INNBesta_NOV-DIC_2005
21-12-2005
16:11
Pagina 1
1 Editoriale
SOMMARIO
5 Besta news
2 Management
6 Approfondimenti
3 Primo Piano
7 Pagella di INN Besta
4 Ricerca e Clinica
8 Eventi e Corsi
anno III
numero 5
novembre - dicembre 2005
A.P. 70% - Milano
Periodico di informazione e comunicazione dell’Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta”
Al Besta la Carta Regionale dei Servizi
è diventata realtà
Iniziata l’attivazione delle postazioni per l’utilizzo della
smart card
Patrizia Meroni – Ufficio Comunicazione-URP
[email protected]
Rocco Zagari – Direzione Sanitaria
[email protected]
AUGURI
DALLA
REDAZIONE
EDITORIALE
Si è svolto a fine novembre il workshop,
organizzato con la collaborazione della
Regione Lombardia e di Lisit
Lombardia Informatica, che ha permesso di fare il punto della situazione sullo
stato di avanzamento del progetto SISS –
Sistema Informatico Socio-Sanitario –
all’interno del Besta e di annunciare l’attivazione, a partire da dicembre, delle postazioni per l’utilizzo della Carta
Regionale dei Servizi.
Tra gli argomenti discussi, che riportiamo
in sintesi, i numeri complessivi del progetto, il ruolo della Regione e la tempistica di
realizzazione:
I numeri del Progetto
• 9 milioni di Cittadini
• 15 ASL
• 29 Aziende Ospedaliere
• 5 IRCCS Pubblici
• 150 Presidi Ospedalieri Pubblici
• 2500 Farmacie
• 8500 Medici di Medicina Generale
• 150000 Operatori Sanitari e Pediatri di Libera Scelta
• Oltre 2500 Enti Erogatori Privati e Socio Assistenziali
(segue a pagina 2)
INNBesta_NOV-DIC_2005
21-12-2005
16:11
Pagina 2
Stage: un’opportunità
da valorizzare!
L’Istituto si prefigge di promuovere ancora di più
questa possibilità grazie anche ad un apposito
progetto
Marco Losi – Direttore U.O. Risorse Umane
Andrea Motta – Stagista U.O. Risorse Umane
[email protected]
MANAGEMENT
Sta ormai divenendo consuetudine anche per le pubbliche
amministrazioni l’inserimento di stagisti nell’ambito delle proprie organizzazioni, sarebbe più corretto dire stageur in quanto
si tratta di parola francese che significa “pratica” ma l’italianizzazione prevale ed è più giustificato che sentire pronunciare la
parola stage all’inglese.
L’istituto dello stage venne introdotto nel nostro ordinamento
nel 1997, peraltro la Corte Costituzionale nel 2005 ha riconosciuto che la disciplina dei tirocini formativi e di orientamento
(che Oltralpe vengono appunto denominati stage) è di competenza regionale e, pertanto, la normativa esistente proseguirà
solo in assenza di una specifica disciplina regionale.
La finalità principale dello stage consiste nel facilitare il primo
approccio dei giovani laureati o diplomati, o ancora studenti
universitari, al mondo lavorativo, realizzando momenti di alternanza tra scuola e lavoro o comunque agevolando le scelte
professionali di chi abbia completato la propria formazione
scolastica. Oggetto del rapporto tra tirocinante ed amministrazione ospitante non è una mera prestazione lavorativa quanto
piuttosto un percorso di educazione e formazione, ed è per
questo che lo stage non può in alcun modo costituire un rapporto di lavoro.
L’attivazione del tirocinio avviene tramite la stipula di una convenzione, a cui viene allegato un progetto formativo, tra la
Pubblica Amministrazione ospitante e l’Ateneo (o più in generale il soggetto promotore) di provenienza del tirocinante. Il
progetto formativo, sottoscritto anche dallo stagista, riporta gli
obiettivi formativi o di orientamento e le modalità di svolgimento dell’esperienza, specificandone in particolare tempi e
luogo di svolgimento. A tutela di una corretta applicazione del
progetto vengono inoltre identificati due soggetti responsabili o
tutor, rispettivamente rappresentanti del soggetto promotore e
della struttura ospitante. La durata massima dei tirocini è variabile in relazione al grado formativo raggiunto dal tirocinante ma
non può comunque superare i 12 mesi per gli studenti universitari (estensibili a 24 se appartenenti a categorie protette) e l’attivazione deve avvenire entro 18 mesi dalla conclusione dell’iter scolastico.
Come ribadito dalla direttiva n.2/2005 del Dipartimento della Funzione Pubblica, il tirocinio formativo costituisce una
qualificante opportunità anche per le amministrazioni pubbliche di reperire risorse qualificate in grado di apportare un importante contributo alle principali riforme intraprese in questi anni.
All’interno del nostro Istituto sono ammessi ormai
da tempo un buon numero di stagisti: solo nei primi nove mesi del 2005 sono stati stipulati 15 contratti di tirocinio della durata media di tre mesi,
2
con una rappresentanza sostanzialmente paritaria dei due sessi. L’affermarsi di questa prassi ha tuttavia fatto insorgere la necessità di una strutturazione più efficiente ed organica nell’utilizzo degli stage, tramite la pianificazione di strategie e politiche mirate a rendere tali esperienze quanto più proficue per
entrambi le parti coinvolte.
L’U.O. Risorse Umane sta dunque elaborando uno studio denominato “Progetto Stage 2006” che, partendo da un’approfondita indagine dell’esperienza finora acquisita, permetta di introdurre innanzitutto un regolamento interno per gli stagisti.
Essenziale sarà poi puntare ad una migliore formazione dei tutor accompagnata da una seria attività di programmazione annuale che consenta di individuare progetti specifici da sviluppare, anche tramite eventuali borse di studio che potrebbero favorire un positivo innalzamento della durata media di
permanenza di risorse umane preparate e fresche all’interno
della nostra struttura.
Una pianificazione mirata e lungimirante nell’inserimento di nuovi tirocinanti non solo affinerà ulteriormente il processo di avvicinamento tra i due mondi della formazione e del
lavoro, in passato troppo spesso separati, ma potrebbe anche
garantire un determinante impulso ai processi di innovazione che in questi ultimi anni stanno interessando la Pubblica
Amministrazione. ■
Segue dalla pagina 1 Al Besta la carta...
Il ruolo della Regione
• assicurare l’informatizzazione delle Aziende Sanitarie e garantire che i servizi previsti siano resi disponibili
• favorire l’adesione al SISS di Medici di Medicina Generale,
Pediatri e Farmacie
• garantire la comunicazione informativa sul Progetto
• promuovere la partecipazione al Progetto di strutture private accreditate
Tempi di attivazione
Attività preparatoria (3 mesi)
• Strategia di integrazione tra azienda e SISS
• Pianificazione delle attività interventi preparatori
Servizi iniziali (6 mesi)
• Rilascio dei servizi di Front Office al cittadino
(80% degli sportelli)
• Attivazione funzioni di trasferimento flussi verso le ASL
Consolidamento dei servizi (9/12 mesi)
• Attivazione servizi completi per Pronto Soccorso (dove presente), Laboratori, Radiologia
• Invio lettere di dimissione
• Gestione Prenotazione
Diffusione dei servizi (24 mesi)
• 70% Reparti di Degenza
• 70% Ambulatori
Completamento ed estensione (oltre 24 mesi)
• Diffusione capillare sull’intera azienda
Questo incontro ha rappresentato il punto di partenza di
un processo da cui l’Istituto trarrà grande beneficio, destinato ad evolversi e completarsi nel tempo grazie anche alla
partecipazione attiva di tutti gli operatori coinvolti. ■
21-12-2005
16:11
Pagina 3
Aggiornamenti da
“Ricerca e cura”
Simona Elli – giornalista Direzione Scientifica
[email protected]
Parkinson e mitocondri:
una relazione pericolosa?
Forse il Dna mitocondriale ci può aiutare a capire meglio
i rischi genetici di ammalarsi di Parkinson. Nel corso di
una ricerca per valutare quali tipi di Dna mitocondriale sono
associati alla comparsa del Parkinson, il laboratorio guidato
da Massimo Zeviani, direttore dell'Unità Operativa di
Neurogenetica Molecolare, in collaborazione con Alberto
Albanese, coordinatore nazionale del gruppo di studio
della malattia di Parkinson della Società Italiana di
Neurologia, ha riscontrato che un tipo specifico di Dna mitocondriale presente in una parte della popolazione italiana
(l'aplogruppo K) è meno frequente nei pazienti con malattia
di Parkinson e sembra quindi associato ad un minore rischio
di contrarre la malattia. L'équipe proseguirà ora la ricerca su
un più ampio numero di pazienti per scoprire qual è la connessione funzionale tra questo particolare tipo di Dna mitocondriale e la malattia. Il nuovo progetto, realizzato in collaborazione con altri centri tra cui l'Università Bicocca e
l'Ospedale San Gerardo di Monza, sperimenterà l'utilizzo di
innovative piattaforme tecnologiche per lo screening
esteso di geni di interesse non solo sulla malattia di
Parkinson ma anche su altre malattie neurodegenerative. ■
Terapia meno invasiva per la
cefalea a grappolo
Dopo aver dimostrato, per la prima volta al mondo, gli effetti positivi della stimolazione cerebrale profonda nei
casi di cefalea a grappolo cronica intrattabile (nota come "cefalea da suicidio") l'équipe guidata da Gennaro Bussone, in
collaborazione con Giovanni Broggi, ha deciso di avviare la
sperimentazione di un nuovo approccio terapeutico chirurgico per questa malattia: la neurostimolazione del nervo
grande occipitale che ha già avuto un risultato in un gruppo di pazienti affetti da cefalea cronica quotidiana refrattari
alle terapie mediche. L'obiettivo di questa nuova ricerca clinica è quello di esplorare una ulteriore possibilità di cura per
eliminare il dolore della cefalea a grappolo, prima di dover
ricorrere all'intervento di stimolazione cerebrale profonda.
Questo nuovo approccio terapeutico non invasivo del sistema nervoso centrale è stato applicato su 7 pazienti, tuttora sotto controllo. Il follow-up è ancora breve per poter avere dei dati conclusivi. Nel frattempo si sta approntando un
protocollo di studio con la neurostimolazione occipitale
per una sperimentazione clinica rivolta anche a pazienti affetti da emicrania o cefalea cronica. ■
✓
FLASH
Il Besta nel Consiglio Direttivo S.I.N.
In occasione del XXXVI Congresso della Società
Italiana di Neurologia, che si è tenuto in ottobre a
Cernobbio, Massimo Leone – U.O. Neurologia III, candidato ufficiale dell’Istituto, è stato eletto membro del
Consiglio Direttivo della S.I.N. Complimenti al Dr.
Leone rappresentante del Besta all’interno della principale Società italiana di Neurologia. ■
✓
FLASH
La newsletter dei tre IRCCS premiata al
COMPA 2005
Si è conclusa a
Bologna, con
la cerimonia di
premiazione, introdotta da un
intervento del
giornalista
Enrico Vaime,
la dodicesima edizione di COM-PA, il Salone Europeo
della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al
Cittadino e alle Imprese.
Quattro le newsletter premiate per “Comunicare on line”, il concorso rivolto alle newsletter edite dalla Pubblica
Amministrazione e dalle Local Utilities. Due le prime classificate ex aequo: il “Notiziario della Camera di
Commercio di Pavia”, newsletter edita dalla Camera di
Commercio di Pavia, e “Bra notizie” edito dal Comune di
Bra. Al secondo posto, sempre ex aequo Ricerca e cura,
newsletter edita dall'Istituto Nazionale Neurologico
Carlo Besta, dall'Istituto Nazionale per lo Studio e la
Cura dei Tumori, e dalla Fondazione IRCCS - Ospedale
Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena e
“Pensa differenziato News”, newsletter edita da Meta spa.
Terza classificata: “[email protected]”, newsletter edita
dall'Università degli studi di Brescia. ■
✓
FLASH
Sistema qualità: un ulteriore passo avanti!
E' proseguito il processo di certificazione ISO 9000
dell'Istituto, pur con qualche rallentamento che potrà però essere recuperato nei prossimi mesi facendo tesoro
dell'esperienza comunque maturata.
Hanno conseguito la certificazione le UU.OO di Malattie
Neuromuscolari e Neuroimmunologia, Neuropatologia,
Epilettologia Clinica, Neurofisiologia Sperimentale,
Biochimica e Genetica. ■
PRIMO PIANO
INNBesta_NOV-DIC_2005
INNBesta_NOV-DIC_2005
21-12-2005
16:11
Pagina 4
Tecnologia e ricerca per la
comunicazione della diagnosi
La parola ai pazienti grazie ad un Progetto coordinato dalla Neuroepidemiologia
Alessandra Solari
[email protected]
Giusi Ferrari
[email protected]
RICERCA E CLINICA
Il nostro Istituto coordina una ricerca multicentrica che si
propone di verificare l’efficacia di un intervento informativo strutturato sulla malattia in persone con sclerosi
multipla (SM) di nuova diagnosi. Il progetto, finanziato dalla National Multiple Sclerosis Society, New York, NY (Pilot
Research Project PP1201 - A. Solari), coinvolge l’Istituto San
Raffaele di Milano, le Cliniche Neurologiche di Genova, Bari,
Cagliari, Macerata, la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla e
l’Istituto Tumori di Milano.
La prima fase prevede la messa a punto dell’intervento informativo (colloquio, opuscolo e questionario di conoscenza
della malattia) per integrare le informazioni già fornite dal neurologo curante ai pazienti di nuova diagnosi di SM.
Successivamente l’efficacia di tale intervento sarà valutata formalmente mediante una sperimentazione clinica controllata. I contenuti dell’intervento informativo sono ricavati da una
ricerca bibliografica completa, dal parere di esperti e dal risultato di tre focus group.
In Giugno si sono tenuti presso il nostro Istituto un focus group
con i pazienti del Nord Italia ed un focus group con i clinici (neurologi, psicologi, infermieri) dei Centri coinvolti. In
Settembre è stato effettuato, presso la Clinica Neurologica del
Policlinico di Bari, il terzo focus group con i pazienti del
Centro-Sud Italia. Grazie ad una convenzione fra il Besta e
Telecom gli incontri sono stati registrati in qualità audio-digitale tramite un sistema di microfoni ambientali.
L’audioregistrazione, nel rispetto della tutela della privacy
dei partecipanti e senza creare alcun effetto invasivo nella discussione, ha consentito all’équipe del progetto di non perdere
nessuna sfumatura e di raccogliere nel report dei tre incontri
tutti i contenuti e le informazioni emerse in sede di discussione. Il moderatore, esperto in formazione e dinamiche di
gruppi adulti, ma senza ruoli professionali legati a diagnosi e
trattamento della SM, ha facilitato la discussione con interventi
diretti, mantenendo gli obiettivi ed instaurando un clima aperto e positivo.
Sia i pazienti sia i clinici si sono dimostrati coinvolti e molto
collaborativi. La viva partecipazione dei malati ha confermato che le occasioni di confronto e discussione sono per loro
rare, ma molto gradite. E’ emersa nel vissuto di tutti i partecipanti la rilevanza del momento della diagnosi, che può costituire una risorsa, se progettata in maniera attenta e consapevole, o al contrario rendere più difficile la gestione per il paziente degli aspetti clinici e
dell’organizzazione della propria vita. Tale momento è stato riconosciuto come fondamentale nel
processo relazionale della diagnosi anche in occasione della discussione con i clinici.
4
Questa attività di ricerca ha consentito di raccogliere informazioni pregnanti nell’esperienza di pazienti e clinici,
che saranno sintetizzate e messe a disposizione della comunità scientifica e delle Associazioni, ai fini di contribuire a meglio focalizzare le necessità dei pazienti e promuovere un
uso appropriato delle risorse disponibili. ■
Paraplegia spastica ereditaria:
nuovo laboratorio in Bicocca
Dopo l’esperienza al TIGEM l’approdo al Besta
Elena Rugarli – U.O. Biochimica e Genetica
[email protected]
Nel mese di luglio 2005 ho trasferito il mio gruppo dal TIGEM - Telethon Institute of Genetics and Medicine - di
Napoli all’Istituto Besta. Neurologa di formazione, mi sono
occupata per anni di genetica molecolare con un occhio particolare alle malattie del sistema nervoso. Dopo una lunga
esperienza al TIGEM, che mi ha offerto la grande opportunità di sviluppare una linea di ricerca indipendente, ho deciso di integrare le mie conoscenze di genetica e biologia cellulare con la mia passione per la neurologia e di iniziare una
nuova avventura all’Istituto Nazionale Neurologico. Grazie al
sostegno del Commissario Straordinario, del Direttore
Scientifico e soprattutto del Dott. Stefano Di Donato, è nato
così il nuovo laboratorio di Fisiopatologia delle
Malattie Neurodegenerative. Il laboratorio è parte
dell’Unità Operativa di Biochimica e Genetica ed ha sede nei nuovi spazi della Bicocca.
Il mio gruppo si è occupato di studiare i meccanismi patogenetici alla base della paraplegia spastica ereditaria, una malattia invalidante caratterizzata dalla degenerazione degli assoni dei motoneuroni corticali, le cui cause molecolari sono ancora in larga parte inesplorate. Negli ultimi 5
anni abbiamo studiato due tra i geni responsabili di questa
malattia, il gene SPG4 che codifica per la proteina spastina,
ed il gene SPG7 che codifica per la proteina paraplegina.
Alla base della nostra attività di ricerca c’è la convinzione
che una possibile terapia per i pazienti possa arrivare
solo dalla conoscenza dei meccanismi fisiopatogenetici della malattia. Abbiamo dedicato le nostre energie a studiare la funzione di spastina e paraplegina, attraverso lo svi-
INNBesta_NOV-DIC_2005
21-12-2005
16:11
Pagina 5
luppo di modelli animali e lo studio del ruolo cellulare di
queste proteine. Abbiamo conseguito due risultati di rilievo.
Abbiamo creato e studiato un modello murino di paraplegia
spastica dovuto a mutazioni nel gene SPG7. Siamo stati inoltre il primo laboratorio a riconoscere che la spastina ha un
ruolo importante nel regolare la dinamica dei microtubuli all’interno della cellula, ed abbiamo così aperto la strada a
nuove ipotesi sulla patogenesi della malattia. Con i miei collaboratori, Andrea Bernacchia ed Elena Riano, vogliamo proseguire le nostre ricerche con due chiari obiettivi: capire
perché gli assoni degenerano e soprattutto comprendere come possiamo fermare questo processo nei pazienti affetti da
paraplegia spastica ereditaria. ■
Risultato a termine procedura con visualizzazione del cemento radio-opaco
Vertebro plastica percutanea:
efficace trattamento mini-invasivo
per il dolore vertebrale
Elisa Ciceri – Resp. U.S. Neuroradiologia Intervenzionale
[email protected]
La Vertebroplastica Percutanea è una procedura terapeutica mini-invasiva di Radiologia Interventistica per il trattamento delle fratture vertebrali dolorose. La tecnica e’
stata sviluppata in Francia nella metà degli anni '80, ma
solo molto recentemente ha avuto diffusione in Europa e negli Stati Uniti. Essa consiste nell’iniezione attraverso un ago
metallico appositamente conformato, introdotto per via percutanea sotto guida fluoroscopica, di un cemento a bassa viscosità, lo stesso che viene da tempo impiegato negli inter-
retta da Maria Grazia Bruzzone, ha eseguito con successo
piu’ di 50 iniezioni percutanee di cemento. L'intervento non
avendo carattere d'urgenza e' programmabile nelle prime settimane dalla comparsa dei sintomi. Il trattamento viene effettuato in anestesia locale con assistenza anestesiologica e monitoraggio delle funzioni vitali. Il paziente gia’
dopo alcune ore dalla procedura puo’ mobilizzarsi.
La maggior parte dei pazienti che hanno usufruito di tale terapia hanno riferito una cospicua e/o completa riduzione del
dolore potendo così smettere di indossare il busto, ridurre o
sospendere l'assunzione di farmaci analgesici e riavere una
migliore qualità della vita. ■
Occhi aperti sulla sicurezza:
avviso importante per gli “Eroi”
Inserimento per via percutanea degli aghi nei corpi vertebrali crollati
venti ortopedici. L’iniezione determina la riduzione del dolore e consente a quei pazienti che hanno limitato la propria
attività fisica di riacquistare mobilità. Tale procedura ottiene ottimi risultati soprattutto nel trattamento del dolore
causato da Osteoporosi e Metastasi vertebrali. Nel nostro Istituto questo tipo di trattamento viene effettuato dal 2004.
Fino ad oggi l’équipe di Neuroradiologia Intervenzionale
da me diretta, facente parte dell’U.O. di Neuroradiologia di-
A molti di noi è capitato e capita di doversi trattenere in laboratorio, ma anche negli studi o in ufficio, in orari “strani”.
Ricordiamoci che la presenza di personale, al di fuori del normale orario di lavoro, nelle aree dell’Istituto non presidiate,
a differenza dei reparti di degenza, comporta comunque una
speciale responsabilità in quanto:
• qualunque dipendente potrebbe sentirsi male e non riuscire
a chiedere aiuto
• in caso di emergenza, nelle ore notturne e nei giorni non lavorativi, tutti devono poter essere avvisati di eventuali pericoli
Se per esigenze lavorative dobbiamo permanere/accedere
in Istituto dopo le ore 21.00 dei giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì), il sabato e nei giorni festivi è doveroso comunicare la presenza all’addetto al Servizio
Portineria…… è previsto dal “Piano di
Emergenza, Antincendio, Evacuazione” di
Istituto (par. 2.2) ! Solo così potremo essere
tempestivamente contattati ed eventualmente
soccorsi in caso di emergenza! ■
BESTA NEWS
Francesco Frigerio – Responsabile del Servizio Prevenzione
e Protezione
[email protected]
5
INNBesta_NOV-DIC_2005
21-12-2005
16:11
Pagina 6
L’inserimento dei neoassunti?
Non deve essere un optional
Una testimonianza diretta dell’importanza di
un’accoglienza organizzata ed efficace
APPROFONDIMENTI
Francesco Farimbella - Infermiere U.O. Anestesia,
Rianimazione e T.I.
A parere mio, un periodo di addestramento per l’inserimento dei neoassunti, risulta necessario e doveroso,
verso il singolo lavoratore e verso l’Istituto.
Tale attività dovrebbe essere effettivamente svolta per
ogni nuova assunzione, indipendentemente dall’esperienza che costituisce il bagaglio culturale e professionale di chi entra a far parte del Besta.
Pertanto, non può solo risultare come una bella facciata
di presentazione in un colloquio o sulla carta, ma deve
realizzarsi nel concreto.
Affermo questo, sulla base della mia esperienza in occasione della mia assunzione, non avendo avuto l’occasione di un periodo di “affiancamento”, essendo stato
subito inserito nell’organico del reparto.
Il significato dell’inserimento del neoassunto nell’ U.O.
in cui viene introdotto, sta nell’accompagnarlo, grazie
alla collaborazione di un collega che già opera in quello specifico reparto, offrendo i mezzi per acquisire
nozioni e abilità teorico-pratiche, oltre che per conoscere il reparto, le consuetudini che col tempo si sono affermate e che sottendono e sostengono l’attività lavorativa.
A questo proposito esprimo la mia opinione sul tentativo che dovrebbe essere presente, e che penso ci sia già,
nel dotare ogni singolo reparto di un organico addestrato e ben inserito, in modo tale che sia numericamente sufficiente a coprire le esigenze del reparto stesso (anche di fronte ad eventi quali ferie o malattia), limitando il fenomeno della mobilità interna. Un inserimento più largamente inteso si è iniziato ad attuare con
il corso accreditato ECM “Orientamento al neoassunto”, la cui prima edizione si è svolta in Istituto il 28
settembre 2005.
E’ stata l’occasione per conoscere cos’è l’I.N.N. “Carlo
Besta”, la sua organizzazione e finalità, coinvolgendo lavoratori e professionisti dei diversi ambiti (sanitario ed
amministrativo).
Tale modalità di presentazione panoramica della
realtà lavorativa, conferisce a tutti un livello base di
informazioni e canali, attraverso i quali introdursi in
quella che non è altro che una realtà lavorativa (e non
una “grande famiglia”, espressione che userei ed uso solo per una dimensione più personale ed intima).
Ho trovato questa giornata formativa molto
utile perché mi ha permesso una conoscenza
più approfondita del contesto di lavoro.
6
✓FLASH
Influenza? Ecco qualche consiglio
In distribuzione presso
l’URP il pieghevole informativo,
curato
dalla
Regione Lombardia, per
fare chiarezza e dare suggerimenti sull’influenza
stagionale e l’influenza
aviaria. ■
RIDIAMOCI SU
(Athos)
✓FLASH
REPORT ANNUALE
2004
Pubblicato il nuovo
Report delle attività
clinico-scientifiche e
della ricerca sperimentale. Attraverso il sito
istituzionale è possibile
scaricare il Report accedendo a http:
//www.istituto-besta.it/Report.htm
INNBesta_NOV-DIC_2005
21-12-2005
16:11
Pagina 7
La pagella di INN Besta
Formazione promossa dall’Istituto
Gennaio-Febbraio 2006
Il giornale aziendale compie due anni: è tempo di
dare i voti!
Cari lettori, è fondamentale per la redazione
conoscere il punto di vista di che legge.
Le informazioni saranno utili per migliorare e
rinnovare l’edizione del prossimo anno.
Grazie per il tempo che vorrete dedicare alla
compilazione della nostra “pagella”.
Per info: [email protected]
Journal Club
Incontri settimanali di aggiornamento,
di discussione e analisi critica
dei dati della letteratura scientifica.
Aula Pluribus Istituto “C. Besta” – 12.00/13.15
Richiesti crediti ECM
Responsabile organizzativo: Marco de Curtis
Nome e cognome (facoltativo)
Dipendente □
23 gennaio 2006
✓Impatto sociale e personale nelle cefalee
Lettore esterno □
Per i dipendenti dell’Istituto:
Relatore: Domenico D’Amico
Qualifica
30 gennaio 2006
✓Fisiologia dell’amore romantico
Relatore: Paola Soliveri
Anni lavorativi
6 febbraio 2006
✓Il giro di Heschl e la percezione dei toni
Relatore: Vidmer Scaioli
Per i lettori esterni:
• Come ricevi INNBESTA?
Per posta □
13 febbraio 2006
✓Le tossine botuliniche ed il loro possibile utilizzo
come farmaco antiepilettico
Relatore: Rita Garbelli
Via e-mail □
• Vuoi continuare a riceverlo?
SI □
NO □
• Leggi INNBESTA?
NO □
SI □
20 febbraio 2006
I modelli animali di epilessia: revisione critica
Relatore: Vadym Gnatkowsky
✓
A VOLTE □
• INNBESTA contribuisce a migliorare la
comunicazione interna dell’Istituto?
SI □
NO □
ABBASTANZA □
27 febbraio 2006
✓Le sindromi paraneoplastiche
• Lo trovi utile?
SI □
NO □
Relatore: Ettore Salsano
• Perché?
6 marzo 2006
✓Mutazione presenilin 1 e malattia di Pick
Relatore: Gabriella Marcon
13 marzo 2006
✓Epilessia e canalopatie
✃
Relatore: Elisa Colombo
ABBASTANZA □
INNBesta_NOV-DIC_2005
21-12-2005
16:11
Pagina 8
Formazione promossa
dall’Istituto Gennaio-Febbraio
2006
• Secondo te quale dovrebbe essere la
funzione del giornale aziendale?
Per info: [email protected]
Corsi formativi
✓Up to date in Neuro-Oncologia:
• Il giornale ti rappresenta e ti coinvolge?
certezze o nuovi dubbi?
28 gennaio 2006
Responsabili scientifici: Amerigo Boiardi – Giovanni Broggi
✓Aggiornamento continuo per tecnici di
Neurofisiopatologia
1 febbraio 2006
Responsabili scientifici: Marina Casazza – Simona Binelli
• Hai qualche idea o suggerimento per
aiutarci a migliorare?
✓La disfagia e lo stato nutrizionale nel paziente
neurologico
9 e 16 febbraio 2006
Responsabili scientifici: Daniela Testa – Giovanni D’Onofrio
✓
Pediatric Sedation for
Magnentic Resonance Imaging
I edizione: 23 – 24 febbraio 2006
II edizione: 6 – 7 aprile 2006
Responsabile scientifico: Dario Caldiroli
• Ti interesserebbe contribuire all’attività
della redazione?
(idee, materiali, poesie, foto…)
Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” IRCCS
20133 Milano - Via Celoria, 11
Tel. 02 23941 - Fax 02 70638217 - www.istituto-besta.it
Consegna del questionario compilato:
• di persona all’Ufficio Relazioni con il
Pubblico-URP
(dal lunedì al venerdì – 9.30/12.30)
• presso la casella di posta dell’URP in
Portineria
• tramite posta:
Ufficio Relazioni con il Pubblico – URP
Istituto Nazionale Neurologico “Carlo
Besta”
Via Celoria, 11 – 20133 Milano
✃
Direttore responsabile: Roberto Pinardi
Coordinamento editoriale: Patrizia Meroni
[email protected]
Redazione:Via Celoria, 11 - Milano - 02.23942292 c/o URP
Marco Losi - Matilde Leonardi - Angelo Carnelli
Elio Maccagnano - Angelo Sghirlanzoni - Clara Moreschi
Guido Storchi - Lucia Angelini - Livia Malesani
Patrizia Meroni - Athos Careghi - Enrica Alessi
Si ringrazia Daniele Perobelli per il contributo fotografico
Finito di stampare nel mese di Dicembre 2005
Stampa: GMB s.r.l. - Via C. Colombo 13 - 20094 Corsico (MI)
Il periodico sarà scaricabile sul sito: www.istituto-besta.it
Il periodico è gratuito
reg. trib. Milano: n. 10 del 13/01/03
Scarica

SOMMARIO 5 EDITORIALE