n° 77 / LUGLIO 2014
insieme
NotiziE dAlla Banca di Credito Cooperativo di
Vignole E MONTAGNA PISTOIESE
EDITORIALE
Pubblicazione edita dalla Banca di Credito Cooperativo di Vignole e Montagna Pistoiese: Via IV Novembre 108, Olmi Quarrata (PT).
Registrazione tribunale di Pistoia N° 13/1993. Spedizione in abb. postale 70% filiale di Pistoia. Contiene I.P.
Una Banca al servizio
dell’economia reale
PAGINA DEL DIRETTORE
Plafond Casa e
Diamogli Futuro
VITA DELLA BANCA
L’Assemblea dei soci
approva il bilancio 2013
I NOSTRI INTERVENTI
32° Rally degli Abeti e
dell’Abetone
Torna Scala il Caro Scuola
LA FONDAZIONE
A spasso... per il territorio
il territorio
Prato, il nuovo splendore
di Palazzo Pretorio
IL PERSONAGGIO
Federico Pagliai
Celina Seghi
Maria Lucia Querques
banca e clienti
Il mutuo per la casa
in parole semplici
Presente nel tuo futuro dal 1904
in questo numero
In copertina
foto di Franco Benesperi
1 EDITORIALE
• Una Banca al servizio dell’economia reale
2 PAGINA DEL SOCIO
• Una bella storia scritta insieme • Gite sociali • Un ottimo servizio anche il sabato
4 PAGINA DEL DIRETTORE
• Plafond Casa e Diamogli Futuro • Scegliamo la sicurezza
8 vita della banca
Insieme
N° 77 - Luglio 2014
Pubblicazione edita dalla Banca di
Credito Cooperativo di Vignole
e della Montagna Pistoiese
Registrazione Tribunale di Pistoia
n. 13/1993 - Spedizione in abbonamento
postale 70% filiale di Pistoia
Direttore Responsabile: Dario Zona
Comitato di Redazione:
Franco Benesperi, Paolo Biancalani,
Tiziano Caporali, Emanuela Ferri,
Sauro Romagnani, Elio Squillantini
HaNNO collaborato
a questo numero:
Ennio Canigiani,
Alessandra Gabbani,
Paolo Gestri,
Silvia Mauro,
Nicola Messinas,
Claudia Raffalli,
Sara Rosini.
redazione:
Via IV Novembre, 108 - Vignole (PT)
Tel. 0573 7070215 - Fax 0573 717591
ON LINE SU:
www.bccvignole.it
E-MAIL:
[email protected]
Progetto grafico:
Claim Communication, Firenze
Stampa:
Tipografica Pistoiese srl
Tiratura n° 6.000 copie
Chiuso in tipografia il 07/07/2014
• L’Assemblea dei soci approva il bilancio 2013 • Il video “110 anni in 110 secondi”
• Riapre completamente ristrutturata l’agenzia di San Giusto
21 I NOSTRI INTERVENTI
• 32° Rally degli Abeti e dell’Abetone • È nato Bonus bebè
• Torna “Scala il Caro Scuola” • A scuola di banca e murales dei 110 anni
• A Salvatore Gaglio il Premio di poesia Giovanni da San Piero
31 LA MOSTRA
• Poggio a Caiano - Ardengo Soffici. Giornate di paesaggio
32 la fondazione
• Si è concluso il progetto A spasso... per il territorio
34 il territorio
• Prato - Il nuovo splendore di Palazzo Pretorio • La filiera del tessile
• L’Economia della Toscana nel 2013
41 il personaggio
• Federico Pagliai, Celina Seghi, Maria Lucia Querques
48 L’AZIENDA
• L’Angolo Verde - Studio Progetto Giardino • Vivai MGF
52 TURISMO INSIEME
• Trenino Centovalli e Lago Maggiore • La magica atmosfera di Vinci
54 club giovani soci
• Giovani Soci a scuola di golf • Milano Marittima, un week-end da leoni
58 banca e clienti
• Il mutuo della casa in parole semplici
60 il mondo delle bcc
• Il Credito Cooperativo italiano in cifre... e quello regionale
62 BANCHE CON L’ANIMA
• I valori del Credito Cooperativo nelle parole di tre papi
63 MERCATI IN CIFRE
• Sintetica panoramica dei principali indici finanziari nazionali e internazionali
insiemeeditoriale
UNA BANCA AL SERVIZIO DELL’ECONOMIA REALE
di Giancarlo Gori
presidente
BCC Vignole e Montagna Pistoiese
Sono passate solo poche settimane da quando l’annuale
assemblea dei soci ha approvato il bilancio dell’esercizio
2013.
Un appuntamento che ha confermato la grande vicinanza da
parte della compagine sociale e, nello stesso tempo, la vitalità di una Banca ben attrezzata per supportare le esigenze
economiche delle famiglie e delle piccole e medie imprese,
che abbiamo continuato a sostenere nonostante il perdurare
di una congiuntura non favorevole, convinti come siamo che il
ruolo di una banca di credito cooperativo debba essere anticiclico rispetto all’atteggiamento tenuto dal resto del sistema
bancario. Lo testimonia il basso numero di richieste di fido
respinte, solo il 2,92% del totale, e la fiducia che i nostri soci
e clienti ci hanno dimostrato, sia con la crescita della raccolta, sia con l’adesione alla campagna di aumento del capitale
sociale, che resterà aperta fino a settembre.
Nondimeno è mancato il sostegno al gran numero di associazioni che operano nel campo del volontariato sociale, dello
sport, della cultura e del tempo libero, nella tutela della salute
e nella ricerca, in campo religioso e nell’istruzione, oltre a
numerosi enti locali, istituzioni e associazioni di categoria,
favorendo, così, la coesione sociale delle nostre comunità.
Una Banca che anche nel 2013 ha continuato a erogare
credito, rimanendo coerente con la funzione di servizio alla
propria base sociale e alle comunità di cui è espressione.
Lo testimoniano le numerose iniziative e le attività che hanno
valorizzato il rapporto sociale, sotto il profilo culturale, economico e morale, perché siamo consapevoli che proprio i soci
sono il fulcro dell’attività di una banca di credito cooperativo
come la nostra.
Una Banca presente su questi territori da ben 110 anni!
Una Banca, dunque, che ha fatto molta strada, ma molta ne
rimane ancora da fare, per portare il nostro contributo non
solo economico ma anche di idee, per favorire la crescita
delle economie locali, perché nelle nostre comunità ci possa
essere più inclusione e più benessere, più fiducia e più speranza.
EDITORIALE | 1
una bella storia
scritta insieme
C.TOCI/GLICASTUDIO
TIPOGRAFICA PISTOIESE (PT)
di Emanuela Ferri, responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Caro Socio, l’hai ricevuto questo opuscolo, che contiene il programma dettagliato degli
eventi 2014 che la Banca organizzerà per festeggiare la ricorrenza dei 110 anni della sua
fondazione, adatti a grandi e piccini? Se non l’avessi ricevuto, corri in filiale a ritirarlo!
Alcuni dati sui soci
al 30 GIUGNO 2014
INVIACI
LA TUA
MAIL
Totale soci n.
5 9 3 5
Di cui:
Persone fisiche/ditte individuali
4 6 9 7
(di cui giovani soci 18/35 anni n. 948)
Persone giuridiche
1 2 3 8
Sei un socio o un cliente e vuoi essere
aggiornato in tempo reale sui prodotti,
sulle gite, sulle iniziative e le opportunità che la Banca può offrirti? Consulta il sito internet www.bccvignole.it
e inviaci la tua e-mail all’indirizzo
[email protected]
Periodicamente riceverai la nostra
newsletter e manterrai così un filo diretto con la tua Banca!
pagina del socio | 2
09/06/2012
SANTONUOVO A
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16/06/2012
SPEDALINO
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23/06/2012
GITE SOCIALI
2-9 SETTEMBRE 2014
SARDEGNA - I GIARDINI DI CALA GINEPRO
7 giorni meravigliosi presso L’Hotel Resort I Giardini di Cala
Ginepro, un elegante albergo 4
stelle, sulla costa orientale della
Sardegna.
Il Resort, dalle piacevoli linee tipiche dell’architettura locale, è situato all’interno di una tranquilla baia
in località Cala Ginepro, nello
splendido paesaggio del Golfo di
Orosei.
Affrettati a prenotare!
E PER GENNAIO 2015?
Nell’inverno, prepara crema solare, ciabatte e pareo! La nostra Banca sta già pianificando la meta del prossimo inizio anno 2015… Dopo i festeggiamenti della Befana, tutti pronti per intraprendere il viaggio in direzione di CAPOVERDE, CARAIBI...?
La meta al momento è da decidere ma la cosa certa è che sarà una settimana da
sogno in villaggio con possibilità di affascinanti escursioni! Ti aspettiamo...
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all’Ufficio Soci tel. 0573 7070227.
SABATO DA GENNAIO A DICEMBRE 2012
A
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QUARRATA
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A SANTONUOVO
A
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SPEDALINO
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A
A= aperto
pagina del socio | 3
04/09/2010
31/07/2010
17/07/2010
10/07/2010
03/07/2010
19/06/2010
12/06/2010
05/06/2010
29/05/2010
15/12/2014
22/05/2010
01/12/2014
15/05/2010
08/05/2010
17/04/2010
25/10/2014
10/04/2010
18/10/2014
27/03/2010
11/10/2014
04/10/2014
20/03/2010
27/09/2014
13/03/2010
20/09/2014
06/03/2010
13/09/2014
27/02/2010
06/09/2014
20/02/2010
02/08/2014
13/02/2010
26/07/2014
A A A A
Già da tempo la nostra BCC
offre ai soci e ai clienti il
valore aggiunto dell’apertura
dei propri sportelli il sabato
mattina. Per razionalizzare
l’affluenza e poter offrire un
servizio sempre migliore, il
AA
AA
AA
A
AA Consiglio
AA
Adi Amministrazione
A
A
A
A
della Banca ha predisposto
AA
A
A
A AA
A
A
AAun agevole
A
Acalendario
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A
A
delle
aperture, reperibile presso
AA
AA
AA
A
AA ogni
AA agenzia,
A
Ache riproduA
A
A
ciamo per il periodo fino a
AA
A
A
A AA
A
A
AAottobre
A 2014.
A
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A
A
06/02/2010
30/01/2010
23/01/2010
19/07/2014
28/07/2012
SABATO
16/01/201
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12/07/2014
21/07/2012
14/07/2012
07/07/2012
30/06/2012
A SEDEA
A= aperto
A
UN OTTIMO SERVIZIO… ANCHE IL SABATO
PLAFOND CASA
E DIAMOGLI FUTURO
di Elio Squillantini, direttore generale Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Il 2 aprile la Banca di Vignole e Montagna Pistoiese, tra le prime in Italia, ha sottoscritto il contratto
quadro con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per l’adesione al “Plafond Casa”. Ancor prima, il 10 marzo, ha aderito all’iniziativa del Governo denominata “Diamogli Futuro”. Si
tratta di due importanti occasioni nazionali riguardanti i “MUTUI CASA”.
Da un lato (Plafond Casa), la nostra Bcc ha la possibilità di erogare MUTUI CASA con fondi di Cassa Depositi e Prestiti (CDP); dall’altro, i giovani che necessitano di garanzie aggiuntive per poter accedere a mutui
ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale, possono chiedere aiuto al fondo nazionale gestito da Consap. Le due iniziative sono a disposizione dei soci e clienti unitamente o separatamente. Nel dettaglio:
PLAFOND CASA
Permette di erogare mutui ipotecari destinati
all’acquisto di immobili residenziali, prioritariamente abitazioni principali, da parte di privati
con priorità per le coppie giovani. Sono finanziabili anche lavori di ristrutturazione e di accrescimento dell’efficienza energetica.
L’importo finanziabile va da un massimo di
350.000 euro - in caso di acquisto con ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica, a un minimo di 100.000 euro - in caso di
ristrutturazioni.
Le condizioni economiche sono di particolare
favore. Innanzitutto, da evidenziare che la nostra Bcc ha deciso di definire a priori la quota
di tasso di propria competenza, da destinare
alla copertura dei costi. In caso di tasso variabile, lo spread a nostro favore è al massimo pari
allo 0,65%; in caso di tasso fisso, solamente
l’1,25%.
A questi valori deve essere sommata la quota
di spettanza di CDP e il parametro di mercato.
Per maggiore chiarezza: un mutuo a 30 anni a
tasso variabile, attualmente, prevede un tasso
iniziale pari al 3,00%, composto da 0,45 di parametro di mercato (Euribor), 1,90% di quota
CDP e 0,65% per la nostra Banca.
L’operazione prevede, inoltre, la cessione da parte
della Banca a CDP del credito vantato a seguito
della concessione del mutuo; le spese connesse
Esempio di Mutuo Ipotecario “PLAFOND CASA”
Tasso
VariabileFisso
Valore dell’immobile
150.000,00
Importo del mutuo
120.000,00
Durata mutuo
30 anni
Parametro di indicizzazione/base (Euribor / Irs)
0,45
2,40
Maggiorazione CDP
1,90
1,60
Maggiorazione BCC
0,65
1,20
Tasso iniziale
3,00
5,25
Commissioni di istruttoria
1.800,00
Commissioni di istruttoria Socio BCC
1.260,00
Imposta sostitutiva
0,00
Spese perizia di stima
305,00
Premio unico polizza danni su immobile
488,80
Rata mensile
506,07
662,94
TEG
3,1955,548
TEG Socio Bcc
3,158
5,505
I dati sono riferiti alle condizioni economiche disponibili nel Foglio informativo alla data del 20/06/2014
Eventuale abbinamento garanzia “DIAMOGLI FUTURO”
Importo della garanzia rilasciata
TEG Massimo (Tasso Effettivo Globale Medio)
Riduzione Tasso/Oneri per rispetto Teg. Massimo
PAGINA DEL DIRETTORE | 4
60.000,00
3,735,17
NO
SI
alla cessione sono a completo carico della nostra
Bcc. L’iniziativa prevede un plafond a livello nazionale (2 miliardi di euro) e una limitazione in base
al patrimonio della Bcc, quantificabile in circa 23
milioni di euro.
DIAMOGLI FUTURO
La garanzia viene rilasciata, per esattezza, dal
Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, a valere sul Fondo appositamente
costituito mediante decreto ministeriale.
La garanzia può essere richiesta per operazioni
di mutuo ipotecario destinate all’acquisto dell’abitazione principale avente una superficie non
superiore a 95 metri quadri e di ammontare non
superiore a 200.000 euro.
Il TEG del mutuo non può superare il “Tasso
effettivo globale medio”, pubblicato trimestralmente ai sensi della normativa Usura (a oggi il
tetto massimo è, quindi, del 3,73% in caso di
tasso variabile e del 5,17 in caso di tasso fisso)
e la garanzia viene rilasciata gratuitamente.
Il mutuo ipotecario deve essere richiesto e concesso a:
- giovani coppie coniugate, con o senza figli;
- nuclei familiari anche monogenitoriali con figli
minori;
- giovani titolari di un rapporto di lavoro atipico;
aventi un’età inferiore a 35 anni e un reddito
ISEE complessivo non superiore a 40.000 euro;
per quanto attiene il limite di età, questo deve
essere soddisfatto da entrambi i componenti il
nucleo familiare.
I mutuatari non devono essere proprietari di altri
beni immobili a uso abitativo, salvo il caso di acquisizione per successione per decesso, anche
in comunione con altro successore.
La percentuale di copertura della garanzia è pari
al 50%, con un limite massimo di 75.000 euro.
Le due iniziative, a oggi, hanno avuto un buon
riscontro, tenuto conto del mercato attuale, caratterizzato da un numero ridotto di compravendite immobiliari.
La speranza della nostra Bcc è che i giovani e le famiglie del territorio possano sfruttare
appieno queste due importanti opportunità,
permettendo loro, in molti casi, di coronare il
sogno di una vita.
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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. L’iniziativa si avvale dei fondi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti. Prima dell’adesione, leggere il foglio informativo
presso le filiali o consultarlo sul sito www.bccvignole.it alla sezione “Trasparenza”. Offerta soggetta a variazioni in base a quanto stabilito periodicamente da Cassa Depositi e Prestiti
(CDP). Il finanziamento è esente da imposta sostitutiva, salvo diverso pronunciamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Taeg tasso variabile: 2,798%. Il Taeg, calcolato secondo la
normativa vigente, alla data del 16/06/2014, è riferito a un ipotetico finanziamento di euro 100.000,00 a fronte dell’acquisto di un immobile del valore di euro 125.000,00 (LTV 80%),
avente durata 10 anni, tasso euribor 6 mesi 0,438% e spread 1,85%, tasso nominale iniziale 2,30%, rata mensile, con addebito automatico in conto corrente delle rate e senza invio
dell’avviso di scadenza. I costi e gli oneri considerati sono: euro 1.500,00 per spese di istruttoria, euro 0,00 per imposta sostitutiva, euro 500,00 per perizia tecnica, euro 24,00 annuali
per gestione pratica. La Banca si riserva la valutazione del merito creditizio e dei requisiti necessari alla concessione del mutuo.
PAGINA DEL DIRETTORE | 5
SCEGLIAMO
LA SICUREZZA
Con il proliferare delle truffe via web ripassiamo assieme le “tradizionali” regole di utilizzo
internet:
1. accertiamoci sempre che il collegamento ai siti di acquisti on line o siti di home
banking siano preceduti da https (in questo caso il sito è criptato ed i dati inseriti
dovrebbero essere visibili solo ai legittimi
destinatari);
2. sui siti di Home Banking attiviamo, per
maggior sicurezza, oltre all’OTP dispositivo, una ulteriore password dispositiva che
giunga sul cellulare prima dell’invio delle disposizioni (è il caso dell’ “OTP virtuale” offerto gratuitamente alla clientela della BCC
di Vignole e Montagna Pistoiese);
3.creiamo password “robuste” anche sui
siti solo informativi ed evitare sempre di
utilizzare la medesima su tutti i siti;
4. in generale quando si trasmettono i dati
della carta di credito è bene limitare il numero “di maneggiamenti” reali o virtuali e
quindi affidarli a persone o siti conosciuti
e di consolidata reputazione;
5. con le Carte di Credito verifichiamo con
attenzione gli estratti conto, ovvero attiviamo la notifica SMS ad ogni acquisto
di soglia significativa segnalando immediatamente ogni transazione sconosciuta;
6. facciamo un periodico uso delle soluzioni
di estratto conto virtuale offerte dal sito
Relax Banking così da avere l’immediata
percezione di movimenti indebiti in modo
da intervenire tempestivamente per il loro
blocco;
7. quando facciamo operazioni dispositive o
di acquisto on line non si devono aprire
altre pagine del browser e diffidiamo di
qualunque sito che apra pagine automaticamente (popup);
• prestiamo particolare attenzione
all’apertura di email inviate da mittenti sconosciuti, e comunque evitiamo sempre di aprire pagine web
attraverso link giunti via mail;
• teniamo il dispositivo costantemente aggiornato e protetto con un buon
antivirus;
• non memorizziamo password dei
siti più importanti.
Le precauzioni
per gli smartphone
Con l’avvento degli smartphone queste “sacrosante” precauzioni non sono più sufficienti
a proteggerci. Questi strumenti infatti immagazzinano moltissimi
dati relativi alla nostra privacy oltre che
password di accesso
ai siti e nostre abitudini e comportamenti
(cronologia dei siti
visitati, acquisti eseguiti…).
Capita poi che si acceda ad internet utilizzando connessioni WiFi non protette
(presso taluni bar, cinema o più semplicemente si cammini per strada lasciando attivo
il pulsante WiFi o Bluetooth).
Questo comportamento ci può esporre ad
attacchi di hacker (assolutamente non remoti) di persone che, sfruttando le vulnerabilità
del nostro apparecchio ovvero quelle della
rete cui siamo collegati, possono intercettare
una serie sterminata di informazioni che possono avere direttamente o indirettamente un
valore economico quali:
- nostro Nome e Cognome ed indirizzo;
- accedere alla nostra agenda personale di
appuntamenti e di contatti;
- accedere alla lista delle connessioni WiFi
così da intercettare esattamente i nostri
PAGINA DEL DIRETTORE | 6
spostamenti (dove siamo andati in vacanza o nel week end,…);
- cronologie varie di navigazione e di acquisti;
- nostre foto o foto dei nostri cari e quant’altro sia stato caricato sul web;
- leggere i nostri SMS e tutte le mail o conversazioni;
- per non parlare della potenziale perdita del
controllo degli account Google o Apple per
fare degli esempi.
In questo caso stiamo parlando di Attacchi di
rete via Wifi o via Bluetooth.
Il problema è che, anche se il nostro cellulare
fosse “inaccessibile e perfettamente protetto” certe volte alcune reti libere sono trappole
messe su ad arte da truffatori che catturano tutti i dati che passano per quella rete,
“sniffando” il traffico. Se si trova una connessione internet Wi-Fi gratuita in un luogo
pubblico sarebbe meglio evitare di collegarsi
e, senz’altro, evitare di scrivere login e password (o accedere a siti che chiedono login
e password immagazzinate nel dispositivo) e
che quindi possono essere intercettate.
Il Bluetooth difficilmente può essere a rischio
comunque è sempre meglio tenerlo disattivato quando non lo si utilizza.
Come cautelarsi in caso
di furto dello smartphone
E questo nel caso in cui il cellulare sia in nostro possesso. Pensiamo a cosa accadrebbe se smarrissimo o ci rubassero il nostro
smartphone. Un cellulare rubato o smarrito che viene lasciato in stato non protetto,
permette a chi lo trova o lo ruba di leggere
tutta la sua memoria ed accedere ai dati salvati che, spesso, sono estremamente privati.
Se venisse perso sarebbero davvero guai,
anche perché, oltre a perdere i nostri preziosi
dati, un ladro o chi trova il telefonino potrebbe facilmente impossessarsi delle password
dello store e degli account Google, Facebook e della posta elettronica.
Se mettevamo il PIN a protezione dei vecchi
Nokia quando il rischio era di vedersi scaricare il credito in caso di smarrimento, perché
non farlo oggi quando il rischio è decuplicato?
Per una sicurezza contro i furti e gli smarrimenti, conviene installare (o attivare se già
preinstallata) un’applicazione che sia capace di rintracciare lo smartphone o, meglio, di
bloccarlo a distanza e cancellare tutta la memoria distruggendo i dati in esso memorizzati.
Ed ancora, quando si ricevono SMS di spam
contenenti link da cliccare si è di fronte ad
un chiaro caso di Phishing identico a quello
con cui si cercano di ingannare più persone
possibili tramite le Email. Le truffe via SMS
sono quelle che chiedono, con una scusa
qualsiasi, di chiamare un numero di telefono
per riferire informazioni private ad un sistema automatico ovvero di cliccare su un link
che riporta ad una pagina web fasulla con lo
scopo di carpire dati sensibili e / o riservati
(quali password che nessuno è nel diritto di
richiedervi).
Quindi, in conclusione, la Banca di Vignole e
della Montagna Pistoiese ha messo gratuitamente a disposizione della propria clientela
una serie di strumenti all’avanguardia per garantire la sicurezza delle transazioni: la password dispositiva, l’OTP fisico (generatore
casuale di password con validità di pochi secondi) ed un OTP virtuale in aggiunta a quello
fisico (che genera password da utilizzare in
occasione dell’invio delle disposizioni e spedito direttamente su
cellulare). La raccomandazione
è che nessuno strumento può
garantire la sicurezza se non
affiancato ad un consapevole e
prudente utilizzo della cosiddetta tecnologia “amica”.
PAGINA DEL DIRETTORE | 7
L’ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2013
L’esercizio si è chiuso con un utile di 1,52 milioni di euro
Un utile di 1,52 milioni di euro, l’aumento
della raccolta diretta (che si attesta a 674,4
milioni con un +4,46%), il consolidamento
del patrimonio - che ammonta a 76,9 milioni - e un numero di pratiche di affidamento
respinte pari ad appena il 2,92% del totale.
Sono i dati del bilancio 2013 della Banca
di Credito Cooperativo di Vignole e della
Montagna Pistoiese, approvato lo scorso
24 maggio all’unanimità dall’Assemblea
dei soci, che si è riunita presso l’Auditorium
Marcello “Cesare” Fabbri di Quarrata.
Il direttore generale Elio Squillantini ha
illustrato nel dettaglio le voci del bilancio,
rimarcando anche l’inversione positiva delle esposizioni deteriorate nette (sofferenze,
incagli e crediti scaduti). «Malgrado anche
questo esercizio sia maturato in un contesto economico sfavorevole che non ha
interrotto la progressione delle posizioni
in sofferenza - ha detto Squillantini - grazie ad un’attenta e prudente gestione, il
portafoglio crediti non performing, al netto
delle rettifiche di valore, è passato da 62,6
milioni del 31/12/2012 a 60,9 milioni del
31/12/2013, con una riduzione del 2,72%.
Sebbene quindi anche il 2013 sia stato un
anno difficile, la Banca è riuscita a supportare aziende e famiglie del territorio, garantire adeguati accantonamenti (rapporto
tra rettifiche su crediti deteriorati e crediti
deteriorati lordi al 42,41%, contro una media delle Bcc toscane del 32,54%) e conseguire un utile che se rapportato ai conti
economici di molti istituti di credito, di ogni
ordine e grandezza, appare confortante».
Gli utili di esercizio, che ammontano a oltre 1,52 milioni di euro, sono stati così distribuiti: alla riserva legale (almeno il 70%
degli utili netti annuali) 1,1 milioni; a fondi
mutualistici per la promozione e lo sviluppo
della cooperazione 45.702,29 euro (pari al
3% degli utili netti annuali); 7.180 euro al
fondo federale; 102.399,81 euro a distribuzione dei dividendi dei soci, nella ragione
del 2,5% (misura massima non superiore
all’interesse massimo dei buoni fruttiferi
postali aumentato di 2,5%) ragguagliata al
Da sinistra: Paolo Biancalani, presidente del Collegio Sindacale; Daniele Palumbo, vicedirettore Federazione
Toscana Bcc; Giancarlo Gori ed Elio Squillantini, rispettivamente presidente e direttore generale Bcc Vignole e
Montagna Pistoiese.
VITA DELLA BANCA | 8
capitale effettivamente versato; 100 mila
euro per ristorno ai soci (in base all’art. 50
lettera F dello Statuto sociale e alle disposizioni contenute nel Regolamento assembleare), 130 mila euro ai fini di beneficenza
e mutualità.
«Nonostante le difficoltà legate alla perdurante crisi economica - spiega il presidente della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Giancarlo Gori - abbiamo continuato
a svolgere il ruolo di sostegno concreto
all’economia locale, che compete ad una
banca di credito cooperativo. Lo testimoniano il basso numero di richieste di fido
respinte - soltanto il 2,92% del totale - e
la fiducia che i nostri soci ci hanno dimostrato sia con la crescita della raccolta, sia
con l’adesione alla campagna di aumento
di capitale sociale, che resterà aperta fino
a settembre».
Durante l’Assemblea dei soci, che si è
aperta con la Santa Messa officiata da
mons. Paolo Palazzi, è stato proiettato per la prima volta il filmato storico che
ripercorre in 110 secondi i 110 anni della
Banca.
Dario Zona
VITA DELLA BANCA | 9
IL VIDEO “110 ANNI IN 110 SECONDI”
Un lungo applauso dei soci raccolti in Assemblea ha seguito la proiezione del filmato “110
anni in 110 secondi” commissionato dalla Banca nell’ambito delle iniziative per festeggiare il
110° anniversario della fondazione.
Il video - che collabora all’organizzazione e alla
promozione degli eventi per i 110 anni assieme ad altre due aziende socie, ovvero Icona
Studio e Studio Glica - realizzato da Atom
Production s.c. di Quarrata, ricostruisce sotto forma di fiction il momento fondativo della
Banca con la firma dell’atto costitutivo da parte
di don Dario Flori, detto “Sbarra”.Si vedono
poi alcune foto storiche, scene di vita familiare
e di lavoro nella Quarrata di inizio Novecento
(grazie anche a Casa di Zela, che ha messo a
disposizione accessori, attrezzi e ricostruzione
di ambienti d’epoca), fino al passaggio ai giorni
nostri con le riprese effettuate all’interno della
sede centrale della Banca. Un video “emozionale” che sottolinea i valori fondanti che hanno
accompagnato la crescita e lo sviluppo della
Banca e del territorio di riferimento: lavoro,
famiglia, ispirazione cristiana, mutualità. “Una
bella storia scritta insieme”, come recita la frase che chiude il filmato e che accompagna tutte le iniziative per il 110° anniversario della Bcc
Vignole e Montagna Pistoiese.
Il video “110 anni in 110 secondi” (a lato e
sotto due foto tratte dal filmato) è visibile
sul canale youtube della Banca all’indirizzo
http://youtu.be/CTGfKOnmlls.
Un momento delle riprese nella sede della Banca.
VITA DELLA BANCA | 10
CAMPAGNA AUMENTO CAPITALE SOCIALE, C’È TEMPO
FINO AL 30 SETTEMBRE PER LE SOTTOSCRIZIONI
Dal 1° ottobre 2013 al 30 settembre 2014 la Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese
promuove una campagna di sottoscrizione delle proprie azioni rivolta a Soci e non Soci. Sottoscrivere quote di capitale sociale della nostra Banca consente di:
• sostenere concretamente l’economia del nostro territorio;
• rafforzare un modo diverso di fare banca;
• partecipare al dividendo annuale, in proporzione al numero di azioni possedute;
• accedere ai vantaggi bancari ed extrabancari riservati ai soci.
L’attuale valore di una azione è pari a 5,16 euro più 0,51 euro per sovrapprezzo (non dovuto
per chi è già socio).
LA PAROLA AI SOCI: “ECCO PERCHé ABBIAMO ADERITO”
Roberto Rossi, imprenditore
Sono socio da tanti anni, sia con l’azienda che personalmente. Ho aderito alla campagna di aumento di capitale sociale perché ho piacere che la Banca si sviluppi e possa
contribuire alla ripartenza dell’economia del territorio. Diversamente da altre banche più
grandi che sono coinvolte nella finanza speculativa, la Banca di Credito Cooperativo
resta attaccata all’economia reale. Per questo ho scelto di dare il mio piccolo contributo
sottoscrivendo nuove quote sociali.
Liana Ciampolini, impiegata
Sono socia della Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese da più di dieci anni e lo sono
anche mio marito e mia figlia. È la mia banca di riferimento e ho deciso di sostenerla
perché mi ispira fiducia. Ci lavorano persone cordiali e alla mano, e non c’è il distacco
che di solito si avverte tra bancario e cliente. La sottoscrizione di nuove quote del capitale sociale è un investimento e spero che un domani queste azioni possano fruttare.
Renzo Toci, imprenditore
Sono socio della Banca da una quindicina di anni con due aziende e anche le mie due
figlie lo sono. Avendone la possibilità, ho aderito alla campagna di aumento di capitale
sociale perché la Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese possa rimanere un punto
di riferimento stabile per l’economia del territorio. In questo senso l’acquisto di azioni
non è un sacrificio, ma un piccolo contributo personale affinché la banca si mantenga
solida e in grado di aiutare le aziende e le famiglie.
Rossella Gradi, casalinga
Sono nata qui e questa è la Banca dove il mio babbo ha messo i primi soldi. Non ho mai
avuto problemi e ho sempre apprezzato le persone che ci lavorano, con cui c’è un ottimo rapporto. Rispetto ad altre banche abbiamo anche il vantaggio di poter conoscere
personalmente gli amministratori. Il legame è forte: la Bcc di Vignole e della Montagna
pistoiese è come il primo amore e ho aderito alla campagna di aumento di capitale
sociale in segno di riconoscenza e di fiducia.
Leonardo Castellan, dottore commercialista
Ho sottoscritto l’aumento di capitale sociale della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
affinché la banca possa permettere a famiglie e imprese radicate sul territorio di crescere e di svilupparsi. Inoltre come giovane socio e appartenente al Club Giovani Soci ho
deciso di dare un piccolo contributo affinché la banca aiuti noi giovani a crescere da un
punto di vista lavorativo e ad avere una nostra stabilità finanziaria. Noi giovani abbiamo
bisogno di una banca amica che ci aiuti e ci sostenga per costruire un futuro migliore.
Simone Corrieri, tirocinante per l’abilitazione alla libera professione del dottore commercialista
L’aumento di capitale sociale è importante sia per gli aspetti generali di mutualità, ma
anche come forma di investimento personale. È un modo utile per contribuire alla
stabilità di una banca che nel territorio - per me personalmente che sono di Quarrata
- ha sempre contribuito e tuttora sta dando molto. Sono socio non da tanto tempo,
ma mi rendo conto dell’importanza del credito cooperativo e di quanto fa la Banca
anche per noi giovani. Per questo ho deciso di aderire alla campagna di aumento di
capitale sociale.
VITA DELLA BANCA | 11
RIAPRE COMPLETAMENTE RISTRUTTURATA
L’AGENZIA DI SAN GIUSTO
Sala più grande e nuovi uffici
di consulenza.
Durante i lavori, durati due mesi,
l’attività si è trasferita in una
banca mobile blindata
Dopo due mesi di lavori ha riaperto al pubblico, completamente ristrutturata, l’agenzia
di San Giusto della Bcc Vignole e Montagna
Pistoiese, in via Cava 106.
L’intervento ha riguardato sia la parte impiantistica, con un nuovo sistema di trattamento aria, sia la riorganizzazione degli spazi: le
casse restano quattro, ma sono state create
nuove postazioni di lavoro e uffici di consulenza, con un miglioramento delle condizioni di
riservatezza di soci e clienti. La sala di attesa
è leggermente più ampia grazie alla rimozione del box di guardia, da tempo inutilizzato,
e il riposizionamento delle bussole di ingresso, che sono state sostituite. Nuovo anche
il dispositivo bancomat, sempre accessibile
dall’esterno; migliorata inoltre l’accessibilità
alle cassette di sicurezza per i clienti.
L’inaugurazione ufficiale dell’agenzia, a cui
hanno partecipato numerosi soci e clienti, si
è tenuta lo scorso 25 giugno. Dopo il taglio
VITA DELLA BANCA | 12
del nastro e la benedizione dei locali, il presidente Giancarlo Gori e il direttore generale
Elio Squillantini hanno portato il loro saluto
e a seguire la Banca ha offerto un aperitivo
presso il bar “Al caffè”, vicino alla filiale.
«Quella di San Giusto è
stata la prima agenzia che
la nostra banca ha aperto
a Prato nel marzo 1991 afferma il presidente Bcc
Vignole e Montagna Pistoiese Giancarlo Gori -. Oggi
gli sportelli in provincia
sono cinque, di cui uno a
Montemurlo, e i soci pratesi sono oltre 1300. A San
Giusto abbiamo fatto un investimento importante per
dare un servizio migliore a
soci e clienti, che troveranno spazi più confortevoli e
più funzionali per l’attività di
consulenza».
«Per due mesi, durante i
lavori - aggiunge il direttore generale Elio Squillantini - abbiamo assicurato la
piena operatività spostando
l’attività in una banca mobile
blindata, collocata a fianco
della filiale in ristrutturazio-
ne. La struttura provvisoria, avente le stesse dimensioni e caratteristiche dell’agenzia,
ha consentito di evitare i disagi che inevitabilmente la presenza di un cantiere avrebbe
comportato al personale e ai clienti».
VITA DELLA BANCA | 13
LA NOSTRA STORIA
LA COSTITUZIONE
E I PRIMI ANNI
Nella ricorrenza dei 110 anni dalla nostra
costituzione, ripercorriamo, a partire da
questo numero di Insieme, i momenti
più significativi della vita sociale della
Banca.
I testi sono tratti dal volume Cent’anni di
progresso, di Alberto Cipriani, Edizioni Gli
Ori, 2004.
Il 12 ottobre 1904 il notaio Bessi, del consiglio notarile di Firenze, rogò l’atto costitutivo
della società cooperativa in nome collettivo
denominata “Cassa Rurale di Prestiti di San
Michele a Vignole”, nel comune di Tizzana.
La sede fu indicata nell’edificio segnato col
numero civico 100, che doveva essere la
canonica od altra pertinenza della chiesa
del piccolo paese; il fatto che non sia stato
indicato il nome della via fa presumere che
questo agglomerato di case insistesse su
un’unica strada principale, che conduceva
da Agliana agli Olmi, dove incontrava la statale fiorentina.
Erano presenti due testimoni “noti ed idonei”,
il primo dei quali era don Orazio Ceccarelli… i soci fondatori: Dario Flori, ecclesiastico, cinque “coloni e possidenti” (Ottavio
Caramelli, Raffaello Mazzinghi, Luigi
Tuci, Giosuè Marini e Giovanni Giusti),
un semplice colono (Fortunato Gori) e un
“colono e negoziante” (Bernardo Luchetti).
La durata della società era indicata in novantanove anni con lo scopo di “migliorare la
condizione morale e materiale dei suoi soci,
fornendo loro il denaro a ciò necessario, nei
modi determinati nello statuto”. Don Flori era
incaricato delle formalità di legge e di convocare l’assemblea per le deliberazioni del caso
e per le nomine delle cariche sociali.
Risulta già chiaro dall’atto costitutivo che la
società nasceva con scopi tipicamente bancari, quelli cioè di esercitare operazioni creditizie raccogliendo i depositi ed impiegandoli
in prestiti; nell’allegato statuto è chiarito che i
soci “rispondono con tutti i loro averi, in parti
uguali fra essi e solidarmente di fronte ai terzi,
di tutte le obbligazioni sociali”. E ancora, a
chiarimento della formazione del capitale sociale e dei suoi impieghi: “Il capitale sociale è
illimitato. Esso è formato dalla quota dei soci
e dal fondo di riserva”; “Gli utili netti di ciascun esercizio annuo saranno interamente
devoluti al fondo di riserva. Qualora questo
sia divenuto sufficiente ai bisogni sociali, i
frutti di esso ed i successivi aumenti saranno
erogati a vantaggio di un’opera di comune
utilità dei soci o di beneficenza designata
dall’assemblea generale… Le perdite eventuali saranno ripartite fra i soci in parti uguali,
qualora il fondo di riserva non basti”.
Risulta ben chiaro da queste dizioni che la
Cassa svolgeva un’attività bancaria, con
scopi solidaristici, all’interno del gruppo di
VITA DELLA BANCA | 14
operatori rurali che si erano fatti soci e per
fornire aiuto collettivo alle attività riguardanti
la coltura del fondo. Collaterali, ma comunque essenziali, appaiono dunque le azioni
mutualistiche che nel tempo vennero impiantate; fra le quali fu importante, per Vignole,
l’acquisto collettivo dei concimi e la loro distribuzione fra i soci. Vedremo che alcune di
queste attività, compiute per le vie semplici,
dettero luogo a rilievi da parte della Banca
d’Italia.
Del resto tutta l’attività era svolta in modo
volutamente semplice e privo di legami burocratici: l’assemblea generale era convocata
con avviso affisso alla porta della sede (cioè
dei locali parrocchiali) e comunicata verbalmente ai soci, con indicazione del tempo e
degli argomenti da trattare; dopo un’ora dal
temine fissato, l’assemblea deliberava validamente qualunque fosse stato il numero dei
soci intervenuti e le deliberazioni assunte a
maggioranza erano obbligatorie per tutti.
Solo per lo svolgimento anticipato era necessaria la maggioranza qualificata di due
terzi dei soci. Il consiglio di amministrazione
era composto da cinque membri: presidente,
vice presidente e tre consiglieri eletti dall’assemblea. Il presidente o chi ne faceva le veci
rappresentava la società.
L’insieme configurava un organismo snello
ed adeguato alla bisogna di quegli operatori rurali fra cui, evidentemente, tutto poteva
mancare fuorché la fiducia reciproca e che
trovavano, nella loro “banchina”, con estrema
semplicità di procedure, quell’aiuto che altro
maggior istituto di credito mai – mancando
precise garanzie – avrebbe loro offerto. Il che
non vuol dire che la Cassa si proponesse di
agire incautamente: la sua maggior garanzia
veniva dall’unità dei soci (determinata dalla
reciproca conoscenza, dalla comunanza del
lavoro e degli interessi, dalla stessa Chiesa
frequentata che si poneva per tutti come
autorità superiore) e quindi da un profondo
legame solidaristico. Appare anche chiaro
che il centro motore per la costituzione della
Cassa era stato don Dario Flori (certamente
su suggerimento e dietro i consigli di mons.
Ceccarelli); quel don Flori, detto “Sbarra” per
la sua personalità forte e non incline a compromessi, che aveva già avviato iniziative cooperative e mutualistiche. Val la pena di notare che, pur essendo lui l’anima dell’iniziativa,
volle lasciare ad altri la carica di presidente
(riservandosi quella di vice che, come abbiamo visto, lo abilitava a svolgere mansioni per
delega): infatti il verbale della prima assemblea generale (riunita il 12 marzo 1905 nei
locali dell’Unione Professionale delle Trecciaiole, altra creazione di don Flori) indica che
fu eletto presidente Ottavio Caramelli e vice
presidente don Flori. I tre membri del consiglio d’amministrazione furono Raffaello Mazzinghi, Giosuè Marini e Fortunato Gori.
Si è accennato in precedenza al ruolo della
Chiesa, non solo per l’opera determinante
del sacerdote che vi operava e per i locali che
erano stati messi a disposizione, ma anche
e soprattutto per la comunanza di fede che
legava i diversi soci e concorreva a creare
fra loro il forte vincolo di solidarietà. Questa
matrice che qualcuno definì clericale fu del
resto espressa con chiarezza dallo statuto:
“Possono appartenere alla società soltanto
persone professanti la religione cattolica e
ossequianti alle vigenti leggi, di conosciuta
moralità e onestà, che godano della piena
capacità giuridica, risiedano nel territorio del
Comune di Tizzana o vi tengano almeno frequente dimora o continue relazioni d’affari,
sappiano scrivere il proprio nome e cognome e non appartengano al altra Società a responsabilità illimitata”.
Lo scopo di selezione è evidente, ma giustificato dalle ragioni di base cui si è accennato
e dal forte contrasto allora in essere, anche
a Pistoia, fra cattolici e socialisti. Del resto
è nota la ripulsa di mons. Ceccarelli ad un
socialista che aveva fatto domanda per divenire socio della sua Cassa: “no, perché un
socialista non può essere d’accordo con una
Cassa basata sui nostri principi cristiani. Se
vogliono, i socialisti possono fare una Cassa Socialista”. I contrasti vennero anche dai
conservatori che, in località Casini (poco distante da Vignole) “dettero vita ad una specie
di ‘anticassa’ subito soprannominata dagli
amici di don Flori “la bancaccia”. Le operazioni formali per la creazione della Cassa di
Vignole furono concluse dalla registrazione
della società da parte del Tribunale di Pistoia,
con il riconoscimento che “furono osservate
le formalità di legge e l’atto costitutivo non
contiene disposizioni contrarie ai principi generali di diritto e d’ordine pubblico”, e dalla
pubblicazione nel foglio annunci legali della
provincia di Firenze.
Come si è visto dal verbale della prima assemblea, l’attività della Cassa di Vignole iniziò nel 1905. Le notizie dei primi anni sono
scarse e si ricavano esclusivamente da articoli pubblicati nel giornale cattolico pistoiese
VITA DELLA BANCA | 15
La Difesa Religiosa e Sociale. Del resto già
nell’estratto dell’atto costitutivo steso dal notaio Bessi si prevedeva che i documenti sociali venissero pubblicati su tale foglio… A tre
riprese, nel primo anno, il giornale riportò il
confronto fra l’attivo ed il passivo, nel corso
dell’esercizio: al 31 luglio (quindi circa dopo
quattro mesi dall’inizio) il primo era di Lire
11.871,60 ed il secondo di Lire 1.171,60, a
dimostrazione del fatto che nei primi tempi ci
si era occupati soprattutto della raccolta dei
depositi; ad ottobre si era raggiunto il pareggio delle due voci con Lire 21.304 ed al 31
dicembre con Lire 19.606,96. Già commentando il primo resoconto gli amministratori si
mostrarono orgogliosi e soddisfatti: “Bisogna
persuadersi che la Cassa Rurale di Vignole
promette una vita rigogliosa davvero, quando
si ripensi che in soli quattro mesi d’esercizio
è giunta ad avere un tale sviluppo quale può
vedersi dalla presente situazione; e che il numero dei soci da otto che erano in principio
è giunto, compresi gli ultimi ammessi, a quarantacinque”.
Il bilancio del 1908 chiuse con un pareggio
fra attivo e passivo pari a Lire 31.212,88. Tuttavia questa rapida crescita deve aver creato
qualche preoccupazione, forse sulla base di
notizie che venivano da altre Casse. Infatti la
situazione dei bilanci di Vignole, fra il 1906 e
il 1910, appare solida, con chiusure sempre
in pareggio, anche con un’evidente attività
sostanziata in prestiti, interessi sui depositi,
rimborsi, ecc., mentre minime sono le spese
d’amministrazione…
Per molti anni l’unico impiegato della Cassa di Vignole fu il cassiere Giovan Battista
Carradori, detto da tutti “Bistino”, che svolgeva un limitato servizio quando la banca era
aperta. Nel verbale del consiglio di amministrazione del 18 marzo 1958 fu deciso che il
Carradori prestasse servizio per sei giorni la
settimana, escluso il lunedì, ed il compenso
gli fu aumentato da 10 a 20.000 lire mensili.
Nel successivo consiglio (22 marzo) gli amministratori rivolsero un elogio a questo unico impiegato per il lavoro svolto, attribuendo
anche a lui i buoni risultati ottenuti e lodando il suo attaccamento, la propaganda che
faceva fra la gente perché si servisse della
“banchina”. Il buon Bistino, insomma, oltre
che i servizi di banca faceva anche opera di
marketing.
(1.Continua)
Red.
VITA DELLA BANCA | 16
OBIETTIVO 2020 E EXPO 2015: QUALI OPPORTUNITà
PER LE IMPRESE CHE GUARDANO OLTRE CONFINE
“Obiettivo 2020 e Expo 2015: opportunità
e strumenti per le imprese che guardano oltre confine”. È il tema del convegno che si è
tenuto lo scorso 10 maggio presso l’auditorium Marcello “Cesare” Fabbri. «Si è trattato
dell’inizio di un percorso che la Bcc Vignole
e Montagna Pistoiese intende intraprendere
con le imprese e le associazioni di categoria
del nostro territorio - hanno spiegato il pre-
sidente Giancarlo Gori e il direttore generale Elio Squillantini -. Un percorso fatto di
momenti di formazione, con un’attenzione
crescente all’offerta di servizi e prodotti per
finanziare le imprese in vista di questo importante evento mondiale».
Al convegno, organizzato in collaborazione
con il Comune di Quarrata e Iccrea BancaImpresa, sono intervenuti: Giuseppe Oriana,
delegato per i rapporti con i territori della
Giunta nazionale di Confindustria; Massimo
Meliconi, responsabile Estero Iccrea BancaImpresa; Antonello Giacomelli, sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico;
Gianfranco Simoncini, assessore alle Attività produttive della Regione Toscana e Stefano Morandi, presidente della Camera di
Commercio di Pistoia.
Giuseppe Oriana, delegato Expo 2015 per
i rapporti con i territori della giunta nazionale di Confindustria, ha spiegato le occasioni
per le imprese locali di sfruttare l’Esposizione
universale per conquistare nuovi mercati e
nuove opportunità di lavoro. Oriana è partito
dai numeri previsti: 21 milioni di visitatori totali, sette milioni di stranieri, 147 paesi partecipanti, di cui oltre settanta saranno presenti
nei padiglioni.
Cosa possono fare le imprese interessate?
«Ci sono tre filoni - ha detto Oriana -: bandi
di gara, partnership e sponsorship, e il Fuori Expo. Per quanto riguarda i bandi non ci
sono soltanto gli appalti legati alla costruzione dei padiglioni, ma anche selezioni per la
fornitura di prodotti e servizi tra i più vari dai fiori, agli allestimenti, alla ristorazione -.
Per partecipare occorre iscriversi all’albo dei
fornitori e al catalogo delle imprese, in tre diverse lingue, che prevede una spesa di iscrizione.
Ci sono poi le partnership e le sponsorizzazioni, a vari livelli, rivolte principalmente
alle aziende più grandi e strutturate.
E poi c’è il Fuori Expo, una piattaforma gratuita a disposizione delle aziende, che consente loro di entrare a far parte di E 015, ecosistema digitale per mettere in comune dati e
informazioni utili ai visitatori di Expo 2015. Ad
esempio vi hanno già aderito il sistema delle
ville lombarde, la metropolitana di Milano e
Trenitalia. Così, un visitatore che arriva a Malpensa, attraverso una App sul cellulare, potrà sapere se c’è un treno veloce per Firenze,
come raggiungere l’Expo, fino a che ora è
visitabile una villa sul lago di Como. E anche
Giuseppe Oriana, delegato Expo 2015 di Confindustria
per i rapporti con i territori.
VITA DELLA BANCA | 17
le aziende del territorio possono entrare a far
parte di questo ecosistema digitale».
Le imprese possono poi investire e - di concerto con la Regione Toscana - avere un ruolo
all’interno del Palazzo delle Regioni, contiguo
al padiglione Italia. La Regione Toscana è stata
la seconda in Italia ad aver firmato un accordo con Expo spa per avere degli spazi propri:
per il mese di maggio 2015 (mese inaugurale
di Expo 2015) ci sarà una presenza fissa con
stand di 240 metri quadrati all’interno del Palazzo delle Regioni, e anche successivamente
ci sarà un presidio con uffici dedicati.
«L’idea - ha affermato Giuseppe Oriana - è
di aggregare le aziende interessate per aree
territoriali e per comparti di prodotto omogenei, con aziende più piccole che si mettono
insieme in cluster: ad esempio le produzioni
agroalimentari, o la mobilità pulita, visto che
il tema dell’Expo è “Nutrire il pianeta. Energia
per la vita”. Le imprese più grandi potranno sostenere anche investimenti maggiori e
chiedere uno spazio proprio».
Altra sfida è quella di portare i visitatori
dell’Expo in Toscana. «Per far questo ha detto Oriana - a mio modo di vedere occorre
selezionare aree territoriali che abbiano una
particolare vocazione e specifiche competenze produttive e selezionare i paesi target a
cui veicolare il messaggio di comunicazione.
Penso ad alcuni richiami: il vivaismo pistoiese, Pinocchio e la Valdinievole, la musica a
Lucca.
Il modello dovrà essere quello delle ‘Fabbriche aperte’: dobbiamo dare la possibilità
ai visitatori di entrare in zone di produzione:
cantine, fabbriche di mobili, laboratori della
pelle. La Breda, ad esempio, ha dato disponibilità per far visitare la fabbrica e mostrare
la produzione di treni per la mobilità pulita».
Massimo Meliconi, responsabile Estero di
Iccrea BancaImpresa, ha presentato l’attività
della Banca Corporate del Credito Cooperativo, che mette a disposizione delle 385 Bcc
italiane e dei loro soci e clienti servizi avanzati,
in particolare per l’operatività con l’estero e i
processi di internazionalizzazione delle aziende, soprattutto piccole e medie imprese.
Iccrea BancaImpresa ha sede a Roma, 15
succursali in Italia, e due uffici di rappresentanza a Tunisi e a Mosca, quest’ultimo aperto
recentemente. Oltre a una rete di 1500 corrispondenti in tutte le banche internazionali
(esiste anche una associazione di Bcc europee a cui Iccrea BancaImpresa aderisce)
Massimo Meliconi, responsabile Estero di Iccrea BancaImpresa.
che consentono di operare con i principali
mercati esteri.
Iccrea BancaImpresa ha la possibilità di
supportare le aziende con prodotti e servizi
finanziari per operare su tutti i mercati internazionali, anche attraverso accordi con Ministeri, Regioni, Sace, che assicura crediti per
gli esportatori, Sime, Ice, Camere di Commercio e Associazioni di categoria.
«Il sistema camerale ha fatto azioni di avvicinamento ad Expo 2015 tenendo il contatto
con le aziende - ha detto il presidente della
Stefano Morandi, presidente della Camera di Commercio
di Pistoia.
VITA DELLA BANCA | 18
Camera di Commercio di Pistoia Stefano
Morandi -. Lo scopo è realizzare una grande
vetrina per le aziende toscane, organizzare
eventi artistici e incentivare l’offerta turistica
con pacchetti regionali integrati in vista di
Expo 2015; fornire sistemi logistici e di trasporto, in particolare ferroviario, in ausilio alle
necessità dell’Esposizione universale».
La Camera di Commercio di Pistoia cosa
vuole fare? Le azioni illustrate da Morandi
sono quattro: «valorizzazione dei borghi storici medievali del territorio e delle ville la Magia e Smilea, coniugando la promozione dei
beni artistici e del settore vivaistico; promozione di percorsi cicloturistici; valorizzazione
dei percorsi musicali, tra cui il Pistoia blues
di luglio; promozione dei luoghi di Leonardo».
europei. Per poi sottolineare i 500 mila euro
investiti per ottenere gli spazi ad Expo 2015 e
il «programma che l’assessorato all’Agricoltura sta predisponendo per far conoscere le
eccellenze agro-alimentari in tutto il mondo».
«Stiamo lavorando - ha concluso Simoncini - per avere una presenza qualificata della
Toscana e rappresentare non un’immagine
conservativa della nostra regione, ma la forza
della creatività del nostro sistema d imprese».
Il sottosegretario Antonello Giacomelli ha
espresso apprezzamento per il lavoro della
Regione, e per come la Banca di Credito
Cooperativo interpreta il suo ruolo, «perché
L’assessore regionale Gianfranco Simoncini ha ricordato le buone performance delle
imprese toscane nell’export, i cui dati «da inizio 2012 sono tornati al di sopra dei livelli precrisi del 2007». Ha illustrato le iniziative della
Antonello Giacomelli, sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico.
Gianfranco Simoncini, assessore Attività produttive
Regione Toscana.
Regione per sostenere l’accesso ai mercati
esteri delle aziende: dai bandi per l’internazionalizzazione al disegno di riforma del sistema di promozione, fino all’accesso ai fondi
non è facile in una fase in cui nel mondo del
credito tutto spinge ad aggregazioni che
spesso creano soggetti di dimensioni importanti, mantenere attenzione al territorio
e alle sue dinamiche». Poi ha parlato delle
opportunità dell’Expo, del semestre italiano
di presidenza europea e della stagione delle riforme. Infine una presa di posizione: «Se
la Regione ritiene che il distretto del mobile
deve diventare realtà il governo è pronto ad
andare in questa direzione».
Dario Zona
Sul sito http://bccvignole.it/iniziative/promo-sociali/convegni2/ è possibile scaricare gli atti
del convegno e i video proiettati.
Per informazioni, telefonare alla Segreteria Affari Generali al n. 0573 7070227 oppure
inoltrare una richiesta a [email protected].
VITA DELLA BANCA | 19
IL TORNEO NAZIONALE DI CALCIO A 5
Si è svolta a Bra (Cuneo), dal 31 maggio al
2 giugno, la dodicesima edizione del Torneo
Nazionale di Calcio a 5 del Credito Cooperativo, riservato ai dipendenti delle BCC, delle
Società e degli Enti soci di Federcasse. Le
gare si sono svolte presso la struttura del
Centro Sportivo “Madonna dei Fiori”. Un
appuntamento molto atteso e dalle forti caratteristiche unificanti per tutto il Movimento,
che vanno al di là del puro evento sportivo.
«Una manifestazione utile a rafforzare uno
spirito di condivisione e di partecipazione attraverso la formula del leale confronto sportivo - ha evidenziato il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi - in piena sintonia
con l’impostazione valoriale del Credito Cooperativo».
Il Torneo ha rappresentato non solo un entusiasmante evento sportivo ma anche un’importante occasione di incontro e dialogo tra
le BCC, in cui si è manifestata tutta la coesione e l’energia positiva del Movimento del
Credito Cooperativo.
Durante le tre giornate di gare sono scese
in campo 76 squadre maschili e 18 femminili che hanno giocato in totale 243 partite,
facendo diventare questo torneo uno fra i
più prestigiosi di calcio aziendale a carattere
nazionale.
Per l’occasione la città di Bra ha ospitato
oltre 1.500 partecipanti tra atleti, dirigenti,
accompagnatori e personale tecnico, mossi dalla voglia di giocare, ma anche di conoscere e incontrare colleghi provenienti da
tutta Italia, con i quali scambiare proficue
esperienze.
A questa dodicesima edizione, la nostra
Banca ha partecipato con la squadra femminile (nella foto), che ha profuso grande
impegno e attaccamento ai colori sociali, dimostrandosi un gruppo affiatato, sia durante
le partite, sia fuori dai campi di gara.
Queste le atlete che hanno difeso i colori della nostra Banca, riuscendo ad arrivare, con
tre vittorie e due sconfitte, ai quarti di finale:
Elena Balli, Elisa Banfi, Ilaria Corsi, Giulia Gori, Alessia Mollica, Silvia Moscardi,
Giada Palazzo, Marina Romeo, Chiara
Tasselli.
Trainer: Paolo Accardi e Daniele Angelini.
Accompagnatori: Benedetto Feola e, in
rappresentanza del Consiglio di Amministrazione, Franco Benesperi, nostro vicepresidente vicario. Red.
VITA DELLA BANCA | 20
i nostri
interventi
32° RALLY DEGLI ABETI E DELL’ABETONE
Una gara spettacolare e tirata, il 32° Rally degli Abeti e dell’Abetone, che dopo vari colpi
di scena, ha visto la vittoria della coppia Federico Gasperetti e Federico Ferrari, portacolori della Pistoia Corse. La gara - terza prova
del Trofeo Rally Nazionali di “quarta zona” a
coefficiente 1,5, valida per l’Open Rally Toscano, per il Trofeo ACI Lucca e per il Trofeo
Renault Twingo R2 – si è svolta il 31 maggio
e 1 giugno scorsi e ha visto la partecipazione
di 84 equipaggi, a cui si sono aggiunte le 13
vetture dell’Abeti Legend, una passerella di
automobili dal passato glorioso che hanno
fatto da apripista.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione sportiva Abeti Racing, in collaborazione
con l’Automobile Club Pistoia, con il sostegno della Bcc Vignole e Montagna pistoiese
tra gli sponsor.
Il percorso si è snodato su una distanza
complessiva di 269,980 Km, dei quali 74,450
competitivi. Sette le prove speciali, tra cui le
Ronde di Gavinana, il passaggio spettacolare
nell’abitato del paese di Piteglio, e le classiche “Lizzano” e “Torri”, due percorsi presenti
sino dalla prima edizione della gara del 1983.
Federico Gasperetti e Federico Ferrari, la
quinta volta sull’albo d’oro di questo rally,
hanno portato la piccola Renault Twingo R2
da 1600 cc. alla prima vittoria assoluta a livello mondiale, consegnando quindi la Montagna Pistoiese di nuovo alla storia sportiva
di alto livello.
Dietro di loro, sul podio, seconda piazza per
il veloce massese Gabriele Ciavarella, con
Perna, sulla Ford Fiesta R5. Terzo classificato
l’elbano Andrea Volpi, affiancato da Scalabrini, su una Renault Clio R3.
I NOSTRI INTERVENTI | 21
LAMPORECCHIO, GIOVANI MUSICISTI DA TUTTA ITALIA
PER IL CONCORSO NAZIONALE GIULIO ROSPIGLIOSI
Centinaia di giovani musicisti provenienti da tutta Italia hanno partecipato, lo scorso aprile, a
Lamporecchio al 21° concorso nazionale pianistico, chitarristico e di musica da camera “Giulio Rospigliosi”. Il concorso, che vede la Banca
di Vignole e Montagna Pistoiese tra gli sponsor,
è divenuto negli anni uno dei più ambiti in Italia. A curarne l’organizzazione è l’Associazione
Cultura e Musica “Giulio Rospigliosi”, costituitasi nel 1993 con lo scopo di favorire la diffusione
e l’ascolto della musica concertistica presso un
numero sempre maggiore di persone ed in special modo di giovani. E proprio i giovani, invitati
alle audizioni, sono i destinatari dei premi e delle
borse di studio messe a concorso. La giuria è
composta da famosi concertisti e musicologi. E
on l autore ole
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I
ella
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ulturale
uarrata”
’Arte
o une i uarrata
Assessorato alla ultura
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Arte
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uarrata Agliana
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PISTOIA
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PRO-LOCO
uarrata
ponte a elsa
il palio di san lazzaro
Filarmonica
Comunale
“Giuseppe Verdi”
berto 1°
ata
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anche i giovani musicisti premiati nelle scorse
edizioni si stanno affermando a livello internazionale.
Città del Mobile
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di uarrata
Centro di Cultura
e Arte
AL VIA IL PREMIO DI POESIA
CITTà DI QUARRATA
CITTÀ DI
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33° CONCORSO
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INTERN IONALE
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TÀ di QUARRATA”
“CIT
Promosso da Vivaldo Matteoni nel 1982
PISTOIA
La rievocazione storica in costume che si ispira
a un nobile locale, il conte Orlandini, accompagnato per il paese da musici, tamburi e sbandieratori. E una gara fra due contrade che si sfidano
ai giochi della tradizione. In palio, il “cencio”,
PISTOIA
un’opera ispirata alla resurrezione di Lazzaro.
Sono gli ingredienti del Palio di San Lazzaro di
È in pieno svolgimento il Premio internaCittà del
l’alto compiacimento
del
zionale di con
Poesia
Città di Quarrata,
giunto
PonteMobile
a Elsa, la cui 34ª edizione si è svolta lo
Progettazione,
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Quarrata
alla
trentatreesima
edizione
e
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scorso
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Nelle prossime settimane la commissione
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giudicatrice si riunirà per esaminare le liriche
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Palio e coinvolge ogni anno altri artisti nelel. 0573.775252 - cell.del
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e decretare i poeti selezionati, che saranno
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Insiemequest’anno
per scelta dala1904
premiati
il prossimo 19 ottobre, durante una
Michele Paloscia. Ad aggiudicarsi il Palio 2014 è
cerimonia che si svolgerà nei suggestivi ambienti della villa medicea La Màgia, a Quarstata la contrada “Il Piano”, che ha superato 53
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a 48 la contrada “Il Poggio”.
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I NOSTRI INTERVENTI | 22
C
È NATO BONUS BEBÈ
Visto il successo degli anni passati, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha rinnovato per tutto il 2014 l’iniziativa Bonus bebè.
In ogni famiglia ci sono momenti speciali e la
nascita di un figlio è sicuramente il più speciale di tutti. In un momento di grande gioia,
ma anche di riflessione e di progetti per il futuro, la nostra Banca vuole essere vicino alle
famiglie in modo concreto.
Se sei socio della BCC di Vignole e della Montagna Pistoiese da almeno sei mesi
prima della nascita di tuo figlio, hai diritto al
Bonus bebè che consiste in un premio di
500 euro che sarà versato direttamente su
un libretto di deposito a risparmio intestato
al nuovo nato.
«Un piccolo gesto per avvicinare nuovi soci
all’interno della banca - sottolinea il presidente
Giancarlo Gori - e dimostrare concretamente la nostra vicinanza alle famiglie e alle giovani
coppie, nello spirito autentico dei valori della
cooperazione». Si potrà richiedere l’apertura
del libretto dedicato al figlio, semplicemente
presentando il certificato di nascita rilasciato
dal Comune. Il primo versamento di 500 euro
lo farà la BCC di Vignole e della Montagna Pistoiese come dono di benvenuto.
Inoltre, si potrà inviare la foto del neonato
alla Banca e sarà pubblicata sul notiziario
Insieme come augurio speciale. Per ulteriori
informazioni, contattare l’Ufficio Soci (sig.ra
Emanuela Ferri, tel. 0573 7070227) oppure richiedere il depliant dell’iniziativa in ogni
agenzia.
Ed ecco i nuovi nati…
Tommaso Bendini
Cecilia Mattolini
Edoardo Da Vela
Chiara Gelli
Greta Salvadori
Delia Galli
I NOSTRI INTERVENTI | 23
Dedicato agli STUDENTI
CAMPAGNA 2014
SCALA SCUOLA”
IL CARO
TORNA “SCALA IL CARO
SCUOLA
SCONTI DEL 25% ALLE FAMIGLIE SOCIE PER L’ACQUISTO DI LIBRI SCOLASTICI
La Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese
rinnova anche per quest’anno l’iniziativa “Scala il
caro scuola”, che assegna contributi per l’acquisto di libri scolastici ai soci della Banca e a tutti i
giovani studenti figli o nipoti in linea retta di soci
della Banca.
La promozione, in collaborazione con numerose
cartolibrerie dell’area in cui opera la Banca, prevede lo sconto del 25% nell’acquisto di testi per
le scuole medie e superiori, compresi i dizionari
e gli atlanti. La Bcc di Vignole e della Montagna
Pistoiese applicherà uno sconto del 20% calcolato sui valori medi di spesa indicati lo scorso
anno dal Ministero dell’Istruzione; il restante 5%,
calcolato sulla spesa sostenuta, sarà riconosciuto dalle cartolibrerie convenzionate.
Così, ad esempio, uno studente di prima media riceverà dalla Banca un bonus di 58 euro; un
ragazzo iscritto alla prima liceo (classico, scientifico o linguistico) avrà una “dote” di 64 euro,
mentre uno studente del primo anno iscritto ad
un altro indirizzo di studi superiori beneficerà di
un assegno di 55 euro. Cifre a cui va aggiunto
l’ulteriore sconto del 5% applicato dalla cartolibreria.
Per usufruire dell’iniziativa è sufficiente presentarsi nella propria filiale dove sarà possibile ritirare un buono sconto, intestato all’interessato
e firmato dalla Banca stessa, da presentare alla
cartoleria di fiducia.
Lo scorso anno la campagna ha interessato 643
studenti, le cui famiglie, nel complesso, hanno ricevuto dalla Banca contributi pari a 28.400 euro.
«Scala il caro scuola è un’iniziativa concreta con
cui intendiamo promuovere il diritto allo studio e
aiutare i soci e le famiglie - afferma il presidente
della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Giancarlo Gori -. Il nostro impegno in questo campo
è oramai storico: il concorso per borse di studio
è giunto alla 17ª edizione, l’iniziativa “A scuola di
Banca” quest’anno si è allargata alla montagna
pistoiese e per festeggiare il nostro 110° anniversario abbiamo coinvolto i ragazzi delle scuole
del territorio con un concorso video e la realizzazione del murales presso la sede centrale».
Di seguito le 26 cartolibrerie convenzionate per
“Scala il caro scuola 2014”, suddivise Comune
per Comune.
Quarrata
Arcobaleno, via Statale 104.
Elle elle, via Vecchia Fiorentina 278.
Il Giornalibro, via Alighieri 15/A.
Il Quadrifoglio, via Torino 23.
Il Triangolo, via Statale 952.
La Coccinella, via C. da Montemagno 27.
Linea ufficio srl, via della Repubblica 86/A.
Rapezzi di Gori Paola, via Montalbano 124.
soci
Riservato ai
ca
della ban .
Agliana
Un aiuto
Cartomania,
viaconcreto
Roma per
23.l’acquisto dei libri
delledella
scuole
medie17.
inferiori e
Happy scolastici
school, Via
Libertà
superiori.
Montale
Things di Stefanini e Vannucci, via IV Novembre
72/2.
Prato
Cartolibreria Maria, via Mannocci 40.
Edicola cartolibreria Lidiana, via Visiana 32/A.
Montemurlo
Mattei, via Alighieri 2.
Zuccotti Ester Book a coffee, via Montalese 681.
Pistoia
Cartolibreria Archimede, via Fiorentina 576/R.
Libreria via Laura Pistoia, corso Gramsci 73.
San Marcello Pistoiese
Gaggioli Maina, via Orlando 571.
Il Copiatutto, via Villa Vittoria 2.
Cutigliano
Giocart, Via Roma 33.
Larciano
Cartoleria L’erbavoglio, via Leonardo da Vinci 93.
Edicola L’arcobaleno, via Francesca 1146/1152.
Serravalle Pistoiese
Cappellini Romana, piazza Gramsci 12.
Empoli
Libreria Rinascita, via Ridolfi 53.
Lamporecchio
Cartolibreria Verdiani Giovanni, via Martiri del
Padule 2.
Fabrizio Monti, piazza Berni 16.
I NOSTRI INTERVENTI | 24
LA BANCA DI VIGNOLE E DELLA MONTAGNA PISTOIESE
METTE AL BANDO 62 BORSE DI STUDIO
Stanziati 40.500 euro per un’iniziativa giunta alla 17ª edizione
Un legame inossidabile quello tra la Banca di
Vignole e della Montagna Pistoiese e il mondo della scuola. Per il 17° anno consecutivo,
infatti, gli studenti potranno contare su un
importante sostegno economico: le borse
di studio messe a concorso dalla Banca. Il
bando 2014 ne mette in palio 62, per un
importo complessivo di 40.500 euro, così ripartiti: 20 borse di studio da 300 euro per i
ragazzi che conseguiranno la licenza media,
20 riconoscimenti da 600 euro per quanti
conseguiranno la maturità e altre 20 borse
di studio da 1.000 euro per le lauree universitarie (specialistica o magistrale) conseguite
nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2013
e il 30 settembre 2014. Chi si fosse laureato,
nello stesso periodo, con una tesi sul tema
della cooperazione o sul credito cooperativo,
potrà contare su ulteriori 2 borse di studio da
1.250 euro ciascuna.
«Trattandosi di una iniziativa che punta a premiare il merito e le eccellenze» spiega il presidente della Banca Giancarlo Gori «è ovvio
che i premi saranno a vantaggio di soci e figli
di soci che hanno conseguito il proprio titolo
di studio con il massimo dei voti. Con questa
storica iniziativa - continua Gori - dimostriamo concretamente il nostro sostegno alle famiglie e ai ragazzi nel loro percorso di studi.
L’iniziativa va poi a sommarsi ad altre dedicate ai giovani del territorio come i contributi
per l’acquisto dei testi scolastici, le agevolazioni per l’acquisto delle quote associative, il
conto corrente al simbolico costo di 1 euro
al mese, il bonus bebè per la nascita di un figlio e le numerose attività promosse dal Club
Giovani Soci».
«Dal 1998 - conclude il direttore generale
Elio Squillantini - l’annuale appuntamento
delle borse di studio ha consentito la consegna di oltre 600 premi per un ammontare
complessivo di più di 500 mila euro. In un
periodo di difficoltà dell’economia locale e
nazionale come quello attuale, investire nella formazione delle nuove generazioni, rappresenta un valore aggiunto e un segnale di
speranza».
Come da tradizione, la consegna delle borse
di studio avverrà il primo sabato di dicembre nell’Auditorium Marcello «Cesare» Fabbri,
presso la sede centrale della Banca. Maggiori informazioni su www.bccvignole.it.
I NOSTRI INTERVENTI | 25
A SCUOLA DI BANCA E MURALES DEI 110 ANNI
Due giorni di festa, giovedi 29 e venerdi 30
maggio, per premiare i ragazzi protagonisti del
progetto “A scuola di Banca” e quelli che, in
occasione del 110° anniversario dell’istituto di
credito, hanno realizzato il murales nella parete
di fronte all’ingresso della sede centrale.
La Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese continua ad investire nelle giovani generazioni: quest’anno il corso di alta formazione
“A scuola di Banca”, giunto alla sesta edizione
presso l’Istituto del settore economico Capitini
di Agliana, si è esteso all’Istituto tecnico commerciale Fermi di San Marcello Pistoiese (vedi
articolo a pag. 28). Docenti di economia aziendale delle rispettive scuole, affiancati dal personale della Banca, hanno svolto otto incontri-lezioni per far conoscere agli studenti delle
classi quarte e quinte il funzionamento di un
istituto di credito, la disciplina del sistema bancario europeo ed italiano, le autorità creditizie
e di vigilanza, le forme di raccolta e gli istituti
giuridici e contrattuali a tutela del risparmiato-
I NOSTRI INTERVENTI | 26
re, e il modello d’impresa delle
banche di credito cooperativo
come fattore di sviluppo economico e sociale del territorio di
appartenenza.
Al termine del corso, gli studenti
hanno sostenuto un esame finale: i tre che in ciascuna scuola
hanno riportato la votazione più
alta hanno ricevuto premi in denaro e avranno la possibilità di
effettuare uno stage presso la
Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese. Per il Capitini,
sono stati premiati Gabriele
Pacini, Alberto Meniconi e
Gioele Carlesi. A tutti gli studenti è stato inoltre consegnato un attestato di partecipazione,
nell’ambito di una cerimonia tenutasi lo scorso
30 maggio presso l’auditorium Marcello “Cesare” Fabbri a cui hanno partecipato anche i
ragazzi della classe 1°G del liceo artistico Petrocchi (sede staccata di Quarrata), che sotto
la supervisione del professor Daniele Rossi e
del writer pratese Edoardo Buccianti hanno
realizzato il graffito per i 110 anni della Banca.
Ai giovani è stato consegnato anche un gadget
speciale: una tazza che riproduce l’immagine
da loro realizzata nel murales. Nell’occasione,
è stato inoltre, proiettato il filmato storico che
ripercorre in 110 secondi i 110 anni della Bcc
e il video che mostra i giovani al lavoro, mentre
danno vita al graffito.
«Oltre a confermare le iniziative che promuoviamo da tanti anni, come le borse di studio
e i contributi alle famiglie per l’acquisto di libri - afferma Giancarlo Gori, presidente Bcc
Vignole e Montagna Pistoiese - nel 2014 abbiamo coinvolto le scuole del territorio in altre
attività per festeggiare insieme il traguardo dei
110 anni di fondazione della Banca. È nata
così l’idea del murales e del concorso video
“Il mio paese 110 anni fa...o giù di lì” riservato
alle scuole medie. È un modo per avvicinare le
nuove generazioni ai valori della cooperazione
e per renderli parte attiva della comunità in cui
sono cresciuti».
Di seguito i nomi dei ragazzi che hanno “firmato” il murales dei 110 anni della Banca:
Francesca Baglini, Davide Bartalesi, Giulia
Bonacchi, Samuele Caselli, Rosita Cesare,
Giulia Cimarelli, Annachiara Corona, Daniele Dalle Piane, Giulia Fanti, Lorenzo Faragli,
Lorenzo Carlo Gacci, Elisa Gherardotti, Sara
Gualtierotti, Caterina Mari, Giovanni Maria
Karmak Nava, Brigitta Nunziati, Luca Pagliai,
Alexandru Ion Petrescu, Dario Scialabba, Giulia Tancredi.
I BILANCI DELLE BANCHE E DELLE IMPRESE INDUSTRIALI
Di seguito riportiamo un estratto dal tema di Gabriele Pacini, studente dell’Istituto Capitini di Agliana, primo classificato alla prova finale del corso “A scuola di Banca”. La traccia chiedeva di illustrare le differenze e le analogie di un bilancio delle aziende del settore industriale con il bilancio
redatto dalle banche, facendo riferimento sia allo stato patrimoniale sia al conto economico.
Entrambi i bilanci, sia quello delle imprese bancarie, sia quello delle imprese industriali, partono
dai principi di chiarezza, veridicità e correttezza
sul piano finanziario, patrimoniale ed economico. Tuttavia, al momento della redazione del
bilancio, le imprese bancarie tengono conto anche di principi come: il principio di competenza,
adottato peraltro anche dalle imprese industriali;
il principio di continuità dell’attività, che implica
che le valutazioni in bilancio debbano essere effettuate come un’impresa in funzionamento, e
non in liquidazione; il principio di costanza dei
criteri di valutazione, che possono essere cam-
biati solo tramite delle deroghe specificate nella
nota integrativa; il principio di prevalenza della
sostanza sulla forma, che implica che, se una
determinata voce può essere iscritta in diversi
modi nel bilancio, bisogna prediligere quello che
ne evidenzi la sostanza piuttosto che la forma
giuridica; il principio della data di regolamento,
che implica che talune voci dello stato patrimoniale, come quelle che fanno riferimento al portafoglio s.b.f., debbano essere iscritte nel bilancio al momento del loro regolamento, che può
essere stabilito tramite la valuta.
Gabriele Pacini
I NOSTRI INTERVENTI | 27
“A SCUOLA DI BANCA” SI ESTENDE ALL’OMNICOMPRENSIVO
DI SAN MARCELLO. PREMIATI GLI STUDENTI VINCITORI
Premiati all’Omnicomprensivo di San Marcello Pistoiese gli studenti vincitori del programma “A scuola di Banca” riservato alle classi 4ª
e 5ª dell’Istituto Tecnico Commerciale. Il corso, che si è svolto in questo anno scolastico,
è stato organizzato dalla Bcc di Vignole e
Montagna Pistoiese in collaborazione con la
dirigenza della scuola. La premiazione è avvenuta nel corso della giornata che la scuola
dedica da 5 anni alla “Festa della musica”.
Una iniziativa nata 5 anni orsono in ricordo
di Fabrizio De Andrè, poi proseguita con
programmi aderenti a temi sempre attuali e con la partecipazione di gruppi musicali
provenienti da ogni parte della Toscana: «Un
esempio, fra i tanti, di scuola che si apre al
territorio» ha ricordato la preside dell’Omnicomprensivo, Maria Lucia Querques nel corso della premiazione che ha seguito l’incontro (nella foto in alto) fra i dirigenti della Bcc
di Vignole e Montagna Pistoiese, Giancarlo
Gori, presidente; Elio Squillantini, direttore generale; Emanuela Ferri, responsabile
Ufficio soci; la preside ed alcuni rappresentanti del Cai-Montagna P.se, della Pubblica
Assistenza Campo Tizzoro-Bardalone-Pontepetri, Croce Rossa San Marcello e della Misericordia di Pistoia. I premi in denaro
sono stati consegnati a: Claudio Lorenzini,
primo classificato; Clio Cinotti e Angela
Lippi, secondi a pari merito; Giulio Erpichini, terzo. La “Festa della musica” è stata
un’occasione che ha visto riunita una intera
comunità presso l’edificio della scuola media
di San Marcello Pistoiese. L’iniziativa ha avuto molti sponsor fra cui la Bcc di Vignole e
Montagna Pistoiese.
Sauro Romagnani
I NOSTRI INTERVENTI | 28
IL “NOSTRO” GIUGNO AGLIANESE
La BCC Vignole e Montagna Pistoiese sponsor di molti eventi
Sono stati diversi, anche quest’anno, gli
eventi che la nostra Banca ha sostenuto,
fra quelli inseriti nel programma del Giugno
Aglianese 2014, promosso dall’Associazione
Culturale Artigiano, d’intesa con il Comune di
Agliana, che ha coinvolto le associazioni attive sul territorio, le quali hanno risposto con la
consueta disponibilità e l’entusiasmo che da
sempre le contraddistinguono.
Il calendario degli eventi ha visto nella Piazza
Gramsci e nel Parco Pertini il fulcro centrale dei festeggiamenti, dove si sono alternate
serate di spettacoli e intrattenimenti promossi per soddisfare ogni genere di interesse.
Fra le iniziative sostenute dalla nostra Banca, ci preme ricordare il Premio Nazionale
“Giovanni da San Piero”, giunto quest’anno
all’undicesima edizione, il concerto strumentale “Sono solo canzonette”, offerto alla cittadinanza dal Gruppo Bandistico “I Tigrotti” e la
46ma Sagra del Pesce, con oltre 5 quintali di
pesci, fritti nel tradizionale padellone e distribuiti gratuitamente agli intervenuti.
F. B.
I NOSTRI INTERVENTI | 29
A SALVATORE GAGLIO
IL PREMIO DI POESIA
GIOVANNI DA SAN PIERO
Si è svolta domenica 1° giugno, al Cinema teatro Moderno, la serata di premiazione del Premio Nazionale di Poesia “Giovanni da San Piero”, inserito nel programma dei festeggiamenti
del “Giugno Aglianese”, alla presenza del neo
sindaco di Agliana, Giacomo Mangoni e del
presidente della nostra Banca, Giancarlo
Gori.
Il Premio, giunto all’undicesima edizione, è
stato promosso dal “Gruppo Poeti Aglianesi”,
coordinato da Guido Falciani, con il patrocinio del Comune di Agliana, la collaborazione
dell’Associazione L’Agorà e il contributo della
nostra Banca, che sostiene il Premio fin dalla
prima edizione, mettendo a disposizione degli
organizzatori premi in denaro e pubblicazioni
artistiche sul territorio, allo scopo di incentivare, valorizzare e promuovere l’amore e la diffusione della poesia.
Al termine dei lavori, la commissione giudicatrice, composta da Paola Cipriani (presidente),
Franco Benesperi, Angela Desideri, Luigi
Ferri e Italo Frateschi, dopo aver esaminato
oltre cinquecento liriche pervenute anche da
paesi extraeuropei, ha decretato vincitore Salvatore Gaglio, di Santa Elisabetta (AG), con
la poesia Senilità.
Al secondo posto Lajla Pagini di Padova, con
la lirica Perché, mentre al terzo si è classificato
Bruno Santini, di Lastra a Signa (FI).
F. B.
SENILITà
(Nel chiuso del cuore)
Nel chiuso del cuore, nel buio
di questa mia notte infinita,
attende la gemma spaurita
di schiudersi in fiore; e protende
la flebile polla sorgiva
alla rapida riva.
Ne emano la querula voce,
del rivo sognato facendomi foce;
facendomi inquieto cantore
del boccio anelato che in petto mi sta.
Il tempo, mio cuore, è passato
e sogni e speranze ed incanti
echeggiano antichi rimpianti
d’illusa realtà.
Ricordo (ma è solo un ricordo)
che il sole brillava nel cielo
dall’umo proruppi uno stelo
smanioso di petali in nuce.
Che dolce memoria m’induce
che umani pensieri mi desta
quel correre incontro alla festa
per terre e per cieli di luce.
Ricordi di stimmi e di antere
di pollini e api in fermento
di danze amorose del vento
fervore di mie primavere.
Ancora vorresti sbocciare,
trascorse le tante stagioni?
Ancora vorresti sgorgare,
se ardore ormai non sprigioni?
Ma chiusa nel cuore, nel buio
di questa mia notte infinita,
vorrebbe la gemma avvizzita
dischiudersi in fiore;
e l’arida polla sorgiva
vorrebbe balzare alla riva.
Ne emano la querula voce,
del rivo sognato facendomi foce;
facendomi vano cantore
del boccio anelato che mai fiorirà.
Salvatore Gaglio
I NOSTRI INTERVENTI | 30
POGGIO A CAIANO
ARDENGO SOFFICI
GIORNATE DI PAESAGGIO
Prosegue fino al 27 luglio, alle scuderie della Villa Medicea, la mostra Ardengo Soffici.
Giornate di paesaggio, promossa dal Comune di Poggio a Caiano e dal Museo Soffici, a cinquanta anni dalla scomparsa del
grande artista, letterato e poeta.
Curata da Luigi Cavallo, la mostra è l’occasione per vedere riuniti 50 paesaggi,
provenienti da collezioni pubbliche e private, realizzati da Soffici dal 1903 fino al
1963, oltre a 15 dipinti di pittori italiani, fra
i quali Felice Carena, Carlo Carrà, Giorgio
De Chirico, Giovanni Fattori, Achille Lega,
Giorgio Morandi, Ottone Rosai, Lorenzo
Viani e altri.
Da vedere anche le prime edizioni dei libri
di Soffici e una selezione di riviste italiane
Da sinistra Serge Férat, Papini e Soffici, 1909-10.
e francesi delle quali fu direttore, come
Lacerba, Rete Mediterranea, Galleria e La
Ghirba o con cui aveva collaborato, come
La Plume e La Voce.
Ardengo Soffici (1879 - 1964) è stato uno
dei personaggi più importanti del nostro
Novecento. Nato a Rignano sull’Arno, trascorse tutta la sua vita a Poggio a
Caiano, cittadina scelta al suo ritorno
da Parigi, nel 1907, dopo un soggiorno durato sette anni, dove conobbe
i maggiori protagonisti dell’avanguardia francese, da Picasso ad Apollinaire, da Max Jacobs a Braque.
Insieme a Giovanni Papini, fu fondatore della rivista Lacerba, abbracciò
il futurismo, per tornare poi a un naturalismo più oggettivo, da lui definito “realismo sintetico”.
Red.
Ardengo Soffici.
Giornate di paesaggio
Museo Soffici e del ’900 italiano
Scuderie Medicee
Via Lorenzo il Magnifico, 9
Poggio a Caiano (PO)
Fino al 27 luglio 2014
Orario: dal mercoledì alla domenica
10,00-13,00 / 14,30-19,00
Chiuso lunedì e martedì
Una delle opere in mostra. A. Soffici, Casolari, 1912-1913.
LA MOSTRA | 31
Info: 055 8701287 – 348 6543173
[email protected]
www.museoardengosoffici.it
SI È CONCLUSO
IL PROGETTO A SPASSO...
PER IL TERRITORIO
Fondazione
Alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia
la mostra finale e le premiazioni
Si è concluso lo scorso 28 maggio, presso
l’Auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio di Pistoia, il progetto “A spasso… per il
territorio: l’evoluzione storica, la toponomastica
e le colture del comprensorio pistoiese”, promosso e finanziato dalla nostra Fondazione, in
collaborazione con l’Archivio di Stato di Pistoia
e l’Associazione Tagete - Arte Territorio Archeologia - di Quarrata.
Il progetto, giunto alla quinta edizione, era riservato alle classi IV e V delle scuole primarie e,
per la prima volta, quest’anno anche alle scuole
secondarie di primo grado del territorio pistoiese.
L’attività proposta alle classi coinvolte si è incentrata sullo studio e la ricerca storica del territorio ‘agricolo’ di alcune zone della provincia di
Pistoia, con particolare riferimento all’evoluzione dei tipi di coltura, nonché alla toponomastica
e alle trasformazioni dell’ambiente.
Lo scopo è stato quello di collegare l’ambiente
e il territorio di appartenenza con le tematiche
sviluppate all’interno del curricolo scolastico,
per favorire negli studenti la conoscenza delle
radici storiche, artistiche e ambientali e consentire, così, l’acquisizione di una maggiore consapevolezza del rapporto uomo-ambiente.
Con questa iniziativa, la nostra Fondazione si è
proposta di favorire la conoscenza e l’uso consapevole del patrimonio culturale, attraverso la
Banche di Pistoia e
Vignole - Montagna Pistoiese
valorizzazione, in chiave didattica, delle risorse
storiche, artistiche e naturalistiche del territorio,
per promuovere un rapporto sempre più vivace
e proficuo fra scuola e territorio.
Attraverso una conoscenza ‘oggettiva’, con sopralluoghi alle zone prese in esame e la consultazione diretta di documenti e antiche mappe
conservate presso l’Archivio di Stato di Pistoia, gli alunni sono stati guidati all’osservazione,
all’analisi e alla scoperta cognitiva del proprio
territorio. A questa è seguita la fase operativa
per la rielaborazione creativa delle conoscenze
acquisite e delle esperienze, con attività grafico-pittoriche, plastiche, analisi di documenti e
lettura di testi informativi. Le zone territoriali oggetto di studio sono state Pistoia città e la Piana
e il periodo storico esaminato è stato quello dal
1700 fino ai nostri giorni.
Il progetto ha coinvolto otto classi: V A e V B
della scuola primaria “Roccon Rosso” di Pistoia, V A e IV B della scuola primaria “G. Galilei”
del Villaggio Belvedere a Pistoia, V A e V B della
scuola primaria di Valenzatico – Quarrata, II C
della scuola secondaria di primo grado “B. da
Montemagno” di Quarrata e la III C della scuola secondaria di primo grado “E. Fermi” di Casalguidi (PT).
Nel corso della manifestazione è stata presentata la mostra degli elaborati e dei manufatti realizzati dalle scolaresche durante lo svolgimento del progetto e, inoltre, sono stati illustrati i
risultati dell’indagine storico-archivistica e delle
attività svolte dagli alunni. I giovani studenti, in-
LA FONDAZIONE | 32
fine, hanno letto alcuni loro componimenti sull’esperienza vissuta.
Sono intervenuti Franco Benesperi, presidente della Fondazione, Cristina Gavazzi, responsabile della sezione didattica
dell’Archivio di Stato di Pistoia,
Caterina Colombo (suor Clemens) e Vanni Melani, membri
del Consiglio dei Rappresentanti
del Territorio della Fondazione e
del gruppo di lavoro che ha reso
possibile la realizzazione dell’iniziativa, composto da Guido Borselli e da Chetti Barni, responsabile scientifica del progetto. Inoltre,
erano presenti Claudia Casseri
e Chiara Innocenti, le due collaboratrici di “Tagete” che hanno
lavorato con le classi.
Numerosi anche i genitori, le insegnanti e gli
alunni delle scuole coinvolte, che hanno assistito alla cerimonia.
A conclusione della manifestazione sono stati
premiati i migliori elaborati, realizzati dalle classi. Il primo premio è stato assegnato alla V B
della scuola primaria “Roccon Rosso” di Pistoia
e alla II C della scuola secondaria “B. da Montemagno” di Quarrata, il secondo premio alla V
A della scuola primaria “G. Galilei” del Villaggio
Belvedere a Pistoia.
Alle classi non vincitrici, inoltre, sono stati consegnati buoni omaggio per l’acquisto di materiale didattico. A tutte le classi partecipanti,
infine, è stato donato il volume “Campi, vivai,
fabbriche nella pianura pistoiese del Novecento”, quarto numero della collana “Spicchi di storia”, edita dalla Fondazione. Red.
I DISEGNI PARIGINI DI LANDO LANDINI
Promossa dall’associazione culturale Brigata
del Leoncino, con il contributo della nostra
Fondazione, è in corso fino al 23 agosto, al
Museo Marino Marini di Pistoia, la mostra
“Lando Landini, i disegni di Parigi”, curata da Maurizio Tuci, Paolo Gestri e presentata
da Francesco Gurrieri. Una rassegna eccezionale dove viene presentato per la prima
volta, a distanza di sessanta anni, un gruppo
di disegni che l’artista ha realizzato durante i
suoi soggiorni parigini, tra il 1951 e il 1956.
Alcune opere che Landini compose a Parigi
furono esposte nel 1954 alla galleria fiorentina
La Vigna, ma i disegni qui presentati provengono, invece, direttamente dalla soffitta della
vecchia casa paterna di Bonelle e dalla casa
di via San Pietro a Pistoia, dove abitava la sua
compagna Donatella Giuntoli.
Quelli trascorsi a Parigi da Landini, erano
gli anni della rinascita dalla seconda Guerra
Mondiale, con tanta voglia di ripartire da capo
anche nel campo dell’arte e Parigi, al solito,
ne era portabandiera. Nell’atmosfera di generale rinnovamento, la capitale francese dettava, ancora una volta, tempi e modi, indicava i
nuovi percorsi, determinava le scelte.
Landini seppe subito porsi al centro di quel
magma culturale, percependone l’innovazione e la validità, tanto da essere lui il miglior
interprete di Nicolas De Stael e a divulgarlo
in Italia, scrivendo di una sua mostra a Parigi, su “Paragone”, la rivista diretta da Roberto
Longhi, uno dei più acuti e lungimiranti critici
d’arte del Novecento. Nel frattempo, Landini
pubblicava articoli e saggi su “Il Contemporaneo”, il giornale diretto da Romano Bilenchi,
allora tempio della cultura italiana e non solo.
È in questo humus che Lando Landini fissa
sul foglio immagini della città e altre di vari
temi, rivelando sempre quella particolare atmosfera di sospensione, quasi d’attesa, raccontando di fatto quel brillante mondo in divenire, squisitamente espresso dalla leggerezza
grafica che contraddistingue i disegni, che
sono diversi da quelli, pur contemporanei, eppure essi di gran pregio, di radice, e solo di
radice, toscana. Questi lavori parigini hanno
tutt’altra aurea e un respiro che si allarga oltre
le dimensioni del foglio; sono più impalpabili
e propongono immagini che il visitatore stesso è chiamato a definire e interpretare con la
propria personale sensibilità, immagini che
potremmo definire il suo canto libero.
Paolo Gestri
LA FONDAZIONE | 33
PRATO
IL NUOVO SPLENDORE
DI PALAZZO PRETORIO
Sono stati inaugurati nello scorso mese di
aprile, gli importanti lavori di restauro realizzati al Palazzo Pretorio di Prato, simbolo della città, restituito a nuova vita, al termine di
un recupero durato una ventina d’anni e che
ha interessato le decorazioni interne del palazzo, gli affreschi sulle pareti e i meravigliosi
soffitti lignei dipinti.
Di architettura in parte romanica e in parte gotica, l’antico edificio, ritenuto uno dei
palazzi pubblici più belli dell’Italia centrale,
presenta ancora oggi lo stesso aspetto che
doveva avere tra il ‘200 e il ‘300, lasciando intravedere le diverse parti originarie che,
conglobando tre edifici preesistenti, sono
oggi magistralmente unite nella nuova costruzione.
Composto in parte da mattoni rossi e in parte
da pietra alberese bianca, il Palazzo è decorato da eleganti bifore e da numerosi stemmi
di podestà e vicari, molti dei quali in pietra,
ma ve ne sono anche in marmo e in terracotta, disseminati sulle pareti esterne che guardano la piazza.
Voluto come sede del Capitano del Popolo,
completano l’edificio una scala esterna che
conduce al primo piano, l’orologio e un piccolo campanile a vela.
All’interno si può ammirare di nuovo la collezione del museo, costituita da circa 3.000
opere, fra dipinti, sculture, disegni, tessuti, abiti e altri manufatti, fra i quali spiccano
i capolavori di Bernardo Daddi, Giovanni
Bernardo Daddi, Storia della Sacra Cintola,
tempera e oro su tavola - 27,5x22,2 cm. Anno 1337-1338.
da Milano, Donatello, Filippo e Filippino
Lippi, Alessandro Allori, Santi di Tito e
Lorenzo Bartolini.
Le prime notizie documentate risalgono al
1284, quando il capitano della Massa di Parte Guelfa, Francesco de’ Frescobaldi, acquistò parte dell’edificio turrito dei Pipini per
destinarlo a sede delle magistrature forestiere, del tribunale e delle prigioni.
Filippo Lippi, Madonna della Cintola (1456-1466),
dipinta per il monastero di Santa Margherita a Prato.
il territorio | 34
Lorenzo Bartolini - La Fiducia in Dio, inv. scult. 1178.
Santi di Tito - Moltiplicazione dei pani e dei pesci (1603).
Olio su tavola. 30,4x18,9 cm.
Molti i rimaneggiamenti subiti nel corso dei
secoli. Il Palazzo, infatti, fu ampliato fra il
1334 e il 1338, quando fu costruita l’attuale
ala meridionale dell’edificio.
Dal 1587 all’inizio del XVIII secolo, parte del
piano terreno fu adibita a sede del Monte di
Pietà, presente a Prato fino dal 1476.
A partire dalla metà del Settecento, vi furono ospitati uffici governativi del Granducato
di Toscana, che vi rimasero fino a metà Ottocento quando si trasferiscono e il palazzo
viene abbandonato all’incuria totale, prima
di essere sottoposto a imponenti lavori di
restauro che termineranno negli anni Venti
del Novecento, quando viene ricostruita la
scala esterna e la facciata assume l’aspetto
attuale.
Red.
Una veduta del centro di Prato dal terzo piano del Palazzo Pretorio.
il territorio | 35
LA filiera del tessile
Proseguiamo il percorso alla scoperta del
tessile pratese (iniziato con il n. 70 di Insieme) che ci farà conoscere sia informazioni
di carattere generale sulle fasi complessive
del ciclo produttivo, sia definizioni e procedimenti tecnici sulle varie lavorazioni. L’intento
è quello di fornire nozioni di tipo divulgativo
a quanti sono interessati a conoscere più da
vicino l’intero processo produttivo del prodotto tessile pratese. E lo facciamo, come
nelle precedenti puntate, avvalendoci di un
prezioso manuale, pubblicato nel 1999, a
cura della FIL S.p.A. di Prato, una società a
capitale interamente pubblico, che si occupa
di formazione, innovazione e lavoro, soprattutto a favore dei soggetti svantaggiati.
LA TESSITURA TRADIZIONALE
Ogni tipo di telaio per la fabbricazione di tessuti tradizionali, a elementi rettilinei, esegue
delle operazioni fondamentali, opportunamente sincronizzate, che sono:
- l’apertura del passo,
- l’inserzione della trama attraverso il passo,
- le battute della trama inserita contro il tessuto già formato,
- lo svolgimento dell’ordito,
- l’avvolgimento del tessuto.
In dettaglio:
1.Il subbio dell’ordito è formato da un cilindro portante e da due grandi piatti laterali
che impediscono la caduta delle spire del
filato ordito dalle estremità.
2.Il rullo portafili serve a disporre l’ordito sul
piano orizzontale di lavoro, mentre le lamelle del guardia ordito, attraverso le quali
passano i fili dell’ordito, fanno arrestare il
telaio quando si verificano rotture dei fili o i
fili sono troppo lenteggianti.
3.I licci, che provvedono a dare ai fili il movimento di alzata e di abbassata ogni volta
che viene inserita una trama, sono costituiti da maglie montate su telaietti. In ciascuna maglia passa un filo di modo che,
quando il liccio si alza, si alzano tutti i fili
che passano nelle sue maglie.
Poiché per ottenere un intreccio è necessario
che, di tutti i fili di ordito, una parte si alzi e
un’altra si abbassi al passaggio di ogni trama, è evidente che nel caso più semplice per
ottenere un intreccio molto elementare in un
telaio sono sufficienti due licci, di modo che
quando uno si alza l’altro si abbassa e viceversa (armatura “tela”).
L’angolo creato dalla serie dei fili alzati con
quello dei fili abbassati costituisce la cosiddetta bocca di ordito o passo, che ha un’altezza tale da consentire il passaggio della
trama trasportata un tempo dalla navetta,
oggi da pinze, proiettili e, per certi tipi di tessuti, da getti di aria o acqua, che aumentano
considerevolmente la capacità produttiva del
telaio.
il territorio | 36
Il pettine, formato da un gran numero di lamelle di acciaio saldate a un telaietto metallico, è costituito da una serie di denti attraverso i quali vengono fatti passare uno o più fili
di ordito. Il pettine ha lo scopo di mantenere
i fili paralleli e dare fra il primo e l’ultimo filo
l’altezza in pettine del tessuto a telaio. Il pettine è fissato sulla cassa battente che serve
a guidare la navetta o la pinza nel passo e ad
accostare le trame inserite alla parte di tessuto già formato.
La cassa battente, che rispetto al tessuto in
formazione ha un movimento di avanzata e di
retrocessione, porta un piano sul quale poggiano i fili in abbassata sopra i quali scorre la
navetta o pinza durante il suo moto di andata
e ritorno.
Il passaggio di una trama dopo l’altra costituisce la formazione del tessuto, che passando sopra un cilindro, rugoso per impedirne
lo slittamento, viene trascinato e avvolto su
un subbio che ruota a una velocità proporzionata alla quantità di ordito che si svolge
automaticamente dal suo subbio. Sul davanti
del telaio sono presenti due tempiali, uno per
cimossa, dispositivi il cui scopo è quello di
tenere il tessuto in formazione sempre nella
giusta tensione nel senso orizzontale (delle
trame).
Un quadro elettronico permette di programmare tutti i parametri di funzionamento del
telaio: numero delle trame da inserire a centimetro, movimento dei licci, partenza dei colori di trama, ecc.
Separatamente dal telaio, alla sinistra del tessitore, si trova una piccola cantra dove sono
sistemate le rocche di filato per l’alimentazione delle trame. La cantra è corredata da
un regolatore di trame, necessario per avere
l’inserimento delle trame con una tensione
uniforme.
LA TESSITURA A MAGLIA
A differenza del tessuto classico, composto
da due elementi (ordito e trama) che si intrecciano fra loro, nel tessuto a maglia si ha
un solo elemento che lavora su se stesso,
immagliando cioè ciascun rango con il precedente e con il successivo.
I tessuti a maglia possono essere in trama o
in catena.
I tessuti a maglia
in trama
Si definisce tessuto a maglia in trama quella struttura costituita da un solo elemento,
la trama, disposto in senso orizzontale con
evoluzione a curvilinea. La realizzazione
dell’intreccio avviene per mezzo di aghi, con
la formazione delle maglie una dopo l’altra
in successione orizzontale e con l’unione di
esse. Il tessuto che ne risulta è estremamente estensibile in entrambi i sensi.
L’elemento costitutivo di questi tessuti è la
maglia che è formata da tre parti fondamentali: la testa o boccola d’ago, le bacchette, le
boccole di platina, che unite insieme costituiscono l’intermaglia.
Si definisce rango la successione orizzontale
di maglie. Si definisce fila la successione verticale di maglie che corrisponde al lavoro di
un singolo ago.
Gli aghi impiegati per la fabbricazione di tessuti a maglia sono di tre tipi: ago a linguetta
o ago automatico, ago a becco detto anche
ago elastico, ago composto o ago a pistone.
il territorio | 37
La classificazione
dei macchinari
La prima distinzione che occorre fare è quella fra telai e macchine. Nei telai gli aghi, che
possono essere sia a becco che a linguetta,
sono tutti montati su una barra che può essere fissa o mobile, ma in ambedue i casi gli
aghi eseguono tutti simultaneamente lo stesso lavoro. Nelle macchine, invece, gli aghi,
che sono solo del tipo automatico (a linguetta), sono montati sulle fronture in apposite
scanalature e vengono mossi singolarmente;
quindi i vari aghi compiono il ciclo di immagliatura in sequenza uno dopo l’altro. Sia le
macchine sia i telai possono essere costruiti
sia in forma rettilinea sia in forma circolare. Infine, possono essere monofrontura (con una
sola serie di aghi) o bifrontura (con due serie
di aghi contrapposti).
La classificazione dei
tessuti a maglia in trama
I principali tipi di tessuti a maglia in trama
sono:
1.Tessuti fondamentali, quando la macchina
non necessita di alcun comando selettivo
degli aghi;
2.Tessuti derivati, quando è sufficiente il comando degli aghi con una varietà limitata;
3.Tessuti operati, quando ciascun ago è comandato singolarmente e quindi è possibile un disegno a vasto campo per intreccio
e per colore;
4.Tessuti composti, quando vengono aggiunti elementi supplementari quali, ad
esempio, spugna, felpa, placcato.
Gli effetti di disegno che è possibile realizzare
su ciascuna di queste quattro classi sono:
a.Effetto di intreccio (variazione del metodo
di formazione delle maglie);
b.Effetto di colore (creazione di disegnature,
sfruttando colori e tipi di maglie diverse);
c.Effetto di imbottitura (ottenuto mediante
l’inserimento di fili e trame supplementari).
La classificazione di base degli intrecci che
possono essere prodotti su telai o macchine
rettilinee o circolari, è la seguente:
a.Tessuti a maglia rasata (jersey semplice),
ottenuti con una serie di aghi;
b.Tessuti a maglia a costa (jersey doppio),
ottenuti con due serie di aghi che si incrociano e, quindi, sfalsati gli uni con gli altri;
c.Tessuti a maglia incrociata (interlock), ottenuti con due serie di aghi prospicienti ma
che lavorano ad aghi alternati;
d.Tessuti a maglia rovesciata (links-links), ottenuti con una sola serie di aghi a doppio
uncino che lavorano su due fronture.
I tessuti a maglia
in catena
Nel tessuto a maglia in catena una serie di
fili di ordito forma le maglie simultaneamente.
La differenza fra la maglia in trama e la maglia
in catena consiste nel fatto che nella maglia
in catena, essendo ogni ago alimentato da
un proprio filo, l’intermaglia non si dispone
orizzontalmente ma si colloca in senso verticale o diagonale formando una briglia.
L’intreccio primario che si ottiene, facendo lavorare ciascun ago con il proprio filo, è chiamato catenella; naturalmente in questo caso
non si ottiene un tessuto ma una frangia. Per
trasformare tale frangia in tessuto è necessario legare le catenelle tra loro con un movimento variabile da un ago all’altro.
I telai per maglieria in catena hanno una capacità produttiva molto elevata e presentano un’elevata versatilità potendo produrre
tessuti elastici come quelli a maglia in trama,
compatti oppure traforati come il tulle o le
reti, lisci oppure operati.
(8. Continua) Red.
il territorio | 38
L’ECONOMIA DELLA TOSCANA NEL 2013
Presentato a Firenze, lo scorso 11 giugno, il rapporto annuale
della Banca d’Italia
Nel corso del 2013 è proseguita la flessione del
livello di attività economica in regione. Secondo
le stime disponibili, il prodotto sarebbe calato
dell’1,7 per cento, in misura lievemente meno
intensa di quella del complesso del paese. Nella seconda parte dell’anno segnali di miglioramento, già presenti nella domanda estera, si
sono estesi alla componente interna.
Tale dinamica ha interessato, in particolare, il
settore industriale. A fronte di un dato ancora
negativo nel complesso dell’anno per ordini e
produzione, nel secondo semestre hanno accelerato gli ordinativi esteri e si è attenuata la riduzione di quelli interni. Positivi contributi all’export sono provenuti dal sistema della moda e
della meccanica. La propensione all’accumulo
di capitale fisso è rimasta ancora debole.
Non è migliorato il livello di attività dell’edilizia,
nuovamente in calo negli indicatori di impiego
di forza lavoro e di materie prime. Il mercato
abitativo è stato caratterizzato da una flessione
delle compravendite e dei prezzi, quello delle
opere pubbliche da un modesto volume dei
bandi di gara.
Nei servizi ha pesato la debolezza della domanda interna. La contrazione delle vendite nominali al dettaglio, al sesto anno consecutivo, ha
interessato anche la grande distribuzione. Le
presenza turistiche sono rimaste stabili grazie
al contributo positivo della componente estera.
Durante la crisi le vendite all’estero di manufatti
toscani hanno contenuto il calo del prodotto regionale. Vi hanno contribuito i principali settori
di specializzazione, con l’eccezione dei mezzi
di trasporto, e la capacità di diversificare i mercati di sbocco, specialmente al di fuori della UE.
Sono cresciuti sia le esportazioni delle imprese
già presenti sui mercati internazionali sia il numero di esportatori.
I dati dell’ultimo censimento delle attività produttive documentano il cambiamento del tessuto economico regionale, caratterizzato da un
aumento del peso degli addetti nei servizi e da
una flessione nell’industria. Il calo è connesso
con una maggiore specializzazione in settori meno dinamici, all’interno dei quali comunque l’andamento è stato migliore di quello del
complesso del paese. Persistono in regione le
tradizionali specializzazioni industriali, ancorché
ridimensionate.
Il numero di occupati in regione è rimasto stabile, in presenza di un impiego ancora elevato
degli ammortizzatori sociali. La maggiore offerta di lavoro si è riflessa in un aumento della
disoccupazione. La crisi ha inciso, in particolare, sulle classi più giovani: alla riduzione delle
prospettive occupazionali si è associato il calo
delle immatricolazioni universitarie.
Nel corso del 2013 si è intensificata la flessione del credito bancario sia alle imprese sia
alle famiglie consumatrici. Si è rivelata ancora debole la domanda, limitata per le imprese
alla sola ristrutturazione del debito esistente; è
rimasta restrittiva l’offerta, specialmente in termini di condizioni di prezzo applicate alle posizioni maggiormente rischiose. Alcune imprese
di grandi dimensioni hanno sostituito prestiti
bancari con emissioni obbligazionarie; il fabbisogno di credito si è ridotto anche per effetto
del pagamento di debiti pregressi della Pubblica amministrazione. Nello scorcio dell’anno
sono emersi segnali di ripresa della domanda e
di normalizzazione delle condizioni dell’offerta.
Nei primi mesi del 2014 la flessione dei finanziamenti si è attenuata.
I flussi di nuove sofferenze emersi nel 2013
sono stati considerevoli, superando in rapporto
ai prestiti il quadruplo dei livelli pre-crisi. Essi si
sono concentrati nel settore produttivo, mentre
il tasso di decadimento delle famiglie è rimasto
contenuto.
Rispetto al massimo raggiunto nel 2011 si è ridotto di quasi un decimo il numero di filiali bancarie in regione. In un contesto di accresciuto
ricorso ai canali telematici, vi hanno inciso i
processi di riorganizzazione avviati dai principali
gruppi.
A rappresentare la nostra Banca al convegno
promosso dalla sede regionale della Banca d’Italia, il presidente Giancarlo Gori e il direttore
generale Elio Squillantini.
Red.
il territorio | 39
PALLACANESTRO 2000 PRATO, I DRAGONS
AL CENTRO DELLA GALASSIA BASKET
È nata nel 2000 dalle ceneri di un’altra storica società, la Rangers Prato, per proseguire
l’attività cestistica cittadina e oggi, dopo aver
raggiunto anche la serie B, è al centro di un
movimento che conta alcune centinaia di tesserati. Quando fu fondata, la Pallacanestro
2000 Prato, oggi presieduta da Alessandro
Capaccioli, ripartì dalla Promozione riuscendo, a suon di vittorie, a scalare le categorie:
dalla D, alla C2; poi dopo due anni la promozione in C1 e per la prima volta nel 2010 ha
disputato la serie B, che a Prato mancava da
oltre 30 anni.
Successivamente, dopo la categoria mantenuta per due anni sul campo, l’assenza di grossi
sponsor e le difficoltà dell’economia cittadina
hanno portato ad un’auto-retrocessione in C
Regionale e a un ringiovanimento della rosa,
attorno a tre pilastri: i veterani Jacopo Corsi, Giovanni Consorti e Antonio Biscardi,
anch’essi provenienti dal vivaio pratese.
Quest’anno il club ha nuovamente mantenuto
la categoria con una salvezza arrivata ai play
out, grazie ad una squadra di giovani, tra cui
si sono messi in evidenza Vannoni, Magni e
Smecca. Assieme a loro altri ragazzi si sono
fatti strada - Onohua, Mazzoni, Guerrini e
Sanesi - e il prossimo anno avranno ancora
più spazio in prima squadra.
Il “serbatoio” della serie C è rappresentato
dall’Under 19, gestito direttamente dalla Pallacanestro 2000, mentre le altre squadre del
settore giovanile afferiscono ad un’altra società
amica, la Prato Basket Giovani, che ha oltre
100 tesserati e disputa i campionati di Eccellenza/Elite.
Un terzo club satellite di Pallacanestro Prato è
la Scuola Basket Prato, che conta 200 ragazzi
iscritti, partecipa a diversi campionati regionali e
avvicina giovani allo sport tramite il minibasket.
Nella “galassia” della pallacanestro pratese, c’è
poi il Centro Minibasket Prato, presieduto da
Fabrizio Massai, club in cui militano ragazzi
dai 18 ai 26 anni, che quest’anno contro ogni
pronostico è stato promosso in serie D. Le società sono legate da rapporti di collaborazione, in alcuni casi hanno dirigenti in comune e
i giocatori protagonisti dell’impresa sono tutti
provenienti dal florido vivaio pratese.
Le partite ufficiali della prima squadra e quelle
delle squadre di Eccellenza del settore giovanile si giocano alla palestra della scuola Mascagni, a San Paolo, l’unica a Prato omologata per
la disputa di campionati superiori. “Il movimento del basket pratese è attivo e anche il Centro
Giovanile di Formazione Sportiva fa un ottimo
lavoro per avvicinare i bambini di sei-sette anni
al minibasket - spiega Urano Corsi, portavoce della Pallacanestro Prato -. La richiesta
dalla base c’è, ma purtroppo
c’è anche carenza di strutture
adeguate”.
Infine una curiosità: si scrive
Pallacanestro 2000 Prato, ma
si legge (in molti la conoscono
così) “Sibe Dragons”; il primo
è il nome dello sponsor principale, il secondo è il nome di
battaglia scelto nel 2003 con
un “referendum” interno, che
ha visto oltre 300 atleti preferire “Dragons” alle “Iene”.
Dario Zona
il territorio | 40
FEDERICO PAGLIAI E L’INCANTO DELLA MONTAGNA
di silvia mauro
“Il bosco di nessuno di voi”, un titolo schietto e provocatorio come il suo autore, Federico Pagliai, gran camminatore e profondo
conoscitore dei boschi della sua montagna
(è nato quarantotto anni fa a La Lima, “il paese più all’ombra d’Italia”), nonché infermiere del 118 e volontario nel Corpo Nazionale
Soccorso Alpino e Speleologico, ma soprattutto scrittore pienamente affermato, giunto
ormai, con questo bel volume edito da Fabbri
Editori (288 pagine, 15 euro), alla sua quarta
fatica letteraria.
Lo incontriamo al termine di una lunga giornata di lavoro, che, come spesso accade, lo
ha visto prendere servizio sull’elisoccorso. È
stanco Federico, ma non per parlare di montagna e di scrittura, le due passioni che danno il ritmo alle sue giornate e ne colorano la
vita, tanto strettamente legate e inscindibili in
lui, da non poter esistere l’una senza l’altra.
Quando cammina sui sentieri dei suoi monti, Federico, non perde l’occasione per prendere appunti: un ghiro che lo guarda, un ramo carico di neve, tutto può diventare fonte
di ispirazione, quasi come se fosse la montagna stessa, con il suo incanto naturale, a
dettare le proprie storie all’attento scrittore.
“Il modo migliore per alleviare e curare le ammaccature dell’anima è quello di caricarmi
lo zaino sulle spalle e infilarmi a spasso per
macchie. Gli alberi sono un potente sedativo.
La mente si rilassa, si lascia accogliere dal
creato, si concentra. Il bosco è la mia chiesa”, scrive l’autore nel suo libro di esordio
del 2008 “I miei crinali. Sedici colpi di pennato” (Maria Pacini Fazzi Editore, 168 pagine),
giunto già alla terza ristampa.
Federico, tu descrivi spesso, nei tuoi libri, un universo in cui l’uomo è tutt’uno
con la natura e gli animali. Una dimensione quasi spirituale, di cui l’uomo ha
un gran bisogno per curare le ferite della propria anima.
La montagna ti fa provare stima, gratitudine e rispetto per il mondo animale e vegetale: senti di far veramente parte di un disegno bellissimo, quasi perfetto. Ma la montagna non è solo questo: mette paura, fa sentire piccolo l’essere umano, lo ridimensiona.
Deliri di onnipotenza, manie di grandezza o
esaltazioni non possono esistere in montagna. La pendenza è democratica, ti tira giù.
Tu usi spesso l’immagine dei crinali come metafora della vita.
Come nella vita, quando percorri un sentiero in montagna, non sai cosa ci può essere
dietro una curva. Qualcuno di noi è destinato a percorrere cammini più dolci, più rotondi, meno ripidi, altri invece avanzeranno su
sentieri più impervi, più cattivi, più rocciosi,
più strapiombanti. L’importante però è camminare e progredire sempre, andare incontro
all’ignoto senza aver paura.
Camminare in montagna è una vera e propria
scuola di vita perché ti insegna a superare gli
ostacoli, ad accettare le rinunce e a mantenersi tranquilli di fronte alle pendenze cattive,
a capire come mettere i piedi. Comanda lei e
noi si deve solo essere bravi ad ascoltarla. Il
problema nasce quando l’uomo si distacca
dall’ambiente in cui è nato e cresciuto, lo perde di vista, perde i punti di riferimento e quindi diventa diffidente, insicuro, dubbioso. Non
IL PERSONAGGIO | 41
riconosce più il bosco come proprio, non si
ricorda più dov’è il sentiero e si fa vincere dalla paura di perdersi. Si ha paura perché non
siamo più vicini alla natura, si è perso il contatto con l’ambiente. Attenzione però: la paura è anche quella che ti fa tornare incolume,
va ascoltata. Non per questo, però, ti deve
impedire di uscire di casa.
Uno dei protagonisti dei tuoi libri è il Destino, che svolge un ruolo fondamentale
nelle vicende degli uomini. Come si conciliano le cose?
Penso che siamo la somma di ciò che si vuole essere e di ciò a cui siamo destinati. Nel
mio secondo libro, “Rughe da salita” (Edizioni Biblioteca dell’Immagine, 201 pagine), ho
raccontato alcune storie in cui il destino si diverte a schiaffeggiare i protagonisti: gente
che vuole intraprendere un sentiero e poi improvvisamente si trova su di un altro. Perché
siamo tutti, bene o male, guidati verso una
destinazione, piuttosto che verso un’altra.
Forse, mi viene il dubbio, perché abbiamo un
compito da eseguire. L’unica risposta possibile è l’ironia o la resistenza: il non prendersi troppo sul serio e l’essere abbastanza resistenti, due atteggiamenti che aiutano molto,
anche nella vita sui monti. Perché è la montagna stessa a darti il calco di come sei: viverci presuppone tutta una abitudine, sin da
piccoli, alla fatica, alle rinunce, alle salite, alle discese, al vivere essenziale, al doversela cavare più che altrove, a cavarsi di impaccio anche prendendo in prestito quello che
la natura ti dà. Questo è un po’ il vantaggio, il
bello di vivere in montagna. Ma stare in montagna adesso non è certo semplice, bisogna
trovare delle motivazioni molto valide e forti.
Tu hai scelto di vivere sulla Montagna
Pistoiese, ma i paesi ormai sono sempre più privi di servizi e infrastrutture e
si spopolano.
Nell’ultimo libro, “Il bosco di nessuno di voi”,
ho inserito subito, nel primo capitolo, questo
personaggio che, seppur in maniera molto
ironica, dice in realtà una grande verità: ovvero che in montagna siamo in piena terza
guerra mondiale, una guerra strana che fa
scappare la gente e lascia in piedi le case.
E, come ogni guerra, anche questa ha bisogno di una resistenza. Il problema è che è
sempre più difficile resistere a tutta una serie di dettami economici e politici, che di fatto vogliono lo spopolamento della montagna, perché tutto è basato sul rapporto costi-benefici. Si ritiene ormai che la montagna
sia più un peso che una risorsa. Ma sono fiducioso e penso che la montagna possa ripartire: il futuro è legato ai giovani, che piano piano stanno cominciando a dubitare del
luccichio della città, agli emigranti di ritorno,
che tornano spinti dal desiderio di riannodare i fili tranciati un tempo, e anche agli extracomunitari, che stanno imparando i mestieri più pesanti, che nessuno vuole fare, come
tagliare i boschi.
Nell’ultimo libro il castagno è usato come il simbolo della Montagna Pistoiese, un castagno in pericolo, minacciato,
sofferente.
In quell’ultimo racconto, che, come tutti gli altri racconti del libro, parte da un fondamento
di verità poi romanzato, in effetti mi sono divertito a rappresentare due tipi diversi di culture usando delle metafore tratte dal mondo
vegetale: il castagno, la pianta indigena della Montagna Pistoiese - simbolo di tradizione, fierezza, generosità, orgoglio, dignità, forza fisica, con la corteccia avvitata a spirale dal
vento - e, per contro, tutta un’altra serie di arbusti, che non sono indigeni e rappresentano
la competizione, l’arroganza, la voglia di infestare tutto, la presenza invasiva, ovvero le
acacie. È quello che succede anche nella società, perché di persone che vivono la montagna in maniera pura ed essenziale, con dignità, ce ne sono sempre di meno.
“Un modo di vivere dal quale proveniamo e che forse abbiamo dimenticato
con troppa fretta”, come dici anche nel
tuo terzo libro, “Come un filo che pende”
(Ouverture Edizioni, 324 pagine), la sto-
IL PERSONAGGIO | 42
ria dell’amicizia con Gildo, ultimo contadino della Montagna Pistoiese.
Proprio così. E tutto a vantaggio, purtroppo,
di coloro che usano questi luoghi solo come
via di fuga dalla calura estiva, infestando la
montagna di seconde case.
Nell’ultimo libro, invece, a differenza dei
precedenti, la montagna non è più un
luogo fisico, ma diventa quasi un luogo
dell’anima.
Rispetto agli altri libri c’è un
grosso cambiamento perché,
seppur parlando sempre di
montagna, qui la montagna non
è più fatta di sentieri, di crinali alberati e di forre, ma diventa un
recipiente colmo di sentimenti, come un vulcano. Sentimenti
umani, che però mi sono divertito ad attribuire agli animali e agli
alberi, perché credo che sia un
modo meno colpevolizzante per
giudicare l’uomo. Forse così, rispecchiandoci negli animali e nella natura,
abbiamo la possibilità di migliorare noi stessi.
Il cinismo della civetta, la presunzione del pipistrello, la vanità della cavalla, la vendetta e il
rancore di un riccio: sono la fotografia di quello che siamo, soprattutto dei nostri difetti. E
gli animali non fanno sconti.
Un libro, quest’ultimo, molto adatto anche ai bambini.
Purtroppo i bambini di oggi tra un po’ non riconosceranno più l’odore della neve, perché
stanno ore intere davanti al computer. Allora ben vengano i racconti, se li portano a sognare, a vivere con pienezza la loro infanzia.
Spero che questo mio ultimo libro possa andare a finire nelle scuole, in mano a dei bimbi,
e che possa appunto portarli un po’ nel bosco, o comunque stimolare in loro la curiosità. Tra l’altro, la stessa toponomastica dei
monti contiene già una dimensione favolistica e suggestiva: penso al Balzo delle Fate, al
Balzo Nero, alla Pedata del Diavolo.
La tua stessa scrittura è ricca di metafore. Usi spesso termini antichi, appartenenti alla tradizione e uno stile volutamente semplice, che arriva direttamente ai lettori e ne stimola l’immaginazione e la fantasia.
Scrivere in modo semplice è molto importante per me. Ci sono due criteri secondo me
imprescindibili per la scrittura: la semplicità e
la sincerità. Semplicità, perché un libro deve
essere un ponte, come le spallette della Porrettana: deve essere un abbraccio tra persone lontane nel tempo e nello spazio. Sincerità, perché anche nei libri più favolistici bisogna mantenersi sinceri, soprattutto quando
si parla di se stessi: un libro deve insegnare a
mettersi a nudo, deve essere una fotografia
di come è realmente l’autore e di come sia-
mo tutti noi. Quest’ultimo libro, ad esempio,
può sembrare il racconto di vita di una persona sola (“Il bosco di nessuno di voi”, cioè
solo mio), però poi il lettore, attraversandolo e ascoltando la voce degli animali, capisce
che quello che vive il protagonista, in realtà,
è quello che può provare anche lui. Alla fine,
quindi, è il bosco di ognuno di noi.
Tu dici che scrivere è “una sorta di moto interiore che si scatena liberandomi”.
Possiamo chiederti, allora, se le prossime parole ti sono già “venute a cercare”,
per usare la tua stessa metafora? Quali
sono i progetti editoriali futuri di Federico Pagliai?
Il problema della scrittura è che è lei che comanda, non si può forzare. La punta della
penna si intinge in un calamaio che è sempre mutevole. Comunque un paio di progetti ci sono già, anzi uno è più di un progetto:
si tratta di una raccolta di racconti molto ironici e goliardici. Il secondo sarà invece un romanzo, che ho cominciato un anno e mezzo
fa e che mi sta levando il sonno. Un libro molto particolare, anche un po’ inquietante, ma
con una morale finale.
Perché se “il mondo gira male”, basta salire in montagna ed iniziare a camminare. “La
montagna si ascolta con i piedi”, diceva la
nonna di Federico. Cominciamo dunque ad
ascoltarla.
IL PERSONAGGIO | 43
celina seghi
straordinaria campionessa
di SAURO ROMAGNANI
Uno straordinario piacere incontrare un campione, una leggenda, una persona simpatica
e affabile in compagnia della quale trascorrere
una mattinata di un estivo fine di maggio. Ho
il privilegio di incontrare Celina Seghi (nella
foto), nella sua abitazione di Pistoia. La ringrazio per aver acconsentito di ricevermi con tanta
cortesia nella sua accogliente casa in una tranquilla via cittadina. Le pareti sono impreziosite
da quadri di raffinati pittori, ma, nell’apposita
stanza a essi dedicati, si scoprono i veri gioielli
della vita di questa signora dall’aspetto davvero
di una giovane: trofei, coppe, foto ricordo da
molte parti del mondo. Foto che la ritraggono
insieme a campioni come Zeno Colò, Vittorio Chierroni, Paride Milianti o con il fratello
Gino suo allenatore, ma anche manager come
oggi si direbbe; insieme a capi di Stato e personalità di rilievo. Ritagli di giornali che parlano di
tempi in cui lo sport era solo e unicamente passione, voglia di affermare la propria personalità,
le proprie qualità. Voglia di tramandare al futuro
le proprie gesta, le proprie imprese. Era lotta
contro gli antagonisti sportivi, contro il tempo
cronometrico, contro se stessi. Era anche voglia, per Celina, di conoscere il mondo, di uscire
dal piccolo, grande mondo di Abetone che ha
avuto la capacità di lanciarla in uno sport giovane e d’elite.
Ho chiesto di incontrare Celina non tanto per
raccontare le gesta di una grande atleta, ma
soprattutto per capire la vita che conduce un
campione giunto brillantemente all’età di 94
anni. Celina Seghi è lì
davanti a me pronta a
rispondere alle domande. Pronta come se fosse la partenza di uno dei suoi famosi slalom:
signora, ho cercato di leggere di lei ciò che ho
potuto e le devo dire che ho trovato molto straordinaria sia la sua vita, sia le sue gesta sportive. Nutro molta ammirazione per le persone
che riescono ad affermarsi mediante l’impegno,
la tenacia, la volontà. Mi sembrano tutte qualità
che possono senz’altro esserle attribuite. Le ho
portato l’ultimo numero della rivista “Insieme”,
della Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese, per la quale scrivo. Ho preparato alcune
domande che vorrei rivolgerle. «Prego, sono
a sua disposizione. Intanto le dico che questo
giornale che mi ha portato è molto interessante.
Vedo che parla anche molto della nostra montagna. Questo mi fa piacere».
Come trascorre le giornate qui a Pistoia, lontana dalla sua Abetone? «Bene. Le passo bene.
Sa, sono una persona semplice e mi contento con poco. Soprattutto so che la vita va apprezzata sempre. È un dono straordinario. Lo
sport è stato il mio vero maestro. Mi ha insegnato quanto sia necessario avere delle regole alle quali attenersi scrupolosamente. Mi ha
insegnato la disciplina. Mi ha anche insegnato
a stare con gli altri». Lo sport le ha anche dato
molto. «Sì. La vita da sciatrice mi ha dato grandi
soddisfazioni, più soddisfazioni che denaro, ma
sono contentissima dei riconoscimenti ricevuti.
Mi bastano questi. Mi riempie di soddisfazione
sentirmi chiamare in molte manifestazioni sportive, sentire per strada, anche qui a Pistoia, persone che mi chiamano o mi salutano. Le assicuro che tutto questo è molto bello. Ma lo sport
mi ha richiesto anche grandi sacrifici. Vede, non
ho figli perché mi sono sposata dopo che avevo fatto per intero la vita della sportiva. Diciamo
che mi sono sposata quando non ero giovanissima e quindi non ho avuto figli. Questo mi
manca un po’ perché sono nata in una famiglia
numerosa - avevo sei fratelli e due sorelle - unita e tranquilla. Ero l’ultima nata, circondata da
affetto e serenità. Questi aspetti hanno segnato
la mia vita, mi hanno accompagnata, guidata.
Però devo dirle che non ho figli, ma tantissimi
nipoti che mi riempiono la vita».
Insomma, la famiglia è stata importante. «Certamente. Non solo per quanto le ho detto. Ho
IL PERSONAGGIO | 44
avuto quale allenatore, severissimo,
mio fratello Gino. Era un allenatore federale. Mi voleva molto bene, ma pretendeva molto dal punto di vista sportivo. Venga nella stanza dove conservo i
ricordi della mia vita sportiva».
Entriamo in un locale ricolmo di riconoscimenti. Sono così tanti che occorre
tempo solo per scorrerli visivamente e
sommariamente: rimango stupito. Celina mi dice «Presto questi ricordi andranno all’Abetone. Aspetto che vengano a prelevarli».
Le propongo di chiamare al telefono il
sindaco di Abetone, Giampiero Danti: sindaco, sono nella casa di Celina Seghi. Ti saluta e vuole ricordarti che il materiale
per il costruendo “Museo dello sci” di Abetone
è pronto e in attesa di esservi trasferito. Quando manderai a prelevarlo? L’ho visto, e certamente lo sai, è una preziosità, ed è anche molto. È interessantissimo e davvero unico: «Nel
mese di giugno prossimo» è la decisa risposta
«È quasi tutto pronto. Ora siamo in un momento delicato, fra quattro giorni ci saranno le elezioni comunali a cui mi sono di nuovo candidato. Sinceramente ho un po’ da fare. Rassicura
Celina e dille che presto ci faremo vivi e che
l’aspettiamo all’Abetone. Lei sa che è sempre
la benvenuta fra noi».
La conversazione e l’atmosfera sono piacevoli,
insisto con le domande: signora, lei vive da tempo a Pistoia, non le manca l’Abetone, la neve, lo
sci? «Ho moltissimi legami con Abetone, dove
ho moltissimi amici che mi stimano e mi vogliono bene. Anzi molto spesso mi invitano per partecipare a manifestazioni. Ora scio poco. Trovo
che sulle piste c’è meno educazione, meno rispetto per gli altri. Ma forse è soltanto una mia
impressione derivante dal fatto che le moderne
attrezzature, i moderni sci, consentono a tutti di
fare della velocità, però quanto poi a controllarli il
discorso cambia. Quando ti “partono” non è poi
così semplice riprenderne il controllo».
Signora, capisco che sto approfittando della
sua cordialità e ospitalità, e non le rivolgerò domande per ricordare i primati che ha raggiunto,
perché sono noti, li citerò comunque a parte.
Non le chiederò nemmeno dell’“avventura”
da lei vissuta nelle gare del 1949 del Kandahar. Occasione nella quale, a Sankt Anton, si
era fratturata in discesa una spalla, ma arrivò
comunque al traguardo. Dopo che le fu immobilizzato l’arto non rinunciò a disputare il successivo slalom che vinse, nonostante che lei
dovesse ripetere due volte la stessa gara per
il cattivo funzionamento di un cronometro. Vinse così il «K» d’oro, che veniva assegnato alla
migliore combinatista. Incredibile. Le farò inve-
ce una domanda più banale: quando e dove
ha iniziato a sciare? «Ho iniziato da bimbetta,
in un campetto davanti alla mia casa di Abetone. Ho iniziato a gareggiare a 10 anni e non
ho più smesso. Dopo l’attività agonistica, per
oltre 30 anni ho fatto l’apripista in moltissime
gare. Ancora oggi quando vado all’Abetone per
“Il Pinocchio sugli sci”, i bambini mi chiedono
l’autografo sui loro caschi. Mi rende felice».
La scheda di Celina Seghi (da Wikipedia)
Nata ad Abetone.
1941 - Partecipa, nel corso della guerra, ai
“Mondiali” di Cortina d’Ampezzo, successivamente non omologati dalla FIS poiché erano assenti molte nazioni avversarie belliche
dell’Italia; nell’occasione vinse la medaglia
d’oro in slalom e quella d’argento in combinata.
1948 - Partecipa ai Giochi olimpici invernali di
Sankt Moritz (4ª in discesa, 14ª in slalom, 4ª in
combinata).
1950 - Partecipa ai Mondialie di Aspen (medaglia di bronzo in slalom speciale).
Partecipazione ai Campionati italiani: 1937,
‘39, ‘41, ‘43, ‘46, ‘48, ‘49.
1952 - Partecipa ai Giochi olimpici invernali
di Oslo (15ª in discesa, 7ª in gigante, 4ª in
slalom).
Campionessa italiana di discesa libera: 1952. Campionessa italiana di slalom gigante: 1937,
‘41, ‘42, ‘43, ‘46, ‘47, ‘49, ‘51, ‘52, ‘54. Campionessa italiana di slalom speciale: 1937,
‘39, ‘41, ‘42, ‘43, ‘46, ‘48. Campionessa italiana di combinata.
Ai Campionati italiani ha conquistato trentaquattro medaglie: dodici in discesa libera, due
in slalom gigante, tredici in slalom speciale e
sette in combinata.
In carriera ha vinto anche prestigiosi trofei internazionali, come la Coppa Foemina e il trofeo Arlberg-Kandahar.
IL PERSONAGGIO | 45
La preside Maria Lucia Querques va in pensione
Dal 2007 ha guidato l’istituto Omnicomprensivo di San Marcello Pistoiese
È giunto il momento dei saluti, ma anche dei
ringraziamenti all’Ingegnere Maria Lucia
Querques, dirigente per sette anni dell’istituto Omnicompresivo di San Marcello Pistoiese. Una scuola che al momento della sua
istituzione, nel 1999, pareva una scommessa
non facile da vincere. Fu tra le prime scuole
italiane a dar vita ad un omnicomprensivo. A
riunire, quindi, sotto la medesima dirigenza
la scuola dell’infanzia, la primaria e l’istituto
superiore, in questo caso di quattro comuni
montani: San Marcello Pistoiese, Abetone,
Cutigliano e Piteglio; scuole distribuite in sette località diverse: San Marcello, Maresca,
Campo Tizzoro, Cutigliano, Pian degli Ontani, Abetone, Piteglio. Complessivamente
diciannove plessi scolastici diffusi su un territorio di 210 kmq, il 22% di quello dell’intera
provincia di Pistoia, con una popolazione, nel
2007, superiore alle 11.000 unità, il 4% della
popolazione provinciale. Una organizzazione difficile e una gestione non semplice, non
solo per le oggettive distanze fra un plesso e
l’altro, ma anche per la presenza di 180 persone, fra insegnanti e collaboratori, con 1100
studenti.
Preside, qual è il bilancio di questi anni?
«Ho cercato di portare la scuola fuori, nel territorio. Mi sono impegnata perché passasse
il concetto che la scuola fosse considerata
l’istituzione più importante di questa zona,
non solo dal punto di vista didattico, ma anche economico. Vede, nella scuola ci vanno
tutti ed essa tocca ogni famiglia. Quando
giunsi qui, nel 2007, dopo il concorso, ebbi
l’impressione che la scuola non fosse troppo considerata. Forse c’era un sentimento
rinunciatario».
Come si è mossa, che cosa ha fatto?
«Devo confessare che è stata una vera fatica. Ho cercato l’unitarietà della scuola, di
renderla unica, cioè che ogni singolo plesso
si sentisse parte dell’Omnicomprensivo. Inoltre ho lavorato per la continuità in verticale.
Ovvero perché si creasse una interdipendenza dei diversi ordini di scuola e fare in modo
che nella programmazione didattica i docenti
concordassero. Che gli obiettivi fossero comuni».
Quali sono state le maggiori trasformazioni della scuola in questi anni?
«Alcune riforme hanno cambiato la scuola
italiana, a volte in modo peggiorativo come
nel caso della riforma della primaria dove è
stato ridotto il “tempo scuola” costringendo
gli insegnanti ad impegnarsi molto di più per
mantenere uno standard di qualità dell’istruzione. La scuola media, che considero la più
importante, perché è l’anello di congiunzione
fra l’entusiasmo della primaria e la superiore
dove c’è la formazione professionale, non è
stata modificata in questi anni».
IL PERSONAGGIO | 46
Nella “sua” scuola ci sono stati cambiamenti?
«Sì. Ho riscontrato l’esigenza del territorio
di un arricchimento dell’offerta formativa. La
risposta è stata l’istituzione, nel 2008, del
Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico Industriale (ITI) con la specializzazione dell’indirizzo meccanico, che in un certo senso
corrisponde al tipo di attività svolte nel territorio».
Il collegamento esterno come si è concretizzato?
«Le faccio solo alcuni esempi - risponde la
preside -. Abbiamo avuto costanti contatti
con le aziende esterne con le quali ci sono
state anche delle vere e proprie collaborazioni. Un esempio è la partecipazione al concorso Ecomobility in cui la nostra scuola è
risultata vincitrice. Il concorso prevedeva
un progetto e la realizzazione da parte degli studenti, con la collaborazione di alcune
aziende, di un veicolo a emissioni zero per
una mobilità sostenibile. Un tema di grande
attualità, che richiedeva agli studenti e alle
scuole, inventiva e fantasia come ingredienti fondamentali del progetto. Il rapporto con
le banche è stato buono. In particolare con
la Bcc di Vignole e Montagna Pistoiese con
il progetto “A scuola di banca” che ha visto
la partecipazione degli studenti dell’Istituto
Tecnico Commerciale. Gli studenti del liceo
hanno inoltre commentato su Twitter diversi
autori e filosofi. Hanno seguito per tre anni
i lavori dei “Dialoghi sull’uomo”, l’importante
festival culturale di antropologia del contemporaneo portato avanti a Pistoia. Annoto che
il liceo scientifico di San Marcello è giunto nel
2013 per la prima volta agli esami di Stato
e i dieci studenti hanno conseguito votazioni con una media di 92 su 100. Addirittura,
cinque di loro, quindi la metà, hanno avuto
il massimo dei voti. Inoltre moltissimi sono
stati i viaggi all’estero: Portogallo, Francia,
Polonia, Irlanda, Romania, Grecia e molti altri
scambi educativi».
E ora cosa farà questo dinamico dirigente scolastico avvezzo a guardare avanti?
Che ha guardato al futuro aprendo a novità
d’avanguardia, come nel caso dello studente ricoverato all’ospedale Santa Lucia di Pisa
che, grazie all’uso di nuove tecnologie, può
seguire le lezioni che si svolgevano nella sua
classe, perché questa era stata dotata di attrezzature che permettevano di trasmettere
le lezioni in diretta e di ricevere risposte dallo
studente ricoverato? Cosa farà questa preside, la quale nel sostenere le ragioni di una
scuola efficiente qui in montagna rammentò
la lettera che, nel 104, Plinio scrisse a Tacito perché i giovani fossero “educati là dove
sono nati, e comincino fin dall’infanzia ad
amare il suolo natio, si abituino a risiedervi”?
Lo chiedo direttamente a lei: «Certamente
non starò ferma. La mia attività chiude il 31 di
agosto. Dopo mi reinventerò».
Mentre parla non c’è un attimo di tregua:
insegnanti, segretari e collaboratori che
vengono a chiederle risposte. Genitori in
attesa. Il telefono quasi mai in silenzio. Nonostante questo la preside mai ha perduto
il filo del discorso interrotto.
Sauro Romagnani
IL PERSONAGGIO | 47
L’ANGOLO VERDE - STUDIO PROGETTO GIARDINO
Andrea Torri, 52 anni,
diplomato presso l’Istituto Agrario di Pistoia,
è titolare di due aziende
di cui una è “L’Angolo
Verde”, che produce e
vende piante da giardino, orto e fioriture stagionali e commercializza materiali per giardinaggio, mangimi, pellet.
L’altra azienda, “Studio Progetto Giardino”,
è di tipo prettamente progettuale. «Vedi - mi
dice Andrea - il diploma, la specializzazione
che ho conseguito a Firenze, presso la Scuola
Europea di Architettura del Giardinaggio e del
Paesaggio, e le successive esperienze che ho
avuto con architetti paesaggisti di fama nazionale, mi permettono la progettazione di strutture di giardini su ordinazione della clientela».
«Come progettista - prosegue Andrea Torri
- intervengo con un sopralluogo, che normalmente avviene alla presenza del cliente, per
decidere l’assetto esterno del giardino dell’abitazione. Questo è il preambolo per la realizzazione di un giardino studiato nei minimi
particolari e dà una certezza nella definizione
del lavoro».
L’Angolo Verde ha iniziato la propria attività
nel 1996, rilevando un’attività esistente lungo
la Strada Provinciale Lizzanese, molto vicina
al centro di Maresca, notissima stazione di
villeggiatura montana. Ne era titolare Loris
Castelli. Per Andrea costituì un impegno non
indifferente, ma forte di un’esperienza lavorativa maturata in dieci anni alle dipendenze di vivaisti pistoiesi, a seguito della quale
aveva fatto un’ulteriore esperienza di circa
sei anni come libero professionista, sempre
L’AZIENDA| 48
nel settore dei vivai, affrontò il rischio. Da allora l’azienda è enormemente cresciuta ed
ha aumentato la clientela grazie al costante
miglioramento del luogo di produzione e alla
ricerca di produzioni sempre migliori.
«Questi ambienti, questi vivai di montagna
- dice Andrea - oltre ad offrire un servizio ai
residenti e non, hanno un’attrattiva di tipo
turistico. Forse ci vorrebbe una maggiore
attenzione da parte del potere pubblico».
Andrea, marescano doc, è anche molto im-
pegnato nel settore del credito bancario. Per
sette anni ha ricoperto la carica di consigliere
della Bcc di Maresca e della Montagna Pistoiese. Da due anni è un componente del
Comitato Zonale della Bcc di Vignole e Montagna Pistoiese. Inoltre insegna presso il CESPEVI (Centro sperimentale per il vivaismo)
di Pistoia. Centro finalizzato anche al reinserimento di categorie protette nel mondo del
lavoro.
Sauro Romagnani
Azienda: L’Angolo Verde (Maresca)
Studio Progetto Giardino (Pistoia)
Titolare: Andrea Torri
Superficie: 2.000 mq.
Superficie coperta: 500 mq con 5 serre
Inizio attività: 1996
Attività:
Angolo Verde - produzione e vendita di piante e
fiori; realizzazione e manutenzione specializzata del
verde; noleggio piante; programma “Colore” per
abitazioni e complessi alberghieri.
Studio Progetto Giardino: progettazione giardini e
terrazzi; studio impianti d’irrigazione; progettazione
pavimentazioni e materiali d’arredo.
L’AZIENDA | 49
VIVAI MGF
DA QUARRATA ALLA CINA
La storia di Vivai MGF inizia negli anni Trenta
grazie a Giovan Battista Mungai, bisnonno
di Giacomo e Francesco Mungai, attuali
amministratori e titolari della società vivaistica
pistoiese. Giovan Battista, detto l’Americano,
acquistò dei poderi di ritorno dall’Argentina,
dove aveva lavorato per circa 7 anni. Ancora
oggi quei terreni vengono coltivati per dar vita
ai prodotti di Vivai MGF.
La produzione si sviluppa su 20 ettari, nel
comune di Quarrata, e comprende un’ampia
varietà che spazia dalle piante ad alto fusto
a quelle ornamentali, dalle piante da giardino
(siepi, piante da arredo giardino) a quelle da
interno. I clienti sono principalmente grossisti, garden center, enti pubblici e catene della
grande distribuzione di tutto il territorio nazionale e internazionale.
Dal 2012, con l’arrivo del progettista Jacopo
Raggi, è nata una nuova società del gruppo,
MR Giardino, che cura la progettazione, realizzazione e manutenzione di spazi verdi. «È
un settore nuovo che ci ha permesso di allargare l’offerta a 360 gradi e che ci sta dando
tante soddisfazioni - spiega Giacomo Mungai
-. Uno dei nostri motti è “Le nostre piante per
i vostri sogni”».
I fattori di successo dell’azienda sono quelli
dell’intero distretto vivaistico pistoiese - terreno e microclima ideale, sistemi di irrigazione e tecniche di avanguardia, grande varietà
nella produzione, grazie anche alla collaborazione con altre imprese del settore -, ma
i giovani amministratori di Vivai MGF stanno
battendo anche strade nuove, soprattutto sul
fronte del marketing e della comunicazione.
Il nuovo catalogo è in tre lingue (italiano, inglese e cinese), il sito consente l’interazione
coi social network e la vendita diretta, e negli
ultimi anni l’azienda si è aperta una strada nel
mercato cinese.
“Abbiamo partecipato a due
fiere di settore a Shanghai
e Pechino e recentemente
ha preso il via una collaborazione a Nanchino con un
centro espositivo permanente dove da due mesi
abbiamo un nostro ufficio e
un’esposizione fissa in loco
- spiega Francesco Mungai
-. Le fiere temporanee in
Cina hanno molte restrizioni e finora dovevamo vendere il prodotto senza farlo vedere. Per questo, nel
curare l’allestimento dello
stand, abbiamo puntato su
un video emozionale, realizzato da Atom production
di Quarrata, che ha saputo
catturare l’attenzione dei
visitatori. Una ragazza si è
fermata 20 minuti a vedere
L’AZIENDA | 50
e rivedere il filmato e alla
fine piangeva. In Cina,
del resto, non puoi competere sul prezzo o sulle
dimensioni delle commesse. Occorre puntare
sulla qualità e sul valore
aggiunto della personalizzazione”.
A seguire il mercato
orientale e il commercio
estero è un altro giovane,
Andrea Gentili, amico
d’infanzia dei fratelli Mungai, che dopo la laurea in
lingua e letteratura straniera - forte della conoscenza di inglese, cinese
e spagnolo - ha iniziato
a lavorare a tempo pieno
per l’azienda, contribuendo allo sviluppo delle
esportazioni.
In Cina, per tenere i contatti con i clienti e
“presidiare” l’ufficio di Nanchino, è stato assunto un dipendente cinese: Giovanni, questo il nome “italianizzato”, comunica con Andrea principalmente con We-chat. A novembre l’azienda parteciperà ad una terza fiera
cinese, questa volta a Guangzhou.
Il prossimo passo del gruppo Vivai MGF,
dove lavorano sette persone più gli stagionali, è la risistemazione dell’area accoglienza
del vivaio a Quarrata, con nuovi uffici, una rimessa per gli attrezzi e un piazzale di caricoscarico merci più funzionale.
L’azienda è socia della Banca di Vignole e
Montagna Pistoiese. “Negli ultimi anni, passo
dopo passo, siamo cresciuti molto e dobbiamo ringraziare la Banca che ci ha sempre
sostenuto negli investimenti necessari” - affermano Giacomo e Francesco Mungai.
Dario Zona
L’AZIENDA | 51
TRENINO CENTOVALLI E LAGO MAGGIORE
di Franco Benesperi, vicepresidente vicario BCC Vignole e Montagna Pistoiese
Uno splendido fine settimana di metà primavera trascorso ala scoperta delle bellezze
naturali della Valle Vigezzo, del Canton Ticino
e del Lago Maggiore. Due giornate di svago,
quelle del 17 e 18 maggio scorso, per entrare in contatto con i ruscelli d’acqua, i vigneti,
i boschi di castagni e i villaggi arroccati sui
pendii, quando abbiamo percorso il suggestivo itinerario che si snoda da Domodossola a
Locarno, a bordo del Trenino Centovalli, che
dal 1923 unisce le due città attraverso questa
caratteristica ferrovia a scartamento
ridotto che, lungo un percorso di 52
chilometri, formato da 83 ponti e 31
gallerie, si snoda lungo la Valle Vigezzo, in Italia, e le Centovalli, nel Canton Ticino, in un territorio di altissimo
valore ambientale e paesaggistico.
Un viaggio che ci ha fatto scoprire
anche la bellezza del castello di Locarno, la sua grande piazza e gli eleganti negozi, per concludere la giornata con una rilassante navigazione
di tre ore, sul Lago Maggiore, fino a
Baveno.
La seconda giornata, invece, è stata
interamente dedicata alla visita delle
tre isole che caratterizzano il pae-
saggio lacustre. Per prima l’Isola Madre, con
la visita del Palazzo rinascimentale e dell’incantevole giardino ricco di azalee, rododendri,
glicini, piante esotiche e abitato da pavoni,
anatre e fagiani che si muovono in totale libertà per la soddisfazione dei turisti.
Dopo il pranzo, consumato sulla piccola e selvaggia Isola dei Pescatori, trasferimento all’Isola Bella per la visita del Palazzo e del suo
giardino, considerato “il più bel giardino barocco d’Europa”.
turismo insieme | 52
LA MAGICA ATMOSFERA DI VINCI
Il museo e la casa natale di Leonardo, la visita alle omonime cantine, questi i contenuti di
un pomeriggio trascorso, lo scorso 7 giugno,
lungo le pendici del Montalbano, alla scoperta
dei luoghi vinciani e delle specialità enogastronomiche del territorio.
Un tour iniziato con la visita alla casa natale di
Anchiano, dove Leonardo nacque il 15 aprile 1452, come attestato anche dallo storico
Emanuele Repetti, nella cornice di un paesaggio collinare arrivato intatto fino ai nostri
giorni.
Al museo situato all’interno del castello dei
Conti Guidi e nella Palazzina Uzielli, abbiamo
apprezzato, invece, la straordinaria capacità di Leonardo di spaziare dalla tecnologia,
all’architettura, alla meccanica, alla scienza, ottenendo sempre risultati sorprendenti,
come testimoniano le macchine da cantiere,
quelle tessili e i modelli presentati, con precisi
riferimenti ai disegni e alle annotazioni manoscritte lasciate dal grande genio toscano.
E per terminare la serata, trasferimento alle
Cantine Leonardo, dove abbiamo potuto visitare i vigneti, apprendere i processi produttivi
e degustare i vini da loro prodotti, insieme alle
specialità della fattoria che ci ha ospitato.
F. B.
LE CAVE DI MARMO E IL LARDO DI COLONNATA
Domenica 27 aprile gita fuori porta per un nutrito gruppo di soci della Banca, alla volta delle cave di marmo di Carrara abbinate alla specialità culinaria del lardo di Colonnata. Questa la sintesi di una giornata
iniziata, sotto una leggera pioggerella, con la visita della cava n. 177, nel bacino marmifero di Torano, dove
abbiamo potuto apprendere le fasi antiche e moderne di lavorazione, con l’ausilio di un esperto cavatore.
Un territorio su cui si trovano circa 270 cave nel comprensorio carrarino e circa 25 in quello massese,
dalle quali soltanto nel 2013 sono state estratte 927 mila tonnellate di marmo e rese celebri dalle visite di
Michelangelo che si recava personalmente a scegliersi i marmi da lavorare.
Dopo il pranzo a Colonnata, piccolo borgo incastrato nel cuore delle Alpi Apuane, celebre in tutto il mondo
per la produzione di lardo IGP, un prodotto straordinario e inscindibilmente legato alle cave e al marmo, il
pomeriggio è stato interamente dedicato alla visita di Carrara, per scoprirne il fascino di via Roma, dell’Accademia di Belle Arti, di Piazza Alberica, del castello Malaspina e del duomo di Sant’Andrea, capolavoro di
architettura medioevale interamente realizzato in marmo. F. B.
turismo insieme | 53
DAL CASTING ALLE INTERVISTE DOPPIE IN STILE “IENE”
Dopo la campagna di promozione su
Facebook (“Il nostro volto potresti essere tu!”)
e le due serate di casting, presso il Carbonile
di Pistoia e il Caffè Mirò di Larciano, il Club
Giovani Soci ha selezionato i due ragazzi che
parteciperanno alle riprese delle interviste
doppie in stile “Le Iene”. Si tratta di Virginia
Fantoni, cliente della Bcc Vignole e Montagna
Pistoiese e Marco Bruni, che invece non ha
rapporti con la nostra Banca. Il premio per
entrambi, scelti tra una quarantina di provini
effettuati, è stata la partecipazione alla gita a
Milano Marittima organizzata dal Club Giovani
Soci. L’intervista doppia, con domande tra il
serio e il faceto, sarà fatta anche ad altri soci
e personalità della Banca. Si indagherà sul
modello differente del credito cooperativo,
ma anche sulle differenze generazionali... ma
non sveliamo troppo: il video sarà proiettato
durante la tre giorni del socio, che si terrà il
3, 4 e 5 ottobre alla Cattedrale ex Breda di
Pistoia.
GIOVANI SOCI A SCUOLA DI GOLF
L’idea di partecipare a un corso di golf mi
aveva sempre incuriosito quindi ho colto
al volo l’occasione di farlo quando la Bcc
di Vignole e della Montagna pistoiese ha
inserito, tra le sue proposte, anche sei
lezioni di golf. Il costo poi era veramente
vantaggioso, sia per i soci sia per i non
soci, e la location molto suggestiva (Golf
Club Montelupo). Le lezioni si sono svolte
di solito la domenica mattina alle undici
insieme al maestro Luca, molto paziente
e professionale. Le prime quattro lezioni,
che si sono svolte nel campo prova, sono
servite ad insegnarci il celeberrimo “swing”,
le varie posizioni di tiro, l’utilizzo delle varie
mazze e legni a disposizione. Le ultime
due lezioni invece si sono svolte nel campo
di gara e sono state veramente divertenti.
Il golf è un modo originale e rilassante per
stare all’aria aperta e condividere con gli
amici un po’ di tempo! Consiglio a tutti di
provarlo!
Sara Rosini
club giovani soci | 54
LAVORO, FORMAZIONE,
FARE IMPRESA, TUTTE LE
OPPORTUNITà DI GIOVANISì
Un infoday per far conoscere ai ragazzi le opportunità del progetto GiovaniSì, si è tenuto
lo scorso 13 giugno a Empoli, presso la Sala
Conferenze dell’Agenzia per lo Sviluppo Empolese-Valdelsa Asev. L’iniziativa, organizzata
dallo Sportello Mobile Giovanisì della Provincia
di Firenze in collaborazione con il Club Giovani
soci della Banca di Vignole e Montagna Pistoiese, ha permesso ai ragazzi presenti di avere
una panoramica sulle varie iniziative per favorire
l’occupazione giovanile. Di seguito una piccola
guida. Tutte le informazioni aggiornate si possono trovare sul sito.
GiovaniSì
Il progetto della Regione Toscana GiovaniSì promuove opportunità per i giovani su tirocini, casa,
servizio civile, fare impresa, lavoro, studio e formazione.
Tirocini
Per quanto riguarda i tirocini, ricordate che il progetto GiovaniSì è stato affiancato da garanzia
giovani (vedi sotto). Nel caso di Giovanisì l’età
dei beneficiari va dai 25 ai 30 anni (non compiuti) e dai 18 ai 24 per chi studia o frequenta un
percorso di formazione. In entrambi i casi (per
i tirocini) la Regione cofinanzia con 300 euro il
rimborso spese di almeno 500 euro mensili obbligatorio per legge.
GiovaniSì continua a rivolgersi anche ad una fascia d’età più ampia, fino a 40 anni, per iniziative
che incentivano a fare impresa.
Se sei un giovane dai 18 ai 24 anni e non studi
né lavori (Neet) puoi usufruire dell’opportunità Tirocini di Garanzia Giovani.
Garanzia Giovani
Misura nuova, disponibile da maggio 2014, prevede una serie di possibilità per giovani dai 15 ai
29 anni che non studiano e non lavorano (alcune
misure, come i tirocini, hanno limiti di età diversi,
è bene controllare sul sito). È possibile iscriversi al portale ed entro 60 giorni viene accordato
un appuntamento certo dal centro per l’impiego
che avete selezionato. Dopo il colloquio, entro 4
mesi vi sarà offerta un’opportunità di formazione,
lavoro, tirocinio, incentivo all’autoimpiego. Per
informazioni www.garanziagiovani.gov.it
- Per
chiarimenti tecnici e assistenza alla procedura di
registrazione: numero verde 800 199 727
(attivo
solo da rete fissa – dal lunedì al venerdì dalle 9.00
alle 19.00).
Servizio civile
Presto dovrà uscire il prossimo bando da 3000
posti (iscrivetevi alla newsletter per essere informati). Il servizio civile prevede l’impiego per 12
mesi in un ente pubblico o privato all’interno di
aree particolari: sociale, salute, aiuto ai più deboli, cultura, Asl, comuni, biblioteche, associazioni... Il rimborso spese è di 433 euro al mese
per 25/30 ore a settimana. Si può scegliere solo
un progetto tra tutti quelli proposti.
Contributi per l’affitto
La Regione Toscana prevede un contributo per
sostenere la spesa per l’affitto da parte di giovani dai 18 ai 35 anni per un importo massimo
di 350 euro mensili e un periodo massimo di 3
anni. Il contributo “segue” la casa, non la persona. È stata da poco pubblicata la graduatoria del
bando scaduto lo scorso febbraio che ha messo
a disposizione oltre 15 milioni di euro.
Contributi per assunzioni
Controllate sempre il bando... I contributi per giovani con età fino a 30 anni sono fino a 8000 euro
(una tantum) per contratti a tempo indeterminato
e fino a 4000 euro per contratti di almeno 2 anni.
Garanzie per nuove attività
Anche questa misura è sospesa, ma dovrebbe
sbloccarsi a fine giugno. Prevede una garanzia
della Regione pari all’80% per finanziamenti fino
a 200 mila euro a donne, senza limiti di età, e
giovani fino a un massimo di 40 anni. Il 40%
del finanziamento può essere richiesto solo per
liquidità (cioè senza un “fine” particolare individuato: acquisto mezzi, scorte o altro).
Consigli utili
Le informazioni sono molte e molte anche le
norme e la burocrazia. La prima cosa da fare è
capire a cosa siamo interessati e in che posizione ci troviamo (età, disoccupati, studenti). Successivamente, è bene informarsi sul sito e poi
confrontarsi con i referenti di Giovanisì presso gli
Infopoint e gli sportelli mobili aperti in Toscana
(la lista completa è all’indirizzo http://www.giovanisi.it/giovanisi-infopoint), telefonare al numero verde 800.098.719 (dal lunedì al venerdì dalle
9,30 alle 16) o scrivere alla mail [email protected].
Claudia Raffalli
club giovani soci | 55
MILANO MARITTIMA, UN WEEK END DA LEONI
di NICOLA MESSINAS
Sabato 31 maggio, più puntuali di
un orologio svizzero i giovani e forti
soci della Banca di Vignole e Montagna Pistoiese si sono imbarcati in un
pullman battente bandiera toscana,
capitanati da me medesimo e diretti verso mari adriatici a combattere
il maltempo che imperversava nella
nostra regione.
Avvicinandosi alla Romagna la pioggia diminuiva, le nuvole diradavano
ed il gruppo cominciava ad amalgamarsi. Il sole, verso le 11 vista la loro
voglia di mare, e solo al loro arrivo,
li ha aiutati nell’impresa rendendoli
vittoriosi.
Milano Marittima li ha accolti con la
consueta gentilezza e allegria che la
rende tra i primi posti turistici in Italia nonostante l’Adriatico non abbia la stessa
limpidezza della Polinesia.
Sistemati in albergo, l’obiettivo era diventato
liberarsi dai vestiti e raggiungere la spiaggia.
Detto, fatto. Nutriti di ottime piadine locali e
riposati da siesta come messicani, arrivavano
al tardo pomeriggio, ed è adesso che sirene
ulissiane prodotte da un deejay locale li attirano verso l’epicentro PAPEETE beach.
Qui un centinaio di coetanei con gusti similari affrontavano lo scandire del tempo con un
moijto in mano e con un danzante movimento
del resto del corpo. Un paradiso effimero fatto
di sole, spiaggia, musica, gioventù e allegria.
Il tuffo del sole all’orizzonte ha sancito il triplice fischio, ma per i giovani soci le danze non
erano finite... questa era solo una pausa.
Via di corsa a cena, breve riposo, restyling
trucco parrucco e di nuovo pronti per la
sera... è un lavoro duro... ma qualcuno lo doveva pur fare.
La versione serale elegante del Papeete li
attendeva col suo charme, ballerine, luci e
colori che avrebbero stupito Tony Servillo ne
“La grande bellezza”.
Prima che rispuntasse il sole tutti i partecipanti
assonnati avevano lasciato il paese dei balocchi, la stanchezza aveva martellato già dalla
mattina presto anche il più resistente di loro.
Meritato riposo e classica giornata di mare
hanno reso la domenica lieta e rilassante
come la quiete dopo la tempesta... al rientro
tutti contenti, fieri di aver inciso nella memoria
un week end da leoni.
Hanno partecipato alla gita: Diletta Benesperi, Alessandra Gabbani, Arianna Pasquetti, Simone Corrieri, Chiara Gherardi, Chiara Banci, Riccardo Ranucci, Lucia Pagnoccheschi,
Sara Pacini, Francesca Baldi, Alessandro
Gradi, Monica Innocenti, Giulia Tofani, Erica
Luchetti, Maria Luisa Carlesi, Carla Carlesi,
Marco Bruni, Luca Bernardini, Matteo Antonini, Simone Torracchi, Stefano Maccioni,
Virginia Fantoni, Nicholas Burchietti, Nicola
Messinas.
club giovani soci | 56
IL BELLO DELLE SOCIE
RUBRICA DI CONSIGLI PER LA BELLEZZA E IL BENESSERE
di ALESSANDRA GABBANi, estetista e giovane socia Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Care socie, voglio iniziare la nostra rubrica con una bella filastrocca della salute...
e parlare di piante e delle sue proprietà! Buona lettura!
Frutta e verdura sono un gran capitale, dolciumi e grassi è meglio evitare.
Muoversi sempre e con passione, mi tiene in gran forma e mi fa benone.
Usare ogni giorno il dentifricio, regala ai miei denti un gran beneficio.
Dormire ogni notte per molte ore, ristora il mio corpo e gli dona vigore.
Saper controllare le mie emozioni, mi evita liti e brutti magoni.
Potrò arrivare a compier cent’anni, avendo meno acciacchi e malanni.
Sarà allora bello dir grazie alla vita, che giocare mi ha fatto una grande partita!
In questa pagina voglio spiegarvi cose molto interessanti riguardanti le erbe e l’uso
per cui sono adeguate; alcune piante hanno le stesse funzioni di altre così se in
erboristeria non se ne trova una si può optare per un’altra che ha le stesse proprietà.
Queste erbe vanno usate, per la maggior parte, come un tonico, si fanno bollire in
acqua, si filtrano e il liquido va conservato in una bottiglia di vetro per non più di una
settimana, poi si passa con il cotone idrofilo sulla parte interessata.
Nome erba:
Achillea
Anice verde
Arancio dolce
Arnica
Bardana
Parte della pianta da utilizzare:
intera pianta escluse le radici
frutti maturi
fiori e scorza del frutto
capolini dei fiori sbocciati
radice
Betulla
foglie giovani
Calendola
Camomilla
Centella
fiori
fiori
intera pianta
Cipresso
Consolida
Crescione d’acqua
Dulcamara
Edera
Eucalipto
Farfara
Fieno greco
Garofano
Geraneo
Ginepro
Ginseng
Hamamelis
Ippocastano
Lavanda
Limone
Luppolo
Malva
Melissa
Menta piperita
Mirto
Ortica
Passiflora
Pino silvestre
Quercia marina
Rosa pallida
bacche non ancora mature
tutta la pianta
la pianta intera
steli
le parti verdi della pianta
foglie vecchie e giovani
fiori e foglie
foglie
chiodi
rizoma (ovvero la parte
sotterranea del fusto)
pianta intera e bacche
radice
foglie e corteccia
semi e corteccia di rami freschi
sommità fiorite
scorza
capolini dei fiori
Proprietà:
stimolante, tonico, astringente, calmante e antisettico
decongestionante tonico leggermente astringente
stimolante
depurante
stimolante dl cuoio capelluto, lenitivo, tonificante,
astringente, elasticizzante
nutriente, cicatrizzante, calmante, lenitiva
lenitiva, emolliente, rinfrescante
idratante, cicatrizzante, favorisce la crescita dei capelli
decongestionante, calmante, leggermente
antibatterico
cicatrizzante, emolliente, calmante
stimolante, idratante
normalizzante nelle pelli impure
anticellulite, emolliente, drenante
balsamica, rinfrescante, depurante, deodorante,
astringente,disarossante
emolliente, idratante
emolliente, idratante, rassodante, nutriente, tonificante
aromatizzante
pelli grasse, pori dilatati
acne, alitosi, pelli impure, pelli grasse
alopecia (caduta dei capelli), smagliature, pelli impure
pelli comedoniche, couperose, eccessiva sudorazione, pelli macchiate, pori dilatati
pelli asfittiche, disidratazione, cellulite, acne, pelli macchiate
acne, forfora grassa, cellulite, comedoni
pelli macchiate, pelli grasse, eccessiva sudorazione pelli impure, acne, smagliature
gemme, rami freschi, foglie
tallo (ovvero il germoglio che
sta per fare il seme)
tonificante, emolliente, idratante
fiori
decongestionante, calmante, astringente,
rinfrescante, emolliente, leggermente schiarente
dermopurificante, antisettico, deodorante,
astringente
antisudorifera, aromatizzante, antisettica
emolliente, astringente
balsamica, detossinante, rassodante, disinfiammatorio
emolliente, disarrossante, rinfrescante
deodorante, antiforforale
calmante, leggermente emolliente
foglie e fiori
Rosmarino
foglie e sommità fiorite
Salvia
Sambuco
Sassafrasso
Tiglio
Timo
Valeriana
foglie essicate
fiori, frutti e corteccia
corteccia della radice
corteccia e fiori
ramoscelli erbacei fioriti
rizoma con le radici
pelli congestionate, couperose, sudore
capelli sfibrati, doppie punte, iperseborrea (eccesso di sebo grasso), capillari, pori dilatati
pelli disidratate, forfora secca
pelli impure
rughe, forfora secca, cellulite
alitosi, forfora grassa, pelli congestionate, couperose, comedoni(sono come i punti
neri ma più profondi), sudore, impurità, pori dilatati
forfora secca, rughe, disidratazione
smagliature, disidratazione
pelli asfittiche, acne, forfora grassa, forfora secca, pelli impure, pori dilatati
coagulante, astringente
aromatico, balsamico, depurante, deodorante
stimolante, rivitalizzante, tonificante
astringente, decongestionante, rinfrescante
decongestionante, disarrosante, tonificante, lenitivo
stimolante, calmante, astringente, rinfrescante
antibatterico, aromatizzante, schiarente
rassodante, depurativo
emolliente, decongestionante, leggermente
astringente, idratante, depurante emolliente, stimolante, idratante
rinfrescante, dermopurificante, decongestionante
astringente, antisettico, balsamico, calmante
depurativa, astringente, seboequilibrante
decongestionante, tonificante
emolliente, balsamico, rinfrescante,
dermopurificante, deodorante, aromatizzante
foglie e sommità fiorite
foglie e sommità fiorite
foglie e bacche
intera pianta
fiori
Usata per:
pelli congestionate, impurità della pelle, disidratazione, rughe
pelli congestionate, alitosi (fare sciacqui senza ingerire il liquido)
pelli congestionate e pori dilatati
pori dilatati, pelle grassa, cellulite
impurità della pelle, iperseborrea (eccesso di sebo grasso), acne
pori dilatati, pelle grassa, cellulite, disidratazione, rughe, fragilità del capello,
alopecia (caduta di capelli) pelli secche, pelli congestionate, couperose
pelle congestionate, couperose, pelli delicate
smagliature, disidratazione, rughe
acne, couperose, rughe, pelli disidratate
forfora secca, disidratazione
eccessiva sudorazione, pelli impure, comedoniche e pelli asfittiche
pelli asfittiche, pori dilatati
forfora grassa, doppie punte, fragilità del capello, pelli impure
couperose
pelli impure, pori dilatati
cellulite
pelli congestionate, couperose, efelidi (lentiggini)
pelli asfittiche, forfora grassa, smagliature, pelli impure, pori dilatati
cellulite, sudorazione, smagliature, pori dilatati, pelli impure
forfora grassa, efelidi (lentiggini)
cellulite, smagliature
pelli congestionate, couperose, fragilità capillare, doppie punte
acne, cellulite, comedoni, smagliature, rinforzante della fragilità capillare
pelli congestionate, pelli disidratate
club giovani soci | 57
IL MUTUO PER LA CASA IN PAROLE SEMPLICI
Dopo le precedenti puntate dedicate al “Conto corrente in parole semplici”, proseguiamo
la pubblicazione delle nuove guide che gli intermediari devono rendere disponibili ai clienti
(sono in distribuzione in tutte le agenzie, ndr) illustrando le informazioni relative al mutuo per la
casa. Un condensato di chiarimenti e di consigli
pratici, tratti dalle nuove pubblicazioni, aggiornate con il provvedimento del 31 luglio 2012,
del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio
Visco.
QUANTO COSTA IL MUTUO
Per capire quanto costa il mutuo in totale, oltre
al tasso di interesse vanno considerati anche
altri elementi.
Imposte e agevolazioni fiscali
Se il mutuo è concesso da una banca, il cliente paga un’imposta pari al 2% dell’ammontare
complessivo, o allo 0,25% nel caso di acquisto
della “prima casa”.
L’imposta è trattenuta direttamente dalla banca, per cui la somma che il cliente riceve è inferiore all’importo concesso.
Se il mutuo è concesso da un’impresa non
bancaria, per esempio una società finanziaria,
le condizioni sono meno favorevoli.
Ci possono poi essere alcune imposte legate
all’iscrizione dell’ipoteca o ad altri adempimenti.
Gli interessi pagati per un mutuo ipotecario
per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale sono detraibili
dall’Irpef. L’importo e le condizioni per la detrazione sono fissati dalla legge.
Altri costi
Al tasso di interesse e alle imposte vanno aggiunti:
- Il compenso all’intermediario per le spese di
istruttoria, che può consistere sia in un importo fisso, sia in una percentuale calcolata
sull’ammontare del finanziamento.
- Le spese di perizia, che possono essere richieste per la valutazione dell’immobile da
ipotecare.
- Le spese notarili per il contratto di mutuo e
l’iscrizione dell’ipoteca nei registri immobiliari.
- Il costo del premio di assicurazione a copertura di danni sull’immobile ed eventualmente
dei rischi a eventi relativi alla vita del cliente, che potrebbero impedirgli di rimborsare il
prestito. Se l’intermediario chiede di stipulare
un’assicurazione sulla vita, deve sottoporre
al cliente almeno due preventivi di due differenti società assicurative. E’ importante fare
attenzione ai costi della polizza: quella proposta dall’intermediario potrebbe essere più
costosa di altre offerte sul mercato. Se si decide per una polizza diversa da quelle offerte
dall’intermediario, questi non può comunque
modificare le condizioni della sua offerta di
mutuo.
BANCA E CLIENTI | 58
- Gli interessi di mora, se si paga la rata in ritardo. In genere prevedono una maggiorazione
tra l’1% e il 4% rispetto al tasso pattuito per
il finanziamento e decorrono dal giorno della
scadenza fino al pagamento della rata.
- La commissione annua di gestione della pratica, le spese per l’incasso rata, le spese per
l’invio di comunicazioni.
Qualora si decida di ricorrere a un mediatore
creditizio, è importante informarsi prima sul
compenso richiesto, che potrebbe essere alto.
Il piano di ammortamento
Il piano di ammortamento è il progetto di restituzione del debito. E’ importante, per i mutui
che sono o potrebbero rimanere a tasso fisso
per tutta la durata del contratto, chiedere all’intermediario di poterlo esaminare.
Il piano stabilisce l’importo, la data entro la
quale tutto il debito deve essere pagato, la periodicità delle singole rate (mese, trimestre, semestre), i criteri per determinare l’ammontare di
ogni rata e il debito residuo.
La rata è composta da due elementi: la quota
capitale, cioè l’importo del finanziamento restituito e la quota interessi, cioè l’interesse maturato.
Esistono diversi meccanismi di restituzione del
finanziamento.
In Italia, il piano di ammortamento più diffuso è
il metodo cosiddetto “francese”: la rata è composta da una quota capitale crescente e da una
quota interessi decrescente.
All’inizio si pagano soprattutto interessi: a mano
a mano che il capitale viene restituito, l’ammontare degli interessi diminuisce e la quota capitale aumenta.
La variazione della composizione della rata in
quota capitale e quota interessi può incidere
sulle detrazioni fiscali, il cui importo può quindi cambiare di anno in anno. In particolare, la
quota detraibile è quella degli interessi, che nel
tempo diminuisce.
COME DECIDERE
Scegliere il tipo di tasso
È importante valutare vantaggi e svantaggi del
tipo di tasso (fisso, variabile, misto, doppio) alla
luce della propria situazione economica e delle condizioni del mercato, considerando i loro
possibili sviluppi nel tempo.
È utile per questo richiedere il Foglio Comparativo in cui ogni intermediario deve illustrare tutte
le caratteristiche dei mutui che offre.
Confrontare le offerte di più intermediari
I tassi e le condizioni offerti dai diversi intermediari possono variare, anche di molto.
Oggi quasi tutti gli intermediari hanno un sito
internet sul quale pubblicano il Foglio Compa-
rativo e il Foglio Informativo d ciascun mutuo: è
quindi possibile confrontare le offerte con tutta
la calma necessaria.
Su internet esistono anche motori di ricerca che
offrono guide e suggeriscono i mutui più adatti
alle esigenze di ciascuno. Naturalmente è sempre possibile richiedere i documenti informativi
direttamente all’intermediario, per esempio allo
sportello della banca.
Un importante elemento da valutare e confrontare è il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale),
che tutti gli intermediari devono pubblicare per
legge sui Fogli Informativi.
Il TAEG è una sintesi del costo complessivo
del mutuo, che comprende il tasso di interesse
(e quindi anche lo spread applicato dall’intermediario) e le altre voci di spesa (ad esempio
spese di istruttoria della pratica e di riscossione
della rata).
Selezionare gli intermediari
I documenti informativi indicano le condizioni secondo uno schema standard. A seconda
della propria situazione personale, il cliente può
ottenere condizioni più favorevoli.
Nell’esaminare le proposte, fare molta attenzione a: spread, TAEG, piano di ammortamento,
tutte le voci di spesa, tempi per la concessione
(devono essere compatibili con quelli necessari
per l’acquisto dell’immobile), risparmio fiscale,
che può variare a seconda della composizione
delle rate (quota capitale e quota interessi) stabilita nel piano di ammortamento.
(2. Continua) Red.
BANCA E CLIENTI | 59
IL CREDITO
COOPERATIVO
ITALIANO IN CIFRE...
Al 31 dicembre 2013 operavano in Italia 385
Banche di Credito Cooperativo, con 4.454
sportelli (pari al 14% degli sportelli bancari
italiani), una presenza diretta in 2.710 Comuni (in oltre 500 dei quali sono l’unica realtà bancaria) e 101 Province. I soci erano
1.173.668 (+3,4%), i clienti 6,9 milioni, mentre i dipendenti 37.000 (+2,8%, compresi
quelli delle società del sistema).
La raccolta complessiva di sistema (da banche e clientela, a cui si aggiungono le obbligazioni), alla stessa data, ammontava a 192
miliardi di euro (+4,8%, a fronte di un -2,8%
registrato nel resto del sistema bancario),
con una quota di mercato della raccolta da
clientela, comprensiva di obbligazioni delle
BCC, pari al 7,8%.
Gli impieghi economici si attestavano a 136
miliardi di euro, con una quota di mercato del
7,2%; considerando anche i finanziamenti
erogati dalle banche di secondo livello del
Credito Cooperativo, gli impieghi ammontano complessivamente a 148,9 miliardi di
euro, con una quota di mercato pari al 7,9%.
Tra questi, gli impieghi economici erogati alle
sole imprese erano pari a 88,8 miliardi di euro
(-2,9%, il dato comprende anche gli impieghi
erogati dalle banche di secondo livello del sistema, contro il -5,5% del sistema bancario
complessivo), con una quota di mercato per
questa tipologia di prestito del 9,8%.
Il patrimonio (capitale e riserve) ammontava
a 20 miliardi di euro (+2,2%). Il Tier 1 ratio
e il coefficiente patrimoniale delle BCC italiane sono pari, rispettivamente, al 14,3% e al
15,2%.
Infine, gli impieghi erogati dalle BCC rappresentano il 22,8% del totale dei crediti alle imprese artigiane, il 18% alle imprese agricole,
l’8,7% alle famiglie consumatrici, il 17,7% alle
famiglie produttrici, l’8,9% delle società non
finanziarie, il 12,8% del totale dei crediti alle
istituzioni senza scopo di lucro, il cosiddetto Terzo Settore. In particolare, la quota di
clienti affidati nel settore non profit (escluse le
cooperative sociali) è del 19%. Red.
LE PROSPETTIVE SUL
GRUPPO COOPERATIVO PARITETICO
Si è tenuto lo scorso 6 giugno, il convegno organizzato dalla Federazione Toscana BCC,
intitolato “Il Gruppo Cooperativo Paritetico: una prospettiva strategica per le
BCC?” e rivolto ai vertici delle BCC toscane.
Creare una maggiore coesione operativa, nonché sinergie di costo e di ricavi, mettendo
definitivamente in sicurezza il sistema. Sono questi gli obiettivi principali del Gruppo
Cooperativo Paritetico delle BCC, le cui opportunità sono state dibattute da Marco
Lamandini, ordinario di Diritto Commerciale all’Università di Bologna, da Giuseppe
Lusignani, vicepresidente di Prometeia e ordinario di Economia degli Intermediari
Finanziari all’Università di Bologna e da Luca Treré, manager di Prometeia. Presenti
al convegno anche Alessandro Azzi, presidente di Federcasse e Giulio Magagni,
presidente di Iccrea Holding.
“Si è trattato di un convegno – ha sostenuto il presidente regionale delle BCC, Umberto
Guidugli – nel quale ci siamo interrogati sulle prospettive per rafforzare il nostro Sistema
e continuare ad assicurare anche in futuro la ormai più che centenaria presenza delle BCC
a servizio dei nostri territori”.
Da parte sua, il direttore della Federazione, Roberto Frosini, ha rilevato che “l’evoluzione
del sistema bancario italiano e internazionale ha posto le BCC davanti a nuove sfide. Noi
vogliamo approfondire l’applicabilità dello strumento del Gruppo Cooperativo Paritetico,
presente nel nostro Codice Civile e nella normativa comunitaria”. Red.
IL MONDO DELLE BCC | 60
... E QUELLO REGIONALE
Un sistema bancario solido, affidabile e radicato sul territorio. Una realtà che continua a
svolgere il proprio ruolo, nonostante il perdurante periodo di crisi, sostenendo l’economia
locale e, nello stesso tempo, producendo risultati economici interessanti. Sono questi gli
elementi che emergono dal bilancio consolidato 2013 delle BCC della Toscana, presentato lo scorso 6 giugno nel corso dell’Assemblea della Federazione Toscana, l’organismo
associativo regionale delle 26 BCC aderenti,
che fornisce servizi di rappresentanza, assistenza, consulenza tecnica e formazione.
Il documento di bilancio conferma la fiducia
delle comunità locali, che continuano a vedere, sui rispettivi territori, le BCC come rappresentanti di un sistema bancario realmente
differente, con le sue 305 filiali e 2.505 collaboratori.
Nel 2013 la raccolta diretta complessiva è
stata di 11,62 miliardi di euro (+3,6% rispetto al 2012), con impieghi alla clientela sostanzialmente stabili a quota 10,16 miliardi
(-0,4%) e segno positivo per numero di filiali (305, +0,3%), dipendenti (2.505, +0,4%),
soci (94.600, +5,8%) e clienti ormai oltre le
650.000 unità.
Complessivamente, a fine 2013, il sistema
BCC toscano deteneva il 9,9% delle quote di
mercato relative alla raccolta diretta in regione, l’8,8% della quota di mercato degli impieghi e l’11,3% degli sportelli in Toscana. Numeri che, nel loro insieme, confermano come
il ‘modello BCC’ abbia riscontri importanti in
Toscana e sia in grado di offrire adeguate garanzie a famiglie e imprese del territorio regionale. Red.
IL MONDO DELLE BCC | 61
banche
con
l’anima
I valori del Credito Cooperativo nelle parole di tre papi, che trasmettono
una visione alternativa dell’economia e della finanza.
“O
ggi la cooperazione è oggetto di
qualche incomprensione anche a livello europeo, ma ritengo che non considerare attuale
questa forma di presenza nel mondo produttivo costituisca un impoverimento che lascia
spazio alle omologazioni e non promuove le
differenze e l’identità
,,
Papa Francesco, 2013
“ L’
esperienza delle cooperative è
oggi ancora di grande attualità, quale veicolo
di un nuovo modo di concepire l’economia
sociale, alla luce del magistero della Chiesa,
così ricco di principi che possono illuminare
anche e soprattutto le mutate circostanze dei
nostri giorni
,,
San Giovanni Paolo II, 1989
“S
Si devono conservare e promuovere, in armonia con il bene comune e nell’ambito delle possibilità tecniche, l’impresa artigiana, l’impresa agricola a dimensioni familiari, nonché l’impresa cooperativistica anche
come integrazione delle due precedenti
,,
San Giovanni XXIII, 1961
Pensieri tratti dal volume ”Parole sante”, Edizioni Ecra, Roma, 2014
BANCHE con l’anima | 62
Fonte dati: http://www.euribor.it/
Tasso Fisso
IRS (rilevato il 23/06/2014)
1 anno
2 anni
3 anni
5 anni
10 anni
15 anni
20 anni
30 anni
giu-14
0,310
0,340
0,420
0,710
1,540
2,000
2,200
2,300
dic-13
0,393
0,533
0,756
1,249
2,144
2,580
2,731
2,741
dic-12
0,330
0,380
0,480
0,780
1,580
2,020
2,180
2,250
dic-11
1,440
1,320
1,390
1,760
2,400
2,680
2,700
2,570
dic-10
1,350
1,510
1,940
2,530
3,350
3,680
3,510
3,740
dic-09
1,320
1,830
2,240
2,540
3,600
3,970
4,070
3,950
dic-08
2,690
2,770
2,980
3,240
3,750
3,910
3,860
3,550
dic-07
4,600
4,500
4,480
4,470
4,580
4,710
4,750
4,740
dic-06
4,069
4,122
4,119
4,114
4,182
4,258
4,294
4,271
dic-07
dic-07
4,00
4,83
4,25
4,93
0,75
4,89
dic-06
dic-06
3,50
3,68
5,25
3,73
0,40
3,83
“Mercati in Cifre” offre una panoramica generale del mondo finanziario, con dati relativi ai principali indicatori di mercato e
alcuni grafici esemplificativi. La prima pagina è dedicata ai principali “tassi”, alle materie prime e alle valute. La seconda pagina, invece, tratta dei mercati azionari, con i due grafici relativi agli indici azionari del mercato italiano e di quello statunitense.
Il servizio è curato dal servizio Marketing e dal servizio Finanza della Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese, per ulteriori informazioni e/o richieste: [email protected] - 0573 7070267 Claudia Raffalli - 0573 7070270 Matteo Ademollo.
TASSI INTERBANCARI
A BREVE E DI
TASSI
A MEDIO-LUNGO PERIODO
TASSI UFFICIALI
RIFERIMENTO
Tasso Variabile
PRINCIPALI
TASSI
DI RIFERIMENTO
EURIBOR (medie
mensili)
giu-14
mag-14
0,15
Europa 1 mese
0,25
0,25
Stati Uniti
3 mesi
0,33
0,10
Giappone
6 mesi
0,43
dic-13
dic-13
0,25
0,22
0,25
0,29
0,10
0,39
dic-12
dic-12
0,75
0,11
0,25
0,19
0,10
0,32
dic-11
dic-11
1,00
1,14
0,25
1,43
0,10
1,67
dic-10
dic-10
1,00
0,81
0,25
1,02
0,30
1,25
dic-09
dic-09
1,00
0,48
0,25
0,72
0,30
1,00
dic-08
dic-08
2,50
2,99
0,25
3,29
0,30
3,37
Fonte dati: http://www.euribor.it/
Tasso Fisso
RENDIMENTI TITOLI DI STATO
IRS (rilevato il 23/06/2014)
RENDIMENTI LORDI
giu-14
dic-13
dic-12
dic-11
dic-10
dic-09
1 anno
0,310
0,393
0,330
1,440
1,350
1,320
giu-14
dic-13
dic-12
dic-11
dic-10
dic-09
2 anni
0,340
0,533
0,380
1,320
1,510
1,830
BOT annuale
0,45
0,707
1,456
5,95
1,016
0,862
3 anni
0,420
0,756
0,480
1,390
1,940
2,240
BTP decennale
2,950
4,000
4,48
6,98
4,07
4,01
5 anni
0,710
1,249
0,780
1,760
2,530
2,540
10 anni
1,540
2,144
1,580
2,400
3,350
3,600
15 anni
2,000
2,580
2,020INDICI 2,680
3,970
AZIONARI 3,680
20 anni
2,200
2,731
2,180
2,700
3,510
4,070
PRINCIPALI
INDICI
DI
BORSA
(rilevati
il
23
giugno
2014)
30 anni
2,300
2,741
2,250
2,570
3,740
3,950
giu-14
dic-13
dic-12
dic-11
dic-10
dic-09
21.988,00
18.968,00
16.273,00
15.090,00
20.173,00
22.573,00
FTSE MIB (Italia)
TASSI UFFICIALI DI RIFERIMENTO
15,92%
1.962,87
PRINCIPALI TASSI DI RIFERIMENTO
S&P 500 (USA)
giu-14
6,20%
0,15
Europa
3.802,64
NASDAQ 100 (USA)
0,25
Stati Uniti
-8,95%
0,10
Giappone
15.369,28
NIKKEI 225 (Jap)
DAX 30 (Germania)
RENDIMENTI LORDI
CAC 40 (Francia)
BOT annuale
FTSE 100 (UK)
BTP decennale
dic-08
dic-07
dic-06
2,690
4,600
4,069
dic-08
dic-07
dic-06
2,770
4,500
4,122
2,63
4,08
3,08
2,980
4,480
4,119
4,49
4,41
3,95
3,240 Fonte dati:
4,470
4,114
http://www.dt.mef.gov.it/
3,750
4,580
4,182
3,910
4,710
4,258
3,860
4,750
4,294
3,550
4,740
4,271
dic-08
dic-07
dic-06
19.460,00
38.554,00
41.434,00
16,56%
7,84%
-25,20%
-10,63%
16,00%
-49,53%
-6,95%
16,05%
1.848,36
dic-13
29,60%
0,25
4.176,59
1.426,19
dic-12
13,41%
0,75
2.660,93
1.257,60
dic-11
0,00%
1,00
2.277,83
1.257,64
dic-10
13,38%
1,00
2.225,72
1.109,24
dic-09
22,81%
1,00
1.790,82
903,25
dic-08
-38,49%
2,50
1.211,65
1.468,36
dic-07
3,53%
4,00
2.084,93
1.418,30
dic-06
13,62%
3,50
1.756,90
0,25
56,96%
0,25
16,82%
0,25
2,34%
0,25
24,28%
0,25
47,80%
0,25
-41,89%
4,25
18,67%
5,25
6,79%
0,10
16.291,30
0,10
10.395,20
0,10
8.455,35
0,30
10.228,90
0,30
9.608,94
0,30
8.747,20
0,75
15.307,80
0,40
17.225,80
-5,66%
56,72%
9.987,24
9.552,16
4,55%
25,48%
4.540,00
giu-14
5,68%
0,45
6.825,20
2,950
1,13%
4.295,95
dic-13
17,99%
0,707
6.749,09
4,000
14,43%
22,94%
-17,34%
6,45%
9,85%
-42,86%
-11,13%
6,92%
7.612,39
5.898,35
6.914,19
5.781,68
4.810,20
8.067,32
6.596,92
29,06%
-14,69%
19,59%
20,20%
-40,37%
22,29%
21,98%
3.641,07
dic-12
15,23%
1,456
5.897,81
4,48
5,84%
3.159,81
dic-11
-18,08%
5,95
5.572,28
6,98
-4,14%
3.857,35
dic-10
1,62%
1,016
5.812,95
4,07
9,11%
3.795,92
dic-09
17,96%
0,862
5.327,39
4,01
20,14%
3.217,97
dic-08
-42,68%
2,63
4.434,17
4,49
-31,33%
5.614,08
dic-07
1,31%
4,08
6.456,90
4,41
3,97%
5.541,76
dic-06
17,53%
3,08
6.210,50
3,95
10,70%
RENDIMENTI TITOLI DI STATO
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
COMMODITIES
INDICI
AZIONARI
MATERIE
PRIME
IN USD
(rilevate(rilevati
il 23 giugno
2014) 2014)
PRINCIPALI
INDICI
DI BORSA
il 23 giugno
giu-14
dic-13
dic-12
giu-14
dic-13
dic-12
Oro
1.315,80
1.205,99
1.675,35
21.988,00
18.968,00
16.273,00
FTSE MIB (Italia)
Crude Oil
107,25
98,36
91,82
15,92%
16,56%
7,84%
1.962,87
1.848,36
1.426,19
S&P 500 (USA)
NASDAQ 100 (USA)
dic-09
dic-09
1.204,06
22.573,00
75,81
16,00%
1.109,24
dic-08
dic-08
865,00
19.460,00
41,07
-49,53%
903,25
dic-07
dic-07
836,50
38.554,00
81,95
-6,95%
1.468,36
dic-06
dic-06
635,70
41.434,00
53,54
16,05%
1.418,30
6,20%
29,60%
13,41%
13,38%
22,81%
-38,49%
3,53%
13,62%
4.176,59
2.660,93
2.225,72
1.790,82
1.211,65
2.084,93
1.756,90
-8,95%
56,96%
16,82%
2,34%
24,28%
47,80%
-41,89%
18,67%
6,79%
10.395,20
dic-12
22,94%
1,3202
7.612,39
0,8127
29,06%
114,48
3.641,07
8.455,35
dic-11
-17,34%
1,2941
5.898,35
0,8332
-14,69%
99,61
3.159,81
10.228,90
dic-10
6,45%
1,3370
6.914,19
0,8575
19,59%
108,59
3.857,35
9.608,94
dic-09
9,85%
1,4338
5.781,68
0,8876
20,20%
133,55
3.795,92
8.747,20
dic-08
-42,86%
1,3972
4.810,20
0,9550
-40,37%
126,67
3.217,97
15.307,80
dic-07
-11,13%
1,4587
8.067,32
0,7353
22,29%
162,96
5.614,08
17.225,80
dic-06
6,92%
1,3197
6.596,92
0,6738
21,98%
157,15
5.541,76
15,23%
-18,08%
1,62%
17,96%
-42,68%
5,68%
17,99%
0,00%
dic-10
dic-10
1.413,00
20.173,00
93,92
-10,63%
1.257,64
3.802,64
PRINCIPALI VALUTE (rilevate
il 23 giugno 2014)
15.369,28
16.291,30
NIKKEI 225 (Jap)
apr-14
dic-13
-5,66%
56,72%
Euro/Usd
1,3600
1,3744
9.987,24
9.552,16
DAX
30
(Germania)
Euro/Gbp
0,7985
0,8303
4,55%
25,48%
Euro/Yen
138,55
144,72
4.540,00
4.295,95
CAC 40 (Francia)
FTSE 100 (UK)
dic-11
dic-11
1.563,70
15.090,00
98,90
-25,20%
1.257,60
2.277,83
VALUTE
Spot EUR/USD
(0,00%)
1.3600
Settimanale
20 giu 2014
6.749,09
5.897,81
5.572,28
5.812,95
5.327,39
4.434,17
6.825,20
1,13%
14,43%
5,84%
DISCLAIMER
Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
MATERIE PRIME IN USD (rilevate il 23 giugno 2014)
giu-14
dic-13
Oro
1.315,80
1.205,99
Crude Oil
107,25
98,36
dic-12
1.675,35
91,82
-4,14%
1,31%
17,53%
6.456,90
6.210,50
9,11%
20,14%
-31,33%
3,97%
10,70%
dic-10
1.413,00
93,92
dic-09
1.204,06
75,81
dic-08
865,00
41,07
dic-07
836,50
81,95
dic-06
635,70
53,54
dic-10
1,3370
0,8575
108,59
dic-09
1,4338
0,8876
133,55
dic-08
1,3972
0,9550
126,67
dic-07
1,4587
0,7353
162,96
dic-06
1,3197
0,6738
157,15
COMMODITIES
dic-11
1.563,70
98,90
VALUTE
PRINCIPALI VALUTE (rilevate il 23 giugno 2014)
apr-14
dic-13
Euro/Usd
1,3600
1,3744
Euro/Gbp
0,7985
0,8303
Euro/Yen
138,55
144,72
dic-12
1,3202
0,8127
114,48
dic-11
1,2941
0,8332
99,61
DISCLAIMER
Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
mercati in cifre | 63
giu-14
0,45
2,950
BOT annuale
BTP decennale
dic-13
0,707
4,000
dic-12
1,456
4,48
dic-11
5,95
6,98
dic-10
1,016
4,07
dic-09
0,862
4,01
dic-08
2,63
4,49
dic-07
4,08
4,41
dic-06
3,08
3,95
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
INDICI AZIONARI
PRINCIPALI INDICI DI BORSA (rilevati il 23 giugno 2014)
giu-14
21.988,00
FTSE MIB (Italia)
S&P 500 (USA)
NASDAQ 100 (USA)
NIKKEI 225 (Jap)
DAX 30 (Germania)
CAC 40 (Francia)
dic-11
15.090,00
dic-10
20.173,00
dic-09
22.573,00
dic-08
19.460,00
dic-07
38.554,00
dic-06
41.434,00
15,92%
16,56%
7,84%
-25,20%
-10,63%
16,00%
-49,53%
-6,95%
16,05%
1.848,36
1.426,19
1.257,60
1.257,64
1.109,24
903,25
1.468,36
1.418,30
6,20%
29,60%
13,41%
0,00%
13,38%
22,81%
-38,49%
3,53%
13,62%
3.802,64
4.176,59
2.660,93
2.277,83
2.225,72
1.790,82
1.211,65
2.084,93
1.756,90
-8,95%
56,96%
16,82%
2,34%
24,28%
47,80%
-41,89%
18,67%
6,79%
15.369,28
16.291,30
10.395,20
8.455,35
10.228,90
9.608,94
8.747,20
15.307,80
17.225,80
-5,66%
56,72%
22,94%
-17,34%
6,45%
9,85%
-42,86%
-11,13%
6,92%
9.987,24
9.552,16
7.612,39
5.898,35
6.914,19
5.781,68
4.810,20
8.067,32
6.596,92
4,55%
25,48%
29,06%
-14,69%
19,59%
20,20%
-40,37%
22,29%
21,98%
4.540,00
4.295,95
3.641,07
3.159,81
3.857,35
3.795,92
3.217,97
5.614,08
5.541,76
17,99%
15,23%
-18,08%
1,62%
17,96%
5,68%
1,13%
Tasso Variabile
dic-12
16.273,00
1.962,87
6.825,20
FTSE 100 (UK)
dic-13
18.968,00
6.749,09
5.897,81A BREVE
5.572,28
5.812,95
5.327,39
TASSI INTERBANCARI
E TASSI A MEDIO-LUNGO
PERIODO
14,43%
5,84%
-4,14%
9,11%
20,14%
-42,68%
1,31%
17,53%
4.434,17
6.456,90
6.210,50
-31,33%
3,97%
10,70%
dic-04
2,20
2,21
2,24
dic-03
2,16
2,18
2,24
dic-02
3,05
3,00
2,95
dic-01
3,48
3,40
3,30
dic-10
1.413,00
93,92
dic-09
1.204,06
75,81
dic-08
865,00
41,07
836,50
81,95
635,70
53,54
dic-05
2,316
2,558
2,759
3,078
3,630
dic-10
3,904
4,058
1,3370
4,153
0,8575
dic-04
2,386
2,654
2,868
3,202
3,784
dic-09
4,085
4,265
1,4338
4,384
0,8876
dic-03
2,352
2,783
3,156
3,694
4,406
dic-08
4,731
4,906
1,3972
5,026
0,9550
dic-02
2,748
2,927
3,201
3,689
4,415
dic-07
4,735
4,879
1,4587
4,910
0,7353
dic-01
3,385
3,866
4,200
4,657
5,214
dic-06
5,421
5,496
1,3197
5,496
0,6738
108,59
133,55
126,67
162,96
157,15
EURIBOR (medie mensili)
ago-09
dic-08
1 mese
0,51
2,99
3 mesi
0,86
3,29
MATERIE
IN USD (rilevate
2014)
6 PRIME
mesi
1,12 il 23 giugno3,37
dic-07
4,83
4,93
4,89
dic-06
dic-05
3,68
2,44
COMMODITIES
3,73
2,51
3,83
2,63
FTSE MIB40 INDEX +1,03% (21.988,10) Settimanale 20 giu 2014
giu-14
1.315,80
IRS
(rilevato
l'ultimo
giorno
del
mese)
Crude Oil
107,25
Tasso
Oro Fisso
dic-13
1.205,99
98,36
ago-09
dic-08
1 anno
1,240
2,690
2 anni
1,780
2,770
3 anni
2,210
2,980
5 anni
2,790
3,240
PRINCIPALI
VALUTE (rilevate3,490
il 23 giugno 2014)
10 anni
3,750
apr-14
dic-13
15 anni
3,840
3,910
20
anni
3,990
3,860
Euro/Usd
1,3600
1,3744
30 anni
3,910
3,550
Euro/Gbp
0,7985
0,8303
Euro/Yen
138,55
144,72
dic-12
1.675,35
91,82
dic-07
4,600
4,500
4,480
4,470
4,580
dic-12
4,710
4,750
1,3202
4,740
0,8127
114,48
dic-11
1.563,70
98,90
dic-06
4,069
4,122
VALUTE
4,119
4,114
4,182
dic-11
4,258
4,294
1,2941
4,271
0,8332
99,61
Fonte
dati: http://www.euribor.it/
dic-07
dic-06
TASSI UFFICIALI di RIFERIMENTO
PRINCIPALI TASSI DI RIFERIMENTO
03-09-09
dic-08
dic-07
1,00
2,50
4,00
Europa
DISCLAIMER
0,25
0,25
4,25
Stati Uniti
Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
0,30
0,30
0,75
Giappone
dic-06
dic-05
dic-04
3,50
2,25
2,00
dic-03
2,00
dic-02
2,75
dic-01
3,25
5,25
4,25
2,25
1,00
-
-
0,40
0,10
0,10
0,10
-
-
dic-04
2,16
4,29
dic-03
2,22
4,2
dic-02
3,38
5,04
dic-01
4,05
5,13
RENDIMENTI TITOLI DI STATO
RENDIMENTI LORDI
BOT annuale
BTP decennale
mag-09
0,951
4,03
dic-08
2,63
4,49
dic-07
4,08
4,41
dic-06
3,08
3,95
dic-05
2,21
3,54
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
COMMODITIES
MATERIE PRIME IN USD
Oro
Crude Oil
S&P 500 INDEX +0,17% (1962,87) Trimestrale 20 giu 2014
ago-09
988,29
68,00
dic-08
865,00
41,07
dic-07
836,50
81,95
dic-06
635,70
53,54
dic-05
513,00
48,08
dic-04
438,00
35,80
dic-03
417,25
26,62
dic-02
342,75
23,48
dic-01
276,50
15,96
dic-05
1,1848
0,6876
139,52
dic-04
1,3561
0,7060
139,11
dic-03
1,2588
0,7054
135,12
dic-02
1,0500
0,6515
124,67
dic-01
0,8902
0,6121
117,32
dic-01
32.317,00
VALUTE
PRINCIPALI VALUTE
Euro/Usd
Euro/Gbp
Euro/Yen
02-09-09
1,4220
0,8751
131,63
dic-08
1,3972
0,9550
126,67
dic-07
1,4587
0,7353
162,96
dic-06
1,3197
0,6738
157,15
INDICI AZIONARI
PRINCIPALI INDICI DI BORSA
21.774,00
dic-08
19.460,00
dic-07
38.554,00
dic-06
41.434,00
dic-05
35.704,00
dic-04
30.903,00
dic-03
26.887,00
dic-02
23.508,00
11,89%
-49,53%
-6,95%
16,05%
15,54%
14,94%
14,37%
-27,26%
-
994,75
903,25
1.468,36
1.418,30
1.248,29
1.211,92
1.111,92
879,82
1.148,08
02-09-09
FTSE MIB (Italia)
S&P 500 (USA)
NASDAQ 100 (USA)
NIKKEI 225 (Jap)
DAX 30 (Germania)
CAC 40 (Francia)
FTSE 100 (UK)
10,13%
-38,49%
3,53%
13,62%
3,00%
8,99%
26,38%
-23,37%
-
1.594,28
1.211,65
2.084,93
1.756,90
1.645,20
1.621,12
1.467,92
984,36
1.577,06
31,58%
-41,89%
18,67%
6,79%
1,49%
10,44%
49,12%
-37,58%
-
10.241,50
8.747,20
15.307,80
17.225,80
16.111,40
11.488,80
10.676,60
8.578,95
10.542,60
17,08%
-42,86%
-11,13%
6,92%
40,24%
7,61%
24,45%
-18,63%
-
5.319,84
4.810,20
8.067,32
6.596,92
5.408,26
4.256,08
3.965,16
2.892,63
5.160,10
10,59%
-40,37%
22,29%
21,98%
27,07%
7,34%
37,08%
-43,94%
-
3.573,13
3.217,97
5.614,08
5.541,76
4.715,23
3.821,16
3.557,90
3.063,91
4.624,58
11,04%
-42,68%
1,31%
17,53%
23,40%
7,40%
16,12%
-33,75%
-
4.817,55
4.434,17
6.456,90
6.210,50
5.610,20
4.814,30
4.476,90
3.940,40
5.217,40
8,65%
-31,33%
3,97%
10,70%
16,53%
7,54%
13,62%
-24,48%
-
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Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
mercati in cifre | 64
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Via Matteo degli Organi, 211
Tel. 0574 819171
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Viale G. Marconi, 50/17
Tel. 0574 592846
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Tel. 0573 6261
CUTIGLIANO:
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MONTEMURLO:
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Tel. 0574 689280
PISTOIA:
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Tel. 0573 935211
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Tel. 0571 930192
LAMPORECCHIO:
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Via Verdi, 9
Tel. 0573 803436
VINCI:
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Via Amendola, 9
Tel. 0571 902869
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Presso la sede centrale
Tel.0573 7070227 (Emanuela Ferri)
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dalla Cassa Depositi e Prestiti. Prima dell’adesione, leggere il foglio informativo presso le filiali o
consultarlo sul sito www.bccvignole.it alla sezione “Trasparenza”. Offerta soggetta a variazioni in base a
quanto stabilito periodicamente da Cassa Depositi e Prestiti (CDP). Il finanziamento è esente da imposta
sostitutiva, salvo diverso pronunciamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Taeg tasso variabile:
2,798%. Il Taeg, calcolato secondo la normativa vigente, alla data del 16/06/2014, è riferito a un ipotetico
*Messaggio
Per mutuo con durata 10 anni a tasso variabile euribor 6 mesi (m.m.p.)
finanziamento
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euro 100.000,00
a fronte
dell’acquistoL’iniziativa
di un immobile
di euro
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con finalità
promozionale.
si avvaledel
dei valore
fondi messi
a disposizione
dalla avente
Cassa Depositi
Prestiti.
Prima
dell’adesione,
leggere
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informativo
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(LTV 80%),
durata 10e anni,
tasso
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e spread
tasso nominale
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da Cassa Depositi
e Prestiti
(CDP).
Il finanziamento
esente
da imposta
2,30%,quanto
rata mensile,
addebito automatico
in conto
corrente
delle
rate e senza èinvio
dell’avviso
di
sostitutiva, salvo diverso pronunciamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Taeg tasso variabile:
scadenza.
I costi
e glicalcolato
oneri considerati
sono:
euro 1.500,00
spesedeldi16/06/2014,
istruttoria, euro
0,00aper
imposta
2,798%.
Il Taeg,
secondo la
normativa
vigente, per
alla data
è riferito
un ipotetico
finanziamento di euro 100.000,00 a fronte dell’acquisto di un immobile del valore di euro 125.000,00
sostitutiva,
euro avente
500,00durata
per perizia
tecnica,
24,00
annuali
per egestione
pratica.tasso
La Banca
si riserva
la
(LTV 80%),
10 anni,
tassoeuro
euribor
6 mesi
0,438%
spread 1,85%,
nominale
iniziale
2,30%, del
ratamerito
mensile,
con addebito
automatico
in conto
delle rate
e senza invio dell’avviso di
valutazione
creditizio
e dei requisiti
necessari
allacorrente
concessione
del mutuo.
scadenza. I costi e gli oneri considerati sono: euro 1.500,00 per spese di istruttoria, euro 0,00 per imposta
sostitutiva, euro 500,00 per perizia tecnica, euro 24,00 annuali per gestione pratica. La Banca si riserva la
valutazione del merito creditizio e dei requisiti necessari alla concessione del mutuo.
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Insieme luglio 2014 - BCC Vignole e Montagna Pistoiese