EDIZIONE “VIMAC-ONLUS” AGRIGENTO la o u c s a l l e ed Il Corrier Numero Unico 05/Giugno/2008 Fine dell’anno scolastico Alla fine dell’anno scolastico diciamo addio alla scuola primaria e anche ai nostri maestri. Passeremo alle scuole medie ed avremo tanti compagni nuovi. Saremo molto tristi. esercizi sul quaderno e nemmeno il regalo fattoci dagli insegnanti per la prima comunione. Mi ricorderò l’arte della maestra Maria Rosa. Penso ricorderò a lungo le maestre ed i compagni. I bellissimi momenti vissuti in compagnia in tanti anni Le mie sensazioni vissute alla scuola primaria si possono così esprimere: “Mi sono divertito anche se la maestra Letizia ci riempiva di compiti; ricorderò che durante la ricreazione parlavo sempre con Francesco e giocavo a carte con Chiara e Floriana. Mi ricorderò anche della gita a Noto e la visita alla caserma dei Vigili del Fuoco, di quando io e Martina siamo saliti sulla scala retrattile.” Fabio Zaccaria VA L a no stra sc uol a La nostra scuola si chiama “G. Verga”. E’ nata verso l’anno 1984-1985 e ha molte imperfezioni ad esempio: le finestre sono pericolosissime e un nostro compagno ha perso un dente urtandole durante un gioco. Un altro urtando si è rotto la testa. Le lavagne anch’esse pericolose hanno provocato un lavoro di protezione con scotch e fogli fatto dalle maestre per difenderci. Sommario Nuovo Arcivescovo 2 Il grande e forte papà 2 Omaggio a Li Causi 2 La mamma è come….. 3 La Scuola 3 Le vacanze 4 La Pace 4 Le classi hanno a disposizione solo 500 fogli A4 e sono spesso molto poche per il lavoro che si svolge. Le porte dei bagni sono rotte e con scritte fatte da alcuni alunni poco educati. La porta della 5° B è difettosa alcune volte si è bloccata e siamo usciti con l’intervento del bidello. Il ricordo che lascerò impresso nella mente sarà la distribuzione delle caramelle che ci faceva la maestra Letizia. La nostra scuola è costituita da molti docenti simpatici, Non dimenticherò i lunghi Viaggiando per Noto — Sosta a Gelso Bianco Continua a pagina quattro A M O r e f r at e r n o Cari lettori, come avete notato, nelle scuole e anche negli altri luoghi pubblici, non vi è più quell’uguaglianza e quell’affetto che ci rende uniti. Non c’è più amicizia tra di noi, non c’è più rispetto, non c’è più un unico colore di pelle, non c’è più unica religione, uni- co sesso, ma soprattutto unico cuore. Nessuno pensa agli altri, e rari sono quelli che accettano nel loro mondo persone provenienti da altri popoli. Nei parchi, nei centri commerciali, nei supermercati, nelle gioiellerie, ma anche a scuola, è presente sempre quel muro che divide nero da bianco, cristiano da ebreo e uomo da donna. Forse non ci avete mai pensato ma non è una bella cosa, non è un comportamento che ci fa diventare grandi Continua in seconda pagina Notizie di rilievo • Arriva Mons. Francesco Montenegro • Progetto “Vitti na crozza” • Visita alla città di Noto • Visita alla caserma dei Vigili del Fuoco • Nuovo vice-parroco a Fontanelle • Piccoli attori con Pippi PAGINA 2 IL CORRIERE DELLA SCUOLA A M O r e f r at e r n o N u ovo v i c e - pa r ro c o a f o n ta n e l l e Poesie Il Grande e forte papà Il papà è un gran gioiello continua dalla prima pagina o ci rende popolari, è invece quell’atto che ci rende spregevoli, facendo così male agli altri. Non vi è mai capitato di vedere per strada persone dal colore di pelle diverso dal vostro? E non vi è mai venuto il desiderio di aiutarli, di farli integrare nella vostra comunità, nella vostra vita? Avete cercato di aprire il vostro cuore, di dare uno spazio all’amore altrui, di aiutare coloro che hanno avuto bisogno? Rispettateli ed amateli in ogni momento e se per caso qualche amico non è d’accordo, aiutatelo a comprendere il vero scopo, il vero piacere di aiutare un nuovo amico. Solo così, potete dare un vero aiuto al mondo, e potete avere un vero e meraviglioso GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Cinzia Valenza VB Cari lettori sapete che hanno cambiato il vice-parroco nella chiesa San Nicola di Fontanelle? Bè è vero, don Nino è stato mandato in un’altra chiesa, cioè in quella di via Dante di Agrigento. Andrà a fare il parroco. Ora da noi c’è un nuovo vice-parroco che si chiama don Giuseppe Cumbo. Lui è molto simpatico, ma nessuno sarà come don Nino. A molti è dispiaciuto che don Nino se ne andato, ma rimarrà sempre nei nostri cuori perché era un bravissimo prete. Egli gni domenica, durante l’Omelia ci faceva le domande sul Vangelo letto, anche se lo fa pure don Giuseppe, ma don Nino scherzava di più. Sapete don Giuseppe non è tanto male, ma don Nino manca a tutti e la situazione si può risolvere andando a partecipare alla Santa Messa in via Dante nella sua nuova parrocchia. Di notte arriva a passi lenti nella mia stanza mi dà la buona notte. E’ grande, è forte, questo è il papà. Cantiamo in coro urrà! Urrà! E…. Se lui non è contento Tutti addosso a luiE se un giorno noi siamo tristi ci rallegra, ci accontenta. Come? Con cosa? Con un regalo, con il suo grande affetto che già è nato. Azzurra Maria Costanzo VA Angelo Martorella VB N u ovo a rc i v e s c ovo n e l l a d i o c e s i d i ag r i g e n to Mons. Francesco Montenegro è nato a Messina il 22 maggio 1946. Ha compiuto gli studi ginnasiali, liceali e quelli filosofici e teologici nel Seminario Arcivescovile “S. Pio X” di Messina. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale l’8 agosto 1969 con incardinazione nell’arcidiocesi di Messina. Ha frequentato i corsi di Teologia Pastorale presso l’Ignatianum di Messina; dal 1969 al 1971 ha esercitato il ministero sacerdotale in zona periferica della città; dal 1971 al 1988 è stato Segretario particolare, successivamente, degli arcivescovi Mons. Francesco Fasola e Mons. Ignazio Cannavò. Negli anni 1988-1998 è stato direttore della Caritas diocesana, Delegato Regionale della Caritas e rappresentante regionale della Caritas nazionale. Eletto alla Chiesa titolare di Aurusuliana e nominato Vescovo Ausiliare di MessinaLipari-Santa Lucia del Mela il 18 marzo del 2000, ha ricevuto la Consacrazione Episcopale il 29 aprile dello stesso anno. E’ stato, fino al giorno della presa di possesso in Agrigento, Presidente della Commissione Episcopale della CEI per il servizio alla carità e alla salute; Presidente della Caritas Italiana ed altri incarichi a livello nazionale. Chiara Latino VB Mons. Francesco Montenegro — Arcivescovo P ro g e t to “ v i t t i n a ’ c ro z z a” La scuola “G. Verga” quest’anno ha con il “Progetto P.O.N.”. stato riproposto al Palacongressi di realizzato molti progetti, tra cui il proIl titolo dello spettacolo era “Alice nel getto “Vitti nà crozza”. Agrigento in data 30 Questo progetto è stato maggio 2008. realizzato con il maestro E’ stata una esperienza “In omaggio ad una vecchia canzone del grande Li Causi. Il progetto veniva bellissima che speriarealizzato ogni martedì mo si possa ripetere maestro agrigentino Franco Li Causi” alla terza ora con suoni e anche nelle scuole canti effettuati dai bambimedie che frequenteni. Dopo lunghe prove il remo dal prossimo 20 maggio scorso gli alunni si sono anno scolastico. esibiti insieme in una recita realizzata paese di riciclandia”. Lo spettacolo è NUMERO UNICO PAGINA 3 L a s c u ol a Poesia Mi chiamo Desirèe La Barbera, ho 10 anni e frequento la VA della scuola primaria “G. Verga” di Fontanelle presso la città di Agrigento. cietà e insegnandoci i valori fondamentali del rispetto verso gli altri, della generosità e della sensibilità nei confronti di chi ha bisogno di aiuto. In particolare ho studiato: Matematica, Italiano, Inglese, Religione, Storia, Geografia e Scienze. Fra queste ho mostrato un notevole interesse soprattutto nei confronti dell’italiano, perché mi piace leggere, scrivere riassunti e avere modo così di imparare a conoscere meglio la società che ci circonda grazie agli insegnamenti delle nostre brave maestre. Inoltre ho avuto modo di divertirmi nell’arte del disegno realizzando, con l’aiuto dei compagni di classe, un bel cartellone con i disegni che raffiguravano la protagonista di un famoso cartone animato: Pippi Calzelunghe. Frequentare la scuola costituisce per me una buona occasione per socializzare con gli altri bambini della mia stessa età. Le maestre ci aiutano a ricevere una sana educazione che costituisce il principio importantissimo per vivere bene nella nostra so- Spero di essere promossa con buoni voti e di trascorrere delle belle vacanze in campagna con la mia famiglia ed i miei amici. La mamma è come……. La mamma è come una rosa, Il suo profumo è candido e dolce e…. Allieta le mie fatiche. La mamma è come un grande albero, lei dona i suoi frutti Per farci crescere e amare. La mamma, come descriverla…. è un grande cuore, che batte forte ogni giorno. La scuola vista dai bambini Disegno di Giorgia Salemi VA No, la mamma è molto più di queste frasi perché ci ha cresciuti nel grembo. Azzurra Maria Costanzo VA V i s i ta g u i data a l l a c i t ta ’ d i n oto I ragazzi delle classi V della scuola “G. Verga” di Fontanelle hanno organizzato una gita d’istruzione per visitare la città di Noto ed il suo barocco. Il maestro Magro ha procurato dei cappellini e dei bellissimi borsellini per tutti i ragazzi. Con l’aiuto delle insegnanti Letizia Guadagna, Sabrina Mezzano, Michela Bilello (supplente di Jolanda Catania) e Giuseppe Magro hanno preparato un opuscolo dopo aver fatto delle piccole ricerche che han- Noto — Corso V. Emanuele no riportato e scritte. Siamo partiti alle ore 7,30 del mattino ed eravamo tanto felici. Alle ore 9 circa ci siamo fermati all’autogrill per fare una pausa e poi ripartire. Siamo arrivati alle ore 11 circa e subito ci siamo messi a visitare la città. La cattedrale, la chiesa di San France- sco, la sala degli specchi al comune ed i palazzi barocchi. Poi con l’autobus siamo andati al ristorante San Lorenzo con un bellissimo panorama sul mare. Dopo aver pranzato ci siamo divertiti. Ritornati in autobus a Noto abbiamo fatto delle compere: orecchini, ricordini vari per i parenti, cappelli,collanine egiochetti vari. Risaliti in autobus verso le ore 18 siamo ripartiti per fare ritorno a casa. Siamo arrivati intorno alle ore 22, molto stanchi me anche molto contenti. Dalila Savarino VA V i s i ta a l l a c a s e r m a d e i v i g i l i d e l f u o c o Le V dell’istituto G. Verga, recentemente, hanno visitato la caserma dei vigili del fuoco. Per mezzo del progetto legalità, è stato possibile visitarla da vicino. Si è sempre saputo che i Vigili del Fuoco hanno avuto una estrema importanza per i cittadini e la loro salvaguardia. Nello specifico il loro lavoro consiste anche nell’aiutare le persone che restano bloccate negli ascensori, nelle macchine incidentate ecc. ecc. Dopo essere entrati nella caserma, gli alunni, hanno potuto vedere cosa c’era dentro i camion e cioè: Bombole di ossigeno utilizzate in caso di esistenza di molto fumo, gros- - 115 se tenaglie per aprire le lamiere, tante torce di diverse dimensioni alimentate a batteria ed un grande faro alimentato da un generatore di corrente. C’era anche l’autoscala sulla quale i ragazzi sono saliti Al campo sportivo hanno potuto vedere l’elicottero proveniente da Catania. Poi contenti siamo tornati a scuola. Giorgio Accurso Tagano, Giuseppe Scibetta, Francesco Speziale EDIZIONE “VIMAC-ONLUS” AGRIGENTO Direttore responsabile: • Ins. Giuseppe Magro Collaboratori: • Ins. Letizia Guadagna • Ins. Sabrina Mezzano • Ins. Jolanda Catania • Ins. Alessandra Vetro • Ins. Michela Bilello • Ins. Maria Rosa Siracusa Angolo poetico Le Vacanze Vacanze: esaminiamo la parola, significa solo non andare a scuola? Chi ha detti si, ragioni e venga avanti Possiamo ragionare in pochi istanti. Per me l’estate è stare in famiglia, fare una gita, divertirsi, e anche mangiare la vaniglia. Un divertimento eccezionale da non dimenticare. Ma a un certo punto non si sa più cosa fare così si comincia a pensare “e ora che si fa? La scuola è proprio là!” Avviso ai ragazzi che marinano la scuola Se un ragazzo marina la scuola, poi avrà problemi da grande, perché se la maestra parla di una lezione e lui non la capisce, da grande non si possono fare i concorsi per lavorare. Un giorno la mia maestra mentre interrogava un mio compagno di classe ci raccontò di una persona che sbagliava sempre i verbi nelle frasi che diceva. Da questo dobbiamo capire che non dobbiamo mai marinare la scuola se vogliamo imparare quello che ci serve per quanto siamo grandi. La scuola non e solo una istituzione per studiare, ma anche il luogo dove si può essere educati. Claudio Collura VB La nostra scuola Continua dalla prima pagina e da molti collaboratori scolastici dinamici. La Dirigente fa bene il proprio lavoro, ma non possono mancare i consigli per la scuola. Questa scuola è un po’ traballante, ma sicuramente non diversa dalle altre. Essa ha poche stanze, ad esempio: c’è una sola stanza di pittura, una sola palestra, una sala informatica con pochi computers ed infine soltanto un’aula di musica, ma noi non ci possiamo lamentare perché ci sono bambini ai quali manca persino l’aula per studiare. Questa scuola è molto grande se unita alla vicina scuola media “V. Reale”. I progetti organizzati sono stati molto belli come ad esempio quello del percorso con la bici. Ma secondo noi del fantastico giornalino, la scuola è molto bella ed organizzata. Gerlando Falzone, Marco Di Piazza e Settimio Proietto VB Si sente la mancanza “ma è questa la vacanza?” Ci mancano lavagne, finestre, compagni e maestre. Vacanza: esaminiamo la parola significa solo non andare a scuola? “no, di certo non lo è, Viva la scuola, viva la scuola, olè!” Floriana Randisi VA La Pace Nel mondo tutti siamo fratelli un po’ come gemelli. Dobbiamo anche voler bene a gente di un altro continente, che ci sappia amare e con noi voglia giocare. Dobbiamo saper dare amore a gente di un altro colore. Speriamo che il buon Dio da lassù protegga sempre noi che ci amiamo quaggiù. La pace ci vuole nel mondo, grande e rotondo. Pace vuol dire amore, non amare è un errore. Sara Adamo VB I piccoli at tori insieme a pippi La scuola sta per finire e tre classi quinte della scuola “G. Verga” stanno preparando la recita di Pippi Calzelunghe per il progetto lettura. Tutti si sono impegnati al massimo. Il 3 giugno vi è stata la recita finale. Adesso vi racconto la trama: Come sapete Pippi è una bambina vivace che vive nella grande villa sul colle con una scimmiotta, il sig. Nilson e Zietto, un cavallo bianco con i pois neri. Pippi ha due amici del cuore: Tommy e Annika due simpatici ed ordinati fratelli. Pippi non ha la mamma, lei è morta dopo averla messa al mondo. Come dice Pippi il suo papà è volato in mare, adesso è il re di una tribù dei negri. In questa recita ci sono molte parti dove Pippi si diverte e trova sempre il modo per mettersi nei guai: con i poliziotti, con la maestra, con i ladri. Ma la cosa più bella è il finale, dove trova il padre e Tommy e Annika han- no paura che lei vada via dalla villa sul colle. Ma alla fine Pippi capisce che il suo posto è lì tra i suoi amici. Oltre alla recita si sono fatti dei balletti. Ecco gli attori: Sofia Cavallaro (Pippi), Alessandro Corbo (Tommy), Martina Di Rosa (Annika), Adriano Agnello, Jonathan Scaglione e Gloria Nobile ( P ol i zi o tt i) , Al es si a T e rr a z z i n o (Maestra), Giuseppe Scibetta e Dario Falzone (Ladri), Giorgio Accurso Tagano (Padre) e Sonia Lo Piparo (Marinaio). Ci sono poi tante ballerine con la coreografa Dalila Savarino. La recita è riuscita bene ed i piccoli attori sono stati molto contenti. Pippi calzelunghe Alessia Terrazzino VA