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J-^
^
(,./.,„.. ./nf.;„:.. /..,„,
:„,:.
.t i,,.:./;t
DESCRIZIONE
DEL
MUSEO
D'
E
GABINETTO
D'
ANTIQUARIA
DEL
ISTORIA NATURALE
DEL SIGNOR
IPHINCSPE DI E se ARI
FATTA DAL S I
ABATE DOMENICO SESTINI
f
G.
JCCADEMICO FIORENTINO.
NUOVA EDIZIONE
riveduta
,
corretta
,
ed accresciuta
dall' autore.
LIVORNO
Per
CARLO GIORGI
1787.
Editore, ed Impressore,
Con Approvaiione
,
/
iir
AVVISO
V
D E L
EDITORE LIVORNESE.
LA
difficoltà
fé non vogliamo dire
y
sto
r ifnpossibilità
ter
far
7m
acquisto
consigliò mesi
zìone
del
in cui
,
Viaggiatori
,
sono
a riassumerne
e
,
tanti dotti Soggetti
e
ricerche
Libro ^
un''
Edi-'
contentare tanti
così
me ne avevano fatte
volte
ridotti di pO'
questo pregevole
di
medesimo
eramo
pìiittO'
delle
,
che più
premurofe
•
a servirmi
Io era già pronto
delle
mie
stampe per riprodurlo ^ quando per buona sorte passò di qui
do
il
pensiero
,
il
;;//
suo
Autore ^
verificato
steva
quanto
scritto
quale lodan-
persuase però a sospenderne
r esecuzione fino a tanto che
avesse
il
sul luogo
altre
volte
se
egli stesso
tuttavia
aveva
su tal proposito,
a z
non
sussi-
veduto
,
e
IV
Ed
invero m-rìvato in Catania presso fa
Kobì rissima^ ed Eccellentissima Casa
Prin-
mi ha scritta la lettera ^ che
cipe di Biscari,
si
del
troverà in seguito del presente avviso^ ac-
compagnandomi con
tvarìazioni fatte alla
seo
5
con
medesima
la
Descrizione di
Gabinetto
le
stampe di Firenze nel \yy6.
,
Musco ^
stesso
vìrc
ra
e
mandata
Gabinetto^
la
inielligenza
Pianta deU
potendo ser-
e
medesima alla maggiore
la
Mu-
rjuel
che era già stata pubblicata
e
Inoltre avendomi
lo
opportune
le
e
del grand' Edifizio
piìi,
si
chia-
osser-
verà adesso aggiunta a questa mia ristampa^
ed in fondo delP opera
Ho
,
che qui
abbia
Illustre
Genio Catanese
del
ne
altresì
stimato opportuno
luogo
alle
,
Ritratto delP
il
magnifiche idee
quale deve si quella raccolta
di cose
non
scio
più
le
all'
rare
Jniiquaria
,
,
,
ed ordinazio-
e preziose
spettanti
quanto ancora
alP^
Istoria Katurale *
*
Ponte
Questo Ritratto avrà luogo aranti
i
appeso
che
il
si
il
Frontespizio. Il
osserva sfuggire dietro alla guglia alla quale è
Ritratt9,è
il
famoso Fonte,
e Acquedotto
d'Aragona,
y
A^on
allorquando
Opera
,
un impensato
che
,
tristo
esecuzione
t'
dalla
voce universale della
Don
Ignazio
fece
/questo la
nuo-
Morte
za, e perplessità mi
rasserenato
,
del Celebre
di
Museo ,
e Gabi-
in qualche dubbiez-
trovato coir animo
son
assicurato
e
fama ,
Eccellenza Don
che
tìubbUca
degno
il
,
intendere
per
Successore,
Sua
?ielP
Paterno
Vincenzio
Principe di Bi scari
Primog'enito
Castello
delP estinto
Principe, non cede al Padre né in virtù
grandezza
seo
e
.
Nel tempo che vivevo
in
,
Principe
Castello
Bìscari Possessore del famoso
netto
air
da un Amico
comunicata mi fu
Paterno
mano
accidente
Fu
.
come
dire
dì
metter
per
era
io
sospeìidermene
va
tralasciare
voglio
d'
aipmo
,
e che
perciò
il
,
Mu-
avrebbe seguitato ad essere non meno
lustre anche sotto di esso
sì
amico delle
nò
il-
Scien>-
ze, delle Arti, e degli Uomini dotti.
Feudo
del Sig. Frincips di Bìscari
con immense spese;
il
Simeto fiums
il
lipiii
medesimo
grande, ed
,
da esso fatto costruire
è di jz. archi, e traversava
il
più rapido della
a
:;
Sicilia.
VI
E
de Simo
cosi
tanto pia
riprodotto
volentieri viene
adesso
con
le
mC'
il
mìe stampe^
avendo a questo libro molto aggiunto^ e niente tolto
da quanto
si
legge
unica Edizione Fiorentina.
nella
prima
,
ed
Carlo Giorgi Stimatissimo.
SiG.
Catania io. Alaggio I785.
s.Fecondo
vamente
pe
quel tanto
magnitìco
al
Biscari
di
con
potrà ora
aggiun2;ere
stampe
di Firenze
nel
j.
di
avendomi
Marzo
lidi
di Catania per ossequiare
sto
Gran Genio
vaso del suo
,
1776.
mia ancora, quando
sorte
dare fino del dì
feci
della Siciha
Museo
del
alla
e che pubblica-
le
la
relati-
Princi*
del Sig.
xie
giacché
,
Museo
che già
varianti, e questa
cia
promessi
le
,
Descrizione
ta fu
ella
,
che
piac-
le
appro-
fatto
a
178Ó.
le
quefd
nuovamente que,
ho
tutto
ritrovato
il
ed
il
finito
,
contenuto meglio disposto, siccome ne avevo
data
quando che fu preventiva notizia
,
Per
meglio
il
suddetto
mato
come
concepire
vaso
gliene
disecfno denotante la Pianta del
la
sua indicazione secondo
Entrando
varlo,
il
i
il
for-
compiego un
medesimo con
numeri.
dotto Viaggiatore
passato che abbia
resta
,
ad osser-
piccolo Vestibolo,
Vili
ornato
verà un
Orientale
mezzo
nel
e T altra
,
marmo
ambedue
nia
tro-
magnifico Atrio aperto con due Co-
lonne inalzate
antico
Evo,
Lapidi Sepolcrali del medio
di
ima
,
composta
Seravezza
di
granito
di tre pezzi
state
,
di
ritrovate
Teatro
scavi fatti del
ne^^li
di
di
Cata-
Eicendo ala, e simetria otto Sarcofagi di
,
grossa mole, formati dì lava
con
quali
ornamenti
egualmente
mulini
Etnèa
alcuni dei
,
due Cippi
quattro
oltre
,
pietra
dell' istessa
antichi
ed
e festoni
,
pietra
di
,
,
con
altri
framm.enti simili
Dopo
passa
si
mezzo
nel
di
cui
una Statua
in
bronzo
perto
,
Autore
una
di
un piccolo Atrio co-
in
tal'
in
Colonne
trovate
nel
si
Teatro Catanese, essendo
* Questa Statua
memoria
fcisse
di
a
osservano tre-
egualmente state
desime disposte simetricamente
zio che
lui
tani'
,
,
che non volle mai
eretta,
Uomo
,
dell'
opera *
granito
di
collocare
benemerenza
Nel terzo Atrio aperto
dici
deve
si
si
ri-
me-
le
ed ornate da
il
Principe
Igna-
vedrà adesso collocata qui, in
dal Principe suo successore
.
IX
Vasi Cinerarj, e Sepolcri
fittili
diverse parti
,
della
Sicilia
stati
scavati in
m
e specialmente
Camerina
Vi
Colonna composta
è pure inalzata una
tutta di formelle di terra cotta
con
pitello, ch'd particolare per la sua
struzione
suo ca-
il
antica
co-
.
E' qui da osservarsi un antico pavimento
di lunghe
e
j
quadrate
scavato davanti
Si
pietre arenarie,
Chiesa di S. Agostino, ove
la
crede essere stato f antico Foro
Tanto
che fu
.
poi nel primo, e terzo Atrio v» sono
quattro areoie, dove
si
coltivano diversi fiori,
e qui ornamento fanno alcuni Basalti a colonna
fatti
venire da
volgarmente
come pure
sportati
uno
detti
i
dei tre Scoglj dei Ciclppj,
Faraglioni
molti grossi
dalle
pezzi
della
Tri//za
Stalattitici
,
tra-
Grotte di Pantelica Città antica
della Sicilia, ora distrutta.
Visto ciò con piacere, potrà l'Osservatore
passare nella stanza dei
medesimi meglio disposti
bronzi, e ritroverà
di
prima, con
pèzzi già descritti in passato
i
i
varj
.
Indi entrando ad osservare
1'
Intercolunnio
X
che così
antico,
impiegati diversi
di
chiamo
lo
,
per esservi
colonne
pezzi di
di
marmo
merito singolare, basi con varj bassirilievi^
cornicione d'ordine Corintio, e Dorico,
capitelli, e
cose tutte state ritrovate nel Teatro
danno una riprova
desimo
,
e le quali
magnificenza del me-
della
.
Qui s'ammira
di
un Genio
,
bel torso,
il
un busto
ed
altre statue, e statuette
ed
versi pezzi di mosaico stati ritrovati nelle
me,
in
uno
dei quali
PELICITER,
e
stati
dosi
gli
altri
il
motto
di*
Ter-
UTERE
ed in un altro vi sono espressi,
alcuni mesi
[if^urati
legge
si
,
Museo
nel
anno
dell'
conservan-
,
di questi
PP. Bene-
'
dettini
.
Molte
verfi
in
si
altre
osservano
parti
Frammenti
di-
ritrovati in Catania,
ed
particolarità, e
altre
stati
della
Sicilia
,
che
per
brevità
tralascio di annoverarli
Bensì
zio
non
da
è
un'Ara Votiva
trovata in Paterno
Ibb,
e
Donato
la
a
quale è
,
tralasciarsi
sotto silen-
alta
un braccio,
che
si
stata ri-
crede ora T antica
dedicata
Venere Vittoriosa
da Cajo Publicio
d' Ibla.
Vene
Rf
vicTri
Ci
hYblen
SI
PUBLIC
G.
DONA
TUS
D.
moderno Contiene
L' intercolunnio
Stinte delle Statue
,
D.
dei Busti
,
la
prima Descrizione, come pure
to della
nn.
Galleria
segnato sotto
i
,
secon-
il
segui-
due ultimi
^.
Indi
si
passa nella Galleria dei Vasi Etru-
schi, o per dir meglio, Greco-Siculi
gior
re-
e delle Inscrizio-
ni tanto greche, che latine, ed altro
do
il
grandezza
,
la
più
parte
di
figurati
,
mage
si*
metricamente dispo sti
Il
restante
poi
accorda con quel tanto
j
XII
che
dissi già,
avendo acquistato ora
Museo un maggior
mi resta se non far
Patria,
e
voti
della Sicilia
da Antichità
al
Cielo
,
affinchè
al
tutta,
Genio
della
la
sì
sua
e alla veneran-
.
Sono con
Non
sempre da ammirare un
consacrato
tesoro
ricco
suddet-
lustro, e decoro.
to
la posterità abbia
il
più perfetta stima
&c«
L' Ab. Sestini.
xiir
PREFAZIONE
DEL
SIC.
GIOVANNI MARITI
ì"
CH£
x_-//
ASTORE ETNÈO
È all'
edizione FIORENTINA DEL I776.
rlnofii^inza
Museo
dì
granàe sono
Antiquaria , ed
ria Naturale del Signir
Ignazio Paterno Castello
il
Gabinetto
Principe
,
Europa
in
di
si
saziano di parlarne
sa la vantaggiosa notizia
monti
sì
muovano degT
,
Illustri
Credi: j
Autore del Via^-^io per la
^'
Biscarl
7 Fiage sì e stes-
di oltre
i
Personaggi per
,
non
Sicilia, e
chs dedicò la sua opsra al Si^.
.
ed
che fin
passare addirittura in Catania
* L'
cP Isto-
Patrizio Catanese,
Gli Scrittori ne fanno sommi Elogj
giatori non
il
solo
per
per la Alagna
Winckelmann ( che^
3rir
vedere
Monte Etna
stupniào
lo
che a àetta
,
Città sovrasta^ quanto ancora per ammirare
preziosi avanzi della più vetusta antichità
Maturale
la Raccolta d' Istoria
vano
si
Principe
Signor
La fama
osser»
del-.
.
egregie
cose
delle
e
,
palazzo di ordinario soggiorno
nel
Io stesso
che
,
t
ed eccellenti
,
Tedesco
in Francese , fu pubblicato con le
anno
stampe di Lusanna V
///J. ) da pag. tot. fino a pag.
i^i. ove parla della Città di Catania, rammenta co' maggio-
dal
tradotto
ri elogj il
Eccellenja
Museo j ed
ed
,
Gabinetto d' Istoria Naturale di
il
pure
ivi
osserva fatto
si
più
il
giusto
magnifico carattere di questo Nobilissimo Soggetto
mi piace
di replicare
penset que
.
naissance
la
richesses
les
,
leur ont écé transmises pour l'utilité,
leurs proches
de leurs semblsbles
,
ment pour eux mémcs
qu*
est
il
instructlf
tant
té à
autrui
;
;
,
Ics
quelque
soulager
est le
&
,
,
à
part
le
fait
qu'
il
,
rares qui
pour l'agrément de
non point uniqueaussi
agréable
e'tre
sec
en paroissant dire
.
,
Il
sim-
jamais parade de sa supe'rìori,
&
honore
se trouve
.
le
aidcr, à
ses désirs
les
,
5{
merite
Huniain envers
pere de tous ses vassaux
les
grand but de
attentions
ne
de sortes d* égards
domcstiqucs
&
&
,
e
,
che qui
connoissances
les
son abord est sérieux sans
il
;
,
,
son enrretien est
décide avec bcaucoiip de justesse
plement son avis
hommes
C* est un de ces
Sua
multiplier
il
,
;
dans
ses
cherche à
Icur
le principai objct
félicité
de scg
xy
risveglia oràìnartamente la bramosia di voler^
ne delle speciali informazioni
alloraquando
desiderio
Se stini
vagB
j'
mio
di
veder la
,
rica
di suo
Non
modo
,
da
,
Antiquario, e
anno
1774..
in
stesso Eccellentis-
di Bibliotecario
ad
approfittare del co*
che fortunatamente
mi
presentava
si
a volermi dare qualche particolar
Museo,
cognizione del
generoso
Parente y
venne prescelto alla Ca-
cui
tardai allora
richiedendolo
mio
passato quindi
e
Catania fu colà accolto dallo
simo Signore
il
Domenica
Jb,
insieme
e
,
Tale era
Sicilia ^ fino dalP
a quella volta
inviò
Sig.
il
Concittadino
.
Mecenate
.
e del
Gabinetto del suo
Esso aderendo
mie
alle
premure me ne compiacque con ima sua lettera
scritta sotto
il
dì
20. di Ottobre
domene una succinta Descrìziotie
stimata degna delle
stampe
anticipa la medesima
un lavoro
€d
il
Tomi
177^.
la quale ho
,
tanto
,
dan-
più
che
gran mole
di
,
quale sulP istesso soggetto conterrà diversi
in foglio corredati di erudite descrizioni y
ed or fiati di assai tavole in rame
£' già
noto
cdP
Europa
del Sig. Principe di Biscari
il
.
Nome
illustre
non tanto per
la.
Nobilissima sua Pro^aùia *
profonda ,
che per la
Dottrina
e iiìiì'jersal
*^^ e
per
genio magnifito per P Jtntiquaria^ e per
Naturale
per
Europa
deir
fra
lo
,
/'
più
*
Il
del Si^.
stampe
alla
essere
di
Sig.
per
e
,
cospicue
pure molti dotti
cui
i
Biscari
di
Rime
suoi principi fino »
la
loro famiglia
da quei
si
l'
Romani
Roma
come
,
** Diverse sono
che
Caporali
di
si
d'
Paterni
in Sicilia
,
,
e con
eru.ii^i'.one ,
e
i
,
che per
ove fondaro-
molte altre successe »
.
opere di questo nobilissimo Signore,
veggono alle stampe
Europa
tutte
applaudite dai Dotti, oltre
Accademie
soggetti più cospicui sopra cose di
dottrina. Fra
ultimamente di leggere,
queste
della nostra Italica Istoria
essere tramandato ai
,
appunto ebbi
somluogo
ed aw.mirare una virtuosissima
dotta Lettera da esso scritta sopra
Guarnacci di Volterra
le
Note
lei;gono al'
la sua corrispondenza Letteraria colle piti celebri
ma
con
nelle
3
Famìglia j dando-
di questa Nobilissima
varj impieghi passarono da
no
riprodusse nel lyyz.
di Cesare
Dedica da esso fatta al suddetto Signor,
Notme
di
quale sotto gli aurpic}
il
,
pre-
il
auspicj
gli
sotto
Rig'in.ildi
di Perugia le
cune Isteriche
le
pubblicate
Mjrìo
Prlnclps
suo
Istoria
Scrittori hanno procurato alle Opere loro
gio
il
son fatte un onore ascrivendo-
si
loro Òocj
i
F Accademie
cui
Ini
dì
,
Vixsi
dico al celebre
scritto ,
P esteri
i
,
e
Murrini al Padre
uomo lAunsignor
che sarebbe ben degno di
con le stampe.
XVI i
Luì
"^
prove convincenti
a patrocinare
sto sìa
le
quanto
di
dispo-
egli
Lettere^ e gli studiosi
Uomini.
intanto al Nobilissimo Soggetto,
Sembrava
che
sue
le
idee
belle
se in proprio soltanto
troppo fossero limitate y
a go-
avesse
seguitato
dere de^ tesori scientifici, ed eruditi
,
non meno
che vaghi, e dilettevoli da esso con tante spese,
raccolti
e fatiche
far parte
de'
e conservati
,
D.
* Il dotto Pad.-e
,
ed
Folle perciò
medesimi anche a pubblica
tà per decoro della patria
Camaldolcnse
,
o^,gi
per comodo
e
,
Isidoro Bianchi
Abate secolare
utili-
_,
,
già
Benedettino
dedicare a
nel
de*
Sua
Ecccllen\a una Dissertazione apologetica delle Scienze, e belle
Arti
,
stampata
molte Opere
,
in
Palermo nel
i77if. riepiloga
a pag.
vcrj celebri Uomini fino all'anno suddetto lyji. Molti
Scrittori
XL
che al Signor Principe erano state dedicate da
hanno
in
altri
appresso avuta la sorte di consacrargli le
loro letterarie fatiche»
Se ne possono vedere continuate
sime Stanze
Lombardo-Buda Catanese
dedicata a Sua
cenzio Paterno Castello Principe
dito
per
dagli
le
adorno
intelligenti
Notizie Istoriche
.
le notizie
nelle bellis-
Zaffiche della Gefiragoneode del Sig. Giuseppe
non
,
tanto
di
Eiscari
per
la
Eccellenza Vin.
Libro applau-
Poesia
,
quanto
dotte, ed erudite, delle quali va
XVI ri
gli
studiosi
ciò
,
dimostra abbastanza una
Io
medaglia stata battuta in bronzo P anno i^jT?.*
quale se ne osserverà la stampa in ra-
€ della
me posta
libro *'*
al frontespizio
in faccia
questo
di
.
Ma
per animare anche maggiormente
i
Tlrtuosi a valersi del comodo dato loro, voi*
le altresì
,
modo,
gli
e
,
celebre
della
benefizio
ed
Gabinet»
il
aperti per co-
Idaturale fossero
d' Istoria
to
Museo
che lo stesso
Accademia de-
Etnei ^ che sotto questo Protettore acquisto
allora nuovo vigore
del tutto rinnovata
V epoca
,
fu T anno
altra meda-
un''
* Il Reverendissimo , e Dottissimo Religioso
Padre Raimondo Adami Servita non
è molto
vedere la detta medaglia in natura, che
suo ricco
Museo fra
serie
di questo libro
.
nella
si
mi fece
appesa nel
Illustri
,
dalla
osserva
in
fron-
Tav. CCIII. Niim.
** In questa nuova edizione
i.
che
nostro
il
che
Trovasi riportata la medesima anche nel
Museo Maiiucchiellano
daglia a pag.
,
,
tiene
Uomini
degli
quale ho rilevata la stampa In rame
te
non
risorgimento
1758. che segnata venne con
la
se
,
.
tale
di
fu
e restituita
si
e dato luogo
avanti la Dcscriiione
.
11.
a detta me-
XIX
glia
della quale ne riproduco il
,
menzione di essa
fu
la compose
come
Padre
celebre Letterato^
alP istanze del Sig,
Principe
,
da una lettera del dottissimo
rileva
si
V in»
.
del Reverendissimo
D. Paolo Maria Paciaudi
cioè
rame
Religioso^ la quale per
una fortunata combina"
zìone venne ultimamente nelle mie
mani con la
responsiva di Sua Eccellenza alla medefima.
Avendo pertanto ravvisate
Lettere piene
far
con
cosa
le
di
grata
due
queste
un sommo merito^ ho creduto
agli Eruditi rendendole palesi
stampe , unendole a questa Descrizione
giacché hanno tanta relazione con la medesima
// giorno poi
,
,
.
che a benefizio della detta
Accademia fu aperto il magnifico Museo , ven^
ne dair Eccellenza Sua diretta ^ e recitata a
quei virtuosi Accademici una bellissima Canzo-
ne alludente a quel fausto avvenimento
ci
da una vantaggiosa riprova
Il
Sig.
parti poetici
,
csmposiiioni
f
autore
Prìncipe è
come
si
può vedere
eh$ nel 17 ^9
>
anche
Essa
della felicità
grande del dotto Signore anche per
*
.
la Poesia
=^
di altri hellissimì
nella Raccolta delle varie
dagli Accadtmiii
Gioviali
ec.
XX
Questa pure era inedita
M
,
onde come in luogo
sommamente conveniente pubblico qui an-
lei
cor essa.
Ecco adunque resa ragione
si
y
sto
€ro
Libro y che al Pubblico cortese dono^
di
que-
e consa-
.
consacrate furono alla Real
bone
de' giusti rifles-
che mi hanno indotto alP Edizione
Re
delle
du€
Maestà
Sicilie j oggi
Ré
di Carlo Sebastiano Bof'
delle
Spagne
*
t a/tn/fn^/.
f
DESCRIZIONE
DEL MUSEO
A N T
D'
NON
to
subito
,,
di
ciò
rissimo
,
U A R
Q,
vi pigliate a
alle
vostre
al
prima
scrivergli
,
soddisfai-
scrisse già
per
non
,
essere
,
chia-
il
Maria
Anton
nostro
nato quegli da Firenze a Parigi
di
A.
brame con darvi contezza
ni splendore della Repubblica Letteraria
to
ho
qua non
che volevate sapere „
Montfaucon
I
sdegno, o mio grande Ami*
se io giunco
„ co,
„
I
Salvi-
allorché tor-
gli
stato
era riusci-
cirjondato
da varie occupazioni, e negozj.
Simil frase d'uopo mi è usare con voi, se pri-
ma
d'ora non ho dato qualche esecuzione
murose
istanze fattemi di avere
scrizione del nobile, e ricco
Biscari
Museo
esistente
pre-
una dettagliata Ded'
del Gabinetto d' Istoria Naturale di S.
Principe di
alle
nella
Antiquaria, e
E.
illustre
il
Signor
Città
di
Catania in Sicilia, non da negozi, ed affari d'importanza trattenuto
,
ma
solo dal
trovarmi in certa ma-
niera occupato finora nell' illustrare varj pezzi d' an-
A
tichìtà, che nel
medesimo Museo conservansi. Ve-
dendomi però adesso
anche con premura,
vostre istanze reiterate
le
,
ed
da alcuna applicazione,
sciolto
vi rendo contento con scrivervi quanto in seguito
Primieramente saper dovete, che tutto
Musco forma un gran quadrato
del
di bellissimo di-
segno, nella parte principale del quale,
in quella, che è contigua
cipe
al
che dà r ingresso a due vaghi
tria
ben disposti
ne,
capitelli,
versi
si
Cortili
geroglifici
monumenti
per
,
furono
ciò
,
il
sime-
e per
che
scavi nella Città di Catania,
due
di
sepolte
diversi
in
predetto Signor
appartiene
generosamente intraprese
a
alla
fa-
e specialmen-
molta conseguenza, l'uno del Teatro,
e l'altro dell'Antiteatro,
servi
marmi
di rari
ritrovati
conservare
veneranda antichità,
te quei
in
osservano molti avanzi di colon-
tempi, e massime in occasione, che
moki
ove
greco lavoro.
Tali
Principe
,
portone,
il
architravi, fregj,e basi, con più di-
frantumi di
lo più di
re
vale a dire
Signor Prin-
palazzo del
e che riesce sulla strada, osservasi
,
.
vaso
il
dall'
ove
eruzioni
si
del
congetturava già es-
Mongibello
,
e
dai
terremoti molte memorie, dai quali scavi gloria singolarissima ne riportò per avere ( oltre
ai
pezzi di
sopra divisati ) investigato anche molte altre cose di
sommo
pregio, qualmente a suo luogo avrò campo
di accennarvi
,
5
Nel primo poi
marmo
piantare una gran base di
Teatro,
ritrovata nel
maggiore
dae
dei suddetti
un
di
sì
deve
bianchissimo staia
quale dovrà collocarsi per
sulla
ornamento
Cortili
tal
una superba
Cortile
colonna di granito orientale scopertasi nel Teatro me-
desimo, come pure nel secondo Cortile
tro
verrà
su cui
,
sco di granito
Egizj
Catania
,
avanzo
congetturar
,
quali reliquie
te
furono in essa
Opuscoli
si
,
legge un' erudita lettera del fu
antichi
gli
ad apprendere
ì
XK
Tom.
Sicil.
che
,
simboli, ed
tivo per cui in Catania
avanzi orientali
osserva in questo
Quindi
gresso
si
Vestibolo
,
i
di
,
o Corridore
,
più parti
grandezza
,
una
,
i
primi
Egizj,
mo-
veggono simi-
un buon numero se ne
cui vi ragiono
suddetti Cortili
po'-te
ad
.
altro
,
un
in-
lungo
ove con buona ordinanza
ricca classe dei
divisa in
si
ove
seg.
furono
geroglifici
i
solamente
Museo
riportata ne-
,
169. e
Catanesi
dei quali
lasciandosi
pag.
ha per due principali
sta disposta la
trovato in
,
detta Città, sopra del»
di
Girolamo Pistorio Catanese
Sacerdote
li
di antichità
Egizie, che in gran copia rinvenu-
le
dimostra
bel
potrebbe essere stato un or-
si
namento dell'antico Circo
gli
un
pezzo di Obeli-
vedendovisi scolpiti molti geroglifi-
quale
il
,
eretto
al-
Tea-
Base di diversa fattura scavata nello stesso
tra
ci
porrà
si
marmi,
la
quale vien
che contengono statue
QQÌle quali
di
di
ogni
figura quasi gigante-
A
2
4
sca, laroro greco di peritissimo Artefice, mancante
però
testa, e di
delia
un braccio;, che scoperta fu
nell'ile fi teatro di questa Città, e della quale n'é fat-
Vito Amico nel Tcm.
ta meraoria dal Ch. Padre D.
89. della sua Catania illustrata,
III. pag.
ne anco
figura.
la
Avvi pure un Ercole belassimo
di grandezza
naturale
uuto a luce
in questa
di
gli
pure di greca scultura
,
Città
nel
una nuova casa di attenenza
Ascanio Ricciolo
estinti
,
portando-
avanti
farsi
fondamenti
i
amplissimo Collegio de-
1*
Gesuiti, del qual ritrovamento ne parla
suddetto Padre ^mico nel
Tom. Ili
pag.
opera, notando quanto segue: Qjiwn
istess'
Barone
Signor
del
ve»
,
34.
conspS"
è
amplissimi CoUegii Societatis Jesu fundamenta
ctu
a
miis
viro
Fatrìcio
/iscanio
Templi
complura
teda quippe
marmoreis tabellis levigati
opere elahoratum
morea
,
,
bases
,
,
Ricciolo effoderentur
solum
tessellato
,
,
,
,
de-
ac musiv»
perystilia , item
ac coliminarum fragmenta
dO"
nempe
vestigia^ parietes
pilae
il
dell*
mar-
plumbei tubuli,
eie-'
gantissima denìqiic ejusdcìn Herculis Leonis Kemaei exU'
contecti
yiis
ca
,
lapidea
,
bipcdalis statua in frustra
sed intcgris adeo partibiis
iompaginari
,
come
infatti si
,
ut facili
ibidem
poi
al
loci
numero
Principe
,
Herculis
Fanum
.
viaggiava
per
l'
altre
Roma
le
la
indicìo siint ste»
Tutte
di settanta acquistate a
allorché
negotio queat
vede maestrevolmente
suddetta statua restaurata, quae omnia
fisse
conci-
più
Statue
dal Signor
cospicue
s
'
Città d'Italia, sono d^ eccellente scarpaio, etra queste meritano di essere annoverate due Veneri
Musa
alte al
ed una
,
naturale, tutte tre di greco lavoro
.
Adornano pure questo Corridore quaranta teste,
Im-
e settanta busti rappresentanti varj Imperatori,
peratrici, e Personaggi illustri,
quali sorpassa in grandezza
sti
umana misura. Fra que-
1'
distinguono un Giove
si
nino Caracalla
sono molti
si
e molte
;
ammirano, che
ne viepiù danno maestà
ridore
Anto-
di
come anco
,
,
distribuite con
e vaghezza
marmo-
cose
altre
buon
ordi-
suddetto Cor-
al
.
Ma
che vi dirò io
dMnscrizioni greche, e
cento di numero?
le
della
numerosissima raccolta
latine, che
quali
sono presso
vani
nei
tre-
m.uraglie
delle
ccn simetria incastrate, e disposte, servono non
lamente
di
ma
ornamento a questa Stanza,
preg'o maggiore compartiscono
alla
altro tra tutte queste m.erita
esser qui
appresso
stata
tratta fuori dal
2770. essendovi presenti, ed
di
medesin-^^a
Teatro
il
trovava allora
.
in
Catania
facendo
Per
.
riferita
fino dall'
Signor
so-
eziandio
1*
anno
Principe, e
M*. r Abbé Chaupy dotto Sacerdote Francefe
Sicilia
lo
che per brevità tralascio di parti-
colarmente annoverarvi
ree VI
un busto
e
,
eccellente fattura
di
altri,
maggior numero del
il
viaggio
,
c'ne
per
si
la
VERNANTIBVS
SAECVLIS
NNN
DDD.
.
SPLENDIDAE VR
CATINAE
BIS
FACVNDVS PORFYRIVS
GENIO
.
.
.
.
MYNATIDIVS
.
V.
C.
CONS. EIVSDIM.
Sopra
la
quale Inscrizione una eruditissima Diatriba
dai Letterati
stampe
sommamente applaudita, pubblicò
Sig. Principe
il
Cinquanta sono
tutte in
sotterrate
che
io
greche Inscrizioni state
dell'
PP. Benedettini
stata
di Catania,
alla
.
dis-
torna bene
ritrovata nel
anno 177 1. vicino
t
colle
Museo
Catania, e delle quali
una ve ne trascriva
Maggio
ài
le
posseditore del
,
mese
clausura dei
per esser di molto
pre-
gio in se stessa, sopra della quale pure, quanto pri-
ma
altra
erudita
dissertazione promulgherà
Signore terminati che sicno
la
i
molti
rami
,
il
detto
co' quali
medesima andar deve decorata, ed è
BAION EME NYM^AIS EPPON KAM:::
OT FAP MOI S0ENAPHN XEIP EnE:;:
AAA ENE MOI KAMAT^N ETPEN TEA:
AFXOOIAAINE H2 AYAAKOC TAPO
THN AYTOC nolHCENES HEPAHOAA
NAMA *EPEIN KAOAPON ENNAETAI
ENNOIOX
:
;
;
7
Dalla parte postica poi dì
gè
altra
ne
del
detta
Inscrizione latina denotante
Ninfeo
cui
di
,
fa
sì
la
letta dal
Signor Principe in
commemorazione
tal
guisa
leg«
si
restaurazio-
la
come mancante venne
greca, e
quale
lapide
nellii
supplita
e
j
.
IN/w/IA NYMFEYM
FOEDATVM CVIVS ETIAM AQVÀ
SVO MEA TV TAMEN CORRUPTIONE
Fliiais
FVERAT l'OLLVTA VT QVANDA»
ITA
SoyJiiiuM
Timpormi
.
.
LaRc
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
INFERRE VIDERE FVR
/. rr. curA . ET AKSINI . V. C. CONSVLARIS P. 3.
ADQVE VSVI POPVLI SPLENDIDISSIwi
RetlilutVM
^d atl/uM REODITVM REFORMATVMQVE EST
CwrANTE FL. ÀMÌ5R0SI0 . V. P. DD. P. R. I.
PcriicieM
.
AVRIBNTIiiVS
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Non
bisogna passare
ta d^ Inscrizioni
quali
in
fatte
sotto silenzio una
Jtro Mtneo
lapide
raccol^
un cippo alto braccia due, e mezzo, e
vedesi
grosso un braccio Fiorentino, ed una quadrata
da
zi
alta
,
braccia uno, e un terzo
ove
dignità
la
tappresenta
tra le
,
di
,
e grossa
lapi-
due ter-
Duumviro Quinquennali^
si
ciuè
RVBRIO
PROCVLO
tt viR. qyv^
L.
AVGVRI
t Tanno qui
nerarie
,
il
s'jo
luogo ancora molte Urne ci-
alcune delle quali con lascrizioni greche
,
e
latine
ed
,
altre senza titolo
Dieta cineraria
bellissima
ritrovata in
tra
,
è una
qaili vi
le
marmo Onichite
di
stata
,
Palermo nel ruo o Albergo dei Poveri,
tenuta in grandissima stima aal fu Sig. Canonico
Shiavo
ni(.-nico
,
nomo molto
dedito alle antichità, e
recondita erudizione, e celebre nel ceto
alla
terati
pra indicati
scrizioni
,
si
monumenti,
passa
e statue, e
Stipi,
chiusi
d'
ogni
con dei
altra
cristalli
maggior parte
la
destra
che
zioni fatte in Catania
na,e
nel terzo
Gli
i!
quale
grandi
sono
tutti
Greco-Si-
trovati in di-
di
Stipo a
varie
mand
escava-
poi collocati nel se-
altri
Stipo furono scoperti in Cameri-
cina a Camerina suddetta
che
primo
occasione
in
.
stati
,
nel
tania sessanta miglia verso
,
ben
in-
»
nei contorni di Biscari
te volte
qui so-
nella
per meglio dire
restano
vennero fuori
condo, e
siccome
(
figurati
verse parti della Sicilia
Quelli
,
otto
in
fin
camera ) moltissimi vasi Etruschi
diverse grandezze, o
culi,
Let-
marmi, ed
prima Stanza
nella
con buon ordine disposti sono
di
dd
.
Lasciato questo Corridore adorno dei
quelli
Do-
,
,
la
terra
distante da
Ca-
parte meridionale, e vi-
allorché in una delle mol-
Signor Principe
si
è portato
in
quel
suo Principato, non risparmiando né a fatiche, né a
spese
,
ha fatto
ritrovarvi
parsa
.
,
tali
scavare
colà
in
sua
presenza con
vasi^ che tutti insieme fanno bella
com-
vengono
Indi ne
po
da
acquistati
quarto, e quinto Sti-
quelli del
diverse parti
contan-
Sicilia,
della
dosene molti venuti, e ritrovati in Traina, ed alcuda Napoli
ni
Di Centorbi sono
.
di as-
ed ornato, occupano Io Stipo
vaga foggia,
sai
che
quelli,
se-
sto, essendovene molti stimabili per le loro pitture.
Finalmente
quelli
acquisti
tutti
della Sicilia
poli
Ma
uno
sorpassano
i
più
in
raccolta,
Na»
e specialmente in
,
sarei
uno ad
se di tutti ad
dare contezza, cioè dei figurati, che
cenquaranta, e di
settecento in cir-
altri
ca, che bizzarramente son dipinti; ricca, e
ma
pure
luoghi
,
troppo lungo
vi volessi
t^mpi
diversi
e fuori di essa
,
Capua
e in
,
in
fatti
ottavo sono
settim.o, ed
del
che invero pochi
altri
sceltissi-.
Musei dell'Eu-
ropa potranno avere in questo genere ad esso supe-
modo
In simil
riuscirei
soverchiamente pro-
riorità
.
lisso,
se di tutti in particolare a additar
il
loro
di
ti
vano
uso proprio
essi
ai
,
oltre
,
al
servendovi solamente
servizio
domestico
o
o pubblici,
Sacrifizj,
,
privati
mi
,
adopra-
si
,
facessi
che mol-
e
questi
erano Patere, Dischi, Prefericuli, Ampolle, e Simpuli;
ni
,
altri
destinati erano alla conservazione dei
dei Liquori
,
e degli Unguenti
mati Fasa Vinaria ,
*
Unguentaria
Sopra alcuni Vasi
Miirr'nl
,
,
,
e
che
e
Myrrhina *
si
Vi-
perciò chia,
osservano
ed
in
IO
a tenere
altri
Olio
on4e
,
0/^*2»;^
Bagni ancora adoperavansi, e
goccia
a
cia
Gutto
,
delle quali sorti
^
detti
che
,
o Gotto
venne chiamato
vasi questa Stanza in gran
di
ne va magnificamente adorna, e ricca. Per
cuni
questi dei più
di
5
copia
altro al-
ne riportò
ragguardevoli
Monsignor Giovambatista
celebratissimo
nei
a goc-
dallo spargerlo
Passeri
,
il
co-
me si osserva nelle Tav. XXXf^, XXXFL XXXFIL
XLllL e XLIK del Voi I. De Piduris Etruscorum
in vasculis
come pure uno
;
CLXIL
ancora
Mus.
dal
Etrus.
Signor Principe con moki
Roma
in
acquistata
fu
pubblicato
come
quali vasi acquistati furono,
i
Napoli
in
L
Gori nel Tern.
dal chiarissimo
ne trova
se
altri,
ricca
la
serie
Statue, ed Inscrizioni in occasione, che egii
per
a viaggiare
massime per
la
fu in Firenze
ì
sopraddetti
le
Toscana
,
arrivare
cospicue Città
fino
ali*
,
il
ebbe
,
al
delle
portò
dell' Italia,
ce
e
,
lo
riferiscono
e
Monsignor
vedendo-
secondo dei quali
improvviso
si
come
anno 1750. in cui
Anton Francesco Gori
cipio della Dedica, che fece
del
dell'
come apertamente
Gio. Batista Passeri
selo
più
Tab,
vi dissi>
a dire
nel
prin-
suddetto Personaggio
Tom, III, del Tesoro dei Dittici, Opera postu-
questo Museo, detto Signor Principe pubblicò un eruditissimo
Ragionamento con
dedicato
Suarnacci
al
«
Padre
le
stampe
di
dell' Italica
Firenze
Istoria
1*
anno
1781.
j
Monsignore Mari»
ir
ma
Goriana
tlapsìs
,
Pisaurum
modo, sed
in
meam
doviiim
in
,
miìàque non occur-
,
,
meum,
meam
patriam
,
adveniens
innotuisse, ut
me compkcti
,
,
a facie
et
coram cognosceré optares, ìaresque meos salutare
Il
pitta-
Siciliae Urbes,
summo
Firo
ut
praeter Siculum
cult issi mas que
inscio, prorepsisse; tibique
convC'
improviso
ex
Patriae mene etiavi ignotum
rei
Fretiim in spendìdissiinas
me
divertisses
,
annii
Iguati Prìnceps
mediocriter ohstupuit nonien
nisseSj non
ham ,
Itinere
Italico
in
caussa stiidioriim adsiimpserns
,
fiorenti ssìme
risses
Qjium
:
quod
.
Gorì poi riferisce quanto appresso nella De-
dica del
Voi.
VI. delle
Simbole Letterarie
fatta
Ur-
detto Sig. Principe. Te cekhriores omnes Italtae
hes elapso
Anno Sacro lustrantem
Jubilaeì
€ti
copiosam
cum
liiccin
voluptate
encomiare
il
Museo
luì
aevi
E
,
gloria praestanda
et
novi,
effundentem
compkxi ^c.
di
,
più
così
vetusti
insignioribus
pereximio erudìtìonis
sculis pictis
tam marmoreis, tam
magna
piane
gemmis, omni demuni
copia
,
Museurtt
riferisce.
presertim patriis
adparatu refertum
ornatumque antiquis phirimis inscriptis lapidibus
simulacrisque
fa-
summa animi
et
oltre passando ad.
monimentis
elegantioribus
,
ubiqiis
et
ad maxima quae-
tuae erudìtionis, ac eultissimi ìngenìt
que prò lìtterarum incremento
,
al
acreis
lucernis
,
fictìlìbus
,
,
»
statuis,
va»
numismatis
rariore, ac beatiore Scìentiae Jutì»
quariae suppelleciiìe ditissimum, ac celeberrimum.
Il
Cav,
Hamilton ne riporta diversi, come potrete riscontrare*
Il
Ma
ritornando
prima Camera
sta
al
Maseo,
nostro
quattro lunghi Stipi tutto ciò
sì
veggo alquanto
i
per
terra
Ma
.
imbarazzato
non
,
che
classarvele
oh qui
potere
a
gran quantità, e diversità di cose
la
descrivervele
sa
conserva in
si
che potrebbesi ritro-
,
vare in un' officina di lavori di
che mi
entra da qite*
si
seconda, ove
nella
alla rinfu^
per
materia
materia! Con tutto questo sarà d'uopo seguitare
meglio che potrò
che
Voti
diversi
se
Deità
tszQ
mano
resta a
5
,
ed
,
la
Donarj
ritrovati
Stati
Descrizione. Nel primo Stipo,
diritta
alcuni
non
ed
,
alerò
,
Anatheniata fatti a diverdì
Camerina
in
parte in
mano una Porchetta da
la
quale abbastanza è
nella Sicilia
pure
differenti
come ancora
altri
noto
si
Maschere
istessa
lunghissimi Stipi ricchi
differenti
,
che
culto,
il
conservano nel
pezzi di
Indi in questa
sopra
Cerere
sacrificarsi a
in Catania,
Stipo dissotterrati
di
che portano
e
si
,
del-
aveva
«
Voti
Altri
cioè
buon
è vederne un
si
diverse l'una dall'altra,
in
versi.
e parte
,
che rappresentano Vergini ornate con Abiti
Sacerdotali,
mero
contiene, che
si
ancora rappresentanti varie
Centorbi: e qui piacevol cosa
numero
il
con più un
sceniche
creta
,
Stanza
quanto
,
cioè
con
lavori semplici
,
o
tcatra!:,
utensili
di
quattrocento Lucerne tutte
altre
buon nu-
veggono
si
mai
contro
di
cose
in
altre
se
di-
due
fittili »
stesse
con In»
scrizioni
con Figure , e alcune
altre
,
loro bizzar-
di
ramente adorne. Molte poi sono Cristiane, ed una
ne conserva ritrovata insieme col Corpo
se
Vittorio, siccome
si
ricava dalla sua autentica
.
Tutte
cioè a due
,
a tre,
queste Lucerne sono a più lumi
e fino a otto
terculi
e dieci
,
alcuni
,
una
nologico
mesi
cuni
la
nomi
i
a
Vi
di
piosa è
trastulli ,
P.
ufizio
con
fittilario
sono
ordine
cro-
che
in al-
presedevano
per
,
Antiquarj son chiamate Fìgulìnae
grandezza
particolar
piia
i
sono Urne
,
.
In
,
diversi
in
e di figura singo-
che vi esistono
dei
quali se
di
varie
cinerarie, e
grandezze
,
e tra
,
Vasi sacri-
buon numero sono
i
puerili
questi alcuni
Bu-
ne legge un' erudita Lettera del
Ancpn Maria Lupi
riportata
Letteraria di Sicilia pag.
poi
danno
ci
aventi
simili,
erudizione
1'
.
e domestici
,
rattini
per
Serie di altri Vasi
la
quali
ficiali
Consoli, con più
Embrici, e Tegole diverse. Bellissima, e co-
lare in
dei
varj
di
loro
della
veggono ancora molte impronte
si
Mattoni
notizia
differenti Prefetti,
dei
tale
qual cosa dagli
Chronologìcae
conservano molti La»
danno
quali
le
poiché
,
si
,
Manichi, Diote, e
greche,
stimabilissime
Vi
nomi
i
bella serie di
Inscrizioni
.
quali
dei
epoca, con avere
San
di
51.
Tom.
nel
e seg.
Signor Principe pubblicò con
I.
Scoria
Posteriormente
stempe
di Fi-
renze l'anno 1781. un erudito Ragionamento
sopra
il
le
1-4
gii antichi
ornamenti, e
diversi
sono riportati
Bambini, dove ne
trastulli de'
più tavole in rame
in
Sonovi ancora molti Animali
di fiato fischiano
e varj
,
che per quanto in se
momento,
Non
è par altro da
diversi
pezzi
^a Stanza,
carico
ta
Guza,
e
,
che
quale in alcuni Villaggi
Ko
a
pigliar
1'
questo Cavallo
acqua
,
il
di
prender
1'
,
passeggio per
Camera, ove con bell'ordine
il
Principiando da
primo Stipo ammiranfi
di
Falli,
non
colla
;
onde da
acqua
anti-
.
le quali
Museo,
tralascio
vi dirò,
si
conserva in va-
,
ed
destra, nel
Latine di bel lavoro,
e
piccola grandezza
o Fascini, o Voti
mano
,
Figure rappresentanti Deità,
diverse, Egizie, Etrusche
e
uso
grandi Stipi una ricca ferie di Metalli antichi
altre particolarità.
di
questa Stanza avvi V ingresso in
altra
rj
,
come anche
alla
di
cre-
a guisa
domandano
che
sinistra
altri
que-
Cavallo di
per loro
Altre cose potrei descrivervi
Seguitando però
oltre
.
e Città di quest' Isola van-
fuori
qui a
camente andavasi
indietro,
Qiiartara
poco
erudizione
uno per parte,
,
di
che ritrovansi in
trae un' idea
si
dell'
un piccol
Vasi
Siciliani
i
seco
tralasciare
quisqtiilie
due
di
sembrino cose
portan
parlare di
di
giuochi fanciulleschi
altri
stessi
tuttavolta
per mezzo
che
,
.
fatti
monetar], essendovi l'Asse, e
Un
.
ricco
numero
di
a Priapo. Diversi Pesi
il
Semisse, ed
uno Siciliano, che pesa once quindici, ed è
altri,
il
ed
mezzo
15
Rotolo
avendo da una parte
,
e
cria,
un Tridente. Fra questi
dall'altra
noverar
si
può eziandio un Romano da
Roma, donde venne
rappresenta una
mano. Al
simbolo dì
il
Pesi an-
che
stadera
iJ
nome
Ro-
di
basso poi di questo Stipo, oltre varj pez-
antichità
veggono
zi
d'
di
Statue gigantesche, che decorano
si
indi seguitando
mani
alcune
e piedi
,
raedej>imo.
il
che resta
all'altro Stipo,
te sinistra, trovansi alquante
zo
Trina,
dalla par-
Lucerne antiche
di
bron-
una particolar forma; etra esse una se ne
di
£
di-
Ma-
stingue di maggior pregio, che rappresenta una
schera, che aprendola, forma, volendo, due Lucerne.
Passato questo Armadio, altro ben lungo ne se-
gue, che
quello dirimpetto,
fa simetria a
ricco an-
cor esso dì molte altre Figure di varie Deità,
cerdoti
la
e Camilli
e Gladiatori,
,
distinguendosi
,
quantità di questi bronzi un Mercurio
lo alti
un braccio, ed un basto
e così alcune piccole Veneri
chetto
vi
partenenti
sì
osserva una
ai sacrifizi,
delle quali alcune
poli
,
Secespìte
*
Un
,
.
Ligule
,
altro consimile fu
stato dal Signor Principe»
tra
ed un ApolCesare,
Sotto poi in altro Palserie di cose ap-
sarebbero Are, e Patere,
manico
col
,
Giulio
di
numerosa
come
Sa-
,
ed
altre
Prefericuli
,
senza
,
Sim-
pezzi di Tri-
ritrovato in Sicilia, e acqui-
i6
i
podi, Candelabri, manichi
di Patere terminanti in
testa d'Ariete,
e simili
che tutte insieme sono di
sommo
Né
pregio.
vi
,
desiderano
si
una
da Ba-
utensili
gni, con>e Strigili, ed uno Specchio di metallo
bicante,
e
molti
ed Aciis crìnaks
Discernicula ,
da
Stili
muliebri
arnesi
tanto
scrivere
,
come sarebbero
,
essendovi anco
bronzo
di
al-
che
,
d'
moki
avorio
•
Similmente sono in questi Stipi molti vasi, ed amdi vetro
polle
serviti
a
differenti
appresso
usi
gli
antichi
Qi-iindi
passando ad altro Stipo, vi sono riposti
molti lavori curiosi dei vecchi tempi * e dei secoli
bassi, fra
i
quali è
cisione antica in
degna
nere. Lasciati questi vi
signatorj
ex aere
,
Sigilli
litterìs
fittili,
ed
cano Armillc, e
altre
nicae
€
il
ammirata un'in-
rappresentante una
altri detti
insculpta, co* quali
od altra per
ferenti sorte,
,
veggono appresso
si
nì costumavano di sigillare
lettili,
di essere
madreperla
,
Anelli
Jposphragismatcì
g,li
o bollare
quotidiano uso.
antichi Roma,-
suppel-
le loro
Non
vi
man-
Collane, Catenelle, e Fibbie di dif-
vendendosene alcune cum acu ductiiUy
cum acu pendala^
altre poi
sono ìncrustatae y e
$corgeado§ene due di una foggia
,
Ve-
assai
fco-
vaga^
rara.
Molte
**
Questi ora son
collocati a suo luogo
separati dalle
»
Stanze del Eronzi
9
e
17
Molte Chiavi vi
bizzarro ingegno
tine
le quali
,
ad
cioè
,
aprire
servivano a due usi
,
a sigillare
e
,
di pet-
di quelle dette Claves anu-
secondo alcuni
,
Jmphitr. act, 2.
vi
ed una che lo ha a guisa
Tra queste ve sono
.
latae
veggono antiche ,
si
alcune con
Quindi
.
Plauto
in
2. parla di questa sorta di Chia-
se.
cioè
,
j^n etìam ìd creàis.
Quam
E
in
hac Cìstula suo signo obsignata ferunt .
Marziale:
ì^unc
sìgnat
Dopo
Annulus lagenam
meus.
questo terzo Stipo
pieno quanto mai di
novero
scelto
versi
;
molti
di
.
ne segue
altri metalli
antichi
Donarj, d'Animali, e
Campanelli antichi
strumenti da sacrifizio
,
,
il
d'
,
uno
cioè di
,
Aghi
quarto
Uccelli di-
In-
crinali ,
Scuri di varia foggia
,
e cir-
ca a otto di pietra, che molto rare sono per l'eru-
dizione.
Cuspidi
saette
di
di
diverse
forme, e da
Vi
dieci punte di Lance, od Aste tutte di bronzo.
è pure
Vomere
un piccolo
quale ne parlai
del
cilia
y
e
Turchia
nelle
a
antico, ed uno Stimolo,
mie Lettere
diversi
Jmicì
sono poi molte Plurabate sopra
parte. Sopra
scrìtte
di
marmo Lidio, o
di
smisurata grandezza, che è
sia
Toscana
in
le quali
cinquanta Pesi pubblici
dalla Si-
ne
.
Vi
scrissi
antichi,
a
tutti
Serpentino, essendovene uno
il
Centupodio antico,
pesando da libbre cento 5 e due ve ne sono
,
che
i8
pesano dieci libbre, in uno dei quali,
la
nota
si
legge
Romana X.
determinativa un
EX. AVCT.
VRB. V.
oltre
peso, vi
sirail
IVNZ. RVSTICI. PRAEF.
Q.
C. scnovlil Bilibbre, la Libbra,
Semis-
il
ed altri minuti pesi suddivisione dei primi.
se
,
si
osservano
piombo
molti
pezzi
un palmo
di
plumbei
,
mezzo
di
e
,
diametro
Bute-
di
Ampolle
piccola Patera di bronzo, e due
stata
ed ancora una
nella quale eranvi ossa bruciate,
,
Vi
ed un' Urna di
ritrovata in Sicilia in un Territorio detto
ra
l'avei:
vetro
di
turchino alquanto schiacciate, della qual forma così ne
Tom,
parla Sua Eccellenza in una lettera inclusa nel
IL
pag^ 24.
ria di Sicilia
,,
poste
„
di miele
,,
Ja
„
presse,
5,
quali
le
,,
Ampolle
(
rogo piene forse
ne]
e d' olio
,
veemenza
delle
come
costanza
della sopraddetta Istoria Lettera-
e seg.
si
,
fiamme
questa
di balsami
5,
bra che di esse abbia parlato
5,
Gio.
5,
bligazioni per
3,
nel passare
j,
che mostrommi
Battista
„ vendo
j,
rontico
descritte
Passeri
da Pesaro
le
,
sue
celebre
il
cui
dove
che è stampato
al-
accresce
meco
dimora
egli
,
ob=
usato
e per-
antichità ) scri-
Ampolle
nel
Monsignor
professo delle
raccolte
tali
vetro
due Ampolle, e sem-
V accoglimento cortese
egli dell'uso di
,
(
a
vino^
pasta: cir-
che a dir vero
molto
rarità le
il
fossero di molle
,
!di
,
state
entrambe com-
sono
,
5,
di
essendo
non reggendo
e
se state
è
)
///.
nel suo
Achi-
Fol. del MiiSo
»9
35
Etrus. al f.
,y
Vasa vero,
tur, in ipsum rogiim injecta
„
linqiiebantur
„
avibusta
,,
sauri in
,,
dam
„
ìgnis compresserat
5,
stinae
vitreae
in
cinerario
i
lamina
alti
tre, e un terzo,
tro Sarcofagi
cia
repertae
di
di
molte
chio
pur
di
si
ut
viae
creta
cose
ita
pri-
„
.
richia-
,
uno,
e lunghi
braccia
ritrovati in Centorbi, e quat-
ritrovati in
uno, e mezzo, avendo
poi simile
qiias
,
Sepolcri, due dei
alcuni
braccia
stati
altre
Camerina
due sono lunghi braccia quattro, e
essi
,
Jmpullae quae-
et quasi liquaverat ,
mato essendo a parlarvi
di
quodam
re-
saepe
defluentis imaginem. aìiquam servcnt
formae
.
Adservantur Pi"
.
B avari a
Museo Nobilium de
erant
ut
ita
scpeiiebantur
secus cineres
Passerò sotto silenzio
quali
flammìs comburenda
,
extincto,
ipsoque
,
termini
questi
ut a libamìna mortuìs vimìstraban-
quibiis
,,
,
con
37. spiegandosi
il
,
e
di
/arghi brac-
loro respettivo coper-
creta formato a padiglione
.
Un
altro
osserva ritrovato a Maccari, Feudo dej
Signor Principe.
Ma
sono
ja
i
facendo ritorno
quantità
te del
bronzi di questa Stanza
medesimi collocati fra di loro alquanto
,
come pure segue
Camere: quando però
un
ai
Museo
altro
,
a tutti
luogo
nelle
altre
sarà perfezionata
ì
fitti
per
divisatevi
V altra par-
suddetti pezzi verrà assegnato
particolare, e spazioso acciò meglio
pestino osservati
Or
vedete qual distinto
merito possa avere un
B
s
so
tal
Museo
dal fin qui notatovi;
non consiste qui
tatto
e pure
Passiamo adunque adesso a
glie coniate in
come
delle
quali
è
varj
serie
oro
Gemme
che
le
intagliate, e dei
Cammei,
ove sono
,
compongono. Primieramente
perle,
distribuiti
loro
le
sic-
:
diverse
quella dell*
metallo d'ogni grandezza, principiando
Imperiali in
da Pompeo fino a Manuel Comneno, sono
di
Meda-
parlare delle
o Medaglieri secondo
,
credereste?
argento, e in bronzo
in
una Stanza
destinata
Armadj
,
ì)
pregio del medesimo.
il
quattromila
che sono circa
cinquecento, senza
a trecento
Romane, volgarmente
l'altre
numiero
in
d'argento,
L'altra serie delle Famiglie
.
detta delle Consolari (
mag-
la
gior parte delle quali è d'argento) fi in tutto
il
mero
di
quella
delle
Provincie Imperiali, Greche, e Latine,
circa a mille.
Segue
in
Colonie dtlle quali se ne conta fino
vi
si
osserva quella dei diversi
tre Provincie
mabile
si
è
,
che
Re
io tralascio di
una raccolta
di
annoverarvele
Medaglioni Romani
due Centauri con varj
accompagnano
Vi
lismani
e di al=
di
Sti-
.
fra i
,
Marco Aurelio
primo posto, che ha un rovescio con un Carro
il
tirato da
lo
nelle
a trecento. Indi
della Siria,
quali uno bellissimo, e molto raro
tiene
luogo
terzo
nu'
,
si
,
Satiri
all'
intorno
che
,
rappresentando un trionfo di Bacco.
conserva pure non piccolo numero di Ta-
alcuni Ebraici
,
altri
Arabi
,
ed Etruschi
essendovene eziandio uno Araba molto grande
.
,
Di
sommo
pregio
daglie, e
<3el
è
si
Piombi
al
pure una raccolta
numero
Concilio di Basilea, sopra del quale
anco
Opuscoli Siciliani
gillo
Fiorentino
,
luce, che
Lodovico Alemanni
XXIF,
Seguitando
l'
Arabe
Cap.
Sigilli
celebre nostro Let-
ed in appresso
14.
de' secoli bassi
ordine del Medagliere vi
di
si
ammira-
vetro di differenti colori, e alcune
state ritrovate in
raccolta delle
il
parlò nella Vita del Beato
I
Lib.
de' suoi
no molte Tessere
vede
si
comune amico Signor
nostro
e
Domenico Maria Man ni ne
nel Tom.
Signor Prin-
essendo del tutto simile a quel Si-
,
pure di Basilea, del quale
terato
il
Tom, XIF. pag. 209. e segg. degli
nel
inserita
uno
fra' quali
di settanta,
cipe una erudita lettera diede in
Me-
^1 diverse
Monete
Sicilia.
Ricchissima
si
Siciliane, che sorpassano
il
è la
nu-
mero di millecinqueceto, avendovene molte in oro, e
in argento. Indi ne segue
Monete,
di cento di varie
una buona
serie al
numero
e Pesi monetali, la mag?;ior
parte di argento; vedendosi in fine una serie non piccola
di
Monete
della
delle Città,
Magna
ed Isole greche, con più quelle
Grecia, che sono dugento. In altro
dagliere poi sonovi collocati
di varj Pontefici
.
di censessanta dei
E
di
i
pregio
medesimi
ti altri
fra questi
Medaglioni
in
argento
sommo
la
raccolta
si
in metailo,
ciamento daEleuterio Papa fino
Me-
a
è
che ha comin.
Clemente XflI. Mol-
ve ne sono di Cardinali, Arcivescovi,
Vescovi, ed Eccieiiastici
i
più
illuscri.
In buca numero
2a
sono
si
quelli di varj Imperatori
mo
J.
fino
I.
Dacier,
tutti
raccolta
mero
li
;
Conti
,
numero
,
illustri nelle
anno 500.
fino
collezione di
fino ad
In
Dogi
i
al
di
altresì
in nu-
moki
di
diversi
e Generali
,
;
e
Arti, e nelle Scien-
in
argento, e in oro
Venezia principiando
dì d' oggi.
di
di quattordici quel-
e Marchesi
vedendosi anco una serie
di quasi tutti
tempo
Medici
casa
Farnese: seguitandone
Duchi
a
Grande. Copiosa è
il
e in
d'Uomini, e Donne
ze:
Inghilterra da Gugliel-
dei Medaglioni della
della casa
,
e stimabile assai
;
che fiorirono
illustri,
di ottantasei
Principi
Re
Re presente, Opera tutta del Signor
come pure quella del medesimo autore di
Lodovico XIV. detto
la
d*
e
al
Uomini
gli
Re
compita dei
è la serie
,
Come
dall'
pure una ricca
Monete Turche principiando da Osman
I.
Habdulhamid presente Regnante,
merito non inferiore
fine di
è la ricchis-
si
sima raccolta delle Monete, ch'ebbero corso nei secoli bassi
,
sposte con
diversi Paesi
di
ordine
corrono più,
non
,
alfabetico
le quali
renti di molte
fino ad oggi
,
e Città
,
che
dell* Italia
presente
al
,
di-
non
sono proseguite con quelle cor-
altre Città
dell' Italia
,
e
de/I'
Europa
essendo in numero di millecinquecento:
tralasciando
di
dirvi
MeJaglic-re una bellissima serie di
rappres:.n:anti le
Signor Principe
,
Persone
questo istesso
esistere- in
illustri
scolpite in
Cammei moderni
Prosapia
della
conchiglie
,
dei
che traggo*
ho
Roberto Paterno infino
principio da
loro
il
che ascendono a più di centoventi.
superstiti,
In un terzo Medagliere poi vi ha
di molte
ai
la serie
oro
in
dell'Imperio Orientale, ed appresso
Monete
una ricca raccolta di varj Medaglioni parimente inoro,
fra
Carlo
V. Re
ù legge
li
la
d'
di
una grandezza singolarissima di
Aragona, ove
in giro
del
medesimo
seguente Inscrizione, essendovi espressa
V. e
di detto Carlo
figura
dr^
uno
quali
i
Giovanna
della
quella
ma-
sua
IOANA. ET. KAROLVS REGES
TRVNFATORE3 ET KATOLI-
,
AKAGONVM
CIS. 1528. ìNel rovescio poi, ove nel mezzo
l'Arme dei
Re d'Aragona,
vi
si
ci
è
legge un'altra In-
IOANA ET KAROLVS ElVS FILVS PRIMO GENITVS DEI. GRACIA. RX.
scrizione
,
cioè
ARAGONVM
.
Eccita maraviglia una sceltissima serie di
tne intagliate, e di
lavoro singolare,
con inscrizioni greche, ed
tutto sopra seicento
ornamento
tichi
a questo
Cammei
.
Ed
che sono in
latine,
Museo un buon numero
glio anche d'ogni sorta di
giore compartiscono
assai delle quali
è finalmente di un grande
singolari, e di
Avete dunque avuto
al
fin
sommo
qui
un
il
Ma
di an-
pregio.
breve raggua-
Monete, che
Museo.
che io passi a descrivervi
turale.
altre
Gem-
lustro
tempo
Gabinetto
mag-
è ornai,
d' Istoria
Na-
*5
DESCRIZIONE
DEL GABINETTO
ISTORIA NATURALE.
D'
VEnghiamo
ria
adesso a parlare del Gabinetto d' Tsto*
Naturale, che
si
conserva nel Palazzo me-
desimo di Sua Eccellenza, annesso
tiquaria
la
.
Condur
vi
seconda, ove
stanza
scrittivi lavori di
desima
pertanto
stanze
le quali
j
sì
conservano
varj
ha l'ingresso in cinque
comunicano
ridore delle statue, e de*
si
d'
An-
dei de-
me-
cotta. Alla destra della
terra
si
Museo
al
dovete adunque col pensiero nel*
laterali
principale Cor-
altresì col
marmi. Nella prima
di esse
osserva in grandi Artnadj di' noce magnificamente
lavorali, e con
tutti
con dei
ordine, e simetria disposti,
cristalli
,
quanto mai
E
nare di diverse produzioni marine.
dalla parte sinistra
Echini diversi,
Spataghi
Indi
si
,
e
si
cioè
d'Istrici
ammira una
di
Ovarj
colle loro
,
cominciando
ricca
di
chiusi
è potuto adu-
si
raccolta di
Mamellarj
spine
,
di
ben lunghe.
presenta V innumerabile raccolta de' Testacei
te
Mari, e specialmente molti
di diversi
collocati
culi
cinque
in
loro classi secondo
la
vasti
forma
Stipi
Mari
de*
e figura di essi
,
per
divisi
,
le
vale a
,
non Turbinati, Bivalvi
dire Testacei, Univalvi
Si°
soli,
Univalvi Turbinati: vedendosi poi uno studio di minutissime Conchiglie con diverse macchie, e colori
che fan
pio
osserv.andovisi
,
tili,
e
Piatti
ta
loro vaga comparsa
la
,
le
Trombe,
detti
in quantità
e
così dalla
vedute col microscoi
Buccini
Elmi, e
gli
forma
,
e
,
Cucchiari, e
i
e figura loro
per verità molto rara, e di gran pregio
E
lunque Gabinetto d'Istoria Naturale.
tempo
ro che avendo
fa
,
Principe trasmesso in dono
maso
Hollis Inglese
questo
qua-
in
è vé-
tanto
generoso Signor
uno studiolo molto ricco
mili Conchiglie, produzioni di
i
raccoi«
;
Signor Cavaliere
al
Nau-
i
Tomdi
si-
questi mari, fu tanto
apprezzato da detto Cavaliere, che per maggiormente conservare
no
,
la
memoria
dei
stimò proprio trasmetterlo
scrivendo
il
seguente Biglietto
j
donatore
al
Museo
,
e del do-
Britannico
che tradotto
dall'
j
In-
glese dice:
„ Tommaso
presentare
Hollis, è ansioso
Museo
di
aver
1'
onore
una raccolta di
„
dì
,,
Conchiglie
„
Principe di Biscari di Catania nell'Isola di Sicilia
j,
unita ad un Medaglione di quel compitissimo
,,
egregio Principe. Egli è un
,
al
che
gli
è
Britannico
stata
mandata
dal
Signor
,
ed
gran Protettore per
2/
Nazioni
Viaggianti delle nostre tre
j,
i
j,
gli
uomini
dotti
e per tutti
,
e intellisenti.
j
Mali
Gali,
29. Jgosto 1-^66,
L* Accademia poi molto gradendo un
rispose nella seguente maniera per
gretario
mezzo
tal
dono
del suo Se-
,
3,
„ Venjo comandato dall' esistente Società del
Museo Britannico di significarvi che ha ricevu»
„
to
„
„
del
„
e di ringraziarvi da parte sua per le
,
il
prezioso, e stimabile presente della Medaglia
Signor Principe
che
di Conchiglie,
Dal Museo
di
Biscarì, e
compiaciuto mandarle^
vi siete
Britannico
li
gano stimate
ma
il
Naton Segretario.
si
diversi colori, rossi
larj
,
articolati
,
Amico
carissimo
nostro racconto.
colta di Coralli vi
*,
,
quanto ven-
produzioni dalle genti più culte>
simili
seguitiamo
,
medesime
29. Jgosto i'j66,
3,
Voi ben vedete
Gabinetto
del
,
presenta
;
Una
sontuosa rac-
divisa in più classi, di
giallicci, bianchi, e neri, stel.
fistolosi
,
di sei
,
ed otto
palmi di
estensione, Millepore, M-ìdrepore, Retepore, e Co-
ralloidi
tofìti
.
Fuchi
diversi
,
grandezza
Pori Cervini di particolare
Mercati in
nate sopra
diverse
le
,
Metallotheca
ed
,
eterogenei
pezzi
,
fuscelli
e
,
Dioscoride
cose
simili
altre
piante
come
lo
Spugne
^
Oltre di
.
ài varie specie,
ne' quali sono attaccate dell'Ostriche,
fnar]ni.
i
Vi sono ancora
quali bello
si
,
sono vasi ài
canne,
Alcioni di
gii
Corpi estranei,
Vermetti
e dèi
molti Pesci curiosi, e rari, fra
vedere
-è
curiose
corde,
ciò
dd
plocomas
Isidis
creta, legni, carboni, ossa diverse,
Lr-
,
Pesce volante detto Ron-
il
Rondine;
dinella,
perchè è simile
noso, e
tanti altri de' quali parla
alla
il
Pesce
Aldrovandi
1'
.
spi',
Denta-
ture vi sono non che di varj Pesci di questi Mari
ma
ancora di
marini, e
INIostri
fra essi
una testa
di
Pesce Cane co' denti a sette ordini, detti volgarmente Lingue dì S. Paolo
attribuite
roro
non sono
,
Malta
in
come oggi
Lamia, o Carcarie, o
sentano pure alcuni
li
per
alle quali
,
e altrove
,
;
,
ste,
ti
le
altri
zionare
seguono
Sqaille,
Crostacei
le classi
i
come ancora
in
line
Granchi
si
altro
la
gli
di'-ersi,
ha potuto
diverse di
Vi
si
pre-
e molte Ossa ammirabi-
molte specie, e non vi manca
Ne
ma che
di altri simili Pesci.
diverse sorte óì Pesci assai curiose
Medufae.
,
è pur noto, se non denti di
Cranj
r enorme mole
tante prerogative fu.
;
Ovaje di
dell'
Stelle
Stella
marine dì
detta
Astachi,
i
le
Caput
Locu-
Ragni, e quan-
acquistare per perfe-
simili prodotti
3
le
quali
cose unite tutte insieme e per
colori
letto
e
,
tatori
per
,
e pascolo
,
Venendo
conserva
partiene
ciò
un
di
seconda
che
uno
e colore,
,
Stanca
,
è
,
quale
dei
quali
il
si
ap-
vano gene-
e di Cristalli di
,
che mostra tutto
che è un Cristallo mon-
ma
il
più vago
suo diafano sparso di quan-
macchie dorate. Seguono
tità di
di-
che una gran quantità am-
,
tano, di peso circa a trenta libbre;
sì
nella
Storia Naturale terrestre
alla
mirasi di Pietre nobili
re
non piccolo
studio
tale
.
alla
vi parteciperò
,
diversa varietà, e
disposizione recano agli spet-
la bella
e amatori
la
Pietre
le
Dendro*
fore, e quelle che rappresentano Paesini, e molte ve.
ne sono
Qui
tania
,
altresì
colori
di varj
gionati
Toscana
della nostra
,
la
,
dà luogo a molti pezzi
si
quale
trova
si
scaricato nel golfo di
nienti dalle grandi
nei
,
e sopra
di cui
le
il
Fiume Simeto ha
sue
piene, prove-
allora rigetta
vi
mare so-
il
,
o
sia
Am-
ed apprezzata, della qua-
V ammirazione
demica Lezione
Non
Città
lavori in questa
che sono
Ambra
spiaggia di Ca-
la
quantità di Succino
molto stimata,
le bellissimi
,
tal.
piogge;
pra questa spiaggia
no
verso
accadendo questo allorché
bra gialla
d'
en trovi diversi corpi estranei impri-
istessa Città
di
se ne fan»
moiri popoli estra-
mandai già una mia Acca*
.
tenue è lo studio dei
Marmi
collocati
ii^
^ue grandi Tavole, mostrandosi
circa a cerno Pietre dure
numero
gran raccolta
di
e
,
di Pietre tenere
una
in
la serie
è un egual
nel!' altra vi
o siano Marmi
,
Agate, e
di
una
ed
,
di Diaspri, e di altre Pietre
orientali
con macchie capricciose disposte
la
parte
forma
per fine in
a
corone
di
questa classe vi sono
i
precarie
e
;
più bizzarri
maggior
Stalattiti,
e Sta-
lagmiti, detti Lambichi dai Siciliani»
Ne
vengono
Miniere
le
della Sicilia, e
restiere. Zolfi, Sali, Bicumi,
antacide
alcaliche
,
,
foliate
Olei
diverse
auree, argentee, ferree, saponaree
,
e specolari, Boli, Bezoari, Carboni
fossili.
Vi sono Nummi
Marcassite
luoghi. Ammiransi con
pregne
uno
,
sono
quali
oltre
il
verse
,
sommo
piombo, stagno
di
straordinario
Smeriglio
nuova Spagna
della
novero
di Crisocolla
1'
ultimo
Fosfori ec.
,
o siano
e di
altri
piacere molte Pietre
di Marcassite
e
di
ornamento
diverse,
semimetalli
altri
questa
di
di
,
i
Camera,
contenere una numerosissima raccolta di die bizzarre
Lave vomitate
monte Etna, osservandovìsi anco
niaci, Zolfi, Bitumi, Pomici
,
biose, e Pietre de! medesimo
visi
cioè
rame, ed argento, ed
,
,
,
Talchi comuni,
diabolici. Pietre quadrate,
cubiche
Terre
minerali.
Arene
,
molte fo-
anco molte
boli, e di
altri
altre
Lave,
Vulcani.
e
più
in
i
varj
tempi dal
Sali
ammo-
Arene, e Terre sab°
monte
di
,
annoverando-
Lipari, di Scrom^
38
Entrandosi
Stanza
terza
nella
marine de' Monti
varie Pietrificazioni
incontrano le
s'
di quest'Isola,
e specialmente di quella di Melitello Faldemone^ con
essercene molte venute da paesi forestieri
per
rabili
cie
dire
così
e grandezza
,
Lamie, e
delle
,
di
sono
,
di Elefanti
mali terrestri;
Coralli
Vana
i
speculazione
cere
alle
persone di
saggia Filosofia
e
,
Legni
,
gusto,
e
dallo.
coltivatori
della
o
fatta
,
,
uccelli
di
animali, Coccodrilli,
di simil
gU
come
quarta Stanza trovansi
sarebbero Rostri singolari
altri
ani-
di
descritti
e Frutti impietri-
veri
avanzi di alcuni Animali forestieri
ed
essendovi an-
,
che recano non piccolo pia-
Indi passandosi nella
versi
Ossa
le
,
Denti
varj
anche diversi
ec.
e tante altre cose
ti,
Pesci
i
Mostri marini
cora delle Ossa
Scilla
Conchiglie di ogni spe-
le
non pochi ancor
altri
Innume»
.
e curiosi
,
Corna
Armadilli,
,
di
di-
Camaleonti,
con una numerosa
serie
dì
Scheletri di varj uccelli, diligentemente fatti, e spe-
che contribuir potreb-
cialmente di alcuni aquatici,
bero
ad
ornare
,
la
Ornitologia
degli
Scrittori
Armadio separato sono
pure in uno
Mostri
1'
maggior
parte
animali
di
Qui
.
racchiusi
,
ed
più
alcuni
umani. Vi sono Vitelli con due teste, ed Agnelli
taccati insieme
con un
sol
un Uccello trirostrato
di
,
Ù
altri,
capo
,
,
o a
at-
un Cane a due pietre becchi
,
e
taa-
che ometto trascriverv^gli , ed enuraerarvegli
3»
ad uno ad uno per non tenervi più su
macerie»
tali
Piacevole a vedersi è una serie di varie produzioni vegetabili dell'America, e di molte
Indie
come pure molte manifatture
;
bricati
cellane
ncir Asia
,
un buon numero
;
parti
dell*
drappi fab-
di
Por-
di bellissime
e di Buccheri; Strumenti diversi,
cose di ogni singolarità, e bellezza.
e simili
Vaga
si
cora un' altra serie di Abbigliamenti diversi,
è an-
mag-
la
gior parte muliebri dei secoli passati, e di una particolar
foggia sono
Sono
,
e molti
seppe
ottici
altre cose
lavorati
Don
fu
dal
del
glia, ed
meritò T applauso
si
Signor Principe,
alla di
lui
Filosofia
alla
Signori, e Personaggi
di tanti illustri
che
,
appartenenti
mentale, talmentechè
mente
grandi Stipi
ec.
cui
cams
Giu-
un Busto, acciò
,
,
e
speri-
universae special-
acccptusque erat^
,
morte fecegli anche fare
memoria, come
in
,
molti Strumenti matemati-
conservansi
altri
tre
Scarpe,
Ferro Catanese peritissimo in simili lavori
in tante
le
diverse Camice,
quinta Stanza
nella
vino de* quali
ci
le
restasse de!
una Meda-
medesimo viva
quegli che contribuì molto
alia
per-
fezione del Canocchiale, e del Microscopio.
Si presentano alla vista nel
te rarità dei
visi
tempi mezzani
cose di buon gusto
,
,
secondo Stipo mol-
e moderni
e di fino
,
ammirando»
lavora
,
e
varie
manifatture, e cento altre bagattelle curiose. Final-
mente ne viene
il
terzo
Stipo
ricco
di
differenti
Armi
3S
Armi bianche,
no più in uso;
te
Armature
bellici,
osservandosi in un' altra
di
i
Antiquaria
rale
tori
,
più
sorte, e
varj
altri
so-
Camera molInstrumenti
che hanno in se del merito grande.
Rimettendo
siderare
non
e da fuoco, e che in oggi
in ultimo in voi caro
pregj distintissimi non tanto' del
che
,
servendo
questo Gabinetto
di
il
rammentarvi
intraprendono apposta
ammirarne
conoscere
Amico
le
le
rarità,
e
il
di con-
Museo
d' Istoria
d'
Natu-
che molti Viaggia-
viaggio della Sicilia per
molto più per personalmente
prerogative di questo Nobilissimo Signor
Principe mio Mecenate, e Protettore, ottimo
Fau-
tore delle Arti, e delle Scienze, e molto benemerito
della
Repubblica Letteraria. Con che resto
ec.
5S
LETTERA
Del- Reverendissimo Padre
Cherìco Regolare
,
Don Paolo Maria Paciaudì
a Sua Eccellenza
scrìtta
Ignazio Paterno Castello , Principe
aveva
richiesto
daglia
iul
-per
l'
Museo
di
medesimo
il
Accademia
esso
d'
di Biscari,
il
i?nmaginare una
Pastori
dei
Signor
il
Signor Principe
Etnèi
quale
Me^
stabilita
.
ECCELLENZA,
JLJfEBBO
re
ai
Padre
Scutellari l'onore, ed
injjieme di servire
Genio
al
delle
piace»
il
Lettere
,
che
pare abbia scelto suo felice soggiorno presso Vostra
Eccellenza, e
modo
a
inedita
al
tempo
adoperarmi per alena
istesso
render viepiù celebrata T Accademia
di
stabilire
nel
,
eh' ella
suo Palazzo.
Questa nobilissima adunanza, collocata vicino a
un
sì
ricco, e moltiplice
e munificenza
Casa in
raccolto,
Museo,
renderà
Catania, qual fa già
di Cicerone quella
se nelle Verrine:
di
in
Gaio Eio
Dsmus
,
per di
lei
studio,
sicurameute
la
Messina
tempi
ai
sua
della quale ei scris-
erat non domino
C
3
ma^is orna-
3^
mento
quam Cìvhati
y
dappoiché abbondavano
,
Signa pulcherrima^ summo
che non solo V
finiti,
summa
artificio,
monumenti erano per ogni parte
quali
ì
pur è
hominem
nobilitate',
egregj, e
sì
Possessore, siccome
illustre
ingeniosum
in essa
atque
,
intelligentem
chiunque vi approdava, dckctare possenù. Per
cosa riconosco, che adempiendo
io
Vostra Eccellenza fattomi partecipare
ella
ma
,
qual
la
comando
il
dal riferito
di
mio
Correligioso d'immaginare, e disegnare una Medaglia,
quale serva di Divisa
la
cosa, che a
me
avermi prescelto per
dire
desiderio
il
virla
il
,
tale
,
ricercare
il
e abbozzato
e laude è per procac-
primo luogo ringraziarla
impresa, e
me
si
;
facilmente
nel
si
rende,
ne,
e
il
il
a gra*
quale però
me
ella
dell'arte,
sostituiranno
,
è
Institutore.
stato
che poi
quando
la
e mi lusin-
delle figure, de' simboli,
sito, l'utilità, lo splendore
dell'
ser-
non de-
delle leg-
degli eserghi tutto concorra a dichiarare
merito
di
poteva.
Medaglia incontri approvazione. Spero
go, che l'accordo
prego
la
Disegno, che da
tutte le proporzioni
da un Pittore
sono per far
,
con cui mi sono accinto per
Eccole pertanto
ve
in
meglio, che per
concepito
Accademia
nome,
stesso
Debbo dunque
ciare.
all'
il
fi-
dell'Accademia,
DIRITTO
una Instituzione
Trattandosi di
e delle
rali,
sario
che
,
fregiare
Medaglia
la
Nume
di
,
tutelare dell' Arti
jBgiare questa
,
mia
nerva
e
,
.
Neil' cf-
bronzo
di
nella
,
che
ia pos-
la
Civetta'
destra
che Cicerone con
nel
Medaglia
holla
la
ingegni
Dea
Siciliani,
poggiata,
Ma
mente
il
ÌttÌ
come
Tpf<rh
disse, e
di
Però dove
.
in piedi,
in
cura
i
holla collocata su
il
io
la
nella
per varietà di disegno.
simbolo
ìcrri/\x.vla,
fervidi ec-
un masso,
della Trinacrìat
sopra tre iati ap'
cantò Dionigi Periegeta.
poiché non pareva questo individuare
total-
luogo del novello Ateneo, mi é venuto in
pensiero di porre
to
ritta
questa
dentro cui ho finto scolpito
7rMvpyf(np
ripose
posta a sedere
perchè sappiasi aver
celsi
Sta-
tanta religione conservava,
Campidoglio
Statuetta rappresenta
E
la
copia di quella bella immagine di Mi-
sia
che poi
nata
sempre riputata
fu
Io ho bastevoli conghietture per credere che
tuetta
,
3.
Divinità mi son proposto per modello
Minerva, tenente
di
Dea
delle Scienze
e
,
una elegantissima Statuetta
seggo
primo luogo
in
dappoiché questa
Giove Egioco
libe-
mi è sembrato neces-
comparisse
Minerva
mente
dalla
colte Discipline,
Arti
dell'
al
di dietro
un Semibusto quadra-
forma greca rappresentante
siccome indìcan
le
parole nel
l'Eroe Catanese,
Ceppo
,
che
il
sostic-
S3
se, scolpite
XAPONAAS.
solo lo
accompagna
che eziandio
Greci
dai
ho
qtil
ornamento, o simbolo, che
Volato pingere con quel!'
non
quale Caronda
II
nelle
Monete
e da tutti
,
Catanesi
ma
,
Orientali
gli
è
stato determinato a significare Sapienza, Potenza, DiYÌnìtà
dire
vale, a
,
Aminone
Corna Arietìne
colle
o
,
Autore
di
.
Francese
Padre Jacopo Martin Benedettino
Il
sia
di
ma uomo
parecchi libri,
te, che mai
sia
comparso
tere, ha preteso, che
nella
più str^.vagan-
il
Repubblica
delle
Let-
Corna, onde veggiam orna-
le
te le teste degli Eroi, fosser gli stessi capelli a quella
foggia raccolti
,
e composti,
e
acconciatura
tale
venisse usata dagli uomini molli, ed effeminati.
Può
essere, che così accadesse ai tempi dello Scoliaste di
Omero,
e di Polluce, ch'egli cita,
numero
traddire a un
teriori
,
quali
i
ci
infinito di
rendon
certi
,
pere
,
chiari
che
SéAcvxcv
ì
quali
Re
con
T^
v.'ia
co-
ó dagU
erano per raro
di Libanio rtfj.^ci itzdvi
XEPATA
rono Selene
divisa
tal
sa-
Così gli Antioche-
e per fortissime imprese.
ni al riferire
sarebbe con-
Scrittori Greci an-
stantemente appartenesse ad uomini,
Dei vantavano origine, o
ma
yai}\:ivi
ròv
zitpctXvi TTpoO 6 uTii;', onora-
Statua
ài
metallo
,
adattati-'
E
Ateneo afferma, che Ales^
Sandro portavale KnOctTrip 6 Qiog, come un Dio.
dovi al capo
Ora
di
le
Ccrr.a
.
Caronda dice espressamente GiarablicOy
ebbe usi Catenesi
'<fae
cnori uoìla Dhimr.r^az'wne
gii
Dunque anche per questo
mente
^a saa
ornamento
di
gli
subiimissìma dottrina fornita, questo
compete
.
Ella
avrà
le
Corna
Medaglie più comuni
nelle
no Taurine, o
re imitare
dove
l'
Caprine
Immagin
5
ma
giore sveltezza, e
Alla dotta
nobiltà
di
Caronda so-
prodotta dal Gronovio
,
al
dando ciò anche magdisegno.
Minerva ho giudicato doversi accop-
piare immediatamente Mercurio, siccome quella
Divinità
dio
,
che parmi potersi dire
dell' Istoria
Museo
Naturale
,
sok
presedere a)lo stu-
,
che forma una parte del
Biscari, e formcralla similmente dell'Accade-
mia. Per me riconosco
coli'
erudito
re un solo, ed unico Mercurio
le
che
osservato,
creduto dì dove-
io iio
dì lui
Corna sono Jyietiue
le
egualmente, che per
titolo
varietà delia favola
abbiano
a riunire in
Egizia,
im
Focrmant
e stimo
,
Assiria,
e
iunic-
che tutte
Greca
si
Che
solo soggetto isterico.
questo Dio inventor fosse di moltissime Scienze, ce
V attcstano Erodoto
liccrso ai
re
,
,
di lui libri
né 'Clemente
e Diodoro
supposti
Venendo più precisamente
le
no
cose
l-e
che a
al
pensò
il
la
che abbiamo
che né Sanconi.i-tó-
avean
veduti
,
dagli Antichi
le
Ma
.
proposito nostro
attribuivansi
vegetazioni della Terra
ni delle Piante,
CIÒ
lui
,
Alessandrino
senza
,
tra
,
era-
naturali produzio-
moltiplicazione degli Animali.
Tristano alludere
A
du3 Medaglie di AI-
40
bino
impronta
coli'
Mercurio
Hi
e
,
colle
leggende
SAECULO FRUGIFERO, e SAECULO FOECUNDO. Forse a questo medesimo punto della Teologia
Pagana appartiene
Mercurio
ne
sopra di un globo,
sta
Conio di
il
Museo Etrusco, dove
figura del
la
Atnaìtéa
e colla
colla sinistra la
,
destra tie-
Face
quali simboli viene indicato l'influsso, che gli
credettero aver
chi
Natura
.
Ora
prescegliere
glia Preside
no
tutte queste
riflessioni
Mercurio per darlo
la
Terra, e
il
mi hanno fatto
nella
Accademici, che
a rintracciare, e spiegare
che
Anti-
sopra ogni produzione della
lui
a quegli
co'
,
Mare
le
tante
,
Meda-
nostra
si
applicheran-
e varie cose,
presentano tutto dì da con-
templare.
Ai Poeti poi,
molli
Platone,
Figl/iiori
quali
i
degli
De!, come
nell'Accademia
la
chla-
divina ar-
te del verso coltiveranno, avrei potuto assegnare nella
Medaglia per loro
qual vedesl
ho
Nume
tutelare Ercole
denari della
Musagete,
Pompdnia;ma
famiglia
questo preferito Apollo per maggior unità delle
a
cose
nei
.
La
Cetra armoniosa
presiede, fu
Apcllidoro
dall'
,
tanta fu fra
munione
cui
egli
Muse
alle
un dono fattogli da Mercurio dopo
Monte
furto de' buoi nel
cordemente
per
Autore
Luciano
,
questi due
de' fatti,
il
Cillenio, siccome hassi condegl' Inni
Filostrato
Dei
e delle
la
,
detti
ed
Omerici da
Igino
somiglianza, e
.
Anzi
la
co-
memorande gesta, che
ai
4T
Pausania, furono in Olimpia su
referlre di
tare
stesso
xetì
EpjUH
}\v^a<;
line
,
e
.
Miroi
/2auóg io-riv
A^TTcXÀcóuci
,
Mercurio
dipinger però
ivpiryy
J'i
,
Koyoq
poiché dicono
,
e
femore
Cetra
a
crine della pianta
nudo come
affatto
Commodo, ma
attribuire dai Mitologi
IMonete greche, onde
e
,
bensì bollo
si
come
non
in tanti
quale appare in
,
Nerone,
di
e di
sacra,
lui
in-
Nel
.
di Giov^e,
figliuol
giù con un Manto,
in
che Mercurio
Greci ,
né colla Feste muliebre
nino Pio, e di
Dopo
.
^'IpolUne poi facesse la
biondo Dio
il
i
alcune Medaglie di Augusto,
dal
Kia.Scipa.c
livcti
ad Jpoì-
ho voluto rappresentarlo
monumenti
Ep/M)?*"
c'.oti
descritte ) avvene una comune
il
Lacona, cinto
zoii'a
A'7roX'^auo<r.
qncW Jra
,
Lira
ventasse la
iv
ipig ayrai;
avejne
r^rov
i^i
al-
dì
ìcT
'E'XXrji'coi'
( altre
veneraci
un
di
che se
di
Anto-
coperto
gli
suole
vedesi in parecchie
verifichino
i
versi
di Pro-
perzio, di Ovidio, e di Tibullo.
1
Pythius in ìonga carmina veste sonai
2
Tile caput
3
Ima
Verrit
Resta
quale non
reo
,
Jlavum, lauro Parnasside vinctu^,
humum
Tyrie saturata murice palld,
videhatur talis illudere palla
la
ho
.
Leggenda
,
che gira
io seguito ( è vero )
argenteo secolo
,
mentre
o
d'
incorno, nelfi
Autore
ho- imitata
dell'
au-
V inscri-
4^
zìone delle Medaglie di Costante, di Magnenzio, S.
Flavio Giuliano, dove incomincia a comparire
TEMFORUM REPARATIO
FELIX
mola
Graziano
di
,
Magno Massimo
quando
le
Accademia, che
'esempi
perchè
nelle
le
il
merito, ed
o dì
,
nelle
M^*
,
avremo noi
fine dell'
il
è di riparare felicemente
denza delle Lettere
,
;
parole sono veramente latine, e per altra
parte esprimono chiaramente
cene
,
Teodosio
REPARATIO REIPUBLICAE.
leggiamo
quali
di
for^
la
alla
deca-
dì
valer-
diiRcoltà
non ce somministrano
età anteriori
Medaglie dei Cesari ? La cosa sembra-
mi troppo evidente per non doverla giustificare con,
più lungo ragionamento
i
ROVESCIO
Altro non essendo una ben costituita Accademia,
che un Letterario Certame ^ ove ognuno dell'ingegno
6uo fa
gli
pruova, non
Emblemi
dalle
del
sti
ho voluto ricavare
rovescio della nostra Medaglia, che
Giuochi
Ginnastici
sa cotanto, e lodata
i
altronde
greche Monete coniate in occasione de' celebra-
tissimi
tra
d'
varj
,
furonvi
Sicilia
e molti premj
i
Tripodi
Nonno, Ateneo, e
stimonianza
la
,
ed
,
per cui
,
e
ai
i
ancora. Certo sta che
generosi Atleti
Vasi
Sifilino ce
ne andò fasto-
.
propo-
Esiodo, Pindaro
ne fanno largamente
Omero congiunse ambedue
,
te-
questi
jprémj
un tempo àtesso
ad
cf'ome
,
Casi ai giuochi portatisi
per
Infinite
Lebiti,
i
con una Palma,
i
Fasi,
dire,
cosi
tanti agli Olimpici
Urne,
lumi
ma
in
Tripodi,
i
Medaglie spet-
le
Giuochi, nelle quali sono sco'pite
le
Diote, e
solito
Vasi
i
guiderdone
di varia figura
ogni Vittoria,
d'
che esce fuori, e
sta
prode Agonista. Seguendo dunque questi
al
ho
,
e
sono
e massimamente dell'Atletica,
preparata
Vin-
sacro certame
citori del
le
d'estlnati ai
io posti sopra
un Tripode
Vasi
tre
di fori
diversa colla loro Palma, ed in vece dì scriver®
essi
tiTGlA
che sarà
d«mici
nomi
i
,
colo
,
.
in
Giuochi Agonali,
NEMÉA ISTMIA
5
5
il
;,
lì
OAIMEIA
quello
^
ho indicato^
soggetto del detto Certame degli Acca-
cioè le ricerche di jlnùcìiità
Storia Naturale.
XlKìi
dei
,
HAAAIOTHS, nOIH2:iS,
Tripode hello collocato su
cui
AITNKIiN
Poesia
la
sta
scolpito
il
titolo
un
di
dell'
,
Id
^Vzoc-^
AccaderrTÌd
Per maggiore dichiarazione hovvi
ag-»
giunto l'ignivomo Etna, che sovrasta a codesta
Cit-^
.
tà, abbenché dovendosi scolpire
la
JMedaglia,
te giusta le leggi della prospettiva,
sto
in
terza veduta.
comecché per
L'unione che
se stessa appaia
il
Mon-f
dovrà essere peio qui
ho
fatta
convenkntissima, pò-
44
irei io
giustificarla vie più
battuta
Carac-alla
decmo
^^nno
con una rara Medaglia
Cesarea
in
dove
quarto,
sono
scolpiti
lA
Epoca ET.
coli'
Monte Ar-
il
gso^ che getta fiamme, e due Urne colla Palma,
Giuochi
ludenti ai
Caracalla,
Tutte queste splendide
col volger degli anni son
lieve vestigio n' appare
numenti,
co' quali
e Geta.
memorie
perite
,
ma non
;
i
I'
no.
ha
fatto
nascere
virmi per leggenda
della
nostra
che
m.i
NUMENTA MORI
TA ANNO
.
acquisteran-
pensiere di ser-
il
Medaglia
di
quel!'
Se poi neir esergo dove ho
cId Io ce lviiI. forse convenisse meglio
RESTITV f A
staurazione
,
di fare
utili
Studj.
Intanto
cellenza, che
a
ella
potrà agevolmente
ri-
novella fondazione, o re-
Accademia abbia a
dell'
dita
dirsi ciò,
che me-
onore, e avanzamento de' buoni, ed
posso ben io render certa
il
può avere più
le
nome
NON NORLNT HAEC MO-
conoscerlo, e decidere se
che
mo-
dei
ACADEMIA CATANENSIS INSTITV-
io scricto,
parola
antichità
e appena qualche
sarà così
immortalità del
emistichio di Marziale
la
dell'
nobili Ingegni Etnei a se stessi
e all'Accademia
Il
al-
Metropoli ad ono-
fatti in quella
re dei due germani
di
presenta
Vostra Ec-
natale di codesta Società erudita
fausti,
il
e più
novello
belli
auspicj
dottissimo
Monsignor Vintimiglia. Qiiesto per
suo
non
di quelli,
Vescovo
mille titoli
ilui-
45
Prelato
stre
ha
seco stesso
Università Catanese
il
nobil luce adornarla
.
mo,
rendere
di
stabilito
suo antico splendore, e di più
Egli
n' è
Supre-
Cancellier
il
munito; egli
perciò della necessaria autorità è
e
ali*
è adorno copiosamente delle più sublimi cognizioni, e
perciò saprà
le
le
vie più spedite a far rifiorire in Sicilia
Scienze. Egli
dice
cuor generoso
di
,
pieno, a quanto da
è
grado a secondare
non ho avuta
cellenza. Io
ho
tavia per ciò che
na, e per ciò
si
non
se
sorte di trattarlo; tut-
dell'ottimo, di
il
lui
ridice,
so presagire,
Colbert della Sicilia
la
e che
;
miglior cul-
delle Lettere,
tura
Giacché ho avuto
bozzare
la
il
piacere
Medaglia, debito mio
fra pure tutta la
a farne lavorare
egli
mia opera, quando
il
Conio o
in
metterlo
ho
in
Nel che
un Conio
ella
Roma, o
sì
le
of-
risolvesse
in Firenze,
com-
ogni luogo de' Corrispondenti,
che
1'
esecuzione da
conviene per altro
venga, che a meno
aversi
che
è,
piacesse
ne procurerebbero
.
servirla nell' ab-
dì
o in Parigi, o in Ginevra: dovunque
fice
pen-
che Roma, non avvezza ad appagar-
dovrà codesto fiorentissimo Regno
luì
Vostra Ec-
letto scritto dall' aurea sua
eh' egli abbia ad essere
a
la
di
si
buon
e perciò concorrerà di
,
lodevoi disegno
il
mi
tutti
di
per ora far incidere
di
le
Arte-
eccellente
che
io
la
pre-
quaranta zecchini non può
buon lavoro. Dove poi volesse
il
solo rarae della Medaglia,
vegga
a qual grandezza
nuirsi
il
za
la
ha a ridurre
presente disegno
da apporre
domi
sì
,
dove è ora
carta colle
,
e quanto a dimi-
quale Inscrizione abbiasi
:
mio nome
il
indugio servita dal mio Incisore,
è nei prezzi discreto, tanto
lente,
nell'
I3
e rimandan-
stima, e
Rema
l'
il
seri-
quale quanto
imitare l'antico va-
e perito. Attenderò dunque
da comprovarle
,
opportune instruzioni, sarà
nuova occasione
affezione , con cui sono.
li
20. Fcihrajo
ijjy.
LETTERA
Di
Eccellenza
Stia
Prìncipe dì Biscart
Signor
il
,
»•««?
Dm Paolo Maria Paciaudi
sponsiva a quella del Padre
^
ssz^:
Illustrissimo Signore Padrone Colendissimo,
-OOno
Scutellari
e sono scorse parecchie settimane
,
Luigi
consapevole dal Padre D.
stato fatto
,
di ave»
re egli presentato a V. S. Illustrissima le mie calde
preghiere, acciò
si
adoprata a formarmi V idea
messe
Museo
fondazione
la
cademia degli Etnei
avere
una Medaglia, che espri-
mio
comodo
Ac-
;
e beneficio
,
incarico di
e fui parimente avvisato dì
favorirmi
verificato
;
poiché
col
veggio
lo
recapito
spiegazione ancora
,
preciso dovere di rendere a
Mi
V.
vive distinte grazie per quanto
condare
le
mie premure.
,
in
questo
Disegno
del
ben concepita Medaglia non solo
tissima
dell'
accettato colla solita sua gentil maniera lo
ella
ordinario
d'
e lo stabilimento di questo
,
già aperto a
,
mente
fosse ella colla luminosa sua
ma
stimo
della
della
erudi-
adunque nel
S. Illustrissima le piìi
si.
è compiaciuta se^
4-a
Ammirando con sommo
parte
non
un degno
stimarla
ma mente,
fatto sovvenire alcune
potersi aggiungere
ne alcuna né
Le
ma
circostanze
formare
nella
ella
Celata
la
cotta di
simil Celata
tata nelle
forma
simile
Animale
ancora
quella
a
nelle
mano
di
ho
le
una
ri-
fatto
Statuetta
trovata in Ca«
più che
Minerva rappresen-
e
si
,
mentre appunto
trova espresso que-
nostre Medaglie, che conservo nel
il
Paruta
Marco Majer 1697.
,
Deità mol-
a questa
nostro
Tavola 21. e spiegata
vede la Civetta
in
nelhi
Sicilia
Museo, molto
viene
caso
al
mio Medagliere, ed
presso
e perciò
,
perchè consagrato a Minerva
della
era in
cui
in
distinta manifattura
posta in
bene conviene
sto
giudicasse, sa-
Medaglie Siracusane.
La Civetta
to
le
giudiziosamente ha disposto,
tania, e conservata nel mio
con
così
ella
mi parreb-
primo luogo rappresentare Minerva
in
terra
di
che mi è parso
,
picciole circostanze adunque, che
anzi in Catania stessa
,
erudicissi-
lei
nobile disposizione, né dell'idea.
della
disegnarla
verita
non so se
,
di
rimesso Disegno senza mutazio-
al
maniera, che
stessa
della
parte in
dì
dotta spiegazione mi ha
la
bero a proposito, qualora
rebbero
Medaglia
parto
e leggendone
mjo
piacer
idea della
bellissima
la
sotto
mezzo a due pici ,
la
nell'
riporta
al
Edizione in
pag. 21. Nel
di essa
il
num.
2
de'
ii.
Lione
rovescio
si
Greci collocata
e con le Stelle sopra
.
La
Civetta
con-
49
consacrata a Minerva è simbolo della prudenza
me
ti
2
dimostra
la,
va
SO$IA:
saviezza della voce
ché nella Civetta posta
in
mano
sìcco'
,
Miner-
nostra
alla
sic-
può riconoscersi un simbolo dell'affezione sem-
,
pre avuta
dai
Catanesi
verso
le
Arci,
belle
e
le
Scienze.
Circa
formare
vestire
il
disegno
il
ancorché non
stima per
la
sia
mi
bene In tutto uni-
accennata Statuetta,
all'
che
è parso
il
quale
la
solo busto, merita però ogni
bella manifattura
e per
,
in Catania tra le rovine dell' antico
trovata
essere
rinomato Tempio
di Cerere.
Con ogni avvedutezza poi ho saputo esprimere
la
che sempre Minerva ha avuto degl'inge-
tutela,
gni Siciliani col formarla sedente su di uno scoglio,
o masso, ed
cria,
in esso scolpito
quale ho
al
fatto
simbolo della Trina»
il
aggiungere
le
spighe, così
essendo effigiato in molte nostre Medaglie.
Ho
duato
ammirato con quale sagacità ha
il
un'Erma
a Minerva
Caronda
,
il
quale
ho
colla
testa
fatto
maggior comodo del disegno
chiarezza
lo
le
Corna Arìetine,
ha espresso, checché
e molto
più perché con
strano
Medaglie
le
indivi-
ella
luogo del novello Ateneo, collocando dietro
dell'Eroe
formare
,
di
profilo
e mostrare
colle quali
Catanese
con
per
più
saggiamente
ne dica l'Autore Francese,
tali
sorte di Corna
di Catania, su di
lo
una delle
D
mo-
quali,
Paruta disegnata nella Tav. 21.
dal
copiare
Testa del Legisla-^ore Caronda
la
viene spiegata
tere
5,
coronato
,
attorno
è
si
dì
,
nel
dove
Corna
non
presente rovescio
far conoscere a
partenga a Caronda
LXXXIF.
piade
f
sopra
abbia sorta alcuna
chi sì riferisca
Catanese
Oiiesti
solo alla
dicono ElianOf
conservare
la
Repubblica
,
figie
,
fu molto
gli
Patria
memoria
del loro
fecero battere
antichi
ai
divini, riputandoli
onori
Dei. Le Corna attaccate
redono
ed altri
ti ae
le
in Giove
,
Ammone
esse
mrunt
ad
,
y
che ap-
e
,
Filosofia
diede
Nazioni
ì
,
le
come
Catane si per
Cittadino benemerito della
tnedaglie con la di luì ef-
Legislatori
loro
attribuire
Del, ovvero nati dagli
,
stessi
Caronda, come
Magno
,
si
Lisimaco
,
quoniam Cornu poten-
quid vero
Al piede di questo Ceppo
disdicevolc farvi
altre
Alessandro
,
il
Uomo
di
nella
Constitui
divìnum alìquìd denotare
simboluM
Vecchio,
ancorché
,
vedere
alla testa dì
,
un
testa
chiaro
.
ina
,
let-
o" inscrizione
Massimo; onde
Valerio
e
solendo, gli
,
la
e
quale fiori nella Olìm'
il
seguendo V opinione di Pitagora
Leggi non
orecchie
le
,
dichiara,
si
di
effigie
Legi-
Medaglia
nella
difiLisamente
L' argomento però fa
vecchio barbato.
Caronda
dì
del quale
vede
si
12. e 41.
9.
Corna dì Ariete
colle
più
rovescio
due
barbuto con
-per
testa
la
KATANAIUN
parlato,
dicendo
alloro
e che così
,
Le Medaglie
21.
fogl.
al
da una parte
rappresentano
slatore
e 12. ho fatto
2.
legibus
non mi
è
potcntius?
sembraco
dipingere appoggiati lo Scudo, e T
51
Asta
Minerva per mostrare
di
za di questa Deità in
la
particolare residen-
la
sempre
Catania
tentita
cultura delle Scienze in questa Città
essendo
citata
,
tichi
tempi
domi
all'idea di
tutela di.
essa
ilUiis
di
ed
avere in
carro.
il
arma,
currus fuit
principale figura
credere,
no
uniforman-
ciò
sue armi,
le
L'accoppiamento poi
;i1Ia
in
,
Giunone sopra Cartagine, dice
Hic
Hìc
eser-
Virgilio, che per mostrare l'antica
tempo depositato
un
sempre
stato cotanto celebre sino da' più an-
Catanese Ginnasio
il
cioè
,
stabilita
,
Minerva non può
di
essere più espressivo,
Museo, ed
del
Mercurio, e d'Apollo
di
si
mentre tutto
frequentate nelle Medaglie Siciliane
eO Mercurio
inter*
1'
intrinseco dell'Accademia in esso
esprime per mezzo di
Deità
tre
di
Palermo,
Tavormina.
Si
osserva
Meneo,
e di
Minerva
replicata in
quelle
di
più
le
trovandosi cspres-
;
Monete
nelle
mio
a
,
1'
Palermo
di
Cefalù, di
immagine
,
di
Camerina,
Siracusa, Girgenti, Imera, Tavormina, Segesta, Solante, 'Pindaro, Eraclea,
Ippama, e Megara
Apolline se ne fa menzione nelle
neo, Alonzio
nia, Etna,
,
Entella,
Centoripi
,
Medaglie
;
di
e di
Me*
Adernò, Camerina, ApolloPalermo, Messina, Catania,
Siracusa, Girgenti, Ccl^lù, Imera, Marsala, Lenti.
ni
,
e
Tavormina.
D
a
5»
Nel
gnato
bellissimo
erudito Rovescio
lontana veduta
in
cato imitare
Monte Etna
il
possibile
al
naturale
il
fatto mettere in veduta le
al
Mare
,
concepirsi, vedrà disegnati
,
lungo
Ciclope Pohfemo contro Ulisse
fare aggiugnere
de' Gioviali
,
MDCCXLIV.
nata nel mio
Guest'
anno
le
de' Chiari
,
e
Restitiita
,
a
Palazzo,
nel
mese
Congressi
,
nuovo Prelato, cotanto da
efficace
si
spera
,
premura, veder ridotta
sta Università, e
maggiormente
Accluso adunque
troverà
adu-
sia
si
lo stesso
gli
spero
Acca-
che tra
,
nostro eruditissima
il
questa Città
mediar^te
che
fondazione
G--nnajo però di
di
quali
i
come
,
motivo
di lei
mese seguono
breve non sdegnerà frequentare
a di-
,
Febei; e
ho assegnato per luogo proprio
Letterarj
e certamente
de*^
Benché sempre
IVJuseo, in cui di mese in
demici
bene di
Catanesi
la
i
scagliati
stati
.
Accademie
altre
questa mìa Accademia riconosce
anno
spiagge,
le
mi è parso
Diritto
del
nel Rovescio feci notare
nell'
ho
,
de' favo-
Mtncorum Catanensis Academìa
stinzione di varie
sono quelle
ignivonio
che Om.ero 6nse essere
Neil' esergo
più
per
maggiormente esprimersi, e tutto
ciò
dal
è cer-
si
tempo
stanza un
Ciclopi; e per
Scogli
dise-
sue falde da quella parte,
losi
celebri
e
,
anzi
,
Monte
individuarlo da qualunque altro
che sovrastano
troverà
il
di
lui
desiderato,
sapere
,
ed
in migliore stato que-
coltivati
il
i
buoni studj.
disegno,
il
quale.
trn
se
confaciehte
stiitìcrà
all'
favorirmi farne seguire
che
sua, potrà per ora
idea
rame, ed av-
incisione del
1'
suo
Incisore
Ma
se
scime-
rà meglio però di non far caso delle piccole
circo-
visarmi
per
prezzo
il
,
stanze in esso notate
dere secondo
a
farne
premura
,
T incidione
Museo; ed
solo
sì
si
ornasse
sì
1*
sollecita
Accademia
della
di
prego
lei
pensa
resti-
dà particolare cognizione di tutto
ben conveniente, che non
in tal caso è
Frontespizio Cf
il
la
maggiore
colla
primo Discorso fatto
tuzione, nel quale
il
potrà servire di farlo inci-
mentre ho inteso che
il
.
primo originale. Solamente
il
seguire
pubblicare
mio dovere
si
,
col
stabilirà
io corrispondere col
dia anche alla luce la di
lei
Ila
Medaglia, ma che
erudita spiegazione
quale se stima aggiunger cosa,
,
alla
potrà farne fare altra
copia, e rimettermela, o diversamente avvisarmi se é
suo piacere, che
si
pubblicasse
L' Accademia tutta mi
di averla di
già ascritta
nel
la
già rimessami.
ha imposto di
numero
questi suoi
dì
Pastori, stimandosi fortunata per l'acquisto
mezzo
fatto di
le
per mio
un soggetto, che reca cotanto
a questo onorato Ceto
Torno
palesarle
di bel
lustro
.
nuovo
a protesare a
mie obbligazioni, e desideroso
V«
de' di
S.
lei
Illustriss.
comanda-
menti con pieno rispetto mi protesto.
Catania 14. j^prilt 175S.
N
s^
5^
CANZONE
RECITATA DAL SIGNOR
PRINCIPE DI BISCARI
ACCADEMIA DEGLI ETNÈI DI CATANIA, IN OCCASIONE
dell'apertura del MAGNIFICO MUSEO DI ESSO»
LA QUALE seguì' L' ANNO I758.
t^ÈLL'
:^QgS:
s CioGLiE
avaro Nocchier
rida l'avida speme
E
al
mare,
-Finché l'onda è
Co
i
Di
ricche merci
Ma
venti,
ai
Edo
Nettuno disprezza, ed
vele,
le ardite
insieme;
fedele
Passeggier contenti
se
ha speme;
turba
si
il
mar,
pallido
il
volto.
Fra mille rischi avvolto
Duolsi,
E
Si
si
affanna, e
crescendo
pente
il
alfin
geme;
e
periglio, afflitto,
aver
di
lasciato
il
smorto
Porto,
Per secondar talun l'innato sdegno
D'irato
Re
si
fa ministro
all'
Marte seguendo sanguinoso,
Per serbar d'altri
il
Regno
ira.
e fero.
5«
Anelante
Sotto
mira
sì
grave cimiero^
il
Ma
O vinto
da nemica
,
o
Estinto,
man pugnando
prigioniero
Rimane
dopo
alfin
Senza onore
In bella pace
i
sen/.a gloria.
Giove
di
;
vita lieta
di
vittoria
l'altrui
tomba, e
di
Io non così
Meno
offeso^
suol disteso
al
infra le
figlia
giorni, e l'ore
virtude amica:
alla
Son r argentee Conchiglie
Col vario
lor colore
Prezzo
mia fatica;
E
di
quanto
il
Cela Piante
Emolo
mar
dell'antica
,
Segni stupendi
che provida
di
alto
Arte stupenda,
qual
piacer è
Come mandi
il
i
comparte
senno, ed arte e
cui occulti arcani
rintracciar,
mirando
per varie ascose vene
Limpido umor, che
Sentieri
valli
e Coralli
,
Madre comun
Oh
profonde
nelle
strani
camminando,
Or
argenteo diviene.
Or
pigliando color pallido, e giallo,
Più nobile metallo
Se puro
si
mantiene,
57
lo vedrai Incido,
Divenir
e saldo
or zaffiro, ora smeraldo
Or diamante,
•
QLiale accorta talor saggia inventrice
opra già perfetta
Per ornar
1'
Pregio
aggiunge, che beltà
le
Tale natura
elice.
Dal suo
bel
grembo arcano
Pietroso
umor, che investe
strano
,
le
appresteg
Per occulto sentier corpo straniero
Che
a
lui
si
oppon primiero;
Si lo penetra, e veste.
Che
se
un giorno abitò del mare
Figlio dei menti ora
Con
Che
Il
chiusi
il
diresti
vetri in
fan presenti
al
il
fondo
pondo.
lunghe canne io miro.
più lontani oggetti.
i
vario aspetto di Pianeta
errante
j
Passando in picciol giro,
Ed
in
un punto
astretti
I rai di Sol brillante
Di ben convesso
Liquefare
E
il
lucido cristallo
metallo
microscopj, e quante
Opre vagheggio,
Ha
il
buon * Griseldo tutte
con maestra mano a
* Griselda
,
me
costrutte.
nome Accademico
di GìuiCpps FiTTQ
lebre Ottico della Università di Catania
»
Ci-^»
58
Sovente aggiro
A
le pupille
intorno
quegli avanzi del rio dente edace
Di tempo
Qual fu
stru^gitor, che
patria
la
Patria, che
un giorno^
mentre giace,
L'occhio qual fu
Regi,
JsTe' varj
Ne'
Di
tutelari
Pallade
mi fan fede
la
vede
e varj suoi
costumi.
Numi;
sede
la
Da
onorate reliquie, e memorande.
Qual
diletto è mirar ne' bronzi,
Di Numi,
e
Cui Grecia
offerse incensi, Egitto, e
Di
Di
Dive
la vetusta
e
marmi
imago,
Roma;
coloro, che l'Armi
là dal
Nilo, e
il
Tago
portar felici, e
doma
Ogni Provincia
a venerare apprese.
Lor
E
grande
di avito, e
Scorgo, e quanto ebbe già
fortunate imprese,
che di Allor
Cinti, tra
la
applausi in
lieti
Gir trionfanti
chioma
al
Carro adorno
Campidoglio intorno.
In oro, in bronzo, o effigiato argento,
Koma
,
i
Cesari
Ch'anco sovra
tuoi rimiro impressi
di noi
steser
trionfi attento
Gli anni,
i
Cerco, e
d' Istoria in
essi
l'impero:
s»
Trovo
O
ristretto
vero
il
de' Consoli tuoi
Memoria
imago augusta;
1'
più vetusta
Si presenta al pensiero,
Che
non vidde mai, superba
te
Roma,
Per età, per vicende oppressa, e doma.
Ed
in mirar tra chiusi vetri
Offerse prisco
Trovo
larga
tempo,
mercede
Sarà mia gloria
Appo
di
il
scorno
vi
suol natio
figli
dell'
Per coltivar
Campo
sudor mio;
e vanto
pregio così
Ben degni
A
arte, e natura,
al
r età futura.
Che seppi
Ornar
,
quanto
le
illustre
;
e a
Voi
suoi,
oblio,
belle
apersi, ed
Muse, ameno
ubertoso appieno*
SPIEGAZIONE
DELLA
PIANTA DEL MUSEO
xF,Oria
Musco ^
del
2 Pìccolo Vestìbolo.
3 Stanza
4
de*
Bronzi.
Colossale
^
antico
Intercolunnio
,
dove
sì
celebre Tors»
osserva
il
sono
Statue
.
Intercolunnio moderno
,
dove
le
Busti
,
ed Inscrizioni greche^ e latine,
6
Galleria dei Fasi Greco- Siculi figurati di mole maggiore
Vasi
7 Stanza
dì altri
8 Stanza
dì varif
9 Stanza
d' Idoli
10 Primo
siinilì di
minor grandezza
,
.
cose fittili
,
Statuette
fittili
.
Àtrio aperto,
11 Secondo Atrio coperto^
12 Terzo
13
)
14 3
Stanze di varie
suppellettili
6 Stanza
delle
dei
18 Stanza
degli
,
Zolfi
^
,
Sali
,
Bitumi ,
Marini, Pietre, Incrostazioni
Animali, Uccelli, Mostri
19
}
tempi più poste'
Produzioni marine,
dei Minerali
17 Stanza
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15 Stanza
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Descrizione del museo d`antiquaria e del gabinetto d`istoria naturale