LA CARTA
Per produrre UNA TONNELLATA di carta da cellulosa vergine occorrono:
15 alberi
440.000 litri d’acqua
7.600 kWh di energia elettrica
Per produrre UNA TONNELLATA di carta riciclata invece bastano:
nessun albero
1.800 litri d’acqua
2.700 kWh di energia elettrica
Il 75% della carta prodotta finisce in libri, giornali, riviste. Solo il rimanente 25% serve a confezionare
e imballare.
COSA METTERE NEL CASSONETTO della CARTA?
SI
•
GIORNALI E RIVISTE
•
VECCHI QUADERNI
•
OPUSCOLI
•
SACCHETTI DI CARTA
•
FOTOCOPIE E MODULI
•
PACCHI, PACCHETTI E
SCATOLE IN CARTONE
•
POLIACCOPPIATI (brick del latte e
succhi di frutta)
NO
• CARTA CON RESIDUI DI COLLA
O ALTRE SOSTANZE
• CONTENITORI DELLA PIZZA
(se molto unti)
• CARTA CHIMICA
• CARTA AUTOCOPIANTE
• BICCHIERI E PIATTI DI CARTA
LA RACCOLTA E IL RICICLO DELLA CARTA
La carta che proviene dalla Raccolta Differenziata viene SELEZIONATA per una prima separazione
di giornali, cartoni, carta più leggera. I vari materiali vengono poi PRESSATI e confezionati in balle
da inviare alle cartiere. Il processo di RICICLAGGIO inizia con il "PULPER" (SPAPPOLATORE),
un macchinario che trita e aggiunge acqua calda, facendo diventare la carta una vera e propria poltiglia.
Questa pasta prima attraversa un FILTRO A GROSSI FORI che trattiene le impurità più grossolane,
quindi un DEPURATORE che sfrutta la FORZA DI GRAVITA’ e la DIFFERENZA DI PESO
SPECIFICO, separando la pasta di cellulosa da impurità non trattenute prima. Per ottenere carta
bianca è necessario eliminare gli inchiostri con solventi. Alla pasta proveniente da carta di recupero
viene aggiunta cellulosa vergine in proporzioni differenti a seconda del tipo di utilizzo al quale la carta
prodotta è destinata.
IN ITALIA l’utilizzo della carta da macero raggiunge percentuali molto elevate nella produzione di
carte per imballaggi, viceversa è oltremodo ridotta per altri settori produttivi:
CONSIGLI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA…
CARTA E CARTONE
Separate giornali e riviste dai loro involucri di cellophane; togliete la "finestra" di
plastica dalle buste da lettera; schiacciate le scatole di cartone e cartoncino e
buttate tutto nel cassonetto della carta. E' possibile inserire anche i contenitori in
poliaccoppiato (tetra-brik) del latte o dei succhi di frutta preventivamente
sciacquati. Vanno, invece, tra i rifiuti domestici i tovagliolini e i bicchieri di carta
sporchi, la carta oleata o plastificata (per esempio quella degli insaccati).
IL VETRO
Per produrre vetro occorrono:
•
Silice
•
Soda
•
Carbonato di Calcio
Per produrre vetro con uguali quantità di materia
prime e vetro di recupero si risparmia:
La temperatura di fusione è pari a
1500 °C
•
Metà del fabbisogno di materia prima
•
Un terzo d’energia in quanto la temperatura
di fusione è più bassa
•
Emissioni in atmosfera
COSA METTERE NELLA CAMPANA DEL VETRO?
SI’
NO
•
BOTTIGLIE
•
VETRI PER FINESTRE
•
FLACONI
•
BICCHIERI
•
BARATTOLI
•
PIATTI
•
SPECCHI
•
PIROFILE DA FORNO
•
TAZZINE DA CAFFE’
•
PORCELLANA
•
LAMPADINE
Attenzione! Gli oggetti non di vetro hanno temperature di fusione
più alte e possono rovinare il prodotto finale
LA RACCOLTA E IL RICICLO DEL VETRO
Il vetro delle campane della raccolta differenziata viene inviato ai CENTRI DI SELEZIONE e
stoccaggio. I vari tipi di vetro vengono separati e frantumati e, attraverso apposite elettrocalamite
vengono eliminati gli anelli di metallo delle chiusure.
Per successiva aspirazione vengono rimossi i residui di plastica e carta.
Si passa ad una fase di lavaggio, dopo la quale il vetro viene inviato alle vetrerie per la fusione e
l’inizio della seconda vita.
In ITALIA per imbottigliare i liquidi alimentari, il vetro lascia il posto alla plastica
LO SAPEVATE CHE…
L’imballaggio in vetro ha una destinazione prevalentemente domestica: l’88.7% dei rifiuti di
imballaggio in vetro è attribuito ai rifiuti urbani domestici, compresi gli esercizi pubblici (bar e
ristoranti).
Le bottiglie in vetro, la cui produzione è pari a circa 3.000.000 di tonnellate/anno, risultano per
più di un terzo realizzate con vetro riciclato.
CONSIGLI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA…
VETRO
Lavate bottiglie e vasetti di vetro (togliete i tappi che vanno riposti nei vari
cassonetti a seconda del materiale) e buttateli nelle campane per la raccolta del
vetro dove vengono raccolte anche le lattine e i barattoli. Piatti, oggetti di
ceramica o terracotta, specchi, lampadine vanno tra i rifiuti domestici
LA PLASTICA
Per fare la plastica si parte dal petrolio. Esistono diversi tipi di plastica che hanno caratteristiche
chimiche differenti e sono adatte ad usi diversificati:
ARTICOLI DI USO COMUNE NEI VARI TIPI DI PLASTICA
TIPO
USO
Polietilentereftalato
Polivinilcloruro
Polipropilene
Polietilene
•
Bottiglie per acque minerali
•
Bottiglie per bevande
•
Bottiglie per altri liquidi alimentari
•
Bottiglie
•
Nastro isolante
•
Fili elettrici
•
Tubi
•
Siringhe
•
Pennarelli
•
Sacchetti per l’immondizia
•
Sacchetti per la spesa
•
Sacchetti per surgelare i cibi
COSA METTERE NEL CASSONETTO DELLA PLASTICA?
SI’
NO
•
BOTTIGLIE
•
BICCHIERI
•
FLACONI
•
PIATTI
•
OGGETTI IN PLASTICA
•
SACCHETTI
•
GIOCATTOLI
•
TUBETTI DENTIFRICIO
•
VASETTI DELLO YOGURT
•
BOTTIGLIE DELL’OLIO
Attenzione! Con i simboli:
PET, PVC, PE
LA RACCOLTA E IL RICICLO DELLA PLASTICA
La plastica proveniente dalla raccolta differenziata viene inviata ai CENTRI DI SELEZIONE e
stoccaggio. I vari tipi di plastica vengono DIVISI PER POLIMERO attraverso, ad esempio, i raggi X;
successivamente vengono MACINATI, LAVATI e avviati alla lavorazione di nuovi prodotti.
Se la plastica, in peso, rappresenta solo l’8% dei materiali impiegati per la produzione di imballaggi
per liquidi, questa percentuale sale al 42% valutandone i volumi!
L’imballaggio in plastica dà vita a:
PLASTICHE OMOGENEE
PET riciclato per Fibre a fiocco o a filo (maglioni - pile), contenitori
PVC riciclato per battiscopa, tubi, profilati rigidi
Polietilene riciclato per flaconi per prodotti chimici
PLASTICHE ETEROGENEE
Per pavimenti, staccionate, giochi all’aperto per bambini, elementi per arredo urbano, lampade.
CONSIGLI PER LA
RACCOLTA DIFFERENZIATA…
PLASTICA
Le bottiglie in plastica (PET, PVC, PE) e i flaconi di detersivi vanno sciacquati e
schiacciati nel senso della lunghezza, chiusi con il loro tappo, anch’esso riciclabile, e
riposti nel cassonetto per la raccolta della plastica. Non è necessario staccare eventuali
etichette di carta. Anche tutti gli altri contenitori in plastica per alimenti e non, che
vengono acquistati al supermercato possono essere smaltiti nel cassonetto a patto che
non contengano residui di alimenti. Rimangono esclusi da questa raccolta gli arredi, i
giocattoli, le custodie per CD, piatti, bicchieri, posate in plastica, portadocumenti,
accessori per auto, bidoni e cestini, borse e zainetti che vanno smaltiti nei rifiuti domestici.
Contenitori per colle o vernici, sacchetti per cemento, piccoli e grandi elettrodomestici
vanno conferiti all'isola ecologica.
I METALLI
Per produrre 1 Kg di alluminio
occorrono:
Per produrre 1 Kg di alluminio da
materiale riciclato si risparmiano:
•
Bauxite (minerale dal quale si
ottiene l’alluminio)
•
14/16 kWh di energia
•
il 95% dell’energia che servirebbe
se si partisse dalla bauxite: sono
necessarie infatti solo 0.7/0.8 kWh
di energia
•
minerali provenienti
dall’escavazione.
I metalli, suddivisi in FERROSI e NON FERROSI, sono moltissimi e solo alcuni vengono utilizzati per
fare scatolette, lattine, bombolette; altri diventano i costituenti di oggetti come elettrodomestici,
biciclette, tegami, ecc.
COSA METTERE NEL
CASSONETTO?
COSA PORTARE ALL'ISOLA ECOLOGICA?
•
LATTINE
•
VECCHIE RETI
•
SCATOLETTE
•
FERRI DA STIRO
•
BOMBOLETTE
•
LAVATRICI
•
LAVASTOVIGLIE
•
FRIGORIFERI
Attenzione!
Che abbiano il simbolo
Attenzione!
E’ necessario che i rifiuti ingombranti prima di essere avviati
alle fonderie siano smontati e suddivisi nei vari componenti
oppure
LA RACCOLTA E IL RICICLO DELL’ALLUMINIO
L’alluminio raccolto in modo differenziato viene avviato in appositi CENTRI di STOCCAGGIO dove,
per mezzo di calamite, vengono scartati i contenitori non in alluminio: quelli ferrosi attratti dalla
calamita vengono messi da parte.
Il materiale in alluminio viene LAVATO, PRESSATO in balle e mandato alle FONDERIE per iniziare
una nuova vita.
In Italia il consumo interno effettivo di imballaggi metallici è pari a 457.000 tonnellate di cui:
400.000 tonnellate di acciaio
57.000 tonnellate di alluminio
LO SAPEVATE CHE…
Il recupero dell’alluminio ha permesso di intercettare il 30% di quanto viene prodotto, ma il consumo
di lattine è in Italia tra i più bassi, infatti il consumo pro capite anno è pari a:
ITALIA 26 pezzi/ab x anno
GERMANIA 62 pezzi/ab x anno
SVEZIA 96 pezzi/ab x anno
GRAN BRETAGNA 119 pezzi/ab x anno
STATI UNITI 400 pezzi/ab x anno
CONSIGLI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA…
LATTINE/BARATTOLI
Presso alcuni bar e centri di ristoro esistono contenitori appositi per la raccolta
delle lattine; altrimenti dovete gettare le lattine di alluminio e i barattoli in banda
stagnata nelle campane per il vetro (ad es. bevande, cibo per animali, conserve
alimentari, ecc.).
LA FRAZIONE ORGANICA
COS’E’ LA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI?
Tutti gli scarti di provenienza alimentare, vegetale, animale ad alta umidità che
costituiscono il 30 – 35% della composizione totale dei rifiuti solidi urbani
COSA METTERE NEL CONTENITORE E/O COMPOSTIERA?
SI’
NO
•
RESTI DI FRUTTA, ORTAGGI
•
VETRO
•
CARNE, PESCE A PICCOLI PEZZI
•
METALLI
•
GUSCI D’UOVA
•
CERAMICA
•
ALIMENTI DETERIORATI
•
CONTENITORI IN PLASTICA E BRIK
•
FONDI DI CAFFE’ O TE’
•
TESSUTI COLORATI
•
ERBA SECCATA
•
LEGNO VERNICIATO
•
FOGLIE E TERRICCIO, POTATURE
•
FOGLI DI ALLUMINIO
•
PANE, PASTA, RISO
•
SPAZZATURA
•
LETTIERE DI ANIMALI DOMESTICI
•
OLII, GRASSI
•
PAGLIA,CORTECCE, SEGATURA
•
CARTA PATINATA DA RIVISTE
IL RICICLO DELLA FRAZIONE ORGANICA
Il riciclaggio dei rifiuti organici avviene in tre fasi: DECOMPOSIZIONE, TRASFORMAZIONE e
RICOMPOSIZIONE della nuova materia: l’HUMUS.
Il compost può essere prodotto sia su scala industriale che domestica:
occorrono da 3 a 6 mesi per il compost fatto in casa
occorrono 20 – 25 giorni per il compost industriale.
CICLO DEL COMPOST DOMESTICO
In Italia nel 1997 il 9.4% dei rifiuti solidi urbani è stato avviato a centri di recupero per la produzione
del compost.
LO SAPEVATE CHE…
I CENTRI DI COMPOSTAGGIO si suddividono in:
•
Impianti di compostaggio della frazione organica dei Rifiuti Urbani SEPARATA A VALLE
della raccolta.
Trattano circa 1.600.000 di tonnellate/anno di materiale
•
Impianti di compostaggio di rifiuti PRESELEZIONATI per la produzione di compost di
qualità
Trattano circa 1.000.000 di tonnellate/anno di materiale.
DOVE SONO UBICATI?
6 in Toscana
10 in Veneto
11 in Trentino Alto Adige
16 in Emilia Romagna
17 in Piemonte
26 in Lombardia
CONSIGLI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA…
RIFIUTI ORGANICI
Tra i rifiuti organici si devono comprendere i resti di cucina quali: pesce,
carne, ossa, uova e gusci, pane, pasta, riso, scarti di frutta, di verdure, fondi
di caffè, lettiere di animali domestici, tovaglioli di carta.
ALTRI tipi di rifiuti che possono essere consegnati alla Stazione Ecologica
PILE ESAUSTE
Le pile contengono metalli pesanti quali: cromo, cadmio, rame, mercurio.
Le pile non possono essere riciclate o bruciate, vanno raccolte e destinate ad appositi impianti che le
rendono inerti. Per le pile utilizzare gli appositi contenitori gialli che, di solito, si trovano nei pressi
dei cassonetti e nei supermercati.
ATTENZIONE! Non vanno mai gettati nella pattumiera
FARMACI E COSMETICI
Le sostanze di cui sono composti i medicinali, se disperse nell’ambiente, possono provocare fenomeni
di inquinamento.
I farmaci scaduti, privati della confezione, vanno conferiti negli appositi contenitori, di solito presso
le farmacie o le USL
ATTENZIONE! Non vanno mai gettati nella pattumiera
INGOMBRANTI E/O PERICOLOSI
Elettrodomestici, mobili, sedie, divani, televisori, congelatori, frigoriferi, condizionatori sono costituiti
da parti riciclabili. Per questo vanno conferiti nelle isole ecologiche dove saranno separati i vari
componenti e bonificati da eventuali parti pericolose (esempio i gas refrigeranti nei frigoriferi).
Batterie per auto, vernici, olii alimentari e minerali usati, sono rifiuti pericolosi e vanno portati alla
SEA.
PNEUMATICI
Le gomme usate in buone condizioni subiscono un trattamento di rigenerazione e vengono immesse
nuovamente sul mercato. Vanno portati alla SEA.
La gomma riciclata può finire nell’asfalto, nei respingenti delle barche, in cavi isolanti
ABITI USATI
Gli abiti usati e gli stracci vengono riutilizzati presso le industrie tessili.
Devono essere raccolti in modo differenziato, selezionati da un centro di stoccaggio, divisi per
tipologia e successivamente avviati al riciclo.
QUANTO TEMPO OCCORRE ?
La decomposizione di molti oggetti che quotidianamente utilizziamo e poi scartiamo richiede molto
tempo. Cerchiamo di non abbandonarli.
LATTINA E BARATTOLI DI LATTA
FRUTTA E VERDURA
da 10 a 100 anni
BOTTIGLIE DI VETRO
da 15 giorni a 3 mesi
BOTTIGLIE DI PLASTICA
4000 anni
da 100 a 1000 anni
FILTRO DI SIGARETTA
GIORNALI
2 anni
da 3 a 12 mesi
FAZZOLETTI DI CARTA
POLISTIROLO
da 3 a 6 mesi
1000 anni
CD
CHEWINGUM
da 100 a 1000 anni
5 anni
SACCHETTI DI PLASTICA
1000 anni
...E IL CONSUMO CONSAPEVOLE
ARTICOLI DA GETTARE
Evitiamo di comperare stoviglie, posate, tovaglie, accendini, lattine e barattoli
da gettare.
BORSA DELLA SPESA
Ricordiamoci di riutilizzare la borsa della spesa, soprattutto se è di plastica,
evitando di comprarne una nuova ad ogni spesa.
IMBALLAGGI MENO INQUINANTI
Cerchiamo di ridurre il più possibile gli imballaggi, cioè tutte le scatole e i
contenitori di cartone, plastica, metallo o analoghi che hanno contenuto
detersivi, liquidi, polveri, alimenti, tutte le bottiglie di vetro, plastica, lattine,
latte metalliche di ogni tipo, contenitori di plastica espansa, involucri di
plastica, reticelle per frutta, bustine per tè, zucchero, confezioni di medicinali,
di cosmetici, sacchi e sacchetti. Non dimentichiamoci, inoltre, tutte le carte
per usi alimentari che avvolgono i nostri prosciutti, formaggi, eccetera.
ALIMENTI DI STAGIONE SENZA IMBALLAGGIO
Evitiamo gli scatolami, gli involucri di plastica e di cartone, i cibi surgelati
dall'imballaggio dispendioso. Comperiamo verdura e frutta fresca di
stagione: richiede un basso consumo energetico per la produzione, la
conservazione ed il trasporto, crea poco imballaggio e permette la scelta
della quantità voluta dal cliente.
BOTTIGLIE RIUTILIZZABILI
Riportiamo al negozio i vetri che si possono rendere. Non gettiamoli nella
spazzatura o, peggio, lasciamoli in giro; riponiamoli negli appostiti contenitori
per il vetro da riciclare.
DERRATE ALIMENTARI
Una buona gestione dell'economia familiare consiglia di acquistare solo la
merce di cui effettivamente abbiamo bisogno e nella quantità minima
possibile, compatibilmente con le nostre esigenze di tempo; in questo modo
aiuteremo ad evitare gli sprechi di alimenti, ridurremo gli imballaggi e
contribuiremo a risparmiare sul nostro bilancio e su quello della comunità.
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