/'^r'- .efv ^^^M ^""^^^Xa^^. m^^^' r^';,,^. -:^'^A:^:^^0^/^^': '^- e\ n- :'' '^ -v X '•- "^ ^ < ^.r^^'N pym,ét^f^^p^' lO^An^^orAonO^^! /^„N.,.*C''^'> '^mfk '> .-C"S,- , J-^ ^ (,./.,„.. ./nf.;„:.. /..,„, :„,:. .t i,,.:./;t DESCRIZIONE DEL MUSEO D' E GABINETTO D' ANTIQUARIA DEL ISTORIA NATURALE DEL SIGNOR IPHINCSPE DI E se ARI FATTA DAL S I ABATE DOMENICO SESTINI f G. JCCADEMICO FIORENTINO. NUOVA EDIZIONE riveduta , corretta , ed accresciuta dall' autore. LIVORNO Per CARLO GIORGI 1787. Editore, ed Impressore, Con Approvaiione , / iir AVVISO V D E L EDITORE LIVORNESE. LA difficoltà fé non vogliamo dire y sto r ifnpossibilità ter far 7m acquisto consigliò mesi zìone del in cui , Viaggiatori , sono a riassumerne e , tanti dotti Soggetti e ricerche Libro ^ un'' Edi-' contentare tanti così me ne avevano fatte volte ridotti di pO' questo pregevole di medesimo eramo pìiittO' delle , che più premurofe • a servirmi Io era già pronto delle mie stampe per riprodurlo ^ quando per buona sorte passò di qui do il pensiero , il ;;// suo Autore ^ verificato steva quanto scritto quale lodan- persuase però a sospenderne r esecuzione fino a tanto che avesse il sul luogo altre volte se egli stesso tuttavia aveva su tal proposito, a z non sussi- veduto , e IV Ed invero m-rìvato in Catania presso fa Kobì rissima^ ed Eccellentissima Casa Prin- mi ha scritta la lettera ^ che cipe di Biscari, si del troverà in seguito del presente avviso^ ac- compagnandomi con tvarìazioni fatte alla seo 5 con medesima la Descrizione di Gabinetto le stampe di Firenze nel \yy6. , Musco ^ stesso vìrc ra e mandata Gabinetto^ la inielligenza Pianta deU potendo ser- e medesima alla maggiore la Mu- rjuel che era già stata pubblicata e Inoltre avendomi lo opportune le e del grand' Edifizio piìi, si chia- osser- verà adesso aggiunta a questa mia ristampa^ ed in fondo delP opera Ho , che qui abbia Illustre Genio Catanese del ne altresì stimato opportuno luogo alle , Ritratto delP il magnifiche idee quale deve si quella raccolta di cose non scio più le all' rare Jniiquaria , , , ed ordinazio- e preziose spettanti quanto ancora alP^ Istoria Katurale * * Ponte Questo Ritratto avrà luogo aranti i appeso che il si il Frontespizio. Il osserva sfuggire dietro alla guglia alla quale è Ritratt9,è il famoso Fonte, e Acquedotto d'Aragona, y A^on allorquando Opera , un impensato che , tristo esecuzione t' dalla voce universale della Don Ignazio fece /questo la nuo- Morte za, e perplessità mi rasserenato , del Celebre di Museo , e Gabi- in qualche dubbiez- trovato coir animo son assicurato e fama , Eccellenza Don che tìubbUca degno il , intendere per Successore, Sua ?ielP Paterno Vincenzio Principe di Bi scari Primog'enito Castello delP estinto Principe, non cede al Padre né in virtù grandezza seo e . Nel tempo che vivevo in , Principe Castello Bìscari Possessore del famoso netto air da un Amico comunicata mi fu Paterno mano accidente Fu . come dire dì metter per era io sospeìidermene va tralasciare voglio d' aipmo , e che perciò il , Mu- avrebbe seguitato ad essere non meno lustre anche sotto di esso sì amico delle nò il- Scien>- ze, delle Arti, e degli Uomini dotti. Feudo del Sig. Frincips di Bìscari con immense spese; il Simeto fiums il lipiii medesimo grande, ed , da esso fatto costruire è di jz. archi, e traversava il più rapido della a :; Sicilia. VI E de Simo cosi tanto pia riprodotto volentieri viene adesso con le mC' il mìe stampe^ avendo a questo libro molto aggiunto^ e niente tolto da quanto si legge unica Edizione Fiorentina. nella prima , ed Carlo Giorgi Stimatissimo. SiG. Catania io. Alaggio I785. s.Fecondo vamente pe quel tanto magnitìco al Biscari di con potrà ora aggiun2;ere stampe di Firenze nel j. di avendomi Marzo lidi di Catania per ossequiare sto Gran Genio vaso del suo , 1776. mia ancora, quando sorte dare fino del dì feci della Siciha Museo del alla e che pubblica- le la relati- Princi* del Sig. xie giacché , Museo che già varianti, e questa cia promessi le , Descrizione ta fu ella , che piac- le appro- fatto a 178Ó. le quefd nuovamente que, ho tutto ritrovato il ed il finito , contenuto meglio disposto, siccome ne avevo data quando che fu preventiva notizia , Per meglio il suddetto mato come concepire vaso gliene disecfno denotante la Pianta del la sua indicazione secondo Entrando varlo, il i il for- compiego un medesimo con numeri. dotto Viaggiatore passato che abbia resta , ad osser- piccolo Vestibolo, Vili ornato verà un Orientale mezzo nel e T altra , marmo ambedue nia tro- magnifico Atrio aperto con due Co- lonne inalzate antico Evo, Lapidi Sepolcrali del medio di ima , composta Seravezza di granito di tre pezzi state , di ritrovate Teatro scavi fatti del ne^^li di di Cata- Eicendo ala, e simetria otto Sarcofagi di , grossa mole, formati dì lava con quali ornamenti egualmente mulini Etnèa alcuni dei , due Cippi quattro oltre , pietra dell' istessa antichi ed e festoni , pietra di , , con altri framm.enti simili Dopo passa si mezzo nel di cui una Statua in bronzo perto , Autore una di un piccolo Atrio co- in tal' in Colonne trovate nel si Teatro Catanese, essendo * Questa Statua memoria fcisse di a osservano tre- egualmente state desime disposte simetricamente zio che lui tani' , , che non volle mai eretta, Uomo , dell' opera * granito di collocare benemerenza Nel terzo Atrio aperto dici deve si si ri- me- le ed ornate da il Principe Igna- vedrà adesso collocata qui, in dal Principe suo successore . IX Vasi Cinerarj, e Sepolcri fittili diverse parti , della Sicilia stati scavati in m e specialmente Camerina Vi Colonna composta è pure inalzata una tutta di formelle di terra cotta con pitello, ch'd particolare per la sua struzione suo ca- il antica co- . E' qui da osservarsi un antico pavimento di lunghe e j quadrate scavato davanti Si pietre arenarie, Chiesa di S. Agostino, ove la crede essere stato f antico Foro Tanto che fu . poi nel primo, e terzo Atrio v» sono quattro areoie, dove si coltivano diversi fiori, e qui ornamento fanno alcuni Basalti a colonna fatti venire da volgarmente come pure sportati uno detti i dei tre Scoglj dei Ciclppj, Faraglioni molti grossi dalle pezzi della Tri//za Stalattitici , tra- Grotte di Pantelica Città antica della Sicilia, ora distrutta. Visto ciò con piacere, potrà l'Osservatore passare nella stanza dei medesimi meglio disposti bronzi, e ritroverà di prima, con pèzzi già descritti in passato i i varj . Indi entrando ad osservare 1' Intercolunnio X che così antico, impiegati diversi di chiamo lo , per esservi colonne pezzi di di marmo merito singolare, basi con varj bassirilievi^ cornicione d'ordine Corintio, e Dorico, capitelli, e cose tutte state ritrovate nel Teatro danno una riprova desimo , e le quali magnificenza del me- della . Qui s'ammira di un Genio , bel torso, il un busto ed altre statue, e statuette ed versi pezzi di mosaico stati ritrovati nelle me, in uno dei quali PELICITER, e stati dosi gli altri il motto di* Ter- UTERE ed in un altro vi sono espressi, alcuni mesi [if^urati legge si , Museo nel anno dell' conservan- , di questi PP. Bene- ' dettini . Molte verfi in si altre osservano parti Frammenti di- ritrovati in Catania, ed particolarità, e altre stati della Sicilia , che per brevità tralascio di annoverarli Bensì zio non da è un'Ara Votiva trovata in Paterno Ibb, e Donato la a quale è , tralasciarsi sotto silen- alta un braccio, che si stata ri- crede ora T antica dedicata Venere Vittoriosa da Cajo Publicio d' Ibla. Vene Rf vicTri Ci hYblen SI PUBLIC G. DONA TUS D. moderno Contiene L' intercolunnio Stinte delle Statue , D. dei Busti , la prima Descrizione, come pure to della nn. Galleria segnato sotto i , secon- il segui- due ultimi ^. Indi si passa nella Galleria dei Vasi Etru- schi, o per dir meglio, Greco-Siculi gior re- e delle Inscrizio- ni tanto greche, che latine, ed altro do il grandezza , la più parte di figurati , mage si* metricamente dispo sti Il restante poi accorda con quel tanto j XII che dissi già, avendo acquistato ora Museo un maggior mi resta se non far Patria, e voti della Sicilia da Antichità al Cielo , affinchè al tutta, Genio della la sì sua e alla veneran- . Sono con Non sempre da ammirare un consacrato tesoro ricco suddet- lustro, e decoro. to la posterità abbia il più perfetta stima &c« L' Ab. Sestini. xiir PREFAZIONE DEL SIC. GIOVANNI MARITI ì" CH£ x_-// ASTORE ETNÈO È all' edizione FIORENTINA DEL I776. rlnofii^inza Museo dì granàe sono Antiquaria , ed ria Naturale del Signir Ignazio Paterno Castello il Gabinetto Principe , Europa in di si saziano di parlarne sa la vantaggiosa notizia monti sì muovano degT , Illustri Credi: j Autore del Via^-^io per la ^' Biscarl 7 Fiage sì e stes- di oltre i Personaggi per , non Sicilia, e chs dedicò la sua opsra al Si^. . ed che fin passare addirittura in Catania * L' cP Isto- Patrizio Catanese, Gli Scrittori ne fanno sommi Elogj giatori non il solo per per la Alagna Winckelmann ( che^ 3rir vedere Monte Etna stupniào lo che a àetta , Città sovrasta^ quanto ancora per ammirare preziosi avanzi della più vetusta antichità Maturale la Raccolta d' Istoria vano si Principe Signor La fama osser» del-. . egregie cose delle e , palazzo di ordinario soggiorno nel Io stesso che , t ed eccellenti , Tedesco in Francese , fu pubblicato con le anno stampe di Lusanna V ///J. ) da pag. tot. fino a pag. i^i. ove parla della Città di Catania, rammenta co' maggio- dal tradotto ri elogj il Eccellenja Museo j ed ed , Gabinetto d' Istoria Naturale di il pure ivi osserva fatto si più il giusto magnifico carattere di questo Nobilissimo Soggetto mi piace di replicare penset que . naissance la richesses les , leur ont écé transmises pour l'utilité, leurs proches de leurs semblsbles , ment pour eux mémcs qu* est il instructlf tant té à autrui ; ; , Ics quelque soulager est le & , , à part le fait qu' il , rares qui pour l'agrément de non point uniqueaussi agréable e'tre sec en paroissant dire . , Il sim- jamais parade de sa supe'rìori, & honore se trouve . le aidcr, à ses désirs les , 5{ merite Huniain envers pere de tous ses vassaux les grand but de attentions ne de sortes d* égards domcstiqucs & & , e , che qui connoissances les son abord est sérieux sans il ; , , son enrretien est décide avec bcaucoiip de justesse plement son avis hommes C* est un de ces Sua multiplier il , ; dans ses cherche à Icur le principai objct félicité de scg xy risveglia oràìnartamente la bramosia di voler^ ne delle speciali informazioni alloraquando desiderio Se stini vagB j' mio di veder la , rica di suo Non modo , da , Antiquario, e anno 1774.. in stesso Eccellentis- di Bibliotecario ad approfittare del co* che fortunatamente mi presentava si a volermi dare qualche particolar Museo, cognizione del generoso Parente y venne prescelto alla Ca- cui tardai allora richiedendolo mio passato quindi e Catania fu colà accolto dallo simo Signore il Domenica Jb, insieme e , Tale era Sicilia ^ fino dalP a quella volta inviò Sig. il Concittadino . Mecenate . e del Gabinetto del suo Esso aderendo mie alle premure me ne compiacque con ima sua lettera scritta sotto il dì 20. di Ottobre domene una succinta Descrìziotie stimata degna delle stampe anticipa la medesima un lavoro €d il Tomi 177^. la quale ho , tanto , dan- più che gran mole di , quale sulP istesso soggetto conterrà diversi in foglio corredati di erudite descrizioni y ed or fiati di assai tavole in rame £' già noto cdP Europa del Sig. Principe di Biscari il . Nome illustre non tanto per la. Nobilissima sua Pro^aùia * profonda , che per la Dottrina e iiìiì'jersal *^^ e per genio magnifito per P Jtntiquaria^ e per Naturale per Europa deir fra lo , /' più * Il del Si^. stampe alla essere di Sig. per e , cospicue pure molti dotti cui i Biscari di Rime suoi principi fino » la loro famiglia da quei si l' Romani Roma come , ** Diverse sono che Caporali di si d' Paterni in Sicilia , , e con eru.ii^i'.one , e i , che per ove fondaro- molte altre successe » . opere di questo nobilissimo Signore, veggono alle stampe Europa tutte applaudite dai Dotti, oltre Accademie soggetti più cospicui sopra cose di dottrina. Fra ultimamente di leggere, queste della nostra Italica Istoria essere tramandato ai , appunto ebbi somluogo ed aw.mirare una virtuosissima dotta Lettera da esso scritta sopra Guarnacci di Volterra le Note lei;gono al' la sua corrispondenza Letteraria colle piti celebri ma con nelle 3 Famìglia j dando- di questa Nobilissima varj impieghi passarono da no riprodusse nel lyyz. di Cesare Dedica da esso fatta al suddetto Signor, Notme di quale sotto gli aurpic} il , pre- il auspicj gli sotto Rig'in.ildi di Perugia le cune Isteriche le pubblicate Mjrìo Prlnclps suo Istoria Scrittori hanno procurato alle Opere loro gio il son fatte un onore ascrivendo- si loro Òocj i F Accademie cui Ini dì , Vixsi dico al celebre scritto , P esteri i , e Murrini al Padre uomo lAunsignor che sarebbe ben degno di con le stampe. XVI i Luì "^ prove convincenti a patrocinare sto sìa le quanto di dispo- egli Lettere^ e gli studiosi Uomini. intanto al Nobilissimo Soggetto, Sembrava che sue le idee belle se in proprio soltanto troppo fossero limitate y a go- avesse seguitato dere de^ tesori scientifici, ed eruditi , non meno che vaghi, e dilettevoli da esso con tante spese, raccolti e fatiche far parte de' e conservati , D. * Il dotto Pad.-e , ed Folle perciò medesimi anche a pubblica tà per decoro della patria Camaldolcnse , o^,gi per comodo e , Isidoro Bianchi Abate secolare utili- _, , già Benedettino dedicare a nel de* Sua Ecccllen\a una Dissertazione apologetica delle Scienze, e belle Arti , stampata molte Opere , in Palermo nel i77if. riepiloga a pag. vcrj celebri Uomini fino all'anno suddetto lyji. Molti Scrittori XL che al Signor Principe erano state dedicate da hanno in altri appresso avuta la sorte di consacrargli le loro letterarie fatiche» Se ne possono vedere continuate sime Stanze Lombardo-Buda Catanese dedicata a Sua cenzio Paterno Castello Principe dito per dagli le adorno intelligenti Notizie Istoriche . le notizie nelle bellis- Zaffiche della Gefiragoneode del Sig. Giuseppe non , tanto di Eiscari per la Eccellenza Vin. Libro applau- Poesia , quanto dotte, ed erudite, delle quali va XVI ri gli studiosi ciò , dimostra abbastanza una Io medaglia stata battuta in bronzo P anno i^jT?.* quale se ne osserverà la stampa in ra- € della me posta libro *'* al frontespizio in faccia questo di . Ma per animare anche maggiormente i Tlrtuosi a valersi del comodo dato loro, voi* le altresì , modo, gli e , celebre della benefizio ed Gabinet» il aperti per co- Idaturale fossero d' Istoria to Museo che lo stesso Accademia de- Etnei ^ che sotto questo Protettore acquisto allora nuovo vigore del tutto rinnovata V epoca , fu T anno altra meda- un'' * Il Reverendissimo , e Dottissimo Religioso Padre Raimondo Adami Servita non è molto vedere la detta medaglia in natura, che suo ricco Museo fra serie di questo libro . nella si mi fece appesa nel Illustri , dalla osserva in fron- Tav. CCIII. Niim. ** In questa nuova edizione i. che nostro il che Trovasi riportata la medesima anche nel Museo Maiiucchiellano daglia a pag. , , tiene Uomini degli quale ho rilevata la stampa In rame te non risorgimento 1758. che segnata venne con la se , . tale di fu e restituita si e dato luogo avanti la Dcscriiione . 11. a detta me- XIX glia della quale ne riproduco il , menzione di essa fu la compose come Padre celebre Letterato^ alP istanze del Sig, Principe , da una lettera del dottissimo rileva si V in» . del Reverendissimo D. Paolo Maria Paciaudi cioè rame Religioso^ la quale per una fortunata combina" zìone venne ultimamente nelle mie mani con la responsiva di Sua Eccellenza alla medefima. Avendo pertanto ravvisate Lettere piene far con cosa le di grata due queste un sommo merito^ ho creduto agli Eruditi rendendole palesi stampe , unendole a questa Descrizione giacché hanno tanta relazione con la medesima // giorno poi , , . che a benefizio della detta Accademia fu aperto il magnifico Museo , ven^ ne dair Eccellenza Sua diretta ^ e recitata a quei virtuosi Accademici una bellissima Canzo- ne alludente a quel fausto avvenimento ci da una vantaggiosa riprova Il Sig. parti poetici , csmposiiioni f autore Prìncipe è come si può vedere eh$ nel 17 ^9 > anche Essa della felicità grande del dotto Signore anche per * . la Poesia =^ di altri hellissimì nella Raccolta delle varie dagli Accadtmiii Gioviali ec. XX Questa pure era inedita M , onde come in luogo sommamente conveniente pubblico qui an- lei cor essa. Ecco adunque resa ragione si y sto €ro Libro y che al Pubblico cortese dono^ di que- e consa- . consacrate furono alla Real bone de' giusti rifles- che mi hanno indotto alP Edizione Re delle du€ Maestà Sicilie j oggi Ré di Carlo Sebastiano Bof' delle Spagne * t a/tn/fn^/. f DESCRIZIONE DEL MUSEO A N T D' NON to subito ,, di ciò rissimo , U A R Q, vi pigliate a alle vostre al prima scrivergli , soddisfai- scrisse già per non , essere , chia- il Maria Anton nostro nato quegli da Firenze a Parigi di A. brame con darvi contezza ni splendore della Repubblica Letteraria to ho qua non che volevate sapere „ Montfaucon I sdegno, o mio grande Ami* se io giunco „ co, „ I Salvi- allorché tor- gli stato era riusci- cirjondato da varie occupazioni, e negozj. Simil frase d'uopo mi è usare con voi, se pri- ma d'ora non ho dato qualche esecuzione murose istanze fattemi di avere scrizione del nobile, e ricco Biscari Museo esistente pre- una dettagliata Ded' del Gabinetto d' Istoria Naturale di S. Principe di alle nella Antiquaria, e E. illustre il Signor Città di Catania in Sicilia, non da negozi, ed affari d'importanza trattenuto , ma solo dal trovarmi in certa ma- niera occupato finora nell' illustrare varj pezzi d' an- A tichìtà, che nel medesimo Museo conservansi. Ve- dendomi però adesso anche con premura, vostre istanze reiterate le , ed da alcuna applicazione, sciolto vi rendo contento con scrivervi quanto in seguito Primieramente saper dovete, che tutto Musco forma un gran quadrato del di bellissimo di- segno, nella parte principale del quale, in quella, che è contigua cipe al che dà r ingresso a due vaghi tria ben disposti ne, capitelli, versi si Cortili geroglifici monumenti per , furono ciò , il sime- e per che scavi nella Città di Catania, due di sepolte diversi in predetto Signor appartiene generosamente intraprese a alla fa- e specialmen- molta conseguenza, l'uno del Teatro, e l'altro dell'Antiteatro, servi marmi di rari ritrovati conservare veneranda antichità, te quei in osservano molti avanzi di colon- tempi, e massime in occasione, che moki ove greco lavoro. Tali Principe , portone, il architravi, fregj,e basi, con più di- frantumi di lo più di re vale a dire Signor Prin- palazzo del e che riesce sulla strada, osservasi , . vaso il dall' ove eruzioni si del congetturava già es- Mongibello , e dai terremoti molte memorie, dai quali scavi gloria singolarissima ne riportò per avere ( oltre ai pezzi di sopra divisati ) investigato anche molte altre cose di sommo pregio, qualmente a suo luogo avrò campo di accennarvi , 5 Nel primo poi marmo piantare una gran base di Teatro, ritrovata nel maggiore dae dei suddetti un di sì deve bianchissimo staia quale dovrà collocarsi per sulla ornamento Cortili tal una superba Cortile colonna di granito orientale scopertasi nel Teatro me- desimo, come pure nel secondo Cortile tro verrà su cui , sco di granito Egizj Catania , avanzo congetturar , quali reliquie te furono in essa Opuscoli si , legge un' erudita lettera del fu antichi gli ad apprendere ì XK Tom. Sicil. che , simboli, ed tivo per cui in Catania avanzi orientali osserva in questo Quindi gresso si Vestibolo , i di , o Corridore , più parti grandezza , una , i primi Egizj, mo- veggono simi- un buon numero se ne cui vi ragiono suddetti Cortili po'-te ad . altro , un in- lungo ove con buona ordinanza ricca classe dei divisa in si ove seg. furono geroglifici i solamente Museo riportata ne- , 169. e Catanesi dei quali lasciandosi pag. ha per due principali sta disposta la trovato in , detta Città, sopra del» di Girolamo Pistorio Catanese Sacerdote li di antichità Egizie, che in gran copia rinvenu- le dimostra bel potrebbe essere stato un or- si namento dell'antico Circo gli un pezzo di Obeli- vedendovisi scolpiti molti geroglifi- quale il , eretto al- Tea- Base di diversa fattura scavata nello stesso tra ci porrà si marmi, la quale vien che contengono statue QQÌle quali di di ogni figura quasi gigante- A 2 4 sca, laroro greco di peritissimo Artefice, mancante però testa, e di delia un braccio;, che scoperta fu nell'ile fi teatro di questa Città, e della quale n'é fat- Vito Amico nel Tcm. ta meraoria dal Ch. Padre D. 89. della sua Catania illustrata, III. pag. ne anco figura. la Avvi pure un Ercole belassimo di grandezza naturale uuto a luce in questa di gli pure di greca scultura , Città nel una nuova casa di attenenza Ascanio Ricciolo estinti , portando- avanti farsi fondamenti i amplissimo Collegio de- 1* Gesuiti, del qual ritrovamento ne parla suddetto Padre ^mico nel Tom. Ili pag. opera, notando quanto segue: Qjiwn istess' Barone Signor del ve» , 34. conspS" è amplissimi CoUegii Societatis Jesu fundamenta ctu a miis viro Fatrìcio /iscanio Templi complura teda quippe marmoreis tabellis levigati opere elahoratum morea , , bases , , Ricciolo effoderentur solum tessellato , , , , de- ac musiv» perystilia , item ac coliminarum fragmenta dO" nempe vestigia^ parietes pilae il dell* mar- plumbei tubuli, eie-' gantissima denìqiic ejusdcìn Herculis Leonis Kemaei exU' contecti yiis ca , lapidea , bipcdalis statua in frustra sed intcgris adeo partibiis iompaginari , come infatti si , ut facili ibidem poi al loci numero Principe , Herculis Fanum . viaggiava per l' altre Roma le la indicìo siint ste» Tutte di settanta acquistate a allorché negotio queat vede maestrevolmente suddetta statua restaurata, quae omnia fisse conci- più Statue dal Signor cospicue s ' Città d'Italia, sono d^ eccellente scarpaio, etra queste meritano di essere annoverate due Veneri Musa alte al ed una , naturale, tutte tre di greco lavoro . Adornano pure questo Corridore quaranta teste, Im- e settanta busti rappresentanti varj Imperatori, peratrici, e Personaggi illustri, quali sorpassa in grandezza sti umana misura. Fra que- 1' distinguono un Giove si nino Caracalla sono molti si e molte ; ammirano, che ne viepiù danno maestà ridore Anto- di come anco , , distribuite con e vaghezza marmo- cose altre buon ordi- suddetto Cor- al . Ma che vi dirò io dMnscrizioni greche, e cento di numero? le della numerosissima raccolta latine, che quali sono presso vani nei tre- m.uraglie delle ccn simetria incastrate, e disposte, servono non lamente di ma ornamento a questa Stanza, preg'o maggiore compartiscono alla altro tra tutte queste m.erita esser qui appresso stata tratta fuori dal 2770. essendovi presenti, ed di medesin-^^a Teatro il trovava allora . in Catania facendo Per . riferita fino dall' Signor so- eziandio 1* anno Principe, e M*. r Abbé Chaupy dotto Sacerdote Francefe Sicilia lo che per brevità tralascio di parti- colarmente annoverarvi ree VI un busto e , eccellente fattura di altri, maggior numero del il viaggio , c'ne per si la VERNANTIBVS SAECVLIS NNN DDD. . SPLENDIDAE VR CATINAE BIS FACVNDVS PORFYRIVS GENIO . . . . MYNATIDIVS . V. C. CONS. EIVSDIM. Sopra la quale Inscrizione una eruditissima Diatriba dai Letterati stampe sommamente applaudita, pubblicò Sig. Principe il Cinquanta sono tutte in sotterrate che io greche Inscrizioni state dell' PP. Benedettini stata di Catania, alla . dis- torna bene ritrovata nel anno 177 1. vicino t colle Museo Catania, e delle quali una ve ne trascriva Maggio ài le posseditore del , mese clausura dei per esser di molto pre- gio in se stessa, sopra della quale pure, quanto pri- ma altra erudita dissertazione promulgherà Signore terminati che sicno la i molti rami , il detto co' quali medesima andar deve decorata, ed è BAION EME NYM^AIS EPPON KAM::: OT FAP MOI S0ENAPHN XEIP EnE:;: AAA ENE MOI KAMAT^N ETPEN TEA: AFXOOIAAINE H2 AYAAKOC TAPO THN AYTOC nolHCENES HEPAHOAA NAMA *EPEIN KAOAPON ENNAETAI ENNOIOX : ; ; 7 Dalla parte postica poi dì gè altra ne del detta Inscrizione latina denotante Ninfeo cui di , fa sì la letta dal Signor Principe in commemorazione tal guisa leg« si restaurazio- la come mancante venne greca, e quale lapide nellii supplita e j . IN/w/IA NYMFEYM FOEDATVM CVIVS ETIAM AQVÀ SVO MEA TV TAMEN CORRUPTIONE Fliiais FVERAT l'OLLVTA VT QVANDA» ITA SoyJiiiuM Timpormi . . LaRc . . . . . . . . . . . . . INFERRE VIDERE FVR /. rr. curA . ET AKSINI . V. C. CONSVLARIS P. 3. ADQVE VSVI POPVLI SPLENDIDISSIwi RetlilutVM ^d atl/uM REODITVM REFORMATVMQVE EST CwrANTE FL. ÀMÌ5R0SI0 . V. P. DD. P. R. I. PcriicieM . AVRIBNTIiiVS . . . . . . . . . . . . Non bisogna passare ta d^ Inscrizioni quali in fatte sotto silenzio una Jtro Mtneo lapide raccol^ un cippo alto braccia due, e mezzo, e vedesi grosso un braccio Fiorentino, ed una quadrata da zi alta , braccia uno, e un terzo ove dignità la tappresenta tra le , di , e grossa lapi- due ter- Duumviro Quinquennali^ si ciuè RVBRIO PROCVLO tt viR. qyv^ L. AVGVRI t Tanno qui nerarie , il s'jo luogo ancora molte Urne ci- alcune delle quali con lascrizioni greche , e latine ed , altre senza titolo Dieta cineraria bellissima ritrovata in tra , è una qaili vi le marmo Onichite di stata , Palermo nel ruo o Albergo dei Poveri, tenuta in grandissima stima aal fu Sig. Canonico Shiavo ni(.-nico , nomo molto dedito alle antichità, e recondita erudizione, e celebre nel ceto alla terati pra indicati scrizioni , si monumenti, passa e statue, e Stipi, chiusi d' ogni con dei altra cristalli maggior parte la destra che zioni fatte in Catania na,e nel terzo Gli i! quale grandi sono tutti Greco-Si- trovati in di- di Stipo a varie mand escava- poi collocati nel se- altri Stipo furono scoperti in Cameri- cina a Camerina suddetta che primo occasione in . stati , nel tania sessanta miglia verso , ben in- » nei contorni di Biscari te volte qui so- nella per meglio dire restano vennero fuori condo, e siccome ( figurati verse parti della Sicilia Quelli , otto in fin camera ) moltissimi vasi Etruschi diverse grandezze, o culi, Let- marmi, ed prima Stanza nella con buon ordine disposti sono di dd . Lasciato questo Corridore adorno dei quelli Do- , , la terra distante da Ca- parte meridionale, e vi- allorché in una delle mol- Signor Principe si è portato in quel suo Principato, non risparmiando né a fatiche, né a spese , ha fatto ritrovarvi parsa . , tali scavare colà in sua presenza con vasi^ che tutti insieme fanno bella com- vengono Indi ne po da acquistati quarto, e quinto Sti- quelli del diverse parti contan- Sicilia, della dosene molti venuti, e ritrovati in Traina, ed alcuda Napoli ni Di Centorbi sono . di as- ed ornato, occupano Io Stipo vaga foggia, sai che quelli, se- sto, essendovene molti stimabili per le loro pitture. Finalmente quelli acquisti tutti della Sicilia poli Ma uno sorpassano i più in raccolta, Na» e specialmente in , sarei uno ad se di tutti ad dare contezza, cioè dei figurati, che cenquaranta, e di settecento in cir- altri ca, che bizzarramente son dipinti; ricca, e ma pure luoghi , troppo lungo vi volessi t^mpi diversi e fuori di essa , Capua e in , in fatti ottavo sono settim.o, ed del che invero pochi altri sceltissi-. Musei dell'Eu- ropa potranno avere in questo genere ad esso supe- modo In simil riuscirei soverchiamente pro- riorità . lisso, se di tutti in particolare a additar il loro di ti vano uso proprio essi ai , oltre , al servendovi solamente servizio domestico o o pubblici, Sacrifizj, , privati mi , adopra- si , facessi che mol- e questi erano Patere, Dischi, Prefericuli, Ampolle, e Simpuli; ni , altri destinati erano alla conservazione dei dei Liquori , e degli Unguenti mati Fasa Vinaria , * Unguentaria Sopra alcuni Vasi Miirr'nl , , , e che e Myrrhina * si Vi- perciò chia, osservano ed in IO a tenere altri Olio on4e , 0/^*2»;^ Bagni ancora adoperavansi, e goccia a cia Gutto , delle quali sorti ^ detti che , o Gotto venne chiamato vasi questa Stanza in gran di ne va magnificamente adorna, e ricca. Per cuni questi dei più di 5 copia altro al- ne riportò ragguardevoli Monsignor Giovambatista celebratissimo nei a goc- dallo spargerlo Passeri , il co- me si osserva nelle Tav. XXXf^, XXXFL XXXFIL XLllL e XLIK del Voi I. De Piduris Etruscorum in vasculis come pure uno ; CLXIL ancora Mus. dal Etrus. Signor Principe con moki Roma in acquistata fu pubblicato come quali vasi acquistati furono, i Napoli in L Gori nel Tern. dal chiarissimo ne trova se altri, ricca la serie Statue, ed Inscrizioni in occasione, che egii per a viaggiare massime per la fu in Firenze ì sopraddetti le Toscana , arrivare cospicue Città fino ali* , il ebbe , al delle portò dell' Italia, ce e , lo riferiscono e Monsignor vedendo- secondo dei quali improvviso si come anno 1750. in cui Anton Francesco Gori cipio della Dedica, che fece del dell' come apertamente Gio. Batista Passeri selo più Tab, vi dissi> a dire nel prin- suddetto Personaggio Tom, III, del Tesoro dei Dittici, Opera postu- questo Museo, detto Signor Principe pubblicò un eruditissimo Ragionamento con dedicato Suarnacci al « Padre le stampe di dell' Italica Firenze Istoria 1* anno 1781. j Monsignore Mari» ir ma Goriana tlapsìs , Pisaurum modo, sed in meam doviiim in , miìàque non occur- , , meum, meam patriam , adveniens innotuisse, ut me compkcti , , a facie et coram cognosceré optares, ìaresque meos salutare Il pitta- Siciliae Urbes, summo Firo ut praeter Siculum cult issi mas que inscio, prorepsisse; tibique convC' improviso ex Patriae mene etiavi ignotum rei Fretiim in spendìdissiinas me divertisses , annii Iguati Prìnceps mediocriter ohstupuit nonien nisseSj non ham , Itinere Italico in caussa stiidioriim adsiimpserns , fiorenti ssìme risses Qjium : quod . Gorì poi riferisce quanto appresso nella De- dica del Voi. VI. delle Simbole Letterarie fatta Ur- detto Sig. Principe. Te cekhriores omnes Italtae hes elapso Anno Sacro lustrantem Jubilaeì €ti copiosam cum liiccin voluptate encomiare il Museo luì aevi E , gloria praestanda et novi, effundentem compkxi ^c. di , più così vetusti insignioribus pereximio erudìtìonis sculis pictis tam marmoreis, tam magna piane gemmis, omni demuni copia , Museurtt riferisce. presertim patriis adparatu refertum ornatumque antiquis phirimis inscriptis lapidibus simulacrisque fa- summa animi et oltre passando ad. monimentis elegantioribus , ubiqiis et ad maxima quae- tuae erudìtionis, ac eultissimi ìngenìt que prò lìtterarum incremento , al acreis lucernis , fictìlìbus , , » statuis, va» numismatis rariore, ac beatiore Scìentiae Jutì» quariae suppelleciiìe ditissimum, ac celeberrimum. Il Cav, Hamilton ne riporta diversi, come potrete riscontrare* Il Ma ritornando prima Camera sta al Maseo, nostro quattro lunghi Stipi tutto ciò sì veggo alquanto i per terra Ma . imbarazzato non , che classarvele oh qui potere a gran quantità, e diversità di cose la descrivervele sa conserva in si che potrebbesi ritro- , vare in un' officina di lavori di che mi entra da qite* si seconda, ove nella alla rinfu^ per materia materia! Con tutto questo sarà d'uopo seguitare meglio che potrò che Voti diversi se Deità tszQ mano resta a 5 , ed , la Donarj ritrovati Stati Descrizione. Nel primo Stipo, diritta alcuni non ed , alerò , Anatheniata fatti a diverdì Camerina in parte in mano una Porchetta da la quale abbastanza è nella Sicilia pure differenti come ancora altri noto si Maschere istessa lunghissimi Stipi ricchi differenti , che culto, il conservano nel pezzi di Indi in questa sopra Cerere sacrificarsi a in Catania, Stipo dissotterrati di che portano e si , del- aveva « Voti Altri cioè buon è vederne un si diverse l'una dall'altra, in versi. e parte , che rappresentano Vergini ornate con Abiti Sacerdotali, mero contiene, che si ancora rappresentanti varie Centorbi: e qui piacevol cosa numero il con più un sceniche creta , Stanza quanto , cioè con lavori semplici , o tcatra!:, utensili di quattrocento Lucerne tutte altre buon nu- veggono si mai contro di cose in altre se di- due fittili » stesse con In» scrizioni con Figure , e alcune altre , loro bizzar- di ramente adorne. Molte poi sono Cristiane, ed una ne conserva ritrovata insieme col Corpo se Vittorio, siccome si ricava dalla sua autentica . Tutte cioè a due , a tre, queste Lucerne sono a più lumi e fino a otto terculi e dieci , alcuni , una nologico mesi cuni la nomi i a Vi di piosa è trastulli , P. ufizio con fittilario sono ordine cro- che in al- presedevano per , Antiquarj son chiamate Fìgulìnae grandezza particolar piia i sono Urne , . In , diversi in e di figura singo- che vi esistono dei quali se di varie cinerarie, e grandezze , e tra , Vasi sacri- buon numero sono i puerili questi alcuni Bu- ne legge un' erudita Lettera del Ancpn Maria Lupi riportata Letteraria di Sicilia pag. poi danno ci aventi simili, erudizione 1' . e domestici , rattini per Serie di altri Vasi la quali ficiali Consoli, con più Embrici, e Tegole diverse. Bellissima, e co- lare in dei varj di loro della veggono ancora molte impronte si Mattoni notizia differenti Prefetti, dei tale qual cosa dagli Chronologìcae conservano molti La» danno quali le poiché , si , Manichi, Diote, e greche, stimabilissime Vi nomi i bella serie di Inscrizioni . quali dei epoca, con avere San di 51. Tom. nel e seg. Signor Principe pubblicò con I. Scoria Posteriormente stempe di Fi- renze l'anno 1781. un erudito Ragionamento sopra il le 1-4 gii antichi ornamenti, e diversi sono riportati Bambini, dove ne trastulli de' più tavole in rame in Sonovi ancora molti Animali di fiato fischiano e varj , che per quanto in se momento, Non è par altro da diversi pezzi ^a Stanza, carico ta Guza, e , che quale in alcuni Villaggi Ko a pigliar 1' questo Cavallo acqua , il di prender 1' , passeggio per Camera, ove con bell'ordine il Principiando da primo Stipo ammiranfi di Falli, non colla ; onde da acqua anti- . le quali Museo, tralascio vi dirò, si conserva in va- , ed destra, nel Latine di bel lavoro, e piccola grandezza o Fascini, o Voti mano , Figure rappresentanti Deità, diverse, Egizie, Etrusche e uso grandi Stipi una ricca ferie di Metalli antichi altre particolarità. di questa Stanza avvi V ingresso in altra rj , come anche alla di cre- a guisa domandano che sinistra altri que- Cavallo di per loro Altre cose potrei descrivervi Seguitando però oltre . e Città di quest' Isola van- fuori qui a camente andavasi indietro, Qiiartara poco erudizione uno per parte, , di che ritrovansi in trae un' idea si dell' un piccol Vasi Siciliani i seco tralasciare quisqtiilie due di sembrino cose portan parlare di di giuochi fanciulleschi altri stessi tuttavolta per mezzo che , . fatti monetar], essendovi l'Asse, e Un . ricco numero di a Priapo. Diversi Pesi il Semisse, ed uno Siciliano, che pesa once quindici, ed è altri, il ed mezzo 15 Rotolo avendo da una parte , e cria, un Tridente. Fra questi dall'altra noverar si può eziandio un Romano da Roma, donde venne rappresenta una mano. Al simbolo dì il Pesi an- che stadera iJ nome Ro- di basso poi di questo Stipo, oltre varj pez- antichità veggono zi d' di Statue gigantesche, che decorano si indi seguitando mani alcune e piedi , raedej>imo. il che resta all'altro Stipo, te sinistra, trovansi alquante zo Trina, dalla par- Lucerne antiche di bron- una particolar forma; etra esse una se ne di £ di- Ma- stingue di maggior pregio, che rappresenta una schera, che aprendola, forma, volendo, due Lucerne. Passato questo Armadio, altro ben lungo ne se- gue, che quello dirimpetto, fa simetria a ricco an- cor esso dì molte altre Figure di varie Deità, cerdoti la e Camilli e Gladiatori, , distinguendosi , quantità di questi bronzi un Mercurio lo alti un braccio, ed un basto e così alcune piccole Veneri chetto vi partenenti sì osserva una ai sacrifizi, delle quali alcune poli , Secespìte * Un , . Ligule , altro consimile fu stato dal Signor Principe» tra ed un ApolCesare, Sotto poi in altro Palserie di cose ap- sarebbero Are, e Patere, manico col , Giulio di numerosa come Sa- , ed altre Prefericuli , senza , Sim- pezzi di Tri- ritrovato in Sicilia, e acqui- i6 i podi, Candelabri, manichi di Patere terminanti in testa d'Ariete, e simili che tutte insieme sono di sommo Né pregio. vi , desiderano si una da Ba- utensili gni, con>e Strigili, ed uno Specchio di metallo bicante, e molti ed Aciis crìnaks Discernicula , da Stili muliebri arnesi tanto scrivere , come sarebbero , essendovi anco bronzo di al- che , d' moki avorio • Similmente sono in questi Stipi molti vasi, ed amdi vetro polle serviti a differenti appresso usi gli antichi Qi-iindi passando ad altro Stipo, vi sono riposti molti lavori curiosi dei vecchi tempi * e dei secoli bassi, fra i quali è cisione antica in degna nere. Lasciati questi vi signatorj ex aere , Sigilli litterìs fittili, ed cano Armillc, e altre nicae € il ammirata un'in- rappresentante una altri detti insculpta, co* quali od altra per ferenti sorte, , veggono appresso si nì costumavano di sigillare lettili, di essere madreperla , Anelli Jposphragismatcì g,li o bollare quotidiano uso. antichi Roma,- suppel- le loro Non vi man- Collane, Catenelle, e Fibbie di dif- vendendosene alcune cum acu ductiiUy cum acu pendala^ altre poi sono ìncrustatae y e $corgeado§ene due di una foggia , Ve- assai fco- vaga^ rara. Molte ** Questi ora son collocati a suo luogo separati dalle » Stanze del Eronzi 9 e 17 Molte Chiavi vi bizzarro ingegno tine le quali , ad cioè , aprire servivano a due usi , a sigillare e , di pet- di quelle dette Claves anu- secondo alcuni , Jmphitr. act, 2. vi ed una che lo ha a guisa Tra queste ve sono . latae veggono antiche , si alcune con Quindi . Plauto in 2. parla di questa sorta di Chia- se. cioè , j^n etìam ìd creàis. Quam E in hac Cìstula suo signo obsignata ferunt . Marziale: ì^unc sìgnat Dopo Annulus lagenam meus. questo terzo Stipo pieno quanto mai di novero scelto versi ; molti di . ne segue altri metalli antichi Donarj, d'Animali, e Campanelli antichi strumenti da sacrifizio , , il d' , uno cioè di , Aghi quarto Uccelli di- In- crinali , Scuri di varia foggia , e cir- ca a otto di pietra, che molto rare sono per l'eru- dizione. Cuspidi saette di di diverse forme, e da Vi dieci punte di Lance, od Aste tutte di bronzo. è pure Vomere un piccolo quale ne parlai del cilia y e Turchia nelle a antico, ed uno Stimolo, mie Lettere diversi Jmicì sono poi molte Plurabate sopra parte. Sopra scrìtte di marmo Lidio, o di smisurata grandezza, che è sia Toscana in le quali cinquanta Pesi pubblici dalla Si- ne . Vi scrissi antichi, a tutti Serpentino, essendovene uno il Centupodio antico, pesando da libbre cento 5 e due ve ne sono , che i8 pesano dieci libbre, in uno dei quali, la nota si legge Romana X. determinativa un EX. AVCT. VRB. V. oltre peso, vi sirail IVNZ. RVSTICI. PRAEF. Q. C. scnovlil Bilibbre, la Libbra, Semis- il ed altri minuti pesi suddivisione dei primi. se , si osservano piombo molti pezzi un palmo di plumbei , mezzo di e , diametro Bute- di Ampolle piccola Patera di bronzo, e due stata ed ancora una nella quale eranvi ossa bruciate, , Vi ed un' Urna di ritrovata in Sicilia in un Territorio detto ra l'avei: vetro di turchino alquanto schiacciate, della qual forma così ne Tom, parla Sua Eccellenza in una lettera inclusa nel IL pag^ 24. ria di Sicilia ,, poste „ di miele ,, Ja „ presse, 5, quali le ,, Ampolle ( rogo piene forse ne] e d' olio , veemenza delle come costanza della sopraddetta Istoria Lettera- e seg. si , fiamme questa di balsami 5, bra che di esse abbia parlato 5, Gio. 5, bligazioni per 3, nel passare j, che mostrommi Battista „ vendo j, rontico descritte Passeri da Pesaro le , sue celebre il cui dove che è stampato al- accresce meco dimora egli , ob= usato e per- antichità ) scri- Ampolle nel Monsignor professo delle raccolte tali vetro due Ampolle, e sem- V accoglimento cortese egli dell'uso di , ( a vino^ pasta: cir- che a dir vero molto rarità le il fossero di molle , !di , state entrambe com- sono , 5, di essendo non reggendo e se state è ) ///. nel suo Achi- Fol. del MiiSo »9 35 Etrus. al f. ,y Vasa vero, tur, in ipsum rogiim injecta „ linqiiebantur „ avibusta ,, sauri in ,, dam „ ìgnis compresserat 5, stinae vitreae in cinerario i lamina alti tre, e un terzo, tro Sarcofagi cia repertae di di molte chio pur di si ut viae creta cose ita pri- „ . richia- , uno, e lunghi braccia ritrovati in Centorbi, e quat- ritrovati in uno, e mezzo, avendo poi simile qiias , Sepolcri, due dei alcuni braccia stati altre Camerina due sono lunghi braccia quattro, e essi , Jmpullae quae- et quasi liquaverat , mato essendo a parlarvi di quodam re- saepe defluentis imaginem. aìiquam servcnt formae . Adservantur Pi" . B avari a Museo Nobilium de erant ut ita scpeiiebantur secus cineres Passerò sotto silenzio quali flammìs comburenda , extincto, ipsoque , termini questi ut a libamìna mortuìs vimìstraban- quibiis ,, , con 37. spiegandosi il , e di /arghi brac- loro respettivo coper- creta formato a padiglione . Un altro osserva ritrovato a Maccari, Feudo dej Signor Principe. Ma sono ja i facendo ritorno quantità te del bronzi di questa Stanza medesimi collocati fra di loro alquanto , come pure segue Camere: quando però un ai Museo altro , a tutti luogo nelle altre sarà perfezionata ì fitti per divisatevi V altra par- suddetti pezzi verrà assegnato particolare, e spazioso acciò meglio pestino osservati Or vedete qual distinto merito possa avere un B s so tal Museo dal fin qui notatovi; non consiste qui tatto e pure Passiamo adunque adesso a glie coniate in come delle quali è varj serie oro Gemme che le intagliate, e dei Cammei, ove sono , compongono. Primieramente perle, distribuiti loro le sic- : diverse quella dell* metallo d'ogni grandezza, principiando Imperiali in da Pompeo fino a Manuel Comneno, sono di Meda- parlare delle o Medaglieri secondo , credereste? argento, e in bronzo in una Stanza destinata Armadj , ì) pregio del medesimo. il quattromila che sono circa cinquecento, senza a trecento Romane, volgarmente l'altre numiero in d'argento, L'altra serie delle Famiglie . detta delle Consolari ( mag- la gior parte delle quali è d'argento) fi in tutto il mero di quella delle Provincie Imperiali, Greche, e Latine, circa a mille. Segue in Colonie dtlle quali se ne conta fino vi si osserva quella dei diversi tre Provincie mabile si è , che Re io tralascio di una raccolta di annoverarvele Medaglioni Romani due Centauri con varj accompagnano Vi lismani e di al= di Sti- . fra i , Marco Aurelio primo posto, che ha un rovescio con un Carro il tirato da lo nelle a trecento. Indi della Siria, quali uno bellissimo, e molto raro tiene luogo terzo nu' , si , Satiri all' intorno che , rappresentando un trionfo di Bacco. conserva pure non piccolo numero di Ta- alcuni Ebraici , altri Arabi , ed Etruschi essendovene eziandio uno Araba molto grande . , Di sommo pregio daglie, e <3el è si Piombi al pure una raccolta numero Concilio di Basilea, sopra del quale anco Opuscoli Siciliani gillo Fiorentino , luce, che Lodovico Alemanni XXIF, Seguitando l' Arabe Cap. Sigilli celebre nostro Let- ed in appresso 14. de' secoli bassi ordine del Medagliere vi di si ammira- vetro di differenti colori, e alcune state ritrovate in raccolta delle il parlò nella Vita del Beato I Lib. de' suoi no molte Tessere vede si comune amico Signor nostro e Domenico Maria Man ni ne nel Tom. Signor Prin- essendo del tutto simile a quel Si- , pure di Basilea, del quale terato il Tom, XIF. pag. 209. e segg. degli nel inserita uno fra' quali di settanta, cipe una erudita lettera diede in Me- ^1 diverse Monete Sicilia. Ricchissima si Siciliane, che sorpassano il è la nu- mero di millecinqueceto, avendovene molte in oro, e in argento. Indi ne segue Monete, di cento di varie una buona serie al numero e Pesi monetali, la mag?;ior parte di argento; vedendosi in fine una serie non piccola di Monete della delle Città, Magna ed Isole greche, con più quelle Grecia, che sono dugento. In altro dagliere poi sonovi collocati di varj Pontefici . di censessanta dei E di i pregio medesimi ti altri fra questi Medaglioni in argento sommo la raccolta si in metailo, ciamento daEleuterio Papa fino Me- a è che ha comin. Clemente XflI. Mol- ve ne sono di Cardinali, Arcivescovi, Vescovi, ed Eccieiiastici i più illuscri. In buca numero 2a sono si quelli di varj Imperatori mo J. fino I. Dacier, tutti raccolta mero li ; Conti , numero , illustri nelle anno 500. fino collezione di fino ad In Dogi i al di altresì in nu- moki di diversi e Generali , ; e Arti, e nelle Scien- in argento, e in oro Venezia principiando dì d' oggi. di di quattordici quel- e Marchesi vedendosi anco una serie di quasi tutti tempo Medici casa Farnese: seguitandone Duchi a Grande. Copiosa è il e in d'Uomini, e Donne ze: Inghilterra da Gugliel- dei Medaglioni della della casa , e stimabile assai ; che fiorirono illustri, di ottantasei Principi Re Re presente, Opera tutta del Signor come pure quella del medesimo autore di Lodovico XIV. detto la d* e al Uomini gli Re compita dei è la serie , Come dall' pure una ricca Monete Turche principiando da Osman I. Habdulhamid presente Regnante, merito non inferiore fine di è la ricchis- si sima raccolta delle Monete, ch'ebbero corso nei secoli bassi , sposte con diversi Paesi di ordine corrono più, non , alfabetico le quali renti di molte fino ad oggi , e Città , che dell* Italia presente al , di- non sono proseguite con quelle cor- altre Città dell' Italia , e de/I' Europa essendo in numero di millecinquecento: tralasciando di dirvi MeJaglic-re una bellissima serie di rappres:.n:anti le Signor Principe , Persone questo istesso esistere- in illustri scolpite in Cammei moderni Prosapia della conchiglie , dei che traggo* ho Roberto Paterno infino principio da loro il che ascendono a più di centoventi. superstiti, In un terzo Medagliere poi vi ha di molte ai la serie oro in dell'Imperio Orientale, ed appresso Monete una ricca raccolta di varj Medaglioni parimente inoro, fra Carlo V. Re ù legge li la d' di una grandezza singolarissima di Aragona, ove in giro del medesimo seguente Inscrizione, essendovi espressa V. e di detto Carlo figura dr^ uno quali i Giovanna della quella ma- sua IOANA. ET. KAROLVS REGES TRVNFATORE3 ET KATOLI- , AKAGONVM CIS. 1528. ìNel rovescio poi, ove nel mezzo l'Arme dei Re d'Aragona, vi si ci è legge un'altra In- IOANA ET KAROLVS ElVS FILVS PRIMO GENITVS DEI. GRACIA. RX. scrizione , cioè ARAGONVM . Eccita maraviglia una sceltissima serie di tne intagliate, e di lavoro singolare, con inscrizioni greche, ed tutto sopra seicento ornamento tichi a questo Cammei . Ed che sono in latine, Museo un buon numero glio anche d'ogni sorta di giore compartiscono assai delle quali è finalmente di un grande singolari, e di Avete dunque avuto al fin sommo qui un il Ma di an- pregio. breve raggua- Monete, che Museo. che io passi a descrivervi turale. altre Gem- lustro tempo Gabinetto mag- è ornai, d' Istoria Na- *5 DESCRIZIONE DEL GABINETTO ISTORIA NATURALE. D' VEnghiamo ria adesso a parlare del Gabinetto d' Tsto* Naturale, che si conserva nel Palazzo me- desimo di Sua Eccellenza, annesso tiquaria la . Condur vi seconda, ove stanza scrittivi lavori di desima pertanto stanze le quali j sì conservano varj ha l'ingresso in cinque comunicano ridore delle statue, e de* si d' An- dei de- me- cotta. Alla destra della terra si Museo al dovete adunque col pensiero nel* laterali principale Cor- altresì col marmi. Nella prima di esse osserva in grandi Artnadj di' noce magnificamente lavorali, e con tutti con dei ordine, e simetria disposti, cristalli , quanto mai E nare di diverse produzioni marine. dalla parte sinistra Echini diversi, Spataghi Indi si , e si cioè d'Istrici ammira una di Ovarj colle loro , cominciando ricca di chiusi è potuto adu- si raccolta di Mamellarj spine , di ben lunghe. presenta V innumerabile raccolta de' Testacei te Mari, e specialmente molti di diversi collocati culi cinque in loro classi secondo la vasti forma Stipi Mari de* e figura di essi , per divisi , le vale a , non Turbinati, Bivalvi dire Testacei, Univalvi Si° soli, Univalvi Turbinati: vedendosi poi uno studio di minutissime Conchiglie con diverse macchie, e colori che fan pio osserv.andovisi , tili, e Piatti ta loro vaga comparsa la , le Trombe, detti in quantità e così dalla vedute col microscoi Buccini Elmi, e gli forma , e , Cucchiari, e i e figura loro per verità molto rara, e di gran pregio E lunque Gabinetto d'Istoria Naturale. tempo ro che avendo fa , Principe trasmesso in dono maso Hollis Inglese questo qua- in è vé- tanto generoso Signor uno studiolo molto ricco mili Conchiglie, produzioni di i raccoi« ; Signor Cavaliere al Nau- i Tomdi si- questi mari, fu tanto apprezzato da detto Cavaliere, che per maggiormente conservare no , la memoria dei stimò proprio trasmetterlo scrivendo il seguente Biglietto j donatore al Museo , e del do- Britannico che tradotto dall' j In- glese dice: „ Tommaso presentare Hollis, è ansioso Museo di aver 1' onore una raccolta di „ dì ,, Conchiglie „ Principe di Biscari di Catania nell'Isola di Sicilia j, unita ad un Medaglione di quel compitissimo ,, egregio Principe. Egli è un , al che gli è Britannico stata mandata dal Signor , ed gran Protettore per 2/ Nazioni Viaggianti delle nostre tre j, i j, gli uomini dotti e per tutti , e intellisenti. j Mali Gali, 29. Jgosto 1-^66, L* Accademia poi molto gradendo un rispose nella seguente maniera per gretario mezzo tal dono del suo Se- , 3, „ Venjo comandato dall' esistente Società del Museo Britannico di significarvi che ha ricevu» „ to „ „ del „ e di ringraziarvi da parte sua per le , il prezioso, e stimabile presente della Medaglia Signor Principe che di Conchiglie, Dal Museo di Biscarì, e compiaciuto mandarle^ vi siete Britannico li gano stimate ma il Naton Segretario. si diversi colori, rossi larj , articolati , Amico carissimo nostro racconto. colta di Coralli vi *, , quanto ven- produzioni dalle genti più culte> simili seguitiamo , medesime 29. Jgosto i'j66, 3, Voi ben vedete Gabinetto del , presenta ; Una sontuosa rac- divisa in più classi, di giallicci, bianchi, e neri, stel. fistolosi , di sei , ed otto palmi di estensione, Millepore, M-ìdrepore, Retepore, e Co- ralloidi tofìti . Fuchi diversi , grandezza Pori Cervini di particolare Mercati in nate sopra diverse le , Metallotheca ed , eterogenei pezzi , fuscelli e , Dioscoride cose simili altre piante come lo Spugne ^ Oltre di . ài varie specie, ne' quali sono attaccate dell'Ostriche, fnar]ni. i Vi sono ancora quali bello si , sono vasi ài canne, Alcioni di gii Corpi estranei, Vermetti e dèi molti Pesci curiosi, e rari, fra vedere -è curiose corde, ciò dd plocomas Isidis creta, legni, carboni, ossa diverse, Lr- , Pesce volante detto Ron- il Rondine; dinella, perchè è simile noso, e tanti altri de' quali parla alla il Pesce Aldrovandi 1' . spi', Denta- ture vi sono non che di varj Pesci di questi Mari ma ancora di marini, e INIostri fra essi una testa di Pesce Cane co' denti a sette ordini, detti volgarmente Lingue dì S. Paolo attribuite roro non sono , Malta in come oggi Lamia, o Carcarie, o sentano pure alcuni li per alle quali , e altrove , ; , ste, ti le altri zionare seguono Sqaille, Crostacei le classi i come ancora in line Granchi si altro la gli di'-ersi, ha potuto diverse di Vi si pre- e molte Ossa ammirabi- molte specie, e non vi manca Ne ma che di altri simili Pesci. diverse sorte óì Pesci assai curiose Medufae. , è pur noto, se non denti di Cranj r enorme mole tante prerogative fu. ; Ovaje di dell' Stelle Stella marine dì detta Astachi, i le Caput Locu- Ragni, e quan- acquistare per perfe- simili prodotti 3 le quali cose unite tutte insieme e per colori letto e , tatori per , e pascolo , Venendo conserva partiene ciò un di seconda che uno e colore, , Stanca , è , quale dei quali il si ap- vano gene- e di Cristalli di , che mostra tutto che è un Cristallo mon- ma il più vago suo diafano sparso di quan- macchie dorate. Seguono tità di di- che una gran quantità am- , tano, di peso circa a trenta libbre; sì nella Storia Naturale terrestre alla mirasi di Pietre nobili re non piccolo studio tale . alla vi parteciperò , diversa varietà, e disposizione recano agli spet- la bella e amatori la Pietre le Dendro* fore, e quelle che rappresentano Paesini, e molte ve. ne sono Qui tania , altresì colori di varj gionati Toscana della nostra , la , dà luogo a molti pezzi si quale trova si scaricato nel golfo di nienti dalle grandi nei , e sopra di cui le il Fiume Simeto ha sue piene, prove- allora rigetta vi mare so- il , o sia Am- ed apprezzata, della qua- V ammirazione demica Lezione Non Città lavori in questa che sono Ambra spiaggia di Ca- la quantità di Succino molto stimata, le bellissimi , tal. piogge; pra questa spiaggia no verso accadendo questo allorché bra gialla d' en trovi diversi corpi estranei impri- istessa Città di se ne fan» moiri popoli estra- mandai già una mia Acca* . tenue è lo studio dei Marmi collocati ii^ ^ue grandi Tavole, mostrandosi circa a cerno Pietre dure numero gran raccolta di e , di Pietre tenere una in la serie è un egual nel!' altra vi o siano Marmi , Agate, e di una ed , di Diaspri, e di altre Pietre orientali con macchie capricciose disposte la parte forma per fine in a corone di questa classe vi sono i precarie e ; più bizzarri maggior Stalattiti, e Sta- lagmiti, detti Lambichi dai Siciliani» Ne vengono Miniere le della Sicilia, e restiere. Zolfi, Sali, Bicumi, antacide alcaliche , , foliate Olei diverse auree, argentee, ferree, saponaree , e specolari, Boli, Bezoari, Carboni fossili. Vi sono Nummi Marcassite luoghi. Ammiransi con pregne uno , sono quali oltre il verse , sommo piombo, stagno di straordinario Smeriglio nuova Spagna della novero di Crisocolla 1' ultimo Fosfori ec. , o siano e di altri piacere molte Pietre di Marcassite e di ornamento diverse, semimetalli altri questa di di , i Camera, contenere una numerosissima raccolta di die bizzarre Lave vomitate monte Etna, osservandovìsi anco niaci, Zolfi, Bitumi, Pomici , biose, e Pietre de! medesimo visi cioè rame, ed argento, ed , , , Talchi comuni, diabolici. Pietre quadrate, cubiche Terre minerali. Arene , molte fo- anco molte boli, e di altri altre Lave, Vulcani. e più in i varj tempi dal Sali ammo- Arene, e Terre sab° monte di , annoverando- Lipari, di Scrom^ 38 Entrandosi Stanza terza nella marine de' Monti varie Pietrificazioni incontrano le s' di quest'Isola, e specialmente di quella di Melitello Faldemone^ con essercene molte venute da paesi forestieri per rabili cie dire così e grandezza , Lamie, e delle , di sono , di Elefanti mali terrestri; Coralli Vana i speculazione cere alle persone di saggia Filosofia e , Legni , gusto, e dallo. coltivatori della o fatta , , uccelli di animali, Coccodrilli, di simil gU come quarta Stanza trovansi sarebbero Rostri singolari altri ani- di descritti e Frutti impietri- veri avanzi di alcuni Animali forestieri ed essendovi an- , che recano non piccolo pia- Indi passandosi nella versi Ossa le , Denti varj anche diversi ec. e tante altre cose ti, Pesci i Mostri marini cora delle Ossa Scilla Conchiglie di ogni spe- le non pochi ancor altri Innume» . e curiosi , Corna Armadilli, , di di- Camaleonti, con una numerosa serie dì Scheletri di varj uccelli, diligentemente fatti, e spe- che contribuir potreb- cialmente di alcuni aquatici, bero ad ornare , la Ornitologia degli Scrittori Armadio separato sono pure in uno Mostri 1' maggior parte animali di Qui . racchiusi , ed più alcuni umani. Vi sono Vitelli con due teste, ed Agnelli taccati insieme con un sol un Uccello trirostrato di , Ù altri, capo , , o a at- un Cane a due pietre becchi , e taa- che ometto trascriverv^gli , ed enuraerarvegli 3» ad uno ad uno per non tenervi più su macerie» tali Piacevole a vedersi è una serie di varie produzioni vegetabili dell'America, e di molte Indie come pure molte manifatture ; bricati cellane ncir Asia , un buon numero ; parti dell* drappi fab- di Por- di bellissime e di Buccheri; Strumenti diversi, cose di ogni singolarità, e bellezza. e simili Vaga si cora un' altra serie di Abbigliamenti diversi, è an- mag- la gior parte muliebri dei secoli passati, e di una particolar foggia sono Sono , e molti seppe ottici altre cose lavorati Don fu dal del glia, ed meritò T applauso si Signor Principe, alla di lui Filosofia alla Signori, e Personaggi di tanti illustri che , appartenenti mentale, talmentechè mente grandi Stipi ec. cui cams Giu- un Busto, acciò , , e speri- universae special- acccptusque erat^ , morte fecegli anche fare memoria, come in , molti Strumenti matemati- conservansi altri tre Scarpe, Ferro Catanese peritissimo in simili lavori in tante le diverse Camice, quinta Stanza nella vino de* quali ci le restasse de! una Meda- medesimo viva quegli che contribuì molto alia per- fezione del Canocchiale, e del Microscopio. Si presentano alla vista nel te rarità dei visi tempi mezzani cose di buon gusto , , secondo Stipo mol- e moderni e di fino , ammirando» lavora , e varie manifatture, e cento altre bagattelle curiose. Final- mente ne viene il terzo Stipo ricco di differenti Armi 3S Armi bianche, no più in uso; te Armature bellici, osservandosi in un' altra di i Antiquaria rale tori , più sorte, e varj altri so- Camera molInstrumenti che hanno in se del merito grande. Rimettendo siderare non e da fuoco, e che in oggi in ultimo in voi caro pregj distintissimi non tanto' del che , servendo questo Gabinetto di il rammentarvi intraprendono apposta ammirarne conoscere Amico le le rarità, e il di con- Museo d' Istoria d' Natu- che molti Viaggia- viaggio della Sicilia per molto più per personalmente prerogative di questo Nobilissimo Signor Principe mio Mecenate, e Protettore, ottimo Fau- tore delle Arti, e delle Scienze, e molto benemerito della Repubblica Letteraria. Con che resto ec. 5S LETTERA Del- Reverendissimo Padre Cherìco Regolare , Don Paolo Maria Paciaudì a Sua Eccellenza scrìtta Ignazio Paterno Castello , Principe aveva richiesto daglia iul -per l' Museo di medesimo il Accademia esso d' di Biscari, il i?nmaginare una Pastori dei Signor il Signor Principe Etnèi quale Me^ stabilita . ECCELLENZA, JLJfEBBO re ai Padre Scutellari l'onore, ed injjieme di servire Genio al delle piace» il Lettere , che pare abbia scelto suo felice soggiorno presso Vostra Eccellenza, e modo a inedita al tempo adoperarmi per alena istesso render viepiù celebrata T Accademia di stabilire nel , eh' ella suo Palazzo. Questa nobilissima adunanza, collocata vicino a un sì ricco, e moltiplice e munificenza Casa in raccolto, Museo, renderà Catania, qual fa già di Cicerone quella se nelle Verrine: di in Gaio Eio Dsmus , per di lei studio, sicurameute la Messina tempi ai sua della quale ei scris- erat non domino C 3 ma^is orna- 3^ mento quam Cìvhati y dappoiché abbondavano , Signa pulcherrima^ summo che non solo V finiti, summa artificio, monumenti erano per ogni parte quali ì pur è hominem nobilitate', egregj, e sì Possessore, siccome illustre ingeniosum in essa atque , intelligentem chiunque vi approdava, dckctare possenù. Per cosa riconosco, che adempiendo io Vostra Eccellenza fattomi partecipare ella ma , qual la comando il dal riferito di mio Correligioso d'immaginare, e disegnare una Medaglia, quale serva di Divisa la cosa, che a me avermi prescelto per dire desiderio il virla il , tale , ricercare il e abbozzato e laude è per procac- primo luogo ringraziarla impresa, e me si ; facilmente nel si rende, ne, e il il a gra* quale però me ella dell'arte, sostituiranno , è Institutore. stato che poi quando la e mi lusin- delle figure, de' simboli, sito, l'utilità, lo splendore dell' ser- non de- delle leg- degli eserghi tutto concorra a dichiarare merito di poteva. Medaglia incontri approvazione. Spero go, che l'accordo prego la Disegno, che da tutte le proporzioni da un Pittore sono per far , con cui mi sono accinto per Eccole pertanto ve in meglio, che per concepito Accademia nome, stesso Debbo dunque ciare. all' il fi- dell'Accademia, DIRITTO una Instituzione Trattandosi di e delle rali, sario che , fregiare Medaglia la Nume di , tutelare dell' Arti jBgiare questa , mia nerva e , . Neil' cf- bronzo di nella , che ia pos- la Civetta' destra che Cicerone con nel Medaglia holla la ingegni Dea Siciliani, poggiata, Ma mente il ÌttÌ come Tpf<rh disse, e di Però dove . in piedi, in cura i holla collocata su il io la nella per varietà di disegno. simbolo ìcrri/\x.vla, fervidi ec- un masso, della Trinacrìat sopra tre iati ap' cantò Dionigi Periegeta. poiché non pareva questo individuare total- luogo del novello Ateneo, mi é venuto in pensiero di porre to ritta questa dentro cui ho finto scolpito 7rMvpyf(np ripose posta a sedere perchè sappiasi aver celsi Sta- tanta religione conservava, Campidoglio Statuetta rappresenta E la copia di quella bella immagine di Mi- sia che poi nata sempre riputata fu Io ho bastevoli conghietture per credere che tuetta , 3. Divinità mi son proposto per modello Minerva, tenente di Dea delle Scienze e , una elegantissima Statuetta seggo primo luogo in dappoiché questa Giove Egioco libe- mi è sembrato neces- comparisse Minerva mente dalla colte Discipline, Arti dell' al di dietro un Semibusto quadra- forma greca rappresentante siccome indìcan le parole nel l'Eroe Catanese, Ceppo , che il sostic- S3 se, scolpite XAPONAAS. solo lo accompagna che eziandio Greci dai ho qtil ornamento, o simbolo, che Volato pingere con quel!' non quale Caronda II nelle Monete e da tutti , Catanesi ma , Orientali gli è stato determinato a significare Sapienza, Potenza, DiYÌnìtà dire vale, a , Aminone Corna Arietìne colle o , Autore di . Francese Padre Jacopo Martin Benedettino Il sia di ma uomo parecchi libri, te, che mai sia comparso tere, ha preteso, che nella più str^.vagan- il Repubblica delle Let- Corna, onde veggiam orna- le te le teste degli Eroi, fosser gli stessi capelli a quella foggia raccolti , e composti, e acconciatura tale venisse usata dagli uomini molli, ed effeminati. Può essere, che così accadesse ai tempi dello Scoliaste di Omero, e di Polluce, ch'egli cita, numero traddire a un teriori , quali i ci infinito di rendon certi , pere , chiari che SéAcvxcv ì quali Re con T^ v.'ia co- ó dagU erano per raro di Libanio rtfj.^ci itzdvi XEPATA rono Selene divisa tal sa- Così gli Antioche- e per fortissime imprese. ni al riferire sarebbe con- Scrittori Greci an- stantemente appartenesse ad uomini, Dei vantavano origine, o ma yai}\:ivi ròv zitpctXvi TTpoO 6 uTii;', onora- Statua ài metallo , adattati-' E Ateneo afferma, che Ales^ Sandro portavale KnOctTrip 6 Qiog, come un Dio. dovi al capo Ora di le Ccrr.a . Caronda dice espressamente GiarablicOy ebbe usi Catenesi '<fae cnori uoìla Dhimr.r^az'wne gii Dunque anche per questo mente ^a saa ornamento di gli subiimissìma dottrina fornita, questo compete . Ella avrà le Corna Medaglie più comuni nelle no Taurine, o re imitare dove l' Caprine Immagin 5 ma giore sveltezza, e Alla dotta nobiltà di Caronda so- prodotta dal Gronovio , al dando ciò anche magdisegno. Minerva ho giudicato doversi accop- piare immediatamente Mercurio, siccome quella Divinità dio , che parmi potersi dire dell' Istoria Museo Naturale , sok presedere a)lo stu- , che forma una parte del Biscari, e formcralla similmente dell'Accade- mia. Per me riconosco coli' erudito re un solo, ed unico Mercurio le che osservato, creduto dì dove- io iio dì lui Corna sono Jyietiue le egualmente, che per titolo varietà delia favola abbiano a riunire in Egizia, im Focrmant e stimo , Assiria, e iunic- che tutte Greca si Che solo soggetto isterico. questo Dio inventor fosse di moltissime Scienze, ce V attcstano Erodoto liccrso ai re , , di lui libri né 'Clemente e Diodoro supposti Venendo più precisamente le no cose l-e che a al pensò il la che abbiamo che né Sanconi.i-tó- avean veduti , dagli Antichi le Ma . proposito nostro attribuivansi vegetazioni della Terra ni delle Piante, CIÒ lui , Alessandrino senza , tra , era- naturali produzio- moltiplicazione degli Animali. Tristano alludere A du3 Medaglie di AI- 40 bino impronta coli' Mercurio Hi e , colle leggende SAECULO FRUGIFERO, e SAECULO FOECUNDO. Forse a questo medesimo punto della Teologia Pagana appartiene Mercurio ne sopra di un globo, sta Conio di il Museo Etrusco, dove figura del la Atnaìtéa e colla colla sinistra la , destra tie- Face quali simboli viene indicato l'influsso, che gli credettero aver chi Natura . Ora prescegliere glia Preside no tutte queste riflessioni Mercurio per darlo la Terra, e il mi hanno fatto nella Accademici, che a rintracciare, e spiegare che Anti- sopra ogni produzione della lui a quegli co' , Mare le tante , Meda- nostra si applicheran- e varie cose, presentano tutto dì da con- templare. Ai Poeti poi, molli Platone, Figl/iiori quali i degli De!, come nell'Accademia la chla- divina ar- te del verso coltiveranno, avrei potuto assegnare nella Medaglia per loro qual vedesl ho Nume tutelare Ercole denari della Musagete, Pompdnia;ma famiglia questo preferito Apollo per maggior unità delle a cose nei . La Cetra armoniosa presiede, fu Apcllidoro dall' , tanta fu fra munione cui egli Muse alle un dono fattogli da Mercurio dopo Monte furto de' buoi nel cordemente per Autore Luciano , questi due de' fatti, il Cillenio, siccome hassi condegl' Inni Filostrato Dei e delle la , detti ed Omerici da Igino somiglianza, e . Anzi la co- memorande gesta, che ai 4T Pausania, furono in Olimpia su referlre di tare stesso xetì EpjUH }\v^a<; line , e . Miroi /2auóg io-riv A^TTcXÀcóuci , Mercurio dipinger però ivpiryy J'i , Koyoq poiché dicono , e femore Cetra a crine della pianta nudo come affatto Commodo, ma attribuire dai Mitologi IMonete greche, onde e , bensì bollo si come non in tanti quale appare in , Nerone, di e di sacra, lui in- Nel . di Giov^e, figliuol giù con un Manto, in che Mercurio Greci , né colla Feste muliebre nino Pio, e di Dopo . ^'IpolUne poi facesse la biondo Dio il i alcune Medaglie di Augusto, dal Kia.Scipa.c livcti ad Jpoì- ho voluto rappresentarlo monumenti Ep/M)?*" c'.oti descritte ) avvene una comune il Lacona, cinto zoii'a A'7roX'^auo<r. qncW Jra , Lira ventasse la iv ipig ayrai; avejne r^rov i^i al- dì ìcT 'E'XXrji'coi' ( altre veneraci un di che se di Anto- coperto gli suole vedesi in parecchie verifichino i versi di Pro- perzio, di Ovidio, e di Tibullo. 1 Pythius in ìonga carmina veste sonai 2 Tile caput 3 Ima Verrit Resta quale non reo , Jlavum, lauro Parnasside vinctu^, humum Tyrie saturata murice palld, videhatur talis illudere palla la ho . Leggenda , che gira io seguito ( è vero ) argenteo secolo , mentre o d' incorno, nelfi Autore ho- imitata dell' au- V inscri- 4^ zìone delle Medaglie di Costante, di Magnenzio, S. Flavio Giuliano, dove incomincia a comparire TEMFORUM REPARATIO FELIX mola Graziano di , Magno Massimo quando le Accademia, che 'esempi perchè nelle le il merito, ed o dì , nelle M^* , avremo noi fine dell' il è di riparare felicemente denza delle Lettere , ; parole sono veramente latine, e per altra parte esprimono chiaramente cene , Teodosio REPARATIO REIPUBLICAE. leggiamo quali di for^ la alla deca- dì valer- diiRcoltà non ce somministrano età anteriori Medaglie dei Cesari ? La cosa sembra- mi troppo evidente per non doverla giustificare con, più lungo ragionamento i ROVESCIO Altro non essendo una ben costituita Accademia, che un Letterario Certame ^ ove ognuno dell'ingegno 6uo fa gli pruova, non Emblemi dalle del sti ho voluto ricavare rovescio della nostra Medaglia, che Giuochi Ginnastici sa cotanto, e lodata i altronde greche Monete coniate in occasione de' celebra- tissimi tra d' varj , furonvi Sicilia e molti premj i Tripodi Nonno, Ateneo, e stimonianza la , ed , per cui , e ai i ancora. Certo sta che generosi Atleti Vasi Sifilino ce ne andò fasto- . propo- Esiodo, Pindaro ne fanno largamente Omero congiunse ambedue , te- questi jprémj un tempo àtesso ad cf'ome , Casi ai giuochi portatisi per Infinite Lebiti, i con una Palma, i Fasi, dire, cosi tanti agli Olimpici Urne, lumi ma in Tripodi, i Medaglie spet- le Giuochi, nelle quali sono sco'pite le Diote, e solito Vasi i guiderdone di varia figura ogni Vittoria, d' che esce fuori, e sta prode Agonista. Seguendo dunque questi al ho , e sono e massimamente dell'Atletica, preparata Vin- sacro certame citori del le d'estlnati ai io posti sopra un Tripode Vasi tre di fori diversa colla loro Palma, ed in vece dì scriver® essi tiTGlA che sarà d«mici nomi i , colo , . in Giuochi Agonali, NEMÉA ISTMIA 5 5 il ;, lì OAIMEIA quello ^ ho indicato^ soggetto del detto Certame degli Acca- cioè le ricerche di jlnùcìiità Storia Naturale. XlKìi dei , HAAAIOTHS, nOIH2:iS, Tripode hello collocato su cui AITNKIiN Poesia la sta scolpito il titolo un di dell' , Id ^Vzoc-^ AccaderrTÌd Per maggiore dichiarazione hovvi ag-» giunto l'ignivomo Etna, che sovrasta a codesta Cit-^ . tà, abbenché dovendosi scolpire la JMedaglia, te giusta le leggi della prospettiva, sto in terza veduta. comecché per L'unione che se stessa appaia il Mon-f dovrà essere peio qui ho fatta convenkntissima, pò- 44 irei io giustificarla vie più battuta Carac-alla decmo ^^nno con una rara Medaglia Cesarea in dove quarto, sono scolpiti lA Epoca ET. coli' Monte Ar- il gso^ che getta fiamme, e due Urne colla Palma, Giuochi ludenti ai Caracalla, Tutte queste splendide col volger degli anni son lieve vestigio n' appare numenti, co' quali e Geta. memorie perite , ma non ; i I' no. ha fatto nascere virmi per leggenda della nostra che m.i NUMENTA MORI TA ANNO . acquisteran- pensiere di ser- il Medaglia di quel!' Se poi neir esergo dove ho cId Io ce lviiI. forse convenisse meglio RESTITV f A staurazione , di fare utili Studj. Intanto cellenza, che a ella potrà agevolmente ri- novella fondazione, o re- Accademia abbia a dell' dita dirsi ciò, che me- onore, e avanzamento de' buoni, ed posso ben io render certa il può avere più le nome NON NORLNT HAEC MO- conoscerlo, e decidere se che mo- dei ACADEMIA CATANENSIS INSTITV- io scricto, parola antichità e appena qualche sarà così immortalità del emistichio di Marziale la dell' nobili Ingegni Etnei a se stessi e all'Accademia Il al- Metropoli ad ono- fatti in quella re dei due germani di presenta Vostra Ec- natale di codesta Società erudita fausti, il e più novello belli auspicj dottissimo Monsignor Vintimiglia. Qiiesto per suo non di quelli, Vescovo mille titoli ilui- 45 Prelato stre ha seco stesso Università Catanese il nobil luce adornarla . mo, rendere di stabilito suo antico splendore, e di più Egli n' è Supre- Cancellier il munito; egli perciò della necessaria autorità è e ali* è adorno copiosamente delle più sublimi cognizioni, e perciò saprà le le vie più spedite a far rifiorire in Sicilia Scienze. Egli dice cuor generoso di , pieno, a quanto da è grado a secondare non ho avuta cellenza. Io ho tavia per ciò che na, e per ciò si non se sorte di trattarlo; tut- dell'ottimo, di il lui ridice, so presagire, Colbert della Sicilia la e che ; miglior cul- delle Lettere, tura Giacché ho avuto bozzare la il piacere Medaglia, debito mio fra pure tutta la a farne lavorare egli mia opera, quando il Conio o in metterlo ho in Nel che un Conio ella Roma, o sì le of- risolvesse in Firenze, com- ogni luogo de' Corrispondenti, che 1' esecuzione da conviene per altro venga, che a meno aversi che è, piacesse ne procurerebbero . servirla nell' ab- dì o in Parigi, o in Ginevra: dovunque fice pen- che Roma, non avvezza ad appagar- dovrà codesto fiorentissimo Regno luì Vostra Ec- letto scritto dall' aurea sua eh' egli abbia ad essere a la di si buon e perciò concorrerà di , lodevoi disegno il mi tutti di per ora far incidere di le Arte- eccellente che io la pre- quaranta zecchini non può buon lavoro. Dove poi volesse il solo rarae della Medaglia, vegga a qual grandezza nuirsi il za la ha a ridurre presente disegno da apporre domi sì , dove è ora carta colle , e quanto a dimi- quale Inscrizione abbiasi : mio nome il indugio servita dal mio Incisore, è nei prezzi discreto, tanto lente, nell' I3 e rimandan- stima, e Rema l' il seri- quale quanto imitare l'antico va- e perito. Attenderò dunque da comprovarle , opportune instruzioni, sarà nuova occasione affezione , con cui sono. li 20. Fcihrajo ijjy. LETTERA Di Eccellenza Stia Prìncipe dì Biscart Signor il , »•««? Dm Paolo Maria Paciaudi sponsiva a quella del Padre ^ ssz^: Illustrissimo Signore Padrone Colendissimo, -OOno Scutellari e sono scorse parecchie settimane , Luigi consapevole dal Padre D. stato fatto , di ave» re egli presentato a V. S. Illustrissima le mie calde preghiere, acciò si adoprata a formarmi V idea messe Museo fondazione la cademia degli Etnei avere una Medaglia, che espri- mio comodo Ac- ; e beneficio , incarico di e fui parimente avvisato dì favorirmi verificato ; poiché col veggio lo recapito spiegazione ancora , preciso dovere di rendere a Mi V. vive distinte grazie per quanto condare le mie premure. , in questo Disegno del ben concepita Medaglia non solo tissima dell' accettato colla solita sua gentil maniera lo ella ordinario d' e lo stabilimento di questo , già aperto a , mente fosse ella colla luminosa sua ma stimo della della erudi- adunque nel S. Illustrissima le piìi si. è compiaciuta se^ 4-a Ammirando con sommo parte non un degno stimarla ma mente, fatto sovvenire alcune potersi aggiungere ne alcuna né Le ma circostanze formare nella ella Celata la cotta di simil Celata tata nelle forma simile Animale ancora quella a nelle mano di ho le una ri- fatto Statuetta trovata in Ca« più che Minerva rappresen- e si , mentre appunto trova espresso que- nostre Medaglie, che conservo nel il Paruta Marco Majer 1697. , Deità mol- a questa nostro Tavola 21. e spiegata vede la Civetta in nelhi Sicilia Museo, molto viene caso al mio Medagliere, ed presso e perciò , perchè consagrato a Minerva della era in cui in distinta manifattura posta in bene conviene sto giudicasse, sa- Medaglie Siracusane. La Civetta to le giudiziosamente ha disposto, tania, e conservata nel mio con così ella mi parreb- primo luogo rappresentare Minerva in terra di che mi è parso , picciole circostanze adunque, che anzi in Catania stessa , erudicissi- lei nobile disposizione, né dell'idea. della disegnarla verita non so se , di rimesso Disegno senza mutazio- al maniera, che stessa della parte in dì dotta spiegazione mi ha la bero a proposito, qualora rebbero Medaglia parto e leggendone mjo piacer idea della bellissima la sotto mezzo a due pici , la nell' riporta al Edizione in pag. 21. Nel di essa il num. 2 de' ii. Lione rovescio si Greci collocata e con le Stelle sopra . La Civetta con- 49 consacrata a Minerva è simbolo della prudenza me ti 2 dimostra la, va SO$IA: saviezza della voce ché nella Civetta posta in mano sìcco' , Miner- nostra alla sic- può riconoscersi un simbolo dell'affezione sem- , pre avuta dai Catanesi verso le Arci, belle e le Scienze. Circa formare vestire il disegno il ancorché non stima per la sia mi bene In tutto uni- accennata Statuetta, all' che è parso il quale la solo busto, merita però ogni bella manifattura e per , in Catania tra le rovine dell' antico trovata essere rinomato Tempio di Cerere. Con ogni avvedutezza poi ho saputo esprimere la che sempre Minerva ha avuto degl'inge- tutela, gni Siciliani col formarla sedente su di uno scoglio, o masso, ed cria, in esso scolpito quale ho al fatto simbolo della Trina» il aggiungere le spighe, così essendo effigiato in molte nostre Medaglie. Ho duato ammirato con quale sagacità ha il un'Erma a Minerva Caronda , il quale ho colla testa fatto maggior comodo del disegno chiarezza lo le Corna Arìetine, ha espresso, checché e molto più perché con strano Medaglie le indivi- ella luogo del novello Ateneo, collocando dietro dell'Eroe formare , di profilo e mostrare colle quali Catanese con per più saggiamente ne dica l'Autore Francese, tali sorte di Corna di Catania, su di lo una delle D mo- quali, Paruta disegnata nella Tav. 21. dal copiare Testa del Legisla-^ore Caronda la viene spiegata tere 5, coronato , attorno è si dì , nel dove Corna non presente rovescio far conoscere a partenga a Caronda LXXXIF. piade f sopra abbia sorta alcuna chi sì riferisca Catanese Oiiesti solo alla dicono ElianOf conservare la Repubblica , figie , fu molto gli Patria memoria del loro fecero battere antichi ai divini, riputandoli onori Dei. Le Corna attaccate redono ed altri ti ae le in Giove , Ammone esse mrunt ad , y che ap- e , Filosofia diede Nazioni ì , le come Catane si per Cittadino benemerito della tnedaglie con la di luì ef- Legislatori loro attribuire Del, ovvero nati dagli , stessi Caronda, come Magno , si Lisimaco , quoniam Cornu poten- quid vero Al piede di questo Ceppo disdicevolc farvi altre Alessandro , il Uomo di nella Constitui divìnum alìquìd denotare simboluM Vecchio, ancorché , vedere alla testa dì , un testa chiaro . ina , let- o" inscrizione Massimo; onde Valerio e solendo, gli , la e quale fiori nella Olìm' il seguendo V opinione di Pitagora Leggi non orecchie le , dichiara, si di effigie Legi- Medaglia nella difiLisamente L' argomento però fa vecchio barbato. Caronda dì del quale vede si 12. e 41. 9. Corna dì Ariete colle più rovescio due barbuto con -per testa la KATANAIUN parlato, dicendo alloro e che così , Le Medaglie 21. fogl. al da una parte rappresentano slatore e 12. ho fatto 2. legibus non mi è potcntius? sembraco dipingere appoggiati lo Scudo, e T 51 Asta Minerva per mostrare di za di questa Deità in la particolare residen- la sempre Catania tentita cultura delle Scienze in questa Città essendo citata , tichi tempi domi all'idea di tutela di. essa ilUiis di ed avere in carro. il arma, currus fuit principale figura credere, no uniforman- ciò sue armi, le L'accoppiamento poi ;i1Ia in , Giunone sopra Cartagine, dice Hic Hìc eser- Virgilio, che per mostrare l'antica tempo depositato un sempre stato cotanto celebre sino da' più an- Catanese Ginnasio il cioè , stabilita , Minerva non può di essere più espressivo, Museo, ed del Mercurio, e d'Apollo di si mentre tutto frequentate nelle Medaglie Siciliane eO Mercurio inter* 1' intrinseco dell'Accademia in esso esprime per mezzo di Deità tre di Palermo, Tavormina. Si osserva Meneo, e di Minerva replicata in quelle di più le trovandosi cspres- ; Monete nelle mio a , 1' Palermo di Cefalù, di immagine , di Camerina, Siracusa, Girgenti, Imera, Tavormina, Segesta, Solante, 'Pindaro, Eraclea, Ippama, e Megara Apolline se ne fa menzione nelle neo, Alonzio nia, Etna, , Entella, Centoripi , Medaglie ; di e di Me* Adernò, Camerina, ApolloPalermo, Messina, Catania, Siracusa, Girgenti, Ccl^lù, Imera, Marsala, Lenti. ni , e Tavormina. D a 5» Nel gnato bellissimo erudito Rovescio lontana veduta in cato imitare Monte Etna il possibile al naturale il fatto mettere in veduta le al Mare , concepirsi, vedrà disegnati , lungo Ciclope Pohfemo contro Ulisse fare aggiugnere de' Gioviali , MDCCXLIV. nata nel mio Guest' anno le de' Chiari , e Restitiita , a Palazzo, nel mese Congressi , nuovo Prelato, cotanto da efficace si spera , premura, veder ridotta sta Università, e maggiormente Accluso adunque troverà adu- sia si lo stesso gli spero Acca- che tra , nostro eruditissima il questa Città mediar^te che fondazione G--nnajo però di di quali i come , motivo di lei mese seguono breve non sdegnerà frequentare a di- , Febei; e ho assegnato per luogo proprio Letterarj e certamente de*^ Benché sempre IVJuseo, in cui di mese in demici bene di Catanesi la i scagliati stati . Accademie altre questa mìa Accademia riconosce anno spiagge, le mi è parso Diritto del nel Rovescio feci notare nell' ho , de' favo- Mtncorum Catanensis Academìa stinzione di varie sono quelle ignivonio che Om.ero 6nse essere Neil' esergo più per maggiormente esprimersi, e tutto ciò dal è cer- si tempo stanza un Ciclopi; e per Scogli dise- sue falde da quella parte, losi celebri e , anzi , Monte individuarlo da qualunque altro che sovrastano troverà il di lui desiderato, sapere , ed in migliore stato que- coltivati il i buoni studj. disegno, il quale. trn se confaciehte stiitìcrà all' favorirmi farne seguire che sua, potrà per ora idea rame, ed av- incisione del 1' suo Incisore Ma se scime- rà meglio però di non far caso delle piccole circo- visarmi per prezzo il , stanze in esso notate dere secondo a farne premura , T incidione Museo; ed solo sì si ornasse sì 1* sollecita Accademia della di prego lei pensa resti- dà particolare cognizione di tutto ben conveniente, che non in tal caso è Frontespizio Cf il la maggiore colla primo Discorso fatto tuzione, nel quale il potrà servire di farlo inci- mentre ho inteso che il . primo originale. Solamente il seguire pubblicare mio dovere si , col stabilirà io corrispondere col dia anche alla luce la di lei Ila Medaglia, ma che erudita spiegazione quale se stima aggiunger cosa, , alla potrà farne fare altra copia, e rimettermela, o diversamente avvisarmi se é suo piacere, che si pubblicasse L' Accademia tutta mi di averla di già ascritta nel la già rimessami. ha imposto di numero questi suoi dì Pastori, stimandosi fortunata per l'acquisto mezzo fatto di le per mio un soggetto, che reca cotanto a questo onorato Ceto Torno palesarle di bel lustro . nuovo a protesare a mie obbligazioni, e desideroso V« de' di S. lei Illustriss. comanda- menti con pieno rispetto mi protesto. Catania 14. j^prilt 175S. N s^ 5^ CANZONE RECITATA DAL SIGNOR PRINCIPE DI BISCARI ACCADEMIA DEGLI ETNÈI DI CATANIA, IN OCCASIONE dell'apertura del MAGNIFICO MUSEO DI ESSO» LA QUALE seguì' L' ANNO I758. t^ÈLL' :^QgS: s CioGLiE avaro Nocchier rida l'avida speme E al mare, -Finché l'onda è Co i Di ricche merci Ma venti, ai Edo Nettuno disprezza, ed vele, le ardite insieme; fedele Passeggier contenti se ha speme; turba si il mar, pallido il volto. Fra mille rischi avvolto Duolsi, E Si si affanna, e crescendo pente il alfin geme; e periglio, afflitto, aver di lasciato il smorto Porto, Per secondar talun l'innato sdegno D'irato Re si fa ministro all' Marte seguendo sanguinoso, Per serbar d'altri il Regno ira. e fero. 5« Anelante Sotto mira sì grave cimiero^ il Ma O vinto da nemica , o Estinto, man pugnando prigioniero Rimane dopo alfin Senza onore In bella pace i sen/.a gloria. Giove di ; vita lieta di vittoria l'altrui tomba, e di Io non così Meno offeso^ suol disteso al infra le figlia giorni, e l'ore virtude amica: alla Son r argentee Conchiglie Col vario lor colore Prezzo mia fatica; E di quanto il Cela Piante Emolo mar dell'antica , Segni stupendi che provida di alto Arte stupenda, qual piacer è Come mandi il i comparte senno, ed arte e cui occulti arcani rintracciar, mirando per varie ascose vene Limpido umor, che Sentieri valli e Coralli , Madre comun Oh profonde nelle strani camminando, Or argenteo diviene. Or pigliando color pallido, e giallo, Più nobile metallo Se puro si mantiene, 57 lo vedrai Incido, Divenir e saldo or zaffiro, ora smeraldo Or diamante, • QLiale accorta talor saggia inventrice opra già perfetta Per ornar 1' Pregio aggiunge, che beltà le Tale natura elice. Dal suo bel grembo arcano Pietroso umor, che investe strano , le appresteg Per occulto sentier corpo straniero Che a lui si oppon primiero; Si lo penetra, e veste. Che se un giorno abitò del mare Figlio dei menti ora Con Che Il chiusi il diresti vetri in fan presenti al il fondo pondo. lunghe canne io miro. più lontani oggetti. i vario aspetto di Pianeta errante j Passando in picciol giro, Ed in un punto astretti I rai di Sol brillante Di ben convesso Liquefare E il lucido cristallo metallo microscopj, e quante Opre vagheggio, Ha il buon * Griseldo tutte con maestra mano a * Griselda , me costrutte. nome Accademico di GìuiCpps FiTTQ lebre Ottico della Università di Catania » Ci-^» 58 Sovente aggiro A le pupille intorno quegli avanzi del rio dente edace Di tempo Qual fu stru^gitor, che patria la Patria, che un giorno^ mentre giace, L'occhio qual fu Regi, JsTe' varj Ne' Di tutelari Pallade mi fan fede la vede e varj suoi costumi. Numi; sede la Da onorate reliquie, e memorande. Qual diletto è mirar ne' bronzi, Di Numi, e Cui Grecia offerse incensi, Egitto, e Di Di Dive la vetusta e marmi imago, Roma; coloro, che l'Armi là dal Nilo, e il Tago portar felici, e doma Ogni Provincia a venerare apprese. Lor E grande di avito, e Scorgo, e quanto ebbe già fortunate imprese, che di Allor Cinti, tra la applausi in lieti Gir trionfanti chioma al Carro adorno Campidoglio intorno. In oro, in bronzo, o effigiato argento, Koma , i Cesari Ch'anco sovra tuoi rimiro impressi di noi steser trionfi attento Gli anni, i Cerco, e d' Istoria in essi l'impero: s» Trovo O ristretto vero il de' Consoli tuoi Memoria imago augusta; 1' più vetusta Si presenta al pensiero, Che non vidde mai, superba te Roma, Per età, per vicende oppressa, e doma. Ed in mirar tra chiusi vetri Offerse prisco Trovo larga tempo, mercede Sarà mia gloria Appo di il scorno vi suol natio figli dell' Per coltivar Campo sudor mio; e vanto pregio così Ben degni A arte, e natura, al r età futura. Che seppi Ornar , quanto le illustre ; e a Voi suoi, oblio, belle apersi, ed Muse, ameno ubertoso appieno* SPIEGAZIONE DELLA PIANTA DEL MUSEO xF,Oria Musco ^ del 2 Pìccolo Vestìbolo. 3 Stanza 4 de* Bronzi. Colossale ^ antico Intercolunnio , dove sì celebre Tors» osserva il sono Statue . Intercolunnio moderno , dove le Busti , ed Inscrizioni greche^ e latine, 6 Galleria dei Fasi Greco- Siculi figurati di mole maggiore Vasi 7 Stanza dì altri 8 Stanza dì varif 9 Stanza d' Idoli 10 Primo siinilì di minor grandezza , . cose fittili , Statuette fittili . Àtrio aperto, 11 Secondo Atrio coperto^ 12 Terzo 13 ) 14 3 Stanze di varie suppellettili 6 Stanza delle dei 18 Stanza degli , Zolfi ^ , Sali , Bitumi , Marini, Pietre, Incrostazioni Animali, Uccelli, Mostri 19 } tempi più poste' Produzioni marine, dei Minerali 17 Stanza ilo dei fiori, 15 Stanza ì Atrio aperto^ Stanze delr Armerìa M , ^ e Lave . e Testacei, ed ahro, I ''jcctla \ty^?-^ c/i-Pa/nii Y '^° joo * c/i -"^'•'1 \ jlcuLcty J^Y tu ^" .^. ^ i^-*' - d^OO ^'^' - iJiJi;jx^ /iUX*-J S-L. ^^: 'f^rifffiw^" f^tmi^nmnì •,'^'\'^\ ..«^.-.^^^-^J .'^.-*/^ ^^