Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione * Universidad Nacional Autónoma de México Istituto de Investigaciones Filológicas Centro de Estudios Clásicos Umbria-Messico, Perugia-UNAM: frammenti di una lunga amicizia rossetti_UNAM_copertina.indd 1 Morlacchi Editore Isbn: 978-88-6074-087-8 www.morlacchilibri.com | euro 5,00 Umbria-Messico, Perugia-UNAM: frammenti di una lunga amicizia Testimonianze raccolte da Livio Rossetti Morlacchi Editore 17/02/2007 19.30.41 rossetti_UNAM_interno.indd 2 19/02/2007 8.59.13 Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione * Universidad Nacional Autónoma de México Istituto de Investigaciones Filológicas Centro de Estudios Clásicos Umbria-Messico, Perugia-UNAM: Frammenti di una lunga amicizia Testimonianze raccolte da Livio Rossetti Presentazione di Pier Augusto Petacco Morlacchi Editore rossetti_UNAM_interno.indd 3 19/02/2007 8.59.13 Isbn: 978-88-6074-087-8 Copyright © 2007 by Morlacchi Editore, Perugia. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, non autorizzata. [email protected] | www.morlacchilibri.com Progetto grafico del volume: Raffaele Marciano. Chiuso in redazione il 14 febbraio 2007. Stampato nel mese di febbraio 2006 da Digital Print-Service, Segrate (Mi). rossetti_UNAM_interno.indd 4 19/02/2007 8.59.13 N el momento in cui decolla un promettente accordo culturale tra l’Università degli Studi di Perugia, che ora celebra i suoi primi settecento anni di vita, e l’Universidad Nacional Autónoma de México, fondata nel 1551 in base a un decreto di Carlo V, è quasi un dovere rendere conto del già ricco tessuto di amicizia che si è stabilito tra le due realtà accademiche. Confidiamo, del resto, che questa rete possa rapidamente arricchirsi di nuove, gradite connessioni. Prof. Francesco Federico Mancini Direttore del Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione, UniPG *** C on la inauguración del convenio de intercambio entre la Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM) y la Università degli Studi di Perugia en este año 2007, se inicia una nueva etapa de colaboración entre académicos mexicanos e italianos que desde hace muchos años han contribuido a forjar un fructífero espacio interinstitucional e interdisciplinario. El nuevo convenio permitirá que nuestras entidades académicas funcionen como centros de una red de vinculación con otras universidades en ambos países, con el fin de lograr un mayor radio de acción. Como universitaria es un honor contribuir a la fundación de este importante proyecto y auguro buena ventura a toda acción encaminada a fortalecer las humanidades en un contexto mundial cada vez más necesitado de sus enseñanzas. Dra. Aurelia Vargas Valencia Coordinadora del Centro de Estudios Clásicos, Instituto de Investigaciones Filológicas (IIFL) de la UNAM rossetti_UNAM_interno.indd 5 19/02/2007 8.59.13 rossetti_UNAM_interno.indd 6 19/02/2007 8.59.13 Questo libretto è dedicato alla memoria di Paola Vianello de Córdova (Roma, luglio 1939-Città del Messico, gennaio 2007) ‘Investigadora Titular de Tiempo Completo’ nel Centro de Estudios Clásicos dell’Instituto de Investigaciones Filológicas della UNAM dal 1973 e, fino alla fine, instancabile nella sua attività di ricerca e nell’insegnamento, insuperabile nel liberare nuove energie in chi le stava attorno e nel tessere sempre nuove, feconde amicizie. Nel testo preparato per questo piccolo libro, Paola ha trovato il modo di ricordare, con la consueta delicatezza, una sua ex-alunna, “la Licenciada Virma Donnadiéu Sánchez, che sfortunatamente non contiamo già più tra noi”. Ma da qualche giorno non contiamo già più tra noi la stessa Paola! rossetti_UNAM_interno.indd 7 19/02/2007 8.59.13 rossetti_UNAM_interno.indd 8 19/02/2007 8.59.13 Indice Pier Augusto Petacco Presentazione 11 Omar Álvarez Salas Cronaca di un rapporto annunciato: Perugia nella mia esperienza italiana 15 Biancamaria Brumana Una lunga amicizia con Guanajuato 25 Claudio Finzi Diego Valadés ponte tra Perugia e il Messico 29 Stefania Giombini Un’occasione al volo. La mia esperienza messicana 33 Tarsicio Herrera Zapién Experiencias de un humanista mexicano en Perugia 37 Enrique Hülsz Piccone PANTA KOINA TOIS FILOIS: Perugia y México 41 Patrizia Liviabella Esercizi di memoria in onore degli amici della UNAM 45 Alicia Montemayor García Tender puentes 49 Massimo Nafissi Raccontare la storia greca in Messico 51 rossetti_UNAM_interno.indd 9 19/02/2007 8.59.13 Riccardo Pace Studiare a Papantla e Xalapa! 55 Julio Pimentel Alvarez Diego Valadés, ponte entre Perugia y el México 57 Arturo E. Ramírez Trejo Conveniencia y utilidad de un convenio 59 Gerardo Ramírez Vidal Mi vinculación con la Università degli Studi di Perugia 61 Lourdes Rojas Álvarez Una visita a Perugia 67 Livio Rossetti Una lunga amicizia con la UNAM 69 Romolo Santoni Il Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” di Perugia e il Messico 77 José Tapia Zùñiga Breve reporte sobre mi estancia en Perugia 83 Paola Vianello de Córdova Considerazioni intorno a un desideratum accademico 85 *** Indice dei nomi rossetti_UNAM_interno.indd 10 89 19/02/2007 8.59.13 Presentazione L e testimonianze raccolte in questo volumetto non si limitano a documentare i momenti d’incontro e le relazioni accademiche tra l’UNAM e l’Università degli Studi di Perugia, ma abbracciano anche altri ambiti di collaborazione (ricerche archeologiche, iniziative musicali) che, nel loro insieme, offrono un quadro ricco e variato delle relazioni culturali che si sono intrecciate tra Umbria e Messico. L’Ambasciata d’Italia in Messico e l’Istituto Italiano di Cultura hanno accompagnato, a volte aiutato o promosso, alcuni momenti d’incontro, e vi sono programmi di ricerca e di studio, come nel settore archeologico, o nell’ambito scientifico e tecnologico, o in genere con l’offerta di borse di studio, che vengono facilitati dall’uso di risorse, ahimé sempre insufficienti, provenienti dal Ministero degli Affari Esteri. D’altra parte le istituzioni accademiche e culturali messicane hanno sempre manifestato disponibilità e interesse per stringere intese e avviare programmi di cooperazione e di scambio, mettendo a disposizione mezzi e risorse, e rivelando una straordinaria apertura per le relazioni internazionali, con speciale interesse, si può ben dire, per gli aspetti più significativi della cultura italiana. rossetti_UNAM_interno.indd 11 19/02/2007 8.59.13 12 | Pier Augusto Petacco C’è, a volte, il rischio di considerare gli accordi interuniversitari dei semplici atti burocratici, capaci soltanto di produrre sporadici momenti di incontro. Le testimonianze raccolte mostrano invece che spesso si generano relazioni umane profonde, si orientano percorsi di formazione, a volte scelte di vita e indirizzi di ricerca, e comunque, sempre, si vive l’esperienza di una conoscenza diretta di un altro paese, di un altro modo di vivere, di un diverso ambiente di studio. Non sempre si pensa che le esperienze di studio all’estero lasciano non soltanto la traccia superficiale di un rapido passaggio “turistico”, ma una traccia assai più profonda e durevole, intessuta di conoscenze speciali, di intese e amicizie, di progetti comuni, insomma di un “interesse” che permane attivo, destinato a rinnovarsi e a produrre frutti anche a distanza di decenni. Ma infine, come appare evidente dalle testimonianze raccolte, sono sempre le relazioni umane che danno sostanza ad ogni progetto di cooperazione. Entro o fuori della cornice degli accordi istituzionali, sono le persone, i docenti, i ricercatori, gli studenti, gli artisti, che danno vita alle inziative mettendo in gioco personalmente la loro disponibilità ad incontrarsi, a viaggiare, a confrontare le proprie esperienze ed il proprio sapere. La firma di un accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di Perugia e l’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) sarà perciò il naturale risultato di questo intreccio di relazioni stabilite in oltre un ventennio, e uno strumento capace di dare ulteriore impulso per approfondire ed ampliare le occasioni di cooperazione accademica e le opportunità formative. rossetti_UNAM_interno.indd 12 19/02/2007 8.59.13 Presentazione | 13 Nei giorni scorsi ci ha lasciato, improvvisamente e prematuramente, la professoressa Paola Vianello, che ricordiamo per il suo valore accademico e per l’appassionato impegno e l’entusiasmo con cui si dedicava ai progetti di collaborazione internazionale. Ricordo gli incontri prima e durante il I Congresso internazionale di Studi Classici in Messico, nel settembre 2005, che risultò, anche grazie al suo fervore e al suo lavoro instancabile, una grande occasione di partecipazione internazionale e di comunicazione accademica. Credo che questo opuscolo possa costituire, insieme, un commosso tributo e ricordo di Paola Vianello, ed uno stimolo, per tutti, a continuare l’opera da lei appassionatamente avviata. Pier Augusto Petacco Consigliere Culturale dell’Ambasciata d’Italia e Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura rossetti_UNAM_interno.indd 13 19/02/2007 8.59.13 rossetti_UNAM_interno.indd 14 19/02/2007 8.59.13 Omar Álvarez Salas Cronaca di un rapporto annunciato: Perugia nella mia esperienza italiana L a mia frequentazione di Perugia iniziò, per dirla in modo paradossale ma pregnante, prima ancora che io avessi mai messo piede in Italia, anzi in Europa, e questo mio duraturo rapporto, scandito poi negli anni da diversi soggiorni in quella bella città, ha un qualcosa di romanzesco per il fatto che, come ho cercato di suggerire nel titolo della mia nota, prima ancora che messo in atto, è stato “annunciato”, sia pure in modo incidentale, nel corso di un incontro all’apparenza banale avvenuto a Città del Messico pressoché quindici anni fa. Ed ora, dopo questi indugi appunto romanzeschi, veniamo al vero e proprio racconto dei fatti. Una sera di giugno del 1991, la Prof.ssa Paola Vianello, ordinaria di letteratura greca alla Facoltà di Filosofia e Lettere dell’UNAM e supervisora della mia tesi di laurea su Pitagora (allora in fieri), mi telefonò per invitarmi ad assistere ad un corso dal titolo “La retorica dei filosofi greci” che avrebbe avuto luogo di lì a pochi giorni nella nuovissima sede dell’Instituto de Investigaciones Filológicas dell’UNAM. Con l’occasione, lei mi coinvolse anche nell’atto (informale) di accoglienza che avrebbe organizzato il giorno dopo in ono- rossetti_UNAM_interno.indd 15 19/02/2007 8.59.13 16 | Omar Álvarez Salas re del titolare del corso, il Prof. Livio Rossetti, docente di filosofia antica all’Università degli Studi di Perugia. È inutile dire che io accettai entrambi gli inviti senza esitazione – quella sarebbe stata infatti la prima volta che io avrei fatto parte di un “comitato di benvenuto” accademico – e così mi ritrovai il giorno successivo a partecipare ad un piacevole incontro, in un locale tranquillo nei pressi della Plaza de San Jacinto (San Ángel), con il Prof. Rossetti e la sua gentilissima moglie Fiorella affiancati da un manipolo di colleghi ed allievi della Prof.ssa Vianello. Il pomeriggio trascorse veloce in mezzo all’animata conversazione che spaziò dalla impensata (per i nostri ospiti italiani) estate fresca di Città del Messico alle specialità culinarie regionali e dal trattato pseudo-aristotelico De lineis insecabilibus alle scelte politiche di Andreotti. Riportare qui tutti i discorsi che si fecero allora sarebbe certo cosa al di là delle mie capacità di anamnesi, e dunque riferirò soltanto che il particolare che più catturò la mia attenzione fu l’argomento che il Prof. Rossetti avrebbe affrontato nelle due settimane successive: la struttura macro-retorica dei cosiddetti paradossi di Zenone e la sfida che il loro carattere sconcertante avrebbe lanciato all’intelletto degli ascoltatori, paragonabile per certi versi al potenziale epistemico insito nella favola esopica e negli enigmi. A quel punto, oltre che conquistato dall’affabilità e dalla simpatia personale dei nostri visitatori perugini, io sono rimasto profondamente incuriosito per il soggetto del corso, che si annunciava per me ricco di rivelazioni. In effetti, i giorni successivi mi riservarono un continuo scoprire di vie insospettate del pensiero, un incessante aprirsi di vasti orizzonti di studio e di ricerca nell’ambito della filosofia antica e, rossetti_UNAM_interno.indd 16 19/02/2007 8.59.13 Cronaca di un rapporto annunciato | 17 più in generale, un affermarsi della mia vocazione per lo studio dell’antichità greca. D’altronde, la faccenda non finiva nell’aula di lezione, perché ci si organizzava spesso per andare a pranzo insieme con il relatore, in modo da continuare a tavola la discussione dei soggetti esposti nel corso, il che si traduceva in ulteriori occasioni per conoscersi meglio, per parlare di progetti personali e altro ancora. Così giunse la fine del corso, fine che la Prof.ssa Vianello suggerì felicemente di sigillare con una gita a Xochimilco, dove tra la navigazione sui trajineras e la consumazione di elotes arrostiti – il tutto al suono delle canzoni messicane tradizionali – si parlò anche di progetti personali, tra cui la mia ambizione di andare un giorno in Europa, ottenuta la laurea, per completare la mia formazione come antichista. Così venne a galla l’esistenza di una straordinaria possibilità formativa istituita poco prima a Perugia, ovvero il programma di Dottorato di ricerca in Letteratura scientifica e tecnica greca e latina, particolarmente allettante per chi avesse uno spiccato interesse per la scienza e la filosofia antiche, a cui Livio mi propose dunque di candidarmi – i programmi italiani di dottorato, in effetti, essendo a numero chiuso, danno accesso solo ai candidati (2-3) che abbiano superato le prove di ingresso collocandosi in posizione utile in graduatoria –, intendendo che qualora io ci fossi riuscito, avrei lavorato sotto la sua direzione. Ed è così che, all’insegna dell’amicizia e dei migliori auspici per il futuro, si conclude la prima parte del mio racconto, che io chiamerei “l’annuncio”. Solo che, come si suol dire, “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, ed io, che campavo allora districandomi tra traduzioni per case editrici e supplenze nelle rossetti_UNAM_interno.indd 17 19/02/2007 8.59.13 18 | Omar Álvarez Salas scuole superiori, non riuscii a laurearmi che a distanza di ben cinque anni, praticamente in concomitanza con un ulteriore corso tenuto da Livio Rossetti all’UNAM. Questo nuovo incontro, oltre a rinnovare l’amicizia stretta tra noi anni prima, ci portò a rispolverare quel progetto di dottorato perugino ormai alquanto lontano, seppure mai dimenticato, e a discutere di un eventuale soggetto di ricerca. Ma il fato volle che proprio in quel periodo mi fosse offerta l’occasione di realizzare un mio sogno altrettanto ambito, e cioè andare a studiare in Grecia, passione che trovò un concreto riscontro grazie a una borsa di studio che mi consentì di trascorrere circa un anno in diverse università greche a fare una ricerca sullo sviluppo del pronome greco in una serie di documenti letterari dalle origini fino ad oggi. Tuttavia, nella primavera di 1999, alla fine del periodo greco, la vicinanza geografica ed il carteggio (sia pure elettronico) con gli amici italiani fecero sì che riemergesse il progetto perugino, e dunque decisi, prima di tornare in Messico, di fare un salto in Italia e, più esattamente, a Perugia. Quel primo impatto dal vivo con la realtà perugina e con il suo Ateneo, dove facoltà e biblioteche sono dislocate in diversi palazzi in mezzo ad un imponente insieme architettonico, fu indimenticabile: le mura etrusche dalla fattura ciclopica fanno lì da fondamenta a dei bei palazzi rinascimentali e ad archi romani che si affacciano su vicoli medioevali e piazze magnifiche, dando luogo a quell’atmosfera singolare che fa della capitale dell’Umbria un vero e proprio scrigno di bellezza. In occasione di quella mia prima visita a Perugia, oltre a fare un’esplorazione sommaria delle ben fornite biblioteche perugine, ebbi anche la possibilità di avere rossetti_UNAM_interno.indd 18 19/02/2007 8.59.13 Cronaca di un rapporto annunciato | 19 una prima collaborazione scientifica sul posto, in dialogo non solo con Livio Rossetti, ma anche con alcuni altri professori del Dipartimento di filologia classica dell’Università di Perugia (Carlo Santini, Patrizia Liviabella, ed altri ancora), tutti gentilissimi e disponibili. A quel punto, l’intreccio di carisma umano dei perugini ed il fascino dei luoghi (ricordo con diletto il mio primo sguardo su Assisi e sul Subasio) mi avevano proprio abbacinato, al punto da tentarmi a restare lì per qualche anno. Sennonché ad impedire la realizzazione immediata di tale ambizione fu la scadenza del biglietto aereo (che mi richiamò troppo presto in Messico) e, soprattutto, l’urgenza di trovare altri mezzi economici per sopperire ai miei bisogni durante un ulteriore periodo di studio, prevedibilmente lungo. Tornai dunque in patria dove fui travolto da una successione di avvenimenti imprevisti che mi trattennero dall’attuare subito i miei progetti italiani. Nondimeno, i rapporti con gli amici perugini rimasero solidi: ci si scambiava non solo auguri nelle ricorrenze festive ma più ancora idee e suggerimenti per impostare ricerche e migliorare contributi, il che diede luogo ad un proficuo rapporto scientifico. Nel corso di quei pochi anni di vorticoso campare, tuttavia, mi balenava spesso per la testa il desiderio di portare a compimento quell’ormai annoso progetto di addottorarmi in Europa, tanto che nel 2002 concorsi per una borsa di studio offerta da un ente culturale del governo messicano, che vinsi, e mi accinsi quindi a partire per l’Italia. Solo che, in quel momento, il dottorato perugino in Letteratura tecnica e scientifica greca e latina stava attraversando una fase di stallo che determinò la sospensione del concorso d’ingresso, e così rossetti_UNAM_interno.indd 19 19/02/2007 8.59.14 20 | Omar Álvarez Salas io, che dovevo comunque adempiere al mio impegno di iniziare il dottorato proprio quell’autunno, partecipai al concorso indetto all’Università degli Studi di Torino, dove vinsi il posto per il corso di dottorato in Filologia e letteratura greca latina e bizantina. Tuttavia, negli anni (quattro e passa) trascorsi in Italia come dottorando e ricercatore, Perugia è rimasta un polo d’attrazione, anzi una sorta de pied à terre dove andavo ogni tanto e dove mi sentivo a mio agio per studiare, ma soprattutto dove trovavo sempre il consiglio saggio e benevolente degli accademici perugini, in primis Rossetti, che seguì con genuino interesse tutte le altalenanti fasi di redazione della mia tesi dottorale, avvantaggiandola in molti modi. Non a caso, dunque, una pietra miliare nel processo di elaborazione del mio argomento di ricerca fu la “Sessione presocratica 2004”, voluta e organizzata da costui a Perugia nei giorni 19-20 luglio 2004, con il concorso del Dipartimento di filosofia dell’Università degli Studi di Perugia. Quell’appuntamento perugino vide infatti radunati una decina di studiosi – chi con alle spalle una lunga carriera chi alle prime armi – accomunati dallo spiccato interesse per il pensiero presocratico, e costituì un momento privilegiato d’incontro e di scambio scientifico di altissimo livello tra tutti i partecipanti. Al successo dell’incontro contribuì peraltro in modo non trascurabile lo spirito di accoglienza dimostrato dagli studiosi perugini presenti, in particolare Stefania Giombini e Flavia Marcacci, con cui ho avuto modo anche in seguito di coltivare l’amicizia e di continuare il dialogo scientifico. Posso aggiungere, per conto mio, che dalla relazione intitolata “La sapienza di Epicarmo” e letta in occasione di quel raduno – del resto rossetti_UNAM_interno.indd 20 19/02/2007 8.59.14 Cronaca di un rapporto annunciato | 21 scritta per la maggior parte nelle biblioteche perugine, sia in quelle di Ateneo che nella magnifica Comunale (dalla cui finestra guardavo l’orizzonte attraverso la Porta del Sole) – scaturì il nocciolo di un’importante sezione della mia tesi di dottorato. Potrei accrescere ancora questa mia raccolta di aneddoti con tanti altri piccoli (e non tanto) particolari della mia ormai lunga relazione con l’Università degli Studi di Perugia e con i suoi professori e studenti, ma, come tutti sanno, ogni racconto, sia pur dedicato ad onorare una bella amicizia, deve pur sempre avere una fine, per cui forse faccio bene a fermarmi qui. A mo’ di conclusione, mi sia concesso però di rinnovare l’espressione della mia più sincera riconoscenza all’Ateneo di Perugia e ad i suoi bravi accademici per il loro sempre cordiale riscontro, nonché di augurare che il privilegio che ho avuto io per volere del fato possa diventare tra poco, istituito come scambio ufficiale, una possibilità alla portata di altri studiosi. *** P.S. (25 gennaio 2007): Mentre correggevo la bozza del presente racconto, in virtù di non so quale fatidica provvidenza, mi è giunta la terribile notizia della prematura scomparsa della Prof.ssa Paola Vianello, fautrice attivissima (senza mai indulgere al protagonismo) del rapporto Perugia-UNAM e figura di primo ordine nel consolidamento degli studi classici in Messico. In quanto suo allievo e amico, non posso pertanto non lasciare qui pubblica testimonianza del nostro rimpianto collettivo per la sua mancanza, che viene a creare un vuoto enorme nel cuore di tutti noi e costituisce anzi una perdita incalcolabile per la comunità accademica messicana, presso la quale lei si è confermata un punto di riferimento rossetti_UNAM_interno.indd 21 19/02/2007 8.59.14 22 | Omar Álvarez Salas stabile per pressocché quattro decenni. Voglia dunque gradire lei, ovunque si trovi, l’umile espressione del mio omaggio, purtroppo postumo e manchevole, eppure manifestazione sincera della mia gratitudine per la sua guida sapiente e la sua umanissima dottrina. Invero, per ironia dell’infido fato, sono spesso le occasioni luttuose a fornire la sola congiuntura per onorare persone molto meritevoli, oltre che care, in special modo se ad esse l’indulgere ad una compiacenza facile fu del tutto estraneo. Così, mi capita adesso di avere il triste privilegio di dover rendere omaggio postumo alla nostra diletta Prof. ssa Paola Vianello, italiana di nascita che, senza mai rinnegare la sua origine, scelse di vivere in e per il Messico. In effetti, arrivata nel nostro paese quarant’anni or sono, costei contribuì come nessun altro alla rifondazione degli studi classici in Messico su basi veramente scientifiche, gettando lì le fondamenta per l’esercizio professionale della filologia e per l’uso critico e sicuro degli strumenti, soprattutto nel settore della lingua e la letteratura greca. E non dovrebbe affatto sorprendere la portata della sua opera seminale, dal momento che, al di là della padronanza meramente tecnica del ‘mestiere’, lei assommava in sé un raro assortimento di pregi che rendeva memorabile ogni suo intervento personale, sia in aula di lezione che nei raduni specializzati e perfino nelle conversazioni tra amici. Al suo carisma personale si accompagnava infatti un invidiabile potere di evocazione ed una straordinaria capacità di trasmettere, con la sua faconda ed accattivante parola, la passione per l’antico, tanto da trascinare anche chi, forse per automatismi atavici, fosse stato trattenuto all’inizio da prevenzioni irragionevoli. Lei, dunque, esercitò il suo magistero tra noi con singolare sollecitudine, disimpegnandosi in ogni occasione accademica o anche solo informale con affabilità ma con serietà, in quanto nella sua ottica essere professionali non comportava la rinuncia al buonsenso né alla giusta dose di umana sensibilità: ciò le permise infatti di allargare notevolmente i nostri oriz- rossetti_UNAM_interno.indd 22 19/02/2007 8.59.14 Cronaca di un rapporto annunciato | 23 zonti di ricerca sull’Antichità e, grazie anche al suo spirito instancabile e coraggioso, di ridonare vitalità ad un settore che, molto spesso (e non solo in Messico), tende ad irrigidirsi, anzi ad anchilosarsi, non so se per mancanza di esprit o per pura e semplice pigrizia. Nelle pagine di questo volume dedicato a documentare i rapporti già intercorrenti di fatto tra l’Università di Perugia e l’UNAM, si è fatto spesso ricorso all’immagine del “ponte” per illustrare una modalità di collegamento accademico intercontinentale già in atto grazie allo scambio costante di lavori e di persone, ed è stata in particolare applicata a figure che hanno fatto appunto da tramite: è stato riferito in primis al ‘proto’-messicano Diego Valadés, che a Perugia trascorse un soggiorno involontario ma tutt’altro che ozioso, tanto da aver innescato con la sua Rhetorica Christiana un processo di riflessione ed esegesi durato fino ad oggi; ma poi, con alterna direzione del flusso, è stato dato del ‘ponte’ anche a studiosi e docenti di entrambe le sponde dell’Oceano. Ciò nonostante, pochi lo sono stati davvero, o almeno non con la consapevolezza e con la tenacia di Paola Vianello, che molto azzeccatamente ravvisò appunto in ciò l’essenza del ruolo fondatore che svolse in Messico: “M’incurvai come un ponte sull’Oceano fra le due città e le loro principali sedi di studi superiori”. Ponte non solo metaforico tra due Università, anzi tra due paesi e tra due continenti, Paola Vianello ha lasciato nella nostra comunità di studiosi un’impronta incancellabile che, travalicando le frontiere dell’UNAM, si estende fin dove è arrivata la sua sapiente, umanissima dottrina: tale suo ricco retaggio va non solo amorosamente coltivato e fieramente sfoggiato da chi ebbe la fortuna di riceverlo, bensì allargato ed approfondito, in modo da diffonderlo anche tra chi non poté attingerlo di persona. Ed è proprio per questo che, data la natura e l’ampiezza dell’opera di Paola Vianello, sarebbe folle pretendere di aver esaurito in queste poche righe l’immenso debito che io, a titolo privato, e noi studiosi rossetti_UNAM_interno.indd 23 19/02/2007 8.59.14 24 | Omar Álvarez Salas messicani dell’antichità come comunità, abbiamo contratto nei riguardi di costei, tanto è stato generoso il suo animo ed intensa la sua attività docente. Mi limito dunque a lasciare qui aperta e sincera testimonianza del nostro cordoglio per il suo prematuro trapasso e ad esprimere ancora una volta la nostra eterna gratitudine per il suo insegnamento e per la sua amicizia: se un tragico e oscuro fato ce la strappò via, la sua scomparsa impone a tutti noi, suoi allievi, non solo un duraturo e profondo rimpianto, bensì di onorare la sua memoria agendo nel modo in cui lei stessa ci ha insegnato a fare, con intelligente alacrità ed umana sensibilità. Ti salutiamo, Paola carissima, e pur assente ti teniamo sempre ben stretta vicino al cuore! rossetti_UNAM_interno.indd 24 19/02/2007 8.59.14 Biancamaria Brumana Una lunga amicizia con Guanajuato L a collaborazione musicale tra alcune città del Messico e alcune città dell’Umbria risale al 2003 ed annovera una serie di importanti iniziative promosse dall’Associazione culturale “L’Orfeo” di Spoleto; iniziative che hanno in parte coinvolto anche l’Università di Perugia grazie al M° Fabrizio Ammetto, presidente dell’Associazione “L’Orfeo”, che ha conseguito presso l’Università di Perugia il master in Metodologia e tecniche dell’educazione musicale e della ricerca musicologica (indirizzo musicologico). Le iniziative, come si vede dal successivo elenco, approntato dallo stesso M° Ammetto, includono tournées concertistiche di musicisti messicani in Italia e di italiani in Messico; la realizzazione di incisioni discografiche con interpreti dei due paesi; corsi sulla teoria e sulla prassi della musica barocca tenuti da docenti italiani presso la Escuela de Música dell’Università di Guanajuato, nonché accordi-quadro tra l’Università di Guanajuato e l’Associazione “L’Orfeo” e gemellaggi tra le città in corso di elaborazione. 1. Aprile 2003: Concerto a Spoleto del M° Rodolfo Ponce Montero (Escuela de Música dell’Università di Guanajuato). rossetti_UNAM_interno.indd 25 19/02/2007 8.59.14 26 | Biancamaria Brumana 2. Dal 15 al 25 luglio 2003 una delegazione de “L’Orfeo” ha effettuato una visita ufficiale in Messico finalizzata ad allacciare rapporti culturali e protocolli d’intesa tra l’associazione spoletina ed alcune prestigiose istituzioni musicali di importanti città del Messico (Guanajuato, Zinacantepec, Città del Messico): festival e concorsi internazionali. La visita ha fruttato, sul piano istituzionale, la firma (da parte dei Sindaci locali) di due documenti ufficiali per un progetto di gemellaggio con le città di Zinacantepec e di Guanajuato. 3. Novembre 2003: Tournée concertistica in Italia organizzata da “L’Orfeo” del M° Juan Carlos Chávez, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Città del Messico. 4. Maggio 2004 (Università di Guanajuato, Escuela de Música): Masterclass di teoria e prassi esecutiva della musica barocca italiana Dal manoscritto, all’edizione, all’esecuzione, tenuta dal M° Fabrizio Ammetto. 5. Dicembre 2004-Gennaio 2005: Tournée concertistica in Italia organizzata da “L’Orfeo” del M° Rodolfo Ponce Montero (Escuela de Música dell’Università di Guanajuato). Incontro a Perugia con la Prof.ssa Biancamaria Brumana, Università di Perugia. 6. 12 aprile 2005: incontro ufficiale a Spoleto (Italia) tra il Sindaco di Guanajuato (Gto. Messico), l’Amministrazione Comunale di Spoleto e l’Associazione culturale “L’Orfeo”. 7. Maggio 2005 (Università di Guanajuato, Escuela de Música): Corso di perfezionamento di teoria e prassi esecutiva della musica barocca italiana rossetti_UNAM_interno.indd 26 19/02/2007 8.59.14 Una lunga amicizia con Guanajuato | 27 8. 9. 10. 11. 12. L’interpretazione della musica di Vivaldi rivolto a studenti e a docenti della Scuola, tenuto dal M° Fabrizio Ammetto. Maggio 2005 (Università di Guanajuato, Escuela de Música): Corso di perfezionamento di teoria e prassi esecutiva della musica barocca italiana Poesía de la Música en el Renacimiento Italiano: desde las fuentes hasta el espectáculo rivolto a studenti e a docenti della Scuola, tenuto dalla Dr.ssa Gioia Filocamo. Luglio-Agosto 2005: Tournée concertistica de “L’Orfeo Ensemble” di Spoleto a Città del Messico, Guanajuato e Cancun, coordinata dall’Istituto Italiano di Cultura a Città del Messico. Presentazione del CD vivaldiano del gruppo. Nell’agosto 2005 è stato sottoscritto un “Promemoria di intesa” tra il Dr. Arturo Lara López, Rettore della Universidad de Guanajuato, e il M° Fabrizio Ammetto, Presidente dell’Associazione culturale “L’Orfeo” di Spoleto, finalizzato alla collaborazione e alla cooperazione internazionale attraverso un programma di interscambio di studenti, personale accademico e amministrativo, e musicisti. Maggio 2006 (Università di Guanajuato, Escuela de Música): Corso di perfezionamento di teoria e prassi esecutiva della musica barocca italiana L’interpretazione della musica barocca: studio, analisi, esecuzione rivolto a studenti e a docenti della Scuola, tenuto dal M° Fabrizio Ammetto. Maggio 2006 (Università di Guanajuato, Escuela de Música): Corso di perfezionamento di teoria e prassi esecutiva della musica barocca italiana “Di rossetti_UNAM_interno.indd 27 19/02/2007 8.59.14 28 | Biancamaria Brumana 13. 14. 15. 16. doman non c’è certezza”: canti carnascialeschi nella Firenze di Lorenzo il Magnifico rivolto a studenti e a docenti della Scuola, tenuto dalla Dr.ssa Gioia Filocamo. Maggio 2006, Guanajuato: Incisione discografica di autori messicani, spagnoli e peruviani (Rodolfo Ponce Montero, organo; Fabrizio Ammetto, violino). Il CD verrà pubblicato nell’ottobre 2006 a cura del Comune di Guanajuato. Luglio-Agosto 2006: Tournée concertistica in Italia organizzata da “L’Orfeo” del M° Rodolfo Ponce Montero (Escuela de Música dell’Università di Guanajuato), ed incisione discografica (insieme a Fabrizio Ammetto e Angelo Silvio Rosati) dei Sei Concerti TWV 42 di Telemann (le note al CD saranno scritte dalla Prof.ssa Biancamaria Brumana, Università di Perugia). 20 Settembre 2006: Concerto a Spoleto del M° José Francisco Álvarez González, Vincitore del Primo Premio al I Concorso Nazionale di Organo antico di Guanajuato (Gto.), Messico (2006); incontro ufficiale con il Sindaco di Spoleto. “Accordo-Quadro di cooperazione”, in corso di elaborazione, tra la Universidad de Guanajuato e l’Associazione culturale “L’Orfeo” di Spoleto, per il consolidamento dell’accordo di cui al punto (10). Che queste esperienze possano integrarsi in un più vasto circuito di relazioni Umbria-Messico non può che inscriversi con la più grande naturalezza nell’orizzonte delle nostre aspirazioni. rossetti_UNAM_interno.indd 28 19/02/2007 8.59.14 Claudio Finzi Diego Valadés ponte tra Perugia e il Messico D opo il successo scientifico, ma anche di pubblico e partecipazione, del primo convegno internazionale dedicato a “La scoperta dell’America. Problemi storici e politici” (6-7 dicembre 1991), nel 1992 l’Istituto di Filosofia della Facoltà di Magistero, Univ. Perugia, ha organizzato il suo secondo incontro internazionale sul tema: “Diego Valadés e la Rhetorica Christana”, posto sotto l’egida della Facoltà e della Fondazione Comunità per lo Studio delle Radici della Cultura dell’Uomo. Il secondo convegno, nato da suggestioni e suggerimenti del professor Livio Rossetti e da me curato, come il primo, scientificamente e organizzativamente, in tre giorni di intensi lavori ha esaminato e studiato in profondità la personalità e l’attività di Diego Valadés, francescano messicano, la cui Rhetorica Christiana, tappa fondamentale per la storia e lo sviluppo della cultura messicana, grazie a singolari vicende è stata stampata a Perugia nel 1579. Al Convegno, le cui sessioni si sono svolte in parte nella sala delle lauree della Facoltà e in parte nella Biblioteca monumentale del Convento di Monteripido, rossetti_UNAM_interno.indd 29 19/02/2007 8.59.14 30 | Claudio Finzi dove Valadés ha soggiornato durante la sua permanenza a Perugia, hanno partecipato studiosi italiani e messicani: Francesca Cantù (I francescani in Messico), Tarsicio Herrera (Los grabados de Diego Valadés), Mario Papini (Segni geroglifici, memoria artificiale ed eloquio sacro in Diego Valadés), Maria Duranti (I francescani in Umbria al tempo di Diego Valadés), Maria Luisa Proietti (Diego Valadés procuratore generale dei Frati Minor), Gaia Rossetti (La “condanna” di Diego Valadés), Roberto Heredia (La cultura mexicana latina en Diego Valadés), Gerardo Ramírez (L’immagine dell’indio in Diego Valadés), Claudio Finzi (La politica di Diego Valadés), Maria Pecugi Fop (L’edizione della Rhetorica Christiana), Arturo Ramírez (La retórica aristotélica en la obra de Diego Valadés), Mauricio Beuchot (Retórica y escolástica en la Rhetorica Christiana) e Julio Pimentel (Problemas de traducción en la Rhetorica Christiana). Durante il Convegno gli ospiti messicani hanno visitato la Biblioteca Augusta di Perugia, prendendo visione del prezioso ed antico materiale ivi conservato, riguardante le Americhe e particolarmente il Messico. La stampa cittadina e nazionale ha dedicato grande attenzione al Convegno con articoli sia di cronaca sia di terza pagina. Gli Atti sono stati pubblicati presso Il Cerchio-Iniziative Editoriali di Rimini a cura di Claudio Finzi e Adolfo Morganti col titolo Un francescano tra gli Indios. Diego Valadés e la Rhetorica christiana. Il volume è stato presentato a Perugia dai professori Stanislao da Campagnola ed Onorato Bucci (Palazzo dei Priori, Sala della Vaccara, 24 gennaio 1996); a Roma dai professori Francesca Cantù e Luigi Guarnieri Calò rossetti_UNAM_interno.indd 30 19/02/2007 8.59.14 Diego Valadés ponte tra Perugia e il Messico | 31 Carducci (Istituto Italo-Latino Americano, 12 marzo 1996) e a Brescia dal professor Giuseppe Orefici (Centro Italiano di Studi e Ricerche Precolombiane, 27 novembre 1996). Buone per qualità e quantità le recensioni sia sui quotidiani sia sulle riviste. *** Nel corso di quello stesso 1992 ho partecipato all’organizzazione della mostra “Vado verso la terra nuova. Documenti bibliografici e cartografici della Biblioteca Augusta di Perugia sulla scoperta dell’America”, curata dalla Biblioteca Augusta di Perugia, che vi ha esposto buona parte dei suoi preziosi materiali riguardanti la storia delle esplorazioni in relazione alla scoperta delle Americhe, ed ho curato il Catalogo della mostra insieme con Maria Pecugi Fop, allora direttrice della Biblioteca. Il 12 gennaio 1993 il Catalogo è stato presentato a Perugia (Sala d’Onore di Palazzo Donini) dal professor Franco Cardini. Mostra, catalogo e presentazione hanno ricevuto molta attenzione sia dalla stampa sia dalle riviste scientifiche. rossetti_UNAM_interno.indd 31 19/02/2007 8.59.14 rossetti_UNAM_interno.indd 32 19/02/2007 8.59.14 Stefania Giombini Un’occasione al volo. La mia esperienza messicana C i sono delle occasioni importanti, da prendere al volo. Quella di andare in Messico, alla UNAM, per partecipare al 2° Congreso Internacional de Retorica non me la sono lasciata sfuggire. Era il 2003 quando, grazie al mio maestro, il Prof. Livio Rossetti, ho potuto partecipare a quell’evento così importante. Il viaggio, visto da Perugia, si prospettava nelle premesse come una magnifica esperienza professionale. E le aspettative non sono state disattese. Per una giovane studiosa, come me innamorata della retorica classica, non sono molte le sedi di confronto così ampie e illustri. Il mio contributo, piuttosto specifico, consisteva in un tentativo di analisi dell’Epitafio del sofista Gorgia di Lentini, autore sul quale mi concentro ormai da qualche anno. La platea del convegno si è dimostrata calorosa e conquistare questa “giuria” varia ma specializzata è stata una vera soddisfazione. Decisamente un bel ricordo, capace anche di arricchire considerevolmente il mio curriculum! Ho avuto l’onore di ripetere l’esperienza, leggendo il contributo della Prof.ssa Patrizia Liviabella Furiani che, con dispiacere, non aveva potuto far parte della “spedizione rossetti_UNAM_interno.indd 33 19/02/2007 8.59.14 34 | Stefania Giombini perugina”. La possibilità di partecipare è stata per me, dunque, un’occasione straordinaria e ancora di più lo è stato incontrare studiosi che hanno segnato la mia formazione e che ricordo con gratitudine: La Prof.ssa Beristáin, anima di questo 2° Congreso, con la quale mi sono trovata a fare una bella chiacchierata a “sfondo retorico”, e il Prof. Ramírez Vidal, grande studioso e uomo, di cui avevo letto alcuni lavori su consiglio del Prof. Rossetti. Potrei fare tanti altri nomi perché è stato grande il coinvolgimento di tutti e la voglia di scambiarsi esperienze, idee, opinioni. Tutti impazziti per la retorica! Tante cose ancora da capire e stimoli provenienti dalla letteratura, dall’arte, dalla filosofia, il tutto dall’antichità ai nostri giorni, un’intera umanità coinvolta! E come se non bastasse, la cultura messicana mi ha rapito completamente: la città immensa e complessa ma bellissima, la gente, l’arte, gli odori, il cibo, un mondo nuovo che ho avuto la fortuna di scoprire grazie alla cura che di me hanno avuto Alicia Montemayor e suo marito Sergio che non solo mi hanno accolto come un’amica nella loro casa, ma mi hanno accompagnato per tutta la durata della mia permanenza. Sono tornata in Italia con un bagaglio più pesante: ho portato libri, nuovi indirizzi, idee. E qualche consapevolezza in più. In effetti alla UNAM ho trovato un fermento intellettuale inaspettato: ho percepito una grande voglia di miglioramento, lo spirito di una ricerca pura e meritevole che è pronta ad assorbire e restituire, che punta sulle giovani leve e che è decisa a divenire un centro di studio per la retorica, la filosofia, le lettere classiche di livello mondiale. E mi sembra di poter dire che il legame che unisce l’Università di Pe- rossetti_UNAM_interno.indd 34 19/02/2007 8.59.14 Un’occasione al volo. La mia esperienza messicana | 35 rugia e la UNAM è ormai collaudato e rodato, tanto da rappresentare una grande possibilità di apertura, cooperazione e arricchimento bilaterale. Io ho avuto modo di testarla in prima persona e mi piacerebbe davvero provarci di nuovo. rossetti_UNAM_interno.indd 35 19/02/2007 8.59.14 rossetti_UNAM_interno.indd 36 19/02/2007 8.59.14 Tarsicio Herrera Zapién Experiencias de un humanista mexicano en Perugia C onservamos gratos recuerdos de la hospitalidad de nuestros amigos perusinos en aquel recordado encuentro verificado en Perugia, del 28 al 30 de mayo de 1992, con el título Diego Valadés y la “Retórica cristiana”. El libro monumental así llamado, de cuatrocientas apretadas páginas en latinidad escolástica, fue la primera obra de un mexicano que se publicó en Europa ya en pleno siglo XVI, en 1579. Proyectó dicho encuentro el doctor Livio Rossetti, y lo dirigió el doctor Claudio Finzi. Para comenzar, la doctora Francesca Cantù disertó exhaustivamente sobre “Los franciscanos en México”. Luego, el suscrito desplegó su ponencia “Fra Diego Valadés, maestro di incisori”. Allí exhibí en diapositivas los 28 grabados de la célebre Rhetorica christiana, firmados en su mayoría por el autor del libro. Mi tesis sostiene que Fray Diego no realizó todos los grabados por su propia mano, sino que contó con la colaboración de dos o tres de sus discípulos de dibujo del Colegio de Santa Cruz de Tlatelolco. rossetti_UNAM_interno.indd 37 19/02/2007 8.59.14 38 | Tarsicio Herrera Zapién La sesión de la mañana siguiente se realizó en el recinto bibliotecario del convento franciscano de Monteripido, el cual dio hospitalidad a Fray Diego en 1579, una vez que el rey Felipe II lo hubo destituido del cargo de Procurador General de los Franciscanos, por haber rebasado el patronato regio hacia los indios novohispanos. Fui invitado a presidir la sesión, como traductor principal de la obra y como italohablante. Participaban también Mauricio Beuchot, Arturo Ramírez, Roberto Heredia, Gerardo Ramírez y Julio Pimentel. Éste último propuso la preparación de una edición crítica del enorme volumen en cuestión. Allí sostuve la tesis del Padre Julio Palomera – especialista en Fray Diego – de que ese fraile, buen hablante del náhuatl, del tarasco y del otomí, había nacido en Tlaxcala como hijo del conquistador Diego Valadés y de una india noble de dicha ciudad, donde el conquistador tenía un señorío. Así lo testifica Fray Agustín Betancourt en su Teatro histórico, del siglo XVII. Lo apoya, además, el pintor Desiderio Hernández Xochiteotzin al pintar a Fray Diego en el Palacio de Gobierno de Tlaxcala, entre las glorias de ese estado. Desde otro enfoque, se dijo que acudiría al Congreso un historiador español para demostrar que Fray Diego había nacido en España. Mas dicho historiador nunca llegó. Así que nada obsta para suponer que Fray Diego haya sido tlaxcalteca. Éstos y otros temas igualmente interesantes contuvo el encuentro valdesiano de Perugia en mayo de 1992. Eterna gratitud a los organizadores. Segundo acto. Es de advertir que la primera edición de la Retórica cristiana traducida al español (1989) por rossetti_UNAM_interno.indd 38 19/02/2007 8.59.14 Experiencias de un humanista mexicano en Perugia | 39 el suscrito, junto con el citado Julio Pimentel y con don Alfonso Castro Pallares, ya estaba agotada en 1992, fecha del Congreso Valdesiano. En esa fecha llegué a Perugia a obsequiar a los doctores Finzi y Rossetti mi último ejemplar disponible. Diez años duró agotada la edición. Pero resultó que en una ocasión, en 2001, bajaba yo del estrado en la Sala Ponce de Bellas Artes donde había pronunciado un discurso, cuando me encontré al expresidente de México, don Miguel de la Madrid, que era entonces Gerente del Fondo de Cultura Económica. Aproveché allí la ocasión para mencionarle la importancia de que se reeditara la Retórica cristiana, agotada por tantos años. Don Miguel se interesó en el libro, y de inmediato se lo encargó a su brazo derecho, el doctor Adolfo Castañón, allí presente. Éste se encargó de emprender las gestiones respectivas, y pocos meses después recibí los originales para hacer una corrección total de la obra. Para esta tarea solicité de nuevo la colaboración del doctor Julio Pimentel, quien ya había sido mi coautor en la traducción original. Hicimos centenares de correcciones para esta segunda edición. En el prólogo a dicha segunda edición dimos el debido crédito a los doctores Finzi y Rossetti, así como a la entonces llamada Facoltà di Magistero, en Perugia. Vio la luz en 2003, en la magnífica edición de lujo que actualmente circula. rossetti_UNAM_interno.indd 39 19/02/2007 8.59.14 rossetti_UNAM_interno.indd 40 19/02/2007 8.59.14 Enrique Hülsz Piccone PANTA KOINA TOIS FILOIS: Perugia y México U na sola vez he podido visitar la bella ciudad italiana de Perugia. Fue en el mes de septiembre de 1989, cuando acudí como ponente (en representación de México también acudió la Dra. Juliana González) al Segundo Symposium Platonicum, consagrado por entero al Fedro platónico. Tres años antes había conocido al Dr. Livio Rossetti, en ocasión del Primer Symposium Platonicum, celebrado en la ciudad de México en 1986, bajo la organización del Dr. Conrado Eggers Lan, quien se había incorporado por esos años a la planta académica de nuestra universidad. De hecho, la visita a Perugia fue una de mis primeras oportunidades de participar activamente, fuera de México, en una reunión académica internacional en el área de la filosofía antigua. Hay que subrayar que precisamente la genial iniciativa del Dr. Rossetti fue la que trajo la posibilidad no sólo de ampliar y consolidar el intercambio de ideas de los platonistas de todo el mundo, sino además, y muy especialmente, de darles continuidad, al establecer una nueva sociedad internacional. Desde su fundación en 1989, la Sociedad Internacional de Platonistas ha demostrado una gran rossetti_UNAM_interno.indd 41 19/02/2007 8.59.14 42 | Enrique Hülsz Piccone vitalidad, realizando cada tres años un gran simposio. Cabe recordar que hasta ahora, además de las dos primeras, se han llevado a cabo reuniones en Bristol, Toronto, Granada, Jerusalén y Würzburg; una selección de contribuciones se ha publicado en cada caso, por medio de la casa Academia Verlag. En este año tendrá lugar la octava edición en Dublín, la novena será en el 2010, en Tokyo. Se trata de un esfuerzo colectivo sumamente prolífico, y de la mayor envergadura en el área, a nivel mundial. Mi relación personal con la Universidad de Perugia se ha limitado a la colaboración con el Dr. Rossetti. Por una parte, él ha visitado nuestra universidad en varias ocasiones, impartiendo cursos y conferencias. Por otra, tuve el honor de colaborar en la Festschrift en honor del Profesor Thomas M. Robinson, Greek Philosophy in the New Millenium, que él concibió, promovió y editó. Su trabajo como organizador y promotor de estudios sobre filosofía antigua, y particularmente, sobre Heráclito – él fue la fuerza integradora del Symposium Heracliteum 1981 de Chieti – constituye un antecedente fundamental del Secundum Symposium Heracliteum México 2006 (celebrado en la Facultad de Filosofía y Letras de la UNAM, del 26 al 29 de junio), que tuve el honor de dirigir, y en el cual participó de manera destacada el Dr. Rossetti, como miembro del Comité Internacional, como Presidente de la sesión inaugural y como conferencista. Más allá de mi experiencia personal, sé de varios colegas mexicanos que se han beneficiado directamente de su estancia académica en la Università degli Studi di Perugia (Gerardo Ramírez Vidal, José Tapia, Alicia Montemayor), y tengo la certeza de que la con- rossetti_UNAM_interno.indd 42 19/02/2007 8.59.14 PANTA KOINA TOIS FILOIS: Perugia y México | 43 solidación y ampliación de las relaciones entre nuestras universidades podrá traer importantes frutos en la formación de jóvenes investigadores y profesores en las diferentes disciplinas de los Estudios Clásicos (es previsible en el mediano plazo un incremento significativo en el campo de la filosofía griega y, en especial, del periodo presocrático), así como estimular la promoción y la producción de investigaciones originales de alta calidad en el área. Hago votos por que la iniciativa que promueve el Dr. Rossetti se vea coronada con el éxito que merece, y auguro que será la fuente de significativas aportaciones académicas. rossetti_UNAM_interno.indd 43 19/02/2007 8.59.14 rossetti_UNAM_interno.indd 44 19/02/2007 8.59.15 Patrizia Liviabella Furiani Esercizi di memoria in onore degli amici della UNAM T utto è cominciato con l’arrivo di Gerardo (Ramírez Vidal) a Perugia. Per l’appunto io e Livio (Rossetti) condividevamo lo stesso studiolo insieme al mio maestro, Nino Scarcella, sicché Gerardo l’ho conosciuto subito. Gerardo veniva da un mondo “altro” e portava con sé la passione dell’esploratore culturale e la forza dell’esperienza umana. Nel suo volto di statua antica brillavano occhi saggi e pazienti, cauti ma non diffidenti, profondi ma non indagatori: occhi intelligenti e buoni. Per me, giovane ricercatrice di Letteratura greca, quello era il primo contatto con una realtà ancora ignota e perfino inquietante. Interagendo al meglio con il suo mentore e amico perugino, Gerardo affilò i suoi attrezzi di filologo classico e di storico nella Biblioteca di Studi Classici e nell’Istituto di Filosofia perugini di cui anch’io facevo parte, tenendo sempre viva la fiamma dell’amicizia con i colleghi. Come potrei dimenticare la relazione da lui presentata al Convegno di Perugia che mi fece sentire l’imbarazzata erede di conquistatori militari, religiosi e rossetti_UNAM_interno.indd 45 19/02/2007 8.59.15 46 | Patrizia Liviabella culturali ben forniti di ambigue motivazioni imperialistiche ma del tutto privi di scrupoli etici? Delle coraggiose scelte sociali e politiche operate da Gerardo al rientro in un Messico ferito e tormentato dagli scontri civili ci giunse, attraverso le cronache entusiaste e fedeli di Livio, un’eco quasi epica che mi colpì profondamente. Quanto poi al suo profondo impegno negli studi di filosofia e di retorica antica, ne conosciamo i felici esiti attraverso i libri e gli articoli pubblicati in Messico e attraverso i Congressi internazionali di retorica tenutisi alla UNAM e promossi da Helena Beristáin, alla cui squisita cortesia devo la lettura, proprio nel congresso del 2002, di una mia relazione sulla macro-retorica nel romanzo di Eliodoro. Né la storia si è fermata lì, perché in anni più recenti ho potuto conoscere l’incantevole e appassionata Alicia (Montemayor), entusiasta studiosa di Policleto, la quale è vissuta a Perugia per circa due anni, ha assistito alle mie lezioni (ma cosa avrei dovuto insegnarle che già non sapesse?) e mi ha deliziato con il dono di un aureo suo libretto sull’arte greca. È poi stata la volta dell’incontro, anch’esso piacevolissimo, con Lourdes (Rojas Álvarez), studiosa finissima di grammatica e di letteratura greca. Ci siamo incontrate nel giugno 2006 in concomitanza con un convegno perugino sull’insegnamento delle lingue greca e latina. Centro delle nostre brevi ma animate e simpatiche discussioni è stato il comune interesse per il romanzo greco d’amore: interesse e desiderio, finanche presunzione, di poter dire ancora qualcosa di inedito in merito a questo genere letterario ormai tanto alla moda. rossetti_UNAM_interno.indd 46 19/02/2007 8.59.15 Esercizi di memoria in onore degli amici della UNAM | 47 Si è spenta invece per sempre (e me ne dolgo profondamente) la speranza di rivedere la carismatica studiosa e cattedratica Paola Vianello, che ebbi la fortuna di sfiorare (solo sfiorare!) durante il II Symposium Platonicum del 1989. rossetti_UNAM_interno.indd 47 19/02/2007 8.59.15 rossetti_UNAM_interno.indd 48 19/02/2007 8.59.15 Alicia Montemayor García Tender puentes. Relaciones entre la Universidad Nacional Autónoma de México y Università degli Studi di Perugia D e junio de 2003a junio de 2005, por invitación del Dr. Livio Rossetti, realicé una estancia doctoral en la Università degli Studi di Perugia, como parte de mi proyecto de doctorado en filosofía titulado La trama de los discursos y las artes: Retórica, poesía y pintura, que realizo bajo la dirección del Dr. Ramón Xirau. Durante ese periodo realicé la parte final de mi estudio, que se centra en el Canon de Policleto de Argos, retomando argumentos filosóficos y literarios, arqueológicos y de la historia del arte. La naturaleza interdisciplinaria de la investigación me brindó la posibilidad de consultar y dialogar con investigadores especializados en la literatura, historia y arqueología de Grecia; de revaluar las premisas de las que había partido, y, en muchos casos, cambiar mis conclusiones. Gracias al consejo del Dr. Rossetti, elaboré un catálogo de textos de y sobre Policleto, el cual fue complementado con la asistencia del Dr. Massimo Nafissi. Dicho catálogo fundamenta la investigación y permite hacer un análi- rossetti_UNAM_interno.indd 49 19/02/2007 8.59.15 50 | Lourdes Rojas Álvarez sis completo de las fuentes, cosa que no se había hecho en los estudios precedentes. En el caso de la historia de Grecia y en particular de la historia de Argos, fue muy importante el contacto con la Dra. Anna Maria Biraschi, quien me sugirió bibliografía sobre el tema, así como el interés del Dr. Maurizio Gualtieri, quien revisó lo que ahora es el primer capítulo de la tesis. Por otro lado, los comentarios del profesor Dr. Filippo Coarelli y del Dr. Francesco Prontera, me hicieron cambiar tanto premisas, como conclusiones, en particular sobre la relación de la escultura y el tratado, que habitualmente se ven como una única obra. No puedo tampoco dejar de mencionar que en todos los cursos a los que asistí en la Università degli Studi di Perugia, los profesores tuvieron la mejor disposición de ayudarme en los temas de mi tesis; tal es el caso de la Dra. Patrizia Liviabella y de la Dra. Anna Giannatiempo. Finalmente, la ayuda que me proporcionó el personal de la Biblioteca di Studi Classici, fue invaluable, sin ella no hubiera podido terminar una investigación que hubiera sido imposible realizar en México. Desde esta perspectiva no puedo sino dar la bienvenida a todo intento de ampliar la relación entre la Universidad Nacional Autónoma de México y la Università degli Studi di Perugia, pues en nuestro contexto el estudio del arte griego y romano ha sido y es problemático, pareciera que hay una necesidad de explicar y justificarse, de dar razones del interés, de mostrar la utilidad de la investigación. Es pues necesario buscar en otro lado, tender puentes, que nos acerquen a la información y a los especialistas en este campo, de tal forma que se pueda apoyar el trabajo de otros tantos estudiantes e investigadores. rossetti_UNAM_interno.indd 50 19/02/2007 8.59.15 Massimo Nafissi Raccontare la storia greca in Messico P asseggio nelle sale dell’Antiguo Colegio de San Ildefonso. Alicia Montemayor, una collega messicana, guida i miei passi e i miei occhi con sicura competenza. Resto ad ammirare i murales, come in tanti altri luoghi di Città del Messico, non ultimo nei piacevoli, ampi spazi del campus dell’UNAM, l’Università Nazionale Autonoma del Messico: testimonianze tutte di una stagione generosa, e forse irripetibile, dell’arte mondiale. Nel Colegio de San Ildefonso è particolarmente facile vedere quanto Diego Rivera avesse meditato e fatto propria la lezione dei pittori rinascimentali. Non sono però uno storico dell’arte, ma uno storico greco. La nostra idea del Messico è quella di un paese dalle forti radici non classiche, starei per dire anticlassiche. Forse perché la stessa identità nazionale è costruita sulla valorizzazione delle radici precolombiane. Più banalmente: loro stanno di là dell’Oceano. I miei interlocutori occasionali trovano sempre divertente il fatto che sia stato a dare lezioni di Storia Greca in Messico. Ebbene sì, fra febbraio e marzo del 2006 ho tenuto un corso di trenta ore sulle antichità di Sparta (neppure storia ateniese, ma storia di quegli spietati guerrafondai degli Spartani) nella terra dei rossetti_UNAM_interno.indd 51 19/02/2007 8.59.15 52 | Alicia Montemayor García Maya e degli Aztechi. Sarebbero meno stupiti se dicessi che ho tenuto un corso d’Egittologia. Dopotutto le piramidi sono sempre piramidi, e la divulgazione disinvolta e stracciona impazza. A pensarci bene, però, quelle facce divertite… Sarà lontano il Messico dal nostro vecchio mondo, ma è anche la Storia Greca che pare un improbabile vezzo da europei ricchi (?), una reliquia da coltivare in omaggio a tradizioni che il tempo s’incaricherà, con la sua saggezza, d’esaurire anche da noi. Insomma, quando gioco sulla sorpresa, faccio un po’ torto ai Greci che – dopotutto – ho nel cuore: ma so bene che soprattutto faccio torto ai miei amici del Colegio de Letras Clásicas e dell’Instituto de Filologia Clásica della UNAM. Non è semplice riconoscenza per gli amici cui devo l’invito, Carolina Ponce Hernández e David Becerra Islas, ma onestà per un soggiorno di cui conservo un ricordo splendido, per ragioni scientifiche e umane. E dunque mi affretto sempre a precisare e a rendere giustizia alla competenza e alla passione dei miei colleghi messicani. Certo, noi abbiamo il privilegio di un contatto più diretto con il mondo classico e con il suo enorme lascito: ma dal punto di vista scientifico è del tutto ovvio che non siamo un ‘centro’ rispetto a una ‘periferia’. Questo è chiaro già dall’atteggiamento degli studenti. Ho avuto una classe di venti studenti del grado e del posgrado. Il loro interesse, che superava ostacoli impervi (posti, ancor più che dal dialetto dorico e dalla non del tutto ovvia grafia delle iscrizioni spartane, dalla mia incompetenza linguistica), era testimoniato da una serie di domande, spesso acute, a fine lezione. E non posso dimenticare che a seguire le mie lezio- rossetti_UNAM_interno.indd 52 19/02/2007 8.59.15 Raccontare la storia greca in Messico | 53 ni c’erano sempre diversi colleghi, con i quali dopo il corso finalmente – per i miei ritmi italici – ci si ritrovava a tavola. E a tavola, e poi nel tardo pomeriggio e a sera, le conversazioni toccano storia, cultura, politica, amici comuni, e naturalmente i nostri studi. Luoghi, persone e momenti hanno lasciato un ricordo nitido: la visita alla biblioteca dell’Instituto de Filologia, con le sue finestre aperte nel verde... Un lungo pomeriggio trascorso visitando la UNAM, i suoi spazi culturali, le biblioteche, il teatro, le opere d’arte contemporanea, sotto la guida di Mercedes, una studentessa del mio corso, e Carlos, uno studente di architettura, e concluso nell’estrema luce del crepuscolo passeggiando nel cuore della città universitaria. Il riflesso di luci e facciate sull’acqua che riempie inattesa uno dei gradini che nitidamente ma dolcemente raccordano i volumi saldi degli edifici... O il caos portato nello studio di David e nella Dirección del Colegio, già in convulsa attività prima del mio arrivo, per le difficoltà create dai fonts greci del mio decrepito Mac. Sono un cultore più o meno consapevole dell’attardamento informatico: si deve ricorrere a una rete di conoscenze incredibilmente disponibile; non ricordo più bene, ma credo che le matrici degli hand-out di una mia conferenza siano uscite da una bella tipografia di Coyoacán (il cui titolare è amico di Sergio, marito di Alicia) verso le 11 di sera... La disponibilità e il calore hanno riempito anche i – purtroppo pochi – giorni ‘liberi’, dedicati alla visita di Città del Messico e a brevi escursioni nei dintorni. Ad una visita alle maestose rovine di Xochicalco, ha fatto seguito il riposo nella casa dell’amico Gerardo Ramírez Vidal, a Cuautla, la città più importante nel rossetti_UNAM_interno.indd 53 19/02/2007 8.59.15 54 | Massimo Nafissi territorio zapatista durante la Rivoluzione Messicana. Nella biblioteca, così ben fornita di volumi sulla retorica antica, e non solo, le conversazioni hanno ripreso i fili intessuti già a Perugia, durante i suoi soggiorni di anni ormai non più vicini: il ricordo ancor vivo degli interessi e delle passioni comuni accendono la speranza d’intessere più stabili e di altri non meno proficui rapporti. rossetti_UNAM_interno.indd 54 19/02/2007 8.59.15 Riccardo Pace Studiare a Papantla e Xalapa! M i chiamo Riccardo Pace e sono nato a Terni nel 1975. Mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Perugia con una tesi di carattere antropologico dal titolo Curanderismo urbano a Papantla de Olarte (Veracruz, Messico): uno studio di caso ed attualmente vivo a Xalapa dove frequento una Maestria in Letteratura Messicana presso l’Instituto de Investigaciones Lingüístico-Literarias della Univerdidad Veracruzana. Il mio amore per il Messico e la sua cultura è nato a Perugia, in seguito alle lezioni dei Seminari di Antropologia Culturale ii e di Antropologia Medica ii tenuti dal Dottor Romolo Santoni. A seguito di queste esperienze didattiche ho cominciato a partecipare alle attività del Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”, prendendo parte alla missione del 1997 del progetto La ruta de la obsidiana. Queste esperienze hanno contribuito alla definizione del mio progetto di tesi che ha avuto un’impostazione antropologico-medica e per la quale, grazie al sostegno del Prof. Tullio Seppilli, del Dottor Romolo Santoni e del Circolo Amerindiamo, nel 1999 mi è stato possibile organizzare una spedizione di ricerca rossetti_UNAM_interno.indd 55 19/02/2007 8.59.15 56 | Riccardo Pace nella città di Papantla, sostenuto dall’Unità dell’INAH (Instituto Nacional de Antropología e Historia) dello Stato di Veracruz e in particolare dal Dottor Hugo García Valencia. Grazie a questa rete di rapporti mi è stato possibile organizzare una serie di interviste con specialisti della medicina tradizionale di Papantla e con antropologi specializzati nella medicina popolare dell’etnia Totonaca. Attualmente, il mio progetto di studio in letteratura qui a Xalapa prevede la realizzazione di una tesi comparativa tra un romanzo dello scrittore messicano Sergio Pitol (Premio Cervantes 2005) intitolato El desfile del amor ed il romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda. Tale progetto di ricerca mi consente di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante i miei studi presso la Facoltà di Lettere di Perugia e, al tempo stesso, di implementare l’analisi letteraria attraverso le conoscenze maturate in ambito antropologico e sociale maturate grazie alla collaborazione con il Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” di Perugia. Ritengo che il bilancio di questa mia esperienza in Messico (quasi dieci anni dal mio primo viaggio e quasi tre anni in totale passati in questo paese) possa considerarsi positiva, anche grazie all’ottimo clima trovato a Xalapa e nella Universidad Veracruzana, città ed istituzione nelle quali l’aver studiato a Perugia costituisce un’ottima credenziale grazie ai rapporti di collaborazione e di scambio che sono stati portati avanti negli ultimi anni dai due atenei. rossetti_UNAM_interno.indd 56 19/02/2007 8.59.15 Julio Pimentel Alvarez Diego Valadés, ponte entre Perugia y México D el 28 al 30 de mayo de 1992, se realizó en Perugia, Italia, un encuentro, en el que participamos varios investigadores del Instituto de Investigaciones Filológicas de la Universidad Nacional Autónoma de México, así como un grupo de investigadores de la Universidad de Perugia. Este encuentro, o coloquio, giró en torno a Diego Valadés y su Rhetorica Christiana. El “Convegno” fue organizado conjuntamente por la Facoltà di Magistero de la Universidad de Perugia y la Fondazione Comunità per lo Studio delle Radici della Cultura dell’Uomo. Cada participante presentó su respectiva ponencia con profundidad y seriedad. Al final de cada ponencia, hubo un respetuoso y fructuoso diálogo entre los ponentes y el público asistente. Por otra parte, la organización de este evento fue de muy alto nivel, y, además, tanto las autoridades como los profesores perusinos nos llenaron de atenciones a todos los mexicanos. Fruto de este “Convegno” fue la publicación: Un francescano tra gli indios / Diego Valadés e la Rhetorica Christiana, Rimini, Il Cerchio Iniziative Editoriali, rossetti_UNAM_interno.indd 57 19/02/2007 8.59.15 58 | Julio Pimentel Alvarez 1995. 246 pp. En ella se recogen todas las ponencias que se presentaron en dicho coloquio. Del encuentro entre investigadores italianos y mexicanos nació un proyecto de colaboración entre el Instituto de Filosofía de la Facoltà di Magistero dell’Università di Perugia y el Instituto de Investigaciones Filológicas de la Universidad Nacional Autónoma de México. Sería muy deseable que se llegara a un amplio convenio de colaboración entre esas dos universidades. Entre muchas otras cosas, podría realizarse conjuntamente la revisión y edición del texto latino de la mencionada Rhetorica Christiana. rossetti_UNAM_interno.indd 58 19/02/2007 8.59.15 Arturo E. Ramírez Trejo Conveniencia y utilidad de un convenio con la Universidad de Perugia S iempre es provechosa la relación académica con instituciones y centros de estudios o universidades tanto nacionales como extranjeras, sobre todo cuando hay disciplinas y campos de investigación comunes o afines. Tal es el caso de la Università degli Studi di Perugia en Italia, en donde sus profesores e investigadores realizan trabajos de alto nivel académico en campos relacionados con la filología, como se puede constatar por las visitas que sus profesores han hecho a nuestro Instituto y a la Facultad de Filosofía y Letras de la UNAM, para impartir conferencias y cursos. Por parte un grupo de investigadores del Instituto de Investigaciones Fil0ológicas de la UNAM tuvimos la oportunidad de participar en un Encuentro organizado por la Universidad de Perugia en 1992 en torno a Diego Valadés y su Rhetorica Cristiana publicada en esa ciudad en 1579; los resultados de ese encuentro se publicaron en una memoria, donde se puede constatar la forma multidisciplinaria del trabajo que dicha universidad propició. rossetti_UNAM_interno.indd 59 19/02/2007 8.59.15 60 | Arturo E. Ramírez Trejo Evidentemente este contacto interinstitucional e interdisciplinario nos ofreció nuevos horizontes para el estudio de la retórica, no sólo de Valadés, sino de la retórica en general y también en otros campos, como en el ámbito de la filosofía, de la historia, del arte y otros. A mí tal encuentro me hizo volver la mirada, después de haber traducido y estudiado la Retórica de Aristóteles, hacia aplicaciones y estudios acerca de la retórica en la Nueva España, como una disciplina teórica, histórica y práctica en la evangelización del Nuevo Mundo. Lo cual no sólo fue una proyección de la investigación en torno a la retórica clásica, sino un enriquecimiento de la doctrina retórica clásica tanto en sus conceptos como en sus normas y en la estructura misma del discurso retórico. Lo cual se ha reflejado en artículos, ponencias, conferencias e investigación bibliográfica. Y lo que ocurrió en la línea de la retórica se dará sin duda en otras líneas de la investigación filológica y de otras disciplinas afines. Por lo cual, parece que un convenio con dicha universidad sería muy provechoso. rossetti_UNAM_interno.indd 60 19/02/2007 8.59.15 Gerardo Ramírez Vidal Mi vinculación con la Università degli Studi di Perugia E n el lejano año de 1986, Livio Rossetti, profesor de Historia de Filosofía Antigua en la Facoltà di Magistero de la Universidad de Perusa, participó, junto con otros estudiosos mexicanos y extranjeros, en el Symposium Platonicum, celebrado en la Universidad Nacional Autónoma de México. Este episodio que podría haber concluido, como muchos otros, con el desenlace previsto de la publicación de las actas del evento académico, dio origen, en cambio, a una relación muy amplia de carácter institucional, entre académicos de la UNAM y la Universidad perusina, en el campo de los estudios clásicos y de las humanidades en general, debido a que los vínculos de trabajo se fueron multiplicando cada vez más con el paso del tiempo. En 1989, varios académicos de la Universidad mexicana participaron en el II Symposium Platonicum, celebrado en Perusa, y luego se dieron intercambios diversos entre ambas instituciones con base en esas primeras experiencias. Por mi parte, tuve la fortuna de haber participado ampliamente de esas relaciones, tanto que mi cercanía con la universidad y con la propia ciudad de Perusa rossetti_UNAM_interno.indd 61 19/02/2007 8.59.15 62 | Gerardo Ramírez Vidal tuvo un sentido mucho más personal. Creo que mi propia formación, e incluso, en buena medida, mi visión del mundo está vinculada con el ámbito cultural de esa añorada ciudad. Toda esa maravillosa experiencia inició en enero de 1991, cuando llegué a la ciudad de Perusa, aconsejado y conducido por la doctora Paola Vianello, en ese entonces mi asesora de tesis de doctorado, para concluir mis estudios de posgrado y gozar de una estancia de investigación para la realización de mi trabajo sobre el pensador ateniense del siglo V a. C., Antifonte de Ramnunte. Mi interés inicial era cumplir cabalmente con mis proyectos, lo cual sucedió a la postre, pues concluí mis estudios y realicé mi tesis de grado, que presenté en 1997 en la Facultad de Filosofía y Letras de la UNAM. Los cursos que frecuenté desde el primer año me abrieron caminos que inicialmente ni siquiera había imaginado. Me refiero, en especial, a los cursos de Historia antigua de Grecia, impartidos por el profesor Gianfranco Maddoli, entonces director del Departamento de Ciencias Históricas de la Antigüedad, y a un curso sobre la antigua religión romana, con el profesor Filippo Coarelli. Este último curso me brindó la oportunidad de participar en dos viajes de estudio que los profesores Coarelli y Mario Torelli organizaron con los estudiantes de arqueología antigua en Grecia central y en las Cícladas de aproximadamente veinte días cada uno. Por su parte, el profesor Maddoli me abrió la oportunidad, primero, de asistir a un congreso sobre la Constitución de los Atenienses de Aristóteles y, luego, de participar como ponente en otro, sobre la Constitución de los Atenienses del pseudo Jenofonte. Un libro rossetti_UNAM_interno.indd 62 19/02/2007 8.59.15 Mi vinculación con la Università degli Studi di Perugia | 63 que publiqué en 2005 sobre esta última obra es el resultado de ese segundo congreso, que fue precedido por reuniones académicas en la casa del profesor Livio Rossetti. Sin esa experiencia perusina, hubiera sido incapaz de llevar adelante un estudio de ese género. Recientemente las relaciones entre la Coordinación de la carrera de Letras Clásicas y los investigadores del Departamento de Ciencias de la Antigüedad de la Universidad Italiana de Perusa se han estrechado, gracias a la iniciativa, en particular, de la doctora Carolina Ponce Hernández, quien también estuvo en esa universidad italiana. Estos vínculos son muy significativos, pues no se deben al interés de una persona en particular, aunque el profesor Rossetti ha intervenido en todo ello, sino a una necesidad de cooperación de parte de los estudiosos mexicanos con los estudiosos italianos de diversas áreas de esa universidad. Tampoco tienen que ver con un tema específico, como podría ser la filosofía antigua, objeto de estudio del citado profesor Rossetti, sino con un amplio espectro de intereses académicos que abarcan, además de la filosofía, la historia y la literatura sobre diversas épocas de la Antigüedad, campo que se ha extendido incluso a asuntos que originalmente nada tenían que ver con los estudios clásicos. En 1991, durante un viaje realizado a México, el profesor Livio se percató, en una conversación de sobremesa, esto es, de manera casual, de la existencia de un libro intitulado Rhetorica Christiana, que el franciscano novohispano Diego Valadés había publicado precisamente en esa ciudad de Perusa, en 1579, bajo los auspicios del Papa Gregorio XIII. Un grupo de especialistas mexicanos habían traducido y publicado rossetti_UNAM_interno.indd 63 19/02/2007 8.59.15 64 | Gerardo Ramírez Vidal recientemente esa obra en el Fondo de Cultura Económica. La advertencia de este hecho despertó la curiosidad en el profesor italiano y motivó, al final, un vivo interés de varios estudiosos de México y de Perusa por avanzar en el conocimiento de esa singular obra, todo lo cual llevó a celebrar, en aquella ciudad, el congreso “Diego Valadés y la Retórica Cristiana”, en mayo de 1992, año también significativo, pues entonces se cumplían 500 años del “descubrimiento” de América. La reunión académica se celebró en el Palazzo Florenzi Waddington, que entonces albergaba la Facultà di Magistero (hoy Facoltà di Scienze della Formazione), y en el convento de San Francesco al Monte, conocido como Monteripido, donde en 1579 Diego Valadés había terminado de escribir y revisar las pruebas impresas de su gran obra. Un amplio grupo de estudiosos mexicanos e italianos nos dimos cita en esos lugares para hablar y preguntarnos sobre la Retórica valadesiana que actualmente es objeto de estudio por parte de especialistas de diferentes partes del mundo, en particular de España. Así, mi vinculación con la Universidad y con los estudiosos de la cultura clásica de Perusa fue mucho más amplia y profunda de lo que inicialmente había planeado, lo que se debió, en parte, a un interés personal y, sobre todo, a las circunstancias culturales que han hecho que mis relaciones actuales con la Universidad se desarrollen casi de manera natural. Lo anterior se manifiesta también en otro tipo de actividades, no complementarias, que desarrollé en el Centro Studi Americanistici, Circolo Amerindiano, dirigido por el doctor Romolo Santoni, quien fue distinguido por el rossetti_UNAM_interno.indd 64 19/02/2007 8.59.15 Mi vinculación con la Università degli Studi di Perugia | 65 Senado de nuestra República con la Condecoración del Águila Azteca, en 1994. El Circolo Amerindiano, integrado sobre todo por maestros y estudiantes de la Universidad de Perusa, es una asociación civil en la cual se estudian y se difunden las culturas americanas, fundamentalmente las aborígenes de Mesoamérica. Mi estrecha relación con los integrantes de esa asociación, aparte de la satisfacción personal, me llevó a interesarme por los problemas antropológicos, que considero constituyen el fundamento de la cultura, en general, y de los estudios clásicos, en particular. El enfoque que le di a mi participación en el congreso ya mencionado de 1992 sobre el tratado de Valadés, que intitulé “La imagen del indio en la Retórica Cristiana de Diego Valadés”, parte de esa nueva orientación que tomó forma gracias al contacto directo con Romolo Santoni y los demás estudiosos y amigos del Circolo Amerindiano, además de las numerosas lecturas que llevé a cabo en la Biblioteca de esa Asociación, en particular las obras de Fray Bernardino de Sahagún, de Guaman Poma de Ayala, de Francesco Passetto y de otros muchos. Fui miembro del Consejo y, desde mi primer contacto con ese centro, no he dejado de participar o de interesarme en sus actividades. Los trabajos que actualmente llevo a cabo tienen la impronta antropológica adquirida en ese entonces. Pero mi vinculación principal, en el ámbito perusino, ha sido con el profesor Livio Rossetti, no tanto por haberme asesorado en mi tesis de doctorado sobre Antifonte (cosa que en sí misma habría resultado intrascendente), sino, en particular, por el permanente contacto que mantuve con él durante mis casi tres años de estancia en Perusa, cuando tuve la ventura de haber rossetti_UNAM_interno.indd 65 19/02/2007 8.59.15 66 | Gerardo Ramírez Vidal gozado del estrecho trato con su esposa, Fiorella, y sus hijos. Durante ese periodo tuve también la oportunidad de frecuentar a otros colegas, como el profesor Claudio Finzi y la doctora Patricia Liviabella; Francesco Prontera y Massimo Nafissi, entre otros muchos. La sensibilidad de mi asesor hacia los problemas discursivos y su “particular” visión de la literatura filosófica platónica y preplatónica, me dotaron de instrumentos no tradicionales para entender la cultura griega antigua. Así, los conocimientos e impulsos culturales que recibí de la Universidad italiana de Perusa, a la cual debo en gran medida mi formación, confluyen en la orientación retórica, abierta y humanista que recibí del profesor Livio Rossetti. Es evidente que la fortuna de haber recibido esas invaluables experiencias tiene su origen en la pasión y visión de Paola Vianello, mi maestra y guía, no sólo en el ámbito académico, pues fue ella quien me impulsó a seguir la vía perusina, sino sobre todo, en la dimensión espiritual, pues los estímulos recibidos fortalecieron una visión del mundo que, en última instancia, gira siempre en torno de la ideología y paideia de mi ilustre maestra. rossetti_UNAM_interno.indd 66 19/02/2007 8.59.15 Lourdes Rojas Álvarez Una visita a Perugia E n junio de 2006 tuve ocasión de visitar la ciudad de Perugia, sede de la Università degli Studi di Perugia, una de las universidades con más tradición en Italia. Había establecido contacto, gracias a los buenos oficios de mi colega Gerardo Ramírez, con la Dra. Patrizia Liviabella Furiani quien amablemente accedió a recibirme. La Dra. Liviabella ha trabajado el campo de la novela griega, precisamente en el marco sociocultural que es el que me interesa desarrollar ahora en mi investigación. Siendo discípula del Dr. Antonio Scarcella, ha seguido la línea de investigación sociológica de éste, aplicando este criterio en sus estudios sobre la novela griega. Al ser miembro de la Petronian Society, la Dra. Liviabella tiene acceso a la información más reciente sobre el tema, por lo que pudo brindarme una excelente ayuda para orientar mi próxima investigación sobre la novela griega; y también me facilitó libros y artículos sobre la novela, lo cual le agradezco profundamente. Uno de los puntos de investigación donde más coincidimos fue el del carácter moralista de la novela griega y que este género tiene más importancia de lo rossetti_UNAM_interno.indd 67 19/02/2007 8.59.15 68 | Lourdes Rojas Álvarez que generalmente se le atribuye, al considerársele sólo un medio de entretenimiento para la sociedad de su tiempo. Quedamos de intercambiar material sobre el tema y seguir charlando sobre él vía correo electrónico y, por qué no, elaborar un trabajo conjunto sobre el tema. Desde luego, quedamos invitadas a tener alguna otra entrevista personal, ya sea en México o en Perugia. Además de nuestra coincidencia sobre la novela griega, comparto con ella el interés por la docencia, y durante mi estancia también pudimos charlar sobre la dificultad de la enseñanza del griego a estudiantes que no tienen ningún antecedente sobre esta lengua, y cuál es la mejor manera de enseñarla. La Dra. Liviabella, con la frescura y sinceridad que la caracterizan, pudo intercambiar conmigo valiosas experiencias que, sin duda, me serán útiles en este quehacer aquí en la UNAM. Y yo quedé de enviarle mis publicaciones sobre la enseñanza del griego aquí en México. No cabe duda que, a pesar de mi corta estancia en la Universidad de Perugia, y gracias a la generosidad de la Profra. Liviabella y del Profesor Nafissi, del Departamento de Historia Antigua, tuve a mi alcance los recursos bibliográficos necesarios para allegarme la información que buscaba, y para comparar métodos de investigación y profundizar en algunos temas de interés para nosotros. Quedo, desde luego, invitada a un mayor intercambio con estos colegas que, espero, fructifiquen en un futuro muy cercano. rossetti_UNAM_interno.indd 68 19/02/2007 8.59.16 Livio Rossetti Una lunga amicizia con la UNAM H o avuto l’onore di partecipare alla costruzione di un articolato tessuto di relazioni non esattamente con il Messico ma con la UNAM, e in particolar modo con i colleghi di area (studi classici e filosofia), e mi avvedo che questa storia è cominciata, nientemeno, nel 1981, per cui sono particolarmente lieto di ripercorrerne le tappe, sia pure in modo sommario, a titolo di ausilio per la memoria. Dunque nel 1981 a Chieti, dove ero professore di Storia della filosofia antica (allora l’Università di Chieti si chiamava ancora Libera Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio”) potei organizzare un congresso internazionale su Eraclito denominato Symposium Heracliteum 1981. Al congresso seguirono due volumi di atti e uno di bibliografia eraclitea che sono apparsi, rispettivamente, nel 1983, 1984 e 1986. A quel congresso partecipò anche un autorevole studioso argentino, Conrado Eggers Lan. Fin qui il Messico non c’entra nulla. Ma intorno al 1984 il prof. Eggers Lan, essendo stato fatto oggetto di pesanti attacchi da parte della giunta militare allora al potere in Argentina, riparò per l’appunto in Messico (e precisamente alla UNAM) rossetti_UNAM_interno.indd 69 19/02/2007 8.59.16 70 | Livio Rossetti come ricercatore, divenendo subito fulcro di un bel gruppo di giovani studiosi tra i quali Nicole Ooms ed Enrique Hülsz. In quella veste poté organizzare, nel 1986, un convegno su Platone denominato Symposium Platonicum al quale partecipai come relatore. Durante i lavori congressuali mi permisi di lanciare l’idea – subito accolta con favore – di un Secondo Symposium Platonicum da celebrare nel 1989 in Italia, e precisamente a Perugia dove nel frattempo mi ero trasferito. Una volta in Messico ho inoltre avuto il privilegio di familiarizzare, i.a., con la cattedratica di greco (di origine italiana) Prof.ssa Paola Vianello de Cordova – che ora ci ha lasciato, lasciando un grande vuoto – e con il suo nutrito gruppo di allievi. Arriviamo al 1989. Viene effettivamente organizzato il Secondo Symposium Platonicum a Perugia, e dal Messico giunge una nutritissima delegazione costituita, oltre che da Conrado Eggers Lan (che nel frattempo era stato reintegrato nella sua cattedra all’Universidad de Buenos Aires), da Juliana González, Enrique Hülsz Piccone, Nicole Ooms e Ute Schmidt (tutti studiosi notoriamente proiettati sulla filosofia greca), la stessa Paola Vianello come grecista e un’altra collega e amica della González che ormai, a distanza di anni, ho difficoltà a indicare con pecisione. Nel 1990, poi, un brillante allievo della Vianello, Gerardo Ramírez Vidal, mi chiese di poter venire a Perugia per completare il suo dottorato di greco e di assumere le funzioni di “asesor externo” del suo programma di ricerca. A Perugia egli arrivò, in effetti, nel marzo del 1991 con il sostegno di una borsa di studio (“beca”) e vi rimase due anni e mezzo, tessendo molte- rossetti_UNAM_interno.indd 70 19/02/2007 8.59.16 Una lunga amicizia con la UNAM | 71 plici e feconde relazioni, in particolare con gli archeologi e con gli specialisti perugini di Storia Greca. Intanto nello stesso 1991 ricevetti l’invito a recarmi di nuovo in Messico per tenere un ciclo di circa dieci lezioni su amichevole invito di Paola Vianello: opportunità unica per cominciare a conoscere quel mondo e i tanti studiosi che, inaspettatamente, mi onorarono della loro presenza al seminario. Il fatto che, in quel seminario, io parlassi di “retorica dei filosofi antichi” risultò significativo perché tra i miei uditori ce n’era un intero gruppo di studiosi dell’oratoria attica (per gran parte allievi della stessa Paola Vianello), per cui la circostanza rese possibile un confronto a distanza fra due culture retoriche assai nettamente diversificate e si rivelò capace di suscitare un interesse scambievole assai intenso e di innescare amicizie durevoli. Fu allora, oltretutto, che ebbi occasione di incontrare e conoscere un illustre ‘dominìco’ della UNAM: il filosofo Mauricio Beuchot Puente. Ricevendomi nel suo studio, Mauricio mi mostrò fra l’altro un libro del Cinquecento che, disse, “fue impreso en Perusa”. Sulle prime non seppi collegare “Perusa” con Perugia, ma poi ci arrivai, e fu così che scoprii, non senza eccitazione, l’esistenza di una Rhetorica Christiana di Diego Valadés, stampata a Perugia nel 1579. Di ritorno in Italia mi precipitai alla Biblioteca Comunale Augusta di Perugia per vedere se per caso vi fosse qualche esemplare del volume e se si sapesse della sua importanza come prima opera di autore amerindiano apparsa in Europa. L’opera c’era e i contatti successivi portarono alla mobilitazione del mio direttore di allora, il Prof. Claudio Finzi, il quale rapidamente prese la decisione di metter mano alla preparazione di un convegno ad rossetti_UNAM_interno.indd 71 19/02/2007 8.59.16 72 | Livio Rossetti hoc, con arrivo a Perugia di un altro robusto manipolo di studiosi messicani. Intanto era a Perugia Gerardo Ramírez Vidal, che non a caso contribuì anche alla sessione perugina su Valadés con una sostanziosa relazione. Ricordo quei due anni e mezzo da lui trascorsi a Perugia come un periodo fervido, di collaborazione e scambio di idee ad ampio spettro, straordinariamente aperto a cose nuove. Fra l’altro nel 1993 egli accettò di predisporre e pubblicare un volumetto (Indici) quale complemento del mio Understanding the Phaedrus per la casa editrice tedesca Academia Verlag. Nel 1997 fui di nuovo in Messico per il conferimento del titolo di Dottore (titolo quanto meno comparabile con il nostro Dottore di Ricerca) al Ramírez Vidal, essendo stato cooptato nel “jury” in qualità di “asesor externo”, e per tenere un ulteriore ciclo di lezioni. Poi nel 1998 ricevetti l’invito a partecipare al Primo Congresso internazionale di retorica in Messico, autorevolmente promosso dalla Dra. Helena Beristáin, e poi di nuovo, nel 2002, al Secondo Congresso internazionale di retorica, sempre alla UNAM e sempre con la direzione della Beristáin (a questa sessione poté partecipare anche una mia allieva, la Dott.ssa Stefania Giombini). Intanto nel 2001 vennero ripubblicati in Germania, per mia iniziativa, gli atti del Symposium Platonicum messicano del 1986. Fu in quegli anni che si stabilì a Perugia anche Virma Donnadiéu Sánchez, interessata a sviluppare sue ricerche sul sogno nel mondo classico, con l’eventualità di iscriversi al nostro corso di dottorato in Letteratura Scientifica e Tecnica Greca e Latina. Il progetto non andò particolarmente avanti, Virma la ritrovai coinvolta nell’organizzazione rossetti_UNAM_interno.indd 72 19/02/2007 8.59.16 Una lunga amicizia con la UNAM | 73 di mostre di artisti messicani a Perugia, cosa anch’essa bella, ma poi venne dal Messico l’impensata notizia della sua morte in circostanze e per cause delle quali tuttora non ho idea. Intanto nel 2003 venne pubblicata una nuova edizione bilingue della Rhetorica Christiana del Valadés (México, Fondo de Cultura Económica) in cui, a p. LXV, Tarsicio Herrera ha l’amabilità di dare ampiamente conto del precedente convegno perugino e dei relativi atti. Nello stesso 2003 un’altra dottoranda messicana, Alicia Montemayor García, chiese e ottenne la borsa di studio per venire a studiare a Perugia sotto la mia direzione, trascorrendo due interi e fecondi anni da noi. Nell’estate 2004 è stato invece Omar Álvarez a venire a Perugia con la sua famiglia per un paio di mesi, cosa che ha quasi automaticamente generato una decisa ripresa dei contatti e l’intensificazione dello scambio di idee fra noi. Ci siamo ritrovati, con l’occasione, anche in una “Sessione presocratica 2004” nel cui ambito Alicia ha parlato di Policleto e del suo Canone, e Omar ha presentato una innovativa relazione su Epicarmo che venne poi ripresa nella sua tesi di dottorato. La presenza non troppo episodica di altri due studiosi messicani tra noi, con connessa frequentazione delle nostre biblioteche, poté di conseguenza arricchirsi di valore simbolico perché, a qualche anno di distanza dalla partenza di Gerardo, diede rinnovata visibilità alla prosecuzione dei rapporti privilegiati che si erano venuti instaurado fra noi di Perugia e la comunità scientifica messicana. Nel settembre 2005 sono stato di nuovo invitato, con cofinanziamento dell’Istituto Italiano di Cultura rossetti_UNAM_interno.indd 73 19/02/2007 8.59.16 74 | Livio Rossetti di Città del Messico, a partecipare a un importante congresso UNAM di studi classici e tenere, con l’occasione, altre lezioni. Ne sono nati altri legami, in particolare il promettente contatto con quell’Istituto e con il suo fervido direttore Prof. Petacco, che in cinque minuti di conversazione trovò il modo di dirmi parole illuminanti: “ma lo sa che le relazioni culturali del Messico con l’Italia sono in larga misura polarizzate sulla vostra zona? E se è così, perché non ufficializzarle in qualche modo?” L’ho preso alla lettera (non avrei potuto fare altrimenti!) e, tornato a casa, ho subito cominciato a esplorare la possibilità di un accordo culturale, ed ho avuto la lieta sorpresa di trovare porte aperte dapprima in Messico (dove, grazie all’entusiasmo e all’operosa collaborazione della collega Aurelia Vargas Valencia, si pervenne ad allestire una bozza di accordo in appena 3-4 giorni!) e poi qui a Perugia, sia in Facoltà (a partire dal nostro preside Romano Ugolini), sia presso l’amministrazione centrale. Venni intanto chiamato a far parte del gruppo di studiosi impegnati nel progetto PAPIIT sulla “tradición retórica hoy” diretto dal Prof. Ramírez Vidal e dell’analogo gruppo, finanziato con un altro progetto PAPIIT e diretto dal Prof. Enrique Hülsz Piccone, che aveva il compito di preparare il Symposium Heracliteum Secundum. Ho quindi partecipato, nel giugno 2006, al Symposium Heracliteum messicano e, oltre all’onore di presiedere la seduta inaugurale e di presentare una delle relazioni, ho avuto la gioia di assistere al lancio di un’idea che considero grande: il concreto proposito, formulato da Daniel Graham (Provo Univ.), di dar vita a una International Presocratic Society. rossetti_UNAM_interno.indd 74 19/02/2007 8.59.16 Una lunga amicizia con la UNAM | 75 Appena più tardi – per la precisione a ottobre – ho visto uscire il volume Estudios clásicos en América en el tercer milenio, a cura di Carolina Ponce Hernández e Lourdes Rojas Álvarez in una collana pubblicata dalla Facultad de Filosofía y Letras della UNAM in collaborazione con il CONACYT. Nella prefazione viene amabilmente ricordato il precedente costituito da Greek Philosophy in the New Millennium, Festschrift in onore del canadese T. M. Robinson, perché inizialmente la Ponce aveva accarezzato l’idea di realizzare insieme con me un più ampio volume sugli studi classici nel terzo millennio, allargando però lo sguardo ai cinque continenti, cosa che non fu possibile per via di certi vincoli amministrativi. Ma ci tengo a dire che Carolina ed io siamo stati davvero sul punto di dar vita a una pubblicazione di notevolissimo respiro – e chissà che non si finisca per realizzarla davvero! Sempre nei fervidi mesi di fine 2006 si è venuta delineando, del resto, anche l’eventualità di una ulteriore sessione ‘transatlantica’ sul Valadés. Ricordo, infine, che a seguito della costituzione della International Plato Society a Perugia nel 1989, vari studiosi messicani, inclusi altri che non ho avuto modo di menzionare, hanno partecipato regolarmente ai Symposia Platonica triennali che, dopo Perugia, hanno avuto luogo a Bristol (1992), Granada (1995), Toronto (1998), Gerusalemme (2001) e Würzburg (2004) e due di loro (prima Ute Schmidt, poi Nicole Ooms) hanno fatto parte del Comitato Esecutivo dell’associazione in rappresentanza dell’America Latina. Anche questi eventi hanno contribuito a cementare una relazione molto ricca, articolata, gratificante e senz’altro rossetti_UNAM_interno.indd 75 19/02/2007 8.59.16 76 | Livio Rossetti meritevole, a mio avviso, di avere un seguito importante. A rinsaldare ulteriormente una così articolata rete di connessioni con gli amici messicani arrivano ora non soltanto l’accordo culturale auspicato dal Prof. Petacco – quello che ha fatto sorgere il desiderio di ricordare almeno qualcuno dei tanti fili che collegano durevolmente l’area umbra con la UNAM e, più in generale, con il Messico – ma anche la prematura, lamentabile scomparsa di una protagonista di queste relazioni, persona conosciuta e stimatissima anche tra noi, oltre che in Messico: quella Vianello il cui ricordo non svanirà certo alla svelta. rossetti_UNAM_interno.indd 76 19/02/2007 8.59.16 Romolo Santoni Il Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” di Perugia e il Messico I l rapporto fra Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” e Messico coincide, di fatto, con la fondazione stessa di questo Centro Studi. Sin da subito infatti, si stabilisce, sia a livello istituzionale che scientifico, una attenzione privilegiata per il paese nordamericano. Questo perché da parte dei membri del “Circolo Amerindiano” si manifesterà sempre, all’interno degli studi americanistici, una predilezione per gli studi e le attività varie riguardanti soprattutto il Messico. Dal canto loro le istituzioni messicane hanno riservato al nostro Centro sempre una attenzione ed una alta considerazione. Il patrimonio documentario 1983. Si inaugura la nostra Biblioteca Specializzata in Americanistica. L’Ambasciata del Messico presenzia con il suo ambasciatore e dona un esemplare anastatico de la Relación de las Cosas de la Nueva España di Hernán Cortés. rossetti_UNAM_interno.indd 77 19/02/2007 8.59.16 78 | Romolo Santoni Nella Biblioteca, nel Museo e nel Centro Documentazione Audio e Video, esiste un cospicuo materiale di provenienza messicana, tanto da fare di questo patrimonio documentario (CEDORICA) una delle raccolte più interessanti del paese, unica nel suo genere. Il progetto Ruta de la Obsidiana Sempre nel 1983 nasce il seminario Ruta de la Obsidiana, il cui scopo è investigare sulle cause della disgregazione della cultura olmeca, sviluppatasi fra gli attuali stati messicani di Veracruz e Tabasco fra il 1500 e il 600 a.C. Nel 1993 il seminario si trasforma in progetto di ricerca Ruta de la Obsidiana e nel 2001 si trasforma in un articolato progetto con 6 (ora con 7) sotto-progetti di ricerca. In seguito la ricerca si è ulteriormente ampliata diventando un progetto di cooperazione scientifica e allo sviluppo (includente la ricerca interdisciplinare e internazionale) che prevede, come punto di arrivo, la costruzione del Centro Cultural del Pueblo de la Mixtequilla “El Niño Jaguar”. La ricerca riceve un sostegno finanziario del Ministero degli Esteri Italiano e del Governo dello Stato di Veracruz; la campagna è a cura delle università e istituti di ricerca inseriti nel progetto, con appoggio logistico della Universidad Veracruzana, del C.S.A. “Circolo Amerindiano” e del Governo di Veracruz. Aquila Azteca Per l’attività svolta a favore della cultura e della storia del Messico, nel 1994 Romolo Santoni è stato insignito rossetti_UNAM_interno.indd 78 19/02/2007 8.59.16 Il “Circolo Amerindiano” di Perugia e il Messico | 79 dell’Ordine dell’Aquila Azteca, che è la massima onorificenza che il Messico dà a cittadini stranieri. Il Convegno Internazionale di Americanistica Nel nostro Convegno Internazionale di Americanistica, la presenza degli studiosi messicani, registrata nell’arco di tutte le 28 edizioni fin qui tenutesi, è inferiore solo, e di poco, a quella italiana. Il Convegno stesso si tiene in prima sede sempre a Perugia. Tuttavia per tre volte, su richiesta di enti scientifici locali, ha avuto una seconda sede in un paese latinoamericano. Così nel 2002 si è tenuto, in seconda sede a San Paolo (Brasile) e nel 2003 a Xalapa (Messico). Nel prossimo ottobre 2006 la seconda sede sarà ancora in Messico, a Mérida. A Xalapa nei giorni 21-23 ottobre 2003 si è svolta la seconda parte del XXV Convegno Internazionale di Americanistica, la cui prima parte si è svolta a Perugia il 9, 10 e 11 maggio; questa edizione del convegno si è realizzata in collaborazione con la locale università ed è stata a carico di quest’ultima e del C.S.A. “Circolo Amerindiano” sia organizzativamente che finanziariamente. Durante il Convegno a Xalapa, al professor Tullio Seppilli è stato consegnato il Dottorato Honoris Causa dalla prestigiosa Universidad Veracruzana di Xalapa. Con questo dottorato il professor Seppilli è di fatto membro del corpo accademico di detta università. Nella edizione di Mérida, 25-29 ottobre 2006, sono iscritti 130 relatori provenienti da 18 paesi. rossetti_UNAM_interno.indd 79 19/02/2007 8.59.16 80 | Romolo Santoni Scambio di studenti e ricercatori 4 membri del nostro Centro Studi sono vincitori di dottorati e borse che stanno svolgendo in Messico con il CIESAS, la Universidad Veracruzana e il Ministero degli Affari Esteri italiano. Nell’ambito del progetto Ruta de la Obsidiana vengono ospitati studenti e ricercatori sia italiani che messicani Nell’estate 2003 quattro studenti della Universidad Veracruzana partecipano alla campagna di scavi presso Orvieto diretta dalla prof.ssa Simonetta Stopponi. Nel 2005 un altro gruppo di studenti dell’Universidad Veracruzana ha partecipato agli scavi diretti dal prof. Paolo Barconi a Gualdo Tadino. Alcuni progetti in programma Realizzazione di una ricerca o seminario permanente sulla emigrazione italiana in Messico; su questo argomento esiste una proposta ancora informale da parte della Universidad Veracruzana, il cui attuale vice-presidente è uno dei promotori della associazione di italiani in Messico; Organizzazione di una mostra fotografica di Daniele Fava sull’Umbria da esporre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico e presso il Museo de Antropología di Xalapa. Realizzazione ed esposizione della mostra fotografica, documentaria e museale sulla cultura contadina messicana con il materiale di proprietà del C.S.A. “Circolo Amerindiano”; per questa esposizione vi sono ac- rossetti_UNAM_interno.indd 80 19/02/2007 8.59.16 Il “Circolo Amerindiano” di Perugia e il Messico | 81 cordi ufficiosi, ma molto avanzati con due istituzioni museali. Realizzazione di alcune mostre della produzione artigianale e tecnologica umbra durante il mese di ottobre, durante il Convegno a Mérida. Si è pensato ad una esposizione di prodotti agro-alimentari (che dovrebbe essere ripetuta a Città del Messico). Presentazione della Università per Stranieri e della Università degli Studi di Perugia, sempre in ottobre, durante i giorni del convegno. Le due università perugine hanno già un intenso afflusso di studenti dal Messico. Rapporti istituzionali fra Regione Umbria e Stato di Veracruz Per i rapporti soprattutto nati all’interno del progetto Ruta de la Obsidiana, la Regione Umbria ha invitato a visitare l’Umbria al governatore di Veracruz ed al rettore della Universidad Veracruzana; il Governatore di Veracruz ha invitato la presidente Lorenzetti a fare altrettanto per lo stato di Veracruz ed una prima visita si è svolta a Perugia da parte di una delegazione veracruzana a Perugia nel recente maggio 2005 di cui facevano parte fra gli altri il vice-rettore della Universidad Veracruzana e il vice-segretario di Educazione e Cultura dello Stato di Veracruz. Il 10 marzo 2006 si è svolto un incontro ufficiale con tema il progetto Ruta de la Obsidiana, al quale erano presenti il governatore di Veracruz, l’ambasciatore italiano in Messico Felice Scauso, l’assessore Cernicchi in rappresentanza di Perugia e dell’Umbria. rossetti_UNAM_interno.indd 81 19/02/2007 8.59.16 82 | Romolo Santoni Istituzioni messicane con cui il Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” ha un rapporto costante di collaborazione. – L’Instituto de Investigaciones Antropológicas de la UNAM: partecipa al progetto Ruta de la Obsidiana; ha un intercambio continuo di pubblicazioni con la nostra Biblioteca; i suoi ricercatori sono una delle maggiori presenze del nostro Convegno; – IL Centro de Investigaciones y Estudios Superiores en Antropología Social (CIESAS) sta partecipando al progetto Ruta de la Obsidiana e ha organizzato la sede di Mérida del nostro XXVIII Convegno; – La Sociedad Latinoamericana de Semiotica ha firmato nel marzo 2006 un accordo di collaborazione con il nostro Centro; – L’Universidad Veracruzana di Xalapa ha firmato nel novembre 2002 un accordo di collaborazione con il nostro Centro Studi; partecipa al progetto Ruta de la Obsidiana; – Il Museo de Antropología di Xalapa (il più importante in assoluto sulla grande cultura messicana degli Olmeca); – Ambasciata del Messico in Italia; – Il governo di Veracruz (stato di cui Xalapa è capitale) sta sostenendo il progetto Ruta de la Obsidiana. Questo vasto e fecondo tessuto di relazioni può solo rendere desiderabile il varo di ulteriori intese volte a promuovere e sostenere l’ulteriore espansione del circuito relazionale con il coinvolgimento del C.S.A. “Circolo Amerindiano” di Perugia. rossetti_UNAM_interno.indd 82 19/02/2007 8.59.16 José Tapia Zúñiga Breve reporte sobre mi estancia en Perugia E n junio de 2001, tuve la oportunidad de llevar a cabo una Estancia de Investigación en la Universidad de Perugia, Italia, con el objeto de recabar material bibliográfico en torno a los Anales de Tácito, y de intercambiar ideas e inquietudes en torno a la Filología Clásica, con profesores e investigadores de dicha Universidad. Sin duda, los resultados de mis actividades académicas en la Universidad de Perugia, fueron más que satisfactorias; en efecto, el apoyo generoso que recibí por parte de los funcionarios de la Biblioteca de dicha Universidad, me permitió recabar abundante y valioso material bibliográfico; así mismo, el intercambio de ideas sobre Filología Clásica con el profesor Francesco Prontera, director del Departamento de Ciencias Históricas de la Antigüedad, y con el profesor Livio Rossetti, del Departamento de Filosofía de la misma Universidad, sin duda me resultó de gran utilidad, amén de la bondadosa generosidad de que fui objeto por parte de ambos profesores. Cabe señalar, en consecuencia, que experiencias de esta índole deberían repetirse con más frecuencia, tal vez institucionalizarse, pues sin duda, nos enriquecen académicamente. rossetti_UNAM_interno.indd 83 19/02/2007 8.59.16 rossetti_UNAM_interno.indd 84 19/02/2007 8.59.16 Paola Vianello de Córdova Considerazioni intorno a un desideratum accademico P er poter comprendere in tutto il suo valore e peso il mio interesse per l’attivazione di rapporti istituzionali tra l’Università degli Studi di Perugia e la Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM), rappresentata in particolare dall’Instituto de Investigaciones Filológicas, con il suo Centro de Estudios Clásicos, e dalla Facultad de Filosofía y Letras, con il suo Colegio de Letras Clásicas, credo opportuno riferire alcuni dati e considerazioni che riposano sulla mia personale e ormai lunga esperienza accademica. Dopo essermi formata come archeologa nella Università degli Studi di Roma e nella Scuola Nazionale di Archeologia presso la stessa università, dove lavorai all’Istituto di Etruscologia e Antichità Italiche sotto la direzione di Massimo Pallottino e dove ebbi come colleghi due futuri professori dell’Università di Perugia, Filippo Coarelli e Mario Torelli, nell’estate del 1966 ebbi modo di impartire, presso l’Università Italiana per Stranieri di Perugia, un breve corso di Archeologia Italiana per professori norvegesi, in inglese, lavorando fianco a fianco con la professoressa di Storia dell’Arte Clara Bargellini, che poi ritrovai ed ho tuttora rossetti_UNAM_interno.indd 85 19/02/2007 8.59.16 86 | Paola Vianello de Córdova come collega nella Facoltà di Filosofia e Lettere della UNAM, qui in Messico. Questa fu la mia prima ed unica esperienza docente a Perugia, però fin da allora m’incurvai come un ponte sull’Oceano fra le due città e le loro principali sedi di studi superiori. Infatti, fin dal 1968, dopo aver lavorato per poco più d’un anno nell’Instituto Nacional de Antropología e Historia come ricercatrice delle culture di Grecia, Roma ed Etruria, entrai a insegnare Lingua y Letteratura Greca nell’UNAM, dove tuttora lavoro come professoressa e ricercatrice. Poi, quando nel 1986 si celebrò in Messico il Symposium Platonicum, promosso dal collega argentino Conrado Eggers Lan, partecipai all’evento traducendo in spagnolo la relazione presentata dal professor Livio Rossetti, che proveniva da Perugia, e durante quell’incontro accademico il metaforico ponte a cui ho accennato si costruì realmente. Con i miei giovani alunni di quel tempo formammo con il professor Rossetti una bella “camerata” accademica: scambi di materiali e di pubblicazioni, stimoli e progetti, una profonda amicizia e una feconda collaborazione. Nel 1989, quando si celebrò a Perugia e a Bevagna il II Symposium Platonicum, in occasione del quale si costituì la International Plato Society, che è divenuta un punto di riferimento obbligato nell’ambito dei nostri studi, i partecipanti provenienti dal Messico eravamo già cinque (i professori Juliana González, C. Eggers Lan, Enrique Hülsz, Nicole Ooms e la sottoscritta). Poi, nel 1991, invitammo il professor Rossetti a impartire un corso sui filosofi presocratici nel Centro de Estudios Clásicos e contammo con un’assistenza così rossetti_UNAM_interno.indd 86 19/02/2007 8.59.16 Considerazioni intorno a un desideratum accademico | 87 numerosa, grazie anche alla traduzione del materiale di studio dall’italiano allo spagnolo, che ci fece desiderar di ripetere l’esperienza anni più tardi. Gli interessi che coprimmo a partire da allora abbracciano varie discipline: la filosofia, la filologia e il diritto nella Grecia antica, oltre alla storia della scienza e la retorica dalle sue origini in Grecia e nella Magna Grecia. E pure da allora cominciarono a darsi i soggiorni accademici di giovani laureati messicani, borsisti della nostra Facoltà, presso l’Università di Perugia: è il caso dei dottori Gerardo Ramírez Vidal e Omar Álvarez Salas (quest’ultimo dottore di ricerca presso l’Università di Torino), della Maestra Alicia Montemayor e della Licenciada Virma Donnadiéu Sánchez, che sfortunatamente non contiamo già più tra noi. Negli ultimi anni, due Congressi Internazionali di Retorica e il primo di Studi Classici in Messico, che si è avvalso della gradita collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura in Messico e a cui sono stati invitati anche i professori perugini Coarelli e Torelli, si sono realizzati avendo come conferenziere invitato il professor Rossetti. Ancor più di recente è poi toccato al professor Massimo Nafissi, lui pure dell’Università di Perugia, di impartire un breve corso e varie conferenze nella Facoltà di Filosofia e Lettere e nell’Istituto di Ricerche Filologiche della UNAM. Il punto di maturazione è giunto, pertanto, perché si formalizzi e sottoscriva un accordo culturale tra le nostre due istituzioni accademiche, con gli opportuni appoggi che esse possano ottenere, con la finalità di facilitare il transito bidirezionale accademico e culturale su quel ponte metaforico costruito tra la Città del Messico e la regione umbra. Un accordo che permet- rossetti_UNAM_interno.indd 87 19/02/2007 8.59.16 88 | Paola Vianello de Córdova ta, per un verso, a giovani dottori di ricerca perugini di trascorrere periodi prolungati (tutto un semestre o un anno, per esempio) d’insegnamento di Filologia Classica o Storia Antica (o altre discipline) nella nostra Università e a giovani dottorandi messicani di intraprendere, continuare o terminare le loro ricerche nelle biblioteche di Perugia con la “tutoría” o la “cotutoría” di professori di quella Università, e per un altro verso, a professori e ricercatori dei due atenei di realizzare dei soggiorni di studio che facilitino le loro ricerche individuali o eventualmente plurinazionali e di poter usufruire di interessanti intercambi di materiali scientifici che vadano a beneficio della qualità del loro lavoro intellettuale. rossetti_UNAM_interno.indd 88 19/02/2007 8.59.16 Indice dei nomi José Francisco Álvarez González, 28 Omar Álvarez Salas, 73, 87 Fabrizio Ammetto, 25, 27, 28 Giulio Andreotti, 16 Paolo Barconi, 80 David Becerra Islas, 52, 53 Clara Bargellini, 85 Helena Beristáin, 34, 46, 72 Mauricio Beuchot Puente, 30, 38, 71 Anna Maria Biraschi, 50 Biancamaria Brumana, 26, 28 Onorato Bucci, 30 Stanislao da Campagnola, 30 Francesca Cantù, 30, 37 Franco Cardini, 31 Adolfo Castañón, 39 Alfonso Castro Pallares, 39 Juan Carlos Chávez, 26 Andra Cernicchi, 81 Filippo Coarelli, 49, 62, 85, 87 Miguel de la Madrid, 39 Fiorella Di Clemente, 16, 66 Virma Donnadiéu Sánchez, 72, 87 Maria Duranti, 30 Conrado Eggers Lan, 41, 69, 70, 86 Gioia Filocamo, 27, 28 Claudio Finzi, 30, 37, 39, 66, 71 rossetti_UNAM_interno.indd 89 19/02/2007 8.59.16 90 | Indice dei nomi Hugo García Valencia, 56 Anna Giannatiempo, 50 Stefania Giombini, 21, 72 Juliana González, 41, 70, 86 Daniel Graham, 74 Maurizio Gualtieri, 50 Luigi Guarnieri Calò Carducci, 30 Roberto Heredia, 30, 38 Tarsicio Herrera, 30, 73 Enrique Hülsz Piccone, 70, 74, 86 Arturo Lara López, 27 Patrizia Liviabella Furiani, 19, 33, 50, 66-68 Rita Lorenzetti, 81 Gianfranco Maddoli, 62 Flavia Marcacci, 21 Sergio Martínez Sánchez, 53 Alicia Montemayor García, 42, 46, 51, 53, 73, 87 Adolfo Morganti, 30 Nicole Ooms Renard, 70, 75, 86 Giuseppe Orefici, 31 Mario Papini, 30 Riccardo Pace, 55 Massimo Pallottino, 85 Julio Palomera, 38 Maria Pecugi Fop, 30, 31 Pier Augusto Petacco, 74 Julio Pimentel Álvarez, 30, 38, 39 Sergio Pitol, 56 Carolina Ponce Hernández, 52, 63, 75 Rodolfo Ponce Montero, 26, 28 Maria Luisa Proietti, 30 Francesco Prontera, 50, 66, 83 Arturo Ramírez Trejo, 30, 38 Gerardo Ramírez Vidal, 30, 34, 38, 42, 45, 53, 68, 70, 7274, 87 Thomas M. Robinson, 42, 75 rossetti_UNAM_interno.indd 90 19/02/2007 8.59.16 Indice dei nomi | 91 Lourdes Rojas Álvarez, 46, 75 Angelo Silvio Rosati, 28 Gaia Rossetti, 30 Carlo Santini, 19 Romolo Santoni, 55, 64, 65, 78 Antonio Scarcella, 45, 67 Felice Scauso, 31 Ute Schmidt, 70, 75 Tullio Seppilli, 79 Simonetta Stopponi, 80 José Tapia Zúñiga, 42 Mario Torelli, 62, 85, 87 Romano Ugolini, 74 Aurelia Vargas Valencia, 74 Paola Vianello 13, 15-17, 21-24, 47, 62, 66, 70, 71, 76 Ramón Xirau, 49 rossetti_UNAM_interno.indd 91 19/02/2007 8.59.16 rossetti_UNAM_interno.indd 92 19/02/2007 8.59.16