FACOLTA DI SCIENZE POLITICHE Corso di Laurea Magistrale in MANAGEMENT DELLE IMPRESE SPORTIVE MANAGEMENT SPORTIVO n.2 (14 APRILE 2011) LA QUALITA’ E LA SUA MISURAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI SPORTIVE Docente Prof. Gabriele Gravina Collaboratore Dott. Giovanni Esposito a.a. 2010-2011 Obiettivi • Riflessioni sulla qualità delle organizzazioni che erogano servizi sportivi • Presentare una serie di strumenti attendibili per lavorare in modo sistematico su queste tematiche • Stimolare approfondimenti necessari per un argomento strategico per il futuro dello sport Il dibattito degli ultimi anni • Crisi dell associazionismo • Crollo del modello sportivo italiano • Superamento del volontariato sportivo • Crisi dei sistemi organizzati • Difficoltà di alcune discipline tradizionali • L aggressivo dinamismo delle palestre, del settore fitness, del turismo sportivo…. Due tesi a contrapposte • Esaltazione dell inefficienza del volontariato sportivo • Superiorità ideologica e pratica delle organizzazioni sportive su base volontaria Il cambiamento • La filosofia del Total Quality Management (orientamento all utente) delle aziende • Evoluzione dei sistemi di governance delle organizzazioni sportive: – Trasparenza – Accountability (resocontabilità) – Performance organizzativa Perchè parlare di qualità • Maggiori possibilità di reperire risorse esterne (sponsor, enti pubblici ecc..) • Possibilità di utilizzare la certificazione di qualità come arma competitiva nel mercato • Migliore controllo interno e di gestione • Maggiore fedeltà degli associati • Eventuale responsabilità penale differenziata Alcune problematiche • Debole riflessione concettuale in Italia sulla natura della performance delle organizzazioni sportive e soprattutto della relazione tra qualità dei servizi erogati e performance organizzativa; • Difficoltà politiche e resistenze culturali diffuse; • Limitazioni finanziarie delle organizzazioni sportive; • Accentuata diversità (dimensioni, obiettivi, tradizioni…) delle organizzazioni sportive (difficile adottare un modello universale); l efficienza ottimizzazione di risorse e mezzi disponibili per raggiungere dei fini l efficacia capacità di conseguire gli obiettivi perseguiti: • L abbinamento efficacia – efficienza costituisce sostanzialmente il traguardo delle organizzazioni sportive alla ricerca di una performance ottimale • In questo contesto qualità e performance possono essere considerate sostanzialmente equivalenti. Fonte: Madella 2003 La performance organizzativa C O N T E S T O Risorse Processo Risultato (input) (throughput) (output) Fonte: Madella 2003 La difficile nozione di qualità • Criteri oggettivi basati sulla specificazione di standard da raggiungere (filone della certificazione di qualità ISO) • Criteri soggettivi basati sulla percezione da parte degli utenti che hanno delle aspettative (nel caso dei servizi la qualità percepita è misurabile solo a posteriori) La qualità può essere vista come • La capacità dell organizzazione di conseguire standard di performance adeguati alla stessa e al settore di riferimento, che tengano quindi in considerazione gli input disponibili e le effettive possibilità di trasformazione di questi input in servizi e in output • La capacità di soddisfare le aspettative (ragionevoli) degli stakeholder (tutti coloro che hanno un interesse significativo nei confronti di una organizzazione). Le organizzazioni sportive devono essere in grado di generare tale qualità in modo efficiente, sulla base di specificazioni predeterminate Fonte: Madella 2003 Il modello di Toepfer e Greff (1995) Le tre dimensioni indispensabili per la valutazione della qualità e per evitare l autorefenzialità: 1. La specificazione della qualità effettuata dal management attraverso una serie di procedure, ovvero ciò che all’interno dell’organizzazione viene definito come lo standard di qualità da conseguire sulla base della conoscenza delle potenzialità e delle risorse dell’associazione (es. puntualità dell’allenamento) 2. L’insieme di standard oggettivi di riferimento esterno comunicati ai membri dell’organizzazione. Essi sono selezionati sulla base delle ricerche condotte nel settore e di attività di benchmark realizzate da un consulente esterno o risultanti da studi comparativi sul terreno (es. qualifiche istruttori) 3. La qualità soggettiva percepita dal pubblico di riferimento, ovvero da tutti i segmenti rilevanti per la missione statutaria dell’organizzazione (stakeholder). In questo caso la valutazione della qualità avviene attraverso strumenti di indagine (es. questionari) e può essere effettuata anche da consulenti La misurazione della qualità tra obiettivi operativi e contingenti • le medaglie vinte e i record battuti • l equilibrio dei conti economici • il numero dei tesserati e l equa distribuzione per sesso, età e aree geografiche • la capacità di attirare volontari • la rapidità nella presa delle decisioni • le opportunità di crescita professionale per alcuni tesserati (es. gli allenatori) • la copertura televisivo o mediatica • l impatto sul sistema scolastico • la riduzione dei costi • il consenso politico delle autorità locali • l interesse e l atteggiamento del pubblico verso la pratica dello sport e le sue manifestazioni • la soddisfazione dei tesserati (atleti, tecnici, dirigenti) e degli eventuali dipendenti • la qualità degli impianti • la qualità dell istruzione tecnica • la qualità degli eventi organizzati Alcuni passi per misurare la qualità di una organizzazione sportiva • • • • • • definire le dimensioni della qualità per essa significative elaborare una serie di criteri e indicatori per ciascuna dimensione, integrando la dimensione oggettiva e quella soggettiva includere tutti gli stakeholder rilevanti raccogliere i dati per ciascuna dimensione implementare un sistema informativo (database) che consenta di utilizzare nel tempo questi indicatori e di produrre report periodici a larga diffusione integrare nelle attività manageriali i risultati delle analisi sulla qualità organizzativa Fonte: Madella /Fitzgerald et al. Operativamente • • • • • definire la lista dei propri obiettivi operativi derivandoli dalle mete istituzionali e dalle scelte strategiche di quel momento quindi individuare degli indicatori misurabili per ciascuno degli obiettivi operativi, eventualmente attribuendo un peso maggiore ad alcuni di essi piuttosto che ad altri combinare nella scelta degli indicatori quelli basati sulle specifiche interne, quelli tratti dall analisi delle migliori organizzazioni che operano nello stesso settore (es. i migliori concorrenti) e quelli che si basano sull opinione degli utenti dei servizi scegliere le tecniche di misurazione più opportune e sostenibili consentire l accesso (almeno parziale) al sistema informatico che raccoglie i dati per consentirne l analisi sistematica. Fonte: Madella 2003 Le tecniche di misurazione della qualità • Qualità in senso oggettivo – ispezioni, – checklist attraverso osservazione diretta o video registrazione – misurazione di gap con i benchmark • Qualità percepita – questionari – interviste – focus group – sondaggi su non utenti Gli otto principi di gestione per la qualità (ISO 9004:2000) • Principio 1 – Organizzazione orientata al cliente Le organizzazioni dipendono dai propri clienti e dovrebbero pertanto capire le loro esigenze presenti e future, ottemperare ai loro requisiti e mirare a superare le loro stesse aspettative. • Principio 2 – Leadership I capi stabiliscono unità di intenti e di indirizzo dell organizzazione. Essi dovrebbero creare e mantenere un ambiente interno che coinvolga pienamente il personale nel perseguimento degli obiettivi dell organizzazione. • Principio 3 - Coinvolgimento del personale Le persone, a tutti i livelli, costituiscono l essenza di un organizzazione ed il loro pieno coinvolgimento permette di porre le loro capacità al servizio dell organizzazione. • Principio 4 - Approccio per processi Un risultato desiderato si ottiene con maggior efficienza quando le relative risorse ed attività sono gestite come un processo. • Principio 5 - Approccio sistemico alla gestione Identificare, capire e gestire un sistema di processi interconnessi, mirati a determinati obiettivi, migliora l efficacia e l efficienza dell organizzazione. • Principio 6 - Miglioramento continuativo Il miglioramento continuativo dovrebbe essere un obiettivo permanente dell organizzazione. • Principio 7 - Decisioni basate su dati di fatto Le decisioni efficaci si basano sull analisi di dati ed informazioni. • Principio 8 - Rapporti di reciproco beneficio con i fornitori Una organizzazione ed i suoi fornitori sono interdipendenti ed un rapporto di reciproco beneficio migliora, per entrambi, la capacità di creare valore. La qualità del servizio sportivo QUALITA’ PRESTAZIONALE QUALITA’ RELAZIONALE RUOLO DECISIVO DELLE RISORSE UMANE Misurare la soddisfazione del praticante MISURAZIONE DIRETTA 1. Critical Incident Technique 2. Sequential Incident Technique 3. SERVQUAL MISURAZIONE INDIRETTA • Andamento n. partecipanti • Innovatività del servizio • Reclami • Raccolta di commenti • Indicatori interni (es. registro iscritti) • Indice di fidelizzazione • Impressioni del personale Critical Incident Technique IL QUESTIONARIO 1) Pensi ad un esperienza soddisfacente/ insoddisfacente 2) Quando è avvenuta? 3) Quali aspetti hanno inciso sulla sua soddisfazione/insoddisfazione Sequential Incident Technique 1) Analizza il livello di soddisfazione e i fattori che l hanno determinato scomponendo il servizio in tutte le fasi consecutive 2) E necessario analizzare la sequenza di fasi consecutive che si svolgono nel rapporto tra organizzazione e fruitore Modello della qualità del servizio (Zeitahml) Passaparola Bisogni personali Esperienze passate Aspettative di servizio Divario 5 Cliente Sevizio percepito Organizzazione Divario 4 Prestazione del servizio (inclusi contatti precedenti e successivi) Divario 3 Traduzione delle percezioni in Divario 1 specifiche di servizio Divario 2 Percezione del management relativa alle aspettative del cliente Comunicazioni esterne rivolte ai consumatori Modello della qualità del servizio (Zeitahml) 1. Divario fra le aspettative del cliente e le percezioni del management 2. Divario fra le percezioni del management e le specifiche della qualità 3. Divario fra le specifiche di qualità e la prestazione effettiva 4. Divario fra la prestazione di servizio e le comunicazioni esterne 5. Divario fra la prestazione di servizio e le aspettative del cliente Qualità percepita • è l'idea che un consumatore si fa della qualità di un prodotto o di un servizio in funzione delle sue aspettative e dei confronti che può fare con le ditte concorrenti • viene considerata come la capacità di un servizio di soddisfare aspettative espresse o implicite delle persone fisiche o morali alle quali esso si rivolge Fonte: Aaker (1996) Misurare la qualità del servizio: il sistema SERVQUAL • Parasumaran, Berry & zeithaml, basandosi sul modello della soddisfazione, hanno ipotizzato che anche la qualità risulti dal confronto fra aspettative e percezioni, ed hanno elaborato un questionario generico per l analisi del servizio • Lo strumento SERVQUAL è costituito da 2 sezioni: – Le aspettative che il consumatore ha nei confronti organizzazioni leader in un determinato settore (22 domande su scala da 1 a 7 punti, ancorata ai livelli da assolutamente non essenziale a assolutamente essenziale ) – La percezione del consumatore riguardo a una specifica organizzazione, in quel settore (22 domande su scala da 1 a 7 punti, ancorata ai livelli da sono completamente d accordo a non sono assolutamente d accordo ) • I risultati delle due sezioni vengono poi confrontati per arrivare a misurare il divario per ognuna delle 5 dimensioni • Minore è la differenza di punteggio, più alte sono le percezioni di qualità del servizio SERVQUAL: 5 dimensioni della qualità del servizio 1. La dimensione relativa alla materializzazione della qualità (aspetti tangibili) (si tratta delle caratteristiche di un servizio, le percezioni del cliente su tutti gli aspetti fisici di contorno al servizio come ad esempio l aspetto del personale, dell attrezzatura, dei locali, ecc..) 2. La dimensione relativa all affidabilità (si riferisce alla costanza delle prestazioni. L organizzazione sportiva deve mantenere le sue promesse e realizzare correttamente il servizio) 3. La dimensione relativa alla capacità di risposta (riflette l impegno che l organizzazione pone nel fornire le sue prestazioni tempestivamente. Il cliente deve avere la sensazione che l'organizzazione ed il suo personale reagiscono rapidamente quando si presenta un problema; riguarda quindi la volontà e/o la prontezza dei dipendenti nel fornire il servizio) SERVQUAL: 5 dimensioni della qualità del servizio 4. La dimensione relativa alla capacità di rassicurare il cliente (riguarda la competenza dell organizzazione, la cortesia con cui viene trattato il cliente e la sicurezza delle operazioni che vengono realizzate. L utente deve sentirsi rassicurato quando effettua una transazione. La sensazione di sicurezza da lui percepita lo fa sentire al sicuro da pericoli, rischi o dubbi. 5. La dimensione relativa all empatia (capacità di condividere le sensazioni provate dagli altri come se fossero proprie. L'utente deve avere la sensazione di essere compreso ed ascoltato dall'organizzazione e dal suo personale. Ciò si concretizza, in particolare, in una personalizzazione del servizio nel quale si presta attenzione alle aspettative e alle osservazioni di ogni cliente. SERVQUAL: dimensione 1 Aspetti tangibili Aspettative inerenti aspetti tangibili • A1. Le OS leader hanno attrezzature moderne • A2. Le infrastrutture delle OS leader si presentano bene da un punto di vista estetico • A3. I dipendenti delle OS leader hanno un aspetto ordinato • A4. Nelle OS leader gli oggetti associati alla prestazione di servizio (come opuscoli o estratti conto) hanno un aspetto piacevole Percezioni inerenti aspetti tangibili • P1. Le OS A2B hanno attrezzature moderne • P2. Le infrastrutture delle OS A2B si presentano bene da un punto di vista estetico • P3. I dipendenti delle OS A2B hanno un aspetto ordinato • P4. Nelle OS A2B gli oggetti associati alla prestazione di servizio (come opuscoli o estratti conto) hanno un aspetto piacevole OS = Organizzazione Sportiva SERVQUAL: dimensione 2 Affidabilità Aspettative inerenti l affidabilità • A5. Quando un OS leader promette di fare una determinata cosa in un determinato periodo la fa veramente • A6. Quando i soci hanno un problema, le OS leader si dimostrano sinceramente interessate a risolverlo • A7. Le OS leader svolgono correttamente le prestazioni di servizio al primo tentativo • A8. Le OS leader forniscono i loro servizi nel momento in cui avevano promesso di farlo • A9. Le OS leader insistono sulla prestazione di servizi senza errori Percezioni inerenti l affidabilità • P5. Quando un OS A2B promette di fare una determinata cosa in un determinato periodo la fa veramente • P6. Quando i soci hanno un problema, le OS A2B si dimostrano sinceramente interessate a risolverlo • P7. Le OS A2B svolgono correttamente le prestazioni di servizio al primo tentativo • P8. Le OS A2B forniscono i loro servizi nel momento in cui avevano promesso di farlo • P9. Le OS A2B insistono sulla prestazione di servizi senza errori SERVQUAL: dimensione 3 Capacità di risposta Aspettative inerenti la capacità di risposta • A10. I dipendenti delle OS leader comunicano con esattezza ai soci quando verrà effettuata l erogazione del servizio • A11. I dipendenti delle OS leader forniscono prontamente il servizio ai soci • A12. I dipendenti delle OS leader sono sempre pronti ad aiutare i soci • A13. I dipendenti delle OS leader non sono mai tanti occupati da non riuscire a rispondere alle richieste dei Soci Percezioni inerenti la capacità di risposta • P10. I dipendenti delle OS A2B comunicano con esattezza ai soci quando verrà effettuata l erogazione del servizio • P11. I dipendenti delle OS A2B forniscono prontamente il servizio ai soci • P12. I dipendenti delle OS A2B sono sempre pronti ad aiutare i soci • P13. I dipendenti delle OS A2B non sono mai tanti occupati da non riuscire a rispondere alle richieste dei Soci SERVQUAL: dimensione 4 Capacità di rassicurazione Aspettative inerenti la capacità di rassicurazione • A14. Nelle OS leader il comportamento dei dipendenti ispira fiducia ai soci • A15. I soci delle OS leader si sentono sicuri durante le transazioni • A16. I dipendenti delle OS leader sono veramente cortesi con i loro soci • A17. I dipendenti delle OS leader hanno le conoscenze necessarie per rispondere alle domande dei soci Percezioni inerenti la capacità di rassicurazione • P14. Nelle OS A2B il comportamento dei dipendenti ispira fiducia ai soci • P15. I soci delle OS A2B si sentono sicuri durante le transazioni • P16. I dipendenti delle OS A2B sono veramente cortesi con i loro soci • P17. I dipendenti delle OS A2B hanno le conoscenze necessarie per rispondere alle domande dei soci SERVQUAL: dimensione 5 Empatia Aspettative inerenti l empatia • A18. Le OS leader dedicano a ciascun socio un attenzione individuale • A19. Le OS leader hanno orari di apertura comodi per tutti i loro soci • A20. I dipendenti delle OS leader sono personalmente attenti alle esigenze dei loro soci • A21. Lo scopo principale delle OS leader è fare gli interessi del socio nel miglior modo possibile • A22. I dipendenti delle OS leader comprendono le necessità specifiche dei loro soci Percezioni inerenti l empatia • P18. Le OS A2B dedicano a ciascun socio un attenzione individuale • P19. Le OS A2B hanno orari di apertura comodi per tutti i loro soci • P20. I dipendenti delle OS A2B sono personalmente attenti alle esigenze dei loro soci • P21. Lo scopo principale delle OS A2B è fare gli interessi del socio nel miglior modo possibile • P22. I dipendenti delle OS A2B comprendono le necessità specifiche dei loro soci Esempio: la clientela di una società di ginnastica - importanza - soddisfazione Ip1 Ip2 Ip3 Ip4 Ip5 Ip6 Ip7 Ip8 Ip9 Ip10 Ip11 Ip12 Ip13 Ip14 Ip15 Ip16 Ip17 Ip18 Ip19 Ip20 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 te 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 Confort Pulizia Accoglienza Disponibilità del personale Qualificazione istruttori Consigli istruttori Personalizzazione servizio Qualita attreszzature Qualità corsi Rapporto qualità / prezzo Rispetto degli impegni Capacità club ad informare Reattività se problema Facilità accesso al Club Sorridere, cortesia Ambiente Bilancio, seguito personale Horari corsi Sicurezza Attrezzature moderne ins 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 od piu tto es sto ita ins nt o d d isf p iu e a tt t to o sto s so dd odd i isf att sfatt o o rn o mp i a ull n rta po pe co ab imp ba orta st nt im anz e po rta a im po mo nte rta lto nt im e po rta nte Grado di importanza per un Livello di soddisfazione fitness club eccellente per il fitness club Grosseto fa dis 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 tto 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 Sat1 Sat2 Sat3 Sat4 Sat5 Sat6 Sat7 Sat8 Sat9 Sat10 Sat11 Sat12 Sat13 Sat14 Sat15 Sat16 Sat17 Sat18 Sat19 Sat20 La qualità percepita vela Preparazione fisica Reperimento/rapporti con 5 Preparazione tecnica sponsor 4 Ufficio Stampa atleta Aspettative federazione percezione Regolamenti e tecniche 3 2 Rapporti con la scuola/lavoro meteorologia 1 0 contatti con i cantieri Test e sviluppo materiale Gestione allenamenti residenza Assistenza medica troppo Preparazione psicologica poco Assistenza economica Assistenza logistica Fonte: pw Alessandra Sensini 2005 In conclusione • Il management deve essere coinvolto nell adozione di un sistema specifico di qualità • In generale tutte le componenti organizzative devono essere interessate a tale procedura • Attenzione alle consulenze generiche e poco consapevoli delle problematiche specifiche delle organizzazioni sportive • Evitare i sistemi troppo complessi che possono diventare eccessivamente burocratizzati e quindi poco flessibili • Preferire invece quelle procedure più snelle in grado di erogare tempestivamente le informazioni necessarie a definire il livello di qualità dei servizi erogati Il primo passo nell'evoluzione dell'etica è un senso di solidarietà con altri esseri umani (Albert Schweitzer, Premio Nobel per la pace 1952) Gr@zie per l attenzione [email protected] [email protected]