IL RUOLO DELLE FORMAZIONI SOCIALI NEL
CONTESTO COMUNITARIO E NELLE
LEGISLAZIONI NAZIONALI: ESPERIENZE
REGIONALI A CONFRONTO.
LA PERCEZIONE DEL CONCETTO DI
SUSSIDIARIETA’ SOCIALE IN TOSCANA.
Presentazione intervento EMANUELE SANTINI
Firenze, 29 novembre 2005
OBIETTIVI
 Analisi del concetto di sussidiarieta’ sociale
nel contesto comunitario, nazionale e regionale.
 Valutazione della percezione della
sussidiarieta’ da parte delle formazioni sociali
in Toscana.
METODOLOGIA E FASI
DI LAVORO
• Il concetto di sussidiarietà nell’Unione Europea e
nella legislazione italiana.
• La sussidiarietà sociale nelle regioni europee.
Tre studi di caso: Toscana, Catalogna,
Baden-Wüttemberg
Ric
erc
a
Anal
isi
desk
• La percezione da parte delle formazioni sociali
e l’attuazione del concetto di sussidiarietà
sociale in Toscana
DEFINIZIONE
Il termine sussidiarietà deriva dal latino subsidium che
nel linguaggio militare indica le truppe di riserva.
Sottintende i concetti di:
• SUPPLEMENTARIETA’: è supplementare ciò che completa ed
integra.
• COMPLEMENTARIETA’: è complementare ciò che completa un
insieme di altri elementi definendo un compromesso tra esigenze
diverse.
Sussidiarietà orizzontale = sociale:
l’azione pubblica è sussidiaria rispetto a quella dei privati
e delle libere associazioni.
LA MATRICE DELLA
SUSSIDIARIETA’
Partecipazione
Esternalizzazione
servizi
IL RUOLO DEL PUBBLICO:
integrazione
IL RUOLO DEL PRIVATO:
responsabilità sociale
Interessi della comunità
Interessi particolari
CONCERTAZIONE
Analisi dei bisogni,
progettazione congiunta,
gestione, verifica risultati
Stato:
analisi dei bisogni,
pianificazione servizi
Privato:
intervento specialistico
Privato:
Iniziativa spontanea,
competizione col pubblico
Stato:
Attività scollegata dal
territorio, spreco risorse
Rapporto
CLIENTI /
FORNITORI
GLI AMBITI DELLA
SUSSIDIARIETA’ SOCIALE
1. I SERVIZI SOCIALI
2. LA SANITA’
3. LA TUTELA DELLA FAMIGLIA E DEI MINORI
4. L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
5. LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E DI SVILUPPO
6. LA CULTURA ED IL TEMPO LIBERO
Le formazioni sociali in Toscana: la percezione
e l’attuazione del concetto di sussidiarietà sociale
RICERCA SUL CAMPO
Analisi
qualitativa
Analisi
quantitativa
Interviste ad Opinion leader:
politici, associazioni sindacali e datoriali,
esperti, docenti universitari, associazioni
ecc….
Somministrazione questionario on
line alle Formazioni Sociali in
Toscana: associazioni, cooperative sociali,
consorzi, Misericordie, Pubblica Assistenza
ecc….
Le formazioni sociali in Toscana: la percezione
e l’attuazione del concetto di sussidiarietà sociale
RICERCA SUL CAMPO:
Argomenti trattati
•
La percezione del concetto di sussidiarietà sociale:
definizione, stato di attuazione, strumenti
•
Conoscenza della legislazione nazionale e
regionale rispetto al principio di sussidiarietà
sociale e valutazione della stessa
•
Valutazione dello statuto regionale della Toscana
rispetto al recepimento del concetto di sussidiarietà
e dell’istituzione della conferenza permanente per le
autonomie sociali
LE FORMAZIONI SOCIALI IN TOSCANA
Hanno partecipato alla rilevazione 130 Formazioni
Sociali pari a circa il 10% dei soggetti contattati
Periodo di rilevazione 15 – 28 novembre ’05
Formazioni sociali per tipologia
Altra
associazione
20%
Associazione
volontariato
48%
Coop. Sociale
o consorzio
20%
Misericordia/
Pubblica
Assistenza
12%
LE FORMAZIONI SOCIALI IN TOSCANA
La definizione di sussidiarietà sociale
2%
L'iniziativa privata deve integrare l'azione
pubblica nella risposta ai bisogni
1%
82%
15%
L’azione pubblica
deve sostenere ed
essere supplementare
rispetto all’iniziativa
privata
LE FORMAZIONI SOCIALI IN TOSCANA
Secondo lei il concetto di sussidiarietà è un valore
positivo da perseguire e concretizzare?
No
0%
Non indicato
2%
Si
98%
LE FORMAZIONI SOCIALI IN TOSCANA
Pensando al principio di sussidiarietà: quanto si ritiene
d’accordo con le seguenti affermazioni?
0%
100%
Il pubblico non deve gestire i servizi direttamente ma deve
farli gestire a soggetti privati
Il pubblico deve supportare economicamente le attività dei
soggetti del terzo settore
16
Le gare di appalto non devono essere ispirate al massimo
ribasso
16
59
26
27
57
17
66
Gli enti pubblici devono coinvolgere le formazioni sociali
0 8
nell’analisi dei bisogni delle comunità
92
Gli enti pubblici devono coinvolgere le formazioni sociali
0 9
nella progettazione degli interventi
91
Il pubblico deve stimolare la nascita di nuove formazioni
sociali per rispondere ai bisogni delle persone
Il pubblico deve aspettare l’iniziativa dei privati prima di
affrontare i problemi sociali
17
15
24
59
88
1 per niente…...….
9
…3…
...… molto 5
2
LE FORMAZIONI SOCIALI IN TOSCANA
Ritiene soddisfacente il modo in cui la legislazione nazionale e
regionale recepiscono il principio della sussidiarietà sociale nel
settore dei servizi socio-sanitari?
Si
36%
Non so
38%
No
26%
Il 43,82% delle formazioni sociali ritiene che la 328/2000 favorisca l’applicazione del
principio di sussidiarietà sociale, di questi il 74,47% è soddisfatto del ruolo che essa
attribuisce al terzo settore
Il 47,19% delle formazioni sociali non è in grado di valutare la legge 328/2000
LE FORMAZIONI SOCIALI IN TOSCANA
Lo statuto regionale e la Conferenza permanente per
le autonomie sociali
• Il 49,44% delle formazioni sociali non è in grado di
dare un giudizio sul recepimento dell principio di
sussidiarietà nello statuto regionale
• Il 47,19% delle formazioni sociali è soddisfatto del
modo in cui è stato recepito il concetto di sussidiarietà
sociale nello statuto (art.58-60)
• Il 44,94% delle formazioni sociali è a conoscenza
dell’istituzione della Conferenza permanente per le
autonomie sociali (art.61) e di queste l’80% è soddisfatto
del ruolo attribuitole
LE FORMAZIONI SOCIALI IN TOSCANA
Quanto ritiene concretamente applicato il principio di sussidiarietà nel
settore dei servizi socio-sanitari nella nostra regione?
30,00
0%
20%
43,75
40%
1 per niente…...….
60%
…3…
26,25
80%
100%
...… m olto 5
Il 22,47% delle formazioni sociali ritiene che la legge regionale 41/2005 sia da
ritenere soddisfacente rispetto al tema della sussidiarietà sociale, il 34,83% non è in
grado di dare una risposta
Tra coloro che rispondono il 72,41% è soddisfatto del ruolo che la legge regionale
41/2005 attribuisce al terzo settore
LE FORMAZIONI SOCIALI IN TOSCANA
Quanto ritiene funzioni il metodo della “programmazione degli interventi e delle
risorse” che vede nel piano integrato sociale regionale lo strumento concreto?
40,86
0%
48,15
20%
40%
20,43
60%
1 per niente…...….
…3…
80%
100%
...… m olto 5
Quanto è soddisfatto della concertazione a livello:
53,85
Comuna le
25,64
38,96
Re giona le
0%
20%
20,51
49,35
40%
1 per niente…...….
60%
…3…
11,69
80%
...… m olto 5
100%
LE FORMAZIONI SOCIALI IN TOSCANA
A livello comunale, il suo ente è stato coinvolto (anche rappresentato da
consorzi, confederazioni, associazioni ecc.) nella programmazione e in
particolare nella redazione del piano di zona?
Si
44%
No
45%
Se si, come?
Un solo incontro pubblico
Gruppi di lavoro tematici
Altro
Non indicato
Totale
%
30,77
48,72
17,95
2,56
100,00
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convegno sussidiarietà