ª 32 Sagra 24 25 26 della Castagna | ottobre 2009 SAN CIPRIANO PICENTINO Salerno Ente Universitas Sancti Cipriani Provincia di Salerno Comune di San Cipriano Picentino porta dei saperi | Associazione Nazionale Città del Castagno Redazione, testi e ricerche Ente Universitas Sancti Cipriani Foto Archivio fotografico di Cipriano Noschese Le foto dei monumenti appartengono alla Fototeca Comunale di San Cipriano Picentino Immagine Grafica Motive Alessandro De Sio, Bruna Pallante Stampa Lubigraf Tutti i diritti sono riservati. È fatto divieto di riproduzione anche parziale di testi e foto. Dedichiamo questi scritti e le giornate della sagra 2009 a tutti quelli che hanno contribuito a farla nascere e crescere. ª 32 Sagra della Castagna SAN CI P R I A N O P I C E N T I N O saluti 5 7 A don Matteo Mottola Saluti del Sindaco p ro g r a m m a 9 32 Sagra della Castagna storia 11 13 15 17 19 24 Saluti del Sindaco La Castagna dei Monti Picentini Curiosità storiche “per una bibliografia castanicola” La Castagna: proprietà organolettiche La Sagra della Castagna di San Cipriano Picentino: l’avvento del re e della regina L’Angolo del Ricordo 27 29 itinerario storico A spasso tra note antiche e monumenti della “civiltà del castagno” Usi Nuziali i t i n e r a r i o e n o g a s t ro n o m i c o 31 Tradizione e bontà in allegria! 33 Info Sagra32ª Castagna della E Ditta Mario Ronca Via Procenzano, 16 - 84099 S. Cipriano Picentino (SA) Tel. 089 861396 Cell. 349 7815035 Cell. 339 8417112 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO IDRICI GAS Via Pigne - 84099 S. Cipriano Picentino (SA) Tel. 089 861965 Cell. 347 0948995 [email protected] AMATO IMPIANTI ELETTRICI AMATO IMPIANTI ELETTRICI E Via Santilli S. Cipriano Picentino (SA) Tel. e Fax 089 861040 Cell. 339 8631457 SALUTI 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 5 A don Matteo Mottola Quest’anno l’editoriale dell’Ente organizzatore della storica Sagra della Castagna di San Cipriano Picentino non può dimenticare di ricordare il promotore della manifestazione: Don Matteo Mottola, parroco di San Cipriano e Presidente dell’Ente Universiats Sancti Cipriani per più lustri che ci ha lasciati lo scorso 4 giugno. Se ne è andato con discrezione, così come arrivò e come operò in questa Comunità per più di Cinquanta anni. È stato infaticabile promotore ed attivista culturale, fino a quando ne ha avuto la forza e la salute. Ha sempre coniugato il dono del Sacerdozio con quello della socialià: grande animatore territoriale, organizzatore di pellegrinaggi e di tante e tante manifestazioni. Ha donato a San Cipriano Picentino, all’intero Comprensorio ed alla Provincia di Salerno, l’idea della Sagra della Casta- Saluti gna di cui tutti conoscono ormai l’importanza, la fama ed il coinvolgimento sociale. Per ciò l’Ente Universitas Sancti Cipriani, i Sanciaprianesi, gli appassionati ed i sostenitori della Sagra, i tanti turisti che arrivano ogni anno puntuali a quest’appuntamento non possono che ricordarlo e dirgli pubblicamente grazie ! Ci piace ricordare, infine, la sua opera di valorizzazione della storia locale e comprensoriale, la difesa strenua dello spirito “fiero e bellicoso” del popolo picentino, finito per essere l’anima dell’ormai famosa e frequentatissima “sfilata storica” che caratterizza alcuni momenti salienti della Sagra. Si deve al suo essere uomo cosmopolita la fama della Sagra della Castagna e di San Cipriano Picentino, grazie ai sui innumerevoli rapporti istituzionali e sociali. Oggi raccogliamo con orgoglio e fierezza questa sua eredità e ricordandolo conserveremo nel futuro i suoi insegnamenti e la sua passione. Il Comitato Quando giovedì 4 giugno 2009 giunse la notizia della scomparsa del parroco di S. Cipriano Picentino, mons. Matteo Mottola, un fremito di commozione ci pervase, ripensando alla vita e alle opere di un dègnissimo presbitero amato dal suo popolo e da tutti stimato. Di Don Matteo si può parlare a lungo, ma di questo tratto significativo della sua persona non si può tacere tanto la sua esistenza era legata alla terra dei Picentini, da lui fatta oggetto di appassionata ricerca e di promozione umana e sociale. A pochi capita di votare la propria vita ad un solo territorio e spendere per esso le proprie energie. Don Matteo aveva compreso che fare il parroco in una terra per molti aspetti particolare, se si considera la nobiltà delle origini familiari, lo splendore delle tradizioni civili e religiose, la pletora di ecclesiastici e di imprenditori che lì ebbero i natali, non era né facile, né insignificante. Chi non ricorda uomini illustri come il teologo e filoso Pasquale Naddeo, i nipoti mons. Oreste e Angelo Noschese, l’imprenditore Antonio Amato e tanti altri professionisti che hanno onorato S. Cipriano? In tal modo il parroco si sente gratificato di più e traduce nel suo servizio pastorale la ricchezza lasciata da tanti che lo hanno preceduto, spingendolo ad una creatività di iniziative e di impegni che vanno al di là del compito strettamente pastorale. Di questo Don Matteo era consapevole e l’amore del popolo che era riuscito a conquistarsi ne è la conferma più viva. Don Matteo non sarà dimenticato facilmente, anzi già si pensa a come tenere desta la memoria come un monito per le future generazioni. Nato ad Eboli il 19 agosto 1932, era stato ordinato presbitero il 13 marzo 1955, dopo aver compiuto gli studi nel Seminario Arcivescovile e nel Potificio Seminario Regionale “Pio XI”: Assegnato alla parrocchia di S. Cipriano Picentino ha sempre operato con totale dedizione per la promozione umana, civile e religiosa della comunità. L’Onorificenza pontificia di Cappellano di Sua Santità fu un degno riconoscimento per i meriti acquisiti. Ora che è tornato alla casa del Padre, siamo confortati dalla certezza che continuerà a pregare per noi, soprattuto per la sorella, che lo ha sostenuto in questi anni con premurosa attenzione, per il fratello, i nipoti e, soprattutto per la “sua” S. Cipriano Picentino che ha avuto, in questi mesi di sofferènza nel Sindaco dott. Attilio Naddeo e in Don Alvaro Naddeo gli interpreti amorosi e solleciti della preoccupazione orante di tutti i fedeli. Mons. Gerardo Pierro Arcivescovo Metropolita di Salerno - Acerno - Campagna Scritto pubblicato il giugno 2009 in occasione dell’anno del sacerdozio 5 Sagra32ª Castagna della E STUDIO COMMERCIALE RAG. Cipriano Noschese REVISORE CONTABILE IMPIANTI ELETTRICI IMPIANTI ANTIFURTO VIA FILO E VIA RADIO AUTOMAZIONE CANCELLI Via J. Sannazaro, 30 - 84099 S. Cipriano Picentino (SA) Tel. 089 861250 Fax 089 861880 Cell. 348 3019636 [email protected] VIDEOSORVEGLIANZA A CIRCUITO CHIUSO IMPIANTI DI RETE LAN PER PC IMPIANTI AD ENERGIA RINNOVABILE “FOTOVOLTAICO” ESPOSIZIONE IN SEDE ASSISTENZA TECNICA CONTINUA La Rocca Pitturazioni Michele La Rocca GEOMETRA Francesco Coppola STUDIO TECNICO di Via Luri, 51 - 84099 S. Cipriano Picentino (SA) Tel. 089 7014028 Cell. 347 3182933 [email protected] INTERNI ED ESTERNI LAVORI IN GESSO LAVORI IN CARTONGESSO E Via Scionda, 30 - 84090 Giffoni Sei Casali (SA) Cell. 348 7238800 Francesco Coppola SALUTI 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 7 Saluto del Sindaco La Sagra della Castagna chiude la stagione delle manifestazioni sanciprianesi con tutta la sua spettacolarità. E’ l’evento più longevo che il nostro comune può vantare; quello soprattutto, che attrae un maggior numero di ospiti e turisti nei primi giorni dell’Autunno, aggregando tutta la comunità locale introno alla raccolta delle Castagne, alla degustazione di questo eccellente prodotto dei Monti Picentini ed alla preparazione delle pietanze o dei dolci che da esso derivano. Il Calzoncello, il Castagnaccio; poi le caldarroste, le lesse e le ballotte non mancano sulle tavole sanciprianesi in questo periodo. Così La Sagra delle Castagna allarga il piacere conviviale della raccolta e della lavorazione a quanti Saluti in questi giorni visiteranno il paese e ne gusteranno i sapori e la tradizione. Grazie all’Ente Universitas Sancti Cipriani – Associazione organizzatrice dell’Evento – San Cipriano Picentino da più lustri vive momenti ludici e spettacolari che intendono principalmente valorizzare la storia locale e le tradizioni, grazie allo spirito ed all’originaria impronta data da uno degli ispiratori principali di questa manifestazione, il compianto Mons. Matteo Mottola, storico Presidente del Sodalizio che ci ha lasciato nel giugno scorso. Mi piace ricordarlo insieme a tutti, per l’opera compiuta in vita e per l’eredità ben accolta dai suoi successori. Ad maiora! Gennaro Aievoli Sindaco di San Cipriano Picentino 7 sabato 24 | ore 9.30 Caccia al tesoro per gli alunni della Scuola Elementare e Media dell’Istituto Comprensivo San Cipriano Picentino. ore 10.00 Apertura del Percorso Fotografico “San Cipriano Ieri e … Oggi” per i vicoli di Via Pozzilli, Via Cioffi e Via Marotta. Piazza “del Moscardino” (Piazza Municipio): presso Aula Consiliare Apertura della Mostra di Pittura e Scultura a cura dell’Accademia Internazionale “Grassi” di Salerno. ore 10.30 Piazza “del Moscardino” (Piazza Municipio): Aula Consiliare, Convegno “Il futuro del Castagno nei Monti Picentini”. “Sanfrancescohostel” Sala E20, Apertura Mostra documentaria “Conti Riflessi. Economia ed opere a San Cipriano Picentino tra Ottocento e Novecento”. ore 11.00 Per le strade principali del Paese 1ª edizione di “Gimkana di Carruoccioli Caratteristici”. ore 18.30 storie . ore 20.30 Giardini “Le Castagne Spezzate” (Villa Comunale): Spazio Giovani, si canta e si balla nella rassegna “La Notte dei Castagnari” a cura di Jay Group. Piazzale ”Il Riccio Spinoso” (Sagrato Chiesa Madre): Il gruppo “Salerno City” allieterà la serata con balli e canti . Piazzale “Il Castagneto” (Parcheggio Via Botteghe): Fisarmoniche e organetti renderanno piacevole la serata con degustazione di prodotti tipici locali. Piazza “del Moscardino” (Piazza Municipio): organetti e tamborre allieteranno la serata con degustazione di specialità a base di castagne. Piazza “Grande dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): Si canta e si balla con il gruppo folkloristico “Terremares” - La Paranza dell’Irno. Via “Le Castagne del Prete” (Via Marotta): “Medioevo dei Bambini” Laboratorio didattico, in cui si costruiscono meridiane, si insegna la fabbricazione della carta, si scrive il Gotico, si gioca… e s’inventano ore 11.30 Piazza “Grande dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): “Rievocazione storica delle vicende del Popolo Picentino” in costumi d’epoca. Sfileranno per le vie principali del Paese: Picentini, Cartaginesi e Romani con il Generale “Silla” che distrusse la città di Picentia. ore 13.30 Piazzale “Il Castagneto” (Parcheggio Via Botteghe): “… Pranziamo Insieme” piatti tipici locali con degustazione gratuita di “caldarroste sanciprianesi”. ore 15.30 Piazza “Grande dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): la banda folk dei “Castagnari di Tupprtunne” preceduta da un gruppo di majorettes annuncerà la passerella degli asini partecipanti alla 28ª edizione del “Palio del Ciuccio”. ore 16.00 Piazza “Grande dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): 28^ edizione del “Palio del Ciuccio” corsa di asini per contrade dell’intero territorio comunale. ore 17.30 Piazza “Grande dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): Replica della “Sfilata Storica” Aux Flambeaux . ore 19.00 domenica 25 | ore 8.30 Escursione Montana dal “Parco Madonnella a Croce di Pezzano” (565 Mt. s.l.m.) e ritorno. Raduno in Piazza “Grande dei Castagnari” a cura del Gruppo “Trekking Picentini” – Progetto Terra ore 9.00 Per i cieli della Valle Picentina: 8° trofeo di “Parapendio” gara di precisione in atterraggio a cura degli “Angels Fly Team” Via “Le Castagne del Prete” (Via Marotta): “Medioevo dei Bambini” Laboratorio didattico, in cui si costruiscono meridiane, si insegna la fabbricazione della carta, si scrive il Gotico, si gioca… e s’inventano storie. ore 20.30 Giardini “Le Castagne Spezzate” (Villa Comunale): Spazio Giovani, si canta e si balla nella rassegna “La Notte dei Castagnari” a cura di Jay Group. Piazzale “Il Riccio Spinoso” (Sagrato Chiesa Madre): Si canta e si balla con il gruppo folkloristico “Montecorvino Rovella”. Piazza “del Moscardino” (Piazza Municipio): Organetti e tamborre allieteranno la serata con degustazione di specialità a base di castagne. ore 11.00 Piazza “Grande Dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): Frestival Folk “Organetti in concerto” con la partecipazione straordinaria di “Silvestro Folk” Trombonieri Cavensi” Piazza “Grande Dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): Accensione pirotecnica del “Ciuccio di Fuoco” a cura della ditta: “Curci Amodio”. Piazza “Grande dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): Sfilata degli “Sbandieratori e ª 32 Sagra 24 25 26 della 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 9 Castagna | S A N C I P RIANO PICENTINO | ottobre 2009 Programma Salerno lunedì 26| È l’appuntamento ormai tradizionale e suggestivo, nato in origine per i paesani, ma ormai tanto agognato dagli amici che vogliono trascorrere una serata più tranquilla ma con tanta allegria e musica: Radio Club 2001 ore 16.00 Piazza “Grande Dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): 9ª “Olimpiade della Castagna”. Giochi campagnoli con ricchi premi in palio. ore 19.30 Piazza “Grande Dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): Premiazione delle varie attività sportive e culturali e ricreative. ore 20.30 Piazza “Grande Dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): Si canta e si balla con il gruppo folkloristico di “Enzo Turiello”. ore 23.00 Piazza “Grande Dei Castagnari” (Piazza Umberto I°): “Lotteria della Sagra” estrazione della sottoscrizione a premi: 1° premio: Autovettura Citroen “C 1” modello 1.0 AirDream PULP 5P 2° premio: Televisore LCD 32” Modello Samsung LE32B35, 32” 3° premio: Notebook Compaq 15” CQ 61-2 4° premio: Fotocamera digitale Nikon COOLPIX L2, 10Mp 5° premio: Box interattivo Tele System TS7000 MHP Dalle ore 10.00 funzioneranno Stand gastronomici e ci sarà l’accensione dei fuochi per la cottura e la degustazione gratuita di Lessate, Ballotte e Caldarroste innaffiate con ottimo vino locale. Piazza “Grande dei Castagnari”: per i celiaci i dolci tipici della Sagra… sono anche senza glutine. Campania Puglia Basilicata La Radio nella Tua Città Via Appia, 7 Lioni - Avellino www.radioclub2001.it F.M. 88.3 - 89.9 - 96 - 104.1 STEREO - RDS 101.4 - 104.2 - 104.3 - 107.4 Organizzatore Manifestazione Ente Universitas Sancti Cipriani Via Roma, n.1 84099 San Cipriano Picentino (SA) Cell. 389 6435005 - 389 6436780 www.lasagradellacastagna.net [email protected] Vari stand gastronomici, con pietanze tipiche Picentine faranno da appetitosa cornice alla “Sagra”. La Chiesa Madre rimarrà aperta al pubblico per la visita degli scavi archeologici Nei giorni precedenti e durante la Sagra gli “Angels Fly Team” sorvoleranno i cieli della Valle Picentina portando in alto, il nome della Sagra. Un servizio navetta, dal parcheggio custodito trasporterà i graditi ospiti al centro della Sagra. L’angolo Filatelico sarà attivo in Piazza Umberto I. Potrete acquistare cartoline ricordo e annulli speciali. BUON DIVERTIMENTO e… arrivederci alla prossima Sagra 2010 …da sempre e per sempre ogni ultimo sabato e domenica di ottobre 9 Sagra32ª Castagna della E Via UMBERTO I, 68 - 84099 S. Cipriano Picentino (SA) Tel/Fax. 089 861245 Cell. 338 5253323 - 338 4341575 Atelier ErLù Il nostro staff è a vostra disposizione per appuntamenti o semplici informazioni dal Lunedì al Sabato dalle 09.30 alle 13.00 dalle 15.00 alle 20.00 tel e fax 335.5215832 - 089.201091 E CENTRO DIREZIONALE Loc.Pagliarone Montecorvino Pugliano (SA) vicino Cassa Rurale Promoter: Castelluccio Maria Rosaria 389.94770209 Angelo Noschese 335.5215832 STORIA 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 11 San Cipriano Picentino San Cipriano Picentino è situato nel Parco Regionale dei Monti Picentini. Dista sedici chilomentri da Salerno e dieci dalla piana di Pontecagnano. Confina a Nord-Ovest con il territorio del Comune di Castiglione del Genovesi, a Nord-Est con quello di Giffoni Sei Casali, ad Ovest con quello di San Mango Piemonte e della città di Salerno, mentre a Sud è delimitato dai confini del Comune di Giffoni Valle Piana. Esteso su una superficie di 17.4 Kmq, è composto da cinque nuclei urbani: il Capoluogo (325 mt. s.l.m.), dove sono ubicati il Municipio ed i principali uffici amministrativi, la frazione di Vignale a Nord-Ovest (415 mt. s.l.m.), le frazioni di Pezzano, Filetta e Campigliano a Sud. Il Comune di San Cipriano nasce nel 1806 dall’aggregazione delle antiche terre dell’omonima Baronia, le Universitas Civium di Vignale, Pezzano e Filetta. Il 23 Ottobre del 1862 Vittorio Emanuele II, su indicazioni del Consiglio comunale, decretò l’apposizione del suffisso Picentino. Il Patrono, festeggiato il 16 Settembre, è San Cipriano Vescovo e Martire cartaginese. L’orografia urbana varia dai 70 ai 450 metri sul livello del mare. Domina l’intero territorio comunale la catena pre-appenninica dei Monti Picentini di cui fanno parte i rilievi di pertinenza territoriale: Monte Monna o ‘Cerreta’ (1196 mt.), Monte Merlo o ‘Visciglieta’ (837 mt.). L’ambiente è ti- Storia pico della macchia mediterranea. Offre squarci paesaggistici su Castagni, Querce, Pioppi, Aceri in altura; Olivi, Noccioli, alberi da frutta e seminativi vari a quote più basse. L’immagine del paesaggio muta a secondo delle stagioni: dal verde sfumato o intenso delle fioriture primaverili, agli ocra ed ai rossi fiammanti dell’autunno, fino alle tinte cineree della stagione invernale. L’economia è essenzialmente legata al settore primario e secondario. L’attività agricola, una volta prevalente, è caratterizzata dalle colture del Castagno, dell’Olivo, del Nocciolo, della Vite; da alberi da frutta quali Meli, Peri, Peschi e da seminativi misti e stagionali. La viabilità principale è caratterizzata dalla Strada Provinciale 18 che congiunge il territorio comunale alla Tangenziale di Salerno, alle Autostrade Salerno - Napoli e Salerno - Reggio Calabria, dalle quali è possibile raggiungerlo attraverso l’uscita di San Mango Piemonte e quella di Pontecagnano. abitanti: 6894 denominazione: Sanciprianesi (nelle frazioni storicamente tendono ad assumere il derivato dal relativo toponimo: Vignalesi, Pezzanesi, Filettesi,Campiglianesi) il più longevo: Ha compiuto 100 anni il 25 di Aprile 2009 il più giovane: È nato il 16 Settembre 2009 11 Sagra32ª Castagna della E SUDINVEST IMPRESA IMMOBILIARE IMPRESA EDILE PAOLO ZOCCOLA VIA DEL VECCHIO MUNICIPIO SAN CIPRIANO PICENTINO (SA) TEL e fax 089 861385 Cell. 335 5272368 GIUSEPPE PROCIDA OFFICINA MECCANICA DI COSTRUZIONI E RIPARAZIONI GUIDO PROCIDA DAL 1958 DI ROCCO PROCIDA E Via J. Sannazzaro, 46/50 San Cipriano Picentino (Sa) Off. 089 861039 Ab. 089 880075 Cell. 339 6687428 - 327 8812176 320 6841194 Sede legale e impianto Zona pip Località Pigne Tel. 089 861335 84099 San Cipriano Picentino STORIA 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 13 La Castagna dei Monti Picentini Le primissime testimonianze circa la presenza di alberi di Castagno nel territorio dei Monti Picentini risalgono al X secolo. Nel Codex Diplomaticus Cavensis, tra la fine dell’anno 900 e la prima decade del 1000 nel luogo detto silia in finibus salerni (l’attuale territorio della frazione Campigliano di San Cipriano Picventino) viene concessa in fitto percia de terra bacua et cum alquanti castanei. Si tratta di pochi piedi di Castagno, piantati nella vasta area pia- Preghiera dei castagnari O viandante, che arrivi da mete lontane e ti inoltri nei viottoli di campagna, ascolta le mie preghiere. Tu, che osserverai le castagne sul tuo sentiero, contemplale nella loro maestosità – guarda gli alberi che raccolgono questi frutti e rispettali – assapora il nettare dei frutti bruni dolci e corposi. Accarezza con le tue mani i rami spogli degli alberi nelle giornate fredde e tempestose e dona loro calore , quel calore che merita chi lavora tanto per darti i frutti di cui tu apprezzi il sapore . Non maltrattare né pianta né frutto, ed io umile castagnaro ti sarò grato perché il mio impegno è quello di aiutare la castagna ad arrivare fino a te. Il mio impegno non sia dunque vano , la mia natura ed il mio amore per queste piante e questi frutti siano anche la tua natura ed il tuo amore . Anonimo del Sec. XIII (lo scritto in latino è stato rinvenuto su di un cippo lapideo in alta montagna) Castagn neggiante che lambisce il fiume Picentino. Tra l’ XI ed il XII secolo in tutta l’area picentina si assiste alla formazione dei castanetum, e insertetum, ossia di Castagneti da frutto, grazie all’impulso dei monasteri benedettini, anche locali, legati principalmente all’Abbazia di Montevergine. Infatti, nei documenti, prevale la primitiva proprietà ecclesiastica dei fondi castanicoli a scapito di quella laica che, diversamente, diventerà sempre più cospicua a cominciare da XVII secolo con i larghi e massicci investimenti delle famiglie nobiliari meridionali. Tra l’anno 1000 ed il 1809 sono censiti a San Cipriano Picentini 319.22 tommoli di terreni destinati a castagneti. Il Comune di San Cipriano Picentino, rientra nell’areale di produzione della DOP (in fase di istruttoria ministeriale) della “Castagna di Serino”, insieme a quelli di Castiglione dei Genovesi, S. Mango Piemonte, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Calvanico, Baronissi in provincia di Salerno Serino; S. Lucia di Serino, S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Solofra, Montoro Inferiore e Superiore, Chiusano S.Domenico, S. Michele di Serino e Contrada in provincia di Avellino. Nella denominazione “Castagna di Serino” si comprendono due cultivar locali : la “Montemarano” e la “Verdole”. La prima, detta anche “Santimango” o “Marrone di Avellino”, è considerata dagli esperti tra le migliori varietà italiane soprattutto per le caratteristiche di pregio dei suoi frutti. Dimensioni medio-grosse dei frutti (da 50 a massimo 70 frutti per kg di prodotto), seme bianco-latteo, solcature superficiali, polpa dolce e croccante sono infatti i principali parametri di qualità che la fanno particolarmente apprezzare dai consumatori e dall’industria di trasformazione. La “Verdole” assolve soprattutto alla funzione di varietà impollinatrice, anche se in molte valli a quote basse del Serinese essa rappresenta la cultivar prevalente in quanto più resistente alle nebbie e alle crittogame. I suoi frutti sono di pezzatura media (media 69-75/kg), più tondeggianti e più brillanti. La superficie interessata dalla coltivazione di castagneti da frutto è stimata in oltre 5.000 ettari, che rappresenta più di un quarto della superficie totale delle province di Salerno e Avellino. La produzione è di circa 100.000 quintali di castagne all’anno. I Frutti sono destinati alle industrie locali di trasformazione, al consumo del prodotto fresco e all’esportazione. Nei Picentini, inoltre, l’area del Terminio-Cervialto (limitatamente ai territori dei comuni di Montella, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino, Nusco, Volturara Irpina e Montemarano (contrada Bolifano) è indicata come IGP della “Castagna di Montella”. Il riconoscimento comunitario dell’Indicazione Geografica Protetta è avvenuto attraverso il Regolamento (CE) n. 1107/96 (pubblicato sulla GUCE n. L 148/96 del 21 giugno 1996). Sagra32ª Castagna della Via Umberto I - Tel. 089 861011 S. Cipriano Picentino (SA) Riv. Via Parlamento, 14 Tel 089 881509 - Filetta 24 ORE SU 24 RICOVERI IN OSPEDALE . DIMISSIONI IN OSPEDALE . TRASFERIMENTI DA UN OSPEDALE ALL’ALTRO VISITE SPECIALISTICHE . TRASORTO PER DIALISI SERVIZIO AMBULANZA Via Costantino l’Africano, 39 Salerno 089 222336 Specialità ai funghi porcini Pizza al metro Via Convento, 96 S. Cipriano Picentino (SA) Tel 089 861140 STORIA 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 15 Curiosità storiche “per una bibliografia castanicola” Il castagno era già conosciuto ed apprezzato dai Greci per le sue numerose potenzialità: abbondante produzione di frutti molto nutrienti, utilizzo di legname, corteccia, foglie e fiori (farmacopea). Gli ellenici ne svilupparono la coltivazione selezionando le varietà, per poi consumare le castagne nei modi più diversi. Greci, Fenici ed Ebrei commerciavano questi frutti in tutto il bacino del Mediterraneo, la cui pianta era definita “albero del pane” da Senofonte (IV secolo a.C.). Virgilio dava consigli sulla coltivazione del castagno, mentre Marziale indicava che nell’Impero Romano nessuna città poteva gareggiare con Napoli nell’arrostire questo frutto. Plinio raccontava invece come con la farina di castagne si preparasse un pane particolare di cui si cibavano le donne durante le feste in onore di Cerere, periodo in cui era loro vietato mangiare cereali. I latini cuocevano le castagne sulla fiamma diretta, sotto la cenere, nel latte, o come suggeriva Apicio, al tegame con spezie, erbe aromatiche, aceto e miele. Galeno e gli altri medici dell’epoca avvertivano però Curiosi che le castagne, anche se cibo di gran nutrimento, generavano ventosità, gonfiore di ventre e mal di testa. Durante il Medioevo furono soprattutto gli ordini monastici a migliorare la coltivazione (rimboschimenti nelle aree pedemontane), la conservazione e la trasformazione delle castagne. Fu allora che si affermò il mestiere di “castagnatores”, svolto da contadini specializzati nella raccolta e lavorazione di questi prodotti del bosco. Le castagne divennero così l’alimento principale delle genti di montagna, identificato come un cibo plebeo da evitare nei menu di corte. Fu probabilmente per questi motivi se nel XIII sec. iniziò a diffondersi il termine “marrone” per indicare le qualità eccellenti, più grosse e preziose, meglio adatte ad un consumo elitario. Nel Medioevo a questo frutto venivano anche riconosciute proprietà afrodisiache, dettate soprattutto dalla sua forma di “testicolo”. Il primo a notare la somiglianza fu Isidoro di Siviglia (VI sec.) che accostò il nome castagno a “castrare”, dicendo che quando si estraevano dal riccio i due frutti gemelli, era come se si facesse una castrazione. Sulle qualità afrodisiache delle castagne si rintracciano anche testimonianze successive. Un autore arabo tardo medioevale affermava: “le castagne sono calde in primo grado e secche in secondo. Sono assai nutrienti e provocano il coito, ma gonfiano il ventre”. Nel Cinquecento il Mattioli segnalava: “provocano il coito essendo molto ventose… nelle montagne ove si raccoglie poco grano, si seccano… e fassene farina la quale valentemente supplisce per farne pane”. Nel Settecento il marrone riscosse grande favore presso le classi alte, e donare ad una signora grosse castagne confezionate in dolcetti glassati poteva alludere a maliziosi significati. L’albero del castagno, longevo come la quercia e l’olivo, ha un tronco che diviene quasi una casa con numerose gallerie interne. Ancora nello scorso secolo la raccolta delle castagne avveniva con precisi rituali. Alla fine di settembre, dopo avere ripulito il sottobosco, con lunghe pertiche si faceva la battitura dei primi marroni. I frutti, ancora nel riccio, venivano ammucchiati nella “ricciaia” coperta di foglie ed erba, per completare la maturazione e nello stesso tempo uccidere le larve che avrebbero danneggiato il raccolto. Lo stesso risultato si otteneva immergendo le castagne nell’acqua (cambiata una volta al giorno) per una settimana e poi asciugandole. Nei castagneti c’erano poi delle piccole costruzioni in pietra: i seccatoi (o anche “pagliai”), indispensabili a sviluppare il processo di conservaravazione delle castagne. Queste strutture erano suddivise su due piani da un solaio a graticcio, sopra venivano adagiate le castagne, sotto si accendeva un lento fuoco utile per essiccarle. 15 Sagra32ª Castagna della E parruccheria Veronica Per un miglior servizio si riceve per appuntamento Via Botteghe, 2 - 84099 S. Cipriano Picentino (SA) Tel. 089 861982 FARMACIA DR. MASTURZO SANITARI DIETETICI ARTICOLI PER BAMBINI COSMETICI PROFUMERIA E Piazza Umberto I, 44 - S. Cipriano Picentino (SA) - Tel. 089 861359 STORIA 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 17 La Castagna: proprietà organolettiche Castagno Castanea sativa Miller Famiglia : Fagacee Nomi locali: Castagna (liguria), Castan (piemonte), Castegna (lombardia), Castagner o Maronaro (veneto), Castagn (emilia), Marrone (toscana ), Castagnara (calabria), Castangia (sardegna). Portamento: È un albero a foglia caduca, alta fino a 30 metri, con grosso tronco e chioma tondeggiante; la corteccia è liscia e punteggiata dalle lenticelle biancastre. Foglie: Le foglie, lunghe fino a 20 cm, hanno un picciolo corto e forma lanceolata ristretta in apice acuto; il margine è seghettato in numerosi denti acuti, la superficie è variamente pelosa da giovane per divenire glabra e lucente nelle foglie adulte. Fiori: I fiori sono separati, i maschili sono disposti in glomeruli a loro volta in una lunga spiga all’ascella delle foglie; i femminili, in numero di uno-tre, sono racchiusi in un involucro detto cupola formato da diverse brattee saldate insieme. Habitat: È diffuso in boschi più o meno estesi fino a 900 m nell’Italia settentrionale e fino a 1300 m in quella meridionale, è coltivato in diverse varietà. Proprie Droghe (parti usate): Le foglie e la corteccia dei rami. Quando si raccoglie: Le foglie si raccolgono in aprile- maggio recidendole insieme al corto picciolo - La corteccia si raccoglie in autunno o in primavera. Si recidono alcuni rami di uno o due cm di diametro e se ne stacca la corteccia aiutandosi con un coltello. Come si conserva: La corteccia si taglia in pezzi lunghi circa 5 cm e si essicca al sole; le foglie si essiccano all’ombra rimuovendole spesso. Foglie e corteccia si conservano in sacchetti di carta o di tela. Come si usa la droga Composizione Chimica : Acido castano – tannico che si scinde con acido cloridrico all’ebullizione in rosso di castagno, ed uno zucchero: Contiene inoltre gomma, albumina e tracce di resina, grasso e un fermento, la lipase. Proprietà tossifughe – fortemente astringente – antispasmodiche – Uso Esterno la corteccia Per pelli fragili e delicate, arrossate. Decotto - 6 g in 100 ml di acqua. Fate lavaggi ed applicate compresse ogni 15 minuti. Uso Interno le foglie Come sedativo della tosse e blando antisettico delle vie respiratorie. Infuso - 2 g in 100 ml di acqua . Due-tre tazzine al giorno da bersi in piccoli sorsi. Tintura - 20 g in 100 ml di alcool di 60° (a macero per 5 giorni) Uno - due cucchiaini al giorn Uso Esterno le foglie Come astringente e blando disinfettante della pelle e delle mucose Infuso - 6 g in 100 ml di acqua . Fate sciacqui, lavaggi, compresse imbevute di infuso sulle parti interessate. Uso Cosmetico L’acqua di cottura delle bucce di castagne è un ottimo dopo shampoo per esaltare i riflessi dorati dei capelli biondi. In alcune regioni si usa la polpa cotta e setacciata dei frutti quale crema semifluida per detergere il viso e farne applicazioni e schiarimenti in forma di maschere. Sagra32ª Castagna della CARPENTERIA MARTINANGELO L’ARTE DEL FERRO PORTONCINI IN FERRO DELLA SECCO SISTEM ACCIAIO INFISSI DI SICUREZZA VERNICIATI CON POLVERI TERMOINDURENTI CANCELLI, RINGHIERE E SCALE LAVORI FORGIATI VIA AURIPA (ZONA IND.LE) SAN CIPRIANO PICENTINO (SA) TEL e fax 089 861988 Cell. 339 7772605 Piazza Umberto I S. Cipriano Picentino (SA) Tel 089 861930 Cell. 329 9894120 STORIA 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 19 La Sagra della Castagna di San Cipriano Picentino: l’avvento del re e della regina La Sagra della Castagna di San Cipriano Picentino è caratterizzata da una programmazione varia, ricca di momenti culturali, ludici, oltre che di tradizionali percorsi enogastronomici. È un “grande contenitore culturale” coordinato dall’Ente Universitas “Sancti Cipriani” dove anche artisti, artigiani e produttori trovano lo spazio per esprimersi ed esporre. Eventi La regina incontrastata della Festa è la Castagna che, cotta a caldarrosta, ballotta e lessa, viene offerta gratuitamente nei vari punti degustazione. Tra tutti il Calzoncello è re della manifestazione. Dolce tipico picentino a San Cipriano trova la sua più alta affermazione nei momenti di festa comunitaria e familiare. Regna sulle tavole locali fino a Natale. sfilata storica La sfilata storica Piceni, Romani, Cartaginesi e Baroni. 2000 anni e più di storia! Rivissuti attraverso una avvolgente sfilata con vestiti d’epoca della C.T.N. 75 di Vincenzo Canzanella (Napoli) 19 Sagra32ª Castagna della SPECIALIZZATI IN INTONACI A MACCHINA E di Matta L. & La Rocca M. IMPIANTI - TERMOIDRAULICI - GAS IMPIANTI SOLARI - CONDIZIONAMENTO - CONTROLLO CALDAIE FORNITURE CALDAIE - STUFE E TERMOSTUFE A PALLETS RIPARAZIONE E PRONTO INTERVENTO Maurizio 349 2524804 Leo 334 8358977 Dep. Via Luri, 2 Uff. Via Cafari, 14/A San Cipriano Picentino (SA) Cell. 380 7505809 / 347 7063779 Via Cafari 84099 San Cipriano Picentino MOBILI GIANNATTASIO Lavanderia Jonny il pulito nel rispetto della natura Corso umberto I, 64 84099 San Cipriano Picentino ARREDAMENTI CLASSICI E MODERNI COMPLEMENTI D’ARREDO ARREDAMENTO PER BAGNI E UFFICI Via J. Sannazaro 24/28 San Cipriano Picentino (SA) Tel/Fax 089 861938 abitaz. 089 861343 E Via Alfani, 6 San Cipriano Picentino (SA) Tel e Fax. 089 861730 Cell. 338 9940761 [email protected] STORIA 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 21 Eventi Castagnari di Tupprtunne I Castagnari di Tupprtunne Caccia al teso Caccia al Tesoro 21 Sagra32ª Castagna della STORIA Eventi 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 23 palio dei ciucci Il Palio dei Ciucci 23 Sagra32ª Castagna della palio dei ciucci Il Palio dei Ciucci L’Angolo del Ricordo Il Palio dei Ciucci e La voce del “Palio dei ciucci” Agostino Rizzo lo conoscono bene i sanciprianesi ma, hanno imparato a conoscerlo anche gli avventori della Sagra della Castagna. È stato per ventisei anni la voce del “palio dei ciucci”, facendolo diventare con i suoi sagaci commenti un palio particolare, fatto di ciucci turbo e cosworth, dotati di mini gomme, con zoccoli lisci o per la pioggia, con garrese aderente alla pista. Il palio che si svolge tra le due piazze del paese faceva il paio con il circuito di Montecarlo, perché anche noi avevamo la curva del tabaccaio e quella delle acque minerali; non eravamo da meno nemmeno con i box per il cambio biada... E poi i nomi dei ciucci. Chi mai dimenticherà il famoso “Mezza palla” e il dubbio amletico su chi fosse realmente il ciuccio: quello sopra o quello sotto? Questo Agostino era quello che tutti conosciamo ma, c’è n’è un altro, meno conosciuto. È l’ Agostino poeta, quello capace di vedere cose speciali e di raccontarle spostandosi da un registro all’altro della vita, capace come pochi di sorridere del tragico e, lo fa, usando la lingua dei nostri padri : come pochissimi usa il dialetto salernitano. Ancora lo ricordo nella sua abitazione di San Cipriano impegnato, sotto una montagna di libri dialettali, a studiare la “lingua e la sua sintassi” per portare a termine la sua raccolta di poesie “NIENTE PROPRIO”. Da questo suo lavoro proponiamo la lettura dell’ultima sua poesia “me ne vaco” – quasi un presagio... e la sua autobiografia. Agostino Rizzo doveva nascere con una guerra in corso, poteva scegliere tra la prima e la seconda guerra mondiale, avendo i genitori possibili per le due soluzioni (il padre era nato nel 1884 e la madre nel 1900 ); da ritardatario gli andò bene, per iniziare la vita, il 26 agosto 1942; in quel mese di quell’anno i quotidiani cominciarono ad uscire con non più di quattro pagine e dal mese successivo fu vietata la vendita delle automobili ai privati Le ristrettezze, l’alimentazione appena sufficiente, a parte le cause genetiche, spiegano i suoi difetti di fabbricazione; in ritardo, a 48 anni, si fece correggere la coartazione congenita dell’aorta. Ad un anno dalla nascita gli alleati bombardarono dal mare di Salerno, appena lontano, il paese dov’è nato, San Cipriano Picentino, e parte della sua casa, così parte della guerra si trasferì nel suo piccolo cervello e vi rimase. Da Napoli, dove attendeva a studi di medicina mai compiuti e dove viveva nel quartiere che fu dei suoi antenati materni, nel 1968, in ritardo, data l’età, anche per la rivoluzione studentesca, andò a Roma dove, con i suoi amici de La Scacchiera, inventò ed organizzò un Cafè Chantant per il teatro Parioli: ebbe successo ma non continuò. Per la propensione al ritardo fa l’antiquario. Si laurea, con molto ritardo nel 2003, cioè adesso, in materie letterarie presso l’Università di Salerno. Firma cambiali e versi con la stessa disinvoltura. Ride per non piangere. Forse morirà in ritardo. Purtroppo Agostino non morirà in ritardo perché ci ha lasciati improvvisamente l’anno scorso ma, anche il giorno della sua dipartita è stato particolare, così com’è stata tutta la sua vita. Ci ha salutati il 27 agosto, giorno a cavallo tra il suo onomastico e il suo compleanno. Ciao Agostino, e con questo saluto vogliamo salutare tutte quelle persone che hanno contribuito, come te, alla crescita e allo sviluppo della Sagra e a far conoscere questo paese osannato dal Sannazaro e che, come te, ci hanno lasciato. Infine un grazie particolare va alla moglie Franca Gagliardi e ai figli Maria Luigia, Giovanni, Francesco ed Elena che hanno autorizzato la pubblicazione della poesia e dell’autobiografia. Il Ciuccio di Fuoco Ciuccio di fuoco Me ne vaco è ffrnuta, me n’esco d’ ’o libbro Me ne scèngo pe’ ll’urdemo foglio Me ne vaco da dinto a ’stu libbro Vaco attuòrno a vede’ che se fa’; e’ sta penna m’ ’a porto cu’ mmico, chèsta ccà è ’na penna ammaistrata, me ne vaco p’ ’e cchiazze e p’ ’e viche e chi ’o ssape a chi pozzo ’ncuntrà ; si p’ ’a strata ’ncuntrasse ll’ammore i’ pe’ mme, cu ll’aiuto ’e ’sta penna, ve dicesse ’o culore e ’o sapore e che mmòsse ’stu còre me fa’; e accussì si vedèsse e ccriature o ’a vicchiaia o ’a miseria o ’a ricchezza tutte ’e ccose d’ ’o munno ch’io appuro, tutte còse venèsse a ccuntà . si pe’ ccaso ’ncucciasse c’ ’a morte lle dicèsse: aspiétte, i’ mo’ vengo, vaco e ttorno e a tturnà corro forte, damme ’o tiempo d’ ’e ghì ’a salutà . ma si ’a morte nun vo’ sape’ cunto torno ’lloco ’sta penna affatata, vène a mettere sulo ’nu punto, po’ pur’essa se vène a ccucc .. Agostino Rizzo i Municipio Piazza del Moscardino via P ozz o Vignale oI via Umbert Itinerario Storico arrivo navetta Via Pozzilli/Via Cioffi Mostra fotografica dal tema “San Cipriano ieri e... oggi” Chiesa Madre Visita ai ritrovamenti archeologici all’interno della Chiesa Le Castagne Spezzate Castiglione del Genovesi Villa Comunale Giardini 6 via ma Ro villa Cioffi 10 tta ioffi via C sco Hostel Piazza il Castagneto teghe via Bo t San France 4 7 8 9 Le castagne del Prete piazza Grande dei Castagnari i 3 11 5 via Maro Area camper Salerno Parco Madonna del Carmelo Parcheggio Sagra servizio partenza navetta punto informazioni i per visite guidate gratuite via Po zzilli via Po zzilli via Vernieri www.lasagradellacastagna.net i i Area Area Manovra autobus visitatori Giffoni Salerno 1 2 Chiesa Madre per cam ITINERARIO STORICO 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 27 A spasso tra note antiche e monumenti della “civiltà del castagno” Sulle orme di Messer Jacopo Tra il 1473 ed il 1474, il giovane Jacopo Sannazaro, insieme a suo fratello Marco Antonio ed alla giovane madre Masella, visitarono i vasti possedimenti del nonno Baldassarre Santomango, da tempo uniti a formare la Baronia delle Terre di San Cipriano, Filetta e Pezzano. Fu l’occasione per un ‘viaggio in Arcadia’, la cui immagine resterà impressa nella mente del poeta sino alla morte. Forse ospite della Famiglia Sabato che dimorava nel borgo che sarà detto “delli Vernieri”, dovette percorrere i vicoli che conducono alla vetusta Chiesa di San Cipriano(1) ed alla cappella della Confraternita di Maria SS.ma del Rosario e San Giuseppe(2). A pochi passi sorgeva la Casa dei nobili Cioffi e da questa, poco più su, la Piazza Maggiore (3) detta anche la Croce (Piazza Umberto I). Essa era il centro politico, amministrativo e commerciale dell’epoca; dove si affacciavano i fondaci e le botteghe dell’Arte della Lana. Vi si teneva la pubblica assemblea quando il Governatore la proclamava dal Balcone del Tribunale della Baronia. Di fronte, dove nel 1647 sorgerà il Convento di San Francesco di Paola (4), si estendeva l’arborato ed umbratile territorio della Savoncola con la fonte Bagnara, principale sorgente del paese. Dalla piazza risalgono ancora oggi “i Marotti (5)”, l’antico vicolo che prede il nome dalla facoltosa famiglia che vi abitava. Costeggiato di case e palazzi collega al borgo dei Luri dove nei primissimi anni del XVI secolo costruiranno case soprane le famiglie Mele ed Autuori. Lì la chiesa di Santa Maria del Soccorso(6) (o Sant’Anna) è ricordata per essere stata rifugio e salvezza durante la peste del 1656. Itinerar Storico E di Don Benedetto Nell’estate del 1873 presso la Casa di Francesco Petroni, scampato alla sciagura familiare di Casamicciola, arriva Benedetto Croce, nipote di Donna Mariannina. In quella Casa, tra ricordi monarchici ed ardori liberali che accompagneranno anche i soggiorni di Silvio Spaventa (il quale vi custodiva un biliardo personale e per il quale venivano cucite camicie di lino), gli interessi del giovane storico si tramutarono nella trascrizione dei Canti d’amore e del rito dell’accoglienza nuziale, orecchiati sul largo di Palazzo (largo Petrone), sul sagrato della cappella dell’Immacolata o lungo il vicolo poi denominato Silvio Spaventa. Don Benedetto percorre le strade della San Cipriano moderna che in quegl’anni si doterà di nuove opere: nel 1875 sarà costruito l’orologio pubblico(7) (funzionante con ingranaggi originali regolati a mano) in cima alla chiesa dell’Addolorata(8), attaccata alle Carceri del Mandamento(9); nel 1878 l’architetto Alfonso Giannattasio firmerà il progetto per la costruzione della Fontana pubblica(10), attualmente conservato presso l’Archivio Storico Comunale(11) (Custode delle memorie civiche). 27 Sagra32ª Castagna della Giffoni Sei Casali - Salerno Loc. Malche S.P. 25 tel. 089.880.148 fax 089.881.896 caseificio yogurteria caffetteria ristorazione a base di bufala Loc. Malche Giffoni Sei Casali (SA) Tel 089 883444 [email protected] ITINERARIO STORICO 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 29 Usi Nuziali Benedetto Croce durante il suo soggiorno a San Cipriano Picentino trascrisse gli usi nuziali del paese pubblicandoli sul “Giovan Battista Basile” del 1884. A San Cipriano Picentino la madre dello sposo accoglie la sposa quando entra nella casa nuziale con un piatto di argilla dove brucia dell’ incenso e nell’accoglierla dice: “Io te ‘ncenso e te scatozzo E te faccio quanto pozzo. Chello che nun pozzo io Tu’ farà u’ figlio mio Dopo di che rompe il piatto”. Qualche giorno prima del matrimonio, era usanza che il corredo della sposa , contenuto in un baule di legno addobbato con nastri bianchi, venisse portato alla casa degli sposi ed al momento del suo ingresso venivano lanciati confetti bianchi. Il corredo, appunto, rivestiva un ruolo certamente non trascurabile, in quanto parte integrante o addirittura intera dote di una fanciulla che andava sposa. I primi anni di vita di ogni fanciulla, qualsiasi fosse il suo stato sociale, erano all’insegna “del tempo dell’attesa” del matrimonio, periodo durante il quale l’educazione data alle fanciulle prevedeva un lungo e accurato apprendistato incentrato sulla confezione, il ricamo e sulla conservazione del corredo (costume, questo, giunto fino agli anni ‘60, tanto che nelle scuole si insegnava “economia domestica”). Negli ambienti borghesi e nobiliari, pur avvalendosi, per la maggior parte della preparazione del corredo, dell’opera di monache, ricamatrici e merlettaie di professione, le giovinet- Usi te imparavano ricami e merletti, che richiedono precisione e pazienza, sia come esercizio di virtu’ che preparava ed allenava alla futura convivenza coniugale, sia come attivita’ estetica e creativa, con dignita’ pari a quella della musica e della pittura, attivita’ quindi elitaria e gratificante da praticare nel salotto buono in compagnia di amiche e congiunte. Nei ceti piu’ modesti, presso i quali spesso il corredo costituiva l’intera dote, ogni giovinetta provvedeva personalmente o, al massimo, con l’aiuto di altre donne della famiglia, a confezionare e a guarnire i vari capi di corredo, cercando comunque di renderlo quanto piu’ prezioso possibile. Per tutte, comunque, un imperativo che voleva un corredo quanto piu’ possibile importante e quindi ricco di capi (si andava possibilmente a dozzine o ai loro multipli, di tutto!), in linea con la moda, ma durevole una vita (tessuti resistenti e funzionali, ma non c’era corredo che non avesse qualcosa di lino e di seta e i ricami erano rigorosamente in bianco con appena qualche nota di rosso e blu) e naturalmente guarnito il piu’ possibile attraverso stupendi ricami e inimitabili merletti: un corredo importante e ben fatto avrebbe testimoniato l’importanza, il prestigio o la ricchezza della famiglia oltre, ovviamente, all’abilita’ della futura sposa. Anche a San Cipriano Picentino , le giovinette usavano preparare il corredo nuziale ricamato con le proprie mani e i segreti del ricamo venivano tramandati oltre che di madre in figlia , mediante corsi di ricamo tenuti dalle suore del Buono e Perpetuo Soccorso. Nei primi anni ’30,infatti, le suore istituirono la prima scuola di ricamo presso “casa Noschese” in via Marotta e, successivamente ,in via Vernieri presso “casa Petrone”ed in altre case del paese ,frequentata da numerose giovanette. Dopo il secondo conflitto mondiale con la creazione della scuola materna “Domenico Amato” voluta dal comm. Antonio Amato (conosciuto per la sua pasta in tutto il mondo) per commemorare il figlio Mimì scomparso appena ventenne, le Suore continuarono presso di essa l’attività della loro scuola di ricamo formando numerose ricamatrici che ancora oggi si dedicano a questa arte . 29 arrivo navetta C g via Po zzo Vignale Le castagne del Prete tta piazza Grande dei Castagnari i Area per cam Salerno Giffoni Area Manovra autobus visitatori i Chiesa Madre g L vC C o Hostel San France sc tteghe via Bo Piazza il Castagneto g ioffi via C via Po zzilli via Po zzilli via Vernieri www.lasagradellacastagna.net villa Cioffi C v g g C ma Ro via g D i C distribuzione gratuita di vino locale oI via Umbert v stand gastronomici C g distribuzione di lesse e ballotte Municipio via Maro i Piazza del Moscardino Itinerario Enogastronomico Le Castagne Spezzate Castiglione del Genovesi C Villa Comunale Giardini Area camper Salerno Parco Madonna del Carmelo Parcheggio Sagra servizio partenza navetta distribuzione gratuita di caldarroste L punto informazioni, vendita biglietti lotteria, distribuzione opuscoli sagra C i dolci della sagra: calzoncelli, crespelle... i D ITINERARIO ENOGASTRONOMICO 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 31 Tradizione e bontà in allegria! L’Itinerario enogastronomico si snoda tra la Piazza principale, Piazza Umberto I e le strade limitrofe. In questo percorso sono sistemati ed allestiti punti espositivi e di degustazione. Le Castagne si degustano principalmente a caldarroste, cotte nelle caratteristiche “vrulere”. Quest’ultime sono grandi padelle in ferro composte dalla fornace e dalla “padella bucata” dove vengono cotte le castagne attraverso un lento procedimento di manipolazione. Talvolta nella fase di cottura viene aggiunto anche del vino rosso. Si incontrano anche postazioni dove vengono cotte le Ballotte e le Lesse. Nelle prime il procedimento di cottura non elimina la buccia, nelle seconde si presentano prive del rivestimento esterno. In questa ricetta troviamo essenze di erbe aromatiche montane: il finocchietto selvatico, principalmente, e foglie di alloro. Accanto alle Castagne la tavola della Sagra di arricchisce di pietanze tradizionali e tipiche che evocano le giornate della raccolta e del lavoro agricolo e montano: pane biscottato con fagioli, condito con olio d’oliva, cipolla e peperoncino; pasta con funghi porcini; pasta con le castagne. Itinerar Enogas Menù Turistico Domenica 25 Ottobre Il Pranzo tipico della Sagra è preparato presso Piazza il Castagneto (parcheggio In Via Botteghe) al prezzo di euro 7,50 Tubetto Sanciprianese alla castagna o Tubetto alla Picentina Salsiccia di maiale o costatella (contorni broccoli o patatine fritte) 1 bicchiere di vino locale o acqua da 0,50ml 1 calzoncello 1 cestino di caldarroste Tradizione e bontà in allegria ! 31 Itinerari ambientali Sentieri di Montagna Scopri giorno per giorno, la “Valle dei Picentini” Escursioni a piedi, un pizzico di avventura e sapori locali: guidati da gente esperta del posto conoscerete posti incantati dei “Monti Picentini”. Prenotazioni obbligatorie info: 327 1758536 Angels Fly Team L’Associazione intercomunale Gruppo Trekking Picentini - Progetto Terra, con sede legale in San Cipriano Picentino alla via G. Tisi, 5, nasce circa un anno fa da un gruppo di amici, partendo da una semplice passione nata dall’amore per le nostre radici e per il nostro territorio. Lo scenario suggestivo della Sagra della Castagna rappresenta un’opportunità per conoscere e far conoscere il territorio che viviamo attraverso le esperienze e l’andar per sentieri di Progetto Terra. Domenica 25 ottobre l’Associazione propone un’escursione a piedi itinerante sul sentiero Parco Madonna del Carmelo Croce Pezzano: alla riscoperta degli scenari incantevoli Piceni tra culto e natura. La partenza da P.zza Umberto I di San Cipriano Picentino è prevista alle ore 8.30 e percorrendo le vie del paese si raggiunge il Parco della Madonna del Carmelo dove avrà inizio il sentiero. Tra il profumo delle castagne, degli ulivi e i colori del bosco autunnale si raggiunge la località Croce Pezzano da cui è possibile ammirare il panorama del Golfo di Salerno e della Piana del Sele. Il rientro previsto per ora di pranzo nella piazza di San Cipriano Picentino sarà allietato dalla presenza di personaggi storici per le strade del paese che nel pomeriggio daranno vita alla sfilata storica e dal sapore del buon cibo che per l’occasione si potrà gustare in compagnia del Gruppo Trekking Progetto Terra. Per informazioni e contatti si può consultare il Blog – Progetto Terra Picentini dove è possibile condividere esperienze, visualizzare video e foto, scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure contattare i seguenti numeri 089/861222 - 34938664628. 3 2 ª S AG R A D E L L A C A S TAG N A 33 Strutture e Servizi pubblici principali Comune - Sede Principale e Uffici Amministrativi Via Domenico Amato tel. 089 8628211 www. sanciprianopicentino.net Stazione dei Carabinieri Via Vetrale tel. 089 861002 Comando di Polizia Municipale Via Domenico Amato, presso il Municipio tel. 089 861026 Guardia Medica Via Pozzo, presso Scuola Elementare tel. 089 861960 Emergenza Sanitaria Via Pozzo, presso Scuola Elementare tel. 118 - Croce Rossa tel. 089 861278 Poliambulatorio Info Dove mangiare Dove dormire Agriturismi Agriturismi Fondo Lazzaro Fondo Lazzaro Via Campigliano, tel.089 882068 Via Campigliano, tel.089 882068 Il Fontanone Il Fontanone Via Campigliano, tel.089 882015 Via Campigliano, tel.089 882015 Banche e Sportelli Bancomat Mazzarella Mazzarella Via Domenico Amato Via Campigliano Via San Giovanni Località Mazzarella tel. 089 881445 Località Mazzarella tel. 089 881445 La Vecchia Quercia La Vecchia Quercia Montevetrano, Loc. Cantina, tel. 089 882528 Montevetrano, Loc. Cantina, tel. 089 882528 Via Vigna Via Campigliano Via Cantina Ristorante B&B Dal Contadino B&B Fior di Loto Via Marotta, tel. 089 861140 Via Speranzo, tel. 089 881574 Masseria della Fontana Vecchia B&B mare e Monti Località Palomba, tel. 089 861247 Via Casalino, 28, tel. 089 881371 Nouvelle Maison Colomba B&B Vigna Longa Via Tora, tel. 089 882225 Loc. Corte San Paolo, tel. 089 881270 Osteria La Bugia B&B Il Priorato della Querciantica Piazza Umberto I, tel. 333 6630204 Loc. Coriglione, tel. 089 861145 Hosteria Nonno Nenè Alberghi, Ostelli e Resort Via Potenza tel. 089 8827903 Farmacie solo diurne Piazza Umberto I°- Dott. 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