Anno VI - Numeri I - II / giugno - dicembre 2007 - POSTE ITALIANE SPA - TASSA PAGATA PUBBLICITA’ DIRETTA NON INDIRIZZATA - AUT. DCB/ACBNE/BL/071/04/AR DEL 06/04/2004.
BIMnews
La nostra nuova campagna
Intervista al Presidente Roccon
Per un’acqua sempre potabile
Nasce il gruppo d’opinione
pagina 11
pagina 2/3
pagina 4
Il nuovo piano di investimenti
per il servizio idrico integrato
pagina 5
L’importanza della depurazione
pagina 8/9
pagina 10
Una nuova rubrica: i nostri Comuni
Le energie rinnovabili
pagina 12
Teleriscaldiamo S. Stefano di Cadore
pagina 13
Le nuove tariffe 2007
pagina 14/15
La nostra nuova campagna
Un bilancio dell’attività
La strategia che conta,
la sinergia vincente
La qualità
si costruisce insieme
Insieme per un’acqua di qualità
raccia forti ed energiche stringono con vigore un cerchio d’acqua. Uno slogan accompagna l’immagine:
‘GSP insieme a te per la tutela del bene
più prezioso: l’acqua!’
E’ la nuova campagna di Bim Gestione
Servizi Pubblici, che punta su una sinergia
indispensabile, l’unione delle forze di tutti,
clienti, soci, personale dipendente ed istituzioni per conseguire, insieme appunto,
obiettivi di interesse comune: il risparmio
idrico, il rispetto per l’ambiente, la rapidità
nella risoluzione dei guasti e l’efficienza
del servizio.
Patrocinata dalla Regione Veneto, la campagna valorizza il lavoro e l’impegno di
tutti, delle persone che quotidianamente
garantiscono una continuità e una qualità della fornitura, dei Comuni soci che
partecipano attivamente alla vita della
società, dei cittadini che contribuiscono a
far crescere il servizio.
Centinaia di persone insieme fanno la
forza di un servizio che ha quale obiettivo la tutela del tuo bene più prezioso:
l’acqua
B
Ciascuno
deve fare
la propria parte
per garantire
l’acqua alle
generazioni future.
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BIMNEWS
Intervista a Franco Roccon Presidente di GSP
cinque anni dalla nascita di Bim Gestione
Servizi Pubblici come valuta il percorso intrapreso?
Positivo e ben riuscito. Dal dicembre
2002 ad oggi Gestione Servizi Pubblici
è cambiata molto e, soprattutto, ha
ampliato la gamma di servizi offerti.
Dalla sola distribuzione del metano siamo arrivati alla gestione del
servizio idrico integrato su mandato
dei Comuni appartenenti all’Autorità d’Ambito Territoriale ‘Alto Veneto’.
Oggi abbiamo una vera e propria
multiutility a servizio dei Comuni e
dei cittadini.
situazione, superando la visione limitata
dei singoli problemi.
A
Ci parli delle persone che
lavorano con Lei al servizio
dei cittadini.
Disponiamo di una buona e giovane
squadra, in parte acquisita anche dagli
enti locali, che conosce il territorio
e quotidianamente cerca di operare con professionalità, competenza
e affidabilità per garantire a tutti il
servizio.
Franco Roccon
Qual è la filosofia della
società e come vi attivate
per perseguirla?
Fino ad oggi abbiamo cercato di offrire
al cittadino un servizio efficiente, economico ed al passo con i cambiamenti
del mercato e della legislazione italiana.
Continuiamo in questo percorso, sempre nell’ottica di offrire un servizio su
misura, di qualità e a costi relativamente contenuti. Puntiamo sull’efficienza e
sulla tempestività, pur con le difficoltà
che si possono chiaramente avere
gestendo un territorio così vasto.
Quali sono gli ostacoli che
avete riscontrato in questi
anni di gestione del servizio idrico?
E’ stato un puzzle complesso da
comporre se pensiamo che ciascun
Comune faceva da sè: vi era una
varietà e disparità di tariffe, gli archivi
informatici delle utenze erano diversi,
disomogenei e non aggiornati, le reti
e gli impianti idrici e fognari erano
stati realizzati con risorse limitate, non
disponevamo di una mappatura delle
infrastrutture e pochi enti avevano un
sistema di telecontrollo. Non solo, a
questo aggiungo anche la vastità del
territorio da gestire, che tocca tutta
la provincia: da Sappada a Fonzaso, da
Cortina ad Arsiè, da Zoppè a Lamon
per un totale di 65 Comuni.
Oggi, a distanza di oltre tre anni
dall’affidamento ricevuto, ci siamo
allineati quasi del tutto, anche grazie alla preziosa collaborazione delle
amministrazioni comunali e dei clienti
stessi. Resta ancora molto da fare per
risolvere le criticità strutturali legate
alle reti ed agli impianti. Abbiamo consistenti investimenti già programmati
che interesseranno tutta la provincia.
Ci aspettiamo che Comuni e utenza
comprendano la complessità dell’intera
Quali i prossimi obiettivi
ed entro quando?
Un ‘pacchetto-lavori’ da 172 milioni di
euro per interventi che realizzeremo
nei prossimi decenni e che andranno a
sanare parte delle criticità ereditate e
rilevate in questo periodo di gestione.
Questo il nostro principale obiettivo,
contenuto nel nuovo Piano d’Ambito
approvato di recente dall’Autorità
d’Ambito Territoriale Ottimale ‘Alto
Veneto’. Andremo a potenziare e
‘ristrutturare’ le reti e gli impianti idrici e fognari già esistenti, ma creeremo
anche nuove opere.
Un consiglio ai cittadini per
la tutela del “bene più prezioso”?
L’acqua non è inesauribile: va rispettata e protetta per garantirla anche alle
generazioni future. Evitare gli sprechi
inutili e, soprattutto, contenere l’inquinamento per assicurare un corretto processo depurativo sono buone
abitudini che ognuno potrebbe adottare senza grande difficoltà
BIMNEWS
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Migliorare l’offerta
Servizio idrico integrato
Nel gruppo d’opinione
IL CLIENTE “misura” il servizio
Il nuovo piano di
investimenti
E’ una nuova iniziativa per far partecipare l’utenza
estione Servizi Pubblici si confronta con la propria clientela
e punta sul contatto diretto. Come?
Avviando un’iniziativa alquanto singolare
che valorizza l’essenza dell’azienda, il
Cliente. Bim Gestione, infatti, ha deciso
di costituire un gruppo d’opinione composto da clienti selezionati casualmente
tra gli oltre 150mila del servizio idrico
integrato. A loro sarà affidato il compito
di valutare la qualità del servizio offerto
e la validità della comunicazione rivolta,
appunto, all’utenza.
Per dare vita a questo gruppo, la multiutility bellunese sta contattando telefonicamente oltre 300 clienti e tra questi ne
selezionerà 150, che saranno chiamati ad
esprimere il loro insindacabile giudizio
una volta al mese per circa sei mesi.
Particolarità dell’iniziativa è che a far
parte del gruppo non sarà solo l’intestatario della bolletta, ma l’intero nucleo
familiare, che potrà esprimere allo stesso
G
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BIMNEWS
modo la propria valutazione sull’operato
dell’azienda. Non solo, il tempo che il
cliente dedicherà all’azienda non avrà
una diretta corresponsione in denaro né
consentirà sconti in bolletta o consumi
gratuiti, ma garantirà una donazione
benefica fatta dalla società in nome e per
conto dei componenti del gruppo.
«Ritengo che conoscere la reale percezione dell’esterno - precisa Franco
Roccon, Presidente di Bim Gestione
- sia un passo importante. Per fare
questo abbiamo deciso di affidarci alla
valutazione di un gruppo di utenti con i
quali instaureremo un dialogo proficuo.
A differenza dei sondaggi realizzati ‘una
tantum’, la nostra iniziativa prevede
indagini mensili sviluppate nel corso di
un intero semestre.
Perché lo facciamo? Per garantire un
servizio sempre più su misura, per
offrire risposte sempre più all’altezza
delle aspettative e per consolidare un
Gestione Servizi
Pubblici si
confronta con la
propria clientela e
punta sul contatto
diretto.
servizio in linea con i continui cambiamenti del contesto esterno».
Dare voce all’utenza: impresa non
facile, ma di indubbio valore. Non va
dimenticato, infatti, che la società è a
totale partecipazione pubblica, vale a
dire dei Comuni bellunesi, ed eroga
un servizio altrettanto pubblico, la
distribuzione dell’acqua e il trattamento delle acque reflue.
«La scelta intrapresa - continua
Roccon - impegnerà molto sia noi,
in termini di risorse umane, che i
componenti del gruppo, ai quali chiederemo gratuitamente tempo prezioso e opinioni. Siamo coscienti dello
sforzo che chiediamo, ma il risultato è
di indiscutibile importanza. Abbiamo
pensato, infine, di dare un giusto valore all’impegno e alla collaborazione
dei nostri clienti non con omaggi
o sconti impossibili, ma garantendo
una donazione benefica scelta dagli
stessi».
Niente paura, quindi, se ricevete chiamate da Gestione Servizi Pubblici, è
per una giusta causa
172 milioni di euro per migliorare la situazione in fatto di reti
fognarie, depurazione e acquedotti
stato approvato lo scorso 28
marzo dall’Autorità d’Ambito
Territoriale “Alto Veneto” il programma
pluriennale degli investimenti, che sostituisce il precedente del 2003. Frutto del
lavoro congiunto tra la stessa Autorità e
Bim Gestione Servizi Pubblici, esso è
stato ricalibrato in base a informazioni
e dati raccolti in tre anni e mezzo di
gestione per una programmazione più
aderente alle esigenze reali del territorio.
Obiettivo: riordino degli interventi da
eseguire e migliore tutela dell’ambiente
e della salute dei cittadini.
Precisa Franco Roccon, presidente di
Bim Gestione Servizi Pubblici: «Il Piano
prevede in futuro l’impiego di ben 172
milioni di euro. Molti interventi sono
già stati fatti, ma parecchi sono ancora
da realizzare. Reti e impianti acquedottistici e fognari saranno ristrutturati
o creati ex-novo per allinearci ai livelli
è
previsti dalla normativa vigente, rendere
più efficiente il servizio e salvaguardare
ambiente, territorio e risorse».
Investimenti ripartiti
per settore
valore
settoredelle opere
in euro
Acquedotto 53.366.505
Acquedotto e fognatura 4.276.129
Fognatura e depurazione 90.928.555
Tutti i servizi 23.424.065
(telecontrollo, mappatura reti,
adeguamento impianti e
manutenzioni, ecc.)
TOTALE171.995.254
Fognatura e depurazione
La novità sostanziale del nuovo Piano
d’Ambito è il trattamento delle acque
nere: «Tra le numerose criticità rilevate - continua Roccon – s’è data priorità assoluta agli scarichi fognari che
non confluiscono ad un depuratore
centrale.
Per questi si prevede l’inserimento in
loco di piccoli impianti di trattamento o, in alternativa, si provvederà a
convogliare gli scarichi a depuratori
costruiti ex-novo o ad impianti esistenti ma opportunamente adeguati.
A ciò si dovrà aggiungere la manutenzione ordinaria e straordinaria degli
impianti in esercizio ritenuti insufficienti o inefficienti».
Saranno realizzati nuovi depuratori in
quindici comuni: Longarone (costo
oltre 3 milioni e mezzo di euro),
Sappada (quasi 2 milioni), Borca
di Cadore (1 milione), Canale
d’Agordo, Comelico Superiore,
Danta e Santo Stefano di Cadore
(1 milione e mezzo ciascuno),
Alleghe, Belluno, Cesiomaggiore,
Gosaldo, Limana, Ponte nelle
Alpi, Vallada e Zoldo Alto (da
300 a 500 mila euro cadauno).
A Cortina d’Ampezzo, invece,
saranno investiti oltre 2 milioni di
euro per adeguare i collettori fognari
di numerose località del territorio
comunale.
Acquedotti
Potenziare la rete distributiva implementando le infrastrutture e realizzare nuove
opere per garantire il servizio al cittadino
sono tra i principali obiettivi del nuovo
Piano d’Ambito.
Ecco solo alcune tra le più importanti
opere:
• Livinallongo del Col di Lana
(2 milioni di euro): potenziamento
dell’acquedotto nella zona est del
paese;
• Cortina: rifacimento dell’acquedotto di Fedarola (350
mila euro);
• Pieve di Cadore: adeguamento
delle opere di captazione della sor-
Obiettivo: riordino
degli interventi da
eseguire e migliore
tutela dell’ambiente
e della salute dei
cittadini.
BIMNEWS
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Servizio idrico integrato
gente “Acque nere” in Val Anfella
(600 mila euro).
Oltre 5 milioni di euro, poi, sono
destinati a salvaguardia e tutela delle
fonti di captazione dell’acqua - sorgenti
e opere di presa - per le quali sono
previsti consistenti interventi di sistemazione, protezione e adeguamento
ai livelli igienico-sanitari della vigente
normativa.
Gsp eseguirà una ricognizione sul territorio per individuare le aree di intervento e definire le priorità.
Le opere saranno realizzate con il contributo di 800 mila euro della Regione
Veneto
Investimenti ripartiti
per aree territoriali
aree
Agordina
Alpago
Belluno-Ponte n. Alpi
Cadore Longaronese Zoldo
Centro Cadore
Comelico e Sappada
Feltrina
Val Belluna
Valle del Boite
Intera provincia (allacci, telecontrollo, mappatura reti,
debatterizzazione e disinfezione,
adeguamento impianti, manutenzioni,
ecc.)
TOTALE
valore
delle opere
in euro
16.526.699
4.874.631
13.089.470
7.702.649
7.210.319
11.746.131
10.239.272
5.027.939
10.161.462
85.416.682
171.995.254
CHE COSA è GIà STATO FATTO?
al 2004 ad oggi sono state
avviate circa un centinaio
di opere per oltre 46 milioni di euro. In itinere vi sono circa
una sessantina di progettazioni per
37 milioni e mezzo di euro per
opere acquedottistiche e fognarie.
Eccone alcune tra le più importanti:
- nuovo acquedotto in Valle del
Biois (950 mila euro) che risolverà notevoli criticità ai comuni di
D
Canale d’Agordo, Vallada e
Cencenighe;
- completamento opere di adduzione dell’acquedotto Rio dei Frari
con la costruzione di un serbatoio
di compenso e impianto di potabilizzazione in località Coltron
(oltre 2 milioni di euro) con
collegamento alle reti idriche di
Belluno (500 mila euro) e di
Piaia a Ponte nelle Alpi (oltre
Tubazioni fognarie per lo scarico delle acque bianche a Trichiana (60 mila euro).
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BIMNEWS
Investimenti già avviati
stato
n°
valore
dei lavori
opere
delle opere
in euro
In fase di
62
37.667.449,80
progettazione
In appalto
8
1.997.832,16
In corso
6
1.336.715,35
Ultimati
28
5.141.319,40
TOTALE
104 46.143.316,71
1 milione di euro). Sarà garantita
una migliore distribuzione della
risorsa idrica e sarà ovviata la
carenza idrica delle zone interessate;
- nuovi depuratori a Lerpa di
Sappada e a Valle di Cadore
(circa 2 milioni di euro ciascuno);
- dismissione del depuratore di
Meli a Sedico con realizzazione
di un collettore di collegamento
per far confluire le acque reflue
all’ampliamento del nuovo depuratore di Oselete.
Sono stati appaltati, inoltre, lavori per
2 milioni di euro per una dozzina di
interventi, tra i quali i più significativi
sono:
- ampliamento dell’impianto di depurazione a Pittanzelle di Belluno
per garantire l’adeguato trattamento degli scarichi dell’utenza
collegata (600 mila euro);
- sistemazione delle opere di presa
dell’acquedotto di Roncole a
Belluno con costruzione di un
nuovo serbatoio di compenso a
San Liberale (410 mila euro);
- adeguamento dell’impianto di
depurazione di Feltre con sostituzione delle apparecchiature
elettromeccaniche per migliorarne
il rendimento e conseguire un
risparmio energetico (438 mila
euro);
- lavori di miglioramento della
rete fognaria a Villa Piccola di
Lorenzago di Cadore (315
mila euro).
Sono tuttora in corso oltre 1 milione di euro di lavori. Ne ripor tiamo
alcuni:
• p o t e n z i a m e n t o d e l l ’ i m p i a n to di depurazione di Ronche
a Lamon (665 mila euro) e
costruzione del nuovo depuratore
a Codissago di Castellavazzo
(335 mila euro);
• manutenzione straordinaria del
depuratore di Sottocastello di
Pieve di Cadore (107 mila
euro);
• sostituzione delle condotte principali della rete acquedottistica tra il
serbatoio e l’abitato di Carazzai
a San Gregorio nelle Alpi (167
mila euro).
In questo primo semestre, infine,
sono stati chiusi molti cantieri (oltre
5 milioni di euro). Tra le principali
opere ricordiamo:
• adeguamento e completamento
dell’acquedotto di Fontanelle
Monderon a Vigo di Cadore
(1 milione di euro), dove in
Acquedotto Monderon a Vigo di Cadore.
Rete Gpl a Quantin di Ponte nelle Alpi.
futuro sarà possibile inserire una
centralina idroelettrica;
• costruzione di nuova rete fognaria a Puos, Bastia e Valzella
di Puos d’Alpago che por terà
le acque reflue delle frazioni al
depuratore di Paludi (421 mila
euro);
• potenziamento del depuratore di
Soccampo a Forno di Zoldo
con il contributo della Regione
Veneto (360 mila euro);
• posa di condotte acquedottistiche
e gas metano lungo il nuovo ponte
sul Cordevole a Sass Muss nei
Comuni di Sedico e Sospirolo
(200 mila euro);
• realizzazione di dispositivi di disinfezione per l’acquedotto Monte
Oliveto e adeguamento del serbatoio di Tornaol a Pedavena
(156 mila euro);
• rifacimento della rete idrica a
servizio dell’abitato di Quantin
a Ponte nelle Alpi contestualmente ai lavori di posa della rete
canalizzata che sarà alimentata a
Gpl (143 mila euro)
Dal 2004
avviato
un centinaio di
opere per un
valore di oltre
46 milioni di euro
investiti.
BIMNEWS
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La depurazione
Depurare è importante?
Certamente sì, perché…
Gestione Servizi Pubblici è fortemente impegnata in questo
settore per restituire acqua pulita all’ambiente
avarsi le mani, farsi la doccia,
azionare lavatrice o lavastoviglie sono gesti meccanici che
compiamo giornalmente. Ma dove
va a finire l’acqua sporca che produciamo? Quale percorso compie
prima di tornare all’ambiente?
Dalle fognature le acque reflue
urbane confluiscono a impianti di
trattamento (depuratori e vasche
Imhoff) che eliminano le sostanze
inquinanti. Il funzionamento del
depuratore prevede il passaggio
dell’acqua sporca in apposite vasche
al cui interno microscopici organismi si nutrono delle sostanze nocive contenute nelle acque reflue. Lo
stesso procedimento avviene nelle
Imhoff.
L
In provincia Gestione Ser vizi
Pubblici gestisce circa 60 depuratori e 320 vasche Imhoff. «Restituire
acqua pulita alla natura dopo l’utilizzo è fondamentale: oltre ad un
obbligo normativo, si tratta di un
atto di civiltà a cui tutti siamo chiamati» - puntualizza Franco Roccon,
presidente di Gestione Ser vizi
Pubblici - «Non dimentichiamo
che l’acqua che inquiniamo oggi
è la stessa che berremo domani».
Opere di indispensabile valore per
tutela e salvaguardia dell’ambiente,
gli impianti di trattamento delle
acque reflue sono di fatto preziosi
investimenti per il mantenimento
dell’equilibrio eco-ambientale.
Per il futuro Gsp ha in programma consistenti investimenti per la
costruzione di 15 nuovi depuratori
e il miglioramento strutturale di
buona par te degli esistenti. Nel
frattempo ha introdotto tecnologie innovative in alcuni impianti di
Vasca di aerazione a Cencenighe.
L’acqua che
inquiniamo oggi
è la stessa che
berremo domani.
Biodischi a Villanova di Longarone.
recente costruzione: si passa dai
biodischi alla bio-filtrazione per
finire all’ultrafiltrazione.
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BIMNEWS
La biofiltrazione è applicata negli
impianti di San Vito di Cadore
e Cortina d’Ampezzo. L’acqua
sporca passa attraverso un letto
di ghiaia o altro materiale filtrante
d’origine sintetica e, contemporaneamente ma in senso contrario, è
sparato un getto d’aria.
ne in Comune di Lamon, dove
la microfiltrazione - ultrafiltrazione dei liquami restituisce
acqua chiarificata e disinfettata al
massimo.
Semplice il funzionamento: l’immissione di ossigeno nei liquami e
il passaggio degli stessi in apposite
membrane con forature di dimensioni nanometriche garantiscono
la filtrazione anche di microscopici organismi patogeni, fino ad
ottenere un’acqua perfettamente
limpida
Fognature e impianti di depurazione ricevono di tutto ma
attenzione…. LA FOGNATURA NON E’ SPAZZATURA!
tilizzare gli scarichi fognari per
eliminare qualsiasi tipo di rifiuto o sostanza di scar to può compromettere o bloccare il normale
processo di depurazione, con conseguente inquinamento dell’ambiente
che abitiamo.
Ogni sostanza di scar to ha un suo
processo di smaltimento. Informarsi
per conoscerlo è un atto di civiltà
che tutela l’ambiente e la salute di
tutti.
Cosa non va scaricato negli scarichi
fognari? Ecco alcune, ma non tutte,
delle sostanze che più frequente sono state trovate all’interno
degli impianti di trattamento e che,
inevitabilmente, hanno compor tato
U
I biodischi sono installati nei depuratori di Pedavena e Longarone.
Galleggiando e ruotando nelle
acque nere essi permettono alla
flora batterica di crescere, catturare e mangiare le sostanze inquinanti contribuendo a rendere l’acqua
di nuovo pulita.
Filtri di depurazione a Soccampo di Forno di Zoldo.
Altra innovazione è negli impianti di
Forno di Zoldo e Cencenighe,
realizzati con il contributo della
Regione Veneto e della Unione
Europea, dove alla ossidazione
biologica è abbinata la filtrazione. L’acqua viene fatta transitare
attraverso filtri aventi spaziatura
di passaggio di 100 micron; in tal
modo sono trattenute le più piccole par ticelle solide. Prima di essere
scaricata, l’acqua viene debaterizzata da lampade a raggi ultravioletti che garantiscono la corretta
disinfezione.
Un impianto pilota a tecnologia spinta è in fase di ultimazio-
notevoli danni alle infrastrutture, al
corretto funzionamento del processo depurativo e all’ambiente,
generando anche ingenti costi di
manutenzione:
• oggetti solidi, tessuti, calze, pannolini, proteggi-slip, ovatta, cotton
fioc non biodegradabili, imballaggi,
lamette da barba, avanzi e resti di
cucina, sabbia per gatti;
• olii e grassi di cucina, olii lubrificanti, diluenti, benzine, combustibili liquidi o idrocarburi; veleni e
sostanze chimiche;
• detersivi in dosi eccessive, coloranti concentrati, acque di cemento;
• liquami agricoli o provenienti da
vasche biologiche domestiche;
Plastiche, tessuti e rifiuti che hanno intasato un depuratore.
Effetti di uno scarico anomalo.
• residui della lavorazione del latte
o latte, residui liquidi provenienti
dalle lavorazioni ar tigiane o industriali;
• polveri da combustione, fuliggini
dalla pulizia delle canne fumarie
o da levigatura/taglio di materie
plastiche o di vetro
BIMNEWS
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I Soci
In sinergia con le ULSS
Acqua potabile
a controllo costante
i nostri comuni
Da questo numero
la nuova rubrica
LENTIAI
RIVAMONTE AGORDINO
ZOLDO ALTO
Sindaco: Flavio Tremea
Comune della Sinistra Piave di
37,6 Kmq a 262 m s.l.m., abitanti
3.021, densità 80,3 ab./Kmq.
• Antichissimo borgo rurale sede di una
pieve appartenne alla contea di Cesana
oggi sua frazione. Eretto a Comune nel
1866. La contea di Cesana venne istituita nel 972 dall’Imperatore Ottone I
contestualmente all’elevazione a contea
del Vescovado di Feltre, cui vennero attribuite le rendite dei pedaggi sul Piave a
Cesana. Nel 1404, dopo alterne vicende,
la contea di Cesana si diede a Venezia
fino alla sua caduta nel 1797. Nel 1806 la
contea venne soppressa da Napoleone
e trasformata in Comune di Cesana. Nel
XVI secolo il borgo di Lentiai cominciò
a svilupparsi economicamente grazie ai
lavori della Luminaria, cioè della chiesa
pievanale. A Lentiai confluirono artisti,
architetti ed artigiani che poi rimasero
sul posto. Sorsero così due ville comitali,
l’ingrandimento della pieve, la costruzione
del campanile e della canonica. La chiesa,
monumento nazionale dal 1880, è una
vera pinacoteca con opere soprattutto
di Cesare Vecellio (34 certe) e della
scuola tizianesca di Venezia (Polittico).
Lentiai, dopo il ritorno all’Italia del Veneto
nel 1866, conobbe una vera esplosione
demografica che causò un esodo impensabile di emigranti verso il Brasile, Messico
e Germania. Oggi nel mondo vivono circa
8.000 discendenti lentiaiesi. La cima più
elevata del Comune è il Monte Garda
(1333 m.), mentre a quota 700-1100
m. fioriscono i celebri narcisi di Pian di
Coltura. (foto di Walter Argenta)
Sindaco: Natale Da Ronch
Comune del Parco nazionale Dolomiti
bellunesi di 23,2 kmq a 973 m. s.l.m.,
abitanti 660, densità 28,4 ab./kmq.
• Il nome comparve per la prima
volta nel 1209 e nel sec. XIV fu spesso
indicato con le frazioni di Tós, Rossón
e Zenìch in atti e obbligazioni verso il
vescovo di Belluno e il duca d’Austria.
Agli inizi del sec. XIV iniziò lo sfruttamento di Valle Imperina.
La miniera fu via via amministrata
da concessionari tedeschi, veneziani,
bellunesi e agordini. Solo alla fine del
‘500 s’iniziò ad assumere manodopera
locale accanto ai canòpi, operai specializzati tedeschi.
Nel sec. XVI, con l’avvento della famiglia Crotta ed il maggior interesse di
Venezia, la miniera aumentò d’importanza, nonostante crisi frequenti, sino
alla chiusura del 1962. Alla fine del ‘700
una grossa crisi causò una prima emigrazione: i “conza” (seggiolai) scesero
nella pianura veneta.
Agli inizi del ‘900 un’altra crisi spinse i
minatori rivamontesi a varcare l’oceano e nel 1905 a Bingham Canyon
(Utah) fu fondata la “Società operaia
di mutuo soccorso di Rivamonte”, dal
1908 con sede in paese. Nel 1894
sorse una latteria turnaria oggi rivivificata da gestione cooperativa, mentre
il vecchio sito minerario è diventato
sede di ostello e museo d’arte mineraria. Tra il 1961 ed il 1981, Rivamonte
(già Riva sino al 1867) perse quasi la
metà della sua popolazione
Sindaco: Roberto Molin Pradel
Comune della Val di Zoldo di 61,9
kmq a 1.177 m. s.l.m., abitanti 1.184,
densità 19,1 ab./kmq.
• L’antico comune di S. Tiziano di
Zoldo - con capoluogo Fusine - è disseminato di tante frazioni nella parte
alta della vallata.
I primi abitati stabili della zona risalgono attorno al Mille. Primo documento a citarli è la bolla di Lucio
III (1185) che conferma le proprietà
del vescovo di Belluno. Nel sec. XIII
iniziò lo sfruttamento dei giacimenti
di Goima. La presenza di forni fusori
è documentata dal 1331. Il territorio
dipendeva direttamente da Belluno
che lo pose sotto la giurisdizione del
capitano residente nel palazzo della
Ragione di Forno. Le regole locali
ebbero spesso conflitti confinari con
quelle del vicino Cadore e Agordino
e la Serenissima dovette emettere numerose sentenze di arbitrato
in proposito. Durante la guerra di
Cambrai le truppe dei veneziani passarono in valle attraverso il Canale e
la Forcella Cibiana.
Dal 1509 l’alta valle del Maè fu aggregata al Cadore, ma il tentativo di sottrarsi a Belluno fallì e nel 1517 anche
Zoldo Alto tornò sotto il consiglio dei
nobili della città. Nel 1848 gli abitanti
di Zoldo Alto presero parte attiva ai
moti risorgimentali in valle.
La storia più recente è segnata dalla
fortuna del gelato artigianale e dal turismo attivo negli impianti di Palafavera
e Pecol (foto di Tomaso Dincà Levis)
E’ quella che sgorga dal rubinetto e la cui qualità è garantita dal
monitoraggio degli impianti e dalle analisi tempestive
acqua di rubinetto? Di certo
più buona dell’acqua in bottiglia
e puntualmente sottoposta a controlli
di conformità. Non solo, costa anche
200 volte di meno! Ma allora perché
l’Italia è tra i maggiori consumatori di
acqua in bottiglia? Forse perché non
tutti si fidano dell’acqua di rubinetto, e,
soprattutto, non tutti sanno che viene
sottoposta a frequenti analisi di controllo sia da parte del gestore del servizio
idrico - Gestione Servizi Pubblici - , sia
da parte delle Aziende sanitarie locali.
L’
CHE COSA FA GESTIONE
SERVIZI PUBBLICI PER
PREVENIRE LA NON
POTABILITÀ?
Bim Gestione dispone di impianti di
disinfezione fissi con tecnologie abbastanza diffuse: clorazione automatica,
debatterizzazione con raggi ultravioletti, biossido di cloro.
Negli impianti sprovvisti di sistemi
automatici, personale tecnico interviene preventivamente aumentando
manualmente i dosaggi di cloro.
A queste operazioni, chiaramente
urgenti e prioritarie, si affiancano le
Laboratorio analisi.
10
BIMNEWS
pulizie di routine dei serbatoi eseguite,
ovviamente, a prescindere dalle condizioni atmosferiche.
CHE COSA AVVIENE IN CASO
DI NON POTABILITÀ?
Solitamente la non potabilità è di origine batterica: le acque del Bellunese,
infatti, sono perfette dal punto di vista
chimico e fisico. La contaminazione
avviene per lo più in concomitanza
di abbondanti piogge o di temporali
torrenziali quando le acque superficiali,
ricche di batteri, penetrano nel terreno ed entrano nelle sorgenti.
Rari sono i casi, già noti e ben localizzati, di torbidità dell’acqua dovuta a
problemi strutturali della rete acquedottistica. Per questi la soluzione è
data dal rifacimento della rete interrata e Bim Gestione, per il futuro, ha
pianificato gli investimenti.
Se vengono segnalati casi di presenza
di batteri Gestione Servizi Pubblici si
attiva in tempo reale e:
• effettua la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica
con l’aggiunta di cloro, unico componente in grado di eliminare i batteri;
• avverte il Comune, che emette
l’ordinanza di non potabilità;
• informa la popolazione con avvisi
pubblici e comunicati stampa.
Nel contempo le Aziende sanitarie
locali:
• prelevano alcuni campioni dell’acqua già debatterizzata e li fanno
analizzare dall’Arpav di Belluno;
• comunicano l’esito nell’arco di un
tempo non inferiore alle 48 ore a
Bim Gestione e al Comune.
Pertanto
• se l’esito è negativo, Gestione
Servizi Pubblici informa il Comune,
che revoca la precedente ordinanza di potabilità, e la popolazione
affinché possa riprendere ad utilizzare l’acqua per uso alimentare;
• se l’esito è positivo ripete ulteriori interventi di disinfezione e le
analisi.
E’ UN’ACQUA TUTTA
DA BERE!
Concludendo, i cittadini possono stare
tranquilli che il sistema di controllo li
metta al riparo da eventuali e spiacevoli conseguenze per la loro salute? A
rassicurarci, a tal proposito, è il parere
del dottor Oscar Cora, dirigente del
Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione
dell’Ulss n. 1 di Belluno: “Noi agiamo sulla base di parametri indicatori
di probabilità che possa esserci una
presenza di agenti patogeni. Ciò consente di capire quando qualcosa non
va, secondo tali parametri, e di agire
tempestivamente ed efficacemente in
via cautelativa a tutela della salute dei
cittadini che bevono l’acqua di rubinetto”.
Rassicurati in tal senso, è anche utile
ricordare che GSP monitora costantemente la qualità dell’acqua mediante analisi su oltre 300 punti di prelievo distribuiti su tutto il territorio.
Annualmente Bim Gestione e ULSS
eseguono circa 3000 controlli per assicurare un’elevata qualità dell’acqua.
In definitiva l’acqua che sgorga dai nostri
rubinetti è garantita e non ha nulla da
invidiare alle minerali
(foto di Giuliano Laveder)
BIMNEWS
11
“L’altra” energia
Una rete di teleriscaldamento
Teleriscaldiamo
S. Stefano di Cadore
Le energie rinnovabili
sono il nostro futurO
Bim Belluno Infrastrutture sta realizzando un impianto
a biomasse legnose ad alta tecnologia
Consorzio Bim Piave e Gestione Servizi Pubblici
premiati a Firenze
l 12 giugno scorso a Firenze
Bim Piave e Gestione Servizi
Pubblici hanno ricevuto, nel corso
della nona Conferenza Europea IAEE,
la International Association of Energy
Economists, un prestigioso riconoscimento per l’attività svolta nel campo
delle energie rinnovabili. La conferenza,
di portata internazionale, ha visto la
presenza di oltre 400 esperti tra economisti, tecnici, accademici ed imprese.
«Questo premio – spiega Giovanni
Piccoli, presidente del Consorzio Bim
Piave – è il riconoscimento per tutti
i Comuni del nostro territorio per
l’attenzione e la sensibilità dimostrata
verso le energie rinnovabili. Sono stati
costruiti insieme alle amministrazioni
comunali importanti progetti nel campo
della produzione di energia pulita e del
risparmio energetico: questo premio
valorizza le sinergie attuate e la lungimiranza degli amministratori bellunesi».
La motivazione del premio va ricercata
nelle molteplici iniziative e progetti avviati in questi anni in provincia di Belluno:
I
Microidroelettrico. Sono stati realizzati 17 impianti ad acqua fluente e su
acquedotti in altrettanti comuni per la
produzione di 16 milioni di kWh/anno.
Micro-centrale idroelettrica a Canale d’Agordo.
12
BIMNEWS
Energia termica dal sole (pannello solare). In programma interventi
nei comuni di Fonzaso, Cesiomaggiore,
Alleghe, Agordo e Cencenighe, finanziati
nell’ambito di Interreg III e con fondi
propri del Consorzio Bim Piave.
Efficienza energetica 1: Gestione
Servizi Pubblici è dotata di sistema di telecontrollo delle centrali in
esercizio, idroelettriche, eoliche e di
turboespansione, effettuato mediante
connessione Gsm.
Efficienza energetica 2: il Consorzio
Bim Piave ha ultimato lavori per la telegestione di settanta centrali termiche
di edifici comunali. Il sistema gestisce da
remoto temperatura, orari di funzionamento, anomalie e quant’altro utile per
una efficace gestione degli impianti.
Oltre a ciò, Gestione Servizi Pubblici
gestisce da tempo 26 impianti pubblici
(Cesiomaggiore, Pedavena e Sedico) e 1
rete a teleriscaldamento (Pedavena).
Geotermia e gas: in questo ambito,
il Consorzio Bim ha finanziato tre interventi nei comuni di Belluno, Castellavazzo
e Feltre (Vellai) per la realizzazione di
impianti che utilizzano le cosiddette
pompe di calore.
Energia eolica. Consorzio Bim Piave
ha realizzato tre impianti pilota, che
convertono l’energia cinetica del vento
in altre forme di energia, nei comuni
di Perarolo di Cadore, Puos d’Alpago
e Quero: la producibilità è di 22.500
kWh/anno ciascuno.
Progetto Wind. Consorzio Bim Piave,
in concorso con la Regione Veneto e
in collaborazione con l’Università di
Padova (Istituto Cirgeo), sta attuando
un progetto di caratterizzazione ane-
na rete di teleriscaldamento alimentata da biomasse legnose: è
la novità ad alta tecnologia - costo oltre
due milioni di euro, produzione annua
stimata 2.000.000 kWh - che si sta sviluppando da febbraio 2007 a S. Stefano
di Cadore.
A realizzarla è Bim Belluno Infrastrutture
spa, che ha investito oltre 700mila euro
con i cofinanziamenti di Regione Veneto
(oltre 1 milione di euro), Consorzio Bim
Piave (oltre 100 mila euro), Comune di S.
Stefano e Comunità montana ComelicoSappada (75 mila euro ciascuno).
U
mologica del territorio bellunese. E’ un
progetto di monitoraggio eolico del
territorio che consente di ottenere in
tempo reale i dati riguardanti direzione
del vento, velocità del vento e temperature rilevati in ogni singola stazione.
Energia da fotovoltaico. Cinque gli
impianti pilota per l’illuminazione stradale
in punti non coperti dalla rete elettrica,
realizzati negli ultimi due anni nei comuni di S. Giustina, Perarolo di Cadore e
Pedavena. Altri quattro ne sono previsti
a Danta di Cadore, Ponte nelle Alpi,
Quero e S. Gregorio nelle Alpi.
Sito internet. Per chi vuol saperne
di più su questi argomenti, il Consorzio
Bim ha attivato un sito www.bellunoenergierinnovabili.it (c’è anche un forum
ove chiunque può intervenire per fornire e/o ricevere informazioni) nel quale
sono riassunti dati ed esperienze utili
allo sviluppo delle energie rinnovabili e
al risparmio energetico.
Energie comuni. E’ il titolo di un
opuscolo nel quale sono contenute
informazioni esaurienti sulla produzione di ogni forma di energia da
fonte rinnovabile e su quanto attiene
l’efficienza e il risparmio energetico. E’
disponibile presso le sedi municipali o
può essere richiesto direttamente al
gruppo BIM
«E’ una rete innovativa di energia alternativa ai combustibili fossili per la produzione di acqua calda e riscaldamento,
prima in assoluto in provincia - sottolinea Bruno Zanolla, Presidente di Bim
Belluno Infrastrutture».
L’opera avrà una centrale con due generatori di calore, uno a biomasse e uno
a gasolio (in funzione solo in caso di
necessità), che alimenterà una rete di
1.700 metri (1200 metri di rete principale e circa 500 m di allacciamenti
privati). Il fabbricato che ospiterà le
strutture civili (centrale termica, silos,
ecc…) comporterà un minimo impatto
ambientale: un piano sarà tutto interrato
(silos di stoccaggio del cippato), un altro
parzialmente interrato (centrale termica), e un terzo sarà rialzato fuori terra
(centrale termica e annessi servizi). La
potenza termica di produzione s’attesta
intorno ai 1.200 kilowatt, ma si prevede,
con un futuro ampliamento, di arrivare a
2.400 kW con l’installazione di un’ulteriore caldaia a cippato.
Ricorda Zanolla: «L’impianto è munito di
strumenti che garantiscono l’ottimizzazione del processo di combustione con
conseguente abbattimento delle polveri
nei fumi. Non solo, le tubazioni interrate
sono dotate di un sistema di allarme
delle perdite. Infatti, per il controllo
continuo dell’integrità della rete tutte
le tubazioni e le varie parti e accessori avranno due fili conduttori elettrici
che fungono da sensori di umidità e
da segnalatori per la localizzazione di
eventuali guasti e/o difetti: la tipologia di
tubazione, quindi, consente l’immediato
rilevamento e segnalazione di eventuali
anomalie funzionali».
All’inizio saranno serviti alcuni allacciamenti privati e utenze pubbliche (cinema,
biblioteca, municipio, chiesa, Casa di riposo, canonica, Istituto tecnico, Palazzetto
dello sport, scuola media).
In linea con le strategie aziendali tendenti
ad attuare economie di scala, contestualmente ai lavori che interesseranno anche
via Udine, saranno sostituiti circa 400 m
di acquedotto. La gestione dell’impianto,
a partire dalla messa in funzione, sarà
affidata a Bim Gestione Servizi Pubblici
per dieci anni eventualmente rinnovabili.
La proprietà dell’impianto resterà a Bim
Belluno Infrastrutture per un periodo di
30 anni, decorsi i quali passerà gratuitamente al Comune
Proseguono a pieno ritmo i lavori di Bim Belluno Infrastrutture per potenziare le reti di distribuzione del gas e per garantire
gli allacciamenti dell’utenza alle reti idriche, fognarie e del metano.
Allacciamenti d’utenza. Sono stati affidati ad imprese esterne lavori per oltre 4 milioni e mezzo di euro. Una
prima parte di lavori, aggiudicati ad inizio dell’anno, si concluderà entro la fine del 2007 (circa 900mila euro), mentre una
seconda tranche, affidata tra aprile e giugno 2007, è già stata avviata e si concluderà nel corso del 2008 (circa 3 milioni e
mezzo di euro).
Estendimenti rete gas. A Belluno, nella frazione di Orzes, saranno realizzati circa 1800 metri di rete che andranno a servire un’ottantina di utenze. I lavori, che ammontano complessivamente a 150mila euro, inizieranno a breve. E’ in corso
di progettazione, invece, l’estensione della rete gas in comune di Sedico per servire la località di Roe, dove saranno posati
circa 4700 metri di tubazioni.
BIMNEWS
13
Il piano tariffario
Le nuove tariffe 2007
Sono state stabilite dall’Autorità d’Ambito “Alto Veneto”
e saranno applicate ai consumi effettuati nel 2007
l 26 aprile scor so l’assembl e a g e n e r a l e d e i C o mu n i
che appar tengono all’Autorità
d ’ A m b i t o Te r r i t o r i a l e O t t i m a l e
“ A l t o Ve n e t o ” h a a p p r ov a t o l e
n u ove t a r i f fe p e r l ’ a n n o 2 0 0 7
d e l s e r v i z i o i d r i c o i n t e g r a t o.
La filosofia nella revisione
d e l l e t a r i f fe d e l l ’ a c q u a è c h i a ra: contenere gli aumenti sui
residenti e sulle attività prod u t t i ve , m a n t e n e r e l e a g e vo lazioni per l’agricoltura e far
compar tecipare maggiormente
le seconde case. La necessità
d i r i ve d e r l e a l t r e t t a n t o i m p o rtante: garantire il corrispettivo del ser vizio all’utenza,
ma soprattutto consentire gli
i nve s t i m e n t i p e r m i g l i o r a r e e
potenziare il sistema idrico
I
Contenere gli
aumenti sui
residenti e sulle
attività produttive,
mantenere le
agevolazioni per
l’agricoltura e far
compartecipare
maggiormente le
seconde case.
14
BIMNEWS
CHE Cosa cambia?
Vediamo il raffronto con una simulazione dei consumi:
PRIMA
Anno 2006
Tipo
di tariffa
Consumo annuo
Scarico in fognatura
Costo annuo acqua
Costo annuo fognatura
Imponibile annuo totale
IVA 10%
Costo annuo TOTALE
Costo medio a mc
PRIMA
DOPO
domestico
residente
mc acqua 150
SI
e 51,43
e 73,40
e 124,83
e 12,48
e 137,31
e/mc 0,92
Anno 2006
Anno 2007
Tipo
di tariffa
Consumo annuo
Scarico in fognatura
Costo annuo acqua
Costo annuo fognatura
Imponibile annuo totale
IVA 10%
Costo annuo TOTALE
Costo medio a mc
DOPO
domestico
residente
mc acqua 150
SI
e 56,59
e 78,79
e 135,38
e 13,54
e 148,92
e /mc 0,99
Anno 2007
Tipo
domestico
di tariffa
non residente
Consumo annuo
mc acqua 50
Scarico in fognatura
SI
Costo annuo acqua
e 45,72
Costo annuo fognatura
e 24,47
Imponibile annuo totale
e 70,19
IVA 10%
e 7,02
Costo annuo TOTALE
e 77,21
Costo medio a mc
e/mc 1,54
Tipo
domestico
di tariffa
non residente
Consumo annuo
mc acqua 50
Scarico in fognatura
SI
Costo annuo acqua
e 58,68
Costo annuo fognatura
e 26,26
Imponibile annuo totale
e 84,94
IVA 10%
e 8,49
Costo annuo TOTALE
e 93,43
Costo medio a mc
e/mc 1,87
PRIMA
DOPO
Anno 2006
Tipo
produttivo
di tariffa
Consumo annuo
mc acqua 5.000
Scarico in fognatura
SI
Costo annuo acqua
e 4.124,73
Costo annuo fognatura
e 2.446,50
Imponibile annuo totale
e 6.571,23
IVA 10%
e 657,12
Costo annuo TOTALE
e 7.228,35
Costo medio a mc
e/mc 1,45
Anno 2007
Tipo
produttivo
di tariffa
Consumo annuo
mc acqua 5.000
Scarico in fognatura
SI
Costo annuo acqua
e 4.356,08
Costo annuo fognatura
e 2.626,35
Imponibile annuo totale
e 6.982,43
IVA 10%
e 698,24
Costo annuo TOTALE
e 7.680,67
Costo medio a mc
e/mc 1,54
p r ov i n c i a l e a b e n e fi c i o d e l l a
qualità della risor sa idrica.
L a r e v i s i o n e d e l l e t a r i f fe h a
av u t o e f fe t t o s i a s u l l e q u o t e
v a r i a b i l i ( ve d i t a b e l l a a d e s t r a )
s i a s u l l a q u o t a fi s s a a n n u a c h e ,
a l n e t t o d e l l ’ I VA , p e r g l i e d i fi c i p u bbl i c i p a s s a d a 8 a 2 4
e u r o, p e r i n o n r e s i d e n t i d a
24 a 48 euro e per i residenti
d a 8 a 1 6 e u r o. Pe r l e a t t i v i t à
a g r i c o l e , i nve c e , n o n v i s o n o
variazioni.
« A l l a b a s e d e l n o s t r o i n t e rve n t o d i r e v i s i o n e d e l l e t a r i f fe – precisa il presidente
d e l l ’ A . A . T. O. S e r g i o R e o l o n a bb i a m o i n t r o d o t t o u n c o n cetto molto semplice: i costi
del ser vizio idrico integrato
s o n o i n p r a t i c a fi s s i , n o n s o n o
determinati in base ai consumi. Gli investimenti, invece ,
s i d e b b o n o f a r e e i l p e rs o n a l e d e ve e s s e r e p r e s e n t e
per gar antire gli inter venti
d i m a n u t e n z i o n e . N o n s o l o, i
r i c av i i n b a s e a l l a p r e c e d e n te tariffazione erano legati al
c o n s u m o, c o n u n a q u o t a fi s s a
molto bassa. Era, inoltre, evidente che alcune categorie di
cittadini, i residenti e le attiv i t à p r o d u t t i ve , p a r t e c i p av a n o
in maniera maggiore alla spesa
rispetto ai non residenti, alle
seconde case, che sono tante
e d ove i l c o n s u m o è p o c o.
La nostra è stata, quindi, una
s c e l t a d i e q u i t à ve r s o i c i t t a d i ni bellunesi».
U n a m a n ov r a t a r i f f a r i a , p e rt a n t o, t e n d e n t e a r i s p e t t a r e l a
realtà complessa dell’utenza e
a pesare su tutti.
L e n u ove t a r i f fe s a r a n n o a p p l i cate ai consumi effettuati
nel cor so del 2007, fatturati, presumibilmente, a par tire
dall’estate 2008
tariffe 2007
ACQUEDOTTO
USO DOMESTICO RESIDENZIALE
Descrizione fasce
da mc/anno
a mc/anno
Agevolata
0 100
Base
100 150
Prima Eccedenza
150 200
Seconda Eccedenza
200 300
Terza Eccedenza
≥300
Quota fissa annua: Euro 16,00
euro/mc 2007
0,19225
0,42722
0,53402
0,76900
0,79036
USO DOMESTICO NON RESIDENZIALE
Descrizione fasce
da mc/anno
a mc/anno
Agevolata
0 100
Base
100 150
Prima Eccedenza
150 200
Seconda Eccedenza
200 300
Terza Eccedenza
≥300
Quota fissa annua: Euro 48,00
USO PRODUTTIVO
(esercizi commerciali, artigianali, industriali, uffici e studi privati, banche, alberghi, convitti)
Descrizione fasce
da mc/anno
a mc/anno
Base
0 200
Prima Eccedenza 200 500
Seconda Eccedenza 500 1.000
Terza Eccedenza
≥1000
Quota fissa annua in funzione del consumo: ≤ 1000 mc/anno Euro 24,00
>1000 Euro 48,00
USO AGRICOLO
euro/mc 2007
0,21361
0,46994
0,53402
0,76900
0,79036
euro/mc 2007
0,47849
0,72627
0,81172
0,89716
(utenze agricole, latterie sociali, usi rurali)
Descrizione fasce
Agevolata
Quota fissa annua: Euro 8,00
da mc/anno
a mc/anno
per tutto il consumo
euro/mc 2007
0,20507
FOGNATURA E DEPURAZIONE
per gli utenti allacciati e per ogni metro cubo di acqua utilizzato
euro/mc 2007
0,52527
IVA: su tutte le tariffe è applicata l’aliquota IVA del 10%
BIMNEWS
15
A voi la parola . . .
I QUESITI DEI
NOSTRI CLIENTI
Pubblichiamo le domande più frequenti, poste alla nostra società per chiarire percorsi burocratici e dubbi attraverso gli occhi stessi di chi chiede.
Mi è arrivata da poco la bolletta
dell’acqua relativa ai consumi del 2005.
I dati riportati sono sbagliati. Che cosa
devo fare?
Contattare il Servizio Clienti di Bim
Gestione Servizi Pubblici al numero 840 000032 e comunicare i dati
corretti. A seconda della tipologia di
variazione, il Servizio Clienti indicherà
quale nuova documentazione dovrà
essere fornita.
Quando entrano in vigore le nuove
tariffe 2007?
Le nuove tariffe, approvate dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale
“Alto Veneto”, sono già entrate in
vigore e saranno applicate ai consumi
effettuati nel corso dell’anno 2007.
Quando verranno fatturati i consumi
del 2006?
Indicativamente tra l’autunno 2007 e
la primavera 2008.
Ho ricevuto due bollette dell’acqua,
una dal Comune e una da Bim GSP.
Come mai?
La bolletta inviata dal Comune potrebbe essere relativa ai prelievi antece-
BIMnews
Direttore responsabile: Dino Bridda
Progetto Grafico: depoli&cometto
Stampa: Linea Grafica
Tiratura: 110.000 copie
Foto: Archivio BIM, A&B Chem
Coordinamento: Daniela De Lorenzi
Copertina: Nes Communication srl
denti all’1 gennaio 2004, periodo
in cui era ancora il gestore del
servizio idrico integrato. La bolletta
di Bim Gestione, invecie, è riferita
ai consumi effettuati successivamente all’1 gennaio 2004, data in
cui la società ha iniziato l’attività di
nuovo gestore.
Ho ricevuto la bolletta dell’acqua
relativa ad un immobile che ho venduto due anni fa. Potete annullarla?
Purtroppo non è possibile annullare
la bolletta in quanto non è stata effettuata, da parte del intestatario del contratto, la formale richiesta di cessazione del servizio. Questa non può avere
effetto retroattivo. Solo in presenza di
tale documento, Bim Gestione Servizi
Pubblici può provvedere a sigillare il
contatore. Solitamente, per evitare
la chiusura dell’effettiva fornitura e
l’applicazione dei conseguenti oneri,
si consiglia di fare contestualmente
cessazione del vecchio contratto e
subentro da parte del nuovo intestatario. La fattura emessa, quindi, è
corretta e l’importo è dovuto. I moduli sono disponibili nel sito internet
www.gestioneservizipubblici.bl.it
Periodico semestrale a cura di
BIM Gestione Servizi S.p.a.
ATTENZIONE
nuovi orari
da ottobre
2007
BELLUNO
via Tiziano Vecellio 27/29
Lunedì-Martedì-Giovedì
8.30-12.30 e 14.30-16.30
Mercoledì
8.30-16.30 (orario continuato)
Venerdì
8.30-12.30
Sabato
9.00-12.00.
BELLUNO
via Zuppani 7
CHIUSO
DAL 1 OTTOBRE 2007
AGORDO
c/o Comunità Montana Agordina
via IV novembre 2
Lunedì e Giovedì
14.00-17.00
FELTRE
c/o Comunità Montana Feltrina
via C. Rizzarda 21
Martedì-Mercoledì
9.00-12.30 e 14.00-17.00
Venerdì
9.00-12.30
Autorizzazione Tribunale di Belluno
n. 9/02 del 13/06/02
PIEVE DI CADORE
via degli Alpini 28 (loc. Tai)
––––––––––––––––––––––––––––––––––––
Bim Gestione Servizi Pubblici S.p.a.
Via T. Vecellio 27/29 - 32100 BELLUNO
Tel. 0437 933933 - Fax 0437 933999
Lunedì-Martedì-Giovedì
9.00-12.30 e 14.00-17.00.
BIMNEWS
16
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La nostra nuova campagna Intervista al Presidente Roccon Nasce il