I.S.R.A.A.
I.S.R.A.A.
Istituto per Servizi di Ricovero
e Assistenza agli Anziani
Numero 1 – Anno II - maggio 2013
Sede Amministrativa B.go Mazzini, 48 Treviso - tel. 0422 4146 • Casa Albergo V.le III Armata, 4
Treviso - tel. 0422 414 750 • Residenze Anziani Città di Treviso / RACT Via N.D. Fulvio 2, Treviso
tel. 0422 414 411 • Residenza G. Menegazzi Via Noalese 40, Treviso - tel. 0422 414 511 • Residenza
R. Zalivani V.le IV Novembre 27 Treviso -tel. 0422 414 811
www.israa.it
n°1 | maggio 2013
pag 1
I.S.R.A.A.
Sommario
La parola al Presidente
3
Editoriale
4
Cosa Bolle in Pentola
5
Cosa può l’Anziano
6
Raccontami una Storia
7
IL CORRIERE dell’ISRAA
Il saluto del nuovo Dirigente ed il Servizio Economato 8
Casa Albergo
9
Residenza G. Menegazzi
13
Ract
17
Residenza R. Zalivani
21
Incontri da Favola - Ass.ne N. Mazzolà
25
Appuntamenti de “Il posto della Memoria”
26
I Vecchi e i bambini - Perduta’mente
27
Alzheimer Caffè
28
Libera’mente
29
Piccolo Centenari crescono
30
Ricorrenze
31
Foto tratta da
http://comunitaprovvisoria.wordpress.com
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Edizione Numero 1 – Anno II - maggio 2013
Redazione
Residenza Menegazzi, Casarin Silvia - Pavan Barbara
Residenza Zalivani, Grasso Francesca - De Filippis Angela
RACT - le educatrici
Casa Albergo - Vigato Lisa
Coordinamento:
Mastrangelo Silvia
Hanno collaborato:
Baldoni Lorenza
Cattarin Claudia
Cazzaro Bruna
Damini Marina
Filippetto Monica
Giacon Marco
Giolo Mario
Giorgetti Oberdan
Gruppa A.M.A. Patrizia e Mara
Manzoni Tiziana
Meneghini Fanny
Piaz Giorgio
Scattolin Vincenzo
Vettor Silvia
Il Corriere dell’Israa è disponibile presso la Sede Amministrativa e presso le portinerie delle sedi Casa Albergo, Residenza R. Zalivani, Residenza G. Menegazzi e Residenza
Anziani Città di Treviso.
Progetto Grafico e Stampa:
Marca Print snc, Via dell’Arma di Cavalleria,
Quinto di Treviso
n°1 | maggio 2013
La parola al Presidente
I
I.S.R.A.A.
n occasione del mio insediamento come Presidente di questo prestigioso Istituto mi sento in dovere
di esprimere il mio sentito ringraziamento per la Vostra accoglienza. Un ringraziamento che naturalmente estendo a tutti coloro che lavorano con impegno e
passione a vario titolo nella struttura come i dirigenti,
i dipendenti, gli operatori, i familiari degli ospiti, il personale religioso tutto, i volontari, le associazioni e le
organizzazioni sindacali.
La mia vuole essere una presidenza all’insegna “della valorizzazione del capitale umano sociale”.
Continuerò pertanto a considerare prioritaria e centrale “la Persona” con i suoi bisogni e le sue qualità.
Non bisogna dimenticare che la nostra è una società
che sta invecchiando; la vera sfida è quella di assicurare una vecchiaia non più solo dignitosa ed umana,
ma anche ricca di stimoli e partecipazione.
Tra i miei obiettivi vi è quello di dare continuità al lavoro svolto dal Presidente precedente. Al contempo
sono bene accette nuove idee e proposte per migliorare e rafforzare il già efficiente stato attuale dell’Istituto. Necessito però della collaborazione di tutti al
fine di approfondire la conoscenza tra le varie real-
tà per poter operare con il buon
senso che mi appartiene.
Con il Vostro aiuto, sempre indispensabile ed insostituibile, le
strutture dovranno funzionare
sempre con la massima efficienza. Ognuno secondo il proprio
ruolo e la propria disponibilità
“Guardiamo al Futuro!!!”.
Da parte mia assicuro la massima disponibilità all’ascolto affinché le difficoltà possano essere superate
parlandone insieme, prima che diventino di difficile
soluzione.
Nella mia esperienza lavorativa da dirigente e manager non ho mai voluto un “trono”, ma un tavolo di
lavoro per operare insieme ai miei collaboratori. Ritengo che le “idee buone” siano il valore aggiunto per
progredire e migliorare in ogni campo.
Concludo ringraziando fin d’ora tutti coloro che a questa mia nomina si sono dimostrati vicini esprimendo
considerazione e collaborazione.
Porgo un abbraccio affettuoso a tutti, augurando
buon lavoro.
Luigi Caldato
Presidente ISRAA
Da sinistra: Giorgio Pavan Direttore, Walter Frandoli vice Presidente, Luigi Caldato Presidente, Gianfranco
Pivato, Paolo Zorzi, Maurizio Vanin, Consiglieri.
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Editoriale
I.S.R.A.A.
Continuità, cambiamento,
responsabilità… e senso delle istituzioni
redo che il cambiamento del Consiglio di
Amministrazione dell’ISRAA non sia passato inosservato ai più. In questo primo
periodo dell’anno, infatti, l’argomento è stato
al centro dell’interesse pubblico e se è vera la
regola pubblicitaria secondo cui “l’importante è
che se ne parli”, diciamo che l’ISRAA ne ha guadagnato, almeno in termine di notorietà.
A dirla tutta, se ne sono sentite di tutti i colori…
chissà se cambia… chissà chi verrà… meglio
questo, meglio quest’altro… è giusto… non è
giusto… e così via.
Ora che la mareggiata è passata, mi sento di dire
che è stata premiata la linea terza assunta dalla
direzione e dai dipendenti dell’ISRAA, ovvero il
deciso prevalere del senso delle istituzioni e l’idea che il nostro scopo, primo ed unico, è quello
di servire gli anziani e le loro famiglie, continuando ad esercitare il nostro ruolo nell’interesse della comunità.
Tradotto, significa che noi non stiamo né da una
parte né dall’altra, stiamo con l’istituzione nella
quale lavoriamo e che cerchiamo ogni giorno di
onorare con il nostro impegno e, appunto, con la
nostra professionalità e responsabilità.
Poi sappiamo bene che chi rappresenta le istituzioni, il presidente ed i consiglieri, così come
chi ci lavora, sono a loro volta persone. Ognuno
interpreta il proprio ruolo secondo le proprie inclinazioni, le proprie capacità, le proprie convinzioni e ognuno quindi si caratterizza per il proprio modo, unico, di servire l’istituzione. Ciò che
rimarrà di tutto questo impegno coincide con
quanto ognuno riuscirà a costruire - in termini di
servizi e di relazioni - nell’esercizio della propria
C
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funzione, qualunque essa sia.
Va da sé che tanto più alto
è il livello di rappresentanza
e quindi di potere ricoperto,
tanto maggiore è il senso di
responsabilità che la persona è chiamata ad assumere
rispetto alla comunità, ai collaboratori, ai fruitori dei servizi.
Nel mese di febbraio 2013 si è conclusa l’era
di Fausto Favaro, un Presidente che abbiamo
stimato e che ha raggiunto, insieme con noi,
importanti obiettivi. A lui va un caro saluto e un
grande ringraziamento.
Da febbraio 2013 è iniziata l’era di Luigi Caldato,
il nuovo Presidente, accompagnato dal rinnovato Consiglio di Amministrazione. A lui va un grande benvenuto, lo accogliamo a braccia aperte,
pronti a mettere a disposizione le nostre energie
per raggiungere, assieme, altri importanti traguardi, in linea con lo scopo fondamentale che
dà senso e significato al nostro lavoro: servire,
nel modo migliore possibile, gli anziani e le famiglie della nostra comunità.
In questo breve periodo abbiamo iniziato a conoscerci e, tra le altre cose, abbiamo avuto
modo di commentare insieme una frase di Papa
Francesco: “… il vero potere è servire i più deboli”. Integrando indegnamente la frase, sembra
di avere capito che “…il vero potere… non sta
nella poltrona occupata, ma piuttosto in come
interpretiamo il ruolo affidatoci per meglio… servire i più deboli”.
Un saluto.
Giorgio Pavan
Direttore ISRAA
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Cosa bolle in pentola
I.S.R.A.A.
In pentola bolle… un buon
minestrone
Si, perché in questo periodo, che coincide
con il cambio del Consiglio di Amministrazione, stiamo ri-pensando, a 360° e senza
preclusione alcuna, alle linee di sviluppo
dell’ISRAA per i prossimi 10, 15, 20 anni,
linee che in parte saranno il consolidamento
di quanto finora fatto e, in parte, nuove idee
e prospettive da rilanciare pensando a Treviso, alle famiglie, alle persone che vogliono
invecchiare rimanendo in città.
Le sorprese più importanti le lasciamo per i
prossimi numeri del Corriere.
Oggi intanto ci concentriamo su tre aspetti
sui quali stiamo lavorando e che dovrebbero “venire alla luce“ tra poco:
1. Il VOLONTARIATO: stiamo predisponendo, con la collaborazione delle associazioni e dei diversi professionisti, un piano
generale di vero e proprio investimento sul
volontariato, a partire dall’associazione N.
Mazzolà, che tanto si è prodigata in questi anni con l’organizzazione di corsi di informazione e formazione, coinvolgendo poi
la Comunità di S. Egidio, la San Vincenzo,
la Croce Rossa, la SeLaLuna e tutte le altre associazioni che con noi collaborano. Il
motto è “Investire sul volontariato fa bene
ed ha una resa elevata”.
2. Quest’anno andiamo in CROCIERA:
la Casa Albergo sta organizzando, per fine
settembre, una crociera ISRAA nel Mediterraneo, con partenza da Venezia, per Dubrovnic, Corfù, Sparta e ritorno. La partecipazione è aperta a tutti, anziani, familiari,
volontari, dipendenti, collaboratori… di tutte
le sedi e l’obiettivo è passare una settimana
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insieme divertendoci. Giusto per intenderci, l’ISRAA mette l’organizzazione, la quota
sarà individuale. A breve la pubblicità nelle
sedi.
3. EUROPA: l’ISRAA è stata accreditata,
come unico centro italiano che si occupa dello studio e del trattamento delle demenze, presso il NORTH SEA DEMENTIA
GROUP, il gruppo europeo al TOP nello studio delle demenze. Silvia Vettor e Oscar Zanutto sono appena rientrati dal meeting di
Lussemburgo e hanno portato la novità….
che nel 2015 il meeting annuale di questo
importante gruppo si terrà in Italia, guarda
caso a Treviso… organizzato dall’ISRAA.
Questa iniziativa la mettiamo in pentola oggi
ed avrà una cottura lenta di due anni… ma
poi sarà una grande soddisfazione gustarla.
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I.S.R.A.A.
COSA PUÒ L’ANZIANO
Nessuno che abbia degli amici sa cosa sia la vera
solitudine, avesse pure attorno a sé come suo avversario il mondo intero.
Friedrich Nietzsche,1874
Potremmo iniziare così, parlando del valore protesico elevato che può avere in determinati contesti
l’anziano… per l’anziano stesso, in piccole comunità non spontanee, quale ad esempio il nostro
Pensionato Garzoni.
Una protesi risulta essere un dispositivo artificiale
atto a sostituire una parte del corpo mancante (un
arto, un organo o un tessuto), o ad integrarne una
danneggiata. Nel caso di queste signore, autosufficienti si, ma non troppo, le protesi – non artificiali
- erano diventate loro stesse, una per l’altra.
Erano ventuno signore, che abitavano un pensionato Israa in via Manzoni, in centro a Treviso.
Descrivere cosa fosse il Pensionato Garzoni è,
a titolo teorico, molto semplice. Si trattava di un
luogo destinato alla accoglienza di signore anziane autosufficienti. Erano assistite da un operatore
per la conduzione alberghiera, vi era poi una infermiera, il medico, la fisioterapista, l’educatrice, la
logopedista, la suora. Tutto nello standard.
La realtà però parla di altro. Abitavano il Garzoni
signore che condividevano pasti, attese, stati d’animo, pensieri, arrabbiature, speranze: una comunità di residenti che viveva in camere singole,
ma condivideva tutto.
Tra di loro si ricordavano quando prendere le
medicine, si incitavano a mangiare, si aiutavano nelle piccole commissioni.
Attuavano, tra liti e bofonchiamenti, quella che dagli studiosi viene chiamata “Lay
care”, cioè l’assistenza sanitaria che
le persone si scambiano reciprocamente in settings naturali.
Queste arzille signore, spesso ultra
novantenni, senza saperlo e del
tutto spontaneamente concretizzapag 6
vano una specie di gruppo di auto mutuo aiuto,
tanto utile, efficace e tanto studiato in tutto il mondo.
I gruppi di auto-mutuo aiuto si basano sulla condivisione di un problema, che accomuna tutti i suoi
membri, nella ricerca di una soluzione condivisa,
grazie a processi di apprendimento e cambiamento. Nascono dalla volontà dei membri di essere padroni della propria esistenza e dall’assunzione di responsabilità nei confronti della propria
salute. E le nostre residenti erano proprio questo.
Accomunate dall’abitare assieme il Pensionato,
determinate nel gestirla, attraverso strategie e
azioni quotidiane. Signore forti, le nostre residenti.
Conservavano lucidità, caparbietà, abitudini ed
anche manie. Ma tutto era compensato in quella casa. Un equilibrio delicatissimo, quello che si
era venuto a creare. Poi però si è reso necessario
chiudere il Pensionato, non rispondeva più ai requisiti strutturali di norma.
Quello che è accaduto alle residenti è stato emblematico. Come se spostassimo la sedia a qualcuno, proprio mentre si sta sedendo: alcune di
loro sono letteralmente cadute, altre si sono appoggiate, tutte ne hanno risentito, ognuna a suo
modo. È venuta a mancare la protesi umana della
reciproca relazione in questa particolare comunità
di anziane..
Ne traiamo che sarebbe importante ricreare questo clima anche in un contesto di assistenza gestito da operatori. Facilitando gli
incontri di residenti che dimostrino interesse a relazionarsi tra loro, mediando
nelle relazioni, favorendo gli scambi tra
Signore istituzionalizzate.
Permettendo loro di autodeterminarsi,
sostenersi, accudirsi, liberamente. Senza volere essere sostitutivi, ma solo, se
necessario, protesici.
Grasso Francesca
educatrice
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Raccontami una storia
I.S.R.A.A.
Un Uomo d’altri tempi
Il sig. Oberdan Giorgetti, è nato a Viareggio
nel 1918. Ha vissuto quasi tutta la sua vita fra
barche e motori ed è considerato un grande esperto e conoscitore nel campo della
nautica. E’ stato socio del circolo nautico di
Venezia partecipando a varie manifestazioni motonautiche. Ai campionati mondiali ha
ottenuto ottimi successi con uno scafo del
cantiere Celli di Venezia. E’ anche scrittore
e ha pubblicato numerosi opuscoli di carattere tecnico navale e turistico, ha inoltre
redatto una delle prime carte nautiche della
laguna di Venezia. Oberdan Giorgetti oggi è
quasi centenario e ci trasmette come suo
patrimonio il gusto della vita di mare, ma
non solo. A Treviso vive da alcuni anni, ma
nel 1944 è stato tra i primi soccorritori dei
feriti nel bombardamento del 7 aprile. Con
la sua attività ha viaggiato molto in Europa
e nel mondo, documentando nei suoi scritti
aneddoti, riferimenti e riflessioni di vita. Nel
suo ultimo libro “Riflessioni di un defunto sul
confuso regno dei vivi”, Oberdan Giorgetti
nella sua straordinaria partita della vita non
si arrende, ma nelle sue riflessioni trasmette
per iscritto senza reticenza fatti ed episodi
della sua realtà, con un senso nobile che
solo alla sua veneranda età è possibile permetterselo.
Quando lo si incontra, la sua vita viene trasmessa dal suo sguardo ancora autorevole,
dal suo portamento fiero e dalla sua voce
calda e perentoria. Da distante si può capire
che è un uomo d’altri tempi.
Da “Riflessioni di un defunto sul confuso
regno dei vivi”: “Il mondo attuale adotta un
sistema economico anomalo, ingiusto e
violento, dove la barriera tra ricchi e poveri
purtroppo si innalza sempre di più. Ciò che
più spaventa nell’attuale tenebrosa realtà
è la perdita dei valori e diritti, costruiti su
arrampicate con pericolose discese, sono
situazioni imprevedibili di immoralità che dovrebbero essere ricucite nella stabilità e nel
nostro equilibrio conquistato in vita con fatica da ogni essere umano.”
Foto tratta da: fotocommunity.it
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I.S.R.A.A.
IL SALUTO DEL NUOVO DIRIGENTE
Sono arrivato all’I.S.R.A.A. il 15 ottobre dello
scorso anno, assumendo le funzioni di Dirigente
del settore economico, finanziario tecnico e patrimoniale, in sostituzione del “mitico” Giancarlo
Pallaro che ha retto l’ufficio per oltre 15 anni.
Fin da subito sono stato accolto con gentilezza e professionalità, consentendomi di inserirmi
immediatamente nei meccanismi dell’Ente. In
questo primo periodo di lavoro ho potuto di persona riscontrare tra tutti i dipendenti uno spirito
di squadra eccezionale, che rappresenta il vero
ingrediente segreto che consente all’Ente di avere una politica di qualità dei servizi riconosciuta
da tutti, in primis gli ospiti. I settori che dirigo
riguardano tutti gli aspetti economici dell’ente:
contabilità, acquisti, lavori, affitti. La loro impor-
tanza si amplifica soprattutto
in questa fase di crisi economica, che impone una continua e assidua attenzione ai
“conti”; ancora, all’orizzonte
si staglia un epocale cambio del sistema di contabilità,
che sostituirà quella in essere
per le II.PP.A.B. da oltre 100
anni. Sfide nuove, stimolanti, che affronto con la
consapevolezza di poter contare su una squadra competente ed affiatata, cui rivolgo fin d’ora
il mio ringraziamento.
Vincenzo Scattolin,
Dirigente del settore economico,
finanziario, tecnico e patrimoniale
IL SERVIZIO ECONOMATO
Cari lettori, eccoci arrivati anche all’ufficio Economato. Ebbene sì, l’Economato è proprio il servizio
che provvede a … spendere i nostri soldi che in
questi tempi di crisi con tanta fatica si cerca di gestire con attenzione!
Al di là delle battute è proprio così, l’ufficio si occupa di garantire una serie ingente di attività di tipo
prevalentemente alberghiero, che servono a far
funzionare le sedi assistenziali, spesso per tramite
di contratti di appalto, nei quali ditte specializzate si
occupano di effettuare i servizi e le forniture, mentre l’ISRAA detiene la fase di direttiva generale e
controllo.
Complessivamente l’Economato utilizza una fetta
significativa delle voci di spesa dell’ISRAA per circa
euro 6.000.000,00 all’anno.
I contratti principali seguiti
dal servizio sono: la lavanderia della biancheria piana
e divise, la lavanderia dei
capi personali degli ospiti, l’igiene ambientale, l’acquisto
dei generi alimentari per la
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nostra ristorazione, la fornitura di pannoloni e presidi per l’incontinenza, il trasporto di rifiuti speciali.
Non dimentichiamo inoltre l’acquisto di tutti i beni
mobili ed attrezzature utili agli ospiti ed alla vita nei
nuclei, le attrezzature di cucina, gli abbonamenti e
le pubblicazioni, le spese in contanti, la cancelleria,
i telefoni, ecc.. Insomma ce n’è per tutti i gusti.
Quello che sicuramente non si vuole trascurare
nell’attività del servizio sono tre principi sacrosanti:
- il pensare sempre all’ospite destinatario finale in
tutte le scelte che si fanno,
- selezionare le migliori offerte in base a gare e mettendo in concorrenza le ditte,
- adottare i migliori accorgimenti possibili per favorire la sicurezza nell’ambiente di lavoro per il personale che lavora nelle sedi.
Un saluto da Marco, Sabrina ed
Eliana Stella.
Giacon Marco Funzionario resp.
servizio provveditorato economato
e Renosto Sabrina Istruttore
servizi amministrativi contabili
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Casa Albergo
I.S.R.A.A.
S.MARIA MADDALENA
Discosta dalle vie più trafficate ma ben cara
ai trevigiani, la chiesa di S.Maria Maddalena
è stata di recente oggetto di un sapiente ed
accurato restauro, durato più anni, che l’ha
riportata all’originale e semplice bellezza. La
sua lontana storia è legata ai problemi politici e militari della Repubblica di Venezia:
infatti una prima chiesa intitolata a S.Maria
Maddalena sorgeva sull’area utilizzata per la
costruzione delle mura, in prossimità dell’attuale porta di S.Tomaso. Abbattuta quella,
nel 1521 si iniziò la costruzione dell’attuale
chiesa, su progetto del trevigiano Fabrizio
delle Tavole.
Chiesa di S.Maria Maddalena - Treviso
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Consacrata nel 1576, conobbe la presenza dei Carmelitani e dei Gerolomini e successivamente, dal 1773 fino al 1810, delle
suore Orsoline, che lì tenevano un collegio
femminile. Dopo essere stata vicaria della
parrocchia della Madonna Grande, alla fine
fu assegnata alla Casa di Ricovero, insediata nell’ex convento. Ora è vivace parrocchia.
La chiesa, dalla facciata molto semplice e
con, sopra l’ingresso, i resti di un affresco
raffigurante la Maddalena orante, è ad una
sola aula con volta a botte, cappella absidale e due terminali. Ci sono inoltre altre quattro cappelle disposte sui lati. Grandi tele con
scene bibliche, opera di Simone Forcellini,
ornano il presbiterio e parte delle pareti laterali.
La “Resurrezione di Lazzaro” invece è di Antonio Molinari.
La grande pala dell’altare maggiore con il
“Risorto che appare alla Maddalena” è della scuola di Paolo Veronese. Allo stesso è
attribuita la collaborazione a Carletto Caliari
nella bella “Crocifissione” che sovrasta l’altare del Santissimo.
Nel primo altare a destra, entrando in chiesa, si può vedere, opera di Jacopo Marieschi, un raro ritratto del Papa trevigiano Benedetto XI, quello che in gran parte finanziò
la costruzione del tempio di San Nicolò. Un
po’ più avanti ecco la grossa inferriata, dietro alla quale monache ed educande assistevano alla Messa.
Di particolare interesse infine, il campanile,
tutto in mattoni non intonacati, movimentato
da lesene e da due serie di fregi.
Giorgio Piaz
Ospite di Casa Albergo
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Casa Albergo
COME GLI ALTRI CI VEDONO:
riflessioni di una tirocinante
Chiara, studentessa dell’istituto “Duca degli
Abruzzi”, ha fatto un periodo di tirocinio in Casa
Albergo e queste sono alcune riflessioni da lei
maturate al termine dell’esperienza.
“Quest’esperienza è stata molto utile non solo
per il mio percorso scolastico, ma soprattutto
per il mio percorso di vita.
A livello morale sono uscita da Casa Albergo
completamente trasformata, perché mi sono
resa conto che l’idea comune che oggi si ha delle persone anziane è poco corrispondente alla
realtà.
Io sono entrata in un nuovo mondo e ho potuto
approfondire molti aspetti della vita venendo a
contatto diretto con gli anziani. Posso garantire
che sono uguali a noi giovani, e non devono essere disprezzati per le loro mancanze, ma rispettati perché sono sempre delle persone con una
vita alle loro spalle. Purtroppo il nostro Paese è
poco aperto e ha bisogno di una riorganizzazione a livello culturale.
È proprio questo il concetto di base su cui si fonda Casa Albergo: la libertà e l’apertura.”
Ringraziamo Chiara per la sua testimonianza che
rende onore a tutti quei giovani, che a diverso
titolo come volontari o tirocinanti, prestano il loro
servizio con entusiasmo e umiltà presso l’Israa.
Lisa Vigato
educatrice
GIOVANI PARRUCCHIERE IN CASA ALBERGO
Il 3 dicembre 2012, noi ragazze del terzo anno del
corso acconciatori dell’istituto Turazza di Treviso,
abbiamo iniziato un percorso di volontariato con
Casa Albergo che si trova in Viale III Armata. Con
l’aiuto dei professori che ci seguono, abbiamo
messo a disposizione delle ospiti le abilità fin qui
apprese a scuola, facendo loro messe in piega,
tagli e tinture.
Abbiamo concluso il percorso con una sfilata di
moda durante la quale oltre alle acconciature, abbiamo messo in scena vestiti molto eleganti realizzati dal settore moda. Per noi è stata un’esperienza di volontariato che all’inizio ci ha procurato un
po’ di timore e di tensione, ma mano a mano che
il tempo passava, diminuiva la paura e crescevano
invece l’entusiasmo e la voglia di creare un contatto con le Signore.
In questi mesi siamo riuscite a migliorare sia le nostre capacità lavorative sia a rendere felici le ospiti,
o almeno così ci è sembrato. Nel mese di marzo
abbiamo invece avuto l’onore di accogliere alcune
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residenti nella nostra scuola e anche in quest’occasione ci siamo date da fare per farle belle, le
aspettiamo al più presto per ripetere l’esperienza!
Le ragazze della III acconciatura
Istituto Turazza, Treviso
La sfilata in Casa Albergo
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Casa Albergo
I.S.R.A.A.
GIOVANI DELLA COMUNITA’
DI SANT’EGIDIO PER LA PACE
I giovani volontari insieme alla Signora Tiziana Manzoni
Nel lontano piccolo mondo in cui nacqui, non
conobbi l’esistenza di giovani dediti a comunità benefiche e di volontariato, come quelle
che vediamo oggi.
I giovani odierni sono di animo buono e sensibile, meritevoli di essere scelti da persone
esemplari e coscienziose, buone guide, di
grande altruismo e buona volontà, dimostrando con l’esempio esse stesse come aiutare
chi è nel bisogno; sono veri allenatori di bene.
Ed ecco che, come a macchia d’olio, altri copiano e si formano altre nuove comunità sempre più numerose di giovani che amano dedicare le loro attività a fin di bene, piuttosto che
ricercare passatempi più divertenti,come certi
svaghi moderni, spesso non del tutto morali,
tanto da lasciare in loro la bocca amara.
No, ora i più preferiscono provare la soddisfazione del lavoro gratuito ma oltremodo importante, di poter fare cose utili per gli altri:
n°1 | maggio 2013
risollevare molti dall’amarezza della solitudine,
alcuni dall’angoscia di insicurezza e timore per
l’ignoto futuro, altri dall’incapacità di badare
da soli a loro stessi.
Con il loro aiuto sentono di donare pace e fiducia, che poi si riflette pure in loro stessi con
la gioia di saper fare cose buone. Appianare
gli scogli dell’esistenza con mirati atteggiamenti di protezione ed amore, è una grande
consolazione!
Cari giovani tutti, vi ringraziamo per quella
pace che avete in voi stessi, questo è un congenito dono del nostro Creatore, che trasmettete e contagiate silenziosamente, suscitando
in tutti il bisogno di scambievole amore e di
pace comunitaria da diffondere qui ed anche
al mondo intero.
GRAZIE!
Tiziana Manzoni
Ospite di Casa Albergo
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Casa Albergo
Grazie...
Sono Claudia Bernacchi, figlia della signora Maria Letizia Righetto (…)
Con mio marito, abbiamo avuto modo di venire in contatto con le varie realtà della
vostra Casa di Riposo e di ascoltare i racconti di mia mamma apprezzando tutte le attività che organizzate
per una sempre maggiore promozione della salute di ciascuno dei vostri ospiti in relazione alle loro esigenze
di vita quotidiana. Il nostro apprezzamento nasce anche dal fatto di aver operato per tanti anni nell’ambito
dei servizi sociali qui a Padova come assistenti sociali e siamo ben felici che mia mamma possa godere di
quanto offrite con le vostre attività sociali e di assistenza. Mia mamma e’ contenta di trovarsi in un ambiente
di suo gradimento in cui è anche felice di poter dare il suo contributo di collaborazione per le attività sociali. Il
nostro e’, quindi, un sincero ringraziamento per il lavoro svolto da ciascun operatore in relazione ai vari profili
professionali ed in particolare per quanto promosso ed organizzato dalla dott.ssa Aurora Uliana Direttrice della
Struttura. Concludiamo, con un augurio a ciascuno di voi di sempre nuove e coinvolgenti attività.
Claudia Bernacchi con il marito Alberto Trevisan
29 novembre 2012
MEMO
Casa Albergo
Maggio
Appuntamenti 2013
Maggio
Giovedì 23 maggio, ore 16.00
Visita al Santuario della Madonna di Motta e
cena alla pizzeria birmana di Villa Foscarini
a Gorgo al Monticano
Sabato 25 maggio, ore 16.00
Saggio di fine anno del coro “Nonni Sprint”
di Casa Albergo
Venerdì 31 maggio, ore 10.00
Inaugurazione mostra di pittura “Colori in libertà”- terza edizione
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Giugno
Lunedì 10 giugno, ore 15.30
Musica di Carletto - nucleo Piovesan
Lunedì 17 giugno, ore 16.00
Festa dei compleanni
Data da definirsi
Esibizione della Banda musicale cittadina di
Treviso “Domenico Visentin”
Martedì 11 giugno, ore 17.00
“Aspettando il tramonto in spiaggia”- uscita
al Cavallino di Jesolo e cena in spiaggia
Promozione benessere: attività, animazione
e proposte per tutto il mese di giugno
Luglio
Lunedì 8 luglio, ore 15.30
Musica di Carletto - nucleo Piovesan
Giovedì 18 luglio, ore 10.00
Uscita e pranzo alla birreria Pedavena di
Feltre
Lunedì 22 luglio, ore 16.00
Festa dei compleanni
Eventuali altri appuntamenti saranno pubblicati nella brochure mensile di Casa Albergo
n°1 | maggio 2013
Residenza G. Menegazzi
I.S.R.A.A.
PalestraMente al Parco della
Residenza Menegazzi
Il 2012, anno Europeo dell’active ageing,
ha visto coinvolti fisioterapisti e psicologi
in una sfida: trasformare il bellissimo parco
della Residenza Menegazzi in una vera e
propria “Palestra per il corpo e per la mente”, un luogo in cui unire il piacere di stare
all’aperto ed a contatto con la natura, ai
benefici del movimento e della stimolazione cognitiva.
Il benessere dei nostri residenti è frutto
dell’ormai consolidata esperienza d’equipe, ma il progetto che partirà da maggio
2013 è rivolto non solo ai nostri anziani ma
anche alle persone, non più giovani, che
vivono nei quartieri limitrofi e a tutti coloro
che vogliono mantenersi in forma.
Vogliamo infatti dare un volto nuovo alla
nostra struttura, aprendola al territorio e
rendendola vicina alle esigenze dei suoi
abitanti.
Uno scorcio dello splendido Parco della Residenza
Menegazzi
n°1 | maggio 2013
A questo scopo, per i residenti, è stata
progettata un’attività settimanale, in cui
saranno impegnate diverse figure professionali e volontari per promuovere l’attività
psico–motoria e favorire la socializzazione,
il benessere e le relazioni interpersonali,
anche tra residenti di nuclei differenti.
Per gli utenti esterni, invece, sono previsti dei cicli di attività che si svolgeranno in
piccoli gruppi (massimo 15 persone), sotto
l’attenta guida di un fisioterapista ed uno
psicologo per la durata di circa un’ora.
Ciascun incontro sarà suddiviso in tre fasi: il
riscaldamento iniziale, la fase di allenamento e il defaticamento finale. Sarà effettuato un percorso di 10 stazioni con esercizi
per favorire l’equilibrio, la coordinazione, il
rinforzo muscolare e la mobilità articolare,
parallelamente ad esercizi per la memoria.
Per chiunque volesse ricevere maggiori informazioni può rivolgersi alla portineria della Residenza Menegazzi dove potrà anche
trovare le schede d’iscrizione.
Visto l’entusiasmo dello scorso anno..
aspettiamo anche voi!!
I Fisioterapisti
Res. Menegazzi
pag 13
Residenza G. Menegazzi
Il sapore della tradizione nelle stagioni
della vita
Questo è Il tema che come servizio socioeducativo abbiamo dato alla programmazione
del 2013. Riteniamo, infatti, possa essere un
filo conduttore significativo e rappresentativo
della vita dei nostri anziani. Quattro appuntamenti scandiranno le quattro stagioni della vita
e dell’anno.
Il primo di questi è: “La primavera che regala il
tempo della spensieratezza”.
Nel mese di marzo è stata proposta l’esibizione del gruppo di ballo “Just Mind” di Treviso
che con le loro originali coreografie ci hanno
trascinato in un vortice di emozioni.
Nel mese di aprile verrà valorizzato, invece, il
tema della tradizione attraverso un’esposizione, in miniatura, di arti e mestieri della civiltà
contadina degli anni ’30-‘50 a cura di un ar-
Civiltà contadina
tigiano del territorio. Saranno presenti inoltre:
la compagnia teatrale “Lino Pauletto e gli Artisti per Caso” con una commedia in dialetto; il Gruppo Folcloristico Trevigiano; Rosalba
Schiavon e Renato Benendo degli “Amici del
Sile” con poesie e racconti della tradizione.
Monica Filippetto e Barbara Pavan
educatrici
Emozioni con i nonni
Noi bambini della scuola dell’infanzia di Canizzano, nel periodo di quaresima, abbiamo lavorato
sull’importanza dell’acqua, chiedendoci: come
possiamo essere acqua per gli altri?
“Semplicemente portando un sorriso, un momento di gioia e di serenità, rendendo le nostre giornate e quelle degli amici un arcobaleno di colori”.
Il 25 marzo con le nostre insegnanti, ci siamo
L’incontro con i bimbi della scuola materna di Canizzano
pag 14
recati alla Residenza Menegazzi di S.Giuseppe,
dove ci hanno accolto tanti nonni. Con i nostri
canti abbiamo rallegrato la loro mattinata e, loro ci
hanno trasmesso varie emozioni:
• “Quando la nonna mi ha baciato le guance mi
sono sentito speciale”
• “Mi sono emozionata nel donare il fiore. La nonna in sedia a rotelle mi ha detto grazie e mi veniva
quasi da piangere. Mi ha fatto tanta tenerezza”.
• “Sono felice perché ho fatto una cosa bella”.
Questa esperienza è stata per tutti noi una vera
PASQUA !
Ringraziamo le educatrici ed il personale della
casa per averci donato questa esperienza che
rimarrà nel cuore di tutti noi.
Le maestre della Scuola
dell’Infanzia di Canizzano
n°1 | maggio 2013
Residenza G. Menegazzi
I.S.R.A.A.
“Mi prendo cura di te”
Gruppo Auto Mutuo Aiuto per i familiari degli
ospiti del Nucleo Stati Vegetativi
Il Gruppo di Auto-Mutuo
Aiuto nasce dall’idea di
dare la possibilità ai familiari di persone in stato
vegetativo di riunirsi per
raccontare la loro storia.
Quando ci è stata chiesta
la partecipazione e cosa ne pensavamo,
non abbiamo avuto dubbi nel dare il via a
questo progetto.
Sono incontri a frequenza quindicinale; si è
liberi di partecipare in base al nostro stato
d’animo e pur partecipando non si è obbligati a parlare, si può anche ascoltare.
Siamo sostenuti da una psicologa che ci
aiuta a superare il primo momento di imbarazzo e commozione, ma una volta rotto il
ghiaccio il racconto spetta solo a noi.
Il grado di parentela è diverso: siamo figli,
genitori, mariti, mogli, sorelle, ma ciò che
è emerso sin dal primo incontro è il sentimento di dramma, di solitudine e sconforto
che ognuno ha provato soprattutto all’inizio della malattia dei nostri cari.
Negli incontri abbiamo parlato di come erano, del nostro rapporto con loro e di come
esso si è trasformato con la malattia, abbiamo condiviso sentimenti e paure.
Ci unisce la necessità di dar loro tranquillità
e l’essere presente per dare un senso alle
loro giornate.
Nessuno potrà mai sapere il loro livello di
percezione ma a noi familiari fa star bene
n°1 | maggio 2013
pensare che la nostra compagnia sia benefica.
Durante questi incontri ci raccontiamo anche i nostri momenti trascorsi fuori dalla
Residenza per lavoro, una piccola gita, una
festa, ma quello che ci accomuna ancora
una volta è ciò che proviamo quando non
siamo insieme: un sentimento di abbandono e un vuoto nello stare lontano dai nostri
cari.
Star loro vicino ci fa sentire utili e poter dar
loro il nostro amore ci appaga.
La nostra esperienza di gruppo dura da
un anno ed in tutto questo periodo non ci
è mai mancata la voglia di parteciparvi: ci
aiuta a caricarci e ad andare avanti nonostante tutte le difficoltà.
Secondo la nostra esperienza il Gruppo di
Auto-Mutuo Aiuto è un’ottima iniziativa per
sostenere i familiari, in fin dei conti se siamo un po’ sereni noi, lo saranno anche i
nostri cari.
Patrizia e Mara
Gruppo A.M.A.
pag 15
Residenza G. Menegazzi
Grazie...
Graz
Treviso, 3 aprile 2013
Desideriamo ringraziare gli operatori tutti del Nucleo Corallo per essersi presi cura della nostra
mamma, Adelia Faccin, con professionalità, dedizione, affetto e pazienza. Grazie di cuore per il
sostegno ed il conforto che ci avete manifestato in molte occasioni in questi sei anni trascorsi
all’Istituto.
I figli Maria, Dino e Paola Gambarotto
Giugno
MEMO
Res. Menegazzi
Giovedì 6-13-20 e 27 giugno ore 9.30 11.00
incontri di lettura “il Sapore della tradizione nei
racconti di vita” a cura dell’Associazione di Promozione sociale SeLaLUNA, in sala riunioni.
Martedì 11 giugno ore 16.30
“Spazio…Familiare”, incontro in sala riunioni
per i familiari con la dott.ssa Bencivenga.
Domenica 23 giugno ore 15.30
esibizione della band “Sandre Lino & friends”
2° appuntamento “L’età matura e consapevole” del progetto Il sapore della tradizione nelle
stagioni della vita, in collaborazione con l’associazione musicale “Il Sapore della musica”.
Varie uscite nel territorio.
Appuntamenti 2013
Maggio
Apertura mercatino missionario dal 1 al
20 maggio in occasione della festa della
mamma.
pag 16
Luglio
Lunedì 15 luglio ore 15.30
Festa del gelato con il musicista G. Braila.
Varie uscite nel territorio.
Altri appuntamenti saranno resi noti
presso la portineria di sede.
n°1 | maggio 2013
R.A.C.T.
I.S.R.A.A.
Le favole alla Residenza
Cos’hanno in comune la favola di Pinocchio, 90
scolari delle elementari e le Residenze per anziani
Città di Treviso?
Hanno in comune un’idea: quella di promuovere
il dialogo e lo scambio tra generazioni all’interno
di una struttura per anziani come la nostra, che si
propone come luogo aperto, dinamico, vitale ed
Momento interattivo dello spettacolo
La piazza del bar durante lo spettacolo
n°1 | maggio 2013
accogliente, parte viva e integrante
della comunità nella quale è inserito.
Questa idea condivisa ha preso forma lo scorso 21 febbraio, quando la
compagnia teatrale “ Le fiabe d’argento”, ha messo in scena la favola di
Pinocchio presso la nostra piazza del
bar. Allo spettacolo ha partecipato
un pubblico d’eccezione: 90 bambini,
alunni delle scuole con cui collaboriamo da tempo in progetti a lungo termine e i nostri anziani.
La fiaba è stata scelta per la trasversalità del suo messaggio proponibile
a tutte le età, rielaborata ed adattata nella versione musical da Marilena
Zanetti e Roberto Gerometta, registi
dello spettacolo.
Il valore aggiunto di questa esperienza è dato dal fatto che le “fiabe d’argento” sono una compagnia teatrale
composta da volontari tra i cinquanta
e gli ottant’anni di età, tra i quali si è
creata una rete di relazioni significative
rafforzate dalle potenzialità espressive
del linguaggio teatrale.
Durante la rappresentazione teatrale gli attori sono riusciti a coinvolgere
attivamente gli spettatori, in particolare i bambini, catturati dai colori e dai
costumi fiabeschi, dalle musiche trascinanti suonate dal vivo, dalla spontaneità comunicativa degli attori. Tutti
questi elementi hanno creato un’atmosfera quasi magica, come se le residenze per la durata dello spettacolo si fossero trasformate in un vero e
proprio teatro.
pag 17
R.A.C.T.
Anche quest’anno… un’esperienza
indimenticabile
Quattro anni fa, cioè quando frequentavamo la classe
prima, abbiamo iniziato ad andare alle Residenze per
Anziani di S. Bona per conoscere i nonni che vivono
lì. Piano piano siamo diventati amici, quante cose abbiamo imparato da loro! Com’era la scuola, come si
vestivano, la cucina dell’epoca, le fiabe, le filastrocche
che si raccontavano ai bambini.
Per ricambiare, visto che nella nostra classe ci sono
bambini che provengono da altri Paesi, noi abbiamo
fatto conoscere loro le usanze di quelle zone.
In particolare quest’anno abbiamo parlato dei mestieri: quelli di una volta, di quando i nonni erano bambini
come noi, a Treviso ma anche quelli del Bangladesh,
della Cina, della Romania, del Senegal, del Marocco,
Kossovo, Macedonia e Albania, Paesi da dove provengono alcuni nostri compagni.
La mattina del 31 gennaio si è svolto il primo incontro. Divisi in otto gruppetti, formati ognuno da
bambini,anziani e un’educatrice, abbiamo affrontato
un argomento ciascuno: il mugnaio e il fornaio, i lavori
femminili e casalinghi, gli ambulanti, gli artigiani, la lavorazione dei bachi da seta, la levatrice, il medico e il
farmacista, la vendemmia e il lavoro nei campi.
Tutte le informazioni sui mestieri le abbiamo raccolte in
grandi libri realizzati da ogni gruppo.
Abbiamo imparato che non si buttava niente. Anche
i bambini aiutavano nei mestieri e andavano poco a
scuola. Si faceva fatica perché non c’erano macchinari
che rendevano più leggero il lavoro e durante le attività, si cantava per sopportare la fatica. In agricoltura si
seguiva il ritmo della natura. Non c’era sicurezza sul
lavoro e talvolta ci si faceva male. La vita in casa era
scomoda: non c’era l’elettricità né il telefono e per avvisare, ad esempio la levatrice, che stava per nascere un
I bambini spiegano i lavori dei loro Paesi
pag 18
bambino, si andava di corsa fino a casa sua, a piedi o
in bicicletta. E’ stato proprio interessante! Durante il secondo incontro abbiamo spiegato quali sono i mestieri
dei Paesi dei nostri compagni. Lungo il tragitto, che
percorriamo sempre a piedi, eravamo molto emozionati, perché dovevamo ricordarci tante informazioni e
dovevamo parlare agli anziani. Ogni gruppo ha parlato
aiutandosi con le immagini dei vari mestieri proiettate
su un grande schermo e mostrando degli oggetti realizzati con varie tecniche: il batik del Senegal, le statuette di giada della Cina, le scarpe realizzate con la
pelle tinta nelle tintorie di Fes del Marocco, i ricami e la
filigrana dei Paesi Balcanici, la juta del Bangladesh, il
macramè per la Romania.
Ci è piaciuto che i nonni abbiano apprezzato tutto ciò
che abbiamo mostrato loro!
Inoltre abbiamo spiegato che ci sono alcuni mestieri
di questi Paesi che sono uguali a quelli che ci avevano
spiegato loro: la lavorazione dei bachi da seta in Cina,
la vendemmia in Romania, i lavori femminili in Senegal,
la pesca in Bangladesh, l’arrotino in Marocco. Questa
attività ci è molto piaciuta perché a noi piace incontrare
i nonni: da loro abbiamo imparato tante cose, hanno
tanta esperienza perché hanno vissuto molti anni! Grazie ai nostri amici anziani!
I bambini della classe IV b,
Scuola elementare I° Maggio di Treviso
Le educatrici ringraziano il gruppo folcloristico trevigiano per aver fornito preziosi oggetti utilizzati nei laboratori e le volontarie Mariarosa e Suor Savina per il significativo contributo dimostrato.
Franco e Adele del Gruppo Folcloristico trevigiano
spiegano il lavoro dell’arrotino
n°1 | maggio 2013
R.A.C.T.
I.S.R.A.A.
Il nucleo Santi Quaranta alle Residenze
Le operatrici durante la festa della famiglia del 2012
Buon giorno a tutti, siamo la ragazze del Santi
Quaranta primo piano, o meglio, le 17 operatrici che lavorano in questo nucleo, visto che
qui siamo solo donne..
Abbiamo deciso di scrivere per raccontarvi un
po’ quello che facciamo per i nostri anziani.
Il nostro è un lavoro molto bello, ma a volte
difficile: ognuna di noi cerca tutti i giorni di fare
del proprio meglio per far sentire gli anziani
qui residenti come a casa loro, ma la diversità dei loro e dei nostri caratteri e modi di fare,
non sempre rendono le cose facili.
Per rispondere meglio ai bisogni degli anziani,
il nostro turno di lavoro comincia alle 7 anziché alle 6, in questo modo le persone residenti possono dormire un po’ di più e gli orari
della colazione e del pranzo si avvicinano agli
orari domestici. Inoltre al mattino le persone
vengono alzate non in base ad un rigido piano di lavoro, ma in base ai loro bisogni e alle
loro reali necessità, questo significa che non
si segue il semplice ordine delle camere del
corridoio; un’impostazione di questo tipo implica un forte impegno e una grande collaborazione tra noi operatori.
Altro progetto che stiamo portando avanti qui
a Santi Quaranta è Famigli-amo, che permette ai familiari che lo desiderino di partecipare
alle attività quotidiane come l’igiene, il bagno,
n°1 | maggio 2013
le alzate dei proprio cari, tutto ciò per dare
loro la possibilità di coltivare la continuità del
legame intimo, che spesso viene drasticamente ridotto con l’istituzionalizzazione.
Inoltre abbiamo delle persone qui residenti
che collaborano con noi, come il signor Giovanni, che tutti i giorni ci aiuta con il carrello
della distribuzione dei pasti o accompagna gli
altri anziani all’ascensore o dalla parrucchiera, spostandosi in autonomia all’interno della
struttura.
Alla domenica pomeriggio, inoltre, viene a trovarci la signora Fernanda, figlia di un nostro
ex residente venuto a mancare qualche mese
fa. Fernanda ci aiuta a rallegrare il pomeriggio
con la tombola, tenuta da lei, e spesso compra dei dolci da condividere tutti insieme con
una bella tazza di caffè preparato in reparto.
Tutte queste piccole accortezze rendono il
nostro nucleo un ambiente più umano e caloroso per le persone che trascorrono qui le
loro giornate, e noi ne siamo orgogliose. Se
qualcuno volesse venirci a trovare, il nostro
nucleo è sempre aperto ed un sorriso ed un
buongiorno non mancheranno mai!
Le operatrici socio sanitarie
Nucleo Santi Quaranta
Le operatrici in servizio a Pasqua 2013
pag 19
R.A.C.T.
Grazie...
Treviso, 8 aprile 2013
Cari ragazze, ragazzi e tutto il personale, non abbiamo parole per ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per mio marito e nostro padre durante
questi due lunghi mesi. Siamo stati impressionati dalla grande umanità che avete dimostrato con spontaneità e costanza, e dalla grande professionalità; qualità preziose che
hanno sostenuto mio marito e nostro padre, e hanno aiutato noi che a casa potevamo
pensarlo in mani amorevoli. Speriamo che il passaggio a Monastier non sia troppo difficile
e che, se la vita e le condizioni lo permetteranno, Dario possa tornare insieme a voi.
Un abbraccio affettuoso per ognuno di voi.
Maria, Laura, Paolo Saggiorato
MEMO
R.A.C.T.
Appuntamenti 2013
Maggio
In data da definirsi presentazione dei
quadri realizzati dal gruppo di anziani
che ha partecipato al secondo livello del
corso di pittura condotto dai noti pittori
Bruna Cazzaro e Sergio Pellizzon.
pag 20
Giugno
Domenica 2 giugno, ore 12.00
pranzo della famiglia nucleo santi quaranta
primo piano.
Domenica 9 giugno, ore 9.45
spettacolo teatrale “La sposa di terra” degli
anziani delle Residenze, con la regia di Marilena Maiorani - sede da destinarsi.
Luglio
Venerdì 26 luglio cena a lume di candela in
giardino, a seguire sfilata di moda.
Altri appuntamenti saranno resi noti
presso la portineria di sede.
n°1 | maggio 2013
Residenza R. Zalivani
I.S.R.A.A.
IL GIORNO DEL TRASLOCO
Quando noi “vecchi” operatori avevamo lasciato la sede della Zalivani per la sistemazione provvisoria all’Umberto I° e al Menegazzi,
all’inizio ci sentivamo un po’ disorientati, perché sapevamo che la nostra vera casa non
era quella dove saremmo andati a trascorrere
le nostre attività, tra mille difficoltà pratiche e
logistiche, ma quella che avevamo appena lasciato per consentire i lavori di ricostruzione.
Quando, dopo oltre tre anni dall’inizio dei lavori, ci è stato comunicato che il 28 Febbraio
avrebbe avuto luogo il trasloco, eravamo tutti
un po’ scettici. Non ci si credeva.
ascoltandole e rassicurandole su quella giornata, che sapevamo in anticipo sarebbe stata
frenetica.
E finalmente il fatidico giorno è arrivato.
Tutto era pronto, organizzato nei minimi dettagli: ogni anziana aveva posto su di un pulmino o nel mezzo attrezzato, ciascuna aveva
i relativi accompagnatori.
A ognuna di loro era stata fornita una targhetta con evidenziato il nome, il piano ed il nucleo di destinazione. Non ci potevano essere
sbagli, non ci dovevano essere intoppi.
Nel piano iniziale il trasferimento doveva es-
Non ci credeva nessuno, come una cosa
troppo bella per essere vera, qualcosa che
aspetti per talmente tanto tempo che quando
arriva, poi non ci credi più.
Anche perché da anni seguivamo la storia
della Residenza Zalivani: prima è stata abbattuta la sede vecchia, dopodiché sono iniziati
i lavori, quindi si sono fermati per un periodo
per poi riprendere in mezzo a sempre infinite
questioni di diversa natura.
E a noi operatori, ed anche agli anziani, sembrava che la possibilità di una nuova sede si
allontanasse sempre più. Un bel giorno, però,
è arrivata la comunicazione ufficiale: di fronte
a questa notizia, non ci restava che iniziare ad
organizzare il trasloco. A questo punto, come
in ogni buona famiglia, abbiamo cominciato a
programmare lo spostamento e a rimboccarci le maniche: scegliere le cose da portare, da
lasciare, da imballare, da inscatolare.
Allo stesso tempo abbiamo iniziato a preparare le Signore Ospiti, giorno dopo giorno,
sere completato in circa sei ore ma, dopo
appena quattro ore, tutte le Signore Ospiti
erano già arrivate a destinazione e sistemate
nella sede nuova: tutte hanno potuto pranzare nelle luminose, magnifiche sale da pranzo,
ognuna nel proprio nucleo.
Questo trasferimento è stato un’unione di forze, di intenti, con una pianificazione e coordinamento efficace, che ha visto il lavoro combinato
di operatori, operai, coordinatori delle altre sedi I.S.R.A.A., venuti a dare una mano, i
quali non si sono risparmiati, spesso caricando
di peso anziani e guidando pulmini con ospiti
frementi, volontari capaci ed efficienti oltre a
familiari emozionati e talvolta preoccupati, ma
tutti estremamente propositivi.
Ebbene: un grazie di cuore a tutti, è andata
benissimo e …. concedetemelo, siamo stati
bravissimi!!
n°1 | maggio 2013
Lorenza Baldoni
Coordinatrice di Sede Residenza Zalivani
pag 21
Residenza R. Zalivani
Coccole alla Lana
Alla Zalivani abbiamo deciso di farci le coccole.
Coccole, perché prossimamente staremo
tutte assieme, intorno ad un tavolo, parlando e lavorando tra noi, con altre signore, ascoltando, a volte interessate, a volte
meno, ma assieme.
Non restiamo sole. Gesti affettuosi che possono riportare le nostre ospiti a momenti familiari, legati al dialogo, alla quotidianità, ai
ricordi.
Coccole, creando dei piccoli oggetti, per
dare un senso al nostro agire, che ci fanno
sentire brave e capaci.
Coccole, perché manipoliamo lana, mettiamo le mani nell’acqua, e ci facciamo accarezzare da sensazioni piacevoli, che ci
riportano a gesti famigliari, a ricordi potenti,
evocativi di quello che noi siamo state e che
siamo ancora.
È l’occasione che abbiamo di stare con i ricordi senza soffrire, perché queste attività
racchiudono e conservano la memoria di
buone cose di noi. E a guardarle, sorridenti
e felici come bambine, ci sembra di poter
immaginare che l’eco della solitudine faccia
sentire meno il suo rumore.
E poi sperimentiamo l’importanza di stare
assieme, ci ritroviamo.
Trovarsi...questa attività ha il valore di un
appuntamento, è atteso, pensato.
Perché stare insieme e fare delle cose insieme ci permette di trovarci nell’altro.
Il gruppo è lo spazio della condivisione, dove
ognuno porta un po’ di sé e dove incontra
il sé dell’altro. È lo spazio dove immaginare
di non essere sole, è il luogo dove il tempo
passa più veloce perché in quello spazio si
crea un NOI, è l’occasione di appartenere di
nuovo a qualcuno.
Ed è anche il luogo dove ci si può guardare
attraverso gli occhi degli altri.
L’incontro ha sempre il valore della relazione, è lo specchio dove guardarsi e scoprire
che l’altro è lì con me e mi dà la possibilità
di essere vista.
Tutti i giovedì pomeriggio del mese di Maggio, nel salone principale della Residenza
Zalivani, ci incontriamo…
Claudia Cattarin
Psicologa I.S.R.A.A.
Francesca Grasso
educatrice
pag 22
n°1 | maggio 2013
Residenza R. Zalivani
I.S.R.A.A.
Le “Nonne” si raccontano
I giovedì pomeriggio
Nell’aprile del 2009, avevamo dato l’addio
al vecchio Istituto Zalivani, con molta nostalgia e con tutto il rispetto dovuto, per tutto ciò che aveva rappresentato per la città
di Treviso. Il 28 febbraio scorso, abbiamo
salutato con simpatia e tante aspettative la
nuova Residenza Zalivani.
Una nuova struttura che, come illustrano le
“nonne”, è bella, grande, comoda con tanta
luce e tanti spazi.
A parlare sono le anziane del nuovo complesso. Un gruppo di Signore con le quali
trascorro, con brio, qualche ora il giovedì
pomeriggio.
Con loro ripercorro le strade della loro gioventù, i loro vissuti, le ansie, le gioie, gli amori, i dolori, tutte le esperienze di una vita.
I ricordi... quanti ricordi affiorano nelle loro
menti; tutto è partito in sordina, ma una volta dato aria a quel cassetto, la matassa si è
sbrogliata ed è stato come aver aperto una
n°1 | maggio 2013
fontana che con difficoltà si riesce a chiudere. Tutte vogliono parlare, raccontare, dire,
insegnare, si aprono dibattiti sulle singole
esperienze, visto che le ospiti hanno provenienze diverse, per cui ciò che era abitudine
per un paese non lo era per un altro e qui
nascono i confronti fra di loro. L’importante
è che tutte hanno la possibilità di esprimersi
e di esporre il proprio punto di vista.
Ogni settimana vengono approfonditi argomenti diversi, che, elaborati nel tempo, acquistano, a volte, significati differenti. In un
baleno arriva l’ora, per le ospiti, di cenare e
di questo si rammaricano, quindi ci diamo
un arrivederci cantando.
Le anziane Signore sono gioiose, le loro voci
si sentono tra i corridoi, l’allegria si impadronisce del piano e così è giusto che sia.
Marina Damini
Volontaria Associazione N. Mazzolà
pag 23
Residenza R. Zalivani
Grazie...
Treviso, 11 aprile 2013
In un periodo molto difficile mi avete aiutata tantissimo.
Non dimentico. Spero porti un sorriso a tutti voi e alle
vostre ospiti; anche se non è un regalo prezioso, vi
assicuro, è “pieno” di riconoscenza.
Per le sue ospiti: dicono che ad una certa età si torna
bambini .. e ai bambini, a Pasqua, si regala l’uovo.
Un cordialissimo saluto a lei, a tutti i suoi collaboratori
e non può mancare la signora Sandra Pagotto.
Antonella Zanon
Appuntamenti 2013
MEMO
Res. Zalivani
Maggio
Giovedì 2, 9, 16, 23 e 30 maggio, dalle
ore 15 alle ore 17
laboratorio Creativo per lavorare la Lana e
realizzare graziose idee, in salone
Mercoledì 8 Maggio, ore 16
Esibizione del Coro “Cantiamo Insieme”, diretto dal Maestro Savio Terenzio. Sarà presente anche il maestro Artigiano Federico
Cappellazzo con le sue creazioni sulla “Civiltà Contadina”, in salone.
Giugno
Domenica 23 Giugno, nel pomeriggio
Esibizione Musicale dedicata all’estate nella
Nuova Residenza Zalivani
Altri appuntamenti per i quali non sono ancora state definite le date saranno resi noti
presso la portineria di Sede.
pag 24
n°1 | maggio 2013
I.S.R.A.A.
Associazione di Volontariato “N. Mazzolà”
Le esperienze passate ci hanno
insegnato l’importanza dell’incontro e del dialogo tra la generazione dell’anziano con la vita
vissuta, e quella del giovane studente, che rappresenta il futuro.
L’anziano tramanda storie, affetti ed esperienza a
chi potrà farne tesoro; il giovane offre a chi gli sta
di fronte, momenti di gioia ed affettuosa amicizia.
Il nostro nuovo progetto legato all’incontro tra diverse generazioni, si intitola “INCONTRI DA FAVOLA”, Anno scolastico 2011- 2012- 2013.
Il primo appuntamento prevede un dialogo-intervista all’interno della struttura con l’Anziano in modo
molto amichevole, per capire il carattere e conoscere la sua storia di vita con gioie, dolori, vizi, virtù.
In un momento successivo, a scuola, gli studenti impostano una relazione su quanto raccontato
dall’Anziano ed elaborano una poesia od una fiaba
che, in un secondo incontro verrà raccontata dallo
studente e dedicata all’anziano.
Tutte le interviste, le poesie e le fiabe, saranno rac-
Incontri da favola, un momento
colte e pubblicate in un libro che verrà presentato
ufficialmente in una delle sedi dell’I.S.R.A.A..
Tale progetto prevede la partecipazione di 260 persone, 130 Anziani e 130 studenti, appartenenti ai
seguenti istituti scolastici di Treviso: Ist. Canossiane, Ist. Duca degli Abruzzi, Ist. Paritario G.Mazzini
e Scuola Media Statale Casteller di Paese.
Ringraziamo tutti i partecipanti per la loro disponibilità e collaborazione, che ci auguriamo continui
nel tempo.
Associazione N. Mazzolà - Via Noalese, 40 – 31100 Treviso - Tel/fax 0422 300368 - cell. 349 8716603
Foto di gruppo con gli alunni della Scuola Media Statale Casteller di Paese (Tv)
n°1 | maggio 2013
pag 25
I.S.R.A.A.
“Il Posto della Memoria”
APPUNTAMENTI
Come illustrato a pagina 26 e 27 del Corriere dell’I.S.R.A.A. n. 3 Ottobre 2012, abbiamo concluso il corso di fotografia ed inizia la
“MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE”
dal titolo
“IL POSTO DELLA MEMORIA”
Un viaggio attraverso la fotografia per scoprire la nuova solidarietà fra le generazioni.
Fotografie realizzate da gruppi di studenti volontari ed anziani ospiti dei Centri di Servizi
per Anziani di varie strutture.
Apertura mostra a
Treviso presso la Loggia dei Cavalieri
DOMENICA 21 aprile 2013
SABATO 11 maggio 2013
L’angolo della poesia
NOSTALGIA
Tu, che giocavi con i miei capelli
E scherzavi con il mio Amore.
Io, che sembravo un’Ortica
Mi arresi alle tue Parole.
Tu, come acqua Nemica
Hai annegato il Futuro.
Io, come Vento leggero
Sono svanita tra le Ombre
Di un Passato senza ritorno.
g.f., 1990
Ospedale Ca’ Foncello
Reparto Medicina
Dal 22 aprile al 10 maggio
Musei Civici Santa Caterina
dal 5 al 25 giugno
Provincia di Treviso
dal 30 agosto al 15 settembre
ISRAA
nel mese di luglio
(in programmazione presso
ogni singola Residenza)
Seguiranno le mostre di
ODERZO
le mostre di
MONASTIER
pag 26
n°1 | maggio 2013
I.S.R.A.A.
“I VECCHI E I BAMBINI”
...si prendono per mano
per raccontarsi e ascoltare
Parafrasando al plurale il titolo di una canzone
vecchia, ma ancora intatta nella sua bellezza, sono
felice poter raccontare i due incontri che si sono
svolti tra gli alunni delle due classi di prima elementare dell’istituto Canossiane con alcuni anziani
ospiti della Residenza Città di Treviso.
Incontri che l’associazione Perduta’mente aveva
da tempo proposto e che è stata accolta subito
con entusiasmo da parte delle insegnanti Patricia
e Fabia oltre che dai genitori degli alunni, ma che
solo con la volontà, la preparazione e la disponibilità da parte delle educatrici della residenza, è stato
possibile realizzare.
Nel corso del primo incontro del 14 febbraio, si
è voluto raccontare il “mondo di una volta”, così
tanto lontano e assolutamente sconosciuto da
sembrare ai bambini quasi incredibile, a tratti anche fantasioso. Ognuno di loro ha portato con sé
una domanda da porre “ai nonni” relativamente
alla loro vita come bimbi e da adulti: com’erano le
loro case, come si vestivano per andare a scuola,
che mezzi usavano per muoversi, se e con cosa
giocavano, che lavori facevano i loro genitori, e
così via. Gli anziani, da parte loro, hanno dimostrato entusiasmo per l’incontro, felici di poter essere
protagonisti nelle risposte, ricche di particolari, che
hanno saputo dare.
Il secondo incontro del 4 aprile, è stato invece organizzato come “mattinata di giochi” (fazzoletto/
bandiera e corsa dei sacchi), coinvolgendo attivamente bambini e nonni.
Perduta’mente ha inserito da poco questo programma di incontri intergenerazionali, che sono
da tempo portati avanti, con grande merito, dalle educatrici e da altre associazioni di volontariato presenti nelle strutture; per noi l’importante è
aver iniziato e, soprattutto, avere il desiderio e la
n°1 | maggio 2013
I.S.R.A.A.
Istituto per Servizi
di Ricovero
Assistenza Anziani
Il “mondo di una volta”
convinzione del significato e della validità che ha
ripristinare quel rapporto NONNI-BAMBINI così lasciato andare, visto come qualcosa di scarsa importanza, spesso perso.
Personalmente ho vissuto dalla nascita con una
nonna in casa, ho sempre giocato dai nonni, ho
avuto l’aiuto dei nonni per mia figlia perché lavoravo, ho imparato molto e, attraverso i loro racconti,
ho conosciuto e vissuto fantasticamente insieme
le loro vite così infinitamente diverse dalla mia,
dure, difficili e faticose, ma anche gioiose nella loro
semplicità perché unite.
Nel corso di un incontro presso l’istituto Menegazzi ho avuto modo di incontrare un signore di origini
africane che ha riportato una frase della sua terra: “un vecchio che muore è una biblioteca che
brucia”…niente di più vero se solo ci fermiamo a
pensare quanto avrebbero da raccontare i nostri
VECCHI che hanno vissuto il secolo più ricco di
cambiamenti e innovazioni.
Un grazie speciale a Erika, Rita, Laura e Alessandra, educatrici I.S.R.A.A. alle Ract
Fanny Meneghini
Perduta’mente
pag 27
I.S.R.A.A.
Alzheimer Caffè
Proseguono gli appuntamenti dei Caffè
Alzheimer, punti di incontro tra familiari ed
esperti nel campo della cura alla persona
con demenza.
Per informazioni è possibile telefonare alla
Linealzheimer al numero 335 8722870, al
Centro Specialistico per le Demenze allo
0422 414 494, o all’associazione Perduta’Mente al numero 338 66 30827.
TREVISO Associazione Pro-Senectute
via Callalta 58A (ingresso vic. Sant’Osvaldo)
dalle 17.30 alle 19.00
8 MAGGIO 2013
Usiamo bene le parole (Logopedista)
5 GIUGNO 2013
Il comportamento come espressione di
un bisogno (Psicologo)
3 LUGLIO 2013
Dire, fare, sentire (Operatore socio-sanitario)
PAESE Circolo Anziani DONNE,
Villa Panizza viale Panizza 31-33
dalle 17.30 alle 19.00
20 MAGGIO 2013
La badante nella condivisione della cura
(Psicologo)
17 GIUGNO 2013
Disfagia: mantenere il piacere della tavola
in sicurezza (Logopedista)
15 LUGLIO 2013
Cosa possiamo fare insieme: dalla reminiscenza alla terapia con la bambola (Psicologo)
I.S.R.A.A.
Istituto per Servizi
di Ricovero
Assistenza Anziani
ZERO BRANCO Centro Anziani e Pensionati via I° Maggio dalle 17.00 alle 18.30
13 MAGGIO 2013
Movimento e movimentazione dell’anziano nelle diverse fasi della malattia (Fisioterapista)
10 GIUGNO 2013
Il conversazionalismo: un modo originale
di approcciarsi all’anziano malato (Logopedista)
CASALE SUL SILE
Centro Servizi C. Cosulich Via Bonisiolo
10 dalle 18.00 alle 19.30
28 MAGGIO 2013
Problemi sanitari e fragilità dell’anziano
(Geriatra)
25 GIUGNO 2013
Guida ai servizi e alle pratiche burocratiche nell’assistenza al malato (Assistente
sociale)
27 AGOSTO 2013
L’igiene orale del malato (Logopedista)
MOTTA DI LIVENZA Cason degli Alpini
via S. Pertini 37 dalle 17.30 alle 19.00
9 MAGGIO 2013
Conosciamo meglio la demenza (Geriatra)
13 GIUGNO 2013
Quando è utile la casa di riposo? (Responsabile Servizi alla Persona R.A.O.)
11 LUGLIO 2013
Esperienze e vissuti dei familiari (Psicologo)
pag 28
n°1 | maggio 2013
I.S.R.A.A.
LiberAmente
Presso il Centro Specialistico Demenze è
possibile consultare i testi di LiberAmente! LiberAmente è una biblioteca, costruita grazie
al’impegno congiunto di I.S.R.A.A. e dell’Associazione Perduta’mente: offre una gamma
di testi e DVD utili per acquisire conoscenze
sull’invecchiamento sano e patologico (con un
ampio spazio dedicato al tema delle demenze).
È possibile avere in prestito testi e film, gratuitamente, per un periodo di un mese. I libri
possono essere richiesti da familiari, ope-
ratori, studenti e chiunque sia interessato a
questo tema. Per farlo, è sufficiente recarsi al
Centro Specialistico per le Demenze (CSD) o
presso Perduta’mente negli orari di apertura:
così facendo si potrà avere accesso a tutta la
biblioteca, sfogliare i testi e scegliere ciò che
più interessa.
Per informazioni contattare il mumero
0422.414494 oppure il num 0422.414465
o inviare un e mail a [email protected] oppure a
[email protected]
Brevi recensioni di testi presenti in biblioteca
AUTORE: CESTER A., DE VREESE L. P.
TITOLO:
L’ALTRO VOLTO DELLA DEMENZA
EDITORE: Studio Vega
ANNO: 2003
GENERE: Romanzo, Manuale
AUTORE: SANDIAS M.
TITOLO:
SMARRIRSI. LA MENTE NEL LABIRINTO
EDITORE: Armando
ANNO: 2005
GENERE: Diario
U
Una
moglie, un marito,
r
due figli, una nipotina: una famiglia.
In essa si insinua,
subdola, la malattia
di Alzheimer. Questo
libro segue la parabola della protagonista, che vive con
la malattia, e documenta lo scorrere
della vita tra le mura
domestiche,
dom
la vita della
famiglia unita. Un libro che testimonia speranza, amore, che insegna ad affrontare la
sventura, accettando la vita umilmente nella
realtà dei suoi giorni difficili, con animo generoso, a misura d’uomo.
n°1 | maggio 2013
Questo è un libro che
nasce dalle esperienze
personali dei due autori, entrambi medici geriatri, ma uno dei due
anche figlio caregiver,
di una mamma affetta
da demenza.
L’intento degli autori
è scrivere un qualche cosa di diverso,
un qualche cosa che
riguardasse l’altro volto della
che
d ll demenza,
d
h
partisse dall’analisi delle loro frustrazioni,
dalle loro paure, dalle loro esperienze professionali, ma sopratutto umane e che fosse più incline ad alcuni bisogni formativi del
personale che opera con persone anziane
affette da demenza o di chi vive o vivrà l’esperienza di vita con un malato di demenza.
pag 29
Piccoli Centenari crescono
I.S.R.A.A.
Persone che arrivavano ai 100 anni sono sempre state presenti nella storia, tuttavia solo recentemente il loro
numero e la loro percentuale sulla popolazione è arrivata a livelli piuttosto elevati.Questo piccolo spazio per
offrire un piccolo riconoscimento ai nostri Ospiti che raggiungono e superano i 100 anni di vita.
Residenza Zalivani La sig.ra Anna Stragapede nasce a Ruvo
di Puglia in provincia di Bari nel 1909, maggiore di quattro sorelle, dopo la licenza media
lavora come impiegata all’Istituto Centrale di Statistica di Roma, dove la famiglia era andata
a vivere dopo il pensionamento del padre. Fino a 80 anni ha vissuto a Roma aiutata da una
badante e si è trasferita a Treviso nel 1989 per ricongiungersi all’unica sorella vivente. Non
si è mai sposata ma ricorda sempre con nostalgia il fidanzato Bruno: “il più bello e simpatico
di Roma”. Aveva molti hobby e interessi tra i preferiti la pittura e la scrittura, ha pubblicato
alcuni libri di poesia vincendo alcuni premi prestigiosi. Nel febbraio 2002 è entrata nella
Residenza Rosa Zalivani. Le sue condizioni di salute sono discrete, cammina spostandosi con il suo deambulatore, non sente
molto bene, ma sa farsi capire quando ha fame o desidera qualcosa. È stata festeggiata dal nipote Giacomo con tutta la famiglia, oltre che da tutta la Residenza Zalivani, Domenica 21 Aprile 2013, per festeggiare i suoi 104 anni.
Residenza Menegazzi La sig.ra Stella Fontana martedì
5 febbraio 2013 ha festeggiato con grande gioia i suoi 100 anni attorniata dai figli, le nuore,
i nipoti, i numerosi parenti e amici insieme agli altri anziani e operatori del nucleo Diamante.
Stella è nata a Vittorio Veneto e a 22 anni si è sposata con Ferruccio Bastasi, si è trasferita
a Venezia e ha avuto 3 figli maschi (G.Carlo, Armando e Alessandro). Stella è molto legata a
Venezia e la porta nel cuore. E’ stata accolta al Menegazzi nel 2003. E’ una persona molto
attiva, amante dell’allegra compagnia, dei fiori, della buona lettura, del cinema e televisione, della musica e del canto. Fa tuttora parte,
con orgoglio, del Coro d’Istituto “Le voci allegre”e dice che il segreto per questo ambito traguardo è l’amore e la passione per la vita,
saper affrontare i problemi che le si sono presentati con forza d’animo e coraggio. I suoi figli le sono stati di grande stimolo e aiuto.
Casa Albergo Il sig. Furlan Giulio è nato a Cordinagno il 04/04/1913,
si laurea a Padova in legge durante la seconda guerra mondiale. Parte per l’Africa pochi
mesi dopo, con il grado di tenente, nel reparto dei carristi. Dopo la guerra trova lavoro
a Treviso e nel 1951 si trasferisce a Roma presso il Ministero del Tesoro, con tutta la
famiglia. Nel 1971 con l’avvento delle Regioni, chiede trasferimento a Treviso, anche per
essere più vicino alla mamma anch’essa centenaria. Con la moglie Ada nel 2003 si ritira
qui in Casa Albergo, conducendo una vita sempre attiva. Festeggiano i suoi 100 anni i
nipoti Umberto, Daniela, Giulia, Giusi, Bruna, Maunel, tutti i parenti nonché il personale e i residenti di Casa Albergo.
Ract La sig.ra Clementina Setti è nata a Modena. Il padre era un ufficiale dell’esercito
che per motivi di lavoro si trasferiva spesso e per questo motivo ha vissuto in varie città come
Bologna e Genova. Ha frequentato la scuola e un corso all’Accademia delle belle Arti. La signora
ha molti interessi, alcuni dei quali ha mantenuto nel corso della sua vita, come la passione per
la musica classica. Nonostante i 100 anni, Clementina ama molto leggere e si interessa anche
di articoli di attualità, politica e satira. Sabato 6 aprile ha festeggiato questo invidiabile traguardo
alla presenza di familiari, anziani, personale del nucleo e del nuovo Presidente Luigi Caldato.
pag 30
n°1 | maggio 2013
I.S.R.A.A.
NASCITE
CENTENARI
RESIDENZA ZALIVANI
ALESSIA
25/10/2012
Mamma Paola Romano, operatrice Zalivani, con papà Luca
e sorellina Elena
VIRGINIA
25/12/2012
Peso kg 2,980
Nonna Lorena Biscaro,
operatrice Zalivani, mamma
Erika Papà Roberto
e sorellina Ludovica
GIOIA
Carolina Conte - 22 Dicembre, 102 anni
Stella Mattiazzo - 21 Febbraio, 100 anni
Giuseppina Perer - 2 gennaio, 102 anni
Cecilia Bigolin - 6 marzo, 100 anni
Maria Lorenzon - 30 Marzo, 101 anni
Anna Stragapede - 21 Aprile, 104 anni
21/02/2013
RACT
Clorinda Volpato - 11 gennaio 2013,
Peso Kg 3,100, cm. 51
Mamma Aleksandra,
infermiera professionale
Cooperativa Orchidea allo
Zalivani, con papà Devid e
nonna Donatella Lunghini
di Casa Albergo
ANDREA
RESIDENZA ZALIVANI
100 anni, nucleo Ss Quaranta 1
Clementina Setti - 6 marzo 2013,
100 anni, nucleo S. Tommaso
18\12\2012
peso kg 4,100, cm 53 - Mamma Ketty Moro,
operatrice Zalivani e papà Roberto
ISTITUTO MENEGAZZI
Elvira Vanin 31 marzo 2013,
103 anni, nucleo Corallo
AMMINISTRAZIONE
FRANCESCA
05/11/2012
Peso Kg. 3,290 - Papà Stefano Gemin, idraulico I.S.R.A.A.,
mamma Nicoletta e sorellina Maria
GIULIA
15/04/2013
Peso kg. 3,650 - Mamma Elisa Schiavon, ufficio personale,
papà Marco Giacon Servizio Economato e fratellino Alberto
Come sempre, cogliamo l’occasione per ringraziare le
Sorelle Francescane Missionarie del Sacro Cuore per
il prezioso contributo che offrono quotidianamente
agli Ospiti
n°1 | maggio 2013
LAUREE
Congratulazioni al neo
Dottore in informatica
Luca Palma da parte
di tutta la famiglia
dell’I.S.R.A.A.
“Luca con il
Presidente”
pag 31
Tarassaco
Primavera (margherita)
Illustrazioni di Bruna Cazzaro
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Casa Albergo