OPUSCOLO MENSILE GRATUITO MIRAFLORES PRESS marchio depositato @ Fondatore e Direttore: Rocco Marone Gestione pubblicità: Mar-One di Marone Cod. Fiscale: MRNRCC60B22L219J Miraflores Press Pubblicazione mensile di raccolte pubblicitarie, notizie NO-PROFIT. Cultura, informazioni ed eventi. Web Site: www.miraflorespress.it e-mail: [email protected] In questo numero hanno collaborato: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Avv. Pietro Salvatore Bafaro Dott. Salvatore De Fazio - Consulente Dott. Attilio Colombrita - Tributarista Marialaura Vannini - Miss Miraflores Vito Piepoli - Giornalista Antony Masini - Giornalista Alberto Alpozzi - Fotografo Roberto Troisi - Fotografo Ciliberti Antonio - Stazione Q8 Nidema sas Margherita sas Prodes Ufficio sas MA.VI. Service - Torino. I Cavalieri di Don Pedro - Onlus Fabrizio Castellini - DJ & Musica VETROGLASS - Moncalieri (TO) §§§§§§ COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI da: REGIONE PIEMONTE PROVINCIA di TORINO COMUNE di TORINO REGIONE LIGURIA REGIONE VALLE D’AOSTA §§§§§§ STAMPA: A.G.V. snc Arti Grafiche - Torino. DISTRIBUZIONE: COLOMBIA COMPANY - Torino. La Miss di questo mese è una giovane ragazza che ha da poco compiuto 18 anni ed è nel fiore della giovinezza. Vive a Formia in provincia di Latina: testarda e molto dolce. Non è una professionista e le foto sono state scattate per gioco con il fotografo Annibale Di Cuffa. Questo book è stato fatto per se stessa e non allo scopo di iniziare una carriera come fotomodella. La nostra Marialaura è una studentessa all’ultimo anno del liceo scientifico che, da grande, sogna di fare l’ostetrica perché ama i bambini. Come tutte le ragazze della sua età, è piena di sogni e di hobby e non pensa di avvicinarsi al mondo della moda perché, secondo lei, è un mondo in cui la maggior parte delle ragazze perdono se stesse per avvicinarsi a dei canoni di bellezza che potrebbero portare a degli stili di vita sbagliati. Noi del Miraflores Press vogliamo premiare la semplicità e la spontaneità di questa ragazza dandole a pieni voti il titolo di Miss, nonostante non abbia mai partecipato ad un concorso di bellezza. Siamo consci che una donna è vincente quando sa valorizzare da sola la propria bellezza naturalmente e, guardando queste foto, sembra proprio che Marialaura abbia colto nel segno. DEPRESSIONE UNA “BESTIA NERA” PER GLI ITALIANI Ne hanno sentito parlare tutti. Quattro persone su dieci ammettono di averne sofferto o di avere amici e familiari che hanno affrontato il problema. Ciò non toglie, però, che per 4 nostri connazionali su 5 la depressione sia una malattia che andrebbe vissuta da soli, senza parlarne neppure con il medico di famiglia. Un italiano su tre, infatti,ha ancora pregiudizi e false credenze e la ritiene addirittura una patologia “pericolosa” o che si potrebbe “risolvere con un po’ di volontà”. A rivelarlo è un’indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche in Psichiatria della ASL 2 di Torino in collaborazione con Doxa, presentata a Milano durante il 46° Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria e realizzata intervistando mille italiani rappresentativi della popolazione nazionale per valutare quanto e come conosciamo la depressione. I dati rivelano che la maggioranza degli italiani consiglierebbe ad una persona con depressione di rivolgersi a uno psicologo o al medico di famiglia, solo uno su tre raccomanderebbe uno psichiatra e il 25% proporrebbe parenti, amici o conoscenti, mentre poco meno del 10% suggerirebbe un prete o un guaritore. E anche se un italiano su due ritiene il medico di medicina generale perfettamente in grado di gestire un paziente depresso, tre su cinque si sentirebbero in imbarazzo a parlare con lui di depressione. Non va meglio in materia di terapie, ma… Non si può certo dire che gli italiani si fidino molto dei farmaci antidepressivi. Dall’indagine risulta infatti che il 40% degli intervistati ritiene che non siano necessari per curare la depressione ed il 55%-65% crede che abbiano gravi effetti collaterali e possono indurre dipendenza. Tanto che in media si pensa che ricostituenti e vitamine possano essere più utili e sicuri. Dunque, la maggioranza degli italiani li teme e così non li assume oppure, alla prima occasione, abbandona le terapie, vanificandone gli effetti. “Se il medico di base si affiancasse a infermieri che possano chiamare i pazienti ed accertarsi dell’aderenza alle cure”, afferma Eugenio Aguglia, presidente della Società Italiana di Psichiatria, “avremmo già fatto un passo avanti non da poco: oltre ad una corretta diagnosi, infatti, serve anche assicurarsi che ogni paziente sia trattato nella maniera più adeguata. Questo oltre ad avere ripercussioni positive sul malato, porterà a risparmi considerevoli in termini di riduzione dei costi per esami inutili e giornate di lavoro perse: di fronte a malattie croniche come la depressione dobbiamo necessariamente riorganizzare la nostra assistenza, perché la sfida è far si che i pazienti seguano le cure come e per tutto il tempo che è necessario”. L’85% tuttavia ritiene che un trattamento psicoterapeutico, con una vera psicoterapia o colloqui, sia opportuno per curare la depressione. In sette casi su dieci ci si rivolgerebbe a una psicoterapia di lunga durata, mentre quelle brevi vengono considerate efficaci soltanto dal 30% degli italiani. Inoltre la maggioranza considera fondamentale il sostegno di familiari e amici per uscire dalla depressione, reputando essenziale anche ritrovare un proprio benessere fisico e psicologico: otto italiani su dieci pensano che fare più attività fisica e risolvere i propri problemi di natura sociale possa aiutare a risolvere la depressione, sei su dieci credono che sarebbe molto utile partecipare a un corso di rilassamento e gestione dello stress. “Gli italiani oggi conoscono questa patologia molto meglio rispetto al passato”, spiega Carmine Munizza, direttore scientifico del Centro Studi e Ricerche in Psichiatria della ASL 2 di Torino, che ha coordinato la ricerca - “Sanno ad esempio che è una malattia che colpisce circa il 15% della popolazione, ne conoscono i segni, spesso l’hanno vissuta sulla propria pelle o vista in parenti o amici e conoscono anche alcune conseguenze”. Nonostante una informazione continua, tuttavia, c’è ancora molto da migliorare: lo stigma nei confronti della malattia è tuttora molto elevato. Infatti il 75% degli italiani ritiene la depressione un problema di cui non è opportuno parlare, da vivere e risolvere da soli, il 30% pensa che si tratti di una malattia da cui è possibile uscire senza chiedere aiuto e il 25% crede addirittura che sia una patologia pericolosa per gli altri. Inoltre c’è un buon 30% che ritiene inopportuno assumere una persona che soffre di depressione e un 16% che preferisce non frequentare i pazienti perché pensa di potersi ammalare a sua volta. Molti indicano che la depressione è conseguenza di una tristezza generica, altri ritengono che la causa sia una situazione stressante, pochi pensano che anche fattori biologici come una gravidanza o la menopausa possono predisporre alla malattia. Quindi nonostante una informazione a largo raggio c’è ancora davvero tanto da spiegare su questa malattia. Difficile riconoscerla “Il vero problema è che non sempre il paziente depresso riconosce il suo problema: accade solo in un caso su due” , osserva Claudio Mencacci, presidente del Congresso. “Fra questi, solo un ulteriore metà si rivolge al medico e, fra chi chiede aiuto, solo il 50% non abbandona le terapie. Con queste premesse si può capire come il problema depressione sia ben lungi dall’essere risolto, anche perché spesso non ci si rivolge alla persona giusta, come evidenzia l’indagine: il primo specialista che viene in mente di consultare in caso di depressione è lo psicologo, non lo psichiatra. Il medico di medicina generale è visto come una possibile ancora di salvezza, e lo sarebbe perché oggi è realmente capace di gestire un paziente con depressione o almeno far da ponte fra lui e lo specialista psichiatra: purtroppo però gli italiani provano imbarazzo a parlare col proprio medico della depressione e, in un caso su due, ritengono troppo occupato per dare loro la giusta attenzione. Duole dirlo ma si tratta della realtà: difficilmente il medico di famiglia può permettersi di spendere mezz’ora con un paziente depresso, che quindi spesso scivola nella somatizzazione dei suoi disturbi. Iniziano qui prescrizioni di esami su esami, senza considerare quei segni come premonitori o indicatori di una depressione. Questi dati dovrebbero farci riflettere: il medico di famiglia ha le competenze e le conoscenze per affrontare la depressione dei suoi assistiti, ma deve essere messo nelle condizioni di farlo, ad esempio, potendo contare sul supporto logistico di infermieri, psicologi e assistenti sociali. In questo senso speriamo che la riforma della medicina di famiglia, con ambulatori aperti 24 ore su 24 possa aiutare a superare le difficoltà”. da: www.vogliadisalute.it FOTOCOPIATRICI - SISTEMI MULTIFUNZIONI - STAMPANTI TELEFAX - CENTRALINI TELEFONICI - INFORMATICA A Torino è entrato nel vivo il Natale. Per il terzo anno consecutivo, in 1500 si sono dati appuntamento davanti all’ospedale infantile con il cappello rosso in testa e la barba bianca posticcia. Come gli altri anni, anche noi del MIRAFLORES, eravamo presenti. Una bella gara di solidarietà per aiutare i bimbi malati dell’ospedale Regina Margherita. Tantissimi in costume da Babbo Natale, una folla, davanti al piazzale dell’ospedale fino alle ore 15 della prima domenica di questo Dicembre 2012; una iniziativa benefica di Forma Onlus (Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita). Un Babbo Natale in forma…”Caro Babbo Natale quest’anno portami una macchina speciale che aiuti tutti i bimbi…” si legge sulla locandina dell’evento, con giochi, stand gastronomici, grandi premi e musica. Sarà un Natale coi fiocchi, così lo ha soprannominato il Comune di Torino. E si è cominciato bene, tutti i Babbo Natale, un bel colpo d’occhio (vedi foto), alle 10 e 30 in punto si sono presentati all’appuntamento. La festa è cominciata con lo spettacolo dei pittoreschi motociclisti anch’essi vestiti di rosso, che hanno fatto da apri pista. A presentare il raduno, Marco Berry ed i maghi del circolo degli amici della magia in collegamento con Fiat Industrial Village attraverso un maxi schermo. Vi era una bella posta in gioco, la raccolta fondi per donare all’ospedale una macchina speciale; una Tac portatile del valore di 400mila euro. Al mattino erano già stati raccolti 52mila euro, ma la giornata è stata lunga per cui si spera nel buon cuore delle persone. Giovani rocciatori della Protezione Civile si sono calati dal tetto dell’ospedale. Al progetto hanno partecipato anche tante scuole con i loro alunni. Visto il successo della passata edizione ed il calore e l’affetto dimostrati da tutte le scuole partecipanti, si è voluto presentare un nuovo concorso a premi per il 2012 “Forma il tuo Babbo Natale”. E’ stato usato tanto materiale di riciclo, stimolando così la fantasia dei bambini (vedi foto). Un lavoro veramente intenso ed impegnativo, facendo cogliere agli allievi partecipanti, la necessità di non sprecare nulla. Una iniziativa molto ricca dentro, così l’hanno definita alcune insegnanti. La raccolta fondi continua, per informazioni consutate la pagina internet www.fondazioneforma.it Vito Piepoli MIRAFLORES PRESS cerca persone dinamiche, serie e volenterose per lavoro di acquisizione pubblicitaria. Compenso a provvigioni interessante. Cerchiamo inoltre collaboratori onlus che abbiano voglia di impegnare un po’ del loro tempo. SCRIVERE A: [email protected] LAUREANDA impartisce lezioni ad alunni delle scuole elementari e medie utilizzando metodo sicuro di apprendimento collaudato. Per informazioni scrivere a: mail: [email protected] Riferimento: STUDIO 01 SICUREZZA PRIVATA - AZIENDALE FAMILIARE 39enne ex Carabiniere - persona di fiducia, offresi per servizi di: • Sicurezza privata • Autista personale • Accompagnamento personale • Accompagnamento figli • Custode • Custodia • Commissioni • Altre analogie su richiesta REPERIBILE h.24 B.N. 339.664.46.35 CASA di CAMPAGNA aperta su 3 lati su 2 piani, 9 camere, ampia cantina (4x12), terrazzo, tettoia, caminetti, forno a legna. 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Scrivere a: [email protected] L’Agenzia delle Entrate gioca a carte scoperte: un questionario per capire se le spese superano le entrate. Per agevolare i contribuenti, l’Agenzia delle Entrate, in data 20 Novembre 2012, ha messo a disposizione del cittadino, sul proprio sito internet istituzionale, www.agenziaentrate.it uno specifico software per l’auto-diagnosi della coerenza fiscale, che nel totale rispetto della privacy permettere di valutare la coerenza tra il reddito familiare presunto che si avrà in dichiarazione, e le spese sostenute nell’anno. Il software di controllo, chiamato “REDDI-TEST”, una volta scaricato gratuitamente, potrà essere visualizzato dai contribuenti per porre in essere una preventiva verifica della propria situazione, sulla base dei dati a loro disposizione, in vista della futura compilazione della dichiarazione dei redditi. I risultati di tale verifica, di fatto, resteranno a disposizione esclusivamente del contribuente e non potranno in alcun modo essere acquisiti dall’amministrazione finanziaria. ISTRUZIONI PER L’USO Per dare inizio al “REDDI-TEST” occorre indicare un nome, anche di fantasia, la composizione della famiglia ed il Comune di residenza. Questo strumento, infatti, tiene conto della composizione familiare e dell’area geografica di appartenenza. LE VOCI DI SPESA Aggregando le voci di spesa come: mezzi di trasporto, assicurazioni, contributi previdenziali, istruzione, tempo libero e cura della persona, altre spese significative, investimenti immobiliari e mobiliari, se si hanno i dati sottomano, in dieci minuti si ottiene il risultato finale. Una volta effettuato il test, per offrire in modo inequivocabile il risultato dello stesso, l’Amministrazione si serve dell’uso di un semaforo. Il semaforo verde e la scritta “Coerente” stanno a significare che le spese effettuate sono in sintonia con il reddito dichiarato. Al contrario, il semaforo rosso con scritta “Incoerente” sono da ritenere campanelli d’allarme, che invitano a fare una riflessione sulla correttezza del proprio comportamento fiscale. ANCHE QUEST’ANNO IL BAR CAFFETTERIA “JL” PARTECIPA AGLI AUGURI DI NATALE PER LE CASE DI RIPOSO “CARLO ALBERTO” “MARIA BRICCA” DONANDO I SUOI PRELIBATI DOLCETTI DOVE TROVARE IL MIRAFLORES PRESS Ogni 15 del mese Diversi negozi a Torino Diversi negozi a Milano Diversi negozi ad Aosta Agriturismi in Liguria Stazioni FS di Torino Alcuni negozi Casale M.to (AL) Alcuni negozi a Napoli Alcuni negozi a Potenza VIA PLANA, 7/B - TORINO (ZONA PIAZZA VITTORIO VENETO) Tel. 011.812.86.43 LAVORI ACCURATI PROFESSIONALITA’ e SERIETA’ PREVENTIVI GRATUITI Stazioni Pullman a Torino Ospedali di Torino Case di Riposo a Torino Studi Medici a Torino Tabaccherie a Torino Bocciofile a Torino Parrucchieri/e a Torino Centri sociali e culturali TO Alcuni Studi Legali - TO Commercialisti a Torino Consulenti Lavoro a Torino IN TUTTO IL MONDO CON FACEBOOK Se desideri riceverlo nel tuo negozio o nella tua attività, invia una mail a: [email protected] Oppure se desideri riceverlo a casa tutti i mesi richiedi un abbonamento riceverai tutte le informazioni Incidente stradale: concorso di colpa se non si indossano le cinture di sicurezza. La suprema Corte di Cassazione, trattando il caso di un incidente stradale, ha stabilito uno “sconto” di pena nei confronti dell’automobilista che ha causato il sinistro giustificando questa decisione per il fatto che la vittima, al momento dell’urto, non indossava le cinture di sicurezza. I Giudici, con sentenza n. 42492 del 31 Ottobre 2012, hanno accolto il ricorso presentato dall’automobilista, che a causa di una manovra pericolosa è finito con l’impattare bruscamente un altro veicolo provocando la morte del conducente, poiché (la vittima) non indossava le cinture di sicurezza. La Corte ha precisato che nel caso in cui fosse accertato il fatto di non relativo uso delle cinture di sicurezza, questo comporterebbe una ipotesi di concorso di colpa e, pertanto, si avrebbe uno sconto sia sul piano del risarcimento sia su quello relativo alla quantificazione della pena. La sentenza è molto importante dal punto di vista penale perché nel caso in cui sia derivata la morte di qualcuno a causa della propria imprudenza e negligenza o imperizia alla guida, verrà certamente emessa una sentenza di condanna per omicidio colposo, ma la pena potrà essere diminuita. Chiaramente di questa decisione ne saranno contente le Compagnie di Assicurazione perché questa visione delle cose comporterà dei cambiamenti pure riguardo agli aspetti civilistici su tutti quelli relativi al risarcimento del danno che sarà rivalutato tenendo in considerazione anche questo fattore di concorso. Avv. Pietro Salvatore Bafaro *§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§* SERVIZIO DI CONSULENZA LEGALE GRATUITA Ricordiamo, come sempre, ai nostri lettori e sostenitori che il Miraflores Press, con questa rubrica fissa, offre la Consulenza Legale Gratuita. Se avete un problema di natura Legale Civile, Penale o Tributario, se volete farvi le vostre ragioni, se volete essere difesi o, semplicemente, volete avere dei consigli o fare chiarezza su una questione legale, rivolgetevi ai nostri professionisti convenzionati, che vi daranno tutte le indicazioni necessarie atte a risolvere il vostro problema. Si può avere un consulto telefonico, usare la mail ed esporre la vostra questione, oppure prendere un appuntamento presso gli studi dei nostri avvocati. Tutto questo in forma gratuita e senza alcun vincolo. Eventuali prosegui saranno valutati e comunque trattati in forma strettamente riservata e particolare. 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Una volta pagata la stampa e la distribuzione, quello che avanza, quando avanza, viene distribuito in opere di beneficenza. Quest’anno, molto difficile per tutti causa la crisi globale, abbiamo sostenuto, come sempre, varie associazioni umanitarie per l’adozione a distanza, ma abbiamo anche sostenuto il “Villaggio Don Pedro” in Togo, nato grazie al nostro “direttore”, Rocco Marone. Abbiamo spedito in Costa d’Avorio e Togo dei computer, monitor e stampanti revisionati e funzionanti. Acquistato e distribuito beni di prima necessità ed alimentari agli anziani poveri della nostra città: Torino. Sostenuto manifestazioni ed eventi benefici di enti ed associazioni a loro volta prodighi per sostenere altra gente in difficoltà. Questo opuscolo è nato per passione e continua ad essere una passione che implica del tempo e dello sforzo, ma ricordando il fine benefico, ci piace che sia così. Da sempre però abbiamo un sogno, quello di trasformare l’opuscolo in un giornale, ma per fare questo c’è bisogno davvero di una svolta decisiva e marcata. Un giornale ha tutta una serie di altre esigenze, ma non per questo rinunciamo al nostro sogno. E’ un periodo davvero difficile della nostra esistenza, la crisi colpisce tutti, indebolendo i più forti ed affossando chi già prima stentava, ma questo opuscolo è di tutti ed è per tutti e basta un piccolo aiuto, un piccolo sostegno e siamo sempre contenti. Vi invitiamo a inserire le vostre pubblicità, ad essere nostri sponsor o semplicemente a donarci una mano spontanea e prendere parte nel migliorarci. Chiunque pensa di poter essere utile e desidera unirsi alla nostra passione, può chiedere informazioni alla nostra mail: [email protected] - Tutti riceveranno risposta. Antony Masini AUGURI e SERENITA’ VALIDO FINO AL 31.12.2012