PROVINCIA DI CUNEO
COMUNE DI MAGLIANO ALPI
Impianto di recupero e smaltimento RSU e RSAU
Località Beinale
12060 - MAGLIANO ALPI ( CN )
DUVRI
Individuazione dei rischi e misure
adottate per eliminare le interferenze
Redatto ai sensi dell’Art. 26, comma 3 e 5, del D. Lgs. 9 Aprile 2008 - N° 81, aggiornato
dal D. Lgs. 3 Agosto 2009 – N° 106
VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE
DOVUTE ALLA COMPRESENZA TRA DITTE ESTERNE
“INGRESSO ED USCITA CARTA/CARTONE”
1
INDICE
1. PREMESSA………………………………………………………………..……………….…. Pag.
1.1.
Applicabilità……………………………………………………………………………… “
1.2.
Aree interessate…………………………………………………………………………. “
1.3. Sospensione dei lavori…………………………………………………………………. “
2. SOGGETTO COMMITTENTE……………………………………………………..…….…….. “
2.1.
Figure aziendali………………………………………………………………………… “
3. SOGGETTO GESTORE IMPIANTO………...………………………………………….……… “
3.1. Figure aziendali…………………………………………………………………….……. “
3.1.1. Definizione dell’organigramma aziendale del gestore impianto…….……….. “
4. IMPRESA ESTERNA – INGRESSO ED USCITA CARTA/CARTONE……………………….. “
4.1. Figure aziendali……………………………………………………………………..…… “
4.2. Personale lavoratore dell’impresa esterna………………………………….…….
“
4.3. Lavoratori autonomi…………………………………………………………….……… “
5. COORDINAMENTO DELLE FASI LAVORATIVE…………………………………………….. “
6. VALIDITÀ E REVISIONE DEL DUVRI…………………...…………………………………….
“
6.1. Riunione preliminare all'inizio dei lavori…………………….…………………………
“
7. OBBLIGO DI DOTAZIONE E D’USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALI ( DPI )…………………………………………………………………………..
“
7.1.
Tipologia di scarpa da usarsi all’interno dell’impianto…………………………
“
7.2.
Tipologia di guanti da usarsi all’interno dell’impianto………………………….
“
7.3.
Tipologia di occhiali da usarsi all’interno dell’impianto……………………….
“
7.4.
Tipologia di maschera antipolvere da usarsi all’interno dell’impianto……..
“
7.5.
Tipologia di otoprotettori da usarsi all’interno dell’impianto………………….
“
7.6.
Tipologia di elmetto di protezione del capo da usarsi all’interno
dell’impianto…………………………………………………………………………….
“
7.7.
Tipologia di gilet alta visibilità da usarsi all’interno dell’impianto………..……
“
8. RECAPITI TELEFONICI DI EMERGENZA…………………………..………………………..
“
9. METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INTERFERENZA
TRA IMPRESE…………………………………………………………………………………..
“
9.1.
Descrizione dell’impianto…………………………………………………………….
“
9.2.
Cronoprogramma……………………………………………………………………..
“
10. INGRESSO ED USCITA MATERIALE CARTA/CARTONE…………….…………………..
“
10.1. Modalità operative – Operazioni di carico………………………………………… “
11. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA TRA IMPRESE……………….…………. “
11.1. Norme comportamentali…………………………………………………………….. “
11.2. Interferenze……………………………………………………………………………… “
11.3. Emergenze………………………………………………………………………………. “
12. METODOLOGIA ADOTTATA – DETERMINAZIONE DELL’INDICE DI
RISCHIO ( R )……………………………………………………………….………………… “
13. “CHECK LIST” RISCHI DA INTERFERENZE………………………………..………………… “
14. GESTIONE DELLA EMERGENZA…………………………….………………………………. “
14.1. Centro di Controllo dell’Emergenza ( CCE )……………………………………….. “
14.2. Dotazioni centro di controllo………………………………………………………….. “
14.3. Punto di raccolta o luogo di raduno sicuro………………………………………… “
15. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA DICHIARATI DALL’IMPRESA ESTERNA…….…… “
15.1. Costi della sicurezza…………………………………………………………………….. “
16. ALLEGATO 1 - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ…………….…… “
17. SOTTOSCRIZIONI CONCLUSIVE………………………….………..………………………. “
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3
3
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2
1. PREMESSA
Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti ( DUVRI ) contiene le principali
informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza, per fornire all’impresa esterna che accede
all’impianto consortile ACEM di Località Beinale – Strada del Donio - Magliano Alpi ( CN ), gestito da
AMA Spa, per la presa in carico di carta/cartone da RD, dettagliate informazioni sui rischi specifici
esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare i lavoratori e sulle misure di prevenzione e di
emergenza adottate, in relazione alla propria attività, in ottemperanza all’Art. 26, comma 1, lettera b,
D. Lgs. 9 aprile 2008 – N° 81, così come modificato dal D. Lgs. 106/2009.
Secondo tale articolo, al comma 3 ( come modificato dal D. Lgs. 106/2009 ):
“Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento, elaborando un unico
documento di valutazione dei rischi, che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è
possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.
Tale documento è obbligatorio e va adeguato in funzione dell'evoluzione dei lavori, servizi e forniture.
Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle Imprese
esterne o dei singoli lavoratori autonomi”.
Il committente deve promuovere la cooperazione ed il coordinamento, cooperando all'attuazione
delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa e
coordinando gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori,
informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle
diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.
Prima dell’affidamento del servizio si provvederà:
- a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa esterna, attraverso la acquisizione del
certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato e dell'autocertificazione
dell'impresa esterna del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale
- a fornire in allegato al contratto il Documento Unico di Valutazione dei Rischi, che sarà costituito
dal presente documento preventivo.
La ditta esterna dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche,
coordinato con il DVR unico definitivo.
1.1. Applicabilità
Questo Documento si applica a tutti i mezzi e gli operatori delle ditte esterne impegnate nelle
operazioni di ingresso, di presa in carico carta e cartone all’interno dell’impianto consortile gestito da
AMA Spa – Località Beinale – Strada del Donio - Magliano Alpi ( CN ) e di uscita dall’impianto stesso.
1.2. Aree interessate
Sono interessate alla procedura tutte le aree interne all’impianto AMA Spa.
1.3. Sospensione dei lavori
In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza od in caso di pericolo imminente per i
lavoratori, il gestore dell’impianto ( AMA Spa ) o la stazione appaltante/committente ( ACEM ) potrà
ordinare la sospensione dei lavori/servizi, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo
assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza ed igiene del
lavoro.
Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il committente non riconoscerà alcun
compenso od indennizzo alla ditta esterna.
Il personale della ditta esterna dovrà essere formato ed informato in merito ai rischi ambientali
dell’attività.
Nota:
Art. 26 comma primo, lettera b, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 come modificato da D. Lgs. 106/2009
Art. 26 - Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione
1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa esterna o a lavoratori autonomi all’interno
della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda
medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo:
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e
sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
3
2.
SOGGETTO COMMITTENTE
Nome
Presidente
Direttore Tecnico
Settore
Indirizzo sede legale
Indirizzo sede operativa
Codice fiscale
Partita IVA
Consorzio ACEM
Rag. GASCO Gian Pietro
Dott. Geol. FAZIO Gilberto
Ente di pianificazione territoriale per la gestione dei RSU/RSAU
Via Case Rosse, 1 – 12073 CEVA
Via Case Rosse, 1 – 12073 CEVA
01958350041
01958350041
Telefono / Fax sede legale
Tel. 0174/700164 – Fax 0174/709841
Telefono / Fax sede operativa
E-mail
Tel. 0174/700164 – Fax 0174/709841
[email protected]
2.1. Figure aziendali ( per la sede ACEM di Via Case Rosse, 1 – Ceva )
Responsabile del Servizio di Prevenzione e di
Protezione esterno
Medico Competente
Per. Ind. FISSORE Fabrizio
Dr. PRANDI Pietro
Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza
Addetti Antincendio
Sig. MANFREDI Luca
Sigg. MANFREDI Luca e RAVIOLO Marco
Addetti Primo Soccorso
Sigg. MANFREDI Luca e RAVIOLO Marco
4
3.
SOGGETTO GESTORE IMPIANTO
Nome
Amministratore delegato
Direttore Tecnico
Settore produttivo
Indirizzo sede legale
Indirizzo sede operativa
Codice fiscale
Partita IVA
Telefono / Fax sede legale
Telefono / Fax sede operativa
E-mail
Codice ISTAT
3.1.
AMA Spa - Impianto di Recupero e Smaltimento RSU e RSAU
Dott. COGGIOLA Fabio
Dott. Ing. REALE Giuseppe
Impianto di prima categoria per il trattamento, il recupero e lo
smaltimento di RSU e RSAU
Via Meuccio Ruini,10 – 42100 REGGIO EMILIA
Località Beinale – 12060 MAGLIANO ALPI
0206160035
0206160035
Tel. 0522.7951 - Fax 0522.305938
Tel. 0174.627211 - Fax 0174.627791
[email protected]
38.21.09-Trattamento e smaltimento di altri rifiuti non pericolosi
Figure aziendali
Responsabile del Servizio di Prevenzione e di
Protezione esterno
Capo Impianto
Preposti alla sicurezza
Medico Competente
Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza
Addetti Antincendio
Addetti Primo Soccorso
Addetti Emergenze ed Evacuazione
Orario di lavoro
Numero di
lavoratori
Ing. BIANCO Alberto
Sig. PRATO Giancarlo
Sig. PRATO Giancarlo
Sig. DADONE Eric
Dott. POLLONE Alberto
Sig. LERDA Christian
Sig. PRATO Giancarlo
Sig. DADONE Eric
Sig. DARDANELLO Mario
Sig. LERDA Christian
Sig. PRATO Giancarlo
Sig.ra Briatore Valentina
Sig. Dardanello Mario
Sig. Lerda Christian
Sig. Mondino Lorenzo
Sig. Rinaudo Armando
Sig. Prato Giancarlo
Sig. Dadone Eric
Sig. Dardanello Mario
Sig. Lerda Christian
Settori A, B (orario invernale)
Settori A, B (orario estivo)
Ufficio
--Lunedì 8.00 – 14.30
Mar, Mer, Gio, Ven 7.30 – 14.30
Sabato 8.00 – 12.00
---
--Lunedì 7.30 – 14.00
Mar, Mer, Gio, Ven 7.00 – 14.00
Sabato 8.00 – 12.00
---
Lunedì 8.00 – 15.30
Martedì 7.30 – 15.30
Martedì 8.00 – 15.30
Giovedì 7.30 – 15.30
Venerdì 8.00 – 15.30
Legale Rappresentante /
Amministratore Delegato
Direttore Tecnico
01
01
Impiegati e lavoratori, di cui:
20
donne
uomini
TOTALE
05
15
22
5
3.1.1. Definizione dell’organigramma aziendale del gestore impianto
Datore di lavoro
Dott. COGGIOLA Fabio
Direttore Tecnico
Dott. Ing. REALE Giuseppe
Responsabile del Servizio di Prevenzione
e di Protezione ( R.S.P.P. esterno )
Medico competente
Ing. BIANCO Alberto
Dott. POLLONE Alberto
Capo impianto /
Preposto alla Sicurezza
Responsabile manutenzioni /
Preposto alla Sicurezza
Sig. PRATO Giancarlo
Sig. DADONE Eric
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ( R.L.S. )
Sig. LERDA Christian
Incaricati per l’attuazione delle
misure di Primo Soccorso
Incaricati per l’attuazione delle
misure di prevenzione incendi e
lotta antincendio
Sig. PRATO Giancarlo
Incaricati per l’attuazione delle
misure di evacuazione dei
lavoratori, di salvataggio e di
gestione dell’emergenza
Sig.ra BRIATORE Valentina
Sig. DARDANELLO Mario
Sig. PRATO Giancarlo
Sig. PRATO Giancarlo
Sig. LERDA Christian
Sig. DADONE Eric
Sig. DADONE Eric
Sig. MONDINO Lorenzo
Sig. DARDANELLO Mario
Sig. DARDANELLO Mario
Sig. RINAUDO Armando
Sig. LERDA Christian
Sig. LERDA Christian
6
4.
IMPRESA ESTERNA – INGRESSO ED USCITA CARTA/CARTONE
Nome
Legale Rappresentante
Settore produttivo
Indirizzo sede legale
Indirizzo sede operativa
Codice fiscale
Partita IVA
Telefono / Fax sede legale
Telefono / Fax sede operativa
Email
4.1. Figure aziendali
Responsabile del Servizio di Prevenzione e di Protezione
esterno
Responsabile Antincendio
Addetti Squadra antincendio
Addetti Squadra primo soccorso
Preposto
Medico Competente
Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza
4.2. Personale lavoratore dell’impresa esterna
I lavoratori dell’impresa esterna che presteranno manodopera presso l’impianto AMA Spa di
Magliano Alpi sono:
MATRICOLA
NOMINATIVO
MANSIONE
4.3. Lavoratori autonomi
MATRICOLA
NOMINATIVO
MANSIONE
LAVORI/SERVIZI DA ESEGUIRE
7
5.
COORDINAMENTO DELLE FASI LAVORATIVE
Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all’interno delle aree dell’impianto
consortile, da parte dell’impresa esterna / lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma,
da parte del Responsabile di sede incaricato per il coordinamento dei lavori, dell’apposito verbale di
cooperazione e coordinamento.
Si stabilisce inoltre che eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad
un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le imprese, di interrompere
immediatamente i lavori.
Si stabilisce inoltre che il Responsabile di sede e l’incaricato dell’impresa esterna per il coordinamento
dei lavori potranno interrompere tali lavori, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le
medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure.
L’impresa esterna è tenuta a segnalare al responsabile del contratto ed al referente di sede
l’eventuale esigenza di utilizzo di nuove imprese o lavoratori autonomi.
Le lavorazioni di queste ultime potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnicoamministrativa, da eseguirsi da parte del responsabile del contratto e la firma del verbale di
coordinamento da parte del responsabile di sede.
Nell'ambito dello svolgimento dell’attività lavorativa, sia direttamente, sia concessa in subappalto, il
personale occupato dall'impresa esterna deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento
corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro
( Art. 26, comma 8, D. Lgs. 9 aprile 2008 – N° 81 e s.m.i. ).
I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento.
6.
VALIDITÀ E REVISIONE DEL DUVRI
Il presente DUVRI costituisce parte integrante del contratto di servizio ed ha validità immediata dalla
sottoscrizione del contratto stesso.
Il DUVRI in caso di modifica sostanziale delle condizioni del contratto potrà essere soggetto a revisione
ed aggiornamento in corso d’opera.
La revisione sarà consegnata per presa visione all’impresa esterna e sottoscritta per accettazione.
6.1. Riunione preliminare all'inizio dei lavori
Prima dell’inizio della prestazione, potrà essere effettuata una riunione presieduta dal Responsabile
del servizio a cui dovranno prendere parte obbligatoriamente i Responsabili dell’impresa esterna che,
se lo riterranno opportuno, potranno far intervenire anche i Responsabili delle ditte fornitrici coinvolte
in attività di cantiere.
Durante la riunione preliminare il Responsabile illustrerà le caratteristiche principali del lavoro da
svolgere e le imprese potranno presentate proposte di modifica e integrazione al presente DUVRI.
Al termine dell'incontro verrà redatto un verbale di primo sopralluogo, che dovrà essere letto e
sottoscritto da tutti i partecipanti, oltre alla stesura di un verbale di cooperazione e coordinamento.
Si intende che tale riunione sia da ritenere non obbligatoria per tutti quegli interventi di piccole entità
e che non comportino utilizzo di apparecchiature o fasi di lavoro con significativi pericoli per il
personale.
7.
OBBLIGO DI DOTAZIONE E D’USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI ( DPI )
Con le schede che seguono si danno le indicazioni sulla tipologia dei DPI da usarsi obbligatoriamente
all’interno dell’impianto AMA Spa di Magliano Alpi durante le fasi lavorative specifiche di ogni
azienda.
Ogni mezzo ed ogni persona che accede all’impianto deve essere dotato dei DPI conformi alle
norme in vigore e, qualora non ne sia in possesso ( od in possesso parziale ), non potrà accedere
all’area di lavoro, onde evitare rischi per la protezione e la salute individuale, nonché della possibilità
di mettere a repentaglio la sicurezza altrui.
Le persone sprovviste dei DPI indicati hanno l’obbligo di segnalare alla Direzione le eventuali
mancanze, in modo tale che, qualora ve ne sia la possibilità, possano essere dotate
temporaneamente e non obbligatoriamente dei DPI mancanti.
8
Le persone sorprese a non usare i DPI all’interno dell’Area saranno immediatamente richiamate, al
fine di tutelare la propria sicurezza e quella degli altri lavoratori.
I Dispositivi di Protezione Individuali di seguito riportati sono quelli destinati a proteggere dai rischi
residui che sono originati dalle interferenze delle lavorazioni e non quelli specifici dell’attività delle
imprese esterne, per le quali ciascuna ditta avrà provveduto all’individuazione ed alla consegna, sulla
base della propria valutazione dei rischi.
7.1. Tipologia di scarpa da usarsi all’interno dell’impianto
D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato
dal D. Lgs. 106/2009
 D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII , Punti 3-4, così come modificato
dal D. Lgs. 106/2009
 UNI EN ISO 20345 ( 2004 )
 UNI EN ISO 20345 ( 2008 ) - Dispositivi di protezione individuale –
Calzature di sicurezza.
Senza suola imperforabile: acciaierie, grandi condotte, impianti
elettrici, gru, installazione di impianti di riscaldamento ed
aerazione, discariche, movimentazione e stoccaggio.

Norma
di
riferimento
Impieghi
previsti
Marcatura
obbligatoria
Specifiche
della
calzatura
CE
Puntale di protezione delle dita dei piedi che protegge contro gli
urti con energia pari al 200 J e i rischi di schiacciamento con un
carico massimo 15 KN.
7.2. Tipologia di guanti da usarsi all’interno dell’impianto
UNI EN 388
Norma
di
riferimento
Rischi meccanici
Impieghi
previsti
Usati per lavori di scarico rifiuti nella fossa di conferimento durante
la manovra del mezzo, pulizia generica a scarico avvenuto, lavori
con attrezzi, manipolazione di attrezzi di lavoro, lavori vari attinenti
le operazioni interne all’impianto AMA Spa.
Marcatura
obbligatoria
CE
Specifiche
richieste
ai
guanti
Categoria di appartenenza: II ( in base al D.L. 475/1992 )
Resistenza all’abrasione ( 1.400 cicli ), livello 2
Resistenza al taglio ( 1,35 indice ), livello 1
Resistenza alla lacerazione: 58,9 N, livello 3
Resistenza alla perforazione: 43 N, livello 1
9
7.3. Tipologia di occhiali da usarsi all’interno dell’impianto
D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato
dal D. Lgs. 106/2009
 D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII , Punti 3-4, n. 3-2, così come
modificato dal D. Lgs. 106/2009
 UNI EN 166 ( 2004 ) - Protezione personale degli occhi.
Specifiche
Protezione degli occhi da polveri ed oggetti in fase di scarico del
mezzo all’interno della fossa di conferimento ed in caso di
formazione di polveri da uso di altri mezzi durante le lavorazioni
previste in discarica.
Abrasione; Frammenti metallici volanti ( detriti, trucioli );
Penetrazione di particelle; Proiezione di scintille; Spruzzi
Aerosol liquidi; Fumi, vapori e gas; Proiezione di liquidi ( travasi,
versamenti, svuotamento ); Spruzzi chimici.

Norma
di
riferimento
Impieghi
previsti
Marcatura
obbligatoria
CE
Specifiche
richieste agli
occhiali
Occhiali di sicurezza
K = resistenza a danni superficiali da particelle fini;
N = resistenza all’appannamento.
7.4. Tipologia di maschera antipolvere da usarsi all’interno dell’impianto
D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato
dal D. Lgs. 106/2009;
 D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII, Punti 3-4, n.4, così come
modificato dal D. Lgs. 106/2009;
 UNI EN 149 ( 2003 ) - Apparecchi di protezione delle vie
respiratori. Facciali filtranti antipolvere. Requisiti, prove,
marcatura
Tutte le volte che si procede al versamento dei rifiuti in fossa di
conferimento, per la difesa degli organi respiratori da particelle
pesanti solide e liquide ( polveri, fumi, aerosol, nebbia )

Norma
di
riferimento
Impieghi
previsti
Marcatura
obbligatoria
CE
Mascherina per il filtraggio delle particelle FFP1SL.
Le mascherine devono riportare i seguenti pittogrammi indicanti le
caratteristiche salienti dei DPI.
Ogni mezzo deve essere dotato di almeno una scatola di mascherine per il ricambio in caso di necessità d’uso ( obbligatorio ).
Specifiche
richieste alla
mascherina
antipolvere
Vedi l’opuscolo di
informazioni
Portata consentita della
temperatura di
conservazione
La relativa
percentuale di
umidità massima
dipende delle
circostanze
di conservazione
Fine del periodo di
magazzino:
data, anno, mese
10
7.5. Tipologia di otoprotettori da usarsi all’interno dell’impianto
L’uso degli otoprotettori all’interno dell’impianto deve essere valutato in funzione
dell’ambiente in cui si accede per le fasi di lavoro specifiche; in ogni caso la
dotazione minima obbligatoria che deve essere disposta su ogni mezzo che
accede all’area deve essere la seguente:
1. archetto ( tipo E A R Caps );
2. filtri auricolari di espanso ( tipo AEARO Ltd. ).
Per fasi lavorative specifiche in cui i livelli di rumore possano superare le soglie di
attenzione, saranno dati opportune disposizioni circa l’uso delle cuffie con le dovute
caratteristiche.
Archetto
Norma di
riferimento
Impieghi previsti
Marcatura
obbligatoria
D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come
modificato dal D. Lgs. 106/2009
 D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII , Punti 3-4, così come
modificato dal D. Lgs. 106/2009
 UNI EN 352-2 ( 2004 ) - Protettori dell'udito - Requisiti generali –
Parte 2: Inserti.
In fase di scarico con presenza di più mezzi nell’area di manovra
e di operazione.
Durante l’utilizzo di macchinari ed attrezzature rumorose
Durante lo svolgimento di fasi lavorative che producono rumore
CE
Specifiche
richieste agli
archetti


Assicurarsi che i tappini siano posizionati, regolati e
mantenuti in buone condizioni in conformità alle istruzioni del
produttore.
Assicurarsi che l’archetto venga sempre indossati in ambienti
rumorosi.
Assicurarsi che l’archetto venga regolarmente controllato
per verificarne le buone condizioni.
Filtri auricolari
Norma di
riferimento


D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato
dal D. Lgs. 106/2009;
D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII , Punti 3-4, così come modificato
dal D. Lgs. 106/2009
UNI EN 352-2 ( 2004 ) - Protettori dell'udito - Requisiti generali –
Parte 2: inserti.
Impieghi previsti
In fase di scarico con presenza di più mezzi nell’area di manovra e
di operazione.
Durante l’utilizzo di macchinari ed attrezzature rumorose
Durante lo svolgimento di fasi lavorative che producono rumore
Marcatura
obbligatoria
CE
Specifiche
richieste ai filtri
auricolari
Assicurarsi che i filtri vengano regolarmente controllati per
verificarne le buone condizioni.
I filtri auricolari possono essere lavati utilizzando acqua tiepida e
sapone neutro, sciacquati e lasciati asciugare naturalmente.
Devono essere riposti in un luogo asciutto e pulito prima e dopo
l’utilizzo.
11
7.6. Tipologia di elmetto di protezione del capo da usarsi all’interno dell’impianto
D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato dal
D. Lgs. 106/2009;
 D. Lgs. 81/2008, Allegato VIII, Punti 3-4, n.4, così come modificato
dal D. Lgs. 106/2009;
 UNI EN 397 ( 2001 ) - Apparecchi di protezione del capo
Da usarsi obbligatoriamente tutte le volte che vi siano carichi sospesi
ad altezza superiori a 2,50 m, tutte le volte che vi sia uso di pinze
meccaniche, bracci meccanici, draghe, camion con carichi di
dimensioni rilevanti.

Norma di
riferimento
Impieghi
previsti
Marcatura
obbligatoria
CE
Specifiche
richieste
all’elmetto di
protezione
Categoria: Protezione della testa
Ogni elmetto deve avere un marchio stampato o impresso che riporti:
a) il numero della presente norma europea: UNI EN 397 ( 2001)
b) il nome o la marca del fabbricante
c) il mese e l’anno di fabbricazione
d) la taglia o la scala taglie
e) indicazioni complementari, quali le istruzioni o raccomandazioni di
regolazione, di montaggio, di uso, di lavaggio, di disinfezione, di
manutenzione e di stoccaggio, ecc.
7.7. Tipologia di gilet alta visibilità da usarsi all’interno dell’impianto

Norma di
riferimento

D. Lgs. 81/2008, Artt. 74-75-76-77-78-79, così come modificato dal D.
Lgs. 106/2009;
UNI EN 471 ( 2008 ) - Indumenti di segnalazione ad alta visibilità per uso
professionale - Metodi di prova e requisiti.
Impieghi
previsti
Obbligatorio sempre al momento dell’accesso all’interno dell’impianto e
obbligo di indossarlo fino al momento di uscita dal cancello principale di
ingresso.
Marcatura
obbligatoria
CE
Pittogrammi
Indumento di protezione ( equipaggiamento ) ad alta
visibilità ( UNI EN 471/08 )
Specifiche
richieste
Aree minime di materiale visibile in m2 : 2
1 ( fluorescente = 0.14 m2 – retroriflettente = 0.10 m2 )
2 ( fluorescente = 0.50 m2 – retroriflettente = 0.13 m2 )
3 ( fluorescente = 0.80 m2 – retroriflettente = 0.20 m2 )
Coefficiente di intensità luminosa del materiale retroriflettente: 2
1 ( coeff. min. di intensità luminosa )
2 ( coeff. min. di intensità luminosa )
Limiti di
impiego
Non adatto per la protezione da calore e/o fuoco, rischi chimici, freddo,
elettrici.
N.B.
I visitatori, le scolaresche in visita
istruttiva, i consulenti esterni, i professionisti
esterni e gli eventuali verificatori, che
accedono all’impianto AMA Spa SONO
DOTATI DI GILET ALTA VISIBILITA’ COLOR
GIALLO.
Tutto il personale lavoratore sarà
informato e dovrà porre la massima
attenzione alla vista di tali persone, in quanto
non conoscenti di tutti gli aspetti organizzativi
della sicurezza interna e quindi maggiormente esposte ai rischi propri ed altrui.
12
8.
RECAPITI TELEFONICI DI EMERGENZA
SCHEDA DEI NUMERI TELEFONICI ESTERNI
PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA
Descrizione
1° Telefono
CARABINIERI
112
POLIZIA DI STATO
113
2° Telefono
0174 / 48.81.00
( Comando di
Mondovi’ )
0171 / 60.88.11
( Comando di Cuneo )
0174 / 55.01.11
EMERGENZA SANITARIA
118
( Mondovi’ )
0171 / 64.11.11
( Cuneo )
GUARDIA MEDICA
0173 / 75.250
0174 / 55.08.50
OSPEDALE
0171 / 64.13.37
0174 / 67.71.11
VIGILI DEL FUOCO
115
0171 / 32.90.11
POLIZIA MUNICIPALE
0174 / 66.121
0174 / 55.92.05
ACQUEDOTTO
0174 / 66.121
-
-
335 / 79.88.726
-
335 / 54.43.440
RESPONSABILE IMPIANTO
( Sig. PRATO Giancarlo )
R.S.P.P.
( Ing. BIANCO Alberto )
( Cuneo )
( Magliano Alpi )
( Mondovi’ )
( Mondovi’ )
SCHEMA DELLA CHIAMATA DI SOCCORSO
Sono -------------------------------------------------------------------------------- ( nome e cognome )
telefono dalla Ditta AMA Spa - Impianto per il trattamento rifiuti in Località Beinale a
MAGLIANO ALPI ------------------------------------------------------------------------------Si è verificato ------------------------------------------ (breve descrizione dell’evento) nei locali
(indicare i locali coinvolti) ------------------------------------------------------------------------------------Sono coinvolte ----------------------------------- (eventuale numero delle persone coinvolte)
Nota: copia di tale scheda va conservata presso le posizioni telefoniche.
Tale scheda va costantemente aggiornata ad ogni mutamento dei nominativi o dei numeri telefonici.
13
9.
METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INTERFERENZA TRA IMPRESE
Sono state individuate le diverse attività che si svolgono nelle aree dell’impianto, suddivise nelle
seguenti tipologie:
 attività ordinarie ciclo produttivo
 attività ordinarie ausiliarie ( di supporto allo svolgimento delle precedenti ).
Le aree svolgono la funzione di centri di stoccaggio e pretrattamento di rifiuti, dove le diverse
tipologie di rifiuto raccolto vengono raggruppate e stoccate temporaneamente ed eventualmente
sottoposte ad un trattamento meccanico di lavorazione, prima di essere avviate al successivo
recupero / trattamento / smaltimento.
Pertanto le attività ordinarie del ciclo produttivo sono riconducibili al seguente schema:
 trasporto all’area e scarico dei rifiuti ( conferimento rifiuti )
 movimentazione dei rifiuti
 riduzione volumetrica del materiale mediante triturazione, vagliatura e deferrizzazione
 carico e trasporto fuori dall’area ( prelievo rifiuti e materiale prodotto ).
Per la natura dei rifiuti conferiti e l’estensione del bacino territoriale i soggetti che effettuano le attività
di conferimento e/o di prelievo dei rifiuti da e verso le aree in oggetto sono molteplici.
La valutazione del rischio interferenze per le aree oggetto del presente documento è stata svolta ed
organizzata tenendo in considerazione dapprima le caratteristiche generali delle aree affrontate,
delle attività svolte in esse e dei mezzi ivi utilizzati.
Questo tipo di valutazione ha portato alla definizione del rischio interferenze e delle relative misure
adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.
N.B. E’ FATTO D’OBBLIGO SEGNALARE LA MANCANZA DI ADEGUATI DPI QUANDO SI ENTRA IN IMPIANTO.
9.1. Descrizione dell’impianto
A puro titolo indicativo e non tassativo, si elencano le tipologie di rifiuto potenzialmente presenti
nell’area:
 carta/cartone
 farmaci
 ferro
 frazione secco leggera
 pneumatici
 imballaggi lattine
 inerti
 ingombranti
 legno
 percolato
 pile
 plastica
 rifiuti solidi urbani ( RSU )
 rifiuti speciali
 terre e rocce da scavo
 vetro.
Alle aree in oggetto si accede tramite ingresso carraio.
L’impianto usufruisce del sistema di pesatura installato presso la sede stessa.
Nell’intero impianto generalmente:
 le aree di circolazione sono asfaltate
 è presente viabilità con sensi di marcia indicati e segnaletica orizzontale.
9.2. Cronoprogramma
La tipicità delle attività svolte presso le aree oggetto del presente DUVRI comporta che l’attività
lavorativa all’interno delle medesime si possa svolgere in orario giornaliero, con orari flessibili ed in tutti
i giorni dell'anno, secondo le necessità del servizio da assicurare.
14
10. INGRESSO ED USCITA MATERIALE CARTA/CARTONE
10.1. Modalità operative – Operazioni di carico
MATERIALE
CARTA/CARTONE
INGRESSO
USCITA
X
X
Ingresso all’Impianto e svolgimento delle
pratiche di accettazione e pesatura presso il
locale pesatura.
( Fotografia generica )
Trasferimento, utilizzando la viabilità interna, dal
locale pesatura all’ ”Area 11” – Settore
carta/plastica.
( Fotografia generica )
Settore CARTA/CARTONE ( fase di carico materiale )
Il materiale carta e cartone, previa asportazione delle frazioni estranee, viene raccolto da un nastro
trasportatore e trasferito alla fase di pressatura in balle, al fine di operare la riduzione volumentrica del
materiale stesso.
La stessa pressa viene utilizzata per la compattazione della plastica recuperata.
Le operazioni di pressatura sono previste una sola volta per turno.
La balla formata ha dimensioni di circa 80 x 80 cm e lunghezza variabile tra 100 e 120 cm.
La legatura è automatica di tipo orizzontale, con N° 5 fili in ferro.
L’automezzo si dispone longitudinalmente rispetto al fronte del capannone.
L’autista può trovarsi a terra, nell’immediata vicinanza del proprio automezzo e può dare indicazioni
circa le operazioni di carico del materiale.
Il mezzo del tipo “Merlo” di proprietà di AMA Spa e guidato da personale lavoratore AMA Spa carica
il materiale lungo il fianco del rimorchio.
15
N.B. Al fine di evitare il problema delle scarpe sporche degli autisti che salgono sul proprio mezzo di
trasporto dopo aver effettuato lo scarico e la pulizia dell’area intorno alla zona di scarico, si
dovranno munire gli autisti di appositi calzari usa e getta, da inserire nei piedi.
L’adozione di tali calzari agli autisti è d’obbligo a carico della ditta conferente.
11. VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA TRA IMPRESE
Particolare attenzione si dovrà prestare alla gestione delle attività che si devono svolgere
successivamente o contemporaneamente tra di loro.
E', infatti, nello svolgimento di queste attività che si nasconde un elevato livello di rischio.
Per attività interferenti si intendono quelle che si svolgono contemporaneamente all'interno delle
stesse aree di lavoro o di aree di lavoro limitrofe.
Non sono invece interferenti quelle che nello stesso periodo si svolgono in aree di lavoro distanti tra
loro.
11.1. Norme comportamentali
- I conducenti degli automezzi devono attenersi alla segnaletica stradale orizzontale/verticale e
-
-
devono rispettare le regole della viabilità presso l’Impianto.
I conducenti devono altresì rispettare i percorsi previsti senza effettuare deviazioni non autorizzate
o recarsi in aree per cui non sono autorizzati.
È obbligatorio rispettare il limite massimo di velocità interno di 15 km/h.
Tutti i mezzi d’opera devono essere dotati di segnalatore acustico di retromarcia ovvero effettuare
le manovre con l’ausilio di personale segnalatore a terra.
Gli autisti delle ditte conferenti esterne, in condizioni normali non devono scendere dalla cabina
del proprio mezzo, quando questo si trova all’interno del capannone, durante le operazioni di
scarico.
Gli autisti devono vigilare che non siano presenti persone terze nelle vicinanze del proprio mezzo
durante le operazioni di scarico.
In ciascuna porzione delimitata di piazzale è possibile eseguire una sola attività per volta, tranne
nel caso dell'attività di scarico, per la quale è possibile che sia effettuata contemporaneamente
da 2 o più mezzi, a condizione che detti mezzi mantengano fra i loro raggi d’azione una distanza
di sicurezza minima di 3 m.
Qualora mezzi e personale si avvicinino, l’operatore provvede ad arrestare il mezzo, astenendosi
da manovrare fino a che il mezzo o il personale non si sia allontanato.
Durante l’operazione di scarico la cabina del mezzo deve rimanere con i finestrini alzati e ricircolo
dell’aria inserito.
Durante lo scarico dell’automezzo la pala gommata “ragno” può continuare ad operare
all’interno del capannone, mantenendo la distanza di sicurezza dal mezzo in fase di scarico; in
16
-
particolare vige il divieto assoluto della pala gommata “ragno” di transitare nelle immediate
vicinanze del mezzo che scarica.
Gli autisti delle ditte conferenti esterne, in caso di operazioni a terra, devono indossare
l’indumento ad alta visibilità e porre massima attenzione ad eventuali altri mezzi in manovra
nell’area.
In caso di discesa dal mezzo nel capannone, per anomali o guasti, gli autisti delle ditte conferenti
esterne devono indossare calzature antinfortunistiche ( fornite dal proprio datore di lavoro).
È fatto divieto assoluto agli autisti delle ditte conferenti esterne di allontanarsi dal proprio mezzo,
tranne che su richiesta dei Responsabili dell’impianto od in caso di emergenza o di pericolo
immediato.
È fatto divieto di fumare all’interno di tutti i fabbricati ed in prossimità di rifiuti o di materiali
infiammabili; è altresì vietato bere e mangiare all’interno del sito.
In condizioni di visibilità scarsa, sospendere le lavorazioni nelle zone ove l’illuminazione risulti
troppo carente.
Il personale a terra deve indossare il casco di protezione in caso di situazioni di emergenza con
rischio di caduta materiali dall’alto.
11.2. Interferenze
- Prestare particolare attenzione al traffico di altri veicoli e mezzi sulla viabilità dell’impianto.
- Durante lo scarico dei rifiuti possono essere presenti più automezzi che si apprestano allo scarico in
-
arrivo e in partenza dalla stessa area: durante le manovre occorre prestare particolare attenzione
e mantenere il contatto visivo tra gli autisti e gli addetti, per evitare possibili collisioni dei mezzi,
dovute ad incomprensioni tra gli operatori stessi.
Operatori e mezzi di AMA Spa o ditte da essa indicate che svolgono lavori di manutenzione
ordinaria e/o straordinaria di attrezzature ed impianti: prestare particolare attenzione in caso di
promiscuità con pedoni.
In generale le possibili interferenze che comportino rischi gravi di interferenza con difficoltà di
coordinamento saranno gestite mediante la regolamentazione degli accessi dei mezzi nella zona
di scarico.
Eventuali lavori che dovessero interessare i passaggi pedonali e/o i camminamenti saranno
segnalati con apposita segnaletica e cartellonistica idonea, che ogni operatore dovrà
tassativamente rispettare.
11.3. Emergenze
- Nel caso che gli autisti delle ditte conferitrici esterne riscontrassero anomalie od emergenze che
-
comportino rischi per la salute e sicurezza, per l’ambiente o per la funzionalità degli impianti od in
caso di avaria del mezzo su cui stanno operando, essi dovranno darne immediata comunicazione
al Responsabile dell’impianto, restando in attesa che vengano loro impartite le istruzioni del caso.
Nel caso che vengano attivate le procedure di emergenza o di evacuazione dell’impianto,
mediante avviso acustico e visivo, gli autisti delle ditte conferitrici esterne dovranno effettuare la
messa in sicurezza del mezzo, assicurandosi che questo non causi intralcio alla viabilità ed
all’arrivo dei soccorsi; quindi essi si recheranno presso il punto si raccolta indicato sulla planimetria
allegata, dove attenderanno istruzioni da parte della squadra di emergenza interna.
12. METODOLOGIA ADOTTATA – DETERMINAZIONE DELL’INDICE DI RISCHIO ( R )
La quantificazione e relativa classificazione dei rischi deriva dalla stima dell'entità dell'esposizione e
dalla gravità degli effetti; infatti il rischio può essere visto come il prodotto della Probabilità (P) di
accadimento per la Entità del Danno (D):
R=PxD
17
Per quanto riguarda la probabilità di accadimento si definisce una scala delle Probabilità, riferendosi
ad una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi
l'evento indesiderato, tenendo conto della frequenza e della durata delle operazioni / lavorazioni che
potrebbero comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Di seguito è riportata LA SCALA DELLE PROBABILITÀ ( P ):
LIVELLO
Non Probabile
Possibile
CRITERI
o
o
o
o
o
Probabile
Altamente
probabile
o
o
Non sono noti episodi già verificatisi.
L'anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in concomitanza con eventi poco
probabili ed indipendenti.
L'anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi.
Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi.
L'anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno anche se in modo non automatico e/o
diretto.
E' noto qualche episodio in cui all'anomalia ha fatto seguito il verificarsi di un danno.
Esiste una correlazione diretta tra l'anomalia da eliminare ed il verificarsi del danno ipotizzato. Si sono
già verificati danni conseguenti all'anomalia evidenziata nella struttura in esame od in altre simili
ovvero in situazioni operative simili.
In queste tipologie di pericoli sono presenti anche pericoli emergenti, legati allo stress lavoro
correlato, alle differenze di genere e di età.
Per quanto concerne l'Entità dei Danni, si fa riferimento alla reversibilità o meno del danno.
Di seguito è riportata LA SCALA DELL'ENTITÀ DEL DANNO ( D ):
LIVELLO
CRITERI
o
Lieve
Modesto
Significativo
Grave
CLASSE DI
RISCHIO
Elevato
(12 ≤ R ≤ 16)
Notevole
(6 ≤ R ≤ 9)
Accettabile
(3 ≤ R ≤ 4)
Basso
(1 ≤ R ≤ 2)
o
o
o
o
o
o
o
Infortunio od episodio di esposizione acuta, con inabilità temporanea a breve e rapidamente
reversibile
Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.
Infortunio od episodio di esposizione acuta con inabilità temporanea anche lunga, ma reversibile.
Esposizione cronica con effetti reversibili.
Infortunio od episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità permanente parziale.
Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti
Infortunio od episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale
Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti
PRIORITÀ DI INTERVENTO
Azioni correttive immediate
L'intervento previsto è da realizzare con tempestività nei tempi tecnici strettamente necessari, non
appena approvato il “budget” degli investimenti in cui andrà previsto l'onere dell'intervento stesso.
Azioni correttive da programmare con urgenza
L'intervento previsto è da realizzare in tempi relativamente brevi, anche successivamente a quelli stimati,
con priorità alta.
Azioni correttive da programmare a medio termine
Intervento da inserire in un programma di interventi a medio termine, ma da realizzare anche in tempi più
Ristretti, qualora sia possibile attuarlo unitamente ad altri interventi più urgenti.
Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione
18
Di seguito è riportata la MATRICE che scaturisce dalle suddette scale:
DANNO
Basso
Accettabile
Notevole
Elevato
PROBABILITA’
Non Probabile (1)
Possibile (2)
Probabile (3)
Altamente probabile (4)
Lieve
(1)
Modesto
(2)
Significativo
(3)
Grave
(4)
1
2
3
4
2
4
6
8
3
6
9
12
4
8
12
16
19
13. “CHECK LIST” RISCHI DA INTERFERENZE
N.B.: Le caselle NON COMPILATE indicano l’assenza di interferenza relativamente a quel determinato tipo di rischio
Tipologia di rischio
Fattore di rischio
Dettaglio rischio
Interferenze
Generate da
Subite da
P
D
R
Polveri
Possibile presenza di
polveri sollevate dai
mezzi in movimento
Fumi, vapori,
aerosoli
Atmosfera
contenente potenziali
inquinanti all’interno
dei capannoni.
AMA Spa
Aree operative
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
2
2
4
Tutti
Tutti
2
2
4
Tutti
Tutte le ditte
esterne
Tutte le ditte
esterne
2
2
1
1
2
1
Condizioni
climatiche
avverse
Microclima all’interno
dei capannoni ( temperature elevate nel
periodo estivo, umidità,
ecc. )
AMA Spa: per quanto possibile, mantiene le vie di
transito pulite, nel periodo estivo mantiene bagnati
gli eventuali tratti potenzialmente più polverosi.
Tutte le ditte esterne: guidare tutti i mezzi a velocità
contenuta in tutti i tratti ed in ogni caso rispettare i
limiti di velocità richiamati dalla segnaletica
verticale.
Tutte le ditte esterne: uso di indumenti di lavoro e
Dispositivi di Protezione Individuali idonei alle attività
svolte; ove richiesto, il personale interessato deve
essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
( tutte le volte che si spostano carichi oltre i 2,5 m di
altezza ); indumenti alta visibilità ( gilet o giubbotto )
Rumore
Utilizzo di attrezzature
rumorose
Misure di adeguamento
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
2
1
2
AMA Spa: garantisce la presenza di cartellonistica
nelle aree in cui vige l’obbligo di indossare Dispositivi
di Protezione Individuali dell’udito.
Tutti: attenersi alle disposizioni ed utilizzare cuffie o
tappi antirumore quando si opera in queste zone.
Le attrezzature devono essere correttamente
mantenute ed utilizzate, in conformità alle indicazioni
del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità
eccessiva.
Programmazione delle attività da parte delle ditte
esterne e del Committente, in modo da
evitare, per quanto possibile, sovrapposizioni ed
interferenze.
Tutte le ditte esterne: obbligo di osservare pause di
lavoro a seconda delle necessità e delle condizioni
ambientali ( soprattutto nel periodo estivo ), secondo
le modalità da concordarsi con la Committenza.
Note
Tipologia di rischio
Fattore di rischio
Dettaglio rischio
Interferenze
Generate da
Subite da
P
D
R
Misure di adeguamento
Tutti: divieto di consumare alimenti e bevande nelle
aree diverse a quelle appositamente previste.
Osservare le corrette norme igieniche.
Effettuazione di visite mediche periodiche
obbligatorie per gli operatori.
Evitare il contatto diretto di parti del corpo con
materiale biologico, utilizzando appositi Dispositivi di
Protezione Individuali ( guanti, maschere, occhiali ).
Non lasciare sostanze o materiali pericolosi incustoditi
od accatastati alla rinfusa.
AMA Spa: garantisce, per quanto possibile, ordine.
Disporre ordinatamente i materiali, le sostanze e le
attrezzature in apposite zone di stoccaggio, fuori dai
percorsi utilizzati per gli spostamenti.
Adeguato livello di illuminazione
Lasciare le aree di intervento pulite da rifiuti e
materiali di risulta, al termine delle lavorazioni.
Tutte le ditte esterne: prestano particolare attenzione
durante gli spostamenti ( obbligo di utilizzo di
calzature antinfortunistiche ).
Rispetto delle aree identificate ( le ditte esterne
concordano con AMA Spa l’utilizzo di tali aree, al di
fuori delle quali non è consentito l’accesso e/o il
transito.
Mantenere in efficienza gli scalini di accesso agli
automezzi
Rischio
biologico
Potenziale presenza di
agenti biologici
patologici in tutte le
aree
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
2
2
4
Scivolamento
inciampo,
caduta
Presenza di sostanze,
attrezzature, materiale
vario sul terreno
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
2
2
4
Inciampi,
buche,
pavimenti
sconnessi
Potenziale presenza di
sconnessioni, rilievi,
buche nel terreno
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
2
2
4
AMA Spa: segnalazione tempestiva di eventuali
situazioni di pericolo.
4
Tutti: provvedere tempestivamente alla rimozione di
materiali scivolosi a terra, quando presenti.
Qualora non fosse possibile un intervento tempestivo,
cercare di delimitare l’area o quantomeno
segnalare la presenza di una zona a rischio di
caduta per scivolamento
Materiali
scivolosi a
terra
Possibile presenza a
terra di liquidi nelle
aree operative
Tutti
Tutti
2
2
Note
Tipologia di rischio
Fattore di rischio
Dettaglio rischio
Interferenze
Generate da
Subite da
P
D
R
Caduta di
materiale
dall’alto
Possibile presenza di
carichi sospesi in
prossimità degli
impianti
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
2
3
6
Promiscuità
automezzi/
pedoni
Presenza di automezzi,
pale caricatrici
gommate “ragno”,
mezzi “Merlo”, in tutte
le aree dell’impianto
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
2
3
6
Misure di adeguamento
AMA Spa: garantisce la presenza di cartellonistica
nelle aree in cui vige l’obbligo di indossare Dispositivi
di Protezione Individuali del capo.
Tutte le ditte esterne: obbligo di utilizzare DPI
( elmetto ), secondo le necessità, in particolare tutte
le volte che si spostano carichi oltre i 2,5 m di
altezza.
AMA Spa: garantisce adeguata cartellonistica,
individuazione aree pedonali/ciclabili e aree di
circolazione dedicata agli automezzi.
I conducenti di pale caricatrici gommate “ragno”,
mezzi “Merlo” devono rispettare rigorosamente la
segnaletica verticale, seguire i percorsi dedicati,
rispettare gli obblighi e i divieti.
Tutte le ditte esterne: garantiscono che la guida dei
mezzi sia riservata al solo personale
specificatamente addestrato.
Durante le operazioni gli autisti devono rimanere a
debita distanza di sicurezza dalle aree di manovra e
nelle immediate vicinanze del mezzo in posizione
sicura.
Provvedere ad allontanare il mezzo dalla zona di
carico/scarico, al termine delle operazioni.
Tutti: si richiama l’attenzione dei conduttori degli
automezzi sull’importanza di procedere sempre e
comunque a velocità estremamente contenuta.
Divieto di uso del cellulare durante la guida.
Obbligo di indossare indumenti ad alta visibilità
durante il transito a piedi, all’interno dell’impianto.
Pedoni: obbligo di fare uso dei camminamenti
pedonali in tutte le situazioni che lo consentono;
in alternativa prestare la massima attenzione ai
mezzi di circolazione.
Note
Tipologia di rischio
Fattore di rischio
Dettaglio rischio
Automezzi in
movimento
Rischio di investimento
di pedoni da parte di
automezzi in
movimento o
incidente tra
automezzi
Interferenze
Generate da
Subite da
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
P
2
D
3
R
Misure di adeguamento
6
AMA Spa: informa preventivamente tutte le ditte
esterne in merito alla presenza di mezzi in
movimento, percorsi dedicati, ecc.
Predisposizione della segnaletica orizzontale e
verticale.
Le vie di circolazione e di movimentazione del
traffico pedonale e veicolare sono adeguatamente
segnalate, evidenziate e soggette a periodica
manutenzione;
Per gli spostamenti a piedi od in bici utilizzare
esclusivamente i percorsi pedonali/ciclabili.
Tutte le ditte esterne: rispettano le regole di
circolazione stabilite e la segnaletica presente.
Tutti i mezzi che circolano all’interno dell’impianto
devono essere dotati di segnalatori luminosi ed altra
illuminazione prevista dal Codice della Strada.
Gli automezzi devono procedere “a passo d’uomo”.
Prima di effettuare delle manovre il conducente
verifica che non vi siano persone nel raggio di azione
del mezzo meccanico.
Durante le operazioni gli autisti devono rimanere a
debita distanza di sicurezza dalle aree di manovra e
nelle immediate vicinanze del mezzo in posizione
sicura; provvedere ad allontanare il mezzo dalla
zona di carico/scarico al termine delle operazioni.
Tutti: in presenza di macchine operatrici evitare di
transitare o sostare all’interno dell’area di azione o di
manovra dei mezzi.
Mantenersi sempre a distanza di sicurezza rispetto al
raggio di azione delle macchine.
Utilizzare le macchine solo per le operazioni conformi
a quelle per cui sono state progettate e concepite.
Obbligo di indossare indumenti ad alta visibilità
durante il trasnsito a piedi, all’interno dell’impianto.
In caso di scarsa e/o non completa visibilità
richiedere l’assistenza di un segnalatore.
Note
Tipologia di rischio
Fattore di rischio
Dettaglio rischio
Scale portatili
per accesso
alle
postazioni in
quota
Rischio di caduta
dall’alto di
attrezzature e
materiali durante le
operazioni in quota.
Presenza di
attrezzature
ed impianti
con organi in
movimento
Rischio di lesioni,
impigliamento per
contatto con gli
organi in movimento
Interferenze
Subite da
Generate da
P
D
R
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
destinate
ad operare
in quota
2
2
4
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
1
4
4
Misure di adeguamento
Tutte le ditte esterne destinate ad operare in quota:
utilizzo esclusivo di scale ed attrezzature che
rispondano ai requisiti della vigente normativa.
Divieto di utilizzare scale o altre attrezzature di
proprietà di AMA Spa ( salvo diversa autorizzazione ).
Obbligo di segnalare e perimetrare le aree di lavoro,
qualora le attrezzature debbano essere utilizzate in
zone in cui circolano automezzi e/o altri mezzi.
Obbligo di utilizzare Dispositivi di Protezione
Individuali anticaduta.
Obbligo di riservare l’uso delle attrezzature per
accesso alle postazioni in quota al solo personale
specificatamente addestrato.
AMA Spa: mantiene in efficienza i sistemi di sicurezza
presenti e la relativa segnaletica di pericolo.
Gli organi di trasmissione del moto sono segregati ed
Inaccessibili, per evitare la possibilità di contatti con
parti del corpo o di indumenti del lavoratore.
Tutte le ditte esterne: rispettano il divieto assoluto di
utilizzare macchine od impianti di AMA Spa, della
Committenza e/o delle altre ditte presenti sul luogo
di lavoro, salvo autorizzazione scritta.
Rispettano le indicazioni dei cartelli di avviso affissi in
prossimità delle macchine.
Rispettano il divieto di modificare o manomettere la
segnaletica ed i sistemi di sicurezza presenti.
Divieto di indossare indumenti svolazzanti.
Tenere chiusi i polsini delle maniche degli indumenti
da lavoro.
Non rimuovere le protezioni mobili delle macchine.
Ciascuna ditta vigila sulle proprie attrezzature,
impedendone l’uso a personale estraneo.
Note
Tipologia di rischio
Fattore di rischio
Dettaglio rischio
Interferenze
Generate da
Subite da
P
D
R
Materiale a
rilevante
rischio di
incendio
Presenza in tutto
l’impianto di aree di
deposito materiali e
sostanze con
caratteristiche
infiammabili
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
1
4
4
Gestione
delle
emergenze
Possibili emergenze
determinate da
principi di incendio,
terremoti, ecc.
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
1
4
4
Misure di adeguamento
AMA Spa: mantiene integra la segnaletica di tali
aree e quella dei relativi divieti.
All’interno delle aree delimitate ed indicate di essere
a rischio incendio è fatto divieto di:
- usare fiamme libere
- fumare
- usare utensili portatili alimentati elettricamente,
senza adeguata protezione differenziale
- usare attrezzi con produzione di scintille senza
adeguata protezione.
Attività di vigilanza sull’area di lavoro.
Garantisce la presenza di presidi antincendio
opportunamente dislocati all’interno dell’area di
lavoro.
Tutte le ditte esterne: rispettano la segnaletica di
sicurezza.
Richiedere in forma scritta l’autorizzazione ad
effettuare le lavorazioni che possono comportare la
presenza di fonti d’innesco o formazione di
atmosfere esplosive.
Tutte le ditte esterne: in caso di avvistamento di
situazioni di emergenza, di qualunque natura,
devono avvisare immediatamente il personale di
AMA Spa, per l’attivazione delle corrette procedure
di gestione dell’emergenza.
Qualora si udisse il segnale di evacuazione ( sirena ):
- mettere in sicurezza il proprio posto di lavoro ed
abbandonare i locali ordinatamente, seguendo le
istruzioni del personale di AMA Spa e recarsi al
punto di raccolta
- nel caso di fosse alla guida di un automezzo,
portarlo in un’area che non sia di ostacolo
all’arrivo dei soccorsi
- rientrare nell’impianto e riprendere l’attività solo
dopo che venga dato il “cessato allarme”.
Note
Tipologia di rischio
Fattore di rischio
Dettaglio rischio
Interferenze
Generate da
Subite da
P
D
R
Movimentazione
manuale dei
carichi
In caso di necessità di
movimentazione di
carichi di rilievo, AMA
Spa può mettere a
disposizione adeguati
mezzi di sollevamento
e movimentazione
merci, con modalità
da concordarsi
/
/
2
2
4
Altri rischi
Potenziali situazioni di
pericolo non previste
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
/
/
/
Elettrocuzione
Presenza di impianti
elettrici in tutto
l’impianto.
Gli impianti di cui
trattasi sono conformi
alle vigenti norme,
correttamente
mantenuti e segnalati
AMA Spa
Tutte le ditte
esterne
1
4
4
Misure di adeguamento
Tutti: accertamento delle condizioni di salute dei
lavoratori.
Informazione e formazione dei lavoratori.
Sollevamento in coppia di carichi superiori a 25 kg.
La movimentazione manuale dei carichi deve essere
ridotta al minimo e razionalizzata, al fine di non
richiedere un eccessivo sforzo fisico del personale
addetto.
I carichi da movimentare devono essere facilmente
afferrabili e non devono presentare caratteristiche
tali da provocare lesioni al corpo dell’operatore.
AMA Spa: provvede all’aggiornamento del
DUVRI, in caso di significative variazioni delle
condizioni in cui si svolge il lavoro.
Tutte le ditte esterne: segnalano alla Committenza e
ad AMA Spa tutte le eventuali situazioni di pericolo
non previste di cui vengono a conoscenza durante il
lavoro.
Formano ed informano i propri lavoratori in merito
alle misure di sicurezza da adottarsi, in relazione alle
possibili interferenze con le altre ditte presenti
nell’impianto.
AMA Spa: programma di manutenzione periodica
degli impianti e dei relativi sistemi di sicurezza.
Assicura che gli impianti di cui trattasi sono conformi
alle vigenti norme, correttamente mantenuti e
segnalati.
Tutte le ditte esterne: divieto di intervenire
sull’impianto elettrico, salvo esplicita autorizzazione
di AMA Spa.
Divieto di utilizzare utensili che producano fiamme
libere/scintille in prossimità di tali impianti.
Divieto di fumare ed usare fiamme libere in
prossimità degli impianti.
Note
Tipologia di
rischio non
soggetta
ad
interferenze
14. GESTIONE DELLA EMERGENZA
14.1. Centro di Controllo dell’Emergenza ( CCE )
Ubicazione: coincide con il locale Ufficio – Piano terra ( ingresso impianto ).
Il centro di controllo dell'emergenza ( CCE ) è ubicato in zona strategica, difficilmente coinvolgibile.
Locale continuamente presidiato da dove il coordinatore od il suo vice diramano le disposizioni
esecutive.
Corrisponde alla sala di comando, da dove si dipartono le indicazioni per applicare le varie
procedure in funzione dell’emergenza in atto.
Identificazione: “Locali adibiti ad uffici amministrativi”, c/o ingresso Impianto
Ottimizzazione: luogo sicuro, circondato da aera sgombra e priva di materiali combustibili, dotato di
sistemi di comunicazione ( e di allarme ), di apparecchi di protezione antincendio e difesa personale,
presidiato.
Il CCE deve essere dotato di sistemi di alimentazione elettrica, che non possano venire interrotti da un
eventuale “black-out” elettrico, causato dall'emergenza.
14.2. Dotazioni centro di controllo
Il CCE è dotato di efficienti ed ampliati sistemi di comunicazione, che vanno dalle radio
ricetrasmittenti portatili, ai telefoni cellulari, sino ai telefoni convenzionali.
Una delle maggiori difficoltà che può incontrare un Coordinatore dell'emergenza è la insufficienza o
la indisponibilità dei mezzi di comunicazione, che possono limitare in modo drammatico la percezione
degli eventi e la possibilità di attuare idonee contromisure.
In questo razionale ambiente devono essere sempre disponibili supporti, che vanno dai blocchi per
appunti alle matite, ai pennarelli colorati, alle piante topografiche e tecnologiche dell'insediamento,
alle planimetrie degli impianti elettrici, antincendio ed alla planimetria contenente l’indicazione delle
cassette di primo soccorso sanitario e delle uscite di sicurezza.
27
24
Un'attenzione tutta particolare va posta alla pronta disponibilità di una serie completa di chiavi
dell'insediamento, che potranno essere utilizzate sia per accedere, sia per mettere in sicurezza aree
non più soggette all’emergenza ( ma eventualmente esposte ad operazioni di sciacallaggio ).
14.3. Punto di raccolta o luogo di raduno sicuro
Il punto di raccolta dell’impianto gestito da AMA Spa coincide con l’area posta a fianco del cancello
carraio di ingresso allo stabilimento, in prossimità del faro di illuminazione del piazzale.
Caratteristiche e dotazione del punto di raccolta:
- in area esterna ai reparti, vicino alla struttura, per esser raggiunto facilmente
- raggiungibile in ogni momento di operatività
- facilmente localizzabile dai dipendenti ed opportunamente segnalato
- possibilità, all’occorrenza, di essere dotato di presidi di conforto fisico e psichico
- collegato telefonicamente, mediante cordless o cellulare da prelevare nel centro di controllo
- ( CCE )
- presenza, in caso di emergenza, di un componente squadra di primo soccorso per:
guidare i Vigili del Fuoco e le squadre di soccorso sul luogo dell’emergenza
assistenza delle persone evacuate.
Una volta raggiunto, il Punto di raccolta non deve essere abbandonato, sino al termine
dell’emergenza, per facilitare la verifica delle persone evacuate, la comunicazione di messaggi
informativi ed, in particolare, il termine dell’emergenza, con le istruzioni relative.
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15. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA DICHIARATI DALL’IMPRESA ESTERNA
Secondo l’Art. 26, comma quinto, del D. Lgs. 9 aprile 2008 – N° 81, come modificato dal D. Lgs.
106/2009: “Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in
essere al momento della data di entrata in vigore del succitato Decreto e secondo gli articoli 1559,
ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del
Codice Civile, devono essere specificamente indicati, a pena di nullità, ai sensi dell'articolo 1418 del
Codice Civile, i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo
i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. Tali costi
non sono soggetti a ribasso”.
Tali costi finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata del
lavoro, saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per:
 garantire la sicurezza del personale dell’impresa esterna, mediante la formazione, la sorveglianza
sanitaria, gli apprestamenti ( DPI ), in riferimento ai lavori appaltati
 garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che, durante lo svolgimento dei lavori,
potrebbero originarsi all’interno dell’impianto.
15.1. Costi della sicurezza
Di seguito sono riportati i costi della sicurezza riferiti ai lavori, forniture o servizi.
L’amministrazione è tenuta a computare solo i rischi interferenziali.
In analogia ai lavori, come previsto dall’Art. 7, comma primo, del D.P.R. 222/2003, sono quantificabili
come costi della sicurezza tutte quelle misure preventive e protettive necessarie per l’eliminazione o la
riduzione dei rischi interferenti individuate nel DUVRI.
CODICE
001
002
003
004
005
CATEGORIA/DESCRIZIONE
Formazione / Informazione
/ Addestramento sui rischi
da interferenza per tutte le
fasi lavorative
Dispositivi di Protezione
Individuali ( DPI )
Sorveglianza sanitaria
Cartellonistica di sicurezza
aggiuntiva
Altri interventi e misure di
prevenzione e di
protezione
U.M.
QUANTITÀ
DURATA
PREZZO
TOTALE
Cad.
Cad.
Cad.
Cad.
Cad.
006
007
008
009
010
Da compilare a cura dell’Impresa esterna.
N.B. Le voci di costo indicate sono quelle correlate alle interferenze di cui al presente DUVRI; non vanno quindi
incluse voci tipiche dell’attività svolta dalla ditta ( ad esempio, le scarpe antinfortunistiche per chi ne faccia uso
comunque, indipendentemente dal fatto di operare nell’ambito del presente impianto, ecc. ).
29
26
16.
ALLEGATO 1 - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ
Il sottoscritto _____________________________ nato il ________ a _____________________________________
codice fiscale __________________________
residente in ____________________________________________________________________________________
munito di documento d'identità valido ( che si allega in copia ) N° _____________________
in qualità di legale rappresentante dell’impresa __________________________________________________
con sede legale in _____________________________________________________________________________
codice fiscale ___________________________ e partita IVA N° ___________________________
consapevole delle responsabilità derivanti dal rendere dichiarazioni false, ai sensi dell'Art. 76, del
D.P.R. 445/2000,
DICHIARA
-
-
-
che l’impresa coinvolgerà, ove previsto, nell'attività svolta per vostro conto, solo dipendenti in
regola con le assunzioni a norma delle vigenti leggi e regolarmente iscritti presso l'INAIL e l'INPS ( o
equivalenti casse assicurative e previdenziali );
che la presente impresa risulta disporre di capitali, conoscenza, esperienza e capacità tecniche,
macchine, attrezzature, risorse e personale necessari e sufficienti per garantire l'esecuzione a
regola d'arte delle opere commissionate con gestione a proprio rischio e con organizzazione dei
mezzi necessari;
di essere in possesso della specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di
cui al D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. per le macchine, le attrezzature e le opere provvisionali utilizzate per
l’esecuzione dei lavori in oggetto;
che ha ricevuto dal Committente e/o da AMA Spa informazioni circa i rischi specifici esistenti
nell'ambiente di lavoro in cui l’impresa è destinata ad operare ed inerenti le misure di prevenzione
ed emergenza da adottate;
che informerà il proprio personale, che verrà ad operare presso la vostra sede di Magliano Alpi –
Località Beinale – Strada del Donio , circa i rischi e le misure di prevenzione e protezione suddetti;
di avere preso visione delle aree in cui saranno eseguiti i lavori, dei relativi impianti ed eventuali
limitazioni;
di essere a conoscenza dei pericoli che possono derivare dalla manomissione delle misure di
sicurezza adottate e dall'operare all'esterno delle aree di cui sopra; di aver fornito al Committente
e ad AMA Spa tutte le informazioni necessarie, al fine di dell’elaborazione del presente
Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenze;
di rispettare e far rispettare al proprio personale le disposizioni legislative vigenti e le norme
regolamentari in vigore in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e di tutela dell'ambiente
ed inerenti le attività oggetto di affidamento;
di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi, di cui all’Art. 14 del D. Lgs.
81/2008 e s.m.i.;
di garantire che il personale sarà sempre munito di cartellino identificativo e che lo stesso sarà
esposto per tutta la durata della permanenza nei luoghi di lavoro e di essere a conoscenza delle
sanzioni di Legge, a carico del sottoscritto, per la mancata esposizione dello stesso.
INOLTRE
come richiesto dall’Art. 26, comma primo, del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., dichiara espressamente:
- che la propria azienda ed i relativi dipendenti e collaboratori sono idonei ed in grado di svolgere
l’attività prevista nell’appalto, essendo dotati dei mezzi di lavoro necessari, compresi i DPI e quelli
per lavorare in sicurezza;
- che è stata loro fornita una sufficiente formazione ed informazione riguardo all’agire in sicurezza
nel lavoro e che sono, se necessario, sottoposti ai controlli sanitari obbligatori;
- che l’azienda ha svolto gli adempimenti richiesti dalle norme sulla sicurezza, in particolare la
valutazione dei rischi;
- di osservare, nei riguardi dei propri dipendenti presenti nei luoghi di lavoro, tutti gli obblighi
derivanti dalle norme di Legge relative alla regolare assunzione, alle assicurazioni obbligatorie
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27
-
contro gli infortuni e per la previdenza sociale, nonché gli obblighi derivanti dal CCNL cui l’impresa
è soggetta;
di impegnarsi ad assicurare al proprio personale dipendente trattamenti economici non inferiori a
quelli previsti dalle norme dello stesso CCNL; in tal senso l’Azienda solleva il Committente da
qualsiasi onere e responsabilità (solidale) in proposito;
che si necessita di utilizzare nei luoghi di lavoro i seguenti mezzi di trasporto:
TARGA
TIPOLOGIA
Dichiara che sono stati consegnati, a ciascun lavoratore, i seguenti DPI
(barrare i quadratini interessati):









scarpe antinfortunistiche
guanti
occhiali
maschera antipolvere
otoprotettori
casco protettivo
gilet ad alta visibilità
imbracatura con accessori per l’ancoraggio
altro ( specificare ):
Comunica i corsi di formazione erogati ai lavoratori che interverranno presso la Vostra sede
(barrare i quadratini interessati e specificare i nominativi, se erogati solo ad alcuni lavoratori):
 formazione generale dei lavoratori ( durata N° 4 ore )
 formazione specifica dei lavoratori ( durata N° 12 ore )
 formazione per addetti all'emergenza - rischio alto
 formazione per addetti al primo soccorso
 formazione conduzione macchine operatrici:
 gru per autocarro
 carrelli elevatori
 piattaforme di lavoro mobili elevabili
 macchine movimento terra
 altro ( specificare ):
Il sottoscritto, legale rappresentante, o titolato a rappresentare l’impresa.
lì _______________________________, ___/___/_______
Timbro e firma
_____________________
Allegato: fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante
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17.
SOTTOSCRIZIONI CONCLUSIVE
FIGURE
NOMINATIVO
Presidente ACEM
Rag. GASCO Gian Pietro
R.S.P.P. ACEM
Per. Ind. FISSORE Fabrizio
Direttore Tecnico ACEM
Dott. Geol. FAZIO Gilberto
Amministratore delegato
AMA Spa
Dott. COGGIOLA Fabio
Direttore Tecnico
AMA Spa
R.S.P.P. esterno
AMA Spa
FIRMA
Dott. Ing. REALE Giuseppe
Dott. Ing. BIANCO Alberto
Ditta esterna
R.S.P.P. Ditta esterna
Ceva, lì ____ / ____ / _______
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Scarica

duvri - ACEM