Da lunedì 11 a sabato 23 agosto: chiusura completa dei servizi
Da lunedì 25 agosto riprende l’orario ordinario
Sala di Lettura da Lunedì a Venerdì: 9.30 - 18.20 - Sabato: 9.30 - 12.50
Servizio Biblioteca, consultazione Gazzette Ufficiali e Microfilm
da Lunedì a Venerdì: 9.30 - 18.15 - Sabato: 9.30 - 12.45
Consultazione Manoscritti, Libri Antichi e Rari
Martedì e Giovedì: 9.30 - 13.30; 14.30 - 18.00; Mercoledì: 9.30 - 13.30
Sezione ragazzi - Multispazio - da Martedì a Sabato: 15.30 - 18.30
DAI QUADRI
AI LIBRI
La Belle Epoque
continua in biblioteca,
vi aspettiamo
In copertina
La Donna del Mare (particolare)
Plinio Nomellini - 1910
Presidente
Grazie al sostegno dell’Adriatica LNG sono stati restaurati oltre venti quadri, ma
l’attività di conservazione dei nostri capolavori non può avere mai sosta, per cui
speriamo che altri si aggiungano per aiutarci in questa indispensabile opera.
Le iniziative per i giovani, rese possibili dalla Fondazione Carife, hanno avuto tanto
successo che le rinnoveremo anche quest’anno; anche la Fondazione Banca del Monte di
Rovigo ha sostenuto generosamente le attività svolte nel tentativo ben riuscito di avvicinare gli adolescenti non solo alla lettura, bensì al libro e alla biblioteca intesi come
oggetto e luogo “amici” con il progetto Una biblioteca per giovani (lettori?). Xcorsi.
Il convegno su Bruno Migliorini, per cui si veda quanto ne scrive autorevolmente in altra
pagina il presidente dell’Accademia della Crusca, prof. Francesco Sabatini, è stato un
evento di risonanza internazionale e gli atti che stiamo raccogliendo per la pubblicazione ne faranno fede; di ciò siamo grati agli organizzatori, ai relatori e ai sostenitori,
in primis alla Regione del Veneto e alla locale BCC Padana Orientale S. Marco.
Buon successo ha avuto anche l’iniziativa promossa da Unindustria e Provincia
denominata Risvolti di copertina, con la presentazione, in quattro diverse serate, di
autori molto noti che hanno brillantemente intrattenuto l’uditorio.
Per iniziativa del Lions Club Rovigo, come casa editrice abbiamo pubblicato il volume
Ieri, Oggi, Domani – Il Polesine in cammino, curato brillantemente da Dario C. Nicoli.
In settembre, il 25 nel pomeriggio, avremo, infine, la presentazione, da parte
dell’autore, di un libro su Aldo Moro; è una occasione importante, perché il lavoro è
stato realizzato da Giovanni Galloni, molto vicino a Moro, anche nei periodi
immediatamente precedenti la sua uccisione, e addentro alla vita del suo partito
dopo il ritrovamento delle sue spoglie.
Luigi Costato
p
Pinacoteca - presso PALAZZO ROVERELLA - Via Laurenti 8/10 - Rovigo - Tel. 0425.27991
Fino al 13 luglio: MOSTRA “LA BELLE EPOQUE”
da Martedì a Venerdì: 9.00 - 19.00; Sabato 9.00 - 21.00; Domenica 9.00 - 20.00
ISSN 1121 - 8568
rari
APERTO PER FERIE - ORARI ESTIVI DEI SERVIZI (30 GIUGNO - 9 AGOSTO 2008)
Come di consueto, con i mesi più caldi la sede principale della biblioteca dell’Accademia
adotta l’orario mattutino, mentre la sezione ragazzi-Multispazio posticipa gli orari
pomeridiani, conferma l’apertura serale del giovedì e modifica l’apertura del sabato (mattina anziché pomeriggio). La chiusura è prevista nelle due settimane vicine a ferragosto.
Da lunedì 30 giugno a sabato 9 agosto
Servizio Biblioteca, consultazione Gazzette Ufficiali, Microfilm e Sala di Lettura
da Lunedì a Sabato 9.00-13.30
Consultazione Manoscritti, Libri Antichi e Rari Martedì, Mercoledì e Giovedì: 9.00 - 13.30
Sezione ragazzi - Multispazio - (presso P.zza Garibaldi, 31 Tel. 0425.422160)
da Martedì a Venerdì 16.00-19.00; Giovedì 21.00-23.00; Sabato 9.00-12.30
Quando questo editoriale sarà letto, la mostra sulla Belle
Epoque sarà quasi conclusa – chiude infatti la sera del 13
luglio – con un successo senza precedenti in Polesine, e di
questo ci compiacciamo, anche perché sembra che molti
rodigini finalmente ci abbiano onorato con una loro visita.
Altro motivo di soddisfazione è costituito dall’avvio da
tempo atteso del restauro dei quattro arazzi della sala P.
Oliva, visto che il primo è stato già prelevato dai
restauratori intorno alla metà del mese di maggio; starà
lontano circa un anno, e tornerà per prendere il posto di un
altro, sicché in quattro anni si può contare di avere
riportati allo splendore originario questi capolavori della fabbrica di arazzi Brussellese.
È in gestazione la mostra pittorica del prossimo anno, che dovrebbe cominciare a metà
gennaio, perché si è constatato che i visitatori, quando arriva il caldo, diminuiscono,
non essendo Rovigo ancora una città turistica nel senso pieno del termine; tuttavia
contiamo di affiancare all’esibizione dei capolavori della Pinacoteca nostra e del
Seminario qualche mostra di autori contemporanei, al fine di rendere vivace il Roverella
durante tutto l’anno.
I tre quadri del grande pittore nostro concittadino, Mario Cavaglieri, sono finalmente e
definitivamente approdati a casa nostra e saranno degnamente esposti in Pinacoteca.
Il lavoro di catalogazione elettronica dei libri della biblioteca prosegue, grazie al
perdurante sostegno della benemerita Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e
Rovigo, così come procede la digitalizzazione di manoscritti e statuti, anche con il
sostegno della Regione.
Quanto alla cura del patrimonio edilizio, si avvicina la stesura definitiva del progetto del
restauro del Palazzo accademico, redatto in modo da essere - si spera - favorevolmente
accolto dalla Soprintendenza, dal Comune di Rovigo e dai Vigili del fuoco; per palazzo
Oliva, si stanno esaminando le soluzioni possibili, qualcuna troppo fragorosamente finita
sulle cronache locali, ma almeno su due di quelle occorrerà a breve prendere una
posizione nel rispetto dell’interesse della città.
residente
Presidente dell'Accademia della Crusca
TRIMESTRALE DEI CONCORDI DI ROVIGO - LUGLIO 2008 - ANNO XVII - n.3 - POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. – D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 2, DCB RO
Negli anni postbellici
la disciplina si moltiplica nelle nostre
Università e quando
appare, nel 1960,
l'opera principe di Migliorini, la sua Storia
della lingua italiana,
ci si rende conto che
c'è ormai, abbiamo
costantemente aperta, sul nostro tavolo
di studio, immancabile nei banchi delle
aule di almeno venti
nostre Università, l'opera che alimenta,
consolida, innalza la
coscienza linguistica,
e quindi storica e civile, di migliaia di nostri studenti, in parte anche futuri insegnanti. E non basta. A Migliorini
nel 1946 viene principalmente affidato (dal Governo militare alleato!) il compito di
riprendere in mano le sorti dell'Ac- cademia della Crusca. In questa istituzione, dove Migliorini
opera accanto a Pasquali, Barbi, Contini, e altri grandi nomi, prende nuovo vigore l'attività
filologica (appaiono importanti edizioni di opere di Guicciardini, Boccaccio, Tasso e di testi
documentari) e nasce, con l'appoggio decisivo di Giovanni Nencioni e di Carlo Alberto
Mastrelli, il progetto gigantesco del Vocabolario storico italiano. Anche la Crusca ha davanti
a sé, da allora, tutt'altro avvenire. Si comprenderà così perché, nell'atmosfera del convegno
di Rovigo, l'inaugurazione di una piazza con il nome di "Bruno Migliorini - linguista - Rovigo
1896 - Firenze 1975" abbia fatto emergere, tolto il drappo tricolore, la figura di un padre della
Patria.
Francesco Sabatini
O
V
ita dell’Istituto
BRUNO MIGLIORINI: UN RODIGINO DA NOBEL
Fosse stato un economista o un biologo o un chimico, Bruno Migliorini avrebbe dato
ugualmente prova delle capacità straordinarie della sua mente, atta ad osservare con
grande acume una straordinaria quantità di fenomeni, a interpretarli nella loro essenza,
a ordinarli con metodo, a comporne e proporne con estrema chiarezza la spiegazione,
anche in disegni di ampi confini. Avrebbe, chissà, meritato un Nobel in qualcuna di quelle
scienze. Fu invece uno storico della lingua italiana: per questo, oltre che mettere a
disposizione della linguistica italiana, che ne aveva un gran bisogno, quelle sue doti, è
diventato un padre della Patria. È questo il concetto che si può ricavare da una serie di
relazioni e interventi del convegno di Rovigo, a cominciare
dalle parole di apertura del
professor Fausto Merchiori,
sindaco della città, e del professor Luigi Costato, presidente
dell'Accademia dei Concordi,
che ha organizzato e ospitato
questa celebrazione. Concetto
condiviso, ripreso, approfondito dagli studiosi venuti da
molte parti d'Italia e da alcune
città d'Europa. Per riflettere
insieme sull'eredità ancora
copiosa, fertilissima di questo
grande linguista, che la provincia veneta ha dato, appunto, all'Italia e all'Europa. Migliorini nasce a Rovigo nel 1896,
inizia i suoi studi di lingue moderne all'Università di Venezia: da qui passa repentinamente a vivere a Roma nel 1917, perché la sua famiglia è tra quelle che fuggono dal
Veneto dopo il crollo del fronte italiano a Caporetto. La sua formazione culturale di base,
nel campo delle scienze linguistiche e filosofiche, avviene ampiamente a Roma, a
contatto con grandi maestri (ricordiamo almeno Ernesto Monaci e soprattutto Cesare De
Lollis), in un ambiente dove la vita culturale e politica della nazione italiana sta
attraversando una fase cruciale, che non risparmia traumi, ma certo accende gli animi,
specialmente dei giovani. Anche da Roma Migliorini entra in contatto con correnti
culturali estere, si apre, tra i pochissimi nel nostro Paese, alle grandi scuole del pensiero
linguistico europeo: francesi, tedesche, svizzere, con i dovuti prolungamenti ad altre
aree di primaria importanza (lo strutturalismo praghese). Compie la sua prima esperienza
accademica a Friburgo in Svizzera nel 1936. Attinge alle sorgenti delle nuove scienze del
linguaggio. Di orientamento sincronico, descrittivo, marcatamente funzionalista. Ma ha
dentro di sé, potentissimo, il senso, tutto italiano, della storia e della culturalità sociale
della lingua. È in lui, infatti, che s'incarna pienamente per la prima volta il soggetto
disciplinare tanto atteso: la storia della lingua italiana. Un soggetto tanto immanente
nella storia culturale del nostro Paese, nell'opera di generazioni e generazioni di scrittori,
pensatori, scienziati, filosofi (da Dante a Machiavelli a Galileo a Vico a Foscolo a Leopardi
a Manzoni a Gramsci), quanto assente nella mappa disciplinare ufficiale delle nostre
Università: fino all'apparire della prima cattedra che prende quel nome, a Firenze, nel
1938, e viene affidata a Bruno Migliorini. Non è un traguardo. È un punto di partenza.
L'insegnamento viene duplicato l'anno dopo a Roma, con la cattedra di Alfredo Schiaffini.
Intanto Migliorini fonda a Firenze, con Giacomo Devoto, la rivista "Lingua nostra",
palestra di pensiero per un'intera nuova generazione di linguisti, soprattutto sensibili al
gran tema dell'italiano contemporaneo. Migliorini inaugura la linguistica italiana
contemporaneistica, ma cova il grandissimo disegno di una vera, prima, ampia ricostruzione storica della formazione e dell'affermazione della nostra lingua. Sopraggiunge la
tempesta del secondo conflitto mondiale, ma sono già nate le nuove schiere di storici
della nostra lingua, anche se qualcuno è sbattuto sui fronti di guerra o addirittura in
prigionia (Folena; Castellani torna dal fronte orientale con l'esercito polacco).
Autorizzazione Tribunale di Rovigo N° 3766 10/92 R.Stampa
Proprietario/Editore: Fondazione Concordi ONLUS
Direttore: Ennio Raimondi
Direttore responsabile: Anna De Pascalis
Realizzazione grafica: Nicola Artosi
Stampa: Europrint - Rovigo
STORIE PER TUTTE LE STAGIONI - LETTURE AL CHIAR DI LUNA
Tre serate per tre letture animate sotto il cielo d’estate!
Anche quest’estate, per il secondo
anno, torneranno le “Letture al chiar di
luna”, tre appuntamenti per i più
piccoli, che si ritroveranno nell’ormai
familiare spazio del cortile di Palazzo
Nagliati.
Il ciclo di letture, iniziato ad aprile con
“I colori della primavera”, proseguirà
con i racconti estivi, animati di personaggi marini, paesaggi assolati e castelli di sabbia. La prima serata sarà dedicata ai
bambini più piccoli, con storie brevi e ricche di immagini.
Gli appuntamenti successivi coinvolgeranno i bambini a partire dai sei anni, per i quali
saranno previsti anche dei brevi laboratori ad hoc. Il ciclo “stagionale” delle letture
animate proseguirà poi in autunno con le “Storie sotto l’albero”.
PROGRAMMA
Giovedì 3 luglio ore 21,15
(per i più piccini!)
Giovedì 24 luglio ore 21,15
(a partire dai 6 anni)
Giovedì 7 agosto ore 21,15
(a partire dai 6 anni)
b
CONCORDI - Luglio 2008 - Anno XVII - n.3
TRIMESTRALE DEI CONCORDI DI ROVIGO
Piazza Vittorio Emanuele II, 14 - Rovigo
Tel. 0425.27991 - Fax 0425.27993 - E-mail: [email protected] - Web: www.concordi.it
UN LIBRO RINFRESCA LA MENTE: 100 LIBRI PER L’ESTATE
Gli acquisti continuano sostanziosi, grazie soprattutto al cospicuo contributo della
Fondazione Cariparo, che sostiene la biblioteca dell'Accademia in un programma
triennale di incremento delle raccolte. Considerato che l'estate, con le vacanze e il
maggior tempo libero, induce alla lettura, abbiamo previsto un aumento delle proposte
in vetrina. Un libro rinfresca la mente: cento libri per l'estate è il titolo della nostra
iniziativa che prevede altrettante novità librarie disponibili per il prestito, esposte in
varie tranche, in media ogni quindici giorni. L'elenco dei testi sarà disponibile sul sito e
inviato, via mail, agli iscritti alla biblioteca che abbiano lasciato, al momento della
registrazione dati, il proprio indirizzo di posta elettronica.
Tanti i titoli nella narrativa, dal vendutissimo "Firmino" al best seller di Patricia
Cornwell, dal legal thriller di John Grisham alle sempre richieste Danielle Steel e
Barbara Bradford Taylor. Tra gli italiani Giorgio Faletti, Dario Fo, l'immancabile Andrea
Camilleri, Andrea De Carlo. Ricca di nomi importanti anche la saggistica, dall'atteso libro
di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, seguito del fortunato "La casta", agli aneddoti di
Maurizio Ferraris, docente di filosofia teoretica, alle prese con i paradossi della vita
quotidiana, dall'analisi del giornalista statunitense Alan Weisman sull'impatto umano
sulla Terra alla storia del torneo delle Sei nazioni, per gli appassionati del rugby.
iblioteca
b
ULTIMI GIORNI PER “LA BELLE EPOQUE”
Nello spazio espositivo del servizio reference, fino a
metà luglio la biblioteca propone ai lettori una
selezione di testi per integrare od approfondire la
mostra di Palazzo Roverella. Nella vetrina, una ricca
serie di proposte di lettura che vanno dall’arte alla
sociologia, dalla politica all’architettura di quegli
anni in cui il gusto andava evolvendosi verso la
“modernità”, incontro ad un progetto estetico dove
la donna, quale interprete della moda, era centrale
e dove la parola d’ordine delle fiorenti avanguardie
culturali era trasgredire, contro l’ordine borghese
dominante. La bibliografia e alcune immagini della
vetrina sono disponibili sul sito alla pagina
www.concordi.it/biblioteca/belleepoque.htm
Tra i testi esposti si segnala, per la sua particolarità,
“Storia e arte in cucina. Cento menù della collezione
Simeon e cento ricette della Belle époque rivisitati
per la tavola del duemila” (ed. Piccin). L’Archivio
civico di Torino, depositario di fondi fondamentali per la storia della città, è custode di un
importante raccolta di memorie subalpine, frutto di lunghe ricerche e ritrovamenti di due
bibliofili e appassionati collezionisti, Vincenzo Armando e Silvio Simeon. Simeon era più
giovane di ventisei anni rispetto all’amico e, alla morte di questo, nel 1928, per gratitudine,
ricordo e, soprattutto, per il desiderio di evitarne la dispersione, acquistò dalla sorella dello
scomparso la collezione “torinese”. Si trattava di un patrimonio immenso costituito, oltre
che da libri e opuscoli, da guide, giornali, almanacchi e da una preziosissima miscellanea di
ritagli, locandine, biglietti e liste di pranzi. Portando avanti l’opera del maestro Armando,
Simeon continuò per anni, con amore e competenza, a ricercare per soffitte, mercatini,
antiquari, rigattieri. La magica atmosfera di fine Ottocento si ritrova oggi, grazie a questa
raccolta, anche nel menù, specchio del gusto di un’epoca: “il suo messaggio iconografico e
verbale riesce con invidiabile disinvoltura a legare la materialità delle vivande con la
spiritualità dell’occasione a cui il banchetto è destinato, evocandone tutte le diverse
motivazioni con tratti originali e sintetici”.
Nel lavoro delle due autrici del libro, Maria Luisa Moncassoli Tibone e Anna Bona, i cento
cartoncini - talvolta semplici, macchiati o sbiaditi, talvolta estremamente raffinati selezionati dalla più ampia collezione sopra citata, sono un punto di partenza per un più
ampio viaggio nella storia, arte e costume. Ognuno di loro serve infatti ad illustrare una
delle famose ricette del più grande maestro della cultura della cucina italiana, Pellegrino
Artusi, abbinata, a sua volta, ad un adattamento della stessa ai tempi moderni. Il tutto unito
ad una serie di suggerimenti di “bon ton”, per comporre un pranzo anche veloce ma di
classe. Un testo utile non solo per gli storici ma anche per tutti coloro che desiderino,
ispirati dalle magiche atmosfere della Belle Epoque, riscoprire il piacere di ricevere in
casa, per rendere un’occasione conviviale indimenticabile.
I
nfo
p
inacoteca
DALLA FRANCIA TRE DIPINTI DEL PITTORE RODIGINO MARIO CAVAGLIERI
Come annunciato nell’editoriale, dopo dieci anni di ritardi e complesse pratiche
burocratiche di cui puntualmente abbiamo
riferito, finalmente tre magnifiche tele del
pittore
rodigino
Mario
Cavaglieri
arricchiranno il patrimonio artistico della
nostra Pinacoteca.
Madame Andrée Derain aveva disposto nel
suo testamento che alcune opere del padre
adottivo, Mario Cavaglieri, venissero donate
a Rovigo e Piacenza, città alle quali il
pittore era sempre rimasto profondamente
legato.
Nel lascito Andrée Derain, eseguendo la
volontà del padre, aveva disposto che “un
autoritratto e due quadri scelti dalla
signora
Vareilles”
fossero
destinati
all’Accademia dei Concordi.
I tre quadri, tutti e tre carissimi al
Cavaglieri che li aveva conservati nella
propria dimora di Peyloubère, testimoniano le varie fasi della produzione artistica del pittore rodigino.
Il primo dipinto è un prezioso autoritratto giovanile del 1903 intitolato dall’artista
stesso “Arriva bene a sedici anni”; si tratta di un raffinato olio su cartone di
carattere intimista dove, su uno sfondo grigio-verde, il giovane autore si ritrae con
p
inacoteca
Assessore alla Cultura della Provincia di Rovigo
I TESORI RESTAURATI DELL’ACCADEMIA DEI CONCORDI E DEL SEMINARIO VESCOVILE
La collaborazione avviata a giugno dello scorso
anno tra l’Accademia e la società Adriatic LNG,
importante multinazionale presente nel nostro
territorio, ha portato al restauro di ben trentasei
dipinti di proprietà della Concordiana e del
Seminario Vescovile di Rovigo. La presentazione di
queste opere alla stampa è stata una privilegiata
occasione per ammirare capolavori di Pietro
Vecchia, Sebastiano Bombelli, Jacopo Tintoretto,
Domenico Guardi, Antonio Molinari, Sebastiano
Mazzoni, Mattia Bortoloni, Bernardo Strozzi,
finalmente recuperati. Un gruppo significativo di
capolavori d’arte veneta dal XVI al XIX secolo a cui
si aggiungono alcune preziose tavole fiamminghe,
tra le quali spiccano il Buon pastore di Jan Mostaert
e Il compianto di Cristo di scuola tedesca del XV
secolo.
Gli interventi conservativi, effettuati sotto la
attenta e vigile direzione della competente
Soprintendenza per il patrimonio storico-artistico
del Veneto, hanno permesso la rilettura di alcune
opere, anche grazie ad indagini diagnostiche
preliminari.
Le opere recuperate, oltre al contributo offerto alla
salvaguardia del prezioso patrimonio della
Pinacoteca, concorreranno ad accrescere la fama
del capoluogo polesano e potranno ora essere
prestate e ammirate anche in mostre di livello
internazionale.
La presentazione alla stampa dei capolavori
restaurati si è conclusa con l’intervento, autorevole
e significativo, di Scott Miller, Managing Director di
Adriatic LNG, che ha ribadito l’intenzione della
multinazionale di continuare ad investire “sulla
cultura e sulla tutela ambientale, oltre che
sull’educazione dei giovani” del Polesine.
iblioteca
lo sguardo posato nell’atto di voltarsi verso lo spettatore.
La seconda tela pervenuta, “Costume veneziano” datata 1924, si iscrive nella tradizione
della grande ritrattistica veneta del XVIII secolo: il Maestro infatti ritrae un nobile
discendente della famiglia veneziana dei Morosini in un sontuoso abito da procuratore. Il
dipinto è dominato dall’esuberanza decorativa e cromatica tipica dell’artista,che mostra il
procuratore in posa in una camera impreziosita da ricchi arredi stile Luigi XV. La terza opera
è un ritratto dell’amatissima moglie Juliette, raffigurata frontalmente con una vistosa
sciarpa rossa contro uno sfondo di boiserie; quest’opera, eseguita durante la permanenza
francese, doveva essere particolarmente cara all’artista in quanto compare anche nel
dipinto “Il salotto del sole a Peyloubère” datato 1929.
Questi tre quadri di Cavaglieri vanno ad aggiungersi ai quattro già in possesso
dell’Accademia, (Giovane pastorello in Carnia, 1904; Sul cavalcavia, 1911; Giulietta, 1913;
Palazzo della Mercanzia a Bologna, 1943) così da tratteggiare una vera e propria antologia
pittorica dell’artista dalla prima giovinezza alla maturità. Terminata la mostra “Belle
Epoque”, i dipinti saranno esposti, in una sala appositamente allestita, nella nuova e
prestigiosa sede della Pinacoteca di Palazzo Roverella, di fronte al Diorama di Giovanni
Biasin.
CINQUE ANNI DI SISTEMA MUSEALE PROVINCIALE
Si celebrano, nel corso del 2008, i primi cinque anni di attività del Sistema Museale
Provinciale, la rete di coordinamento dei musei del Polesine voluta dalla Provincia di
Rovigo, che nel 2003 invitò gli Enti Locali, la Soprintendenza per i beni archeologici del
Veneto e i privati titolari di musei, regolarmente funzionanti e aperti al pubblico, ad
aderire a questa iniziativa.
L’idea di attivare il Sistema Museale nacque dalla volontà
di far conoscere, valorizzare, qualificare e promuovere i
beni storici, artistici e naturali di una realtà culturalmente
ricca e differenziata, che da un sistema territoriale
integrato ha tratto e sta traendo notevoli vantaggi.
La rete che si è creata, grazie alla fattiva collaborazione
dei direttori responsabili delle diverse realtà museali, ha
sollecitato una programmazione di attività didattiche e
promozionali che hanno fatto crescere e conoscere il
nostro territorio polesano con le proprie ricchezze.
Il Sistema Museale resta aperto alle adesioni di altri Comuni e di altri Enti che
arrivassero, in un secondo momento, a possedere i cosiddetti “requisiti minimi” previsti
dalle normative nazionali e regionali.
L’impegno della Provincia di Rovigo e dei 20 Musei aderenti al Sistema Museale è ora
quello di consolidare e sviluppare quanto di positivo fin qui sperimentato; per questo
motivo e per consentire un dialogo più forte tra territorio e musei è stata sottoscritta
una convenzione tra Accademia dei Concordi e Provincia per il trasferimento
dell’Ufficio del Sistema Museale presso Palazzo Roverella a Rovigo. Tutto questo
naturalmente grazie anche all’accordo ed alla collaborazione con il Comune di Rovigo,
proprietario di Palazzo Roverella. L’auspicio è che questa nuova collocazione possa dare
maggiore visibilità al nostro sistema museale, accompagnando i musei in un percorso di
crescita in termini di offerta culturale e turistica.
Laura Negri
Nel cortile di Palazzo Nagliati
Multispazio - Sezione Ragazzi
della Biblioteca dell’Accademia dei Concordi
P.zza Garibaldi, 31 (di fronte al Teatro Sociale)
Scarica

luglio - Accademia dei Concordi