Rapporto di Sostenibilità 2010 – 2011 – SKF in Italia ® SKF, SKF Reliability Systems, Economos e VOGEL sono marchi registrati del Gruppo SKF ™ BeyondZero è un marchio del Gruppo SKF © SKF Group 2011 PUB GC/P9 11747 IT · Giugno 2011 Stampato in Italia su carta ecologica. Alcune immagini utilizzate sono protette da copyright e concesse su licenza Shutterstock.com Rapporto di Sostenibilità 2010 – 2011 SKF in Italia The Power of Knowledge Engineering Visione Indicatori Equipaggiare il mondo con la conoscenza SKF • Profitto • Qualità • Innovazione •Velocità •Sostenibilità Missione Rafforzare la leadership mondiale della SKF e supportare una crescita redditizia per essere l’azienda preferita • dai nostri clienti e dai nostri concessionari • dai nostri dipendenti • dai nostri azionisti Valori • Responsabilizzazione • Etica • Apertura • Lavoro di gruppo Indice Sustainability: Mario Fanteguzzi Giorgio Bruno Matteo Richiardone Riccardo Napione Tel. 011 9852 803 Fax 011 9852 577 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Per ulteriori informazioni: SKF Industrie S.p.A. Via Pinerolo 44 10060 Airasca (TO) Tel. 011 9852 1 www.skf.it 1 Lettera agli Stakeholders 3 SKF e Sostenibilità 17 Business Care 31 Environmental Care 47 Employee Care 59 Community Care 67 Glossario Lettera agli Stakeholders In un quadro economico che ha registrato una ripresa significativa dopo la repentina caduta dei livelli produttivi verificatasi a partire dalla fine del 2008, SKF esce rafforzata dalla esperienza del biennio precedente. SKF infatti ha reagito agli eventi adottando una strategia di ottimizzazione delle risorse e di coinvolgimento delle maestranze, ottenendone strumenti di ulteriore competitività utili sia per superare lo scenario negativo sia per affrontare e soddisfare più efficacemente le richieste della successiva ripresa. I principi della sostenibilità, ormai parte integrante dei processi decisionali SKF, hanno rappresentato anche in questi frangenti una guida efficace verso gli obiettivi di sviluppo responsabile che il Gruppo persegue da un paio di decenni. Sono così entrati a far parte dei programmi aziendali concetti quali lo Zero Waste (eliminazione sprechi e riduzione dei costi), l’Eco Portfolio (sviluppo di prodotti più efficienti e/o dedicati ad applicazioni ecosostenibili), la Background Energy (riduzione consumi elettrici improduttivi), la certificazione LEED (sostenibilità ambientale dei nuovi insediamenti), la Business Excellence (massimo coinvolgimento di tutti nel miglioramento continuo, verso l’eccellenza operativa). Tutto ciò si affianca a principi ormai consolidati come il BeyondZero (contributo alle prestazioni ambientali dei clienti), lo Zero Accidents (massima attenzione alla sicurezza dei lavoratori) o la riduzione delle emissioni di CO2. Una citazione particolare merita l’iniziativa Responsible Demand Chain, con la quale il Gruppo SKF ha voluto coinvolgere anche i propri fornitori, ad iniziare dai più significativi, nella condivisione degli stessi principi di etica degli affari e del rispetto dell’uomo che tutti coloro che lavorano in azienda sono tenuti a testimoniare giorno dopo giorno in ogni aspetto del proprio comportamento. È proprio l’etica, infatti, la solida base sulla quale SKF si impegna a fondare tutte le proprie iniziative e attività, in ossequio ai principi espressi dal Codice di Comportamento adottato già da lungo tempo. Questo Rapporto vuole offrire, come ogni anno, una rassegna su come i temi della sostenibilità o, meglio, delle quattro aree dell’SKF Care, siano interpretati nell’ambito delle realtà italiane del Gruppo, con particolare attenzione alle persone e alle loro esigenze. A queste sono dedicate, tra l’altro, le sempre più numerose proposte di SKF per me, il welfare aziendale. Grazie a tutti coloro che con il loro impegno hanno portato, anche quest’anno, l’SKF un gradino più in alto nella scala della sostenibilità. Giuseppe Donato Presidente Aurelio Nervo Amministratore Delegato Giampaolo Ceva Direttore Risorse Umane SKF e Sostenibilità 1 SKF e Sostenibilità 4 Il Gruppo SKF 5 SKF in Italia 5 Variazioni societarie 6 La Sostenibilità per SKF 8 L’organizzazione della Sostenibilità 9 L’interesse, il coinvolgimento e la comunicazione 9 Gli impegni e i riconoscimenti internazionali 9 La Politica Sociale SKF 10 La Politica SKF Ambiente, Salute e Sicurezza 11 Six Sigma e Sostenibilità 12 Business Excellence e Sostenibilità 13 Mobility management e Company cars 13 La gestione dei rischi (Risk Management) 13 Attività di audit dei rischi e visite di prevenzione sinistri in Italia 14 Progetto SEPTAS edizione 2010 15 Progetto SCH_I edizione 2010 15 SKF “Incident Reporting System” Il Gruppo SKF Il Gruppo SKF è leader mondiale nella fornitura di prodotti, soluzioni applicative e servizi nei settori dei cuscinetti volventi, degli elementi di tenuta, della meccatronica, dei sistemi di lubrificazione e dei servizi tecnici; questi ultimi comprendono la consulenza tecnica, i servizi di manutenzione e di monitoraggio delle condizioni di lavoro e di usura dei componenti meccanici e la formazione professionale. Fondata a Göteborg, in Svezia, nel 1907, SKF divenne rapidamente una Società di livello mondiale, espandendosi fin dagli Anni Venti in tutti i cinque continenti; oggi è presente in più di 130 Paesi. Il Gruppo SKF conta circa 100 Siti produttivi e una rete commerciale basata su proprie Società di vendita, supportate da circa 15.000 distributori e da un sistema di e-business efficiente e largamente utilizzato. SKF raggruppa il proprio patrimonio tecnologico in cinque piattaforme: Cuscinetti e unità, Tenute, Meccatronica, Sistemi di lubrificazione e Servizi. Utilizzando le competenze di tali piattaforme, SKF sviluppa soluzioni personalizzate per i propri clienti, aiutandoli a migliorare le prestazioni, ridurre i consumi di energia e contenere i costi, incrementando al contempo il valore aggiunto per SKF. L’attività SKF è soprattutto organizzata in tre Divisioni: Industrial Division e Service Division, che curano rispettivamente il mercato OEM (di “primo montaggio”) e quello dei ricambi aftermarket del settore industriale, mentre l’Automotive Division cura entrambi questi mercati per il settore automobilistico. SKF opera in circa 40 segmenti di mercato, come ad esempio quelli di automobili e autocarri leggeri, energia eolica, ferrovie, macchine utensili, medicale, alimentare e cartario. 4 SKF e Sostenibilità Il Gruppo SKF nel suo complesso detiene la certificazione globale ISO 14001 del Sistema di gestione ambientale e OHSAS 18001 del Sistema di gestione salute e sicurezza; tutte le attività sono inoltre coperte da certificazione di qualità secondo lo standard ISO 9001 o gli standard richiesti da specifici settori industriali, come ISO TS 16949 (per il settore Automotive), AS 9100 (per il settore dell’aviazione) o IRIS (per il settore Railway). L’impegno dei settori di ricerca e sviluppo ha dato origine ad innumerevoli innovazioni che sono diventate nuovi prodotti e soluzioni standard nel mondo dei cuscinetti; nel corso del 2010 le domande di registrazione di nuovi brevetti sono state ben 251. Per SKF la sostenibilità è definita SKF Care, e comprende Business Care, Environmental Care, Employee Care e Community Care. Nell’ambito di queste quattro aree principali sono definiti progetti e obiettivi specifici per conseguire il miglioramento continuo delle prestazioni. BeyondZero è un impegno, lanciato nel 2005, con il quale SKF si pone l’obiettivo di perseguire la minimizzazione degli impatti ambientali negativi dovuti alle proprie attività industriali mentre i clienti ottengono effetti positivi grazie all’utilizzo delle soluzioni fornite da SKF, con un bilancio complessivamente positivo. BeyondZero influenza lo sviluppo di tutti i prodotti e di tutte le proposte SKF. L’anidride carbonica (CO2) è il più significativo gas a effetto serra prodotto dalle attività SKF. Il Gruppo ha stabilito da alcuni anni l’obiettivo di riduzione delle proprie emissioni di CO2 del 5% all’anno, indipendentemente dai volumi produttivi. A fine 2010 i dipendenti erano 44.742, mentre il fatturato del Gruppo SKF è stato di 61.029 milioni di corone svedesi (pari a circa 6.200 milioni di euro). SKF in Italia • SKF Economos Italia S.r.l., con sedi a Verona, Milano, Torino e Parma, specializzata nella progettazione e produzione di guarnizioni e sistemi di tenuta su misura, con 30 dipendenti. • GLO S.r.l., produttore di giunti omocinetici e semiassi completi per il mercato automobilistico, con uno Stabilimento a Poggio Rusco (MN) e 43 dipendenti. In Italia, SKF è rappresentata da: • SKF Industrie S.p.A., principale consociata italiana del Gruppo, impegnata nella produzione e nella commercializzazione di cuscinetti volventi e di componenti industriali; gli Stabilimenti sono situati ad Airasca (TO), Bari, Cassino (FR), Massa, Torino e Villar Perosa (TO). Ad Airasca si trova anche il Logistics Services Centre, polo logistico SKF in Italia; unità e filiali commerciali si trovano a Torino, Bologna e Milano. I dipendenti sono complessivamente 2.809. • RFT S.p.A., specializzata nel settore dei componenti tecnici in gomma e metallo; RFT opera con i due Stabilimenti di Villanova d’Asti e di Gazzada Schianno (VA) e 702 dipendenti. • Somecat S.p.A., specializzata nella produzione di cuscinetti di alta precisione, con uno Stabilimento a Pianezza (TO) e 178 dipendenti. • SKF Lubrication Systems Italy S.r.l. (già Berger Vogel S.r.l.), con sede a Milano, che opera nel settore dei sistemi di lubrificazione centralizzata, con 17 dipendenti. Variazioni societarie • OMVP S.p.A. di Villar Perosa è stata ceduta al gruppo Neumayer Tekfor nel mese di Gennaio 2011. • SKF BSS S.p.A. di Torino ha cessato l’attività produttiva a fine 2010; le attività di riparazione mandrini sono confluite in SKF Industrie, mentre la produzione di viti a ricircolo di sfere è stata dismessa. • Berger Vogel S.r.l. ha cambiato denominazione sociale in SKF Lubrication Systems Italy S.r.l. ed è passata sotto l’intero controllo di SKF Industrie S.p.A. a seguito dell’acquisizione del restante 51% delle quote avvenuta a Febbraio 2011. Dati economici sulle vendite delle società italiane del Gruppo SKF Dati in milioni di euro 2010 2009 2008 SKF Industrie SKF BSS* OMVP** RFT SKF Lubrication Systems Somecat Economos GLO 862648,3891,1 33,85,8 80 71,1121,3 98 71,7103,8 4 3,5 5,5 2615,628,2 43,24,3 9 8,114,6 * Cessata attività a fine 2010 **Ceduta a Gennaio 2011 SKF e Sostenibilità 5 Numero di dipendenti al 31/12/2010: • Airasca (TO) – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.283 . • Torino – SKF BSS* . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 • Bari – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354 • Torino – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 • Bologna – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 • Varese – RFT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 309 Cuscinetti per mozzi ruota e Logistics Services Centre Cuscinetti radiali rigidi Filiale commerciale Viti rettificate a ricircolo di sfere e revisione mandrini Filiale commerciale e SKF Solution Factory Componenti tecnici in gomma e metallo • Cassino – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347 Cuscinetti radiali rigidi e cam follower • Massa – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143 Cuscinetti e supporti per varie applicazioni • Milano – SKF Lubrication Systems . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Società commerciale che opera nel campo dei sistemi di lubrificazione centralizzata • Milano – SKF Industrie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Filiale commerciale • Pianezza (TO) – Somecat . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178 Cuscinetti di alta precisione • Poggio Rusco (MN) – GLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 Produzione di giunti omocinetici e semiassi completi • Villanova d’Asti – RFT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 393 Componenti tecnici in gomma e metallo • Villar Perosa (TO) – OMVP** . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 555 Anelli forgiati, torniti e rollati • Villar Perosa (TO) – SKF Industrie (TBU) . . . . . . . . . . . . . . . . 88 Cuscinetti per ferrovie • Villar Perosa (TO) – SKF Industrie (Avio-SuPB) . . . . . . . . . 502 Cuscinetti di alta precisione e cuscinetti per l’industria aerospaziale • SKF Economos (Verona, Milano, Torino, Parma) . . . . . . . . . . 30 Progettazione e produzione di guarnizioni e sistemi di tenuta su misura * Cessata attività a fine 2010 **Ceduta a Gennaio 2011 La Sostenibilità per SKF In quanto Società globale che opera in ogni parte del mondo, il Gruppo SKF ha una rilevante sfera di influenza in campo ambientale e sociale e ha pertanto scelto di applicare i più elevati standard nel campo della sostenibilità in tutte le sue sedi, indipendentemente dalle leggi e dalle consuetudini di carattere locale. La sostenibilità è considerata dal Gruppo SKF sia come guida indispensabile delle proprie attività sia come fattore di successo per il raggiungimento dei traguardi economico-finanziari e della crescita di lungo periodo, in ottica di sviluppo responsabile; per questo motivo gli indicatori strategici sono ora cinque: profitto, qualità, innovazione, velocità e sostenibilità. La sostenibilità in SKF è identificata in quattro aree, 6 SKF e Sostenibilità dedicate rispettivamente al business, all’ambiente, ai dipendenti e alla comunità. Per ognuna di queste aree sono definiti temi e traguardi sui quali concentrare le attività di miglioramento continuo. Il concetto chiave della Business Care è che SKF deve raggiungere i propri obiettivi finanziari di lungo periodo e garantire un buon ritorno economico agli azionisti investendo nelle persone e nelle iniziative industriali, mantenendo in primo piano l’etica degli affari e trasferendo valore ai clienti. SKF richiede l’applicazione di alti livelli di integrità morale e di etica di comportamento non solo ai propri manager e dipendenti ma anche ai propri partner commerciali. A tal fine, al Codice di Comportamento destinato ai dipendenti SKF si sono aggiunti negli ultimi tempi il Codice SKF di Comportamento per i distributori autorizzati e il Codice SKF di Comportamento per i fornitori di prodotti e servizi. Il concetto BeyondZero coniato da SKF e lanciato nel 2005 definisce la strategia di Gruppo che consiste nel lavorare contemporaneamente per ridurre gli impatti ambientali delle proprie attività e per fornire ai clienti soluzioni tecnologiche e prodotti e servizi innovativi che contribuiscano a loro volta alla riduzione dei loro impatti ambientali. Ciò comporta la verifica e il monitoraggio degli impatti sia diretti che indiretti dovuti ai processi produttivi SKF e la valutazione del miglioramento delle prestazioni ambientali che i clienti conseguono adottando le soluzioni energeticamente ed ambientalmente più efficienti proposte da SKF. Un esempio tangibile di tale contributo all’efficienza è costituito dalla famiglia di cuscinetti E2 (SKF Energy Efficient bearings), il cui sviluppo è avvenuto nell’ambito del programma europeo EU-Life. L’Environmental Care si basa fondamentalmente sul sistema di gestione ambientale secondo lo standard internazionale ISO 14001. Tutte le unità SKF sono coperte dal 1998 da un’unica certificazione di Gruppo, che comprende attualmente 98 Siti dislocati in 29 Paesi. La certificazione ISO 14001 viene progressivamente estesa alle unità di nuova acquisizione. Il Gruppo stabilisce ed aggiorna periodicamente obiettivi ambientali pluriennali, che ogni unità deve recepire e perseguire. Al fine di garantire l’applicazione dei più avanzati standard di compatibilità ambientale ai progetti di nuovi insediamenti, il Gruppo SKF ha deciso che ogni nuova costruzione dovrà essere realizzata secondo lo standard internazionale LEED (Leadership in Energy and Environmental Design, sviluppato dall’US Green Building Association) o equivalente. certificato comprendeva 98 Siti distribuiti in 29 Paesi. L’iniziativa Zero Incidenti, lanciata da SKF oltre dieci anni fa, condensa la visione e l’obiettivo-guida del Gruppo in tema di sicurezza, con risultati significativi. Anche la WCA (Working Climate Analysis), il processo di valutazione dell’ambiente e del clima lavorativo che coinvolge ogni anno i dipendenti, tende a dare sempre maggiore centralità alle persone e alle loro necessità, migliorando i rapporti e la collaborazione fra colleghi e l’applicazione dei valori e dei principi aziendali. La Community Care, che è rivolta al mondo che circonda le realtà SKF, in tutti i 130 Paesi in cui sono presenti, si concretizza in progetti di sostegno a situazioni di difficoltà attraverso incentivi al volontariato, sponsorizzazione di attività sportive, aiuti a scuole e formazione e, in generale, a chi si trova in condizioni di necessità. I valori e i principi etici di comportamento, così come l’impegno verso l’ambiente e in campo sociale, sono diffusi con vari documenti formali, come l’SKF Commitment – che comprende il Codice di Comportamento SKF – e altre Politiche di Gruppo, che riguardano ogni tipo di attività svolta in ambito SKF e si ispirano a principi internazionalmente riconosciuti come, ad esempio, l’UN Global Compact. Employee Care significa attenzione alle persone ed alle condizioni di lavoro, ad iniziare dagli aspetti di sicurezza. Ciò è testimoniato innanzitutto dalla certificazione del sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori, che il Gruppo SKF ha conseguito nel 2005 secondo lo standard internazionale OHSAS 18001. A fine 2010 tale SKF e Sostenibilità 7 L’organizzazione della Sostenibilità Al vertice della sostenibilità SKF si colloca la Direzione denominata SKF Corporate Sustainability, che definisce e diffonde le politiche, le strategie, le linee-guida e gli obiettivi in tema di sviluppo sostenibile. A decorrere dal 2011, tale struttura – originariamente compresa nella Direzione Risorse Umane – è entrata a far parte della Direzione Affari Legali di Gruppo, alla quale già rispondevano le attività di auditing. L’attuazione dei programmi relativi alla sostenibilità fa capo alle strutture organizzative delle Divisioni e a quelle su base nazionale e locale, con compiti ben definiti e integrati fra loro secondo una matrice di competenze. In ogni Divisione è nominato un Sustainability Manager, mentre in ogni Paese in cui si trovano unità produttive o di logistica è nominato un EHS Country Coordinator (Coordinatore nazionale EHS); questi cura i rapporti fra il Gruppo e gli Stabilimenti e sovrintende alla realizzazione a livello locale delle attività riguardanti ambiente, salute e sicurezza. Alcuni EHS Country Coordinator costituiscono l’EHS Audit team, che provvede ad effettuare i Group audit di conformità ai requisiti SKF e alle norme di legge in tutti i Siti del Gruppo. A livello italiano, la gestione dei problemi legati ad ambiente, salute e sicurezza è sotto la responsabilità della Direzione Risorse Umane SKF Industrie, cui fa capo il Sustainability Manager, che sovrintende alle attività: •dell’EHS Country Coordinator – sopra citato – che diffonde alle realtà locali le direttive, le procedure ed i progetti di Gruppo ed i riferimenti normativi, fornendo supporto e consulenza per la loro applicazione e verificandone i risultati con sessioni di audit; 8 SKF e Sostenibilità •dell’Energy Manager, che svolge i compiti di consulenza ai Siti per la corretta gestione delle risorse energetiche come richiesto dalla legge 10/91 e per la contrattualistica del loro approvvigionamento; • dei responsabili di progetti specifici, come SKF per me e altri. Anche il Responsabile Sanitario riporta alla Direzione Risorse Umane e coordina l’attività dei medici e delle sale mediche dei Siti fornendo le linee-guida della gestione sanitaria e la consulenza di supporto alla sua applicazione. Il coordinamento della prevenzione dei rischi legati a forme di copertura assicurativa – primo fra tutti l’incendio – è invece compito del Risk Manager, che riveste posizione sovranazionale e, pur con sede ad Airasca, è inserito nella struttura organizzativa SKF Reinsurance. A livello di ogni Sito produttivo sono nominati: • un Responsabile EHS, che sviluppa il Sistema di gestione ambiente, salute e sicurezza locale e ne coordina l’applicazione svolgendo contemporaneamente anche la funzione di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, con i relativi adempimenti di legge; •un Energy Coordinator, che programma e gestisce gli interventi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di CO2. La Direzione di Gruppo riceve aggiornamenti periodici sull’andamento delle prestazioni relative ai temi della sostenibilità attraverso il sistema di reporting Compass, che oggi comprende tutte le informazioni su emissioni di CO2, infortuni, consumi, smaltimenti, audit e altro ancora. L’interesse, il coinvolgimento e la comunicazione Gli impegni e i riconoscimenti internazionali SKF e le sue prestazioni nel campo della sostenibilità sono oggetto di interesse in ambito internazionale da parte di diversi soggetti (i cosiddetti Stakeholders), come i clienti, gli analisti finanziari, le organizzazioni no-profit, gli studenti, gli investitori (in particolare i fondi di investimento dei settori etico-sociali), gli azionisti, i dipendenti, i fornitori e le autorità e comunità nazionali e locali. SKF mantiene un atteggiamento attivo nell’informare gli Stakeholders sulle proprie iniziative e sui risultati in tema di sostenibilità, attraverso periodici comunicati stampa, il sito web, conferenze, meeting e il Sustainability Report di Gruppo, che è verificato da un ente indipendente per garantirne la trasparenza e la correttezza. La comunicazione verso gli Stakeholders è effettuata anche attraverso convegni organizzati per coinvolgere nei principi, negli obiettivi e nei risultati innanzitutto manager e dipendenti, poi investitori, fornitori e clienti. Annualmente si tengono, ad esempio, le assemblee dei due organi di rappresentanza dei dipendenti SKF, il World Works Council (a livello mondiale) e l’European Works Council (a livello europeo), durante le quali sono discusse direttamente con il management di Gruppo le problematiche dei lavoratori. Impegno fondamentale del Gruppo SKF è condurre la propria attività imprenditoriale e raggiungere i propri obiettivi finanziari rispettando al contempo sia le norme di legge che i principi etici universalmente riconosciuti; tale impegno è formalizzato di fronte agli Stakeholders con vari documenti, come il Code of Conduct e una serie di Politiche, che costituiscono le linee-guida di tutti i settori di attività. SKF collabora da Settembre 2006 all’iniziativa Global Compact delle Nazioni Unite, che ha lo scopo di diffondere e rafforzare i principi del rispetto dei diritti umani, delle regole del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente e della lotta alla corruzione; a questa iniziativa partecipano soggetti privati e organizzazioni di carattere sociale, per rispondere alla sfida della globalizzazione promuovendo la realizzazione di un’economia sostenibile. SKF aderisce inoltre alla Dichiarazione ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e alle linee-guida OECD per le imprese multinazionali, che forniscono indicazioni per il perseguimento dello sviluppo sostenibile attraverso investimenti e iniziative di collaborazione fra clienti e fornitori a livello globale. Un esempio dell’importanza attribuita da SKF al punto di vista e all’opinione degli Stakeholders è rappresentato dal lancio dell’iniziativa denominata Responsible Demand Chain (vedi pag. 27). L’idea iniziale di diffondere la richiesta di adozione di un Codice di Comportamento analogo a quello SKF nella propria catena di fornitura – a partire dai cosiddetti Major Suppliers – si è poi evoluta in un progetto di coinvolgimento più specifico dei fornitori nel rispetto dei principi etici, grazie anche alla spinta favorevole giunta dal mondo finanziario. La Politica Sociale SKF Nel 2006 SKF ha emanato una Politica Sociale per promuovere l’impegno dell’azienda e dei suoi dipendenti in iniziative a favore di chi ne ha bisogno, come il sostegno all’istruzione, alla salute, alle attività sportive e al volontariato. L’impegno sociale può essere espresso con attività personali o con contributi economici dell’azienda. Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla sezione Community Care a pag. 60 e seguenti. SKF e Sostenibilità 9 La Politica SKF Ambiente, Salute e Sicurezza La prima Politica ambientale SKF è stata pubblicata nel 1989, è stata aggiornata nel 1994 e nel 1999 e infine rivista nel 2002 per diventare Politica EHS (Ambiente, Salute e Sicurezza). La Politica EHS descrive i principi e gli impegni di breve e lungo termine del Gruppo SKF per la salvaguardia dell’ambiente, per la prevenzione dei rischi e la protezione della salute dei lavoratori. Obiettivi e programmi EHS Gli obiettivi fissati a livello di Gruppo hanno carattere pluriennale e richiedono il raggiungimento di traguardi progressivi. Il programma attuale prevede: •la riduzione delle emissioni di CO2, nella misura del 5% all’anno; •la riduzione della background energy, nella misura del 10% rispetto al biennio precedente; •la prosecuzione dell’iniziativa “Zero Incidenti” finalizzata alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in tutti i Siti SKF del mondo; •la riduzione entro il 2012 del 50% di consumo di solventi rispetto ai valori del 2007; •coinvolgimento e collaborazione con i Major Suppliers, ai quali è stato richiesto di adottare un Codice di Comportamento contenente gli stessi principi di quello SKF; •il riciclo dei fanghi di rettifica, per il quale il Gruppo ha definito l’obiettivo di riciclare l’80% dei fanghi di rettifica prodotti entro il 2012; •l’eliminazione del PCB dalle apparecchiature elettriche; •la riduzione dei consumi idrici per alcuni Siti. 10 SKF e Sostenibilità La Carta delle imprese per lo sviluppo sostenibile (o Carta dei sedici principi) è stata pubblicata dalla Camera di Commercio Internazionale (ICC) quasi vent’anni fa. SKF fu tra le prime Società a sottoscriverla ed a seguirne i dettami della valutazione preliminare degli impatti ambientali di prodotti, processi e servizi; la valutazione periodica dei rischi e la programmazione delle azioni preventive sono poi diventate parte integrante del Sistema di gestione ambientale di tutti i Siti SKF. In quest’ottica si inserisce il progetto di includere fra i principi di progettazione SKF la valutazione dell’LCA (Life Cycle Assessment), che analizza l’impatto ambientale del prodotto “dalla culla alla tomba”, a partire dall’uso di materie prime e di energia per costruirlo per finire alla sua riciclabilità a fine vita. Non meno importante è l’attenzione per la sicurezza dei prodotti SKF, che sono spesso impiegati in applicazioni critiche per l’incolumità delle persone. Oltre ad applicare le più avanzate tecniche di calcolo e di sperimentazione ed a seguire gli standard internazionali imposti dai vari settori di mercato, SKF cura la predisposizione di dettagliate procedure di uso e manutenzione, destinate a garantire sia la sicurezza che l’efficienza dei prodotti forniti. I risultati ottenuti da SKF nel campo dello sviluppo sostenibile hanno ricevuto anche nel 2010 alcuni riconoscimenti da soggetti internazionali. Il Dow Jones Sustainability Index e l’FTSE4Good Index sono due indici di riferimento internazionalmente riconosciuti per la classificazione delle prestazioni delle società multinazionali nei settori economico, ambientale e sociale. Il Gruppo SKF è stato inserito per l’undicesimo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability Index, nel settore IEQ Industrial Engineering, e per il decimo anno consecutivo nell’FTSE4Good Index Series. SKF è inoltre inserita dal 2005 nell’Ethibel PIONEER & EXCELLENCE Investment Registers e viene monitorata per la sua CSR (Corporate Social Responsibility). Six Sigma e Sostenibilità Six Sigma è un approccio metodologico e culturale finalizzato a ridurre le difettosità di un processo o di un prodotto attraverso la diminuzione della varianza. SKF ha iniziato ad utilizzare questo strumento già all’inizio degli anni 2000 e da allora lo sta applicando sempre di più in ogni Divisione e Business Unit del Gruppo. I progetti di miglioramento sono sviluppati da due livelli di project leader: il Green Belt, che si focalizza su problemi inerenti il proprio lavoro quotidiano, e il Black Belt, che sviluppa progetti interdivisionali e/o internazionali. A supporto di queste due figure vi è il Master Black Belt, che ha il compito di garantire la corretta applicazione della metodologia, tracciare le linee guida, formare e diffondere in azienda la cultura Six Sigma e guidare i Black Belt nei loro progetti. Six Sigma è rivolto principalmente alla soddisfazione dei clienti senza tuttavia perdere di vista il profitto. Per questo motivo è richiesto che ogni progetto permetta di ottenere dei risparmi attraverso un miglioramento dell’efficienza del processo o del prodotto. Six Sigma e Sustainability possono creare un’ottima sinergia, in un’ottica di sempre maggiore integrazione tra l’attenzione per l’ambiente e gli strumenti necessari a tal fine. I progetti dedicati a Sustainability ed Energy Saving sono oggetto di una particolare categoria a livello di Six Sigma database proprio per sottolinearne l’importanza e per meglio monitorarne l’andamento. SKF e Sostenibilità 11 Business Excellence e Sostenibilità Nel 2010, la SKF ha lanciato un’iniziativa denominata Business Excellence, finalizzata ad apportare valore ai clienti nel modo più efficace ed efficiente possibile, attraverso l’utilizzo completo della conoscenza dei dipendenti e dei partner, oltre che del patrimonio tecnologico aziendale. Lo strumento applicativo è rappresentato dal Bridge of Business Excellence illustrato nel box sottostante. All’interno del Bridge troviamo degli importanti concetti legati alla sostenibilità, in particolare il principio “il nostro impegno” (tradotto dall’inglese “we care”). Infatti, la promozione di una cultura sostenibile è una delle basi per il miglioramento continuo; questo principio del Bridge pone a tutti i dipendenti degli obiettivi legati alla creazione di un ambiente di lavoro sempre The Bridge of Business Excellence L’SKF Bridge of Business Excellence (il ponte SKF dell’eccellenza operativa) rappresenta il ruolo svolto dalla SKF e dai propri clienti e fornitori nei processi che generano flusso di valore, nonché i principi e i valori che lo sostengono. Alla base del ponte, che rappresenta i processi aziendali SKF, ci sono i cinque principi ispirati ai valori SKF e supportati dai metodi che consentono alla SKF di conseguire i propri risultati: • Lavoro standardizzato (garantisce che operiamo per soddisfare le esigenze dei clienti in modo efficace ed efficiente). • Dipende da me (assicura che i nostri risultati soddisfino le aspettative dei clienti). • Il nostro impegno (rispetto reciproco, verso l’interno così come verso l’ambiente esterno). • Flusso guidato dal cliente (punto di partenza per garantire che ogni nostra azione apporti valore per il cliente). • Miglioramento continuo (la continua sfida tesa a migliorare il contesto lavorativo abituale, eliminando gli sprechi per aumentare la soddisfazione dei clienti e la competitività). 12 SKF e Sostenibilità più sicuro e focalizzato sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali. Il concetto di Business Excellence va ad integrare le numerose iniziative promosse dal Gruppo SKF nel corso degli anni, quali il consolidato sistema di gestione globale della qualità, l’SKF Six Sigma e il Manufacturing Excellence, che hanno già prodotto ottimi risultati. L’integrazione dei principi Six Sigma con quelli di Manufacturing Excellence permette di affrontare con successo un numero crescente di casi problematici rilevati all’interno del posto di lavoro, nell’ambito del programma quotidiano di Manufacturing Excellence. In questa fase si creano proficue opportunità di collaborazione con il Responsabile EHS di Stabilimento, che partecipa ai vari livelli decisionali per l’adozione immediata di soluzioni ai problemi rilevati o per la programmazione di azioni correttive e preventive. I benefici misurabili comprendono soprattutto la riduzione degli sprechi, dei tempi di consegna e dei costi. Meno facilmente misurabili, seppure altrettanto importanti, risultano essere il profondo impegno e il coinvolgimento nelle iniziative di miglioramento continuo dimostrati dai dipendenti SKF. L’integrazione fra Business Excellence e attività di miglioramento delle problematiche di ambiente e sicurezza rappresenta un obiettivo portante dei programmi di gestione EHS 2011 a livello di Gruppo. La gestione dei rischi (Risk Management) Mobility management e Company cars Attività di audit dei rischi e visite di prevenzione sinistri in Italia Gli Stabilimenti con oltre 300 dipendenti che si trovano in Comuni ad elevato inquinamento atmosferico appositamente individuati da delibere regionali sono tenuti, in forza del decreto ministeriale del 27 Marzo 1998, a nominare un Mobility Manager che ha il compito di studiare le modalità di trasporto casa-lavoro e proporre soluzioni a minor impatto ambientale. I Siti SKF italiani che rientrano nel campo di applicazione di questa normativa sono: Villar Perosa Avio-SuPB, Airasca, RFT Villanova d’Asti, RFT Varese, Cassino e Bari. I principali Stabilimenti, situati fuori da aree urbane, mettono a disposizione, già da molti anni, un servizio di trasporto collettivo su tutti i turni di lavoro. Il Mobility management è uno strumento che dovrà essere sviluppato e applicato per fornire un contributo significativo alla politica della sostenibilità. Come si verifica da più anni, nel corso del 2010 ogni Sito produttivo e Magazzino in Italia è stato visitato dal Risk Manager di area competente e dai servizi di Risk Engineering della compagnia di assicurazione property del Gruppo SKF (FM Global). In conformità alle linee-guida di Gruppo, le auto aziendali in uso a personale SKF devono rispettare alcuni parametri in tema di sicurezza e ambiente, con un limite di emissioni di 185 grammi di CO2 al chilometro. Dal 2007 tutte le auto aziendali acquisite rispettano questo limite. In sintesi presentiamo qui di seguito le attività effettuate nel corso del 2010 dalla struttura di Risk Management in Italia, d’intesa con la Compagnia di Assicurazione Interna del Gruppo SKF, la SKF Reinsurance Co. Ltd. (SKF RE), con sede a Göteborg. A valle di queste visite sono state formalizzate delle raccomandazioni atte a diminuire la frequenza dei sinistri (raccomandazioni di “elemento umano” o di prevenzione) e delle raccomandazioni atte a diminuire la gravità dei sinistri (raccomandazioni di “controllo del rischio” o di protezione fisica). Le raccomandazioni di prevenzione insieme a quelle di protezione fisica relative alla gestione di liquidi infiammabili e combustibili sono considerate “prioritarie” dal Gruppo e la loro implementazione deve essere pianificata a cura delle unità locali ed è soggetta a verifica periodica da parte della struttura di Risk Management su base semestrale. SKF e Sostenibilità 13 Le azioni di miglioramento “strategiche” che normalmente richiedono investimenti consistenti (suggerite per evitare impatti sul cosiddetto “business risk”) sono invece analizzate in appositi Loss Prevention Council cui partecipano, oltre a SKF RE, anche i membri del management delle Divisioni. Per l’Italia nel corso del 2010 il Gruppo ha approvato l’investimento per l’installazione di un impianto sprinkler a protezione totale del magazzino internazionale di Airasca, comprensivo di una nuova riserva idrica e di una stazione di pompaggio dedicata. I lavori per l’installazione dell’impianto inizieranno nel mese di Settembre del 2011 e termineranno nel primo trimestre del 2012. Progetto SEPTAS edizione 2010 Nel corso del 2010 la funzione di Area Risk Management è stata impegnata, per il quinto anno consecutivo, nel progetto SEPTAS (SKF Emergency Plan Testing And Simulation) che consiste in una attività di test di scenari di emergenza e simulazioni a tavolino (“table top”) di eventi di crisi. Una fase di una simulazione SEPTAS. 14 SKF e Sostenibilità Le simulazioni “table top” in cui sono stati coinvolti tutti gli Stabilimenti italiani sono stati un’interruzione totale della attività produttiva superiore a 24 ore e l’implicazione in procedimento penale di un membro del management di Sito. Le simulazioni sul campo hanno considerato scenari di incendio, di spandimento di liquidi pericolosi e di emergenza sanitaria. In ogni caso viene effettuato un contestuale test di evacuazione totale del personale. Grazie alla collaborazione tra Area Risk Management e Comitato Regionale Piemonte di Croce Rossa Italiana (CRI), anche nel 2010 alcuni Monitori volontari della CRI hanno assistito ai test degli Stabilimenti, fornendo supporto attivo nella fase di emergenza sanitaria. L’attività SEPTAS è stata documentata attraverso la produzione di un report (in lingua italiana per il management di Sito e in inglese a beneficio di SKF RE) in cui ad ogni Sito è stato assegnato un punteggio di valutazione del test, delle risorse umane e tecniche e della documentazione del piano di emergenza. Varese, il miglior Sito italiano del Progetto SEPTAS edizione 2010, è stato premiato con la consegna di una targa da parte del Country Manager in occasione del meeting annuale dei Responsabili EHS Italia tenutosi a Pianezza ad Aprile 2011. L’Ing. Nervo consegna il premio “SEPTAS 2010” ad un rappresentante dello Stabilimento di Varese. Progetto SCH_I edizione 2010 Sin dal 2009, secondo quanto previsto dalla Group Communication Policy di SKF, ad integrazione dei Piani di Emergenza di Sito è stato redatto un manuale denominato SCH_I (SKF Crisis Handbook_ Italy) che si prefigge di trattare la tematica della comunicazione all’interno dell’Azienda e tra quest’ultima e ogni soggetto terzo, includendo delle procedure finalizzate ad una valutazione rapida delle situazioni potenzialmente dannose e dei metodi per affrontarle efficacemente. Nel mese di Novembre 2010 per la prima volta il Comitato di Crisi di SKF Italia è stato soggetto ad una attività di test effettuata con il supporto di una società di consulenza esterna (Marsh Risk Consulting Services) che ha verificato l’applicazione delle procedure dello SCH_I in un caso di rapimento di un dipendente. SKF “Incident Reporting System” Sin dal 1994 esiste in SKF un sistema informativo di risk management (RMIS= Risk Management Information System) per il reporting on-line di tutti gli “incidenti” che causano anche piccoli danni al patrimonio, all’ambiente e all’attività. Guasti al macchinario 2% Esaminando le statistiche relative agli incidenti riportati dai Siti del Gruppo SKF dal 1998 al sino alla fine del 2010 (circa 1.300 casi), possiamo notare che l’incendio rappresenta la tipologia più frequente di evento dannoso, i danni da spandimento accidentale sono la seconda più frequente tipologia di incidente riportato, ma con una frequenza di gran lunga inferiore, seguiti dalle perdite d’acqua e dai danni di natura elettrica, dai furti e infine dai danni da fumo, da evento atmosferico, e dai guasti al macchinario. Queste otto tipologie di incidente costituiscono circa l’82% del totale degli incidenti riportati. In Italia gli incidenti da incendio segnalati nel corso del 2010 sono stati 5 ed hanno fortunatamente avuto impatto assai limitato. L’unico danno con impatto significativo è stato causato da un violentissimo temporale abbattutosi il 5 Agosto del 2010 sullo Stabilimento di Massa, che ha causato l’allagamento delle aree interrate del fabbricato Impianti, fortunatamente senza conseguenze sull’attività produttiva. Altri tipi (specificati) 10% Altri tipi (non specificati) 8% Danni meteo 3% Danni da fumo 3% Incendi 52% Furti 4% Danni di natura elettrica 5% Perdite d’acqua 6% Spandimenti 7% La distribuzione storica delle cause di incidente in SKF (1998-2010). SKF e Sostenibilità 15 Business Care 18 L’iniziativa BeyondZero 19 Il cuscinetto, l’ambiente e la sicurezza 19 L’auto diventa sostenibile 19 SKF Low Weight Hub Bearing Unit 21 Low Friction X-Tracker 21 SKF fornisce servizi tecnologici per la nuova sportiva elettrica Venturi Fétish 22 SKF Drum Support Unit, la lavatrice diventa sostenibile 23 Oltre il cuscinetto: prodotti e servizi SKF a favore dell’ambiente e della sicurezza 23 SKF Solution Factory 24 La tecnologia delle cinque piattaforme 24 SKF Solution Factory ed efficienza energetica 25 Attuatori SKF per lo yacht ibrido 26 Il Codice di Comportamento SKF (“Code of Conduct”) 27 Responsible Demand Chain 8 L’Organismo di Vigilanza e il decreto legislativo 2 231/2001 “La lotta alla corruzione è uno dei pilastri fondamentali su cui si basa una crescita economica etica e consistente”: questo principio è stato adottato nel 2004 dall’UN Global Compact, la più grande iniziativa mondiale di etica imprenditoriale. SKF applica le linee-guida sia UN Global Compact che OECD per le imprese multinazionali, adottando il principio di inderogabile etica di comportamento nella gestione degli affari societari, delle trattative commerciali, dei contratti di approvvigionamento e di fornitura dei propri prodotti e servizi. Riveste altrettanta importanza la responsabilità di un’azienda nello sviluppare, produrre e commercializzare prodotti, soluzioni e servizi che rispondano alle necessità dei clienti e siano assolutamente sicuri per l’impiego cui sono destinati; aderendo volontariamente alla Carta delle imprese per lo sviluppo sostenibile (ICC Chart), SKF applica il principio dell’approccio precauzionale nella fornitura di prodotti e servizi. L’iniziativa BeyondZero Oltre a seguire i principi sopra esposti, SKF si impegna a fornire ai propri clienti prodotti e servizi che costituiscano supporto al miglioramento della loro efficienza energetica; questo è lo spirito del concetto BeyondZero, che è parte del patrimonio culturale del Gruppo. SKF si è impegnata a realizzare i propri obiettivi industriali in modo da minimizzare ogni impatto negativo e contemporaneamente generare effetti positivi sull’ambiente, coniando nel 2005 il termine BeyondZero per identificare un’iniziativa nata da un’idea assolutamente innovativa: utilizzare la conoscenza SKF per fornire anche ai propri clienti gli strumenti per conseguire obiettivi di risparmio energetico e di salvaguardia ambientale, ottenendo un saldo globale di segno positivo dopo aver compensato gli impatti delle attività del Gruppo SKF. Questo impegno porta SKF a sviluppare e porre in commercio prodotti e soluzioni ad alta efficienza energetica così come ad adottare tecnologie e pratiche di risparmio energetico nell’ambito dei propri processi produttivi. Contributo dei prodotti e dei servizi SKF + BeyondZero 0 Attività interne SKF - Obiettivo Ridurre gli impatti negativi e aumentare gli impatti positivi interni ed esterni a SKF in modo che il bilancio complessivo sia positivo e in crescita continua. Rappresentazione grafica del concetto BeyondZero. 18 Business Care Il cuscinetto, l’ambiente e la sicurezza Il cuscinetto è un prodotto che fin dall’origine, per le sue caratteristiche e per lo scopo per cui è costruito e utilizzato, ha effetti benefici sull’ambiente; infatti, riducendo l’attrito generato dal movimento e dalla rotazione di parti meccaniche, il cuscinetto consente alle macchine sulle quali è installato di ridurre la dissipazione di energia e di conseguenza il consumo di combustibili, la produzione di gas serra e i danni all’ambiente. Partendo da questo vantaggio originale, SKF ha tra i propri obiettivi il miglioramento continuo delle caratteristiche tecniche del cuscinetto, in termini di durata e capacità di carico crescenti, livelli di attrito sempre minori e dimensioni e masse sempre più ridotte, da cui derivano minor consumo di materia prima e di energia, meno rifiuti in fase produttiva, minore richiesta di energia di rotazione ed un minor consumo di lubrificante – olio o grasso – nel corso della vita utile del cuscinetto. SKF Low Weight Hub Bearing Unit L’unità cuscinetto SKF Low Weight HBU costituisce una nuova soluzione per cuscinetti mozzo ruota flangiati, capace di contribuire a una notevole riduzione di peso e di diminuire il consumo di carburante e le emissioni di CO2. Grazie alla combinazione dell’acciaio, che garantisce la stessa prestazione prevista per i cuscinetti tradizionali, con l’alluminio (come componente strutturale della flangia) si può ridurre il peso complessivo fino al 30% rispetto alle unità standard. Per esempio, nelle automobili di alta gamma (Premium cars), l’unità SKF Low Weight HBU può ridurre il peso di 1 kg per asse, diminuendo le emissioni di circa 0,1 g di CO2/km, mentre nei veicoli commerciali leggeri (LCV) può ridurre il peso di 3,5 kg per asse, diminuendo le emissioni di circa 0,3 g di CO2/km. Questi sono i risultati calcolati attraverso il simulatore di prestazioni ambientali dei veicoli (VEP) sviluppato dall’SKF in riferimento al ciclo standard di emissioni Europeo (NEDC). L’auto diventa sostenibile La domanda di riduzione delle emissioni di CO2 è una delle sfide strategiche che i produttori di automobili si trovano ad affrontare. Infatti, l’emanazione di severe restrizioni legislative in materia di CO2 a livello europeo e mondiale sta incoraggiando i produttori di veicoli e i fornitori di componenti a sviluppare nuove tecnologie che possano contribuire alla riduzione del consumo di carburante e delle conseguenti emissioni di CO2. SKF Italia ha sviluppato due nuove soluzioni per il settore Automotive, che vanno nella direzione della riduzione delle emissioni di CO2: l’SKF Low Weight HBU e il Low Friction X-Tracker. L’unità cuscinetto SKF Low Weight HBU. Business Care 19 Questo nuovo tipo di cuscinetto consentirà un maggior chilometraggio ad una vasta gamma di veicoli, tra cui quelli elettrici (EV), mentre nel caso dei veicoli commerciali leggeri (LCV), permetterà anche un aumento della capacità di carico. Un ulteriore beneficio consiste nella migliore maneggevolezza del veicolo grazie alla riduzione delle masse non sospese. Una rassegna dei principali cuscinetti HBU prodotti ad Airasca. 20 Business Care L’unità cuscinetto mozzo ruota SKF Low Weight HBU è principalmente indicata per lo sviluppo di nuove piattaforme di veicoli, in casi limitati si può effettuare il retrofit su soluzioni già esistenti. Questa unità cuscinetto è il risultato di una innovativa combinazione di materiali e di un design che mantiene la rigidezza, la durata e l’integrità strutturale, in condizioni di stress sia corrosivo, sia termico. Low Friction X-Tracker SKF ha sviluppato una nuova gamma di mozzi ruota progettati con l’obiettivo di ridurre l’attrito. Il Low Friction X-Tracker riduce le emissioni di CO2 in modo significativo rispetto alle unità convenzionali di cuscinetti disponibili oggi sul mercato. Il Low Friction X-Tracker è stato sviluppato appositamente per le gamme superior e premium di veicoli, che hanno una forte domanda di riduzione delle emissioni di CO2, ma può essere adattato per tutti i tipi di veicoli. Queste unità mozzo ruota sono adatte sia per i veicoli di nuova concezione sia per eventuali modifiche ad applicazioni esistenti, estendibili a qualsiasi geometria del cuscinetto e disponibili per le applicazioni normali e pesanti. Il risultato è che la tecnologia avanzata di SKF è riuscita a ridurre l’attrito del 25% rispetto alle unità convenzionali. L’alta efficienza del cuscinetto del mozzo contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 delle auto di medie dimensioni fino a 1,3 g/km. Attraverso l’analisi delle interazioni tra i componenti, la geometria dello schermo è stata ottimizzata. Il risultato finale è una tenuta che produce attrito più basso rispetto alle soluzioni tradizionali, con conseguente perdita di potenza notevolmente ridotta. SKF fornisce servizi tecnologici per la nuova sportiva elettrica Venturi Fétish Il Salone dell’Auto di Parigi di Ottobre 2010 è stata la vetrina scelta per il lancio della nuova sportiva elettrica Venturi Fétish. La SKF collabora a fianco della Venturi con l’offerta di servizi personalizzati di calcolo e la fornitura di cuscinetti per il riduttore di velocità del motore elettrico, nonché per le ruote anteriori. La partnership tecnica tra la SKF e la Venturi Automobiles si basa sulla profonda conoscenza nel campo delle corse automobilistiche e attinge dall’esperienza della SKF Racing Unit. L’offerta ai clienti, anche nel settore dei veicoli elettrici, si compone di soluzioni innovative, che si avvalgono delle varie piattaforme di prodotto. La SKF collabora con la Venturi anche per realizzare i cuscinetti per il riduttore del nuovo Berlingo, studiato in particolare per soddisfare le esigenze delle Poste francesi e che sarà equipaggiato con motore elettrico Venturi. Vantaggi Low Friction X-Tracker •Riduzione delle emissioni di CO2 fino a 1,3 g/km •Riduzione attrito •Riduzione della perdita di potenza •Adatto sia per nuovi progetti che per la modifica di progetti esistenti La Venturi Fétish, sportiva elettrica. Business Care 21 SKF Drum Support Unit, la lavatrice diventa sostenibile Progettare con maggiore flessibilità, assemblare con meno operazioni, risparmiare materiali, lavorazioni, energia e tutelare l’ambiente riducendone i consumi, questo è stato l’ambizioso obiettivo della SKF Powertrain & Electrical and Two Wheelers BU. Inizialmente apparve difficile comprendere come l’SKF Drum Support Unit potesse influenzare l’intero ciclo di vita di una lavatrice, dalla progettazione all’utilizzo, ma è quello che gli ingegneri dell’applicazione della SKF sono riusciti a ottenere attraverso lo sviluppo e la produzione di tale supporto. Questa unità integrata, avente la funzione di supporto cestello e interamente costruita in materiale polimerico, ottimizza infatti la progettazione, l’assemblaggio e le prestazioni delle lavatrici. Cuscinetti E2 SKF ha lanciato nel 2007, e sta sviluppando tuttora, una serie di prodotti e soluzioni ad alta efficienza energetica, come una nuova famiglia di cuscinetti che hanno un’efficienza energetica del 30% superiore rispetto alle norme ISO, garantendo un corrispondente risparmio per i clienti che li installano. Questa famiglia comprende le due tipologie di cuscinetti più impiegate nell’industria: i radiali rigidi a sfere (DGBB) – i più usati, ad esempio, nei motori elettrici – e quelli a rulli conici (TRB), che trovano applicazione in campo ferroviario, nei sistemi di trasmissione, nell’industria pesante, nel settore navale, nei generatori eolici, nelle acciaierie e in molti altri casi. 22 Business Care Presentata ufficialmente a Gennaio 2011, la SKF Drum Support Unit risponde alle esigenze dei costruttori in termini di performance e risparmi. Come noto, ogni lavatrice è dotata di un serbatoio in plastica (o vasca) che contiene l’acqua di risciacquo e sostiene la rotazione del tamburo (o cestello) trascinato da un motore elettrico. Le vasche sono sovra-stampate su mozzi attualmente in ghisa o alluminio, sui quali sono montati le tenute e i cuscinetti a sfera (vedi disegno a pagina seguente). L’esigenza dei produttori era quella di ottenere il perfetto allineamento tra cuscinetti, guarnizioni di tenuta idraulica e tamburo cosi da ridurre gli attriti al minimo, oltre che assicurare la coesione del supporto cuscinetti con la vasca per garantire la resistenza necessaria in centrifuga. Questo limitando al minimo il costo delle operazioni di montaggio, semplificando la geometria del mozzo e riducendo i consumi della lavatrice. Tutti questi obiettivi sono stati raggiunti con la SKF Drum Support Unit che, grazie al suo design e alle speciali caratteristiche tecniche, non soltanto garantisce l’allineamento dei componenti, ma genera anche il più basso attrito possibile, fattore che influisce direttamente sia sull’efficienza e le condizioni di esercizio della lavatrice, sia sui consumi energetici. Minor attrito, quindi, significa minori costi di utilizzo e una maggiore durata dell’elettrodomestico. Ma non è tutto: la SKF Drum Support Unit è un’unità compatta, leggera e resistente alla corrosione, che non richiede alcuna lavorazione prima del montaggio finale. Inoltre è estremamente personalizzabile, cioè adattabile al disegno di qualsiasi lavatrice una volta definite le tipologie di cuscinetti da adottare. Il supporto è in materiale polimerico, che sostituisce la ghisa o l’alluminio utilizzati fino a oggi. Il materiale polimerico ha il vantaggio di rendere più leggero l’elettrodomestico, permettendo anche notevoli risparmi per i produttori in fase di progettazione e montaggio. Ultimo ma non meno importante, la SKF Drum Support Unit può essere equipaggiata con guarnizioni a basso attrito e cuscinetti a sfere Energy Efficient (E2), per aggiungere un ulteriore risparmio in termini di attrito. L’SKF Drum Support Unit, supporto compatto per il cestello delle lavatrici. Oltre il cuscinetto: prodotti e servizi SKF a favore dell’ambiente e della sicurezza I principi della sostenibilità trovano applicazione anche nella molteplicità di prodotti e servizi che, oltre ai cuscinetti, SKF propone al mondo industriale. Lavorando a stretto contatto con i clienti industriali per collaborare alla soluzione dei loro problemi tecnici, SKF ha l’opportunità di accrescere il proprio bagaglio di conoscenze, che si trasferiscono nello sviluppo di soluzioni con maggiore attenzione per l’ambiente. SKF Solution Factory La SKF Solution Factory rappresenta il risultato dell’evoluzione del Gruppo SKF da produttore di componenti industriali a fornitore di conoscenza e partner di soluzioni. Un’evoluzione che nasce dalla Visione SKF di “equipaggiare il mondo con la propria conoscenza” e che trova applicazione concreta nella SKF Solution Factory. All’interno della struttura vengono offerti numerosi servizi che sintetizzano il know-how delle cinque piattaforme del Gruppo (Cuscinetti e unità, Tenute, Meccatronica, Sistemi di lubrificazione, Servizi) in una struttura unica, in risposta all’esigenza di flessibilità che contraddistingue l’odierno panorama industriale. SKF Solution Factory è un progetto sviluppato dalla Service Division del Gruppo SKF e nel corso del 2009-2010 sono stati inaugurati numerosi centri in tutto il mondo, che formano un network globale per la condivisione di dati e informazioni. Business Care 23 I servizi principali offerti dalla SKF Solution Factory comprendono il monitoraggio delle condizioni, la riparazione e rigenerazione di mandrini industriali, i servizi di ingegneria dell’applicazione, i prodotti per la trasmissione di potenza, i corsi di formazione e i servizi per la massimizzazione dell’efficienza. SKF Solution Factory Italy, inaugurata ad Aprile 2009, si trova all’interno del Sito SKF di Torino, in Corso Giulio Cesare 424/29, in posizione strategica rispetto alle principali arterie di comunicazione, si sviluppa su una superficie coperta di 1.800 metri quadrati e comprende una sala conferenze, uffici e aree dedicate ai singoli servizi. Completa la struttura una sala espositiva con tutti i principali prodotti delle cinque piattaforme SKF. La tecnologia delle cinque piattaforme Nel corso della sua storia centenaria, la SKF ha sviluppato un’eccellenza tecnologica in diversi settori, contribuendo a definire nuovi standard di performance e innovazione. Un processo di costante crescita, supportato da una visione strategica che trova nelle cinque piattaforme la sua forma più completa. La SKF Solution Factory rappresenta un’ulteriore evoluzione della struttura di SKF: intende essere la sintesi operativa delle cinque piattaforme, per offrire ai clienti servizi di conoscenza integrata a elevata specializzazione. All’interno della SKF Solution Factory ogni singolo problema viene affrontato sulla base di un rapporto one-to-one per individuare le soluzioni ottimali: flessibilità e multi-settorialità sono le parole d’ordine del nuovo approccio della SKF Solution Factory. La rottura di una macchina critica o la bassa produttività di un impianto, per esempio, spesso dipendono da diversi fattori, non riconducibili a una singola causa: possono derivare da una errata lubrificazione, oppure dall’allineamento non ottimale dei componenti, o ancora da una manutenzione non efficace. L’obiettivo della SKF Solution Factory è dare una risposta ai problemi complessi, integrando la conoscenza delle cinque piattaforme in un unico centro di eccellenza. SKF Solution Factory ed efficienza energetica L’efficienza è un tema centrale delle strategie di innovazione di SKF. Massimizzare l’efficienza dei macchinari industriali significa risparmiare energia, ridurre i guasti imprevisti e incrementare la produttività. La SKF Solution Factory Italy offre servizi di consulenza che utilizzano tecnologie e tecniche di analisi per proporre azioni migliorative su tutte le tipologie di macchine. L’Asset Efficiency Optimization di SKF integra differenti aree di competenza delle cinque piattaforme del Gruppo: • Root Cause Failure Analysis. Il servizio di analisi delle cause di guasto dei cuscinetti e degli organi meccanici è una metodologia che permette di individuare i malfunzionamenti dei componenti in modo preciso e accurato. Le cinque piattaforme della conoscenza SKF. 24 Business Care • Lubrication Consultancy. L’analisi della lubrificazione è estremamente importante all’interno degli impianti industriali. Il corretto lubrificante, nella giusta quantità, al momento giusto, nella giusta posizione, con il corretto metodo o sistema garantisce vantaggi concreti in termini di produttività. • Mechanical Services. I servizi dedicati ai componenti meccanici permettono di apportare azioni migliorative sui macchinari, con soluzioni customizzate. • Alignment Competence Center. Allineamento ed equilibratura sono servizi offerti dalla SKF Solution Factory che si avvalgono di tecnologie all’avanguardia, frutto dell’esperienza del Gruppo nella progettazione e manutenzione di macchine rotanti. Attuatori SKF per lo yacht ibrido Per il Gruppo sloveno Seaway, tra i leader mondiali nella progettazione in campo nautico, la SKF ha fornito uno specifico attuatore lineare per il meccanismo frizione tra il generatore e il motore diesel del nuovo yacht a propulsione ibrida Greenline. Il Greenline, che impiega un motore diesel abbinato a pannelli solari posti sul tetto come fonte ausiliaria di energia, ha già ricevuto numerosi riconoscimenti e premi come l’elezione a “boat of the year”. Nella navigazione in modalità elettrica, il Greenline ha un impatto ambientale praticamente nullo, mentre quando è in funzione il motore diesel, il particolare design dello scafo consente di ridurre il consumo di carburante per miglio marino, contribuendo in tal modo alla riduzione complessiva delle emissioni di CO2. Gli attuatori elettromeccanici SKF consentono di effettuare movimenti alternativi precisi, controllati e ripetibili nelle applicazioni con movimento lineare. Nello specifico, l’attuatore è stato personalizzato secondo i requisiti del produttore del sistema di propulsione ibrido diesel-elettrico che alimenta lo yacht. La conoscenza e le soluzioni SKF aiutano a catturare più energia dalle onde Gli ingegneri di SKF hanno fornito le conoscenze e le soluzioni al settore di R&D di un cliente del Regno Unito, per rendere operativo un dispositivo innovativo per la conversione dell’energia del moto ondoso. Il dispositivo è stato sviluppato da MacTaggart Scott (rinomata società di ingegneria del mondo marino) e, anche se ancora un prototipo, è in grado di aumentare significativamente la quantità di energia delle onde convertita in energia rispetto alle tecnologie precedentemente sviluppate. La conoscenza e le soluzioni SKF sono state applicate in diversi modi, compreso il controllo elettromeccanico della pompa, i cuscinetti e la connessa analisi ingegneristica. Ulteriori informazioni su come SKF supporta i vari settori con soluzioni che offrono un valore aggiunto ambientale possono essere trovati su www.skf.com. Business Care 25 Il Codice di Comportamento SKF (“Code of Conduct”) Le responsabilità SKF nei confronti dei clienti, dei distributori, dei fornitori, dei dipendenti, degli azionisti e della Società in generale sono descritte nel Code of Conduct, che affonda le sue radici nella tradizione centenaria di SKF come impresa internazionale. Un Codice che riassume i valori etici fondamentali del Gruppo SKF è stato pubblicato inizialmente nel 2002, tradotto in lingua locale e diffuso a tutte le unità SKF a partire dal 2003 e infine rafforzato e rilanciato nel 2007. Il Codice è conforme ai principi Global Compact delle Nazioni Unite e alle linee-guida OECD per le imprese multinazionali. Dal 2004 è in atto un sistema di audit interno sul suo grado di applicazione, che è inserito nel processo di audit dei sistemi di gestione ISO 14001 e OHSAS 18001 effettuato dal Corporate Audit Team e dagli EHS Country Coordinator. La procedura di audit è stata migliorata nel 2008 introducendo una valutazione del rischio non finanziario. La frequenza degli audit sul Code of Conduct, a seconda del punteggio emerso dalla valutazione del rischio enunciata in precedenza, può essere biennale o triennale. Il Code of Conduct è stato inserito nel documento denominato The SKF Commitment pubblicato in occasione della Conferenza generale di Gruppo del 2007 I Principi del Codice di Comportamento SKF Responsabilità verso i clienti Acquisire e conservare la fedeltà dei clienti con un impegno continuo in attività di ricerca e sviluppo; essere in grado di fornire prodotti, servizi e soluzioni che soddisfino le attese dei clienti per quanto riguarda qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente. Responsabilità verso i dipendenti Rispettare i dipendenti e i loro diritti. Offrire condizioni di lavoro non discriminatorie e che soddisfino requisiti di qualità e sicurezza. Migliorare costantemente le capacità e le competenze di ognuno per garantire piena soddisfazione personale e prospettive di carriera. Responsabilità verso gli azionisti Tutelare gli investimenti degli azionisti e impegnarsi per ottenere una durevole e sempre maggiore redditività. Responsabilità verso la Società Gestire il business con grande senso di responsabilità sociale, agendo in conformità con le leggi dei diversi Paesi in cui si opera. Esprimere appoggio e dimostrare rispetto per la protezione dei diritti umani riconosciuti in campo internazionale. SKF deve assicurare di non essere complice di abusi contro i diritti umani e di considerare sempre gli aspetti relativi a salute, sicurezza e ambiente come elementi attraverso i quali contribuire a uno sviluppo sostenibile. 26 Business Care con lo scopo di ribadire l’obbligo di tutti i dipendenti ad agire in conformità con i principi del Codice. The SKF Commitment è disponibile in 18 lingue e descrive Vision, Mission, Drivers, Values e Code of Conduct del Gruppo SKF; oltre a essere destinato ai dipendenti, questo opuscolo rappresenta un utile strumento di comunicazione della cultura, del modo di lavorare, della mentalità e del vantaggio competitivo SKF a tutti gli Stakeholders. I contenuti del Codice di Comportamento sono oggetto di approfondimento e discussione in tutti i programmi di formazione manageriale; i suoi principi sono riportati nel riquadro di pagina precedente. Responsible Demand Chain confermano di essere allineati: • al Codice di Comportamento della SKF per fornitori di prodotti o di servizi; •alla SKF Environment, Health and Safety Policy; • all’iniziativa Zero Difetti. SKF, a partire dal 2006, ha stabilito che tutti i Major Suppliers devono dotarsi di un Codice di Comportamento in linea con quello SKF, conseguire la certificazione ISO 14001, monitorare le emissioni di CO2 e successivamente implementarne un piano di riduzione. A fine 2010, dei 156 Major Suppliers, 121 avevano adottato un proprio Codice di Comportamento e 109 avevano conseguito la certificazione ISO 14001. Dal 2009 l’obiettivo di monitoraggio e di riduzione delle emissioni di CO2 è stato esteso ai Major Suppliers maggiormente energy intensive. Per assicurare l’etica nella catena di fornitura, dal 2009 SKF ha istituito un comitato di Responsible Demand Chain con il compito di definire le strategie e prendere delle decisioni a seguito di non conformità riscontrate in fase di audit ai fornitori. L’SKF Purchasing Group Policy prevede che tutti i fornitori debbano dimostrare alti standard di responsabilità, in accordo con i principi elencati nel Codice di Comportamento della SKF per fornitori di prodotti o di servizi. La Purchasing Policy si applica anche a tutti i dipendenti SKF per le trattative con fornitori o potenziali fornitori. Tutti i nuovi fornitori di materiali diretti devono essere approvati da SKF attraverso un audit in accordo con la SKF External Supplier Quality System Procedure. Il questionario di questo audit prevede, tra l’altro, di valutare la conformità agli standard EHS (Environment, Health and Safety) e al Codice di Comportamento della SKF per fornitori di prodotti o di servizi. I nuovi fornitori devono inoltre essere conformi alle politiche SKF sui fornitori e ai requisiti speciali definiti nell’SKF Quality Standard for Suppliers (disponibile su skf.com). I fornitori, sottoscrivendo lo Standard, Business Care 27 Major Suppliers vengono regolarmente auditati (almeno una volta ogni Inoltre i tre anni) relativamente alla conformità ai requisiti EHS e al Codice di Comportamento. Per gli altri fornitori (non Major) nel 2008 è stato sviluppato uno strumento di valutazione del rischio, risultato della collaborazione tra Corporate Sustainability, Group Legal, Group Demad Chain e uno Stakeholder indipendente. Tale strumento serve a valutare i fornitori sui seguenti aspetti: posizione geografica, numero di dipendenti, aspetti EHS e violazione dei diritti umani. Attualmente molti dei fornitori sono stati valutati seguendo la stessa procedura dei Major Suppliers; lo strumento di valutazione del rischio aiuta a determinare quali sono i fornitori a rischio più alto e quali di questi devono essere sottoposti ad audit aggiuntivi. A fine 2010 sono state completate più di 2.500 valutazioni del rischio per i fornitori e sub-fornitori situati in regioni dove il rischio di violazione dei diritti umani era potenzialmente alto. I fornitori che hanno ottenuto un punteggio più alto sono stati auditati da SKF. Fissare degli obiettivi di miglioramento per i fornitori low-performing è vitale per SKF; è fondamentale comminare, ove necessario, severe non-conformità e pretendere dai fornitori non-conformi un piano per adottare le necessarie azione correttive. Oltre ai corsi per rendere consapevoli i fornitori di queste nuove misure, i fornitori SKF che si distinguono in termini di qualità, costo, tempi di consegna, innovazione e management e sostenibilità, sono premiati con l’SKF Suppliers Excellence Award. Ulteriori informazioni in merito alle attività legate alla Responsible Demand Chain si possono trovare sul portale SKF Supplier Centre di skf.com. 28 Business Care L’Organismo di Vigilanza e il decreto legislativo 231/2001 Da quando è entrato in vigore il decreto legislativo 231/2001, se un dipendente con posizione di responsabilità commette certe tipologie di reato nell’interesse, effettivo o presunto, della società per cui lavora, la stessa società e i suoi vertici possono essere chiamati a risponderne legalmente e subire conseguenze penali, economiche o amministrative. I reati ai quali si riferisce questo decreto sono molteplici, il loro elenco è andato arricchendosi nel corso degli anni ed è destinato ad evolversi ulteriormente sull’onda di normative europee progressivamente emanate e recepite a livello nazionale. All’inizio si parlava essenzialmente di reati relativi ai rapporti con funzionari della pubblica amministrazione e quindi, in pratica, ai casi di corruzione e di concussione per l’ottenimento di autorizzazioni o per l’annullamento di sanzioni o condanne, di truffa in occasione di conseguimento di contributi e finanziamenti pubblici, di frode informatica o fiscale. Poi si è passati ai reati societari, come le false comunicazioni sociali, le operazioni illecite sulle azioni e sugli utili e sulla predisposizione dei bilanci, l’impedito controllo da parte degli organi di vigilanza e di revisione, il conflitto di interessi e così via, per giungere a quelli introdotti più recentemente, che riguardano l’ambiente e la sicurezza sul lavoro. In questi campi SKF si trova in una posizione molto avanzata, che ha consentito di precorrere l’applicazione dei requisiti del decreto 231/2001 grazie all’adozione e alla certificazione dei sistemi di gestione dell’ambiente secondo lo standard ISO 14001 (dal 1998) e della salute e sicurezza sul lavoro secondo lo standard OHSAS 18001 (dal 2005). Le sanzioni sono potenzialmente molto pesanti, possono essere di carattere pecuniario o di carattere interdittivo e, comunque, si sommano al danno d’immagine per l’effetto mediatico. L’insieme delle regole e delle procedure applicative è contenuto nel “Modello organizzativo” e nel “Codice etico”, documenti approvati dal Consiglio di Amministrazione e pubblicati sull’intranet aziendale e su www.skf.it, a disposizione di tutti gli Stakeholders, a partire da clienti e fornitori. Lo stesso Consiglio di Amministrazione nomina l’Organismo di Vigilanza, che anche per il triennio 2011-2013 sarà costituito, per tutte le società SKF sopra elencate, da due componenti: Michelangelo Rissone e Giorgio Bruno, con sede ad Airasca. Gli strumenti di prevenzione e salvaguardia previsti dal decreto sono sostanzialmente due: l’adozione di un sistema di regole e procedure che definiscano ruoli, compiti e responsabilità di tutti coloro che occupano le posizioni cosiddette “apicali” dell’organizzazione, e la nomina di un Organismo di Vigilanza che si occupi della predisposizione, della diffusione e della verifica dell’applicazione di tale sistema. L’applicazione del decreto 231/2001 da parte di un’azienda non è obbligatorio, ma rappresenta un’opportunità di carattere volontario che è ormai colta da un numero sempre crescente di organizzazioni; così hanno fatto da anni le tre principali società SKF italiane (SKF Industrie, RFT e Somecat), che hanno individuato nel decreto 231/2001 e nei suoi documenti la naturale integrazione del Code of Conduct e del The SKF Commitment del Gruppo SKF; a queste si è aggiunta, nel 2010, la GLO. L’Home Page di skf.it, con il link alla documentazione relativa al D. Lgs. 231/2001. Business Care 29 Environmental Care 32 Il Sistema di gestione Ambiente, Salute e Sicurezza 32 L’audit Ambiente, Salute e Sicurezza 33 Conformità legale 33 Progetti di bonifica ambientale 34 Costruire in modo sostenibile – la certificazione LEED 34 I cambiamenti climatici 34Il reporting delle emissioni di CO2 36 Energy intensity e carbon intensity 36 L’energy management in SKF 37 Background energy 37 Gli obiettivi 38 I risultati 40 L’applicazione della Direttiva Emission Trading 40 Le altre emissioni indirette di CO2 41 La riduzione degli impatti ambientali nei Siti italiani 44 La riduzione dei rifiuti avviati a discarica 44 Il consumo di solventi 45 Il riciclo dei pallet-box: il Servizio@Pallet Ad iniziare dalla pubblicazione della prima Politica ambientale negli anni ’80, SKF persegue un obiettivo di miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. L’approccio SKF ai temi ambientali è generalmente considerato fra quelli di più alto profilo, tuttavia il Gruppo ritiene che esistano ancora considerevoli margini di miglioramento. Tali miglioramenti possono produrre effetti positivi che non si limitano all’ambito SKF (contribuendo a ridurre gli impatti ambientali delle proprie attività, i costi di gestione e i rischi operativi), ma vanno anche ad influenzare positivamente i risultati ambientali di clienti e fornitori, secondo la filosofia BeyondZero. Dallo sviluppo del prodotto all’innovazione tecnologica, dalla gestione della catena di fornitura alla logistica e, più recentemente, allo studio del ciclo di vita del prodotto (LCA, Life Cycle Assessment) si possono individuare azioni di riduzione degli impatti sull’ambiente in grado di produrre ulteriori sostanziali progressi. Proprio dalle considerazioni sull’LCA ha preso spunto il coinvolgimento della catena di fornitura di energia, materie prime, componenti e servizi nell’adozione e nel conseguimento degli obiettivi ambientali – e non solo – del Gruppo SKF. Il Sistema di gestione Ambiente, Salute e Sicurezza SKF è stato il primo produttore internazionale di cuscinetti a conseguire, nel 1998, la certificazione ISO 14001, lo standard internazionale di gestione ambientale. La ragione di una certificazione globale a livello di Gruppo consiste nella volontà di definire e mantenere gli stessi elevati standard di salvaguardia ambientale in ogni parte del mondo in cui SKF opera, indipendentemente dalle condizioni geografiche e socio-economiche locali. Le Unità produttive e distributive ed i centri di progettazione e di ricerca SKF sono quindi coperti da un’unica certificazione ISO 14001, periodicamente rinnovata. SKF è stato anche il primo produttore internazionale 32 Environmental Care di cuscinetti a conseguire, nel 2005, la certificazione OHSAS 18001, lo standard internazionale di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. L’adozione del sistema di gestione della salute e della sicurezza fornisce supporto all’applicazione dell’iniziativa Zero Incidenti (infortuni sul lavoro e malattie professionali), al raggiungimento degli stessi elevati standard in tutti i Siti SKF e al conseguimento degli ambiziosi obiettivi ad esso correlati. Il preesistente sistema di gestione, limitato ai temi ambientali, è stato quindi integrato con nuove procedure dedicate alla salute e alla sicurezza in modo da costituire un Environment, Health & Safety (EHS) Management System. A livello italiano, questo Sistema di gestione rappresenta anche un supporto strutturato all’applicazione dei dettami delle norme di legge sulla sicurezza dei lavoratori e di quelle relative all’ambiente. Il certificato integrato ISO 14001 / OHSAS 18001 del Gruppo SKF comprende oggi 98 Siti in 29 Paesi. Nel 2010 il Sito GLO di Poggio Rusco (MN), acquisito nel 2008, ha completato l’integrazione nel sistema di gestione EHS di Gruppo, ha superato gli audit di verifica ed è stato inserito nel certificato SKF. Il certificato è riportato a pag. 71. L’audit Ambiente, Salute e Sicurezza Ogni Sito SKF è sottoposto ad un articolato programma di verifiche periodiche interne ed esterne sul grado di conformità alle procedure ed alle normative applicabili e sull’andamento dei parametri di controllo delle cosiddette “prestazioni”. Il programma di audit è di tipo multilivello, e prevede: • un ciclo triennale di verifiche in ogni Sito a cura dell’Ente terzo di certificazione; • un ciclo di verifiche in ogni Sito (Group audit) a cura di auditor interni al Gruppo; la periodicità può essere biennale o triennale in base ad una serie di parametri che tengono conto delle criticità specifiche; • un ciclo annuale di audit finalizzati alla verifica della conformità con le norme di legge e con gli standard di Gruppo, effettuato a cura dell’EHS Country Coordinator; • un ciclo annuale di audit interno a ogni Sito, a cura di responsabili locali abilitati come “Auditor interni”. La combinazione fra i diversi cicli di audit consente di individuare tempestivamente le debolezze del Sistema e di avviare le necessarie azioni correttive o, preferibilmente, preventive per evitare l’insorgere di non-conformità più gravi. Nel 2010 hanno superato positivamente le verifiche dell’Ente esterno di certificazione, il Det Norske Veritas (DNV), i Siti di Varese, Airasca, Villar Perosa OMVP/TBU e Pianezza. Conformità legale Il Sistema di gestione EHS garantisce che tutti i Siti SKF, indipendentemente dalla loro collocazione geografica, operino in conformità con le norme di legge ivi applicabili e secondo i più elevati criteri di salvaguardia dell’ambiente e di sicurezza sul lavoro. La verifica periodica dell’applicabilità ad ogni Sito dei requisiti di norme di nuova emanazione nonché della conformità a tutte le normative di pertinenza è svolta a livello locale, con una supervisione a cadenza almeno annuale da parte dell’EHS Country Coordinator. Progetti di bonifica ambientale SKF ha promosso numerose iniziative per porre rimedio a situazioni di contaminazione del suolo conseguenti ad attività produttive del passato. In Italia sono in corso da alcuni anni progetti di bonifica che riguardano un’ex-discarica e gli Stabilimenti di Villar Perosa, dove sono stati realizzati dei pozzi di intercettazione delle acque sotterranee per il monitoraggio e la bonifica di potenziali condizioni di inquinamento. Un altro progetto di intervento di salvaguardia del sottosuolo è stato approvato dalle autorità competenti per quanto riguarda una discarica utilizzata fino agli anni ’70 nel Pinerolese; qui si prevede di realizzare le previste opere di impermeabilizzazione entro il 2012. Environmental Care 33 Costruire in modo sostenibile – la certificazione LEED SKF sta attuando un considerevole programma di costruzione di nuovi insediamenti industriali e ha deciso di applicare i più elevati standard di compatibilità ambientale, ovunque vengano realizzati. Ciò si traduce nell’obbligo di progettare e costruire i nuovi Stabilimenti e uffici secondo le prescrizioni dettate dallo standard LEED (Leadership in Energy and Environmental Design, sviluppato dall’US Green Building Association) o equivalente. A seconda del punteggio conseguito dalle soluzioni eco-compatibili applicate, è prevista l’assegnazione di quattro livelli di certificazione; il nuovo quartier generale di SKF USA di Lansdale, in Pennsylvania, ha ricevuto il LEED Platinum Award mentre il nuovo Stabilimento Railway di Tver, in Russia, ha ricevuto il Gold Award. Sono attualmente in corso di progettazione e realizzazione – applicando lo standard LEED – 7 nuovi insediamenti SKF in Cina e in India. 34 Environmental Care I cambiamenti climatici Le emissioni dei cosiddetti “gas serra” (GHG, green house gases) – dovute soprattutto alla produzione di energia – possono essere responsabili di danni irreversibili all’equilibrio climatico del Pianeta; fra i gas classificati come GHG, quello di gran lunga più diffuso è l’anidride carbonica (CO2). Considerando che le attività SKF provocano quasi esclusivamente emissioni dirette e indirette di CO2 e che quelle degli altri GHG sono di un ordine di grandezza inferiore e comunque ad esse correlate, il Gruppo ha deciso di includere nei propri rendiconti solo la CO2. Il reporting delle emissioni di CO2 SKF ha deciso di monitorare e contabilizzare le emissioni di CO2 adottando il protocollo GHG, universalmente riconosciuto come il sistema più completo e documentato per la rendicontazione delle emissioni di gas a effetto serra. Il protocollo GHG suddivide le emissioni di CO2 in tre categorie: • categoria 1: le emissioni dirette, provocate dalla combustione in loco di metano e altri combustibili fossili. Il calcolo si effettua moltiplicando il consumo di combustibile per il relativo fattore di emissione che, nel caso del metano, è di 2 tonnellate ogni 1.000 metri cubi; • categoria 2: le emissioni indirette provocate dalla produzione dell’energia elettrica e termica acquistata. Il fattore di emissione dell’energia elettrica deriva dalla fonte di provenienza. In base al protocollo adottato, i fattori di emissione associati a ogni fonte di approvvigionamento sono quelli riportati nella tabella di pag. 39 e variano da poco più di zero per le fonti rinnovabili a 820 g/kWh per l’energia prodotta col carbone; è quindi necessario che ogni Sito di consumo identifichi il fattore di CO2 della propria energia elettrica in base alle fonti dichiarate dal fornitore o ai valori medi del mercato di riferimento. Per quanto riguarda la fornitura di energia termica da terzi, l’unico caso italiano è quello di Airasca, che riceve acqua surriscaldata dall’adiacente impianto a biomasse. A questa energia è attribuito un fattore di emissione nullo, data la fonte di natura rinnovabile; • categoria 3: le emissioni indirette provocate da attività collaterali come trasporti, logistica e terziarizzazione di processi e servizi. Dal 2006 il Gruppo SKF ha introdotto fra i propri obiettivi ambientali la riduzione delle emissioni di CO2 delle prime due categorie nella misura del 5% all’anno, in valore assoluto. Protocollo di monitoraggio delle emissioni di gas serra CO2 SF6 Categoria 2 (emissioni indirette) CH4 N20 Categoria 1 (emissioni dirette) HFCS PFCS Categoria 3 (emissioni indirette) Viaggi di lavoro Fornitori di energia e calore Fornitori di componenti, materiali e logistica Siti SKF Environmental Care 35 Energy intensity e carbon intensity 36 Environmental Care kWh / € 103 1000 900 866 997 867 700 849 800 979 Per ridurre le emissioni dirette e indirette di CO2, la strategia SKF si muove in due direzioni: • aumentare l’efficienza energetica delle proprie attività, riducendo i consumi, agendo sulla cosiddetta energy intensity. L’energy intensity si misura come rapporto fra l’energia complessivamente consumata in tutte le sue forme presso gli insediamenti SKF e un parametro che quantifica i volumi produttivi nello stesso periodo (nel nostro caso il “valore aggiunto”); • utilizzare energia elettrica con minor fattore di CO2, agendo sulla cosiddetta carbon intensity. La carbon intensity è la quantità di CO2 emessa durante il processo di generazione dell’energia destinata ai consumi SKF. La riduzione della carbon intensity è perseguita a livello di Gruppo sia stipulando contratti di acquisto di energia rinnovabile sia promuovendo investimenti diretti o indiretti nella produzione di tale energia. SKF ritiene che anche richiedere al mercato energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sia uno strumento per incentivarne indirettamente la produzione. La riduzione delle emissioni di CO2 non produce solo effetti positivi sull’ambiente ma anche sui costi e sui rischi finanziari correlati, data l’estrema volatilità dei mercati a cui si è assistito negli ultimi anni. Di seguito è raffigurato l’andamento dell’energy intensity dal 2006 al 2010 per gli Stabilimenti SKF italiani. Energy Intensity Index SKF Italia 2006 2007 2008 2009 2010 600 500 L’energy management in SKF La gestione dei consumi e delle iniziative di miglioramento in campo energetico è svolta da funzioni integrate nella struttura organizzativa SKF a diversi livelli: • di Gruppo, nell’ambito della Group Sustainability; • di Divisione, dove operano i rispettivi Sustainability Manager; • di Country, dove nel caso italiano è nominato un Energy Manager; • di Sito, dove è nominato un Site Energy Coordinator. Queste figure lavorano in stretta collaborazione tra loro, con continui interscambi di informazioni ed esperienze. A loro supporto è stato istituito nel 2010 nell’ambito della Service Division un centro denominato ECC (Energy Competence Center), che raggruppa alcuni esperti in campo energetico ed ha come missione la consulenza sia all’interno delle unità produttive SKF che verso i clienti. È inoltre disponibile una sezione di Spider, l’intranet di Gruppo, interamente dedicata alla formazione in campo energetico, con strumenti di supporto, database e informazioni utili. Di fondamentale importanza, ai fini della raccolta dei dati e del monitoraggio delle prestazioni, sono infine due supporti informatici: • SKF Energy, un database comune che tutti i Siti SKF utilizzano per registrare le previsioni di consumo dei mesi seguenti e gli effetti di miglioramento prodotti dalle attività poste in atto; questo database costituisce anche uno strumento indispensabile per la condivisione delle best practice e la promozione delle loro repliche in tutti gli ambiti SKF. Le informazioni contenute in SKF Energy costituiscono anche un supporto oggettivo al processo decisionale dell’approvazione degli investimenti e alla definizione delle loro priorità; • Compass, il portale di Gruppo per la gestione di tutti gli aspetti di ambiente, salute e sicurezza, che comprende una sezione dedicata alla raccolta dei dati sui consumi e i costi energetici e sulle emissioni di CO2. Background energy Il sistema di monitoraggio dei consumi energetici applicato in SKF consente di suddividerli fra gli impieghi destinati al processo e quelli destinati alla climatizzazione degli ambienti. In prima istanza si è rivolta l’attenzione all’energia elettrica utilizzata nei processi produttivi, creando una base di dati riportanti il rapporto, mese per mese, fra consumo di energia e volume produttivo (espresso come valore aggiunto). L’interpolazione di questi dati dimostra che vi è una certa proporzionalità fra consumo di energia elettrica e volume produttivo, però evidenzia anche il fatto che esiste un consumo di base, dovuto al mantenimento in funzione dei vari servizi e impianti ausiliari, anche quando lo Stabilimento non produce; questa è definita background energy e rappresenta un consumo improduttivo. La background energy nella realtà degli Stabilimenti italiani vale circa il 10% del consumo totale. Background Energy Consumo energia elettrica BE 0 Valore aggiunto BE = Energia elettrica consumata a Stabilimento non in produzione (valore aggiunto = 0) Gli obiettivi Come sopra ricordato, fin dal 2006 il Gruppo SKF ha fissato un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 (categoria 1 + categoria 2) del 5% anno su anno, a prescindere dagli eventuali incrementi produttivi; questo obiettivo è sempre stato riconosciuto come uno dei più ambiziosi stabiliti da una società industriale, sia per l’entità in sé sia per il fatto che non è riferito ai volumi produttivi. Ciò ovviamente fino al 2008, quando il trend produttivo in continua crescita rendeva problematico mantenere questo impegno, che comunque a livello italiano è sempre stato onorato agendo sia sull’efficienza energetica che sulle fonti di approvvigionamento dell’energia elettrica. La caduta dei volumi produttivi dell’ultima parte del 2008 e di quasi tutto il 2009, mentre da un lato ha reso involontariamente agevole raggiungere e superare il traguardo di riduzione delle emissioni di CO2, dall’altro ha determinato un risultato di fatto non migliorabile l’anno successivo, in presenza dell’auspicata ripresa produttiva. Per tener conto di questo fenomeno, l’obiettivo per il 2010 era stato riformulato “una tantum” definendo una riduzione del 5% rispetto al 2008 anziché rispetto all’anno precedente, non considerabile come significativo. Environmental Care 37 Per il 2010 si era poi introdotto per la prima volta un obiettivo di efficienza energetica, fissato nella riduzione del 10% della background energy (rif. paragrafo precedente). Gli obiettivi 2011 sono: • riduzione del 5% delle emissioni di CO2 rispetto al 2010; • riduzione del 10% della background energy rispetto al riferimento del biennio precedente. I risultati A livello di Gruppo, le emissioni di CO2 contabilizzate nel 2010 sono state di 508.300 tonnellate, un valore quasi pari a quello del 2008, quindi non in linea con l’obiettivo prefissato (rimodulato, come sopra spiegato, con riferimento al 2008). Le ragioni di tale risultato sono da ricercarsi non solo nel consistente aumento dei volumi produttivi, ma anche nella collocazione geografica delle nuove o incrementate capacità produttive, situate prevalentemente in Cina e India. Qui è meno sviluppata la possibilità di acquisto di energia elettrica con basso fattore di emissione di CO2, essendo ancora preponderante la fonte fossile, carbone compreso. Per mantener fede agli impegni assunti, SKF ha deciso di compensare le emissioni in eccesso rispetto al target acquistando l’equivalente di 40.000 tonnellate di CO2 in certificati VER (Voluntary Emission Reduction), emessi sul mercato indiano a favore di due acciaierie in correlazione con progetti di riduzione delle loro emissioni. Questa scelta, fra le varie possibili su altri mercati, è stata ritenuta la più efficace a compensare l’impatto delle emissioni SKF, essendo legata a interventi concreti e verificabili. Tale operazione, verificata e certificata dai competenti organi internazionali, ha consentito di ridurre a 468.300 tonnellate le emissioni di CO2 relative al 2010 considerate della reportistica di Gruppo e di dimostrare il conseguimento del traguardo di riduzione del 5%. A livello italiano, le emissioni di CO2 del 2010 sono state di 34.289 tonnellate, contro le 30.819 del 2009 e le 36.938 del 2008. I risultati sono stati quindi sostanzialmente in linea con gli obiettivi di Gruppo. Maggiori dettagli sono riportati nella tabella sottostante. Consumi ed emissioni Gruppo SKF e SKF Italia – 2010 38 Environmental Care GRUPPO SKF SKF ITALIA Consumo Emissioni (tons CO2) Consumo (% Gruppo) Emissioni (% Gruppo) (tons CO2) Energia elettrica 1.246 GWh Metano 32.876.000 Nm3 Energia termica 228 GWh acquistata Altre fonti Totale 390.527 65.729 42.075 234 GWh (18,8%) 9.652.000 Nm3 (29,4%) 21 GWh (9,2%) 14.985 (3,8%) 19.304 (29,4%) 0 9.972 508.303 – 34.289 (6,7%) I punti di forza della situazione italiana sono costituiti da: • un fattore di emissione di CO2 dell’energia elettrica acquistata mediamente molto basso (64 g/kWh, contro una media di Gruppo di 313 g/kWh), grazie a clausole contrattuali che privilegiano fonti rinnovabili o comunque ad alto rendimento di cogenerazione; • una consistente fornitura di energia termica per il riscaldamento di Airasca proveniente da fonte rinnovabile (cippato di legno), che ha fattore nullo. Fattore medio di emissione dell’energia elettrica utilizzata dai Siti SKF italiani 2004 CO2 (t) / E.E. (GWh) 2005 2006 2007 2008 2009 2010 86,9785,70 79,6081,0969,10 67,00 64,00 Fattori di conversione fra energia e anidride carbonica adottati da SKF 2 t/1.000 Nm3 0,061 t/GWh – eolica 0,068 t/GWh – idroelettrica 0,072 t/GWh – nucleare 220 t/GWh – cogenerazione a metano 350 t/GWh – ciclo combinato a metano 820 t/GWh – termoelettrico a carbone Consumo di metano Siti SKF italiani Consumo di energia elettrica Siti SKF italiani MWh / V.A. (€x103) 250.000 0,70 0,60 200.000 0,50 0,40 251.960 202.106 234.047 50.000 280.240 100.000 270.778 150.000 2006 2007 2008 2009 2010 0,05 16.000 14.000 0,04 12.000 10.000 0,03 8.000 0,30 6.000 0,20 4.000 0,10 2.000 0,00 0 0,02 2006 2007 2008 2009 9.652 0,80 8.648 0,90 9.749 300.000 1.000 Nm3 / V.A. (€x103) 1.000 Nm3 10.524 MWh 11.296 Metano Energia elettrica 2010 0,01 0,00 Environmental Care 39 L’applicazione della Direttiva Emission Trading In attuazione del Protocollo di Kyoto del 1997, nel 2005 sono entrate in vigore anche in Italia le norme applicative della direttiva europea 2003/87/EC (Emission Trading), che hanno attribuito alle attività industriali rientranti in determinate categorie (industria energetica, dell’acciaio, del cemento, del vetro e della carta) e con potenzialità superiori a limiti prefissati, delle quote massime di CO2 da emettere in atmosfera, stabilendo altresì i principi per lo scambio di tali diritti fra le aziende a credito e quelle a debito. A differenza dei monitoraggi e degli obiettivi presenti nell’ambito del Gruppo SKF e di cui si è sopra trattato, ai fini di questa direttiva devono essere prese in considerazione solo le emissioni provocate dalla combustione diretta di metano. Fra i Siti SKF italiani, solo quello di Airasca è attualmente interessato dall’applicazione della direttiva Emission Trading, avendo una centrale termica rientrante nella categoria degli “impianti di combustione con potenzialità superiore a 20 MW”. Emissioni di CO2 dei Siti SKF italiani tonnellate 60.000 0 40 Environmental Care 13.523 14.984 19.304 2007 17.296 10.000 17.454 2006 20.000 19.498 22.706 21.048 30.000 21.558 40.000 22.592 50.000 2008 2009 2010 CO2 indirette CO2 dirette Il Piano nazionale di assegnazione ha attribuito ad Airasca per il quinquennio 2008-2012 quote di emissione di CO2 per 9.885 tonnellate/anno, che consentirebbero di consumare quasi cinque milioni di metri cubi di metano senza incorrere in penalizzazioni; in realtà questi diritti di emissione sono utilizzati solo in parte perché il fabbisogno termico è coperto in parte dall’acqua surriscaldata ricevuta dall’impianto a biomasse, consentendo di limitare il consumo di metano e le relative emissioni. Le quote non utilizzate, certificate ogni anno da un ente terzo riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, possono essere cedute nell’ambito dell’apposito mercato. Le altre emissioni indirette di CO2 Nei paragrafi precedenti ci siamo occupati esclusivamente delle prime due categorie di emissioni (dirette e indirette legate ai consumi energetici), ma il Gruppo si è già attivato per monitorare e ridurre anche quelle indirette di terza categoria. A tal fine si sono effettuati studi sugli impatti: •dei viaggi di lavoro, promuovendo azioni sia per ridurne l’esigenza (maggior ricorso a videoconferenze e a meeting via web) che per ridurne le emissioni correlate, come l’utilizzo di veicoli a minor impatto ambientale. Uno studio effettuato dal Gruppo ha calcolato che nel 2010 i viaggi aerei effettuati da dipendenti SKF in Europa e Stati Uniti hanno provocato l’emissione di 18.680 tonnellate di CO2, con un aumento del 47% rispetto all’anno precedente; •della logistica, iniziando il monitoraggio non solo delle emissioni di CO2 ma anche quelle degli altri inquinanti prodotti dai sistemi di trasporto. La stima relativa al 2010 è di 48.200 tonnellate di CO2, per trasportare oltre 400.000 tonnellate di prodotti, con un miglioramento percentuale del 15% rispetto all’anno precedente. Le azioni di miglioramento più significative in questo campo riguardano l’aumento del fattore di saturazione dei mezzi (passato dal 72% al 77%), l’utilizzo del trasporto ferroviario ove possibile e l’utilizzo di trasportatori con parco automezzi a minor impatto ambientale; •della terziarizzazione di attività produttive. Si è iniziato a sviluppare strumenti per la raccolta dei dati relativi alle emissioni di CO2 dei fornitori di prodotti e servizi a SKF, concentrando l’attenzione sui fornitori più “energivori” e monitorandone le prestazioni. A livello italiano non sono ancora stati avviati monitoraggi di questo tipo. La riduzione degli impatti ambientali nei Siti italiani In tutti gli Stabilimenti italiani si sta lavorando alla riduzione della background energy installando corpi illuminanti ad alta efficienza (in qualche caso a LED e/o L’Ing. Mischiatti di Varese riceve l’Energy Efficiency Award di ABB. con regolazione fotosensibile), nuove pompe, motori a efficienza 1 ed azionamenti con inverter sugli impianti centralizzati dei fluidi refrigeranti e idraulici. Oltre a questi interventi, ormai di routine come quelli sugli sprechi e sulla pressione dell’aria compressa, a volte si ottimizzano soluzioni impiantistiche per adeguarle ai tempi; è il caso, ad esempio, di Airasca HBU, dove sono stati disattivati uno dei tre impianti di filtrazione dell’emulsione di rettifica e uno dei due impianti di filtrazione del fluido di lavaggio, a parità di utenze servite. Il risparmio energetico è di circa 1,1 GWh all’anno. A Varese, dove prosegue il piano di miglioramento dell’efficienza energetica delle presse di stampaggio, l’installazione di una serie di inverter sull’azionamento dei ventilatori di estrazione fumi e sulle pompe dei circuiti idraulici è valsa l’assegnazione dell’Energy Efficiency Award, assegnato da ABB ai clienti più attivi nella promozione dell’efficienza energetica. A Villanova d’Asti si è riusciti a far confluire in un unico intervento diversi aspetti della sostenibilità. Con un accordo con la proprietà dell’immobile, si è ottenuta la rimozione dei residui 4.600 m2 di eternit presenti sulle coperture e la loro sostituzione con pannelli coibentati con dieci centimetri di lana di roccia. RFT ha ottenuto l’eliminazione del rischio amianto ed il risparmio energetico dovuto alle proprietà isolanti della nuova copertura, senza dover effettuare alcun investimento. A sua volta, la proprietà ha potuto installare 1.500 m2 di pannelli fotovoltaici, con una potenza di 184 kWp, che immettono in rete l’energia prodotta. Ancora da Villanova d’Asti proviene un altro esempio di come si possano cogliere due vantaggi con lo stesso intervento; dovendo sostituire l’impianto di climatizzazione del locale CED, ormai obsoleto e ancora funzionante con gas R22 (classificato fra le sostanze lesive per l’ozono), si è optato per un sistema che sfrutta l’effetto “free cooling”. Tramite sonde e gestione computerizzata, il compressore frigorifero viene Environmental Care 41 disattivato quando le condizioni termo-igrometriche dell’aria esterna immessa nel locale sono tali da garantire la temperatura e l’umidità richieste senza ulteriore apporto di energia. Il risparmio energetico misurato nel primo anno di funzionamento è stato di 7.000 kWh. Il principio del “free cooling” è in corso di applicazione anche sulle cabine di termoventilazione dello Stabilimento Avio-SuPB di Villar Perosa, tramite l’automazione della gestione della ripresa di aria esterna in base alle condizioni di temperatura e umidità. Nello stesso Stabilimento sono degni di nota altri due interventi: l’installazione di un sistema di “dry cooling” sull’impianto centralizzato di produzione di acqua refrigerata, che riduce l’intervento dei gruppi frigoriferi quando la temperatura esterna è inferiore a 9 °C, e la sostituzione dei generatori di calore della centrale termica. I vantaggi ottenibili con le nuove caldaie, che producono acqua calda anziché surriscaldata come in precedenza, sono dell’ordine del 40% sia come consumo di metano che come emissioni al camino. A Cassino, dove sono in funzione numerose torri evaporative sui circuiti di raffreddamento in circuito chiuso, è stato installato un sistema automatico di controllo e gestione dei parametri chimico-fisici dell’acqua di torre; ogni quindici minuti vengono rilevati e registrati pH, durezza, alcalinità, conducibilità, temperatura, concentrazione di additivi anti-alghe e anti-incrostanti; in funzione di questi parametri sono effettuati gli spurghi e i rabbocchi di acqua addolcita e di additivi chimici. Le nuove caldaie di Villar Perosa Avio-SuPB. L’impianto fotovoltaico sui tetti di Villanova d’Asti. 42 Environmental Care L’unità di dry cooling di Villar Perosa Avio-SuPB. Questo sistema consente di evitare problemi di funzionamento e di manutenzione delle utenze e di risparmiare prodotti chimici e consumi idrici; questi ultimi sono scesi del 12% nell’ultimo anno. Alla Somecat di Pianezza, oltre a sostituire progressivamente i motori elettrici con tipologie a efficienza 1, si è migliorata l’efficienza dell’impianto di raffreddamento dei fluidi lubrorefrigeranti sostituendo tre vecchi gruppi frigoriferi con una sola unità multistadio a regolazione continua. Da segnalare nello stesso Sito la schermatura delle vetrate del reparto torneria con frangisole che riducono l’irraggiamento solare; nello stesso reparto si è migliorato il microclima con un sistema di distribuzione di aria refrigerata tramite canale microforato. Ancora in Somecat, si sono attuati miglioramenti nella raccolta differenziata dei rifiuti in officina, nella prevenzione incendi delle macchine utensili che impiegano olio intero e nell’efficienza e sicurezza dell’impianto di aspirazione delle polveri dalla lavorazione gabbie (ora in esecuzione anti-esplosione ATEX). Il filtro di abbattimento delle polveri in Somecat. Il nuovo gruppo frigorifero di Somecat. Gli schermi solari della parete Est di Somecat. Environmental Care 43 La riduzione dei rifiuti avviati a discarica Purtroppo non ha ancora preso avvio, per ragioni normative e burocratiche, il riciclo dei fanghi di rettifica, che dovrà raggiungere la percentuale di almeno l’80% entro il 2012 per rispettare un obiettivo strategico di Gruppo. Si lavora per individuare una soluzione adeguata entro il 2011. Il consumo di solventi Il Gruppo ha fissato un obiettivo di riduzione del 50% dell’uso di solventi classificati come composti organici volatili dalla Direttiva Europea 1999/13/EC, nel quinquennio 2007-2012, in valore assoluto. A livello italiano, tali sostanze sono impiegate soprattutto da RFT per l’adesivazione degli inserti metallici degli schermi e da Villar Perosa Avio-SuPB e Somecat per il lavaggio di anelli con particolari specifiche di qualità. La somma dei consumi di RFT è passata dai 31.350 kg del 2008 ai 24.530 kg del 2009 ai 37.064 kg del 2010, di Villar Perosa Avio-SuPB da 14.960 kg a 13.450 kg e 14.220 kg e di Somecat dai 6.600 kg del 2008 ai 5.900 kg del 2009 agli 8.260 del 2010. I risultati non sono allineati con l’obiettivo, sia pure in presenza di aumento dei volumi produttivi. Per ridurre comunque al minimo l’impatto sull’ambiente e garantire il rispetto dei limiti di legge, nel 2010 lo Stabilimento di Villanova d’Asti ha installato un post-combustore sull’impianto di estrazione dei vapori dai buratti del reparto adesivazione, in sostituzione del precedente sistema a carboni attivi. A fronte di un ridotto consumo di metano, si ottiene un’efficienza di abbattimento assoluta. Il post-combustore sull’aspirazione dei solventi di Villanova d’Asti. 44 Environmental Care Il riciclo dei pallet-box: il Servizio@Pallet Da decenni SKF utilizza per la spedizione dei propri prodotti i pallet-box di legno, i cui punti di forza sono la resistenza agli agenti esterni e alla movimentazione, la facile adattabilità alle esigenze di imballo e di trasporto e la riutilizzabilità. In conformità alle norme internazionali, il legno utilizzato proviene da filiere controllate ed è sottoposto ad un ciclo termico per prevenire il rischio di diffusione di organismi nocivi. In SKF il pallet viene reintrodotto nel processo logistico fino a 7 volte. Per aumentare il numero di pallet restituiti dai clienti, si è puntato su due azioni: • un’informazione più chiara sull’obbligo di restituzione degli imballi; • la mappatura di un processo di restituzione più snello. Al fine di snellire il processo logistico, la SKF ha ideato un nuovo sistema che mantiene una corretta “contabilità pallet” in collaborazione con i propri clienti, che utilizzano un sito internet (@Pallet) accessibile da skf.it, attivo dal 2008 con ottimi risultati. Fanghi di rettifica prodotti dai Siti SKF italiani Trucioli metallici prodotti dai Siti SKF italiani tonnellate tonnellate tonnellate / V.A. (€x10 3 ) 5.000 0,05 tonnellate / V.A. (€x10 3 ) 0,10 30.000 28.000 0,04 4.000 24.000 21.000 0,03 3.000 18.000 0,05 14.449 6.000 13.014 9.000 0,01 19.949 12.000 24.502 0,02 23.810 2.806 2.116 3.012 1.000 3.397 2.000 3.474 15.000 2006 2007 2008 2009 2010 3.000 0 2006 2007 2008 2009 2010 0,00 0 Consumo di olio dei Siti SKF italiani tonnellate 0,00 Consumo di solventi dei Siti SKF italiani tonnellate / V.A. (€x10 3 ) 3.000 tonnellate 0,05 0,04 2.000 0,03 tonnellate / V.A. (€x10 3 ) 0,30 80 70 60 0,20 50 2008 2009 2010 60 2007 44 2006 0,00 53 0 20 59 0,01 30 49 1.495 1.404 1.816 2.206 1.000 2.218 40 0,02 2006 2007 2008 2009 2010 0,10 10 0 0,00 Environmental Care 45 SKF per me – Servizi per i dipendenti Employee Care 48 Le risorse umane 48 Lo sviluppo delle risorse umane 48 Marketing e Selezione 48 Attività formative 50 Supporto all’innovazione e al miglioramento continuo 50 Working Climate Analysis 51 Risorse umane – dati 52 Servizi per i dipendenti – il Progetto SKF per me 53 Area “Famiglia” 54 Area “Tempo per te” 54 Area “Salute e benessere” 55 Area “Tempo libero” 56 Zero Incidenti 57 Visita delegazione ILO in Somecat Le risorse umane Lo sviluppo delle risorse umane Per mantenere fede alla propria Visione di “equipaggiare il mondo con la conoscenza SKF” e per consolidare la sua posizione di leader mondiale nel settore dei cuscinetti e dei prodotti e servizi correlati, il Gruppo SKF considera di basilare importanza potersi avvalere delle migliori competenze professionali e si impegna a reperirle, svilupparle e mantenerle nel tempo. I programmi formativi sono spesso orientati allo sviluppo delle capacità di comprensione delle esigenze dei clienti e della conoscenza degli strumenti e delle risorse disponibili all’interno del Gruppo, senza limiti geografici. Aspetto cruciale per un’azienda che punta allo sviluppo delle risorse interne è il processo di Talent management, che è gestito a livello globale dalle Divisioni e dalle Country e che ha come obiettivo quello di sviluppare il potenziale al fine di individuare la persona giusta per la posizione richiesta e con le necessarie competenze. Nel complesso, si può riassumere la politica SKF di gestione delle risorse umane come impegno ad offrire ai propri dipendenti opportunità e condizioni di lavoro motivanti e coerenti con le loro aspettative, valorizzando e sviluppando le professionalità individuali. La Direzione Risorse Umane provvede ad applicare alle realtà SKF italiane i principi della valorizzazione dei talenti e delle professionalità sui quali il Gruppo sta puntando l’attenzione per consolidare e potenziare il suo ruolo di market leader e di “fornitore di conoscenza” a livello mondiale. Marketing e Selezione Particolare attenzione è rivolta al processo di selezione delle nuove risorse, per il quale ci si avvale della collaborazione con diversi Istituti formativi. Inoltre, la dimensione multinazionale del Gruppo SKF richiede sempre maggiore attenzione al reperimento di risorse 48 Employee Care dinamiche e motivate a lavorare in un contesto internazionale. Le principali attività a sostegno di tale politica sono: • Partnership con il network Unitech: l’obiettivo è selezionare i migliori talenti in ambito ingegneristico, offrendo loro opportunità di stage e di inserimento presso le diverse sedi SKF in Italia e all’estero. • Collaborazione con la Fondazione CRT “Master dei Talenti”: l’obiettivo è offrire l’opportunità di stage internazionali finanziati da borse di studio erogate dalla Fondazione CRT. • Partecipazione a Career Day/Fiere del Lavoro: giornate organizzate con gli studenti, laureandi e neo-laureati dei i principali Politecnici italiani (Torino, Bari, ecc.) con l’obiettivo di diffondere la conoscenza del brand aziendale e promuovere opportunità di stage/inserimento. Attività formative SKF è strutturata e organizzata allo scopo di poter adeguatamente sfruttare le numerose opportunità di formazione finanziata disponibili per la Grande Impresa, tra le quali possiamo citare i Progetti “Fondimpresa” e “Fondirigenti”, che prevedono l’utilizzo di risorse economiche accantonate dalle aziende ed appositamente destinate alla formazione. In questo ambito, il 2010 ha visto la realizzazione di numerosi progetti formativi, consentendo il finanziamento delle attività formative organizzate centralmente dalla funzione Risorse Umane di Country (Seminar per neoassunti, Corsi SKF Management Way per Responsabili di nuova nomina, Workshop sulla Valorizzazione del Talento, Master Bocconi per alti potenziali). Ulteriori progetti, gestiti centralmente o localmente, sono stati successivamente lanciati per rispondere alle esigenze formative delle differenti Unità organizzative, con particolare attenzione alle tematiche EHS e sicurezza sul lavoro. Sintesi delle principali attività formative svolte nel 2010 Seminar neoassunti A completamento del percorso di ingresso, a circa un anno dall’inserimento, la persona partecipa ad un seminario residenziale della durata di una settimana organizzato dalla Direzione Risorse Umane, che ha l’obiettivo introdurre i giovani neoassunti al mondo ed alla cultura SKF attraverso un percorso che li guidi all’approfondimento della conoscenza dei valori, della mission e degli strategic drivers e alla loro traduzione in comportamenti organizzativi ed in prassi manageriali coerenti. SKF Management Way I corsi “SKF Management Way” sono specificamente dedicati ai nuovi Manager e sono focalizzati a sviluppare competenze adeguate ad una corretta gestione delle risorse umane in ambiti quali la leadership, la comunicazione efficace, la gestione delle persone. ISO 14001 e OHSAS 18001 In tema di Environment, Health and Safety, oltre a corsi specifici, tutti i dipendenti ricevono informazioni e formazione circa le norme di comportamento ambientali e di sicurezza e sono coinvolti nella prevenzione degli incidenti, nell’ambito sia dell’iniziativa Zero Incidenti che del progetto di certificazione EHS. Workshop sul talento Per quanto riguarda lo sviluppo dei giovani potenziali, a partire dal 2005 sono attivi i workshop sulla Valorizzazione del Talento che, attraverso attività individuali e di gruppo forniscono ai partecipanti indicazioni e supporto utili per valorizzare e utilizzare al meglio le proprie risorse e competenze. Doing Profitable Business Il corso si propone di fornire la conoscenze di base relative alla gestione economico finanziaria dell’azienda, unitamente alla comprensione dei principali indicatori utilizzati in SKF. Executive Development Program Nel 2008 è stato lanciato il programma formativo “Executive Development Program”, organizzato in partnership con SDA Bocconi, indirizzato ad alti potenziali destinati a ricoprire ruoli di elevata responsabilità ed avente l’obiettivo di ottimizzare la capacità di produrre risultati attraverso l’ampliamento della visione sistemica e l’incremento della conoscenza del contesto economico/organizzativo e degli strumenti di gestione manageriale. A seguito del riconoscimento della validità ed efficacia di tale azione formativa, il 2010 ha visto la conclusione della seconda edizione del programma e la pianificazione della terza a partire da Gennaio 2011. SKF College Utilizzazione di un’ampia gamma di soluzioni formative volte a dare risposte efficaci nelle principali aree tecniche e manageriali attraverso i corsi organizzati dai centri di formazione dell’SKF College. Employee Care 49 Supporto all’innovazione e al miglioramento continuo SKF si è dotata, nel tempo, di una serie di strumenti gestionali atti a promuovere ed incentivare una cultura ed un comportamento organizzativo orientati al raggiungimento degli obiettivi aziendali e al miglioramento continuo. A quest’ultimo riguardo, assume particolare rilevanza il “Sistema Innovazioni” che contribuisce alla promozione del concetto di Knowledge Engineering Company. Lo scopo di tale sistema è riconoscere e premiare idee innovative relative a prodotti, applicazioni, processi e servizi proposti da dipendenti dell’azienda. 50 Employee Care Working Climate Analysis La WCA è uno strumento per raccogliere l’opinione dei dipendenti sulle condizioni organizzative, umane e di contesto, che influiscono, positivamente o negativamente, sul raggiungimento degli obiettivi personali e aziendali. La finalità è quella di fornire un concreto supporto ai responsabili e ai singoli dipendenti nell’identificare e implementare attività di miglioramento e sviluppo del clima aziendale. A partire dal 2007, il processo di WCA è condotto annualmente in maniera coordinata e con le stesse tempistiche in tutti i Paesi e le Unità del Gruppo SKF. I risultati della survey condotta nel primo semestre 2011 hanno evidenziato un sostanziale miglioramento nei confronti dei risultati emersi nel 2010. Risorse umane – dati I dati riepilogativi delle persone che lavorano nelle aziende italiane del Gruppo SKF sono riportati nelle tabelle seguenti. I dati fotografano la situazione al 31 Dicembre 2010 e non comprendono OMVP. Numero dipendenti numero dipendenti a tempo determinato (a termine, apprendistato, inserimento) numero dipendenti a tempo indeterminato numero lavoratori part-time SKF Industrie Età media di: Dirigenti Funzionari Impiegati Operai Anzianità aziendale: media di anni lavorati in SKF Somecat SKF BSS SKF Lubr. Systems Economos GLO – 6 – – 86 25 4 2.723 677 174 46 11 30 43 98 10 6 4 1 5 1 2 1 – – 3 2 – 138 24 2 – – – – Economos GLO numero lavoratori a progetto/parasubordinati numero lavoratori temporanei (interinali) RFT SKF Industrie RFT Somecat SKF BSS SKF Lubr. Systems 49 44 41 40 50 47 45 41 55 53 50 45 44 30 40 34 50 52 48 45 SKF Industrie RFT Somecat SKF BSS SKF Lubr. Systems Economos GLO 16 13 18 12 6 21 48 45 42 41 14 Numero uomini/donne diviso tra: Uomini Donne Dirigenti Funzionari Impiegati Operai 124 130 606 2.090 8 29 315 523 Employee Care 51 Servizi per i dipendenti – il Progetto SKF per me Le persone sono il vero valore aggiunto di un’azienda. L’azienda è fatta sì di impianti, di macchine utensili, di tecnologie, ma soprattutto è costituita da persone; è quindi importante mettere la persona al centro di un contesto stimolante e motivante. Il progetto SKF per me, lanciato da SKF Italia a partire dal 2007, si è posto sin dal suo inizio, attraverso l’erogazione di alcuni servizi, l’obiettivo di offrire alle persone che lavorano in SKF un aiuto concreto per favorire l’equilibrio tra vita e lavoro. I servizi proposti rientrano in quattro aree fondamentali: • Salute e Benessere: per il supporto al mantenimento di una buona condizione di salute psico-fisica; • Famiglia: per i servizi di supporto alle famiglie dei dipendenti; • Tempo per te: per il disbrigo di incombenze quotidiane; • Tempo libero: iniziative di aggregazione (sport, turismo, cultura). 52 Employee Care A partire dall’anno 2011 sono stati lanciati alcuni nuovi importanti servizi di welfare aziendale. Nell’area Tempo per te è stato lanciato il Desk informativo, presidiato da un addetto, che offre assistenza ai dipendenti nell’espletamento delle pratiche amministrative e nell’accesso a tutti i servizi di SKF per me. Un’altra importante novità è rappresentata dall’Help desk anziani (area Famiglia), che offre assistenza su alcune tra le più comuni problematiche legate alla gestione dei famigliari anziani. Il servizio, infatti, supporta gli utenti nella ricerca di strutture sanitarie e residenziali (centri diurni, ospedali, cliniche) e di personale in grado di offrire assistenza domiciliare, offre un aiuto concreto nel disbrigo delle pratiche amministrative e nella fornitura di materiale ausiliario (carrozzine, letti, ecc.), svolgendo anche un servizio informativo sulle convenzioni e agevolazioni riservate agli anziani garantite dal Servizio Sanitario Nazionale e vigenti nel Comune di appartenenza. L’ultima novità di rilievo dell’edizione 2011 di SKF per me è l’attivazione della piattaforma IEP (area Tempo libero), un sistema con cui i dipendenti di 10 grandi aziende, da oggi, possono acquistare, a condizioni speciali, i prodotti/servizi realizzati dalle altre aziende che appartengono al network. Famiglia • Aiuto allo studio (borse di studio, prestito per acquisto libri) • Natale bimbi • Colonie estive • Aiuto figli disabili • Maternità e flessibilità • Help desk anziani (Novità 2011) Tempo per te • Desk informativo (Novità 2011) Area “Famiglia” Salute e Benessere • Visite dietologiche • Certificati idoneità sportiva • Visite ortopediche e dermo-oncologiche Tempo Libero • Agevolazioni d’acquisto • Attività gruppo sportivo SKF • Piattaforma IEP (Novità 2011) Colonie estive per i figli dei dipendenti Al fine di offrire maggiori possibilità di conciliazione tra la vita lavorativa e privata, a partire da Ottobre 2010, sono stati lanciati i seguenti strumenti di supporto per le dipendenti madri: lavoro part-time, congedo non retribuito per esigenze familiari, telelavoro “occasionale”, estensione flessibilità orario entrata/uscita. I figli dei dipendenti possono fruire delle colonie estive organizzate dall’azienda in collaborazione con FIAT SEPIN. La scelta è tra la colonia di Marina di Massa in Toscana, quella di Cascia in Umbria e Sansicario in Piemonte per i bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni; anche per i ragazzi dai 13 ai 16 anni c’è la possibilità di andare ai soggiorni estivi: Ischia, Misano Adriatico e Sansicario sono le destinazioni possibili. Prestito aziendale per l’acquisto di libri scolastici e borse di studio Regalo di Natale per i figli dei dipendenti e Natale bimbi Maternità e flessibilità Un aiuto allo studio per i figli dei dipendenti, grazie alla possibilità di accedere a borse di studio di merito e alla possibilità di usufruire di un prestito aziendale per l’acquisto dei libri scolastici. Sostegno economico a dipendenti con figli affetti da gravi disabilità Un contributo mensile a favore dei dipendenti che hanno figli a carico con gravi disabilità (riconosciute in base alla Legge 104/92). Un regalo a scelta tra quelli del Catalogo natalizio per i figli dei dipendenti fino ai 12 anni di età. Organizzazione del Natale bimbi negli Stabilimenti: un’occasione per far vedere ai figli dove lavorano i genitori e per festeggiare tutti insieme, magari in compagnia di spettacoli e approfittando delle giostre installate per l’occorrenza. Il Servizio di assistenza sociale Supporto dell’assistente sociale per la gestione e soluzione di problemi sociali, di previdenza e sanitari dei dipendenti. Employee Care 53 Help desk anziani (Novità 2011) Tale servizio offre assistenza ai dipendenti su alcune problematiche legate alla gestione dei propri famigliari anziani, in particolare: • ricerca di strutture di supporto (residenze, centri diurni, ospedali, cliniche); • pratiche amministrative (invalidità, accompagnamento, ecc.); • fornitura di ausili (carrozzine, letti, ecc.) e agevolazioni per anziani (es. proposte del Comune, del SSN, ...); • ricerca di personale qualificato in grado di offrire prestazioni di assistenza domiciliare. Area “Tempo per te” Desk informativo (Novità 2011) Il Desk informativo è presidiato da un addetto, dove è possibile fruire dei seguenti servizi: disbrigo di pratiche amministrative presso gli uffici preposti (Comune, Inps, Inail, uffici postali, banche, etc...), promozione di biglietti per eventi a prezzi scontati, espletamento di alcune piccole commissioni (es acquisto medicinali, acquisto abbonamenti ferroviari ecc.) e raccolta di suggerimenti e feedback. Area “Salute e Benessere” Visite dietologiche e certificati di idoneità sportiva La possibilità di sottoporsi ad un ciclo di visite dietologiche e il rilascio dei certificati di idoneità sportiva da parte del personale medico che opera presso le Sale Mediche degli Stabilimenti italiani. Visite dermo-oncologiche e visite ortopediche A partire da Febbraio 2009 è possibile effettuare visite dermo-oncologiche (finalizzate a tenere sotto controllo i nei cutanei) e visite ortopediche presso la Sala Medica interna di numerosi Stabilimenti. Salute I dipendenti possono usufruire dei seguenti servizi sanitari, non previsti dalla legge e coordinati dal personale sanitario: • disponibilità dei medici aziendali per qualsiasi motivo di salute, anche non attinente al lavoro, con consigli e suggerimenti terapeutici; • effettuazione di check-up ogni tre anni per dirigenti e quadri; • supporto medico e farmacologico per riuscire, più facilmente, a smettere di fumare. Il FAAS Il FAAS (Fondo Aziendale Assistenza Straordinaria) è un fondo aziendale che, oltre ad intervenire quando si presentano casi particolari che necessitano di assistenza, provvede a prestazioni di assistenza sanitaria per dipendenti che a causa di carenze del servizio sanitario locale o per motivi che abbiano carattere di urgenza, necessitano di effettuare accertamenti diagnostici e terapie in forma privata. L’entità dell’intervento è commisurata alla spesa sostenuta ed alle condizioni di disagio del richiedente. 54 Employee Care Area “Tempo libero” La Piattaforma IEP (Novità 2011) SKF Italia è entrata a far parte della piattaforma di scambio IEP, che permette ai dipendenti di fruire delle convenzioni delle aziende che fanno parte di tale Network (Edison, Lavazza, Telecom Italia, Wind, Alitalia, De Agostini, Intesa-Sanpaolo, Mediaset, Zegna, Merckserono, Martini e Rossi). I Gruppi sportivi organizzano periodicamente gite in montagna e gite eno-gastronomiche e culturali, nonché alcuni soggiorni all’estero. Infine, l’affiliato SKF ha la possibilità di avere riduzioni o sconti per l’acquisto di libri, per gli ski-pass di alcune stazioni invernali e per l’ingresso in strutture sportive locali. Agevolazioni d’acquisto – SKF Card La SKF Card è una tessera nominativa che permette ai dipendenti SKF di usufruire di una serie di sconti e agevolazioni d’acquisto in diversi esercizi presenti su tutto il territorio nazionale: dallo sconto per l’acquisto di carburante, allo sconto per l’acquisto di elettrodomestici, fino ad arrivare alle agevolazioni per ostelli, agriturismi… Il Gruppo sportivo SKF Le attività che si svolgono nei Circoli SKF sono strettamente collegate a “SKF per me”. Buona parte degli Stabilimenti SKF in Italia ha un Gruppo sportivo che promuove le attività sportive e culturali e si rivolge a tre categorie di utenti: i dipendenti (e i loro famigliari), il Gruppo anziani RIV-SKF e l’associazione ex-allievi RIV-SKF. Nelle strutture dei Gruppi sportivi sono presenti campi da calcio, campi da tennis, campi da bocce, bacini per la pesca sportiva e circoli ricreativi per anziani. Nelle strutture sportive sono organizzati tornei e/o corsi (in particolare si segnalano i corsi di tennis e atletica organizzati in alcuni Siti). Le attrezzature sportive sono messe a disposizione anche dei soggetti esterni a SKF, a fronte del pagamento di una maggiore quota associativa. L’attività del Gruppo sportivo non si limita esclusivamente all’ambito sportivo; infatti, le diverse sedi propongono e organizzano numerose iniziative di carattere socioculturale: visite organizzate ai musei e ad altre manifestazioni, servizio di prenotazione a spettacoli ed abbonamenti a periodici. L’affiliato SKF al Gruppo sportivo può inoltre beneficiare di convenzioni particolari per assistere a rappresentazioni teatrali. Employee Care 55 Zero Incidenti L’iniziativa Zero Incidenti, lanciata nel 2000 in tutte le unità del Gruppo con oltre 50.000 ore annue lavorate, ha introdotto il principio che non esistano incidenti inevitabili e si debba quindi puntare unicamente alla prevenzione ed all’eliminazione delle malattie e degli infortuni legati all’attività lavorativa anziché definire traguardi di riduzione degli stessi. La strategia Zero Incidenti richiede che tutte le Unità riportino a cadenza trimestrale il numero di incidenti accaduti e il numero di ore lavorate e che i risultati siano monitorati a livello di Gruppo. Questa organizzazione consente ai responsabili di Gruppo e di Divisione di concentrare l’attenzione e il supporto sulle Unità che presentano maggiori difficoltà, così come promuovere lo scambio di informazioni e di esperienze all’interno del Gruppo. Complessivamente, sulle 210 Unità monitorate, È importante rilevare che gli infortuni considerati in queste statistiche sono tutti quelli che rientrano nella definizione – particolarmente restrittiva – di “incidente registrabile”, uniforme a livello di Gruppo, che di fatto comprende ogni infortunio che comporti un’assenza dal lavoro superiore a un giorno lasciando all’ambito del “pronto soccorso” solo le piccole medicazioni. Il monitoraggio trimestrale riporta anche l’indice di frequenza accident rate = R x 200.000 / H, dove R è il numero di infortuni e H è la quantità di ore lavorate; l’accident rate di Gruppo è sceso da 1,29 nel 2009 a 1,18 nel 2010, mentre a livello di SKF in Italia l’accident rate è passato da 1,53 a 1. 105 hanno raggiunto nel 2010 il traguardo di almeno dodici mesi consecutivi senza infortuni, ricevendo un certificato Zero Accidents; certificati Bronze, Silver, Gold e Platinum sono previsti per le Unità che non fanno registrare infortuni rispettivamente per uno, due, tre o più anni consecutivi. 56 Employee Care 2006 2007 2008 2009 32 42 2010 43 2009 45 379 2008 54 46 379 2006 2007 Incidenti SKF in Italia 503 533 536 Incidenti Gruppo SKF 2010 Nel corso del 2010 sono state premiate con lo ZA Award le seguenti Unità italiane: • l’Unità TBU di Villar Perosa ha raggiunto il traguardo di venti trimestri consecutivi a zero, ricevendo lo ZA Platinum Award dal Gruppo; • l’Unità Magazzino Prodotti di Airasca e l’Unità Avio di Villar Perosa hanno raggiunto dodici trimestri consecutivi a zero, ricevendo lo ZA Gold Award; • l’Unità produttiva di Poggio Rusco (GLO) ha avuto otto trimestri senza infortuni registrabili e quindi ha ricevuto lo ZA Silver Award; • l’Unità Service ha raggiunto quattro trimestri consecutivi a zero, ricevendo lo ZA Bronze Award. Visita delegazione ILO in Somecat Il 9 Dicembre 2010 una delegazione dell’ILO (International Labour Organization) ha fatto visita allo stabilimento Somecat di Pianezza. La delegazione era composta da alcuni rappresentanti dei Ministeri del Lavoro di alcuni Paesi in via di sviluppo, che hanno assistito alla presentazione dell’azienda e del suo sistema di gestione EHS. Un momento della visita della delegazione ILO in Somecat. Employee Care 57 Community Care 60 Aiuto ai meno fortunati 60 Oasi WWF di Villar Perosa 61 Collaborazione con Istituti scolastici 62 Formula Student 62Sport 63 Attività culturali 65 Ricerca Scientifica 65 Volontariato Corporate Social Responsibility Politica sociale del Gruppo SKF Per il Gruppo SKF gestire con profitto e far crescere il business significa necessariamente adottare una politica di responsabilità sociale. I manager SKF sono spinti ad individuare attività ed iniziative che permettano all’azienda e ai suoi dipendenti di influire in modo positivo e duraturo sulla società e sulle comunità in cui operano. Il contributo positivo può derivare dal coinvolgimento in progetti e iniziative che promuovano lo sviluppo delle persone meno fortunate, l’istruzione e la formazione tecnica, sostengano le attività sportive e le iniziative locali a favore della salute e incoraggino il volontariato. Aiuto ai meno fortunati Oasi WWF di Villar Perosa SKF supporta ASPHI, associazione che ha lo scopo di promuovere e sviluppare progetti per ridurre l’handicap attraverso l’utilizzo dell’informatica; inoltre a livello locale vengono supportate altre associazioni che aiutano le persone meno fortunate. L’Oasi Naturalistica Torrente Chisone nasce nell’anno 2007. Il progetto nasce dalla collaborazione di tre soggetti: il Comune di Villar Perosa, il WWF Sezione Pinerolese e l’Istituto Comprensivo Franco Marro che rappresenta le scuole materna, elementare e media, ad indicare da subito la forte vocazione didattica. SKF ha voluto concentrarsi su questo progetto per puntare sulla valorizzazione del territorio, cui è legata da più di cento anni, da quando è stato fondato il primo Stabilimento a Villar Perosa. Ha sostenuto l’iniziativa anche – se non soprattutto – per far avvicinare i ragazzi delle scuole ad un ambiente incontaminato dove è possibile studiare e comprendere l’importanza della natura. L’azienda ritiene, infatti, che sia fondamentale che le nuove generazioni crescano con un rispetto molto Lo Stabilimento di Cassino sponsorizza due iniziative locali importanti: il progetto Mobilità Garantita Gratuitamente, organizzato dal Comune di Cassino e volto ad ottenere la disponibilità di un mezzo di trasporto attrezzato per anziani e disabili, e la manifestazione “Corriamo intorno all’Abbazia”, maratona di beneficenza organizzata dall’associazione APROCIS i cui proventi sono erogati in favore di associazioni di sostegno e tutela dei bambini down. 60 Community Care profondo verso l’ambiente che ci circonda, poiché il futuro del pianeta è nelle loro mani. Senza una forte cultura ambientale diffusa non può esistere futuro: questo è quello che SKF crede ed è quello che ha spinto l’azienda a partecipare a questa iniziativa. Il primo nucleo di Oasi Naturalistica sorge su una superficie di trentacinquemila metri quadrati di proprietà della famiglia Agnelli e concessi all’Oasi in comodato trentennale. I primi finanziamenti vengono dalla Comunità Europea attraverso il GAL Escarton e Valli Valdesi. Dal punto di vista della fauna i nodi di interesse del progetto sono: l’avifauna stanziale e di passo tipica della zona umida, gli anfibi ed infine le farfalle e più in generale gli insetti. Il metodo scelto è quello di intervenire in modo più possibile leggero sul territorio. Non un progetto costruito artificialmente una volta per tutte, piuttosto la creazione dei presupposti perché poi la naturalizzazione dell’area proceda in modo spontaneo con i tempi lunghi tipici di tutti i fenomeni naturali. Dal punto di vista di chi osserva, sia che si tratti di naturalisti, o alunni della scuola oppure semplici cittadini è una situazione interessante: osservare il territorio che si trasforma, fotografando, filmando e prendendo appunti per documentare i cambiamenti. Per consentire la partecipazione di tutti sono organizzate a seconda della stagione serate a tema ed uscite sul campo. Negli ultimi mesi è stato realizzato un apiario didattico dove la presenza di alcune arnie consente di svolgere attività di osservazione e di studio sul mondo delle api. Inoltre si è lavorato all’estensione del territorio del parco e nel corso degli anni la superficie è quasi raddoppiata. È in progetto un percorso pedonale che colleghi l’Oasi con i territori della sponda opposta del torrente a costituire un unico grande polmone verde. L’Oasi vive di contributi di enti pubblici e privati tra i quali un ruolo fondamentale ha svolto, fin dall’inizio del progetto, SKF. Non solo per il sostegno economico, ma anche perché ci troviamo in un territorio in cui il sostegno di SKF è da molti anni segno di credibilità e professionalità. Oasi WWF di Villar Perosa. Collaborazione con Istituti scolastici SKF è una realtà che pone fra i suoi obiettivi il reclutamento delle migliori risorse umane. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale instaurare un’intensa attività di collaborazione e interscambio di conoscenze con gli istituti superiori e con i più importanti Atenei italiani. Fra le collaborazioni instaurate da SKF con il mondo scolastico, ricordiamo: • collegamenti/contatti con diversi Atenei italiani (es. Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Politecnico di Bari, Università di Pisa); • collegamenti con diversi Istituti superiori del Pinerolese. Tra le iniziative di collaborazione è interessante citare il Seminario presso la facoltà di Ingegneria dell’Aquila tenutosi a fine 2010. Il progetto didattico realizzato dalla Service Division ha avuto un risultato estremamente positivo: un’occasione di confronto sul campo per la SKF, un momento di crescita per gli studenti, una conferma dell’offerta formativa dell’Ateneo abruzzese. Community Care 61 Formula Student SKF ha rinnovato nel 2011 il pacchetto di sponsorizzazione a supporto della SquadraCorse del Politecnico di Torino che partecipa al campionato di Formula Student. Il pacchetto offerto prevede il supporto da parte di un tecnico SKF per sviluppare al meglio il prototipo, materiale didattico gratuito per gli studenti, un seminario tecnico di un paio di ore tenuto da tecnici SKF presso il Politecnico con la possibilità anche di prenotare una visita presso la SKF Solution Factory di Torino oltre a materiale promozionale SKF Racing. La sponsorizzazione punta a migliorare e consolidare la relazione tra la nostra azienda e gli studenti e l’università, creando opportunità di collaborazione, migliorando anche le relazioni con coloro che domani potranno essere clienti e partners di SKF. Formula Student è una competizione che consiste nella progettazione di un prototipo a ruote scoperte, da parte degli studenti partecipanti, come parte culminante del loro percorso di studio. Ogni gara è costituita da otto prove, che spaziano dalla performance pura al design, dalla pubblicizzazione alla presentazione dei costi e del piano di produzione ai giudici di gara. Ogni prova ha un punteggio, e ad ogni evento è possibile totalizzare un massimo di 1.000 punti. L’obiettivo principale della competizione è di stimolare al massimo le potenzialità dei vari team, e dei “futuri” ingegneri provenienti da tutto il Mondo: non vince semplicemente il veicolo più veloce, ma quello più completo dal punto di vista ingegneristico (economico, affidabile e sicuro). La stagione 2011 per la SquadraCorse del Politecnico di Torino inizia a Luglio con l’appuntamento di Silverstone, per poi continuare ad Agosto ad Hochkenheim ed infine a Settembre sul circuito di Varano de’ Melegari. Sport HB Torino SKF Industrie è sponsor della HB Torino, squadra di pallacanestro in carrozzina, che ha giocato nella stagione 2010-2011 in serie A1. Composta da venticinque giocatori in tutto, l’associazione Sport Disabili Handibasket Torino, meglio conosciuta La SquadraCorse del Politecnico di Torino attorno al prototipo di Formula Student. 62 Community Care come HB Torino, nasce “una sera d’estate del 2001 … a causa del caldo e della noia”, come recita la pagina di presentazione sul sito web della squadra. Alcuni ragazzi disabili sognano di poter praticare uno sport adatto a loro. Il basket in carrozzina è uno sport valido in questo senso perché aiuta a sviluppare i muscoli delle braccia, che sono fondamentali per chi può contare quasi esclusivamente su quelli. Inoltre il basket è uno sport di squadra, prevede condivisione, strategia, team. Oltre alle regole di gioco, che grosso modo ricalcano quelle del basket tradizionale, nel basket in carrozzina bisogna rispettare delle regole piuttosto rigide riguardo agli strumenti di gioco. Le carrozzine da gioco, ad esempio, sono molto diverse da quelle da passeggio perché hanno le ruote inclinate verso la seduta e devono soddisfare alcuni requisiti tecnici come l’altezza massima consentita, che non deve superare i 53 centimetri da terra (compreso il cuscino posizionato sulla seduta). Con questa sponsorizzazione, la SKF ha scelto di sostenere lo sport, il gioco di squadra, la competizione agonistica che piace perché propone il confronto e sostiene l’integrazione. alla realizzazione delle attività jazzistiche in stretta collaborazione tra musicisti e pubblico e di creare un “ambiente jazzistico” che divenga punto di riferimento e incontro, in cui promuovere una realtà musicale di valore. Per festeggiare la collaborazione tra JCT e SKF è stata organizzata una serata speciale a Marzo durante la quale hanno suonato 2 big band: la Torino Youth Orchestra seguita dalla Torino Jazz Orchestra. Nell’occasione è stato anche presentato il nuovo CD “The sound of the city”, realizzato con la collaborazione di SKF. SKF insieme ad altre aziende ed enti associati fa parte de “La Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino”. La Consulta ha l’obiettivo di contribuire a migliorare la situazione del patrimonio culturale torinese, organizzando iniziative a beneficio di tali beni, SKF ha scelto di rafforzare la presenza sul territorio supportando il Jazz Club Torino, riconoscendosi nella voglia di innovare che anche il JCT ha dimostrato di avere. Il Jazz Club Torino nasce dal desiderio di offrire a Torino e al Piemonte uno spazio adeguato da finanziarsi con il concorso di tutti gli associati o di alcuni di essi ed, eventualmente, con il concorso di terzi. Per selezionare le proposte di intervento, per seguire i cantieri in corso e per formulare una strategia di comunicazione, sono state istituite tre commissioni: una tecnica, una per la comunicazione e una finanziaria, supportate dalla consulenza specialistica e continuativa di una storica dell’arte. Le scelte sono effettuate su decisione unanime dei soci, in base a quattro criteri: rilevanza e urgenza dell’intervento, rapidità e certezze autorizzative di realizzazione, cadenza annuale o biennale, ritorno di immagine. La squadra HB Torino. La Torino Jazz Orchestra. Attività culturali Community Care 63 Nel 2010 la Consulta ha contribuito a realizzare le Mostre presso la Galleria Sabauda di Torino e quella dedicata alle ceramiche Lenci, oltre alle nuove installazioni multimediali presso il Museo del Cinema di Torino e al restauro della Cappella funeraria dei Benso di Cavour a Santena. Infine, tramite l’Unione Industriale di Torino, SKF partecipa alla sponsorizzazione dell’attività lirica del Teatro Regio di Torino. Galleria Sabauda – Mostra “Meraviglie della Galleria Sabauda”. Museo Nazionale del Cinema – Nuove installazioni interattive. Palazzo Madama – Mostra “Arte e Industria. L’Avventura Lenci. Ceramica d’arredo 1927-1937”. 64 Community Care Santena – Restauro della Cappella funeraria dei Benso di Cavour Ricerca scientifica Volontariato SKF Italia a livello locale sponsorizza alcune tra le principali organizzazioni italiane a favore della ricerca scientifica: la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro – Onlus e l’Associazione italiana donatori midollo osseo (ADMO). Oltre ai contributi economici agli enti che operano nei campi della ricerca scientifica, SKF incoraggia anche i dipendenti a partecipare direttamente ad iniziative di volontariato. Per contratto, i donatori di sangue hanno diritto ad avere pagata la giornata del prelievo. FONDAZIONE PIEMONTESE PER LA RICERCA SUL CANCRO ONLUS FONDAZIONE PIEMONTES PER LA RICERCA SUL CAN ONLUS Community Care 65 Glossario Background Energy: quota di energia elettrica legata ai processi produttivi consumata anche quando lo Stabilimento non produce, per mantenere in funzione i vari servizi e impianti ausiliari (compressori, pompe di ricircolo, apparecchiature in stand-by, ...) Best practice: esempio di buona pratica, da prendere come riferimento. BeyondZero: termine coniato da SKF per esprimere il concetto di creazione di effetti positivi sull’ambiente in misura superiore agli impatti negativi, con bilancio quindi “oltre lo zero”. Biomasse: prodotti vegetali impiegati come combustibile; si tratta prevalentemente di residui legnosi (il cosiddetto “cippato”) e di prodotti agricoli specifici. Branding: gestione ed utilizzo del marchio aziendale. CDR: combustibile da rifiuti. CFC (cloro-fluoro-carburi): gas clorurati impiegati nei circuiti frigoriferi (Freon) e negli impianti antincendio (Halon); sono sostanze dannose per l’ozono. CSR (Corporate Social Responsibility): Responsabilità Sociale d’Impresa. CONAI: Consorzio nazionale degli imballaggi. 68 Glossario DPI (Dispositivi di protezione individuale): dispositivi indossati dal lavoratore per limitare i rischi dell’esposizione agli agenti fisici e chimici. E2: sigla che identifica i cuscinetti SKF ad alta efficienza energetica. Effetto serra: proprietà che hanno certi gas (es. anidride carbonica) contenuti nell’atmosfera di filtrare l’emissione di radiazioni dalla Terra, provocando un fenomeno di riscaldamento progressivo dell’atmosfera; l’anidride carbonica è prodotta da tutti i processi di combustione. EHS (Environment, Health and Safety): Ambiente, Salute e Sicurezza. Emulsione lubrorefrigerante: è un liquido costituito prevalentemente di acqua, nel quale è “dispersa” una percentuale dal 3% al 5% di olio particolare, con cui vengono irrorate le zone di contatto fra gli utensili (mole di rettifica o utensili da taglio di torneria o fresatura) e il particolare di acciaio in lavorazione (anello o sfera) per l’asportazione del calore e degli sfridi o dei fanghi prodotti dall’operazione. Energia rinnovabile: energia elettrica prodotta da fonte idroelettrica, eolica, geotermica, solare e da biomasse. Fanghi di rettifica: rifiuti prodotti dalla lavorazione di rettifica di anelli e sfere di acciaio, costituiti da alta percentuale di polvere di acciaio e dai residui della mola abrasiva e del refrigerante. Fucinatura: stampaggio a caldo da barra d’acciaio riscaldata elettricamente a induzione, con stampi raffreddati ad acqua. GHG (Green House Gas): gas a effetto serra. HCFC (idro-cloro-fluoro-carburi): gas lesivi dello strato di ozono impiegati nei circuiti frigoriferi. Housekeeping: termine che indica il corretto mantenimento delle condizioni di decoro, ordine e pulizia. ISO 14001: Standard internazionale per i Sistemi di Gestione Ambientale. Lappatura: operazione di superfinitura qualitativa delle gole di rotolamento degli anelli, effettuata con pietre abrasive e lubrorefrigerante costituito da oli e solventi. Lavaggio e protezione: componenti e cuscinetti sono lavati e protetti dalla corrosione con liquidi a base di prodotti petroliferi. LCA (Life Cycle Analysis o Assessment): studio del ciclo di vita del prodotto, con la valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali delle fasi dalla produzione allo smaltimento finale. Meccatronica: disciplina costituita dalla combinazione fra la meccanica e l’elettronica. OHSAS 18001: Standard internazionale per i Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul lavoro. PCB (policlorobifenili): sostanza impiegata in passato come additivo degli oli dei trasformatori per le sue proprietà ignifughe; se sottoposto ad alta temperatura può sviluppare diossina. REACH (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals): Regolamento europeo per la classificazione delle sostanze chimiche. Rettifica: operazione di finitura dimensionale e qualitativa delle superfici di accoppiamento e di rotolamento degli anelli o della superficie delle sfere, con mole abrasive e lubrorefrigerante costituito da emulsione o, in casi limitati, da olio intero. SEK (Corona svedese): valuta svedese equivalente a circa 0,10 euro. SEPTAS (SKF Emergency Plan Testing And Simulation): Programma di test e simulazione dei piani di emergenza degli Stabilimenti SKF italiani. Six Sigma: Programma integrato di miglioramento dell’efficienza e dei risultati dei processi produttivi e amministrativi. Shed (copertura a): tipologia di copertura di edifici industriali, con falde inclinate e vetrature verticali (a “denti di sega”). Glossario 69 Sprinkler: Sistema fisso di estinzione incendi, attivato automaticamente dall’innalzamento della temperatura. Stakeholders: letteralmente sono tutte le parti interessate interne ed esterne che influenzano le attività di una organizzazione o ne subiscono le conseguenze direttamente o indirettamente (azionisti, clienti, fornitori, dipendenti, comunità locali, etc…). Sustainability Governance: insieme delle regole di governo di un’organizzazione finalizzate alla creazione di valore economico, ambientale e sociale per tutti i soggetti coinvolti. Sviluppo sostenibile o sostenibilità: principio di compatibilità economica, ambientale e sociale dell’attività e dell’evoluzione industriale. Termografia a infrarossi: tecnica che trasforma in immagine visiva la temperatura di un oggetto. Tornitura: lavorazione ad asportazione di truciolo a freddo con utensile, da barra, tubo o fucinato d’acciaio, con impiego di lubrorefrigeranti a base acquosa. 70 Glossario Trattamento superficiale: ciclo a base di prodotti chimici, con il quale si ricopre la superficie dell’acciaio con uno strato di finitura (es. trattamento galvanico di cromatura, nichelatura o argentatura per cuscinetti speciali) o con il quale si predispone una lavorazione successiva (es. fosfatazione di gabbie e schermi). Trattamento termico: ciclo di trattamento dell’acciaio, per ottenere elevate caratteristiche meccaniche e di durezza, effettuato con riscaldo ad alta temperatura in forni elettrici o a metano. VA (Valore Aggiunto – standard SKF Industrie): somma dei costi standard delle operazioni produttive svolte all’interno del Sito. WCA (Working Climate Analysis): metodologia di valutazione del clima lavorativo aziendale. Il certificato ISO 14001 / OHSAS 18001 rilasciato da DNV al Gruppo SKF. 71 Prodotto da SKF Industrie S.p.A. Progetto grafico: Sunday S.r.l. Carta: Revive 50:50 Silk, certificata FSC® Stampa: Stamperia Artistica Nazionale The Power of Knowledge Engineering Visione Indicatori Equipaggiare il mondo con la conoscenza SKF • Profitto • Qualità • Innovazione •Velocità •Sostenibilità Missione Rafforzare la leadership mondiale della SKF e supportare una crescita redditizia per essere l’azienda preferita • dai nostri clienti e dai nostri concessionari • dai nostri dipendenti • dai nostri azionisti Valori • Responsabilizzazione • Etica • Apertura • Lavoro di gruppo Indice Sustainability: Mario Fanteguzzi Giorgio Bruno Matteo Richiardone Riccardo Napione Tel. 011 9852 803 Fax 011 9852 577 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Per ulteriori informazioni: SKF Industrie S.p.A. Via Pinerolo 44 10060 Airasca (TO) Tel. 011 9852 1 www.skf.it 1 Lettera agli Stakeholders 3 SKF e Sostenibilità 17 Business Care 31 Environmental Care 47 Employee Care 59 Community Care 67 Glossario Rapporto di Sostenibilità 2010 – 2011 – SKF in Italia ® SKF, SKF Reliability Systems, Economos e VOGEL sono marchi registrati del Gruppo SKF ™ BeyondZero è un marchio del Gruppo SKF © SKF Group 2011 PUB GC/P9 11747 IT · Giugno 2011 Stampato in Italia su carta ecologica. Alcune immagini utilizzate sono protette da copyright e concesse su licenza Shutterstock.com Rapporto di Sostenibilità 2010 – 2011 SKF in Italia