PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI MAGLIANO ALPI Impianto di recupero e smaltimento RSU e RSAU Località Beinale 12060 - MAGLIANO ALPI ( CN ) DUVRI Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze Redatto ai sensi dell’Art. 26, comma 3 e 5, del D. Lgs. 9 Aprile 2008 - N° 81, aggiornato dal D. Lgs. 3 Agosto 2009 – N° 106 VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE DOVUTE ALLA COMPRESENZA TRA DITTE ESTERNE “INGRESSO ED USCITA CARTA/CARTONE” 1 INDICE 1. PREMESSA………………………………………………………………..……………….…. Pag. 1.1. Applicabilità……………………………………………………………………………… “ 1.2. Aree interessate…………………………………………………………………………. “ 1.3. Sospensione dei lavori…………………………………………………………………. “ 2. SOGGETTO COMMITTENTE……………………………………………………..…….…….. “ 2.1. Figure aziendali………………………………………………………………………… “ 3. SOGGETTO GESTORE IMPIANTO………...………………………………………….……… “ 3.1. Figure aziendali…………………………………………………………………….……. “ 3.1.1. Definizione dell’organigramma aziendale del gestore impianto…….……….. “ 4. IMPRESA ESTERNA – INGRESSO ED USCITA CARTA/CARTONE……………………….. “ 4.1. Figure aziendali……………………………………………………………………..…… “ 4.2. Personale lavoratore dell’impresa esterna………………………………….……. “ 4.3. Lavoratori autonomi…………………………………………………………….……… “ 5. COORDINAMENTO DELLE FASI LAVORATIVE…………………………………………….. “ 6. VALIDITÀ E REVISIONE DEL DUVRI…………………...……………………………………. “ 6.1. Riunione preliminare all'inizio dei lavori…………………….………………………… “ 7. OBBLIGO DI DOTAZIONE E D’USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI ( DPI )………………………………………………………………………….. “ 7.1. Tipologia di scarpa da usarsi all’interno dell’impianto………………………… “ 7.2. Tipologia di guanti da usarsi all’interno dell’impianto…………………………. “ 7.3. Tipologia di occhiali da usarsi all’interno dell’impianto………………………. “ 7.4. Tipologia di maschera antipolvere da usarsi all’interno dell’impianto…….. “ 7.5. Tipologia di otoprotettori da usarsi all’interno dell’impianto…………………. “ 7.6. Tipologia di elmetto di protezione del capo da usarsi all’interno dell’impianto……………………………………………………………………………. “ 7.7. Tipologia di gilet alta visibilità da usarsi all’interno dell’impianto………..…… “ 8. RECAPITI TELEFONICI DI EMERGENZA…………………………..……………………….. “ 9. METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INTERFERENZA TRA IMPRESE………………………………………………………………………………….. “ 9.1. Descrizione dell’impianto……………………………………………………………. “ 9.2. Cronoprogramma…………………………………………………………………….. “ 10. INGRESSO ED USCITA MATERIALE CARTA/CARTONE…………….………………….. “ 10.1. Modalità operative – Operazioni di carico………………………………………… “ 11. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA TRA IMPRESE……………….…………. “ 11.1. Norme comportamentali…………………………………………………………….. “ 11.2. Interferenze……………………………………………………………………………… “ 11.3. Emergenze………………………………………………………………………………. “ 12. METODOLOGIA ADOTTATA – DETERMINAZIONE DELL’INDICE DI RISCHIO ( R )……………………………………………………………….………………… “ 13. “CHECK LIST” RISCHI DA INTERFERENZE………………………………..………………… “ 14. GESTIONE DELLA EMERGENZA…………………………….………………………………. “ 14.1. Centro di Controllo dell’Emergenza ( CCE )……………………………………….. “ 14.2. Dotazioni centro di controllo………………………………………………………….. “ 14.3. Punto di raccolta o luogo di raduno sicuro………………………………………… “ 15. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA DICHIARATI DALL’IMPRESA ESTERNA…….…… “ 15.1. Costi della sicurezza…………………………………………………………………….. “ 16. ALLEGATO 1 - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ…………….…… “ 17. SOTTOSCRIZIONI CONCLUSIVE………………………….………..………………………. “ 3 3 3 3 4 4 5 5 6 7 7 7 7 8 8 8 8 9 9 10 10 11 12 12 13 14 14 14 15 15 16 16 17 17 17 20 27 27 27 28 29 29 30 32 2 1. PREMESSA Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti ( DUVRI ) contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza, per fornire all’impresa esterna che accede all’impianto consortile ACEM di Località Beinale – Strada del Donio - Magliano Alpi ( CN ), gestito da AMA Spa, per la presa in carico di carta/cartone da RD, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare i lavoratori e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate, in relazione alla propria attività, in ottemperanza all’Art. 26, comma 1, lettera b, D. Lgs. 9 aprile 2008 – N° 81, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009. Secondo tale articolo, al comma 3 ( come modificato dal D. Lgs. 106/2009 ): “Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi, che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è obbligatorio e va adeguato in funzione dell'evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle Imprese esterne o dei singoli lavoratori autonomi”. Il committente deve promuovere la cooperazione ed il coordinamento, cooperando all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa e coordinando gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. Prima dell’affidamento del servizio si provvederà: - a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa esterna, attraverso la acquisizione del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato e dell'autocertificazione dell'impresa esterna del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale - a fornire in allegato al contratto il Documento Unico di Valutazione dei Rischi, che sarà costituito dal presente documento preventivo. La ditta esterna dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DVR unico definitivo. 1.1. Applicabilità Questo Documento si applica a tutti i mezzi e gli operatori delle ditte esterne impegnate nelle operazioni di ingresso, di presa in carico carta e cartone all’interno dell’impianto consortile gestito da AMA Spa – Località Beinale – Strada del Donio - Magliano Alpi ( CN ) e di uscita dall’impianto stesso. 1.2. Aree interessate Sono interessate alla procedura tutte le aree interne all’impianto AMA Spa. 1.3. Sospensione dei lavori In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza od in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il gestore dell’impianto ( AMA Spa ) o la stazione appaltante/committente ( ACEM ) potrà ordinare la sospensione dei lavori/servizi, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza ed igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il committente non riconoscerà alcun compenso od indennizzo alla ditta esterna. Il personale della ditta esterna dovrà essere formato ed informato in merito ai rischi ambientali dell’attività. Nota: Art. 26 comma primo, lettera b, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 come modificato da D. Lgs. 106/2009 Art. 26 - Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione 1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa esterna o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo: b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. 3 2. SOGGETTO COMMITTENTE Nome Presidente Direttore Tecnico Settore Indirizzo sede legale Indirizzo sede operativa Codice fiscale Partita IVA Consorzio ACEM Rag. GASCO Gian Pietro Dott. Geol. FAZIO Gilberto Ente di pianificazione territoriale per la gestione dei RSU/RSAU Via Case Rosse, 1 – 12073 CEVA Via Case Rosse, 1 – 12073 CEVA 01958350041 01958350041 Telefono / Fax sede legale Tel. 0174/700164 – Fax 0174/709841 Telefono / Fax sede operativa E-mail Tel. 0174/700164 – Fax 0174/709841 [email protected] 2.1. Figure aziendali ( per la sede ACEM di Via Case Rosse, 1 – Ceva ) Responsabile del Servizio di Prevenzione e di Protezione esterno Medico Competente Per. Ind. FISSORE Fabrizio Dr. PRANDI Pietro Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza Addetti Antincendio Sig. MANFREDI Luca Sigg. MANFREDI Luca e RAVIOLO Marco Addetti Primo Soccorso Sigg. MANFREDI Luca e RAVIOLO Marco 4 3. SOGGETTO GESTORE IMPIANTO Nome Amministratore delegato Direttore Tecnico Settore produttivo Indirizzo sede legale Indirizzo sede operativa Codice fiscale Partita IVA Telefono / Fax sede legale Telefono / Fax sede operativa E-mail Codice ISTAT 3.1. AMA Spa - Impianto di Recupero e Smaltimento RSU e RSAU Dott. COGGIOLA Fabio Dott. Ing. REALE Giuseppe Impianto di prima categoria per il trattamento, il recupero e lo smaltimento di RSU e RSAU Via Meuccio Ruini,10 – 42100 REGGIO EMILIA Località Beinale – 12060 MAGLIANO ALPI 0206160035 0206160035 Tel. 0522.7951 - Fax 0522.305938 Tel. 0174.627211 - Fax 0174.627791 [email protected] 38.21.09-Trattamento e smaltimento di altri rifiuti non pericolosi Figure aziendali Responsabile del Servizio di Prevenzione e di Protezione esterno Capo Impianto Preposti alla sicurezza Medico Competente Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Addetti Emergenze ed Evacuazione Orario di lavoro Numero di lavoratori Ing. BIANCO Alberto Sig. PRATO Giancarlo Sig. PRATO Giancarlo Sig. DADONE Eric Dott. POLLONE Alberto Sig. LERDA Christian Sig. PRATO Giancarlo Sig. DADONE Eric Sig. DARDANELLO Mario Sig. LERDA Christian Sig. PRATO Giancarlo Sig.ra Briatore Valentina Sig. Dardanello Mario Sig. Lerda Christian Sig. Mondino Lorenzo Sig. Rinaudo Armando Sig. Prato Giancarlo Sig. Dadone Eric Sig. Dardanello Mario Sig. Lerda Christian Settori A, B (orario invernale) Settori A, B (orario estivo) Ufficio --Lunedì 8.00 – 14.30 Mar, Mer, Gio, Ven 7.30 – 14.30 Sabato 8.00 – 12.00 --- --Lunedì 7.30 – 14.00 Mar, Mer, Gio, Ven 7.00 – 14.00 Sabato 8.00 – 12.00 --- Lunedì 8.00 – 15.30 Martedì 7.30 – 15.30 Martedì 8.00 – 15.30 Giovedì 7.30 – 15.30 Venerdì 8.00 – 15.30 Legale Rappresentante / Amministratore Delegato Direttore Tecnico 01 01 Impiegati e lavoratori, di cui: 20 donne uomini TOTALE 05 15 22 5 3.1.1. Definizione dell’organigramma aziendale del gestore impianto Datore di lavoro Dott. COGGIOLA Fabio Direttore Tecnico Dott. Ing. REALE Giuseppe Responsabile del Servizio di Prevenzione e di Protezione ( R.S.P.P. esterno ) Medico competente Ing. BIANCO Alberto Dott. POLLONE Alberto Capo impianto / Preposto alla Sicurezza Responsabile manutenzioni / Preposto alla Sicurezza Sig. PRATO Giancarlo Sig. DADONE Eric Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ( R.L.S. ) Sig. LERDA Christian Incaricati per l’attuazione delle misure di Primo Soccorso Incaricati per l’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio Sig. PRATO Giancarlo Incaricati per l’attuazione delle misure di evacuazione dei lavoratori, di salvataggio e di gestione dell’emergenza Sig.ra BRIATORE Valentina Sig. DARDANELLO Mario Sig. PRATO Giancarlo Sig. PRATO Giancarlo Sig. LERDA Christian Sig. DADONE Eric Sig. DADONE Eric Sig. MONDINO Lorenzo Sig. DARDANELLO Mario Sig. DARDANELLO Mario Sig. RINAUDO Armando Sig. LERDA Christian Sig. LERDA Christian 6 4. IMPRESA ESTERNA – INGRESSO ED USCITA CARTA/CARTONE Nome Legale Rappresentante Settore produttivo Indirizzo sede legale Indirizzo sede operativa Codice fiscale Partita IVA Telefono / Fax sede legale Telefono / Fax sede operativa Email 4.1. Figure aziendali Responsabile del Servizio di Prevenzione e di Protezione esterno Responsabile Antincendio Addetti Squadra antincendio Addetti Squadra primo soccorso Preposto Medico Competente Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza 4.2. Personale lavoratore dell’impresa esterna I lavoratori dell’impresa esterna che presteranno manodopera presso l’impianto AMA Spa di Magliano Alpi sono: MATRICOLA NOMINATIVO MANSIONE 4.3. Lavoratori autonomi MATRICOLA NOMINATIVO MANSIONE LAVORI/SERVIZI DA ESEGUIRE 7 5. COORDINAMENTO DELLE FASI LAVORATIVE Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all’interno delle aree dell’impianto consortile, da parte dell’impresa esterna / lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma, da parte del Responsabile di sede incaricato per il coordinamento dei lavori, dell’apposito verbale di cooperazione e coordinamento. Si stabilisce inoltre che eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le imprese, di interrompere immediatamente i lavori. Si stabilisce inoltre che il Responsabile di sede e l’incaricato dell’impresa esterna per il coordinamento dei lavori potranno interrompere tali lavori, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. L’impresa esterna è tenuta a segnalare al responsabile del contratto ed al referente di sede l’eventuale esigenza di utilizzo di nuove imprese o lavoratori autonomi. Le lavorazioni di queste ultime potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnicoamministrativa, da eseguirsi da parte del responsabile del contratto e la firma del verbale di coordinamento da parte del responsabile di sede. Nell'ambito dello svolgimento dell’attività lavorativa, sia direttamente, sia concessa in subappalto, il personale occupato dall'impresa esterna deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro ( Art. 26, comma 8, D. Lgs. 9 aprile 2008 – N° 81 e s.m.i. ). I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento. 6. VALIDITÀ E REVISIONE DEL DUVRI Il presente DUVRI costituisce parte integrante del contratto di servizio ed ha validità immediata dalla sottoscrizione del contratto stesso. Il DUVRI in caso di modifica sostanziale delle condizioni del contratto potrà essere soggetto a revisione ed aggiornamento in corso d’opera. La revisione sarà consegnata per presa visione all’impresa esterna e sottoscritta per accettazione. 6.1. Riunione preliminare all'inizio dei lavori Prima dell’inizio della prestazione, potrà essere effettuata una riunione presieduta dal Responsabile del servizio a cui dovranno prendere parte obbligatoriamente i Responsabili dell’impresa esterna che, se lo riterranno opportuno, potranno far intervenire anche i Responsabili delle ditte fornitrici coinvolte in attività di cantiere. Durante la riunione preliminare il Responsabile illustrerà le caratteristiche principali del lavoro da svolgere e le imprese potranno presentate proposte di modifica e integrazione al presente DUVRI. Al termine dell'incontro verrà redatto un verbale di primo sopralluogo, che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i partecipanti, oltre alla stesura di un verbale di cooperazione e coordinamento. Si intende che tale riunione sia da ritenere non obbligatoria per tutti quegli interventi di piccole entità e che non comportino utilizzo di apparecchiature o fasi di lavoro con significativi pericoli per il personale. 7. OBBLIGO DI DOTAZIONE E D’USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI ( DPI ) Con le schede che seguono si danno le indicazioni sulla tipologia dei DPI da usarsi obbligatoriamente all’interno dell’impianto AMA Spa di Magliano Alpi durante le fasi lavorative specifiche di ogni azienda. Ogni mezzo ed ogni persona che accede all’impianto deve essere dotato dei DPI conformi alle norme in vigore e, qualora non ne sia in possesso ( od in possesso parziale ), non potrà accedere all’area di lavoro, onde evitare rischi per la protezione e la salute individuale, nonché della possibilità di mettere a repentaglio la sicurezza altrui. Le persone sprovviste dei DPI indicati hanno l’obbligo di segnalare alla Direzione le eventuali mancanze, in modo tale che, qualora ve ne sia la possibilità, possano essere dotate temporaneamente e non obbligatoriamente dei DPI mancanti. 8 Le persone sorprese a non usare i DPI all’interno dell’Area saranno immediatamente richiamate, al fine di tutelare la propria sicurezza e quella degli altri lavoratori. I Dispositivi di Protezione Individuali di seguito riportati sono quelli destinati a proteggere dai rischi residui che sono originati dalle interferenze delle lavorazioni e non quelli specifici dell’attività delle imprese esterne, per le quali ciascuna ditta avrà provveduto all’individuazione ed alla consegna, sulla base della propria valutazione dei rischi. 7.1. Tipologia di scarpa da usarsi all’interno dell’impianto D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009 D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII , Punti 3-4, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009 UNI EN ISO 20345 ( 2004 ) UNI EN ISO 20345 ( 2008 ) - Dispositivi di protezione individuale – Calzature di sicurezza. Senza suola imperforabile: acciaierie, grandi condotte, impianti elettrici, gru, installazione di impianti di riscaldamento ed aerazione, discariche, movimentazione e stoccaggio. Norma di riferimento Impieghi previsti Marcatura obbligatoria Specifiche della calzatura CE Puntale di protezione delle dita dei piedi che protegge contro gli urti con energia pari al 200 J e i rischi di schiacciamento con un carico massimo 15 KN. 7.2. Tipologia di guanti da usarsi all’interno dell’impianto UNI EN 388 Norma di riferimento Rischi meccanici Impieghi previsti Usati per lavori di scarico rifiuti nella fossa di conferimento durante la manovra del mezzo, pulizia generica a scarico avvenuto, lavori con attrezzi, manipolazione di attrezzi di lavoro, lavori vari attinenti le operazioni interne all’impianto AMA Spa. Marcatura obbligatoria CE Specifiche richieste ai guanti Categoria di appartenenza: II ( in base al D.L. 475/1992 ) Resistenza all’abrasione ( 1.400 cicli ), livello 2 Resistenza al taglio ( 1,35 indice ), livello 1 Resistenza alla lacerazione: 58,9 N, livello 3 Resistenza alla perforazione: 43 N, livello 1 9 7.3. Tipologia di occhiali da usarsi all’interno dell’impianto D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009 D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII , Punti 3-4, n. 3-2, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009 UNI EN 166 ( 2004 ) - Protezione personale degli occhi. Specifiche Protezione degli occhi da polveri ed oggetti in fase di scarico del mezzo all’interno della fossa di conferimento ed in caso di formazione di polveri da uso di altri mezzi durante le lavorazioni previste in discarica. Abrasione; Frammenti metallici volanti ( detriti, trucioli ); Penetrazione di particelle; Proiezione di scintille; Spruzzi Aerosol liquidi; Fumi, vapori e gas; Proiezione di liquidi ( travasi, versamenti, svuotamento ); Spruzzi chimici. Norma di riferimento Impieghi previsti Marcatura obbligatoria CE Specifiche richieste agli occhiali Occhiali di sicurezza K = resistenza a danni superficiali da particelle fini; N = resistenza all’appannamento. 7.4. Tipologia di maschera antipolvere da usarsi all’interno dell’impianto D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009; D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII, Punti 3-4, n.4, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009; UNI EN 149 ( 2003 ) - Apparecchi di protezione delle vie respiratori. Facciali filtranti antipolvere. Requisiti, prove, marcatura Tutte le volte che si procede al versamento dei rifiuti in fossa di conferimento, per la difesa degli organi respiratori da particelle pesanti solide e liquide ( polveri, fumi, aerosol, nebbia ) Norma di riferimento Impieghi previsti Marcatura obbligatoria CE Mascherina per il filtraggio delle particelle FFP1SL. Le mascherine devono riportare i seguenti pittogrammi indicanti le caratteristiche salienti dei DPI. Ogni mezzo deve essere dotato di almeno una scatola di mascherine per il ricambio in caso di necessità d’uso ( obbligatorio ). Specifiche richieste alla mascherina antipolvere Vedi l’opuscolo di informazioni Portata consentita della temperatura di conservazione La relativa percentuale di umidità massima dipende delle circostanze di conservazione Fine del periodo di magazzino: data, anno, mese 10 7.5. Tipologia di otoprotettori da usarsi all’interno dell’impianto L’uso degli otoprotettori all’interno dell’impianto deve essere valutato in funzione dell’ambiente in cui si accede per le fasi di lavoro specifiche; in ogni caso la dotazione minima obbligatoria che deve essere disposta su ogni mezzo che accede all’area deve essere la seguente: 1. archetto ( tipo E A R Caps ); 2. filtri auricolari di espanso ( tipo AEARO Ltd. ). Per fasi lavorative specifiche in cui i livelli di rumore possano superare le soglie di attenzione, saranno dati opportune disposizioni circa l’uso delle cuffie con le dovute caratteristiche. Archetto Norma di riferimento Impieghi previsti Marcatura obbligatoria D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009 D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII , Punti 3-4, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009 UNI EN 352-2 ( 2004 ) - Protettori dell'udito - Requisiti generali – Parte 2: Inserti. In fase di scarico con presenza di più mezzi nell’area di manovra e di operazione. Durante l’utilizzo di macchinari ed attrezzature rumorose Durante lo svolgimento di fasi lavorative che producono rumore CE Specifiche richieste agli archetti Assicurarsi che i tappini siano posizionati, regolati e mantenuti in buone condizioni in conformità alle istruzioni del produttore. Assicurarsi che l’archetto venga sempre indossati in ambienti rumorosi. Assicurarsi che l’archetto venga regolarmente controllato per verificarne le buone condizioni. Filtri auricolari Norma di riferimento D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009; D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII , Punti 3-4, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009 UNI EN 352-2 ( 2004 ) - Protettori dell'udito - Requisiti generali – Parte 2: inserti. Impieghi previsti In fase di scarico con presenza di più mezzi nell’area di manovra e di operazione. Durante l’utilizzo di macchinari ed attrezzature rumorose Durante lo svolgimento di fasi lavorative che producono rumore Marcatura obbligatoria CE Specifiche richieste ai filtri auricolari Assicurarsi che i filtri vengano regolarmente controllati per verificarne le buone condizioni. I filtri auricolari possono essere lavati utilizzando acqua tiepida e sapone neutro, sciacquati e lasciati asciugare naturalmente. Devono essere riposti in un luogo asciutto e pulito prima e dopo l’utilizzo. 11 7.6. Tipologia di elmetto di protezione del capo da usarsi all’interno dell’impianto D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009; D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII, Punti 3-4, n.4, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009; UNI EN 397 ( 2001 ) - Apparecchi di protezione del capo Da usarsi obbligatoriamente tutte le volte che vi siano carichi sospesi ad altezza superiori a 2,50 m, tutte le volte che vi sia uso di pinze meccaniche, bracci meccanici, draghe, camion con carichi di dimensioni rilevanti. Norma di riferimento Impieghi previsti Marcatura obbligatoria CE Specifiche richieste all’elmetto di protezione Categoria: Protezione della testa Ogni elmetto deve avere un marchio stampato o impresso che riporti: a) il numero della presente norma europea: UNI EN 397 ( 2001) b) il nome o la marca del fabbricante c) il mese e l’anno di fabbricazione d) la taglia o la scala taglie e) indicazioni complementari, quali le istruzioni o raccomandazioni di regolazione, di montaggio, di uso, di lavaggio, di disinfezione, di manutenzione e di stoccaggio, ecc. 7.7. Tipologia di gilet alta visibilità da usarsi all’interno dell’impianto Norma di riferimento D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009; UNI EN 471 ( 2008 ) - Indumenti di segnalazione ad alta visibilità per uso professionale - Metodi di prova e requisiti. Impieghi previsti Obbligatorio sempre al momento dell’accesso all’interno dell’impianto e obbligo di indossarlo fino al momento di uscita dal cancello principale di ingresso. Marcatura obbligatoria CE Pittogrammi Indumento di protezione ( equipaggiamento ) ad alta visibilità ( UNI EN 471/08 ) Specifiche richieste Aree minime di materiale visibile in m2 : 2 1 ( fluorescente = 0.14 m2 – retroriflettente = 0.10 m2 ) 2 ( fluorescente = 0.50 m2 – retroriflettente = 0.13 m2 ) 3 ( fluorescente = 0.80 m2 – retroriflettente = 0.20 m2 ) Coefficiente di intensità luminosa del materiale retroriflettente: 2 1 ( coeff. min. di intensità luminosa ) 2 ( coeff. min. di intensità luminosa ) Limiti di impiego Non adatto per la protezione da calore e/o fuoco, rischi chimici, freddo, elettrici. N.B. I visitatori, le scolaresche in visita istruttiva, i consulenti esterni, i professionisti esterni e gli eventuali verificatori, che accedono all’impianto AMA Spa SONO DOTATI DI GILET ALTA VISIBILITA’ COLOR GIALLO. Tutto il personale lavoratore sarà informato e dovrà porre la massima attenzione alla vista di tali persone, in quanto non conoscenti di tutti gli aspetti organizzativi della sicurezza interna e quindi maggiormente esposte ai rischi propri ed altrui. 12 8. RECAPITI TELEFONICI DI EMERGENZA SCHEDA DEI NUMERI TELEFONICI ESTERNI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA Descrizione 1° Telefono CARABINIERI 112 POLIZIA DI STATO 113 2° Telefono 0174 / 48.81.00 ( Comando di Mondovi’ ) 0171 / 60.88.11 ( Comando di Cuneo ) 0174 / 55.01.11 EMERGENZA SANITARIA 118 ( Mondovi’ ) 0171 / 64.11.11 ( Cuneo ) GUARDIA MEDICA 0173 / 75.250 0174 / 55.08.50 OSPEDALE 0171 / 64.13.37 0174 / 67.71.11 VIGILI DEL FUOCO 115 0171 / 32.90.11 POLIZIA MUNICIPALE 0174 / 66.121 0174 / 55.92.05 ACQUEDOTTO 0174 / 66.121 - - 335 / 79.88.726 - 335 / 54.43.440 RESPONSABILE IMPIANTO ( Sig. PRATO Giancarlo ) R.S.P.P. ( Ing. BIANCO Alberto ) ( Cuneo ) ( Magliano Alpi ) ( Mondovi’ ) ( Mondovi’ ) SCHEMA DELLA CHIAMATA DI SOCCORSO Sono -------------------------------------------------------------------------------- ( nome e cognome ) telefono dalla Ditta AMA Spa - Impianto per il trattamento rifiuti in Località Beinale a MAGLIANO ALPI ------------------------------------------------------------------------------Si è verificato ------------------------------------------ (breve descrizione dell’evento) nei locali (indicare i locali coinvolti) ------------------------------------------------------------------------------------Sono coinvolte ----------------------------------- (eventuale numero delle persone coinvolte) Nota: copia di tale scheda va conservata presso le posizioni telefoniche. Tale scheda va costantemente aggiornata ad ogni mutamento dei nominativi o dei numeri telefonici. 13 9. METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INTERFERENZA TRA IMPRESE Sono state individuate le diverse attività che si svolgono nelle aree dell’impianto, suddivise nelle seguenti tipologie: attività ordinarie ciclo produttivo attività ordinarie ausiliarie ( di supporto allo svolgimento delle precedenti ). Le aree svolgono la funzione di centri di stoccaggio e pretrattamento di rifiuti, dove le diverse tipologie di rifiuto raccolto vengono raggruppate e stoccate temporaneamente ed eventualmente sottoposte ad un trattamento meccanico di lavorazione, prima di essere avviate al successivo recupero / trattamento / smaltimento. Pertanto le attività ordinarie del ciclo produttivo sono riconducibili al seguente schema: trasporto all’area e scarico dei rifiuti ( conferimento rifiuti ) movimentazione dei rifiuti riduzione volumetrica del materiale mediante triturazione, vagliatura e deferrizzazione carico e trasporto fuori dall’area ( prelievo rifiuti e materiale prodotto ). Per la natura dei rifiuti conferiti e l’estensione del bacino territoriale i soggetti che effettuano le attività di conferimento e/o di prelievo dei rifiuti da e verso le aree in oggetto sono molteplici. La valutazione del rischio interferenze per le aree oggetto del presente documento è stata svolta ed organizzata tenendo in considerazione dapprima le caratteristiche generali delle aree affrontate, delle attività svolte in esse e dei mezzi ivi utilizzati. Questo tipo di valutazione ha portato alla definizione del rischio interferenze e delle relative misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. N.B. E’ FATTO D’OBBLIGO SEGNALARE LA MANCANZA DI ADEGUATI DPI QUANDO SI ENTRA IN IMPIANTO. 9.1. Descrizione dell’impianto A puro titolo indicativo e non tassativo, si elencano le tipologie di rifiuto potenzialmente presenti nell’area: carta/cartone farmaci ferro frazione secco leggera pneumatici imballaggi lattine inerti ingombranti legno percolato pile plastica rifiuti solidi urbani ( RSU ) rifiuti speciali terre e rocce da scavo vetro. Alle aree in oggetto si accede tramite ingresso carraio. L’impianto usufruisce del sistema di pesatura installato presso la sede stessa. Nell’intero impianto generalmente: le aree di circolazione sono asfaltate è presente viabilità con sensi di marcia indicati e segnaletica orizzontale. 9.2. Cronoprogramma La tipicità delle attività svolte presso le aree oggetto del presente DUVRI comporta che l’attività lavorativa all’interno delle medesime si possa svolgere in orario giornaliero, con orari flessibili ed in tutti i giorni dell'anno, secondo le necessità del servizio da assicurare. 14 10. INGRESSO ED USCITA MATERIALE CARTA/CARTONE 10.1. Modalità operative – Operazioni di carico MATERIALE CARTA/CARTONE INGRESSO USCITA X X Ingresso all’Impianto e svolgimento delle pratiche di accettazione e pesatura presso il locale pesatura. ( Fotografia generica ) Trasferimento, utilizzando la viabilità interna, dal locale pesatura all’ ”Area 11” – Settore carta/plastica. ( Fotografia generica ) Settore CARTA/CARTONE ( fase di carico materiale ) Il materiale carta e cartone, previa asportazione delle frazioni estranee, viene raccolto da un nastro trasportatore e trasferito alla fase di pressatura in balle, al fine di operare la riduzione volumentrica del materiale stesso. La stessa pressa viene utilizzata per la compattazione della plastica recuperata. Le operazioni di pressatura sono previste una sola volta per turno. La balla formata ha dimensioni di circa 80 x 80 cm e lunghezza variabile tra 100 e 120 cm. La legatura è automatica di tipo orizzontale, con N° 5 fili in ferro. L’automezzo si dispone longitudinalmente rispetto al fronte del capannone. L’autista può trovarsi a terra, nell’immediata vicinanza del proprio automezzo e può dare indicazioni circa le operazioni di carico del materiale. Il mezzo del tipo “Merlo” di proprietà di AMA Spa e guidato da personale lavoratore AMA Spa carica il materiale lungo il fianco del rimorchio. 15 N.B. Al fine di evitare il problema delle scarpe sporche degli autisti che salgono sul proprio mezzo di trasporto dopo aver effettuato lo scarico e la pulizia dell’area intorno alla zona di scarico, si dovranno munire gli autisti di appositi calzari usa e getta, da inserire nei piedi. L’adozione di tali calzari agli autisti è d’obbligo a carico della ditta conferente. 11. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA TRA IMPRESE Particolare attenzione si dovrà prestare alla gestione delle attività che si devono svolgere successivamente o contemporaneamente tra di loro. E', infatti, nello svolgimento di queste attività che si nasconde un elevato livello di rischio. Per attività interferenti si intendono quelle che si svolgono contemporaneamente all'interno delle stesse aree di lavoro o di aree di lavoro limitrofe. Non sono invece interferenti quelle che nello stesso periodo si svolgono in aree di lavoro distanti tra loro. 11.1. Norme comportamentali - I conducenti degli automezzi devono attenersi alla segnaletica stradale orizzontale/verticale e - - devono rispettare le regole della viabilità presso l’Impianto. I conducenti devono altresì rispettare i percorsi previsti senza effettuare deviazioni non autorizzate o recarsi in aree per cui non sono autorizzati. È obbligatorio rispettare il limite massimo di velocità interno di 15 km/h. Tutti i mezzi d’opera devono essere dotati di segnalatore acustico di retromarcia ovvero effettuare le manovre con l’ausilio di personale segnalatore a terra. Gli autisti delle ditte conferenti esterne, in condizioni normali non devono scendere dalla cabina del proprio mezzo, quando questo si trova all’interno del capannone, durante le operazioni di scarico. Gli autisti devono vigilare che non siano presenti persone terze nelle vicinanze del proprio mezzo durante le operazioni di scarico. In ciascuna porzione delimitata di piazzale è possibile eseguire una sola attività per volta, tranne nel caso dell'attività di scarico, per la quale è possibile che sia effettuata contemporaneamente da 2 o più mezzi, a condizione che detti mezzi mantengano fra i loro raggi d’azione una distanza di sicurezza minima di 3 m. Qualora mezzi e personale si avvicinino, l’operatore provvede ad arrestare il mezzo, astenendosi da manovrare fino a che il mezzo o il personale non si sia allontanato. Durante l’operazione di scarico la cabina del mezzo deve rimanere con i finestrini alzati e ricircolo dell’aria inserito. Durante lo scarico dell’automezzo la pala gommata “ragno” può continuare ad operare all’interno del capannone, mantenendo la distanza di sicurezza dal mezzo in fase di scarico; in 16 - particolare vige il divieto assoluto della pala gommata “ragno” di transitare nelle immediate vicinanze del mezzo che scarica. Gli autisti delle ditte conferenti esterne, in caso di operazioni a terra, devono indossare l’indumento ad alta visibilità e porre massima attenzione ad eventuali altri mezzi in manovra nell’area. In caso di discesa dal mezzo nel capannone, per anomali o guasti, gli autisti delle ditte conferenti esterne devono indossare calzature antinfortunistiche ( fornite dal proprio datore di lavoro). È fatto divieto assoluto agli autisti delle ditte conferenti esterne di allontanarsi dal proprio mezzo, tranne che su richiesta dei Responsabili dell’impianto od in caso di emergenza o di pericolo immediato. È fatto divieto di fumare all’interno di tutti i fabbricati ed in prossimità di rifiuti o di materiali infiammabili; è altresì vietato bere e mangiare all’interno del sito. In condizioni di visibilità scarsa, sospendere le lavorazioni nelle zone ove l’illuminazione risulti troppo carente. Il personale a terra deve indossare il casco di protezione in caso di situazioni di emergenza con rischio di caduta materiali dall’alto. 11.2. Interferenze - Prestare particolare attenzione al traffico di altri veicoli e mezzi sulla viabilità dell’impianto. - Durante lo scarico dei rifiuti possono essere presenti più automezzi che si apprestano allo scarico in - arrivo e in partenza dalla stessa area: durante le manovre occorre prestare particolare attenzione e mantenere il contatto visivo tra gli autisti e gli addetti, per evitare possibili collisioni dei mezzi, dovute ad incomprensioni tra gli operatori stessi. Operatori e mezzi di AMA Spa o ditte da essa indicate che svolgono lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria di attrezzature ed impianti: prestare particolare attenzione in caso di promiscuità con pedoni. In generale le possibili interferenze che comportino rischi gravi di interferenza con difficoltà di coordinamento saranno gestite mediante la regolamentazione degli accessi dei mezzi nella zona di scarico. Eventuali lavori che dovessero interessare i passaggi pedonali e/o i camminamenti saranno segnalati con apposita segnaletica e cartellonistica idonea, che ogni operatore dovrà tassativamente rispettare. 11.3. Emergenze - Nel caso che gli autisti delle ditte conferitrici esterne riscontrassero anomalie od emergenze che - comportino rischi per la salute e sicurezza, per l’ambiente o per la funzionalità degli impianti od in caso di avaria del mezzo su cui stanno operando, essi dovranno darne immediata comunicazione al Responsabile dell’impianto, restando in attesa che vengano loro impartite le istruzioni del caso. Nel caso che vengano attivate le procedure di emergenza o di evacuazione dell’impianto, mediante avviso acustico e visivo, gli autisti delle ditte conferitrici esterne dovranno effettuare la messa in sicurezza del mezzo, assicurandosi che questo non causi intralcio alla viabilità ed all’arrivo dei soccorsi; quindi essi si recheranno presso il punto si raccolta indicato sulla planimetria allegata, dove attenderanno istruzioni da parte della squadra di emergenza interna. 12. METODOLOGIA ADOTTATA – DETERMINAZIONE DELL’INDICE DI RISCHIO ( R ) La quantificazione e relativa classificazione dei rischi deriva dalla stima dell'entità dell'esposizione e dalla gravità degli effetti; infatti il rischio può essere visto come il prodotto della Probabilità (P) di accadimento per la Entità del Danno (D): R=PxD 17 Per quanto riguarda la probabilità di accadimento si definisce una scala delle Probabilità, riferendosi ad una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi l'evento indesiderato, tenendo conto della frequenza e della durata delle operazioni / lavorazioni che potrebbero comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Di seguito è riportata LA SCALA DELLE PROBABILITÀ ( P ): LIVELLO Non Probabile Possibile CRITERI o o o o o Probabile Altamente probabile o o Non sono noti episodi già verificatisi. L'anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in concomitanza con eventi poco probabili ed indipendenti. L'anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi. Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi. L'anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno anche se in modo non automatico e/o diretto. E' noto qualche episodio in cui all'anomalia ha fatto seguito il verificarsi di un danno. Esiste una correlazione diretta tra l'anomalia da eliminare ed il verificarsi del danno ipotizzato. Si sono già verificati danni conseguenti all'anomalia evidenziata nella struttura in esame od in altre simili ovvero in situazioni operative simili. In queste tipologie di pericoli sono presenti anche pericoli emergenti, legati allo stress lavoro correlato, alle differenze di genere e di età. Per quanto concerne l'Entità dei Danni, si fa riferimento alla reversibilità o meno del danno. Di seguito è riportata LA SCALA DELL'ENTITÀ DEL DANNO ( D ): LIVELLO CRITERI o Lieve Modesto Significativo Grave CLASSE DI RISCHIO Elevato (12 ≤ R ≤ 16) Notevole (6 ≤ R ≤ 9) Accettabile (3 ≤ R ≤ 4) Basso (1 ≤ R ≤ 2) o o o o o o o Infortunio od episodio di esposizione acuta, con inabilità temporanea a breve e rapidamente reversibile Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. Infortunio od episodio di esposizione acuta con inabilità temporanea anche lunga, ma reversibile. Esposizione cronica con effetti reversibili. Infortunio od episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità permanente parziale. Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti Infortunio od episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti PRIORITÀ DI INTERVENTO Azioni correttive immediate L'intervento previsto è da realizzare con tempestività nei tempi tecnici strettamente necessari, non appena approvato il “budget” degli investimenti in cui andrà previsto l'onere dell'intervento stesso. Azioni correttive da programmare con urgenza L'intervento previsto è da realizzare in tempi relativamente brevi, anche successivamente a quelli stimati, con priorità alta. Azioni correttive da programmare a medio termine Intervento da inserire in un programma di interventi a medio termine, ma da realizzare anche in tempi più Ristretti, qualora sia possibile attuarlo unitamente ad altri interventi più urgenti. Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione 18 Di seguito è riportata la MATRICE che scaturisce dalle suddette scale: DANNO Basso Accettabile Notevole Elevato PROBABILITA’ Non Probabile (1) Possibile (2) Probabile (3) Altamente probabile (4) Lieve (1) Modesto (2) Significativo (3) Grave (4) 1 2 3 4 2 4 6 8 3 6 9 12 4 8 12 16 19 13. “CHECK LIST” RISCHI DA INTERFERENZE N.B.: Le caselle NON COMPILATE indicano l’assenza di interferenza relativamente a quel determinato tipo di rischio Tipologia di rischio Fattore di rischio Dettaglio rischio Interferenze Generate da Subite da P D R Polveri Possibile presenza di polveri sollevate dai mezzi in movimento Fumi, vapori, aerosoli Atmosfera contenente potenziali inquinanti all’interno dei capannoni. AMA Spa Aree operative AMA Spa Tutte le ditte esterne 2 2 4 Tutti Tutti 2 2 4 Tutti Tutte le ditte esterne Tutte le ditte esterne 2 2 1 1 2 1 Condizioni climatiche avverse Microclima all’interno dei capannoni ( temperature elevate nel periodo estivo, umidità, ecc. ) AMA Spa: per quanto possibile, mantiene le vie di transito pulite, nel periodo estivo mantiene bagnati gli eventuali tratti potenzialmente più polverosi. Tutte le ditte esterne: guidare tutti i mezzi a velocità contenuta in tutti i tratti ed in ogni caso rispettare i limiti di velocità richiamati dalla segnaletica verticale. Tutte le ditte esterne: uso di indumenti di lavoro e Dispositivi di Protezione Individuali idonei alle attività svolte; ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. ( tutte le volte che si spostano carichi oltre i 2,5 m di altezza ); indumenti alta visibilità ( gilet o giubbotto ) Rumore Utilizzo di attrezzature rumorose Misure di adeguamento AMA Spa Tutte le ditte esterne 2 1 2 AMA Spa: garantisce la presenza di cartellonistica nelle aree in cui vige l’obbligo di indossare Dispositivi di Protezione Individuali dell’udito. Tutti: attenersi alle disposizioni ed utilizzare cuffie o tappi antirumore quando si opera in queste zone. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute ed utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Programmazione delle attività da parte delle ditte esterne e del Committente, in modo da evitare, per quanto possibile, sovrapposizioni ed interferenze. Tutte le ditte esterne: obbligo di osservare pause di lavoro a seconda delle necessità e delle condizioni ambientali ( soprattutto nel periodo estivo ), secondo le modalità da concordarsi con la Committenza. Note Tipologia di rischio Fattore di rischio Dettaglio rischio Interferenze Generate da Subite da P D R Misure di adeguamento Tutti: divieto di consumare alimenti e bevande nelle aree diverse a quelle appositamente previste. Osservare le corrette norme igieniche. Effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli operatori. Evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiale biologico, utilizzando appositi Dispositivi di Protezione Individuali ( guanti, maschere, occhiali ). Non lasciare sostanze o materiali pericolosi incustoditi od accatastati alla rinfusa. AMA Spa: garantisce, per quanto possibile, ordine. Disporre ordinatamente i materiali, le sostanze e le attrezzature in apposite zone di stoccaggio, fuori dai percorsi utilizzati per gli spostamenti. Adeguato livello di illuminazione Lasciare le aree di intervento pulite da rifiuti e materiali di risulta, al termine delle lavorazioni. Tutte le ditte esterne: prestano particolare attenzione durante gli spostamenti ( obbligo di utilizzo di calzature antinfortunistiche ). Rispetto delle aree identificate ( le ditte esterne concordano con AMA Spa l’utilizzo di tali aree, al di fuori delle quali non è consentito l’accesso e/o il transito. Mantenere in efficienza gli scalini di accesso agli automezzi Rischio biologico Potenziale presenza di agenti biologici patologici in tutte le aree AMA Spa Tutte le ditte esterne 2 2 4 Scivolamento inciampo, caduta Presenza di sostanze, attrezzature, materiale vario sul terreno AMA Spa Tutte le ditte esterne 2 2 4 Inciampi, buche, pavimenti sconnessi Potenziale presenza di sconnessioni, rilievi, buche nel terreno AMA Spa Tutte le ditte esterne 2 2 4 AMA Spa: segnalazione tempestiva di eventuali situazioni di pericolo. 4 Tutti: provvedere tempestivamente alla rimozione di materiali scivolosi a terra, quando presenti. Qualora non fosse possibile un intervento tempestivo, cercare di delimitare l’area o quantomeno segnalare la presenza di una zona a rischio di caduta per scivolamento Materiali scivolosi a terra Possibile presenza a terra di liquidi nelle aree operative Tutti Tutti 2 2 Note Tipologia di rischio Fattore di rischio Dettaglio rischio Interferenze Generate da Subite da P D R Caduta di materiale dall’alto Possibile presenza di carichi sospesi in prossimità degli impianti AMA Spa Tutte le ditte esterne 2 3 6 Promiscuità automezzi/ pedoni Presenza di automezzi, pale caricatrici gommate “ragno”, mezzi “Merlo”, in tutte le aree dell’impianto AMA Spa Tutte le ditte esterne 2 3 6 Misure di adeguamento AMA Spa: garantisce la presenza di cartellonistica nelle aree in cui vige l’obbligo di indossare Dispositivi di Protezione Individuali del capo. Tutte le ditte esterne: obbligo di utilizzare DPI ( elmetto ), secondo le necessità, in particolare tutte le volte che si spostano carichi oltre i 2,5 m di altezza. AMA Spa: garantisce adeguata cartellonistica, individuazione aree pedonali/ciclabili e aree di circolazione dedicata agli automezzi. I conducenti di pale caricatrici gommate “ragno”, mezzi “Merlo” devono rispettare rigorosamente la segnaletica verticale, seguire i percorsi dedicati, rispettare gli obblighi e i divieti. Tutte le ditte esterne: garantiscono che la guida dei mezzi sia riservata al solo personale specificatamente addestrato. Durante le operazioni gli autisti devono rimanere a debita distanza di sicurezza dalle aree di manovra e nelle immediate vicinanze del mezzo in posizione sicura. Provvedere ad allontanare il mezzo dalla zona di carico/scarico, al termine delle operazioni. Tutti: si richiama l’attenzione dei conduttori degli automezzi sull’importanza di procedere sempre e comunque a velocità estremamente contenuta. Divieto di uso del cellulare durante la guida. Obbligo di indossare indumenti ad alta visibilità durante il transito a piedi, all’interno dell’impianto. Pedoni: obbligo di fare uso dei camminamenti pedonali in tutte le situazioni che lo consentono; in alternativa prestare la massima attenzione ai mezzi di circolazione. Note Tipologia di rischio Fattore di rischio Dettaglio rischio Automezzi in movimento Rischio di investimento di pedoni da parte di automezzi in movimento o incidente tra automezzi Interferenze Generate da Subite da AMA Spa Tutte le ditte esterne P 2 D 3 R Misure di adeguamento 6 AMA Spa: informa preventivamente tutte le ditte esterne in merito alla presenza di mezzi in movimento, percorsi dedicati, ecc. Predisposizione della segnaletica orizzontale e verticale. Le vie di circolazione e di movimentazione del traffico pedonale e veicolare sono adeguatamente segnalate, evidenziate e soggette a periodica manutenzione; Per gli spostamenti a piedi od in bici utilizzare esclusivamente i percorsi pedonali/ciclabili. Tutte le ditte esterne: rispettano le regole di circolazione stabilite e la segnaletica presente. Tutti i mezzi che circolano all’interno dell’impianto devono essere dotati di segnalatori luminosi ed altra illuminazione prevista dal Codice della Strada. Gli automezzi devono procedere “a passo d’uomo”. Prima di effettuare delle manovre il conducente verifica che non vi siano persone nel raggio di azione del mezzo meccanico. Durante le operazioni gli autisti devono rimanere a debita distanza di sicurezza dalle aree di manovra e nelle immediate vicinanze del mezzo in posizione sicura; provvedere ad allontanare il mezzo dalla zona di carico/scarico al termine delle operazioni. Tutti: in presenza di macchine operatrici evitare di transitare o sostare all’interno dell’area di azione o di manovra dei mezzi. Mantenersi sempre a distanza di sicurezza rispetto al raggio di azione delle macchine. Utilizzare le macchine solo per le operazioni conformi a quelle per cui sono state progettate e concepite. Obbligo di indossare indumenti ad alta visibilità durante il trasnsito a piedi, all’interno dell’impianto. In caso di scarsa e/o non completa visibilità richiedere l’assistenza di un segnalatore. Note Tipologia di rischio Fattore di rischio Dettaglio rischio Scale portatili per accesso alle postazioni in quota Rischio di caduta dall’alto di attrezzature e materiali durante le operazioni in quota. Presenza di attrezzature ed impianti con organi in movimento Rischio di lesioni, impigliamento per contatto con gli organi in movimento Interferenze Subite da Generate da P D R AMA Spa Tutte le ditte esterne destinate ad operare in quota 2 2 4 AMA Spa Tutte le ditte esterne 1 4 4 Misure di adeguamento Tutte le ditte esterne destinate ad operare in quota: utilizzo esclusivo di scale ed attrezzature che rispondano ai requisiti della vigente normativa. Divieto di utilizzare scale o altre attrezzature di proprietà di AMA Spa ( salvo diversa autorizzazione ). Obbligo di segnalare e perimetrare le aree di lavoro, qualora le attrezzature debbano essere utilizzate in zone in cui circolano automezzi e/o altri mezzi. Obbligo di utilizzare Dispositivi di Protezione Individuali anticaduta. Obbligo di riservare l’uso delle attrezzature per accesso alle postazioni in quota al solo personale specificatamente addestrato. AMA Spa: mantiene in efficienza i sistemi di sicurezza presenti e la relativa segnaletica di pericolo. Gli organi di trasmissione del moto sono segregati ed Inaccessibili, per evitare la possibilità di contatti con parti del corpo o di indumenti del lavoratore. Tutte le ditte esterne: rispettano il divieto assoluto di utilizzare macchine od impianti di AMA Spa, della Committenza e/o delle altre ditte presenti sul luogo di lavoro, salvo autorizzazione scritta. Rispettano le indicazioni dei cartelli di avviso affissi in prossimità delle macchine. Rispettano il divieto di modificare o manomettere la segnaletica ed i sistemi di sicurezza presenti. Divieto di indossare indumenti svolazzanti. Tenere chiusi i polsini delle maniche degli indumenti da lavoro. Non rimuovere le protezioni mobili delle macchine. Ciascuna ditta vigila sulle proprie attrezzature, impedendone l’uso a personale estraneo. Note Tipologia di rischio Fattore di rischio Dettaglio rischio Interferenze Generate da Subite da P D R Materiale a rilevante rischio di incendio Presenza in tutto l’impianto di aree di deposito materiali e sostanze con caratteristiche infiammabili AMA Spa Tutte le ditte esterne 1 4 4 Gestione delle emergenze Possibili emergenze determinate da principi di incendio, terremoti, ecc. AMA Spa Tutte le ditte esterne 1 4 4 Misure di adeguamento AMA Spa: mantiene integra la segnaletica di tali aree e quella dei relativi divieti. All’interno delle aree delimitate ed indicate di essere a rischio incendio è fatto divieto di: - usare fiamme libere - fumare - usare utensili portatili alimentati elettricamente, senza adeguata protezione differenziale - usare attrezzi con produzione di scintille senza adeguata protezione. Attività di vigilanza sull’area di lavoro. Garantisce la presenza di presidi antincendio opportunamente dislocati all’interno dell’area di lavoro. Tutte le ditte esterne: rispettano la segnaletica di sicurezza. Richiedere in forma scritta l’autorizzazione ad effettuare le lavorazioni che possono comportare la presenza di fonti d’innesco o formazione di atmosfere esplosive. Tutte le ditte esterne: in caso di avvistamento di situazioni di emergenza, di qualunque natura, devono avvisare immediatamente il personale di AMA Spa, per l’attivazione delle corrette procedure di gestione dell’emergenza. Qualora si udisse il segnale di evacuazione ( sirena ): - mettere in sicurezza il proprio posto di lavoro ed abbandonare i locali ordinatamente, seguendo le istruzioni del personale di AMA Spa e recarsi al punto di raccolta - nel caso di fosse alla guida di un automezzo, portarlo in un’area che non sia di ostacolo all’arrivo dei soccorsi - rientrare nell’impianto e riprendere l’attività solo dopo che venga dato il “cessato allarme”. Note Tipologia di rischio Fattore di rischio Dettaglio rischio Interferenze Generate da Subite da P D R Movimentazione manuale dei carichi In caso di necessità di movimentazione di carichi di rilievo, AMA Spa può mettere a disposizione adeguati mezzi di sollevamento e movimentazione merci, con modalità da concordarsi / / 2 2 4 Altri rischi Potenziali situazioni di pericolo non previste AMA Spa Tutte le ditte esterne / / / Elettrocuzione Presenza di impianti elettrici in tutto l’impianto. Gli impianti di cui trattasi sono conformi alle vigenti norme, correttamente mantenuti e segnalati AMA Spa Tutte le ditte esterne 1 4 4 Misure di adeguamento Tutti: accertamento delle condizioni di salute dei lavoratori. Informazione e formazione dei lavoratori. Sollevamento in coppia di carichi superiori a 25 kg. La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata, al fine di non richiedere un eccessivo sforzo fisico del personale addetto. I carichi da movimentare devono essere facilmente afferrabili e non devono presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell’operatore. AMA Spa: provvede all’aggiornamento del DUVRI, in caso di significative variazioni delle condizioni in cui si svolge il lavoro. Tutte le ditte esterne: segnalano alla Committenza e ad AMA Spa tutte le eventuali situazioni di pericolo non previste di cui vengono a conoscenza durante il lavoro. Formano ed informano i propri lavoratori in merito alle misure di sicurezza da adottarsi, in relazione alle possibili interferenze con le altre ditte presenti nell’impianto. AMA Spa: programma di manutenzione periodica degli impianti e dei relativi sistemi di sicurezza. Assicura che gli impianti di cui trattasi sono conformi alle vigenti norme, correttamente mantenuti e segnalati. Tutte le ditte esterne: divieto di intervenire sull’impianto elettrico, salvo esplicita autorizzazione di AMA Spa. Divieto di utilizzare utensili che producano fiamme libere/scintille in prossimità di tali impianti. Divieto di fumare ed usare fiamme libere in prossimità degli impianti. Note Tipologia di rischio non soggetta ad interferenze 14. GESTIONE DELLA EMERGENZA 14.1. Centro di Controllo dell’Emergenza ( CCE ) Ubicazione: coincide con il locale Ufficio – Piano terra ( ingresso impianto ). Il centro di controllo dell'emergenza ( CCE ) è ubicato in zona strategica, difficilmente coinvolgibile. Locale continuamente presidiato da dove il coordinatore od il suo vice diramano le disposizioni esecutive. Corrisponde alla sala di comando, da dove si dipartono le indicazioni per applicare le varie procedure in funzione dell’emergenza in atto. Identificazione: “Locali adibiti ad uffici amministrativi”, c/o ingresso Impianto Ottimizzazione: luogo sicuro, circondato da aera sgombra e priva di materiali combustibili, dotato di sistemi di comunicazione ( e di allarme ), di apparecchi di protezione antincendio e difesa personale, presidiato. Il CCE deve essere dotato di sistemi di alimentazione elettrica, che non possano venire interrotti da un eventuale “black-out” elettrico, causato dall'emergenza. 14.2. Dotazioni centro di controllo Il CCE è dotato di efficienti ed ampliati sistemi di comunicazione, che vanno dalle radio ricetrasmittenti portatili, ai telefoni cellulari, sino ai telefoni convenzionali. Una delle maggiori difficoltà che può incontrare un Coordinatore dell'emergenza è la insufficienza o la indisponibilità dei mezzi di comunicazione, che possono limitare in modo drammatico la percezione degli eventi e la possibilità di attuare idonee contromisure. In questo razionale ambiente devono essere sempre disponibili supporti, che vanno dai blocchi per appunti alle matite, ai pennarelli colorati, alle piante topografiche e tecnologiche dell'insediamento, alle planimetrie degli impianti elettrici, antincendio ed alla planimetria contenente l’indicazione delle cassette di primo soccorso sanitario e delle uscite di sicurezza. 27 24 Un'attenzione tutta particolare va posta alla pronta disponibilità di una serie completa di chiavi dell'insediamento, che potranno essere utilizzate sia per accedere, sia per mettere in sicurezza aree non più soggette all’emergenza ( ma eventualmente esposte ad operazioni di sciacallaggio ). 14.3. Punto di raccolta o luogo di raduno sicuro Il punto di raccolta dell’impianto gestito da AMA Spa coincide con l’area posta a fianco del cancello carraio di ingresso allo stabilimento, in prossimità del faro di illuminazione del piazzale. Caratteristiche e dotazione del punto di raccolta: - in area esterna ai reparti, vicino alla struttura, per esser raggiunto facilmente - raggiungibile in ogni momento di operatività - facilmente localizzabile dai dipendenti ed opportunamente segnalato - possibilità, all’occorrenza, di essere dotato di presidi di conforto fisico e psichico - collegato telefonicamente, mediante cordless o cellulare da prelevare nel centro di controllo - ( CCE ) - presenza, in caso di emergenza, di un componente squadra di primo soccorso per: guidare i Vigili del Fuoco e le squadre di soccorso sul luogo dell’emergenza assistenza delle persone evacuate. Una volta raggiunto, il Punto di raccolta non deve essere abbandonato, sino al termine dell’emergenza, per facilitare la verifica delle persone evacuate, la comunicazione di messaggi informativi ed, in particolare, il termine dell’emergenza, con le istruzioni relative. 28 25 15. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA DICHIARATI DALL’IMPRESA ESTERNA Secondo l’Art. 26, comma quinto, del D. Lgs. 9 aprile 2008 – N° 81, come modificato dal D. Lgs. 106/2009: “Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del succitato Decreto e secondo gli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del Codice Civile, devono essere specificamente indicati, a pena di nullità, ai sensi dell'articolo 1418 del Codice Civile, i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. Tali costi non sono soggetti a ribasso”. Tali costi finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata del lavoro, saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per: garantire la sicurezza del personale dell’impresa esterna, mediante la formazione, la sorveglianza sanitaria, gli apprestamenti ( DPI ), in riferimento ai lavori appaltati garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che, durante lo svolgimento dei lavori, potrebbero originarsi all’interno dell’impianto. 15.1. Costi della sicurezza Di seguito sono riportati i costi della sicurezza riferiti ai lavori, forniture o servizi. L’amministrazione è tenuta a computare solo i rischi interferenziali. In analogia ai lavori, come previsto dall’Art. 7, comma primo, del D.P.R. 222/2003, sono quantificabili come costi della sicurezza tutte quelle misure preventive e protettive necessarie per l’eliminazione o la riduzione dei rischi interferenti individuate nel DUVRI. CODICE 001 002 003 004 005 CATEGORIA/DESCRIZIONE Formazione / Informazione / Addestramento sui rischi da interferenza per tutte le fasi lavorative Dispositivi di Protezione Individuali ( DPI ) Sorveglianza sanitaria Cartellonistica di sicurezza aggiuntiva Altri interventi e misure di prevenzione e di protezione U.M. QUANTITÀ DURATA PREZZO TOTALE Cad. Cad. Cad. Cad. Cad. 006 007 008 009 010 Da compilare a cura dell’Impresa esterna. N.B. Le voci di costo indicate sono quelle correlate alle interferenze di cui al presente DUVRI; non vanno quindi incluse voci tipiche dell’attività svolta dalla ditta ( ad esempio, le scarpe antinfortunistiche per chi ne faccia uso comunque, indipendentemente dal fatto di operare nell’ambito del presente impianto, ecc. ). 29 26 16. ALLEGATO 1 - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ Il sottoscritto _____________________________ nato il ________ a _____________________________________ codice fiscale __________________________ residente in ____________________________________________________________________________________ munito di documento d'identità valido ( che si allega in copia ) N° _____________________ in qualità di legale rappresentante dell’impresa __________________________________________________ con sede legale in _____________________________________________________________________________ codice fiscale ___________________________ e partita IVA N° ___________________________ consapevole delle responsabilità derivanti dal rendere dichiarazioni false, ai sensi dell'Art. 76, del D.P.R. 445/2000, DICHIARA - - - che l’impresa coinvolgerà, ove previsto, nell'attività svolta per vostro conto, solo dipendenti in regola con le assunzioni a norma delle vigenti leggi e regolarmente iscritti presso l'INAIL e l'INPS ( o equivalenti casse assicurative e previdenziali ); che la presente impresa risulta disporre di capitali, conoscenza, esperienza e capacità tecniche, macchine, attrezzature, risorse e personale necessari e sufficienti per garantire l'esecuzione a regola d'arte delle opere commissionate con gestione a proprio rischio e con organizzazione dei mezzi necessari; di essere in possesso della specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. per le macchine, le attrezzature e le opere provvisionali utilizzate per l’esecuzione dei lavori in oggetto; che ha ricevuto dal Committente e/o da AMA Spa informazioni circa i rischi specifici esistenti nell'ambiente di lavoro in cui l’impresa è destinata ad operare ed inerenti le misure di prevenzione ed emergenza da adottate; che informerà il proprio personale, che verrà ad operare presso la vostra sede di Magliano Alpi – Località Beinale – Strada del Donio , circa i rischi e le misure di prevenzione e protezione suddetti; di avere preso visione delle aree in cui saranno eseguiti i lavori, dei relativi impianti ed eventuali limitazioni; di essere a conoscenza dei pericoli che possono derivare dalla manomissione delle misure di sicurezza adottate e dall'operare all'esterno delle aree di cui sopra; di aver fornito al Committente e ad AMA Spa tutte le informazioni necessarie, al fine di dell’elaborazione del presente Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenze; di rispettare e far rispettare al proprio personale le disposizioni legislative vigenti e le norme regolamentari in vigore in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e di tutela dell'ambiente ed inerenti le attività oggetto di affidamento; di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi, di cui all’Art. 14 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.; di garantire che il personale sarà sempre munito di cartellino identificativo e che lo stesso sarà esposto per tutta la durata della permanenza nei luoghi di lavoro e di essere a conoscenza delle sanzioni di Legge, a carico del sottoscritto, per la mancata esposizione dello stesso. INOLTRE come richiesto dall’Art. 26, comma primo, del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., dichiara espressamente: - che la propria azienda ed i relativi dipendenti e collaboratori sono idonei ed in grado di svolgere l’attività prevista nell’appalto, essendo dotati dei mezzi di lavoro necessari, compresi i DPI e quelli per lavorare in sicurezza; - che è stata loro fornita una sufficiente formazione ed informazione riguardo all’agire in sicurezza nel lavoro e che sono, se necessario, sottoposti ai controlli sanitari obbligatori; - che l’azienda ha svolto gli adempimenti richiesti dalle norme sulla sicurezza, in particolare la valutazione dei rischi; - di osservare, nei riguardi dei propri dipendenti presenti nei luoghi di lavoro, tutti gli obblighi derivanti dalle norme di Legge relative alla regolare assunzione, alle assicurazioni obbligatorie 30 27 - contro gli infortuni e per la previdenza sociale, nonché gli obblighi derivanti dal CCNL cui l’impresa è soggetta; di impegnarsi ad assicurare al proprio personale dipendente trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dalle norme dello stesso CCNL; in tal senso l’Azienda solleva il Committente da qualsiasi onere e responsabilità (solidale) in proposito; che si necessita di utilizzare nei luoghi di lavoro i seguenti mezzi di trasporto: TARGA TIPOLOGIA Dichiara che sono stati consegnati, a ciascun lavoratore, i seguenti DPI (barrare i quadratini interessati): scarpe antinfortunistiche guanti occhiali maschera antipolvere otoprotettori casco protettivo gilet ad alta visibilità imbracatura con accessori per l’ancoraggio altro ( specificare ): Comunica i corsi di formazione erogati ai lavoratori che interverranno presso la Vostra sede (barrare i quadratini interessati e specificare i nominativi, se erogati solo ad alcuni lavoratori): formazione generale dei lavoratori ( durata N° 4 ore ) formazione specifica dei lavoratori ( durata N° 12 ore ) formazione per addetti all'emergenza - rischio alto formazione per addetti al primo soccorso formazione conduzione macchine operatrici: gru per autocarro carrelli elevatori piattaforme di lavoro mobili elevabili macchine movimento terra altro ( specificare ): Il sottoscritto, legale rappresentante, o titolato a rappresentare l’impresa. lì _______________________________, ___/___/_______ Timbro e firma _____________________ Allegato: fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante 31 28 17. SOTTOSCRIZIONI CONCLUSIVE FIGURE NOMINATIVO Presidente ACEM Rag. GASCO Gian Pietro R.S.P.P. ACEM Per. Ind. FISSORE Fabrizio Direttore Tecnico ACEM Dott. Geol. FAZIO Gilberto Amministratore delegato AMA Spa Dott. COGGIOLA Fabio Direttore Tecnico AMA Spa R.S.P.P. esterno AMA Spa FIRMA Dott. Ing. REALE Giuseppe Dott. Ing. BIANCO Alberto Ditta esterna R.S.P.P. Ditta esterna Ceva, lì ____ / ____ / _______ 32 29