Sorgente diVita Maggio 2013 Cari fratelli “Progresso attraverso le afflizioni” Piccoli consigli “Come proteggere i nostri figli” Rhema 2013 Farò tremare tutte le nazioni, le cose più preziose di tutte le nazioni affluiranno e Io riempirò di gloria questa casa, dice il SIGNORE degli eserciti. Mio è l’argento e Mio è l’oro, dice il SIGNORE degli eserciti. La gloria di questa casa sarà più grande di quella della casa precedente, dice il SIGNORE degli eserciti. In questo luogo Io darò la pace, dice il SIGNORE degli eserciti. Aggeo 2:7-9 N° 4 periodico d’informazione ad uso interno della Chiesa Cristiana Evangelica Sorgente di Vita Via Pisa 200/32, 20099 Sesto San Giovanni (MI) - www.sorgentedivita.org Cari fratelli Progresso attraverso le afflizioni “Desidero che voi sappiate, fratelli, che quanto mi è accaduto ha piuttosto contribuito al progresso del vangelo” (Filippesi 1:12) Cari lettori, con piacere ecco un nuovo numero del notiziario di Sorgente di Vita. Con gioia “Sorgente di Vita” torna con il suo entusiasmo e il suo carico di messaggi interessanti. Sono certo che ancora una volta verrete edificati mentre vi appresterete alla lettura dei diversi articoli e delle varie meditazioni. Permettetemi in questa occasione di condividere con voi la chiave per comprendere, capire e sfruttare le nostre afflizioni. Ogni afflizione che sopportiamo è un investimento che Dio fa in noi! Quando dei genitori mandano un figlio in una scuola superiore o all’università, compiono un grande investimento: sperano forse che un giorno il figlio giunga ad ottenere una laurea ed un buon lavoro. Quei genitori sperano che il figlio faccia fruttare il loro investimento ed inizi una buona carriera. Allo stesso modo, dal soldato che è stato formato ci si aspetta che serva nell’esercito per alcuni anni al fine di giustificare l’investimento. La stessa cosa avviene con il Signore e le nostre afflizioni! Ogni prova che attraversiamo come cristiani è un esercizio di allenamento per il quale Dio ha uno scopo divino. Egli non ci ha salvati affinché potessimo fare una crociera di lusso per giungere in paradiso. Ci ha salvati per prepararci ad essere utili nel Suo regno. Nel momento in cui siamo nati di nuovo ci ha arruolati nella Sua scuola della sofferenza, ed ogni afflizione, ogni tribolazione, è una lezione del Suo programma. L’apostolo Paolo non sprecò nessuna delle sue afflizioni. Sapeva che ognuna di esse aveva un fine divino. Il Signore osserva anche noi per vedere come reagiamo nelle nostre prove. Vorrei ora indicarvi tre modi in cui possiamo sprecare le nostre afflizioni: 1) Sprechiamo afflizioni quando ci comportiamo in modo piagnucoloso, mormoriamo e protestiamo. Questo genere di comportamento disturba il Signore. Fu la ragione per cui ogni prova ed afflizione sperimentata da Israele nel deserto fu inutile per loro! 2) Sprechiamo afflizioni quando ne affrontiamo delle nuove senza ricordare le liberazioni da quelle già passate. Mosè rammentò ad Israele tutte le liberazioni passate. Egli li mise in guardia: “Soltanto, bada bene a te stesso e guardati dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste, ed esse non ti escano dal cuore finché duri la tua vita. Anzi, falle sapere ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli” (Deuteronomio 4:9). 3) Sprechiamo le nostre afflizioni quando rifiutiamo di vedere che Dio ci aiuta ad attraversarle per insegnare ad altri. Siamo chiamati a condividere le nostre esperienze con i nostri fratelli e sorelle per dimostrare che Dio è fedele con loro. Siamo chiamati a stare saldi e dire: “Grazie a Dio, sono un veterano. E posso dirti per esperienza che Lui è fedele!” In effetti, Paolo si vantava delle sue afflizioni: “...nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio 1 corpo il marchio di Gesù” (Galati 6:17). Egli sapeva che ogni cicatrice aveva un obiettivo eterno! Davide scrisse: “Nella mia angoscia invocai il Signore, gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal Suo tempio, il mio grido giunse a Lui, ai Suoi orecchi. Egli tese dall’alto la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque. Mi liberò dal mio potente nemico, da quelli che mi odiavano, perché erano più forti di me. Essi mi erano piombati addosso nel dì della mia calamità, ma il Signore fu il mio sostegno. Egli mi trasse fuori al largo, mi liberò, perché mi gradisce” (Salmo 18:6, 16-19). Potrebbe sembrare una contraddizione, ma non lo è: se sei afflitto è perché Dio ti gradisce. “Perché il Signore corregge quelli che Egli ama...” (Ebrei 12:6). Le tue afflizioni sono un segno del Suo amore! Come reagisci alle tue afflizioni? Le sprechi diventando diffidente? Oppure edifichi la tua fede, sapendo che il tuo Dio ti libererà? Ricordiamoci, Egli ha un piano. “E ho questa fiducia: che Colui che ha cominciato in voi un’opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù” (Filippesi 1:6). Buona lettura! Dio vi benedica. Pastore Samuele Pellerito Speciale anniversario 10° anniversario chiesa “Sorgente di Vita” “Dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù” (Filippesi 3:13.14) I giorni 28, 29 e 30 settembre 2012 si è tenuta presso la nostra chiesa una grande festa di celebrazione. Ebbene sì, abbiamo festeggiato il decimo anniversario della chiesa ‘Sorgente di Vita’! Sono stati giorni intensi e pieni di gioia, durante i quali abbiamo voluto celebrare il nostro Signore per quello che ha fatto in questi anni e per come ci ha guidati lungo il cammino. I ricordi. E’ utile ogni tanto fermarsi e ricordare tutti i benefici e le opere del nostro grande Dio, proprio come diceva Davide: ‘Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei Suoi benefici’ (Salmo 103:2). Questo è proprio ciò che abbiamo fatto anche attraverso un toccante video contenente immagini di momenti salienti del nostro passato. Le nostre menti non hanno potuto fare a meno di ricordare il tempo degli esordi, in cui facevamo le nostre riunioni in un piccolo negozio, come diciamo noi, “4 x 4”. Da allora è passato molto tempo e l’opera di Dio non si è fermata, anzi, ha continuato a crescere sempre di più. Vogliamo dare gloria a Dio per questo, e soprattutto per tutti i preziosi fratelli e sorelle che il Signore ha aggiunto sul nostro cammino. E’ stato proprio grazie alla loro collaborazione in prima linea che abbiamo potuto realizzare e collaborare con i piani di Dio. Senza di essi non avremmo mai potuto fare tutte le cose che sono state fatte, e vogliamo esprimere ad ogni fratello ed ogni sorella della chiesa la nostra profonda gratitudine di cuore! Grazie! Dio, nostro Padre e la presenza di Dio è stata davvero tangibile in ogni riunione. Numerosi sono stati i pastori e i fratelli che con la loro presenza hanno voluto partecipare alla nostra gioia e con i quali abbiamo potuto godere dei preziosi momenti di comunione fraterna; fra questi citiamo il pastore Emanuele Campo, il pastore Tino Di Domenico, ed altri ancora. Sappiamo però che non è finita! Come disse qualcuno: ‘Il meglio deve ancora venire’. Questo è stato anche il tema di questi giorni di celebrazione, tratto dalle parole dell’apostolo Paolo: ‘Dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù’ (Filippesi 3:13.14). Inoltre, nel corso della celebrazione di domenica 30 settembre abbiamo avuto la gradita presenza dell’assessore Felice Cagliani quale rappresentante dell’amministrazione comunale della città di Sesto San Giovanni, al quale è stata consegnata una targa da parte della nostra chiesa, destinata al sindaco della città Dr.ssa Monica Chittò. Il Che Dio continui a benedirci insieme, pastore Lirio Porrello, ospite speciale per l’occasione, ha sviluppato questo tema soffermandosi in maniera toccante a considerare l’amore di 2 perché l’opera che ci aspetta è ancora grande! Anna Palma Speciale eventi Battesimi novembre 2012 “Tutto può cambiare” Il Signore mi ha cambiata, mi ha modellata, mi ha reso più umile e di giorno in giorno mi sta facendo innamorare sempre più di Lui. Pochi mesi fa, precisamente il 18 novembre 2012, ho potuto provare una delle emozioni più forti della mia vita: il battesimo in acqua. La cosa più bella è stata tutto il percorso che mi ha condotto a questo grande giorno, cioè riconoscere il Signore come il mio unico Salvatore, averLo sentito nel mio cuore, capendo che da quel giorno non se ne sarebbe andato più dalla mia vita. Il battesimo, a mio modesto parere, è stato una sorta di dimostrazione, di rinascita, di volontà e desiderio di assomigliare sempre più a Lui, ed è manifestazione del Suo amore. L’entrata del Signore Gesù nella mia vita è stata davvero un enorme regalo per me, uno di quei regali che però non ti porta a sostituirlo con qualcos’altro dopo poco tempo che lo hai utilizzato (come invece si è soliti fare nella vita, quando non ci si accontenta mai)… E’ stato per me un dono che non ha prezzo, inestimabile; sento proprio che ogni giorno si presenta con qualcosa di nuovo, con benedizioni, gesti, parole che non mi sarei mai aspettata di sentire o provare… E’ una gioia impossibile da descrivere, è stata per me una svolta e mi ha donato la maturità e la sicurezza in me stessa che prima non avrei mai creduto di poter avere. Desidero con tutto il cuore che chi leggerà questo piccolo pensiero, possa pensare che tutto può cambiare, che nella vita noi abbiamo una speranza, un amore infinito e non siamo mai soli, c’è sempre il Signore con noi! Invito chiunque non abbia ancora provato tutto ciò ad avvicinarsi al Signore, permettendoGli di sconvolgere positivamente la propria vita… perché Dio è Amore!!! Denise Orefice “Regala un Natale solidale” Il 22 dicembre scorso si è tenuta a Sesto San Giovanni, in piazza Petazzi, una manifestazione solidale patrocinata dal Comune, che ha visto coinvolto, fra le altre cose, il nostro gruppo evangelistico che, come sempre, ha saputo portare nella manifestazione una nota di allegria, di gioia e di sano divertimento. La manifestazione è stata contornata dalla presenza di diverse altre realtà socio-culturali della città, che hanno, a loro modo, voluto avvicinarsi alla cittadinanza, magari offrendo un bicchiere di vin brulè o una fetta di panettone, fino agli auguri e al lancio finale dei palloncini in cielo, alla presenza delle autorità cittadine. Nonostante Anche noi abbiamo potuto offrire, attraverso la collocazione di uno stand con della letteratura cristiana, un messaggio che va oltre la semplice solidarietà, ma che vuole arrivare al cuore delle persone allo scopo di portarle a Cristo, affinché anche esse possano godere della grazia del nostro Signore Gesù Cristo insieme a noi. il freddo pungente, i canti che il gruppo lode, insieme alla nostra cara sorella Sara Taccardi, ha cantato, le danze e le mimiche rappresentanti il chiaro messaggio della salvezza, espresse con tanto amore e trasporto, hanno attirato l’interesse delle persone presenti all’evento. In definitiva, ringraziamo innanzitutto Dio per averci permesso di poter parlare alle persone in questo contesto sociale natalizio, e ringraziamo anche le associazioni che ci hanno accolto concedendoci spazio e libertà di espressione. Dio benedica tutte le persone che hanno ascoltato e accettato le parole che in quel giorno sono state pronunciate e sospinte verso i loro cuori attraverso la predicazione del Vangelo. Pietro Palma 3 Speciale eventi Serate di lode e adorazione 8 marzo 2013 “Date all’Eterno, o famiglie dei popoli, date all’Eterno gloria e forza. Date all’Eterno la gloria dovuta al Suo nome, portateGli offerte e venite nei Suoi cortili” (Salmo 96:7,8) Dal mese di marzo di quest’anno, su iniziativa del nostro pastore Samuele Pellerito, alcune serate di preghiera sono state trasformate in serate di lode e adorazione, dove la presenza del Signore è stata davvero forte. Le serate di lode e adorazione che abbiamo fatto sono state meravigliose, e sono certa che abbiamo rallegrato il cuore del nostro Signore perché è questo che Lui desidera, da sempre… Posso dire che sono stata grandemente benedetta danzando con le bambine ed i ragazzi! Trasmettendo quello che il Signore metteva nel mio cuore... e poi vedere la chiesa gioiosa, radiosa... bellissimo! Posso dirvi anche che svegliarsi al mattino e sentire le lodi del Signore dentro di sé, è dinamite pura! Sapete perché? Perché ci aiuta a vivere nella vittoria. Allora, chiesa ‘Sorgente di Vita’, “grida, canta, danza allegramente in Sua presenza, gira, salta dando lode a Gesù Cristo, vive, vive e per sempre Egli è Re!” Con amore la vostra pecorella danzatrice. Gabriela Fernandez Serate evangelistiche a tema Dall’inizio di quest’anno il gruppo dei giovani ha dato vita ad una nuova e fresca iniziativa: delle serate evangelistiche a tema. Serate giovani, informali, all’insegna di un intrattenimento sano con della buona musica cristiana e del buon cibo, in cui chiacchierare e relazionarsi amichevolmente con fratelli e sorelle anche di altre comunità, ma soprattutto occasioni speciali per portare in chiesa amici o conoscenti che ancora non conoscono Cristo. “Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle” (Proverbi 31:10) A partire da sabato 26 gennaio, serata a tema ‘tex-mex’ (stile texanomessicano), per poi proseguire con la serata stile country di sabato 23 febbraio e con la serata stile ‘urban’ di sabato 23 marzo, oltre ai momenti intensi di lode e adorazione ed alle diverse e toccanti mimiche proposte dal gruppo giovani, c’è stata la possibilità di portare il messaggio del Vangelo anche attraverso brevi messaggi e testimonianze di vita vissuta. Anche quest’anno, in occasione della festa delle donne, ci siamo incontrate per passare insieme una serata diversa, per condividere ciò che Dio ha fatto per noi, gustando una prelibata cena preparata in ogni piccolo particolare dagli uomini di ‘Sorgente di Vita’, che hanno pensato proprio a tutto. Siamo state accolte e servite come principesse. Tutto è stato perfetto, ci siamo sentite onorate ed apprezzate. Sì, siamo donne speciali perché nella nostra vita regna Lui, il Re dei re, Colui che ci ha cambiate e rese preziose, che guida la nostra vita e ci consiglia in ogni nostra scelta, ci benedice e ci dà gioia, forza e coraggio. Sì, perché sappiamo che se confidiamo in Lui ogni situazione è sotto il Suo controllo, e noi non abbiamo paura di nulla. Noi siamo così, semplicemente ‘donne’. Antonella Micale In particolare vogliamo ricordare la serata del 23 febbraio, a cui hanno partecipato anche i giovani della chiesa Bethel di Milano e della chiesa Elim di Novara, in cui, a seguito di una adorazione appassionante e dell’incisivo messaggio portato dalla nostra cara sorella Emanuela Artico, responsabile dei giovani, c’è stato l’intervento caloroso del fratello Lorenzo Biondo, responsabile dei giovani della chiesa Elim di Livorno, conclusosi con un sentito appello. 4 Vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che si sono affaticati in qualsiasi campo e per ogni piccolo dettaglio per la buona riuscita di queste serate, e preghiamo che il Signore ci dia ancora la possibilità di tenere queste serate speciali per la comunione fraterna e per l’evangelizzazione dei non credenti. Sara Palma GIOVANI & ADOLESCENTI “Parents & Teens” ‘Genitori e figli’… Quanto è complicato questo rapporto! E se poi scriviamo: ‘genitori e figli adolescenti’… Il rapporto si fa ancora più complicato. Nella fase adolescenziale sembra che ci sia sempre un continuo disaccordo fra entrambe le parti, che ci sia un rapporto più teso e che basti un nonnulla per far scatenare una discussione. Quando si è piccoli è tutto così diverso, i nostri papà sono dei mitici eroi e le nostre mamme sono il più dolce e tenero rifugio d’amore, e tutto è così piacevole… Ma perché appena varchiamo la soglia dell’età adolescenziale non vediamo più i nostri genitori sotto questa luce? I bambini piccoli tendono a credere che i loro genitori siano infallibili, che non sbaglino mai, che dicano e facciano sempre le cose giuste. Ritengo che sia giusto educare nel modo migliore i nostri figli, ma ritengo che sia altrettanto giusto insegnare loro ad accettare la nostra ‘natura umana’ fatta di errori e sbagli, rendendoli consapevoli che Dio ci rende capace di correggerci, di migliorarci e al bisogno di chiedere scusa per i nostri 5 ille perm errori. Spesso cresciamo senza aver ben compreso questo aspetto ed a motivo di ciò nascono i conflitti, perché i figli pretendono l’infallibilità da parte dei loro genitori e di fronte ad uno sbaglio non li ritengono coerenti, vedono differenze fra ciò che insegnano e ciò che vivono, li giudicano e non accettano più alcun rimprovero o insegnamento da parte loro, tendendo a contrastare ogni loro decisione partendo dal presupposto che siano sempre sbagliate perché ritenute incoerenti ed inaccettabili. Sono mamma anche io di due bambini piccoli, e credo che l’educazione dei figli sia complessa, perché veniamo influenzati da diversi fattori quali i sentimenti, la ragione, l’educazione giusta o sbagliata ricevuta da parte dei nostri genitori, la società che ci circonda e la nostra fede; ma trovo coraggio e forza nelle parole pronunciate da Gesù in Giovanni 5:19 “…In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da Se stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente”. Così come Gesù prende esempio dal Padre, così i nostri figli dovranno prendere esempio da noi che siamo i loro genitori. Dio ci usa come esempi terreni per far comprendere ai nostri figli l’amore grande che Dio ha verso ciascuno di noi. E’ una grande scuola che ci insegna a modellare il nostro ‘io’ come Dio desidera, c’insegna la sottomissione, l’ubbidienza e l’umiltà incondizionata, ma stiamo attenti, se non stiamo imparando queste cose è perché abbiamo un cuore colmo di orgoglio dove non trova spazio l’insegnamento e la correzione. E’ difficile essere genitori, ma anche essere figli se non abbiamo un cuore ben disposto; come genitori dobbiamo aiutare i nostri figli creando nelle nostre case un ambiente dove ci sia la presenza di Dio. Il nostro compito sarà meno faticoso se insegniamo loro a conoscere Dio nel nostro quotidiano, insegnando loro che siamo SEMPRE al Suo cospetto, e non solo quando siamo in chiesa. Adoriamo Dio, leggiamo la Bibbia e preghiamo insieme a loro, insegniamogli a non criticare e a non giudicare gli altri, e ricordiamoci di non farlo neanche noi. I nostri figli devono conoscerci come siamo veramente, sinceri, corretti, onesti, giusti e con tutti i nostri difetti e le nostre difficoltà; solo così costruiremo ponti per arrivare ai loro cuori e non mura fatte da incoerenza che col tempo sarà difficile abbattere. Ai figli vorrei dire di non prendere i nostri errori come armi da usare contro di noi, ma di prenderli come mònito per non commettere i nostri stessi sbagli. Evelyn Lissette Martinez Il modo più semplice per darci il tuo sostegno Firma e scrivi il codice fiscale della nostra associazione ASSOCIAZIONE CRISTIANA EVANGELICA SORGENTE di VITA ONLUS 9 4 5 9 6 1 8 0 1 5 1 5 Grazie! piccoli Come proteggere i nostri figli Cari fratelli e sorelle, in questa occasione voglio parlarvi di come proteggere i nostri figli dal grande problema della violenza in Tv, dell’immoralità, dei messaggi subliminali e perfino del satanismo contenuti nei programmi televisivi destinati ai più piccoli. Abbiamo bisogno di conoscere le cose del mondo che non appartengono a Dio per poterle evitare in modo da poterci conformare alla Sua volontà. Gesù chiama i Suoi discepoli “sale della terra e luce del mondo”, Gesù esorta i Suoi a far risplendere la loro luce davanti agli uomini. Dobbiamo quindi essere con serenità ed amore il faro per illuminare le tenebre dell’ignoranza spirituale di chi ci circonda, ricordandoci che se noi abbiamo conosciuto Cristo e siamo quello che siamo è solo per la Sua grazia, che ci ha rinnovati e redenti. Noi dobbiamo offrire l’alternativa migliore, il messaggio solare e gioioso di Gesù ai nostri bambini, ragazzi e adolescenti. Ci sono ormai numerosi segnali di allarme che provengono non solo dal mondo evangelico ma anche dai telegiornali, da internet, da studiosi ed esperti dell’educazione, da rappresentanti delle istituzioni. Tra i programmi finiti nel mirino ci sono cartoni animati come Dragon Ball, (Ball è il nome di un démone), i Simpson, South Park, i Power Rangers, Digimon, Sailormoon, Pokemon (i Pokemon sarebbero 150 angeli caduti dal cielo, sono tra i personaggi dei cartoni animati più conosciuti, prodotti da una setta satanica cino– giapponese), e molti dei protagonisti usano le arti marziali e ricorrono all’uso delle armi. Si mostrano freddi e trionfanti nell’esercizio della violenza e per nulla intimoriti o mortificati. Il messaggio che quindi giunge ai nostri bambini è che la violenza è giusta e purtroppo non solo quella! Vi cito una frase tratta dal Corriere della Sera: “In molti cartoni animati moderni c’è un progetto di educazione antimorale e anticristiana con lo scopo di formare nei bambini l’abitudine alla violenza, alla ribellione, all’orrido, all’indifferenza, preparando la strada al Satanismo”. Alcuni bambini passano da soli davanti alla Tv circa 3-4 ore al giorno nel periodo della prima infanzia (il periodo in cui sono più sensibili e tendono ad apprendere comportamenti per imitazione dei modelli che osservano). Vi prego di fare attenzione anche ai giochi della Playstation e del Nintendo: sembrano dei giochi innocenti ma non è cosi, ormai alcuni bambini usano un linguaggio da film dell’orrore. Noi, come genitori, non dobbiamo essere indifferenti a quello che ci circonda, ma dobbiamo vegliare sui 6 nostri figli, essere protagonisti nella loro vita, dobbiamo presentare Gesù come l’unico eroe; potremmo anche essere criticati da altri genitori come “non abbastanza moderni”, o “bigotti”, ma non permettete che siano altri ad educare i vostri figli… Ricordiamoci che noi siamo nel mondo, ma non del mondo. Vi voglio lasciare con un versetto che mi ha sempre accompagnato: “Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà” (Proverbi 22:6). Dio vi benedica. Sara Burgarella Un caloroso benvenuto a... ...Silvan Kouadio, Gabriele Sciortino e Sofia Biasi Un po’ di noi “Ho smesso di credere nelle coincidenze” Quando decisi per la prima volta di venire in chiesa stavo attraversando un momento molto difficile della mia vita e sentivo crescere dentro di me il bisogno di Dio. Sentivo che stava per cambiare la mia vita e quando il culto terminò ne ebbi proprio la certezza. Nonostante lo sconcerto iniziale per la musica e i canti a cui non ero abituata, mi sentii subito a casa, allora come ora. Quando ancora non conoscevo Dio, Lui ha capito ciò di cui avevo bisogno e mi ha messa in un luogo dove ovunque mi girassi trovavo amore e calore umano, e attraverso quell’amore ho iniziato a conoscere Dio. Non ricordo esattamente quale fosse l’argomento della predica ma ricordo che mi chiedevo come facesse il pastore a conoscere i miei pensieri. Poi mi resi conto che non era il pastore a conoscere i miei pensieri ma Dio. Domenica dopo domenica le prediche colpivano sempre nel segno. Talvolta facevo un pensiero o mi succedeva qualcosa di particolare, e la domenica dopo dal pulpito il pastore parlava proprio di quel mio pensiero o di quel fatto accaduto! Quando lo raccontavo a chi non credeva, mi sentivo rispondere che erano solo coincidenze, ma io sapevo che era Dio, e adesso è ancora così. Ho smesso di credere nelle coincidenze quando ho iniziato a credere in Gesù! Talvolta le vie del Signore sono di difficile comprensione per noi uomini, ma a tutto c’è sempre un perché. Un giorno mi è venuto in mente un paragone con la farina. Sapete come si fa a produrre la farina? Si deve prendere un chicco di grano e macinarlo più volte, e ogni volta vengono separati gli elementi più grezzi per arrivare in conclusione del processo al prodotto finale. Ed è così anche per le nostre vite. Talvolta siamo costretti a passare attraverso la macina per spezzare i nostri cuori e trarre fuori la parte migliore di noi, separandola dai prodotti di scarto... Ora so che quello che è accaduto nella mia vita è solo l’inizio della realizzazione di grandi promesse. Intanto mi godo le benedizioni presenti e per fede mi predispongo all’attesa delle benedizioni che verranno. Di sicuro c’è che il mio cuore si è rotto e continua a rompersi e ogni volta che passo sotto la macina separo le parti ignobili da quelle nobili. Di sicuro però c’è che, mentre il nostro cuore si rompe, Dio è sempre al nostro fianco per curare le nostre ferite ed incoraggiarci a guardare avanti, non indietro. L’anno passato, nonostante tutto quello che è accaduto, è stato l’anno più bello della mia vita perché è stato l’anno in cui ho conosciuto Dio. Ora so molte cose che prima non consideravo. Ora so che la felicità non è quella gioia momentanea legata alle circostanze, a quanti soldi ci sono nel conto in banca o a quante cose possediamo. Ora so che la vera gioia è quella che ti fa urlare al cielo: ‘Lode a te mio Signore per tutto quello che sono, non per tutto quello che ho’. Dio vi benedica! Margherita Piccirilli I nostri ospiti “E Gesù, sbarcato, vide una grande folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore senza pastore; e prese a insegnare loro molte cose” (Marco 6:34) In molti passaggi della Parola, soprattutto nel Nuovo Testamento, è possibile dedurre l’importanza dell’insegnamento e quanto questo fosse nel cuore di Gesù; spesso infatti è possibile leggere: “Gesù… prese a insegnare”. E’ importante riconoscere l’assoluto rilievo della sapienza che proviene dalla conoscenza della Bibbia, e seminare nella propria vita andando ad arricchire ‘il buon deposito’ che c’è dentro ognuno di noi. Anche se non ce ne rendiamo conto, la nostra mente immagazzina continuamente delle informazioni, buone o cattive che siano. Spetta quindi a noi cibarci di ciò che fa bene al nostro spirito, alla nostra mente e al nostro cuore. Ringraziamo tutti coloro che nel corso dell’anno scolastico 2012/2013 si sono adoperati per la formazione e l’insegnamento: i pastori Tino Di Domenico, Renato Romeo, Michele Mango, Samuele Pellerito, Armando Mauro, Angelo Gargano, Pietro Varrazzo e la sorella Anna Pellerito. Ricordiamo anche i pastori che durante l’anno ci hanno fatto visita, benedicendoci con la predicazione della Parola di Dio: i pastori Lirio Porrello, Michele Romeo e Dante Bernarducci. 7 Ringraziamo Dio per averci lasciato la Sua Parola “ispirata… e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia”; ringraziamo il pastore Samuele Pellerito che, come ogni anno, si è impegnato ad ammaestrare la chiesa e ad organizzare vari incontri con la partecipazione di altri pastori affinché l’assemblea potesse crescere anche nella conoscenza; ed infine un sincero ringraziamento a tutti i nostri ospiti: “non dimenticate l’ospitalità; perché alcuni praticandola, senza saperlo hanno ospitato angeli” (Ebrei 13:2). Claudia Carlotta Meditazione L’amore cristiano Virtù che favorisce le buone relazioni fra credenti L’amore cristiano è fra le virtù più eccellenti perché la sua azione non è limitata nel tempo ma è proiettata nell’eternità: “Ora dunque queste tre cose rimangono: “fede, speranza e amore; ma la più grande di esse è l’amore” (1 Cor. 13:13). Infatti, nell’eternità non avremo più la necessità di esercitare né la fede, né la speranza, in quanto avremo raggiunto lo scopo della nostra salvezza. Nel cielo saremo con Dio che è amore, quindi la virtù dell’amore resterà per sempre a dirigere la nostra eternità con Dio. Considereremo la preziosissima funzione dell’amore cristiano nell’ambito dei rapporti fraterni, ma prima è necessario stabilire il principio che ne regola la funzione. Esso è basato su una verità che rispecchia il carattere di Dio che è l’essenza dell’amore: qualunque azione che viene operata dall’amore cristiano è sempre motivata dal disinteresse personale fine a se stesso. Questo principio sarà il metro di valutazione che ci guiderà nella nostra riflessione. L’amore cristiano è una virtù che opera in due direzioni: la prima è orientata dal dono di se stessi per il beneficio degli altri, mentre la seconda è caratterizzata dalla strenua difesa della verità per proteggere se stesso e gli altri dalle alterazioni della verità. In entrambi i casi questa virtù arricchisce notevolmente coloro che la manifestano e quelli che ne vengono beneficiati. Andiamo a considerare queste caratteristiche. L’amore che dona Una delle parabole più significative raccontate da Gesù è quella del buon samaritano (Luca 10:2537). Fu raccontata in risposta alla domanda: “Chi è il mio prossimo?”. La figura centrale è costituita da un samaritano, persona che nel contesto del popolo d’Israele non godeva di stima. La parabola narra di un uomo che, mentre tornava a casa, fu aggredito da ladri che dopo averlo derubato e coperto di ferite, lo lasciarono a terra quasi morto. Per quella strada passarono un sacerdote, un levita e un samaritano. I primi due erano religiosi impegnati con diverse funzioni nello svolgimento del culto a Dio nel tempio, mentre il terzo, il samaritano, era un uomo comune che aveva solo il torto di appartenere ad un popolo che era sensibilmente disprezzato. Le attenzioni maggiori vengono poste sui primi due, perché maggiormente da loro ci si aspettava un esempio di solidarietà e di amorevole pietà nei confronti del povero malcapitato. Invece, vedendo quell’uomo così ridotto, passarono oltre, dall’altra parte della strada, non curandosene minimamente. In questo caso, i benefici che lo sventurato poteva trovare dal loro passaggio furono completamente disattesi. Volendo fare un parallelo con quanto l’apostolo Paolo dichiara circa le virtù dell’amore (1 Cor. 13:113), potremmo riscontrare queste differenze: - L’amore è benigno e come tale deve essere versato a favore di chi è nel bisogno ma, per il sacerdote e il levita, non fu così; - L’amore è dono di sé, ma nel caso in questione furono mostrate insensibilità e disinteresse; - L’amore non cerca le cose proprie, ma i due religiosi erano legati dai loro preconcetti e passarono oltre. Quando s’incontrano questo tipo di credenti, non se ne ricava niente. Di tutt’altro carattere è invece l’azione del samaritano, perché: - Vide il poveretto e ne ebbe compassione. La compassione di quest’uomo non era fine a se stessa per vantarsi ma prodiga di soccorso (il luogo era deserto, non c’erano spettatori che avrebbero potuto 8 tessere lodi per quel soccorso). Qui vediamo la benignità del samaritano. - Il soccorso fu caratterizzato dai doni delle cose che appartenevano al soccorritore: bende, olio, vino, cavalcatura, trasporto in locanda e cure, tutte a sue spese. Qui vediamo il dono di sé. La lezione che possiamo ricevere da quanto considerato è che niente è più attraente nei credenti di quando essi manifestano la virtù dell’amore. Il bene che può essere goduto dagli altri, da tale effusione, non ha prezzo. Applicando il principio che regola la funzione dell’amore cristiano che opera disinteressatamente, possiamo notare che l’amore non si mette in mostra. Chi ama non si gonfia, ma rimane semplice e modesto nella consapevolezza della propria incapacità di amare in questo modo. L’amore non invidia. Chi ama è contento del proprio stato e si rallegra del bene altrui. Credenti che manifestano queste qualità sono desiderabili e portano lustro alla loro comunità di appartenenza. L’amore che combatte Esiste un’altra faccia dell’amore, forse meno conosciuta: l’amore che combatte. Infatti siamo orientati a considerare l’amore più nella sua azione di benevola comprensione verso gli altri che piuttosto nella sua ferma determinazione ad opporsi agli altri in difesa della verità minacciata. L’esempio più significativo è quello riferito a Gesù quando purifica il tempio (Giov. 2:13-17). continua a pg. 9 segue da pg. 8 La profanazione delle cose sante sembra sia profondamente irritante da quello che si evince in questo brano della Scrittura. La frusta di cordicelle che uno zelantissimo Gesù intreccia per cacciare fuori dal tempio venditori di animali e cambiamonete, rappresenta: 1) La massima espressione di ardente amore per la sacralità della casa del Padre Suo profanata; 2) L’intolleranza dell’amore all’invasione del profano nel sacro. Davanti a questo esempio di Gesù possiamo dire che, se per l’amore che Dio riversa nella vita del credente è possibile fare quello che fece il buon samaritano, oppure amare perfino nemici e persecutori, per lo stesso identico amore è possibile e doveroso “combattere strenuamente per la fede” (Giuda 3) contro tutte quelle azioni e insegnamenti che vogliono profanarla, usando la “frusta” della Parola di Dio! C’è bisogno di credenti fermi e determinati contro la corruzione delle opere sante, i quali, in virtù della loro sana condotta, accompagnata da un parlare santificato, si pongono come sentinelle del tempio di Dio. Anche per l’amore che combatte vale la regola del principio cristiano e quindi l’amore che combatte è motivato non dalla ricerca delle proprie cose ma dalla ricerca delle cose di Dio. Questo sacro zelo per il Signore porterà sempre edificazione e mai distruzione nell’opera di Dio, ed anche in questo caso sarà un beneficio per i rapporti fraterni. Infatti, sapere di trovarsi in un ambiente sano reso tale dalla vigilanza di credenti sani, è garanzia di stabilità e felicità per tutti. Pastore Renato Romeo MuCicA e... Un evento stellare: “Note di Stelle” ¶13 aprile Albino MONTISCI ¶8 giugno Sara TACCARDI ¶28 settembre TeeDee BAND ¶14 dicembre Anno Domini Gospel Choir È una bella sfida per ‘Sorgente di Vita’ e la buona riuscita di questa manifestazione dipende, oltre che naturalmente e soprattutto dall’aiuto e dalla benedizione del Signore, da tutti noi, che siamo chiamati a partecipare attivamente. Ha avuto inizio in grande stile la rassegna musicale “Note di Stelle” che vedrà impegnata la nostra comunità nei prossimi mesi. Quattro eventi all’insegna della buona musica e del buon cibo che ospiteranno artisti cristiani d’eccezione. Primo fra tutti, uno dei maggiori rappresentanti della musica cristiana italiana, Albino Montisci, che ha inaugurato il nostro palco, lo scorso 13 aprile. Seguiranno Sara Taccardi, che gioca in casa, il gruppo torinese TeeDee Band e, per concludere, gli spettacolari Anno Domini Gospel Choir. Insomma, quattro serate da non perdere! Tutti possiamo fare qualcosa: portare del cibo, aiutare a distribuire i volantini, invitare i nostri amici, occuparci dell’allestimento della sala e della pulizia, partecipare a tutte le serate, offrire il nostro tempo, le nostre risorse e soprattutto il nostro cuore, sapendo che “la messe e grande” e “la nostra fatica non è vana nel Signore”. Vogliamo essere ubbidienti e rispondere alla chiamata di Gesù di predicare l’Evangelo ad ogni creatura. Uniti siamo più forti! Quindi, segnatevi le date in agenda e non mancate perché saranno eventi unici che non si ripeteranno facilmente. Sara Taccardi 9 Approfondimenti Banchetto evangelistico al mercato di Sesto San Giovanni E’ già passato un anno da quando il nostro pastore Samuele Pellerito ha dato il via all’iniziativa della distribuzione gratuita di opuscoli e letteratura evangelistica nei mercati della nostra città il sabato mattina, dalle ore 9 alle ore 14. Era una bella giornata di sole, quel sabato 31 marzo 2012, al mercato di Via Matteotti, quando con un gruppo di fratelli e sorelle abbiamo iniziato a distribuire opuscoli ed evangelizzato a ‘tu per tu’ le persone che mostravano interesse per l’Evangelo, provando grande gioia nel seminare nei cuori delle persone la Parola di Dio, attuando così ‘il grande mandato’ del nostro Signore Gesù Cristo (Marco 15:18). Da quel giorno, con l’aiuto e la guida dello Spirito Santo, abbiamo svolto questo impegno con la frequenza di due sabati al mese. Muniti di un bel gazebo, di un tavolino Abbiamo e dei due banner espositivi della nostra chiesa e con l’autorizzazione del Comune per l’occupazione di suolo pubblico, ci siamo diretti con fede, speranza, ed anche un po’ di trepidazione verso la nostra destinazione. incontrato vari tipi di persone, con diverse culture e nazionalità, e molte di esse, a causa della grave crisi economica e per la mancanza di riferimenti stabili sociali e religiosi, erano deluse da questo mondo, ed altri ancora ci hanno confidato la loro sfiducia totale. Diversi hanno mostrato un vivo interesse, ed una fame e sete per la Parola di Dio (Amos 8:11), promettendo che verranno a trovarci in chiesa. Preghiamo che il Signore aumenti in noi la passione per le anime, ed abbiamo fede che il Signore opererà e la Parola seminata nei cuori porterà frutto a suo tempo. “Diceva ancora: “Il Regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. La terra da se stessa dà il suo frutto: prima l’erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l’ora della mietitura è venuta” (Marco 4:26-29). Dio ci benedica. Dino e Angela Massari In cucina con Silvia CUP-CAKE Ingredienti: 120 gr. di farina 2 uova intere 1 bustina di vanillina 2 gr. di lievito in polvere 120 gr. di zucchero 120 gr. di burro la buccia di mezzo limone Un pizzico di sale Ingredienti per la glassa: 200 gr. di cioccolato bianco 50 gr. di burro 30 gr. di zucchero a velo 300 gr. di mascarpone Preparazione: Mettete in una ciotola a sponde alte il burro ammorbidito, lo zucchero e la vanillina, e mescolate con uno sbattitore elettrico fino ad ottenere un impasto spumoso, liscio ed omogeneo. Aggiungete la buccia grattugiata di mezzo limone e un pizzico di sale, poi aggiungete (sempre mescolando) un uovo alla volta fino ad ottenere un impasto cremoso. Aggiungete quindi man mano la farina e il lievito setacciati, amalgamando bene il tutto. A questo punto, se vorrete ottenere diversi tipi di cup-cakes, potrete dividere l’impasto in ciotole diverse ed aggiungere per esempio della granella di cioccolato, o dell’uvetta sultanina, o dei cubetti di mela, etc… Riempite quindi fino a metà dei pirottini da forno o degli stampi da cup-cake e cuocete a 180° gradi per circa 20 minuti. A fine cottura, far raffreddare e decorare con la glassa per cup-cakes. Preparazione per la glassa: Sciogliete il cioccolato e il burro a bagnomaria, aggiungete lo zucchero a velo e il mascarpone e montate bene il composto con lo sbattitore elettrico. Se volete colorare la glassa potrete aggiungere per esempio dei lamponi frullati e setacciati, oppure aggiungere coloranti alimentari naturali a piacere (che potrete trovare in qualsiasi supermercato ben fornito). Fate riposare qualche minuto in frigo, dopodiché potrete usare la glassa per decorare i vostri meravigliosi cup-cakes. 10 Dino & Angela consigliano... “Sorgente di Vita” si congratula con il Dr. Marco Tripodi per aver raggiunto un traguardo tanto ambíto, tanti auguri affinché questa méta sia l'inizio di una vita piena di benedizioni IL RISVEGLIO SECONDO DIO di Leonard Ravenhill pag. 154 € 10,00 Edizioni Publielim “Per tutti i cristiani che desiderano ardentemente il Risveglio secondo Dio.” PASSIONE PER LE ANIME di Osvald J. Smith pag. 142 € 5,00 Edizioni ADI- Media Che cosa avviene in noi quando vediamo un mondo così bisognoso della Grazia divina? Ci sentiamo mossi a compassione, come accadeva a Gesù? Egli provava commozione davanti a quelle folle, “perchè erano stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore” (Matteo 9:36). INTROMISSIONE DIVINA di Joni Eareckson Tada pag. 262 € 8,50 Edizioni ADI- Media “Per mezzo di pensieri esposti in forma devozionale, Joni racconta come Dio si è intromesso nella sua vita, e mostra come la Sua presenza costante può portare pace.” “In tutto quel che fai ricordati del Signore ed Egli ti indicherà la via giusta” Proverbi 3:6 Orario degli incontri settimanali Domenica ore 10.30: Culto di celebrazione Martedì ore 20.30: Riunione di preghiera Mercoledì ore 14.00-16.00: Riunione d’intercessione Giovedì ore 20.30: Cellule nelle varie zone Sabato ore 17.00: Riunione adolescenti e giovani Culto domenicale in diretta on-line alle ore 10.30 su http://www.livestream.com/sorgentedivita Mandateci i vostri commenti e testimonianze alla nostra redazione: [email protected] Responsabile Pastore Samuele Pellerito Giampaolo Tripodi Evelyn Lissette Martinez Staff Sara Palma Claudia Carlotta Bernardo Almeida Margherita Piccirilli