ACCORDO DI COLLABORAZIONE
Tra
Dipartimento della sanità e della socialità, Ufficio del Medico cantonale – Servizio di
promozione e valutazione sanitaria
Rappresentato da
Medico Cantonale Dr Merlani Giorgio
E
Associazione P.I.P.A. Prevenzione Incidenti Persone Anziane
Rappresentato da
Presidente Associazione PIPA, Juan José Sanchez
Scopo
Promuovere attività preventive destinate alle persone anziane per migliorare la loro qualità di vita e
la loro autonomia
Durata
dal 1 gennaio al 31 dicembre 2012
Importo
Fr. 70'000.-INDICE
Articolo
Articolo
Articolo
Articolo
Articolo
Articolo
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Premessa.................................................................... pg 2
Base legale ................................................................. pg 2
Oggetto dell’accordo.................................................... pg 3
Piano delle attività ...................................................... pg 4
Strumenti e mezzi ..................................................... pg 13
Modalità di controllo…………………... .......................... ..pg 14
1 Articolo 1. Premessa
PIPA ha quale obiettivo prioritario quello di informare sulle possibilità di prevenzione degli incidenti domestici gli anziani, i loro
familiari e il personale sociosanitario, al fine di prevenire le cause delle cadute e degli incidenti in generale, limitandone la gravità delle
conseguenze.
Tramite vari progetti, proposte ed azioni, si intende informare sulle possibilità di prevenire i rischi degli incidenti, senza diminuire la
qualità della vita degli anziani, ma aumentandola semmai, proponendo l’adozione di misure preventive generali che riguardano il
cambiamento delle abitudini e degli atteggiamenti nella vita quotidiana, come pure la modifica dell’ambiente di vita.
In questa direzione PIPA ha svolto un ruolo motore sia per le Associazioni rappresentate nel suo Comitato, sia per chi si rivolge
all’Associazione esprimendo la necessità di agire in favore degli anziani in difficoltà.
PIPA inoltre è sempre a contatto diretto con partner Svizzeri e anche internazionali con i quali scambia esperienze, si confronta
rispetto alle strategie preventive ed ai risultati ottenuti, collabora nell’attuazione di progetti e nell'elaborazione di strategie d’intervento.
Articolo 2. Base legale
Visti gli articoli 32 cpv. a), 48 cpv. c) e 49 della legge sanitaria
Art. 32 È considerato preventivo ogni provvedimento inteso:
a) a promuovere la responsabilità, l’informazione e le conoscenze dei cittadini nella salvaguardia della salute individuale e collettiva;
Art. 48 Sono in particolare considerate malattie di rilevanza sociale, di larga diffusione, tossicodipendenze e comportamenti pericolosi per la salute:
c) le affezioni conseguenti alla modifica della struttura della popolazione, segnatamente all’invecchiamento;
Art. 49
1 Lo Stato promuove, collaborando con ordini e associazioni degli operatori sanitari, nonché con altri enti, associazioni o persone interessate, la lotta contro le
malattie di rilevanza sociale o di larga diffusione, le tossicomanie e i comportamenti pericolosi per la salute tramite l’educazione sanitaria della popolazione in
generale e dei gruppi sottoposti a rischi particolari.
2 Su proposta del Dipartimento, il Consiglio di Stato può sostenere e partecipare all’attività di enti e associazioni di diritto pubblico e privato che si occupano
di prevenzione e riabilitazione nel campo delle malattie sociali di larga diffusione, delle tossicomanie e dei comportamenti pericolosi per la salute.
2 Articolo3. Oggetto dell’accordo
Il presente accordo ha per scopo di consentire all’Associazione PIPA di attuare le azioni preventive appositamente progettate per
ridurre gli incidenti degli anziani.
Finalità
L’Associazione PIPA (Prevenzione degli Incidenti delle Persone Anziane) mira a diminuire il numero, la
frequenza ed i rischi di incidenti degli anziani, come pure attenuare le loro conseguenze.
Scopo
Gli incidenti hanno spesso cause modificabili a livello individuale, ambientale e sociale. E’ su questo piano che
Pipa interviene, informando i soggetti che gravitano nel mondo dell’anziano per proporre i cambiamenti atti a
prevenire i rischi d’incidente.
Obiettivo generale
Informare direttamente gli anziani e chi si occupa di loro, sia in famiglia che negli Istituti di cura, sulle
possibilità preventive, prospettando cambiamenti per il mantenimento dell’autonomia degli anziani ed il
miglioramento della loro qualità di vita.
Target
Donne e uomini anziani, i loro famigliari, il personale sociosanitario che opera per e con loro.
Attori
I progetti ipotizzati e le attività attuate sono condotti direttamente dai professionisti presenti nel Comitato
PIPA, che dispone del supporto professionale di esperti in salute pubblica quali medici geriatri, infermieri,
fisioterapisti, ergoterapisti, dietiste, aiuti domiciliari, come pure dell’Ufficio del Medico cantonale e del rispettivo
Servizio di promozione e valutazione sanitaria,. Inoltre PIPA conta sulla collaborazione di altri settori, tra cui il
settore anziani DASF, e di altre aree di riferimento (Ospedali, Centri di riabilitazione, Case per anziani,
Assicurazioni), a cui il mondo dell’anziano è direttamente legato.
Durata del contratto
Dal 01.01.2012 al 31.12.2012
Valutazione
Con il rapporto annuo di valutazione é possibile verificare la pertinenza dell’operato, riflettere sulle modalità
adottate ed individuare gli eventuali correttivi da apporre.
3 Articolo 4. Piano delle attività
1. Informazione agli anziani / Empowerment
Attività
1.1
Ristampa dei tre
opuscoli PIPA:
 Prevenire le
cadute
 Prevenire la
denutrizione
 Se mi muovo
… , mi
mantengo in
forma
Descrizione
Chiarezza, praticità e utilità degli
opuscoli sono state verificate
durante la prima stampa, tramite le
risposte degli anziani ad un
questionario.
Aggiornamento, degli attuali opuscoli
in base ai suggerimenti degli
autori/esperti nelle tre differenti
tematiche.
Gli opuscoli suggeriscono alcuni
comportamenti da adottare per
prevenire incidenti e promuovere
una adeguata qualità di vita degli
anziani
Obiettivi 2012

Gli opuscoli sono
ristampati entro fine
maggio 2012

Gli opuscoli sono
promossi/ distribuiti alle
principali istituzioni
confrontate con gli
anziani entro la fine
dell’anno
Indicatori/risultati attesi



Realizzazione della ristampa
Numero di opuscoli richiesti
Numero di istituzioni a cui sono
stati distribuiti gli opuscoli
Timing
In considerazione delle richieste
per ricevere gli opuscoli, che
hanno superato ogni previsione,
la ristampa dovrebbe effettuarsi
in tempi brevi:
Si procederà quindi alla ristampa
dei tre opuscoli (1000 esemplari
di ciascuno).
.
.
.
Il materiale si compone di una prima
parte teorica di base che tratta gli
aspetti generali della tematica
trattata. La seconda parte è
composta da schede facilmente
asportabili che facilitano l’uso da
parte dello stesso anziano che può
quindi effettuare un auto test.
I tre opuscoli sono stati finora
consegnati solo su richiesta. L’ultima
ristampa è in via di esaurimento.
L’opuscolo sulla nutrizione (che non
era stato ristampato) è esaurito.
4 Attività
1.2
Realizzazione
dell’opuscolo
informativo;
“La mia casa più
sicura ?”
Descrizione
Creazione di un opuscolo che orienti
in modo pratico e chiaro gli anziani
sugli adattamenti e mezzi ausiliari
che si possono installare al proprio
domicilio per mantenersi
indipendenti in sicurezza
Obiettivi 2012

Realizzazione
dell’opuscolo entro fine
ottobre 2012
Indicatori/risultati attesi


Realizzazione dell’opuscolo
Coinvolgimento nell’allestimento
dell'opuscolo differenti operatori
che abitualmente lavorano al
domicilio con gli anziani, in
particolare di ergoterapisti,
fisioterapisti, operatori delle cure
a domicilio, infermieri.
Timing
Entro fine ottobre 2012
L'opuscolo verrà redatto con lo
scopo di stimolare la persona
anziana ad essere indipendente e
sicura al proprio domicilio. Gli
adattamenti e i mezzi ausiliari
proposti, verranno accompagnati da
una foto, da una descrizione, da
consigli per il montaggio, ed
eventuali indicazioni dei costi. Le
proposte sono suggerimenti tecnici
dei requisiti che deve avere ad
esempio un corrimano, come si fissa
un tappeto in sicurezza, a chi
rivolgersi per il telealarm, ecc.
Alla fine verranno segnalati alcuni
indirizzi utili, di associazioni e di
artigiani che si occupano di fornire,
installare o modificare i mezzi
esistenti / proposti.
Verranno coinvolti nell’allestimento
dell'opuscolo differenti operatori che
abitualmente lavorano al domicilio
con gli anziani: si tratta di
ergoterapisti, fisioterapisti, operatori
delle cure a domicilio, infermieri.
Solo così sarà possibile creare uno
strumento utile anche agli stessi
operatori e/o ai familiari.
5 2. Formazione del personale sanitario e socio-sanitario
.
Attività
2.1
Valutazione e
approfondimento
delle tematiche e
della formazione
da promuovere
nell’ambito della
prevenzione
sanitaria e del
benessere delle
persone anziane
Descrizione
I professionisti dell’Associazione
Pipa appartengono a differenti
settori professionali e sono in grado
di offrire seminari sulle tematiche
inerenti la prevenzione degli
incidenti in vista del mantenimento
dell’autonomia dell’anziano
nell’ottica disciplinare. Le tematiche
possono essere ad esempio: le
cadute, l’alimentazione, il
movimento, gli abusi e i
maltrattamenti, ecc.
Rispondere in termini preventivi con
progetti, idee, attività, ecc, alle
problematiche relative agli incidenti
degli anziani “fragili”.
Obiettivi 2012



Entro marzo 2012 sono
definiti i temi prioritari che
possono essere promossi
attraverso conferenze, WS,
ecc.
In merito al tema abuso e
maltrattamento, di cui si
occupa Pro Senectute,
PIPA valuta la possibilità di
collaborare sugli aspetti
formativi del personale
curante con una
formazione “interna”.
Entro metà 2012 viene
sviluppato il tema delle
cadute nelle Cpa,
attraverso il coinvolgimento
degli Istituti che non hanno
aderito alla 1° fase dello
studio (2011), offrendo
sostegno /monitoraggio
Indicatori/risultati
attesi
Realizzazione della lista
delle attività prioritarie
 Accettazione di sviluppare
il tema delle cadute nelle
cpa
 Sul tema dell'abuso e del
maltrattamento, Pipa
effettuerà su richiesta, la
formazione e
l'aggiornamentodel
personale curante nei
servizi.

Timing
Gli interventi futuri dipendono
direttamente dalle richieste
pervenute. Sono già previsti
alcuni aggiornamenti interni del
personale (SACD)
6 Attività
2.2
Seminario con gli
operatori SACD
sulle cadute a
domicilio
Descrizione
Giornata di studio sul tema delle
cadute a
domicilio con
la
collaborazione di più Enti (DSS,
Case malati, SUPSI, SSSI, ASI,
farmacisti, geriatri, ergoterapisti,
fisioterapisti), nonché con tutti i
Servizi di aiuto e cure a domicilio
(pubblici e privati), in particolar
modo in riferimento a:
 Quando l’anziano va
considerato “fragile” ? (come
depistarlo, l’ambiente
abitativo, gli interventi
preventivi possibili)
 Dopo la caduta: aspetti
assicurativi, legali, medici, ecc
 Interventi riabilitativi
Obiettivi 2012


Realizzazione del
seminario entro giugno
2011
Formazione del gruppo
pilota
Indicatori/risultati
attesi




Numero di personale
sanitario e socio-sanitario
che ha partecipato al
seminario
Numero di operatori
SACD pubblici e privati
che hanno partecipato al
seminario
Numero di SACD pubblici
e privati che ha
partecipato al seminario
(Formazione di un gruppo
pilota a seguito del
seminario)
Timing
La realizzazione del seminario
entro giugno 2012.
La partecipazione dovrebbe essere
molto vasta;
sarebbe quindi
necessario
permettere
l’acquisizione di crediti formativi a
più ordini di settori professionali.
L’idea a lungo termine è quella di
creare dei presupposti comuni sul
tema “cadute a domicilio” onde
consentire
agli
operatori
di
confrontarsi sul prima, durante e
dopo le cadute per meglio affinare
gli interventi.
7 Attività
2.3
Creazione di un
gruppo di lavoro
sulla prevenzione
delle cadute a
domicilio
Descrizione
Attualmente gli interventi sono
soggettivi e variano moltissimo in
relazione alla professionalità dei
singoli operatori. Si vuole dunque
approfondire il tema affrontandolo
da più angolature; solo con apporti
interdisciplinari la riflessione sugli
indicatori, le cause, le pratiche
corrette da attivare potrebbe
risultare esaustivo e ricco di spunti
operativi.
Obiettivo prioritario sarà quello che
a partire dalle pratiche attuali,
possa favorire scambi riflessivi per
trovare la proposta che meglio
possa rispondere ai bisogni degli
anziani a rischio incidenti nel loro
domicilio.
Obiettivi 2012
Una volta creata la piattaforma
comune, vedi 2.2, viene creato
un
gruppo
di
operatori
appartenente a differenti realtà,
che possa approfondire alcune
tematiche quali:
 gli
elementi
che
denotano che l’anziano
è fragile/a rischio
 come
effettuare
l’osservazione
ambientale;
 cambiamenti
da
proporre
 gli
strumenti
di
rilevazione
 gli interventi successivi
alla caduta
Infine il gruppo dovrà elaborare
materiali ad uso comune da
proporre ai colleghi di settore.
Ci si auspica la partecipazione
di tutti i SACD pubblici senza
escludere la collaborazione con
quelli privati.
Indicatori/risultati
attesi
 Creazione del gruppo di
lavoro
 Almeno tutti i SACD
pubblici coinvolti
 Almeno il 50% dei
SACD privati coinvolti
 Realizzazione di un
documento
programmatico sulle
attività prioritarie da
sviluppare nel periodo
2012-2014
Timing
Un primo bilancio potrà essere
effettuato verso la fine del 2012.
8 Attività
2.4
Progetto di
prevenzione delle
cadute in casa
per anziani
Descrizione
Il 50% degli anziani in istituto cade;
fortunatamente, solo una parte di
questi anziani ha delle
conseguenze gravi.
Siamo tuttavia dell’avviso che nelle
Cpa è possibile migliorare la
prevenzione e la presa a carico
agendo su alcuni fattori
(sistematizzazione screening
d’entrata, incremento attività di
movimento, riduzione
polifarmacoterapie, prevenzione
denutrizione/malnutrizione, ecc).
Nel 2011 è stato effettuato un
sondaggio per conoscere il livello di
sensibilizzazione e delle pratiche in
uso nelle Cpa (foto del qui e ora).
Successivamente, dando seguito
alle richieste degli operatori stessi,
è stato avviato un confronto tra i
diversi istituti al fine di fornire delle
raccomandazioni concordate,
condivise ed operative rispettose
delle nuove evidenze medicoinfermieristiche. I risultati poi
ottenuti, permetteranno di valutare
il cambiamento sia sull’incidenza
sia sulla prevalenza delle cadute in
Cpa, oltre che a favorire un
approccio multidisciplinare della
prevenzione, uno stimolo ulteriore
ad implementare programmi di
qualità e a un reale benchmarking
tra gli istituti stessi.
La partecipazione di una trentina di
Cpa, ha consentito di rilevare lo
stato attuale rispetto alle cadute
degli anziani, le pratiche utilizzate
per lo screening, la registrazione
della
caduta
e
l’intervento
successivo.
Obiettivi 2012




Continuazione del progetto
iniziato nel 2011 allo scopo
di rispondere all’interesse
crescente degli operatori
delle Cpa di riflettere sulle
pratiche in vigore negli
istituti e sui margini di
miglioramento delle misure
preventive.
Oltre ai 30 istituti cantonali
che hanno aderito al
progetto nel 2011, si
intende coinvolgere anche
gli altri istituti per anziani
presenti sul territorio
cantonale.
Entro fine 2012 produzione
di raccomandazioni su
supporto cartaceo per
ciascuno dei tre momenti
(prima, durante e dopo) in
forma sintetica
Breve approfondimento per
gli operatori che non
avessero partecipato agli
incontri.
Indicatori/risultati
attesi
 Numero di Cpa coinvolte
nel progetto nel 2012
 Numero di incontri
realizzati nel corso del
2012
 Produzione cartacea di
raccomandazioni
 Numero di consulenze a
carattere
multidisciplinare per le
singole Cpa e/o
effettuare incontri con
più operatori
appartenenti a differenti
Istituti
Timing
Sono previsti
quattro mesi.
incontri
ogni
9 Attività
2.5
Progetto di
prevenzione
secondaria delle
cadute
accidentali a
domicilio
Descrizione
L’obiettivo principale del progetto è
quello di promuovere una filosofia
della prevenzione delle cadute
accidentali a domicilio per i pazienti
anziani della fascia di età più
avanzata (età > 75 anni) viventi
ancora soli o con assistenza
domiciliare integrata formale e
informale.
Nello specifico, si tratta di
sviluppare uno strumento valutativo
(adeguato al nostro contesto
assistenziale) e formalizzato
secondo i criteri di screening (case
finding) proposti dalla recente
letteratura scientifica e dai protocolli
dei gruppi di studio epidemiologici e
clinici più avanzati.
Si tratta inoltre di proporre la
metodologia valutativa
interdisciplinare già testata dal
nostro gruppo di lavoro (progetto
prevenzione cadute CRB-CRSODL )
Obiettivi 2012
Indicatori/risultati
attesi




Entro metà giugno 2012
viene costituito un gruppo
di lavoro interdisciplinare
(medici geriatri,
ergoterapisti, fisioterapisti,
infermieri specializzati in
geriatria-gerontologia,
servizi di pronto soccorso e
ambulatori ospedali EOC)
Entro fine 2012 viene
creato uno strumento
valutativo standard ad uso
dei professionisti del
settore sanitario e sociosanitario
Lo strumento di
valutazione viene
implementato dai principali
attori sanitari (gli
ambulatori geriatrici EOC,
medicina ambulatoriale,
medici di famiglia
interessati)



Creazione del gruppo di
lavoro
Tipologia di specialisti
sanitari e socio-sanitari
implicati nel progetto
Realizzazione dello
strumento di valutazione
Numero di attori e servizi
sanitari che intendono
implementare lo strumento
di valutazione
Timing
Il progetto dovrebbe terminare
entro fine marzo 2013
I destinatari sono gli ambulatori
geriatrici EOC, medicina
ambulatoriale, medici di famiglia
interessati.
Il progetto comprenderà anche la
produzione di materiale didattico
sotto forma di DVD o altro supporto
informatico
10 3. Networking
Attività
3.1
Sviluppo della
rete e delle
comunicazioni
Descrizione
La collaborazione, il
completamento l’input iniziale è la
base dell’intero operato.
Solo le sinergie fra differenti Enti e
le categorie professionali
diversificate, permettono di
rispondere in modo esaustivo ai
bisogni attuali e di raggiungere gli
obiettivi dichiarati.
Si è constatato in più occasioni che
PIPA rappresenta per chi opera con
e per gli anziani, uno dei rari ambiti
in cui prevale l’interdisciplinarietà.
Questa grande risorsa è data dalla
composizione del Comitato e
permette di affrontare la
complessità della realtà attuale ed
in particolare quella del mondo
degli anziani.
Nell’attuare progetti preventivi a
favore degli anziani in 15 anni di
esperienza, si è rivelata la maggior
risorsa a nostra disposizione.
Intendiamo perciò estenderla
incrementando i contatti con alcuni
settori
Obiettivi
Nel corso del 2012 è
ulteriormente rafforzata la
collaborazione con
enti/associazioni affini quali :
SUPSI-DSAN e DSAS.
In modo particolare sono
rafforzate le relazioni per gli
aspetti formativi con i centri di
competenza che si occupano
della problematica degli anziani:
• FTIA rispetto
all’abitazione sicura,
Indicatori/risultati
attesi 2011


Numero di nuovi contatti
con istituzioni e
associazioni
Nuove collaborazioni
nell’ambito di progetti
specifici
Timing
I tempi di realizzazione
dipendono dall’avvio dei progetti
ma anche dalla disponibilità
degli interlocutori
Comuni a misura di anziano
• Municipi Città amiche
degli anziani,
A piedi senza limiti d’età
• Artigiani
• Case anziani e SACD
• Servizi di trasporto
anziani, CRS,
• SAS (Servizio anziani
soli)
• GMT-SI per i progetti
sulla mobilità sostenibile
degli anziani; A piedi a
tute le età.
11 Articolo 5. Gli strumenti e i mezzi
Soggetti
L’Associazione PIPA, dalla sua fondazione (1996), ad oggi, assume, al 30% di un tempo lavorativo, una coordinatrice che garantisce
continuità delle attività e costituisce il punto di riferimento per i membri del Comitato, per i soci (Enti e singoli soggetti) e per tutte
persone coinvolte nelle attività dell’Associazione (anziani, mandatari, Istituzioni, ecc. ). Dal 2000, Raquel Galli Zirpoli si occupa infatti
mantenere i contatti fra il territorio ed i membri di Comitato, organizzare tutte le riunioni, (gruppi di attività, Comitato, Assemblea), gestire
contabilità, partecipare e collaborare con tutti i gruppi di progetto Pipa e anche con quelli esterni come supporto.
la
le
di
la
Per gli interventi sul campo, si attinge quasi sempre alla disponibilità dei membri del Comitato che in qualità di volontari offrono le
loro prestazioni professionali. Nel caso dell’informazione e dei contatti la stessa coordinatrice se ne fa carico. Il Comitato ha ritenuto
opportuno quantificare le ore che questi professionisti dedicano ogni anno alle attività preventive della nostra associazione. Il monte ore
annue dedicate dai membri del Comitato all’attuazione dei progetti è molto elevato e pari in valore al contributo finanziario stanziato
annualmente dal DSS (vedi rapporto d’attività Verbale dell’Assemblea annuale).
Mezzi
finanziari
Il SPVS mette a disposizione dell’associazione PIPA l’importo di Fr. 70'000.-distribuiti nella maniera
seguente:
Personale di coordinamento e
accompagnamento
Realizzazione
del programma
Spese di gestione
Fr.30’000.
Fr.34'000.
- 6’000.Fr.
Modalità di pagamento
In 2 rate: la prima, pari a Fr. 45'000.- alla firma dell’accordo, il resto a consuntivo.
Modifiche del contratto
Modifiche del presente accordo sono possibili in ogni momento, previo accordo di entrambe le parti contraenti.
D’altra parte, tenuto conto degli obiettivi del Cantone per la legislatura (LD e PF 2008-2011, edizione dicembre 2007) concernenti il
risanamento delle finanze cantonali, un eventuale contributo cantonale per il 2012 potrà essere stabilito solo dopo l’approvazione del
Preventivo del Cantone.
Se il Consiglio di Stato dovesse decidere di non concedere i sussidi necessari per l’attuazione delle misure previste dal presente accordo per il
2012, lo stesso decade. Le parti possono proporre un nuovo accordo
12 13 Disdetta straordinaria del contratto
Nel caso di gravi inadempienze da parte di una delle parti contraenti, entrambe possono disdire il contratto a titolo straordinario previo
preavviso scritto di almeno tre mesi.
Rinnovo del contratto
Le parti convengono di negoziare le condizioni di rinnovo del mandato prima della scadenza.
Articolo 6. Modalità di controllo
Rapporto annuale
Il rapporto annuale delle attività viene presentato durante l’Assemblea annuale ordinaria che si effettua a marzo di ogni anno. Nello
stesso si indicherà il grado di realizzazione delle azioni descritte all’articolo 3 in funzione dei rispettivi indicatori.
Valutazioni in itinere vengono realizzate nelle riunioni del Comitato effettuate nel arco dell’anno e nei gruppi di lavoro dei singoli progetti.
Contenzioso
In caso di contenzioso in merito ai contenuti del presente contratto, le parti contraenti s'impegnano a intavolare subito trattative per
raggiungere un accordo che soddisfi entrambe.
Se un accordo non viene raggiunto, le parti s'impegnano a collaborare nell'ambito di una procedura di conciliazione libera, gestita da
una commissione paritetica di quattro membri, di cui due designati dallo Stato e due designati da PIPA.
Se anche la procedura di conciliazione non dovesse portare ad alcun accordo, le parti potranno promuovere un'azione diretta dinanzi al
Tribunale amministrativo in virtù dell'articolo 71 lett. B) Legge di procedura per le cause amministrative.
14 Sostenibilità
L’associazione PIPA s’impegna a
 sviluppare e fornire prodotti e servizi che evitino conseguenze indesiderabili e/o irreversibili per l‘ambiente e la società, nel rispetto
dei principi di uno sviluppo sostenibile;
 favorire il dialogo nei confronti dei dipendenti e del pubblico, anticipando e rispondendo alle loro preoccupazioni riguardo al
potenziale impatto socio-ambientale di attività, prodotti, rifiuti o servizi;
 promuovere l’adozione degli stessi principi da parte dei fornitori dell’associazione, incoraggiando e, se del caso, richiedendo
miglioramenti delle prassi per renderle coerenti con quelle dell’associazione.
PIPA
DIVISIONE DELLA SALUTE PUBBLICA
Il presidente
Il Direttore
Juan José Sanchez
Paolo Bianchi
La coordinatrice
Il Medico cantonale
Raquel Galli-Zirpoli
Giorgio Merlani
Bellinzona, 13 gennaio 2012
15 
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Contratto di Prestazione 2011/2012