28 Provincia IL GIORNALE DI VICENZA Mercoledì 20 Febbraio 2013 ARZIGNANO E MONTECCHIO NOGAROLE. Sono intervenute tre squadredipompieriarrivate da Vicenza,Schio eLonigo CHIAMPO. Si èevitatoche ilfuoco siestendesse alle caseadiacenti Caminosurriscaldato Ungaragevaafuoco Incendiatoiltetto Trepersoneall’ospedale Il surriscaldamento di una canna fumaria ha causato l’incendio che ieri mattina ha parzialmente distrutto il tetto di un’abitazione in via Moschini 15. L’allarme è scattato alle 8. Il proprietario è Umberto Fracca, 42 anni, pittore e decoratore, che vive con moglie e due figli. Dato l’allarme sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco di Arzignano è l’autoscala di Vicenza. Il rogo ha interessato circa 80 metri quadrati. Il lavoro dei pompieri è proseguito per cira tre ore. Una volta spente le fiamme è stato necessario procedere con le operazioni per mettere in sicurezza l’edificio. I danni sono in- Iconiugiproprietari dell’alloggio eun vicinointossicatimentre tentavanodispegnere lefiamme Un incendio è scoppiato ieri mattina in un complesso dove vivono 5 famiglie, in via Vicenza 8. Al momento i residenti erano fuori casa; è toccato quindi ai vicini allertare il 115. L'abitazione interessata è quella di Gianluca Corato, 40 anni, contitolare di una ditta termoidraulica, il quale vive nella casa con la moglie Laura Repele e i tre figli di 5, 9 e 12 anni. Sono le 9 quando scatta l'allarme: i padroni di casa si precipitano sul posto, tentando di spegnere le fiamme divampate nel garage. Il tentativo è vano e di lì a poco, a causa del fumo inalato, Corato, che ha anche riportato scottature alle mani e al volto, la moglie Lacausaèda ricercarenelle favillearrivate nell’autorimessa attraverso unaspiratore Laura e il vicino Paolo Zarantonello, 34 anni, sono trasportati all'ospedale di Arzignano da un'ambulanza per accertamenti. Colpita da leggero malore, invece, e assistita dai vicini, Alessandra Lovato, che vive nel complesso con il marito Luciano. Nel frattempo arrivano tre mezzi dei vigili del fuoco di Schio, Lonigo e Vicenza, nonché i carabinieri di Chiampo. Le operazioni si rivelano fin da subito difficoltose a causa del fumo. Si registrano anche attimi di tensione: l'inquilino Roberto Consolaro, 39 anni, non risponde, si teme possa essere all'interno. In realtà si trova al lavoro e poco dopo giunge anch'egli sul posto. La tensione sale anche per il timore di esalazioni tossiche dovute alla presenza di sacchi di fertilizzante, nonchè per la paura di esplosioni, in quanto nei box si trovano alcune auto. In breve anche queste emergenze rientrano: lo stesso Corato riesce a mettere in salvo la propria Opel Zafira mentre viene MONTEVIALE. Fessurelarghe10 centimetri Ritornanolecrepe sottola chiesa Attesaperle perizie Interventi per consolidare il colle della parrocchiale erano avvenuti due anni fa Già interessato il Comune Era già accaduto un paio di anni fa. E ora il problema si è ripresentato. Sul muro di cinta del declivio della chiesa di Santa Maria Assunta sono riapparse crepe, di circa dieci centimetri di larghezza, che stanno preoccupando comune e parrocchia. Il sindaco Giuseppe Danieli ha già contattato l’azienda di Cornedo che ha eseguito un intervento due anni fa, consistito nella realizzazione di pere di rinforzo nel sottosuolo. «Il fenomeno esiste da qualche tempo nella zona collinare - dice il primo cittadino - forse si tratta di movimenti di assestamento del terreno. Ma sono passati solo due anni dall’intervento precedente e quindi abbiamo allertato la stessa impresa specializzata. Il fenomeno si ripete in particolare nella zona sud del declivio, verso la strada. Adesso la ditta ha trenta giorni per verificare la situazione. Abbiamo chiesto un’indagine dettagliata, sul muro di cinta e sul declivio dove si trovano la chiesa e la canonica». «Anche la parrocchia di Santa Maria Assunta si è immediatamente attivata. «Ci siamo ri- © RIPRODUZIONERISERVATA Picchiatocronista,intervengonoiCc Ivigili delfuoco impegnatinell’incendiodelgarage aNogarole. M.C. smentita la presenza di sostanze pericolose. Secondo le ricostruzioni, la causa delle fiamme, domate nel giro di tre ore, sarebbe da attribuire ad alcune braci di una stufa, arrivate dal piano superiore attraverso un aspiratore centralizzato. Le prime stime parlano di danni per circa 20 mila euro. MA.CA. © RIPRODUZIONERISERVATA brevi MONTECCHIO SCACCHI PERRAGAZZI ALCENTROGIOVANI Domani pomeriggio dalle 15, al Centro giovani in via Da Vinci ad Alte, spazio dedicato a tutti i ragazzi di età tra i 9 e i 18 anni che desiderano giocare o imparare gli scacchi; l'iniziativa è curata dal Circolo scacchistico castellano. Partecipazione libera. A.F. CRESPADORO LABIBLIOTECACIVICA CHIUDEPERLE ELEZIONI La biblioteca rimarrà chiusa da domani al 27 febbraio, in quanto sede del seggio n. 1 delle elezioni politiche 2013. Riaprirà con i consueti orari a partire da giovedì 28. Per informazioni consultare il sito www.comune.crespadoro.vi. it. M.P. > Lecrepe sul murodi cinta. L.N. © RIPRODUZIONERISERVATA genti: oltre a quelli provocati dal fuoco bisognerà infatti stimare gli effetti del fumo e quelli dell'acqua utilizzata per domare il rogo, caduta anche nei piani inferiori. Il lavoro dei pompieri ha evitato che il fuoco si estendesse alle vicine abitazioni. Le fiamme, come accertato dagli stessi pompieri, è Lasolidarietà dell’Ordinedeigiornalisti, Assostampa eCdr FOTONOTIZIA volti ad una ditta spacializzata di Vicenza – spiega don Francesco, parroco di Monteviale – attendiamo una relazione sulle cause. Preoccupati? No, aspettiamo le verifiche. Di certo ci incuriosisce sapere perché abbiamo di nuovo problemi. La canonica e la chiesa sono circa 10 metri sopra e non presentano fessurazioni sui muri. Tra l’altro la canonica e la casa della dottrina sono state ristrutturate una ventina di anni fa e sono piantate su solidi pali. È il terreno antistante, il declivio, che probabilmente si muove. Noi attendiamo risposte sulla situazione del declivio della canonica per capire se sarà necessario intervenire e di che investimento si parla». • L.N. L’incendio di viaMoschini. M.C. partito dalla canna fumaria. A questo proposito, nei giorni scorsi il sindaco di Chiampo Antonio Boschetto aveva sottolineato con incontri ed opuscoli rivolti ai cittadini la questione della prevenzione dei pericoli derivanti dall’uso improprio di stufe, caminetti, bracieri e fiamme vive. Sul fronte degli incendi delle canne fumarie, nella maggior parte degli episodi l’intervento dei vigili del fuoco riesce ad arginare i danni, ma l’osservazione delle regole per un corretto funzionamento dei dispositivi rappresenta sempre una pratica utile per scongiurare il problema. • MA.CA. “Tommy” è primo alCarnevale SOVIZZO.Èstato ilcarro“Tommy,il camiondeipompieri” dellascuola dell'infanzia San Bortolo di Arzignano a vincere la sfilata di carnevale organizzata dalla Pro loco. Il premio per il miglior gruppo alla scuola primariadiSovizzoper i costumisul tema“La grandeabbuffata”. L.N. CHIAMPO/1 LAVORIALLA RETE IDRICA VIABILITÀ MODIFICATA Fino al 28 febbraio sarà istituito un senso unico alternato in via dell'Artigianato, zona Arso, dall'incrocio con via Castiglione all'incrocio con via dell'Industria, per per permettere l'esecuzione dei lavori di sostituzione di allacci alla rete idrica. M.P. CHIAMPO/2 NIENTECARNEVALE PERLEGUARDIENERE Il gruppo delle Guardie Nere precisa di non aver mai partecipato alle sfilate del Carnevale. E quindi di non essere stato presente neanche a quello di Venezia. Gli armigeri che sfilavano appartenevano all' Associazione Storica Città del Grifo di Arzignano. L.N. Ierimattina durante lo spegnimentodell’incendiodi viaMoschini, ilproprietario dell’immobileUmbertoFracca, evidentemente sotto chocper l’accaduto,haaggreditoil giornalistaMatteo Pieropan, corrispondentedaChiampo, chestava raccogliendo informazionisuluogo pubblico nelpienodiritto dicronaca sancitodallaCostituzione. Il cronistahasubito uncolpo al visoelarottura degliocchiali. Sonostati informatii carabinieri chenelpomeriggiohanno sentito l’aggressore,che resosi contodel gestoea mente freddasi è scusatoconil nostro collaboratore.Solidarietàa Pieropandall’Ordinedei giornalisti delVenetochehaespresso «preoccupazioneesconcerto»per l’accaduto.«Sitratta purtroppo dell’ennesimoepisodiodi violenza eintimidazioneperpetrato ai dannidigiornalisti, testimonianza delclimadicrescenteostilità e dellecondizionisemprepiù difficilinellequalièspesso costrettoadoperarechi cercadi informarel’opinione pubblica,I giornalistivenetinonsi fannoperò intimidireecontinuanoa svolgere ilpropriolavorocon la massima autonomiaeindipendenza». Solidarietàanchedal comitatodi redazioneedall’Associazione vicentinadellastampa. • ARZIGNANO/1 ARZIGNANO/2 BRENDOLA Allasbarra pertruffa Laquerela èritirata PretoMartini presidente delcircolo Noi diSan Bortolo Furtiin serie inabitazione Inflittiinaula altridueanni La presunta parte offesa ha ritirato la querela e il giudice Pachera l’ha assolta. Delfina Pieropan, 74 anni, residente ad Arzignano, è stata prosciolta in aula dall’ipotesi di truffa. L’imputata, difesa dagli avv. Paolo Mele junior e Roberto Carlotto, doveva rispondere di una vicenda che avvenne ad Arzignano nel dicembre di quattro anni fa. In base a quanto ricostruito dalla procura, Pieropan, in qualità di amministratrice della società “Diemme International srl”, aveva concluso con la “Norad Italia srl” di Tommaso Dalle Foglie un accordo per la vendita di una fornitura di pellami per un valore di 60 mila euro. Dalle Foglie aveva pagato con una serie di ricevute bancarie depositate alle filiali di Arzignano di Unicredit e di Antonveneta. Pieropan, stando a quanto sostenuto, a quel punto avrebbe finto di avere estinto i conti correnti, e che era per lei impossibile incassare le rimesse. Pertanto, Pieropan avrebbe chiesto e ottenuto che la presunta parte offesa emettesse 5 assegni per un importo di 59.600 euro per il saldo. “Norad Italia” sarebbe stata costretta a far fronte al pagamento delle ricevute bancarie, versando di fatto due volte i soldi per comprare la pelle. Dalle Foglie aveva sporto denuncia, ora ritirata. • Nuovo presidente per l’Associazione Noi Circolo San Bortolo. Dopo il rinnovo del Consiglio direttivo alla massima carica c’è Giorgio Preto Martini, che succede a Claudio Tadiello, comunque rimasto come segretario. Per la prima volta c’è una donna Elena Pavan, alla vicepresidenza. «Un Consiglio direttivo giovane – dice il presidente Preto Martini - con persone qualificate. C'è grande aspettativa da parte della comunità perché l’associazione è chiamata a coordinare e supportare le principali attività che si svolgono nel quartiere di San Bortolo». Il nuovo direttivo si è messo immediatamente all’opera in vista della sagra parrocchiale, particolarmente sentita, intitolata a S. Maria Ausiliatrice. Intanto si sta lavorando anche all’organizzazione di un corso sulla comunicazione pubblicitaria, a marzo, e di un corso-dimostrazione di rugby per i bambini a maggio. A marzo sarà anche definito il calendario degli eventi per il 2013/14. Questo il nuovo direttivo: Giorgio Preto Martini presidente, Elena Pavan vicepresidente, Leonardo Olivieri tesoriere, Claudio Tadiello segretario, Luigi Carlotto, Silvia Guarda, Valerio Mazzasette, Giulia Pegoraro, Davide Pianalto, Cristian Roncolato e Chiara Tibaldo consiglieri. • L.N. Il giudice Rizzi ha condannato ad un anno e otto mesi e 25 giorni di reclusione e 750 euro di multa oltre a due mesi di arresto Antonio Canevarollo, 45 anni, residente a Grancona in via Pianezze (avv. Paolo Mele). Si tratta dell’ennesima condanna per il vicentino, già dichiarato delinquente abituale. Canevarollo doveva rispondere di un doppio raid in abitazione avvenuto a Brendola il 7 marzo del 2009. In base a quanto era stato ricostruito, nel tardo pomeriggio si era prima introdotto nella casa di Angelo Cavaggioni, in via Canova, approfittando del fatto che la porta era stata lasciata socchiusa. Neanche il tempo di arraffare qualcosa che il proprietario era rientrato e lo aveva scoperto, mettendolo in fuga. Poco dopo, invece, l’imputato era riuscito ad entrare nell’abitazione - sfruttando la porta di ingresso aperta - di Maria Grazia Bicego, che abita in via Palladio: aveva raggiunto la camera da letto, trovando sotto il cuscino un portafoglio e arraffando 125 euro. Quindi era scappato. Canevarollo doveva anche rispondere del fatto di aver disobbedito all’ordine del questore di Vicenza, che il 16 dicembre 2008 gli aveva imposto di non rimettere più piede a Brendola per tre anni. • © RIPRODUZIONERISERVATA © RIPRODUZIONERISERVATA © RIPRODUZIONERISERVATA