••• S. "92!" " 11111; Aie • t ; ANNO VIII. N. 40 ABBI7ONAMENTI L 10 armo — ma. REGNO . _Contesimi 10 il numero - 401 Att iudiiisr1. amministrativi e avTisi part+eolan ceni 25 per limi' o hpegin di tnos... luset noto dopo la arnia del Ker , •nte ~t. 60 per linea I 'palio oarriapondente. Fuori Stato aumento spese postali Lumjarwe Oh. ANNUNZI E 121 €113117.10/1 1 a b semestre — 2,50 trii:osata Uffizio — ".11 lo Maggio 1872. Domenica /,* Medio:, N! r›. •• Peisiwnenti — Arretrato 20. GIORNALE POLITICO UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI I pagamenti uon motto yafli te non fatti contro ricevuta Armata dal propri mori. Avv. Gaetano Frectiani. E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVLNCIALL E COMUNALE •i Pubblicazione Giovedì • romenien Nim si &mutuo releinsabilità le per usociazioni fatte all'uftisio del giornale. le oh. Pisa. 18 maggio 1••••=7.5._ -_,...wee.,".r2=121SRA PARTE UFFICUL.E COMUNE Di PISA EuroDriaziolle Dor causa di DillAlica Sindaco di Pisa Visto il decreto della R. Prefettura locale in data 11 maggio corrente col quale viene dichiarata opera di pubblica utilità la costruzione delle pile e della spalla destra del nuovo Ponte in muratura sull' Arno in città fra le vie Solferino o S. Ca.ssiano, Visto l' art. 24 della legge 25 giugno 1865, n.° 2359 sulle espropriazioni per causa di pubblica utilità, Notifica: Il seguente elenco dei proprietari deì beni da espropriarsi per la costruzione della spalla destra del nuovo Ponte suddetto, compilato in conformità dell' art. 24, rimane depositato nella Segreteria di questo Comune per giorni quindici agli effetti di che nel successivo art. 25 e seguenti della rammentata legge. Pisa, dal Palazzo comunale Li 19 maggio 1872. Il Sindaco — D. G. blANCIII. Elenco dei proprietari dei beni da espropriarsi Cognome e Nome deg1i Esprepriandi Iudicaz. Espropriaz. Corrispondenza Catastale Prezzo del se parziale --•-•-, :"._.–....---- -: d' indennità Par- Articolo offerto Possesso o totale s ez i o „ Rendita ticella di stima ' i nati, Monselles, Cuturi, Grassini, Ruglioni, Diui e Tanfa.ni. Il Presidente, dopo aver dichiarata aperta la seduta, notifica che vengono aggiunti alI ordiue del giorno i seguenti affari: l.° Tributi coinnnali — provvedimenti. 2.0 Istanza di alcuni proprietari di vetture per diminuzione della taasa sulle medesime. 3.° Autorizzazione alla Commissione amininitratrice del Monte Pio a prestare il consenso per radiazione di inscrizione ipotecaria. Il Presidente, secondo l' ordine del gtorno, richiama gli adunati alla nemin della Commissione per la revisione della lista dei giurati. Rammenta che tale Commissione si compone di due Consiglieri e dito supplenti, e che nell'anno decorso si componeva dei sigg. Barsotti dott. Domenico o Chiesi cav. dott. Tito consiglieri, e Gallizioli Cd.V. ing. Lelio e Ceccarelli dota. Ranieri, supplenti. Eseguita secondo il sistema consueto la votazione per la nomina dei Consiglieri, il Presidente, fatto lo spoglio delle schede cen ll assistenza dei consiglieri Gallizioli e Barsotti, an nunzia il seguente resultato: Presenti e votanti 21. Maggioranza 11. Chiesi voti 17, Barsotti 13, Collodi 4, Gressini 2, Banti 2, Gallizioli 2, Cuturi 1, Dini 1. I sigg. Chiesi e Barsotti, rimangono perciò eletti a Con dglieri. Esegnita la votazione per la nomina dei supplenti il Presidente, assistito sempre dai consiglieri Gailizioli e Barsotti, annunzia il resultato seguente, intervenuto prima della votazione il consigliere Del Punta. Presenti e votanti 22. Maggioranza 12. Cecearelli voti 15, Gallizioli 14, Collodi 6, Grassini 2, Banti 2, Scolari 1, Nistri 1, Benvenuti 1, Chiesi 1, Barsotti I. I signori Ceccarelli e Gallizioli rimangono quindi eletti a supplenti della Commissione stessa. Il consiglier Dini referisce dipoi sulla domanda avanzata dal signor Presidente della Società musicale di San Marco alle Cappelle, con la quale, dopo aver dimostrate la buona riuscita di quella istituzione che verrà in seguito organizzata in Fanfara, si fa a chiedere un sussidio per supplire alle spese d' impianto della istituzione stessa. Il relatore, a nome della 3. Commissione, sulla considerazione che quella Società si rende utile al popolo di S. Marco per la scuola di Musica che offre ai suoi abitanti, , . 1. CASARETT1 Gabbriello del fu . . Antonio. Casa Casa . 2. Detto . 3. SANTORO Gaspero del fu Antonio .. Casa 4. BERNARDINI avv. Jacopo del i . . • . fu Lorenzo . Orto 5. BALESTRI Lorenzo del fu Pa- squino . Orto . Totale 2608 Totale 608 Totale C Parziale C Parziale C IMPRESTITO DI PISA n Sindaca di Pisa, Informato- come molti fra i possessori dei titoli interinali dell' Imprestito comunale ad interessi e premi non abbiano peranche presentati al cambio i titoli medesimi ; e come sia invalsa in alcuni la erronea convinzione che il numero del titolo provvisorio possa concorrere ai premi Interessando che qualunque dubbio in proposito venga sollecitamente eliminato, per incarico della Giunta municipale Invita tutti coloro i quali non avessero finora presentati al cambio i titoli interinali dell'Imprestito suddetto a volerli immediatamente cambiare con le obbligazioni definitive; avverten loli in pari tempo che il solo numero portato dal titolo definitivo ha di- 603 603 bis 1911, 00 40534, 00 666, 00 900, 00 14010, 00 605 1, 50 1371, 00 26042305 O, 30 490, 00 2609604 . 35303713 2607 - di concorrere ai premi che, a form o, del programma, saranno estratti nel dì primo del prossimo giugno, e giorni successivi. Pisa, dal Palazzo comunale Li 16 maggio 1872. D. G. BIANCE«.. ritto o "-----.••••••.--•-•••■ ••-•-••• CONSIGLIO CONEINtLE DI PISA Sessione ordinaria di Primavera. Seduta pubblica de' 17 aprile 1872. 2. CONVOCAZIONE. Presidenza del Sindaco cav. dott. Giuseppe Bianchi. Fatto l'appello nominale, resultano presenti i signori: Gallizioli, Nistri, Chiesi, Scolari, Manti, Garzella, Conti, Collodi', Barsotti, Simonelli, Benvenuti, Franceschi-Bicchierai, Niccoli, Mi4 - 4 . I • I P> > • 4. • r• I•0•■ 1 i •• >" P bi • .1 • b P> . •01,1 • si No0 0. \ > 01 I•1 • \•, P• 10: b• ›• i Pe • •N •I .0 - 111:* • I oge •i ..• 01 Nol Onorevole sig. Sindaco della città di Pisa. Nel mese di marzo 1871 i signori Deputati provinciali cav. Simonelli e cav. Morosoli, cogliendo l'occasiono nella quale la Società delle Strade Ferrato dell' Alta Italia, proponevasi d' allargare il ponte della fer•••••••1••••,~111•1111. LOj Oli PAHD . --araww"W Mi"• iniaginarsi quello di Clara, se la rappresentava chiusa in casa, desiderosa di solitudine, lontana da ogni cosa che potesse distrarla dal pensiero di lui lontano.... Quando, scorrendo svogliatamente le pagine della Gazzetta d'Italia, gli capitò sott' occhio l'articoletto del giornale milanese di cui Alfredo aveva data lettura al Caffè di Parigi. — Clara rideva, si divertiva ; aveva tempo e voglia di pensare quale storico costume andasse meglio alla sua persona; o siccome un costarne non Si fa da un giorno all'altro, e non era scorsa ancora una settimana dal giorno della sua partenza, si faceva palese che ella era partita già risoluta ad assistere al ballo dello zio Sangiorgi; forse, mai, era partita a questo solo fine.... Così pensando, Alberto non soitanto vedeva dileguarsi ogni speranza; ma sentiva anco, ciò che è cento volte peggio, mancare la fede. Difetti la nuova menzogna di Clara toglieva ogni scusa alt' altra per. la quale egli aveva tanto sofferto... E poiehè non era possibile che l' affetto si fosse spento ad un tratto nel cuore lei, di quante altre menzogne era esa colpevole? da, quanto, tempo durava, la simulazione? Bisogna aver provata la placida conten- (10I•P • 111/ • • c• • 1111P • IO • • MI • . ▪• . ons••••-•comelir,--••-r...-nr•• Ha' troppo radicato nen' anima il sentimento ) p e3/1 di ce del dovere.... se vedeese avvicinarsi il pericolo, fuggirebbe.... A proposito, chi sa che appunto questa sua gita a Milano!.... Povero Oi Alberto!... e come lo intendo !... vivendo tra donne ché per lo più cedono per stanchezza, RACCONTO per vauità, s' è innamorato di quella che veDI ramente è degna di essere amata da Ah! via, via.... bisogna condurlo via... VerF. MARTINI rà?... verrà. Dimenticherà ? forse — E se anco non dimenticasse ? sarebbe a buon conto meno disgraziato di me; a lui resterebbe alIX. meno un rispetto profondo per quella donna; — Se fosse vero! — pensava Mario uscendo potrebbe mantenere neiP animo e per tutta dal Caffè di Parigi. — Se questi ragazzi sfac- la vita il culto segreto, inviolatd del proprio cendati, che chiaccherano per divagare la noja, amore. E anche questo è conforto... Ma... e avessero dato nel segno !... Se Alberto fosse se non fosse lei ?... Non e' è gran tempo da perdere ; bisogna che io sappia tutto.— e innamorato della Marchesa 'di Villareale!..... Deve esser vero: il linguaggio della Contessa presi o E seppe difatti ogni cosa, prima di quel si spiega.... Povero ragazzo ! Oh! sì: non c'è altro rimedio che condurlo alla nueva Ze- che •fosse lecito sperare. Alberto aspettava una lettera di Clara ; e landa. Per le piaghe aperte nel ellere da un 11611 giunse ; s' immaginava che il distacco affetto senza speranza, nen v' ha altro farfosse stato 'per hm. cosi doloroso come per maco che l' obRo.... E chi ai' ha detto che Alberto non abbia ragione di sperare?.... La lui; si figurava di non essere s:do a soffrildarehesa po' poi è una donna e.... No — i-e, e se ne coni piace.va perchè il dolore di Clara era un nuovo tributo offerto al loro (I) Proprietà letteraria. affetto; e dal proprio stato traendo ragione • • • 4 propone di accordare, a titolo d' incoraggiamento, alla Società stessa la somma di lire centoeinquauta. In mancanza di osservazioni, mauda,ta dal Presidente a partito la proposta della .;." Commissione, è approvata per alzata e seduta ad unanimità. Il consiglier Cuturi diioi riferisco sopra la proposta. del Cav. Operaio della Prinpuiale relativa alla promozione e nomina. dei custodi della Primaziale medesi ma. Da quella proposta resulta che fino dal 26 settembre decorso moriva il primo custode Luigi Bongi dopo un lungo e fedele servizio di oltre 40 anni; e che in' riguardo a questo servizio fu destinato provvisoriamente al disimpegno dell' ufficio di terzo custode il figlio del defunte, Rafieri Bongi; il quale per il lasso di :quattro mesi ha fatto buona, prova. Urgendo quindi di provvedere definitivamente a quel servizio il Cav. Operaio stesso propone, secondo la censuetudine: 1.0 La promozione di, Giovanni Mal-tini da. secondo a primo custode. 2.° La promozione di Luigi Matteucci da terzo a secondo custode. 3•0 La nomina definitiva di Ranieri Boagi al posto di terzo custode della Primaziale suddetta, ciascuno con gli oneri ed einoluMenti annessi ni respettivi La 3." 00111Ini8810:1, d'e() il relatore, nulla, avendo da, opperre in contrario, sottopone per mio Mezzo al Consiglio l' approvazione dello Proposte del Cav. Oeeraio; avvertendo che sebbene tale affare figuri alt' ordine del giorno delle sedut.e segrete, può trattarsi in sedu ta, pubblica, non ilovetalosi che votare le proposte fatte dal prelodato sig. Cav. Operaio. Niuno facenlo osservazioni, mandata dal Presidente a partito la proposta della 3. 4 Commissione, per alzata e seduta è approvata ad unanimità. Il consiglier Dini dipei, ottenuta la parola, chiede al Presidente che voglia compiacersi comunicare al Consiglio la lettera della Società delle Ferrovie dell'Alta Italia, relativa allo allargamento del ponte della ferrovia. Il sottoscritto Segretario, invitato dal Presidente, dà lettura della lettera seguente: • .0 • tozza di due esseri che hanno avuto per ,un certo tempo comunanza intiera di pensieri o di sentimenti, per sapere quanto triste giunga il momento nel qnale ognun di loro pensa, da, sè. Quegli che è più costa,ute ha bisogno allora più che mai di credere; e gli nasce nel cuore la sfiducia di non vedere, e gli s'aguzza, la facoltà dell' oaservatore. Esser lasciato solo a piangere: solo a cercare qualche solitario ricordo in un affetto che v' aveva promesso larga messe .1i speranze, è doloroso: dolevo:io più assai il non sapere quando si sia rotto il vincolo che legava a un'altra anima l' anima vostra; e ignorare di quali carezzo non simulate, I 3 quali parole non mentite possa ancora confortarsi la vostra memoria. Un tele dubbio aveva meteto in porbe oro l'animo e la fi-donomia di Alberto; e in questa si leggeva chiaro lo spasimo onde quello era straziato. Inutile il dire dunque dm Mario tornando' a cusa se ne accorse subito. Che hai • — chi•.a! ad Alberto entrando nella, stanza, e guardandolo fisso nel velto. — Nulla. — Come nulla ?... Che cos' è aceaduto?... Albedo fece per parlan; n oi pot; e detto in uno scoppio di pianto. - . Air• amar •I aisla ot • A • •I ' A 'I•• o••o A •• • M • 5. 0 • 11, ■iew' we SP 41. i 105.( • • V10 N y W. • 4111 : • •' IP i N. t• N. :11 01 N. •• W' Ma • ■di • I. tad• * •N. •• • thr •• Ol 7 4 er• h. 01 I• bi :.• 04 io ape • 04 041 144I là■ • lod • ,.e oq bit • ì.e •i o• . •<1 A .0 •i .0 '<t •i 1410 fir 4,11' t .OHL E *%:4 . Il consiglier Simonelli chiede la divisione delle due proposte da mettersi ali' ordine del giorno. Dice che quando si parlerà in merito farà allora i suoi rilievi; intanto vuole che le proposte siano chiare, poichè se le proposte del consiglier Dini mirano a fare nuovi studi intorno al modo di ristabilire il ponte di circonvallazione è d'accordo con lui, e la Giunta ha già, intrapreso studi in proposito. Dice poi che il concetto del Consiglio nello approvare il ponte Solferino fu quello di porre in comunicazione le parti più importanti della città e di dare uno sviluppo alla fabbricazione nei quartieri nuovi; tanto più che negli studi fatti pel Pian o Regolatore era compreso un ponte di circonvallazione fuori di Porta a Mare, ed anche il ponte nuovo fuori di Porta alle Piagge doveva servire al medesimo scopo, sebbene costruito entro la cinta daziaria. Il consiglier Dirti dice che secondo la deliberazione che approva il .Piano Regolatore doveva farsi un ponte di circonvallazione che servisse anche agli altri scopi sopra indicati, e questo doveva farsi cori l'allargamento del ponte della ferrovia; non potendosi ora più fare questo ponte, è bene studiare se convenga o no di mantenere la ubicazione del nuovo ponte Solferino. Sinionelli e Catini replicano che se il ponte di circonvallazione non si può fare per mezzo di quello della ferrovia, si farà in un altro modo. Simonelli aggiunge che gli studi del ponte di circonvallazione furono separati e distinti e molto posteriori a quelli del Piano Regolatore, e insiste sulla divisione della proposta. Il consiglier Grassini dice che assumendo il compito di Consigliere, sebbene potesse avere delle idee diverse da quelle che prevalevano in Consiglio, avrebbe rispettato le deliberazioni ormai adottate e pel ponte Solferino e pel ponte di circonvallazione, e per il resto; ma ora che gli si offre la opportunità, per gli eventi sopraggiunti, per mostrarsi contrario al sistema di amministrazione, vuole annunziare che il suo sistema amministrativo dopo la rotta dell' Arno sarebbe stato quello di dar mano immediatamente a tutti i lavori resi necessari da quella catastrofe. rimettendo a tempi migliori quelli di abbellimento della città, e farli in più. lungo periodo d' anni e in ragione del progressivo aumento delle rendite. Aggiunge, quanto al ponte, che una comunicazione prossima ai due importanti su bborghi di Porta Nuova e Porta a Mare è necessaria, e che nello attuale stato delle finanze comunali non si può procedere alla costruzione ex integro di due ponti. Si mostra per queste ragioni favorevole all' ordine del giorno del consiglier Dini. Cuturi, per mozione d'ordine, chiede al Presidente che voglia sospendere la discussione in merito, alla quale si farà luogo quando siano messe all'ordine del giorno le proposte del consiglier Dini; avendo egli per questa ragione rinunziato a prendere la parola. Il consiglier Dini, invitato dal Presidente, e dopo la divisiono chieeta dal consiglier Simonelli, formula due proposte così concepite: La Nuovi studi intorno al miglior modo di ristabilire le comunicazioni delle due. parti estreme della città fra loro e col subborgo della Porta a Mare in vicinanza della località ove esisteva l' antico Ponte a Mare; 2.a Studi che possono sorgere relativamente al già deliberato ponte Solferino in conseguenza di quelli da farsi per la costruzione di un ponte in vicinanza del (bruto Ponte a Mare. Simonelli prima di fare la sua proposta fa notare che la replica data dalla Società dell' Alta Italia non fa altro che mostrare che una delle vie con le quali la Giunta intendeva di eseguire la deliberazione del Consiglio de' 20 maggio 1870 circa al ponte di circonvallazione è venuta a mancare, ma che non esiste alcuna deliberazione di Consiglio con la quale fosse stabilito di adottare esclusivamente per quelle comunicazioni l' allargamento del ponte della ferrovia, e che la Giunta, alla quale ciò spetta, farà quegli studi che crederà opportuni per raggiungere l' intento. Quindi chiede che sia aggiunta all' ordine del giorno la seguente proposta: Studi intorno al modo di dare esecuzione al Piano Regolatore in ciò che ha riguardo allo stabilire una linea di circonvallazione dalla paoite occidentale della città». Dini replica che se non vi è una speciale deliberazione del Coniglio, il modo però di fare questa comunicazione fu rammentato nella esposizione finanziaria e fu sanzionato con l' approvazione del quadro dei lavori fatta nell' anno decorso, ove soie fissate lire 470 mila per l' allargamento del ponte della Ferrovia. Simonelli aggiunge che quelle indicazioni furono fatte per dare i! tito!o della spesa da collocarsi in bilancio per quelP oggetto, ma che peli' opera non fu nè poteva essere stata approvata dal Consiglio, al quale avrebbe dovuto essere sempre dalla. Giunta sottoposta quando si fosse potuto ottenere l'assenso della Società della Ferrevie. Grassini fa alcune altre osservazioni per dimostrare la opportunità della proposta ,del consiglier Dini. Il consiglier Niccoli allora osserva che in merito non si può discutere, o deve esser permesso di farlo a tutti i Consiglieri; quanto a sè poi sembrandogli che per il decoro del Consiglio non possa deliberarsi di disfare oggi ciò che fu lungamente studiato altra Mario lasciò che si sfogasse; e quando gli parve che fosse opportuno parlare: — Alberto mio, disse, o gli amici non sono utili a illa in questo mondo, e allora bisogna lealmente metterli alla porta come seccatori che s' intromettono nelle faccende altrui senza diritto alcune; o son buoni a qualcosa, e allora bisogna 'vantaggiarsene nei brutti giorni deila vita. Tu sai a mente la mia storia: sai che deUleo in tutto le speranze più care, schernito in tutte le credenze più sante, io non ho più che un affetto: quello che mi lega a te. Lo sai, ma non è inutile eh' io te lo ripeta. — Io non ti offro consigli; sarebbero oramai, a quello che vedo, inutili; e neance conforti, difficili a porgersi da, chi ignora le causo di cotosto dolore. Quel solo conforti) ti offro che è consentito ad ogni sventaira: o che consiste nello sfogarsi con chi vuole ascoltare e può intendere. Non ti dico altro — Aspetto. E si gettò sopra una poltrona, e ampettò in silenzio che Alberto si risolveese a parlare. - Credimi, Mario, tem ho nulla da dire: a che gioverebbe? il pianto, gli sfoghi giovano ai dolori effimeri: non a quelli che si cacciano nel cuore per non uscirne più mai. E poi, se pebbo dirti il vero.... E s' interruppe. — Dunque? chiese Mario. — Dunque e' potrebbe anche darsi che il mio fosse un burlto sogno e null' altro. Forse rui impaurisco di vani fantasmi... C'e eli mezzo una donna, questo lo sai. Or bene: finché io uon sia certo di ciò che debbo credere, ()igliala. pure per una puerile delicatezza ) io non voglio dire ad alcuno, nemmeno a te, il nome di questa donna. — E se lo sapessi? — Tu? è impossibile. — Sarà. — Oh! puoi crederlo, Mario... — Lo crederò quando tu mi avrai provato che la donna che tu ami non si chiama Clara di Villareale. — Ah! gridò Alberto — chi te Io ha detto? — Non te ne curare; perderemmo inutilmente del tempo. — Ma lo sanno, dunque? chiese ansioso Alberto. — Noia lo sa nessuno; qualcuno che pronunziò uniti il tuo nome ed il suo fece sorridere di incredulità coloro che lo ascoltavano.... 'E ora, Si) credi utile parlare, parla; se no.... — Oh! Mario, Mario! è una storia troppo lunga e troppo triste. — E raccontala dunque: raccontala col pudore che ti consiglia l' affetto, io l' ascolterò colla pietà che nasce dall' amicizia. — Io non voglio carpirti mica un segreto. Racconta quello che credi utile eh' io sappia; se temi di errare ne'tuoi giudizi, da' me il modo di rettificarli. E se quello che temi dovesse avverarsi, se sei destinato a soffrire... buLtami le braccia al collo e piang,eremo insieme. Perdio! non son dunque più buono a nnlla, io, non valgo più nulla per te?.. Alberto rimase silenzioso qualche minuto — poi : — Non c' è, lo sai ? — È a Milano. L' ho letto nella Perseveranza. — Anche tu?... Oh ! Mario, vedi ... io ero disposto a tutto.... a tutto.... a partire da Firenze, e andare dovunque le fosse piaciuto, • finire la. gioventù, la sita nel più oscuro villaggio del inondo .... purché mi fosse rimasta nel cuore la matta speranza che ella non mi aveva dinientcato, e la certezza che mi voleva bene come gliene voglio io. E invece i — Alberto mio, sfogati intanto; racconterai poi; ma se vuoi ch' io ntenda qualcosa metti un po' d' ordine nel tuo racconto. È inutile che tu mi descriva i tuoi sentimenti; li conosco — Ma e poi ?.... — Cioè ....? — E quando t' avrò detta la mia storia..? Alìora parlerò o tacerò — secondo che tu vorrai. No — parlerai; e mi dirai la verità... o almeno mi dirai quello che tu penai in cescienza di Clara, del suo conteguo — La verità? B.Lla, &limito, la può esser crudele ad udirsi. — Ma sai dunque qualche cosa? — Nulla. Ignoro come sia nafo e quando questo tuo amore. Ignoro quello che è avvenuto uci giorni decorsi, ma capisco che è avvennio qualche cosa, di grave. Ti vi po soffrire.... e non in i pare che la Marchesa soffra egualmente. Le apparenze sono brutte ; ma. non 30110 U01110 da giudicare secondo le apparenze. — Bene: ti dirò chinane ogni cosa. Saceedè un momento 'di silenzio. Alberto raccolse le forze; non i ricordi che aveva vivi, freschi innanzi a — Mario fissava intanto su di lui uno sgitardo pieno di compassione. — L' anno passato, nel maggio, quaud'eria * . ressi ritornare sulla deliberazione già presa in quanto concerne la costruzione del ponte Solferino stesso: chiedo che all' ordine del giorno della presente sessione sia aggiunta la questione cui queste considerazioni danno luogo col titolo — Nuovi studi intorno al mi- glior modo di stabilire le comunicazioni delle due parti estreme della città fra loro e col subborgo della Porta a Mare in vicinanza della local:tà ove esisteva l' antico Ponte a Mare in correlazione colle questioni che ora possono sorgere relativamente al già deliberato ponte Solferino — ». 11 13 se • ^I "aa _ - servire ai bisogni municipali occorre toccare le fondazioni, cosa che essendo per quella Società difficile e dispendiosa, la consiglia a rifiutarsi al richiesto allargamento. Aggiunge che quando fu dal Consiglio approvato il Piano Regolatore fu anche stabilito che si dovesse non solo provvedere alle comunicazioni interne ma anche ad un ponte che servisse come ponte di circonvallazione e per mettere in comunicazione la riva destra del Lungarno col popoloso subborgo della Porta a Mare; e questo doveva farsi per mezzo dell' allargamento del ponte della ferrovia. Fu in quel concetto, dice egli, che venne approvata la costruzione del ponte Solferino; non potendosi ora fare altrimenti l' allargamento del ponte della ferrovia, le condizioni sono mutate e sembra a lui che bisogni riflettere fin d' ora se convenga piuttosto di fare un ponte in vicinanza del rovinato ponte a mare che serva a un tempo a chiudere il Lungarno e a metterlo in comunicazione col subborgo della Porta a Mare e a togliere in tutto o almeno per la massima parte il transito delle derrate dalla città. Dice poi che l' utilità della ubicazione di un ponte presso la Porta a Mare è superiore a quella presso la Spina, come lo dimostrano le due barche che sono in vicinanza del vecchio ponte a mare; e che il bisogno di ricostruirlo in quella località è vivamente sentito dalla popolazione della città e della campagna, che hanno ripetutamente fatto istanze in questo senso al Consiglio. Egli poi così riassume: • Considerando che l' allargamento del ponte della Ferrovia sull' Arno costituiva pa rte integrante del Piano Regolatore approvato dal Consiglio, e che all' epoca in cui veniva approvato il Consiglio partiva dal concetto che la Società delle Ferrovie dell' Alta Italia avrebbe concesso di fare l' allargamento in discorso; e Considerando che con lettera del 30 marzo decorso il rappresentante della Società dell' Alta Italia partecipava a questo onorevole Sindaco di non potere accordare l' invocata concessione; « Considerando che non potendosi più effettuare l' allargamento del detto ponte vengono a matare le condizioni di fatto da cui era ispirato il Consiglio nell' approvare il Piano Regolatore, e segnatamente la costruzione del ponte Solferino; « Considerando che il ponte conosciuto sotto il nome di Ponte a Mare, che preesisteva alla fatale inondazione del 10 dicembre 1869, era di grande comoclità per gli abitanti delle due parti estreme occidentali della città, e per quelli del popoloso e importante subborgo di Porta a Mare, e la costruzione di un ponte in vicinanza della località ove esisteva quello testè citato è un bisogno vivamente sentito e reiteratamente espresso dagli abitanti di quel subborgo e dall'intiero paese, e già affermato dal Consiglio stesso; e Considerando infine che la costruzione del ponte Solferino era subordinata all' allargamento e uso del ponte della ferrovia, e questo non potendo più conseguirs i, inte- , :114 • • IIV'N41 • • bil N4t •• .117‘. rovia sull' Arno a Pisa, chiesero a questa So. c'età se fosse possibile aumentare quanto basta la larghezza del ponte medesimo, per poter farci passare anche la strada provinciale; offrendo il concorso della Provincia per h spese cl i esecuzione di questo lavoro. « Benchè tale questione presentasse molte difficoltà, pure stando a cuore della Società di secondare per quanto fosse in suo potere i voti di cotesto onorevole Municipio, fece tosto riprendere 'gli studi nel senso indicato e li ha continuati sino ad oggi. t All' epoca nella quale il sig. Direttore Generale ricevette la riverita lettera della S. V. Ill.ma, datata 10 settembre 1871 roo 1391, egli non poteva rispondervi, Poichè gli studi del ponte non erano ancora ultimati. • Può V. S. Ill.ma facilmente immaginarsi le difficoltà che presenta la soluzione di simile problema, riflettendo che trattavasi non solo di ricostruire a nuovo tutta la impalcatura del ponte senza sospenclarne l' esercizio, nè ritardare i treni; ma ezianilio di ricostruire in parte le pile e le spalle del ponte, non che le loro fondazioni. e Fu quest' ultima parte del lavoro che produsse il maggiore incaglio ai nostri progetti: le pile del ponte, di già troppo strette per adattarvi l' impalcatura della ferrovia portata alla sua larghezza normale, possono nonostante venir modificate a questo uso, e senza che sia necessario di toccarne le fondazioni; ma per prestarsi al pa,ssaggio della strada provinciale, bisogna aumentare di c."'60 la lunghezza delle pile verso monte, ed aggiungere nuove fondazioni a quelle già esistenti; lavoro non solamente difficile e dispendioso, ma inoltre di una riuscita incerta sovra un terreno tanto improprio qual è il fondo del letto dell' Arno. Ora la perizia di questi lavori ci richiede una cifra sensibilMente maggiore delle offerte già larghissime di cotesto onorevole Municipio; perciò abbiamo considerato che non sia più conveniente ad alcuna delle cine parti interessate il tentare un' impresa che presenta così gravi difficoltà, e ci siamo decisi di limitare l' allargamento del ponte ai soli bisogni della via ferrata. e Nel partecipare alla S. V. Mina questa risoluzione, (l•vo esprimerle il vivo rincrescimento del sig. Direttore Generale per essere stato obbligato, dalla difficoltà degli studi, a ritardare l' invio della sua risposta alle ossequiate di Lei proposte, e di non aver potuto trovare nna soluzione conforme tanto ai desiderj di V. S. Illona come ai nostri. « Ho l' onore di segnarmi colla massima considerazione • « L' Ingegnere in Capo « d3lla manutenzione e dei lavori « C. 13. MASSA ›. Dopo tale lettura il consiglier Dini dice che in sostanza la Direzione delle Ferrovie dell' Alta Italia ci fa conoscere che per fare l'allargamento di cui ha bisogno per se quella Società, non è necessario di toccare le fondazioni; e per fare l' allargamento in modo da - ter 0 mi - sin ■•■■. _411.■ MI/ •■11""' 1.11/ w■ I I MI •••••• *VINI ii•■■• Ap — - ▪ wiria iter;-~» lt ihr al • • Oh. Ilts• volta dal Consigiio stesso, fa la seguente pro- Dotti Michele Sindaco di Castellina Ma- posta: « Nuovi studi per un nuovo ponte di circouvallazione, attesa l' impossibilità di pro, cedere all' allargamento di quello della fer- rittima. Marradi Eugenio Sind. di Collesalvetli. « Francesco Rossi Ciampolini Sindaco di Chianni. <D. Antonio Gini Sindaco di Terricciola. « Avv. Oreste Papasogli Sindaco di Lari. TOVia. Il consigliar, Simonelli aderisce alla proposta del consiglier Niccoli. Dopo di che si discute se tali proposte per esser poste all' ordine del giorno debbono essere appoggiate a forma del regolamento; ma sulla osservazione del consiglier Del Punta , che tale diritto spetta a tutti i Consiglieri, il Sindaco dichiara che le.proposte stesse sono aggiunte alt' ordine del giorno, e la seduta è Il Presidente Dott. G. BIANCHI. Il Consigliere Anziano L. GALLIZIOLI. Il Segretario T. PARENTI. PARL; NOM UFFiCIALE Riproduciamo, con le firme dei Sindaci di tutti gli undici comuni componenti il collegio di Lari, la dichiarazione già pubblicata nel nostro numero decorso; nel quale non poterono figurare, perchè giuntici tardivamente, i nomi degli ultimi due firmatarii. « I sottoscritti Sindaci dei Comuni del Collegio Elettorale di Lari « Dichiarano « Che essi non ebbero mai nè pressioni nè consigli dal R. Prefetto di Pisa intorno alla scelta del Deputato 'del collegio. Magistrati indipendenti respingono con disprezzo le accuse che a loro sono mosse; sicuri che gli onesti :saranno persuasi che essi non piegano nè piegheranno mai dinanzi alle intimidazioni di palazzo o di piazza. « Per non tacere di fronte alle insi 7 fluazioni scritte nel giornale L'Eco del Tirreno, n.° 71 anno corrente, pregano la gentilezza di Lei, sig. Direttore, a voler inserire nella prossima vabblicazione del suo accreditato giornale La PpovinCia di Pisa la presente dichiarazione. « Li 14 maggio 1872. Alassimiliano Balestri Sind.di Lorenzana « Avv. Egidio Pieri Sindaco di Fauglia. Cesare Guidi Sindaco di Santa Luce. « Curzio Pieri Sind. di Rosignano « Giuseppe Bictntinesi Sindaco di Orciano Pisano. Mussi Pietro ff. diSindaco di Riparbella. , -da te a Campornoro, mi hai condotto in villa da loro. Te ne ricordi ? — Benissimo. Vi siamo tornati insieme ogni tanto. Poi tu, che tornavi stanco la a sera dalle tue gite per i monti, diradasti .le visite; io seguitai ad andarvi con qiialche frequenza. La trovavo quasi sempre .sola , perchè Guglielmo passava la più gran parte de' giorni a Firenze; v'andavo volentieri; parlavamo lungamente; trovan:loini ,con lei mi sentivo libero di quella timidità che t' ha fatto tante volte sorridere: mi sentivo attratto a parlare di me, a esporre le mie idee più bizzarre, a descrivere i miei sentimenti più intimi. Mi pareva che Clara ascoltasse con tanta benignità, e rispondesse con tanta grazia!... Prolungai di qualche giorno la mia dimora a Campomoro, non per arrendermi a' tuoi desiderj .... (scusami Mario), ma peichè quelle conversazioni con Clara erano divenute per me una necessità. Non (istante, e sebbene partissi di là con un po' di rammarico, tornai a Firenze tranquillo. — Un mese dopo tornò qui anche lei; Guglielmo mi si messe d' attorno e volle -quasi per forza ch' io ripigliassi la consuetudine di quelle visite serali. — E io profittai dell' invito; ma a Clara cotesta di Gu- La Commissione ha ammessa l'abolizione della privativa postale pei giornali e le opere periodiche, conservando però la legisla- Sig. Direttore « del giornale La Provincia ‘. di Pisa La Commissione d'inchiesta sull' elezione di Lavi si recò anco giovedì scorso in Fauglia, per compiere gl' interrogatorii principiati, e si disponeva a proseguire le sue gite nelle altre diverse parti locali componenti il collegio, se urgenti lavori parlamentari non avessero improvvisamente resa necessaria la partenza di uno dei Commissari, rendendo così impossibile anco la continuazione cieli' inchiesta, la quale per quanto è a nostra notizia verrà prossimamente ripresa. zione attuale pei fogli che si servono della Posta. Così resta mantenuta a 1 cent. la tassa per foglio di giornale, comunque spedito. All'obbligo del bollo preventivo sostituisce quello dell'affrancatura preventiva. • Autorizza inoltre la Posta a fare speciali abbonamenti con gli editori dei giornali. La tassa di 2 centesimi è stabilita solo pei fogli che si gittano isolatamente nelle buche postali, e che non hanno il carattere di spedizioni periodiche, come sono i g;ornali mandati dati editori. Poi biglietti postali la Commissione propone il prezzo di cinque -centesimi in luogo di 10. Stabilisce inoltre che a tutto il 1877 debbo essere esteso il servizio postale a tutti i comuni del regno, col fissare nei bilanci la somma necessaria per l' istituzione progressiva, degli uffizi e dei servizi rurali. La Commissione infine esprime il voto della tassa unica delle lettere a 10 centesimi. — In prossimità dei nostri monumenti, e precisamente sullo stradale fra il Duomo e il Battistero che mette al Camposanto, si è stabilito dai monelli delle vicinanze un giuoco di palla, in tutte le regole, con non poco incomodo dei visitatori; uno dei quali, ci si dice, rimase ieri l'altro colpito alla testa. Chi ci riferisce queste cose ci prega di spendere anco una parola perehè qualche Guardia muuicipalefaccia ogni tanto una girata da quelle parti. br. lì; 10' *I 11: p. kr' ▪e• .1 •AP, — L'Associazione Universitaria nella sua seduta di giovedì scorso, confermò con unanimi voti respettivamente nella carica di Presidente o di Segretario i signori Pasquinelli e Ciompi, che, in seguito alla misura disciplinare di cui erano stati colpiti, avean creduto di doversi dimettere dalle cariche che occupavano. 1110•4 • 1 r› . 110 4 • I III ` Oh_2 •4 — Nel nostro foglio del 14 settembre 1871 narrammo che certo U. P. di S. Giovanni al Gatano era stato arrestato dalle guardie di P. S. perchè disumava i cadaveri del cani t io1E1 () N A 40 AL santo di detta cura, e si appropriava il legno delle casse nelle quali erano riposti. 18 maggio. Intorno a quel fatto riceviamo oggi Ci verrebbe fatto conoscere come il seguente dichiarazione: tetto del nostro Camposanto urbano, dal « Per ristabilire la verità, dei fatti, o per lato dove sono gli affreschi di Beuozzo provvedere al mio onore, la invito a rendere Gozzoli e specialmente nel tratto che so- di pubblica ragione, come: Revocando la senvrasta all'arca della Contessa Beatrice, tenza di questo Tribunale che mi condannava minacci seriamente rovina. a 2 mesi di carcere, la R. Corto d'appello di Crediamo che le Autorità governative e Lucca nel dì 29 aprile ultimo passato, mi comunali si affretteranno a verificare il assolveva "pienamente dall'imputatomi delitto pericolo e a remuovere il danno minacciato di Violazione di sepolture umane. con tutta la sollecitudine possibile; che « Quanto all'introdurmi nel cimitero, vi ero trattandosi della conservazione di un così costretto per adempiere al mio ufficio di singolar monumento non potrà mai dirsi becchino; e quanto all' esumare le casse soverchia. mortuarie, vi ero del pari necessitato per trovare il posto a quelle che man mano doli chi possa avervi interesse — vevo sotterrare, giacchè, per incuria di coloro riproduciamo il seguente decreto Reale. cui spetterebbe provvedere, il cimitero di VITTORIO EMANUELE II S. Giovanni al Gatano è di troppo sproporPER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE zionato ai bisogni dì quel popoloso sobborgo, RE D'ITALIA. nè il prescritto dal Regolamento sulla sanità Sulla proposta del Ministro delle finanze,di concerto con quello di grazia, giustizia e culti, pubblica può ricevervi applicazione. « L'appropriazione poi del leali° delle casse -Abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto mortuarie fu un' invenzione più stupida che segue: malevola dei soliti novellieri. Articolo unico. « Certo che Ella vorrà rendermi la dovuta. Sono condonate le pene pecuniarie incorse e non pagate per omessa o tardiva registrazione giustizia, mi segno dei contratti verbali d'affitto di case e fabbri< ULIVO PAOLICCHI cati, colla condizione, quanto ai contratti non Già becchino della Cura di stati ancora, registrati, che entro novanta S. Giovanni al Gatanop. giorni dalla promulgazione del preseute decreto sieno assoggettati a tale formalità col 'cantemporaneo pagamento delle tasse dovute. —Camera di Commercio ed Arti d Pisa. Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Rac1.0 Mercato dei Bozzoli, 17 magg io 1S7?.. colta ufficiale delle legge o dei decreti del Bozzoli portati al mercato chi!. 140. Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare. Qualità nostrali da lire 6, 00 a 7, 50 il chil. Dato a Napoli addì 28 aprile 1872. » Inferiori esteri » 4, 00 a 5, 00 VITTORIO EMANUELE Il Segretario Il Presidente QUINTINO SELLA. .0 è• ■r‘ — NUOVI LAVORI L' incanto, per l'aggiudicazione dei lavori- di costruzione del nuovo muro sulla sponda destra dell'Arno, nel tratto compreso fra lo scalo di Capo Cavallo e la chiesina di S. Vito oltre la Via dei Forni, tenuto nella seduta della Giunta municipale di giovedì decorso;andò nuovamente deserto, perchè nessuno dei concorrenti raggiunse colla sua offerta il minimunt di ribasso precedentemente stabilito dalla Giunta. Si procederà per l'accollo a trattativa privata. Sappiamo che dalla R. Prefettura, nel dì 11 maggio corrente, è stato emanato il decreto col quale vien dichiarata opera di pubblica utilità la costruzione della spalla destra del nuovo ponte da costruirsi sull'Arno fra le vie S. Cassiano e Solferino. 41.1..-..*? • .1) i in D, Interno. L'onorevole Correnti ha rassegnato il portafoglio della pubblica istruzione, il quale è probabile, secondo quanto annunzia l'Opinione, che venga interinalmente assunto dall'onorevole Sella. — È distribuita la Relazione del deputato Dina sulle modificazioni postali e i biglietti postali. glielmo parve forse un' imprudenza — non lo so di sicuro perchè ella non ha mai voluto dirmi ciò che pensava a quel tempo. — Fatto sta che non rimase più in casa la sera. La vidi dunque poche volte prima delle bagnature. alla metà, di luglio partirono per Pegli. Io aveva fissato d' andarmene a Livorno •e vi andai: mi annoiai, e per scuotermi feci una gita a Pegli — La ritrovai più bella, più cara di prima, e passai un mese intiero con lei e con suo marito. Avrei sorriso di chi mi avesse detto a quel tempo che amavo Clara; anzi al vederla così bella, così simpatica, così amabile e al non sentire nessuna di quelle SCOSSA profonde che annunziano la passione, io giudicavo che il mio cuore si fosse chiuso per sempre a tutte le dolci emozioni della giovinezza. Una sera capitò a Pegli suo cugino Sangiorgi luogotenente nelle guide. Ero così avvezzo a star solo con lei, ad esser solo nelle sue confidenze, nelle sua intimità, che quell'arrivo mi seccò, e Sangiorgi lui fu antipatico prima che lo vedessi. — Vedi, Mario, s-o ho ragione di dubitare di me, dei miei giudizi: non poteva Clara accogliere un amico, un parente colla stessa affabilità con cui accoglieva me estraneo e che la cono- G. DE FALCO. Dott. GIACOMO FRANCO. T. I• •111 No.O. A ,•1 bel \-0 411 I• . •■■• •: eo• ›./ " gool • .• 111: *N • I odo od •I od • odI *N •1 od 111: e • PI .e CHIESI. • A •I scevo da poco? Era una cosa naturalissima. nai a Firenze... girai... cercai distrazioni... Eppure io soffrii quel giorno; la lasciai prima Oramai era tutto inutile. — E la rivedesti... dove? del solito — non chiusi occhio tutta la notte; — In Campagna alla fine d'ottobre... tu eri mi venne in capo il sospetto ((In giorno avanti mi sarebbe parso un oltraggio) che Sangiorgi già in Sardegna... La ritrovai più gaia, più fosse l' amante di Clara... Sono fanciullaggini, serena, men sospettoso. verso di me che non s'era mostrata gli ultimi giorni che a,vevatno lo capisco.... — Va' là non hai bisogno di scusarti; e chi passati insieme. Guglielmo volle che mi trattenon è stato fanciullo a cotesto modo? Coloro nessi in campagna due settimane: ella, così soltanto che non hanno amato mai: va' avanti. restia ad accogliere gente in casa sua per lun— Io m'accorsi insomma d'esser geloso, go tempo, ella stessa me ne pregò. Crediaii, Mageloso, intendi? L' affetto mi fu rivelato rio, io aveva presa la risoluzione ferma, irredalla gelosia. E da quel momento provai il movibile di non parlarle mai del mio affetto... bisogno insistente, continuo, di star vicino a Non volevo che per causa mia ella avesse a sofClara; tormentato egualmente dal desiderio frire, non dirò il più piccolo dispiacere, ma di dirle che lo voleva bene e dal timore di neanche il più lieve imbarazzo... — E non rompere parlandole del mio affetto, quella dolce le parlai... Ma una sera. — Non mi domane amichevole armonia, dalla paura di perdare altro... non lo so... non mi ricordo... non dere la fiducia che mi aveva mostrato... non potrei dirlo. Mi amava da lungo tempo anche so... non riesco forse a spiegarmi... lei — lo disse — Mi impose di partire il giorno — T' intendo. dopo, e partii. — Per quanto mi studiassi, timoroso — E — domandò Mario — il giorno dopo... com'ero, a nascondere quest'affetto, il mio con- era già troppo tardi?„ tegno col Saugiorgi, e Una malinconia, cupa Alberto fece col capo cenno di sì. ctut mi s'era cacciata addosso dissero forse (G>ne;nua). ciò che io voleva tacere. E Clara, che doveva trattenersi a Pegli tutto l'agosto, affrettò di 15 giorni la sua partenza. Io... rimasi là .... tor- • Not • 111 • • A A • • 11 Ne A e é commal■ gm. go. ersa l~s •IIIIIP • M.O•111, • • a•• • abh •i". Arai^ 11, lir" Or' - - tu- Nab • . ■• • • •■• N'a • • wi .■ — Associazione fra gli Operai in Pisa. . Seduta straordinaria di Consiglio, dei 17 2/iaggio 1872. Preeenti: Tadilei Luca, preeidente. Oherarducci avv. Gherardo, vide-presidente e consultore legale. Di Colo Perilinando, segretario. Sbarra avv. Mario, segretario. Farnesi Sitbatino, sindaeo generale. Funel Ferdinando, economo. Menocci Giuseppe, economo. 'Ed i coneiglierif 'Bronchelli, Montefiori, 'Gherexcli, Bellataila, Citi, Tognotti, Rocchi, Pini, Berachini, Ittt ioli. 11 Consiglio ilirettivo suddetto, avendo preso in accurato esame il reeoconto del dimissionario ff. di cassiere sig. Giova,nni Baldoechi, io ha ritrovato nella massima regolarità ed esattezza, e lo ha approvato ad unanimità. 11 Presidente - LUCA TADDEI. — Circolo Promotore-Educativo — Sede di Pisa. I Soci sono invitati all' adunanza generale che sarà tenuta domenica 19 corrente a ore 12 e mezzo in una del.e sale delle Scuole Tecniche. IL CONSIGLIO DIRETTIVO. — Ecco altre notizie intorno al muratore di cui anntinziammo la morte nell' ultimo nostro foglio: 7%;* • • liF•ia • • air7•;* • • a7■41_"_.01-1/1111~~1111111111111111b~a~ Circa le ore 5 pomeridiane del 15 corrente certo Pellegrino Ceccotti d'anni 60, di Calci, che lavorava come manovale ad uno stabile poste in piazza •1i S. Francesco di questa l città, essendo Srtilt0 coli un corbello di calcina. Sopra Una volta di tecente costrutta, (pesta franava i:: parte, ed il misero Ceccotti travolto nella eit Iuta della medesima restava sull'istante e id , vere. — Nella sei.: 'ella decorsa domenica, mentre due RII. Carabinieri della stazione di Porta a Mare iaeguivano una perlustrazione nel subborgo di Porta Fiorentina, alcuni malandriiii apponati esplodevano loro contro un'arma da fuoco carica a minuti projettili, che investivano nel collo e nella vita uno dei carabinieri ridetti. Questi quantunque lento, unitamente al suo compagno si poneva ad inseguire i malfattori che poterono sottrarsi ali' arresto. Però durante la notte poterono ottenere l'arresto •di uno dei sospetti colpevoli. La sera poi del 16 corrente na.mtre il Brigadiere comandante la predetta tazione faceva ritorno alla caserma, ignoto malfattore appostato gli esplodeva contro un altro colpe d'arnie da fuoco carica parirnente a pa,Iliui, dai quali fu investito in diverse parti del corpo. Al seguito di questi fatti dolorosi l'uffizio di P. S. ed il comando dei RR. Carabiuieri hanno di concerto praticate accuratissime indagini ed arrestati nella decorsa sera sei individui. E nel mentre compivano, queste operazioni sappiamo che hanno fatto eseguire nei tre subborghi di Porta Fiorentiva, Porta a Mare, e Porta a Lucca numerosississime perquisizioni, che hanno portato al sequestro di diverse armi od ali' arresto dei - detentori. — Giovedì al Politeama pisano fu data l' ultima rappresentazione della Compagnia, drammatica di E. Ressi-Mario. )2....411■~••- Riceviamo la seguente: Pregiatissimo sig. Direitore. Ac ri' — Domani, domenica 19, il trattenimento Glie verra data) nel Circo Italiano del sig. Ciotti ai.1 Arena ileetteigin sere variatissimo; la prima parte veria eeeguita nel circo, la seconda uel plaZeitie dell' Arena. Nel etico vi earailuo esercizi equestri, esercizi di giunaetica,, cavalli ammaestrati, e chiudere, la prima parte la simpatica e brava notoria coi suoi arditi esercizi. Nel piazzale si produrrà per la seconda volta 1 artista Alessandr o Loyal con l' applaudito eeercizio L' uomo volante. Per la prima volta eseguirà bui trapezio Washington Uno dtraordiuuriu lavoro di ginnastica, l' artista Mazzucchetti. I giovaui Fiesquino o Pietruccio Castagna si riprodurranno a richiesta generale con i' applaudito esercizio fra cielo e terra: e finalmente equilibrista brasiliano Antonio eeeguilit sul filo elettrico ì suoi belli esercizi terminando con uu gioco di equilibrio in mezzo al fuoco di artifizio. ) • La invito a termini di legge a pubblicare nell'accreditato suo giornate la risposta che pubblicammo alla lettera inginriora scrittaci dal Prefetto di Pisa, e che è stata da, .lei ripro.lotta: « Rispondiamo al Prefetto di Pisa « che Io aspettiame lj piè fermo avanti ai « Tribunali competenti ove proveremo di non e aver detto ingiuria alcuna contro di lui, « ma solo enunciati fatti conformi alla verità, « e che risulteranno, ne siamo certi, avanti la « Commissione d' inchiesta parlamentare. — e Quanto alla parola CALUNNIATORI, che « il signor Prefetto Lanza si permette lanciar « contro di noi, seguiremo il suo esempio e • gliene domauderemo subito rag,ione,con una « buona querela, avanti i Tribunali. « E per ora basta. « Ti Direttore « I GIRARLI». resoe R ANGIOlfi flons. A.VV1SO. Francesco Torri, pittore e disegnatore, fa. noto che ha trasferito la sua dimora da Via Tavoleria in Via S. Eufrasia nes 3 civico, piano terzo. crzamseirommaen...rrr-, 444441P Il signor dott. Raffaello Giusti,. sciana, economo giudiciale dei beni appresso desci itto, stato espropriato Il «signor Tito Torisiglia.ni possiper persona da nominarsi, del lotto suddetti, della quale fu fatta antro- da Paolo Marchi a isregiudizio di dente, di Pisa, del 1.0 lotto per il Il Cancelliere del Tribunale civile 5.° per la somMa di lire 365 consitazione tino del dì 16 aprile prossimo Teresa e Luigi coniugi Giovannoni prezzo di lire quattromila trecentostente: di Volterra, rende noto, che alla pa,sato in margine alla trascrizione domiciliati in questa città, e cioè: treutotto e centesimi cinquanta, conIn un palco segnato di n.0 6 posto pubblica udienza del dì 2 maggio del suddetto precetto; ed al seguito L' ultimo piano a tetto di una sistente: al 1.° ordine' del suddetto Teatro. dell'ordinanza del sig. Presidente del casa posta in Volterra in luogo corrente rimasero inveisti di, per In una casa posta in Pisa sulla Il sigie.r dott. Rebbi) Ribevai, per detto Tribunale civile del dì 11 niigdetto « Peggetto n.0 12 » composto piazea .1i San Niccola, segnata di u.0 mancanza di oblatori, beni esprogio 1872, con la quale fu destinata di numero sei stanze, diviso in ilue coMunale rosso 5, composta di 4 persene. dir, nominarsi, dei lati 9.° priati dal sig. Paolo Toninelli doper il prezzo di la 320; e 17.° per la udienza per gli incanti degi' iufraquartieri cen stanziai e palchi morti Piani compreso peti° terreno, di più Guardietallo, a carico di il prezzo di lire 365, coneietenti: scritti beni; la mattina del dì dodici a tetto, in parte praticabili, ed e diverse stanze per piano, cui ieurli lotto 9.0 in un palco sgnatoVeronica Cecchi vedovaMontevecchi luglio prossimo futuro, a ore dieci, itvente a comuue il pozzo di acqna fina a 1." (la levante con chiostra li 19 pesto al primo ordine del in proprio, e come madre e avente alla pubblica udienza, del Tribuuale potabile e suo viadoito, coiditeato anuesea al locale lei Teatro dei RtvTeatro suddetto, ed medesimo nella sala a ciò destinata, da via del l'oggetto, Borgiotti Caniviveti, a 2.0 da mezzogiorno Prini patria potestà Sopra i suoi figli Il letto 17.0 in un palco senato Aulla, a 10 da ponente piazze di minori Argeee, Francesco, Anna, sarà preceduto alla ven lita coatta mlllo, Norchi dott. Attilio, salvo se dei beni predetti, che sarannd espo- altri; qual casa al catasto comunale Sin Niceola, a 4." da trainonten.i, «li n." 18 els o ai seeen io ordine del Agostino ei Oreste Montevecchi, Teatro sud letto. sti agli incanti un sol lotto per di detta eith trovai in sezione U, Teatro suddetto, ed ei rappresenteta Il signor cav. (lett. Giuseppe contro Giuseppe e Jacopo Monteil prezzo di lire sedicimila duecentoparticelle di n.01333, 1358 in parte, al catasto della larinlinita di Pi'sa Bianchi dei lotto ia,r il prezzo. vecchi, tutti nella loro qualità di ventitree loro attribuito dal Perito 1359 in parte, 1363 a comune, con sezione C dalla purticella 2613 in di lire 410, coneistent, rendita impenibile di lire 125, 24. eredi del fu Domenieo Montevecehi, sig. Fabio Brachini coti la sua periparte, articolo sta :na. 459. in un palco segu do di n.0 4 posto RAble noto lel pari che -nel di (30) Il signor dott. Tito Tizzeni (per domiciliati al Fitto di Cecina, e di zia del dì 27- settembre 1871, debial secondo ordine del Teatro sudtamente giurata, e registrata con trenta corrente scade il termine persone da nominarsi) clei che nel ban lo redatto da questa detto, ed marca da lire 1, 20 debitamente per 1' aumento del sesto, di che per il prezzo di lire 320; 3.0 per il Il ridetto si i . dotte T•to Tizzoni Cancelleria li 30 gennaje 1872, reannullata dalla Cancelleria. nell'articolo 680 del codice di proceprezzo 41i lire 312, 50; 8.0 per il lotto 12.e per il prezeo di lire 410, gistrato con marea da lire 1, 20 dura civile. prezzo :li lire 364 e 15.0 per il prezzo Beni da vendersi. — Lotto unico. e consistente: di lire 410, consistenti: dalla medesima, annullata. Un podere. chiamato «delle Casine» Dalla Dancelleria del Tribunale un palco segnato di n.0 5 pesto11 lotto 2.0 in nn palco eeenato di Che conseguentenneite il suddetto situato nel popolo del Bagno a Acqua di Volterra, li 16 maggio 1872. a l secondo ordine del Teatro sudnes 2. posto al 1.0 ordine d e l Se. T e ae di Casciana, parte in Poggio o parte Il Cancelliere Tribunale ordinò il reincanto dei detto. tro dei Ravvivati di Pisa. in piano, cempesto di casa colonica (129) cerricee,TUT/. A y vertesi che va a farsi luogo beni stessi alle con lizioni tutte notaed annessi, e di dieci appezzamenti Il lotto 3. 6 in un palco segnato di all'autnento del sesto a forma di te nel sopracitato b imio, ma con ISANDO di terra parte lavorativi, vitati e n." 4. poste al 1." orlino del Teatro legge, e che il termine relitti VO va a un VO ribesse (lel 15 per cento, e pioppati, parte lavorativi con frutti, In esecuzipne del decreto 'profe- suddetto. scielere col dì primo giugno prossimo. così, per il prezeo ridotto di liparte ulivati, ampiamente descritti 11 lotto 8.0 in un palco segnato di rito dal sg. Pretoee del primo manDalla Caneelleria del Tribunale u.0 18 posto al 1.0 ordine del Teatro (lamento di Pisa sotto dì 4 maggio re 4688, 17, destinando per l'incanto nella citata. perizia esistente in atti, civile e correzionale di Pisa suddetto. latelienz t (lel 1.7 g:ugno 1872 a. alla quale ec e di inisura totale are 292 andante, sulla richiesta dell' ilaistr. Li 17 maggie 1872. e centiare 50 circa, gravato della rev. sig. profeseere canonico RaI) Il lotto 10.0 in un palco segnato Il Vice-Cancelliere ore 11 antimeridiane. rendita imponibile di lire 506 e ceu- nieri Sbragia,_possidente domiciliato di u.0 3 'posto al secondo ordine del G. BONFIGLIOLL Dalla Cenceil. del Trib. di Volterra Pisa, nella di lui (pianta di mantesimi 72, e da tre canoui livellari teatro suddetto. Registrato con marea da lire una Li 6 maggio 1872. datario, non tanto delia nobil donna, lavore della Mensa vescovile di e cent. 20 debitamente annullata. Il lotto 15.0 in un palco segnato Per copia.conforme, salvo ec. Cancell. C. FRoNTICELLI Regg. Volterra ascendenti a lire 35,47, at- signora Marianna Della Fanteria nei di n.0 16 posto al secondo ordine Catanti erede beneficiata del fu tualmente lavorato da Beetolominep del Teatro suddetto. (131) 0. BONFIGLIOLI. Applicata sull'originale inarca da monsignor vicario Luigi Della FanCartacei e ella famiglia, corrisponlire I, 20 annullata dalla Cancelleria. dente al catasto del comune di La.ri teria, quanto dell' illustrissimo sig. avv. Giovanni Serragli esecutore in sezione ,D alle particelle di Per copia conforme salvo ec. per uso testamentario dello sto tu monn.0 •6, 47, 45, 49, 54 in parte, 55. del dott. Luigi Bonichi procnra,tore signore vicario Della Fanteria ; la 966, 44, 37, 86, 21, in sezione K E MALATTIE del Toninelli, onde possa, uniformarmattina del dì 25 maggio corrente alle particelle di n.' 934, 9:39, 940, si al disposto della legge. • Cura Radicale 987, in sezione C alle particelle di a ore 10, nello stabile situato in via S. Maria, n.° 32., sarà proceduto alla Dalla Caneell. del Trib. di Volterra n.0 968 e 969. C& liquore depurativo di Par,iglina del prof. P. Mazzolini di Guhbio, Effetto garantito da 30 anni •di felici successi, convalidati da una gran serie di certificati Ed un pezzo di terra posta in vendita por mezzo del pubblico inLi 6 maggio 1872. medici delle primarie Cliniche d' Italia, raccolti in un opuscolo, da cui sono canto, cou l' assistenza del sottoestratti i seguenti. Fuovinceeei Cane. Regg. luogo detto «Gli Orta,li » presso Cascritto uffiziale incaricato col suescina, ai are 14 e centiare 59 circa, Prezzo L. P2 la bottiglia. e L 6 la mezza botti'klia con relativa istruzione. citato decreto, di tutti i mobili, Per copia conforme Deposito in Pisa presso il sig. Carraj Farmacia Inglese, e succursale ai Bagni San in parte lavorative, olivato e piopbiancheria, argenteria o quant'altro Giuliano. D. rano! Boxictri P•o('. pato, in parte ortivo, con ieja., al ( i25) Carissimo Luigini. ul prezzo ai medesimi attribuito quale è annessa una capanna, in Vi prego di fare i miei complimenti ai sig. Pio Mazzolini di Gubbio, 'e di dal perito stimatore sig. Pietro Gaimuramento mattonata coperta a tetcongratularmi seco lui della bontà del suo liquore di Pariglina, e della sua ( See nda pubblicazione ioni, e di tutti i libri sui prezzo to, bisognosa di restauro, sotto la enicacia, per cui io non trascuro di consigliarlo. VENDITA COATTA. pure attribuito dal perito sig. quale si trova una stanza ad uso Sono intanto — Firenze 29 aprile 486%. venni Bassi; ed il tutto latamente In esecuzione della sentenze del di bottaj n il tutto corriepondeute Vostro affezmo. — Picf. CESARE PAUL Tribunale civile 1i Pisa del dì 12 catasto alle particelle 346" e 956 descritto nell' Inventario degli asseFirenze 24. 44prile 4864. gnamenti costituenti l' eredita bedicenibre 1871, pubblicata all'udien- della sezione K, la prima delle quali •In conferma di quanto dichiarava nel gennajo dell anno scorso, ripeto che neficiata del prefato monsignore viza del di 15 (Aliti, stesso niese, proil liquore di Pariglina composto dal sig. Pio Ilizzolini li Gubldo continua a esente, e l'altra con la rendita imcario Della Fanteria, compilato sotferita sulle istanze del sig..Giovanni darmi favorevoli risultati nei casi per i quali è pià specialinente raceen nidato, pouibile di iire 12, 22. ed è di uso facile e piacevole ai pazienti. Casini, possidente domiciliato in La vendita sarà eseguita secon,10 to dì 17 maggio andante. • Pisa, rappresentato dal dott. Dott. ;ASPERO IIARZELLOTTI La vendita avrà luogo sotto l'osle coudizioni contenuto nel relativo pee o ri, registratir Con marea (lebitaMedico Primario nell'Areispedale di Firenze bando del ti 12 maggio stante servanza delle disposizioni contemente atinuilata, con la quale fit esistente in atti Tetto ci • si de•ince nute nel vigente codice di proceordieatit la vendita coatta degli notizia del pubblico per gli effetti dusa civile, infraseritti beni investiti dal precetDalla Tipografia Nistri è stata pubblicata li prima Pisa, li 18 maggio 1872. voluti dalla legge. to del Mese di esso signor Giovanni ESCLIO PoLET1'1 NOtar0. Pisa li' 14 muggi() 4872. dispensa del volume IV ed ultimo dell'opera Casini del dì 26 maggio 1871, tra(130) (126-21 D. DA"VID l'EcoRt Proc. serìtto all'uftieio delle ipoteche di levorno nel dì 7 giugno del medesimo Nota per aumento dei sesto. 11 Cancelliere del Trilmuale anno al volume 36, nee 1268 del Al pubblico ineanto tenuto nella di Volterra regida mento generale, e volutile 18, sali lelle udienze civili da queeto w„: C7 ne ti se i a 44 del regolamento delle nenie noti : v4 • 1.• i Tribunale in qnesto stesso giorno i trasé•izioni, trasmesso a pregiudizio Che alla pn'obliea udietila tenuta signori Tao Torcieliani, dott. Tito ESPOSTA COLLA SCORTA DEI MIGLIOM AUTORI d e l sig. Giovanni Jacoponi possi- thi.1 detto Tribunale li sedici mag- Tizzoni, dott. Egidio Ribecai, cav. dente e impiegalo regio p :nsionato gio corrente •n vendntti alla signora dott. Giuseppe Bianchi e dott. Rafdomi iliato a Casciana, debita mente Maddalena del fu Pasquale Volpi faello Giusti si Sono resi compratori notifisat a tale senteuza del dì 24 residente a Pisa, domiciliata provvieori dei lotti che appresso dei Professore ordinario nella Facoltà legale della R. Università di Pisa gennajo 1872 allo stesso sig. Gio- vameute in Volterra presso il dott. beni stabili esenesi a pregindieio vanni Jacopotti ed al sig. Callisto i Raffaello Ealugi, e per il prezzo di ilell'Accademia dei Ravvivati di Pisa, Prezzo Mire Una 'rardi peseidente domiciliato a Ca- I lire millecinquanta lo immobile qui o cioè: eljeaJaudll, — AVVIS O. : - : . , • - , -71.1.1•11.11111071i$20.7151M — MALAT'Fili 'T 1T DELLA PELLE kurarmisma-k. ). T E 11 I A rw.....as=1~1111.15 - OELLP : :11-4 v . DA C. F. GABBA , , — .1■•• mut••••■ ••• •••• ■•• ••••-- MI* •1011. •••■••• LEC121