n. 28 • 15/07/2010
Ecco la
proposta
nelle Marche
Campeggi di qualità
il pericolo
dell’oro nero
La riflessione di un
cappellano: “Non educa,
sforna delinquenti”
il carcere
al contrario
Legambiente: “Rotte
del petrolio, raffinerie
e impianti: coste
marchigiane a rischio”
bandiera Nera
Goletta Verde di Legambiente consegna simbolicamente la Bandiera Nera
dei “nemici del mare” alla raffineria
Api di Falconara. E il settimo riconoscimento consecutivo per il rischio di
sversamenti di idrocarburi su coste e
mare delle Marche e per la pervicacia
con cui propone di realizzare altri due
impianti di generazione elettrica (di 530
e di 70 megawatt), accanto a quello già
esistente, nonostante il parere contrario
della maggior parte dei cittadini e del
Piano Energetico Ambientale Regionale
(Pear).
i pericoli
Il veliero ambientalista accende i riflettori su tre dei principali pericoli che
minacciano il Mediterraneo: il traffico
di petroliere, l’inquinamento derivante
da stabilimenti industriali sulla costa e
le trivellazioni off-shore. Pur essendo un
bacino chiuso dalle dimensioni ridotte, il
Mare Nostrum assorbe il 20% del traffico petrolifero marittimo mondiale.
Numeri da brivido
Spiega Giorgio Zampetti, coordinatore
scientifico di Legambiente, che “ogni
giorno le acque del Mediterraneo sono
solcate da 2.000 traghetti, 1.500 cargo
e 2.000 imbarcazioni commerciali, di
cui 300 navi cisterna che trasportano
ogni anno oltre 340 milioni di tonnellate di greggio, ben 8 milioni di barili
al giorno”.
Mare minacciato
Dal 1985 ad oggi nel Mediterraneo si
sono verificati 27 incidenti rilevanti, con
sversamento di oltre 270.000 tonnellate
di idrocarburi. E l’Italia ‘vantà il primato del greggio riversato in mare con
162.600 tonnellate. Seguono la Turchia,
con quasi 50.000 tonnellate, e il Libano,
con 29.000”. Il mare delle Marche è
minacciato anche dalla presenza di due
piattaforme petrolifere, la Sarago Mare 1
e la Sarago Mare A, che producono quasi
110 mila tonnellate di greggio l’anno, il
21% delle estrazioni nazionali da piattaforme offshore.
Perchè la situazione delle carceri cambi
in meglio è necessario abbandonare la
“delirante illusione della certezza della
pena. È più conveniente che chi entra
in carcere ne esca presto e “rinnovato”,
piuttosto che a fine pena e incattivito”. La
pensa così don Giovanni Varagona, cappellano del carcere di Barcaglione. “Un
altro carcere è possibile, e, anche oltre
qualsiasi propensione umanitaria, conviene pure dal punto di vista economico”.
Il sovraffollamento delle celle “è un alibi per giustificare il fatto che le carceri
non funzionano - sostiene don Varagona.
“Sono sovrappopolate semplicemente
perchè non funzionano. Perchè generano
delinquenza, anzichè aiutare a debellarla.
Perchè a chi vi capita per la prima volta,
il carcere promette una recidiva a vita”.
Secondo il cappellano perfino la questione delle risorse economiche “è secondaria. Piuttosto è una questione di cultura:
chi entra in carcere oggi è degradato da
persona a delinquente. Non c’è fiducia
nella sua capacità di reinserirsi in società,
e non si investe nel recupero. Il detenuto
cessa di essere persona perchè gli spazi
di libertà e autodeterminazione vengono
soppressi. Smette di scegliere, di decidere
sulla gestione del tempo, degli spazi, delle relazioni con i compagni”. E la repressione di queste abilità “compromette
seriamente la possibilità di reinserimento.
* INCENTIVI VALIDI FINO AL 31 LUGLIO 2010
“Sollecitiamo le amministrazioni
comunali a costruire una rete di
accoglienza che permetta di proporre
il territorio della regione sia a
livello nazionale che internazionale.
Resta ferma la necessità di
garantire adeguati livelli di qualità
dell’accoglienza e di progettazione
urbanistica ed architettonica per la
quale sono stati stanziati fondi nelle
leggi regionali di bilancio”. Così
l’assessore regionale al turismo
Serenella Moroder intervenendo a
un convegno sul turismo itinerante.
I contributi ai comuni per la
realizzazione di aree attrezzate di
sosta ammontano nel 2010 a 120.000
euro. I fondi hanno finanziato dal
2006 ad oggi 83 progetti per un
totale di circa un milione di euro.
Nel 2010 sono state riconosciute 17
aree di sosta di eccellenza nei comuni
di Acqualagna, Marotta-Mondolfo,
Pesaro, Pietrarubbia, Ancona,
Fabriano, Loreto, Apiro, Camerino,
Pioraco, Porto Recanati, Recanati,
Fermo, Montesanpietrangeli, Mergo,
Pievebovigliana. Continua inoltre la
collaborazione con l’Associazione
regionale campeggio Marche, per
predisporre un nuovo opuscolo
dedicato agli itinerari ‘plein air’
aggiornato con dati di rilevamento
anche Gps. Le aree di sosta attrezzate
nelle Marche sono 20 in provincia
di Ancona, 9 in quella di Fermo, 28
in provincia di Pesaro Urbino, 30 a
Macerata, 8 ad Ascoli Piceno.
pg. 5 Valmusone
HONDA CENTER
srl
via Del Commercio, 48 - zona Palombare ANCONA - tel. 071.2801126
Scarica

honda center - Sincronia.it