Guida operativa al Marketing Sociale A cura di Giuseppe Fattori, Jeff French e Clive Blair-Stevens A proposito di questa guida Il ruolo del del marketing sociale per la promozione della salute Questa guida nasce come traduzione, integrazione e adattamento al contesto italiano della “Big pocket guide Social marketing”, realizzata nel Regno Unito dal National Social Marketing Centre, costituito dal Governo inglese (Ministero della Salute) e dall’Associazione nazionale dei consumatori. La versione italiana della guida è stata prodotta dal Coordinamento Nazionale Marketing Sociale nell’ambito delle proprie attività di ricerca e valorizzazione del marketing sociale quale leva strategica per la costruzione di politiche, programmi e attività per la promozione di sani stili di vita. necessità di porre in atto efficaci azioni di promozione della salute per affrontare le sfide del 21° secolo, con particolare attenzione alla lotta alle diseguaglianze. A tal proposito, si afferma che: “scopo principale della Promozione della Salute è dare potere alle persone affinché possano controllare la propria salute, governando i fattori sottostanti che la influenzano. I principali determinanti di salute sono le condizioni di vita, dal punto di vista culturale, sociale, economico ed ambientale, così come i s comportamenti personali e sociali, che da queste venstesse e t condizioni sono fortemente influenzati”. ir-S Bla In tale contesto la promozione della nchsalute e il marketing e r sociale, pur essendo rnati i F come settori distinti, o t t possiedono numerosiFaspetti in comune e devono essere a s n e considerati sinergici e complementari, tanto che nel Punto di riferimento che ha ispirato e guidato la tev S r recente documento “Social marketing for health and lai realizzazione del presente lavoro è la dichiarazione del B specialised health promotion” (prodotto nel settembre 2007 “Delineare il futuro della promozione della nch e r salute: le priorità per l’azione” elaborata dall’Unione tori F 2008 dal National Social Marketing Centre, dalla Royal Society for Public Health e da Shaping the Future of Fat Internazionale per la Promozione della Salute (IUPHE). s n Health Promotion) se ne prefigura un approccio unitario ve forte Tale documento, esortando ad un rinnovato e te più S e sistemico che possa assicurare efficacia alle strategie impegno concreto nei confronti dei principi laire delle idee B di miglioramento della salute. espresse nella Carta di Ottawa (1986), nchrichiama alla Fre i r to Fat A proposito di questa guida Il volume raccoglie materiali e suggerimenti pratici per quanti sono impegnati nell’applicazione del marketing sociale alla promozione della salute Alla luce di queste considerazioni, il materiale raccolto in questa guida vuole fornire una descrizione sistematica sul marketing sociale e intende stimolare il lettore a considerazioni su molteplici aspetti del marketing sociale per orientare i comportamenti verso scelte salutari. Buona lettura, con l’augurio che questo lavoro possa essere utile a quanti operano ogni giorno per sostenere scelte di vita salutari. In particolare, l’obiettivo è favorire un confronto su come gli strumenti del marketing sociale possono essere integrati nel lavoro quotidiano di quanti sono impegnati a promuovere la salute. Dr Giuseppe Fattori s ven e Responsabile Coordinamento t S lair Nazionale Marketing Sociale B nch (Italia) Fre Il material raccolto nella guida può essere liberamente utilizzato e riprodotto per attività non lucrative, previa citazione della fonte. tori t a F ns e v -Ste Dr. JefflFrench air B h Executive Director nc reNational F Social Marketing Centre ri o t t a Tutto il materiale può essere scaricato gratuitamente dal F (Inghilterra) s n e sito web www.marketingsociale.net tev ir-S a l B ch n e r ri F o t t Fa Dr Clive Blair-Stevens Deputy Director National Social Marketing Centre (Inghilterra) Indice – sezioni A. Uno sguardo d’insieme sul marketing sociale 5 B. Punti di vista sul marketing sociale 27 C. Definizione e descrizione del marketing sociale 39 1. Orientamento al cliente 48 2. Comportamento e obiettivi di comportamento 56 3. Teoria 72 4. Analisi 80 5. Scambio 86 vens 92 e t S rBlai h c 7. Segmentazione 97 Fren i r o t Fa t 8. Mix di metodi – mix di interventi e marketing mix 102 s n e v e t S Blair h Analogie e differenze con il marketing 107 c Fren i r o Fa t t s n Schede di lavoro 115 teve S r i la h B c n e Fr ori t t a F 6. Competizione D. E. 5 A. Uno sguardo d’insieme sul marketing sociale 6 Marketing sociale per la prevenzione e la promozione della salute Introdotto nel 1971 da Kotler e Zaltman (1), il concetto di marketing sociale sta suscitando un interesse crescente quale innovativo strumento per la prevenzione e la promozione della salute. Numerose esperienze ed evidenze scientifiche ne testimoniano le potenzialità in questo settore (2, 3). PROMOZIONE DELLA SALUTE C O S T R U Z IO N E S O C I AL E D E L L A S AL U T E OBIETTIVI In letteratura nel corso degli anni sono state sviluppate diverse definizioni. Secondo Kotler, Roberto e Lee (4): “il marketing sociale è l’utilizzo di principi e tecniche del marketing per influenzare i destinatari ad accettare, rifiutare, modificare o abbandonare un comportamento in modo volontario, allo scopo di ottenere un beneficio per i singoli, i gruppi o la società nel suo complesso”. L E G G I/ N O RM E STRATEGIE E D U C AZ IO N E A L L A S AL U T E IN T E R V E N T I N O R M AT I V I s even t S r i h Bla c M AR K E T IN G n e r F S O C IALEFattori s n Steve MARKETING ANALITICO r i a l B nch e r F M AR K E T IN G S T R AT E G IC O ttori a F s M A R K E T I N G O P E R A T IV O teven S r i a l B V E R IF IC H E ench r F i r o t Fat 7 Gli obiettivi di salute L’utilizzo del marketing sociale per la prevenzione e la promozione della salute si colloca nell’ambito di un processo condiviso e partecipato di costruzione sociale della salute che coinvolge i diversi settori della società rendendoli interlocutori attivi: Enti Locali, Aziende Sanitarie, Terzo Settore, Università, Scuola, Imprenditori, Sindacati, Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente, Mondo dello sport e della cultura, Cittadini singoli e associati. Parallelamente, alla individuazione degli obiettivi concorrono documenti normativi che ai vari livelli (europeo, nazionale, regionale, provinciale e distrettuale) determinano gli indirizzi d’azione nel campo della prevenzione e della promozione della salute. Tra i più recenti si citano: “Gaining Health – La strategia europea per la -prevenzione e il controllo delle malattie croniche” che è stata elaborata dal Comitato Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e che considera la prevenzione un “investimento in salute e sviluppo”; - il Programma nazionale “Guadagnare Salute” che, riconoscendo l’importanza di favorire l’adozione di comportamenti salutari per contrastare l’insorgenza di i a ttor F patologie croniche, definisce strategie intersettoriali in s n e -Stev tema di alimentazione, movimento, fumo e alcol; Blair rench F i r Fatto - il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 (e i relativi Piani Regionali), che pone “la prevenzione sanitaria e la promozione della salute” tra i punti strategici di sviluppo; - il Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 e i relativi Piani Regionali che indicano le linee d’intervento per la prevenzione nelle seguenti aree prioritarie: malattie cardiovascolari (diffusione della carta del rischio, prevenzione dell’obesità, delle complicanze del diabete e delle recidive cardiovascolari), tumori (screening), incidenti e vaccinazioni, - le deliberazioni a valenza provinciale degli organismi di rappresentanza degli Enti Locali (es. l’Atto di indirizzo e coordinamento provinciale); - piani operativi distrettuali (es. I Piani di Zona per la Salute e il Benessere Sociale). Nella definizione degli obiettivi di salute, particolare attenzione deve essere dedicata alle diseguaglianze vens e t S lair socioeconomiche di salute. Si tratta di un fenomeno che B h c n e r F è ormai ampiamente documentato da studi nazionali ed ttori a F internazionali, secondo vens cui la salute non è equamente e t S r distribuitaBtra ai le diverse fasce sociali ed economiche della h l c n e r Fpopolazione, in quanto “i poveri, le persone meno istruite, quelle di bassa classe sociale, si ammalano di più e muoiono prima” (5). 8 Gli obiettivi di salute nch e r F tori t a ns F e v te ir-S a l h B c n re i F r o t Fat s n teve S r i Bla h c ren F i to r Fat s ven e t ir-S Bla 9 Posizionamento del marketing sociale rispetto alle altre leve per la promozione della salute Alcuni autori (6, 7,8) hanno proposto il seguente posizionamento del marketing sociale rispetto ad altre leve di influenza sugli stili di vita, in particolare all’educazione alla salute e all’approccio normativo: - l’educazione alla salute da sola è efficace nei casi in cui le persone manifestino già una certa propensione verso abitudini salutari, ovvero “quando i benefici del comportamento raccomandato sono sufficientemente attraenti, quando le barriere all’azione sono abbastanza ridotte o quando i comportamenti alternativi offrono s ven vantaggi relativamente minori” (6); e t -S lair B h encmodo di agire - gli interventi normativi possono trovare applicazione quando vi è resistenza nei confrontiFrdel i tor t che si intende promuovere; a s F n e v Ste r i - il marketing sociale si situa in una posizione intermedia, in quanto interviene sulle barriere di tipo ambientale, Bla h c socio-economico e personale che rendono più difficoltoso mettere renin atto sani stili di vita. F i tor t a F ns e v Ste r i Bla h c ren F i tor t a F 10 Posizionamento del marketing sociale rispetto alle altre leve per la promozione della salute Propensione all’adozione del comportamento che si intende promuovere Resistenza all’adozione del comportamento che si intende promuovere EDUCAZIONE ALLA SALUTE MARKETING SOCIALE INTERVENTI NORMATIVI ens v e t r- S Blai h renc F i or Fatt ens v e t r-S Blai Sani stili di vita h renc F i or Fatt s even t S r Blai h renc F i or Fatt Modificato da: Maibach et al. 2002 11 Strategie per promuovere comportamenti salutari in rapporto di continuità Educazione Marketing Politica/ Leggi Propensione Né propensione, né resistenza Resistenza Atteggiamento del target: disponibilità ad adottare il comportamento proposto Vantaggio percepito: possibilità di rendere percepibili Facilmente possibile i benefici del comportamento proposto Non possibile vens e r-St attraversoBla laisola ch enofferta r F ori Fatt Possibile, ma aumentando l'offerta ens v e t S Concorrenza: lairB h forza della concorrenza enc r Debole Attiva Ingestibile F ori (comportamenti non salutari t t a ns F e concorrenti) v e St lairB h enc r F ori Fatt Modificato da: Maibach E.W. Tavola rotonda sul marketing sociale – Ottawa 23-24 settembre 2003 12 Marketing sociale: il processo di pianificazione Il processo di pianificazione può essere schematicamente suddiviso in quattro fasi. 1 2 MARKETING ANALITICO. Mira a raccogliere le informazioni necessarie per il successivo sviluppo e la realizzazione del progetto. È importante lo studio della letteratura scientifica per la ricognizione di esperienze similari realizzate nel mondo. In questa fase occorre inoltre condurre un’analisi dello stato di salute oggettivo e soggettivo della popolazione. Oggetto dell’indagine sono sia “i singoli, i gruppi o la società” a cui il progetto intende rivolgersi, sia il contesto in cui si estrinsecano le forze che favoriscono il comportamento non salutare da prevenire e le opportunità che potrebbero essere sfruttate per promuovere sani stili di vita (9). 3 MARKETING OPERATIVO. Il marketing mix si compone di quattro elementi, le tradizionali “4 P” del marketing: il prodotto (Product), che è composto dal comportamento che si intende favorire e dai relativi benefici, a cui possono aggiungersi beni tangibili e servizi di supporto; il prezzo (Price), vale a dire l’insieme dei costi (economici e non, come ad esempio, perdita di tempo, di energia, rischi psicologici, disagio) a cui i destinatari vanno incontro per attuare il cambiamento comportamentale e che quindi nell’intervento di marketing occorre controbilanciare; la promozione (Promotion); il canale di distribuzione (Place) (4). A questi elementi, nel marketing sociale per la salute ès n importante aggiungere un’ulteriore “P”: i Partner. teve ir-S Sviluppare alleanze è fondamentale, un lpresupposto a h B salute. In indispensabile per la promozione ncdella re “P” all’interno del letteratura vengono descritte anche Faltre i r to marketing mix. (10) Fat MARKETING STRATEGICO. Si tratta di definire priorità e obiettivi specifici (misurabili), nonché di attuare la ens v e t segmentazione e il posizionamento. La segmentazione 4 VERIFICHE, che ir-Spossono essere di processo o di esito. a l Non sempreB è facile misurare risultati in termini di salute, consiste nello scomporre l’intera popolazione in gruppi nch spesso si rendono evidenti solo nel lungo sia rperché omogenei di persone Questo consente di individuare a e i F rperiodo, sia perché possono essere la conseguenza quanti e a quali gruppi rivolgere l’intervento. Esistono o t t a F dell’interazione di diversi fattori, alcuni dei quali infatti approcci di marketing indifferenziato (unica strategia s n e v indipendenti dalle attività realizzate. La valutazione è però per tutti), differenziato (strategie differenti per i diversi te S r i una sfida indispensabile, sia per la corretta gruppi) o concentrato (rivolto solo a uno o pochi Bla gruppi) h programmazione successiva, sia per fornire validità (4). Segue il posizionamento, attraverso cui si nc e r F scientifica agli interventi svolti, sia per rendere conto delle definiscono e soprattutto si rendono ben evidenti per i ori ottenere aderendo a t t risorse utilizzate. destinatari i vantaggi che si possono Fa quanto viene proposto rispetto alla concorrenza (9). 13 ns eve t S r Blai h c Fren i r o Fatt s n teve S r Blai h c Fren i r o Fatt s n teve S r i la h B c n e i Fr r o t Fat 14 Il P rodotto nel marketing sociale Credenza Idea Atteggiamento Valore Singolo comportamento PRODOTTO Comportamento s ven e t ir-S Bla h PraticaFrconsolidata enc tori t a F ns e v e t ir-S a l B nch e r ri F o t t a ns F e v te ir-S a l h B c n e i Fr r o t Fat Oggetto tangibile, Servizio Fonte: Kotler & Roberto 1989 15 Il P rodotto: prevenzione fumo Augmented product Servizi e oggetti di supporto per smettere di fumare Actual product Comportamento smettere di fumare nch e r F tori t a F ns e v -Ste r i a l h B c n Fre i r o t Fat s Benefici di salute, n ve e t S economici e sociali lair B h c ren derivanti da non fumare F i r o t t Fa s ven e t ir-S Bla Core product Fonte: Kotler P, Roberto N, Lee N, 2002 16 Il P rezzo nel marketing sociale Quanto costa per i destinatari cambiare comportamento? Esempio: mangiare più frutta e verdura COSTI ECONOMICI (acquisto di prodotti o servizi) h enc r F ri a tto F ens v e t S lairB h enc r F i ttor a F s ven e t S rBlai h renc F i or Fatt ens v e t r-S Blai COSTI NON ECONOMICI - tempo - fatica - costi psicologici - disagio Fonte: Kotler P, Lee N, 2008 17 Il P rezzo FUMARE O NON FUMARE? COSTI BENEFICI Senza fumo perdo: fascino controllo del peso piacere ri at t o F s ven e t ir-S a l B ch n e r i F r o t Fat relax Senza fumo guadagno: ch ren F tori t a F proteggo chi nsamo e v -Ste r i a l h B c n Fre ho denti più bianchi s ven e t ir-S Bl a risparmio respiro meglio 18 La D istribuzione nel marketing sociale I canali attraverso cui si rendono fruibili i prodotti o il programma della campagna di marketing sociale - Dove e quando le persone pensano a questo problema/argomento? - Dove possono essere predisposte ad accogliere tali contenuti? Esempio: promozione di un’alimentazione corretta SUPERMERCATO h nc RISTORANTE Fre DISTRIBUTORE ns e v e -St r i a Bl h c ren F i tor t a F nch e r F ri o t Fat ens v e -St r i a Bl ns e v e -St r i Bla i tor t a F Fonte: 19 La P romozione nel marketing sociale Comunicare ai destinatari le variabili del prodotto/programma, del prezzo e dei canali di distribuzione - Pubblicità - Rapporti con i mass media - Materiali cartacei - Eventi - Mailing … s ven e t ir-S a l h B c n Fre i r to Fat ri F o t Fat s ven e t -S lair B nch e r ri F o t t Fa ch ren Fonte: Bla s ven e t ir-S 20 I P artner nel marketing sociale Gli attori del “sistema salute”: Enti Locali, Terzo Settore, mondo dell’Ambiente, della Cultura e dello Sport, Sanità, Agricoltura, Scuola, Consumatori, Imprenditori, Grande Distribuzione, Vending, ecc. (11) Intersettorialità ri atto F s ven e t S lair B h enc r F i ttor a F s ven e t -S lair B h enc r F tori Fa t Integrazione di competenze e risorse Vantaggi s ven e e costi t -S lair B delle relazioni nch Fre 21 Il posizionamento nel marketing sociale esempio: mobilità sostenibile Come ci posizioniamo? s ven e t -S lair B h enc r F ri atto F s ven e t S lair B h enc r F i ttor a F s ven e t -S lair B h enc r F tori Fa t 22 La teoria dello scambio Paghi: Ottieni: Ottieni: nch Fre B ens v e -St lair ri atto F s ven e t -S lair B nch e r ri F o t t Fa s - libertà n ve e t -S - amici lair B h c ren - divertimento F i r o t Fat - ragazze/i … 23 Il marketing sociale nel mondo Diversi centri autorevoli nel settore della salute hanno iniziato ad approfondire e ad applicare il marketing sociale. Tra i principali: - INGHILTERRA National Social Marketing Strategy for Health www.nsms.org.uk/public/default.aspx il National Social Marketing Centre è nato in applicazione del white paper “Choosing Health” per sviluppare una “strategia nazionale di marketing sociale per la salute” - CANADA Health Canada – Social Marketing http://www.hc-sc.gc.ca/ahc-asc/activit/marketsoc/index-eng.php Health Canada già a partire dagli anni ’70 sviluppa numerosi progetti di marketing sociale, considerando tale strumento “parte integrante delle strategie di promozione della salute”. - STATI UNITI Centers for Disease Control and Prevention – Health Marketing www.cdc.gov/healthmarketing/ i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno creato il National Center for Health Marketing, la cui mission è “proteggere e promuovere la salute e favorire il raggiungimento degli obiettivi dei CDC attraverso programmi, prodotti e servizi vens e t S innovativi di health marketing che siano customer-centered, ad alto impatto e fondati sull’evidenza scientifica” h Blair renc F i r tto s Fa - NUOVA ZELANDA n e v te Health Sponsorship Council – Social Marketing www.socialmarketing.co.nz/Blair-S h l’esperienza dello Health Sponsorship Council – New Zealand Government Frencintende favorire l’utilizzo del marketing sociale in i r o t t Nuova Zelanda, Australia e Sud Pacifico ai problemi diesalute s Fa n v te lair-S B h Frenc i r o t Fat 24 Il marketing sociale in Italia L’Associazione di promozione sociale “Marketing sociale e comunicazione per la salute” (di cui il Coordinamento Nazionale Marketing Sociale è parte) ha creato un’omonima area di ricerca in collaborazione con l’Associazione “Comunicazione pubblica”, con lo scopo di favorire una condivisione quanto più ampia possibile su questi temi tra i professionisti interessati, afferenti a diverse discipline e differenti settori d’attività. Si tratta di una vera e propria comunità virtuale che attraverso il sito web e la relativa newsletter è impegnata nella creazione di un patrimonio di conoscenze comune. Per maggiori informazioni: www.marketingsociale.net h renc F i r a tto F ns eve t S r Blai h c Fren i r o Fatt s n teve S r i la h B c n re ri F o t t Fa Bl ens v e t air-S 25 Riferimenti bibliografici della sezione 1. Kotler P., Zaltman G. “Social marketing: an approach to planned social change”. Journal of Marketing 1971; vol. 35: p. 3-12. 2. Evans D. W. “How social marketing works in health care”. British Medical Journal 2006; vol. 332: p. 1207-1210. 3. G. Hastings, L. McDermott. “Putting social marketing into practice”. British Medical Journal 2006; vol. 332: p. 1210-1212. 4. Kotler P., Roberto N., Lee N. Social Marketing – Improving the Quality of Life. Thousand Oaks (California), Sage Pubblications, 2002. 5. Costa G., Perucci C., Dirindin N. “Le diseguaglianze nella salute e il Piano Sanitario”. Epidemiologia & Prevenzione 1999; vol. 23: p. 133-140. 6. Maibach E.W., Rothshild M.L., Novelli W.D. “Social Marketing”. In: Glanz K., Rimer K.B., Lewis F.M. Editors. Health Behaviors en and health education – Theory, Research and Practice. San Francisco, Jossey-Bass, 2002, p. 437-461. tev -S lair B 7. Rothschild M.L. “Carrots, sticks, and promises: a conceptual framework for the management of Public Health nchand social issue e r behaviours”. Journal of Marketing 1999; vol. 63: p. 24-37. ri F o t t a s F n e v 8. Maibach E. “Recreating communities to support active living: a new role for social marketing”. American Journal of Health Ste r i a l Promotion 2003; vol. 18 (1): p. 114-119. h B c n Fre Editore 1996. i r 9. Tamborini S. Marketing e comunicazione sociale. Milano, Lupetti & Co. to Fat s ven e 10. Weinreich N.K. Hands-on social marketing. A step-by-step guide. Thousand Oaks (California), Sage Publications, 1999. t S r i Bla h c n 11. Fattori G., Artoni P., Tedeschi M.,"Choose Health in Food Vending Machines: Obesity Prevention and Healthy Lifestyle Fre i r Promotion in Italy", in H. Cheng, toP. Kotler, N. Lee (a cura di) Social Marketing for Public Health: Global Trends and Success Fat Stories. Jones and Bartlett Publishers (in corso di stampa nel 2009). 26 27 B. Punti di vista sul marketing sociale 28 Punti di vista sul marketing sociale Le persone che giungono al marketing sociale arrivano da diverse discipline e background culturali. Aggiungere semplicemente la parola “sociale” a “marketing” può stimolare diverse discussioni, a seconda di dove viene utilizzato per la prima volta. Parlando di marketing sociale in Europa, si trovano numerose persone che non rispondono positivamente alla parola “marketing”. Questo era comunemente dovuto all’erronea assunzione che significasse un’attenzione limitata e restrittiva sull’individuo isolato. Vi era preoccupazione che il “marketing” potesse perdere di vista la forza dei fattori esterni (una visione più ampia dei determinanti di salute) che è fuori dal controllo del singolo, ma che, insieme a un’attenzione sullo stile di vita, deve essere tenuta presente se si vogliono raggiungere reali miglioramenti nella vita delle persone. Tuttavia, sin dalle prime fasi, vi era chi aveva riserve in merito allo sviluppo e all’impatto di ciò che veniva visto come una cultura del consumatore alimentata dal marketing. Questo rifletteva la crescente ansia che un’attenzione sui benefici materiali potesse minare i valori tradizionali focalizzati sulla comunità e sulle persone. Infatti, sin dai primi momenti, fu proprio dal mondo del marketing che iniziarono a crescere preoccupazioni e insoddisfazioni. Allora, così come oggi, diversi operatori di marketing hanno chiesto se la loro esperienza e competenza poteva essere utilizzata meglio, per un piùevens St ampio bene sociale, piuttosto che semplicemente ir-per a l B aiutare a creare profitto e valore agli azionisti. nch Fre i r o t Parallelamente a questo sviluppo nell’ambito del Fat s n marketing, tuttavia, viteèvestato un dibattito (ancora più ir-S scienze sociali in merito a cosa lungo) nelle diverse a l h B Guardando gli aspetti storici, lo sviluppo del marketing realmentenc influenza i comportamenti del singolo e della e r Le discipline della psicologia, della sociologia, F sociale trova le sue radici negli anni ’50 e ’60. Con comunità. tori l’incremento della produzione su larga scala, iniziò a s Fatdell’antropologia, della sanità pubblica (solo per citarne n v prendere piede una crescente cultura del consumatore ee alcune) hanno tutte contribuito a fornire diverse e t S r i a la disciplina del marketing si è sempre più preoccupata di conoscenze e analisi in merito a ciò che influenza Bl ch modalità per incentivare e influenzarerilencomportamento positivamente gli individui e le comunità. F d’acquisto delle persone. tori Fat 29 Arrivare al marketing sociale da punti di partenza diversi Per esempio Marketing per cause sociali / bene sociale Scienze sociali interventi sociali e comportamentali Sanità pubblica / Miglioramenti di salute evidenza e utilità marketingncsociale h re i F r o t Fat che influenzano le norme sociali s n teve S r i Bla h Politiche della comunità e giustizia sociale renc ri F il cittadino vs lo stato o t t a sF n e v Ste r i Sviluppo internazionale Bla h c n comunità / sviluppo di infrastrutture Fre i r to Fat Temi ambientali s ven e t ir-S Bla 30 Una preoccupazione e un punto di partenza comune Riconoscere che tutti gli ambiti delle politiche e delle strategie per promuovere la salute essenzialmente rappresentano: SFIDE COMPORTAMENTALI nch e r ri F o t t a s F n e v Ste r i Bla h c ren F i r at t o F ens v e t ir-S a l B ch n e r i F r o t Fat Usare le risorse disponibili per definire e sviluppare: INTERVENTI COMPORTAMENTALI s ven e t ir-S Bl a 31 Il cambiamento di paradigma Guidato dal professionista Dire e vendere Consapevolezza Adulto > Bambino Una sola campagna Breve termine Lacune e problemi Focus operativo Popolazione generale Controllo Decisioni centralizzate Per compartimenti “Dire, Guidato dai Cittadini / Consumatori Alleanze e marketing Comportamento Adulto > Adulto Programmi continuativi Medio / Lungo termine Beni e opportunità Focus strategico Segmentazione e adattamento Empowerment e mobilitazione ens v e t S Leadership di rete lairB h enc Intero sistema r F i r a tto F ens v e t S lairB h enc r F il paradigma ri paradigma del marketing sociale at t o F s n vendere e controllare” focalizzato sul consumatore eve t S r i la h B c n Fre i r o Fa t t 32 Il marketing sociale riguarda … CAPIRE LA PERSONA ‘il cliente” persone comunità cittadini clienti consumatori pazienti professionisti politici ecc. IL COMPORTAMENTO Marketing sociale “cosa le persone fanno realmente” guardare ciò che le persone fanno s even t S esaminare perché lo lfanno, r B ai h c n i Fre r o t t influenze e fattori che motivano, Fa s n e v -Ste r i a l B incentivi e barriere nch e r F i r Fatto s n ve -Ste r i a l ch B n e r ri F Fatto 33 La persona e il comportamento 1: PERSONA 2: COMPORTAMENTO capire i fattori che “motivano e spingono ad agire” conoscerlo e influenzarlo positivamente Un’attenzione forte per capire le persone e ciò che le motiva - essere “focalizzati sul cliente” (se il cliente è la popolazione, il professionista o il politico, sono applicati gli stessi principi). Iniziare dall’analisi dello stadio in cui si trovano le persone e di ciò che è importante nelle loro vite quotidiane. Assicurarsi che la preoccupazione principale sia il comportamento delle persone, “cosa fanno”, piuttosto che limitarsi a “comunicare con loro”. La principale preoccupazione e misura chiave d’impatto del marketing sociale riguarda ciò che le persone realmente hanno fatto come conseguenza dell’intervento - e non semplicemente ciò che s possono conoscere e ritenere importante riguardo ateven Tuttavia, un buon marketing sociale considera e si -S un tema. rivolge “agli individui nel loro più ampio contesto lair B nch sociale”. e r F tori e atteggiamenti Ciò non significa che conoscenze t a F ns piuttosto che il punto In tal modo, insieme agli stili di vita, vengono presi non siano importanti, ma e v te ir-S in considerazione anche importanti fattori che finale è chiaramente identificato in ciò che le a l B h c persone influenzano i comportamenti e non sono sotto il renfanno – il loro comportamento – e in F i nel trovare modi per mantenere e diretto controllo delle persone. tto r aparticolare F s sostenere comportamenti positivi nel tempo. ven e t -S lair B nch e r F t o ri t a F 34 Avere “una visione panoramica” sul marketing sociale Prima di dare una definizione e una descrizione formale, è utile considerare i seguenti aspetti: 1. Il marketing sociale come una disciplina dinamica e d’integrazione che è cambiata e si è sviluppata negli anni • “una disciplina dinamica e d’integrazione” 2. Può essere utile considerare che abbia due • “2 genitori” del marketing sociale e i Fr r o t Fa t nch at t o F s ven e t S irBla ri c ren F i genitori principali Fattor s ven e t S lairB nch Fre h s ven e t ir-S B la 35 1. Una disciplina dinamica e d’integrazione Il marketing sociale è fondamentalmente un “intervento di tipo comportamentale” e, come tale, attinge da diverse teorie e pratiche d’intervento per scegliere la modalità migliore per orientare nel modo desiderato specifici comportamenti. È dinamico nel senso che si è sviluppato e adattato negli anni ed è diventato adesso un approccio maturo e circolare che beneficia di teorie e pratiche derivanti da numerose discipline. Evitare di chiudersi all’interno di confini e distinzioni rigide e artificiali s ven e t S Un buon operatore di marketing sociale non si preoccupa di creare distinzioni tra ciò che fa lui e ciò B che lairh fanno gli altri. enc r F ri atto F ens Piuttosto, si concentra su come integrare il marketing sociale con altre possibili d’intervento, per vmodalità e t S r i ottenere attività più efficaci, che possono raggiungere effetti maggiori Bla e più positivi sulla vita delle h c n persone. Fre i r a t to F s ven e t S lairB h enc r F to r i Fa t 36 2. La metafora dei “2 genitori” Quando il marketing sociale fu descritto per la prima volta nel 1970, la parola “sociale” fu semplicemente usata per riferirsi all’attenzione a un bene sociale. Tuttavia sin da allora si è sviluppato ed è maturato come disciplina; la metafora dei “2 genitori” è utile per evidenziare tutto ciò. Può infatti essere utile per considerare che, a fianco dell’originale “genitore marketing”, le persone hanno sempre più riconosciuto che c’è anche un importante “genitore sociale” – attingendo da un’ampia gamma di conoscenze ed esperienze nell’area delle scienze sociali, della politica sociale e della riforma sociale. ens v e t ir-S a l h B c n Fre i r atto F s ven e t -S lair B nch e r ri F o t t a sF n e v Ste r i Bla h c ren F i tor Fat “genitore sociale” “genitore marketing” 37 2. La metafora dei “2 genitori” Marketing sociale marketing commerciale e del settore pubblico scienze sociali s ven e t ir-S Bl a ch ren F tori t a F ns e v te ir-Sriforma sociale, a l h Bfare campagne sociali c n Fre i r to Fat s ven e t S - politica sociale lair B ch Entrambe le aree forniscono esperienze, competenze, tecniche e teorie di valore. ren F i r to Fat 38 Sfatiamo qualche mito … • È solamente marketing commerciale applicato al settore pubblico – NO! • È fondamentalmente solo una buona comunicazione – NO! • È solamente pubblicità sociale – NO! • È soltanto dire alle persone cosa devono fare, lo stato balia – NO! • È focalizzato solo sugli individui e non si preoccupa di tutti i fattori esterni che possono ens v e t ir-S a l B Non considera i danni che possono derivare da un cattivo marketing e dalla French tori t a F commercializzazione – NO! ns e v -Ste r i a l h B È un approccio dall’alto verso il basso (top-down) – NO! c n Fre i r to Fat s n – NO! È solo un altro capriccio del settore pubblico eve t S lair B ch E …? ren F tori t a F influenzare il comportamento – NO! • • • • 39 C. Definizione e descrizione del marketing sociale 40 In breve … il marketing sociale riguarda “usare il marketing a beneficio delle persone” A fianco di altri metodi Al posto di un guadagno economico h enc r F ori t t a F ns e v te ir-S a l B nch e r ri F o t t a ns F e v te ir-S a l B ch n e r ri F o t t Fa s ven e t ir-S Bla 41 Una definizione più formale Il marketing sociale è: L’applicazione sistematica del marketing, a fianco di altri concetti e tecniche, per raggiungere specifici obiettivi comportamentali, per una bene sociale. French, Blair-Stevens 2006 marketing a fianco di altri concetti e tecniche per un nch e i Fr r o t Fat “bene sociale” ns e v e applicazione sistematica c Fren i r at t o F s n teve S r Blai h c Fren i r o Fa t t ens v e t r- S Blai h r-St i a l B obiettivi comportamentali 42 Una definizione più formale Il marketing sociale per la salute è: L’applicazione sistematica del marketing, a fianco di altri concetti e tecniche, per raggiungere specifici obiettivi comportamentali, per migliorare la salute e ridurre le diseguaglianze di salute. French, Blair-Stevens 2006 marketing a fianco di altri concetti e tecniche applicazione sistematica per migliorare ns la salute e teve S r i a ridurre le diseguaglianze h Bl c n e di i Frsalute a tto r F ens v e t S obiettivi Blair h c n i Fre r o t t a ns F e v e t lair-S B h renc F i r Fatto comportamentali 43 “Il triangolo del cliente” nel marketing sociale comportamento teorie comportamentali obiettivi comportamentali analisi on e” CLIENTE om “c o” bi pe t iz i m ca “s h enc r F i ttor a F ens v e t S lairB h enc r F ri mix di interventi e segmentazione at t o F s n di marketing lair-Steve dei destinatari B h enc r F ori Fa t t Uno strumento per evidenziare diverse caratteristiche chiave del marketing sociale ens v e t r-S Blai 44 3 concetti chiave “Analisi” Fattore critico è sviluppare un’analisi “autentica” della realtà di vita quotidiana e delle esperienze del target (“cliente”). Evitare supposizioni da parte della comunità e dei professionisti su cosa vogliono, necessitano o pensano gli individui. Controllare e testare prima le conoscenze. “Scambio” Esaminare realmente ciò che viene offerto alle persone per incoraggiare e sostenere un certo comportamento. Assicurarsi che sia qualcosa che ha valore per il target e non semplicemente i benefici ritenuti importanti da chi pianifica l’intervento. L’offerta al cliente >> Il prezzo o il costo per il cliente Piena comprensione di ciò che le persone devono dare per ottenere il beneficio proposto, es.: tempo, sforzo, denaro, conseguenze sociali, perdita di piacere ecc. Capire come l’offerta può essere potenziata per massimizzare i benefici, mentre si cerca di minimizzarne i limiti ovelens e r-St barriere. i a l h B c n Comportamenti positivi = aumentare gli incentivi + rimuovere ostacoli o barriere. e r ri F o t t Comportamenti problematici = ridurre i benefici + aggiungere ostacoli o barriere. Fa ns e v e r -St i a l B “Competizione” ch n e r i F a una competizione. La competizione può orfronte t Riconoscere che, qualunque sia l’offerta, si dovrà sempre far t a F ens l’abitudine, la dipendenza). Può riguardare sia i messaggi essere sia interna che esterna (es. il potere del piacere, v e t S lairche un’offerta concorrente. O può più semplicemente essere una competizione per il tempo e l’attenzione di uno B ch n e r stesso target di consumatori/destinatari. F ori t t a F 45 3 concetti chiave Comportamento – obiettivi comportamentali e teoria L’intenzione è raggiungere: impatti tangibili e misurabili sul comportamento attuale. Andare oltre il compito di comunicare informazioni e messaggi. Chiara attenzione a comprendere i comportamenti esistenti e i fattori che li influenzano. Attingere da diverse teorie comportamentali per stabilire specifici obiettivi di comportamento (non focalizzarsi soltanto sul “cambiamento di comportamento”, ma considerare anche come mantenerlo e favorirlo nel tempo). ens v e t Mix di interventi e di marketing -S lair B ch Usando un mix di metodi o approcci per raggiungere un certo obiettivo comportamentale.FEsaminare un insieme di ren i r o t fattori che potrebbero aiutare a raggiungere e a mantenere certi comportamenti. In tale ambito, guardare Fat s n e all’equilibrio tra i diversi metodi e approcci, per avere il mix ottimale al finetdi l’effetto maggiore. evottenere S r i Bla h c ren F i r Segmentazione del pubblico dis Friferimento a tt o ven e t Cercare modi differenti di segmentare leaidifferenziare il pubblico di riferimento. Andare oltre la tradizionale centralità r -S B dell’epidemiologia e della demografia. Guardare il comportamento e gli aspetti psicografici (es: cosa ch ren F sentono/pensano le persone tori riguardo a un problema). Evitare messaggi e approcci generali; ritagliare gli interventi t a F esigenze dei diversi segmenti o gruppi. sulla base delle diverse 46 Marketing sociale Criteri di benchmark 1. Orientamento al cliente 2. Comportamento e obiettivi comportamentali 3. Fondato su una teoria e su una solida base di informazioni 4. Guidato dalla “Analisi” 5. 6. 7. 8. s ven e t S lairAnalisi dello “Scambio” B h enc r F ri atto F s Analisi della “Competizione” ven e t S lairB h enc r F i del target Segmentazione e definizione ttor a F s ven e t r -S laie B Mix di interventi di marketing nch e r ri F o t t Fa 47 Criteri di benchmark Cosa sono I criteri di benchmark sono quegli elementi da cercare in un intervento per determinare se è coerente con un approccio di marketing sociale e può pertanto essere definito come tale. Non devono quindi essere confusi con “il processo” con cui si realizza il marketing sociale. Non dovrebbero neanche essere confusi con i “criteri di successo”, dal momento che vi è una ricca gamma di altri fattori che sono fondamentali per qualsiasi intervento di successo (es. pianificazione strategica, partnership e coinvolgimento degli stakeholder, revisione e valutazione). Questi fattori, chiaramente importanti, non sono parte del benchmark perché non sono elementi distintivi del marketing sociale. Gli 8 criteri fondamentali compresi nel benchmark, invece, sono fattori che devono essere presenti affinché un intervento sia definito come di marketing sociale. Essere coerenti, ma anche flessibili Quando il marketing sociale si è sviluppato, ha iniziato a incorporare un’ampia gamma di Non ens evdovrebbero t metodi, tecniche e attività. Questo riflette il fatto che è una disciplina dinamica e pronta ad S r Blai essere confusi integrazioni. h c Fren i con il “processo” r a tto F Questa ampiezza di approccio, tuttavia, può rappresentare una sfida per ela nscomprensione in atto. v e t del marketing sociale, soprattutto in rapporto a come si adatta aglilaaltri r-Smetodi e approcci. i h B c n re ri F o I criteri di benchmark sono stati specificamente sviluppati per favorire una maggiore t t Fa s n coerenza, senza però minare la potenzialità teve di flessibilità e di adattamento. Il benchmark S r i quindi assicura coerenza, mahsenza Bla porre inutili limitazioni a coloro che realizzano gli c n re vengano utilizzate soluzioni creative e innovative. interventi o senza evitare i Fche r o t Fat 48 Criteri di benchmark 1 Orientamento al cliente “il cliente nel cerchio” tutti i lavori basati su una buona ricerca del mercato e del cliente, usando dati di sintesi / tecniche di aggregazione 49 Criteri di benchmark 1 Orientamento al “cliente” • Viene sviluppata un’ampia e solida comprensione del “cliente”, che si focalizza sulla conoscenza della sua vita ed evita di concentrarsi solo su un singolo aspetto e una singola caratteristica. • Ricerca formativa sul cliente/mercato utilizzata per identificare le caratteristiche e i bisogni del pubblico di riferimento. • Insieme di diverse analisi e ricerche, dati di sintesi e approcci di aggregazione, estrapolati dal settore pubblico e commerciale per fornire informazioni utili a capire la vita quotidiana del pubblico di riferimento. vens e t S lair B h c Fren i r o Fatt s n teve S r i Bla h c n re ri F o t t a ns F e v e St lairB ench r F ori Fatt 50 Centralità della persona Perché è chiamato “il triangolo del cliente” Differenti settori e organizzazioni possono descrivere il consumatore in diversi modi, es.: il consumatore il cittadino il cliente il paziente il fruitore dei servizi s il pubblico ven e t -S la comunità lair B nch il professionista e r ri F o t il decisore t Fa s n e il politico tev Il • • -S lair B nch e r F “cliente” può essere: tori t a s F n la popolazione o i cittadini e v Ste r i professionisti o decisori importanti Bla h c ren F i tor Fat 51 Comunicazione tradizionale e approccio “basato sui messaggi” creare i nostri messaggi accurato / rilevante / chiaro Esempio: comunicare i messaggi creativo / geniale / divertente / d’impatto / interessante / che cattura l’attenzione / ecc I giovani e il fumo s ven e t S rCosa vediamo come benefici: Comunicazione: Blai h renc F i Benefici di salute: Poster e annunci or Fatt s n Speranza di vita, malattia, Opuscoli e volantini eve t S r / riviste) salute di polmoni, cuore, ecc TV, radio, stampa (giornali Blai h c Internet / e-mail Fren / telefono / marketing virale Benefici economici: i r o Scuole Fatt / club per giovani / cinema Costo, reddito disponibile s n teveEcc. S r i Altri benefici: la h B c n Profumo, attrazione per gli altri, Fre ori non danneggiare gli altri (es. Fatt bambini) 52 Approccio di marketing sociale “focalizzato sul cliente” Iniziare con il cliente capire il cliente sviluppare “analisi” cosa lo “motiva e o spinge ad agire” Esempio: I giovani e il fumo Cosa succede? “Cosa li motiva ad agire”: Analisi di base: vens e t S r Blai h renacpiù lungo termine o F Il loro punto di vista, non quello della “autorità” i Vendere “la salute” ettbenefici r a o F s “sentirsi bene” nhanno scarsa capacità di motivazione Auto-percezione di maturità: “un adulto”, non un bambino teve S r i - evitarli Bla (possono ottenere l’effetto opposto a quello Fuggire dalle influenze di genitori e insegnanti h c n Fre desiderato) Importanza del punto di vista e dell’approvazione dei apari ori t t Allacciarsi al “loro punto di vista”, collegarsi a una ns F e v Divertente, “benefici sociali”, gradire l’attenzione e St causa e alla ribellione, assicurare benefici sociali e lairB h Dibattere, sfidare, ribellarsi divertimento sono fattori forti renc F i tor Vivere “adesso”, senza di un futuro distante Fatpreoccuparsi Es.: “Approccio della campagna “Truth” www.wholetruth.com 53 Sviluppare una visione a 360 gradi scuola lavoro Divertimenti famiglia / chi assiste casa valori e benefici alcool, tabacco, droga speranze e aspirazioni comportamento sessuale benessere mentale dieta Uno strumento pratico: ench r F i r Fatto atteggiamenti e punti di vista gusti e preferenze fasi di vita piaceri e gratificazioni stabilità e coerenza controllo personalevens -Ste r i e scelte a l B nch e r F ri Fatto ens di vlivello e t S attività Blair amicizie fattori biofisici / genetica contesto dei gruppi sociali ens accesso ai -Stev lair servizi h B c Fren i r o Fatt Canali di informazione 54 Guardare il cliente / il cliente famiglia nel cerchio c h fa t t pari e or i servizi in flu chi bambini en av e z a i tr no ia r i d i e e l i p m ia ri genito is c e ccud chi a ti paren li fratel i t an a gn ter nd s e - s it i re oin by tor me op ba uca di l d e i ed p p i d p u gr up la gr uo sc scuola broadcast TV Radio Uno strumento pratico: ench r F i r Fatto Giochi Telefonini h renc F i r Fatto s n online e v -Ste r i a l B cibi e bevande marche di stili di vita bellezza e moda supermarket industria ris industrie toranti di gioch i negozi T vens e G Rad V t S io io Blair h O rna c nl li Fren in t o i r Fae t a li loc t u nti Sco i Eve tiv r ea co o i ric ntr tri gi nza Ce n Ce i v a c a pp Gru tu ra dianto) me ame ss a pag ma iti e (g Fumetti Giornali sport i to nal i d stampa Gior ttenimen ra e int sporti a r T he hec ndita c ing a B e k et v r i a t a Pun rilla m r c le e r a e c Gu b di ri vir fuori e w ri ing ti casa Si oto ket M ar M r c fe o rità intrattenimento in tri s eleb tivi c por n s ce ma cine ri utto prod e zoo hi parc marche di vens e t S Blair Web Es.: Bambini esempio illustrativo amic coetan i e chi fa tende i nza per tecnologia comunità mass media e r r e lde n rt ho a p ke a st 55 Iniziare da: “il punto in cui si trova il cliente” inconsapevole o che non considera il problema “ te n e ni da re fa n co m prova, ma non riesce medita, ma non agisce ancora e” “è po p tro ” ile c ffi di k “o è a un na o bu ,m a e id a … ” resiste attivamente o ha radicato il comportamento on n “ m a if MARKETING SOCIALE T N ns teve S r i Bla ric RO LL rin hie le f de A gi or re R fe zi E ra re E O R B nch e r F i attor F s n teve S r i la ch B SUPPORTARE PROGETTARE n e r F i r Fatto h renc F i r Fatto C A M R are re li FO uc ica sig IN ed un on m ec co nir r fo Definire interventi che tengano in piena considerazione il punto da s cui parte il cliente lair-Steven m e” al 56 Criteri di benchmark 2 Comportamento Chiara attenzione al comportamento, basata su un’analisi approfondita e con specifici obiettivi comportamentali 57 Criteri di benchmark 2 Comportamento • Un’ampia e solida analisi per raccogliere una fotografia dei comportamenti e del loro andamento, che include entrambi il “problema” comportamentale il comportamento “desiderato” • Interventi chiaramente focalizzati su specifici comportamenti es. non solo focalizzati su informazioni, conoscenze, atteggiamenti e credenze • Sono stati fissati obiettivi comportamentali specifici, attuabili e misurabili e indicatori chiave in rapporto a un “bene sociale” • Gli interventi cercano di considerare e di rivolgersi a quattro domini comportamentali chiave: 1. formazione e adozione del comportamento h Frenc 2. mantenimento e rinforzo del comportamento i r o t t a ens F v e t S 3. cambiamento del comportamento ir h Bla c n e r 4. controlli comportamentali (basati su principi tori F etici) s Fat ven ir-Ste a l B rench F i r o Fatt ns Steve r i a l B 58 Capire il comportamento Chiarire alcuni punti di partenza fondamentali • Comportamento = un insieme di azioni nel tempo. • Il comportamento è di per sè dinamico. Soggetto a cambiamento e variazione nei diversi contesti e nel tempo. • Il 100% di coerenza è difficile da trovare. • Molti comportamenti routinari sono abitudini e non necessariamente coinvolgono considerazioni attive e consapevoli. Evitare di avere troppa fiducia sulla comunicazione basata su messaggi “cognitivi”. • • s even t S r Cominciare dalla comprensione degli atteggiamenti, delle speranze,h dei Blai c Fren desideri e di altre motivazioni del pubblico di riferimento è tgeneralmente più i r a to F s produttivo rispetto a provare a individuare e a colmare vengap informativi. e t S r Blai h c ren Femotivo i È fondamentale capire il coinvolgimento delle persone. r atto F s even t S r Blai h c Fren i r o Fatt 59 Concentrarsi sul comportamento “creare una catena di reazione comportamentale” comportamento delle persone comportamento delle persone radicato e mantenuto sfide comportamentali impatti comportamentali misure comportamentali interventi comportamentali e “mix” appropriato analisi comportamentali (fonti dei dati e integrazione) COMPORTAMENTO trend e modelli comportamenti teorie comportamenti evens t S r i h Bla c n e r t or i F Fat s n e v te fattori che influenzano i lair-S B h c n re comportamenti ori F t t a F incentivi comportamentali evens t S r i e barriere Bla nch e r F ri tosoltanto Fatè L’obiettivo ultimo non cambiare il comportamento, ma RADICARLO e SOSTENERLO nel tempo obiettivi comportamentali (specifici per il target e attualizzabili) 60 Il cliente nel suo più ampio contesto ambientale e sociale Anche se il marketing sociale ha una forte attenzione al “cliente”, un buon marketing sociale non si concentra sulle persone come individui isolati, ma piuttosto li considera nel loro più ampio contesto ambientale e sociale. Per essere efficace, il marketing sociale deve pertanto considerare: 1. Quei fattori potenzialmente controllabili dalle singole persone es. scelte inerenti gli stili di vita 2. Quei fattori fuori dall’immediato controllo e influenza della persona es. ambiente, scelte sull’accesso ai servizi, opportunità di lavoro, abitazione, ecc vens Ste lairB ch Fren i r atto F s n teve S r i Bla h c n re ri F o t t a ns F e v e St lairB h renc F i or Fatt 61 Vedere il “cliente” nel suo contesto sociale indiretto grado di controllo personale ench r F ttori a F vens e t S r Blai h c Fren i r diretto o t Fat s n teve S r i la h B c n e Fr o ri t t a F Ogni livello ha influenze dirette e indirette sugli altri livelli ens v e t r- S Blai 62 Una visione più ampia dei determinanti di salute Riconoscere la loro influenza i più ampi determinanti di salute (esempi) trasporti ambiente diseguaglianze economia criminalità e paura della criminalità sviluppo di comunità servizi per il tempo libero e coinvolgimento irett o ir tto d impa impatto stili di vita etto stress lavoro abitazione esclusione sociale arte e cultura istruzione (esempi) attività comportamento fisica sessuale fumo uso di droga impa tto in d vicinato h renc F i r Fatto s n e impatto -Stev r i a l B nch e r F i a tt o r F s n teve S r i a h Bl c n e ri Fr Fatto ens v e t S Blair 63 Influenzare il comportamento 5 elementi fondamentali EDUCARE INFORMARE PROGETTARE servizio di supporto e di risposta “dare alle persone quello di cui hanno bisogno, che vogliono o che considerano importante” fornire consigli, creare consapevolezza, persuadere e orientare struttura del contesto ambientale e fisico, soluzioni per aumentare la disponibilità e la distribuzione SUPPORTARE rendere disponibili conoscenze e contenuti ens v e t S Blair h renc F i r Fatto s n e -Stev r i a l B Molti interventi hanno le nch e r F i caratteristiche di più di Identificare e applicare un CONTROLLARE a tt o r F s n uno di questi elementi. rapporto equilibrato tra gli teve S r i a elementi è cruciale per un h Bl c n e r F intervento comportamentale di ri Fatto successo. legiferare, normare, rinforzare, richiedere, fare standard Blair-Stevens, French 2009 64 Influenzare il comportamento Alcuni esempi illustrativi Campagne di informazione su nuovi rischi e malattie Fornire informazioni per correggere incomprensioni e credenze Fornire servizi per smettere di fumare Fornire servizi di consulenza pratici e confidenziali Fornire scelte di riciclaggio convenienti Educazione nelle scuole Cambiamento nelle attitudini, coinvolgimento emotivo Sviluppare prodotti per rimuovere e ridurre i rischi Costruire schemi stradali per ridurre il traffico s ven e t S r Blai Definire ncaratteristiche di h e c r F sicurezza per abitazioni e ori t t a F uffici Fornire servizi ricreativi ens v e t S lairRichiedere ai dipendenti di B h c n seguire la salute e la sicurezza re Richiedere ai conducenti ri F o t t di passare un test s Fa n e v e Controllare le vendite di tabacco ir-St Richiedere l’uso ladelle B Definire standard ch e la pubblicità rivolta ai bambini cinture ensicurezza rdi F di igiene per i punti i or Fatt vendita alimentari 65 Riconoscere i limiti delle informazioni e degli approcci cognitivi Importante passare dalla visione più semplicistica INFORMAZIONE AZIONE Verso un approccio più evoluto … ma ancora limitato, che comprende INFORMAZIONE IMPEGNO = • • • COMPRENSIONE COMPETENZE / ABILITÀ IMPEGNO SUPPORTO EVOLUZIONE RINFORZO s ven e t S AZIONE irBla h c re n F i r atto F s ven e t S Si basa su quello che può essere descritto come “la catena lair- della comunicazione cognitiva” B h enc r F L’errore è vedere il comportamento in terminiordi decisioni cognitive. i t t a ns F non approfondita, che è necessario “coinvolgere il e v Dove c’è un’assunzione principale, spesso e t ir-S a l B cervello” per influenzare ilccomportamento. h en r F ori Fatt 66 Il comportamento è influenzato da “quello che so” o “quello che credo” Non sempre agiamo in coerenza con quello che sappiamo o che crediamo Quello che so Informazione, Conoscenza i altr Quello che credo o sento fa tt or Quello che attualmente faccio Coerenza Atteggiamenti, Valori, Credenze ench r F i r Fatto r Fatto s n ve -Ste r i a l B o zan n e u fl e in i ch Azioni, Compor-r-Stevens Blai h c tamento n i Fre e altri fattori ri Frche influenzano Fatto altr nch s even t S r Blai i fa ttor i ch e in flue nza no 67 Approccio agli obiettivi comportamentali Caratteristiche chiave • Iniziare con un’analisi dell’intera popolazione. • Esaminare diversi modi di segmentare la popolazione, focalizzandosi su quelli con la maggiore potenzialità di utilizzo o applicazione. • Riconoscere i limiti di un approccio di cambiamento del comportamento. • Particolare attenzione viene dedicata a ciò che i diversi tipi di pubblico pensano / sentono in merito al particolare tema in esame. es: nell’esempio seguente sul fumo, l’approccio prende in esame i diversi modi in cui “i diversi tipi di fumatori” e “i diversi tipi di non fumatori” potrebbero considerare il problema. • Particolare attenzione è dedicata ad intervenire prima che insorgano comportamenti s problematici. teven S r i Bl a • h renc F i r tto Facome Riconoscere che mantenere e sostenere comportamenti è importante qualsiasi altro s n e v e t S cambiamento di comportamento. Blair h c n i Fre r o t t s Fa n e v e t lair-S B h c Fren i r o Fatt 68 Analisi comportamentale: obiettivi comportamentali e segmentazione coloro che hanno un comportamento positivo interfaccia dinamica h renc F i r coloro che hanno un Fatto s n e -Stev r i a l B nch e r F i attor F s n teve S r i la ch B n e r ri F Fatto problema comportamentale ns teve S r i Bla 69 Analisi comportamentale: obiettivi comportamentali e segmentazione es: Fumo SEGMENTAZIONE es. in relazione al “comportamento fumo” “non ho mai fumato e non fumerò mai” attualmente non-fumatori “suscettibile alla pressione di fumare” “ho appena smesso – sono a rischio di ricominciare” OBIETTIVI DI COMPORTAMENTO alleati del comportamento promozione del comportamento positivo incentivi s rinforzo del comportamento, even t S r Blaisupporto mantenimento del h c en r ri F o t t a s F n e v “cambiamento” del “vorrebbe smettere,Blair-Ste h comportamento ma lo trovai difficile” renc F attualmente r atto F s even t S r controlli comportamentali Blai “fortemente resistenti” h c Fren i r o Fatt interfaccia dinamica fumatori 70 L’importanza di focalizzarsi su obiettivi di comportamento ampi es.: Fumo ANNO 1 ANNO 2 10 fumatori smettono 100 fumatori smettono All’apparenza sembra un semplice esempio di buon approccio di “cambiamento del comportamento” con il supporto del centro anti-fumo Nello stesso periodo 1000 ragazzi iniziano a fumare Un approccio di “obiettivi comportamentali” dovrebbe: • aiutare le persone a non iniziare a fumare lair-Steven B nch e • aiutare i fumatori a smettere r F i r Fatto s • aiutare a non riprendere a fumare n e tev S Blairh c n re tori F t a F evens t S r i Bla comportamenti abitudinari è in genere Modificare nch e r F ri più difficile che prevenirne l’adozione! Fatto s 71 Le maggiori influenze sul comportamento Opzioni e scelte Per considerare e valutare l’impatto delle differenti influenze sul comportamento della popolazione target e dei clienti Riconsiderare il significato del mercato Politica di governo e sua implementazione Disponibilità e risorse della comunità Forze di mercato Contesto economico Fre i r o Fatt s n teve S r i la Circostanze h B c n e materiali e i Fr r o t t Comportamento fisiche s Fa n e ev r-St i a l B ch n e r F ori t t a F Circostanze sociali e s ven e contesto t S r- Blai h nc Contesto culturale e ambientale 72 Criteri di benchmark 3 Basato sulla teoria Teoria comportamentale sostenuta da informazioni Attingere da un contesto teorico integrato 73 Criteri di benchmark 3 Basato sulla teoria • La teoria è usata in modo trasparente per fornire informazioni e guidare lo sviluppo dei programmi; gli assunti teorici sono testati come parte del processo di sviluppo • Viene usato un contesto teorico integrato che evita la tendenza ad applicare semplicemente la stessa teoria preferita a tutte le situazioni • Prendere in considerazione la teoria comportamentale in 4 domini principali: 1. bio-fisico 2. psicologico 3. sociale 4. ambientale / ecologico s ven e t S rBlai h c Fren i r o Fatt s n teve S r Blai h c Fren i r o Fatt s n teve S r i la h B c n e i Fr r o t Fat 74 Interventi comportamentali Capire il(i) cliente(i) o: cittadini, clienti, pazienti, comunità, pubblico (ecc.) Capire il comportamento COMPORTAMENTO andamenti e trend Capire quali sono i fattori chiave che influenzano TEORIA comportamentale Considerare il range di scelte per l’azione INTERVENTO vens e t S Blair Cosa fa ”andamenti e trend” “fattori che influenzano” nch e r F ri Fatto ench r F i r e “mix” attoOpzioni F s ”Contesto teorico integrato” teven “4 componenti fondamentali” lair-S B h renc F i r Fatto s n teve S r i a Bl Perché lo fa 75 Un vasto insieme di teorie comportamentali Alcuni esempi comunemente citati: Teoria della diffusione delle innovazioni Teoria dell’apprendimento sociale Modello delle credenze sulla salute Teoria dell’azione ragionata Modello del comportamento interpersonale Teoria della motivazione di protezione Teoria della definizione degli obiettivi Teoria del comportamento pianificato Modello delle fasi d’azione Stadi di cambiamento Modello transteoretico Modello del prototipo / volontà Teoria cognitiva sociale Rogers 1962 Akers e Ronald 1973 Rosenstock 1974 Fishbein 1980 Triandis 1980 Rogers 1983 Locke e Latham 1990 Ajzen 1991 Heckhausen 1991 Prochaska, DiClemente 1992 Prochaska et al 1992 Gibbons et al 1998 Bandura 1999 ench r F i attor F s n teve S MA ce ne sono molte altre! r i la h B c n e ri Fr E il tema è come decidere quale utilizzare? o t t a F vens e t S Blair h c Fren i r o Fatt vens e t S Blair 76 Un contesto teorico integrato per le influenze comportamentali Coerenza / Norme sociali e Dissonanza cognitiva Teoria della dinamiche di gruppo motivazione di protezione Capitale sociale Un più ampio insieme di discipline e teorie che possono dare un contributo “Euristica” e modello Studi del processo informativo del Studi culturali consumatore “Euristica” e informazione del Relazioni pubbliche consumatore e media Influenza sociale e comunicazione i Marketing interpersonale ion Teoria del mercato economico Diffusione delle innovazioni Teoria social-cognitiva Teoria degli studi sui media Attribuzione e teorie del bilancio Reti sociali e supporto Pubblicità op Modello transteoretico Modello delle credenze di salute ambientali Scienze politiche fattori ambientali Economia sc elt e z sociale Teoria della definizione degli obiettivi Stadi del cambiamento Controllo percepito – auto-efficacia Ecologia Teoria dell’apprendimento sociale Antropologia Teoria della prova Ingegneria Sociologia Fisica Filosofia e etica Biologia bio-fisico Fisiologia Farmacologia Teoria dell’azione ragionata opp psicodinamico Studi religiosi Socio-psicologia ort u ti limi Modello del comportamento interpersonale Teoria del comportamento pianificato Teoria degli stili d’apprendimento evens t S r i Neurologia Blafasi Modello h delle cd’azione n Crescita indigena e r F ri Funzionamento FattoApproccio del Genetica Criminologia s n e processo d’azione per del cervello ev Risposte ormonali air-St l la salute: intenzione B h Psichiatria Psicologia c n Modello e d’agire Funzionamento del r F motivazionale di ttori sistema immunitario a F Predisposizione ens / modello Modifica comportamentale: Rossiter -Percy tevPrototipo S r i genetica programmazione neuroa della volontà h Bl c linguistica n e r ri F o t t a F Spazio di vita e design nità Educazione Condizionamento 77 Usare un approccio teorico aperto Una considerazione chiave è decidere da quali discipline e teorie correlate attingere, per scegliere il metodo o l’approccio d’intervento È importante: • Iniziare prima con i “clienti” • Ottenere un’approfondita analisi e comprensione della loro vita quotidiana “che cosa li motiva” • Poi dall’iniziale “analisi del cliente” scegliere quale teoria può fornire le informazioni migliori per la scelta dell’intervento • s ven e t S Evitare di applicare in modo automatico “la nostra teoria preferita” ad ogni situazione re ad Blai h c ogni pubblico di riferimento Fren i r o Fatt s n teve S r i la h B c n re ri F o t t s Fa n e v Ste lairB h renc F i or Fatt 78 Contesto teorico – strumento di checklist COMPORTAMENTO: …………………………………………………….. Domini Che impatto possono avere sul comportamento? Quali discipline / teorie possono aiutare a comprendere? 1. Biologici / fisici 2. Psicologici s ven e t S rBlai h renc F i 3. Sociali or Fatt s n eve t S r Blai h c 4. Ambiente più ampio Fren i r o Fatt s n teve S r i la Interazione tra fattori h B c n e i Fr di influenza r o t Fat 79 Cominciare con un’analisi aperta Evitare analisi chiuse Mantenere aperta l’analisi Iniziare con la propria teoria preferita Iniziare sviluppando una profonda conoscenza del cliente Es: raccogliere dati/informazioni sui comportamenti rilevanti e le relative conoscenze/percezioni/attitudini Esaminare il comportamento dalla prospettiva della teoria preferita Scegliere le possibilità di intervento che sono basate sulla teoria da cui si è partiti Analizzare le varie teorie (provenienti da diverse discipline) per identificare quelle che potrebbero offrire analisi e opportunità rispetto alle modalità d’intervento vens e t S Blair Sviluppare una “proposta di lavoro” su nch e r F i r o a tt come raggiungere eFmantenere il s n e v e t -S comportamento desiderato Blair nch e r F i a tt o r F s n teve S r i la Scegliere le possibilità di intervento migliori ch B n e r F i r per raggiungere gli obiettivi di Fatto comportamento 80 Criteri di benchmark 4 Analisi Basata sullo sviluppo di un approccio analitico più approfondito Che cosa “li spinge e li motiva ad agire” 81 Criteri di benchmark 4 Analisi • L’attenzione è chiaramente focalizzata nel capire in modo dettagliato che cosa spinge e motiva il consumatore ad agire. • Partire da un’ampia comprensione del cliente per focalizzarsi sull’identificazione dei fattori chiave e sulle tematiche rilevanti per influenzare in modo positivo un certo comportamento. • Approccio basato sull’identificazione e sullo sviluppo di una “analisi utile all’azione” s ven usando giudizi ponderati, piuttosto che elaborando solo dati. e t S lairh enc r F ri a tto F ens v e t S lairB h enc r F i ttor a F s ven e t S rBlai h c Fren i r o Fatt B 82 Sviluppare “conoscenze traducibili in azioni”’ • È importante guardare oltre la semplice identificazione e la raccolta di un vasto numero di informazioni, dati e nozioni • Verso l’identificazione di potenziali “percezioni” – poi testare questi insieme al target Fonti di informazioni Dati Comprensione Analisi ttori a F s even t S r Blai h c Fren i r o t Fat s n e v r-Ste i a l B ench r F ori Fatt even t Pre-test S r Blai h c n e Frcondivisione applicazione s 83 Comportamento e teoria Capire il comportamento del cliente Attingere da teorie provenienti da diverse discipline Sviluppare “una proposta” basata sull’analisi Considerare l’intervento opzioni e strategie di sviluppo vens e t S lairB h c Fren i r Come passares Fda: atto n comportamento attuale lair-Steve comportamento desiderato h B c n e Fr ori t t a F ns e v e St lairB h renc F i or Fatt 84 Sviluppare una proposta Come passare dal comportamento attuale a quello desiderato comportamento attuale ANALISI e relativa conoscenza, atteggiamenti, credenze, percezioni, valori, coinvolgimento emotivo mix d’intervento PROPOSTA Cosa aiuterà a ottenere e mantenere il comportamento desiderato? social marketing mix comportamento desiderato del target s ven obiettivi comportamentali e t S r Blai specificincehmisurabili re ri F o t t a s F n e v Ste lairB h renc F i r atto F s n teve S r i la h B c n Fre i r o t Fat 85 Checklist della proposta 1. La proposta è stata sviluppata a partire da una chiara analisi del pubblico? 2. Ci sono diverse proposte definite in base alle diverse necessità e ai diversi contesti dei differenti segmenti da raggiungere? 3. La proposta esprime chiaramente cosa si rivolge al(i) cliente(i) e cosa alla società nel complesso? 4. È chiaro che la proposta non è semplicemente una riformulazione degli obiettivi dell’intervento e delle finalità della politica? 5. È chiaro come la proposta si rivolgerà e contrasterà la competizione riguardo al fattore tempo e alla possibilità di ottenere attenzione? ns eve t S r Blai h c 6. La proposta è semplice e diretta da capire? (es.: una sola riga) Fren i r o Fatt s n 7. La proposta è scritta nel linguaggio di tutti i giorni? teve S r Blai h c 8. Coloro che seguiranno o contribuiranno a parti dell’intervento sono stati ascoltati e Fren i r o t t a hanno capito i motivi della proposta? ns F e v e r -St i a l 9. I pre-test in corso relativamente Ba parti dell’intervento sono stati sviluppati ch n e r basandosi sulla proposta? F ori t t a F 86 Criteri di benchmark 5 Scambio Incorporare un’analisi dello “scambio” Capire cosa devono dare le persone per ottenere i benefici 87 Criteri di benchmark 5 Scambio • Una chiara analisi dei costi totali per il cliente per raggiungere i benefici proposti (economici, fisici, sociali, di tempo …) • Un’analisi dei costi percepiti / reali vs. i benefici percepiti / reali • Vengono presi in considerazione incentivi, riconoscimenti, ricompense e ostacoli, per definirli in rapporto alle caratteristiche del pubblico di riferimento, basandosi su ciò che esso reputa importante nch e r F i attor F s n teve S r i la h B c n e ri Fr o t t a F ens v e t lair-S B h c Fren i r o Fatt s even t S r Blai 88 Incentivi e barriere sia per comportamenti positivi che problematici promuovere aumentare e ti i iv en t en cim c s in no o ir c desiderato ba os rrie ta re co e li rimuovere ridurre COMPORTAMENTO rimuovere ridurre ens v e t S Blair h renc F i r e ei ns Fatto r i-eStceovl r promuovere i a l r B a ta h c n b s aumentare i Fre r o o t t a F ens v e t S Blair h c n i Fre r o t t Fa ric in on cen os tiv ci i e m en ti problematico e 89 Incentivi e barriere sia per comportamenti positivi che problematici Punto critico: Quando si considerano “incentivi e barriere” è importante non focalizzarsi soltanto sul “comportamento problematico”. Considerare il “comportamento desiderato” è un elemento fondamentale e fornisce ulteriori possibilità per costruire e rinforzare il comportamento. Per esempio: ens v e t -S Blair Quando si considerano gli alti tassi di gravidanza nelle teenager in una comunità h c Frenche, povera, potrebbe essere altrettanto importante considerare quelle donne giovani i r o Fatt s n nonostante il loro contesto sociale e ambientale, non restano incinta quando sono e tev S r i la teenager. ch B ench r F i r Fatto vens e t S Blair Fren i r o t Fat 90 Concetto dello “Scambio” In parole molto semplici affinché lo scambio sia positivo, i “benefici” per il consumatore devono essere superiori ai costi. BENEFICI vs h renc F i r atto F s n teve S r i Bla h c n re ri F o t t Fa ens v e t S lairB h renc F i or Fatt costi vens e t S r Blai 91 Andare a fare la mammografia Definire i benefici per affrontare direttamente i costi Esempio: Paura di trovare un tumore Andare all’ospedale Aspettare i risultati Trovare un parcheggio Counselling di sostegno Fornire ambulatori in alternativa Ridurre i tempi di attesa Garantire il parcheggio h renc F i r Fatto s n e -Stev r i a l B nch e r F i attor F s n teve S r i la ch B n e r ri F Fatto COSTI BENEFICI ns teve S r i Bla 92 Criteri di benchmark 6 Competizione Incorporare un’analisi della “competizione” Capire cos’è in concorrenza per avere il tempo e l’attenzione del pubblico di riferimento 93 Criteri di benchmark 6 Competizione • Viene considerata e affrontata sia la competizione interna sia quella esterna Interna es: fattori psicologici, piacere, desiderio, correre il rischio, dipendenza ecc. Esterna es: influenze più ampie / influenze che competono per avere l’attenzione e il tempo del pubblico di riferimento, promuovere o rinforzare comportamenti alternativi o opposti • • ens v e t S lairStrategie volte a minimizzare i potenziali impatti della competizione prendendo cin B h ren F considerazione influenze esterne sia positive che problematiche i or Fatt s even t S r Blai h c Sono considerati i fattori che competono per avere l’attenzione e il tempo del pubblico di ren F i r riferimento atto F s even t S r Blai h c Fren i r o Fatt 94 Capire la competizione la “nostra” mission e i messaggi “la mod vaccina le” a d el so usa il c appello nza iole v la cia stica n u den dome sesso sicuro us a c r e me protezio di i bambin ne i re assume evita di e limita droghe l’alcol non guid are ad a lta velocità re se hai non guida bevuto pen sa a lla s stra icurezz d al e a attraversa la stra da in sicurezza attenzione e impegno della persona ” rno o i e lg e a rutta t l f vo “5 angia ura m verd ie uccher riduci z si gras s HIV / Aid le riduci il sa energia conserva l’ vota ricicla non but tar e i rifiut i usa i trasporti pu bblici evens t S r i h Bla mente c n e r r F ichied sii consapevole retta i benFeattori di cor maci n e f r i c s p della sicurezza i ar even t utti i f ritti pensioni e t S a r l i Bla ncia presc porta indietr harm c ris p n denu nalità vai in cli e o i r i i aF i farmaci non crim utilizzati attonric F s n e v e t S re Blairfuma n h o c n n ri Fre Fatto fai volontariato 95 Capire la competizione La vita di ogni giorno musica int im cellulari am età adulta / maturità droghe assumere ento, per divertim re nta bere e dive sbronzi div ert im ent o ghie, capelli, un e carnagion le socia a t i v ic i / comprare vest iti alla moda mangiare patat ine fritte e hambu rger internet giochi c ol comp uter ità s e sso approvazione dei pari attenzione e impegno della persona olci zucchero / d torte alla crema clu b i gi per o va ni qualcosa per niente fam igli ee ens bam -Stev r Blaibini h enc r F ri toen tpr a F dere prodotti di a z ns enien e v v n o marca c comS prte ar lair-conse beni di B umo crhe macchine / i n h e r c a F m ri s motociclette ori fu t er e t r r a F co ens v e t S tà lair-veloci B h enc r F ori Fatt 96 Capire la competizione Controllare la realtà piacere o ri Fatt felicità nza iole v la cia ic a s e sso musica enun mest d approvazione do dei ” le i o nt sicuro d el s sesso usa il c p a ar d i i o m m cellulari appello “la ” s ità rno HIV / Aid e l o a i i c o e lg età adulta / maturità us a c r e v i ta s e a rutta m e di t m ic i / l a vaccina f vo protezio i bambin “5 angia ura ne i m verd comp mangiare pat rare vestiti alla internet e r e atine sum s a i d a fritte e hambu moda evit rger limita roghe e d giochi c divertimento ie ol compl’alcol uccher duci il sale z i uter c u d ri i r attenzione grassi roghe non guida d re e m u s r e as a attenzione d alta olci ento, e impegno div veloc zucchero / drgia per divertim re it torte alla crema e à rtim ene l’ a e impegno ta rv e n s e n iv o d c della ent bere e clu o della b sbronzi persona i pen gio per vota fam s i a van persona a lla re se ha igli i sicu non guida e soddisfazione eb stra non but ricicla bevuto dale rezza tare i rifambtin vens e iu t i , i S ie h g qu n r alcosa capelli, u Brtlai usa i tras e h n pe io po r g ni c a en i pu te rn bblici ren attraversa la straca F i da r prendere prodotti tto za aar fai voloFnt in sicurezza di ia enien to v s n o n m c ar e ca v macchine / r-Sritcehiedi benef i sii consapevole ente a l B ic i rettam r o h c m ot i c oc della sicurezza iclette e prend i i farmaci comprare beni di Frenfpuemnasr hi i r c tutt o io s ni e t clinic vF t la aiain ri ritti a i e co c ns r umo a presc risparmi re nun litàvens r e o d c tà porta indietr im ri-nSate ra i c veloci oi l e r B a fa m rm aci non utili h fu c n o n zzati n Fre 97 Criteri di benchmark 7 Segmentazione Sviluppare la segmentazione (non solo la definizione del target) Evitare approcci generalisti 98 Criteri di benchmark 7 Segmentazione “coinvolge un processo di analisi del pubblico di riferimento o “mercato” e cerca di identificare diversi sottogruppi (segmenti) che potrebbero avere bisogni, atteggiamenti o comportamenti simili” • Usare la tradizionale definizione del target secondo criteri epidemiologi e demografici, ma non basarsi solo su quelli • Usare un approccio di segmentazione più profondo che si focalizzi su “ciò che motiva e spinge ad agire” il pubblico di riferimento, facendo ampio uso di dati psicografici • Realizzare interventi definiti direttamente in base alle caratteristiche del pubblico di riferimento, piuttosto che approcci generalisti • Considerare e affrontare l’andamento futuro e il trend degli stili di vita s even t S r Blai nch e r F i attor F s n teve S r i la h B c n e Nota importante: ri Fr o t t a F ens v e t r-S Non c’è un “modo giusto” di fareBla In ogni caso, il compito è esaminare dati che laisegmentazione. h c n possono aiutare o sostenere i Fre la segmentazione e, usando il “principio dell’utilità”, occorre r o t t Fa esaminare quali aiutano di più a pianificare e sviluppare futuri interventi. 99 Scelte per la segmentazione Alcuni esempi SOCIO-DEMOGRAFICHE GEO-DEMOGRAFICHE PSICO-GRAFICHE E COMPORTAMENTALI COMPORTAMENTALI ognuna ha le proprie forze e debolezze UTILIZZO DEL SERVIZIO h enc r F i ttor a F s ven e t S rBlai ANALISI DELLA h c Fren i RETE SOCIALE r o Fatt EPIDEMIOLOGICHE (nel contesto di salute) s ven e t S rBlai h renc F i or Fatt ens DI FATTORI v UTILIZZO e t ir-S BlaCHE INFLUENZANO 100 Componenti della segmentazione INPUT OUTPUT mix studio e analisi SOCIO-DEMOGRAFICO Chi sono e dove sono le persone Il contesto sociale e i setting COMPORTAMENTI Cosa fanno le persone Comportamento e uso del servizio (stili di vita in generale e temi specifici) PSICO-GRAFICO E COMPORTAMENTALE UTILIZZO DI FATTORI CHE INFLUENZANO ANALISI DELLE RETI SOCIALI ench r F i r Fatto SEGMENTI CHIAVE Fruizione dei mass media Come pensano e sentono le vens e t persone S Blair h c n I bisogni, i benefici, le e Fr tori t a F motivazioni vens e t S r Valori e credenze ch Blai en ri Fr Fattori che influenzano (gruppi o t t a F s n ve diteriferimento) air-S Bl 101 Comuni fattori di segmentazione Visione d’insieme COMPORTAMENTO SOCIO-DEMOGRAFICI ATTEGGIAMENTO basato su quello che le persone fanno basatI su quello che le persone fanno basato su come le persone pensano e sentono Bisogni, benefici, motivazioni, es. Comportamento e utilizzo, es. Demografia, es. > bisogni, convenienza, affidabilità, supporto > frequenza > sesso > pensieri, desideri, volontà > luogo > famiglia – età e fascia di vita > fattori che guidano fortemente (amore, speranza) > tempo > tipo di abitazione / composizione > occasione > istruzione Atteggiamenti e pensieri es. > frequenza d’utilizzo (poco / molto) > reddito e classe sociale > verso la vita in generale > persistenza (lealtà) > stato lavorativo > verso l’organizzazione che sta intervenendo Attività e interessi, es. > stato fisico (organismi locali o nazionali, Governo ecc.) > tipo di attività (sport) > urbano vs rurale > specifici della vita (salute, cibo, esercizio, razza) > stile di vita > regione > macchina, bicicletta, passeggio > mobilità Fattori che influenzano, es. > interessi nel tempo libero > frequenza di spostamento > figure autoritarie > per cosa spende soldi > proprietà dell’abitazione (insegnanti, medici, polizia, lavoratori sociali) Fruizione dei mass media, es. > genitori, amici e gruppo di pari > canali TV, radio, stampa > ruolo dei modelli – influenze della comunità > da dove provengono le informazioni > internet e utilizzo del digitale vens e t S r i > come viene recepita l’informazione h Bla c n e r F > quali mass media usa a t t or i F SEGMENTAZIONE MULTI-FATTORIALE > accesso ai mass media s teven basata sulla combinazione di dati e fattori lair-S > aggregazione dei dati e sintesi s > modelli statistici teven S Blairh c n ri Fre Adattato da GCN Engage www.comms.gov.uk/engage Fatto B nch e r F i r Fatto 102 Criteri di benchmark 8 Mix di metodi Identificare un appropriato “mix di metodi” “mix d’intervento” = per il marketing sociale strategico “marketing mix” = per il marketing sociale operativo 103 Criteri di benchmark 8 Mix di metodi • Definire un appropriato mix di metodi da utilizzare. Evitare di fidarsi di singoli metodi o approcci • Sviluppare metodi e approcci prendendo in considerazione qualsiasi altro intervento per raggiungere sinergie utili a potenziare l’impatto dell’intervento • Considerare cinque principali campi d’intervento: 1. informazione 2. educazione 3. offrire servizi / supportare 4. pianificare / modificare l’ambiente s -Steven r i a l B ch ri Fren o t t a 5. controllare / normare F s -Steven r i a l B nch ori Fre t t a F s en air-Stev l B h c Fren Fattori 104 Ampio insieme di approcci e metodi d’intervento Salute pu bb lica ciale? o s g n i t e k r a M Sv Co ilu p po d mu nic i po lit ic a zi Valutaz io he ne de l l ’ impatto di norm e Pia nifi ione s Miglior A i sla dvoc ulla stra cazi Sv amento P s i z a a i a F l l c ute i on teg one up y di are rico nifica p salute e ic a od nfig zion pol Re i Prom u g i t ic e a lle ra o la ozion a an me ser zione e e dell ass Servizi di Au Mis ze v iz i n d a d it istenz salute t e ure azi l o I a san su l Emp n on geg fisc Ma itaria di l o we e a ner r sal ’equit ket r li di c ute à ia in g omu ment Valutazione n V i a tà Sv Va lutazion Co dei ilu p e d’impa luta n bisogni di sa s Az ulta tto sulla p c z io lute o o ion salute mu z io n di ed a e d n m n i r i e e S t ’ b i à t m v i C t ent omunicaz il a Educ pat Lo Part ione per la infra uppo d a azion C b t l o e b e am ci e y in i stru alla s salute com pazione cons pag g ttur alute Ac unita e ne a corens p r e i d n a Istru v v i e t o S v g l zion ir oze do o e a Norm l l B V z o alutaz Valut e zraench nta iat e io ne d azi on F r ia o i socia r s o u l l ’ ug t e ’ i t m me a d p li F ’ impa uagl i a integr evensatto Di nte t t o a t s n t Sv za / d -S a e r i P a g l sico ilupnch B C ouns iversi Ap pro no d tera e tà el l i ng pre r p s F e do ri tan o d pia l o t nd t a tto dar i sF ime n s e Info v o e d t P S c C P r e i i a rm ale nto Appro ap nali ian cci di a French RBel ti are i z t i z a azio soc le socia p a f ic a z iu ne ia le li rte aiFuatottor toi on c Ricerca e ipa Pubblic ità ta Protez Leg one 105 Il mix d’intervento e il marketing mix Il mix d’intervento – a livello di marketing sociale strategico • Considerare quali scelte d’intervento utilizzare. • Considerare l’equilibrio o “mix” tra diverse opzioni d’intervento. • Valutare i benefici di includere un intervento di marketing sociale nel mix degli interventi. Marketing mix o social marketing mix – a livello di marketing sociale operativo • • ns teve S r i Bla h renc F i r Fatto s n e -Stev r i a l Considerare l’equilibrio o “mix” tra diversi metodi oncapprocci nell’ambito dello specifico h B e r F i intervento di marketing sociale. attor F s n teve S r i la ch B n e r ri F Fatto Considerare quali metodi o approcci usare. 106 107 D. Analogie e differenze con il marketing 108 Riconoscere le differenze MARKETING COMMERCIALE MARKETING SOCIALE Le classiche 4 P “I 2 genitori” “prodotto” “prezzo” “distribuzione” “promozione” scienza sociale politica sociale riforma sociale campagna sociale IL COMPORTAMENTO marketing settore commerciale e pubblico ens v e t S Blair h renc F i r Fatto s n e -Stev r i a l B Acquisto di un servizio o prodotto Spesso comportamenti individuali e della società nch e r F ri - idealmente ripetuto di grandi sfide comportamentali ttoinsieme aun F s n e -Stev r i a l B nch e r F ri Fatto 109 Le classiche 4 P del marketing Utili ma non direttamente trasferibili al marketing sociale • Nel marketing commerciale il concetto delle 4 P è stato sviluppato per evidenziare aspetti chiave nello sviluppo del marketing, a cui talvolta si fa riferimento come marketing mix. Prodotto – Prezzo – Distribuzione – Promozione • Questo concetto si è dimostrato utile e duraturo nel contesto commerciale, aiutando a fare considerazioni sistematiche sul processo di marketing e su come realizzare uno sviluppo e un targeting efficaci. h renc F i r Fatto s n e -Stev r i a l B nch e r F i attor F s n teve S r i la ch B n e r ri F Fatto ns teve S r i Bla 110 Il marketing sociale va oltre le 4 P Mentre considerare le 4 P può essere un utile punto di partenza nel marketing sociale, in pratica viene richiesto un approccio più ampio. Sempre di più le persone hanno riconosciuto i limiti delle 4 P quando si affrontano gli stili di vita e le sfide comportamentali (Vedi anche Sezione A). Per riconoscere la necessità di andare oltre le 4 P, alcuni hanno aggiunto altre P: • Proposito Come possiamo aiutare e sostenere il consumatore a cambiare il comportamento, da quello attuale a quello desiderato. • Alleanze Identificare obiettivi comuni e lavorare insieme in una “genuina” e collaborativa alleanza • Intersettorialità Cercare modi per massimizzare le risorse tra tutti i settori - non solo economiche ens v e t ma anche umane ir-S • Politiche • Metodo • Persone ... • P ... F B la h c Riconoscere i fattori che guidano le politiche e i potenzialii vincoli, Fren cercare modi per r o fornire informazioni, influenzare e coinvolgere i rilevanti Fatt “giocatori politici” s n teve Sdi r i Usare il marketing sociale per trovare Bpunti contatto tra le priorità dei diversi a l h c settori e massimizzare il suo impatto nell’intero sistema Fren i r o t t a ns F politici Pubblico, professionisti, e v e -St lairche - riconoscere il cliente può essere uno qualsiasi di questi e agire di conseguenza B h c n e Fr torie potenzialmente molte altre! at…. 111 Diversi tipi di marketing che possono contribuire al “bene sociale” SETTORE PRIVATO E COMMERCIALE SETTORE PUBBLICO E TERZO SETTORE Marketing commerciale Marketing sociale Principale motivazione: Marketing Pro-sociale PROFITTO Societal Marketing E VALORE PER GLI AZIONISTI Cause-related marketing Principale motivazione: BENE SOCIALE ench r F ttori a F vens e t S r Blai h c Fren Marketing i r o t t a F del Servizio o dell’Organizzazione ns e v e t S lairB h c Fren i r o Fatt vens e t S r Blai 112 Differenti tipi di marketing che possono contribuire al “bene sociale” Marketing nel SETTORE COMMERCIALE / PRIVATO Dove il marketing può contribuire al “bene sociale” CAUSE-RELATED MARKETING Dove l’approccio di marketing prevede che una % dei profitti vada a una buona causa MARKETING PRO-SOCIALE Dove l’approccio di marketing comprende il fornire un profilo per una questione sociale SOCIETAL MARKETING Dove l’approccio di marketing promuove l’impegno dell’azienda verso pratiche e politiche s commerciali positive e responsabili es. riciclo ven e t S lairB h enc r F Marketing nel SETTORE PUBLICO o nel TERZO SETTORE tori t a F Dove il principale obiettivo del marketing è il “bene sociale” ns e v e t ir-S a l B MARKETING SOCIALE nch e r Dove il marketing è utilizzato per raggiungere etomantenere comportamenti positivi per un bene sociale ri F t a F s ven e t S MARKETING DI SERVIZIOlaOir-ORGANIZZATIVO B h Dove il marketing è utilizzato enc per promuovere un servizio pubblico o del terzo settore o r F i comprendere la creazione di profitto ma il denaro viene utilizzato per l’organizzazionett–orpuò a F gli obiettivi “sociali” dell’organizzazione 113 Integrare le strategie di marketing e sviluppare alleanze per contribuire al bene sociale MARKETING COMMERCIALE / DI BUSINESS Cause-related MARKETING Societal MARKETING MARKETING pro-sociale Potenzialità per alleanze al fine di lavorare insieme s ven e t MARKETING per il “bene S lairB sociale” dell’Organizzazione h MERKETING enc r F o del Servizio SOCIALE ri atto F s ven e t S lairB h enc r F i ttor a F s MARKETING DELStSETTORE PUBBLICO ven e r i la E nDEL h B TERZO SETTORE c e i Fr r o t Fat 114 Riconoscere alcune differenze Chi fa marketing commerciale Scopo principale: vendite, profitti e valore per gli azionisti Chi fa marketing sociale Finalità principale: raggiungimento di un “bene sociale” Finanziato da: investimenti e vendite Finanziato da: fondi pubblici (tasse, donazioni) Responsabilità privata es. azionisti e direttori Responsabilità pubblica Performance misurate in profitti e quota di mercato Performance misurate in rapporto agli attuali obiettivi comportamentali Definizione di prodotti e servizi guidati dalla domanda Cultura commerciale – spesso è evidente la cultura di “correre il rischio” vens e t S I prodotti o i servizi si focalizzano spesso su lcome r B ai h affrontare complessi e controversi comportamenti c Fren i r o t Fat s n e Cultura del settore pubblico - spesso è evidente la tev S r i cultura B dila avversione al rischio h c n Fre ttori a F Le relazioni sono spesso competitive Le relazioni sono basate sulla costruzione della fiducia vens e t S r i la h B c n e Fr ori t t a F 115 E. Schede di lavoro 116 Scheda 1: analisi delle risorse Chi finanzia il progetto? ____________________________________________________________________________ Indicare il budget complessivo disponibile €___________________________________________________________ Quali competenze e professionalità sono necessarie? 1) ___________________ È disponibile nello staff? Sì □ No □ Se no, dove si può reperire?________________ 2) ___________________ È disponibile nello staff? Sì □ No □ Se no, dove si può reperire?________________ 3) ___________________ È disponibile nello staff? Sì □ No □ Se no, dove si può reperire?________________ Quali attrezzature e quali spazi sono necessari? 1) _____________________ È disponibile? Sì □ No □ Se no, dove si può reperire?______________________ 2) _____________________ È disponibile? Sì □ No □ Se no, dove si può reperire?______________________ s Se no, dove si può reperire?______________________ ven e t S rBlai h Quali partner è opportuno coinvolgere?________________________________________________________________ c Fren i r atto F s Indicare la stima dei costi previsti n teve S r 4) Attrezzature e spazi €_______________________ Blai 1) Personale (interno + esterno) €______________________ h c n re ri F 5) Costi di segreteria €_________________________ o t 2) Consulenze €____________________________________ t a ns F e v 6) Altri costi (es. spese di viaggio) €_______________ -Ste 3) Realizzazione materiali e pubblicità €____ r_____________ i a l B h enc r F È necessario trovare altri fondi? ori Sì □ No □ Fatt 3) _____________________ È disponibile? Sì □ No □ 117 Scheda 2: obiettivi di cambiamento Descrivere il tipo e l’entità del problema che si intende affrontare ____________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ Perché tu e la tua organizzazione affrontate questo problema? _____________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ Quali soluzioni e metodologie d’intervento si prevede di utilizzare? Sono già state realizzate analoghe esperienze nel mondo? _______________________________________________________________________________________ Quali sono i target e quali comportamenti si desidera che mettano in atto? Target Comportamenti desiderati h enc r F ri atto F ens v e t S lairB h renc F i r a tt o F s ven e t S rBlai h c Fren i r o Fatt s ven e t S rBlai 118 Scheda 3: target Quali caratteristiche (importanti rispetto al progetto) hanno i target? TARGET Persone che già hanno adottato il comportamento Caratteristiche demografiche (numero, età, sesso, famiglia, reddito, occupazione, ecc.) Bisogni di salute (in rapporto al comportamento che si intende raggiungere col progetto) Vantaggi reali e percepiti del comportamento che si intende raggiungere col progetto Barriere reali e percepite al comportamento che si intende raggiungere col progetto Persone che non hanno adottato il comportamento s even t S r Blai nch e r F i attor F Fase di cambiamento s n teve S r i la h B c n e Persone o gruppi che lo influenzano ri Fr o t t a F ens v e t lair-S B Abitudini di vita h c Fren i r o Fatt Tra coloro che non hanno adottato il comportamento è possibile individuare gruppi omogenei (segmentazione)? 119 Scheda 4: marketing mix ELEMENTI DEI MARKETING MIX DESCRIZIONE Prodotto: - comportamento desiderato - benefici/vantaggi della sua adozione - oggetti/servizi messi a disposizione per sostenerne l’adozione Prezzo: - costi economici - costi non economici (tempo, sforzi, energia, costi psicologici, disagio fisico, ecc.) Promozione: - elementi verbali e non verbali - tipo di comunicazione Canale di distribuzione: vens - vicino e t S r i h Bla - accessibile c n e r F a t t or i - interessante F s n Steve - dove si decide quale comportamento assumere r i a l h B - più conveniente rispetto al comportamento concorrente ori Frenc Fatt s n e Partner: v te lair-S B h - Partner coinvolti nel progettoFreeloro nc ruolo i r o t t Fa 120 Scheda 5: valutazione In quale fase del progetto è prevista la valutazione (all’inizio, alla fine, a intervalli periodici, ecc.)? _________________ Chi la realizzerà? _________________________________________________________________________________ Con quale risorse? ________________________________________________________________________________ Di che tipo di valutazione si tratta? di processo □ di esito □ Quale metodo verrà applicato (interviste, focus group, osservazione etnografica , ecc.)? _________________________ Quali indicatori verranno utilizzati? ___________________________________________________________________ ens v e t ir-S a l B nch e r ri F o t t a s F n e v Ste Il materiale delle schede di lavoro è adattato da: r i Bla h c Lagarde F. “Worksheets to introduce some basic concepts renof social marketing practices”. Social Marketing F i r Quarterly, 2004; 1: 36-41. at t o F ens vImproving Kotler P., Roberto N., Lee N. Social Marketing – the Quality of Life. Thousand Oaks (California), 2002. e t -S r i a l h B Weinreich N. W. Hands on Social n Marketing. A step by step Guide. Sage Publications, Thousand Oaks (California), c e r F 1999: 48-50 e 229-231. tori t a F Lavoriamo insieme I vostri feed-back Ci farebbe piacere ricevere vostri commenti e suggerimenti sulle idee contenute in questa raccolta. Per cortesia, inviate un feed-back con una e-mail a: [email protected] Network È possibile entrare a far parte del network di professionisti coinvolti dal Coordinamento Nazionale Marketing Sociale. Le iscrizioni possono essere effettuate dal sito: www.marketingsociale.net Edizione italiana Si ringraziano Confida (Associazione Italiana della Distribuzione Automatica) per il contributo incondizionato e l’Azienda USL di Modena per la collaborazione. Hanno collaborato alla realizzazione della Guida: Paola Artoni, Marco Vanoli, Anna Paola Cavazzuti Stampa: Artestampa - Modena Finito di stampare nel mese di settembre 2009 National Social Marketing Centre National Consumer Council 20 Grosvenor Gardens, London, SW1W 0DH Tel. 0207 881 3045 Fax 0207 730 5851 Email [email protected] Sito web www.nsmcentre.org.uk Coordinamento Nazionale Marketing Sociale Tel. +39 339 8332107 Email [email protected] Sito web www.marketingsociale.net dare attuazione alle potenzialità di un efficace marketing sociale