Camminiamo insieme…
Bollettino parrocchiale della Parrocchia S. Maria Assunta, Via Antares, 18 Bibione
Anno XII/1, 4 gennaio 2015 tel. 0431-43178, cel. 349-1554726
Il numero del 15 dicembre è stato stampato in 800 copie, rimaste 65
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Partirono in fretta…
…fecero ritorno per un’altra strada
Carissimi,
stiamo ancora vivendo il clima natalizio, che ci vedrà in questi giorni sostare e
meditare sui misteri dell’Epifania e del Battesimo di Gesù. Che il Signore ci
conceda di viverli con intensità e gioia, affinché il Signore si manifesti (Epifania) in
tutta la sua luce nei nostri cuori e ci renda coraggiosi nel vivere il nostro
battesimo con gioiosa coerenza (battesimo di Gesù).
Nel nostro muovere i primi passi di questo anno civile, vorrei con voi
guardare all’esperienza dei pastori e dei Magi. I primi, dopo l’annuncio
dell’Angelo, “senza indugio” andarono e trovarono il Bambino, adagiato in una
mangiatoia e, una volta adorato, partirono lodando Dio. I secondi, dopo essersi
fermati da Erode, giunsero anche loro innanzi al Bimbo, lo adorarono, e “fecero
ritorno per un’altra strada”.
Quanto mi piacerebbe se in questo nuovo anno imparassimo ad assaporare la
gioia dei pastori, i quali ebbero il coraggio di correre “senza indugio” pur di
vedere quanto l’angelo annunciò loro! Vedete, quando si giunge in stazione e ci si
accorge che il treno sta per partire, non c’è tempo per i convenevoli: si corre e
basta! Quel treno è troppo importante per perderlo. Ecco, i pastori “corrono senza
indugio” perché sentono in cuor loro di aver bisogno di quel Bimbo. All’inizio di
questo nuovo anno, chiediamo al Signore il dono del “correre” ma ancor prima il
dono della libertà interiore, per avere il coraggio di correre senza nostalgia per
quanto si lascia perché, come ricorda santa Teresa d’Avila, “solo Dio basta”. E non
passi inosservato il fatto che la gioia dei pastori viene dopo la corsa. Così vale per
noi: la gioia che cerchiamo chiede prima di tutto di correre verso Lui, sapendo
lasciare altro per poter accogliere Colui che è Altro da noi, Gioia senza fine.
Un secondo dono che vorrei chiedere all’inizio di questo anno, è la “santa
furbizia” dei Magi, come la chiama papa Francesco. Dopo aver adorato il Bimbo,
dice il testo del Vangelo, “fecero ritorno per un’altra strada”. Eh sì, non si può
pensare di mantenere la stessa strada di prima o gli stessi rapporti di prima dopo
aver incontrato Gesù, Amico e Signore. Come dirà Gesù, “non si può amare Dio e
mammona”, o, in altre parole, non si può stare seduti su troppe sedie! L’incontro
con Gesù cambia la vita. E talvolta fa cambiare strada e compagnie.
L’anno che abbiamo davanti aiuti tutti noi a saper recuperare il gusto del “correre”
pur di andare incontro al Signore. Doni a noi tutti il gusto “del lasciare per un bene
più grande”, perché solo questo ci donerà in cambio la pace capace di suscitare in
noi gioia e lode. Con questi sentimenti auguro, a voi tutti, buon anno!
Don Andrea
Comunità in cammino: pregando…
Intenzioni Sante Messe
Sabato 3 gennaio, San Genoveffa
Ore 18.00 + Antonietta Zanin
Domenica 4, II dopo Natale
Ore 9.00 - per i nostri anziani e malati
+ Enrico Bonavia
Ore 11.00 - per la Comunità parrocchiale
+ Annamaria Maestrello
+ Elena Rizzin e Valerio Sorgon
Lunedì 5, Sant’Amelia
Ore 18.00 - benedizione acqua frutta e fuoco.
+ gli donatori Avis-Aido
Martedì 6, Epifania di Nostro Signore
Ore 9.00 - per i nostri anziani e malati
Ore 11.00 - per la Comunità parrocchiale
-Benedizione dei bambini
+ Rosa Boscato
Mercoledì 7, S. Raimondo
Ore 18.00 + Bernice e Pietro Russo
+ Paolo e Lilia Minuzzi
+ Antonietta Carrer
Sandro e Martina Minuzzi
Giovedì 8, S. Severino
Ore 18.00 - per le vocazioni sacerdotali
Venerdì 9, S. Giuliano
Ore 18.00 - per le vocazioni religiose
Sabato 10, San Aldo
Ore 19.00 - per Ahmed Giovanni
Domenica 11, Battesimo di Gesù
Ore 9.00 - per i nostri anziani e malati
Ore 11.00 – battesimo di Paolo Antonio
Acampora, di Francesco e Acunto Aurora
APPUNTAMENTI DI SPIRITUALITÀ
Fatto salvo particolari ricorrenze liturgiche
Ogni giorno
Ore 17.15: recita del S. Rosario
Ore 17.45: canto dei Vespri
Ogni giovedì
Ore 8.00 S. Messa per le vocazioni
sacerdotali e religiose
Ore 17.00: apertura adorazione eucaristica
Ore 17.30: canto dei Vespri
Ore 17.50: lectio divina
Ore 18.15: chiusura adorazione
Ore 20.30-21.45: adorazione e lectio divina
(ogni ultimo giovedì del mese)
Durante l’adorazione eucaristica disponibilità
del sacerdote per confessioni e/o colloqui
Ogni venerdì
Ore 18.15: recita del S. Rosario
Ore 17.50: recita della Coroncina della Div
Misericordia
Ore 18.00: S. Messa votiva della divina
Misericordia
DIARIO DELLE FILIPPINE
Da oggi è in distribuzione il diario del
viaggio nelle Filippine: purtroppo le foto
non rendono, ma chi desidera trova il
diario anche nel sito, con foto a colori.
Come di consueto, le offerte per l’opuscolo
vanno per la carità in parrocchia.
Comunità in ascolto della Parola della Domenica. Alfabeto per una bella settimana.
Solennità dell’Epifania (6 gennaio)
L’esperienza dei Magi: seguendo una luce essi ricercano la Luce. La stella apparsa
in cielo accende nella loro mente e nel loro cuore una luce che li muove alla ricerca della
grande Luce di Cristo. I Magi seguono fedelmente quella luce che li pervade interiormente,
e incontrano il Signore. In questo percorso dei Magi d’Oriente è simboleggiato il destino di
ogni uomo: la nostra vita è un camminare, illuminati dalle luci che rischiarano la strada, per
trovare la pienezza della verità e dell’amore, che noi cristiani riconosciamo in Gesù, Luce
del mondo. E ogni uomo, come i Magi, ha a disposizione due grandi “libri” da cui trarre i
segni per orientarsi nel pellegrinaggio: il libro della creazione e il libro delle Sacre Scritture.
L’importante è essere attenti, vigilare, ascoltare Dio che ci parla, sempre ci parla…La prima
Lettura fa risuonare, per bocca del profeta Isaia, l’appello di Dio a Gerusalemme: «Alzati,
rivestiti di luce!» (60,1)…Ma Gerusalemme può venire meno a questa chiamata del Signore.
Ci dice il Vangelo che i Magi, quando giunsero a Gerusalemme, persero per un po’ la vista
della stella.
Continua pagina accanto
Continua, Commento al vangelo dell’Epifania.
Non la vedevano più. In particolare, la sua luce è assente nel palazzo del re Erode: quella
dimora è tenebrosa, vi regnano il buio, la diffidenza, la paura, l’invidia. Erode, infatti, si
mostra sospettoso e preoccupato per la nascita di un fragile Bambino che egli sente come
un rivale. In realtà Gesù non è venuto ad abbattere lui, misero fantoccio, ma il Principe di
questo mondo! Tuttavia il re e i suoi consiglieri sentono scricchiolare le impalcature del
loro potere, temono che vengano capovolte le regole del gioco, smascherate le apparenze.
Tutto un mondo edificato sul dominio, sul successo sull’avere, sulla corruzione è messo in
crisi da un Bambino! Ed Erode arriva fino a uccidere i bambini. E’ così: aveva paura, e per
questa paura è impazzito. I Magi seppero superare quel pericoloso momento di oscurità
presso Erode, perché credettero alle Scritture, alla parola dei profeti che indicava in
Betlemme il luogo della nascita del Messia. Così sfuggirono al torpore della notte del
mondo, ripresero la strada verso Betlemme e là videro nuovamente la stella, e il Vangelo
dice che provarono «una gioia grandissima» (Mt 2,10). Quella stella che non si vedeva nel
buio della mondanità di quel palazzo. Un aspetto della luce che ci guida nel cammino della
fede è anche la santa “furbizia”. E’ una anche virtù questa, la santa “furbizia”. Si tratta di
quella scaltrezza spirituale che ci consente di riconoscere i pericoli ed evitarli. I Magi
seppero usare questa luce di “furbizia” quando, sulla via del ritorno, decisero di non
passare dal palazzo tenebroso di Erode, ma di percorrere un’altra strada. Questi saggi
venuti da Oriente ci insegnano come non cadere nelle insidie delle tenebre e come
difenderci dall’oscurità che cerca di avvolgere la nostra vita. Loro, con questa santa
“furbizia” hanno custodito la fede. E anche noi dobbiamo custodire la fede. Custodirla da
quel buio. Ma, anche, tante volte, un buio travestito di luce! Perché il demonio, dice san
Paolo, si veste da angelo di luce, alcune volte. E qui è necessaria la santa “furbizia”, per
custodire la fede, custodirla dai canti delle Sirene, che ti dicono: “Guarda, oggi dobbiamo
fare questo, quello...” Ma la fede è una grazia, è un dono. A noi tocca custodirla con questa
santa “furbizia”, con la preghiera, con l’amore, con la carità. Occorre accogliere nel nostro
cuore la luce di Dio e, nello stesso tempo, coltivare quella furbizia spirituale che sa
coniugare semplicità ed astuzia, come chiede Gesù ai discepoli: «Siate prudenti come i
serpenti e semplici come le colombe» (Mt 10,16).Nella festa dell’Epifania, in cui ricordiamo
la manifestazione di Gesù all’umanità nel volto di un Bambino, sentiamo accanto a noi i
Magi, come saggi compagni di strada. Il loro esempio ci aiuta ad alzare lo sguardo verso la
stella e a seguire i grandi desideri del nostro cuore. Ci insegnano a non accontentarci di
una vita mediocre, del “piccolo cabotaggio”, ma a lasciarci sempre affascinare da ciò che è
buono, vero, bello… da Dio, che tutto questo lo è in modo sempre più grande! E ci
insegnano a non lasciarci ingannare dalle apparenze, da ciò che per il mondo è grande,
sapiente, potente. Non bisogna fermarsi lì. E’ necessario custodire la fede. In questo tempo
è tanto importante questo: custodire la fede. Bisogna andare oltre, oltre il buio, oltre il
fascino delle Sirene, oltre la mondanità, oltre tante modernità che oggi ci sono, andare
verso Betlemme, là dove, nella semplicità di una casa di periferia, tra una mamma e un
papà pieni d’amore e di fede, risplende il Sole sorto dall’alto, il Re dell’universo.
Sull’esempio dei Magi, con le nostre piccole luci, cerchiamo la Luce e custodiamo la fede.
Così sia! (Papa Francesco, Epifania 2014)
Comunità in cammino: cosa abbiamo fatto…
ESERCIZI SPIRITUALI DELLA
COMUNITA’
Nei giorni 15 e 16 dicembre
S. Ecc. Mons. Ovidio Poletto ha tenuto
gli Esercizi spirituali alla Comunita.
Partendo dai testi dell’infanzia di
Gesu (capitoli 1 e 2 dei Vangeli di
Matteo e Luca). Suggestive le
proposte del Vescovo, grazie alle quali
ciascuno ha potuto riflettere e
prepararsi all’imminente Natale. Il
Vescovo ha altresì garantito la sua
presenza in chiesa tutto il giorno, per
confessioni o colloqui. La presenza e
stata di circa 30 persone al mattino e
altrettante alla sera, anche se la
seconda serata ha visto un calo di
presenze dovuto anche al “caso
Benigni” con i “Comandamenti”. Ma
anche questo ha fatto certamente
pensare.
ANZIANI E MALATI
In occasione delle festività
natalizie ho fatto visita ad anziani e
malati (nr 43). Ho raggiunto malati
segnalatemi presso gli ospedali di
Latisana, Portogruaro, Pordenone.
Alcuni anziani (2) sono stati raggiunti
dopo Natale ma solo perché durante
la visita, per vari e comprensibili
motivi dovuti anche all’età, non hanno
risposto al campanello. È bello però
essere sollecitati a far loro visita,
perché è il segno che è un incontro
atteso e desiderato.
Ho fatto anche visita a Sr.
Alessandra a Vittorio Veneto, la quale
mi ha accolto con emozione e gioia, e
la prima cosa che mi ha detto è che
ogni giorno lei prega per la Comunità
di Bibione!
FESTIVITA’ NATALIZIE
Le feste di Natale si sono svolte in
un clima di serenità e...di un insolito caldo! In
ultima pagina ho riportato una sintesi del
messaggio natalizio. La partecipazione alle
Sante Messe è stata buona: circa 200 persone
il 24 alle ore 18 (120 lo scorso anno); 400
persone la notte di Natale (500 lo scorso
anno); 180 persone alle ore 9 (come lo scorso
anno) e 350 alle ore 11.00 (400 lo scorso
anno). Nell’insieme circa mille fedeli hanno
partecipato alle Messe di Natale, con un
evidente calo rispetto allo scorso anno,
dovuto anche al fatto che molti quest’anno
sono andati via durante le festività. Circa 130
fedeli alla Messa del Te Deum (31 dic): non
ricordo affluenze così alte. 80 fedeli alla
Messa delle ore 9, e 280 alla Messa delle ore
11 (dati che lasciamo alle statistiche storiche).
I mercatini di Natale organizzati dal
gruppo teatrale parrocchiale sono andati
molto bene, grazie soprattutto a quanti si
sono resi disponibili nel fare i dolci. Un grazie
alle signore delle pulizie dei fiori: la chiesa si è
rivelata ancora una volta un luogo accogliente
e bello dove – parole di Mons. Ovidio – si sta
veramente bene e si prega bene. Un grazie al
coro e all’organista per aver curato le
celebrazioni con i canti. Complimenti vivissimi
alla Ditta Beltrame serramenti per aver
completato la stella con la “natività”: un bel
segno di accoglienza a quanti in questo
periodo sono entrati in Bibione.
E complimenti anche ai ragazzi
della Scuola per la “rappresentazione”
natalizia. Rinnovo il grazie al coro, alle signore
delle pulizie e a quanti si sono prodigati in
ogni modo affinché tutto procedesse per il
meglio. Complimenti a tutti gli artisti che si
sono prodigati per la realizzazione dei presepi
(oltre 60 i presepi in chiesa): bravissimi
innanzitutto per aver partecipato all’iniziativa
(il 6 gennaio ci saranno le premiazioni) e per
aver così offerto a parrocchiani e turisti la
gioia di soffermarsi, pensare e pregare innanzi
al mistero del Natale riproposto nei
caratteristici presepi. Complimenti a tutti!
Comunità in cammino: cosa si farà…
Benedizione dell’acqua, della
frutta e del fuoco.
Lunedì 5 gennaio, ore 18.00,
santa Messa in chiesa, durante la quale,
come da tradizione aquileiese, si
benediranno le primizie del nuovo anno
(acqua, frutta e fuoco. La frutta si
mangerà poi il 3 febbraio). Al termine
della S. Messa, processione con il canto
delle litanie verso l’area “Posta” per la
benedizione del falò. Come di consueto
Avis-Aido organizzano la grigliata: chi
desidera, può prenotarla al bar “Al
Giovane” (lasciando 5 euro) e dopo il falò
ci ritroveremo a mangiarla, insieme, al
caldo in oratorio/bar. Per i bimbi, al
piano superiore dell’oratorio, ci sarà
visione di un cartone.
CATECHISMO
Mercoledì
7
gennaio,
riprende
regolarmente il catechismo per i ragazzi.
Con le/i catechiste/i, a partire dal Battesimo
di Gesù e della celebrazione di sabato
prossimo, i ragazzi rifletteranno sul dono
del loro Battesimo. Suggerirei ai genitori di
ricordare ai bambini e ragazzi la data del
loro battesimo: sarebbe altresì bello che in
questi giorni genitori e bambini passassero
in chiesa presso il Battistero per ravvivare
la gioia del giorno del Battesimo, magari
anche segnandosi in fronte con l’acqua
benedetta. Il Battistero sarà tenuto aperto
con acqua benedetta da mercoledì 7 a
mercoledì 14 gennaio. Impariamo altresì a
segnare nel calendario la data del
Battesimo, un modo anche questo per fare
festa nel giorno in cui si è divenuti cristiani.
ADORAZIONE E LECTIO DIVINA
Gli incontri riprenderanno giovedì 15
gennaio, con il consueto orario, dalle 17.00 alle
ore 18.30. Da gennaio, l’ultimo giovedì del mese,
l’incontro del pomeriggio sarà ripetuto anche alla
sera, dalle ore 20.30 alle ore 21.45: adorazione
eucaristica, proposta di lectio divina e
disponibilità per confessioni e/o colloqui.
Viaggi e pellegrinaggi
Pellegrinaggi (P, parrocchia; D, diocesi)
Trento: 31 gennaio (P)
Roma: 9-11 febbraio (D)
Assisi: 21 febbraio (P)
Madonna di Barbana: 1° marzo (P)
Terra Santa: 5-12 marzo (D)
Medjugorie: 13-16 marzo (D) (con una domenica)
Torino: 25 maggio, Sindone (D)
Polonia: 8-14 giugno (D) (con Varsavia e Danzica)
Turchia: 20-28 agosto (D)
Sicilia: 19-25 ottobre (P-D)
Bolivia: fine gennaio 2016
CONCORSO “R. BENEDET”
Il III concorso organistico per giovani talenti
“R. Benedet” ha già all’attivo 7 adesioni
provenienti da Basilicata, Campania, Francia,
Udine, Trieste… Insomma, il Concorso è
decollato! Inoltre, un Concorso simile al
nostro, “Grand Prix de Chartres” (Francia),
ha chiesto di poter accogliere il loro vincitore
a Bibione per tenere un concerto d’estate, e
a loro volta loro accoglierebbero il nostro
vincitore per un concerto a Lilles. Un bel
segno riguardo lo spessore internazionale
che sta acquistando il nostro Concorso, e un
segnale di quanto la Parrocchia, nel suo
piccolo, riesce a fare per far parlare di
Bibione in giro per l’Europa! E sappiamo che
anche in Polonia, Slovacchia, Austria e
Germania ormai sanno del nostro Organo e
della stagione concertistica estiva, visto che
molti organisti chiedono di venire a suonare!
“PAOLO TOUR”
Il gruppo di amici che a dicembre è stato a
Berlino con Paolo B., ha lasciato alla
parrocchia la somma di 400 euro per la
carità. Ringraziamo per il gesto che
puntualmente contraddistingue i gruppi
che vanno con Paolo.
AGENDA DEL DON
-
-
Mercoledì 7: al mattino a Pordenone
per Lezione e per ufficio
pellegrinaggi.
Da mercoledì pom a venerdì sera, in
ritiro spirituale con Ahmed Giovanni.
Comunità in cammino: “meditando quanto sta avvenendo…”
In Gesù, uomini nuovi
Sabato prossimo, 10 gennaio, festa del Battesimo di Gesù,
Ahmed abbraccerà la fede in Gesù Cristo, nostro Signore e
Salvatore. Nella notte di Natale, giorno in cui ciascuno è stato
invitato ancora una volta a prendere posizione di fronte al Bimbo
di Betlemme, Ahmed ha preso posizione annunciando il desiderio di
diventare cristiano, prendendo il nome di Ahmed Giovanni. Così ha
detto: “Nel mio cammino, aiutato anche da chi mi è stato accanto,
ho scoperto che l’apostolo Giovanni è l’evangelista dell’amore. Se ho
scelto di farmi cristiano è perché, nel mio cuore…nella mia vita, ho
fatto esperienza di un amore, di una gioia… che non so descrivere,
ma che certamente non riesco più a trattenere! Non ho mai provato
nella mia vita una gioia simile! Io amo Gesù, e so, sento che questo
mio amore è una risposta al Suo Amore per me: sì, Lui mi ha
amato per primo! E ho scoperto che questo lo scrive proprio
l’evangelista Giovanni! Nel mio cammino, ho anche scoperto che
proprio Giovanni scrive che Dio è amore e ha dato la vita per noi,
per me! È lui, poi, che scrive: “Se uno dice “Io amo Dio”, ma odia
suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha
visto, non può amare Dio che non ha visto”. Ed è ancora lui che
nella lavanda dei piedi ci ricorda che l’amore è servizio. Ed è
ancora Giovanni che sotto la croce accoglie la Vergine Maria come
sua Madre. Pensando a questo e a molto altro, ho scelto quindi
questo nome, sperando di diventare, con l’aiuto di Dio, testimone
dell’amore misericordioso che il Bimbo di Betlemme è venuto a
portare a tutti. E in questo so di poter contare sull’aiuto della
Vergine Maria, da molto tempo dolce ospite nella casa del mio
cuore. Ahmed Giovanni è dunque il nome che ho scelto”.
Giovedì 6 gennaio, solennità dell’Epifania,
durante la S. Messa delle ore 11, Ahmed Giovanni compirà
la sua seconda tappa verso il Battesimo: sarà segnato con il segno di
croce in corrispondenza dei sensi; riceverà la Bibbia, da tempo il suo libro,
il “Credo” e il “Padre Nostro”, e riceverà l’unzione dei catecumeni.
Sabato 10 gennaio, ore 19, S. Messa con il Vescovo.
Comunità in cammino: radicati nel passato, proiettati nel futuro
Pensieri tratti dall’omelia di Natale e dell’ultimo dell’anno
Carissimi, come sottolineato nella notte, il Natale di Gesù chiede a noi tutti di saper
prendere posizione; chiede il coraggio di prendere posto nel Presepe. Non si può infatti restare
indifferenti o semplicemente sostenere che in fondo a Natale si è tutti più buoni. E basta. Chi mai ha
detto che Natale, il Natale di Gesù, rende tutti più buoni? Chi mai può sostenere che a noi bastano
quattro luci per le strade e qualche regalo per essere tutti più contenti e più buoni? Al massimo questi
sono dei frutti, ma non certo la ragione della nostra gioia, del nostro Natale. Per noi è molto di più: è
il ricordo della nascita di Gesù, il Figlio di Dio che si è fatto uomo per noi. Questo è il Natale, e a partire
da qui possiamo anche addobbare di luci la casa e le strade, per ricordare a tutti che Gesù è la Luce del
mondo; possiamo anche scambiarci gli auguri e i regali, perché Gesù è il Regalo di Dio per noi, e noi ci
scambiamo i regali per far memoria del Regalo. Come dicevo, il Natale non rende tutti più buoni.
Onestà vuole che si ricordi chi ha preso posizione “contro” il Bimbo di Betlemme. Pensiamo a Erode e
alla strage da lui compiuta per la paura di quel Bimbo. E guardando a Erode, non possiamo non
pensare agli “Erodi” di oggi, i quali tentano in ogni modo di spegnere ogni entusiasmo e speranza fin
dal suo sorgere: da chi pianifica l’uccisione dei piccoli in grembo alle mamme, da chi usa i bambini, da
chi è concentrato sui propri interessi interesse. E ancora. Rifacendomi a papa Francesco quando si
rivolse al Parlamento Europeo, a chi è lontano dalla gente e complica la vita con la burocrazia; come
non pensare, dicevo, anche alla nostra Italia e, con tutto rispetto, al nostro territorio, dove la
burocrazia è talmente asfissiante da toglierti la voglia di fare e di far del bene. Pensiamo agli “erodi”
che tentano di nascondere i segni del Natale o ogni riferimento al fatto religioso: prendiamo atto che
ci sono, ma convinti che comunque sia nessuno potrà mai toglierci l’anelito, il desiderio di infinito che
c’è nei nostri cuori. Qui stanno la nostra forza e la nostra gioia! Comunque sia, innanzi al Presepe, se
siamo credenti, fermiamoci e preghiamo; se non siamo credenti, fermiamoci e pensiamo. Certo è che,
per chi è intellettualmente onesto e libero da ogni filtro ideologico non resta indifferente di fronte al
Presepe, perché parla comunque di Amore.
In occasione dell’ultimo dell’anno abbiamo insieme ringraziato il Signore per l’anno 2014:
molte cose sono avvenute. Abbiamo ricordato e pregato per quanti hanno ricevuto i Sacramenti,
abbiamo pregato per quanti hanno fatto del bene in ogni campo, abbiamo pregato per quanti sono
venuti in vacanza a Bibione. Abbiamo pregato per le famiglie e invitato tutti a saper cogliere il bene
anche in quegli aspetti della vita che apparentemente sembrano solo “male”. Una preghiera di lode e
ringraziamento per i tanti volontari che con gioia e passione si sono dedicati in ogni modo per rendere
viva la Parrocchia, trafficando in questo modo i talenti ricevuti. Certo, anche qui non nascondiamoci il
fatto che accanto alle tante qualità, ci sono anche punti deboli: “Quante chiacchere in parrocchia!
Quanti pettegolezzi! Quanti fortini privati dove ciascuno si illude di bastare a se stesso! Quanta invidia!
Quanta mediocrità, espressa nell’incapacità di testimoniare il Vangelo dell’amore, dimenticando che
proprio questa è la carta d’identità della Comunità! Quanta illusione nel credere che “tacendo il
vangelo” in parole e opere si possa andare d’accordo con tutti! No, non è vero: si è semplicemente
tiepidi! Insignificanti. Quanti bilancini e orologi a “tempo determinato” nel volontariato cristiano:
faccio finché mi piace, faccio quello che mi piace e mi sento! E quanta complicità degli adulti
nell’assecondare i più giovani nel fare solo quello che piace e non quello che serve! Quanto facile uso
del denaro, anche tra noi, per soddisfare tutto e subito, anziché educare all’attesa e alla fatica e,
perché no, educare alla sobrietà e quindi a nuovi stili di vita. Certo, non tutti abbiamo tutto, e non
tutto abbiamo tutti. Ma certamente abbiamo bisogno di conversione! Che il Signore ci aiuti ad aprirci
con fiducia. Ci aiuti ad accogliere l’altro non come un concorrente o un avversario, ma un fratello e una
sorella che Lui stesso ha posto accanto a noi. E il bene che già si fa, sarà ancora più bello e renderà
ancora più lieti. Tutti!”. Ma in questo fine anno, non possiamo non ricordare i nostri anziani e malati,
le nostre famiglie e la grande sfida educativa che le vede protagoniste insieme alla Parrocchia, alla
Scuola e allo Sport. Una preghiera grata e commossa per don Arduino e sr. Emidia, ma anche per tutte
le nostre Suore, in questo anno speciale dedicato alla Vita Consacrata.
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Una preghiera è stata innalzata al Signore per quanti ci governano a livello locale, chiedendo per
loro il dono dello Spirito: “Signore Dio, nostra Guida, volgi il Tuo sguardo verso i nostri
Amministratori e infondi in loro il tuo Spirito di sapienza e intelligenza. Sconfiggi in loro quello spirito
del male che li porta ad appoggiare proposte contrarie al buon senso, alla verità e alla Costituzione,
come lo è stato lo sportello per le “famiglie fai da te”, chiara manifestazione di una deriva laicista.
E dona agli Amministratori, o Signore, lo spirito di sapienza e di prudenza affinché sappiano far
buon ed equo uso dei soldi derivanti dalle tasse “ordinarie” e in più, per Bibione, della tassa di
“soggiorno”: un uso distorto e demagogico di questo patrimonio rischia di ledere la fiducia nelle
Istituzioni e in coloro che le rappresentano. Inoltre, di fronte ai tanti sacrifici della gente, i nostri
Amministratori si guardino dal compiere scelte arbitrarie, personalistiche e di propaganda che poco
hanno a che fare con le vere e urgenti esigenze della gente e del turismo. Sostieni, Signore,
l’Amministrazione nel suo impegno di dialogo e collaborazione verso tutte le realtà, compresa la
Parrocchia, anche se da taluni Amministratori considerata più un’ingerenza che una presenza
collaborativa a servizio del bene comune, dimenticando che solo lavorando insieme si riuscirà a
incidere in modo positivo, costruttivo e duraturo, nel rispetto delle idee e del credo di ciascuno.
Sostieni in loro, Signore, ogni proposito di bene e di bello, che si è manifestato in attente politiche
sociali verso gli anziani in casa di riposo e a domicilio; per la promozione di Bibione quale spiaggia
per le famiglie e dei bambini, per la spiaggia senza “fumo”; per i tanti lavori di infrastrutture e di
manutenzione ordinaria e straordinaria compiuti in questo anno a favore della nostra città, tanto da
poter dire di aver finalmente visto un “cantiere Bibione” a cielo aperto. Fa’, o Signore, che noi
cittadini impariamo a vivere la città, sapendoci assumere le nostre responsabilità per il bene di tutti:
insieme agli Amministratori, e talvolta spronando gli stessi; aiuta noi tutti Signore, a partecipare
attivamente e responsabilmente a costruire una “città a misura d’uomo” per l’uomo di oggi, a
cominciare dai più deboli, affinché nessuno resti “indifferente” ai nostri sguardi, e nessuno escluso
dalle nostre scelte.
Fa’ o Signore che si faciliti e agevoli il mondo del lavoro, consapevoli che solo chi crea lavoro può
dare lavoro. E fa’ che chi offre lavoro agisca con onestà e trasparenza, avendo rispetto dei
dipendenti e dai dipendenti. Guarda, o Signore a tutti coloro che sono impegnati a vario titolo nelle
Associazioni di categoria e agli imprenditori: fa’ che ci sia sempre un clima di collaborazione affinché
la città di Bibione si confermi una località turistica a misura di famiglia”.
APRITE LE PORTE A CRISTO!
NON ABBIATE PAURA:
SPALANCATE IL VOSTRO CUORE
ALL’AMORE DI DIO.
Testimone di speranza
per chi attende la salvezza,
pellegrino per amore
sulle strade del mondo. RIT.
Vieni Spirito Creatore,
vieni, vieni.
Vieni Spirito Creatore,
vieni, vieni.
Pane di vita nuova
vero cibo dato agli uomini,
nutrimento che sostiene il mondo,
dono splendido di grazia.
Tu sei sublime frutto
di quell'albero di vita
che Adamo non poté toccare:
ora è in Cristo a noi donato.
PANE DELLA VITA,
SANGUE DI SALVEZZA,
VERO CORPO, VERA BEVANDA
CIBO DI GRAZIA PER IL MONDO.
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