EUROPA ITALIA TERRITORIO LIFE - Come usare 3,46 miliardi RISORSE PER IL SUD Convegno emergenza Sannio Page 11 Page 14 Page 15 DAL GOVERNO YOUR MONTLY NEWSLETTER Direttore Responsabile Rocco Sessa LINEA DIRETTA EUROPA n. 9 martedì 17 novembre 2015 UT LABORIAMIT QUAE CONESDE FREE! WWW.NICOLACAPUTO.EU 2 n. 9 martedì 17 novembre 2015 EDITORIALE ___________________________ di Rocco Sessa La prima pagina della nostra Linea Diretta Europa doveva essere un’altra, ma poche ore prima della chiusura del nostro giornale sono arrivate le prime notizie della violenza inaudita del terrorismo religioso che ancora una volta si è abbattuto sulla Francia. Apriamo dunque con la bandiera francese, in segno di vicinanza con questo Paese così duramente colpito. Il resto del giornale da conto, come sempre, di tutte le attività che sono state svolte da Nicola Caputo tra Bruxelles e l’Italia. Tra le cose da segnalare, l’intervento in Plenaria sull’emergenza Sannio e l’iniziativa sul programma Life che si è tenuta a Bruxelles. Ancora una volta Buona lettura. da Strasburgo PLENARIA DI OTTOBRE I MIEI INTERVENTI WWW.NICOLACAPUTO.EU I NUMERI IN AULA 484 SPEECHES 222 QUESTIONS 149 MOTIONS 23 DECLARATIONS 100% PARTICIPATIONS ORA NON FACCIAMOCI TRASCINARE IN UNO SCONTRO DI CIVILTA’, PERCHE’ E’ PROPRIO QUESTO L’OBIETTIVO DI CHI SEMINA IL TERRORE “L’attacco a Parigi è stato un attacco al nostro modo di vivere ed alla storia della nostra civiltà. Ora l’Europa sia unita ed accompagni il mondo oltre questa barbarie”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo, Parlamentare europeo del PD, a margine della commemorazione delle vittime degli attentati di Parigi che si è tenuta questo pomeriggio a Bruxelles nella sede del Parlamento europeo. Oltre al presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, erano presenti quello della Commissione Jean-Claude Juncker e l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini. A rappresentare il governo francese era in aula il ministro Harlem Désir. “Le parole dell’inno Francese, “La Marsigliese”, che tutti insieme abbiamo cantato nell’aula del Parlamento – spiega Caputo - sono sembrate la risposta più toccante alla barbarie terrorista, “…S’ils tombent, nos jeunes héros, La terre en produit de nouveaux…”. “La Francia e l’Europa hanno subito questo durissimo attacco terroristico perché, come ha sostenuto ieri il Presidente francese Hollande, «siamo la patria dei diritti umani». Ma quello che non possiamo permetterci è che questa offensiva terrorista ci trascini in una guerra – conclude Nicola Caputo - ed in uno scontro di civiltà”. WWW.NICOLACAPUTO.EU da Strasburgo n. 9 martedì 17 novembre 2015 3 #CASERTAPRAYFORPARIS Flash Mob alla Reggia di Caserta illuminata con i colori della bandiera francese, per solidarizzare con i parigini dopo l’attacco terroristico del 13 novembre. LA PLENARIA DI OTTOBRE I MIEI INTERVENTI IL DRAMMA DEL SANNIO Una intera provincia del Sud dell’Italia il Sannio è stata colpita da un’alluvione senza precedenti che, come uno tsunami, ha provocato vittime e danni stimati di oltre un miliardo di euro ad infrastrutture, settore agricolo, imprese ed abitazioni. Questa tragedia rischia di cancellare il tessuto economico la storia ed il futuro di queste terre. Ho avuto modo di constatare di persona la drammaticità della situazione, visitando aziende agricole ed industriali completamente distrutte. Tuttavia, la tenacia con cui i cittadini stanno rispondendo a questa catastrofe deve essere motivo d’orgoglio per tutta l’Unione Europea, che ora deve adoperarsi per met- tere in campo aiuti concreti alla popolazione ed al tessuto economico-produttivo. Le Istituzioni Europee devono lavorare a ritmi serrati per favorire un’accelerazione della procedura, che il Governo Italiano sta avviando in queste ore, per l’immediata adozione del Fondo di solidarietà, anche con pagamenti anticipati. E Va autorizzata l’eccezione al disimpegno automatico delle risorse, in modo da consentire una proroga nella spesa ai territori colpiti, i quali devono avere anche la possibilità di uscire dal patto di stabilità. Il Sannio non si arrende ma ha bisogno d’aiuto per ripartire: l’Europa faccia la sua parte. 4 n. 9 martedì 17 novembre 2015 da Strasburgo WWW.NICOLACAPUTO.EU I PACCHETTI TURISTICI E SERVIZI TURISTICI COLLEGATI L’aggiornamento della direttiva del 1990 concernente i viaggi, le vacanze e i circuiti “tutto compreso” risponde alle richieste dell’industria del turismo e delle organizzazioni di consumatori. E’ necessario infatti rivedere alcune importanti disposizioni della direttiva, che per obsolescenza finiscono per non corrispondere alle esigenze di un mercato globalizzato, creando ostacoli inutili al mercato, come ad esempio l’obbligo d’informazione per gli opuscoli e l’inclusione dei viaggi di natura professionale gestiti da agenzie specializzate. Di conseguenza, i principi cardine sui quali deve basarsi la normativa sono a mio avviso quelli dell’amplificazione della capacità di scelta, dell’abbassamento dei prezzi per i consumatori e della rimozione degli ostacoli al commercio transfrontaliero, per un beneficio che interessi anche le imprese del settore. Peraltro, anche la frammentazione giuridica di una normativa non armonizzata tra gli Stati membri genera costi aggiuntivi per le imprese che vogliono operare oltre frontiera e causa l’abbassamento del livello di protezione dei consumatori. E’ opportuno in definitiva rivedere la direttiva al fine di migliorare il funzionamento del mercato interno del turismo, garantire una leale concorrenza e la protezione dei consumatori, anche attraverso l’imposizione delle adeguate garanzie di rimborso delle somme anticipate e del rimpatrio dei viaggiatori in caso d’insolvenza. IL COMMERCIO DELLE MERCI UTILIZZATE PER LA PENA DI MORTE L’Europa deve ribadire il suo ruolo guida nella lotta per l’abolizione della pena di morte e per una moratoria sulle esecuzioni in tutto il mondo, ma è anche necessario che i paesi membri non siano coinvolti nel commercio di merci che potrebbero essere utilizzate per la pena di morte, per la tortura o per altre pratiche che violano i diritti umani come pene crudeli, disumane o degradanti. Dobbiamo preservare il divieto assoluto della tortura e dei maltrattamenti previsto nella Carta dei diritti fondamentali, dobbiamo farlo per non renderci complici di chi ancora applica queste pene odiose. Per questo è necessario vietare nel modo più deciso tutte le esportazioni o importazioni di merci utilizzabili per infliggere pene crudeli, ed aumentare il monitoraggio sulle autorizzazioni per le esportazioni di merci che potrebbero essere utilizzate a tali scopi. L’ Europa è uno spazio libero dalla pena di morte ma deve essere anche uno spazio libero da torture e pratiche odiose inumane e degradanti e i Paesi Membri non devono in alcun modo essere complici anche indirettamente di chi, nel Mondo, ancora infligge pene inumane. WWW.NICOLACAPUTO.EU da Strasburgo n. 9 martedì 17 novembre 2015 5 LA SITUAZIONE IN ISRAELE E IN PALESTINA Nelle ultime settimane stiamo assistendo con preoccupazione all’esplosione di un nuovo ciclo di violenze in Israele e Palestina e qualcuno l’ha già definita una nuova “intifada”. Ci auguriamo di no, ci auguriamo di non trovarci di fronte ad un nuovo sanguinoso conflitto in quella terra già martoriata. Intanto dall’inizio di ottobre sono già decine le vittime e la cosa più preoccupante è la natura quasi inedita di questa nuova escalation di violenze, sintomo di una frattura ormai profondissima, che rende ancora più arduo il cammino verso una pacificazione tra le due etnie che si contendono la Terra Santa. La risoluzione del conflitto arabo-israeliano deve essere una priorità dell’Unione europea. Gli sforzi importanti e costanti dell’Alto Rappresentante Federica Mogherini per individuare punti di mediazione, stanno iniziando a dispiegare i primi effetti ma non siamo ancora riusciti a sviluppare una politica efficace e autonoma nel processo di pace. L’Unione europea non può infatti che svolgere un ruolo centrale, per il raggiungimento di una pace globale basata sulla visione di una regione in cui due Stati democratici, Israele e Palestina, vivano fianco a fianco in un clima di riconciliazione e con confini sicuri e riconosciuti. LA SITUAZIONE NEL SUD SUDAN LA REGIONE ADRIATICA E IONICA In quest’aula abbiamo parlato più volte della difficile situazione del Sudan. Un Paese che fa registrare violazioni diffuse e sistematiche dei diritti umani, Il cui governo continua a reprimere le libertà fondamentali, anche attraverso la pratica di arresti arbitrari di giornalisti e leader di partiti politici. Negli ultimi giorni sono stati uccisi in una sola contea, lo Stato di Unity, ottanta civili, e tra questi 57 bambini. Nel Sud Sudan, secondo la denuncia dagli organismi dell’Onu: Fao, Unicef e World Food Program, oltre trentamila persone rischiano di morire di fame e altre decine di migliaia sono a rischio carestia. Dall’inizio del conflitto nel Sud Sudan, quasi due anni fa, è la prima volta che il cosiddetto modello integrato per la classificazione del rischio e delle emergenze alimentari dell’Onu registra il livello cinque (“catastrofe”) - il più alto nella scala da uno a cinque - per tutte le fasce della popolazione. Se non si vuole che la situazione precipiti ulteriormente è necessario che l’Europa e la Comunità internazionale si mobilitino anche in collaborazione con l’Unione africana per favorire la riconciliazione nazionale e per sostenere un processo di ricostruzione politica e istituzionale del Paese. Ritengo che le strategie macro regionali possono offrire vantaggi tangibili alle regioni interessate, ed il futuro della regione adriatica e ionica è fondamentale per l’Unione Europea. La strategia dell’UE in questa regione deve essere dunque un grande passo in avanti per lo sviluppo di questi territori e deve essere capace di conferire un valore aggiunto agli interventi delle autorità comunitarie, nazionali e regionali, così come a quelli del settore privato in quest’area. Non possiamo inoltre nascondere una questione: la strategia ha prospettive particolarmente interessanti per i paesi candidati e potenziali candidati. Sebbene la Commissione abbia ripetutamente affermato che non vi sarà alcun nuovo allargamento nel prossimo futuro, la strategia consentirà infatti a questi paesi di avvicinarsi all’Unione allineando le rispettive politiche e lavorando a stretto contatto con gli Stati membri. Come ci hanno dimostrato le vicende degli ultimi mesi, ed in particolare la crisi dei rifugiati, per l’Europa la zona dei Balcani è di interesse prioritario. Bene, questa strategia deve dotare questa regione degli strumenti necessari a diventare maggiormente stabile. 6 n. 9 martedì 17 novembre 2015 da Strasburgo WWW.NICOLACAPUTO.EU L’INTERVENTO SUI NOVEL FOODS L’attuale regolamento sui novel foods è macchinoso e rende l’approvazione e la commercializzazione di nuovi prodotti alimentari troppo lenta, basti pensare che negli ultimi 13 anni sono state concesse solo 50 autorizzazioni. Il settore agroalimentare è invece un settore in continua evoluzione che necessita di un quadro normativo aggiornato per tenere il passo con gli sviluppi tecnologici degli ultimi venti anni, per esempio per quanto riguarda la nanotecnologia. Il testo che ci apprestiamo a votare oggi è un passo in avanti importante in questo senso, che dovrebbe favorire l’innovazione nell’indu- stria alimentare attraverso un vero e proprio sistema di tutela dei dati ed allo stesso tempo portare alla riduzione dell’onere amministrativo e alla semplificazione delle procedure. Tuttavia, nel semplificare le attuali procedure di autorizzazione dei novel foods, occorre anche garantire un elevato livello di tutela della salute umana e degli interessi dei consumatori mediante una sistematica valutazione dei rischi centralizzata effettuata dall’EFSA ed un’applicazione rigida del principio di precauzione. Servono quindi requisiti specifici supplementari in materia di etichettatura per salvaguardare i consumatori . L’USO DI ALIMENTI E MANGIMI GENETICAMENTE MODIFICATI La richiesta di respingimento della proposta della Commissione dimostra che il Parlamento ha svolto dignitosamente il suo ruolo di co-legislatore. Parliamo infatti di una proposta non accompagnata da alcuna valutazione d’impatto e che creerebbe un’eccessiva frammentazione del mercato interno, portando a distorsioni della concorrenza ai danni degli allevatori dei paesi contrari al transgenico. Non solo. La proposta, che tra l’altro presenta elementi non compatibili con le regole del WTO, protegge adeguatamente i cittadini europei e l’ambiente dai rischi derivanti dagli OGM, in quanto eventuali divieti nazionali sul loro utilizzo sarebbero stati impossibi- li da attuare secondo le regole del mercato comune dell’Unione europea. Vorrei ricordare che l’anno scorso abbiamo votato a favore della nuova Commissione sulla base del programma politico proposto del Presidente Juncker, che aveva promesso di rivedere le regole che disciplinano l’autorizzazione degli OGM in Europa, per far si che la Commissione non potesse più autorizzare OGM nel caso in cui una netta maggioranza di Stati membri fosse contraria. Anche se la Commissione ha fatto sapere di non volere ritirare la proposta, con questo voto il Parlamento ha inviato un segnale chiaro e spero che ne sia tenuto conto. WWW.NICOLACAPUTO.EU da Strasburgo n. 9 martedì 17 novembre 2015 7 LE NUOVE STRATEGIE PER IL TURISMO IN EUROPA L’Europa prima meta turistica mondiale si dimostra solo vagamente consapevole delle potenzialità che il turismo può generare, relegandolo tradizionalmente a risorsa spontanea quando non secondaria. Questa mancanza di consapevolezza è palese se si evidenzia il ritardo nella formazione di una coscienza europea e se si considera che pur rispondendo a molte delle priorità europee ( e penso a crescita sostenibile, occupazione, mercato unico digitale ed equo) il turismo non dispone di linea dedicata nel bilancio UE, ma di incoerente ripartizione in fondi, progetti pilota e azioni preparatorie. Ebbene, questa risoluzione - e mi congratulo con la collega De Monte per l’eccellente lavoro svolto - si propone proprio di soddisfare questo bisogno strategico, con finalità sia materiali (salvaguardia e conservazione delle bellezze storiche e monumentali) sia immateriali (rafforzamento dell’identità europea, della comprensione multiculturale e della sostenibilità). Il beneficio auspicato è quello di stimolare proprio le tante Regioni del nostro Continente nello sviluppo ed attuazione di politiche inerenti il turismo, al fine di generare solida occupazione, aumento del PIL e benefici alle PMI. LE EMISSIONI DI DETERMINATI INQUINANTI ATMOSFERICI Una migliore qualità dell’aria sul territorio comunitario deve essere un obiettivo prioritario per le istituzioni europee, gli Stati membri Oggi abbiamo la possibilità di fare la nostra parte votando un testo in grado di ridurre in maniera significativa l’inquinamento atmosferico, di migliorare la qualità dell’aria e di salvare vite umane. E ho detto in grado di salvare la vita delle persone, perché l’inquinamento in Europa provoca centinaia di migliaia di morti incidendo negativamente sul Pil degli Stati membri con costi altissimi collegati alla salute. Dopo lo scandalo Volkswagen, con il voto di oggi il Parlamento Europeo ha la possibilità di dimostrare la sua volontà a fissare traguardi ambiziosi a livello ambientale e la sua sensibilità verso la salute dei cittadini. Ma il Parlamento da solo non può cambiare le cose. Ogni settore deve dare il suo contributo, compreso quello agricolo, che però non deve essere colpito in maniera sproporzionata. Ecco perché ritengo che il solo metano enterico, per intenderci quello proveniente dagli allevamenti attraverso i processi digestivi dei ruminanti, dovrebbe essere escluso dal campo di applicazione della Direttiva. Con uno sforzo condiviso da parte di tutti, sia a livello di salute pubblica che a livello economico, un’aria più pulita può determinare maggiori benefici. 8 n. 9 martedì 17 novembre 2015 da Bruxelles WWW.NICOLACAPUTO.EU LA MINI PLENARIA DI OTTOBRE I MIEI INTERVENTI IL FUTURO PACCHETTO SULL’AVIAZIONE Il settore europeo dell’aviazione deve fronteggiare molte sfide, rischi e cambiamenti, ed è per questo che dalla Commissione Europea si attende un pacchetto sull’aviazione ambizioso basato su i concetti di sostenibilità e competitività. Non è infatti più possibile trascurare l’impatto dell’aviazione sul clima se solo si considera che il settore dei trasporti è al secondo posto per le emissioni di gas serra e che l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO) è stata espressamente invitata a lavorare nel rispetto di una drastica riduzione delle emissioni entro la fine del 2016. Auspico quindi che il pacchetto della Commissione preveda soluzioni orientate al contrasto delle emissioni di CO2, come richiesto dalla COP21, che privilegi lo sviluppo di biocarburanti per l’aviazione capaci di determinare tale riduzione, lo sviluppo in chiave ecologica degli scali aeroportuali e nuovi modelli commerciali, come l’emissione di biglietti integrati. Ma a mio avviso la Commissione deve lavorare molto anche sulla competitività del settore mettendo in campo misure per rafforzare la struttura delle compagnie aeree europee e per incentivare gli Stati membri a migliorare le infrastrutture degli aeroporti comunitari, al fine di permettere al settore di competere a livello internazionale in condizioni favorevoli. LA DECISIONE ADOTTATA SUL PACCHETTO DEL SEMESTRE EUROPEO Per consolidare la ripresa economica europea occorre un ulteriore e deciso impegno a livello politico. Molti Stati membri devono infatti affrontare sfide quali l’elevato debito pubblico e privato e la mancanza di investimenti, fattori che continuano a determinare una forte disoccupazione e un deterioramento delle condizioni sociali. Gli Stati membri devono adoperarsi per garantire la ripresa economica attuando politiche di bilancio responsabili ed incentivando gli investimenti attraverso l’eliminazione degli ostacoli ai finanziamenti e la piena attuazione del piano Juncker. Investimenti e responsabilità fiscali devono però essere compatibili con una crescita economica sostenibile e con la creazione di posti di lavoro di qualità. Va migliorata prioritariamente la politica occupazionale al fine di garantire una maggior coesione sociale. Il nuovo semestre a mia avviso deve, quindi, aprirsi all’insegna delle questioni occupazionali e sociali che, se affrontate nel modo giusto, possono portare alla riduzione del tasso di povertà e alla crescita della domanda interna. WWW.NICOLACAPUTO.EU da Bruxelles n. 9 martedì 17novembre 2015 IL MIO INTERVENTO SUL RAPPORTO SVIMEZ 2015 SUL MEZZOGIORNO ED IL PIANO JUNKER In Italia ogni anno la Svimez, l’Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno, valuta i dati della crescita. Ebbene il quadro è alquanto allarmante: nel 2015 il Sud ha avuto una crescita inferiore di oltre 40% rispetto alla media delle regioni Convergenza dell’Europa. La povertà assoluta è in Italia più che raddoppiata, ed al Sud si è registrata la perdita di più di mezzo milione di posti di lavoro . Sono ben 2 milioni solo al Sud i giovani che non riconducono allo studio una funzione, né lavorano. Il Rapporto ha anche evidenziato la sostanziale cessazione degli investimenti dell’industria, ridotti dal 2008 al 2014 del 59%. Ogni anno, in concomitanza con la pubblicazione del rapporto, i giornali dedicano pagine intere per qualche giorno ma poi tutto passa nel dimenticatoio. Questi dati impongono uno sforzo straordinario degli Stati e dei governi locali affinchè possano cogliere tutte le opportunità offerte dall’Unione Europea partendo dalle risorse per il fondo Europeo per gli imvestimenti strategici. A questo cambio di passo auspico si unisca la BEI, in sinergia con il Piano Juncker, con i programmi operativi 2014-2020 e con i Partenariati Pubblico-Privato, per stimolare la fiducia di imprenditori e amministratori locali e la creazione del giusto network operativo, tutti fattori abilitanti per realizzare gli investimenti e riattivare la crescita. 9 10 n. 9 martedì 17 novembre 2015 da Bruxelles WWW.NICOLACAPUTO.EU LIBERARE LE QUOTE PER LA PESCA DEL TONNO ROSSO DAL MONOPOLIO DEI GRANDI ARMATORI “È un passo importante perché bisogna liberare il meccanismo delle quote di pesca del tonno rosso dal monopolio dei grandi armatori favorendo sistemi di pesca più sostenibili e a favore della piccola e media pesca”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare europeo S&D dopo l’approvazione da parte della Commissione europea della proposta di risoluzione sulla revisione del sistema delle quote per la pesca del tonno rosso, presentata da Caputo e la parlam- entare Renata Briano “Parallelamente – aggiunge Caputo –abbiamo proposto un emendamento alla Proposta di Regolamento del Parlamento e del Consiglio concernente un piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo, al fine di invitare gli Stati membri e la Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (ICCAT) a rivedere l’attuale sistema ingiusto delle quote per la pesca del tonno rosso”. L’INTERVENTO ALLA TRASMISSIONE RAI - PUNTO EUROPA SU “DRONI, REGOLE PER LA SICUREZZA E PRIVACY” WWW.NICOLACAPUTO.EU da Bruxelles n. 9 martedì 17 novembre 2015 11 LIFE, COME USARE 3,46 MILIARDI DI EURO PER LA PROTEZIONE DEL CLIMA E DELL’AMBIENTE L’ INIZIATIVA AL PARLAMENTO EUROPEO CON NICOLA CAPUTO “Il Programma Life ha un enorme potenziale, ha favorito la nascita di nuovi posti di lavoro sostenibili rinforzando anche la strategia Europa 2020 per una crescita intelligente e inclusiva. E’ necessario fare di più per far conoscere il Programma e l’utilizzo delle risorse a disposizione. Life è destinato a fungere da catalizzatore per promuovere cambiamenti nello sviluppo e nell’attuazione delle politiche ambientali e climatiche, favorendo azioni volte a promuovere un’economia circolare”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo nel corso del suo intervento al workshop, “LIFE – Come usare 3,46 miliardi di euro per la protezione del clima e dell’ambiente” che si è tenuto a Bruxelles presso il Parlamento europeo. All’iniziativa, oltre all’europarlamentare Nicola Caputo Co- Presidente del Programma Life e Dubravka Suica, del gruppo di lavoro LIFE, commissione ENVI, hanno partecipato i rappresentanti della Commissione europea, della Corte dei conti europea, della Banca europea per gli investimenti, gli operatori e gli esperti del settore: Angelo Salsi, Head of Unit, LIFE and CIP Ecoinnovation, EASME, Jan Kinst, Member of Chamber I - Preservation and Management of Natural Resources, European Court of Auditors (ECA), James Ranaivoson, Managerial Advisor Climate Change and Environment Division, EIB, Pavlos Doikos, Sector coordinator ENV, NEEMO, Bent Jepsen, Sector Coordinator NAT/BIO, NEEMO, Joaquim Teodosio, Sociedades Portuguesa para o Estudo das Aves (SPEA), PT, Martin Janes, the River Restoration Centre, UK, Hervé Martin, Head of Unit of LIFE Environment (DG ENV E4). Lo scopo del workshop è stato quello di fornire informazioni di base e consigli per i membri della commissione ENVI e tutti i partecipanti sul Programma LIFE. Il workshop ha fornito inoltre indicazioni su come la nuova edizione del programma LIFE dovrebbe contribuire, nel modo più efficace, ad affrontare i temi della protezione ambientale e cambiamento climatico. “Il nostro obiettivo – ha spiegato l’eurodeputato Nicola Caputo - deve essere quello di capire come la nuova edizione di LIFE può contribuire non solo alla protezione dell’ambiente e del clima, ma anche alla creazione ulteriori posti di lavoro verdi”. 12 n. 9 martedì 17 novembre 2015 da bruxelles WWW.NICOLACAPUTO.EU IN COMMISSIONE AGRI OLIO: VA BENE ASSISTERE L’ECONOMIA TUNISINA, MA NON A SPESE DEI PRODUTTORI DI OLIO D’OLIVA “Sul tema dell’accesso temporaneo supplementare dell’olio d’oliva tunisino nell’Eu, ritengo che l’agricoltura non deve diventare oggetto di scambio politico. Temo reali contraccolpi sul mercato interno della Ue”. Lo ha dichiarato l’europarlamentare del Pd Nicola Caputo nella seduta odierna della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo. “Sulla introduzione di misure commerciali autonome di emergenza a favore della Repubblica tunisina – spiega Caputo - ribadisco la necessità di assistere l’economia tunisina in un momento di transizione economica, ma non a spese dei produttori di olio d’oliva. É importante - sottolinea Caputo- procedere ad una attenta valutazione d’impatto della misura. Non possiamo fermarci a pensare che ci sia solo un “effetto somma”, perché se sul lato delle importazioni effettivamente non dovrebbe esservi un aumento rilevante dell’olio di oliva che entra nei confini dell´Ue da paesi extracomunitari, mi spaventa soprattutto - conclude Caputo - la libertà degli imbottigliatori dal vincolo del perfezionamento attivo”. WWW.NICOLACAPUTO.EU europa n. 9 martedì 17 novembre 2015 13 AD AMSTERDAM CON IL CONSORZIO PRODUTTORI FLOROVIVAISTI CAMPANI “Al Mercato dei Fiori abbiamo avuto modo di verificare le eccezionali facilities degli operatori Olandesi. Abbiamo poi proseguito alla visita delle strutture di alcune aziende leader del settore per poi recarci ai Padiglioni delle Fiere Flora Holland e IFTF. Ho avuto modo di constatare potenzialità enormi per i produttori campani! Dobbiamo solo crederci ... crederci e crederci! C’è una classe imprenditoriale pronta e matura ... (E ci sono anche tanti giovani!). La Politica ( tutta !) deve saperla ascoltare! Abbiamo tutte le potenzialità per fare della nostra Regione una #CampaniaTerradeiFiori. 14 n. 9 martedì 17 novembre 2015 italia WWW.NICOLACAPUTO.EU CAMPANIA, IL GOVERNO STANZIA LE RISORSE PER IL RISANAMENTO DELLE AREE INQUINATE. ORA SERVE VOLONTA’ E CAPACITA’ DI FARE “Stanziate le risorse per la bonifica in Campania, da Bagnoli alla Terra dei fuochi. Il Governo ha fatto la sua parte ora anche con l’aiuto delle risorse europee possiamo restituire vivibilità alla nostra terra”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo europarlamentare europeo del Pd. “Si tratta 200 milioni che possono risolvere definitivamente la questione del risanamento dell’area di Bagnoli ma soprattutto sono risorse utili ad avviare il processo di bonifiche delle aree inquinate della nostra regione, stanziati anche ulteriori 50 milioni per l’emergenza in Sannio e in Calabria. E’ fondamentale – spiega ancora Caputo - utilizzare anche i fondi europei a disposizione per le operazioni di bonifica e restituire finalmente la nostra terra alla normalità”. “Tocca ora alla politica – conclude Caputo - dimostrare di avere adeguatezza e capacità di intervento. Ora tocca alla regione Campania e al suo presidente portare a termine il lavoro e come ha detto oggi il primo ministro Matteo Renzi, - se c’è una persona che possa fare qualcosa per Terra dei Fuochi e Bagnoli è Enzo De Luca”. PRESENTATO IL NUOVO PSR CAMPANIA - IN EUROPA SONO STATI APPROVATI 87 PSR SU 118, IN ITALIA SOLO 11, ASSENTE L’INTERO MEZZOGIORNO. “E´ da apprezzare l´impegno profuso dal governo regionale per cercare di recuperare una situazione di imbarazzo per la regione Campania sulla programmazione delle politiche di sviluppo rurale 2014/2020. Ma siamo comunque molto indietro in tutto il Mezzogiorno, oltre alla Campania registrano gap preoccupanti Puglia, Basilicata e Calabria”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo parlamentare europeo del Pd commentando la notizia dell´invio del PSR Campania 2014/2020 alla Commissione europea. “Se l´UE si é data un quadro “coerente” almeno nelle norme comuni per tutti i Fondi strutturali e d´investimento europei, - aggiunge l’eurodeputato - é necessario che i Fondi FESR, FSE, FC, FEASR e il FEAMP e, quindi, le specifiche politiche di settore che vanno a finanziare ciascuno di essi, vadano meglio coordinati e soprattutto integrati totalmente nella governance delle politiche territoriali”- “Importante,- conclude Nicola Caputo - , é l’utilizzo combinato di tali fondi ed anche il loro coordinamento con altri programmi dell’UE come Horizon 2020, Erasmus+, LIFE e COSME”. WWW.NICOLACAPUTO.EU dal territorio n. 9 martedì 17 novembre 2015 15 BENEVENTO, CONVEGNO «EMERGENZA ALLUVIONE SANNIO QUALI RISPOSTE DALL’EUROPA» L’europarlamentare Nicola Caputo, membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo è tornato a Benevento per intervenire al convegno organizzato dall’associazione i-Dem «Emergenza alluvione Sannio. Quali risposte dall’Europa». Il convegno si è svolto presso la Camera di Commercio. Un modo in più per fare il punto sui danni provocati alle imprese e individuare gli strumenti per intercettare le possibili risorse che possono arrivare dall’Ue. «C’è stata poca attenzione della stampa nazionale spiega Caputo -, la dignità di questo popolo ha fatto sì che non si considerasse il dramma vero che stanno soffrendo le aziende beneventane». Sabato scorso, durante la visita sui luoghi del disastro, ha toccato con mano la reale portata dell’evento calamitoso. «Aspettiamo l’imminente dichiarazione dello stato di emergenza - assicura l’europarlamentare -, poi va attivato il fondo di solidarietà dell’Unione Europea. Spero che la Commissione autorizzi l’anticipazione del dieci per cento, anche per affiancarlo alle risorse messe in campo dal governo». I tempi per l’erogazione completa sarebbero in realtà più lunghi, circa due o tre mesi secondo Caputo, ma lo stanziamento del 10% può essere effettuato in tempi stretti. Resta il nodo dell’invocata proroga al Psr 2007/2013, ribadita nel corso degli interventi anche dal presidente della Cia di Benevento, Raffaele Amore. «Dobbiamo spingere affinché il nuovo Psr venga ampliato con la messa al bando delle varie misure - continua Caputo -. Ho evidenziato anche in Parlamento europeo la necessità di evitare il disimpegno automatico delle risorse qualora non si riesca a rendicontare entro la fine di quest’anno. Penso ci siano buone possibilità». Tra le misure suggerite anche un fondo regionale per le Pmi, che consentirebbe alle aziende in difficoltà la possibilità di accedere a un fondo di garanzia e «la possibilità, per esempio, di un supporto al prestito da 50.000 a un milione e mezzo di euro». Riannodare i fili dei finanziamenti europei è la sfida che, anche prima dell’alluvione, il Sannio era ed è chiamato a vincere. Oggi si ripropone su uno scenario decisamente più difficile, ma con l’urgenza dettata dalle condizioni catastrofiche in cui versa il territorio. Al tavolo del dibattito, dopo i saluti iniziali del presidente dell’Ente camerale , Antonio Campese, e di Antonio Tiso, di i-Dem, sono intervenuti anche il direttore di Confagricoltura Benevento, Manfredi Pascarella, e il vicedirettore della Coldiretti sannita, Antonio Pinto. Presente anche il consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Agricoltura, Erasmo Mortaruolo. BENEVENTO, BENE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO D’EMERGENZA DA PARTE DEL GOVERNO. ORA SI PUÓ ATTIVARE IL FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL’UNIONE EUROPEA “Il Governo ha approvato lo stato di emergenza per il Sannio colpito dall’alluvione il 15 e 19 ottobre, saranno stanziati i primi 38 milioni di euro per le cose più urgenti. Si tratta di una buona notizia, il Governo ha fatto la sua parte in tempi rapidi, ora va chiesta l’attivazione, per il Sannio, del Fondo di solidarietà dell’Unione europea che sovvenziona gli Stati in caso di gravi catastrofi naturali”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare europeo del Pd. “I danni sono sotto gli occhi di tutti, l ’alluvione è stata disastrosa e il dramma inizia a tradursi in cifre, anche se non si hanno ancora dati definitivi. Le risorse straordinarie previste dal Fondo di solidarietà dell’Unione europea sarebbero indispensabili per il ripristino delle infrastrutture strate- giche (elettricità, idriche, telecomunicazioni, trasporti, sanità, istruzione) attualmente al collasso, per la realizzazione di alloggi provvisori necessari a dare conforto alla popolazione, per la messa in sicurezza del patrimonio culturale, la ripulitura delle aree e il ripristino della vivibilità. Ci vorranno dei mesi per l’erogazione delle risorse ma la Commissione Europea potrà autorizzare l’anticipazione del dieci per cento delle risorse che possono essere erogate in tempi molto più stretti. Subito – conclude Caputo - dopo dovrà essere messo a punto un piano per la prevenzione dal rischio idrogeologico e la messa in sicurezza di un territorio da troppo tempo abbandonato a se stesso”. 16 n. 9 martedì 17 novembre 2015 dal territorio WWW.NICOLACAPUTO.EU CALABRIA – SITUAZIONE DRAMMATICA, MASSIMO SUPPORTO ALLE ISTITUZIONI PER SUPERARE EMERGENZA “La regione Calabria vive, a seguito degli ultimi eventi calamitosi, ancora una volta, una situazione drammatica che merita attenzione particolare da parte di tutte le istituzioni e che ripropone in modo evidente il tema dell’isolamento che vive questo territorio”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare europeo del Pd. “Saremo al fianco delle istituzioni calabresi, così come siamo a fianco del Sannio, per una ripresa reale di questo territorio, consapevoli degli enormi disagi che sta vivendo la popolazione colpita da questa ondata di maltempo che si rappresenta come un vero e proprio bollettino di guerra”. “Nei prossimi giorni sarò nuovamente in Calabria – annuncia Caputo - per vedere personalmente le criticità presenti e offrire massimo supporto al prezioso lavoro che le istituzioni tutte stanno svolgendo per superare questo momento drammatico”. BARI: CRIMINALITA’ IMPAZZITA, VA RIPROPOSTO IL “MODELLO CASERTA” ANCHE PER BARI PER RESTITUIRE IL CONTROLLO DEL TERRITORIO ALLO STATO “Gli episodi di efferata violenza che si sono verificati a Bari negli ultimi giorni hanno acceso l’indignazione dei cittadini che chiedono, giustamente, una risposta ferma delle Istituzioni. Per sconfiggere definitivamente le organizzazioni criminali e ripristinare il controllo totale del territorio va riproposto il cosiddetto “Modello Caserta”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare europeo del Pd. “E’ arrivato il momento di cambiare registro e passare dal controllo della criminalità al controllo dello Stato sul territorio. Il Sud non può essere ulteriormente lasciato solo in balia della sopraffazione criminale, occorrono risposte urgenti e risolutive come furono date per combattere il crimine organizzato in provincia di Caserta. Oggi Bari come Napoli e molte realtà del nostro Sud sono ancora strette nella morsa della criminalità, organizzata e no. Nelle nostre città imperversano bande di giovanissimi che taglieggiano, rapinano e si ammazzano tra di loro. Il bollettino è quello di una vera guerra civile che non si può più combattere solo con le parole, l’indignazione e le analisi sociologiche. Servono fatti concreti”. “Bene l’iniziativa del Governo di costruire un Masterplan per il Sud, un quadro di riferimento entro cui si collocheranno le scelte operative per la soluzione dei vari problemi sul tappeto. Ma questo “Patto per il Sud” deve necessariamente prevedere anche interventi strutturali e risolutivi per contrastare il fenomeno criminale, altrimenti non riusciremo a tirare fuori il Mezzogiorno dal gap, senza soluzione di continuità, in cui versa. Darò il mio contributo per l’implementazione di questo strumento, sarò vicino alle Istituzioni locali e ai cittadini nella richiesta di maggiore risorse e mezzi per rendere le nostre città più sicure. Mi attiverò in ogni modo – conclude Caputo - perché questi territori non siano lasciati più soli e abbandonati a loro stessi”. WWW.NICOLACAPUTO.EU dal territorio n. 9 martedì 17 novembre 2015 17 CALABRIA: NICOLA CAPUTO (PD), IL GOVERNO STANZIA 10 MILIONI DI EURO PER REGGIO CALABRIA UN SEGNALE DI ATTENZIONE IMPORTANTE PER IL SUD “Nel decreto approvato dal governo su impulso del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e grazie al meticoloso lavoro della deputazione calabrese, sono stati stanziati 10 milioni di euro per Reggio Calabria in favore dell’azione di risanamento di bilancio. Un segnale di attenzione importante per un amministrazione giovane e competente che con Giuseppe Falcomatà ha riacquistato una credibilità istituzionale necessaria per le sfide che attendono l’intera regione”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo europarlamentare del Pd. “L’orizzonte della città Metropolitana, nella nuova programmazione comunitaria, sarà elemento importante – conclude Nicola Caputo – in quelle che saranno le attività dell’amministrazione volte a ridare speranza ad un territorio simbolo per l’intero Sud”. 18 n. 9 martedì 17 novembre 2015 Linea Diretta Europa WWW.NICOLACAPUTO.EU Nicola Caputo Parlamentare europeo PD Gruppo S&D __________________________________________ Segreterie Bruxelles - Parlement européen - Bât. Altiero Spinelli - rue Wiertz 60 +32(0)2 28 45763 - +32(0)2 28 49763 Strasbourg - Parlement européen - Bât. 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