REGIONE SICILIANA
PRESIDENZA
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PREFAZIONE
Gioco, piccola parola che, se consultiamo il vocabolario, significa “attività piacevole a cui si dedicano adulti o
bambini, da soli o in compagnia, per passatempo e per
svago”.
Purtroppo, però, per parafrasare un noto proverbio, se
questo gioco dura troppo non è più bello!
Ed è proprio quando il gioco dura troppo che cominciano i problemi di assuefazione che possono, purtroppo,
trasformarsi un una vera e propria patologia che è stata
denominata “ludopatia”, le cui conseguenze non incidono
solamente sul giocatore compulsivo, ma ne coinvolgono
tutta la famiglia, con effetti sempre più seri e disastrosi.
La ludopatia è una vera e propria dipendenza (potremmo,
infatti, definirla “la droga del gioco”) che non va assolutamente sottovalutata e che deve, invece, essere prontamente curata: e purtroppo oggi sono tantissime le persone affette – più o meno inconsapevolmente – da questa
nuova dipendenza; tant’è che presso le ASL sono stati
creati degli appositi reparti dove rivolgersi per curare (gratuitamente) questo problema.
Nella constatazione dell’importanza, della diffusione e
della continua crescita – soprattutto tra i giovani ed i giovanissimi attraverso i gratta e vinci, i giochi on line e le slot
machines - di questo fenomeno, la Regione siciliana non
poteva restare insensibile: ecco, quindi questa semplice
ed immediata guida che, ovviamente, non vuole sostituirsi
all’apporto che i medici specialisti sanno fornire al gioca-
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INTRODUZIONE
tore compulsivo ma, nel focalizzare il problema, si prefigge lo scopo di dare degli utili consigli.
Perchè, ricordiamolo, un gioco è bello solo quando dura
poco!
Maria Castri
Responsabile tutela dei consumatori
della Regione siciliana
In tre anni, dal 2008 al 2011, la percentuale di persone tra
i 15 e i 64 anni che ha puntato soldi almeno una volta su
uno dei tanti giochi presenti sul mercato è passata dal 42
al 47%.
Circa 19 milioni di scommettitori, di cui ben 3 milioni a rischio ludopatia. Soprattutto maschi, disoccupati e persone con un basso livello di istruzione. È quanto emerge dagli
ultimi dati dello studio Ipsad (Italian population survey on
alcohol and other drugs) dell’Istituto di Fisiologia Clinica
del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa1.
Dall’indagine emerge con chiarezza che sebbene i giocatori sociali, vale a dire quelli senza alcun profilo di rischio,
siano la maggioranza, quelli classificabili a basso rischio
sono già 2 milioni (11%). Coloro che invece, si avviano a
sfiorare la dipendenza patologica sono circa 1 milione.
Da queste premesse l’idea di realizzare l’opuscolo “Il gioco è bello… se dura poco”, in modo da fornire ai consumatori-utenti le informazioni fondamentali per creare una
consapevolezza dei pericoli collegati ad un abuso.
E’ importante ricordare che le informazioni ed i consigli
della guida non sostituiscono in alcun modo il parere, la
visita, la prescrizione dello specialista, al quale devono
rivolgersi coloro che sono dipendenti dal gioco.
1 Per maggiori informazioni
http://www.epid.ifc.cnr.it/index.php?option=com_content&view=article&id=
107&Itemid=197
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Il GIOCO
QUANDO IL GIOCO DIVENTA …….UN AZZARDO
Da sempre le persone tentano la fortuna: alcuni giochi come
la roulette e le scommesse sportive sono saldamente ancorate nella cultura, altre come il bingo ed i gratta&vinci
si sono aggiunte negli ultimi anni. Nel gioco si cercano la
suspense, l’eccitazione e il divertimento. È l’attrattiva della
possibile vincita a rendere i giochi affascinanti.
La maggior parte delle persone ha, nei confronti di queste
attrazioni, un atteggiamento responsabile, ma i giochi possono anche trasformarsi in un rischio quando non vengono
presi con moderazione.
Alcuni non riescono più a smettere di giocare e si sviluppa
un desiderio irresistibile di continuare a giocare, nella speranza di vincere o di riguadagnare i soldi spesi.
Se il gioco diventa una mania, ha conseguenze non solo
per chi ne è colpito, ma anche per coloro che gli stanno
vicini. Oltre ai riflessi negativi sulle relazioni, che spesso si
basano su scuse e menzogne, sono soprattutto le difficoltà
finanziarie a pesare.
I giochi d’azzardo sono tutti quelli nei quali si gioca per
vincere denaro e nei quali il risultato dipende, in tutto o in
parte, dalla fortuna piuttosto che dall’abilità del giocatore.
I giochi più diffusi sono le videolottery e le slot machine, i
gratta e vinci, il lotto e il superenalotto, i giochi al casinò,
le scommesse sportive o ippiche, il bingo, i giochi on line
con vincite in denaro.
Non c’è nulla di problematico nel giocare finché rimane un
piacevole passatempo occasionale.
Ma molte persone con il tempo sviluppano comportamenti compulsivi nel gioco molto simili a quelli che si manifestano con la dipendenza da alcol o droghe.
E SE NON FOSSE PIU’……… UN GIOCO
Alcune persone continuano a giocare perdendo il controllo: il gioco diventa sempre più “invadente”, progressivamente ci si trova a passare più tempo di quanto non
si vorrebbe giocando o pensando al gioco, le perdite di
denaro aumentano.
Il gioco si trasforma in un problema e, col tempo, in una
vera e propria dipendenza.
Spesso, dietro la ripetizione del gioco, ci sono situazioni
scatenanti, tra le quali è possibile individuare:
• una vincita significativa;
• la credenza di controllare il gioco e quindi di poter
ancora vincere;
• l’accumularsi di perdite di denaro che si pensa di poter
recuperare continuando a giocare;
• una sensazione di benessere che si prova solo quando
si gioca.
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Fase vincente o c.d. della luna di miele
Il primo contatto con il gioco avviene solitamente insieme a
parenti o amici semplicemente con l’obiettivo di divertirsi.
L’emozione di una grossa vincita fa dimenticare problemi
e preoccupazioni. La sensazione di vincere di frequente aumenta l’eccitazione legata al gioco da cui consegue
l’incremento del denaro scommesso e delle giocate.
COME SI ARRIVA ALLA DIPENDENZA?2
Dal momento che si incontra il gioco d’azzardo a quando
se ne perde il controllo e se ne diventa dipendenti, passa
del tempo che si può generalmente schematizzare, secondo le seguenti fasi:
2 Tratto da GAP Piemonte, Coordinamento Servizi Gioco d’Azzardo
in Piemonte, disponibile sul sito http://giocopatologicopiemonte.it/
contenuti/la-dipendenza-da-gioco-dazzardo
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Fase perdente
Fase della disperazione
Il giocatore continua da solo mentre il suo pensiero è
sempre più monopolizzato dal gioco. Racconta le prime
menzogne a familiari, amici e colleghi. Comincia a contrarre debiti senza riuscire a risanarli. Diventa sempre più
irritabile e agitato e tende a isolarsi dagli altri. Si innesca
il meccanismo della rincorsa alla perdita, quindi si gioca
sempre di più nel tentativo di recuperare il denaro perso.
Il giocatore è diventato patologico. Ha completamente
perso il controllo del suo modo di giocare. Può provare
un senso di panico e prestarsi ad azioni illegali.
Le persone intorno non hanno più fiducia in lui, non gli
credono e questo lo rende ancora più aggressivo.
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Fase della perdita della speranza/crollo
Fase della risalita
Il giocatore patologico è sempre più isolato. A questo
punto possono manifestarsi problemi con la giustizia, crisi coniugali e divorzi, perdita del posto di lavoro, ricorso
all’usura e, in alcuni casi, pensieri e tentativi di suicidio.
Il giocatore patologico si rende conto della gravità della
sua dipendenza e decide di chiedere aiuto.
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HAI SENTITO PARLARE DI “LUDOPATIA?”
Per ludopatia (o gioco d’azzardo patologico)3 si intende l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare
scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze.
Per continuare a dedicarsi al gioco d’azzardo e alle scommesse, chi è affetto da ludopatia trascura lo studio o il
lavoro e può arrivare a commettere reati.
È una condizione molto seria che può arrivare a rovinare
la vita.
La ludopatia può portare a rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti e al divorzio, alla perdita del lavoro,
allo sviluppo di dipendenza da droghe o da alcol fino al
suicidio.
L’IDENTIKIT DEL GIOCATORE PATOLOGICO
I costi sociali del gioco sono immensi e ricadono spesso
sulle famiglie.
L’analisi dei fattori associati al gioco riporta come elementi
protettivi il buon rapporto coi genitori e la percezione di
attenzione da parte loro, così come il prendersi cura di sé
e degli altri.
In famiglia, quindi, è importante l’osservazione dei campanelli d’allarme, come, ad esempio:
• coinvolgimento sempre crescente nel gioco d’azzardo;
• bisogno di giocare somme sempre più alte per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato;
• irrequietezza e irritabilità quando si tenta di giocare
meno o di smettere;
3 Tratto dal sito del Ministero della Salute – “Ludopatia” – disponibile sul
sito http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=60&
area=Disturbi_psichici
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• ricorrere al gioco come fuga da problemi o come conforto all’umore;
• il bisogno di ritornare a giocare per rifarsi;
• il ricorso a bugie in famiglia e con gli altri per nascondere il grado di coinvolgimento nel gioco;
• il ricorso ad azioni illegali per procurarsi il denaro;
• mettere a rischio o perdere una relazione importante,
il lavoro, un’opportunità di formazione o di carriera a
causa del gioco;
• confidare negli altri perché forniscano il denaro necessario a far fronte a una situazione economica disperata, causata dal gioco;
• il compimento di ripetuti e inutili sforzi per tenere sotto
controllo l’attività di gioco, ridurla o smettere di giocare.
GIOCO D’AZZARDO: LA RETE DEI RISCHI4
Come è noto, il gioco d’azzardo è praticabile anche via internet. Esistono infatti numerosi siti su cui è possibile giocare, fruibili da chiunque, inclusi i minorenni, che spesso,
per le loro abilità tecnologiche, risultano di fatto i soggetti
maggiormente esposti a questo tipo di stimolo.
Inoltre, poiché queste forme di gioco d’azzardo permettono spesso di mantenere l’anonimato o comunque di fornire generalità non vere, risulta anche difficile tracciare l’uso
che ne fanno i giocatori, in particolare i minorenni.
Infine, per giocare online, i ragazzi possono utilizzare le
carte di credito o prepagate dei genitori: ciò significa che
chiunque, anche se non titolare della carta o anche se
minorenne, può utilizzare il denaro.
Il gioco d’azzardo su internet, perciò, può comportare un
aumento del rischio di sviluppare forme patologiche con
tutte le conseguenze che ne derivano per la salute e la
vita sociale della persona.
Per questo sono state individuate una serie di misure volte a ridurre questo rischio e a cercare di evitare che le
persone sviluppino una dipendenza da gioco:
• incentivare il controllo dell’uso di internet da parte dei
genitori che possono verificare quali siti il proprio figlio
consulti, con quale frequenza e con quali modalità;
• mantenere il controllo da parte dello Stato delle autorizzazioni dei siti di gioco d’azzardo;
• impedire alle aziende che gestiscono i siti di gioco online di inviare spam (messaggi pubblicitari indesiderati)
ai potenziali utenti;
4 Giovanni Serpelloni, “Gioco d’azzardo problematico e patologico:
inquadramento generale, meccanismi fisiopatologici, vulnerabilità, evidenze
scientifiche per la prevenzione, cura e riabilitazione”- Febbraio 2013
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• impedire la comparsa di pop up che promuovono il
gioco d’azzardo sui siti che nulla hanno a che vedere
con il gioco e che spesso sono dedicati a giovani;
• segnalare alle Forze dell’Ordine i siti di gioco d’azzardo online non autorizzati, alla stregua dei siti pedopornografici.
ESISTONO METODI DI PREVENZIONE PER LA LUDOPATIA?
Non esistono forme di prevenzione della ludopatia. È consigliabile ai primi sintomi rivolgersi immediatamente ad
uno specialista per evitare che il problema peggiori o diventi cronico.
L’articolo 7 del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158,
3/9/2012, convertito in legge 8 novembre 2012 n. 189, ha
previsto, tra le altre cose, alcune misure di prevenzione
per contrastare la ludopatia.
In particolare, è stato raccomandato ai “gestori di sale da
gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, ovvero di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non
sportivi” di “esporre, all’ingresso e all’interno dei locali, il
materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie
locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza
pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate alla
G.A.P. (Gioco d’azzardo patologico)”.
Viene inoltre raccomandato di “inserire formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con
vincite in denaro (…) schedine, tagliandi di gioco (…) su apposite targhe esposte nelle aree ovvero nelle sale in cui sono
installati i videoterminali (dedicati a gioco d’azzardo) e al momento dell’accesso dei siti Internet”.
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PILLOLE DI DIRITTO
Art. 7 Disposizioni in materia di vendita di prodotti del tabacco, misure di prevenzione per contrastare la ludopatia
e per l’attivita’ sportiva non agonistica - Decreto-legge del
13 settembre 2012 n. 158 - convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012 n. 189.
Gioco e pubblicità
• La pubblicità dei giochi che prevedono vincite in denaro deve riportare in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita.
• Qualora la stessa percentuale non sia definibile, e’ indicata la percentuale storica per giochi similari.
Gioco e minori
• Sono vietati messaggi pubblicitari concernenti il gioco con vincite in denaro nel corso di trasmissioni televisive o radiofoniche e di rappresentazioni teatrali o
cinematografiche rivolte ai minori e nei trenta minuti
precedenti e successivi alla trasmissione delle stesse.
• E’ altresì vietata, in qualsiasi forma, la pubblicità sulla stampa quotidiana e periodica destinata ai minori e
nelle sale cinematografiche in occasione della proiezione di film destinati alla visione dei minori.
• Sono altresì vietati messaggi pubblicitari concernenti il
gioco con vincite in denaro su giornali, riviste, pubblicazioni, durante trasmissioni televisive e radiofoniche,
rappresentazioni cinematografiche e teatrali, nonché
via internet nei quali si evidenzi anche solo uno dei
seguenti elementi:
a. incitamento al gioco ovvero esaltazione della sua
pratica;
b. presenza di minori;
c. assenza di formule di avvertimento sul rischio
di dipendenza dalla pratica del gioco, nonché
dell’indicazione della possibilità di consultazione di note informative sulle probabilità di vincita
pubblicate sui siti istituzionali dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, nonché dei
singoli concessionari ovvero disponibili presso i
punti di raccolta dei giochi.
Gioco ed avvertimento sul rischio di dipendenza
• Formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro, nonché le relative probabilità di vincita devono altresì figurare sulle
schedine ovvero sui tagliandi di tali giochi.
• Qualora l’entità dei dati da riportare sia tale da non
potere essere contenuta nelle dimensioni delle schedine ovvero dei tagliandi, questi ultimi devono recare l’indicazione dell’ impossibilità di consultazione di
note informative sulle probabilità di vincita pubblicate
sui siti istituzionali dell’Amministrazione autonoma dei
monopoli di Stato, nonché dei singoli concessionari, e
disponibili presso i punti di raccolta dei giochi.
• Le medesime formule di avvertimento devono essere
riportate su apposite targhe esposte nelle aree, ovvero
nelle sale-gioco, nonché nei punti di vendita in cui si
esercita come attività principale l’offerta di scommesse
su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi.
• Tali formule devono altresì comparire ed essere chiaramente leggibili all’atto di accesso ai siti internet destinati all’offerta di giochi con vincite in denaro.
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ALCUNE BUONE REGOLE PER PROTEGGERSI
DAL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO5
Prima di metterti a giocare
• Accantona una somma di denaro da spendere in divertimenti: gioca solo tale somma, smetti di giocare
quando hai speso quel denaro.
• Poniti dei limiti di tempo e di denaro.
• Non giocare quando hai debiti urgenti e non prendere
in prestito denaro per giocare: le pressioni finanziarie
possono condurti a un irrazionale e disperato desiderio
di spendere di più nella speranza di saldare il debito.
• Non giocare quando stai vivendo una situazione di
stress emotivo: lo stress, il desiderio di liberarsi da
questa sensazione negativa, può indurti a spendere
somme più alte di quanto hai programmato. Sii consapevole di quali sensazioni o situazioni ti mettono a
rischio di gioco eccessivo.
• Fai in modo che il gioco sia solo una parte delle tue
attività ricreative e dei tuoi interessi.
Quando sei nei luoghi di gioco
• Non rincorrere le perdite: accetta che il denaro speso
è ormai perso.
• Poniti dei limiti e stabilisci un budget: decidi quanti
soldi vuoi spendere nel gioco ogni settimana. Pensa a
questi soldi come a una spesa per divertirti, e non a un
investimento per vincere.
• Stabilisci dei limiti di tempo al tuo giocare e prenditi delle pause: dai un occhio all’orologio, prenditi una
pausa di tanto in tanto e non giocare oltre il tempo che
hai deciso di dedicare al gioco.
• Non giocare da solo: cerca di farlo solo in compagnia.
Valorizza l’importanza di socializzare con gli amici e
non il gioco in se stesso.
• Non giocare con amici che scommettono pesantemente.
• Non mescolare alcol e droga con il gioco: bere pregiudica la tua capacità di giudizio e può condurti a un
gioco eccessivo.
Quando giochi
• Ricordati che conoscere le reali probabilità di vincita,
può aiutarti ad avere la giusta prospettiva rispetto alle
tue chance di successo al gioco.
• Non devi giocare pensando di vincere e stai sempre
attento a non affidarti a “pensieri magici” del tipo:
“L’oroscopo dice che oggi è il mio giorno fortunato”.
• Non esiste “una macchina fortunata”: le macchinette
non sanno se stai indossando la tua maglietta portafortuna, né di essere la tua macchina fortunata
• “Le macchinette non ricordano”: molto spesso la gente vuole continuare a giocare, anche quando è costantemente in perdita, perché ritiene che una vincita, o un
giro buono, deve prima o poi venire.
5 Tratto dal sito dell’ASL della Provincia di Milano 1 “Diminuire i rischi del
gioco” – disponibile online http://www.aslmi1.mi.it/
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CHIEDERE AIUTO
Il gioco d’azzardo è una malattia che si può curare: prima
viene diagnosticato il problema, più alte sono le possibilità di liberarsi da questa dipendenza.
Il punto di riferimento è il Servizio dipendenze patologiche
(SerT) dell’Azienda Usl. L’accesso al SerT è gratuito e diretto. E’ garantito, se richiesto, il pieno rispetto dell’anonimato. I professionisti del SerT sono tenuti in ogni caso
alla riservatezza. La presa in carico della persona con dipendenza da gioco d’azzardo è prevalentemente di tipo
psicologico, con trattamenti individuali e di gruppo.
Il SerT effettua diagnosi e trattamenti medico-farmacologici, psico-sociali, assistenziali ed educativi attraverso
una equipe multidisciplinare composta da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri.
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INDICE
PREFAZIONE p. 3
INTRODUZIONE p. 5
Il GIOCO p. 6
QUANDO IL GIOCO DIVENTA …….UN AZZARDO
p. 7
E SE NON FOSSE PIU’……… UN GIOCO p. 7
COME SI ARRIVA ALLA DIPENDENZA? p. 8
HAI SENTITO PARLARE DI “LUDOPATIA?” p. 14
L’IDENTIKIT DEL GIOCATORE PATOLOGICO p. 14
GIOCO D’AZZARDO: LA RETE DEI RISCHI p. 16
ESISTONO METODI DI PREVENZIONE PER LA LUDOPATIA ?
p. 17
PILLOLE DI DIRITTO
p. 18
ALCUNE BUONE REGOLE PER PROTEGGERSI DAL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO
p. 20
CHIEDERE AIUTO p. 22
Programma Generale di intervento 2010/2011
della Regione Siciliana “La Sicilia insieme ai consumatori”,
realizzato con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico
Pubblicazione realizzata con la consulenza tecnico-giuridica
del Centro di Ricerca DET
Diritto, Economia e Tecnologia della Fondazione Rosselli
Avv. Maria Castri
Avv. Alessandro Palmigiano
Dott.ssa Rosa Guttuso
Progetto grafico, impaginazione e design
illustrazioni Beatrice Gozzo
illustrazione di copertina Salvo Leo
www.os2.it
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