Da lunedì 11 a sabato 23 agosto: chiusura completa dei servizi Da lunedì 25 agosto riprende l’orario ordinario Sala di Lettura da Lunedì a Venerdì: 9.30 - 18.20 - Sabato: 9.30 - 12.50 Servizio Biblioteca, consultazione Gazzette Ufficiali e Microfilm da Lunedì a Venerdì: 9.30 - 18.15 - Sabato: 9.30 - 12.45 Consultazione Manoscritti, Libri Antichi e Rari Martedì e Giovedì: 9.30 - 13.30; 14.30 - 18.00; Mercoledì: 9.30 - 13.30 Sezione ragazzi - Multispazio - da Martedì a Sabato: 15.30 - 18.30 DAI QUADRI AI LIBRI La Belle Epoque continua in biblioteca, vi aspettiamo In copertina La Donna del Mare (particolare) Plinio Nomellini - 1910 Presidente Grazie al sostegno dell’Adriatica LNG sono stati restaurati oltre venti quadri, ma l’attività di conservazione dei nostri capolavori non può avere mai sosta, per cui speriamo che altri si aggiungano per aiutarci in questa indispensabile opera. Le iniziative per i giovani, rese possibili dalla Fondazione Carife, hanno avuto tanto successo che le rinnoveremo anche quest’anno; anche la Fondazione Banca del Monte di Rovigo ha sostenuto generosamente le attività svolte nel tentativo ben riuscito di avvicinare gli adolescenti non solo alla lettura, bensì al libro e alla biblioteca intesi come oggetto e luogo “amici” con il progetto Una biblioteca per giovani (lettori?). Xcorsi. Il convegno su Bruno Migliorini, per cui si veda quanto ne scrive autorevolmente in altra pagina il presidente dell’Accademia della Crusca, prof. Francesco Sabatini, è stato un evento di risonanza internazionale e gli atti che stiamo raccogliendo per la pubblicazione ne faranno fede; di ciò siamo grati agli organizzatori, ai relatori e ai sostenitori, in primis alla Regione del Veneto e alla locale BCC Padana Orientale S. Marco. Buon successo ha avuto anche l’iniziativa promossa da Unindustria e Provincia denominata Risvolti di copertina, con la presentazione, in quattro diverse serate, di autori molto noti che hanno brillantemente intrattenuto l’uditorio. Per iniziativa del Lions Club Rovigo, come casa editrice abbiamo pubblicato il volume Ieri, Oggi, Domani – Il Polesine in cammino, curato brillantemente da Dario C. Nicoli. In settembre, il 25 nel pomeriggio, avremo, infine, la presentazione, da parte dell’autore, di un libro su Aldo Moro; è una occasione importante, perché il lavoro è stato realizzato da Giovanni Galloni, molto vicino a Moro, anche nei periodi immediatamente precedenti la sua uccisione, e addentro alla vita del suo partito dopo il ritrovamento delle sue spoglie. Luigi Costato p Pinacoteca - presso PALAZZO ROVERELLA - Via Laurenti 8/10 - Rovigo - Tel. 0425.27991 Fino al 13 luglio: MOSTRA “LA BELLE EPOQUE” da Martedì a Venerdì: 9.00 - 19.00; Sabato 9.00 - 21.00; Domenica 9.00 - 20.00 ISSN 1121 - 8568 rari APERTO PER FERIE - ORARI ESTIVI DEI SERVIZI (30 GIUGNO - 9 AGOSTO 2008) Come di consueto, con i mesi più caldi la sede principale della biblioteca dell’Accademia adotta l’orario mattutino, mentre la sezione ragazzi-Multispazio posticipa gli orari pomeridiani, conferma l’apertura serale del giovedì e modifica l’apertura del sabato (mattina anziché pomeriggio). La chiusura è prevista nelle due settimane vicine a ferragosto. Da lunedì 30 giugno a sabato 9 agosto Servizio Biblioteca, consultazione Gazzette Ufficiali, Microfilm e Sala di Lettura da Lunedì a Sabato 9.00-13.30 Consultazione Manoscritti, Libri Antichi e Rari Martedì, Mercoledì e Giovedì: 9.00 - 13.30 Sezione ragazzi - Multispazio - (presso P.zza Garibaldi, 31 Tel. 0425.422160) da Martedì a Venerdì 16.00-19.00; Giovedì 21.00-23.00; Sabato 9.00-12.30 Quando questo editoriale sarà letto, la mostra sulla Belle Epoque sarà quasi conclusa – chiude infatti la sera del 13 luglio – con un successo senza precedenti in Polesine, e di questo ci compiacciamo, anche perché sembra che molti rodigini finalmente ci abbiano onorato con una loro visita. Altro motivo di soddisfazione è costituito dall’avvio da tempo atteso del restauro dei quattro arazzi della sala P. Oliva, visto che il primo è stato già prelevato dai restauratori intorno alla metà del mese di maggio; starà lontano circa un anno, e tornerà per prendere il posto di un altro, sicché in quattro anni si può contare di avere riportati allo splendore originario questi capolavori della fabbrica di arazzi Brussellese. È in gestazione la mostra pittorica del prossimo anno, che dovrebbe cominciare a metà gennaio, perché si è constatato che i visitatori, quando arriva il caldo, diminuiscono, non essendo Rovigo ancora una città turistica nel senso pieno del termine; tuttavia contiamo di affiancare all’esibizione dei capolavori della Pinacoteca nostra e del Seminario qualche mostra di autori contemporanei, al fine di rendere vivace il Roverella durante tutto l’anno. I tre quadri del grande pittore nostro concittadino, Mario Cavaglieri, sono finalmente e definitivamente approdati a casa nostra e saranno degnamente esposti in Pinacoteca. Il lavoro di catalogazione elettronica dei libri della biblioteca prosegue, grazie al perdurante sostegno della benemerita Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, così come procede la digitalizzazione di manoscritti e statuti, anche con il sostegno della Regione. Quanto alla cura del patrimonio edilizio, si avvicina la stesura definitiva del progetto del restauro del Palazzo accademico, redatto in modo da essere - si spera - favorevolmente accolto dalla Soprintendenza, dal Comune di Rovigo e dai Vigili del fuoco; per palazzo Oliva, si stanno esaminando le soluzioni possibili, qualcuna troppo fragorosamente finita sulle cronache locali, ma almeno su due di quelle occorrerà a breve prendere una posizione nel rispetto dell’interesse della città. residente Presidente dell'Accademia della Crusca TRIMESTRALE DEI CONCORDI DI ROVIGO - LUGLIO 2008 - ANNO XVII - n.3 - POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. – D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 2, DCB RO Negli anni postbellici la disciplina si moltiplica nelle nostre Università e quando appare, nel 1960, l'opera principe di Migliorini, la sua Storia della lingua italiana, ci si rende conto che c'è ormai, abbiamo costantemente aperta, sul nostro tavolo di studio, immancabile nei banchi delle aule di almeno venti nostre Università, l'opera che alimenta, consolida, innalza la coscienza linguistica, e quindi storica e civile, di migliaia di nostri studenti, in parte anche futuri insegnanti. E non basta. A Migliorini nel 1946 viene principalmente affidato (dal Governo militare alleato!) il compito di riprendere in mano le sorti dell'Ac- cademia della Crusca. In questa istituzione, dove Migliorini opera accanto a Pasquali, Barbi, Contini, e altri grandi nomi, prende nuovo vigore l'attività filologica (appaiono importanti edizioni di opere di Guicciardini, Boccaccio, Tasso e di testi documentari) e nasce, con l'appoggio decisivo di Giovanni Nencioni e di Carlo Alberto Mastrelli, il progetto gigantesco del Vocabolario storico italiano. Anche la Crusca ha davanti a sé, da allora, tutt'altro avvenire. Si comprenderà così perché, nell'atmosfera del convegno di Rovigo, l'inaugurazione di una piazza con il nome di "Bruno Migliorini - linguista - Rovigo 1896 - Firenze 1975" abbia fatto emergere, tolto il drappo tricolore, la figura di un padre della Patria. Francesco Sabatini O V ita dell’Istituto BRUNO MIGLIORINI: UN RODIGINO DA NOBEL Fosse stato un economista o un biologo o un chimico, Bruno Migliorini avrebbe dato ugualmente prova delle capacità straordinarie della sua mente, atta ad osservare con grande acume una straordinaria quantità di fenomeni, a interpretarli nella loro essenza, a ordinarli con metodo, a comporne e proporne con estrema chiarezza la spiegazione, anche in disegni di ampi confini. Avrebbe, chissà, meritato un Nobel in qualcuna di quelle scienze. Fu invece uno storico della lingua italiana: per questo, oltre che mettere a disposizione della linguistica italiana, che ne aveva un gran bisogno, quelle sue doti, è diventato un padre della Patria. È questo il concetto che si può ricavare da una serie di relazioni e interventi del convegno di Rovigo, a cominciare dalle parole di apertura del professor Fausto Merchiori, sindaco della città, e del professor Luigi Costato, presidente dell'Accademia dei Concordi, che ha organizzato e ospitato questa celebrazione. Concetto condiviso, ripreso, approfondito dagli studiosi venuti da molte parti d'Italia e da alcune città d'Europa. Per riflettere insieme sull'eredità ancora copiosa, fertilissima di questo grande linguista, che la provincia veneta ha dato, appunto, all'Italia e all'Europa. Migliorini nasce a Rovigo nel 1896, inizia i suoi studi di lingue moderne all'Università di Venezia: da qui passa repentinamente a vivere a Roma nel 1917, perché la sua famiglia è tra quelle che fuggono dal Veneto dopo il crollo del fronte italiano a Caporetto. La sua formazione culturale di base, nel campo delle scienze linguistiche e filosofiche, avviene ampiamente a Roma, a contatto con grandi maestri (ricordiamo almeno Ernesto Monaci e soprattutto Cesare De Lollis), in un ambiente dove la vita culturale e politica della nazione italiana sta attraversando una fase cruciale, che non risparmia traumi, ma certo accende gli animi, specialmente dei giovani. Anche da Roma Migliorini entra in contatto con correnti culturali estere, si apre, tra i pochissimi nel nostro Paese, alle grandi scuole del pensiero linguistico europeo: francesi, tedesche, svizzere, con i dovuti prolungamenti ad altre aree di primaria importanza (lo strutturalismo praghese). Compie la sua prima esperienza accademica a Friburgo in Svizzera nel 1936. Attinge alle sorgenti delle nuove scienze del linguaggio. Di orientamento sincronico, descrittivo, marcatamente funzionalista. Ma ha dentro di sé, potentissimo, il senso, tutto italiano, della storia e della culturalità sociale della lingua. È in lui, infatti, che s'incarna pienamente per la prima volta il soggetto disciplinare tanto atteso: la storia della lingua italiana. Un soggetto tanto immanente nella storia culturale del nostro Paese, nell'opera di generazioni e generazioni di scrittori, pensatori, scienziati, filosofi (da Dante a Machiavelli a Galileo a Vico a Foscolo a Leopardi a Manzoni a Gramsci), quanto assente nella mappa disciplinare ufficiale delle nostre Università: fino all'apparire della prima cattedra che prende quel nome, a Firenze, nel 1938, e viene affidata a Bruno Migliorini. Non è un traguardo. È un punto di partenza. L'insegnamento viene duplicato l'anno dopo a Roma, con la cattedra di Alfredo Schiaffini. Intanto Migliorini fonda a Firenze, con Giacomo Devoto, la rivista "Lingua nostra", palestra di pensiero per un'intera nuova generazione di linguisti, soprattutto sensibili al gran tema dell'italiano contemporaneo. Migliorini inaugura la linguistica italiana contemporaneistica, ma cova il grandissimo disegno di una vera, prima, ampia ricostruzione storica della formazione e dell'affermazione della nostra lingua. Sopraggiunge la tempesta del secondo conflitto mondiale, ma sono già nate le nuove schiere di storici della nostra lingua, anche se qualcuno è sbattuto sui fronti di guerra o addirittura in prigionia (Folena; Castellani torna dal fronte orientale con l'esercito polacco). Autorizzazione Tribunale di Rovigo N° 3766 10/92 R.Stampa Proprietario/Editore: Fondazione Concordi ONLUS Direttore: Ennio Raimondi Direttore responsabile: Anna De Pascalis Realizzazione grafica: Nicola Artosi Stampa: Europrint - Rovigo STORIE PER TUTTE LE STAGIONI - LETTURE AL CHIAR DI LUNA Tre serate per tre letture animate sotto il cielo d’estate! Anche quest’estate, per il secondo anno, torneranno le “Letture al chiar di luna”, tre appuntamenti per i più piccoli, che si ritroveranno nell’ormai familiare spazio del cortile di Palazzo Nagliati. Il ciclo di letture, iniziato ad aprile con “I colori della primavera”, proseguirà con i racconti estivi, animati di personaggi marini, paesaggi assolati e castelli di sabbia. La prima serata sarà dedicata ai bambini più piccoli, con storie brevi e ricche di immagini. Gli appuntamenti successivi coinvolgeranno i bambini a partire dai sei anni, per i quali saranno previsti anche dei brevi laboratori ad hoc. Il ciclo “stagionale” delle letture animate proseguirà poi in autunno con le “Storie sotto l’albero”. PROGRAMMA Giovedì 3 luglio ore 21,15 (per i più piccini!) Giovedì 24 luglio ore 21,15 (a partire dai 6 anni) Giovedì 7 agosto ore 21,15 (a partire dai 6 anni) b CONCORDI - Luglio 2008 - Anno XVII - n.3 TRIMESTRALE DEI CONCORDI DI ROVIGO Piazza Vittorio Emanuele II, 14 - Rovigo Tel. 0425.27991 - Fax 0425.27993 - E-mail: [email protected] - Web: www.concordi.it UN LIBRO RINFRESCA LA MENTE: 100 LIBRI PER L’ESTATE Gli acquisti continuano sostanziosi, grazie soprattutto al cospicuo contributo della Fondazione Cariparo, che sostiene la biblioteca dell'Accademia in un programma triennale di incremento delle raccolte. Considerato che l'estate, con le vacanze e il maggior tempo libero, induce alla lettura, abbiamo previsto un aumento delle proposte in vetrina. Un libro rinfresca la mente: cento libri per l'estate è il titolo della nostra iniziativa che prevede altrettante novità librarie disponibili per il prestito, esposte in varie tranche, in media ogni quindici giorni. L'elenco dei testi sarà disponibile sul sito e inviato, via mail, agli iscritti alla biblioteca che abbiano lasciato, al momento della registrazione dati, il proprio indirizzo di posta elettronica. Tanti i titoli nella narrativa, dal vendutissimo "Firmino" al best seller di Patricia Cornwell, dal legal thriller di John Grisham alle sempre richieste Danielle Steel e Barbara Bradford Taylor. Tra gli italiani Giorgio Faletti, Dario Fo, l'immancabile Andrea Camilleri, Andrea De Carlo. Ricca di nomi importanti anche la saggistica, dall'atteso libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, seguito del fortunato "La casta", agli aneddoti di Maurizio Ferraris, docente di filosofia teoretica, alle prese con i paradossi della vita quotidiana, dall'analisi del giornalista statunitense Alan Weisman sull'impatto umano sulla Terra alla storia del torneo delle Sei nazioni, per gli appassionati del rugby. iblioteca b ULTIMI GIORNI PER “LA BELLE EPOQUE” Nello spazio espositivo del servizio reference, fino a metà luglio la biblioteca propone ai lettori una selezione di testi per integrare od approfondire la mostra di Palazzo Roverella. Nella vetrina, una ricca serie di proposte di lettura che vanno dall’arte alla sociologia, dalla politica all’architettura di quegli anni in cui il gusto andava evolvendosi verso la “modernità”, incontro ad un progetto estetico dove la donna, quale interprete della moda, era centrale e dove la parola d’ordine delle fiorenti avanguardie culturali era trasgredire, contro l’ordine borghese dominante. La bibliografia e alcune immagini della vetrina sono disponibili sul sito alla pagina www.concordi.it/biblioteca/belleepoque.htm Tra i testi esposti si segnala, per la sua particolarità, “Storia e arte in cucina. Cento menù della collezione Simeon e cento ricette della Belle époque rivisitati per la tavola del duemila” (ed. Piccin). L’Archivio civico di Torino, depositario di fondi fondamentali per la storia della città, è custode di un importante raccolta di memorie subalpine, frutto di lunghe ricerche e ritrovamenti di due bibliofili e appassionati collezionisti, Vincenzo Armando e Silvio Simeon. Simeon era più giovane di ventisei anni rispetto all’amico e, alla morte di questo, nel 1928, per gratitudine, ricordo e, soprattutto, per il desiderio di evitarne la dispersione, acquistò dalla sorella dello scomparso la collezione “torinese”. Si trattava di un patrimonio immenso costituito, oltre che da libri e opuscoli, da guide, giornali, almanacchi e da una preziosissima miscellanea di ritagli, locandine, biglietti e liste di pranzi. Portando avanti l’opera del maestro Armando, Simeon continuò per anni, con amore e competenza, a ricercare per soffitte, mercatini, antiquari, rigattieri. La magica atmosfera di fine Ottocento si ritrova oggi, grazie a questa raccolta, anche nel menù, specchio del gusto di un’epoca: “il suo messaggio iconografico e verbale riesce con invidiabile disinvoltura a legare la materialità delle vivande con la spiritualità dell’occasione a cui il banchetto è destinato, evocandone tutte le diverse motivazioni con tratti originali e sintetici”. Nel lavoro delle due autrici del libro, Maria Luisa Moncassoli Tibone e Anna Bona, i cento cartoncini - talvolta semplici, macchiati o sbiaditi, talvolta estremamente raffinati selezionati dalla più ampia collezione sopra citata, sono un punto di partenza per un più ampio viaggio nella storia, arte e costume. Ognuno di loro serve infatti ad illustrare una delle famose ricette del più grande maestro della cultura della cucina italiana, Pellegrino Artusi, abbinata, a sua volta, ad un adattamento della stessa ai tempi moderni. Il tutto unito ad una serie di suggerimenti di “bon ton”, per comporre un pranzo anche veloce ma di classe. Un testo utile non solo per gli storici ma anche per tutti coloro che desiderino, ispirati dalle magiche atmosfere della Belle Epoque, riscoprire il piacere di ricevere in casa, per rendere un’occasione conviviale indimenticabile. I nfo p inacoteca DALLA FRANCIA TRE DIPINTI DEL PITTORE RODIGINO MARIO CAVAGLIERI Come annunciato nell’editoriale, dopo dieci anni di ritardi e complesse pratiche burocratiche di cui puntualmente abbiamo riferito, finalmente tre magnifiche tele del pittore rodigino Mario Cavaglieri arricchiranno il patrimonio artistico della nostra Pinacoteca. Madame Andrée Derain aveva disposto nel suo testamento che alcune opere del padre adottivo, Mario Cavaglieri, venissero donate a Rovigo e Piacenza, città alle quali il pittore era sempre rimasto profondamente legato. Nel lascito Andrée Derain, eseguendo la volontà del padre, aveva disposto che “un autoritratto e due quadri scelti dalla signora Vareilles” fossero destinati all’Accademia dei Concordi. I tre quadri, tutti e tre carissimi al Cavaglieri che li aveva conservati nella propria dimora di Peyloubère, testimoniano le varie fasi della produzione artistica del pittore rodigino. Il primo dipinto è un prezioso autoritratto giovanile del 1903 intitolato dall’artista stesso “Arriva bene a sedici anni”; si tratta di un raffinato olio su cartone di carattere intimista dove, su uno sfondo grigio-verde, il giovane autore si ritrae con p inacoteca Assessore alla Cultura della Provincia di Rovigo I TESORI RESTAURATI DELL’ACCADEMIA DEI CONCORDI E DEL SEMINARIO VESCOVILE La collaborazione avviata a giugno dello scorso anno tra l’Accademia e la società Adriatic LNG, importante multinazionale presente nel nostro territorio, ha portato al restauro di ben trentasei dipinti di proprietà della Concordiana e del Seminario Vescovile di Rovigo. La presentazione di queste opere alla stampa è stata una privilegiata occasione per ammirare capolavori di Pietro Vecchia, Sebastiano Bombelli, Jacopo Tintoretto, Domenico Guardi, Antonio Molinari, Sebastiano Mazzoni, Mattia Bortoloni, Bernardo Strozzi, finalmente recuperati. Un gruppo significativo di capolavori d’arte veneta dal XVI al XIX secolo a cui si aggiungono alcune preziose tavole fiamminghe, tra le quali spiccano il Buon pastore di Jan Mostaert e Il compianto di Cristo di scuola tedesca del XV secolo. Gli interventi conservativi, effettuati sotto la attenta e vigile direzione della competente Soprintendenza per il patrimonio storico-artistico del Veneto, hanno permesso la rilettura di alcune opere, anche grazie ad indagini diagnostiche preliminari. Le opere recuperate, oltre al contributo offerto alla salvaguardia del prezioso patrimonio della Pinacoteca, concorreranno ad accrescere la fama del capoluogo polesano e potranno ora essere prestate e ammirate anche in mostre di livello internazionale. La presentazione alla stampa dei capolavori restaurati si è conclusa con l’intervento, autorevole e significativo, di Scott Miller, Managing Director di Adriatic LNG, che ha ribadito l’intenzione della multinazionale di continuare ad investire “sulla cultura e sulla tutela ambientale, oltre che sull’educazione dei giovani” del Polesine. iblioteca lo sguardo posato nell’atto di voltarsi verso lo spettatore. La seconda tela pervenuta, “Costume veneziano” datata 1924, si iscrive nella tradizione della grande ritrattistica veneta del XVIII secolo: il Maestro infatti ritrae un nobile discendente della famiglia veneziana dei Morosini in un sontuoso abito da procuratore. Il dipinto è dominato dall’esuberanza decorativa e cromatica tipica dell’artista,che mostra il procuratore in posa in una camera impreziosita da ricchi arredi stile Luigi XV. La terza opera è un ritratto dell’amatissima moglie Juliette, raffigurata frontalmente con una vistosa sciarpa rossa contro uno sfondo di boiserie; quest’opera, eseguita durante la permanenza francese, doveva essere particolarmente cara all’artista in quanto compare anche nel dipinto “Il salotto del sole a Peyloubère” datato 1929. Questi tre quadri di Cavaglieri vanno ad aggiungersi ai quattro già in possesso dell’Accademia, (Giovane pastorello in Carnia, 1904; Sul cavalcavia, 1911; Giulietta, 1913; Palazzo della Mercanzia a Bologna, 1943) così da tratteggiare una vera e propria antologia pittorica dell’artista dalla prima giovinezza alla maturità. Terminata la mostra “Belle Epoque”, i dipinti saranno esposti, in una sala appositamente allestita, nella nuova e prestigiosa sede della Pinacoteca di Palazzo Roverella, di fronte al Diorama di Giovanni Biasin. CINQUE ANNI DI SISTEMA MUSEALE PROVINCIALE Si celebrano, nel corso del 2008, i primi cinque anni di attività del Sistema Museale Provinciale, la rete di coordinamento dei musei del Polesine voluta dalla Provincia di Rovigo, che nel 2003 invitò gli Enti Locali, la Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto e i privati titolari di musei, regolarmente funzionanti e aperti al pubblico, ad aderire a questa iniziativa. L’idea di attivare il Sistema Museale nacque dalla volontà di far conoscere, valorizzare, qualificare e promuovere i beni storici, artistici e naturali di una realtà culturalmente ricca e differenziata, che da un sistema territoriale integrato ha tratto e sta traendo notevoli vantaggi. La rete che si è creata, grazie alla fattiva collaborazione dei direttori responsabili delle diverse realtà museali, ha sollecitato una programmazione di attività didattiche e promozionali che hanno fatto crescere e conoscere il nostro territorio polesano con le proprie ricchezze. Il Sistema Museale resta aperto alle adesioni di altri Comuni e di altri Enti che arrivassero, in un secondo momento, a possedere i cosiddetti “requisiti minimi” previsti dalle normative nazionali e regionali. L’impegno della Provincia di Rovigo e dei 20 Musei aderenti al Sistema Museale è ora quello di consolidare e sviluppare quanto di positivo fin qui sperimentato; per questo motivo e per consentire un dialogo più forte tra territorio e musei è stata sottoscritta una convenzione tra Accademia dei Concordi e Provincia per il trasferimento dell’Ufficio del Sistema Museale presso Palazzo Roverella a Rovigo. Tutto questo naturalmente grazie anche all’accordo ed alla collaborazione con il Comune di Rovigo, proprietario di Palazzo Roverella. L’auspicio è che questa nuova collocazione possa dare maggiore visibilità al nostro sistema museale, accompagnando i musei in un percorso di crescita in termini di offerta culturale e turistica. Laura Negri Nel cortile di Palazzo Nagliati Multispazio - Sezione Ragazzi della Biblioteca dell’Accademia dei Concordi P.zza Garibaldi, 31 (di fronte al Teatro Sociale)