TAV. XLVII
GIOVANNI BATTISTA MORONI
(circa 1525-1578)
Ritratto di nobile bergamasco: firmato Io. Bap. Moronus. p.
e datato 1561. Dipinto ad olio su tela: m. 1x0,74: cornice
intagliata e dorata.
NUM. DI CAT. 322
Proviene dalla Collez. Hamitton e poi da quella del Visconte Poiverscourt.
Bernardo Bercnson lo cita nel suo volume « North Italian Painters of thè
Renaissance », ed. C. P. Putman's Sons, New York-Londra, a pag. 272.
SEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE -
MARZO
1937
-
XV
PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE
NUOVA SERIE (GENNAIO-MARZO 1937)
N. 1.
' I S T I T U T O I T A L I A N O D' A R T i G R A F I C H E - B E R G A M O
48
Prima del 20 Marzo 1680 dovevano portare in dote scudi 600 e il
mobiglio, ma « adì 20 Marzo 1680 congregate tutte le Reverende Monache Vocali del Monasterio del Borgo di Terzo al sono del campanello nel loro Capitolo, ove da esse è stato determinato e stabilito
che là dove dette figliuole vogliono monacarsi in avvenire in detto
Monasterio nel numero delle numerarie vocali et chorali [la dote]
sia di scudi ottocento
in conformità della parte del serenissimo
Principe di Venezia ».
Anteriormente al 1807 lo scudo d'oro valeva 140,21 lire italiane
d'ante guerra, pari ( X 6) a circa L. 841,26 dell'anno 1926; ma
trattasi, presumibilmente, di scudi d'argento, il cui valore era di 12,80
lire vcnete, mentre una lira vencta valeva circa 0,52 lire italiane
d'ante guerra, e cioè 3,12 lire italiane dell'anno 1926. Si ha quindi
che la dote di 600 scudi valeva circa L. 23.958 del 1926; e L. 31.944
la dote di 800 scudi imposta dal 20 Marzo 1680.
Nella stessa cartella sopra indicata figura l'« Inventario dell'istromenti et scritture c'hanno in casa le molto RR. Monache di
S. Pietro di Terzo », fra cui i primi acquisti di arce al 14 Febbraio
1108: « Compra del Monasterio di S. Pietro di Terzo.... da Gerardo
Terzo di tutta la sua parte d'una casa et beni.... rogato per gli atti
di C.no Prebio Nodaro del Sacro Palazzo »; e nel 1125, 27 Luglio:
« Compra della Chiesa del detto Monasterio da Gerardo Terzo di terra....
visto rogato da C. Pietro del Sacro Palazzo Nodaro ».
Un grosso incartamento si riferisce all'anno 1581 e precisamente
al tentativo di unione col Monastero di S. Grata di Bergamo.
ALBERTO VAT,ZF.T,I.I.
ELEONORA BUSE E i Gozzi DI ORIGINE BERGAMASCA. - II Bullo
in un opuscolo su Eleonora Duse e suo nonno (Venezia, 1897) ebbe già
a scrivere asseverantemente: «famiglia [quella dei Duse] originaria dal
Bergamasco, trasferitasi a Chioggia nel principio del 1600 per ragioni
di commercio ». Il Bullo fu uno studioso serio, e quindi gli si può
prestar fede; ma donde trasse la notizia? Non è detto. Bruno Brunelli, nella sua recente commemora/ione centenaria del teatro Duse di
Padova, ripete e conferma: « famiglia chioggiotta di lontana origine
bergamasca ».
Aggiungiamo che il Brunelli stesso, facendo ricerche per uno studio
di argomento casanoviano che ebbe poi occasione di pubblicare, ha
rinvenuto l'asserzione precisa che la famiglia Gozzi, quella da cui derivarono Gaspare e Carlo, era capitata a Venezia da S«ntino, fraz.
di S. Giovanni Bianco.
È noto poi che di S. Giovanni Bianco fu anche il pittore paesista
Marco Gozzi (1759-1839).
C. C.
PITTURE MORO>~IANE.
Dal 16 al 24 gennaio rimasero esposte
a Milano nella Galleria di Lino Pesaro le preziose collezioni pittoriche
49
Agosti e Mendoza, illustrate da un ricco volume con numerose tavole
e una Introduzione assai ben curata di Gustavo Botta. Vi si ammiravano due ritratti del Moroni (tav. XLVI1 e XLIX); il primo di un
nobile bergamasco, firmato « Io. Bap. Moronus p. » e datato « 1561 »,
già appartenuto alle collez. Hamilton e Powerscourt e citato dal Berenson (1 X 0,74); il secondo di un magistrato, già nella collez. Chiesa
(1,87 X 1,41); inoltre un trittico coli'Annunciazione e due santi, pure
provenienti dalla collez. Chiesa (1,22 X 2,60).
Sono notabili i passi dell'Introduzione in cui il Botta tocca criticamente del Morcni; e quelli ancora in cui prospetta con esatto giudizio il carattere lombardo dell'arte del Luini.
C. C.
BIBLIOGRAFIA STATUTARIA.'- - Annibale Alberti in una comunicazione fatta all'Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti, e pubblicata
negli Atti, tomo XCV (1935-1936), a pagg. 277-285, elenca gli Statuti
conservati nella Biblioteca del Senato del Regno e costituenti il Fondo
Veneto. Estraggo le indicazioni relative agli statuti bergamaschi.
1. Bergamo. - - « Statuta et ordinamenta comunis Pergami », approvati dal Doge Francesco Foscari nel 1453. MS. cartac. del sec. XV.
con elegante iniziale corale miniata al recto della prima carta e
stemma del Podestà di Bergamo.
2. Idem. - - « Statuta et ordinamenta venerabilis collegii dominorum Judicum », dell'anno 1466. MS. membran. originale del sec. XV,
con iniziali miniate.
3. Casnigo. — « Statuto del comune de Cazenicho de la Valle da
Gandino », fatto verso il 1450. MS. membran. originale del sec. XV, in
minuscola gotica, con iniziali e titoli in rosso.
4. Costa Volpino. - « Capitoli del comune de la Costa de la Corte
de Bolpino », fatti nel 1488. MS. cartaceo del sec. XVI, in elegante
scrittura concelleresca.
5. Lovere. — «Statuta Lucri», approvati nel 1605 dal Podestà di
Bergamo per la Serenissima Repubblica di Venezia. MS. cartaceo
del sec. XVIII.
6. Vertova. - - «Statuto del Commun di Vertova »: ordinamenti
fatti dal 1235 al 1256. MS. cartac. del sec. XVIII.
La Civica Biblioteca li possiede quasi tutti: mancano soltanto i
Capitoli di Costa Volpino; dello Statuto di Castigo si ha una copia
del 1772.
G. A.
UN
CODICE AUTOGRAFO DI S. ALBERTO DA PREZZATE. - - Segnalo,
non importa se con ritardo, l'articolo di G. Morin, Le passionnaire
d'Albert de Pontida et une hymne inèdite de S. Odilon, pubblicato nella
Revue Bénédictinc, XXXVIII, 1, gennaio 1926. Vi è esaminato ed
illustrato il ms. A. 190 Inf. della Biblioteca Ambrosiana, che è provvisto di un ex libris del sec. XV: Liber iste est monasterii S.cti Ni-
CATALOGO
DELLA
V E N D I T A ALL'ASTA
DELLE
COLLEZIONI
AGOSTI E MENDOZA
GALLERIA PESARO
MILANO - GENNAIO M C M X X X V I I - X V
N. 316. NATTIER JEAN-MARC (1685-1766: attribuito) — « Ritratto, a tre quarti di persona,
di Louis Charles de Bourbon, Comte d'Eu, Grand-Maìtre de l'ArtilIerie de France, 17011775; dip. ad olio su tela, m. 1,30x0,95; cornice intagliata e dorata. (Vedi tav. LXXII).
Proviene dalla Collezione A. Chiesa.
» 317. SCUOLA SPAGNOLA, SECOLO XV — « La Crocifissione ». Ai piedi della Croce, la Vergine
e le pie donne; ai lati, i due ladroni circondati da soldati. Dipinto ad olio su tavola, m. I X
0,75; cornice intagliata e dorata. (Vedi tavola XXXV).
Proviene dalla Collezione A. Chiesa.
» 318. ALLORI ANGELO detto il BRONZINO (circa 1502-1572) — « Ritratto di giovine uomo » ;
dipinto ad olio su tavola ovale, m. 0,68X0,50; cornice dorata. (Vedi tavola LI).
Proviene dalla Collezione A. Chiesa
» 319. RUYSH RACHEL (n. in Amsterdam nel 1664, moglie del ritrattista Jurian Pool; m. ad
Amsterdam nel 1750) — « Cesto di fiori sopra una tavola di marmo rosso » : rose bianche,
rosse e rosa con altri fiori traboccanti fuori da un cestello; sopra uno dei fiori un'ape;
moscone sul marmo della tavola; farfalla sopra i fiori. Dipinto a olio su tavola di m. 0,42
X0,37. (Vedi tavola LXXI).
Proviene dalla Collezione A. Chiesa.
» 320. PIAZZETTA G, B. (1682-1754) — «San Gerolamo,» ; dipinto ad olio su tela,
m. 0,65x0,50; cornice dorata. (Vedi tavola LVI).
» 321. PITTONI G. B. (1687-1767) - - « Soggetto biblico » ; dipinto ad olio su tela, m. 0,74
XO.óOVa; cornice dorata. Vedi tavola LVIII.
Raccolta Mendoza.
» 322. MORONI GIOVANNI BATTISTA (circa 1525-1578) — « Ritratto di nobile bergamasco »,
firmato Jo. Bap. Moronus. p. e datato 1561: dipinto ad olio su tela, m. 1X0,74; cornice intagliata e dorata. (Vedi tavola XLVII).
NOTA : Proviene dalla Collezione Hamilton e poi da quella del Visconte di Powerscourt. Bernardo Berenson lo
cita nel suo volume « North Italian Painters of thc Renaissance » - ed. G. P. Putnam's Sons, New-York-Lon. don, - a pag. 272.
£~ C*t? " ^23. Scuola Inglese, datato a. 1800. — « Ritratto di Alessandro Visconte di Bridport »; dipinto ad olio su tela, m. 1,26X1; cornice dorata. (Vedi tavola LXXVII).
» 324. ZUCCARELLI FRANCESCO (1702-1788) - - « Paesaggio con cavaliere a cavallo e figure
di donne alla fonte »; disegno acquerellato; firmato; m. 0,29x0,43; cornice dorata. (Vedi tavola LXXIX).
» 325. ZAMPIERI DOMENICO, detto il DOMENICHINO (1581-1641) — «Scena agreste»; di(
,v
pinta ad olio su tela, m. 1,50x2; cornice dorata. (Vedi tavola LIX).
Raccolta Mendoza.
38
DAVIDE CUGINI
MORONI
PITTORE
i
s
CON L'AGGIUNTA DELLA MONOGRAFIA DÌ GERTRUDE LENDORFF
— 316 —
1. - OPERE FIRMATE E DATATE
1547
1557
1560
»
»
1561
1563
»
1565
»
1566
1576
»
»
»
1588
- Uomo con la barba (Filadelfia, Racc. Johnson)
- 7xz Madonna e i Santi Pietro ed Andrea (Rovetta con Fino)
- II Duca d'Albuquerque (Inghilterra, Contessa di Warwick)
- Gian Girolamo Grumelli (Bergamo, Racc. Conti Moroni)
-Un Magistrato (Brescia, Pinac. Tosio Martinengo)
- Un signore con la barba (In commercio. Trotti)
- Pietro Secco Suardo (Firenze, Gali. Uff.)
- Un signore anziano (In commercio)
- Antonio Navagero (Milano, Brera)
-La Madonna col Bambino (Parre)
- Deposizione di Cristo (Bergamo, Acc. Carrara)
- L'Incoronazione della Vergine (Bergamo, S. Aless. d. Croce)
- Madonna col Bambino e Santi (Bergamo, Duomo)
- Madonna e Santi (Gaverina, Pari*. S. Vittore)
- Cavaliere a figura intera ^Boston, Racc. Gardener)
(sic)- Stendardo: S. Stefano (Villa di Serio)
2. - OPERE FIRMATE E NON DATATE
// Cavaliere in nero (Bergamo, Racc. Conti Moroni)
La Madonna col Bambino e Sante (Albino, Bondo)
Madonna col Bambino e S. Caterina (Almenuo S. Bartolomeo)
Madonna col Bambino (Castelli Calepio, Praz. Tagliuno)
S. Martino (Parr. Cenate S. Martino)
L'Adorazione dei Magi (Gorlago)
Cristo Crocifisso e i Santi Crisogono e Cristoforo (Seriale)
La Resurrezione di Gesù (Sovere)
Tre Santi e un devoto, disegno (Brescia, Pin. T. M.)
GERTRUDE LENDORFf
GIOVANNI BATTISTA MORONI
IL RITRATTISTA BERGAMASCO
EDIZIONE ITALIANA
riveduta ed aumentata dall'autrice
BERGAMO
-
EDIZIONI
OROBICHE
>
-
1939-XVII
— 73 —
Gli anni dopo il 1560
II «nuovo» rapporto di grandezza
Già nel ritratto di Ludovico Terzi (30) si delinea una concezione del ritratto a mezza figura con un genere alquanto diverso: la figura non viene più tagliata immediatamente sopra
il ginocchio dalla cornice del quadro, ma molto più in alto.
Il Poeta sconosciuto (28) (fig. 9), mostra ora più chiaramente
la nuova aspirazione del Moroni: la figura deve essere ingrandita il più possibile entro la superficie del quadro, ma deve
anche essere costruita stabilmente. Se l'abbigliamento del rappresentato è la'veste lunga e larga di Giulio Gilardi (14) o di
Ludovico Terzi si ottiene per effetto di questa forma una costruzione in se stessa più stabile. Per i ritratti nel costume di
cavaliere la base portata più in alto è decisamente più favorevole; la relativa sottigliezza della coscia sopra le ginocchia,
che il manierismo con l'accavallamento delle gambe si compiaceva ancora di accentuare, ora invece scompare.
Un quadro datato, il quale mostra il nuovo tipo di rapporto di .grandezza fra la superfìcie del quadro e la figura,
come pure una cosciente aspirazione verso una costruzione stabile, è il Ritratto di un Signore con la barba del 1561 (35).
— 74 —
La persona è vista per davanti e perciò si eleva sopra una base
più larga. Questo è un nuovo motivo: tutti i ritratti finora
considerati sono a tre quarti o di profilo. La direzione dello
sguardo e la posa del corpo non creano più nessun contrasto,
gli scorci del contorno producono quiete, sicurezza, stabilità.
Lo sfondo è una superficie di parete liscia e, salvo un tronco
di colonna come sostegno per un braccio ed una lettera nella
mano sinistra, ogni accessorio viene eliminato, mentre gli scorci
dell'avambraccio e delle mani spingono la figura sufficientemente in profondità.
Analoghi sembrano i concetti di composizione nel quadro
di un Vecchio seduto (36), il quale per il suo costume — collo
a fiocchetti negli angoli — non può essere stato dipinto molto prima del 1560. La massa del corpo e della pesante stoffa
dell'abito è accentuata e così anche la lentezza dei movimenti
in dipendenza dell'età: se lo si confronta con la Badessa, il
miglioramento è sorprendente: ciò che là viene ancora celato
sotto influssi manieristici — la forma individuale non bella del
corpo — serve qui come mezzo di espressione.
Allo stesso gruppo appartiene il cosidetto Scultore (38), un
giovane con la barba che tiene nelle mani un torso di marmo.
La posa di profilo non è scelta qui per la sua strettezza, e la
intersezione con la cornice avviene sopra le anche. L'inquadratura entro immaginarii scorci del contorno è sensibile, essa
rimane in tutti i ritratti successivi del Moroni, ma non viene
più impiegata come contro-gioco della individualità. Il contrasto e la rigidezza si ottengono con le rotazioni intorno all'asse
della figura stessa.
Lo sfondo mostra una novità: una illuminazione triangolare cade sulla parete dietro la testa del rappresentato. D'ora
in avanti incontreremo sovente questo motivo.
— 131 —
33. // Cavaliere col piede ferito.
Figura intera, in piedi, a d.
Londra. GalL Naz. n. 1022.
Il quadro dal Palazzo Fenaroli in Brescia passò alla GalL Naz. nel
1876 insieme alla Dama in rosso del Moroni (42) e al Cavaliere a
figura intera del 1526 del Moretto. Il Locatelli-Milesi lo colloca
cronologicamente in uno stesso gruppo col Gian Girolamo Grumelli,
ed infatti i due dipinti sono ben concordanti fra di loro.
Vedi pag. 67.
,
34. Un Conte Lupi (?).
Testa, a d.
Londra. Gali. Naz. n. 3129. Layard Bequest.
Sul parapetto il motto: « Dum spiritila hos reget artus ».
Sotto da altra mano e con altro colore vi è l'aggiunta:
cc Annor XXX ».
Il quadro venne acquistato da Layard nel 1865 presso il Conte Lupi
in Bergamo. Molteni ( ?) lo restaurò ed « aggiunse un pezzo di labbro ». (Catalogo della Gali. Naz.)
Il quadro è assai simile nella composizione del capo al Cavaliere
col piede ferito (33), Può essere stato dipinto fra questo ed il Duco
d'Albuquerque (25).
Vedi pag. 69.
IV. 1561 -1563
o) Opere datate
1561
35. Ritratto di un Signore con la barba.
Mezza figura, in piedi, di fronte.
In commercio (Trotti).
Sulla base della colonna datato MDLXL Sotto la firma: Io.
Bap. Moronus. p.
Il quadro apparteneva all'epoca di Waagen alla raccolta del Duca
di Hamilton; esso è il primo dei ritratti del Moroni a lui noti. Al-
— 132 —
l'asta della Raccolta nel Palazzo Hamilton, n. 719, nel giugno 1882,
andò in possesso del Visconte Powercourt, poi del Conte Pontarling,
infine nella Coli. Nicolle.
Vedi pag. 73.
b) Opere non datate
36. Vecchio con gli occhiali. Cristoforo da Novale?
Fino alle ginocchia, seduto, a s.
Già a Pietroburgo, Ermitage. Venduto nel 1929 in un'asta
di quadri del Museo di Leningrado dal Lepke, Berlino 4-5
Giugno.
Il quadro può essere un buono e puro Moroni degli anni 1559-62.
Vedi pag. 74.
r
36a. Cristoforo da N ovate.
Bergamo. Accademia Carrara.
Una cattiva ed alquanto variata copia del quadro predetto che secondo la scritta dovrebbe rappresentare il centenario Cristoforo da
Novate.
37. Un Dotto. Alt. m. 0,71; largh. m. 0,56.
Mezza figura, senza mani, seduto, a s.
Firenze. Uffizi, Gali. n. 629.
Buona opera fra quelle dei « tipi singolari ».
Il quadro nel secolo XVIII era considerato l'autoritratto del pittore
Pier Francesco Mazzuchelli detto il Morazzone, il pittore di galanti
pitture (1571-1626).
Vedi pag. 77.
38. Lo «Scultore». Erroneamente ritenuto Sansovino o Vesalius.
Alt. m. 0,87; largh. m. 0,70.
Mezza figura, in piedi, a s.
Vienna. Museo Storico Artistico. Gali. n. 216.
Il quadro si trovava nel 1659 nella raccolta dell'Arciduca Leopoldo
— 167 —
Vendita Stillman, 1927.
Fanciullo della Casa d'Este
Trotti, Parigi.
Giovane uomo in paesaggio
Ritratto di un signore con la barba 1561
Casa d'Arte Volterra, Firenze.
Ritratto a busto di un uomo
Proprietario sconosciuto.
Giovane uomo 1553
Ritratto di un signore anziano 1563
Giovane uomo
Gruppo di un uomo col suo fanciullo
Leningrado.
Ermitage.
Ritratto a busto di uno sconosciuto (Pietro
Aretino?)
Londra.
Galleria Nazionale.
Cavaliere con colonna
H Canonico Ludovico Terzi
II Cavaliere col piede ferito
La Dama in rosso
H Cavaliere
II Sarto
L'Avvocato
Galleria Nazionale Layard Bequest.
Un Conte Lupi?
Leonardus Salvaneus
Gentiluomo anziano
(49)
(18)
(35)
(132)
(2)
(55)
(133)
(134)
(51)
(11)
(30)
(33)
(42)
(62)
(63)
(79)
(34)
(80)
(85)
Scarica

Ritratto di un Signore con la barba