Voci dal Sud 12 w w w . s o s e d . eu Anno IX° nr. 6/7 Giugno-Luglio 2013 F i s c o Ecco le “furberie” di Equitalia Cuoco: «Ora è difficile monitorare la tracciabilità della raccomandata» la stessa, dalla quale deNonostante Equitalia corrono i termini per sia in dirittura d’arrivo, l’eventuale opposizione, è manca ormai poco più di impossibilitato succesun mese alla scadenza sivamente a poter risalidel 1 luglio 2013, a dere all’esatto giorno in cui correre dalla quale diverè avvenuta la notifica, ranno operative tutte le perché sulle buste da panovità normative riguardanti la riscossione delle entrate degli enti locali che recchi anni ormai non compare più alcun timbro posono state definite e più volte modificate nel corso del stale sostituito per le raccomandate da un codice a 2011 e del 2012, continua a dare il meglio di se, met- barre, pertanto l’unica condizione per stabilire il giortendo in campo l’ennesima angheria a danno dei con- no di consegna rimaneva la tracciabilità attraverso il servizio di Poste Italiane. tribuenti, attraverso la Adesso tutto ciò non è non tracciabilità postale Un’altra “furbata” è stata quella di imporre che possibile per le raccodelle cartelle esattoriali l’erogazione delle pensioni, che sono non pignorabili mandate inviate da inviate a mezzo posta come non lo sono i fondi comunitari di assistenza Equitalia e contenenti raccomandata. per gli imprenditori, debbano essere cartelle esattoriali. A sostenerlo è Saverio necessariamente versati su un conto corrente Tale distrazione induce Cuoco il quale precisa in errore il contribuente che dal primo luglio 2013 bancario o postale. che non potendo stabiliEquitalia società posseQuesto escamotage ha potato a far perdere alle re l’esatto giorno di notiduta al 51% dall’Agensomme la loro originaria classificazione che li fica della cartella zia delle Entrate e al rendeva non pignorabili, ma una volta sul conto esattoriale, rischia erro49% dall’Inps, dovrà abdivengono capitale della persona, quindi neamente di fare decorbandonare i Comuni nel pignorabile ! rere i termini di una servizio di riscossione dei eventuale opposizione tributi, anche se non è da escludere una nuova proroga del periodo transitorio, alla stessa o di inoltrare il ricorso oltre i termini consentiti, con la certezza di ottenere dai Giudici Tributari sino alla fine del 2013. «I Comuni dovranno gestire le attività di accer- una sentenza di inammissibilità per decorrenza dei tertamento e riscossione delle proprie entrate o di- mini previsti. Pertanto nel richiamare l’attenzione dei contribuenti rettamente o affidandole, a soggetti esterni, valutando anche l’opportunità di procedere alla ge- ad annotare immediatamente all’atto di ricevimento stione diretta, con l’eventuale supporto di servizi di una raccomandata inviata da Equitalia, il giorno delesterni, sia delle attività di accertamento che di l’avvenuta consegna della stessa, in modo da essere sicuri sulla data di inizio della decorrenza dei termini quelle di riscossione volontaria e coattiva». In alternativa, nel caso della mancanza di risorse di opposizione, «ci auguriamo - afferma Cuoco - che interne, il Comune può valutare l’ipotesi di tale astuzia sia l’ultima messa in atto da Equitalia esternalizzare in parte o in tutto le attività di ac- che ormai in dirittura d’arrivo sta per abbandocertamento e riscossione volontaria e coattiva delle nare i Comuni nel servizio di riscossione dei tributi. proprie entrate. Auspichiamo inoltre che il cambio di guardia nella In questo contesto di imminente divorzio tra Comuni ed Equitalia, in conformità al famoso detto il “lupo riscossione dei tributi, faccia venir meno in modo perde il pelo ma non il vizio”, improvvisamente per le definitivo tutte le nefandezze alle quali abbiamo assisole cartelle esattoriali è venuta meno per il con- stito negli anni durante la gestione Equitalia ed alle tribuente la possibilità di poter monitorare e controlla- quali ci siamo opposti nelle sedi competenti, ovvero, re attraverso il sito di Poste Italiane, la tracciabilità per citarne alcune: le no-tifiche degli atti avvenute in maniera irregolare, il calcolo degli interessi errato, i della suddetta raccomandata. Tale circostanza assume notevole rilievo per il cit- pignoramenti immobiliari illegittimi, l’abuso dei fermi tadino, soprattutto a seguito delle ultime pronunce della amministrativi agli autoveicoli, i pignoramenti sui conCorte di Cassazione che bocciando alcune sentenze ti correnti di stipendi e pensioni, le pretese a titolo di dei Giudici Tributari, ha ritenuto legittime le notifiche aggio sulla riscossione di costi non giustificati ed esorper posta, da parte del concessionario della riscossio- bitanti la cui legittimità è sottoposta attualmente al ne, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. vaglio della Corte Costituzionale, l’avvenuta prescriSuccede infatti che il contribuente che riceve una zione dei crediti vantati, more e interessi spropositati, cartella esattoriale da Equitalia e non provveda im- il triste fenomeno delle “cartelle pazze” ed a mediatamente ad annotare la data di ricevimento del- piacimento, chi più ne ha più ne metta. Voci dal Sud 13 rw w w . s o s e d . eu Anno IX° nr. 6/7 Giugno-Luglio 2013 F i s c o Slitta l’Imu per la Chiesa anche se si tratta di insediamenti produttivi Calabria Ora La Chiesa cattolica non dovrà pagare quest’anno l’Imu 2013 relativa agli immobili ad uso misto, commerciale e non. Lo rivela una circolare del Ministero delle Finanze. In assenza, come al solito, di regole certe, come segnalato pochi giorni fa, il Ministero ha quindi deciso di rinviare il tutto al 2014, contestualmente con il conguaglio della prima rata. Questa data sempre che non si trovi un altro cavillo per rimandare ancora, cosa che, in fondo, sarebbe coerente con il modo di fare della politica italiana. La normativa, infatti, prevede che l’edificio ad uso misto debba essere suddiviso in base all’utilizzo a fine di lucro, non solo sui metri quadrati relativi alla parte commerciale, ma pure al tempo in cui tale parte viene utilizzata a tale scopo: l’Imu sarà poi pagata in modo proporzionale all’effettivo utilizzo commerciale. Intanto Radio Maria con una lettera agli ascoltatori anziani invita: «Fate testamento per noi» Calabria Ora ROMA E’ polemica su una campagna lanciata dall’emit- testamenti? 2) Sai che ai tuoi cari resterà comunque una quota? tente radiofonica “Radio Maria”. 3) Sai che per fare un testamento olografo basta un foSecondo quanto pubblicato dal quotidiano “Repubbliglio bianco e una firma di ca”, molti ascoltatori, tra proprio pugno? quelli più anziani, hanno riPoichè la lettera si rivolge 4) Quali motivi ti trattencevuto una lettera firmata prevalentemente agli anziani, a gono ancora dal devolveda padre Livio Fanzaga, dinostro avviso si configura il reato di re parte della tua eredità a rettore della radio, nella Radio Maria? quale si invita a un «lasci“Circonvenzione di incapace” 5) Pensi che costi o non to testamentario, anche hai un notaio? piccolo», un atto d’amore. 3)Possiamo inviarti un opuscolo che possa spiegarti come La lettera, in sette punti, spiega poi come eseguire un fare? testamento olografo. 6) Vuoi che una persona di Radio Maria ti contatti diretL’episodio è stato reso noto dal figlio di un’anziana ascoltatrice dell’emittente vaticana, dopo che l’uomo aveva tro- tamente? Per inviare la risposta all’emittente basta rispedire il quevato la madre intenta alla compilazione del questionario, stionario, completo dei dati personali e i recapiti, utilizzanallegato alla lettera inviata da Radio Maria. «Un lascito testamentario anche piccolo, è un atto do la busta allegata e preaffrancata. E se qualcuno volesse anticipare un poco i tempi, può d’amore». Sono sette le domande che padre Fanzaga pone ai suoi già utilizzare il bollettino allegato per una donazione. ascoltatori: 1) Condividi l’idea che Radio Maria ti informi su lasciti e Voci dal Sud 14 w w w . s o s e d . eu Anno IX° nr. 6/7 Giugno-Luglio 2013 F i s c o Iresa, una nuova tassa per gli italiani che vanno in vacanza Fabrizio Arnhold | Yahoo! Finanza Un’altra tassa! La Regione Lazio e la Regione Lombardia hanno introdotto l’Iresa, l’Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili. Nei giorni scorsi lo ha reso noto Luca Patanè, presidente di Federviaggio che all’Ansa ha detto: “E’ un affondo per le compagnie aeree, un ulteriore danno per tutto il turismo”. L’imposta dovrebbe essere di scopo, ossia utile a impiegare misure che abbassino i livelli di inquinamento acustico, ma il rischio che sia l’ennesimo balzello che ricade sui viaggiatori è alto. Secondo i calcoli resi noti da Assaereo, nel complesso, la nuova imposta avrà un impatto da 37 milioni di euro nel 2013 e di 55 milioni nel 2014. Per l’Ufficio Studi di Federviaggio le compagnie aeree che operano negli scali romani avranno un impatto di circa 5 euro per passeggero per i viaggi nel medio raggio e di oltre 2 euro per i viaggi nel breve raggio. “Sono inaccettabili i livelli di Iresa imposti dalla Regione Lazio nell’ultima Finanziaria (entrata in vigore dal primo maggio, ndr) e che avranno un conseguente impatto negativo sull’occupazione e sull’economia provocando, inoltre, un aumento di costi per tutti i viaggiatori”, spiega Luca Paternè. Biglietti più cari, alla fin fine, per chi deciderà di volare partendo da Fiumicino. Le compagnie aeree cercheranno di scaricare i costi per evitare di finire strozzate dalle tasse. E a pagare, come sempre, saranno gli utenti. Un trend, tra l’altro, già avviato nei mesi scorsi quando l’uscente governo Monti, con uno degli ultimi provvedimenti, aveva fatto crescere di 10 euro le tasse per passeggero nello scalo romano per favorire il gestore aeroportuale. Una misura che mette in difficoltà i vettori aerei che avevano intenzione di incrementare la presenza nell’aeroporto romano, ma ora rischiano di non riuscire a far quadrare i conti. Il settore aereo è uno di quelli più colpiti dalla crisi economica. E introdurre una nuova tassa non sembra certo il modo migliore per rilanciare il comparto. Anzi ! Una tassa di scopo, inoltre, che in realtà non lo è. La nuova Iresa approvata dalla giunta Zingaretti prevede un introito per la Regione di oltre 90 milioni di euro in due anni, ma di questi soldi solo il 10 per cento sarà impiegato per lenire gli effetti ambientali, secondo quanto previsto dalla stessa Regione. E il resto del gettito? Sarà usato, evidentemente, per far quadrare un bilancio che risente ancora dello scandalo dei rimborsi elettorali. A spese dei viaggiatori che transitano dallo scalo romano. “La crisi della finanza pubblica è un fattore di grave preoccupazione, la creazione di nuove tasse, tariffe e imposte che pesano sul settore viaggi contribuiscono solo a peggiorare la già difficile situazione economica del Paese”, conclude il presidente di Federviaggio, Patanè. I dati prodotti dall’Associazione nazionale vettori e operatori del trasporto aereo in effetti, confermano questa tesi: per un aeromobile di medio raggio, come un Airbus 320, ci saranno dei costi aggiuntivi di 267 euro. Per un velivolo a lungo raggio, come un Boing 777, la perdita di competitività raggiunge la cifra di 1.257 euro. Una tassa dai molteplici effetti negativi, quindi. Per prima cosa dilata la perdita di competitività di tutto il settore viaggi e trasporti italiani nei confronti di altri scali europei; amplia, invece che ridurre, l’emorragia di posti di lavoro a causa dell’aumento dei costi per le compagnie aeree; si abbatte come una scure sulle tratte a lungo raggio, ossia quelle intercontinentali di cui l’Italia ha più bisogno. Un altro balzello, tra i tanti, più o meno mascherato, che graverà ulteriormente sulla collettività. Voci dal Sud 15 rw w w . s o s e d . eu Anno IX° nr. 6/7 Giugno-Luglio 2013 il Fisco L’Agenzia avvisa il contribuente in caso di discordanze tra entrate e uscite - Non è obbligatorio rispondere In caso di spese sospette, l’Agenzia delle Entrate invia le lettere di avviso Yahoo Finanza Ai contribuenti italiani sta arrivando una missiva impor- o ritoccare la dichiarazione, ma non è messo a conoscenza tante e a inviarla è un mittente mai troppo amichevole: dell’ammontare delle spese, che non è precisato, per tutelal’Agenzia dell’Entrate. re la riservatezza ma anche nella certezza che il contribuente Ma cosa dicono le lettere? sa quanto spende. Invitano il contribuente a verificare la compatibilità di In pratica l’Agenzia sa e il cittadino pure: resta da capire quanto dichiarato per l’anno 2011 con le voci di spesa pre- chi deve fare il primo passo. senti nel prospetto inviato in allegato, o con lo strumento Per la serie: non dico che hai sbagliato, ma nemmeno ti di autodiagnosi conosciuto come Redditest. dico che hai fatto giusto, e vediamo chi cede per primo. Un tema caldo la compatibilità tra spese e dichiarazione, Ovvio che molti contribuenti si chiedano a chi spetti ma nel caso in questione siamo innanzi a uno strumento di l’onere della prova, posto che è l’Agenzia a farsi viva. compliance, e non davanti a un accertamento fiscale. In ogni caso, sembra che la moral suasion funzioni se i L’Agenzia fornisce informazioni generiche sulle spese redditi dichiarati lo scorso anno da circa 256mila soggetti effettuate nel 2011 e note al Fisco; la congruità va verificata che si erano visti recapitare la missiva sono cresciuti di con quanto dichiarato nel 730. circa il 10%. Il problema non si presenta se le spese, pur più alte del Anche nel 2011 erano partite 50mila missive che si riferireddito, sono state effettuate con fonti legittime di finan- vano alle precedenti annualità e che avrebbero riportato ziamento. 130 milioni di euro nelle casse dell’Erario, secondo quanto C’è anche la seconda chance, quella di correggere la scrive Italia Oggi. dichiarazione, avvalendosi del ravvedimento lungo, fino al L’esperimento nei fatti funziona ma è giusto il modo in 30 settembre 2013, che prevede una sanzione del 3,75%. cui è condotto? Non è certo il primo caso di lettere informative che Già lo scorso anno si parlava di una forma di bluff al l’Agenzia invia: l’anno scorso è andato in scena lo stesso poker, dove a parole si tutela la privacy del contribuente, copione, ovviamente per il reddito complessivo dichiarato ma nei fatti non gli si concede tutti gli strumenti per capire nel 2010. dove sbaglia e perché, posto che deve poi dimostrare quanIl panico per i contribuenti non manca mai, ma queste do e in che modo le spese non coincidono. comunicazioni hanno perlopiù carattere informativo, o fiPiù complesso è invece l’altro tema, quello del rapporto nalità preventive, quindi bisognerebbe capire perché si tra Fisco e cittadino, che, pur nel nome della lotta all’evascatena il panico ogni volta che l’Agenzia invia una missi- sione, ha raggiunto in Italia livelli emergenziali, e ribadisce va, posto che non è obbligatorio rispondere e che non vi è sempre di più una forma di subalternità, dove il sospetto un accertamento in corso. vince pur per nobili fini, cioè recuperare gettito. Fa più rumore invece il fatto che il cittadino può spiegare Arriva il “Decreto del fare” Mai più pignorate le prime case r.r. - Calabria Ora ROMA Più credito alle imprese per investire. Bollette meno care per tutti. Multe ai funzionari pubblici per ogni giorno di ritardo in atti e procedure. Addio ai certificati di sana e robusta costituzione. E infine divieto di pignoramento della prima casa (per debiti inferiori ai 120 mila euro) escluse quelle di lusso. Il “decreto del fare”, che ieri pomeriggio è arrivato in Consiglio dei Ministri - il primo del governo Letta per rilanciare crescita e sviluppo e allo stesso tempo alleggerire un po’ di burocrazia - si preannuncia corposo, anche 60 articoli. Sarà accompagnato da un disegno di legge con semplificazioni vecchie (recuperate dall’era Monti) e nuove (come facilitare la cittadinanza ai ragazzi nati in Italia). Ma non dall’altro provvedimento, il piano carceri della Cancellieri per sfoltire il sovraffollamento, atteso e discus- so, ma saltato all’ultimo minuto. La prima buona notizia è il taglio da 500 milioni all’anno per le bollette elettriche di cittadini e aziende, riducendo oneri impropri e rendite (250 milioni dalla riformulazione delle tariffe Cipe in base al prezzo del gas, più basso, e altri 250 dal taglio degli incentivi al biocombustibile). La seconda, un pacchetto dedicato alle piccole e medie imprese, per “allentare le difficili condizioni di accesso al credito” e «riattivare un canale di finanza agevolata. In pratica, il fondo centrale di garanzia sarà potenziato e «consentirà di attivare credito aggiuntivo per circa 50 miliardi in tre anni. Mentre ci saranno 5 miliardi di risorse disponibili, grazie alla provvista della Cassa depositi e prestiti, ad un tasso dimezzatorispetto a quello di mercato. Voci dal Sud 16 w w w . s o s e d . eu Anno IX° nr. 6/7 Giugno-Luglio 2013 il Fisco Fisco ficcanaso: come difendere il conto corrente Rossana Prezioso - Yhaoo Finanze Al via l’anagrafe dei conti correnti. Parte oggi (26 Giugno 2013) la possibilità, da parte dello stato italiano, di ricevere informazioni sui conti correnti privati da parte direttamente degli operatori bancari, così come anche di tutte le realtà destinate a maneggiare soldi e risparmi. Coinvolti quindi anche Poste e Sim. E, per essere più precisi, sotto controllo saranno anche conti deposito, titoli, cassette di sicurezza, movimentazione da carta di credito, versamenti vari e tutte le operazioni extra conto. In altre parole, tutti i movimenti che saranno, al contempo, prova di eventuale condanna e di salvezza. Infatti se è vero che ad essere segnalate saranno solo le anomalie fra le cifre dichiarate e quelle presenti e circolanti sul nostro conto, è anche vero che saranno proprio i documenti che permetteranno la tracciabilità di tutto il denaro transitato che ci darà modo di mettere in chiaro la nostra posizione in caso di richieste o verifiche. Per questo motivo la prima cosa da fare è di evitare il contante e tutti i movimenti extra bancari. Paradossale che, perciò, ogni regalo di una certa entità o qualsiasi versamento anche da parte di parenti, potrebbe essere un motivo di controllo. Purtroppo, a dispetto del buon gusto e dell’educazione, sembra proprio che saremo costretti a chiedere a chiunque ci dia soldi, di rilasciarci regolare ricevuta. Non solo ma altra buona prassi (un virtuosismo che dovrebbe essere sempre presente nelle nostre abitudini, e adesso ancora di più), sarebbe quella di conservare tutta la documentazione bancaria (comprese le famose ricevute dei bancomat che spesso si gettano via incautamente al momento del ritiro del contante). Ma anche e soprattutto in caso di riscossione di affitti, bonifici, assegni, rendite di qualsiasi tipo sarà necessario fare in modo di renderle sempre tracciabili. Un obbligo, da parte dell’utente, che solo in parte viene ripagato con la “delicatezza” di dati forniti alle autorità in maniera criptata in nome di una privacy che, di fatto, tende ad essere soggetta sempre più agli attacchi del Fisco che tra redditometro e divieto di contante per i pagamenti superiori ai 1000 euro, vorrebbe contrastare in maniera efficace l’evasione, Per questo motivo l’accesso, in teoria, dovrebbe essere permesso anche alle autorità preposte ad eventuali indagini. Peccato che per farlo ci siano dei problemi tecnici non indifferenti. Prima di tutto un accesso immediato per ovvi motivi di tempo (trasferire i capitali all’stero è questione di secondi con l’online) cosa non possibile per diverse procure che si trovano a non avere la convenzione e a dover chiedere collaborazione della polizia giudiziaria che accerta attraverso la richiesta specifica dei Pm. Allungamento abnorme dei tempi e soprattutto della cerchia di persone che verrebbero a sapere di operazioni di accertamento delicate. Quindi a rischio di nuovo privacy e, ancora di più, la riuscita dell’operazione stessa. Poi non bisogna dimenticare un elemento di primaria importanza e che torna sempre in ballo: i veri evasori, di certo, non hanno conti correnti in Italia, se non altro perchè sono i meno convenienti; ... in tutti i sensi ! Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online Voci dal Sud 17 rw w w . s o s e d . eu Anno IX° nr. 6/7 Giugno-Luglio 2013 La Crisi In Italia situazione critica , si torna ad emigrare ! ROMA Disoccupazione ed emigrazione. Due fenomeni che vanno a braccetto, soprattutto nel Nord Italia, specialmente in Emilia Romagna e Lombardia. È il fenomeno che emerge da un’indagine del centro studi Data-giovani, incrociando i dati Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, con quelli Istat sulla disoccupazione degli ultimi cinque anni, quelli della crisi. In particolare sul fronte disoccupazione si è preso in considerazione l’incremento percentuale, regione per regione, provincia per provincia. Ebbene, le sofferenze maggiori si sono avute in Emilia Romagna -dove i disoccupati sono più che raddoppiati passando da circa 65mila a 150mila - e in Lombardia, dove da 168mi-la disoccupati del 2008 si è passati a oltre 346mila nel 2012. Si parla di aumenti che superano il 100% (il 122 in Emilia-Romagna), quando la media nazionale è poco al di sotto del 59%. Gli incrementi minori si sono avuti proprio al Sud, con un picco massimo della Calabria (59%). La ma- glia nera delle province spetta al capoluogo emiliano: a Bologna il numero dei disoccupati si è triplicato. A Piacenza c’è stata addirittura la moltiplicazione per 4, mentre si va oltre il raddoppio a Belluno e La Spezia. «Parlando di emigrazione il fenomeno si è manifestato un po’ in tutta Italia, ma è al Nord ancora una volta che è più accentuato», spiegano i ricercatori di Datagiova-ni. «Alla fine del 2012 gli italiani che risiedono all’estero erano 4 milioni e 300mila, 500mila in più rispetto al 2008». «Per mettere in relazione i due fenomeni abbiamo calcolato un punteggio, in base alle variazioni percentuali osservate per l’emigrazione e la disoccupazione, scalando via via il valore al diminuire dell’intensità del legame tra i due trend. All’Italia abbiamo dato valore 100», spiegano. «Numeri superiori a 100 indicano una forte correlazione tra i due fenomeni». In questa classifica l’Emilia Romagna si conferma ancora una volta in testa con un dato pari a 233, seguita dalla Lombardia, a 211. ALLA FACCIA DELLA CRISI: la casta ordina 6450 Auto Blu. costo 133 milioni di euro. Andrea Mavilla - Facebook Cari amici, entro il 18 luglio, si rinnoverà l’intero parco di auto blu, auto destinate alla nostra casta. In tutto saranno acquistate 6.450 auto per la modesta cifra di 133.294.819 di euro, Iva esclusa. Un’enormità. Per macchine e quindi privilegi spesso inutili. Pagati da noi, per l’ennesima volta. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante il discorso di fine anno, affermava quanto segue: “Per evitare che la crisi degeneri siamo TUTTI chiamati a fare SACRIFICI. Non è più accettabile usufruire di vecchi privilegi, da protezionismi a senso unico. Queste disuguaglianze incidono negativamente anche sulla capacitá di sviluppo del paese” Illustri Parlamentari, Onorevoli e Senatori, la domanda sorge spontanea: Ma con tutti i problemi che l’Italia ha in questo momento e che i cittadini vivono sulla loro pelle ogni giorno, era così necessario e urgente acquistare 6450 auto blu? Come può essere prioritaria un’azione come quella di spendere 133.294.819 di euro, per l’acquisto di 6450 auto blu, quando in Italia la gente si suicida per l’assenza di lavoro. Rispetto ai bisogni impellenti della popolazione, alla situazione economica grave del Paese, ai sacrifici chiesti, non trovate incoerente oltre che indecente, usare ancora una volta i NOSTRI soldi, per spostare i vostri costosissimi “culi”, da una città all’altra? · Avete tagliato sulla sicurezza pubblica, dove la polizia/carabinieri non hanno nemmeno i soldi per pagare il carburante delle autovetture di servizio. · Avete tagliato la sanità pubblica, dove un comune cittadino per poter effettuare un semplice elettrocardiogramma, deve aspettare 6 mesi. · Avete tagliato la scuola pubblica, dove milioni di italiani, oggi, si sono trovati a fare i precari. Mentre gli italiani si suicidano giornalmente per l’assenza di lavoro, voi vi prendete il lusso di spendere e spandere i nostri soldi, per soddisfare i vostri porci comodi. Mi rivolgo a voi illustri Signori, ma non vi fate un pochino ribrezzo? Vi ricordate di NOI Italiani 3 mesi prima delle elezioni, vi ricordate che esiste un Popolo, una Nazione; peccato che il giorno dopo le elezioni tutte le vostre buone intenzioni, svaniscono in una bolla di sapone. Vi sforzate a divulgare i vostri programmi elettorali, raccontando sempre le solite “cazzate”, in verità, nessuna delle vostre promesse ha un senso logico, se prima non produce un tornaconto per voi stessi.