Sorgente diVita
Maggio 2013
Cari fratelli
“Progresso attraverso le afflizioni”
Piccoli consigli
“Come proteggere i nostri figli”
Rhema 2013
Farò tremare tutte le nazioni,
le cose più preziose di tutte le nazioni
affluiranno e Io riempirò di gloria questa casa,
dice il SIGNORE degli eserciti.
Mio è l’argento e Mio è l’oro,
dice il SIGNORE degli eserciti.
La gloria di questa casa
sarà più grande di quella della casa precedente,
dice il SIGNORE degli eserciti.
In questo luogo Io darò la pace,
dice il SIGNORE degli eserciti.
Aggeo 2:7-9
N° 4 periodico d’informazione ad uso interno della Chiesa Cristiana Evangelica Sorgente di Vita
Via Pisa 200/32, 20099 Sesto San Giovanni (MI) - www.sorgentedivita.org
Cari fratelli
Progresso attraverso le afflizioni
“Desidero che voi sappiate, fratelli, che quanto mi è accaduto ha piuttosto
contribuito al progresso del vangelo” (Filippesi 1:12)
Cari
lettori, con piacere ecco
un nuovo numero del notiziario
di Sorgente di Vita. Con gioia
“Sorgente di Vita” torna con il suo
entusiasmo e il suo carico di messaggi
interessanti. Sono certo che ancora
una volta verrete edificati mentre vi
appresterete alla lettura dei diversi
articoli e delle varie meditazioni.
Permettetemi in questa occasione
di condividere con voi la chiave per
comprendere, capire e sfruttare le
nostre afflizioni.
Ogni afflizione che sopportiamo è un
investimento che Dio fa in noi!
Quando dei genitori mandano un
figlio in una scuola superiore o
all’università, compiono un grande
investimento: sperano forse che un
giorno il figlio giunga ad ottenere
una laurea ed un buon lavoro.
Quei genitori sperano che il figlio
faccia fruttare il loro investimento
ed inizi una buona carriera.
Allo
stesso modo, dal soldato che è
stato formato ci si aspetta che serva
nell’esercito per alcuni anni al fine di
giustificare l’investimento.
La stessa cosa avviene con il Signore
e le nostre afflizioni! Ogni prova che
attraversiamo come cristiani è un
esercizio di allenamento per il quale
Dio ha uno scopo divino. Egli non ci
ha salvati affinché potessimo fare
una crociera di lusso per giungere in
paradiso. Ci ha salvati per prepararci
ad essere utili nel Suo regno.
Nel
momento in cui siamo nati di
nuovo ci ha arruolati nella Sua scuola
della sofferenza, ed ogni afflizione,
ogni tribolazione, è una lezione
del Suo programma. L’apostolo
Paolo non sprecò nessuna delle sue
afflizioni. Sapeva che ognuna di
esse aveva un fine divino. Il Signore
osserva anche noi per vedere
come reagiamo nelle nostre prove.
Vorrei
ora indicarvi tre modi in cui
possiamo sprecare le nostre afflizioni:
1) Sprechiamo afflizioni quando ci
comportiamo in modo piagnucoloso,
mormoriamo e protestiamo. Questo
genere di comportamento disturba
il Signore. Fu la ragione per cui ogni
prova ed afflizione sperimentata da
Israele nel deserto fu inutile per loro!
2) Sprechiamo afflizioni quando
ne affrontiamo delle nuove senza
ricordare le liberazioni da quelle già
passate. Mosè rammentò ad Israele
tutte le liberazioni passate. Egli li mise
in guardia: “Soltanto, bada bene a te
stesso e guardati dal dimenticare le
cose che i tuoi occhi hanno viste, ed
esse non ti escano dal cuore finché
duri la tua vita. Anzi, falle sapere
ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli”
(Deuteronomio 4:9).
3) Sprechiamo le nostre afflizioni
quando rifiutiamo di vedere che Dio ci
aiuta ad attraversarle per insegnare
ad altri.
Siamo
chiamati a condividere le
nostre esperienze con i nostri fratelli
e sorelle per dimostrare che Dio è
fedele con loro. Siamo chiamati a
stare saldi e dire: “Grazie a Dio,
sono un veterano. E posso dirti
per esperienza che Lui è fedele!”
In effetti, Paolo si vantava delle
sue afflizioni: “...nessuno mi dia
molestia, perché io porto nel mio
1
corpo il marchio di Gesù” (Galati
6:17). Egli sapeva che ogni cicatrice
aveva un obiettivo eterno!
Davide scrisse: “Nella mia angoscia
invocai il Signore, gridai al mio Dio.
Egli udì la mia voce dal Suo tempio,
il mio grido giunse a Lui, ai Suoi
orecchi. Egli tese dall’alto la mano e
mi prese, mi trasse fuori dalle grandi
acque. Mi liberò dal mio potente
nemico, da quelli che mi odiavano,
perché erano più forti di me. Essi
mi erano piombati addosso nel dì
della mia calamità, ma il Signore
fu il mio sostegno. Egli mi trasse
fuori al largo, mi liberò, perché
mi gradisce” (Salmo 18:6, 16-19).
Potrebbe
sembrare
una
contraddizione, ma non lo è: se sei
afflitto è perché Dio ti gradisce.
“Perché il Signore corregge quelli
che Egli ama...” (Ebrei 12:6).
Le tue afflizioni sono un segno del
Suo amore! Come reagisci alle tue
afflizioni? Le sprechi diventando
diffidente? Oppure edifichi la tua fede,
sapendo che il tuo Dio ti libererà?
Ricordiamoci, Egli ha un piano.
“E ho questa fiducia: che Colui
che ha cominciato in voi un’opera
buona, la condurrà a compimento
fino al giorno di Cristo Gesù”
(Filippesi 1:6).
Buona lettura! Dio vi benedica.
Pastore Samuele Pellerito
Speciale anniversario
10° anniversario chiesa “Sorgente di Vita”
“Dimenticando le cose che stanno dietro
e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio
della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù” (Filippesi 3:13.14)
I giorni 28, 29 e 30 settembre 2012 si
è tenuta presso la nostra chiesa una
grande festa di celebrazione. Ebbene
sì, abbiamo festeggiato il decimo
anniversario della chiesa ‘Sorgente di
Vita’! Sono stati giorni intensi e pieni
di gioia, durante i quali abbiamo
voluto celebrare il nostro Signore per
quello che ha fatto in questi anni e per
come ci ha guidati lungo il cammino.
I ricordi. E’ utile ogni tanto fermarsi
e ricordare tutti i benefici e le opere
del nostro grande Dio, proprio come
diceva Davide: ‘Benedici, anima
mia, il Signore e non dimenticare
nessuno dei Suoi benefici’ (Salmo
103:2).
Questo
è proprio ciò che abbiamo
fatto anche attraverso un toccante
video contenente immagini di
momenti salienti del nostro passato.
Le nostre menti non hanno potuto
fare a meno di ricordare il tempo
degli esordi, in cui facevamo le
nostre riunioni in un piccolo negozio,
come diciamo noi, “4 x 4”. Da allora è
passato molto tempo e l’opera di Dio
non si è fermata, anzi, ha continuato
a crescere sempre di più.
Vogliamo dare gloria a Dio per questo,
e soprattutto per tutti i preziosi
fratelli e sorelle che il Signore ha
aggiunto sul nostro cammino. E’ stato
proprio grazie alla loro collaborazione
in prima linea che abbiamo potuto
realizzare e collaborare con i piani di
Dio. Senza di essi non avremmo mai
potuto fare tutte le cose che sono
state fatte, e vogliamo esprimere
ad ogni fratello ed ogni sorella della
chiesa la nostra profonda gratitudine
di cuore! Grazie!
Dio, nostro Padre e la presenza di
Dio è stata davvero tangibile in ogni
riunione.
Numerosi
sono stati i pastori e i
fratelli che con la loro presenza hanno
voluto partecipare alla nostra gioia e
con i quali abbiamo potuto godere
dei preziosi momenti di comunione
fraterna; fra questi citiamo il pastore
Emanuele Campo, il pastore Tino Di
Domenico, ed altri ancora.
Sappiamo
però che non è finita!
Come disse qualcuno: ‘Il meglio
deve ancora venire’. Questo è
stato anche il tema di questi giorni
di celebrazione, tratto dalle parole
dell’apostolo Paolo: ‘Dimenticando
le cose che stanno dietro e
protendendomi verso quelle che
stanno davanti, corro verso la mèta
per ottenere il premio della celeste
vocazione di Dio in Cristo Gesù’
(Filippesi 3:13.14).
Inoltre, nel corso della celebrazione
di
domenica
30
settembre
abbiamo avuto la gradita presenza
dell’assessore Felice Cagliani quale
rappresentante dell’amministrazione
comunale della città di Sesto San
Giovanni, al quale è stata consegnata
una targa da parte della nostra chiesa,
destinata al sindaco della città Dr.ssa
Monica Chittò.
Il
Che Dio continui a benedirci insieme,
pastore Lirio Porrello, ospite
speciale per l’occasione, ha sviluppato
questo tema soffermandosi in maniera
toccante a considerare l’amore di
2
perché l’opera che ci aspetta è
ancora grande!
Anna Palma
Speciale eventi
Battesimi novembre 2012
“Tutto può cambiare”
Il
Signore mi ha cambiata, mi ha
modellata, mi ha reso più umile e
di giorno in giorno mi sta facendo
innamorare sempre più di Lui.
Pochi mesi fa, precisamente il 18
novembre 2012, ho potuto provare
una delle emozioni più forti della mia
vita: il battesimo in acqua.
La cosa più bella è stata tutto il
percorso che mi ha condotto a questo
grande giorno, cioè riconoscere il
Signore come il mio unico Salvatore,
averLo sentito nel mio cuore,
capendo che da quel giorno non se
ne sarebbe andato più dalla mia vita.
Il battesimo, a mio modesto parere,
è stato una sorta di dimostrazione,
di rinascita, di volontà e desiderio
di assomigliare sempre più a Lui,
ed è manifestazione del Suo amore.
L’entrata del Signore Gesù nella
mia vita è stata davvero un enorme
regalo per me, uno di quei regali che
però non ti porta a sostituirlo con
qualcos’altro dopo poco tempo che
lo hai utilizzato (come invece si è
soliti fare nella vita, quando non ci si
accontenta mai)… E’ stato per me un
dono che non ha prezzo, inestimabile;
sento proprio che ogni giorno si
presenta con qualcosa di nuovo, con
benedizioni, gesti, parole che non
mi sarei mai aspettata di sentire o
provare… E’ una gioia impossibile
da descrivere, è stata per me una
svolta e mi ha donato la maturità e
la sicurezza in me stessa che prima
non avrei mai creduto di poter avere.
Desidero
con tutto il cuore che chi
leggerà questo piccolo pensiero, possa
pensare che tutto può cambiare, che
nella vita noi abbiamo una speranza,
un amore infinito e non siamo mai
soli, c’è sempre il Signore con noi!
Invito chiunque non abbia ancora
provato tutto ciò ad avvicinarsi
al Signore, permettendoGli di
sconvolgere positivamente la propria
vita… perché Dio è Amore!!!
Denise Orefice
“Regala un Natale solidale”
Il 22 dicembre scorso si è tenuta
a Sesto San Giovanni, in piazza
Petazzi, una manifestazione solidale
patrocinata dal Comune, che ha visto
coinvolto, fra le altre cose, il nostro
gruppo evangelistico che, come
sempre, ha saputo portare nella
manifestazione una nota di allegria,
di gioia e di sano divertimento.
La manifestazione è stata contornata
dalla presenza di diverse altre realtà
socio-culturali della città, che hanno,
a loro modo, voluto avvicinarsi alla
cittadinanza, magari offrendo un
bicchiere di vin brulè o una fetta di
panettone, fino agli auguri e al lancio
finale dei palloncini in cielo, alla
presenza delle autorità cittadine.
Nonostante
Anche noi abbiamo potuto offrire,
attraverso la collocazione di uno
stand con della letteratura cristiana,
un messaggio che va oltre la semplice
solidarietà, ma che vuole arrivare
al cuore delle persone allo scopo di
portarle a Cristo, affinché anche esse
possano godere della grazia del nostro
Signore Gesù Cristo insieme a noi.
il freddo pungente, i
canti che il gruppo lode, insieme alla
nostra cara sorella Sara Taccardi,
ha cantato, le danze e le mimiche
rappresentanti il chiaro messaggio
della salvezza, espresse con tanto
amore e trasporto, hanno attirato
l’interesse delle persone presenti
all’evento.
In
definitiva,
ringraziamo
innanzitutto Dio per averci permesso
di poter parlare alle persone in
questo contesto sociale natalizio,
e ringraziamo anche le associazioni
che ci hanno accolto concedendoci
spazio e libertà di espressione.
Dio benedica tutte le persone che
hanno ascoltato e accettato le
parole che in quel giorno sono state
pronunciate e sospinte verso i loro
cuori attraverso la predicazione del
Vangelo.
Pietro Palma
3
Speciale eventi
Serate di lode e adorazione
8 marzo 2013
“Date all’Eterno, o famiglie dei popoli,
date all’Eterno gloria e forza. Date all’Eterno la gloria dovuta al Suo nome,
portateGli offerte e venite nei Suoi cortili”
(Salmo 96:7,8)
Dal mese di marzo di quest’anno,
su iniziativa del nostro pastore
Samuele Pellerito, alcune serate di
preghiera sono state trasformate in
serate di lode e adorazione, dove
la presenza del Signore è stata
davvero forte. Le serate di lode e
adorazione che abbiamo fatto sono
state meravigliose, e sono certa
che abbiamo rallegrato il cuore del
nostro Signore perché è questo che
Lui desidera, da sempre…
Posso dire che sono stata grandemente
benedetta danzando con le bambine
ed i ragazzi! Trasmettendo quello che
il Signore metteva nel mio cuore... e
poi vedere la chiesa gioiosa, radiosa...
bellissimo!
Posso dirvi anche che svegliarsi al
mattino e sentire le lodi del Signore
dentro di sé, è dinamite pura! Sapete
perché? Perché ci aiuta a vivere nella
vittoria.
Allora, chiesa ‘Sorgente di Vita’,
“grida, canta, danza allegramente in
Sua presenza, gira, salta dando lode
a Gesù Cristo, vive, vive e per sempre
Egli è Re!”
Con amore la vostra pecorella
danzatrice.
Gabriela Fernandez
Serate evangelistiche a tema
Dall’inizio di quest’anno il gruppo
dei giovani ha dato vita ad una
nuova e fresca iniziativa: delle
serate evangelistiche a tema. Serate
giovani, informali, all’insegna di un
intrattenimento sano con della buona
musica cristiana e del buon cibo,
in cui chiacchierare e relazionarsi
amichevolmente con fratelli e
sorelle anche di altre comunità, ma
soprattutto occasioni speciali per
portare in chiesa amici o conoscenti
che ancora non conoscono Cristo.
“Una donna virtuosa
chi la troverà?
Il suo pregio
sorpassa di molto
quello delle perle”
(Proverbi 31:10)
A
partire da sabato 26 gennaio,
serata a tema ‘tex-mex’ (stile texanomessicano), per poi proseguire con
la serata stile country di sabato 23
febbraio e con la serata stile ‘urban’
di sabato 23 marzo, oltre ai momenti
intensi di lode e adorazione ed alle
diverse e toccanti mimiche proposte
dal gruppo giovani, c’è stata la
possibilità di portare il messaggio
del Vangelo anche attraverso brevi
messaggi e testimonianze di vita
vissuta.
Anche quest’anno, in occasione
della festa delle donne, ci siamo
incontrate per passare insieme una
serata diversa, per condividere ciò
che Dio ha fatto per noi, gustando
una prelibata cena preparata
in ogni piccolo particolare dagli
uomini di ‘Sorgente di Vita’, che
hanno pensato proprio a tutto.
Siamo
state accolte e servite
come principesse. Tutto è stato
perfetto, ci siamo sentite onorate
ed apprezzate. Sì, siamo donne
speciali perché nella nostra vita
regna Lui, il Re dei re, Colui che ci
ha cambiate e rese preziose, che
guida la nostra vita e ci consiglia
in ogni nostra scelta, ci benedice
e ci dà gioia, forza e coraggio. Sì,
perché sappiamo che se confidiamo
in Lui ogni situazione è sotto il
Suo controllo, e noi non abbiamo
paura di nulla. Noi siamo così,
semplicemente ‘donne’.
Antonella Micale
In
particolare vogliamo ricordare la
serata del 23 febbraio, a cui hanno
partecipato anche i giovani della
chiesa Bethel di Milano e della chiesa
Elim di Novara, in cui, a seguito di
una adorazione appassionante e
dell’incisivo messaggio portato dalla
nostra cara sorella Emanuela Artico,
responsabile dei giovani, c’è stato
l’intervento caloroso del fratello
Lorenzo Biondo, responsabile dei
giovani della chiesa Elim di Livorno,
conclusosi con un sentito appello.
4
Vogliamo
ringraziare di cuore tutti
coloro che si sono affaticati in
qualsiasi campo e per ogni piccolo
dettaglio per la buona riuscita di
queste serate, e preghiamo che il
Signore ci dia ancora la possibilità
di tenere queste serate speciali
per la comunione fraterna e per
l’evangelizzazione dei non credenti.
Sara Palma
GIOVANI & ADOLESCENTI
“Parents & Teens”
‘Genitori e figli’… Quanto è
complicato questo rapporto! E
se poi scriviamo: ‘genitori e figli
adolescenti’… Il rapporto si fa ancora
più complicato.
Nella fase adolescenziale sembra che
ci sia sempre un continuo disaccordo
fra entrambe le parti, che ci sia un
rapporto più teso e che basti un
nonnulla per far scatenare una
discussione. Quando si è piccoli è
tutto così diverso, i nostri papà sono
dei mitici eroi e le nostre mamme
sono il più dolce e tenero rifugio
d’amore, e tutto è così piacevole…
Ma perché appena varchiamo la soglia
dell’età adolescenziale non vediamo
più i nostri genitori sotto questa luce?
I bambini piccoli tendono a credere
che i loro genitori siano infallibili, che
non sbaglino mai, che dicano e facciano
sempre le cose giuste. Ritengo che
sia giusto educare nel modo migliore
i nostri figli, ma ritengo che sia
altrettanto giusto insegnare loro ad
accettare la nostra ‘natura umana’
fatta di errori e sbagli, rendendoli
consapevoli che Dio ci rende capace
di correggerci, di migliorarci e al
bisogno di chiedere scusa per i nostri
5
ille
perm
errori. Spesso cresciamo senza aver
ben compreso questo aspetto ed
a motivo di ciò nascono i conflitti,
perché i figli pretendono l’infallibilità
da parte dei loro genitori e di fronte
ad uno sbaglio non li ritengono
coerenti, vedono differenze fra ciò
che insegnano e ciò che vivono, li
giudicano e non accettano più alcun
rimprovero o insegnamento da parte
loro, tendendo a contrastare ogni loro
decisione partendo dal presupposto
che siano sempre sbagliate perché
ritenute incoerenti ed inaccettabili.
Sono mamma anche io di due bambini
piccoli, e credo che l’educazione dei
figli sia complessa, perché veniamo
influenzati da diversi fattori quali i
sentimenti, la ragione, l’educazione
giusta o sbagliata ricevuta da parte
dei nostri genitori, la società che
ci circonda e la nostra fede; ma
trovo coraggio e forza nelle parole
pronunciate da Gesù in Giovanni 5:19
“…In verità, in verità vi dico che
il Figlio non può da Se stesso far
cosa alcuna, se non la vede fare dal
Padre; perché le cose che il Padre
fa, anche il Figlio le fa ugualmente”.
Così come Gesù prende esempio dal
Padre, così i nostri figli dovranno
prendere esempio da noi che siamo i
loro genitori. Dio ci usa come esempi
terreni per far comprendere ai nostri
figli l’amore grande che Dio ha verso
ciascuno di noi. E’ una grande scuola
che ci insegna a modellare il nostro
‘io’ come Dio desidera, c’insegna la
sottomissione, l’ubbidienza e l’umiltà
incondizionata, ma stiamo attenti, se
non stiamo imparando queste cose
è perché abbiamo un cuore colmo
di orgoglio dove non trova spazio
l’insegnamento e la correzione.
E’ difficile essere genitori, ma anche
essere figli se non abbiamo un cuore
ben disposto; come genitori dobbiamo
aiutare i nostri figli creando nelle
nostre case un ambiente dove ci sia
la presenza di Dio. Il nostro compito
sarà meno faticoso se insegniamo loro
a conoscere Dio nel nostro quotidiano,
insegnando loro che siamo SEMPRE al
Suo cospetto, e non solo quando siamo
in chiesa. Adoriamo Dio, leggiamo la
Bibbia e preghiamo insieme a loro,
insegniamogli a non criticare e a non
giudicare gli altri, e ricordiamoci
di non farlo neanche noi. I nostri
figli devono conoscerci come siamo
veramente, sinceri, corretti, onesti,
giusti e con tutti i nostri difetti e le
nostre difficoltà; solo così costruiremo
ponti per arrivare ai loro cuori e non
mura fatte da incoerenza che col
tempo sarà difficile abbattere.
Ai figli vorrei dire di non prendere i
nostri errori come armi da usare contro
di noi, ma di prenderli come mònito per
non commettere i nostri stessi sbagli.
Evelyn Lissette Martinez
Il modo più semplice per darci il tuo sostegno
Firma e scrivi il codice fiscale della nostra associazione
ASSOCIAZIONE CRISTIANA EVANGELICA SORGENTE di VITA ONLUS
9 4 5 9 6 1 8 0 1 5 1
5
Grazie!
piccoli
Come proteggere i nostri figli
Cari
fratelli e sorelle, in questa
occasione voglio parlarvi di come
proteggere i nostri figli dal grande
problema della violenza in Tv,
dell’immoralità,
dei
messaggi
subliminali e perfino del satanismo
contenuti nei programmi televisivi
destinati ai più piccoli.
Abbiamo bisogno di conoscere le cose
del mondo che non appartengono a
Dio per poterle evitare in modo da
poterci conformare alla Sua volontà.
Gesù chiama i Suoi discepoli “sale
della terra e luce del mondo”,
Gesù esorta i Suoi a far risplendere
la loro luce davanti agli uomini.
Dobbiamo quindi essere con serenità
ed amore il faro per illuminare le
tenebre dell’ignoranza spirituale di
chi ci circonda, ricordandoci che se
noi abbiamo conosciuto Cristo e siamo
quello che siamo è solo per la Sua
grazia, che ci ha rinnovati e redenti.
Noi
dobbiamo offrire l’alternativa
migliore, il messaggio solare e gioioso
di Gesù ai nostri bambini, ragazzi e
adolescenti.
Ci
sono ormai numerosi segnali di
allarme che provengono non solo
dal mondo evangelico ma anche
dai telegiornali, da internet, da
studiosi ed esperti dell’educazione,
da rappresentanti delle istituzioni.
Tra i programmi finiti nel mirino ci
sono cartoni animati come Dragon
Ball, (Ball è il nome di un démone),
i Simpson, South Park, i Power Rangers,
Digimon,
Sailormoon,
Pokemon
(i Pokemon sarebbero 150 angeli
caduti dal cielo, sono tra i personaggi
dei cartoni animati più conosciuti,
prodotti da una setta satanica cino–
giapponese), e molti dei protagonisti
usano le arti marziali e ricorrono
all’uso delle armi. Si mostrano
freddi e trionfanti nell’esercizio
della violenza e per nulla intimoriti o
mortificati.
Il messaggio che quindi giunge ai nostri
bambini è che la violenza è giusta e
purtroppo non solo quella! Vi cito una
frase tratta dal Corriere della Sera:
“In molti cartoni animati moderni c’è
un progetto di educazione antimorale
e anticristiana con lo scopo di
formare nei bambini l’abitudine alla
violenza, alla ribellione, all’orrido,
all’indifferenza,
preparando
la
strada al Satanismo”.
Alcuni bambini passano da soli
davanti alla Tv circa 3-4 ore al
giorno nel periodo della prima
infanzia (il periodo in cui sono più
sensibili e tendono ad apprendere
comportamenti per imitazione dei
modelli che osservano).
Vi
prego di fare attenzione anche
ai giochi della Playstation e del
Nintendo: sembrano dei giochi
innocenti ma non è cosi, ormai alcuni
bambini usano un linguaggio da film
dell’orrore.
Noi,
come genitori, non dobbiamo
essere indifferenti a quello che ci
circonda, ma dobbiamo vegliare sui
6
nostri figli, essere protagonisti nella
loro vita, dobbiamo presentare Gesù
come l’unico eroe; potremmo anche
essere criticati da altri genitori
come “non abbastanza moderni”, o
“bigotti”, ma non permettete che
siano altri ad educare i vostri figli…
Ricordiamoci che noi siamo nel
mondo, ma non del mondo.
Vi
voglio lasciare con un versetto
che mi ha sempre accompagnato:
“Insegna al ragazzo la condotta
che deve tenere; anche quando
sarà vecchio non se ne allontanerà”
(Proverbi 22:6).
Dio vi benedica.
Sara Burgarella
Un caloroso
benvenuto a...
...Silvan Kouadio,
Gabriele Sciortino
e Sofia Biasi
Un po’ di noi
“Ho smesso di credere nelle coincidenze”
Quando
decisi per la prima volta di
venire in chiesa stavo attraversando
un momento molto difficile della mia
vita e sentivo crescere dentro di me
il bisogno di Dio. Sentivo che stava
per cambiare la mia vita e quando
il culto terminò ne ebbi proprio la
certezza. Nonostante lo sconcerto
iniziale per la musica e i canti a cui
non ero abituata, mi sentii subito a
casa, allora come ora.
Quando
ancora non conoscevo
Dio, Lui ha capito ciò di cui avevo
bisogno e mi ha messa in un luogo
dove ovunque mi girassi trovavo
amore e calore umano, e attraverso
quell’amore ho iniziato a conoscere
Dio. Non ricordo esattamente quale
fosse l’argomento della predica ma
ricordo che mi chiedevo come facesse
il pastore a conoscere i miei pensieri.
Poi mi resi conto che non era il
pastore a conoscere i miei pensieri
ma Dio. Domenica dopo domenica
le prediche colpivano sempre nel
segno. Talvolta facevo un pensiero o
mi succedeva qualcosa di particolare,
e la domenica dopo dal pulpito il
pastore parlava proprio di quel mio
pensiero o di quel fatto accaduto!
Quando lo raccontavo a chi non
credeva, mi sentivo rispondere che
erano solo coincidenze, ma io sapevo
che era Dio, e adesso è ancora così. Ho
smesso di credere nelle coincidenze
quando ho iniziato a credere in Gesù!
Talvolta
le vie del Signore sono
di difficile comprensione per noi
uomini, ma a tutto c’è sempre un
perché. Un giorno mi è venuto in
mente un paragone con la farina.
Sapete come si fa a produrre la
farina? Si deve prendere un chicco di
grano e macinarlo più volte, e ogni
volta vengono separati gli elementi
più grezzi per arrivare in conclusione
del processo al prodotto finale. Ed è
così anche per le nostre vite. Talvolta
siamo costretti a passare attraverso
la macina per spezzare i nostri cuori
e trarre fuori la parte migliore di noi,
separandola dai prodotti di scarto...
Ora so che quello che è accaduto
nella mia vita è solo l’inizio della
realizzazione di grandi promesse.
Intanto mi godo le benedizioni
presenti e per fede mi predispongo
all’attesa delle benedizioni che
verranno. Di sicuro c’è che il mio
cuore si è rotto e continua a rompersi
e ogni volta che passo sotto la macina
separo le parti ignobili da quelle
nobili. Di sicuro però c’è che, mentre
il nostro cuore si rompe, Dio è sempre
al nostro fianco per curare le nostre
ferite ed incoraggiarci a guardare
avanti, non indietro.
L’anno passato, nonostante tutto
quello che è accaduto, è stato l’anno
più bello della mia vita perché è
stato l’anno in cui ho conosciuto Dio.
Ora so molte cose che prima non
consideravo.
Ora so che la felicità non è quella gioia
momentanea legata alle circostanze,
a quanti soldi ci sono nel conto in
banca o a quante cose possediamo.
Ora
so che la vera gioia è quella
che ti fa urlare al cielo: ‘Lode a te
mio Signore per tutto quello che
sono, non per tutto quello che ho’.
Dio vi benedica!
Margherita Piccirilli
I nostri ospiti
“E Gesù, sbarcato, vide una grande folla e ne ebbe compassione,
perché erano come pecore senza pastore; e prese a insegnare loro molte cose” (Marco 6:34)
In molti passaggi della Parola, soprattutto
nel Nuovo Testamento, è possibile dedurre
l’importanza dell’insegnamento e quanto
questo fosse nel cuore di Gesù; spesso
infatti è possibile leggere: “Gesù… prese
a insegnare”.
E’
importante riconoscere l’assoluto
rilievo della sapienza che proviene dalla
conoscenza della Bibbia, e seminare
nella propria vita andando ad arricchire
‘il buon deposito’ che c’è dentro ognuno
di noi. Anche se non ce ne rendiamo
conto, la nostra mente immagazzina
continuamente delle informazioni, buone
o cattive che siano. Spetta quindi a noi
cibarci di ciò che fa bene al nostro spirito,
alla nostra mente e al nostro cuore.
Ringraziamo tutti coloro che nel
corso dell’anno scolastico 2012/2013
si sono adoperati per la formazione
e l’insegnamento: i pastori Tino Di
Domenico, Renato Romeo, Michele
Mango, Samuele Pellerito, Armando
Mauro,
Angelo
Gargano,
Pietro
Varrazzo e la sorella Anna Pellerito.
Ricordiamo
anche i pastori che durante
l’anno ci hanno fatto visita, benedicendoci
con la predicazione della Parola di Dio: i
pastori Lirio Porrello, Michele Romeo e
Dante Bernarducci.
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Ringraziamo Dio per averci lasciato la Sua
Parola “ispirata… e utile a insegnare,
a riprendere, a correggere, a educare
alla giustizia”; ringraziamo il pastore
Samuele Pellerito che, come ogni anno,
si è impegnato ad ammaestrare la chiesa
e ad organizzare vari incontri con la
partecipazione di altri pastori affinché
l’assemblea potesse crescere anche
nella conoscenza; ed infine un sincero
ringraziamento a tutti i nostri ospiti: “non
dimenticate l’ospitalità; perché alcuni
praticandola, senza saperlo hanno
ospitato angeli” (Ebrei 13:2).
Claudia Carlotta
Meditazione
L’amore cristiano
Virtù che favorisce le buone relazioni fra credenti
L’amore cristiano è fra le virtù più
eccellenti perché la sua azione non
è limitata nel tempo ma è proiettata
nell’eternità: “Ora dunque queste
tre cose rimangono: “fede, speranza
e amore; ma la più grande di esse
è l’amore” (1 Cor. 13:13). Infatti,
nell’eternità non avremo più la
necessità di esercitare né la fede, né la
speranza, in quanto avremo raggiunto
lo scopo della nostra salvezza.
Nel
cielo saremo con Dio che è
amore, quindi la virtù dell’amore
resterà per sempre a dirigere la nostra
eternità con Dio. Considereremo la
preziosissima funzione dell’amore
cristiano nell’ambito dei rapporti
fraterni, ma prima è necessario
stabilire il principio che ne regola la
funzione. Esso è basato su una verità
che rispecchia il carattere di Dio che
è l’essenza dell’amore: qualunque
azione che viene operata dall’amore
cristiano è sempre motivata dal
disinteresse personale fine a se
stesso.
Questo
principio
sarà
il metro di valutazione che ci
guiderà nella nostra riflessione.
L’amore cristiano è una virtù che
opera in due direzioni: la prima è
orientata dal dono di se stessi per
il beneficio degli altri, mentre la
seconda è caratterizzata dalla strenua
difesa della verità per proteggere
se stesso e gli altri dalle alterazioni
della verità. In entrambi i casi questa
virtù arricchisce notevolmente coloro
che la manifestano e quelli che
ne vengono beneficiati. Andiamo a
considerare queste caratteristiche.
L’amore che dona
Una delle parabole più significative
raccontate da Gesù è quella del
buon samaritano (Luca 10:2537). Fu raccontata in risposta alla
domanda: “Chi è il mio prossimo?”.
La figura centrale è costituita da
un samaritano, persona che nel
contesto del popolo d’Israele non
godeva di stima. La parabola narra
di un uomo che, mentre tornava a
casa, fu aggredito da ladri che dopo
averlo derubato e coperto di ferite,
lo lasciarono a terra quasi morto. Per
quella strada passarono un sacerdote,
un levita e un samaritano. I primi due
erano religiosi impegnati con diverse
funzioni nello svolgimento del culto
a Dio nel tempio, mentre il terzo,
il samaritano, era un uomo comune
che aveva solo il torto di appartenere
ad un popolo che era sensibilmente
disprezzato. Le attenzioni maggiori
vengono poste sui primi due, perché
maggiormente da loro ci si aspettava
un esempio di solidarietà e di
amorevole pietà nei confronti del
povero malcapitato. Invece, vedendo
quell’uomo così ridotto, passarono
oltre, dall’altra parte della strada,
non
curandosene
minimamente.
In questo caso, i benefici che lo
sventurato poteva trovare dal loro
passaggio furono completamente
disattesi.
Volendo fare un parallelo con quanto
l’apostolo Paolo dichiara circa
le virtù dell’amore (1 Cor. 13:113), potremmo riscontrare queste
differenze:
- L’amore è benigno e come tale
deve essere versato a favore di chi è
nel bisogno ma, per il sacerdote e il
levita, non fu così;
- L’amore è dono di sé, ma nel
caso in questione furono mostrate
insensibilità e disinteresse;
- L’amore non cerca le cose proprie,
ma i due religiosi erano legati dai
loro preconcetti e passarono oltre.
Quando s’incontrano questo tipo di
credenti, non se ne ricava niente. Di
tutt’altro carattere è invece l’azione
del samaritano, perché:
- Vide il poveretto e ne ebbe
compassione. La compassione di
quest’uomo non era fine a se stessa
per vantarsi ma prodiga di soccorso
(il luogo era deserto, non c’erano
spettatori che avrebbero potuto
8
tessere lodi per quel soccorso). Qui
vediamo la benignità del samaritano.
- Il soccorso fu caratterizzato dai
doni delle cose che appartenevano
al soccorritore: bende, olio, vino,
cavalcatura, trasporto in locanda e
cure, tutte a sue spese. Qui vediamo
il dono di sé.
La lezione che possiamo ricevere da
quanto considerato è che niente è
più attraente nei credenti di quando
essi manifestano la virtù dell’amore.
Il bene che può essere goduto dagli
altri, da tale effusione, non ha prezzo.
Applicando il principio che regola
la funzione dell’amore cristiano
che
opera
disinteressatamente,
possiamo notare che l’amore non
si mette in mostra. Chi ama non
si gonfia, ma rimane semplice e
modesto nella consapevolezza della
propria incapacità di amare in questo
modo. L’amore non invidia. Chi
ama è contento del proprio stato e
si rallegra del bene altrui. Credenti
che manifestano queste qualità sono
desiderabili e portano lustro alla loro
comunità di appartenenza.
L’amore che combatte
Esiste un’altra faccia dell’amore,
forse meno conosciuta: l’amore che
combatte. Infatti siamo orientati a
considerare l’amore più nella sua
azione di benevola comprensione
verso gli altri che piuttosto nella sua
ferma determinazione ad opporsi agli
altri in difesa della verità minacciata.
L’esempio più significativo è quello
riferito a Gesù quando purifica il
tempio (Giov. 2:13-17).
continua a pg. 9
segue da pg. 8
La profanazione delle cose sante
sembra sia profondamente irritante
da quello che si evince in questo
brano della Scrittura. La frusta di
cordicelle che uno zelantissimo Gesù
intreccia per cacciare fuori dal tempio
venditori di animali e cambiamonete,
rappresenta:
1)
La massima espressione di
ardente amore per la sacralità
della casa del Padre Suo profanata;
2)
L’intolleranza
dell’amore
all’invasione del profano nel sacro.
Davanti a questo esempio di Gesù
possiamo dire che, se per l’amore che
Dio riversa nella vita del credente è
possibile fare quello che fece il buon
samaritano, oppure amare perfino
nemici e persecutori, per lo stesso
identico amore è possibile e doveroso
“combattere strenuamente per la
fede” (Giuda 3) contro tutte quelle
azioni e insegnamenti che vogliono
profanarla, usando la “frusta” della
Parola di Dio!
C’è
bisogno di credenti fermi e
determinati contro la corruzione delle
opere sante, i quali, in virtù della
loro sana condotta, accompagnata
da un parlare santificato, si pongono
come sentinelle del tempio di Dio.
Anche per l’amore che combatte
vale la regola del principio cristiano
e quindi l’amore che combatte è
motivato non dalla ricerca delle
proprie cose ma dalla ricerca delle
cose di Dio. Questo sacro zelo per il
Signore porterà sempre edificazione e
mai distruzione nell’opera di Dio, ed
anche in questo caso sarà un beneficio
per i rapporti fraterni.
Infatti, sapere di trovarsi in un
ambiente sano reso tale dalla
vigilanza di credenti sani, è garanzia
di stabilità e felicità per tutti.
Pastore Renato Romeo
MuCicA e...
Un evento stellare: “Note di Stelle”
¶13 aprile Albino MONTISCI ¶8 giugno Sara TACCARDI ¶28 settembre TeeDee BAND ¶14 dicembre Anno Domini Gospel Choir
È una bella sfida per ‘Sorgente di
Vita’ e la buona riuscita di questa
manifestazione dipende, oltre che
naturalmente e soprattutto dall’aiuto
e dalla benedizione del Signore,
da tutti noi, che siamo chiamati a
partecipare attivamente.
Ha
avuto inizio in grande stile la
rassegna musicale “Note di Stelle”
che vedrà impegnata la nostra
comunità nei prossimi mesi. Quattro
eventi all’insegna della buona musica
e del buon cibo che ospiteranno artisti
cristiani d’eccezione.
Primo fra tutti, uno dei maggiori
rappresentanti della musica cristiana
italiana, Albino Montisci, che ha
inaugurato il nostro palco, lo scorso
13 aprile. Seguiranno Sara Taccardi,
che gioca in casa, il gruppo torinese
TeeDee Band e, per concludere, gli
spettacolari Anno Domini Gospel
Choir. Insomma, quattro serate da
non perdere!
Tutti possiamo fare qualcosa:
portare del cibo, aiutare a distribuire
i volantini, invitare i nostri amici,
occuparci dell’allestimento della
sala e della pulizia, partecipare
a tutte le serate, offrire il nostro
tempo, le nostre risorse e soprattutto
il nostro cuore, sapendo che “la
messe e grande” e “la nostra
fatica non è vana nel Signore”.
Vogliamo
essere
ubbidienti
e
rispondere alla chiamata di Gesù di
predicare l’Evangelo ad ogni creatura.
Uniti
siamo più forti! Quindi,
segnatevi le date in agenda e non
mancate perché saranno eventi unici
che non si ripeteranno facilmente.
Sara Taccardi
9
Approfondimenti
Banchetto evangelistico al mercato di Sesto San Giovanni
E’ già passato un anno da quando
il nostro pastore Samuele Pellerito
ha dato il via all’iniziativa della
distribuzione gratuita di opuscoli e
letteratura evangelistica nei mercati
della nostra città il sabato mattina,
dalle ore 9 alle ore 14.
Era una bella giornata di sole, quel
sabato 31 marzo 2012, al mercato di
Via Matteotti, quando con un gruppo
di fratelli e sorelle abbiamo iniziato a
distribuire opuscoli ed evangelizzato a
‘tu per tu’ le persone che mostravano
interesse per l’Evangelo, provando
grande gioia nel seminare nei cuori
delle persone la Parola di Dio,
attuando così ‘il grande mandato’ del
nostro Signore Gesù Cristo
(Marco 15:18).
Da quel giorno, con l’aiuto e la guida
dello Spirito Santo, abbiamo svolto
questo impegno con la frequenza di
due sabati al mese.
Muniti di un bel gazebo, di un tavolino Abbiamo
e dei due banner espositivi della
nostra chiesa e con l’autorizzazione
del Comune per l’occupazione di
suolo pubblico, ci siamo diretti
con fede, speranza, ed anche un
po’ di trepidazione verso la nostra
destinazione.
incontrato vari tipi di
persone, con diverse culture e
nazionalità, e molte di esse, a causa
della grave crisi economica e per
la mancanza di riferimenti stabili
sociali e religiosi, erano deluse da
questo mondo, ed altri ancora ci
hanno confidato la loro sfiducia
totale. Diversi hanno mostrato un
vivo interesse, ed una fame e sete
per la Parola di Dio (Amos 8:11),
promettendo che verranno a trovarci
in chiesa. Preghiamo che il Signore
aumenti in noi la passione per le
anime, ed abbiamo fede che il Signore
opererà e la Parola seminata nei cuori
porterà frutto a suo tempo.
“Diceva ancora: “Il Regno di Dio
è come un uomo che getti il seme
nel terreno, e dorma e si alzi, la
notte e il giorno; il seme intanto
germoglia e cresce senza che egli
sappia come. La terra da se stessa
dà il suo frutto: prima l’erba, poi
la spiga, poi nella spiga il grano
ben formato. Quando il frutto è
maturo, subito il mietitore vi mette
la falce perché l’ora della mietitura
è venuta” (Marco 4:26-29).
Dio ci benedica.
Dino e Angela Massari
In cucina con Silvia
CUP-CAKE
Ingredienti:
120 gr. di farina
2 uova intere
1 bustina di vanillina
2 gr. di lievito in polvere
120 gr. di zucchero
120 gr. di burro
la buccia di mezzo limone
Un pizzico di sale
Ingredienti per la glassa:
200 gr. di cioccolato
bianco
50 gr. di burro
30 gr. di zucchero a velo
300 gr. di mascarpone
Preparazione:
Mettete in una ciotola a sponde alte
il burro ammorbidito, lo zucchero e la vanillina,
e mescolate con uno sbattitore elettrico fino ad ottenere
un impasto spumoso, liscio ed omogeneo. Aggiungete la buccia
grattugiata di mezzo limone e un pizzico di sale, poi aggiungete
(sempre mescolando) un uovo alla volta fino ad ottenere un impasto
cremoso. Aggiungete quindi man mano la farina e il lievito setacciati,
amalgamando bene il tutto.
A questo punto, se vorrete ottenere diversi tipi di cup-cakes, potrete
dividere l’impasto in ciotole diverse ed aggiungere per esempio della
granella di cioccolato, o dell’uvetta sultanina, o dei cubetti di mela,
etc…
Riempite quindi fino a metà dei pirottini da forno o degli stampi da
cup-cake e cuocete a 180° gradi per circa 20 minuti. A fine cottura, far
raffreddare e decorare con la glassa per cup-cakes.
Preparazione per la glassa:
Sciogliete il cioccolato e il burro a bagnomaria, aggiungete lo zucchero a velo e il mascarpone
e montate bene il composto con lo sbattitore elettrico. Se volete colorare la glassa potrete
aggiungere per esempio dei lamponi frullati e setacciati, oppure aggiungere coloranti alimentari
naturali a piacere (che potrete trovare in qualsiasi supermercato ben fornito).
Fate riposare qualche minuto in frigo, dopodiché potrete usare la glassa per decorare i vostri
meravigliosi cup-cakes.
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Dino & Angela
consigliano...
“Sorgente di Vita”
si congratula
con il Dr. Marco Tripodi
per aver raggiunto
un traguardo tanto ambíto,
tanti auguri
affinché questa méta
sia l'inizio di una vita
piena di benedizioni
IL RISVEGLIO SECONDO DIO
di Leonard Ravenhill pag. 154 € 10,00 Edizioni Publielim
“Per tutti i cristiani che desiderano ardentemente il Risveglio
secondo Dio.”
PASSIONE PER LE ANIME
di Osvald J. Smith pag. 142 € 5,00 Edizioni ADI- Media
Che cosa avviene in noi quando vediamo un mondo così bisognoso
della Grazia divina? Ci sentiamo mossi a compassione, come
accadeva a Gesù? Egli provava commozione davanti a quelle
folle, “perchè erano stanche e sfinite, come pecore che non
hanno pastore” (Matteo 9:36).
INTROMISSIONE DIVINA
di Joni Eareckson Tada pag. 262 € 8,50 Edizioni ADI- Media
“Per mezzo di pensieri esposti in forma devozionale, Joni
racconta come Dio si è intromesso nella sua vita, e mostra come
la Sua presenza costante può portare pace.”
“In tutto quel che fai
ricordati del Signore
ed Egli ti indicherà la via giusta”
Proverbi 3:6
Orario degli incontri settimanali
Domenica ore 10.30: Culto di celebrazione
Martedì ore 20.30: Riunione di preghiera
Mercoledì ore 14.00-16.00: Riunione d’intercessione
Giovedì ore 20.30: Cellule nelle varie zone
Sabato ore 17.00: Riunione adolescenti e giovani
Culto domenicale in diretta on-line alle ore 10.30
su http://www.livestream.com/sorgentedivita
Mandateci i vostri commenti e testimonianze alla nostra redazione: [email protected]
Responsabile Pastore Samuele Pellerito
Giampaolo Tripodi
Evelyn Lissette Martinez
Staff
Sara Palma
Claudia Carlotta
Bernardo Almeida
Margherita Piccirilli
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