I.S.R.A.A. I.S.R.A.A. Istituto per Servizi di Ricovero e Assistenza agli Anziani Numero 1 – Anno II - maggio 2013 Sede Amministrativa B.go Mazzini, 48 Treviso - tel. 0422 4146 • Casa Albergo V.le III Armata, 4 Treviso - tel. 0422 414 750 • Residenze Anziani Città di Treviso / RACT Via N.D. Fulvio 2, Treviso tel. 0422 414 411 • Residenza G. Menegazzi Via Noalese 40, Treviso - tel. 0422 414 511 • Residenza R. Zalivani V.le IV Novembre 27 Treviso -tel. 0422 414 811 www.israa.it n°1 | maggio 2013 pag 1 I.S.R.A.A. Sommario La parola al Presidente 3 Editoriale 4 Cosa Bolle in Pentola 5 Cosa può l’Anziano 6 Raccontami una Storia 7 IL CORRIERE dell’ISRAA Il saluto del nuovo Dirigente ed il Servizio Economato 8 Casa Albergo 9 Residenza G. Menegazzi 13 Ract 17 Residenza R. Zalivani 21 Incontri da Favola - Ass.ne N. Mazzolà 25 Appuntamenti de “Il posto della Memoria” 26 I Vecchi e i bambini - Perduta’mente 27 Alzheimer Caffè 28 Libera’mente 29 Piccolo Centenari crescono 30 Ricorrenze 31 Foto tratta da http://comunitaprovvisoria.wordpress.com pag 2 Edizione Numero 1 – Anno II - maggio 2013 Redazione Residenza Menegazzi, Casarin Silvia - Pavan Barbara Residenza Zalivani, Grasso Francesca - De Filippis Angela RACT - le educatrici Casa Albergo - Vigato Lisa Coordinamento: Mastrangelo Silvia Hanno collaborato: Baldoni Lorenza Cattarin Claudia Cazzaro Bruna Damini Marina Filippetto Monica Giacon Marco Giolo Mario Giorgetti Oberdan Gruppa A.M.A. Patrizia e Mara Manzoni Tiziana Meneghini Fanny Piaz Giorgio Scattolin Vincenzo Vettor Silvia Il Corriere dell’Israa è disponibile presso la Sede Amministrativa e presso le portinerie delle sedi Casa Albergo, Residenza R. Zalivani, Residenza G. Menegazzi e Residenza Anziani Città di Treviso. Progetto Grafico e Stampa: Marca Print snc, Via dell’Arma di Cavalleria, Quinto di Treviso n°1 | maggio 2013 La parola al Presidente I I.S.R.A.A. n occasione del mio insediamento come Presidente di questo prestigioso Istituto mi sento in dovere di esprimere il mio sentito ringraziamento per la Vostra accoglienza. Un ringraziamento che naturalmente estendo a tutti coloro che lavorano con impegno e passione a vario titolo nella struttura come i dirigenti, i dipendenti, gli operatori, i familiari degli ospiti, il personale religioso tutto, i volontari, le associazioni e le organizzazioni sindacali. La mia vuole essere una presidenza all’insegna “della valorizzazione del capitale umano sociale”. Continuerò pertanto a considerare prioritaria e centrale “la Persona” con i suoi bisogni e le sue qualità. Non bisogna dimenticare che la nostra è una società che sta invecchiando; la vera sfida è quella di assicurare una vecchiaia non più solo dignitosa ed umana, ma anche ricca di stimoli e partecipazione. Tra i miei obiettivi vi è quello di dare continuità al lavoro svolto dal Presidente precedente. Al contempo sono bene accette nuove idee e proposte per migliorare e rafforzare il già efficiente stato attuale dell’Istituto. Necessito però della collaborazione di tutti al fine di approfondire la conoscenza tra le varie real- tà per poter operare con il buon senso che mi appartiene. Con il Vostro aiuto, sempre indispensabile ed insostituibile, le strutture dovranno funzionare sempre con la massima efficienza. Ognuno secondo il proprio ruolo e la propria disponibilità “Guardiamo al Futuro!!!”. Da parte mia assicuro la massima disponibilità all’ascolto affinché le difficoltà possano essere superate parlandone insieme, prima che diventino di difficile soluzione. Nella mia esperienza lavorativa da dirigente e manager non ho mai voluto un “trono”, ma un tavolo di lavoro per operare insieme ai miei collaboratori. Ritengo che le “idee buone” siano il valore aggiunto per progredire e migliorare in ogni campo. Concludo ringraziando fin d’ora tutti coloro che a questa mia nomina si sono dimostrati vicini esprimendo considerazione e collaborazione. Porgo un abbraccio affettuoso a tutti, augurando buon lavoro. Luigi Caldato Presidente ISRAA Da sinistra: Giorgio Pavan Direttore, Walter Frandoli vice Presidente, Luigi Caldato Presidente, Gianfranco Pivato, Paolo Zorzi, Maurizio Vanin, Consiglieri. n°1 | maggio 2013 pag 3 Editoriale I.S.R.A.A. Continuità, cambiamento, responsabilità… e senso delle istituzioni redo che il cambiamento del Consiglio di Amministrazione dell’ISRAA non sia passato inosservato ai più. In questo primo periodo dell’anno, infatti, l’argomento è stato al centro dell’interesse pubblico e se è vera la regola pubblicitaria secondo cui “l’importante è che se ne parli”, diciamo che l’ISRAA ne ha guadagnato, almeno in termine di notorietà. A dirla tutta, se ne sono sentite di tutti i colori… chissà se cambia… chissà chi verrà… meglio questo, meglio quest’altro… è giusto… non è giusto… e così via. Ora che la mareggiata è passata, mi sento di dire che è stata premiata la linea terza assunta dalla direzione e dai dipendenti dell’ISRAA, ovvero il deciso prevalere del senso delle istituzioni e l’idea che il nostro scopo, primo ed unico, è quello di servire gli anziani e le loro famiglie, continuando ad esercitare il nostro ruolo nell’interesse della comunità. Tradotto, significa che noi non stiamo né da una parte né dall’altra, stiamo con l’istituzione nella quale lavoriamo e che cerchiamo ogni giorno di onorare con il nostro impegno e, appunto, con la nostra professionalità e responsabilità. Poi sappiamo bene che chi rappresenta le istituzioni, il presidente ed i consiglieri, così come chi ci lavora, sono a loro volta persone. Ognuno interpreta il proprio ruolo secondo le proprie inclinazioni, le proprie capacità, le proprie convinzioni e ognuno quindi si caratterizza per il proprio modo, unico, di servire l’istituzione. Ciò che rimarrà di tutto questo impegno coincide con quanto ognuno riuscirà a costruire - in termini di servizi e di relazioni - nell’esercizio della propria C pag 4 funzione, qualunque essa sia. Va da sé che tanto più alto è il livello di rappresentanza e quindi di potere ricoperto, tanto maggiore è il senso di responsabilità che la persona è chiamata ad assumere rispetto alla comunità, ai collaboratori, ai fruitori dei servizi. Nel mese di febbraio 2013 si è conclusa l’era di Fausto Favaro, un Presidente che abbiamo stimato e che ha raggiunto, insieme con noi, importanti obiettivi. A lui va un caro saluto e un grande ringraziamento. Da febbraio 2013 è iniziata l’era di Luigi Caldato, il nuovo Presidente, accompagnato dal rinnovato Consiglio di Amministrazione. A lui va un grande benvenuto, lo accogliamo a braccia aperte, pronti a mettere a disposizione le nostre energie per raggiungere, assieme, altri importanti traguardi, in linea con lo scopo fondamentale che dà senso e significato al nostro lavoro: servire, nel modo migliore possibile, gli anziani e le famiglie della nostra comunità. In questo breve periodo abbiamo iniziato a conoscerci e, tra le altre cose, abbiamo avuto modo di commentare insieme una frase di Papa Francesco: “… il vero potere è servire i più deboli”. Integrando indegnamente la frase, sembra di avere capito che “…il vero potere… non sta nella poltrona occupata, ma piuttosto in come interpretiamo il ruolo affidatoci per meglio… servire i più deboli”. Un saluto. Giorgio Pavan Direttore ISRAA n°1 | maggio 2013 Cosa bolle in pentola I.S.R.A.A. In pentola bolle… un buon minestrone Si, perché in questo periodo, che coincide con il cambio del Consiglio di Amministrazione, stiamo ri-pensando, a 360° e senza preclusione alcuna, alle linee di sviluppo dell’ISRAA per i prossimi 10, 15, 20 anni, linee che in parte saranno il consolidamento di quanto finora fatto e, in parte, nuove idee e prospettive da rilanciare pensando a Treviso, alle famiglie, alle persone che vogliono invecchiare rimanendo in città. Le sorprese più importanti le lasciamo per i prossimi numeri del Corriere. Oggi intanto ci concentriamo su tre aspetti sui quali stiamo lavorando e che dovrebbero “venire alla luce“ tra poco: 1. Il VOLONTARIATO: stiamo predisponendo, con la collaborazione delle associazioni e dei diversi professionisti, un piano generale di vero e proprio investimento sul volontariato, a partire dall’associazione N. Mazzolà, che tanto si è prodigata in questi anni con l’organizzazione di corsi di informazione e formazione, coinvolgendo poi la Comunità di S. Egidio, la San Vincenzo, la Croce Rossa, la SeLaLuna e tutte le altre associazioni che con noi collaborano. Il motto è “Investire sul volontariato fa bene ed ha una resa elevata”. 2. Quest’anno andiamo in CROCIERA: la Casa Albergo sta organizzando, per fine settembre, una crociera ISRAA nel Mediterraneo, con partenza da Venezia, per Dubrovnic, Corfù, Sparta e ritorno. La partecipazione è aperta a tutti, anziani, familiari, volontari, dipendenti, collaboratori… di tutte le sedi e l’obiettivo è passare una settimana n°1 | maggio 2013 insieme divertendoci. Giusto per intenderci, l’ISRAA mette l’organizzazione, la quota sarà individuale. A breve la pubblicità nelle sedi. 3. EUROPA: l’ISRAA è stata accreditata, come unico centro italiano che si occupa dello studio e del trattamento delle demenze, presso il NORTH SEA DEMENTIA GROUP, il gruppo europeo al TOP nello studio delle demenze. Silvia Vettor e Oscar Zanutto sono appena rientrati dal meeting di Lussemburgo e hanno portato la novità…. che nel 2015 il meeting annuale di questo importante gruppo si terrà in Italia, guarda caso a Treviso… organizzato dall’ISRAA. Questa iniziativa la mettiamo in pentola oggi ed avrà una cottura lenta di due anni… ma poi sarà una grande soddisfazione gustarla. pag 5 I.S.R.A.A. COSA PUÒ L’ANZIANO Nessuno che abbia degli amici sa cosa sia la vera solitudine, avesse pure attorno a sé come suo avversario il mondo intero. Friedrich Nietzsche,1874 Potremmo iniziare così, parlando del valore protesico elevato che può avere in determinati contesti l’anziano… per l’anziano stesso, in piccole comunità non spontanee, quale ad esempio il nostro Pensionato Garzoni. Una protesi risulta essere un dispositivo artificiale atto a sostituire una parte del corpo mancante (un arto, un organo o un tessuto), o ad integrarne una danneggiata. Nel caso di queste signore, autosufficienti si, ma non troppo, le protesi – non artificiali - erano diventate loro stesse, una per l’altra. Erano ventuno signore, che abitavano un pensionato Israa in via Manzoni, in centro a Treviso. Descrivere cosa fosse il Pensionato Garzoni è, a titolo teorico, molto semplice. Si trattava di un luogo destinato alla accoglienza di signore anziane autosufficienti. Erano assistite da un operatore per la conduzione alberghiera, vi era poi una infermiera, il medico, la fisioterapista, l’educatrice, la logopedista, la suora. Tutto nello standard. La realtà però parla di altro. Abitavano il Garzoni signore che condividevano pasti, attese, stati d’animo, pensieri, arrabbiature, speranze: una comunità di residenti che viveva in camere singole, ma condivideva tutto. Tra di loro si ricordavano quando prendere le medicine, si incitavano a mangiare, si aiutavano nelle piccole commissioni. Attuavano, tra liti e bofonchiamenti, quella che dagli studiosi viene chiamata “Lay care”, cioè l’assistenza sanitaria che le persone si scambiano reciprocamente in settings naturali. Queste arzille signore, spesso ultra novantenni, senza saperlo e del tutto spontaneamente concretizzapag 6 vano una specie di gruppo di auto mutuo aiuto, tanto utile, efficace e tanto studiato in tutto il mondo. I gruppi di auto-mutuo aiuto si basano sulla condivisione di un problema, che accomuna tutti i suoi membri, nella ricerca di una soluzione condivisa, grazie a processi di apprendimento e cambiamento. Nascono dalla volontà dei membri di essere padroni della propria esistenza e dall’assunzione di responsabilità nei confronti della propria salute. E le nostre residenti erano proprio questo. Accomunate dall’abitare assieme il Pensionato, determinate nel gestirla, attraverso strategie e azioni quotidiane. Signore forti, le nostre residenti. Conservavano lucidità, caparbietà, abitudini ed anche manie. Ma tutto era compensato in quella casa. Un equilibrio delicatissimo, quello che si era venuto a creare. Poi però si è reso necessario chiudere il Pensionato, non rispondeva più ai requisiti strutturali di norma. Quello che è accaduto alle residenti è stato emblematico. Come se spostassimo la sedia a qualcuno, proprio mentre si sta sedendo: alcune di loro sono letteralmente cadute, altre si sono appoggiate, tutte ne hanno risentito, ognuna a suo modo. È venuta a mancare la protesi umana della reciproca relazione in questa particolare comunità di anziane.. Ne traiamo che sarebbe importante ricreare questo clima anche in un contesto di assistenza gestito da operatori. Facilitando gli incontri di residenti che dimostrino interesse a relazionarsi tra loro, mediando nelle relazioni, favorendo gli scambi tra Signore istituzionalizzate. Permettendo loro di autodeterminarsi, sostenersi, accudirsi, liberamente. Senza volere essere sostitutivi, ma solo, se necessario, protesici. Grasso Francesca educatrice n°1 | maggio 2013 Raccontami una storia I.S.R.A.A. Un Uomo d’altri tempi Il sig. Oberdan Giorgetti, è nato a Viareggio nel 1918. Ha vissuto quasi tutta la sua vita fra barche e motori ed è considerato un grande esperto e conoscitore nel campo della nautica. E’ stato socio del circolo nautico di Venezia partecipando a varie manifestazioni motonautiche. Ai campionati mondiali ha ottenuto ottimi successi con uno scafo del cantiere Celli di Venezia. E’ anche scrittore e ha pubblicato numerosi opuscoli di carattere tecnico navale e turistico, ha inoltre redatto una delle prime carte nautiche della laguna di Venezia. Oberdan Giorgetti oggi è quasi centenario e ci trasmette come suo patrimonio il gusto della vita di mare, ma non solo. A Treviso vive da alcuni anni, ma nel 1944 è stato tra i primi soccorritori dei feriti nel bombardamento del 7 aprile. Con la sua attività ha viaggiato molto in Europa e nel mondo, documentando nei suoi scritti aneddoti, riferimenti e riflessioni di vita. Nel suo ultimo libro “Riflessioni di un defunto sul confuso regno dei vivi”, Oberdan Giorgetti nella sua straordinaria partita della vita non si arrende, ma nelle sue riflessioni trasmette per iscritto senza reticenza fatti ed episodi della sua realtà, con un senso nobile che solo alla sua veneranda età è possibile permetterselo. Quando lo si incontra, la sua vita viene trasmessa dal suo sguardo ancora autorevole, dal suo portamento fiero e dalla sua voce calda e perentoria. Da distante si può capire che è un uomo d’altri tempi. Da “Riflessioni di un defunto sul confuso regno dei vivi”: “Il mondo attuale adotta un sistema economico anomalo, ingiusto e violento, dove la barriera tra ricchi e poveri purtroppo si innalza sempre di più. Ciò che più spaventa nell’attuale tenebrosa realtà è la perdita dei valori e diritti, costruiti su arrampicate con pericolose discese, sono situazioni imprevedibili di immoralità che dovrebbero essere ricucite nella stabilità e nel nostro equilibrio conquistato in vita con fatica da ogni essere umano.” Foto tratta da: fotocommunity.it n°1 | maggio 2013 pag 7 I.S.R.A.A. IL SALUTO DEL NUOVO DIRIGENTE Sono arrivato all’I.S.R.A.A. il 15 ottobre dello scorso anno, assumendo le funzioni di Dirigente del settore economico, finanziario tecnico e patrimoniale, in sostituzione del “mitico” Giancarlo Pallaro che ha retto l’ufficio per oltre 15 anni. Fin da subito sono stato accolto con gentilezza e professionalità, consentendomi di inserirmi immediatamente nei meccanismi dell’Ente. In questo primo periodo di lavoro ho potuto di persona riscontrare tra tutti i dipendenti uno spirito di squadra eccezionale, che rappresenta il vero ingrediente segreto che consente all’Ente di avere una politica di qualità dei servizi riconosciuta da tutti, in primis gli ospiti. I settori che dirigo riguardano tutti gli aspetti economici dell’ente: contabilità, acquisti, lavori, affitti. La loro impor- tanza si amplifica soprattutto in questa fase di crisi economica, che impone una continua e assidua attenzione ai “conti”; ancora, all’orizzonte si staglia un epocale cambio del sistema di contabilità, che sostituirà quella in essere per le II.PP.A.B. da oltre 100 anni. Sfide nuove, stimolanti, che affronto con la consapevolezza di poter contare su una squadra competente ed affiatata, cui rivolgo fin d’ora il mio ringraziamento. Vincenzo Scattolin, Dirigente del settore economico, finanziario, tecnico e patrimoniale IL SERVIZIO ECONOMATO Cari lettori, eccoci arrivati anche all’ufficio Economato. Ebbene sì, l’Economato è proprio il servizio che provvede a … spendere i nostri soldi che in questi tempi di crisi con tanta fatica si cerca di gestire con attenzione! Al di là delle battute è proprio così, l’ufficio si occupa di garantire una serie ingente di attività di tipo prevalentemente alberghiero, che servono a far funzionare le sedi assistenziali, spesso per tramite di contratti di appalto, nei quali ditte specializzate si occupano di effettuare i servizi e le forniture, mentre l’ISRAA detiene la fase di direttiva generale e controllo. Complessivamente l’Economato utilizza una fetta significativa delle voci di spesa dell’ISRAA per circa euro 6.000.000,00 all’anno. I contratti principali seguiti dal servizio sono: la lavanderia della biancheria piana e divise, la lavanderia dei capi personali degli ospiti, l’igiene ambientale, l’acquisto dei generi alimentari per la pag 8 nostra ristorazione, la fornitura di pannoloni e presidi per l’incontinenza, il trasporto di rifiuti speciali. Non dimentichiamo inoltre l’acquisto di tutti i beni mobili ed attrezzature utili agli ospiti ed alla vita nei nuclei, le attrezzature di cucina, gli abbonamenti e le pubblicazioni, le spese in contanti, la cancelleria, i telefoni, ecc.. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Quello che sicuramente non si vuole trascurare nell’attività del servizio sono tre principi sacrosanti: - il pensare sempre all’ospite destinatario finale in tutte le scelte che si fanno, - selezionare le migliori offerte in base a gare e mettendo in concorrenza le ditte, - adottare i migliori accorgimenti possibili per favorire la sicurezza nell’ambiente di lavoro per il personale che lavora nelle sedi. Un saluto da Marco, Sabrina ed Eliana Stella. Giacon Marco Funzionario resp. servizio provveditorato economato e Renosto Sabrina Istruttore servizi amministrativi contabili n°1 | maggio 2013 Casa Albergo I.S.R.A.A. S.MARIA MADDALENA Discosta dalle vie più trafficate ma ben cara ai trevigiani, la chiesa di S.Maria Maddalena è stata di recente oggetto di un sapiente ed accurato restauro, durato più anni, che l’ha riportata all’originale e semplice bellezza. La sua lontana storia è legata ai problemi politici e militari della Repubblica di Venezia: infatti una prima chiesa intitolata a S.Maria Maddalena sorgeva sull’area utilizzata per la costruzione delle mura, in prossimità dell’attuale porta di S.Tomaso. Abbattuta quella, nel 1521 si iniziò la costruzione dell’attuale chiesa, su progetto del trevigiano Fabrizio delle Tavole. Chiesa di S.Maria Maddalena - Treviso n°1 | maggio 2013 Consacrata nel 1576, conobbe la presenza dei Carmelitani e dei Gerolomini e successivamente, dal 1773 fino al 1810, delle suore Orsoline, che lì tenevano un collegio femminile. Dopo essere stata vicaria della parrocchia della Madonna Grande, alla fine fu assegnata alla Casa di Ricovero, insediata nell’ex convento. Ora è vivace parrocchia. La chiesa, dalla facciata molto semplice e con, sopra l’ingresso, i resti di un affresco raffigurante la Maddalena orante, è ad una sola aula con volta a botte, cappella absidale e due terminali. Ci sono inoltre altre quattro cappelle disposte sui lati. Grandi tele con scene bibliche, opera di Simone Forcellini, ornano il presbiterio e parte delle pareti laterali. La “Resurrezione di Lazzaro” invece è di Antonio Molinari. La grande pala dell’altare maggiore con il “Risorto che appare alla Maddalena” è della scuola di Paolo Veronese. Allo stesso è attribuita la collaborazione a Carletto Caliari nella bella “Crocifissione” che sovrasta l’altare del Santissimo. Nel primo altare a destra, entrando in chiesa, si può vedere, opera di Jacopo Marieschi, un raro ritratto del Papa trevigiano Benedetto XI, quello che in gran parte finanziò la costruzione del tempio di San Nicolò. Un po’ più avanti ecco la grossa inferriata, dietro alla quale monache ed educande assistevano alla Messa. Di particolare interesse infine, il campanile, tutto in mattoni non intonacati, movimentato da lesene e da due serie di fregi. Giorgio Piaz Ospite di Casa Albergo pag 9 Casa Albergo COME GLI ALTRI CI VEDONO: riflessioni di una tirocinante Chiara, studentessa dell’istituto “Duca degli Abruzzi”, ha fatto un periodo di tirocinio in Casa Albergo e queste sono alcune riflessioni da lei maturate al termine dell’esperienza. “Quest’esperienza è stata molto utile non solo per il mio percorso scolastico, ma soprattutto per il mio percorso di vita. A livello morale sono uscita da Casa Albergo completamente trasformata, perché mi sono resa conto che l’idea comune che oggi si ha delle persone anziane è poco corrispondente alla realtà. Io sono entrata in un nuovo mondo e ho potuto approfondire molti aspetti della vita venendo a contatto diretto con gli anziani. Posso garantire che sono uguali a noi giovani, e non devono essere disprezzati per le loro mancanze, ma rispettati perché sono sempre delle persone con una vita alle loro spalle. Purtroppo il nostro Paese è poco aperto e ha bisogno di una riorganizzazione a livello culturale. È proprio questo il concetto di base su cui si fonda Casa Albergo: la libertà e l’apertura.” Ringraziamo Chiara per la sua testimonianza che rende onore a tutti quei giovani, che a diverso titolo come volontari o tirocinanti, prestano il loro servizio con entusiasmo e umiltà presso l’Israa. Lisa Vigato educatrice GIOVANI PARRUCCHIERE IN CASA ALBERGO Il 3 dicembre 2012, noi ragazze del terzo anno del corso acconciatori dell’istituto Turazza di Treviso, abbiamo iniziato un percorso di volontariato con Casa Albergo che si trova in Viale III Armata. Con l’aiuto dei professori che ci seguono, abbiamo messo a disposizione delle ospiti le abilità fin qui apprese a scuola, facendo loro messe in piega, tagli e tinture. Abbiamo concluso il percorso con una sfilata di moda durante la quale oltre alle acconciature, abbiamo messo in scena vestiti molto eleganti realizzati dal settore moda. Per noi è stata un’esperienza di volontariato che all’inizio ci ha procurato un po’ di timore e di tensione, ma mano a mano che il tempo passava, diminuiva la paura e crescevano invece l’entusiasmo e la voglia di creare un contatto con le Signore. In questi mesi siamo riuscite a migliorare sia le nostre capacità lavorative sia a rendere felici le ospiti, o almeno così ci è sembrato. Nel mese di marzo abbiamo invece avuto l’onore di accogliere alcune pag 10 residenti nella nostra scuola e anche in quest’occasione ci siamo date da fare per farle belle, le aspettiamo al più presto per ripetere l’esperienza! Le ragazze della III acconciatura Istituto Turazza, Treviso La sfilata in Casa Albergo n°1 | maggio 2013 Casa Albergo I.S.R.A.A. GIOVANI DELLA COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO PER LA PACE I giovani volontari insieme alla Signora Tiziana Manzoni Nel lontano piccolo mondo in cui nacqui, non conobbi l’esistenza di giovani dediti a comunità benefiche e di volontariato, come quelle che vediamo oggi. I giovani odierni sono di animo buono e sensibile, meritevoli di essere scelti da persone esemplari e coscienziose, buone guide, di grande altruismo e buona volontà, dimostrando con l’esempio esse stesse come aiutare chi è nel bisogno; sono veri allenatori di bene. Ed ecco che, come a macchia d’olio, altri copiano e si formano altre nuove comunità sempre più numerose di giovani che amano dedicare le loro attività a fin di bene, piuttosto che ricercare passatempi più divertenti,come certi svaghi moderni, spesso non del tutto morali, tanto da lasciare in loro la bocca amara. No, ora i più preferiscono provare la soddisfazione del lavoro gratuito ma oltremodo importante, di poter fare cose utili per gli altri: n°1 | maggio 2013 risollevare molti dall’amarezza della solitudine, alcuni dall’angoscia di insicurezza e timore per l’ignoto futuro, altri dall’incapacità di badare da soli a loro stessi. Con il loro aiuto sentono di donare pace e fiducia, che poi si riflette pure in loro stessi con la gioia di saper fare cose buone. Appianare gli scogli dell’esistenza con mirati atteggiamenti di protezione ed amore, è una grande consolazione! Cari giovani tutti, vi ringraziamo per quella pace che avete in voi stessi, questo è un congenito dono del nostro Creatore, che trasmettete e contagiate silenziosamente, suscitando in tutti il bisogno di scambievole amore e di pace comunitaria da diffondere qui ed anche al mondo intero. GRAZIE! Tiziana Manzoni Ospite di Casa Albergo pag 11 Casa Albergo Grazie... Sono Claudia Bernacchi, figlia della signora Maria Letizia Righetto (…) Con mio marito, abbiamo avuto modo di venire in contatto con le varie realtà della vostra Casa di Riposo e di ascoltare i racconti di mia mamma apprezzando tutte le attività che organizzate per una sempre maggiore promozione della salute di ciascuno dei vostri ospiti in relazione alle loro esigenze di vita quotidiana. Il nostro apprezzamento nasce anche dal fatto di aver operato per tanti anni nell’ambito dei servizi sociali qui a Padova come assistenti sociali e siamo ben felici che mia mamma possa godere di quanto offrite con le vostre attività sociali e di assistenza. Mia mamma e’ contenta di trovarsi in un ambiente di suo gradimento in cui è anche felice di poter dare il suo contributo di collaborazione per le attività sociali. Il nostro e’, quindi, un sincero ringraziamento per il lavoro svolto da ciascun operatore in relazione ai vari profili professionali ed in particolare per quanto promosso ed organizzato dalla dott.ssa Aurora Uliana Direttrice della Struttura. Concludiamo, con un augurio a ciascuno di voi di sempre nuove e coinvolgenti attività. Claudia Bernacchi con il marito Alberto Trevisan 29 novembre 2012 MEMO Casa Albergo Maggio Appuntamenti 2013 Maggio Giovedì 23 maggio, ore 16.00 Visita al Santuario della Madonna di Motta e cena alla pizzeria birmana di Villa Foscarini a Gorgo al Monticano Sabato 25 maggio, ore 16.00 Saggio di fine anno del coro “Nonni Sprint” di Casa Albergo Venerdì 31 maggio, ore 10.00 Inaugurazione mostra di pittura “Colori in libertà”- terza edizione pag 12 Giugno Lunedì 10 giugno, ore 15.30 Musica di Carletto - nucleo Piovesan Lunedì 17 giugno, ore 16.00 Festa dei compleanni Data da definirsi Esibizione della Banda musicale cittadina di Treviso “Domenico Visentin” Martedì 11 giugno, ore 17.00 “Aspettando il tramonto in spiaggia”- uscita al Cavallino di Jesolo e cena in spiaggia Promozione benessere: attività, animazione e proposte per tutto il mese di giugno Luglio Lunedì 8 luglio, ore 15.30 Musica di Carletto - nucleo Piovesan Giovedì 18 luglio, ore 10.00 Uscita e pranzo alla birreria Pedavena di Feltre Lunedì 22 luglio, ore 16.00 Festa dei compleanni Eventuali altri appuntamenti saranno pubblicati nella brochure mensile di Casa Albergo n°1 | maggio 2013 Residenza G. Menegazzi I.S.R.A.A. PalestraMente al Parco della Residenza Menegazzi Il 2012, anno Europeo dell’active ageing, ha visto coinvolti fisioterapisti e psicologi in una sfida: trasformare il bellissimo parco della Residenza Menegazzi in una vera e propria “Palestra per il corpo e per la mente”, un luogo in cui unire il piacere di stare all’aperto ed a contatto con la natura, ai benefici del movimento e della stimolazione cognitiva. Il benessere dei nostri residenti è frutto dell’ormai consolidata esperienza d’equipe, ma il progetto che partirà da maggio 2013 è rivolto non solo ai nostri anziani ma anche alle persone, non più giovani, che vivono nei quartieri limitrofi e a tutti coloro che vogliono mantenersi in forma. Vogliamo infatti dare un volto nuovo alla nostra struttura, aprendola al territorio e rendendola vicina alle esigenze dei suoi abitanti. Uno scorcio dello splendido Parco della Residenza Menegazzi n°1 | maggio 2013 A questo scopo, per i residenti, è stata progettata un’attività settimanale, in cui saranno impegnate diverse figure professionali e volontari per promuovere l’attività psico–motoria e favorire la socializzazione, il benessere e le relazioni interpersonali, anche tra residenti di nuclei differenti. Per gli utenti esterni, invece, sono previsti dei cicli di attività che si svolgeranno in piccoli gruppi (massimo 15 persone), sotto l’attenta guida di un fisioterapista ed uno psicologo per la durata di circa un’ora. Ciascun incontro sarà suddiviso in tre fasi: il riscaldamento iniziale, la fase di allenamento e il defaticamento finale. Sarà effettuato un percorso di 10 stazioni con esercizi per favorire l’equilibrio, la coordinazione, il rinforzo muscolare e la mobilità articolare, parallelamente ad esercizi per la memoria. Per chiunque volesse ricevere maggiori informazioni può rivolgersi alla portineria della Residenza Menegazzi dove potrà anche trovare le schede d’iscrizione. Visto l’entusiasmo dello scorso anno.. aspettiamo anche voi!! I Fisioterapisti Res. Menegazzi pag 13 Residenza G. Menegazzi Il sapore della tradizione nelle stagioni della vita Questo è Il tema che come servizio socioeducativo abbiamo dato alla programmazione del 2013. Riteniamo, infatti, possa essere un filo conduttore significativo e rappresentativo della vita dei nostri anziani. Quattro appuntamenti scandiranno le quattro stagioni della vita e dell’anno. Il primo di questi è: “La primavera che regala il tempo della spensieratezza”. Nel mese di marzo è stata proposta l’esibizione del gruppo di ballo “Just Mind” di Treviso che con le loro originali coreografie ci hanno trascinato in un vortice di emozioni. Nel mese di aprile verrà valorizzato, invece, il tema della tradizione attraverso un’esposizione, in miniatura, di arti e mestieri della civiltà contadina degli anni ’30-‘50 a cura di un ar- Civiltà contadina tigiano del territorio. Saranno presenti inoltre: la compagnia teatrale “Lino Pauletto e gli Artisti per Caso” con una commedia in dialetto; il Gruppo Folcloristico Trevigiano; Rosalba Schiavon e Renato Benendo degli “Amici del Sile” con poesie e racconti della tradizione. Monica Filippetto e Barbara Pavan educatrici Emozioni con i nonni Noi bambini della scuola dell’infanzia di Canizzano, nel periodo di quaresima, abbiamo lavorato sull’importanza dell’acqua, chiedendoci: come possiamo essere acqua per gli altri? “Semplicemente portando un sorriso, un momento di gioia e di serenità, rendendo le nostre giornate e quelle degli amici un arcobaleno di colori”. Il 25 marzo con le nostre insegnanti, ci siamo L’incontro con i bimbi della scuola materna di Canizzano pag 14 recati alla Residenza Menegazzi di S.Giuseppe, dove ci hanno accolto tanti nonni. Con i nostri canti abbiamo rallegrato la loro mattinata e, loro ci hanno trasmesso varie emozioni: • “Quando la nonna mi ha baciato le guance mi sono sentito speciale” • “Mi sono emozionata nel donare il fiore. La nonna in sedia a rotelle mi ha detto grazie e mi veniva quasi da piangere. Mi ha fatto tanta tenerezza”. • “Sono felice perché ho fatto una cosa bella”. Questa esperienza è stata per tutti noi una vera PASQUA ! Ringraziamo le educatrici ed il personale della casa per averci donato questa esperienza che rimarrà nel cuore di tutti noi. Le maestre della Scuola dell’Infanzia di Canizzano n°1 | maggio 2013 Residenza G. Menegazzi I.S.R.A.A. “Mi prendo cura di te” Gruppo Auto Mutuo Aiuto per i familiari degli ospiti del Nucleo Stati Vegetativi Il Gruppo di Auto-Mutuo Aiuto nasce dall’idea di dare la possibilità ai familiari di persone in stato vegetativo di riunirsi per raccontare la loro storia. Quando ci è stata chiesta la partecipazione e cosa ne pensavamo, non abbiamo avuto dubbi nel dare il via a questo progetto. Sono incontri a frequenza quindicinale; si è liberi di partecipare in base al nostro stato d’animo e pur partecipando non si è obbligati a parlare, si può anche ascoltare. Siamo sostenuti da una psicologa che ci aiuta a superare il primo momento di imbarazzo e commozione, ma una volta rotto il ghiaccio il racconto spetta solo a noi. Il grado di parentela è diverso: siamo figli, genitori, mariti, mogli, sorelle, ma ciò che è emerso sin dal primo incontro è il sentimento di dramma, di solitudine e sconforto che ognuno ha provato soprattutto all’inizio della malattia dei nostri cari. Negli incontri abbiamo parlato di come erano, del nostro rapporto con loro e di come esso si è trasformato con la malattia, abbiamo condiviso sentimenti e paure. Ci unisce la necessità di dar loro tranquillità e l’essere presente per dare un senso alle loro giornate. Nessuno potrà mai sapere il loro livello di percezione ma a noi familiari fa star bene n°1 | maggio 2013 pensare che la nostra compagnia sia benefica. Durante questi incontri ci raccontiamo anche i nostri momenti trascorsi fuori dalla Residenza per lavoro, una piccola gita, una festa, ma quello che ci accomuna ancora una volta è ciò che proviamo quando non siamo insieme: un sentimento di abbandono e un vuoto nello stare lontano dai nostri cari. Star loro vicino ci fa sentire utili e poter dar loro il nostro amore ci appaga. La nostra esperienza di gruppo dura da un anno ed in tutto questo periodo non ci è mai mancata la voglia di parteciparvi: ci aiuta a caricarci e ad andare avanti nonostante tutte le difficoltà. Secondo la nostra esperienza il Gruppo di Auto-Mutuo Aiuto è un’ottima iniziativa per sostenere i familiari, in fin dei conti se siamo un po’ sereni noi, lo saranno anche i nostri cari. Patrizia e Mara Gruppo A.M.A. pag 15 Residenza G. Menegazzi Grazie... Graz Treviso, 3 aprile 2013 Desideriamo ringraziare gli operatori tutti del Nucleo Corallo per essersi presi cura della nostra mamma, Adelia Faccin, con professionalità, dedizione, affetto e pazienza. Grazie di cuore per il sostegno ed il conforto che ci avete manifestato in molte occasioni in questi sei anni trascorsi all’Istituto. I figli Maria, Dino e Paola Gambarotto Giugno MEMO Res. Menegazzi Giovedì 6-13-20 e 27 giugno ore 9.30 11.00 incontri di lettura “il Sapore della tradizione nei racconti di vita” a cura dell’Associazione di Promozione sociale SeLaLUNA, in sala riunioni. Martedì 11 giugno ore 16.30 “Spazio…Familiare”, incontro in sala riunioni per i familiari con la dott.ssa Bencivenga. Domenica 23 giugno ore 15.30 esibizione della band “Sandre Lino & friends” 2° appuntamento “L’età matura e consapevole” del progetto Il sapore della tradizione nelle stagioni della vita, in collaborazione con l’associazione musicale “Il Sapore della musica”. Varie uscite nel territorio. Appuntamenti 2013 Maggio Apertura mercatino missionario dal 1 al 20 maggio in occasione della festa della mamma. pag 16 Luglio Lunedì 15 luglio ore 15.30 Festa del gelato con il musicista G. Braila. Varie uscite nel territorio. Altri appuntamenti saranno resi noti presso la portineria di sede. n°1 | maggio 2013 R.A.C.T. I.S.R.A.A. Le favole alla Residenza Cos’hanno in comune la favola di Pinocchio, 90 scolari delle elementari e le Residenze per anziani Città di Treviso? Hanno in comune un’idea: quella di promuovere il dialogo e lo scambio tra generazioni all’interno di una struttura per anziani come la nostra, che si propone come luogo aperto, dinamico, vitale ed Momento interattivo dello spettacolo La piazza del bar durante lo spettacolo n°1 | maggio 2013 accogliente, parte viva e integrante della comunità nella quale è inserito. Questa idea condivisa ha preso forma lo scorso 21 febbraio, quando la compagnia teatrale “ Le fiabe d’argento”, ha messo in scena la favola di Pinocchio presso la nostra piazza del bar. Allo spettacolo ha partecipato un pubblico d’eccezione: 90 bambini, alunni delle scuole con cui collaboriamo da tempo in progetti a lungo termine e i nostri anziani. La fiaba è stata scelta per la trasversalità del suo messaggio proponibile a tutte le età, rielaborata ed adattata nella versione musical da Marilena Zanetti e Roberto Gerometta, registi dello spettacolo. Il valore aggiunto di questa esperienza è dato dal fatto che le “fiabe d’argento” sono una compagnia teatrale composta da volontari tra i cinquanta e gli ottant’anni di età, tra i quali si è creata una rete di relazioni significative rafforzate dalle potenzialità espressive del linguaggio teatrale. Durante la rappresentazione teatrale gli attori sono riusciti a coinvolgere attivamente gli spettatori, in particolare i bambini, catturati dai colori e dai costumi fiabeschi, dalle musiche trascinanti suonate dal vivo, dalla spontaneità comunicativa degli attori. Tutti questi elementi hanno creato un’atmosfera quasi magica, come se le residenze per la durata dello spettacolo si fossero trasformate in un vero e proprio teatro. pag 17 R.A.C.T. Anche quest’anno… un’esperienza indimenticabile Quattro anni fa, cioè quando frequentavamo la classe prima, abbiamo iniziato ad andare alle Residenze per Anziani di S. Bona per conoscere i nonni che vivono lì. Piano piano siamo diventati amici, quante cose abbiamo imparato da loro! Com’era la scuola, come si vestivano, la cucina dell’epoca, le fiabe, le filastrocche che si raccontavano ai bambini. Per ricambiare, visto che nella nostra classe ci sono bambini che provengono da altri Paesi, noi abbiamo fatto conoscere loro le usanze di quelle zone. In particolare quest’anno abbiamo parlato dei mestieri: quelli di una volta, di quando i nonni erano bambini come noi, a Treviso ma anche quelli del Bangladesh, della Cina, della Romania, del Senegal, del Marocco, Kossovo, Macedonia e Albania, Paesi da dove provengono alcuni nostri compagni. La mattina del 31 gennaio si è svolto il primo incontro. Divisi in otto gruppetti, formati ognuno da bambini,anziani e un’educatrice, abbiamo affrontato un argomento ciascuno: il mugnaio e il fornaio, i lavori femminili e casalinghi, gli ambulanti, gli artigiani, la lavorazione dei bachi da seta, la levatrice, il medico e il farmacista, la vendemmia e il lavoro nei campi. Tutte le informazioni sui mestieri le abbiamo raccolte in grandi libri realizzati da ogni gruppo. Abbiamo imparato che non si buttava niente. Anche i bambini aiutavano nei mestieri e andavano poco a scuola. Si faceva fatica perché non c’erano macchinari che rendevano più leggero il lavoro e durante le attività, si cantava per sopportare la fatica. In agricoltura si seguiva il ritmo della natura. Non c’era sicurezza sul lavoro e talvolta ci si faceva male. La vita in casa era scomoda: non c’era l’elettricità né il telefono e per avvisare, ad esempio la levatrice, che stava per nascere un I bambini spiegano i lavori dei loro Paesi pag 18 bambino, si andava di corsa fino a casa sua, a piedi o in bicicletta. E’ stato proprio interessante! Durante il secondo incontro abbiamo spiegato quali sono i mestieri dei Paesi dei nostri compagni. Lungo il tragitto, che percorriamo sempre a piedi, eravamo molto emozionati, perché dovevamo ricordarci tante informazioni e dovevamo parlare agli anziani. Ogni gruppo ha parlato aiutandosi con le immagini dei vari mestieri proiettate su un grande schermo e mostrando degli oggetti realizzati con varie tecniche: il batik del Senegal, le statuette di giada della Cina, le scarpe realizzate con la pelle tinta nelle tintorie di Fes del Marocco, i ricami e la filigrana dei Paesi Balcanici, la juta del Bangladesh, il macramè per la Romania. Ci è piaciuto che i nonni abbiano apprezzato tutto ciò che abbiamo mostrato loro! Inoltre abbiamo spiegato che ci sono alcuni mestieri di questi Paesi che sono uguali a quelli che ci avevano spiegato loro: la lavorazione dei bachi da seta in Cina, la vendemmia in Romania, i lavori femminili in Senegal, la pesca in Bangladesh, l’arrotino in Marocco. Questa attività ci è molto piaciuta perché a noi piace incontrare i nonni: da loro abbiamo imparato tante cose, hanno tanta esperienza perché hanno vissuto molti anni! Grazie ai nostri amici anziani! I bambini della classe IV b, Scuola elementare I° Maggio di Treviso Le educatrici ringraziano il gruppo folcloristico trevigiano per aver fornito preziosi oggetti utilizzati nei laboratori e le volontarie Mariarosa e Suor Savina per il significativo contributo dimostrato. Franco e Adele del Gruppo Folcloristico trevigiano spiegano il lavoro dell’arrotino n°1 | maggio 2013 R.A.C.T. I.S.R.A.A. Il nucleo Santi Quaranta alle Residenze Le operatrici durante la festa della famiglia del 2012 Buon giorno a tutti, siamo la ragazze del Santi Quaranta primo piano, o meglio, le 17 operatrici che lavorano in questo nucleo, visto che qui siamo solo donne.. Abbiamo deciso di scrivere per raccontarvi un po’ quello che facciamo per i nostri anziani. Il nostro è un lavoro molto bello, ma a volte difficile: ognuna di noi cerca tutti i giorni di fare del proprio meglio per far sentire gli anziani qui residenti come a casa loro, ma la diversità dei loro e dei nostri caratteri e modi di fare, non sempre rendono le cose facili. Per rispondere meglio ai bisogni degli anziani, il nostro turno di lavoro comincia alle 7 anziché alle 6, in questo modo le persone residenti possono dormire un po’ di più e gli orari della colazione e del pranzo si avvicinano agli orari domestici. Inoltre al mattino le persone vengono alzate non in base ad un rigido piano di lavoro, ma in base ai loro bisogni e alle loro reali necessità, questo significa che non si segue il semplice ordine delle camere del corridoio; un’impostazione di questo tipo implica un forte impegno e una grande collaborazione tra noi operatori. Altro progetto che stiamo portando avanti qui a Santi Quaranta è Famigli-amo, che permette ai familiari che lo desiderino di partecipare alle attività quotidiane come l’igiene, il bagno, n°1 | maggio 2013 le alzate dei proprio cari, tutto ciò per dare loro la possibilità di coltivare la continuità del legame intimo, che spesso viene drasticamente ridotto con l’istituzionalizzazione. Inoltre abbiamo delle persone qui residenti che collaborano con noi, come il signor Giovanni, che tutti i giorni ci aiuta con il carrello della distribuzione dei pasti o accompagna gli altri anziani all’ascensore o dalla parrucchiera, spostandosi in autonomia all’interno della struttura. Alla domenica pomeriggio, inoltre, viene a trovarci la signora Fernanda, figlia di un nostro ex residente venuto a mancare qualche mese fa. Fernanda ci aiuta a rallegrare il pomeriggio con la tombola, tenuta da lei, e spesso compra dei dolci da condividere tutti insieme con una bella tazza di caffè preparato in reparto. Tutte queste piccole accortezze rendono il nostro nucleo un ambiente più umano e caloroso per le persone che trascorrono qui le loro giornate, e noi ne siamo orgogliose. Se qualcuno volesse venirci a trovare, il nostro nucleo è sempre aperto ed un sorriso ed un buongiorno non mancheranno mai! Le operatrici socio sanitarie Nucleo Santi Quaranta Le operatrici in servizio a Pasqua 2013 pag 19 R.A.C.T. Grazie... Treviso, 8 aprile 2013 Cari ragazze, ragazzi e tutto il personale, non abbiamo parole per ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per mio marito e nostro padre durante questi due lunghi mesi. Siamo stati impressionati dalla grande umanità che avete dimostrato con spontaneità e costanza, e dalla grande professionalità; qualità preziose che hanno sostenuto mio marito e nostro padre, e hanno aiutato noi che a casa potevamo pensarlo in mani amorevoli. Speriamo che il passaggio a Monastier non sia troppo difficile e che, se la vita e le condizioni lo permetteranno, Dario possa tornare insieme a voi. Un abbraccio affettuoso per ognuno di voi. Maria, Laura, Paolo Saggiorato MEMO R.A.C.T. Appuntamenti 2013 Maggio In data da definirsi presentazione dei quadri realizzati dal gruppo di anziani che ha partecipato al secondo livello del corso di pittura condotto dai noti pittori Bruna Cazzaro e Sergio Pellizzon. pag 20 Giugno Domenica 2 giugno, ore 12.00 pranzo della famiglia nucleo santi quaranta primo piano. Domenica 9 giugno, ore 9.45 spettacolo teatrale “La sposa di terra” degli anziani delle Residenze, con la regia di Marilena Maiorani - sede da destinarsi. Luglio Venerdì 26 luglio cena a lume di candela in giardino, a seguire sfilata di moda. Altri appuntamenti saranno resi noti presso la portineria di sede. n°1 | maggio 2013 Residenza R. Zalivani I.S.R.A.A. IL GIORNO DEL TRASLOCO Quando noi “vecchi” operatori avevamo lasciato la sede della Zalivani per la sistemazione provvisoria all’Umberto I° e al Menegazzi, all’inizio ci sentivamo un po’ disorientati, perché sapevamo che la nostra vera casa non era quella dove saremmo andati a trascorrere le nostre attività, tra mille difficoltà pratiche e logistiche, ma quella che avevamo appena lasciato per consentire i lavori di ricostruzione. Quando, dopo oltre tre anni dall’inizio dei lavori, ci è stato comunicato che il 28 Febbraio avrebbe avuto luogo il trasloco, eravamo tutti un po’ scettici. Non ci si credeva. ascoltandole e rassicurandole su quella giornata, che sapevamo in anticipo sarebbe stata frenetica. E finalmente il fatidico giorno è arrivato. Tutto era pronto, organizzato nei minimi dettagli: ogni anziana aveva posto su di un pulmino o nel mezzo attrezzato, ciascuna aveva i relativi accompagnatori. A ognuna di loro era stata fornita una targhetta con evidenziato il nome, il piano ed il nucleo di destinazione. Non ci potevano essere sbagli, non ci dovevano essere intoppi. Nel piano iniziale il trasferimento doveva es- Non ci credeva nessuno, come una cosa troppo bella per essere vera, qualcosa che aspetti per talmente tanto tempo che quando arriva, poi non ci credi più. Anche perché da anni seguivamo la storia della Residenza Zalivani: prima è stata abbattuta la sede vecchia, dopodiché sono iniziati i lavori, quindi si sono fermati per un periodo per poi riprendere in mezzo a sempre infinite questioni di diversa natura. E a noi operatori, ed anche agli anziani, sembrava che la possibilità di una nuova sede si allontanasse sempre più. Un bel giorno, però, è arrivata la comunicazione ufficiale: di fronte a questa notizia, non ci restava che iniziare ad organizzare il trasloco. A questo punto, come in ogni buona famiglia, abbiamo cominciato a programmare lo spostamento e a rimboccarci le maniche: scegliere le cose da portare, da lasciare, da imballare, da inscatolare. Allo stesso tempo abbiamo iniziato a preparare le Signore Ospiti, giorno dopo giorno, sere completato in circa sei ore ma, dopo appena quattro ore, tutte le Signore Ospiti erano già arrivate a destinazione e sistemate nella sede nuova: tutte hanno potuto pranzare nelle luminose, magnifiche sale da pranzo, ognuna nel proprio nucleo. Questo trasferimento è stato un’unione di forze, di intenti, con una pianificazione e coordinamento efficace, che ha visto il lavoro combinato di operatori, operai, coordinatori delle altre sedi I.S.R.A.A., venuti a dare una mano, i quali non si sono risparmiati, spesso caricando di peso anziani e guidando pulmini con ospiti frementi, volontari capaci ed efficienti oltre a familiari emozionati e talvolta preoccupati, ma tutti estremamente propositivi. Ebbene: un grazie di cuore a tutti, è andata benissimo e …. concedetemelo, siamo stati bravissimi!! n°1 | maggio 2013 Lorenza Baldoni Coordinatrice di Sede Residenza Zalivani pag 21 Residenza R. Zalivani Coccole alla Lana Alla Zalivani abbiamo deciso di farci le coccole. Coccole, perché prossimamente staremo tutte assieme, intorno ad un tavolo, parlando e lavorando tra noi, con altre signore, ascoltando, a volte interessate, a volte meno, ma assieme. Non restiamo sole. Gesti affettuosi che possono riportare le nostre ospiti a momenti familiari, legati al dialogo, alla quotidianità, ai ricordi. Coccole, creando dei piccoli oggetti, per dare un senso al nostro agire, che ci fanno sentire brave e capaci. Coccole, perché manipoliamo lana, mettiamo le mani nell’acqua, e ci facciamo accarezzare da sensazioni piacevoli, che ci riportano a gesti famigliari, a ricordi potenti, evocativi di quello che noi siamo state e che siamo ancora. È l’occasione che abbiamo di stare con i ricordi senza soffrire, perché queste attività racchiudono e conservano la memoria di buone cose di noi. E a guardarle, sorridenti e felici come bambine, ci sembra di poter immaginare che l’eco della solitudine faccia sentire meno il suo rumore. E poi sperimentiamo l’importanza di stare assieme, ci ritroviamo. Trovarsi...questa attività ha il valore di un appuntamento, è atteso, pensato. Perché stare insieme e fare delle cose insieme ci permette di trovarci nell’altro. Il gruppo è lo spazio della condivisione, dove ognuno porta un po’ di sé e dove incontra il sé dell’altro. È lo spazio dove immaginare di non essere sole, è il luogo dove il tempo passa più veloce perché in quello spazio si crea un NOI, è l’occasione di appartenere di nuovo a qualcuno. Ed è anche il luogo dove ci si può guardare attraverso gli occhi degli altri. L’incontro ha sempre il valore della relazione, è lo specchio dove guardarsi e scoprire che l’altro è lì con me e mi dà la possibilità di essere vista. Tutti i giovedì pomeriggio del mese di Maggio, nel salone principale della Residenza Zalivani, ci incontriamo… Claudia Cattarin Psicologa I.S.R.A.A. Francesca Grasso educatrice pag 22 n°1 | maggio 2013 Residenza R. Zalivani I.S.R.A.A. Le “Nonne” si raccontano I giovedì pomeriggio Nell’aprile del 2009, avevamo dato l’addio al vecchio Istituto Zalivani, con molta nostalgia e con tutto il rispetto dovuto, per tutto ciò che aveva rappresentato per la città di Treviso. Il 28 febbraio scorso, abbiamo salutato con simpatia e tante aspettative la nuova Residenza Zalivani. Una nuova struttura che, come illustrano le “nonne”, è bella, grande, comoda con tanta luce e tanti spazi. A parlare sono le anziane del nuovo complesso. Un gruppo di Signore con le quali trascorro, con brio, qualche ora il giovedì pomeriggio. Con loro ripercorro le strade della loro gioventù, i loro vissuti, le ansie, le gioie, gli amori, i dolori, tutte le esperienze di una vita. I ricordi... quanti ricordi affiorano nelle loro menti; tutto è partito in sordina, ma una volta dato aria a quel cassetto, la matassa si è sbrogliata ed è stato come aver aperto una n°1 | maggio 2013 fontana che con difficoltà si riesce a chiudere. Tutte vogliono parlare, raccontare, dire, insegnare, si aprono dibattiti sulle singole esperienze, visto che le ospiti hanno provenienze diverse, per cui ciò che era abitudine per un paese non lo era per un altro e qui nascono i confronti fra di loro. L’importante è che tutte hanno la possibilità di esprimersi e di esporre il proprio punto di vista. Ogni settimana vengono approfonditi argomenti diversi, che, elaborati nel tempo, acquistano, a volte, significati differenti. In un baleno arriva l’ora, per le ospiti, di cenare e di questo si rammaricano, quindi ci diamo un arrivederci cantando. Le anziane Signore sono gioiose, le loro voci si sentono tra i corridoi, l’allegria si impadronisce del piano e così è giusto che sia. Marina Damini Volontaria Associazione N. Mazzolà pag 23 Residenza R. Zalivani Grazie... Treviso, 11 aprile 2013 In un periodo molto difficile mi avete aiutata tantissimo. Non dimentico. Spero porti un sorriso a tutti voi e alle vostre ospiti; anche se non è un regalo prezioso, vi assicuro, è “pieno” di riconoscenza. Per le sue ospiti: dicono che ad una certa età si torna bambini .. e ai bambini, a Pasqua, si regala l’uovo. Un cordialissimo saluto a lei, a tutti i suoi collaboratori e non può mancare la signora Sandra Pagotto. Antonella Zanon Appuntamenti 2013 MEMO Res. Zalivani Maggio Giovedì 2, 9, 16, 23 e 30 maggio, dalle ore 15 alle ore 17 laboratorio Creativo per lavorare la Lana e realizzare graziose idee, in salone Mercoledì 8 Maggio, ore 16 Esibizione del Coro “Cantiamo Insieme”, diretto dal Maestro Savio Terenzio. Sarà presente anche il maestro Artigiano Federico Cappellazzo con le sue creazioni sulla “Civiltà Contadina”, in salone. Giugno Domenica 23 Giugno, nel pomeriggio Esibizione Musicale dedicata all’estate nella Nuova Residenza Zalivani Altri appuntamenti per i quali non sono ancora state definite le date saranno resi noti presso la portineria di Sede. pag 24 n°1 | maggio 2013 I.S.R.A.A. Associazione di Volontariato “N. Mazzolà” Le esperienze passate ci hanno insegnato l’importanza dell’incontro e del dialogo tra la generazione dell’anziano con la vita vissuta, e quella del giovane studente, che rappresenta il futuro. L’anziano tramanda storie, affetti ed esperienza a chi potrà farne tesoro; il giovane offre a chi gli sta di fronte, momenti di gioia ed affettuosa amicizia. Il nostro nuovo progetto legato all’incontro tra diverse generazioni, si intitola “INCONTRI DA FAVOLA”, Anno scolastico 2011- 2012- 2013. Il primo appuntamento prevede un dialogo-intervista all’interno della struttura con l’Anziano in modo molto amichevole, per capire il carattere e conoscere la sua storia di vita con gioie, dolori, vizi, virtù. In un momento successivo, a scuola, gli studenti impostano una relazione su quanto raccontato dall’Anziano ed elaborano una poesia od una fiaba che, in un secondo incontro verrà raccontata dallo studente e dedicata all’anziano. Tutte le interviste, le poesie e le fiabe, saranno rac- Incontri da favola, un momento colte e pubblicate in un libro che verrà presentato ufficialmente in una delle sedi dell’I.S.R.A.A.. Tale progetto prevede la partecipazione di 260 persone, 130 Anziani e 130 studenti, appartenenti ai seguenti istituti scolastici di Treviso: Ist. Canossiane, Ist. Duca degli Abruzzi, Ist. Paritario G.Mazzini e Scuola Media Statale Casteller di Paese. Ringraziamo tutti i partecipanti per la loro disponibilità e collaborazione, che ci auguriamo continui nel tempo. Associazione N. Mazzolà - Via Noalese, 40 – 31100 Treviso - Tel/fax 0422 300368 - cell. 349 8716603 Foto di gruppo con gli alunni della Scuola Media Statale Casteller di Paese (Tv) n°1 | maggio 2013 pag 25 I.S.R.A.A. “Il Posto della Memoria” APPUNTAMENTI Come illustrato a pagina 26 e 27 del Corriere dell’I.S.R.A.A. n. 3 Ottobre 2012, abbiamo concluso il corso di fotografia ed inizia la “MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE” dal titolo “IL POSTO DELLA MEMORIA” Un viaggio attraverso la fotografia per scoprire la nuova solidarietà fra le generazioni. Fotografie realizzate da gruppi di studenti volontari ed anziani ospiti dei Centri di Servizi per Anziani di varie strutture. Apertura mostra a Treviso presso la Loggia dei Cavalieri DOMENICA 21 aprile 2013 SABATO 11 maggio 2013 L’angolo della poesia NOSTALGIA Tu, che giocavi con i miei capelli E scherzavi con il mio Amore. Io, che sembravo un’Ortica Mi arresi alle tue Parole. Tu, come acqua Nemica Hai annegato il Futuro. Io, come Vento leggero Sono svanita tra le Ombre Di un Passato senza ritorno. g.f., 1990 Ospedale Ca’ Foncello Reparto Medicina Dal 22 aprile al 10 maggio Musei Civici Santa Caterina dal 5 al 25 giugno Provincia di Treviso dal 30 agosto al 15 settembre ISRAA nel mese di luglio (in programmazione presso ogni singola Residenza) Seguiranno le mostre di ODERZO le mostre di MONASTIER pag 26 n°1 | maggio 2013 I.S.R.A.A. “I VECCHI E I BAMBINI” ...si prendono per mano per raccontarsi e ascoltare Parafrasando al plurale il titolo di una canzone vecchia, ma ancora intatta nella sua bellezza, sono felice poter raccontare i due incontri che si sono svolti tra gli alunni delle due classi di prima elementare dell’istituto Canossiane con alcuni anziani ospiti della Residenza Città di Treviso. Incontri che l’associazione Perduta’mente aveva da tempo proposto e che è stata accolta subito con entusiasmo da parte delle insegnanti Patricia e Fabia oltre che dai genitori degli alunni, ma che solo con la volontà, la preparazione e la disponibilità da parte delle educatrici della residenza, è stato possibile realizzare. Nel corso del primo incontro del 14 febbraio, si è voluto raccontare il “mondo di una volta”, così tanto lontano e assolutamente sconosciuto da sembrare ai bambini quasi incredibile, a tratti anche fantasioso. Ognuno di loro ha portato con sé una domanda da porre “ai nonni” relativamente alla loro vita come bimbi e da adulti: com’erano le loro case, come si vestivano per andare a scuola, che mezzi usavano per muoversi, se e con cosa giocavano, che lavori facevano i loro genitori, e così via. Gli anziani, da parte loro, hanno dimostrato entusiasmo per l’incontro, felici di poter essere protagonisti nelle risposte, ricche di particolari, che hanno saputo dare. Il secondo incontro del 4 aprile, è stato invece organizzato come “mattinata di giochi” (fazzoletto/ bandiera e corsa dei sacchi), coinvolgendo attivamente bambini e nonni. Perduta’mente ha inserito da poco questo programma di incontri intergenerazionali, che sono da tempo portati avanti, con grande merito, dalle educatrici e da altre associazioni di volontariato presenti nelle strutture; per noi l’importante è aver iniziato e, soprattutto, avere il desiderio e la n°1 | maggio 2013 I.S.R.A.A. Istituto per Servizi di Ricovero Assistenza Anziani Il “mondo di una volta” convinzione del significato e della validità che ha ripristinare quel rapporto NONNI-BAMBINI così lasciato andare, visto come qualcosa di scarsa importanza, spesso perso. Personalmente ho vissuto dalla nascita con una nonna in casa, ho sempre giocato dai nonni, ho avuto l’aiuto dei nonni per mia figlia perché lavoravo, ho imparato molto e, attraverso i loro racconti, ho conosciuto e vissuto fantasticamente insieme le loro vite così infinitamente diverse dalla mia, dure, difficili e faticose, ma anche gioiose nella loro semplicità perché unite. Nel corso di un incontro presso l’istituto Menegazzi ho avuto modo di incontrare un signore di origini africane che ha riportato una frase della sua terra: “un vecchio che muore è una biblioteca che brucia”…niente di più vero se solo ci fermiamo a pensare quanto avrebbero da raccontare i nostri VECCHI che hanno vissuto il secolo più ricco di cambiamenti e innovazioni. Un grazie speciale a Erika, Rita, Laura e Alessandra, educatrici I.S.R.A.A. alle Ract Fanny Meneghini Perduta’mente pag 27 I.S.R.A.A. Alzheimer Caffè Proseguono gli appuntamenti dei Caffè Alzheimer, punti di incontro tra familiari ed esperti nel campo della cura alla persona con demenza. Per informazioni è possibile telefonare alla Linealzheimer al numero 335 8722870, al Centro Specialistico per le Demenze allo 0422 414 494, o all’associazione Perduta’Mente al numero 338 66 30827. TREVISO Associazione Pro-Senectute via Callalta 58A (ingresso vic. Sant’Osvaldo) dalle 17.30 alle 19.00 8 MAGGIO 2013 Usiamo bene le parole (Logopedista) 5 GIUGNO 2013 Il comportamento come espressione di un bisogno (Psicologo) 3 LUGLIO 2013 Dire, fare, sentire (Operatore socio-sanitario) PAESE Circolo Anziani DONNE, Villa Panizza viale Panizza 31-33 dalle 17.30 alle 19.00 20 MAGGIO 2013 La badante nella condivisione della cura (Psicologo) 17 GIUGNO 2013 Disfagia: mantenere il piacere della tavola in sicurezza (Logopedista) 15 LUGLIO 2013 Cosa possiamo fare insieme: dalla reminiscenza alla terapia con la bambola (Psicologo) I.S.R.A.A. Istituto per Servizi di Ricovero Assistenza Anziani ZERO BRANCO Centro Anziani e Pensionati via I° Maggio dalle 17.00 alle 18.30 13 MAGGIO 2013 Movimento e movimentazione dell’anziano nelle diverse fasi della malattia (Fisioterapista) 10 GIUGNO 2013 Il conversazionalismo: un modo originale di approcciarsi all’anziano malato (Logopedista) CASALE SUL SILE Centro Servizi C. Cosulich Via Bonisiolo 10 dalle 18.00 alle 19.30 28 MAGGIO 2013 Problemi sanitari e fragilità dell’anziano (Geriatra) 25 GIUGNO 2013 Guida ai servizi e alle pratiche burocratiche nell’assistenza al malato (Assistente sociale) 27 AGOSTO 2013 L’igiene orale del malato (Logopedista) MOTTA DI LIVENZA Cason degli Alpini via S. Pertini 37 dalle 17.30 alle 19.00 9 MAGGIO 2013 Conosciamo meglio la demenza (Geriatra) 13 GIUGNO 2013 Quando è utile la casa di riposo? (Responsabile Servizi alla Persona R.A.O.) 11 LUGLIO 2013 Esperienze e vissuti dei familiari (Psicologo) pag 28 n°1 | maggio 2013 I.S.R.A.A. LiberAmente Presso il Centro Specialistico Demenze è possibile consultare i testi di LiberAmente! LiberAmente è una biblioteca, costruita grazie al’impegno congiunto di I.S.R.A.A. e dell’Associazione Perduta’mente: offre una gamma di testi e DVD utili per acquisire conoscenze sull’invecchiamento sano e patologico (con un ampio spazio dedicato al tema delle demenze). È possibile avere in prestito testi e film, gratuitamente, per un periodo di un mese. I libri possono essere richiesti da familiari, ope- ratori, studenti e chiunque sia interessato a questo tema. Per farlo, è sufficiente recarsi al Centro Specialistico per le Demenze (CSD) o presso Perduta’mente negli orari di apertura: così facendo si potrà avere accesso a tutta la biblioteca, sfogliare i testi e scegliere ciò che più interessa. Per informazioni contattare il mumero 0422.414494 oppure il num 0422.414465 o inviare un e mail a [email protected] oppure a [email protected] Brevi recensioni di testi presenti in biblioteca AUTORE: CESTER A., DE VREESE L. P. TITOLO: L’ALTRO VOLTO DELLA DEMENZA EDITORE: Studio Vega ANNO: 2003 GENERE: Romanzo, Manuale AUTORE: SANDIAS M. TITOLO: SMARRIRSI. LA MENTE NEL LABIRINTO EDITORE: Armando ANNO: 2005 GENERE: Diario U Una moglie, un marito, r due figli, una nipotina: una famiglia. In essa si insinua, subdola, la malattia di Alzheimer. Questo libro segue la parabola della protagonista, che vive con la malattia, e documenta lo scorrere della vita tra le mura domestiche, dom la vita della famiglia unita. Un libro che testimonia speranza, amore, che insegna ad affrontare la sventura, accettando la vita umilmente nella realtà dei suoi giorni difficili, con animo generoso, a misura d’uomo. n°1 | maggio 2013 Questo è un libro che nasce dalle esperienze personali dei due autori, entrambi medici geriatri, ma uno dei due anche figlio caregiver, di una mamma affetta da demenza. L’intento degli autori è scrivere un qualche cosa di diverso, un qualche cosa che riguardasse l’altro volto della che d ll demenza, d h partisse dall’analisi delle loro frustrazioni, dalle loro paure, dalle loro esperienze professionali, ma sopratutto umane e che fosse più incline ad alcuni bisogni formativi del personale che opera con persone anziane affette da demenza o di chi vive o vivrà l’esperienza di vita con un malato di demenza. pag 29 Piccoli Centenari crescono I.S.R.A.A. Persone che arrivavano ai 100 anni sono sempre state presenti nella storia, tuttavia solo recentemente il loro numero e la loro percentuale sulla popolazione è arrivata a livelli piuttosto elevati.Questo piccolo spazio per offrire un piccolo riconoscimento ai nostri Ospiti che raggiungono e superano i 100 anni di vita. Residenza Zalivani La sig.ra Anna Stragapede nasce a Ruvo di Puglia in provincia di Bari nel 1909, maggiore di quattro sorelle, dopo la licenza media lavora come impiegata all’Istituto Centrale di Statistica di Roma, dove la famiglia era andata a vivere dopo il pensionamento del padre. Fino a 80 anni ha vissuto a Roma aiutata da una badante e si è trasferita a Treviso nel 1989 per ricongiungersi all’unica sorella vivente. Non si è mai sposata ma ricorda sempre con nostalgia il fidanzato Bruno: “il più bello e simpatico di Roma”. Aveva molti hobby e interessi tra i preferiti la pittura e la scrittura, ha pubblicato alcuni libri di poesia vincendo alcuni premi prestigiosi. Nel febbraio 2002 è entrata nella Residenza Rosa Zalivani. Le sue condizioni di salute sono discrete, cammina spostandosi con il suo deambulatore, non sente molto bene, ma sa farsi capire quando ha fame o desidera qualcosa. È stata festeggiata dal nipote Giacomo con tutta la famiglia, oltre che da tutta la Residenza Zalivani, Domenica 21 Aprile 2013, per festeggiare i suoi 104 anni. Residenza Menegazzi La sig.ra Stella Fontana martedì 5 febbraio 2013 ha festeggiato con grande gioia i suoi 100 anni attorniata dai figli, le nuore, i nipoti, i numerosi parenti e amici insieme agli altri anziani e operatori del nucleo Diamante. Stella è nata a Vittorio Veneto e a 22 anni si è sposata con Ferruccio Bastasi, si è trasferita a Venezia e ha avuto 3 figli maschi (G.Carlo, Armando e Alessandro). Stella è molto legata a Venezia e la porta nel cuore. E’ stata accolta al Menegazzi nel 2003. E’ una persona molto attiva, amante dell’allegra compagnia, dei fiori, della buona lettura, del cinema e televisione, della musica e del canto. Fa tuttora parte, con orgoglio, del Coro d’Istituto “Le voci allegre”e dice che il segreto per questo ambito traguardo è l’amore e la passione per la vita, saper affrontare i problemi che le si sono presentati con forza d’animo e coraggio. I suoi figli le sono stati di grande stimolo e aiuto. Casa Albergo Il sig. Furlan Giulio è nato a Cordinagno il 04/04/1913, si laurea a Padova in legge durante la seconda guerra mondiale. Parte per l’Africa pochi mesi dopo, con il grado di tenente, nel reparto dei carristi. Dopo la guerra trova lavoro a Treviso e nel 1951 si trasferisce a Roma presso il Ministero del Tesoro, con tutta la famiglia. Nel 1971 con l’avvento delle Regioni, chiede trasferimento a Treviso, anche per essere più vicino alla mamma anch’essa centenaria. Con la moglie Ada nel 2003 si ritira qui in Casa Albergo, conducendo una vita sempre attiva. Festeggiano i suoi 100 anni i nipoti Umberto, Daniela, Giulia, Giusi, Bruna, Maunel, tutti i parenti nonché il personale e i residenti di Casa Albergo. Ract La sig.ra Clementina Setti è nata a Modena. Il padre era un ufficiale dell’esercito che per motivi di lavoro si trasferiva spesso e per questo motivo ha vissuto in varie città come Bologna e Genova. Ha frequentato la scuola e un corso all’Accademia delle belle Arti. La signora ha molti interessi, alcuni dei quali ha mantenuto nel corso della sua vita, come la passione per la musica classica. Nonostante i 100 anni, Clementina ama molto leggere e si interessa anche di articoli di attualità, politica e satira. Sabato 6 aprile ha festeggiato questo invidiabile traguardo alla presenza di familiari, anziani, personale del nucleo e del nuovo Presidente Luigi Caldato. pag 30 n°1 | maggio 2013 I.S.R.A.A. NASCITE CENTENARI RESIDENZA ZALIVANI ALESSIA 25/10/2012 Mamma Paola Romano, operatrice Zalivani, con papà Luca e sorellina Elena VIRGINIA 25/12/2012 Peso kg 2,980 Nonna Lorena Biscaro, operatrice Zalivani, mamma Erika Papà Roberto e sorellina Ludovica GIOIA Carolina Conte - 22 Dicembre, 102 anni Stella Mattiazzo - 21 Febbraio, 100 anni Giuseppina Perer - 2 gennaio, 102 anni Cecilia Bigolin - 6 marzo, 100 anni Maria Lorenzon - 30 Marzo, 101 anni Anna Stragapede - 21 Aprile, 104 anni 21/02/2013 RACT Clorinda Volpato - 11 gennaio 2013, Peso Kg 3,100, cm. 51 Mamma Aleksandra, infermiera professionale Cooperativa Orchidea allo Zalivani, con papà Devid e nonna Donatella Lunghini di Casa Albergo ANDREA RESIDENZA ZALIVANI 100 anni, nucleo Ss Quaranta 1 Clementina Setti - 6 marzo 2013, 100 anni, nucleo S. Tommaso 18\12\2012 peso kg 4,100, cm 53 - Mamma Ketty Moro, operatrice Zalivani e papà Roberto ISTITUTO MENEGAZZI Elvira Vanin 31 marzo 2013, 103 anni, nucleo Corallo AMMINISTRAZIONE FRANCESCA 05/11/2012 Peso Kg. 3,290 - Papà Stefano Gemin, idraulico I.S.R.A.A., mamma Nicoletta e sorellina Maria GIULIA 15/04/2013 Peso kg. 3,650 - Mamma Elisa Schiavon, ufficio personale, papà Marco Giacon Servizio Economato e fratellino Alberto Come sempre, cogliamo l’occasione per ringraziare le Sorelle Francescane Missionarie del Sacro Cuore per il prezioso contributo che offrono quotidianamente agli Ospiti n°1 | maggio 2013 LAUREE Congratulazioni al neo Dottore in informatica Luca Palma da parte di tutta la famiglia dell’I.S.R.A.A. “Luca con il Presidente” pag 31 Tarassaco Primavera (margherita) Illustrazioni di Bruna Cazzaro