N. 05 - Ottobre 2010 Periodico di informazione politica e amministrativa a cura di “Insieme per Oggiono” Si fa presto a dire sicurezza... La sicurezza è certamente uno dei principali cavalli di battaglia della Lega. Così anche la Lega nostrana aveva deciso di “centrare” il suo programma amministrativo sulla sicurezza, spendendo in campagna elettorale alcune promesse: il posizionamento di “cancelli elettronici” agli ingressi del paese, il potenziamento dei mezzi e dell’organico della Polizia Locale, recinzioni ai parchi pubblici, ecc. Ma, si sa, promettere è facile, fare un po’ meno! Nei primi mesi di quest’anno, tra incendi, aggressioni e furti, Oggiono tende ad assomigliare sempre più ad un villaggio del Far West. Lo sgomento della giunta leghista è grande. Si cerca subito una risposta che possa ripristinare l’immagine di un’Amministrazione impegnata sul fronte della sicurezza. Ed ecco la pensata: l’installazione nel “palazzo” comunale di tredici telecamere per controllare eventuali ingressi non autorizzati e risalire ai responsabili in caso di furto e danneggiamento. Risultato: avremo più telecamere all’interno del Municipio che su tutto il territorio comunale! Sì, avete capito bene cari lettori: le telecamere non le mettono in strada per aumentare la sicurezza dei cittadini ma le mettono nel palazzo comunale. Costo di questa operazione: 12.000 euro. Non importa se poi mancano i soldi per la manutenzione delle strade o per il palazzetto dell’Oratorio, quando si vuole i soldi si trovano... Se ne avvertiva così forte la necessità? Chi si ricorda l’ultimo furto perpetrato nel palazzo? E, soprattutto, quale beneficio ne avranno i cittadini? In effetti nessuno, ma in questo modo il “palazzo” sarà più sicuro e soprattutto gli amministratori potranno sempre controllarsi tra loro. Gruppo Consiliare Insieme per Oggiono Proposta UNA PROPOSTA PER UNA PROVINCIALE A MISURA DI PEDONI Ormai da molto tempo attendiamo che le continue parole sulla sicurezza veicolare, e ancor più pedonale, sulla via Papa Giovanni XXIII producano qualche risultato concreto. Senza attendere progetti faraonici, più volte annunciati e che probabilmente non saranno mai realizzati, ci facciamo promotori di un’idea concreta che si potrebbe realizzare subito e con pochi soldi (30/40 mila euro). Il progetto consiste nel creare una “goccia spartitraffico salvagente” per tutto il tratto di strada antistante il Gran Mercato e il Condominio Roseto che avrebbe di sicuro almeno quattro vantaggi immediati: 1. incanalare il traffico in due corsie opposte e separate che inducano a mantenere una velocità di marcia meno pericolosa, risagomandole in modo da creare uno spazio più sicuro di attesa per i pedoni e quindi maggiore visibilità per gli stessi; 2. eliminare la terza corsia per chi proviene dalla direzione Dolzago, che consente ora di accedere al Gran Mercato “tagliando” la carreggiata, evitando così anche la sovrapposizione visiva delle auto, che impedisce la vista delle persone sulle strisce pedonali ai veicoli provenienti dalla direzione opposta; 3. evitare altri attraversamenti della via Papa Giovanni introducendo l’obbligo di svolta a destra per chi proviene da via XXV Aprile e da via ai Campi; 4. fornire ai pedoni la possibilità di una sosta in assoluta sicurezza nell’attraversamento della provinciale, sfruttando la larghezza della “goccia” ed evitando “stress” a persone anziane che non hanno più il dono della rapidità di movimento. Va da sé che l’accesso al Gran Mercato per chi viene dalla direzione Dolzago diventerebbe effettuabile dopo aver utilizzato la rotonda di via Lazzaretto. Questa è una proposta concreta e facilmente realizzabile che con pochi soldi, buona volontà e tempi rapidi di esecuzione può essere di grande aiuto per tutti, pedoni e auto. La nota Parole Chiare, ma soprattutto vere! Abbiamo notato che il Sindaco “Calzegigi” cita spesso, a suo modo, il nostro giornale, nelle dichiarazioni ed anche negli interventi ufficiali in Consiglio Comunale, definendoci, di volta in volta, “parole poco chiare”, “parole bugiarde”, ecc. Ci corre l’obbligo di ringraziarlo ed esprimere la nostra soddisfazione per questa attenzione, segno evidente del fatto che le posizioni da noi assunte e le critiche da noi mosse lo hanno “punto sul vivo”. Naturalmente ci auguriamo di continuare ad annoverarlo fra i nostri lettori più attenti, almeno fino al termine della sua Amministrazione, che, per il bene della nostra cittadina, auspichiamo il più vicino possibile e gli assicuriamo che le nostre continueranno sempre ad essere, piaccia o non piaccia, “parole chiare” e soprattutto “parole vere”. Infatti, a differenza dello stile “sbragato” di stampo leghista, caratterizzato da volantini anonimi ed affissioni abusive di manifesti sempre anonimi, il nostro giornale è un periodico regolarmente registrato al Tribunale di Lecco, con un direttore responsabile ed un colophon dove sono riportati i nominativi dei collaboratori che hanno partecipato alla sua stesura, e come tale si sottopone alle leggi vigenti dell’editoria, compreso l’obbligo per il giornale di pubblicare eventuali “errata corrige” nei numeri successivi. In questo senso il sindaco con la sua Giunta sono in una “botte di ferro”, perché sanno benissimo (i loro supporters forse meno...) che ciò che viene pubblicato su “Parole Chiare” è inesorabilmente vero, anche se poco gradito. Progetto per la realizzazione di un salvagente spartitraffico lungo Via Papa Giovanni XXIII Due chiacchiere con... Fotoclub “Ricerca e Proposta” Ecco a voi una nuova rubrica, in cui, di volta in volta, daremo spazio e voce ad una associazione o realtà oggionese, per conoscere meglio le attività che conduce e poterne capire quindi l’importanza che svolge sul nostro territorio. In questa prima intervista facciamo due chiacchiere con Luigi Farina, presidente del Fotoclub “Ricerca e Proposta”. Quando nasce il Fotoclub e perché? Il fotoclub nasce nell’ottobre 1982 in Oggiono, presso la civica biblioteca, con lo scopo di dar vita all’attività foto amatoriale, promuovendo la cultura fotografica a tutti i livelli e coagulando intorno a sé tutti gli appassionati di fotografia del territorio oggionese. Quali iniziative avete realizzato in questi anni? Oltre ai 21 corsi di fotografia con partecipazioni altissime ricordiamo alcune delle iniziative più significative: il concorso mostra sul lago di Annone (1982), tutte le pubblicazioni promosse dal Comune di Oggiono (opuscoli informativi e libri, tra cui i “Quaderni Oggionesi”), la ricerca di immagini e la realizzazione di n. 2 mostre (1986 e 2005) con tema “foto storiche di Oggiono e dintorni”, la partecipazione alla manifestazione “Su antiche tracce” (2008 e 2009), la ripresa e la mostra fotografica a tema “settimana Mariana” in occasione della visita della Madonna di Fatima, l’allestimento, la ricerca e la mostra fotografica sulla vita di don Amintore, la ricerca sul territorio con le mostre fotografiche a tema “Iconografia sacra popolare in Brianza” e “Le cascine, immagini di un passato che si racconta”. Sappiamo che da qualche mese avete lasciato Oggiono per Dolzago... come mai? Fino al 2006 la nostra sede è stata Villa Sironi. Poi, a causa della sua inagibilità, ci è stata proposta dall’Amministrazione Comunale una sistemazione provvisoria, con altre associazioni, presso il vecchio ospedale in attesa di disponibilità di ambienti migliori e più idonei. Abbiamo accettato questa sistemazione, se pur inadeguata allo svolgimento della nostra attività. Nella primavera del 2009 si sono resi disponibili nuovi ambienti (ex ospedale e sede ASL). Le associazioni oggionesi riunite in coordinamento hanno chiesto alla nuova Amministrazione guidata dal sindaco Ferrari la possibilità di una sistemazione più adeguata, ma dopo due incontri interlocutori non esiste ancora una risposta. Il Fotoclub, in assenza di spazi idonei ha ridotto l’attività con conseguente perdita di adesione soci, fino al rischio di compromettere la stessa esistenza. Tutto questo ci ha obbligato ad emigrare per rilanciare il nostro gruppo. La risposta a questo problema è giunta dalla disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Dolzago che ci ha messo a disposizione una sede idonea. Quali iniziative avete in programma per il futuro? Le più importanti saranno: nel mese di novembre una rassegna di audiovisivi con proiezione di diaporama digitale sonorizzato dal tema “escursioni alpinistiche sull’Himalaya e viaggi avventura in Asia” in collaborazione con il C.A.I. di Oggiono; la prossima primavera un corso, con programma ancora da definire, presso la Civica Biblioteca di Dolzago, serate di proiezioni a temi vari ed un corso di fotografia a Ello, in collaborazione con il Comune. L’approfondimento Con l’acqua non si scherza A metà agosto le esondazioni di alcuni torrenti hanno provocato in varie parti del paese molti danni. Il nostro primo pensiero è di solidarietà e vicinanza alle persone colpite e di ringraziamento per chi ha operato, soprattutto a titolo volontario, nella fase di emergenza. Sul nostro territorio vi sono oltre 20 corsi d’acqua che creano diverse situazioni di rischio ed ognuna di queste richiederebbe un esame dettagliato per capire come e perché si sono prodotte le esondazioni. Ci soffermeremo qui ad analizzare la situazione del torrente Gandaloglio che interessa le zone del Peslago e del Mognago. È necessario premettere che il torrente Gandaloglio è l’unico corso d’acqua del Comune di Oggiono la cui manutenzione fa capo alla Regione Lombardia. In prima battuta gli eventi sono stati attribuiti all’eccezionalità delle piogge, e questo in parte è vero. Circa un mese dopo però a fronte di una pioggia decisamente meno abbondante si sono verificate esondazioni di portata inferiore ma tali, comunque, da rendere insicuri i residenti ad ogni pioggia. Ci chiediamo: — gli Enti competenti hanno effettuato le manutenzioni per evitare la riduzione della sezione del letto del torrente (come avvenuto presumibilmente dopo la prima esondazione di agosto), riducendone la portata d’acqua? — le opere, anche recenti, realizzate sul corso d’acqua o nelle sue vicinanze hanno rispettato nell’esecuzione le prescrizioni idro-geologiche previste? Il verbale di sopralluogo dei tecnici regionali del 20 settembre scorso nulla dice su questo, ma autorizza, la rimozione del materiale alluvionale e la creazione di un argine a protezione delle abitazioni per un importo di 50.000 €. Non sappiamo quale impatto avranno nel territorio più vasto e se saranno totalmente adeguate ad una eventuale nuova esondazione. Speriamo solo che non debbano servire in futuro. Del resto la soluzione stabile al problema delle esondazioni era già stata individuata e progettata dallo “Studio Paoletti” di Milano anche se il nostro sindaco ha già fatto sapere di non credere affatto in questo progetto, perché “non smaltirebbe le piene” (cfr “La provincia di Lecco” del 12/09/2010). Ci chiediamo: ma chi è questo ingegner Paoletti che ha predisposto il progetto che il sindaco ha bocciato? Niente di più semplice: professore ingegnere Alessandro Paoletti docente da anni di costruzioni idrauliche al Politecnico di Milano, membro di organismi internazionali ed autore di svariate pubblicazioni. Il progetto dello studio Paletti, in estrema sintesi, prevede: 1. la pulizia dell’alveo del torrente Gandaloglio e la riattivazione dei fossi di scolo che vanno al torrente Pescone e del fosso dei Pascoli; 2. la realizzazione di un canale scolmatore che, poco prima della frazione Rettola, passa sotto la ferrovia e attraverso un sistema di chiuse recapita l’acqua priorita- riamente nei fossi di scolo che vanno al Pescone (quindi verso il lago) e secondariamente nel Fosso dei Pascoli (quindi verso il torrente Bevera a valle della “strozzatura” di Molteno - zona Segalini); 3. la creazione di un’ampia area lontana dalle abitazioni dove, in caso di onda di piena, possano avvenire esondazioni controllate. Può essere interessante sapere a che punto è l’iter amministrativo del progetto approvato nel 2004 ed aggiornato, a seguito delle modifiche di legge intervenute, dopo l’aprile 2006; iter gestito prevalentemente dalla struttura tecnica comunale che, nel frattempo, ha concluso gli “accordi bonari” per l’acquisizione dei terreni necessari anche per l’attraversamento della linea ferroviaria e lo spostamento di un metanodotto Snam. Procediamo per tappe: — il 10 marzo 2008 ritenendo conclusa la fase istruttoria il Comune affidava il progetto esecutivo per la validazione alla società ‘Mercurio ingegneria spa’ di Como; — il 19 dicembre 2009 la società ‘Mercurio ingegneria spa’ validava (la validazione è l’ultimo passaggio burocratico prima dell’appalto e quindi della realizzazione dell’opera) il progetto richiedendo alcune modifiche. Fino ad aprile 2010 tutto procedere bene. Ma da maggio i tecnici sembrano non parlare più la stessa lingua, si infittiscono le lettere e, dopo il 18 agosto 2010 (vi è appena stata l’esondazione), scoppia una “vera lite” tra la struttura tecnica comunale e il progettista. Non abbiamo competenza e non ci interessa neppure sapere chi abbia ragione in questa contesa ma ci preme sottolineare che non è infrequente che i tecnici abbiano posizioni diverse. In questo caso è essenziale il ruolo dell’amministratore che, nell’interesse dei cittadini, deve mediare le posizioni; di ciò non si trova traccia alcuna forse perché, è evidente, la giunta Ferrari non crede nel progetto. Ancora qualche parola sulla questione del finanziamento del progetto. Il giorno 20 settembre 2010 vi è stata una trionfale conferenza stampa alla presenza del consigliere regionale Galli, del sindaco Ferrari e di Ceresa, tutti targati Lega, nella quale è stato annunciato che la Regione Lombardia aveva assegnato al Comune di Oggiono 1.550.000 € per l’emergenza Gandaloglio; si sono però dimenticati di aggiungere che i soldi erano già a disposizione del Comune dal 15 giugno 2004. Anzi, cogliamo l’occasione per informare il sindaco che la Regione con nota 23 marzo 2009 ha già autorizzato “l’aggiornamento del quadro economico del progetto per un importo complessivo di 1.700.000 euro garantendo la copertura finanziaria…”. Certo, tra una conferenza stampa buffonata e l’altra, un primo risultato è stato raggiunto dalla Giunta leghista; dopo la “querelle” tra il Progettista e l’Amministrazione Comunale il nuovo preventivo di spesa dell’intervento è lievitato di alcune centinaia di migliaia di euro. La nota E per la testa...? Fuochi d’artificio Anche quest’anno l’Amministrazione leghista si è prodotta, in occasione della festa patronale di S.Eufemia, in quella che possiamo sicuramente considerare la sua specialità: i fuochi d’artificio! Poco importa che la crisi “morda” e che tante famiglie facciano fatica ad arrivare a fine mese... I fuochi, assicura il Sindaco, sono stati “sponsorizzati” ed il costo per il Comune è stato “quasi zero”. A nessuno dei nostri amministratori è passata però per la testa l’idea che questi benefattori potessero essere “dirottati” su alcuni bisogni “primari” dei cittadini, magari per “rimpinguare” quei capitoli della spesa sociale per i quali mancano i fondi, tanto da “lesinare” i contributi alle persone bisognose, sottoponendole a trafile e procedure pesantissime per ottenere aiuto. Così, mentre il cardinale Tettamanzi profonde sforzi per alimentare un fondo destinato alle famiglie dei disoccupati vittime della crisi, il Comune di Oggiono manda letteralmente soldi in cenere, risorse in fumo! Del resto, le operazioni di immagine sono quelle che stanno più a cuore al nostro Sindaco. Il famoso motto degli amati antichi romani “panem et circenses” dovrebbe essere modificato per questa Amministrazione, in solo “circenses”. Parole Chiare – periodico d’informazione Registrazione al Tribunale di Lecco num. R.G. 1633/2009 del 24/12/2009 Hanno collaborato a questo numero: Raffaele Straniero, Pietro Riva, Antonio Cesana, Giuseppe Manzoni, Sergio Limonta, Paolo Civillini, Enrico Brambilla. Per le vostre lettere scrivete a: [email protected] à ComiCitt lA RONDA la domanda Pochi se ne sono accorti. Ma Oggiono è un’eccezione. Le “ronde” sono state un’immensa bufala leghista. A Oggiono no… ci sono e… pienamente attive. Certo non sono formalizzate, strutturate ed organizzate. Non hanno particolari procedure e sono… alquanto improvvisate. Si, più o meno sono a… “conduzione famigliare”. Ma esistono e controllano. Si aggirano –la pluriennale esperienza a frequentare vie e piazze dei paesi non è cosa da poco– per le vie cittadine e, con occhio vigile, controllano i parcheggi selvaggi, i dischi orari sforati, le scadenze delle assicurazioni e la trasgressione al decoro del paesello; poi… se trovano il furfante… zac… una pronta telefonata ai vigili che possiamo immaginare così: … drin, drin, drin … Vigili: “Pronto, Polizia locale…” Ronda: “Vorrei segnalarle che in via xxxx c’è una macchina targata xxxxxx in divieto di sosta…” Vigili: “Grazie ma… chi parla..?” Ronda: “Come chi parla!!!…Sono il papà del…” … click. Tanti anni fa, durante la resistenza, nelle “brigate garibaldine” accanto al comandate c’era sempre il “commissario politico”. Molti sostengono che spesso contava di più il commissario politico che il comandante. Oggi invece: esonda il Gandaloglio e accanto al Sindaco appare Pucci Ceresa, la Regione finanzia degli interventi contro l’esondazione ed ecco che accanto al Sindaco si materializzano Galli (presidente in Regione della Commissione Sanità – si sa che le esondazioni portano malattie) e Pucci; si tiene una riunione della Giunta allargata ai consiglieri di maggioranza, alla destra del Sindaco si siede Pucci; la Giunta incontra i progettisti del P. G.T., il Pucci fa la parte del leone; il Sindaco va in Ungheria per il gemellaggio, la comitiva è guidata da Pucci. Dicono che quando il Sindaco incontra gli altri Sindaci del territorio sempre è accompagnato dal Pucci. Chi tra i due è il portaborse?