allegato 1) Il Consiglio Comunale inizia alle ore 18.30 con l’appello svolto dal Segretario Generale. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio : Buonasera a tutti. Iniziamo con l’appello. DOTT. DIEGO FODERINI - Segretario Generale: Fabbri Marco, Bellini Roberto, Righetti Alberto, Bosic Alessio, Modonesi Michele, Taddei Alessio, Bellotti Robert, Calderone Mariano Enrico, Farinelli Arianna, Senni Samuele, Morese Consiglia, Pierotti Alessandro, Mezzogori Franco, Michetti Davide, Bellini Gabriele, Di Munno Antonio, Cavallari Fabio. Assenti n. 5: Bosic Alessio, Taddei Alessio, Pierotti Alessandro, Michetti Davide, Bellini Gabriele. Presenti: n. 12 Consiglieri compreso il Sindaco. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio : Nominiamo gli scrutatori. Farinelli Arianna - Consigliere Movimento 5 Stelle Comune di Comacchio Consiglio del 02.04.2013 1 Calderone Mariano E. – Capogruppo Movimento 5 Stelle Cavallari Fabio – Centrosinistra per Comacchio PUNTO N. 1 all’O.d.G.: “TARES – Art. 14 del Decreto Legge 06 dicembre 2011, n. 201, convertito con modif icazione della legge n. 22 dicembre 2011 n. 214, nella f orma di cui al successivo comma 29 – Applicazione della tarif f a, avente natura corrispettiva, a copertura dei costi del servizio gestione rif iuti urbani – Determinazione Approvazione della relativo maggiorazione a Regolamento copertura – dei costi relativi ai servizi indivisibili per l’anno 2013”. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio : Cedo la parola al Sindaco. MARCO FABBRI – Sindaco: Grazie Presidente. Buonasera a tutti. Come anticipato nel corso della Commissione Consiliare competente, abbiamo invitato qui oggi il Direttore di Area, l’Ingegnere Alessandri, che ci relazionerà, anche con l’ausilio del videoproiettore - quindi poi mi sposterò perché altrimenti copro tutta la presentazione - ci relazionerà sul tema della TARES. Com’è noto 2 l’introduzione di questa nuova tassa sui rifiuti è avvenuta ad opera dell’art. 14 del cosiddetto Decreto SALVA ITALIA, che è stato convertito nella Legge n. 214/2011, che prevede per l’appunto l’entrata in vigore dal 1° gennaio scorso di questa nuova tassa. Il piano finanziario relativo alla TARES viene approvato dall’ATERSIR, che è questa nuova Agenzia Regionale che è andata a sostituire tutte le ATO provinciali. E quindi rispetto alla determinazione del Piano Finanziario questo Consiglio Comunale non ha alcuna competenza, si è determinare quale qui invece forma dovrà questa sera assumere per questa TARES, perché come è noto la normativa prevede che i Consigli Comunali possono deliberare per la TARES cosiddetta “Tributo” o la TARES “Corrispettivo”. Per – diciamo - deliberare TARES Corrispettivo ci sono tutta una serie di paletti che poi l’Ingegner Alessandri andrà a descrivere in maniera molto, molto analitica. La proposta che andiamo a proporre questa sera è proprio di deliberare la TARES Corrispettivo con delle grosse consapevolezze, cioè i cittadini per il 2013 si troveranno a pagare delle maggiorazioni. Delle 3 maggiorazioni dovute a una tassazione forzata dello Stato nei confronti dei Comuni, perché si prevede che uno 0,30 al metro quadro sull’80% della superficie calpestabile degli immobili debba essere introitata dal Comune per poi essere riversata integralmente allo Stato. A questo 0,30, che deve coprire i cosiddetti servizi indivisibili, gli Enti Locali possono deliberare un ulteriore aumento di uno 0,10, fino quindi allo 0,40. Noi - poi successivamente presenteremo anche il Bilancio di Previsione 2013 - abbiamo deciso di non applicare questa ulteriore maggiorazione, con la consapevolezza però che in ogni caso, visto che la TARES dovrà andare a coprire in maniera integrale tutti costi relativi alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti - attualmente non eravamo lontani dalla copertura totale - ma con questa ulteriore tassazione, forzata l’ho definita poco fa, cioè pari allo 0,30 al metro quadro, è evidente come una abitazione di 100 metri quadri si troverà a pagare 30,00 euro in più all’anno. Quindi rispetto a questo tema poi sarà l’Ingegnere Alessandri a parlare in maniera dettagliata. Volevo fare una seconda precisazione. Una seconda precisazione 4 che è legata alla modalità di raccolta dei rifiuti. Uno dei nostri punti inseriti nel programma elettorale, votato dai nostri lettori lo scorso anno, era appunto quello di avviare finalmente una raccolta differenziata spinta su tutto il territorio e con questo progetto, nell’arco di un anno - un anno e mezzo, si arriverà alla copertura totale - seppur con mille difficoltà perché sappiamo che questo territorio poi ha delle peculiarità: ha tante seconde case, ha gli stabilimenti balneari, quindi le difficoltà qui sono doppie rispetto ad altre realtà - però insomma puntiamo ad arrivare, in tempi molto, molto raccolta brevi ad differenziata, una copertura partendo già nel totale breve della con alcune frazioni che più sono simili al territorio su cui Area, devo dire già da qualche anno, ha iniziato una raccolta spinta che ha portato a dei risultati davvero eccellenti. Quello che mi preme sottolineare è che il passaggio ad una raccolta differenziata di quel tipo costituisce un passaggio culturale per tutti noi cittadini. Un passaggio culturale perché, ad oggi, purtroppo abbiamo dei cattivi comportamenti che si riflettono poi sulla nostra realtà e sul turismo di questa città. Cito 5 soltanto alcuni casi banali, però ci sono delle situazioni anche rispetto al centro storico in cui già c’è una raccolta comunque di questo tipo, in cui i cittadini, nonostante ci siano delle regole ferree per mettere poi fuori a determinate ore i rifiuti, tendono poi a non farlo e a sgarrare rispetto a queste regole. Naturalmente per un Comune turistico come il nostro poi si rispecchia in termini di offerta. Lo stesso vale anche per altre situazioni lungo il territorio, cioè ci sono servizi che Area, tramite Brodolini, offre anche già porta a porta, come la raccolta dei rifiuti ingombranti e ci troviamo puntualmente con il gestore a dover recuperare dei rifiuti abbandonati magari nel Mezzano o in altre località, quando sarebbe sufficiente una semplice chiamata per poter, senza alcuna fatica, vedersi recuperare i rifiuti a casa. Tutto questo anche per dirvi cosa? Che gli stessi nostri turisti già alle strutture ricettive chiedono, ancor prima di venire a soggiornare territorio Questo delle se i sono quindi sono modalità perché nordeuropei, decenni, qui, stati di turisti, abituati molto a spesso avviati raccolta sul differenziata. soprattutto casa – loro nostro a europei, farla da e questo c’è stato 6 riferito - i turisti, questa tipologia, questa nicchia di turisti, che non è tanto una nicchia ma insomma è una grossa fetta dei flussi che giungono qui da noi, rinuncia a venire a soggiornare in questi posti per andare altrove. Fatta questa piccola introduzione quindi chiedo all’Ingegnere Alessandri di accomodarsi per fare la presentazione. Grazie. ING. ALESSANDRI – Direttore di Area: Non mi dilungo trattato in materia della introdotta sulle maniera dal questioni che assolutamente TARES in quanto Parlamento nel il Sindaco esaustiva norma 2011. di ha sulla legge Incentro l’intervento sulla questione della trasformazione del servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio comunale al fine di rendere questo servizio il più efficiente, il più efficace possibile e contemporaneamente determinare quella modalità di raccolta puntuale che viene richiesta appunto al comma 29. Dico questo perché nelle simulazioni che abbiamo fatto, nella trasformazione di una tariffa che viene applicata in tutti i Comuni di Area, nei 17 Comuni più il Comune di Comacchio, come TIA, la trasformazione di questa tariffa in un tributo 7 comporta un impatto notevole sotto l’aspetto economico per le utenze non domestiche, ma anche, in maniera marginale, diciamo meno impattante, sulle utenze domestiche. Quindi la scelta di seguire il percorso della TARES Corrispettivo è un percorso virtuoso sia sotto l’aspetto di l’aspetto di carattere ambientale carattere ma economico, anche tenendo sotto conto appunto di questo passaggio. Il percorso momento è che un tendiamo percorso a per sviluppare la in questo trasformazione del servizio di raccolta in tutto il territorio comunale di Comacchio. Tenete conto che questi sono i dati di partenza sui quali noi ragioniamo, ragioniamo circa su una produzione pro-capite di rifiuti in Provincia di Ferrara che vale circa 727 chili di rifiuti all’anno, con una produzione nel bacino di Area di circa 635 chili. Questo è dovuto anche al fatto che, come vedete, la produzione dell’Emilia-Romagna rispetto alla produzione italiana è una produzione elevata per il grado di assimilazione che la Regione Emilia-Romagna applica in tutto il territorio regionale, cioè la captazione dei rifiuti provenienti anche dalle utenze non domestiche all’interno del circuito di raccolta dei 8 rifiuti urbani, e questo naturalmente aumenta la produzione pro-capite, perché, appunto, la produzione pro-capite non è nient’altro se non la divisione tra i chili di rifiuti raccolti in un determinato territorio diviso il numero degli abitanti in quel territorio. Ma i rifiuti prodotti nel territorio sono sia quelli prodotti dalle famiglie sia quelli prodotti dalle aziende in termini di assimilazione. Quello che vedete è la quantità di tipologie di rifiuti che tutti i giorni noi ci troviamo a dover gestire come famiglie e come utenze non domestiche. Qui ce ne sono un po’, ma considerate che la quantità di rifiuti che noi trattiamo in termini tipologie. Se vogliamo di distribuzione raggruppare è circa queste 250 tipologie nelle tre grandi macro aree, questa è la distribuzione che abbiamo provengono oggi da nella produzione un’utenza di domestica rifiuti che di tipo tradizionale: 40% rifiuti umidi – la parte marrone, 40% imballaggi e solamente il 20% rifiuto non riciclabile. Questi sono i principi su cui noi abbiamo strutturato il progetto di raccolta anche per il territorio di Comacchio. Un progetto che vede come primo obiettivo la riduzione della produzione di rifiuti all’origine, poi il 9 riuso degli oggetti, la raccolta differenziata, il riciclo di materie, soluzione il recupero residuale di energia finale lo e solamente smaltimento. come Queste regole, le regole delle cinque R, è la struttura della Direttiva Comunitaria Rifiuti. La struttura della Direttiva Comunitaria Rifiuti dalla, diciamo, situazione più virtuosa alla situazione meno virtuosa è esattamente questa. Quello che vedete è il metodo di raccolta attuale, che è basato su contenitori stradali. In questo momento la raccolta differenziata è circa del 43% con una quantità effettiva avviata al recupero del 41%, il che vuol dire che abbiamo un 2% di rifiuti che, anche se raccolti separatamente, non possono essere né riciclati né recuperati e vengono purtroppo smaltiti nel circuito dell’indifferenziato. Entro l’anno scorso tutti in Italia dovevamo arrivare almeno al 65% di materiale avviati ad effettivo recupero. Che cosa proponiamo di fare al Consiglio Comunale? Il territorio del Comune di Comacchio lo possiamo dividere essenzialmente in tre grandi macro-comparti urbani: le frazioni, comprese alcune parti delle località balneari abitate con continuità, Comacchio centro e i 10 Lidi. E per ciascun territorio ci sono delle peculiarità e, diciamo, delle organizzazioni di raccolta che possono essere naturalmente diverse l’una dall’altra e dettate appunto dalla natura e dalla variabilità delle presenze. - La prima fase del nostro progetto è quella di incentrarci, come diceva il Sindaco, sulle frazioni del territorio comunale e quindi la proposta è questa: a partire dal mese di luglio del 2013, quindi fra qualche mese, introdurre a Volania, San Giuseppe e Vaccolino… per quest’ultima località è in corso un contatto anche col Comune di Lagosanto per poter inserire la parte amministrativamente dipendente dal Comune di Lagosanto in questo diciamo progetto - noi l’abbiamo già inserita, si tratta di circa 95 utenze domestiche della frazione di Vaccolino e di cinque o sette utenze non domestiche, che dovrebbero essere integrate nel sistema di raccolta che viene previsto in questo tipo di progetto. Tenendo conto che però il progetto che vi stiamo presentando è esattamente una duplicazione del progetto che a Lagosanto andrà in attivazione nel prossimo anno, 11 nel 2014, si tratta di un’accelerazione per quanto riguarda Vaccolino. - Successivamente incentrarci sulla zona del quartiere di Raibosola, di Porto Garibaldi e Lido Estensi, nella zona non turistica. - Poi l’espansione del progetto al capoluogo. - E poi naturalmente come ultima fase di analisi, come diceva il Sindaco prima, il comparto turistico dei sette Lidi per la parte sicuramente più difficile, più complessa da questo punto di vista. Il progetto prevede essenzialmente questo: - Eliminazione di tutti i contenitori stradali e mantenimento delle sole campane del vetro, con potenziamento servizi e domiciliari comunque di con raccolta, sia garanzia per dei quanto riguarda gli ingombranti sia per quanto riguarda le grandi produzioni. - Il progetto prevede la sostituzione del cassonetto fucsia con raccolte mirate sia per le case singole sia per i condomini e le attività. In questo caso nel cassonetto fucsia, che è il cassonetto per la raccolta differenziata multi-materiale, c’è la 12 sostituzione del servizio con una raccolta carta cartone e una raccolta plastica - latine, separata. - La raccolta dell’organico che viene divisa in raccolta proprio della frazione organica prodotta dalle cucine e dalle mense, sia per le case singole sia per i condomini e le attività, e invece la raccolta dei residui vegetali e delle piccole potature. - L’indifferenziato. - La campana stradale del vetro che resta campana stradale del vetro. - Le attivazioni delle raccolte ingombranti e potature ramaglie. Per quanto riguarda il progetto Lidi turistici stiamo approfondendo, e quest’anno lo faremo, una serie di analisi sulla fruizione del nostro ambito territoriale, e quindi case residence, presenza per hotel, per vacanze, pensioni valutare e quelli villaggi, anche che la appartamenti, frequenza sono in di questo momento i picchi del fine settimana che rendono non idonea la previsione di una organizzazione del servizio così come abbiamo pensato invece per le zone non turistiche. 13 Il progetto è un progetto che comporterà nell’anno in corso tutta una serie di comparto turistico conferimenti e le per verifiche del monitorare tipologie appunto appunto maggiormente i utilizzate, anche in relazione alle tempistiche di utilizzo di questi contenitori, anche per rendere la programmazione più mirata e precisa. L’obiettivo che ci poniamo è il 75% di raccolta differenziata, recupero. Attualmente attivo questo differenziata avviata nei servizio avviata al naturalmente Comuni la dove proiezione recupero e già di pari al al oggi è raccolta 78%. I Comuni sono quelli rossi, Copparo è partito a metà dell’anno scorso, quindi lo consideriamo un Comune ancora in itinere, sono 45.000 gli utenti che in questo momento sono serviti da un sistema di raccolta di questo tipo. Dal 1 luglio riparte il servizio assieme a Volania, Vaccolino e San Giuseppe il servizio anche su Voghera e Masitorello e dal 1° dicembre su Portomaggiore. Quindi arriveremo ad avere coperti 11 Comuni più una quota parte del servizio di Comacchio. Questa è la distribuzione dei dati di raccolta col sistema porta a porta, cioè quello che raccogliamo fisicamente dal servizio di raccolta porta a porta, diviso 14 nella torta. Qui non sono previste le distribuzioni del vetro, ingombranti, abiti perché in realtà fanno parte di un’altra categorizzazione. Come vedete, la parte preponderante della produzione di una famiglia e di un’utenza domestica è relativo alla frazione umida, circa il 50% è frazione umida, circa il 25% è frazione secca (carta e cartone, plastica e latine) e sulla raccolta stradale circa il 27%, in questo momento, è non riciclabile. La modalità che utilizzeremo è quella prevista per i cittadini di Area, che è quella che ci consente poi di determinare appunto la modalità di misurazione della produzione di rifiuto per singola utenza. La distribuzione prevede un eco-calendario, con tutti i giorni e le modalità di raccolta, e poi diverse tipologie di contenitori o rigidi o a perdere, a seconda della tipologia di raccolta. Abbiamo previsto, per quanto riguarda la gestione del verde, visto che la gestione del verde per Comacchio è una gestione carrellati da importante, di 240 assieme litri, utilizzare i anche contenitori ai sacchi recuperati e riconsegnabili, per quanto riguarda questo tipo di modalità di raccolta. 15 Per quanto riguarda normalmente consegnati alle i le utenze contenitori utenze non non domestiche, domestiche rigidi. Per vengono utenze non domestiche che hanno una produzione – diciamo minimale di alcune tipologie di rifiuto sono consegnabili anche contenitori a perdere, come per esempio i sacchi grigi o i sacchi gialli per la raccolta del rifiuto non riciclabile o degli imballaggi in materiale plastico e lattine. Questo è un tipico eco-calendario dei nostri Comuni, questo è il calendario di Berra. Normalmente vengono… Berra, per esempio, è suddiviso in due zone, a seconda della via in cui un cittadino abita, nel calendario: zona 1 e zona 2, ci sono le giornate di raccolta, con le icone delle singole raccolte, per le singole giornate. Come vedete il servizio si svolge su sei giorni, in questo caso, come potete vedere, anche lunedì 26 dicembre, pure essendo una giornata festiva, il servizio viene fatto perché tutti i lunedì in zona 1 c’è la raccolta della frazione organica. Il servizio non viene reso semplicemente nelle giornate domenicali, non viene reso quando c’è una giornata di sciopero. Per tutte le altre giornate - a meno che, ecco, 16 non ci siano 50 cm di neve in strada, per cui i mezzi fanno fatica ad uscire - il servizio viene reso in maniera continuativa. Questo è il tipico opuscolo che viene consegnato a tutti i nostri cittadini e a tutte le utenze non domestiche con le modalità di raccolta, le frequenze. Questo è, come ribadisco, quello di Berra. Le frequenze saranno molto simili, abbiamo previsto per il Comune, per la partenza e per lo start up nelle tre frazioni di Comacchio che invece di raccolta bisettimanale della frazione umida di fare una raccolta trisettimanale della frazione umida visto che andiamo anche verso il periodo estivo, quindi per dare maggiore capacità di conferimento alle utenze sia domestiche che non domestiche. Ci sono delle regole abbastanza rigide, come diceva il Sindaco, anche perché per un rapporto molto stretto tra le aziende, l’Amministrazione e il proprio territorio, ecco, non si possono conferire dentro ai contenitori per il servizio pubblico questi rifiuti che sono rifiuti speciali. Rifiuti speciali non assimilati agli urbani e che sono quelli che ogni tanto, magari ogni tanto, spesso, ritroviamo oggi oppure in alcune dentro i case, come cassonetti diceva il stradali Sindaco, 17 abbandonati in alcune parti del territorio. Faccio riferimento principalmente ai rifiuti dei cantieri edili o ai rifiuti provenienti da attività agricola. L’importanza di alcuni elementi molto veloci per quanto riguarda la riduzione della produzione di rifiuti: una cosa che siamo fortemente sollecitando in tutti i nostri territori, ha ricevuto un’ottima risposta dei cittadini alle utenze che hanno questa tipologia di capacità, è il compostaggio domestico, un processo naturale che consente di limitare all’origine la produzione di rifiuti. Il compostaggio domestico è la trasformazione degli scarti della cucina e degli scarti da giardino in compost che può essere utilizzato direttamente nel proprio giardino. Oggi abbiamo su 40.000 utenze attive nei 17 Comuni circa 2.600 utenti che praticano questa tipologia di recupero. Considerate che per esempio il Comune di Berra, che è un Comune che ha sostenuto in maniera molto efficace il passaggio a questo tipo di sistema, ha 600 utenze su 2.400 utenze domestiche e non domestiche sul territorio che gestiscono questo tipo di sistema. È un sistema che è molto semplice da gestire che prevede anche un riconoscimento in termini 18 economici che sono previsti nel Regolamento, che poi vi illustro velocemente. Abbiamo anche altre tipologie di raccolte; ricordo a tutti l’utilizzo del centro comunale di raccolta di via Marina, dove possiamo ricevere tutta una serie di materiali e di rifiuti, anche pericolosi se provenienti da utenze domestiche, ma comunque tutta una serie di rifiuti possono essere avviati direttamente al centro di via Marina e, per quanto riguarda le grandi quantità di sfalci e potature presso la piattaforma della cooperativa Brodolini, sull’Acciaioli. Da questo punto di vista il progetto prevede tutta una serie di incontri con i cittadini, con le utenze non domestiche, con i portatori di interesse, con i soggetti che naturalmente saranno interessati da questo tipo di percorso, un progetto parallelo che interesserà le scuole, è un percorso sul quale i cittadini di Vaccolino, San Giuseppe e Volania diventeranno i referenti nostri per misurare la produzione di rifiuto. Noi ci attendiamo una diminuzione dell’ordine del 40% di produzione di rifiuti, cioè passare dai 630 chili ad abitante all’anno sicuramente al di sotto dei 400 chili di rifiuti prodotti pro-capite all’anno. 19 Questo sistema è un sistema idoneo a determinare la possibilità di applicare la TARES nella forma di TARES Corrispettivo. Io ho preparato una slide tanto per spiegare un po’ velocemente che cosa succede ad un’utenza domestica, ad un’utenza non domestica nel passaggio TARES Corrispettivo – TARES Tributo. A sinistra, cioè la prima parte, questa parte sopra è relativa ad una utenza domestica di due persone su 100 m². Io ho fatto il calcolo sulla base del Piano Finanziario approvato da ATERSIR nel dicembre del 2012. Vi devo dire che questo non è l’ultimo Piano Finanziario perché ATERSIR nel frattempo ha integrato i piani finanziari con un fondo di solidarietà, che è previsto da l’Emergenza una disposizione Terremoto, e che del Commissario serve a garantire per la copertura dei costi dei servizi di raccolta rifiuti nei territori che sono stati colpiti dal sisma del maggio dell’anno scorso. La previsione è una previsione di 5 milioni di euro di fondo, di cui 3 milioni di euro sul 2013 e 2 milioni di euro sul 2014. E quindi questi 3 milioni di euro sono distribuiti da parte di ATERSIR su tutta le gestioni di tutta la Regione Emilia-Romagna, in 20 maniera proporzionale al peso del Piano Finanziario. Io di questa parte non ne ho tenuto conto, partiamo di circa lo 0,5% normalmente, del però valore dal del punto Piano di vista Finanziario di questa simulazione, diciamo, non ha nessun tipo di interesse, nel senso che si carica da una e dall’altra parte in maniera abbastanza proporzionale. Vi volevo fare vedere qual era l’impatto della TARES Corrispettivo rispetto alla TIA dell’anno scorso per una utenza di 100 corrispettivo. m² L’anno e due scorso famiglie: questa 281,02 utenza il pagava 278,52. Se invece si applicasse la tassa vedete c’è un leggero incremento perché il problema della tassa è dovuto a questo aspetto: l’IVA indetraibile che viene caricata sulla fattura che Area S.p.A. dovrebbe emettere nei confronti del Comune, che diventa, per quanto riguarda - lo faccio vedere qua sotto perché lo scritto - per gli Enti Locali, siccome sono utenti finali e non possono scaricare l’IVA pagata (per il Comune l’IVA resta un costo al pari dei cittadini). Quindi per il Comune l’impatto dell’IVA, che va caricata su un Piano Finanziario della TARES Tributo, fa sì che l’Addizionale Provinciale che si deve comunque pagare, sia nell’un 21 caso che nell’altro, diventi un onere maggiore, di poco, ma maggiore. Ma se vediamo qual è l’impatto della TARES Tributo per un’utenza non domestica: io ho preso il bar da 100 m², la differenza è questa perché qui c’è il problema del recupero dell’IVA, importantissima, differenza tra che perché la per il vale TARES bar naturalmente 131,00 Tributo e euro la e è la TARES Corrispettivo è 137,68. L’anno scorso il bar pagava 1.359,00 euro 1.376,00 euro. e quest’anno Questi dovrebbe impatti pagare circa naturalmente sono garantiti in una logica di continuità con il sistema TARES Corrispettivo – TIA Corrispettivo. Per questo motivo il Regolamento che vi è stato sottoposto e che vi è stato proposto in allegato al progetto di delibera è un Regolamento che ricalca esattamente il Regolamento TIA, ma per un mio errore personale, io ho commesso proprio fisicamente un errore personale - perché capita sempre quando si fanno i copia incolla, purtroppo è capitato - vado a prendere la parte che ho errato nella stesura ed è questa: se voi aveste davanti… adesso io non ho portato il Regolamento TIA del Comune di Comacchio, queste tre voci: la voce a), la voce b) e la 22 voce c) dell’allegato esattamente quelle 1 previste al Regolamento, per il sono Regolamento del Comune di Comacchio. Nella copia che voi avete invece, voi avete la lettera a), la lettera b) e la lettera c) relativamente ai 17 Comuni. Che cosa cambia tra il Comune di Comacchio e i 17 Comuni? Cambia che nel Comune di domestiche Comacchio non l’impatto residenti, quindi delle non utenze stabilmente attive, diventano la maggioranza. Voi considerate che, per quanto riguarda il vostro territorio, voi avete 10.000 utenze domestiche residenti e 29.000 utenze domestiche non residenti. Quindi la non applicazione di questa modalità di distribuzione comporterebbe un carico per le utenze domestiche residenti superiore a quelle dell’anno scorso per la TIA. L’idea invece che noi abbiamo, nell’applicazione del Regolamento, é quella di mantenere domestiche invariato residenti il carico, sia quello sia per che le utenze vede utenze domestiche non residenti, e per far questo dobbiamo applicare naturalmente gli stessi principi distributivi che erano previsti nel Regolamento TIA. Il Regolamento TIA prevede appunto queste tre lettere - quindi io vi chiedo scusa, ma vi ho trasmesso un documento che 23 prende nella a), nella b) e nella c) tre testi che sono diversi da quelli che in realtà si dovrebbero applicare, che sono esattamente questi. Per quanto riguarda la modalità con la quale questo servizio viene effettivamente misurato, l’allegata attestazione che vi abbiamo trasmesso - e che è quella che abbiamo utilizzato anche per i Comuni di Area prevede la contatore. trasformazione Quindi il del sacco sacco grigio, grigio che in serve un per conferire il rifiuto indifferenziato, diventa il contatore, il contatore per ciascuna utenza domestica ed anche per le utenze non domestiche non dotate di contenitori rigidi - possono avete visto ricevere che sia le i utenze contenitori non domestiche rigidi, sia i contenitori a perdere - il sacco grigio diventa appunto la modalità con la quale il sistema viene misurato. Questo perché nella linea guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze - che è stata utilizzata come strumento per valutare la condizione di applicabilità appunto della TARES Corrispettivo anche nel Comune di Comacchio - gli elementi caratteristici previsti appunto sulle linee guida per l’applicazione della TARES Corrispettivo prevedono che la 24 misurazione possa essere fatta attraverso il volume del rifiuto indifferenziato conferito a pubblico servizio, attraverso quindi una misurazione del solo volume del rifiuto indifferenziato, tenuto conto della - diciamo tendenza della quantità di normativa raccolta a garantire differenziata una migliore e secondo l’applicazione del D.P.R. 158/99 per quanto riguarda appunto la distribuzione dei costi sulle utenze domestiche, utenze non domestiche, parte fissa e parte variabile. Questo è il quadro. Quindi con questo quadro, che prevede per il Comune di Comacchio un passaggio graduale da un sistema di raccolta stradale ad un sistema di raccolta più performante, porta a porta, abbandonando il vecchio sistema di raccolta a cassonetti - naturalmente garantendo a tutti cittadini una corretta e capillare informazione, una distribuzione capillare dei nostri sacchi (che servono appunto come misurazione) la modalità di effettuazione di questo servizio - noi rientriamo a tutti gli effetti nelle caratteristiche previste dalla normativa, che a questo punto ci garantiscono un mantenimento di un sistema tariffario in luogo di un sistema tributario più 25 conveniente, sia per le utenze domestiche sia per le utenze non domestiche. Io adesso sono a disposizione del Consiglio per tutte le domande che vorrà rivolgere. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Ingegnere. Prendendo atto dell’errore materiale segnalato dall’Ingegner Alessandri, relativo all’allegato 1 dell’allegato 3, pertanto rispetto alla documentazione trasmessa ai punti 1. a), b) e c), devono intendersi sostituiti nel testo sottoposto a votazione con quelli indicati dall’Ingegnere, dichiaro aperta la discussione. Ci sono interventi? Prego Consigliere Calderone. Calderone Mariano E. – Capogruppo Movimento 5 Stelle: Grazie Presidente. informata la Vorrei cittadinanza chiedere, di come visto viene che viene fatta la raccolta, e visto che noi abbiamo il problema che in estate abbiamo una grande affluenza, come verranno informati poi gli eventuali cittadini, le persone che arriveranno per l’estate e abiteranno nel periodo estivo dalle nostre parti. Grazie. 26 ING. ALESSANDRI – Direttore di Area: Allora, per quanto riguarda quest’anno, il sistema consente di mantenere per una quota parte di territorio comunale ancora il vecchio modello. Cioè, in questo momento, avremo sul territorio comunale un sistema misto. Per il territorio di Volania, San Giuseppe e Vaccolino: sistema di raccolta porta a porta spinto, con l’eliminazione di circa 300 contenitori. Abbiamo perimetrato, anche in accordo con Brodolini, le aree, quindi abbiamo ricomprensibili determinato all’interno quali diciamo del aree siano comparto da servire col sistema porta a porta, e lì elimineremo i contenitori e chiederemo ai cittadini naturalmente di non trasmigrare i rifiuti in altri contenitori - questa sarà una delle richieste che dobbiamo fare semplicemente per poterli misurare in maniera corretta e quindi offrire il miglior servizio alla cittadinanza e all’utenza non domestica. In questa fase, proprio perché ci troviamo di fronte ad un territorio molto vicino a quello stabilmente abitato e quindi con flussi turistici molto bassi - quindi l’utenza non residente di queste tre frazioni è abbastanza limitata - in questa parte di territorio - diciamo - 27 l’applicazione di una trasmigrazione da un modello stradale ad un modello porta a porta non dovrebbe comportare difficoltà diverse da quelle che abbiamo incontrato dei nostri Comuni, che abbiamo già trasmigrato. Per la parte di territorio, naturalmente comunale, modello per il quale comunque viene attivato il di misurazione puntuale attraverso la consegna di sacchi - quindi i sacchi che sono stati consegnati per il centro storico resteranno consegnati e il centro storico avrà la sua dotazione di sacchi - per le 1.000 utenze del centro storico nulla cambia in questa prima fase; per le altre utenze ci sarà una distribuzione di sacchi, naturalmente in relazione appunto della TARES Corrispettivo, nella logica che sia nel sistema di raccolta stradale, sia nel sistema di raccolta porta a porta, la misurazione può avvenire esattamente nello stesso modo, semplicemente il cittadino invece di depositare il rifiuto fuori alla porta di casa per una raccolta puntuale, lo depositerà nei contenitori idonei che sono comunque garantiti sul territorio. Quindi avremo una distribuzione capillare da parte nostra, quindi attraverso i nostri operatori o operatori di Brodolini, contemporaneamente con ciascuna utenza 28 individuata. verranno Quindi nominativamente individuate e gli verrà le utenze consegnata la dotazione standard prevista, a seconda del numero di componenti, residenti dal che, Regolamento. come Per abbiamo le visto, utenze sono le non più rilevanti, la strada è quella di dare informazione nei confronti dei soggetti che affittano o comunque hanno a disposizione questo tipo di disponibilità. Poi siccome le utenze non residenti non sono aperte con continuità, quindi ci troviamo in difficoltà, la strada è quella di tenere aperta una postazione nostra che sarà o quella di via dei Govi, o quella di San Giuseppe o quella di Porto Garibaldi, a seconda delle giornate di apertura, con contenitori a disposizione delle utenze non domestiche nella modalità prevista dal Regolamento. Considerate che stabilmente attive le utenze hanno non diritto domestiche di ricevere non una quantità di sacchi che è pari al 25% della categoria due utenti. Questa è la logica che viene garantita. Quindi il non residente dovrà purtroppo farsi carico di passare da noi per ritirare sacchetti. I sacchetti… naturalmente noi gli daremo l’informativa, gli daremo spiegazioni, gli faremo capire qual è la modalità di consegna dei rifiuti 29 nella sua specifica collocazione. Questo per quanto riguarda l’attuale situazione, poi per quanto riguarda la situazione delle utenze turistiche, lì ci sarà un progetto specifico “Comacchio turistica”, perché questo è un progetto che non può essere messo sovrapposto al nostro progetto di gestione di un territorio che è vissuto 365 giorni all’anno da una strutturazione di presenze che è stabile. Lì, con il modello che si sta avanzando in questo momento, dobbiamo studiare delle modalità diverse per approcciare appunto la modalità di fruizione delle zone turistiche ed anche la modalità con la quale le zone turistiche producono determinate tipologie di rifiuti. Uno dei casi di studio che però sfrutteremo da quest’anno è quello che ricordava il Sindaco, cioè, i campeggi, le zone, i camping che ci hanno fatto una richiesta specifica di introdurre modalità di raccolta molto più, diciamo, performanti da questo punto di vista. Noi, assieme ai nostri colleghi di CADF per la parte acqua, quindi risparmio sulla parte acqua, noi stiamo progettando un percorso che vada verso il miglioramento della qualità del servizio offerto al villeggiante che permane nei camping o nei residence con, diciamo, una strutturazione del servizio molto 30 simile a quella che abbiamo nei territori dove possiamo avere delle raccolte probabilmente molto riusciremo ad spinte. Lì la alzarla facendo qualità perno anche sull’attività interna dei camping, quindi con uno sviluppo di questo tipo. Il quadro è questo. Sicuramente è un quadro molto complesso, però voglio dire è un quadro che si affronta tranquillamente in un percorso non immediato, perché qui la formazione e l’informazione la fanno da padroni, nel senso che qui non si può mettere in campo una struttura di questo tipo senza fare una fortissima informazione e avere poi dai cittadini e dalle utenze non domestiche tutti i feedback di ritorno, perché oggi noi progettiamo un sistema che è molto simile, anzi è totalmente simile a quello dei nostri 17 Comuni, ma potrebbero territorio, esserci proprio necessità per la specifiche specificità del per questo territorio, insomma. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Ingegnere. Cedo la parola al consigliere Bellini Roberto. 31 ROBERTO BELLINI – Consigliere Movimento 5 Stelle: Buonasera. Volevo chiedere: prima ha parlato di una misurazione dei rifiuti a seconda di quanti sacchi verranno raccolti. Allora prima ha fatto vedere anche una tabella dove si parlava della variazione del tributo, insomma di quello che un’utenza domestica dovrà pagare. Io mi chiedo: ma se uno, non so, avrà in dotazione, faccio un esempio adesso, non so quanti saranno, 20 sacchetti e nel periodo ipotetico nel quale ne deve consumare 20 ne consuma 10, comunque quella parte là, se ha un appartamento di 100 m² la paga comunque. Quindi come varia, cioè per una famiglia, come varia il fatto di usare meno sacchetti possibile? ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Consigliere. Prego Ingegnere. ING. ALESSANDRI – Direttore di Area: Il sistema è un sistema che prevede la predeterminazione di una soglia di virtuosità da parte dell’utenza. La determinazione di questa soglia di virtuosità consente a tutti noi, che partecipiamo ad un 32 sistema di questo tipo, con misuratore alla consegna quindi non con misuratore nel momento in cui io usufruisco consegno del il servizio, materiale ma al semplicemente servizio - di quando non essere considerati evasori, tra virgolette, del servizio. Come funziona quindi il sistema? Il sistema funziona in questa maniera: cioè è un sistema intanto che è adottato in almeno altre… qualche centinaio di Comuni in Italia, che hanno raggiunto livelli importanti, parlo, non so, del consorzio Priula, dei nostri colleghi di Treviso, del consorzio dei Navigli, cioè territori nei quali la quantità di rifiuti raccolta in maniera differenziata da circa 5 o 6 anni è diventata una strutturazione importante. Cioè, parliamo di territori dove la produzione dei rifiuti indifferenziati arriva a circa 50, 45 - 50 chili ad abitante all’anno, quindi veramente un livello assolutamente importante. Il sistema ha funzionato così: abbiamo determinato la soglia di produzione l’abbiamo determinata condizioni medie tra di una famiglia sulla tutti i virtuosa base delle Comuni che e migliori oggi noi abbiamo porta a porta, perché lì abbiamo la certezza di avere un sistema che non è stato drogato, tra 33 virgolette, da flussi di quei rifiuti che vi facevo vedere prima, che nei contenitori stradali, purtroppo in alcuni casi compaiono - parlo dei rifiuti per esempio dei cantieri edili. Quindi per evitare di essere drogati da una situazione di questo tipo, e quindi incorrere in errori, Comuni. abbiamo Il dato preso il virtuoso dato dei virtuoso Comuni dei dice nostri che un abitante di un Comune che ha un servizio di questo tipo produce circa 90 chili di rifiuto all’anno. Quindi il dato di partenza attuale è per noi 90 chili di rifiuto all’anno, che facendo un calcolo proprio volumetrico del sacchetto da 80 litri, riempito all’85% - perché naturalmente il riempimento non è totale - con un peso specifico medio del rifiuto, che noi abbiamo, che è di circa 0,07 chili per litro, ogni sacchetto pesa per noi circa 4,76 chili. Vuol dire che noi con venti sacchetti abbiamo la certezza che il nostro cittadino, che abita da solo in casa, riesce a gestirsi tutta la sua produzione. Lei mi dice correttamente: “Bene ma se questo ne adopera di meno…”, se ne adopera di meno, non ci sono in questo momento degli strumenti di applicazione della virtuosità, nel senso che se produce meno avrà più sacchetti – diciamo - così per anno 34 successivo. Ma dove sta il vantaggio di un modello di questo tipo che un soggetto che produce rifiuti in maniera corretta, quindi ne produce di meno, godrà del vantaggio che tutti i cittadini che sfrutteranno di più rispetto alla media questo tipo di servizio - perché è una delle cose che vi verrà chiesta nella delibera di approvazione delle tariffe è quella di determinare qual è il corrispettivo per il supero della soglia dei 20 sacchetti. Cioè se io poi, invece di consumarne 20 ne devo consumare 30, questi 10 in più quanto costano? Costano 10. Questi 10 a favore di chi vanno? Vanno a favore della tariffa di igiene ambientale delle utenze domestiche e non domestiche, che si sono comportate bene e che non hanno consumato il volume di sacchi. E allora dove sta poi il gioco tra le parti e tra i territori? È quello di abbassare via via questa soglia. Se oggi la soglia di produzione dei nostri territori è 90 chili e quelli dei territori di Ponte nelle Alpi è 45 chili vuol dire che c’è un franco, un delta di circa 45 chili che, nell’arco dei prossimi cinque o sei anni, noi dobbiamo stringere. Quindi vorrà dire che quest’anno l’utenza avrà 20 sacchi, il prossimo anno l’utenza ne avrà 18, e sarà sempre così in relazione ai miglioramenti della 35 produzione, per cui le utenze virtuose riceveranno sempre più vantaggio nei confronti delle utenze non virtuose, che naturalmente possono scegliere se continuare a pagare - e quindi una sorta di dazio ambientale - o se anche loro migliorarsi e quindi ridurre la quantità di rifiuto indifferenziato. Questa è la prima parte del progetto: misurazione del rifiuto indifferenziato. Poi c’è la parte importante, che è quello relativo alla prima R, cioè: misurazione di tutti i rifiuti. Perché voi, correttamente, usate l’acqua del rubinetto, ma pensate a quanto è il rifiuto plastico che si produce semplicemente utilizzando le bottiglie. Quindi anche sulla parte di raccolta differenziata bisognerà incominciare ad avere una sorta di attenzione sulla produzione di rifiuti che pur vanno al recupero, ma che per il loro recupero hanno un costo sia ambientale che economico. Quindi, la fase due è quella di intervenire anche sulla misurazione delle frazioni raccolte in maniera differenziata e premiare ancora di più, per esempio, i cittadini che usano l’acqua del rubinetto, che non usano quindi bottiglie di plastica, che fanno più uso di 36 materiale che non re-immettono nel mercato perché si autocompostano. Per esempio tantissima gente utilizza del materiale che è facilmente compostabile e questo vantaggio, in questa prima fase, noi non riusciamo a darglielo, perché non riusciamo a misurare tutto, siccome è molto complessa la cosa. Quindi ci siamo incentrati oggi sul ridurre la quantità di rifiuto indifferenziato che viene conferito al pubblico servizio e premiare i cittadini e le utenze non domestiche che ben si comportano attraverso – diciamo - il pagamento da parte dell’utenza domestica e non domestica non virtuosa e quindi la scontistica riportata a favore di questi cittadini virtuosi; naturalmente oggi sperimentale, non è in il cui determinato materia virtuosismo in maniera puntuale, perché chiaramente, partendo oggi su un sistema che andrà in regime domani, sarebbe stata, possibile. domani mattina questa in questo momento, Questo è stato il cosa non immediatamente modello che è stato utilizzato da parte di tutti i nostri Comuni in questo momento. 37 ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Ingegnere. Chiedo a tutti i Consiglieri di cercare di mantenere interessa tutto alta il l’attenzione territorio. per Cedo questa la cosa, parola al Consigliere Righetti. ALBERTO RIGHETTI - Consigliere Movimento 5 Stelle: Buonasera. Io non mi preoccupo per niente dei campeggi, o degli alberghi, perché immagino che il soggetto di riferimento poi sarà il soggetto che gestisce l’albergo o il campeggio. A me preoccupa, perché la conosco come realtà, il discorso delle locazioni degli appartamenti. Purtroppo la stagione - la vivo sulla mia pelle, perché ho un’agenzia immobiliare - si riduce a periodi molto, molto brevi. Quindi io mi chiedo: quando affitto o si affitta un appartamento per un week-end ad un nucleo familiare, è ovvio che quando quella famiglia lascia la casa non si può lasciare quel sacchetto, quindi il consumo di sacchetti in questo caso diventa molto più importante, ecco. A quel punto, cosa pensate di fare: di istruire e rifornire di centinaia di sacchetti le agenzie immobiliari o comportarvi in una maniera diversa? 38 ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie. Prego Ingegnere. ING. ALESSANDRI – Direttore di Area: Guardi, la zona turistica diventa sicuramente un problema, nel senso che trattare il territorio turistico come trattare Vaccolino diventa molto complicato. Una delle operazioni che si possono fare è quella di utilizzare, per alcune parti, per alcuni comparti urbani ed edilizi, contenitori invece che rigidi, contenitori quindi a con perdere, dei volumetrie predeterminate. Mi riferisco principalmente a bidoni, maxi-bidoni che naturalmente possono essere esposti con una determinata frequenza da parte dell’utenza, in questo caso non da parte dell’utenza che fruisce di questa tipologia di raccolta in maniera, diciamo, non continuativa. Mi riferisco al fatto per esempio che, in alcune situazioni, le utenze anche dei non residenti sono aperte per esempio dal venerdì alla domenica. Oggi con i contenitori stradali questa cosa è risolvibile, nel senso che sul contenitore stradale la scelta che stiamo puntando di fare, anche qui in accordo con l’Amministrazione, è di misurare appunto le presenze 39 turistiche e di frequentizzare la raccolta dei rifiuti principalmente nei momenti in cui c’è il turista, diradandola nei periodi nei quali il turista non c’è. Mi riferisco per esempio al fatto che noi - ma i dati che riceviamo in questo momento il lunedì… il martedì, il mercoledì e il giovedì - abbiamo una produzione di rifiuti molto bassa, pur mantenendo d’estate la stessa identica sabato frequenza e che domenica. manteniamo Dobbiamo per pensare il venerdì, di rivedere questa tipologia di raccolta perché noi al sabato, alla domenica ed anche al venerdì abbiamo delle punte di produzione di rifiuti che meritano di essere trattati con sistemi diversi, che non sono quelli della ordinarietà, ma di andare verso modalità di raccolta molto più centrate. In questa fase quindi, nel momento in cui l’agenzia avrà i suoi contenitori a perdere, la scelta che può fare è questa: il contenitore grigio da 80 litri diventa il misuratore, ma dentro al sacchetto grigio io posso introdurre 10, 5, 4, 1, 2 sacchi neri. Perché ricordatevi che il principio del sacco grigio è un principio di determinazione di volume disponibile per la consegna, ma non è la modalità con la quale io conservo i rifiuti. Quindi io posso conservare i rifiuti - 40 e questo capita per esempio per le utenze che hanno bambini o persone anziane, per le quali è prevista per esempio questo la fornitura motivo. contenitore ma aggiuntiva Quindi il dentro questo di sacco sacchi grigio proprio diventa contenitore ci il sono diversi contenitori giornalieri - o a seconda anche della tipologia di rifiuto che uno produce - che servono semplicemente come diciamo sub-contenitori. Il sacco grigio lo dobbiamo vedere come misuratore. Allora in questa fase qual’è la soluzione? Intanto capire se l’utenza è un’utenza non residente o è un’utenza attiva ma continuativa. Per esempio ci sono delle persone che hanno l’utenza aperta per più di 183 giorni, per cui la quantità di sacchi per questa utenza è una quantità ordinaria. È chiaro invece che se l’utenza è un utenza non stabilmente attiva e quindi ha una quantità di sacchi veramente marginale, perché parliamo di - mi sembra adesso di ricordare che siano o 10 o 20 sacchi – è vero che questa si limita ad un determinato periodo temporale molto stretto; però se uno ha, come dice lei, un cambio settimanale di presenze, dovrebbe buttare un sacco da assolutamente 80 litri ogni incomprensibile. settimana. Bisogna Questo trovare è in 41 questo caso, non tanto oggi che abbiamo una situazione diciamo in transizione, ma sicuramente nel modello di misurazione... Ed è per questo che noi stiamo cercando di misurare la presenza turistica sul territorio di Comacchio per capire, per esempio, da quando a quando questa turistica si concreta e in che maniera si concreta, in termini proprio di produzione di rifiuti. E in questo caso ci vengono in aiuto i nostri colleghi di CADF che ci danno per esempio le punte di prelievo dell’acqua e quindi noi sappiamo effettivamente quando, in quali giornate abbiamo le maggiori presenze sia da un punto di vista di diciamo sui lidi, ma anche su altre tipologie diciamo di utenze. E questo ci serve per migliorare quel servizio che, come avete visto, è il servizio più difficile. In questa prima fase noi incentriamo l’attenzione prevalentemente sulla parte non turistica e quindi sulle frazioni, dando però possibilità alle utenze, come quelle che ha lei a disposizione, di incominciare questo tipo di percorso, che è un percorso che poi andrà generalizzato. E che in questo momento è un percorso che vede ancora, diciamo, sfruttabile sistema di tipo tradizionale, mitigato con l’aspetto della misurazione, e 42 che però deve essere comunque portato a regime in una fase abbastanza stretta di tempo, in accordo naturalmente con tutti quelli che sono i soggetti che gravitano su questo mondo. Perché, voglio dire, qui organizzare un servizio raccolta a Comacchio non è come organizzarlo a Milano Marittima, proprio per la tipologia di utenza che qui c’è e che non c’è a Milano Marittima, che non c’è probabilmente, che ne so, a Porto Ercole, che non c’è a Canicattì. Cioè Comacchio ha una tipologia di utenza, per i Lidi, che è di un certo tipo e noi dobbiamo sfruttare, da un punto di vista organizzativo, problema. questa Quindi fattispecie e risolvere in questa fase ci questo sarà un forte, diciamo, rapporto con voi che siete il nostro referente nei confronti di tutto il mondo del turismo che viene e gravita su questo territorio, perché ci diate una serie di informazioni che a noi servono per misurare e progettare il sistema che sarà quello a regime. Perché quello che noi vorremmo avere è comunque un sistema non dotato di cassonetti, o comunque non di quei cassonetti che oggi abbiamo a disposizione sul territorio. Che può essere un sistema misto quindi un sistema che può andare su cassonetti e contenitori 43 rigidi ma anche su contenitori a perdere, specialmente per comparti urbani che potrebbero essere gestiti come micro-aree. Butto lì: se c’è una zona di, diciamo, tipo condominiale, sia verticale che orizzontale, quelle zone di tipo condominiale si possono gestire con dei contenitori condominiali. Quindi c’è un responsabile del condominio che gestisce quel comparto, dieci, cinque, venti, trenta famiglie si gestiscono tutte. Ecco che le case singole possono essere gestite in un certo modo e le case e le strutture di questo tipo, ricettive in questo modo, possono essere invece sfruttate in un’altra maniera. Poi, come dico, qui dobbiamo trovare diverse soluzioni ottimali che mettano assieme tutte le diverse esigenze - perché lo ricordo, nei sistemi di raccolta porta a porta non c’è nessuno che può essere abbandonato. Cioè non è che posso dire a qualcuno: “Porta il tuo rifiuto…”, no, no, io devo a ciascuno dire che cosa deve fare, quindi a tutti deve essere garantito un servizio di raccolta mirato e puntuale. Questo ha diciamo - il grande vantaggio di essere misurabile e produrre una riduzione drastica della produzione di rifiuti, in prima battuta; in seconda battuta però comporta uno sforzo organizzativo assolutamente molto 44 più ampio, molto più forte ed anche un rapporto tra l’utenza e il servizio molto più stretto, perché è chiaro che se io sono già passato a fare il servizio di raccolta non posso avere i contenitori fuori, dietro che mi comportano il fatto di dover raddoppiare i giri, come adesso ricordava il Sindaco che succede magari nel centro storico, che magari voi vedete più spesso di me. Questo è per esempio una delle cose che va proprio garantita da parte dei cittadini e delle utenze, il rispetto delle fasce di esposizione. Su questa materia io ho bisogno di un confronto con voi, nel senso che io oggi non ho una soluzione pronta da dirvi: “Questo è”, vi chiedo anche la vostra disponibilità perché un progetto così complesso su una zona turistica non l’hanno affrontato in tanti in Italia. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Ingegnere. Ci sono altri interventi? Prego Consigliere Righetti. ALBERTO RIGHETTI - Consigliere Movimento 5 Stelle: Questo non è un suggerimento. Io ricordo… vabbè, son stato in montagna, come tutti, durante l’inverno e ai 45 turisti venivano date le chiavi elettroniche per aprire i bidoni. Non voglio dire che questa potrebbe essere una delle soluzioni, però è chiaro che se si lasciano contenitori grandi aperti a disposizione dei turisti, è ovvio che anche il residente poi me li va a usare, quindi bisognerebbe insomma… sì, serve un confronto e parlarne bene. Tutto qua. Grazie. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Consigliere. Prego Consigliere Morese. CONSIGLIA MORESE - Consigliere Movimento 5 Stelle: Grazie Presidente. Per quanto riguarda le scuole, prima parlava di progetti: si può sapere qualcosa in più, come verranno… che cosa verrà consegnato alle scuole? Come verranno poi raccolti? Perché ad esempio noi al Polo Scolastico del Lido degli Estensi - lavoro in una scuola dell’infanzia - viene portato dall’addetta alla cucina tutto l’organico, perché noi produciamo molto organico, carta e plastica. Grazie. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Consigliere. Prego Ingegnere. 46 ING. ALESSANDRI – Direttore di Area: Il progetto Quadrifoglio, che lei conoscerà sicuramente perché un progetto che va avanti da dieci anni, è un progetto di integrazione della comunicazione che fa la nostra struttura, la Dottoressa Schincaglia, Mirna Schincaglia che è quella che si occupa appunto di questo progetto, e prevede l’inclusione delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie in un progetto che è quello - diciamo - di utilizzare i bambini come veicolo informativo nei confronti delle famiglie. Quindi, l’idea è quella di giocare con i rifiuti e cercare poi di far passare il messaggio attraverso i ragazzi, affinché poi i genitori e nonni diventino essi stessi degli strumenti corretti di utilizzo. Per quanto riguarda le scuole, le utenze non domestiche - qui adesso parliamo di Vaccolino, San Giuseppe e Volania - le utenze non domestiche, quali le scuole, saranno dotate di contenitori specifici, per cui le scuole che hanno la mensa saranno dotate di contenitori per la raccolta dell’organico, per la raccolta della plastica, le lattine, contenitori per la carta e cartone, contenitori per l’indifferenziato e contenitori, in alcuni casi, piccoli, per i piccoli sfalci, i piccoli giardini, se questo non è un 47 servizio che viene, quasi sempre, appaltato all’esterno. Il progetto prevede in questa fase che questi rifiuti che vengono raccolti Volania, San Giuseppe e Vaccolino, non vengano avviati con le stesse modalità con cui vengono avviati i rifiuti raccolti da cassonetto, ma vengono misurati, da parte di Brodolini e da parte nostra, in un percorso proprio parallelo a quello attuale. Noi abbiamo bisogno di capire, oggi, se, come io credo, il territorio delle nostre tre frazioni è un territorio omologo al territorio dei Comuni che hanno già questo tipo di servizio, e offrire, in questo caso alle scuole, percorsi didattici e di collaborazione che siano gli stessi che abbiamo utilizzato per le nostre scuole nei Comuni dove abbiamo transitato il sistema da stradale a porta a porta. Dove abbiamo fatto questo abbiamo creato proprio un percorso, nelle scuole, con giochi, animazioni… è un percorso anche che dura diversi mesi, in collaborazione con le insegnanti e con le Direzioni Didattiche - adesso non si chiamano più Direzioni Didattiche, me l’hanno insegnato già 20 volte ma io sono… ho i capelli bianchi e per me resta ancora Direzione Didattica - insomma con un progetto specifico trasversale, con tanti ragazzi e tante scuole 48 impegnate. Per cui il progetto viene sicuramente replicato qui, vi verranno dati i contenitori. Una delle cose che, diciamo, si studiano normalmente con le Amministrazioni, per esempio nella fruizione dei pasti a scuola, è quello di usare meno materiale usa e getta e più sistemi che possano essere diciamo recuperabili, o comunque riutilizzabili (quindi meno piatti di plastica, meno posate di plastica, meno bicchieri di plastica, più bicchieri di vetro), in modo tale da poter incentivare questo tipo di sistema e comunque in ogni caso, anche a scuola, si fa la raccolta differenziata spinta come a casa. Per cui i bambini a scuola fanno esattamente quello che fanno a casa, né di più né di meno, anzi di più, perché poi a casa devono essere loro i facilitatori di questo tipo di percorso. Questo è un progetto che vi verrà presentato. Stiamo discutendo con l’Amministrazione quando incontrare gli stakeholder, quando incontrare le persone che saranno portatori di interessi, tra cui l’Amministrazione Comunale con una, diciamo, una presentazione più mirata rispetto a quella che vi ho fatto stasera, molto veloce. I cittadini delle tre realtà, le utenze non domestiche, le scuole, il mondo dell’imprenditoria, in modo da tale da dare tutte 49 le informazioni del caso e ricevere, naturalmente, da questi anche tutta una serie di informazioni, perché, come dico, la progettazione è stata fatta puntando sul fatto che le tre frazioni di Comacchio siano esattamente nelle stesse identiche condizioni in cui si trovano gli altri territori serviti da Area. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Ingegnere. Ci sono altri interventi? Prego Consigliere Cavallari. FABIO CAVALLARI – Centrosinistra per Comacchio: Buonasera. Cerco in poche parole di esprimere un po’ di dubbi, un po’ di perplessità, che credo che comunque siano venute fuori, sia pure in modo molto vicino a quelle che sono le proprie conoscenze, il proprio lavoro, le proprie attività, ho cercato di fare questi minuti un pensiero un pochino più… così, di ampie vedute di quello che è il nostro territorio, di quello che è la gente che vive 365 giorni all’anno il nostro territorio, e anche di chi la vive solamente per periodi limitati. Sicuramente è un discorso che prima o poi andava affrontato e questa è giusto che sia 50 l’occasione di affrontare un problema, che è quello dei rifiuti, sicuramente importante e ancora di più per un Comune come quello di Comacchio, che ha le peculiarità di cui abbiamo parlato prima. É quindi un progetto che logicamente, soprattutto in una fase iniziale, ha bisogno anche di quelle che sono, diciamo tra virgolette, delle prove, delle sperimentazioni, ma che secondo me, almeno per quello che ho sentito, ringrazio l’Ingegnere per le spiegazioni che ha dato, però non so - e questo lo domando anche i miei colleghi Consiglieri ed anche all’Amministrazione - se nei minuti della presentazione dell’Ingegnere o durante le domande fatte non c’era comunque qualche punto di domanda, ecco, che girava nella testa - di come alcune cose possano effettivamente, qui da noi, funzionare o come possono essere le modalità per farle funzionare. Perché almeno io, così, su alcuni aspetti che sono stati così spiegati, qualche dubbio l’ho avuto, sicuramente parliamo di istruzione, di insegnamento, di partire con le nuove generazioni e cercare di spiegare alle persone il più possibile come funziona, ecco, tutto questo. Però, secondo me, non ci sono due cose che comunque almeno in una fase iniziale, dovrebbero essere due 51 aspetti da valutare, perché sicuramente, come dicevo prima, le peculiarità che ci sono in questo Comune non sono sicuramente quelle che sono al Comune di Berra, perché comunque quello che abbiamo visto qui ci sono troppe differenziazioni, qui il territorio è così variegato che, secondo me, andrebbe fatta per una cosa del genere un’analisi comunque iniziale un pochino più approfondita, ecco. Prendere il modello, comunque utilizzato, magari anche già testato e che ha magari anche una valenza, e quindi che ha ottenuto dei risultati positivi, prenderlo, spostarlo qui e dire poi “proviamo e vediamo se effettivamente funziona” oppure poi avremo i feedback e vedremo di aggiustare un po’ la cosa, perché già tutti sappiamo, e lo vediamo, quello che abbiamo qui nel nostro territorio e le cose che capitano, sia in quello che è il domestico e non domestico, di chi vive tutto l’anno qui, e quello che è il domestico e non domestico di quello che sono le persone che vengono qui in villeggiatura, o di chi ha le attività solo per la stagione. Questi sono primi dubbi che mi vengono perché, dal mio punto di vista, mancano, almeno in una fase iniziale, due aspetti: uno che è quello dell’incentivazione a prendere questo tipo 52 progetto in maniera forte - e quello che diceva il collega Righetti prima, del fatto comunque del personalizzare un rifiuto, quindi che il rifiuto abbia un nome e un cognome può essere, o comunque sarebbe da valutare dal mio punto di vista, un modo per incentivare comunque chi fa della differenziazione del rifiuto un suo modo di vivere quotidianamente - e l’altra è quella del come si voglia intervenire nei casi non ci sia da parte della popolazione l’utilizzo, diciamo, di questo strumento parlato; nel si Certamente modo è ci corretto. parlato sarà tutta Di solo una questo non si è dell’insegnamento. parte dedicata alla spiegazione, anche nella maniera più precisa possibile, però manca comunque anche quella parte che, in molte parti esiste. Per esempio, sentivo prima ad esempio Navigli, ci sono alcune zone dove comunque c’è, a campione o con varie modalità, anche una sorta di controllo e di verifica che effettivamente venga fatto uso appropriato per esempio di quello che sono i sacchetti, di quello che sono i bidoni e così via. Perché altrimenti, così, il primo pensiero che viene “Se io sono bravo - prendetemi questa cosa così, con leggerezza se io sono quello che vengo misurato su quel tipo di 53 sacchetto e comportarmi io so già, o diversamente comunque se vado ho oltre, modo io di quel sacchetto non lo andrò mai a mettere nel deposito dove sono controllato”. Questa dovrebbe essere la normale… la civiltà… senza dubbio, però purtroppo sappiamo già bene, insomma è nascondersi dietro un dito se pensiamo che domani, partendo con questo tipo di progetto, queste cose non avvengano. È per quello che, secondo me, mancano in maniera molto forte e palese questi due aspetti della incentivazione e comunque del controllo e della repressione di casi che vadano fuori, insomma, dall’utilizzo corretto di questo strumento. ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Consigliere. Prego Ingegnere Alessandri. ING. ALESSANDRI – Direttore di Area: Io concordo sul fatto che questo sia uno strumento perfettibile, nel senso che se voi vedete per esempio le linee guida del Ministero che sono 64 pagine, di queste 64 pagine, 62 pagine sono dedicate alla TARES Tributo e 2 pagine sono dedicate alla TARES Corrispettivo e questo rispecchia anche la proporzione in Italia di 54 quanti Comuni sono avanti nel progetto e nel processo di applicazione di strumenti di questo tipo e quanti Comuni invece oggi continuano ad applicare sistemi di tipo tributario per la distribuzione… non c’è mica bisogno di arrivare tanto lontano, basta arrivare a Bologna: Bologna è un Comune della nostra Regione che applica ancora la TARSU, quindi non è passata neppure a TIA 1. Dico che le modalità con le quali si possono attivare, diciamo, modelli di premialità sono tanti, nel senso che quasi tutte le realtà hanno utilizzato strumenti di premialità, anche variegati. Una cosa hanno sicuramente utilizzato tutti ed è quella soglia, che dicevo prima con il Consigliere, di caratteristiche di non elusività. Questo è un sistema sicuramente che nei territori dove la presenza turistica, o comunque la presenza di continuità, è marginale, hanno già avuto un buon test, cioè non l’abbiamo fatto solamente noi il test, ma lo hanno fatto tutti i nostri colleghi che vivono in territori non a vocazione turistica. Poi, se andiamo in alcune parti del territorio nazionale, anche nei territori a vocazione turistica, per esempio quelli che hanno pochi flussi, penso alle zone montane, durante l’inverno, per esempio lì, una cosa 55 che diceva il divulgata… Consigliere quella con le prima tessere che non è stata magnetiche, no?, utilizzare strumenti di misurazione attraverso l’utilizzo di tessere magnetiche che ti consentono di accedere a parti di impianto protetti, chiusi e misurati. È un sistema per esempio, che hanno usato i nostri colleghi di Novara. A Novara hanno creato delle strutture all’interno della città dove l’accesso è su contenitori di grandi dimensioni, quindi i camion li continuano ad utilizzare, quelli grandi, però quando tu entri, ti riconosci, cioè ti fai riconoscere che sei tu che entri. Quindi strumenti sicuramente da sicuramente perfettibili, strumenti ottimizzare. Tenete conto che un percorso di questo tipo parte proprio da Vaccolino, da San Giuseppe e da Volania, perché quelli sono i territori – diciamo - ad impatto variabile minore, non nullo ma sicuramente minore. Ed è anche per quello che dobbiamo chiedere a quei cittadini di avere un comportamento… non tanto per sanzionare, ma per misurare, d’accordo con loro, quella che è la produzione di un cittadino che abiterà, che ne so, a Raibosola o a Comacchio centro. Perché presumo che la produzione di rifiuto non sia diverso da uno che abita a 56 Volania. Ed anche per tarare correttamente un servizio in questo territorio. Perché farlo oggi, lei mi dice, senza aver fatto una prova molto spinta? Perché c’è la necessità anche di accelerare su questo aspetto, in questo momento, carattere domestiche per economico e non tutelare nei anche confronti domestiche. gli aspetti delle Cioè non di utenze possiamo dimenticare che non possiamo abbandonare il concetto di qualità del servizio, ma anche quantità di corrispettivo nei confronti delle utenze domestiche e non domestiche che, nel caso di TARES Tributo, diventerebbe, in alcuni casi, veramente insostenibile. Perché si parla gli aumenti importanti da questo punto di vista. E l’altro aspetto è che in una logica di questo tipo si riescono a creare, secondo noi, una serie di buoni comportamenti reciproci ed fomentare sorta collegialità una di anche, diciamo, che a abbiamo riscontrato in molti territori. Poi abbiamo riscontrato quello che lei mi dice, nel senso che c’è qualcuno che non accetta questo tipo di servizio e che lo contrasta. Allora lì ci sono diverse modalità di affrontare il problema: la prima è quella di 57 andare e cercare di capire quali sono le difficoltà che questa persona può avere nell’accettare o meno questo tipo di servizio, sino a far intervenire le Forze dell’ordine, fino ad un modello sanzionatorio. Adesso noi credo che di sanzioni ne avremo applicate meno delle dita di una mano nei confronti dei cattivi comportamenti, però è anche vero che di fronte ad un sistema di questo tipo sarete chiamati a deliberare probabilmente una regolamentazione anche sanzionatoria, che già oggi c’è, perché le sanzioni per l’abbandono di rifiuti ci sono nel 152 e c’è qualcuno che le ha prese dalla Polizia Provinciale, dall’ARPA, dai NOE e dalla Forestale. E quando fai abbandono di rifiuti non pericolosi, la sanzione minima che ti capita in questi casi sono 600,00 euro. Se invece sei un’utenza non domestica e ti trovano a fare della roba non corretta, la sanzione arriva a 2.500,00 o 3.600,00 euro, con la confisca del mezzo, in questi casi. Quindi i sistemi sanzionatori ci sono e le Forze dell’ordine li stanno applicando anche su questi territori. Magari non sono divulgati, perché non li fa la Polizia Municipale e quindi non vengono a conoscenza, ma vi garantisco che aziende e utenze non domestiche sono 58 state colpite da provvedimenti sanzionatori. Resta il fatto che comunque un sistema regolamentato prevede un modello di accettazione formale e sostanziale e anche un modello sanzionatorio. di Diciamo accettazione da questo anche punto di di tipo vista è questo quello che vi verrà proposto. Non è in questa delibera, stiamo cercando anche di armonizzare, in accordo con ATERSIR, questo modello, perché oltretutto questa sovrapposizione normativa non riesce a far capire se la sanzione sia - diciamo - a carico dell’Agenzia Regionale, se sia a carico del Consiglio Comunale, cioè ci sono sovrapposizioni in questo momento ci pochino, un po’ in ATERSIR ci dà qualche lasciano difficoltà, normative che sinceramente diciamo informazione così, e un perché altre ne arrivano. Però sono d’accordo con lei, nel senso che questo è un sistema che va sicuramente perfezionato e, lo dico, va perfezionato proprio in questo territorio, perché questo è un territorio specifico e non c’è niente che si può paracadutare se non la fase di partenza per quelle frazioni, ma vi ho già detto anche che la fase di partenza di queste frazioni qui va comunque misurata in maniera diversa sicuramente rispetto a Berra, 59 sicuramente rispetto a Rho, sicuramente rispetto a Migliarino, ma sicuramente rispetto a Lagosanto, perché ci sono delle peculiarità che sono tipiche del territorio del Comune di Comacchio. Allora un progetto di questo tipo, molto complesso, che si innesta oltretutto su un sistema oggi di raccolta strutturato da dieci anni a questa parte (perché questo sistema di raccolta che voi oggi utilizzate è un sistema che ormai sono 10-12 anni che è strutturato in maniera forte in questo modello). Quindi anche la ristrutturazione di modelli di questo tipo, che qui prevede 5.000 contenitori quasi per la raccolta dei rifiuti (trasformare in un sistema che di contenitori ne vedrà presenti, che ne so, 250 perché saranno le campane del vetro e qualche contenitore per gli abiti, voglio dire), diventa veramente una trasformazione importante. Non si può fare una trasformazione di questo tipo su un territorio che vale esattamente quello di Area, perché noi abbiamo 40.000 utenze e qui ne abbiamo 40.000 però, di queste 40.000, 29.000 sono non residenti. Cioè, quello che diceva il Consigliere prima è essenziale, cioè bisogna capire che qui ci troviamo di fronte ad un modello diverso. È un modello che va approfondito 60 sicuramente con un esame intanto puntuale sulla parte residenziale stabile, poi sulla parte residenziale non stabile, sulla parte turistica, bisogna fare degli approfondimenti molto, ma molto importanti, perché oltretutto bisognerà capire quali investimenti fare, sia in termini di infrastrutture, sia in termini di dotazioni. Non bisogna buttare via i soldi pubblici da questo punto di vista, questo è un altro degli aspetti: cioè prima di fare degli investimenti bisogna che facciamo una cosa molto ponderata. Mentre gli investimenti di questo tipo, per gestire le 1.700 utenze delle tre frazioni, sono investimenti sicuramente importanti, ma che comunque rientrano nella fattispecie di un servizio di questo tipo. Quindi, uno degli aspetti sui quali noi stiamo ragionando è di non dare via assolutamente nulla mentre si fanno questi passaggi, perché si rischia veramente di fare degli investimenti che non sono produttivi né dal punto di vista economico, ma neanche da un punto di vista gestionale. Comunque concordo con lei che alcune di queste questioni vanno affrontate in maniera molto riapprofondite in approfondita termini di e vanno Consiglio comunque Comunale, o comunque di Amministrazione. 61 ROBERT BELLOTTI – Presidente del Consiglio: Grazie Ingegnere. Ci sono altri interventi? Allora diamo lettura dei tre punti che sono stati erroneamente spediti questi giorni ai Consiglieri. Quindi leggiamo i tre punti dell’allegato 1 e dell’allegato 3: 1) Riduzione utenze non stabilmente attive: a) per le utenze domestiche non stabilmente attive di cui all’art. 12, comma 1, e/o non residenti di cui all’art. 11, comma 5, il numero degli occupanti viene fissato dalla Tabella Classe di Superficie: m2 COMPONENTI da 0 a 20 1 da 21 a 35 2 da 36 a 55 3 da 56 a 65 4 da 66 a 80 5 da 81 e oltre 6 62 b) per le utenze domestiche non stabilmente attive di cui all’art. 12, comma 1, il presupposto necessario per il riconoscimento di tale agevolazione è che l’abitazione non sia data in locazione o in comodato. Tale riduzione è da rinnovare annualmente, per tali utenze è prevista la riduzione della parte variabile della tariffa pari al 25%. c) Per i locali e le aree delle utenze non domestiche, adibiti ad attività stagionali e periodiche, di cui all’art. 12, comma 2, e pertanto occupati o detenuti in modo non continuativo ma ricorrente per un periodo complessivo, nel superiore sei a autorizzazione corso mesi, d’esercizio dell’anno, risultante non dalla dell’attività, il coefficiente della parte variabile è ridotto del 70%. Ci sono dichiarazioni di voto dei Gruppi consiliari? Quindi votiamo. Ringraziamo l’Ingegnere Alessandri per la cortese relazione. Arrivederci. 63 Chiedo al Consiglio di effettuare una pausa fino alle nove di stasera illustrazione della per poter poi presentazione procedere del Bilancio alla di Previsione 2013. Se nessuno ha problemi ci vediamo alle nove, grazie. La seduta viene sospesa. 64