Anno VI - Numeri I - II / giugno - dicembre 2007 - POSTE ITALIANE SPA - TASSA PAGATA PUBBLICITA’ DIRETTA NON INDIRIZZATA - AUT. DCB/ACBNE/BL/071/04/AR DEL 06/04/2004. BIMnews La nostra nuova campagna Intervista al Presidente Roccon Per un’acqua sempre potabile Nasce il gruppo d’opinione pagina 11 pagina 2/3 pagina 4 Il nuovo piano di investimenti per il servizio idrico integrato pagina 5 L’importanza della depurazione pagina 8/9 pagina 10 Una nuova rubrica: i nostri Comuni Le energie rinnovabili pagina 12 Teleriscaldiamo S. Stefano di Cadore pagina 13 Le nuove tariffe 2007 pagina 14/15 La nostra nuova campagna Un bilancio dell’attività La strategia che conta, la sinergia vincente La qualità si costruisce insieme Insieme per un’acqua di qualità raccia forti ed energiche stringono con vigore un cerchio d’acqua. Uno slogan accompagna l’immagine: ‘GSP insieme a te per la tutela del bene più prezioso: l’acqua!’ E’ la nuova campagna di Bim Gestione Servizi Pubblici, che punta su una sinergia indispensabile, l’unione delle forze di tutti, clienti, soci, personale dipendente ed istituzioni per conseguire, insieme appunto, obiettivi di interesse comune: il risparmio idrico, il rispetto per l’ambiente, la rapidità nella risoluzione dei guasti e l’efficienza del servizio. Patrocinata dalla Regione Veneto, la campagna valorizza il lavoro e l’impegno di tutti, delle persone che quotidianamente garantiscono una continuità e una qualità della fornitura, dei Comuni soci che partecipano attivamente alla vita della società, dei cittadini che contribuiscono a far crescere il servizio. Centinaia di persone insieme fanno la forza di un servizio che ha quale obiettivo la tutela del tuo bene più prezioso: l’acqua B Ciascuno deve fare la propria parte per garantire l’acqua alle generazioni future. 2 BIMNEWS Intervista a Franco Roccon Presidente di GSP cinque anni dalla nascita di Bim Gestione Servizi Pubblici come valuta il percorso intrapreso? Positivo e ben riuscito. Dal dicembre 2002 ad oggi Gestione Servizi Pubblici è cambiata molto e, soprattutto, ha ampliato la gamma di servizi offerti. Dalla sola distribuzione del metano siamo arrivati alla gestione del servizio idrico integrato su mandato dei Comuni appartenenti all’Autorità d’Ambito Territoriale ‘Alto Veneto’. Oggi abbiamo una vera e propria multiutility a servizio dei Comuni e dei cittadini. situazione, superando la visione limitata dei singoli problemi. A Ci parli delle persone che lavorano con Lei al servizio dei cittadini. Disponiamo di una buona e giovane squadra, in parte acquisita anche dagli enti locali, che conosce il territorio e quotidianamente cerca di operare con professionalità, competenza e affidabilità per garantire a tutti il servizio. Franco Roccon Qual è la filosofia della società e come vi attivate per perseguirla? Fino ad oggi abbiamo cercato di offrire al cittadino un servizio efficiente, economico ed al passo con i cambiamenti del mercato e della legislazione italiana. Continuiamo in questo percorso, sempre nell’ottica di offrire un servizio su misura, di qualità e a costi relativamente contenuti. Puntiamo sull’efficienza e sulla tempestività, pur con le difficoltà che si possono chiaramente avere gestendo un territorio così vasto. Quali sono gli ostacoli che avete riscontrato in questi anni di gestione del servizio idrico? E’ stato un puzzle complesso da comporre se pensiamo che ciascun Comune faceva da sè: vi era una varietà e disparità di tariffe, gli archivi informatici delle utenze erano diversi, disomogenei e non aggiornati, le reti e gli impianti idrici e fognari erano stati realizzati con risorse limitate, non disponevamo di una mappatura delle infrastrutture e pochi enti avevano un sistema di telecontrollo. Non solo, a questo aggiungo anche la vastità del territorio da gestire, che tocca tutta la provincia: da Sappada a Fonzaso, da Cortina ad Arsiè, da Zoppè a Lamon per un totale di 65 Comuni. Oggi, a distanza di oltre tre anni dall’affidamento ricevuto, ci siamo allineati quasi del tutto, anche grazie alla preziosa collaborazione delle amministrazioni comunali e dei clienti stessi. Resta ancora molto da fare per risolvere le criticità strutturali legate alle reti ed agli impianti. Abbiamo consistenti investimenti già programmati che interesseranno tutta la provincia. Ci aspettiamo che Comuni e utenza comprendano la complessità dell’intera Quali i prossimi obiettivi ed entro quando? Un ‘pacchetto-lavori’ da 172 milioni di euro per interventi che realizzeremo nei prossimi decenni e che andranno a sanare parte delle criticità ereditate e rilevate in questo periodo di gestione. Questo il nostro principale obiettivo, contenuto nel nuovo Piano d’Ambito approvato di recente dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale ‘Alto Veneto’. Andremo a potenziare e ‘ristrutturare’ le reti e gli impianti idrici e fognari già esistenti, ma creeremo anche nuove opere. Un consiglio ai cittadini per la tutela del “bene più prezioso”? L’acqua non è inesauribile: va rispettata e protetta per garantirla anche alle generazioni future. Evitare gli sprechi inutili e, soprattutto, contenere l’inquinamento per assicurare un corretto processo depurativo sono buone abitudini che ognuno potrebbe adottare senza grande difficoltà BIMNEWS 3 Migliorare l’offerta Servizio idrico integrato Nel gruppo d’opinione IL CLIENTE “misura” il servizio Il nuovo piano di investimenti E’ una nuova iniziativa per far partecipare l’utenza estione Servizi Pubblici si confronta con la propria clientela e punta sul contatto diretto. Come? Avviando un’iniziativa alquanto singolare che valorizza l’essenza dell’azienda, il Cliente. Bim Gestione, infatti, ha deciso di costituire un gruppo d’opinione composto da clienti selezionati casualmente tra gli oltre 150mila del servizio idrico integrato. A loro sarà affidato il compito di valutare la qualità del servizio offerto e la validità della comunicazione rivolta, appunto, all’utenza. Per dare vita a questo gruppo, la multiutility bellunese sta contattando telefonicamente oltre 300 clienti e tra questi ne selezionerà 150, che saranno chiamati ad esprimere il loro insindacabile giudizio una volta al mese per circa sei mesi. Particolarità dell’iniziativa è che a far parte del gruppo non sarà solo l’intestatario della bolletta, ma l’intero nucleo familiare, che potrà esprimere allo stesso G 4 BIMNEWS modo la propria valutazione sull’operato dell’azienda. Non solo, il tempo che il cliente dedicherà all’azienda non avrà una diretta corresponsione in denaro né consentirà sconti in bolletta o consumi gratuiti, ma garantirà una donazione benefica fatta dalla società in nome e per conto dei componenti del gruppo. «Ritengo che conoscere la reale percezione dell’esterno - precisa Franco Roccon, Presidente di Bim Gestione - sia un passo importante. Per fare questo abbiamo deciso di affidarci alla valutazione di un gruppo di utenti con i quali instaureremo un dialogo proficuo. A differenza dei sondaggi realizzati ‘una tantum’, la nostra iniziativa prevede indagini mensili sviluppate nel corso di un intero semestre. Perché lo facciamo? Per garantire un servizio sempre più su misura, per offrire risposte sempre più all’altezza delle aspettative e per consolidare un Gestione Servizi Pubblici si confronta con la propria clientela e punta sul contatto diretto. servizio in linea con i continui cambiamenti del contesto esterno». Dare voce all’utenza: impresa non facile, ma di indubbio valore. Non va dimenticato, infatti, che la società è a totale partecipazione pubblica, vale a dire dei Comuni bellunesi, ed eroga un servizio altrettanto pubblico, la distribuzione dell’acqua e il trattamento delle acque reflue. «La scelta intrapresa - continua Roccon - impegnerà molto sia noi, in termini di risorse umane, che i componenti del gruppo, ai quali chiederemo gratuitamente tempo prezioso e opinioni. Siamo coscienti dello sforzo che chiediamo, ma il risultato è di indiscutibile importanza. Abbiamo pensato, infine, di dare un giusto valore all’impegno e alla collaborazione dei nostri clienti non con omaggi o sconti impossibili, ma garantendo una donazione benefica scelta dagli stessi». Niente paura, quindi, se ricevete chiamate da Gestione Servizi Pubblici, è per una giusta causa 172 milioni di euro per migliorare la situazione in fatto di reti fognarie, depurazione e acquedotti stato approvato lo scorso 28 marzo dall’Autorità d’Ambito Territoriale “Alto Veneto” il programma pluriennale degli investimenti, che sostituisce il precedente del 2003. Frutto del lavoro congiunto tra la stessa Autorità e Bim Gestione Servizi Pubblici, esso è stato ricalibrato in base a informazioni e dati raccolti in tre anni e mezzo di gestione per una programmazione più aderente alle esigenze reali del territorio. Obiettivo: riordino degli interventi da eseguire e migliore tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Precisa Franco Roccon, presidente di Bim Gestione Servizi Pubblici: «Il Piano prevede in futuro l’impiego di ben 172 milioni di euro. Molti interventi sono già stati fatti, ma parecchi sono ancora da realizzare. Reti e impianti acquedottistici e fognari saranno ristrutturati o creati ex-novo per allinearci ai livelli è previsti dalla normativa vigente, rendere più efficiente il servizio e salvaguardare ambiente, territorio e risorse». Investimenti ripartiti per settore valore settoredelle opere in euro Acquedotto 53.366.505 Acquedotto e fognatura 4.276.129 Fognatura e depurazione 90.928.555 Tutti i servizi 23.424.065 (telecontrollo, mappatura reti, adeguamento impianti e manutenzioni, ecc.) TOTALE171.995.254 Fognatura e depurazione La novità sostanziale del nuovo Piano d’Ambito è il trattamento delle acque nere: «Tra le numerose criticità rilevate - continua Roccon – s’è data priorità assoluta agli scarichi fognari che non confluiscono ad un depuratore centrale. Per questi si prevede l’inserimento in loco di piccoli impianti di trattamento o, in alternativa, si provvederà a convogliare gli scarichi a depuratori costruiti ex-novo o ad impianti esistenti ma opportunamente adeguati. A ciò si dovrà aggiungere la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti in esercizio ritenuti insufficienti o inefficienti». Saranno realizzati nuovi depuratori in quindici comuni: Longarone (costo oltre 3 milioni e mezzo di euro), Sappada (quasi 2 milioni), Borca di Cadore (1 milione), Canale d’Agordo, Comelico Superiore, Danta e Santo Stefano di Cadore (1 milione e mezzo ciascuno), Alleghe, Belluno, Cesiomaggiore, Gosaldo, Limana, Ponte nelle Alpi, Vallada e Zoldo Alto (da 300 a 500 mila euro cadauno). A Cortina d’Ampezzo, invece, saranno investiti oltre 2 milioni di euro per adeguare i collettori fognari di numerose località del territorio comunale. Acquedotti Potenziare la rete distributiva implementando le infrastrutture e realizzare nuove opere per garantire il servizio al cittadino sono tra i principali obiettivi del nuovo Piano d’Ambito. Ecco solo alcune tra le più importanti opere: • Livinallongo del Col di Lana (2 milioni di euro): potenziamento dell’acquedotto nella zona est del paese; • Cortina: rifacimento dell’acquedotto di Fedarola (350 mila euro); • Pieve di Cadore: adeguamento delle opere di captazione della sor- Obiettivo: riordino degli interventi da eseguire e migliore tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. BIMNEWS 5 Servizio idrico integrato gente “Acque nere” in Val Anfella (600 mila euro). Oltre 5 milioni di euro, poi, sono destinati a salvaguardia e tutela delle fonti di captazione dell’acqua - sorgenti e opere di presa - per le quali sono previsti consistenti interventi di sistemazione, protezione e adeguamento ai livelli igienico-sanitari della vigente normativa. Gsp eseguirà una ricognizione sul territorio per individuare le aree di intervento e definire le priorità. Le opere saranno realizzate con il contributo di 800 mila euro della Regione Veneto Investimenti ripartiti per aree territoriali aree Agordina Alpago Belluno-Ponte n. Alpi Cadore Longaronese Zoldo Centro Cadore Comelico e Sappada Feltrina Val Belluna Valle del Boite Intera provincia (allacci, telecontrollo, mappatura reti, debatterizzazione e disinfezione, adeguamento impianti, manutenzioni, ecc.) TOTALE valore delle opere in euro 16.526.699 4.874.631 13.089.470 7.702.649 7.210.319 11.746.131 10.239.272 5.027.939 10.161.462 85.416.682 171.995.254 CHE COSA è GIà STATO FATTO? al 2004 ad oggi sono state avviate circa un centinaio di opere per oltre 46 milioni di euro. In itinere vi sono circa una sessantina di progettazioni per 37 milioni e mezzo di euro per opere acquedottistiche e fognarie. Eccone alcune tra le più importanti: - nuovo acquedotto in Valle del Biois (950 mila euro) che risolverà notevoli criticità ai comuni di D Canale d’Agordo, Vallada e Cencenighe; - completamento opere di adduzione dell’acquedotto Rio dei Frari con la costruzione di un serbatoio di compenso e impianto di potabilizzazione in località Coltron (oltre 2 milioni di euro) con collegamento alle reti idriche di Belluno (500 mila euro) e di Piaia a Ponte nelle Alpi (oltre Tubazioni fognarie per lo scarico delle acque bianche a Trichiana (60 mila euro). 6 BIMNEWS Investimenti già avviati stato n° valore dei lavori opere delle opere in euro In fase di 62 37.667.449,80 progettazione In appalto 8 1.997.832,16 In corso 6 1.336.715,35 Ultimati 28 5.141.319,40 TOTALE 104 46.143.316,71 1 milione di euro). Sarà garantita una migliore distribuzione della risorsa idrica e sarà ovviata la carenza idrica delle zone interessate; - nuovi depuratori a Lerpa di Sappada e a Valle di Cadore (circa 2 milioni di euro ciascuno); - dismissione del depuratore di Meli a Sedico con realizzazione di un collettore di collegamento per far confluire le acque reflue all’ampliamento del nuovo depuratore di Oselete. Sono stati appaltati, inoltre, lavori per 2 milioni di euro per una dozzina di interventi, tra i quali i più significativi sono: - ampliamento dell’impianto di depurazione a Pittanzelle di Belluno per garantire l’adeguato trattamento degli scarichi dell’utenza collegata (600 mila euro); - sistemazione delle opere di presa dell’acquedotto di Roncole a Belluno con costruzione di un nuovo serbatoio di compenso a San Liberale (410 mila euro); - adeguamento dell’impianto di depurazione di Feltre con sostituzione delle apparecchiature elettromeccaniche per migliorarne il rendimento e conseguire un risparmio energetico (438 mila euro); - lavori di miglioramento della rete fognaria a Villa Piccola di Lorenzago di Cadore (315 mila euro). Sono tuttora in corso oltre 1 milione di euro di lavori. Ne ripor tiamo alcuni: • p o t e n z i a m e n t o d e l l ’ i m p i a n to di depurazione di Ronche a Lamon (665 mila euro) e costruzione del nuovo depuratore a Codissago di Castellavazzo (335 mila euro); • manutenzione straordinaria del depuratore di Sottocastello di Pieve di Cadore (107 mila euro); • sostituzione delle condotte principali della rete acquedottistica tra il serbatoio e l’abitato di Carazzai a San Gregorio nelle Alpi (167 mila euro). In questo primo semestre, infine, sono stati chiusi molti cantieri (oltre 5 milioni di euro). Tra le principali opere ricordiamo: • adeguamento e completamento dell’acquedotto di Fontanelle Monderon a Vigo di Cadore (1 milione di euro), dove in Acquedotto Monderon a Vigo di Cadore. Rete Gpl a Quantin di Ponte nelle Alpi. futuro sarà possibile inserire una centralina idroelettrica; • costruzione di nuova rete fognaria a Puos, Bastia e Valzella di Puos d’Alpago che por terà le acque reflue delle frazioni al depuratore di Paludi (421 mila euro); • potenziamento del depuratore di Soccampo a Forno di Zoldo con il contributo della Regione Veneto (360 mila euro); • posa di condotte acquedottistiche e gas metano lungo il nuovo ponte sul Cordevole a Sass Muss nei Comuni di Sedico e Sospirolo (200 mila euro); • realizzazione di dispositivi di disinfezione per l’acquedotto Monte Oliveto e adeguamento del serbatoio di Tornaol a Pedavena (156 mila euro); • rifacimento della rete idrica a servizio dell’abitato di Quantin a Ponte nelle Alpi contestualmente ai lavori di posa della rete canalizzata che sarà alimentata a Gpl (143 mila euro) Dal 2004 avviato un centinaio di opere per un valore di oltre 46 milioni di euro investiti. BIMNEWS 7 La depurazione Depurare è importante? Certamente sì, perché… Gestione Servizi Pubblici è fortemente impegnata in questo settore per restituire acqua pulita all’ambiente avarsi le mani, farsi la doccia, azionare lavatrice o lavastoviglie sono gesti meccanici che compiamo giornalmente. Ma dove va a finire l’acqua sporca che produciamo? Quale percorso compie prima di tornare all’ambiente? Dalle fognature le acque reflue urbane confluiscono a impianti di trattamento (depuratori e vasche Imhoff) che eliminano le sostanze inquinanti. Il funzionamento del depuratore prevede il passaggio dell’acqua sporca in apposite vasche al cui interno microscopici organismi si nutrono delle sostanze nocive contenute nelle acque reflue. Lo stesso procedimento avviene nelle Imhoff. L In provincia Gestione Ser vizi Pubblici gestisce circa 60 depuratori e 320 vasche Imhoff. «Restituire acqua pulita alla natura dopo l’utilizzo è fondamentale: oltre ad un obbligo normativo, si tratta di un atto di civiltà a cui tutti siamo chiamati» - puntualizza Franco Roccon, presidente di Gestione Ser vizi Pubblici - «Non dimentichiamo che l’acqua che inquiniamo oggi è la stessa che berremo domani». Opere di indispensabile valore per tutela e salvaguardia dell’ambiente, gli impianti di trattamento delle acque reflue sono di fatto preziosi investimenti per il mantenimento dell’equilibrio eco-ambientale. Per il futuro Gsp ha in programma consistenti investimenti per la costruzione di 15 nuovi depuratori e il miglioramento strutturale di buona par te degli esistenti. Nel frattempo ha introdotto tecnologie innovative in alcuni impianti di Vasca di aerazione a Cencenighe. L’acqua che inquiniamo oggi è la stessa che berremo domani. Biodischi a Villanova di Longarone. recente costruzione: si passa dai biodischi alla bio-filtrazione per finire all’ultrafiltrazione. 8 BIMNEWS La biofiltrazione è applicata negli impianti di San Vito di Cadore e Cortina d’Ampezzo. L’acqua sporca passa attraverso un letto di ghiaia o altro materiale filtrante d’origine sintetica e, contemporaneamente ma in senso contrario, è sparato un getto d’aria. ne in Comune di Lamon, dove la microfiltrazione - ultrafiltrazione dei liquami restituisce acqua chiarificata e disinfettata al massimo. Semplice il funzionamento: l’immissione di ossigeno nei liquami e il passaggio degli stessi in apposite membrane con forature di dimensioni nanometriche garantiscono la filtrazione anche di microscopici organismi patogeni, fino ad ottenere un’acqua perfettamente limpida Fognature e impianti di depurazione ricevono di tutto ma attenzione…. LA FOGNATURA NON E’ SPAZZATURA! tilizzare gli scarichi fognari per eliminare qualsiasi tipo di rifiuto o sostanza di scar to può compromettere o bloccare il normale processo di depurazione, con conseguente inquinamento dell’ambiente che abitiamo. Ogni sostanza di scar to ha un suo processo di smaltimento. Informarsi per conoscerlo è un atto di civiltà che tutela l’ambiente e la salute di tutti. Cosa non va scaricato negli scarichi fognari? Ecco alcune, ma non tutte, delle sostanze che più frequente sono state trovate all’interno degli impianti di trattamento e che, inevitabilmente, hanno compor tato U I biodischi sono installati nei depuratori di Pedavena e Longarone. Galleggiando e ruotando nelle acque nere essi permettono alla flora batterica di crescere, catturare e mangiare le sostanze inquinanti contribuendo a rendere l’acqua di nuovo pulita. Filtri di depurazione a Soccampo di Forno di Zoldo. Altra innovazione è negli impianti di Forno di Zoldo e Cencenighe, realizzati con il contributo della Regione Veneto e della Unione Europea, dove alla ossidazione biologica è abbinata la filtrazione. L’acqua viene fatta transitare attraverso filtri aventi spaziatura di passaggio di 100 micron; in tal modo sono trattenute le più piccole par ticelle solide. Prima di essere scaricata, l’acqua viene debaterizzata da lampade a raggi ultravioletti che garantiscono la corretta disinfezione. Un impianto pilota a tecnologia spinta è in fase di ultimazio- notevoli danni alle infrastrutture, al corretto funzionamento del processo depurativo e all’ambiente, generando anche ingenti costi di manutenzione: • oggetti solidi, tessuti, calze, pannolini, proteggi-slip, ovatta, cotton fioc non biodegradabili, imballaggi, lamette da barba, avanzi e resti di cucina, sabbia per gatti; • olii e grassi di cucina, olii lubrificanti, diluenti, benzine, combustibili liquidi o idrocarburi; veleni e sostanze chimiche; • detersivi in dosi eccessive, coloranti concentrati, acque di cemento; • liquami agricoli o provenienti da vasche biologiche domestiche; Plastiche, tessuti e rifiuti che hanno intasato un depuratore. Effetti di uno scarico anomalo. • residui della lavorazione del latte o latte, residui liquidi provenienti dalle lavorazioni ar tigiane o industriali; • polveri da combustione, fuliggini dalla pulizia delle canne fumarie o da levigatura/taglio di materie plastiche o di vetro BIMNEWS 9 I Soci In sinergia con le ULSS Acqua potabile a controllo costante i nostri comuni Da questo numero la nuova rubrica LENTIAI RIVAMONTE AGORDINO ZOLDO ALTO Sindaco: Flavio Tremea Comune della Sinistra Piave di 37,6 Kmq a 262 m s.l.m., abitanti 3.021, densità 80,3 ab./Kmq. • Antichissimo borgo rurale sede di una pieve appartenne alla contea di Cesana oggi sua frazione. Eretto a Comune nel 1866. La contea di Cesana venne istituita nel 972 dall’Imperatore Ottone I contestualmente all’elevazione a contea del Vescovado di Feltre, cui vennero attribuite le rendite dei pedaggi sul Piave a Cesana. Nel 1404, dopo alterne vicende, la contea di Cesana si diede a Venezia fino alla sua caduta nel 1797. Nel 1806 la contea venne soppressa da Napoleone e trasformata in Comune di Cesana. Nel XVI secolo il borgo di Lentiai cominciò a svilupparsi economicamente grazie ai lavori della Luminaria, cioè della chiesa pievanale. A Lentiai confluirono artisti, architetti ed artigiani che poi rimasero sul posto. Sorsero così due ville comitali, l’ingrandimento della pieve, la costruzione del campanile e della canonica. La chiesa, monumento nazionale dal 1880, è una vera pinacoteca con opere soprattutto di Cesare Vecellio (34 certe) e della scuola tizianesca di Venezia (Polittico). Lentiai, dopo il ritorno all’Italia del Veneto nel 1866, conobbe una vera esplosione demografica che causò un esodo impensabile di emigranti verso il Brasile, Messico e Germania. Oggi nel mondo vivono circa 8.000 discendenti lentiaiesi. La cima più elevata del Comune è il Monte Garda (1333 m.), mentre a quota 700-1100 m. fioriscono i celebri narcisi di Pian di Coltura. (foto di Walter Argenta) Sindaco: Natale Da Ronch Comune del Parco nazionale Dolomiti bellunesi di 23,2 kmq a 973 m. s.l.m., abitanti 660, densità 28,4 ab./kmq. • Il nome comparve per la prima volta nel 1209 e nel sec. XIV fu spesso indicato con le frazioni di Tós, Rossón e Zenìch in atti e obbligazioni verso il vescovo di Belluno e il duca d’Austria. Agli inizi del sec. XIV iniziò lo sfruttamento di Valle Imperina. La miniera fu via via amministrata da concessionari tedeschi, veneziani, bellunesi e agordini. Solo alla fine del ‘500 s’iniziò ad assumere manodopera locale accanto ai canòpi, operai specializzati tedeschi. Nel sec. XVI, con l’avvento della famiglia Crotta ed il maggior interesse di Venezia, la miniera aumentò d’importanza, nonostante crisi frequenti, sino alla chiusura del 1962. Alla fine del ‘700 una grossa crisi causò una prima emigrazione: i “conza” (seggiolai) scesero nella pianura veneta. Agli inizi del ‘900 un’altra crisi spinse i minatori rivamontesi a varcare l’oceano e nel 1905 a Bingham Canyon (Utah) fu fondata la “Società operaia di mutuo soccorso di Rivamonte”, dal 1908 con sede in paese. Nel 1894 sorse una latteria turnaria oggi rivivificata da gestione cooperativa, mentre il vecchio sito minerario è diventato sede di ostello e museo d’arte mineraria. Tra il 1961 ed il 1981, Rivamonte (già Riva sino al 1867) perse quasi la metà della sua popolazione Sindaco: Roberto Molin Pradel Comune della Val di Zoldo di 61,9 kmq a 1.177 m. s.l.m., abitanti 1.184, densità 19,1 ab./kmq. • L’antico comune di S. Tiziano di Zoldo - con capoluogo Fusine - è disseminato di tante frazioni nella parte alta della vallata. I primi abitati stabili della zona risalgono attorno al Mille. Primo documento a citarli è la bolla di Lucio III (1185) che conferma le proprietà del vescovo di Belluno. Nel sec. XIII iniziò lo sfruttamento dei giacimenti di Goima. La presenza di forni fusori è documentata dal 1331. Il territorio dipendeva direttamente da Belluno che lo pose sotto la giurisdizione del capitano residente nel palazzo della Ragione di Forno. Le regole locali ebbero spesso conflitti confinari con quelle del vicino Cadore e Agordino e la Serenissima dovette emettere numerose sentenze di arbitrato in proposito. Durante la guerra di Cambrai le truppe dei veneziani passarono in valle attraverso il Canale e la Forcella Cibiana. Dal 1509 l’alta valle del Maè fu aggregata al Cadore, ma il tentativo di sottrarsi a Belluno fallì e nel 1517 anche Zoldo Alto tornò sotto il consiglio dei nobili della città. Nel 1848 gli abitanti di Zoldo Alto presero parte attiva ai moti risorgimentali in valle. La storia più recente è segnata dalla fortuna del gelato artigianale e dal turismo attivo negli impianti di Palafavera e Pecol (foto di Tomaso Dincà Levis) E’ quella che sgorga dal rubinetto e la cui qualità è garantita dal monitoraggio degli impianti e dalle analisi tempestive acqua di rubinetto? Di certo più buona dell’acqua in bottiglia e puntualmente sottoposta a controlli di conformità. Non solo, costa anche 200 volte di meno! Ma allora perché l’Italia è tra i maggiori consumatori di acqua in bottiglia? Forse perché non tutti si fidano dell’acqua di rubinetto, e, soprattutto, non tutti sanno che viene sottoposta a frequenti analisi di controllo sia da parte del gestore del servizio idrico - Gestione Servizi Pubblici - , sia da parte delle Aziende sanitarie locali. L’ CHE COSA FA GESTIONE SERVIZI PUBBLICI PER PREVENIRE LA NON POTABILITÀ? Bim Gestione dispone di impianti di disinfezione fissi con tecnologie abbastanza diffuse: clorazione automatica, debatterizzazione con raggi ultravioletti, biossido di cloro. Negli impianti sprovvisti di sistemi automatici, personale tecnico interviene preventivamente aumentando manualmente i dosaggi di cloro. A queste operazioni, chiaramente urgenti e prioritarie, si affiancano le Laboratorio analisi. 10 BIMNEWS pulizie di routine dei serbatoi eseguite, ovviamente, a prescindere dalle condizioni atmosferiche. CHE COSA AVVIENE IN CASO DI NON POTABILITÀ? Solitamente la non potabilità è di origine batterica: le acque del Bellunese, infatti, sono perfette dal punto di vista chimico e fisico. La contaminazione avviene per lo più in concomitanza di abbondanti piogge o di temporali torrenziali quando le acque superficiali, ricche di batteri, penetrano nel terreno ed entrano nelle sorgenti. Rari sono i casi, già noti e ben localizzati, di torbidità dell’acqua dovuta a problemi strutturali della rete acquedottistica. Per questi la soluzione è data dal rifacimento della rete interrata e Bim Gestione, per il futuro, ha pianificato gli investimenti. Se vengono segnalati casi di presenza di batteri Gestione Servizi Pubblici si attiva in tempo reale e: • effettua la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro, unico componente in grado di eliminare i batteri; • avverte il Comune, che emette l’ordinanza di non potabilità; • informa la popolazione con avvisi pubblici e comunicati stampa. Nel contempo le Aziende sanitarie locali: • prelevano alcuni campioni dell’acqua già debatterizzata e li fanno analizzare dall’Arpav di Belluno; • comunicano l’esito nell’arco di un tempo non inferiore alle 48 ore a Bim Gestione e al Comune. Pertanto • se l’esito è negativo, Gestione Servizi Pubblici informa il Comune, che revoca la precedente ordinanza di potabilità, e la popolazione affinché possa riprendere ad utilizzare l’acqua per uso alimentare; • se l’esito è positivo ripete ulteriori interventi di disinfezione e le analisi. E’ UN’ACQUA TUTTA DA BERE! Concludendo, i cittadini possono stare tranquilli che il sistema di controllo li metta al riparo da eventuali e spiacevoli conseguenze per la loro salute? A rassicurarci, a tal proposito, è il parere del dottor Oscar Cora, dirigente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Ulss n. 1 di Belluno: “Noi agiamo sulla base di parametri indicatori di probabilità che possa esserci una presenza di agenti patogeni. Ciò consente di capire quando qualcosa non va, secondo tali parametri, e di agire tempestivamente ed efficacemente in via cautelativa a tutela della salute dei cittadini che bevono l’acqua di rubinetto”. Rassicurati in tal senso, è anche utile ricordare che GSP monitora costantemente la qualità dell’acqua mediante analisi su oltre 300 punti di prelievo distribuiti su tutto il territorio. Annualmente Bim Gestione e ULSS eseguono circa 3000 controlli per assicurare un’elevata qualità dell’acqua. In definitiva l’acqua che sgorga dai nostri rubinetti è garantita e non ha nulla da invidiare alle minerali (foto di Giuliano Laveder) BIMNEWS 11 “L’altra” energia Una rete di teleriscaldamento Teleriscaldiamo S. Stefano di Cadore Le energie rinnovabili sono il nostro futurO Bim Belluno Infrastrutture sta realizzando un impianto a biomasse legnose ad alta tecnologia Consorzio Bim Piave e Gestione Servizi Pubblici premiati a Firenze l 12 giugno scorso a Firenze Bim Piave e Gestione Servizi Pubblici hanno ricevuto, nel corso della nona Conferenza Europea IAEE, la International Association of Energy Economists, un prestigioso riconoscimento per l’attività svolta nel campo delle energie rinnovabili. La conferenza, di portata internazionale, ha visto la presenza di oltre 400 esperti tra economisti, tecnici, accademici ed imprese. «Questo premio – spiega Giovanni Piccoli, presidente del Consorzio Bim Piave – è il riconoscimento per tutti i Comuni del nostro territorio per l’attenzione e la sensibilità dimostrata verso le energie rinnovabili. Sono stati costruiti insieme alle amministrazioni comunali importanti progetti nel campo della produzione di energia pulita e del risparmio energetico: questo premio valorizza le sinergie attuate e la lungimiranza degli amministratori bellunesi». La motivazione del premio va ricercata nelle molteplici iniziative e progetti avviati in questi anni in provincia di Belluno: I Microidroelettrico. Sono stati realizzati 17 impianti ad acqua fluente e su acquedotti in altrettanti comuni per la produzione di 16 milioni di kWh/anno. Micro-centrale idroelettrica a Canale d’Agordo. 12 BIMNEWS Energia termica dal sole (pannello solare). In programma interventi nei comuni di Fonzaso, Cesiomaggiore, Alleghe, Agordo e Cencenighe, finanziati nell’ambito di Interreg III e con fondi propri del Consorzio Bim Piave. Efficienza energetica 1: Gestione Servizi Pubblici è dotata di sistema di telecontrollo delle centrali in esercizio, idroelettriche, eoliche e di turboespansione, effettuato mediante connessione Gsm. Efficienza energetica 2: il Consorzio Bim Piave ha ultimato lavori per la telegestione di settanta centrali termiche di edifici comunali. Il sistema gestisce da remoto temperatura, orari di funzionamento, anomalie e quant’altro utile per una efficace gestione degli impianti. Oltre a ciò, Gestione Servizi Pubblici gestisce da tempo 26 impianti pubblici (Cesiomaggiore, Pedavena e Sedico) e 1 rete a teleriscaldamento (Pedavena). Geotermia e gas: in questo ambito, il Consorzio Bim ha finanziato tre interventi nei comuni di Belluno, Castellavazzo e Feltre (Vellai) per la realizzazione di impianti che utilizzano le cosiddette pompe di calore. Energia eolica. Consorzio Bim Piave ha realizzato tre impianti pilota, che convertono l’energia cinetica del vento in altre forme di energia, nei comuni di Perarolo di Cadore, Puos d’Alpago e Quero: la producibilità è di 22.500 kWh/anno ciascuno. Progetto Wind. Consorzio Bim Piave, in concorso con la Regione Veneto e in collaborazione con l’Università di Padova (Istituto Cirgeo), sta attuando un progetto di caratterizzazione ane- na rete di teleriscaldamento alimentata da biomasse legnose: è la novità ad alta tecnologia - costo oltre due milioni di euro, produzione annua stimata 2.000.000 kWh - che si sta sviluppando da febbraio 2007 a S. Stefano di Cadore. A realizzarla è Bim Belluno Infrastrutture spa, che ha investito oltre 700mila euro con i cofinanziamenti di Regione Veneto (oltre 1 milione di euro), Consorzio Bim Piave (oltre 100 mila euro), Comune di S. Stefano e Comunità montana ComelicoSappada (75 mila euro ciascuno). U mologica del territorio bellunese. E’ un progetto di monitoraggio eolico del territorio che consente di ottenere in tempo reale i dati riguardanti direzione del vento, velocità del vento e temperature rilevati in ogni singola stazione. Energia da fotovoltaico. Cinque gli impianti pilota per l’illuminazione stradale in punti non coperti dalla rete elettrica, realizzati negli ultimi due anni nei comuni di S. Giustina, Perarolo di Cadore e Pedavena. Altri quattro ne sono previsti a Danta di Cadore, Ponte nelle Alpi, Quero e S. Gregorio nelle Alpi. Sito internet. Per chi vuol saperne di più su questi argomenti, il Consorzio Bim ha attivato un sito www.bellunoenergierinnovabili.it (c’è anche un forum ove chiunque può intervenire per fornire e/o ricevere informazioni) nel quale sono riassunti dati ed esperienze utili allo sviluppo delle energie rinnovabili e al risparmio energetico. Energie comuni. E’ il titolo di un opuscolo nel quale sono contenute informazioni esaurienti sulla produzione di ogni forma di energia da fonte rinnovabile e su quanto attiene l’efficienza e il risparmio energetico. E’ disponibile presso le sedi municipali o può essere richiesto direttamente al gruppo BIM «E’ una rete innovativa di energia alternativa ai combustibili fossili per la produzione di acqua calda e riscaldamento, prima in assoluto in provincia - sottolinea Bruno Zanolla, Presidente di Bim Belluno Infrastrutture». L’opera avrà una centrale con due generatori di calore, uno a biomasse e uno a gasolio (in funzione solo in caso di necessità), che alimenterà una rete di 1.700 metri (1200 metri di rete principale e circa 500 m di allacciamenti privati). Il fabbricato che ospiterà le strutture civili (centrale termica, silos, ecc…) comporterà un minimo impatto ambientale: un piano sarà tutto interrato (silos di stoccaggio del cippato), un altro parzialmente interrato (centrale termica), e un terzo sarà rialzato fuori terra (centrale termica e annessi servizi). La potenza termica di produzione s’attesta intorno ai 1.200 kilowatt, ma si prevede, con un futuro ampliamento, di arrivare a 2.400 kW con l’installazione di un’ulteriore caldaia a cippato. Ricorda Zanolla: «L’impianto è munito di strumenti che garantiscono l’ottimizzazione del processo di combustione con conseguente abbattimento delle polveri nei fumi. Non solo, le tubazioni interrate sono dotate di un sistema di allarme delle perdite. Infatti, per il controllo continuo dell’integrità della rete tutte le tubazioni e le varie parti e accessori avranno due fili conduttori elettrici che fungono da sensori di umidità e da segnalatori per la localizzazione di eventuali guasti e/o difetti: la tipologia di tubazione, quindi, consente l’immediato rilevamento e segnalazione di eventuali anomalie funzionali». All’inizio saranno serviti alcuni allacciamenti privati e utenze pubbliche (cinema, biblioteca, municipio, chiesa, Casa di riposo, canonica, Istituto tecnico, Palazzetto dello sport, scuola media). In linea con le strategie aziendali tendenti ad attuare economie di scala, contestualmente ai lavori che interesseranno anche via Udine, saranno sostituiti circa 400 m di acquedotto. La gestione dell’impianto, a partire dalla messa in funzione, sarà affidata a Bim Gestione Servizi Pubblici per dieci anni eventualmente rinnovabili. La proprietà dell’impianto resterà a Bim Belluno Infrastrutture per un periodo di 30 anni, decorsi i quali passerà gratuitamente al Comune Proseguono a pieno ritmo i lavori di Bim Belluno Infrastrutture per potenziare le reti di distribuzione del gas e per garantire gli allacciamenti dell’utenza alle reti idriche, fognarie e del metano. Allacciamenti d’utenza. Sono stati affidati ad imprese esterne lavori per oltre 4 milioni e mezzo di euro. Una prima parte di lavori, aggiudicati ad inizio dell’anno, si concluderà entro la fine del 2007 (circa 900mila euro), mentre una seconda tranche, affidata tra aprile e giugno 2007, è già stata avviata e si concluderà nel corso del 2008 (circa 3 milioni e mezzo di euro). Estendimenti rete gas. A Belluno, nella frazione di Orzes, saranno realizzati circa 1800 metri di rete che andranno a servire un’ottantina di utenze. I lavori, che ammontano complessivamente a 150mila euro, inizieranno a breve. E’ in corso di progettazione, invece, l’estensione della rete gas in comune di Sedico per servire la località di Roe, dove saranno posati circa 4700 metri di tubazioni. BIMNEWS 13 Il piano tariffario Le nuove tariffe 2007 Sono state stabilite dall’Autorità d’Ambito “Alto Veneto” e saranno applicate ai consumi effettuati nel 2007 l 26 aprile scor so l’assembl e a g e n e r a l e d e i C o mu n i che appar tengono all’Autorità d ’ A m b i t o Te r r i t o r i a l e O t t i m a l e “ A l t o Ve n e t o ” h a a p p r ov a t o l e n u ove t a r i f fe p e r l ’ a n n o 2 0 0 7 d e l s e r v i z i o i d r i c o i n t e g r a t o. La filosofia nella revisione d e l l e t a r i f fe d e l l ’ a c q u a è c h i a ra: contenere gli aumenti sui residenti e sulle attività prod u t t i ve , m a n t e n e r e l e a g e vo lazioni per l’agricoltura e far compar tecipare maggiormente le seconde case. La necessità d i r i ve d e r l e a l t r e t t a n t o i m p o rtante: garantire il corrispettivo del ser vizio all’utenza, ma soprattutto consentire gli i nve s t i m e n t i p e r m i g l i o r a r e e potenziare il sistema idrico I Contenere gli aumenti sui residenti e sulle attività produttive, mantenere le agevolazioni per l’agricoltura e far compartecipare maggiormente le seconde case. 14 BIMNEWS CHE Cosa cambia? Vediamo il raffronto con una simulazione dei consumi: PRIMA Anno 2006 Tipo di tariffa Consumo annuo Scarico in fognatura Costo annuo acqua Costo annuo fognatura Imponibile annuo totale IVA 10% Costo annuo TOTALE Costo medio a mc PRIMA DOPO domestico residente mc acqua 150 SI e 51,43 e 73,40 e 124,83 e 12,48 e 137,31 e/mc 0,92 Anno 2006 Anno 2007 Tipo di tariffa Consumo annuo Scarico in fognatura Costo annuo acqua Costo annuo fognatura Imponibile annuo totale IVA 10% Costo annuo TOTALE Costo medio a mc DOPO domestico residente mc acqua 150 SI e 56,59 e 78,79 e 135,38 e 13,54 e 148,92 e /mc 0,99 Anno 2007 Tipo domestico di tariffa non residente Consumo annuo mc acqua 50 Scarico in fognatura SI Costo annuo acqua e 45,72 Costo annuo fognatura e 24,47 Imponibile annuo totale e 70,19 IVA 10% e 7,02 Costo annuo TOTALE e 77,21 Costo medio a mc e/mc 1,54 Tipo domestico di tariffa non residente Consumo annuo mc acqua 50 Scarico in fognatura SI Costo annuo acqua e 58,68 Costo annuo fognatura e 26,26 Imponibile annuo totale e 84,94 IVA 10% e 8,49 Costo annuo TOTALE e 93,43 Costo medio a mc e/mc 1,87 PRIMA DOPO Anno 2006 Tipo produttivo di tariffa Consumo annuo mc acqua 5.000 Scarico in fognatura SI Costo annuo acqua e 4.124,73 Costo annuo fognatura e 2.446,50 Imponibile annuo totale e 6.571,23 IVA 10% e 657,12 Costo annuo TOTALE e 7.228,35 Costo medio a mc e/mc 1,45 Anno 2007 Tipo produttivo di tariffa Consumo annuo mc acqua 5.000 Scarico in fognatura SI Costo annuo acqua e 4.356,08 Costo annuo fognatura e 2.626,35 Imponibile annuo totale e 6.982,43 IVA 10% e 698,24 Costo annuo TOTALE e 7.680,67 Costo medio a mc e/mc 1,54 p r ov i n c i a l e a b e n e fi c i o d e l l a qualità della risor sa idrica. L a r e v i s i o n e d e l l e t a r i f fe h a av u t o e f fe t t o s i a s u l l e q u o t e v a r i a b i l i ( ve d i t a b e l l a a d e s t r a ) s i a s u l l a q u o t a fi s s a a n n u a c h e , a l n e t t o d e l l ’ I VA , p e r g l i e d i fi c i p u bbl i c i p a s s a d a 8 a 2 4 e u r o, p e r i n o n r e s i d e n t i d a 24 a 48 euro e per i residenti d a 8 a 1 6 e u r o. Pe r l e a t t i v i t à a g r i c o l e , i nve c e , n o n v i s o n o variazioni. « A l l a b a s e d e l n o s t r o i n t e rve n t o d i r e v i s i o n e d e l l e t a r i f fe – precisa il presidente d e l l ’ A . A . T. O. S e r g i o R e o l o n a bb i a m o i n t r o d o t t o u n c o n cetto molto semplice: i costi del ser vizio idrico integrato s o n o i n p r a t i c a fi s s i , n o n s o n o determinati in base ai consumi. Gli investimenti, invece , s i d e b b o n o f a r e e i l p e rs o n a l e d e ve e s s e r e p r e s e n t e per gar antire gli inter venti d i m a n u t e n z i o n e . N o n s o l o, i r i c av i i n b a s e a l l a p r e c e d e n te tariffazione erano legati al c o n s u m o, c o n u n a q u o t a fi s s a molto bassa. Era, inoltre, evidente che alcune categorie di cittadini, i residenti e le attiv i t à p r o d u t t i ve , p a r t e c i p av a n o in maniera maggiore alla spesa rispetto ai non residenti, alle seconde case, che sono tante e d ove i l c o n s u m o è p o c o. La nostra è stata, quindi, una s c e l t a d i e q u i t à ve r s o i c i t t a d i ni bellunesi». U n a m a n ov r a t a r i f f a r i a , p e rt a n t o, t e n d e n t e a r i s p e t t a r e l a realtà complessa dell’utenza e a pesare su tutti. L e n u ove t a r i f fe s a r a n n o a p p l i cate ai consumi effettuati nel cor so del 2007, fatturati, presumibilmente, a par tire dall’estate 2008 tariffe 2007 ACQUEDOTTO USO DOMESTICO RESIDENZIALE Descrizione fasce da mc/anno a mc/anno Agevolata 0 100 Base 100 150 Prima Eccedenza 150 200 Seconda Eccedenza 200 300 Terza Eccedenza ≥300 Quota fissa annua: Euro 16,00 euro/mc 2007 0,19225 0,42722 0,53402 0,76900 0,79036 USO DOMESTICO NON RESIDENZIALE Descrizione fasce da mc/anno a mc/anno Agevolata 0 100 Base 100 150 Prima Eccedenza 150 200 Seconda Eccedenza 200 300 Terza Eccedenza ≥300 Quota fissa annua: Euro 48,00 USO PRODUTTIVO (esercizi commerciali, artigianali, industriali, uffici e studi privati, banche, alberghi, convitti) Descrizione fasce da mc/anno a mc/anno Base 0 200 Prima Eccedenza 200 500 Seconda Eccedenza 500 1.000 Terza Eccedenza ≥1000 Quota fissa annua in funzione del consumo: ≤ 1000 mc/anno Euro 24,00 >1000 Euro 48,00 USO AGRICOLO euro/mc 2007 0,21361 0,46994 0,53402 0,76900 0,79036 euro/mc 2007 0,47849 0,72627 0,81172 0,89716 (utenze agricole, latterie sociali, usi rurali) Descrizione fasce Agevolata Quota fissa annua: Euro 8,00 da mc/anno a mc/anno per tutto il consumo euro/mc 2007 0,20507 FOGNATURA E DEPURAZIONE per gli utenti allacciati e per ogni metro cubo di acqua utilizzato euro/mc 2007 0,52527 IVA: su tutte le tariffe è applicata l’aliquota IVA del 10% BIMNEWS 15 A voi la parola . . . I QUESITI DEI NOSTRI CLIENTI Pubblichiamo le domande più frequenti, poste alla nostra società per chiarire percorsi burocratici e dubbi attraverso gli occhi stessi di chi chiede. Mi è arrivata da poco la bolletta dell’acqua relativa ai consumi del 2005. I dati riportati sono sbagliati. Che cosa devo fare? Contattare il Servizio Clienti di Bim Gestione Servizi Pubblici al numero 840 000032 e comunicare i dati corretti. A seconda della tipologia di variazione, il Servizio Clienti indicherà quale nuova documentazione dovrà essere fornita. Quando entrano in vigore le nuove tariffe 2007? Le nuove tariffe, approvate dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale “Alto Veneto”, sono già entrate in vigore e saranno applicate ai consumi effettuati nel corso dell’anno 2007. Quando verranno fatturati i consumi del 2006? Indicativamente tra l’autunno 2007 e la primavera 2008. Ho ricevuto due bollette dell’acqua, una dal Comune e una da Bim GSP. Come mai? La bolletta inviata dal Comune potrebbe essere relativa ai prelievi antece- BIMnews Direttore responsabile: Dino Bridda Progetto Grafico: depoli&cometto Stampa: Linea Grafica Tiratura: 110.000 copie Foto: Archivio BIM, A&B Chem Coordinamento: Daniela De Lorenzi Copertina: Nes Communication srl denti all’1 gennaio 2004, periodo in cui era ancora il gestore del servizio idrico integrato. La bolletta di Bim Gestione, invecie, è riferita ai consumi effettuati successivamente all’1 gennaio 2004, data in cui la società ha iniziato l’attività di nuovo gestore. Ho ricevuto la bolletta dell’acqua relativa ad un immobile che ho venduto due anni fa. Potete annullarla? Purtroppo non è possibile annullare la bolletta in quanto non è stata effettuata, da parte del intestatario del contratto, la formale richiesta di cessazione del servizio. Questa non può avere effetto retroattivo. Solo in presenza di tale documento, Bim Gestione Servizi Pubblici può provvedere a sigillare il contatore. Solitamente, per evitare la chiusura dell’effettiva fornitura e l’applicazione dei conseguenti oneri, si consiglia di fare contestualmente cessazione del vecchio contratto e subentro da parte del nuovo intestatario. La fattura emessa, quindi, è corretta e l’importo è dovuto. I moduli sono disponibili nel sito internet www.gestioneservizipubblici.bl.it Periodico semestrale a cura di BIM Gestione Servizi S.p.a. ATTENZIONE nuovi orari da ottobre 2007 BELLUNO via Tiziano Vecellio 27/29 Lunedì-Martedì-Giovedì 8.30-12.30 e 14.30-16.30 Mercoledì 8.30-16.30 (orario continuato) Venerdì 8.30-12.30 Sabato 9.00-12.00. BELLUNO via Zuppani 7 CHIUSO DAL 1 OTTOBRE 2007 AGORDO c/o Comunità Montana Agordina via IV novembre 2 Lunedì e Giovedì 14.00-17.00 FELTRE c/o Comunità Montana Feltrina via C. Rizzarda 21 Martedì-Mercoledì 9.00-12.30 e 14.00-17.00 Venerdì 9.00-12.30 Autorizzazione Tribunale di Belluno n. 9/02 del 13/06/02 PIEVE DI CADORE via degli Alpini 28 (loc. Tai) –––––––––––––––––––––––––––––––––––– Bim Gestione Servizi Pubblici S.p.a. Via T. Vecellio 27/29 - 32100 BELLUNO Tel. 0437 933933 - Fax 0437 933999 Lunedì-Martedì-Giovedì 9.00-12.30 e 14.00-17.00. BIMNEWS 16