/
Sanchez
& Lopez
Nel 2006 è iniziato nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise un progetto di ricerca quinquennale coordinato dal dipartimento di Biologa Animale e dell’Uomo dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Il progetto è finanziato dalla “Wildlife Conservation Society” attraverso le donazioni della Signora
Valerie Gates.
Lo scopo del progetto è migliorare le conoscenze scientifiche sull’ecologia del lupo e dell’orso nel
territorio del Parco, e analizzare le opinioni della popolazione residente e di diversi gruppi d’interesse nei confronti di queste due specie. Il progetto include, tra le altre cose, attività di radiotracking sui
lupi e sugli orsi, lo studio della selezione dell’habitat e della dieta di questi animali, e l’analisi della
distribuzione e della dinamica della disponibilità delle risorse trofiche per le due specie.
I dati ricavati finora sono stati condivisi con gli altri parchi nazionali e con gli enti nazionali e regionali, per essere utilizzati con un approccio integrato alla gestione di lupi e orsi nell’Italia centrale.
Per ulteriori informazioni contattare
Prof. L. Boitani ([email protected]) e Dr. Paolo Ciucci ([email protected]).
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La presenza dei grandi
carnivori: un’opportunità
per lo sviluppo rurale
La presenza dei grandi carnivori può costituire un fattore importante per lo
sviluppo e la crescita di una regione. In quest’ottica il Progetto Life COEX ha
lanciato alcune iniziative per la promozione della biodiversità e dei prodotti
agricoli tradizionali, con tre obiettivi principali:
• informare i turisti e le popolazioni locali sulle problematiche inerenti
la conservazione della natura
• promuovere l’immagine della regione
• incoraggiare lo sviluppo socioeconomico
• L’ecoturismo
COS’È L’ECOTURISMO?
La crescente urbanizzazione del territorio e la conseguente distruzione dell’habitat hanno
fatto sì che gli ambienti naturali costituiscano oggi una forte attrattiva per il turismo nelle
zone rurali. Gli ambienti naturali incontaminati, i paesaggi ben conservati, e la fauna e flora
protetta, sono pertanto valori aggiunti per un nuovo tipo di turismo basato sulla qualità dell’ambiente: l’ecoturismo.
L’ecoturismo si propone di favorire la scoperta della flora e della fauna nel rispetto dell’equilibrio degli ecosistemi naturali. Include aspetti didattici per migliorare la coscienza delle
persone sull’ importanza di conservare i beni naturali e culturali. Deve avere un basso impatto ambientale e deve aiutare a migliorare le condizioni socioeconomiche delle popolazioni
locali. In questo contesto i grandi carnivori, come il lupo e l’orso, simbolo di una natura
incontaminata, rappresentano un richiamo irresistibile per lo sviluppo di un turismo attento
all’ambiente.
LE ATTIVITÀ DI ECOTURISMO NEL PROGETTO LIFE COEX
© Fondation
Per lo sviluppo dell’ecoturismo è fondamentale definire un piano d’azione che delinei come
sviluppare il turismo senza disturbare la tranquillità dei predatori selvatici. Lo scopo di un tale
strumento è quello di dare la possibilità alle persone di accrescere le loro conoscenze sulla
conservazione e la biodiversità nel rispetto della natura.
In quest’ottica, nell’ambito del Progetto Life COEX sono stati progettati degli itinerari turistici, principalmente dei sentieri, per la scoperta dell’ambiente frequentato da lupi e orsi, dove
è possibile osservare i segni di presenza lasciati da questi animali.
Tutte le attività ecoturistiche sviluppate nell’ambito del progetto fanno parte di una strategia
che mira all’educazione e alla sensibilizzazione dei turisti e delle popolazioni locali sulle problematiche relative alla conservazione dei grandi carnivori.
E’ stata inoltre prodotta una “carta dei comportamenti” che vuole essere un riferimento per
lo sviluppo di un turismo rispettoso dell’ambiente.
• La valorizzazione dei prodotti e servizi nelle aree frequentate
dai grandi carnivori
© Fondation Oso Pardo
L’immagine carismatica di specie come l’orso bruno o il lupo può essere vantaggiosa per
la commercializzazione dei prodotti della pastorizia. Nell’ambito del Progetto Life COEX
sono state sviluppate molte iniziative per la valorizzazione dei prodotti agricoli tradizionali e dei servizi. In Francia, a partire dalla semplice promozione dei prodotti degli agricoltori che accettano e rispettano la presenza dei grandi carnivori, i programmi
“Broutard du Pays de l’Ours” (l’abbacchio del paese dell’orso) e “Pé descaous” (formaggio “Piede scalzo”) sono rapidamente diventati dei preziosi strumenti in favore di
uno sviluppo sostenibile. Le iniziative includono scambi di informazione sui prodotti,
sulle tecniche di produzione, e sulla loro commercializzazione. In Croazia è stato realizzato un nuovo logo “amico dell’orso” per la commercializzazione dei
prodotti e dei servizi locali nelle aree dove è accertata la
presenza della specie.
Queste iniziative hanno consentito di individuare i passi più importanti da tenere in considerazione per
lo sviluppo di tali programmi:
• La creazione di un gruppo di lavoro che includa gli agricoltori, gli allevatori e le associazioni ambientaliste. L’obiettivo di questo gruppo di lavoro deve essere quello di individuare i sistemi produttivi che
sono in linea con un modello di sviluppo sostenibile. Questo passo prevede l’analisi dei prodotti dal
punto di vista dell’impatto ambientale, sociale e economico.
• La scelta di prodotti da commercializzare.
• La produzione di una “carta degli standard” che definisca i dettagli di produzione e commercializzazione, incluse le linee guida da seguire per minimizzare l’impatto della produzione sull’ambiente.
• La creazione di una strategia di marketing che favorisca i produttori locali.
• La promozione dei prodotti.
Nei Pirenei francesi durante il periodo della transumanza gli allevatori di ovini producono carne e formaggio. I pastori che partecipano al programma di valorizzazione dei prodotti agricoli tradizionali gestiscono il bestiame in modo tale da garantire la qualità dei loro prodotti. Così facendo proteggono anche
le pecore dall’attacco dei predatori. La presenza degli orsi è quindi maggiormente accettata dagli allevatori per l’immagine positiva che proietta sui loro prodotti.
Queste esperienze mettono in evidenza le relazioni esistenti tra i sistemi di allevamento e di produzione
agricola e la presenza dei grandi carnivori. Solamente riuscendo a creare un legame tra i predatori e i
processi produttivi, è possibile spingere le persone ad accettare la presenza di questi animali e quindi
favorire la loro conservazione nel lungo periodo.
Per maggiori informazioni:
http://www.fiep-ours.com
http://www.paysdelours.com/
Francia
Il “ montone del paese dell’orso ” e il formaggio Pé Descaous
Il progetto Life COEX ha visto lo sviluppo del programma per il sostegno degli allevatori coinvolti nella produzione del “montone del paese dell’orso”, iniziato nel 2001 dall’associazione “Pays de l’ours – ADET”.
I risultati ottenuti dai produttori che partecipano a questo progetto sono molto promettenti, anche grazie
alla creazione di una struttura di marketing gestita direttamente dagli agricoltori.
Un’altra iniziativa supportata dal Progetto COEX è la promozione del marchio “Pé Descaous” (“Piede scalzo” – il soprannome dell’orso nella regione di Béarn), che è rappresentato sui formaggi con un’impronta di
orso. Il formaggio Pé Descaous è prodotto con l’uso di tecniche tradizionali che garantiscono un formaggio di alta qualità.
I produttori coinvolti in questo progetto accettano di buon grado la presenza dell’orso, ogni anno effettuano la transumanza e producono questo formaggio nelle zone di presenza dell’orso. Nel 2007 14 produttori commercializzavano il formaggio Pé Descaous, producendone quasi 8000 forme. L’obiettivo principale per i prossimi anni è di aumentare il numero di produttori coinvolti in questo progetto.
Sfortunatamente i problemi legati al progetto di reintroduzione dell’orso nei Pirenei hanno determinato un
clima difficile, che sicuramente non incoraggia i produttori a voler partecipare a questo progetto nonostante i benefici che ne ricaverebbero.
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Spagna e Italia
a che punto siamo?
In Spagna la Fundación Oso Pardo (Fondazione Orso Bruno) coordina il programma
di ecoturismo “Scopri la terra degli orsi” attraverso il quale si possono prenotare
viaggi turistici per piccoli gruppi fino a 7 persone. La Fondazione fornisce servizi di
guide turistiche in due siti importanti per la presenza dell’orso: Somiedo e Montaña
Palentina, ambedue situate all’interno di Parchi Naturali.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.fundacionosopardo.org
oppure telefonare al numero: +34 942 234 900
In Italia nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise l’orso bruno è il simbolo
della natura selvaggia e incontaminata. Da molti anni l’immagine di questo animale è usata per attirare i turisti, per commercializzare i prodotti locali e per
incoraggiare la popolazione residente e i turisti a tutelare le risorse naturali.
© Fondation Oso Pardo
Portogallo
l’ecoturismo e i prodotti “a favore del lupo”
Il piano d’azione per l’ecoturismo legato alla presenza del lupo, preparato da Grupo
Lobo, ha lo scopo di promuovere le attività turistico-naturalistiche come nuovo
approccio per la conservazione del lupo. Le attività mirano a informare i turisti e le
comunità locali sulla conservazione del lupo e sui potenziali benefici economici
del turismo legato a questa specie.
In questo frangente sono stati preparati diversi pacchetti turistici che riguardano una vasta gamma di argomenti nelle regioni abitate dal lupo. Questi pacchetti sono stati progettati in base alle esperienze e conoscenze acquisite da
Grupo Lobo nelle sue attività di ricerca. Il programma turistico offre la possibilità di fare delle esperienze ricreative uniche in aree ricche di risorse naturali e
© JL. Borelli
culturali legate al lupo iberico.
E’ stato inoltre prodotto un manuale contenente le linee guida per lo sviluppo di un turismo che abbia il
minimo impatto sull’ambiente e sulla popolazione di lupo.
Grupo Lobo ha anche condotto un’indagine per analizzare le potenzialità della commercializzazione di prodotti legati al lupo, come potenziale sostegno per le attività economiche locali. Questo studio ha rivelato
che le comunità locali sono disposte a partecipare allo sviluppo dell’ecoturismo e alla produzione di prodotti legati al lupo, e che entrambi gli aspetti sarebbero molto graditi ai turisti. Lo sviluppo dell’ecoturismo
sembra quindi essere un passo importante per garantire la conservazione del lupo in Portogallo.
Croazia
la creazione del marchio “amico dell’orso”
E’ stato registrato il marchio “amico dell’orso” presso
l’Istituto Statale per la Proprietà Intellettuale. Il marchio intende rappresentare i prodotti locali provenienti dalle zone di
presenza dall’orso. Tutti questi prodotti vengono realizzati nel
rispetto dell’ambiente e della presenza dei grandi carnivori,
specialmente dell’orso. I consumatori che sceglieranno di
acquistare questi prodotti, faranno una scelta di qualità e
soprattutto una scelta in favore della conservazione dell’orso.
Fino ad oggi sono stati firmati accordi di collaborazione con quattro produttori – un produttore di formaggio su piccola scala, un’azienda locale che opera nel campo del turismo, un apicoltore e una ditta che produce liquori e marmellate da frutti di bosco e bacche selvatiche.
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Da leggere e da vedere
LIFE COEX: MIGLIORARE
Sito web dedicato ai cani da difesa
In Portogallo l’associazione “Grupo Lobo”, per celebrare i 10 anni delle proprie
attività di ricerca, ha creato un sito web incentrato sulle razze portoghesi dei
cani da difesa del bestiame domestico. Sul sito si possono trovare tutte le
informazioni relative all’impiego di questi cani come strumento per ridurre i
danni causati dal lupo.
Per ulteriori informazioni: http://lobo.fc.ul.pt
LA COESISTENZA TRA
GRANDI CARNIVORI E
AGRICOLTURA NELL’EUROPA
MERIDIONALE.
Vivere con la lince (Jean-Claude
GENOT, foto: Louis-Marie PREAU)
I danni causati al bestiame domestico sono
uno dei motivi principali per i quali i grandi carniQuesto volume di 144 pagine, pubblicato da Jacques
vori sono stati perseguitati per secoli fino alla
Hesse, in collaborazione con l’associazione FERUS e
scomparsa in gran parte del loro originario areale di
il WWF Francia, racconta il ritorno della lince in
distribuzione o, in situazioni più fortunate, alla draFrancia, le sue implicazioni ecologiche e sociali,
stica riduzione del loro numero. In molti luoghi i
considerando il punto di vista di diversi gruppi di
sistemi tradizionali di prevenzione dei danni – come
interesse (agricoltori, cacciatori, forestali, ambientala sorveglianza delle greggi da parte dei pastori
listi e pubblico generico).
accompagnati dai cani da difesa – non sono più in
uso. Ma oggi orsi e lupi stanno facendo ritorno in
Vivere con l’orso (Michel Tonnelli)
alcune regioni d’Europa sia naturalmente che in
Questo documentario è un viaggio spettacolare
seguito
ad operazioni di reintroduzione (è il caso deltra gli orsi Europei, dai Pirenei alla Slovenia, dalla
l’orso).
Il
bestiame domestico non adeguatamente
Spagna al Trentino, all’Austria. Lo spettatore
protetto è dunque esposto agli attacchi di questi previene introdotto ai segreti della vita degli orsi, con
datori. I risultati che ne derivano sono un aumento dei
immagini uniche della nascita dei piccoli nella
danni alle greggi e alle mandrie e, dato l’impatto emotitana. Si può trovare all’indirizzo
vo che va ad aggiungersi ai problemi di natura econohttp://www.boutique.paysdelours.fr
mica, una sempre minor accettazione dei carnivori da
parte della popolazione rurale.
In quest’ambito il progetto LIFE COEX intende intro Una descrizione completa del progetto durre
le condizioni legali e socio economiche necessarie
LIFE Natura COEX è disponibile sul sito www.life-coex.net dove
ad
assicurare
la conservazione dei grandi carnivori attrasono state riportate tutte le attività nonché i relativi stati di avanverso procedure partecipative finalizzate a ridurre le situazamento. È possibile richiedere l’invio gratuito via e-mail delle
zioni di conflitto.
newsletter e qualsiasi altra informazione al seguente indirizzo:
Il programma è iniziato nell’ottobre del 2004 e termine Istituto di Ecologia Applicata
rà nel settembre del 2008. Interessa 5 paesi dell’Europa
Via Arezzo, 29 - 00161, Roma
Meridionale: Portogallo, Spagna, Francia, Italia e Croazia,
Tel/Fax: +39 06 440 33 15
riunisce 18 organizzazioni pubbliche e private.
Informazioni:
e-mail: [email protected]
Il progetto LIFE COEX
è implementato da:
In Portogallo: Grupo Lobo, Università di Lisbona e Scuola
di Agraria di Castelo Branco
In Spagna: Fundación Oso Pardo
In Francia: WWF Francia, ACP (Associazione per la
Coabitazione Pastorale), ADET (Associazione per lo
Sviluppo Durevole nel Pirenei Centrali), FIEP (Fondo
d’Intervento Ecopastorale) e FERUS
In Italia: Provincia di Terni, Provincia di Perugia, Parco
Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Nazionale
della Majella, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
In Croazia: Facoltà di Veterinaria dell’Università di
Zagabria Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste
Il progetto LIFE COEX
è cofinanziato da:
Commissione Europea,
Facoltà di Scienze dell’Università di Lisbona
Amministrazione della Provincia di Castilla
e Leon
Ministero Francese dell’Ecologia e dello
Sviluppo Sostenibile
WWF Francia.
Info Coexistence: N° 4 /Inverno 2007-2008
Coordinamento: WWF Francia
Layout: Sambou-Dubois
Impaginazione: Pandion snc-Roma
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Info Coexistence