il Bando - Anno XVI - n° 1 - Aprile 2013 - Trimestrale - decreto del Trib. 13/98 - Dir. Resp. Andrea Avato - Tariffa R.OC POSTE ITALIANE S.P.A. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/2/04 n. 46) art. 1, comma 1, DCB 103/2004 - Arezzo il Bando Aprile 2013 il Bando Aprile 2013 Aprile 2013 il Bando – anno 16 – n. 1 – aprile 2013 – Direttore Responsabile: Andrea Avato. Autorizzazione Tribunale di Arezzo n. 13/98 – Proprietà: Associazione “il Bando”. Hanno collaborato: Maurizio Carboni, Matteo Bidini, Giacomo Borgogni, Andrea Butti, Saverio Crestini, Stefania Luconi, Valentina Maurizi, Christian Otelli, Massimiliano Papa, Michela Roselli (coordinamento redazionale), Gianni Sarrini. Foto di: Mauro Dionigi, Filippo Gabutti, Felice Rogialli, Gianni Sarrini, Ufficio stampa Comune di Arezzo, Archivio Porta S. Andrea. Foto di copertina: Alessandro Duchi. Impaginazione e stampa: tipografia Graphicomp. Chiuso in tipografia il 18 aprile 2013. Redazione: via delle Gagliarde, 2 - Arezzo. E.mail: [email protected] Il sommario: Pag. 4 Editoriale Pag. 4 Prossime iniziative Pag. 5 I prossimi mesi Pag. 6 Elezioni Comitato giovanile Pag. 7 “La nostra forza” Pag. 8 La scomparsa di Marcantoni Pag. 9 I cento anni di Tripolino Pag. 10 La Giostra a Roma Pag. 12 Intervista al vice-capitano Pag. 14 La nuova Magistratura Pag. 15 Le Lance d’oro 2013 Pag. 16 Saracinews Pag. 18 Nuovi Rettori GIERREMME srl LAVORAZIONI METALLICHE IN GENERALE CARPENTERIA METALLICA ARREDAMENTI NEGOZI RETI DA LETTO METALLICHE Sede e Stab.: Via Fiorentina, 1 - AREZZO Te l . 0 5 7 5 2 3 8 9 3 - F a x 0 5 7 5 2 4 9 4 1 III il Bando Aprile 2013 Editoriale A Il cinque per mille, l’anima leggera, la lancia d’oro sulla terrazza desso che il cinque per mille della dichiarazione dei redditi si può destinare a Sant’Andrea, viene da pensare a quanti cinque per mille del nostro tempo, della nostra vita, delle nostre emozioni abbiamo già dedicato a questa variegata e multiforme entità che si chiama quartiere. Un cinque per mille oggi, un cinque per mille domani, una serata in sede e una alla cena propiziatoria, un pomeriggio in piazza sotto il sole, una notte a festeggiare la lancia e la clessidra si è ribaltata milioni di volte. Giorni, mesi, anni in fila uno dietro l’altro. Poi ognuno ha il suo ricordo in testa e la sua foto incorniciata sul comodino, oltre ad un personalissimo discorso da cominciare con il classico “ti ricordi quella volta che…”. Siamo tutti diversi ma anche tutti uguali. Unici nella storia che ci portiamo dentro e però saracinamente globalizzati per ciò che il quartiere ci ha trasmesso. Da questo punto di vista, è stato un investimento mirato e remunerativo. E’ praticamente impossibile che ci sia qualcuno in perdita, o che non abbia ricevuto più di quanto ha dato, anche solo per aver indossato il costume una volta, per aver visto una lancia stamparsi sulla V o per essersi annodato al collo un foulard biancoverde. C’è magia in tutto ciò ed è la magia delle cose fatte con il cuore, della passione presa a braccetto da ragazzi e accompagnata fino a ora. Ripensando al fatto che la Giostra ci sfugge da un po’ e che gli ultimi due anni sono stati appena appena complicati (sulla lizza, a San Giusto per niente), verrebbe quasi da dire che in fondo stiamo bene così, stiamo bene lo stesso, l’anima è leggera a prescindere. Poi però butti un occhio sull’immagine che hai sul telefonino, di quella sera in via delle Gagliarde con mille persone e la lancia d’oro sulla terrazza, e ti torna la voglia di provare quel brivido lì. E non al cinque per mille. Al cento per cento. Andrea Avato Prossime iniziative: Sabato 18 maggio: Pizzeria in Sede Domenica 19 maggio: Gita a Mirabilandia Giovedì 23 maggio, scuderie del Quartiere: Allenamento con Giostra simulata Venerdì 24 maggio, sala d’Armi del Quartiere ore 21: Presentazione dei Soggetti delle Lance d’Oro 2013 (a cura della Società Storica Aretina) intervengono Luca Berti, Liletta Fornasari e Claudio Santori Domenica 26 maggio: Disfida d’Arco “Città di Arezzo”. Gara d’arco storico (a cura degli Arcieri della Chimera). Venerdì 31 maggio, scuderie del Quartiere: “regolamento sotto le stelle” – studio del regolamento tecnico della Giostra e degustazioni di Calici di Vino Sabato 1 giugno: Pizzeria in Sede Domenica 2 giugno: PEDALATA BIANCOVERDE La tradizionale biciclettata per le strade del Quartiere e colazione alle scuderie. Ritrovo ore 9.00 in Piazza San Giusto. Domenica 9 giugno, Giardini di Largo Campioni: “METTI IN PIAZZA LO SPORT” (con il Patrocinio di Comune e Provincia di Arezzo) Venerdì 7 Giugno, scuderie del Quartiere: Allenamento con Giostra simulata STAMPI TRANCE ATTREZZATURE MECCANICHE Via Anconetana, 129/A-2-3-4 • Tel. 0575 360112 • Fax 0575 360172 • [email protected] IV il Bando Aprile 2013 CARBONI SUL LAVORO DEI PROSSIMI MESI Il Rettore ricorda Franco Marcantoni e parla degli impegni in cantiere da qui a giugno V oglio iniziare ricordando un Quartierista, con la Q maiuscola, che ci ha lasciati nei mesi scorsi: il nostro socio onorario Franco Marcantoni; la sua scomparsa ci ha molto addolorati perché Franco ha vissuto tutta la sua vita nel Quartiere, come figurante prima, poi come dirigente ed infine come sostenitore; sempre presente nella vita rionale e pronto a dare una mano. Franco è stato un generoso che ha vissuto la Giostra a 360 gradi, ha amato profondamente la Giostra, assieme alla sua famiglia e al proprio lavoro. Una brava persona, lo dico senza retorica di circostanza, che lascia un vuoto nel Quartiere e nella Giostra impossibile da riempire. A nome di tutto il Consiglio voglio rinnovare alla sua famiglia il cordoglio di tutto il Popolo biancoverde. L’evento principale di questi primi mesi del 2013 è stato l’Assemblea dei soci: una riunione partecipata che ha visto un dibattito costruttivo e l’apprezzamento delle relazioni esposte dal Consiglio. Mi ha fatto molto piacere il clima, sereno e propositivo, con cui si è discusso dell’anno appena trascorso ma anche dei programmi futuri. L’omaggio al capitano uscente Andrea Lanzi e l’incoraggiamento verso il capitano Luca Bichi è stato davvero un bel segnale che ci ha fatto concludere la serata davvero positivamente, così come negli ultimi anni. Tutti noi ne siamo usciti ancor più uniti e motivati nei programmi che stiamo per realizzare da qui alla Giostra di giugno. Nell’organizzare tanti eventi sarà presente, come sempre, il Comitato Giovanile, che ha recentemente rinnovato le cariche: voglio ringraziare il presidente uscente Francesco Bonacci e salutare il nuovo Andrea Butti, assieme a tutto il gruppo dirigente. Grazie dunque ai dirigenti uscenti e un caloroso augurio di buon lavoro ai neo eletti. I prossimi mesi saranno densi di appuntamenti: le tradizionali iniziative sociali come “Metti in Piazza lo Sport”, il Torneo di Arco storico, la Pedalata biancoverde, la festa studentesca “Spring Party”, e poi le pizzerie sociali. Quest’anno ospiteremo la presentazione dei soggetti delle Lance d’oro 2013, interessante conferenza a cura della Società Storica Aretina che si svolge a turno nei quattro quartieri. Accanto alle iniziative sociali non si è mai interrotto il lavoro dei nostri giostratori: sotto la guida di Angiolo Checcacci e di capitan Bichi stanno impegnandosi in maniera encomiabile nel preparare la Giostra e nuove cavalcature. Accanto a loro c’è uno staff determinato e motivato che, con l’aiuto di numerosi quartieristi che voglio ringraziare, ha dato corso a numerosi lavori di manutenzione, ordinaria e non solo, alla nostra struttura di Staggiano. Lavori resisi necessari perché stiamo per arrivare ai dieci anni di vita della scuderia e perché abbiamo deciso nuovi investimenti per rendere ancora più competitivo tecnicamente il nostro Quartiere. Tutto questo, iniziative sociali e struttura tecnica, è tenuto in piedi dal lavoro di dirigenti e quartieristi e dal contributo di tanti sostenitori. Tutti costoro possono contribuire ulteriormente al sostegno del Quartiere con una nuova forma: devolvendo il 5xmille al Quartiere di Porta Sant’andrea. Per farlo serve compilare la scheda per la scelta della destinazione del cinque per mille dell’Irpef allegata al modello 730/2013 o UNICO /2013 per la dichiarazione dei redditi del 2012. Un’operazione molto semplice: basta inserire i propri dati anagrafici, il Codice Fiscale del Quartiere 92006020512 e la propria firma. La scelta della destinazione dell’8xmille e quella del 5xmille NON sono in alcun modo alternative fra loro, pertanto possono essere espresse entrambe le scelte e non comportano alcun costo. Una semplice firma, senza alcun aggravio, può significare un aiuto in più per raggiungere l’obiettivo di tutti noi: la Vittoria! A questo è dedicato il nostro impegno quotidiano. Grazie a chi vorrà sostenerci. Maurizio Carboni V il Bando Aprile 2013 Lo scorso 3 marzo si sono svolte le elezioni per le cariche del Comitato Giovanile: ANDREA BUTTI PRESIDENTE DEI GIOVANI L a sera di domenica 3 marzo si sono svolte nel quartier generale biancoverde di via delle Gagliarde, le nuove elezioni del Comitato Giovanile del Quartiere. La serata si è aperta leggendo un articolo che ripercorreva tutta la vita del Comitato dalla sua fondazione fino ai giorni nostri. Il nostro Quartiere, per primo, ha fondato quest’organizzazione di ragazzi per creare spazi, eventi e attività per stare durante tutto l’anno vicino ai propri colori e ai “compagni di lizza”. Inoltre tra le righe si sono rivissute le prime riunioni, le cene, le feste, le iniziative per tutte le famiglie che tuttora sono considerate attività alla base della vita di quartiere. A differenza dell’anno passato, le votazioni non si sono svolte per mezzo di cabine elettorali e urne per le schede: il presidente Francesco Bonacci, dopo le parole di ringraziamento per la fiducia passata e l’aiuto ricevuto da tutti i ragazzi del comitato durante l’anno trascorso, assieme agli uscenti ha proposto di scegliere i membri che avrebbero fatto parte del nuovo comitato direttamente durante la riunione. Le votazioni sono state quindi svolte, come alla prima riunione, per alzata di mano e all’unanimità è stato scelto il nuovo gruppo dirigente. Bonacci passa il testimone ad Andrea Butti, che diventa quindi la nuova voce del Comitato Giovanile Biancoverde. Andrea compirà ventiquattro anni il prossimo 22 agosto, è studente alla Facoltà di Economia a Firenze. Si è vestito con i nostri colori per la prima volta nel 2008 e nel 2011 è stato premiato come “Miglior Figurante”. Per i ruoli di vicepresidenti restano in carica Jacopo Caneschi e Pietro Toti cui si aggiunge Andrea Gavagni, mentre per gli incarichi di segretari sono stati scelti Gianluca Bronzi e Camilla De Antoniis; come cassieri Massimiliano Papa e Francesco Torzoni. Gli addetti al tesseramento, infine, sono Giacomo Borgogni, VI Lorenzo Mancini, Sofia Montini, Christian Otelli e Giulio Sensi che hanno come referente Giacomo Veltroni. Il nuovo presidente, nel suo primo discorso, ha sottolineato il fatto che vorrebbe che fosse tutto il comitato a proporre idee ed iniziative e che ognuno instaurasse i rapporti per realizzare le proprie idee; ha posto l’attenzione sulla grinta e l’iniziativa personale come base per poter creare un comitato attivo e leader come vogliamo essere. Butti e il Consiglio hanno tenuto a puntualizzare che terranno le file delle iniziative e daranno una mano a rendere realizzabile ogni buona idea ma che contano molto sulla volontà di tutti per far riuscire bene le iniziative del Comitato. Saverio Crestini, portavoce del comitato al Consiglio, con il suo intervento ha riacceso la fiamma di passione per i colori bianco verdi tra i presenti : “Ciò che contraddistingue il Quartiere di porta S.Andrea da più di trent’anni è il Comitato Giovanile, primo per efficienza ed affidabilità;le recenti sconfitte sono pesate molto sul morale dei quartieristi ma il Comitato conta di riuscire a coinvolgere sempre più ragazzi giovani che si affacciano per la prima volta alla vita del quartiere”. Dopo le belle parole di Saverio sono intervenuti anche Alex Lanini e Gianni Sarrini con discorsi incoraggianti e costruttivi volti a spronare l’iniziativa del comitato e a ricreare il gruppo unito e compatto che è sempre stato il Comitato Giovanile Bianco-Verde. La serata si è conclusa con il brindisi per il nuovo mandato ed il simbolico taglio della torta con raffigurato al centro l’emblema del Quartiere. A tutti un caloroso augurio per la nuova strada intrapresa… “di Verde alla Croce di Sant’Andrea d’Argento”. Giacomo Borgogni & Christian Otelli il Bando Aprile 2013 Il neoeletto presidente del Comitato Giovanile dà la carica ai giovani biancoverdi BUTTI: “LA NOSTRA FORZA E’ IL GRUPPO!” L a prima cosa che mi preme sottolineare è che tutte le cariche sono state scelte all’unanimità dai ragazzi presenti in sede lo scorso 3 Marzo, segno di una grande coesione e condivisione di idee. Questo Comitato è nato nel 1979 ed ha perciò una grande storia alle spalle; per me è quindi un onore ricoprire questa grandissimo impegno da parte di tutti, per raggiungere quell’obiettivo che ci manca da qualche anno: la vittoria. Proprio in un momento così difficile (dato che eravamo abituati a vincere con una certa frequenza) questi ragazzi stanno dimostrando un grandissimo attaccamento ai nostri colori restando uniti e carichi, con tanta voglia di dare il massimo per tornare a sollevare la Lancia d’Oro. Quello che vorrei che tutti i ragazzi capissero è che siamo un Comitato veramente molto fortunato: abbiamo un Consiglio Direttivo che ci appoggia in tutte le nostre iniziative, abbiamo una sede bellissima a nostra disposizione e un museo stupendo per rivivere la storia del Quartiere di Porta Sant’Andrea. Ci tengo inoltre a ringraziare il Presidente uscente Francesco Bonacci e tutti coloro che lo hanno aiutato lo scorso anno, per il grande lavoro svolto e per essersi messi fin da subito a completa disposizione del Comitato. Con la certezza che siamo un grande gruppo e che otterremo grandi risultati, faccio un grosso in bocca al lupo a tutti noi!! Andrea Butti carica, visti anche gli illustri predecessori, e metterò tutto me stesso per dare il massimo al nostro Quartiere. Tuttavia la forza del Comitato Giovanile di Sant’Andrea è il gruppo, sono tutti quei ragazzi, grandi e piccoli, che si danno da fare tutto l’anno per i nostri colori, chi lavorando alle scuderie, chi alle pizzerie in sede o in tutte le altre iniziative in cui i quartieri vengono continuamente coinvolti; ed è proprio su questi ragazzi che vogliamo puntare fortemente per regalarci un presente ricco di soddisfazioni, ma anche per formare i ragazzi più giovani che in futuro dovranno tenere le redini di questo glorioso Comitato. Come sempre le nostre iniziative saranno molteplici ed è per questo che servirà un Via G. Ferraris, 174/6/8 - Arezzo - Italy Tel. 0575 380106 - Fax 0575 984901 www.puntosicurezzaar.com [email protected] VII il Bando Aprile 2013 L’improvvisa scomparsa di Franco Marcantoni, appassionato quartierista e dirigente settantasei anni di VITA BIANCOVERDE L o scorso 27 febbraio, dopo una brevissima malattia è mancato Francesco Marcantoni, per tutti Franco, nostro socio onorario e a lungo dirigente del Quartiere, di cui era stato figurante fin da ragazzino poi consigliere, provveditore, aiuto regista ed infine rettore vicario fino al 1997. Franco ci teneva a dire, con il suo inconfondibile sorriso, che non poteva che essere di Sant’Andrea visto che era nato in via Fontanella e a Sant’Andrea e alla Giostra è stato veramente attaccato per tutta la vita, non mancando mai un appuntamento con il Saracino e fino alla fine partecipe di tutte le iniziative Giostresche, a fianco della moglie Grazia oppure con i carissimi nipoti, che già aveva avviato alla “carriera” di figuranti come paggetti. Nella vita lavorativa era un fabbro artigiano, contitolare della ditta Gierremme e la nostra sede, in particolare la Sala d’Armi, è stata oggetto di tanti suoi lavori di ferro battuto che eseguiva con la maestria di chi aveva imparato il mestiere da bambino, nelle officine degli artigiani aretini dove, come diceva, gli avevano insegnato a “rubare con gli occhi” il mestiere da quelli più esperti. Da alcuni anni era il “medico” del Buratto che, su incarico dell’Istituzione Giostra, smontava e metteva a punto nei complicati meccanismi ogni qualvolta fosse necessario. Nel ricordarlo il nostro rettore Carboni lo ha definito un “Quartierista con la Q maiuscola” ed è vero: Franco è stato d’esempio a tanti con il suo essere sempre vicino e a disposizione del Quartiere a prescindere dal fatto che occupasse o meno ancora una carica; sapevamo di poter sempre contare su di lui anche all’ultimo momento. Alle esequie era presente una delegazione del Quartiere con il Vessillo e sul feretro era stato posto dai figli il foulard biancoverde. Il saluto, molto commosso, l’ha fatto il nostro rettore onorario Faliero Papini che ha saputo esprimere a Grazia, ai figli Daniele, Michele e Barbara e a tutti i familiari il cordoglio di tutto il popolo di Sant’Andrea. Per quelli della mia generazione è stato un momento molto doloroso: Franco era un dirigente adulto, coetaneo dei nostri padri, quando ci siamo avvicinati al Quartiere e da lui e da quelli della sua generazione abbiamo imparato a “essere” dirigenti molti anni prima di diventarlo. C’erano dirigenti di spessore cittadino come i Municchi, i Papini, i Lelli, assieme a questi i nostri punti di riferimento concreto erano i Marcantoni, i Crulli, i Porcellotti, i Francesini. Loro ci hanno insegnato che l’esempio vale più di mille parole e che l’attaccamento al Quartiere si dimostra con tanti piccoli continui gesti. Con loro abbiamo discusso, anche litigato, ma nessuno ha mai messo in discussione l’amore verso il Quartiere dell’altro, per questo le discussioni e i litigi duravano lo spazio di una notte, poi bastava una stretta di mano per ricominciare a scherzare come prima. Franco nella vita era un artigiano e il suo atteggiamento nel lavoro ma anche nel Quartiere era quello dei vecchi artigiani, che consideravano loro dovere trasmettere ai più giovani il proprio bagaglio di sapere ed esperienza, e lui spiegava e raccontava fatti, aneddoti, condivideva con te una vita passata con il biancoverde cucito addosso. Nel 2011 l’assemblea dei soci lo aveva nominato socio onorario e, nel breve discorso di ringraziamento, aveva ricordato una riunione del Consiglio, negli anni ’80 al Circolino con il pratino coperto di neve… finì che invece della riunione quei dirigenti, molti dei quali sopra i cinquanta, fecero a “pallate” ed alla fine, ricordò a tutti noi Franco, il Municchi disse “Anche questo è il Quartiere!”. In questa frase così semplice e in quell’aneddoto c’è racchiuso il messaggio che Franco ci ha voluto dare in settantasei anni di vita biancoverde. Gianni Sarrini Insegnante Scuola Nazionale Mastrofiorista TANTARI FRANCESCO Via A. Alessi n° 20 - 52100 AREZZO (La Marchionna) Tel./Fax 0575 299184 VIII il Bando Aprile 2013 CENTO CANDELINE PER “TRIPOLINO” Il centenario del Giostratore più vittoriosodi tutti i tempi, festeggiato da Giostra e Palio. E ’ arrivato a Palazzo Moretti come meglio sapeva fare: a cavallo, anche se di una 500, in trionfo tra la sua gente, tra quelle persone delle più svariate generazioni che da quasi un secolo hanno seguito le sue gesta ed hanno ascoltato i suoi racconti di ritorno dalle Piazze di Siena e Arezzo. Semplicemente Tripolino, un uomo che ha sciolto il cuore di tutti coloro che erano presenti alla dovutissima cerimonia organizzata da Roberto Parnetti domenica 10 marzo a Casamaggiore di Pozzuolo Umbro, perché con quel sorriso di sempre e quegli occhi un po’ lucidi ha cercato fin dal primo momento di trasmettere una parola sola: grazie. L’arrivo di Tripoli Torrini è stato accolto dalle chiarine e dal rullo dei tamburi del Gruppo Musici della Giostra che lo hanno aspettato davanti al palazzo e fin su l’entrata nella sala storica, momento trionfale che solo in pochi avranno mai la fortuna di vivere. Perché il privilegio più grande, neanche a dirlo, è stato quello di avere assieme, tra le mura di quella fortunata sala di Pozzuolo, sia la Giostra del Saracino che il Palio di Siena, cosa più unica che rara. La prima festa era rappresentata dal presidente dell’Istituzione Giostra Angiolo Agnolucci, accompagnato dai Rettori dei Quartieri e dai Vessilliferi recanti gli emblemi; la seconda dai Priori delle Contrade per le quali Tripoli ha vinto il Palio, ovvero Paolo Neri per la Nobile Contrada del Nicchio, Laura Bonelli per la Contrada del Drago, Andrea Viviani per la Contrada della Lupa e Senio Corsi per la Contrada della Chiocciola. Altro privilegio, inoltre, non poteva essere che la presenza delle bandiere di queste realtà che solo in casi eccezionali vengono portate fuori dalle mura di Siena: difficilmente si potranno rivedere quei drappi lontani dai palazzi di via dei Pispini, di via Giacomo Matteotti, di via Vallerozzi e da via di San Marco. Ma per Tripolino è possibile anche questo, lui che confessò ad uno scrittore di Siena che “il Palio gli aveva lasciato un solco nell’anima a forma di sorriso”. Il momento più toccante sicuramente è stato quando Tripoli ha preso parola e, anche se con un po’ di fatica, ha esordito con una frase bellissima: “Posso giurare di non aver fatto delle cattive azioni a nessuno nella mia vita“. Mai pensiero poteva essere più sincero, e non è un caso se tra quei “10 assassini” che galoppano nel tufo di Piazza del Campo lui è stato ricordato come il Fantino Gentiluomo, e le foto in cui è ritratto con il sorriso in Piazza Grande sono la conferma della sua bontà. Tripoli con queste parole ci ha dato la più bella lezione di vita, che la lealtà e il rispetto degli altri rimane la cosa più importante, anche più di vincere un Palio o un’edizione del Saracino. Sui ricordi di carriera, invece, è stato un po’ vago se così possiamo dire: purtroppo l’età non lo ha aiutato ad essere lucido come una volta e stranamente tendeva a rievocare più le imprese di Monte San Savino piuttosto che quelle sul tufo del Campo o sulla lizza di Piazza Grande. Ma poco importa, perché ci hanno pensato i Palii vinti e le lance d’Oro alzate al cielo a lasciare impresso il suo nome nella storia, per l’eternità. Anche una compagine di Porta Sant’Andrea, ovviamente, era presente alla cerimonia: insieme al Vessillo è intervenuta una piccola delegazione di ragazzi del Comitato Giovanile che hanno voluto accompagnare il Rettore Maurizio Carboni e il Consigliere Gianni Sarrini, intervenuti istituzionalmente per le celebrazioni. I ragazzi si sono regalati anche una foto ricordo con l’intramontabile Tripolino al quale è stato posto il fazzoletto al collo in ricordo degli otto anni trascorsi a Sant’Andrea (1954 – 1958, 1966 – 1968) e delle due indimenticabili Lance d’Oro che ci ha regalato insieme a Ivo Bottacci e Franco Ricci. Tra i presenti di via delle Gagliarde anche lo storico quartierista Fabio Pecchi, da tutti conosciuti come il “Fibio”, emozionato nel ricordo di quegli anni. Non ci rimane che dire “grazie Tripolino!” per quello che hai fatto a Sant’Andrea, noi biancoverdi non ce lo dimenticheremo mai. Saverio Crestini IX il Bando Aprile 2013 La giostra in trasferta dal papa Racconto, semi-serio, della sfilata “romana” dei figuranti del Saracino per l’Epifania S ono le 5.00 di mattina e davanti allo stadio comunale “Città di Arezzo” si sentono tante lamentele: “Era davvero necessario così presto?” “Ma quando arriva l’autobus?” “Avete portato la colazione?”. E’ la mattina del 6 Gennaio, l’Epifania, e tutti i Quartieristi, Musici, Sbandieratori si sono dati appuntamento per una trasferta molto importante; il Papa, si proprio lui, ci ha invitati a sfilare in via della Conciliazione a Roma per l’Angelus domenicale e i Quartieri hanno chiamato ad adunata tutti gli armati, capitani, rettori, cavalieri di casata rigorosamente a cavallo, dame, paggi, paggetti, insomma, non manca proprio nessuno! Ancora le piante si scrollano di dosso la giuggiola che già una gran folla si è radunata nel parcheggio e iniziano a risuonare i primi cori. Tanta è la nostalgia di quelle due settimane che non si perde l’occasione per ricordarsi qualche coro. Finalmente arriva l’autobus di Sant’Andrea, giustamente l’unico in ritardo, e tutti dentro a scazzottarsi per i posti, manco fosse una gita scolastica! Chi dorme, chi ascolta la musica, chi è arrivato direttamente dal Grace e, con il ritornello di Gangnam Style ancora in testa, non manca di cantarla per tutto il viaggio. Dopo diverse lamentele e insubordinazioni Gianni ‘il Nana’ Sarrini ci distribuisce la colazione a base di merendine e Estathè: basta davvero poco per farci felici! Il viaggio è breve e in poco tempo siamo alle porte di Roma. Proprio come una scolaresca in gita partono le offese e gli scherzi ai passanti e alle macchine che hanno la sfortuna di passare accanto all’autobus. Entriamo in un parcheggio coperto vicino il Vaticano e, appena scesi dall’autobus, tutti con la sigaretta in bocca a formare un cappino che si fa beffa del cartello ‘Vietato Fumare Qui’. Saliamo in ascensore al terzo piano dell’edificio dove ci aspettano già in una stanzina con i costumi, preparati dai nostri solerti addetti, partiti addirittura il giorno prima. Come al solito è il caos: “Avete un paio di bretelle in più?”, “Non mi stanno le scarpe!” o ancora “Chi ha preso la mia cintura?”, “Mi leghi qui?” e infine qualcuno inveisce “Vi volete dare una mossa che c’è gente che aspetta fuori! Siamo in ritardo!”. Alla fine tutti fuori e ognuno orgoglioso dei suoi colori gonfia il petto di fronte ai Quartieristi rivali. Attraversiamo a piedi una buona parte di via della Conciliazione fino a Castel Sant’Angelo, facciamo il giro ed eccoci tutti lì: STREET BAR VIA DEI CENCI, 14 AREZZO X il Bando Aprile 2013 Quartieristi, Sbandieratori, Musici, Cavalli, scopriamo che ci sono molti costumi da ogni manifestazione di Arezzo. Palii, Quintane, Carnevali, Arcieri in costume sono tutti lì, e tutti da Arezzo. Il regista ci sistema, ci mette in fila e dopo una bella attesa si parte. In fondo via della Conciliazione San Pietro si staglia imponente e riempie gli occhi di chi lo ammira. Molte persone sono venute ad assistere all’Angelus e sicuramente non si aspettavano di trovare un esercito che entra in armi in Vaticano. Gli sbandieratori, avanti a tutti, mostrano ancora una volta la loro bravura seguiti da musici, cavalieri e Quartieri. Piazza San Pietro è tutta nostra, mille colori che attraversano i secoli si mescolano davanti a quella folla di gente che ammira stupita. Finito l’Angelus Benedetto XVI ci ringrazia e un applauso si alza. Tutto finito. Anzi no. Torniamo indietro e ci cambiamo. Ci danno dei coupon per pranzare nel ristorante e mentre siamo seduti gira la voce: “Alle 14.00 ci troviamo fuori e visitiamo San Pietro”. Ovvio che alle 14.00 ancora sono tutti seduti a pranzare però, seppur con il nostro regolare ritardo, pian piano si forma un discreto gruppetto e, scortati dalla gendarmeria Vaticana, passiamo da un ingresso secondario per entrare nella Basilica. E’ incredibile quanto tutto sia enorme e sfarzoso; con gli occhi fissi verso l’alto ti senti veramente piccolo e la domanda che ti poni è solo una: “Ma come hanno fatto a costruire una cosa così?!”. Dopo svariati controlli e Guardie Svizzere che ci guardano storto entriamo da una piccola porta collocata sulla sinistra della chiesa. Lo spettacolo è indescrivibile. Io non ero mai entrato dentro a San Pietro e forse ciò che vedevo mi stupiva più che ad altri ma era incredibile. Colonne enormi che sorreggevano il cupolone, vetrate coloratissime illuminate dalla luce esterna, altari e sfarzi ovunque; nulla era piccolo e nessun dettaglio sottovalutato. Decidiamo di girellare un pochino e visitare la Basilica. Incredibili quanti cimeli e reliquie vi siano in giro, una preghiera davanti alla Porta Santa, un segno della croce davanti al sepolcro di Giovanni Paolo II, una foto di gruppo davanti alla statua di Sant’Andrea. Tra le schiere di chi è rimasto inizia a correre la proposta “Perché non visitiamo il Cupolone?”; detto fatto siamo già in fila alla biglietteria: 5€ salita a piedi di ben 537 scalini, 8€ con l’ascensore. Che fai? Non la fai tutta a piedi?! Partiamo tutti convinti ma già a metà scalinata si capisce chi è un atleta e chi no. La fine sembra sempre più lontana quand’ecco che si esce. La vista è incredibile e la fatica è sparita. Tutta Roma è sotto: l’Altare della Patria, il Colosseo, i fori Imperiali, lo Stadio Olimpico, i giardini Vaticani, l’Arco di Costantino, tutto nella stessa meravigliosa cornice. Ne è valsa la pena. Scattiamo delle foto e riprendiamo le scale. Scendendo notiamo varie targhe lungo i corridoi riportanti i nomi e le date di tutte le autorità che sono state lassù, sono davvero tante. Facciamo ancora un po’ i turisti in giro per San Pietro ma l’ora è arrivata e poco dopo torniamo nell’autobus. Stanchi ma contenti torniamo indietro, siamo partiti col buio e torniamo con il buio; gran bella giornata per la Giostra del Saracino. Matteo Bidini XI il Bando Aprile 2013 braconi: giovane di belle speranze L’intervista al nuovo Vice Capitano, da 5 anni responsabile delle scuderie “Franco Ricci” F rancesco, Sant’Andrea ormai fa parte di te da molti anni. «Sono entrato al Quartiere nell’inverno del 2003 grazie al mio amico e compagno di scuola Saverio Crestini che mi ha spinto a conoscere la realtà di Sant’Andrea; mi sono vestito per la prima volta nel giugno del 2004, una Giostra indimenticabile perché ha coinciso con la vittoria. Poco tempo dopo, all’incirca dal 2006, quando sono stato eletto presidente del Comitato giovanile, ho iniziato a frequentare il campo prova del Quartiere e da lì è nata una grande passione per il mondo dei cavalli anche grazie ad Andrea Lanzi che mi ha voluto vicino a se come responsabile delle scuderie. In questo lungo periodo sono cresciuto molto, tanto che ho avuto la soddisfazione di essere eletto Vice Capitano questo inverno». Facciamo un passo indietro. Come tutti sei partito dalle basi, quindi la prima vera esperienza è stato il Comitato Giovanile. Che ricordi hai di quel periodo? «Il mio primo incarico, infatti, è stato qui, dove ho ricoperto la carica di Presidente nel 2006. Come esperienza è stata bellissima perché alla fine mi sono ritrovato a confrontarmi con tante persone, anche più grandi di me, che non avevo mai visto o conosciuto; credo che in quel periodo con tutti i ragazzi del Comitato abbiamo fatto un buon lavoro e spero di aver dato un contributo forte. E’ stata un’avventura molto formativa a livello personale, soprattutto nel campo pratico: ho imparato tantissime cose che forse da solo non avrei mai acquisito». Il secondo traguardo è stata l’elezione a Consigliere del Quartiere in età molto giovane. Anche in questo caso una grande responsabilità? «Sì, sono stato eletto Consigliere nel 2009, a ventidue anni. Dei ventuno dirigenti ero il più giovane e forse è stata una scommessa di chi mi ha chiesto di entrare; non credo di aver bruciato le tappe alla fine, perché seppur giovane avevo già dietro di me abbastanza esperienza da potermi difendere bene all’interno del Consiglio. Poi Andrea Lanzi è stato fondamentale in questo, considerando che mi ha voluto alle scuderie e lì il mio nome ha iniziato XII a girare; sicuramente c’erano e ci sono tanti ragazzi validi che entreranno a far parte del Consiglio». Com’è nata la grande passione per i cavalli? Perché tra tutte le mansioni del Quartiere proprio la scelta delle scuderie? «Tutto è nato per caso, un fulmine a ciel sereno. Mi sarebbe piaciuto vestirmi da cavaliere di casata e per farlo avevo bisogno di un minimo di conoscenza dell’animale e di tutto quello che gli gira intorno; mi avvicinai al campo prove nel 2006 dove presi un po’ confidenza con l’ambiente, tanto che poi mi premiarono con il vestito che ambivo. Da lì è stato tutto un crescendo: ho imparato a gestire un cavallo, a pulirlo, a sellarlo, a fare tutte quelle piccole cose che oggi sono le basi per stare al campo. Nel 2008 ho iniziato ad avere un po’ più di responsabilità all’interno delle scuderie e alla fine nel 2009 mi è stato conferito l’incarico di responsabile dal Consiglio». Gravitando in mezzo ai cavalli, hai mai pensato di fare il giostratore? «E’ stata un’idea molto vaga. Sapevo montare, mi sono migliorato e spesso aiutavo Stefano a muovere i suoi cavalli; il lavoro era tanto e per questo gli davo una mano. Mi venne chiesto se mi sarebbe piaciuto cominciare a montare seriamente per il Quartiere, ma poi non ne abbiamo fatto di nulla e ho preferito intraprendere altre il Bando Aprile 2013 strade». Quali sono le responsabilità dell’addetto alle scuderie? Di cosa ti occupi? «Mi occupo di tutto quello che concerne questo ambiente, coadiuvato in primis dal Capitano, dal Preparatore e dai Giostratori. Nello specifico le responsabilità sono di riuscire a gestire i turni dei ragazzi che pensano all’approvvigionamento dei cavalli e alla loro pulizia, cercare di tenere unito e compatto l’ambiente e fare in modo che il campo prove funzioni come un vero e proprio centro equestre. E’ un impegno importante, però la cosa più bella è che ci sono tante persone che vengono a dare una mano volentieri, sono ligi al dovere; alla fine è una responsabilità condivisa con tanti altri e per questo comporta anche un impegno più leggero». Rispetto a decenni passati, quando i giostratori si preparavano nelle loro proprietà, quanto conta oggi la funzionalità di una scuderia per vincere il Saracino? «Credo che il lavoro di scuderia sia il 70, 80% di quello che poi succede in Piazza. Avere la possibilità di lavorare in un rettangolo e in una lizza che ricalca in piena regola quella di Piazza Grande, insieme a tutta una serie di confort, sia fondamentale: avendo una scuderia, i giostratori vivono tutto l’anno insieme e questo è utile sotto il profilo del gruppo, della squadra, dell’affiatamento. Credo che incida molto sul rendimento che poi i cavalieri hanno in Giostra». Chi è il tuo punto di riferimento in questo delicato incarico? E ci sono dei segreti per mandare avanti al meglio l’ambiente? «Il lavoro alle scuderie è un qualcosa che con il tempo si riesce ad acquisire senza avere troppi indirizzi, ma un ruolo fondamentale per me l’ha svolto sicuramente Andrea Lanzi che per me è stato una figura di riferimento: mi ha insegnato tante cose e tanti piccoli lavoretti, dal saper prendere una vanga in mano a saper lavorare intorno ad un animale, che è un lavoro delicato. Non credo che ci siano dei trucchi del mestiere in questo ambito, perché alla fine è solo l’esperienza la cosa che ti fa acquisire sicurezza e ti fa lavorare bene; ad esempio, nessuno mi ha insegnato a saper mettere un morso o la testiera ad un cavallo, ma guardando gli altri farlo ho cercato di mettere in pratica. Ovviamente con la consapevolezza di fare la cosa giusta, è chiaro. Non a caso nel corso degli anni mi sono preso anche qualche rimprovero, ma è giusto così perché nessuno “nasce imparato” ed è importante che chi ha la preparazione ti formi». Come sono i rapporti col nuovo Capitano Luca Bichi? «Belli e negli ultimi mesi si sono stretti molto. Penso che in questo momento sia la persona giusta capace di coprire le lacune che si erano create; con Luca mi trovo molto bene, siamo molto vicini di pensiero e collaborando possiamo raggiungere grandi risultati. Siamo una bella coppia». La tua strada ha l’idea di essere baciata dal sole. Per questo viene da chiedere: hai mai pensato al sogno di diventare Capitano? «La figura del Capitano è talmente grande e forte all’interno del Quartiere che fa sognare un po’ tutti di esserlo, dal più piccolo quartierista. Vivendo in prima persona questo mondo credo che sia anche giusto farci un piccolo pensiero; adesso non ho alcuna aspirazione, ma non nego che un domani sarebbe bello pensare di esserlo. Io farò sempre il mio dovere, poi chissà!» Intervista di Saverio Crestini XIII il Bando Aprile 2013 LA NUOVA MAGISTRATURA della giostra Nominati dal Consiglio Comunale i nove togati che rimarranno in carica fino al 2015 E ’ un periodo di grandi mutamenti per la realtà della nostra manifestazione. Dal periodo immediatamente successivo la Giostra di settembre 2012 fino ad oggi, tanti sono stati i cambiamenti che hanno interessato la maggior parte dei quartieri. I più sono stati cambiamenti inattesi, che in certi casi hanno anche rischiato di minare la stabilità dei quartieri e dei consigli direttivi. Ma non vogliamo soffermarci su questo argomento. In questo articolo invece vogliamo parlare di un altro cambiamento che ha coinvolto la nostra manifestazione e che riguarda la fine del mandato della magistratura, che ha retto le sorti delle ultime edizioni della manifestazione, e la conseguente nomina da parte del consiglio comunale della nuova magistratura della Giostra. E vogliamo fare un passo indietro, per poter ricordare la storia, di questo organo fondamentale per la nostra manifestazione. Le origini trecentesche della Giostra, sono note a tutti, grazie ai famosi versi che Dante le volle dedicare. Ma fu nel 1931 che Alfredo Bennati per puro caso, s’imbattè in un opuscolo che descriveva la Giostra del 1677. Qui si trova il racconto di una Giostra disputata in onore del barone Siri, in occasione della festa di San Niccolò e una serie di norme, che pensate un po’, rappresentano tutt’ora il nocciolo dell’attuale regolamento tecnico. Anche in documenti risalenti al 1940, ritroviamo riportati gli “organi della giostra”, che riguardano i giudici ed il maestro di campo. Ma torniamo ai giorni d’oggi; tutto ha avuto inizio con la riunione dei capigruppo, la quale ha attuato una laboriosa scrematura sui nomi proposti dall’istituzione e dai gruppi politici stessi. Un’usanza consolidata per la nomina delle toghe. In una rosa di venti nomi, si è arrivati ad individuare i nove magistrati del triennio 2013-2015. Un cocktail in cui non mancano personaggi legati a doppio filo al Saracino, ma anche politici, avvocati e un magistrato. La magistratura, composta quindi da nove magistrati, è il principale organo giudicante della Giostra del Saracino. Come già detto, viene nominata dal consiglio comunale, e deriva dal medesimo autorità e prestigio. Alla magistratura viene attribuito il compito di nominare la giuria della Giostra, il maestro di campo ed i suoi aiutanti, l’araldo, il cancelliere, i famigli saraceni e il comandante dei fanti del XIV comune, scelti tra persone che offrano, nell’esercizio della loro funzione, ampie garanzie di competenza, di efficienza e di imparzialità. Il nuovo organo resterà così in carica fino a tutto il 2014. E’ composto da Antonio Bonacci, Giuseppe Caroti, Marco Dioni, Abramo Guerra, Marcello Lazzeri, Alberto Melis, Alessandra Nocciolini, Assuero Pieraccini, Leone Provenzal. Le disposizioni del regolamento della Giostra fanno esplicito richiamo, per i magistrati, a doti di equilibrio, assoluta imparzialità e indipendenza di giudizio. E’ incompatibile l’assunzione o il mantenimento di qualsiasi carica direttiva o incarico specifico all’interno di ciascuno degli altri organi della Giostra, e l’associazione a qualsiasi titolo ai quartieri e ai gruppi dei musici e degli sbandieratori. Dopo la nomina del nuovo organo, il passo successivo è avvenuto il 26 febbraio, quando i nove togati della magistratura hanno scelto il loro rappresentante. Dopo la consultazione dei magistrati è stato nominato come primo magistrato della Giostra del Saracino Marco Dioni, sostituto procuratore della repubblica al tribunale di Arezzo. Il testimone passa così ad un altro togato, dopo la lunga guida di Gianni Fruganti. Il primo atto del primo magistrato è stato nominare il nuovo cancelliere della Magistratura che sarà Gianfranco Borgogni, già magistrato nello scorso mandato. Questi quindi sono i nomi di coloro che reggeranno le sorti delle prossime edizioni della Giostra. Ed il loro è un compito veramente importante, perché la nostra manifestazione, e coloro che la amano lo sanno bene, è un bellissimo gioco di equilibri, dove in pochi attimi si consumano mesi di impegno e preparazione. E questo è il segreto delle emozioni che la Giostra sa regalarci, ma è anche la scintilla che a volte rischia di minare questi equilibri, così faticosamente raggiunti. Alla nuova Magistratura, va il nostro più grande in bocca al lupo, per il grande lavoro di responsabilità che li aspetta, con la speranza che niente riesca a minare la bellezza della nostra manifestazione. Stefania Luconi il Bando Aprile 2013 LE DEDICHE DELLE LANCE D’ORO 2013 Tra pareri contrari e favorevoli ecco per chi si correrà Giostra nelle edizioni di quest’anno. L o scorso 3 febbraio nella Sala del Consiglio Comune di Arezzo, si è svolta la cerimonia di Premiazione dei Giostratori che hanno partecipato alle edizioni di Giugno e Settembre 2012 della Giostra del Saracino e della Prova Generale. Durante la cerimonia sono stati consegnati targhe alla memoria a Cinquini e Caporali e il premio alla carriera per il giornalista Massimo Benigni. In quest’occasione l’araldo della Giostra ha reso note le dediche per le due edizioni di quest’anno per la d Giostra del Saracino. Per l’edizione di San Donato che si svolgerà nel mese di Giugno, la lancia d’oro sarà dedicata ai 750 anni dalla Fondazione, cioè dall’approvazione del suo statuto, della Fraternita dei Laici d’Arezzo, mentre la Giostra di Settembre sarà intitolata al bicentenario dalla nascita di Giuseppe Verdi, il quale sarà celebrato in forme diverse in tutta Italia. Sono state annunciate anche le dediche per le due prove generali. La Fraternita dei Laici, fu fondata con l’approvazione del vescovo di Arezzo Guglielmino degli Ubertini con il nome ufficiale di Fraternita di Santa Maria della Misericordia, grazie alla volontà di un gruppo di persone dirette dai padri domenicani e desiderose di aiutare i poveri e gli infermi. A seguito di lasciti e donazioni la Fraternita ha svolto nei secoli grandi imprese per la città di Arezzo, compreso il pagamento delle logge progettate da Giorgio Vasari. Come al momento della sua fondazione, lo scopo era aiutare i più bisognosi, ancora oggi svolge attività di assistenza, per esempio parliamo del progetto di ristrutturazione di una casa leopoldina in località San Leo, concessa a uso gratuito ad un’associazione che porta avanti un progetto di casa-famiglia. Nonostante questo, tutti noi siamo abituati ad associare la Fraternita con il pagamento delle tasse cimiteriali, ma non è solo questo, infatti, oltre ad occuparsi dei problemi sociali, la Fraternita custodisce importanti tesori d’arte, i disegni della collezione Bartolini ed un importante archivio, oltre che ad una splendida biblioteca. Per quanto riguarda la lancia d’oro dell’edizione di Settembre, per la Madonna del Conforto, invece, è stato scelto Giuseppe Verdi, anche se questa decisione ha destato malcontento tra i tifosi dell’Arezzo calcio che si aspettavano una dedica diversa cioè per la loro squadra del cuore, ma che è sfumata con la scelta di Verdi. Verdi non ha avuto contatti diretti con Arezzo e non ha un particolare legame storico con la nostra città, ma ricorre il secondo centenario dalla sua nascita ed è giusto rendergli omaggio. Giuseppe Verdi è considerato uno dei più celebri compositori italiani di tutti i tempi. Nacque a Le Roncole, frazione di Busseto, il 10 ottobre 1813, fu battezzato con il nome di Giuseppe Francesco Fortunino. Proveniva da una condizione sociale umile, ma nonostante questo riuscì ugualmente a divenire un ottimo compositore, fu’ l’organista della chiesa di Roncole a indirizzarlo e incoraggiare il suo percorso che lo portò nel 1828 all’età di soli quindici anni, a comporre una sinfonia d’apertura per una rappresentazione teatrale. Si trasferisce in seguito a Milano e nel 1836 per la prima volta alla Scala di Milano è rappresentata una sua composizione. Tra le sue opere più riconosciute e ricordate abbiamo naturalmente l’Aida, il Nabucco e il Don Carlos. Valentina Maurizi CONCESSIONARIA UFFICIALE Via Newton, 68 AREZZO - Tel. 0575 981336 Fax 0575 984882 www.bianchimotoarezzo.it XV il Bando Aprile 2013 SARACINEWS: NOTIZIE DALLA GIOSTRA Nasce il primo Blog interamente dedicato alla Giostra, Santo Spirito inaugura il Museo NASCE IL PRIMO BLOG DEDICATO ALLA GIOSTRA “Parlare di Giostra, vivere di Giostra”: con queste parole si apre a noi un mondo che il “nostro” Saverio Crestini ci ha voluto regalare, insieme alle tante informazioni che ogni giorno navigano attraverso il suo blog giostradelsaracino. wordpress.com. Dal 5 gennaio, infatti, è stato inserito su internet il primo blog interattivo, al quale chiunque può iscriversi, dedicato interamente ed esclusivamente alla Giostra del Saracino. Uno spazio libero dove gli amanti della Giostra possono condividere e usufruire di tutte quelle informazioni in grado di onorare e divulgare la storia della rievocazione aretina e le varie iniziative di cui essa si occupa. “Lo scopo è stato quello di creare un mondo” scrive così Saverio “attraverso cui tutti possono dare libero sfogo alla propria passione: il Saracino”. DECIMA EDIZIONE DEL PREMIO “CIVITAS ARETII” Il 3 marzo scorso, alle ore 11,00, presso la Sala del Consiglio Comunale di Arezzo, si è svolta la decima edizione del Premio “Civitas Aretii”, preseduto dal Gruppo Musici della Giostra, dall’associazione Signa Aretii, dall’Araldo Gianfrancesco Chiericoni e dai rettori dei Quartieri con i loro figuranti. Quest’anno la prestigiosa targa è stata assegnata alle tre televisioni aretine di Teletruria, Tsd e Arezzo Tv: premio consegnato direttamente dal nostro sindaco Giuseppe Fanfani. Questo illustre premio è nato per commemorare Monsignor Angelo Tafi, ricercatore e XVI studioso della storia aretina scomparso il 15 agosto del 2000. Non a caso questo premio viene attribuito a persone, Istituzioni ed Associazioni culturali che, con la loro attività, hanno contribuito ad onorare e divulgare la conoscenza del patrimonio di Arezzo. IL MONDO GIOSTRESCO INSERITO NELLA NOVENA DELLA MADONNA DEL CONFORTO Il 2013 si è per adesso dimostrato un anno nel quale sono state inserite nuove iniziative da parte del mondo della Giostra nelle tante celebrazioni che si svolgono ogni anno ad Arezzo. Una di queste riguarda l’inserimento del mondo giostresco all’interno della Novena della Madonna del Conforto, protettrice della città di Arezzo da quando, nel lontano 1796, salvò la città da un lungo e terribile terremoto. Da allora il 15 febbraio di ogni anno tutto il popolo aretino accorre in Duomo a cantare: “Allor questo tuo popolo, ti chiamò suo Conforto” dimostrando quell’amore per la Vergine Maria, che ha costituito punto di forza e di coesione di un’intera comunità. Fu proprio grazie a tale amore che nel 1799 il popolo aretino poté insorgere contro l’invasore francese proprio al grido del “Viva Maria” e nell’inno religioso in onore della Madonna del Conforto, Bianca Regina Fulgida, si canta: “Per te, se ostile esercito calpesta il nostro suolo, Vergine, è un grido solo: vittoria e libertà”. Quest’anno, per volere dell’Arcivescovo Monsignor Riccardo Fontana e di don Alvaro Bardelli, il mondo della Giostra, per la prima volta, è stato inserito nell’itinerario spirituale della Novena per la Madonna del Conforto, partecipandovi in veste ufficiosa con le sue Istituzioni. Il vescovo, inoltre, ha speso parole di stima e di riconoscimento nei confronti della nostra rievocazione storica. Alle 21,30 sono entrati nel santuario il Gruppo Musici, il Gruppo Sbandieratori, il Gruppo Signa Aretii e i quattro Quartieri. I Musici e gli Sbandieratori hanno aperto la serata, dopo che le dame dei rispettivi Quartieri hanno presentato le loro offerte alla Santa Vergine, con dei rocamboleschi volteggi e con le note esecutive delle chiarine e dei tamburi. È seguita poi la preghiera di don Alvaro e il saluto dell’Arcivescovo Fontana per poi concludersi sotto le note dell’inno del Saracino “ Terra d’Arezzo” che ad ogni Giostra infiamma e inorgoglisce tutti i cittadini. il Bando Aprile 2013 SANT’ANDREA PRESENTA IL NUOVO SITO INTERNET Nella riunione di mercoledì 6 marzo il Consiglio Direttivo di Porta Sant’Andrea ha presentato il nuovo sito internet del quartiere, www.portasantandrea.com, un portale moderno e ricco d’informazioni degno dell’esigente mondo di internet, realtà che richiede sempre più fruibilità e dettagli. La nuova pagina di Sant’Andrea, realizzata dal web designer Daniele Gelli e curata nei contenuti da Saverio Crestini, presenta il mondo bianco verde a 360°, partendo dalle origini storico culturali del Quartiere fino ad arrivare ai protagonisti che ne hanno segnato i trionfi e la gloria. Le novità però non finiscono qui: è on-line anche la versione del sito ottimizzata per gli smartphone per venire incontro a tutti gli utenti “di ultima generazione” che fruiscono dei contenuti web direttamente dai propri cellulari e proprio con un occhio di riguardo alle nuove tecnologie e forme di comunicazione, dopo il successo di facebook, il Quartiere di Porta Sant’Andrea sbarca anche su twitter (@portasantandrea), l’altro grande social network ormai in voga da tempo e formidabile mezzo di comunicazione per tutti. Insomma il quartiere di Porta Sant’Andrea ancora una volta dimostra di avere un cuore antico ma sempre più proiettato nel futuro. IN PIAZZA GRANDE ARRIVA LA NUOVA TRIBUNA Potrà ospitare circa 300 spettatori in più rispetto alla precedente struttura e offrire anche un maggiore comfort grazie all’utilizzo di poltroncine di plastica in ogni ordine di posti e non solo nella fascia riservata alle autorità. Dopo anni di attesa, l’Istituzione Giostra del Saracino ha acquistato una nuova tribuna A per un totale di 165 mila euro. Per fronteggiare la spesa è stato offerto un contributo di 100 mila euro da parte di Banca Etruria. Inoltre per completare l’operazione, si potrà fare affidamento sulle entrate che la nuova tribuna, con i posti a sedere in più rispetto alla precedente, garantirà oltre che sul risparmio del costo di noleggio della vecchia struttura. La struttura, che potrà ospitare fino a 1405 spettatori, sarà montata in Piazza Grande a partire per dalla Giostra del Saracino del prossimo 22 giugno. INAUGURAZIONE MUSEO DI PORTA SANTO SPIRITO Un altro rione ha regalato al suo popolo e alla città di Arezzo un gioiello dove saranno custoditi i trofei e la storia del proprio Quartiere: si tratta del nuovo museo storico di Porta Santo Spirito. Nel pomeriggio di sabato 23 marzo, in occasione della giornata per il FAI (Fondo Ambiente Italiano), si è tenuta la bella cerimonia di presentazione organizzata a regola d’arte dai quartieristi della colombina e tenutasi di fronte alla facciata del grande bastione di ponente. Un lavoro pregevole e sicuramente fuori dal coro vista la modernità dell’opera, spiccatamente minimalista e quasi opposta allo stile del Circolo de’ Ghibellini e della vecchia sala delle vittorie, da sempre caratteristici per la ricchezza di immagini e oggetti legati al passato. Tanta soddisfazione e felicità per il risultato ottenuto da parte degli addetti ai lavori giallo blu, orgogliosi di questa nuova sala che nei secoli custodirà i loro ricordi più belli: le vittorie. IL NUOVO COORDINATORE DI REGIA L’Istituzione Giostra ha nominato il successore di Assuero Pieraccini nel ruolo di coordinatore di regia della Giostra: si tratta di Andrea Biagiotti, attore, regista teatrale ed insegnante di recitazione. Biagiotti è anche il direttore artistico della stagione teatrale aretina e della scuola di recitazione della Libera Accademia del Teatro, vanta quindi un curriculum di tutto rispetto. Si è già incontrato con i collaboratori della regia della Giostra e gli aiuto registi dei Quartieri per conoscere i dettagli della manifestazione. Proporrà anche un premio per il miglior Quartiere che sfila per la città. A cura di Massimiliano Papa & Michela Roselli FIRMA PREZIOSI di Luca Dionigi LAVORAZIONE CONTO TERZI METALLI PREZIOSI Via Mulin Bianco, 14/5 - AREZZO - Tel. 0575 966407 - Fax 0575 966919 XVII il Bando Aprile 2013 DUe nuovi rettori al debutto in giostra A Porta Crucifera c’è Luca Bichi, a Porta del Foro Sandro Sganappa in “pole position” D ue nuovi rettori entrano nell’Istituzione Giostra: a breve sarà eletto il nuovo rettore di Porta del Foro e già da un paio di mesi Porta Crucifera ha sostituito il “veterano” Marco Ercolini con il neofito Luca Bichi (solo omonimo del nostro capitano…) alla guida del rione rossoverde. Ma andiamo per ordine. La sostituzione del rettore di Porta del Foro era prevista, stante le dimissioni di Andrea Orlandi il cui mandato è stato fugace, neppure un anno, e che ha aperto le porte ad un lungo periodo di commissariamento che al momento in cui scriviamo non è stato ancora concluso, ma il 13 febbraio c’è stata una sorpresa: il Consiglio di Porta Crucifera ha accettato le dimissioni dalla carica di rettore di Marco Ercolini, che rimane però nel direttivo, e ha eletto quale suo successore il suo vicario Luca Bichi. Le dimissioni di Ercolini erano nell’aria da qualche tempo, ma, dopo l’assemblea ordinaria dei soci rossoverdi, conclusasi con l’approvazione della relazione morale del rettore, tutto lasciava pensare che Ercolini riuscisse anche questa volta a smentire le voci che lo davano dimissionario in maniera ricorrente da alcuni anni. Invece il Consiglio ha accettato le dimissioni nominando appunto Bichi che era uno dei candidati papabili assieme a Francesco Nocentini e Andrea Fazzuoli. Il rettorato di Bichi, proprietario di un salone di acconciature, è iniziato con delle polemiche interne al Quartiere da far rizzare i capelli a chiunque, con messaggi polemici sul sito ufficiale rossoverde, dimissioni nell’ordine: dell’addetto stampa Stefano Brandini Dini, del responsabile del sito Alberto Santini, di ben quattro consiglieri ( il vice capitano David Sassoli, il vice rettore Gianluca Gnalducci, Francesco Nocentini e Alessio Pellegrini). Tuttavia Bichi non si è scomposto e dopo un incontro con i soci sembra aver mantenuto saldo il timone del direttivo ed ha già fatto il suo ingresso ufficiale nel mondo della Giostra fin dalla cerimonia del premio “Civitas Arretii”. A Ercolini è comunque giunto il rigraziamento dell’Istituzione Giostra per il contributo dato nei suoi anni di mandato. Lunga e travagliata la gestazione invece a San Lorentino: ci XVIII sono volute ben due assemblee dei soci per fare la lista dei candidati, non essendo stato raggiunto il numero minimo al primo tentativo è stata rinominata la commissione elettorale in una assemblea in cui i trentenni si sono proposti come alternativa al dualismo Sandro Sganappa – Paolo Ciarpaglini, i due contendenti alla carica di rettore, ma visto la gelida accoglienza dei soci, i “Giovani Leoni” giallocremisi si sono dispersi tra le correnti in lizza. Se al primo tentativo non erano stati trovati diciassette candidati, il secondo erano ben trentuno! Votazioni finalmente il 13 e 14 aprile con ben 425 soci alle urne che hanno tributato la vittoria a Sandro Sganappa, primo degli eletti con 187 voti (solo dodicesimo Ciarpaglini) e alla sua componente, che dovrebbe vedersi assegnati almeno dieci seggi (il 17° è in bilico tra Daniele Severi e Luca Magnanensi e sarà assegnato a quello con la maggiore anzianità da socio) contro i sei attribuibili alla componente di Ciarpaglini. Entrano nel direttivo l’ex vice-sindaco Giuseppe Marconi, l’ex capitano Gianni Cantaloni (schierati con Sganappa), mentre dall’altra parte ci sono il “figlio d’arte” Roberto Felici, due giovani donne Serena Capponi e Simona Palazzeschi. Rimangono fuori un po’ a sorpresa (ma non troppo…) il capitano uscente Dario Tamarindi, l’ex capitano Marco Rondinini ed altrri dirigenti di lungo corso. “Trombato” anche l’ex giostratore Paolo Parigi candidatosi a capitano in quota Sganappa. Non appena la Magistratura avrà proclamato gli eletti tutto lascia pensare che il nuovo rettore sarà Sandro Sganappa e l’unica incognita rimane chi ricoprirà la carica di capitano (Francesco Fracassi oppure Dario Tamarindi in procinto di entrare per alcune dimissioni?), di sicuro né la gestione del commissario Cigna, né la tornata elettorale paiono aver portato la pace alle vicende della Chimera che un brillante cronista di Giostra, di provata fede giallocremisi, sulle colonne de “la Nazione” ha paragonato ad un reality ribattezzato “l’Isola dei Faziosi” o anche il “Grande Sfracello”. Tutta la Giostra si augura però che possa tornare la pace in quel di San Lorentino. Gianni Sarrini