QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni pag.10 www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 378 - ANNO XIV - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 4 AGOSTO 2012 Riordino delle Province, Spagnolo provoca: “Dateci la Provincia della montagna veneta” “Un modo sicuro per dare uguale dignità e attenzione a tutti i territori montani e costringere la politica regionale a fare scelte importanti per tutto il bacino alpino e prealpino” ASIAGO Un progetto per un grande centro benessere al Millepini L’unione dei comuni parte da Gallio e Foza Pagina 4 I SAPORI DELLA TRADIZIONE SANITA’ IN ALLEGATO GRATUITO L’INSERTO CON GLI APPUNTAMENTI DELL’ESTATE ENEGO Assegnato Dopo un anno l’appalto di lavori, per il nuovo Via Madonnina ospedale, riconsegnata ma Gios al paese invita tutti a: Pagina 21 “Non abbassare la Pagina guardia” 10 Pagina 5 LUSIANA ROANA Lavori pubblici: cantieri aperti un po’ ovunque Pagina 10 Premiato l’impegno di Marina Verlato per gli emigranti Pagina 11 Hockey Ghiaccio Pagina 20 Pagina 27 E’ nata la società “Asiago Hockey 1935”. Il presidente è Enrico Vescovi GALLIO Procura e Questura avviano indagini sull’urbanistica Si studiano il PRG e il PAT Pagina 21 Grafica Altopiano Pagina 12 Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 2 Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 3 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ La provocazione di Lucio Spagnolo: “La Provincia della montagna veneta” Il riordino della Province previsto dalla Spending Review dà lo spunto per una riflessione:“Unire territori con le stesse peculiarità darebbe uguale visibilità e dignità a tutte le zone montane della regione” “Una Provincia della montagna”: è la provocazione del presidente della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei 7 Comuni” Lucio Spagnolo in vista del riordino della Province. Il percorso stabilito prevede che in ciascuna Regione il Cal (Consiglio delle autonomie locali) dovrà formulare entro 70 giorni (da venerdì 27, cioè dalla presentazione dell’emendamento per la modifica dell’articolo 17) un’ipotesi di ristrutturazione alla Regione stessa. Nell’emendamento si specifica chiaramente che si terranno in conto «le eventuali iniziative comunali volte a modificare le circoscrizioni provinciali esistenti». Ed ecco dunque la riflessione di Spagnolo: “Visto che il trasferimento dei Comuni altopianesi in Trentino sembra impraticabile per un’infinità di motivi veri, presunti o pretestuosi (si parla addirittura della necessità di modifica della Costituzione!), allora la mia proposta è quella di un’unica provincia della montagna: bellunese, vicentino e veronese assieme per rivendicare la peculiarità, la specificità e l’unicità di un territorio spesso dimenticato! E se l’emendamento presenta- to al Governo stabilisce che i criteri generali per il mantenimento di una provincia vanno comunque rispettati (un’estensione di almeno 2.500 chilometri quadrati con 350 mila abitanti) ecco la nuova provincia: l’intera fascia delle Dolomiti e delle Prealpi venete riunita in un unico territorio che comprende l’intera provincia di Belluno e scende fino al Baldo, sul Garda, passando per l’altopiano di Asiago e il Pasubio. “I numeri ci sono tutti – continua Spagnolo - sia per quanto attiene ai parametri di vastità del territorio che per quelli relativi alla popolazione: infatti la provincia di Belluno basterebbe già da sola per garantire i 2500 km quadrati di territo- rio aggiungendo a questi le Comunità montane della fascia prealpina si doppierebbe quasi la quota necessaria per la costituzione del territorio provinciale. Altrettanto dicasi per il rispetto del criterio della popolazione che arriverebbe oltre i 400 mila abitanti.” Certo che, se costituita, non sarebbe facile per un residente in Lessinia raggiungere gli uffici regionali, magari a Belluno! “È vero, la nuova provincia sarebbe indubbiamente vasta ma si ragiona sempre più per macro aree, per territori omogenei. E poi oggi sarebbe possibile garantire uffici periferici; con l’informatizzazione non sono più un problema i chilometri! Quanti anni potrà dura- re la nostra provincia di Vicenza? O quella di Belluno? Fino alla prossima razionalizzazione, fintanto che un nuovo governo non alzerà i parametri oggi stabiliti e così resteremo ancora tutti “in braghe de tela!” Quali vantaggi per una Provincia della montagna veneta? “Tanti, secondo me, ne dirò solo alcuni. Per primo la facilità nel capirsi, nell’identificare immediatamente il problema senza dover spiegare, giustificare, chiarire, chiedere. Un esempio: in Lessinia, sull’Altopiano di Asiago, a Falcade o ad Arabba nel bellunese, il trasporto scolastico, la difficoltà del mantenimento delle scuole sottodimensionate per numero di alunni, la sanità nel territorio e gli ospedali, , il mantenimento della viabilità compromessa dagli inverni nevosi e la distanze dal centro delle contrade, la coltura dei boschi e dei pascoli alpini, il rispetto ambientale, l’agricoltura, le attività artigianali e commerciali, il turismo, sono problemi condivisi e di fronte a questi ogni montanaro parla la stessa lingua, quella lingua che non sempre la pianura capisce!” E lo smembramento di tre province non sarebbe sintomo di minor peso politico in Regione? “Non credo, anzi, una provincia montana avrebbe maggior voce in Regione. Molte leggi sono state approvate sulla testa dei montanari senza aver sentito e considerato le esigenze del territorio. Mi riferisco ad esempio alle norme sulla raccolta dei funghi, alla legge sulla ricerca dei reperti bellici con il radar, alle norme per il transito in montagna dei mezzi motorizzati (quad, motoslitte)… La Regione Veneto è prevalentemente terra di pianura, terra fortemente antropizzata. Le leg- gi sono fatte per questa terra, con questa cultura. La montagna è tradizione, è bellezza, è silenzio, è vastità di territorio da amministrare con poche persone residenti e, di conseguenza, con scarso peso politico in Regione. La Provincia della montagna veneta porterebbe alla ribalta i problemi della montagna impegnando la politica regionale a far scelte importanti per tutto il territorio alpino e prealpino. Del resto il mio ragionamento va proprio contro la logica del “divide et impera” : qui si tratta di unire e di chiedere, di pretendere uguale visibilità per tutta la montagna veneta. Difficile dire se Spagnolo ci creda davvero o se, stanco di non essere ascoltato, come molti altri amministratori di comuni montani, provochi invitando ad una riflessione sulla montagna. Certo è che la provincia di Vicenza senza i quasi 500 km quadrati di territorio degli otto Comuni dell’altopiano scenderebbe irrimediabilmente ben sotto i 2500 chilometri quadrati, parametro indispensabile per garantirle, già oggi, autonomia amministrativa e gestionale. Spagnolo non è l’unico a saperlo! Stefania Longhini In fila a passo d’uomo sul Costo: la colpa è tutta della rotonda Nei fine settimana di luglio e agosto si impiega oltre un’ora per percorrere i dieci tornanti della ex SS 349. Il clou alla domenica sera, con misteriosi rallentamenti in direzione della pianura A porsi la domanda sono migliaia di automobilisti che nei sabato e domenica sera di luglio e agosto percorrono la strada del Costo dall’Altopiano verso la pianura: “Ma perché la colonna si ferma ogni 5 minuti?” Vero è che il serpentone composto da utilitarie, fuoriserie e camper percorre i dieci tornanti in discesa a velocità talmente ridotta da stimolare in molti la voglia di invertire la marcia e tornare per qualche ora alla fresca brezza che accarezza i 1000 metri di altitudine. Attardarsi tra le abetaie o prolungare la villeggiatura davanti ad un gelato consumato al bar dell’ultimo centro abitato non è sufficiente per evitare l’esodo biblico che si presenta sulla via del ritorno al calar del sole. Se il fuggi fuggi è generale, dopo una giornata lontana da smog e cemento, bastano pochi chilometri ai conducenti per ricaricare i serbatoi mentali di stress e nervosismo, chiedendosi per quale arcano motivo il traffico, pur con andatura ridotta, non sia più scorrevole. Tra un gomito stradale e l’altro risulta vana la ricerca di auto in panne sul bordo della carreggiata, tanto meno si notano autoambulanze giunte in soccorso di chi è rimasto incastrato tra le lamiere contorte di un incidente, nessun incidente all’orizzonte. Dopo vari quarti d’ora si arriva alla rotatoria di Caltrano, nella totale incomprensione circa le motivazioni dell’ingorgo. Ecco forse il capro espiatorio è proprio lì, davanti a centinaia di fari inquisitori: la rotonda che smista le auto in direzione Altopiano, Cogollo, Caltrano e Piovene Rocchette. Pensata con lo scopo di agevolare la viabilità sull’importante snodo, si rivela un mero “cul de sac” obbligatorio, ma sconveniente all’applicazione di una mai citata democrazia automobilistica, dove ad aver la meglio sulla massa che si convoglia in autostrada è la minoranza di veicoli diretti a Cogollo del Cengio. A tutti comunque preme il sacrosanto diritto di tornarsene a casa. Non è necessaria la presenza delle forze dell’ordine nelle ore cruciali di traffico, lo svincolo è stato pensato nel 2006 dalla Provincia proprio con la prerogativa di saper badare a se stesso. Il Comando di Polizia Stradale di Schio, su cui ricade la competenza del territorio, informa che il problema è atavico, e per fortuna si ripresenta solo nei fine settimana del periodo estivo. “La rotatoria può essere una causa dei rallentamenti per quanti scendono dal Costo – spiega Gianfranco Bertagnoli, nuovo comandante della Polstrada scledense– non dimentichiamo che è una struttura creata per dare sicurezza agli incroci. Ma è anche il modo di guidare di molti automobilisti ad influenzare il normale defluire del traffico. Il modo di affrontare i tornanti, arrivare lunghi alla frena- ta, l’immettersi in colonna di un automezzo rimasto fermo sulle piazzole di sosta, sono tutte situazioni che rallentano le auto che sopraggiungono, e che in maniera esponenziale si ripercuotono sulla lunga fila. Il nostro problema comunque, non è tanto rivolto ai tempi di percorrenza della 349, quanto al pericolo rappresentato da chi considera quel tratto come una pista su cui sfrecciare ad alta velocità, tra cui molte motociclette, che nella loro scriteriata corsa rasentano e purtroppo a volto toccano le auto in transito, con le conseguenze luttuose che ormai ben conosciamo”. Dunque colpa della rotatoria o degli automobilisti che tutti insieme transitano sulla 349? La risposta va certamente cercata in un concorso di cause, tra cui svetta la necessità di tante famiglie residenti in pianura di trovare refrigerio sui monti che adombrano la pedemontana. Sono comunque tanti gli autisti che, giunti allo svincolo autostradale con la A31 Valdastico, fermano il mezzo e puntano lo sguardo sul serpentone che illumina la salita, la continuità di luci lo fa sembrare immobile. Eppure scende, lento, ma scende. Giovanni Dalle Fusine l’Altopiano 4 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Un centro benessere al Millepini: finanziato lo studio di fattibilità Progettazione affidata all’architetto fiorentino Simone Micheli. Stanziati 38 mila euro, attingendo alla ripartizione dell’avanzo di bilancio. Critici la minoranza e il consigliere Rossetto che hanno presentato emendamenti in consiglio Solo lo studio di fattibilità costerà 38 mila euro che il Comune ha stanziato attingendo alla ripartizione dell’avanzo di bilancio approvata nella seduta consiliare di mercoledì 25 luglio. Le idee sul come costruirlo saranno quelle di un professionista specializzato in questo genere di strutture, l’architetto fiorentino Simone Micheli. Il centro benessere che l’amministrazione comunale di Asiago vorrebbe veder realizzato all’interno dell’area Millepini, adiacente ai campi da tennis (laddove sarebbe dovuto sorgere il palazzetto dello sport) sarà un’opera da circa 3 milioni di euro. “Un’opera – spiega il sindaco Andrea Gios – che andrebbe a completare la nostra offerta turistica consentendoci di supplire al fatto che molti dei nostri alberghi ne sono sprovvisti anche perché non hanno lo spazio sufficiente per poterlo realizzare al loro interno. Un’opera che poi sarebbe comunque a servizio anche delle 18.000 seconde case. Una struttura che potrebbe dare un impulso economico e turistico alla cit- tà, con la possibilità di allungare la stagionalità”. Sullo stanziamento dei 38 mila euro per lo studio di fattibilità del centro benessere, sono stati presentati in consiglio due emendamenti: dalla lista Per Asiago e da Maurizio Rossetto. “E’ una spesa non condivisibile e inopportuna considerato il momento di crisi che le casse comunali stanno attraversando – sottolinea la lista Per Asiago – e in considerazione che nessun imprenditore ad oggi ha manifestato interesse alla realizzazione di questa struttura. Proponiamo l’istituzione di un bando pubblico per la manifestazione d’interesse e di investire la somma destinata in manutenzione delle strade”. “Mi risulta – ha invece sottolineato Rossetto – che ci sia un progetto analogo per l’area retrostante il Millepini e quindi i due progetti andrebbero in conflitto”. “Il centro benessere – ha quindi spiegato il sindaco - verrebbe realizzato in project financing e quindi il Comune non lo farebbe con mezzi propri: il privato che costruisce avrebbe in uso il suolo per decenni (in base all’accordo che si farà con il Comune) e avrebbe a disposizione uno studio di fattibilità già redatto. L’interesse da parte di qualcuno, un imprenditore della pianura, è stato manifestato anche in passato. Con lo studio di fattibilità, ci interessa sapere se in prospettiva l’opera può stare in piedi, se si può avere un numero di utenti sufficiente a far funzionare la struttura. In quanto al project finanzing, spero di poterlo bandire la prossima estate. Andasse deserto, avremmo comunque in mano un progetto da inserire in qualche bando di finanziamenti”. “Credo possa essere una buona occasione per gli imprenditori locali – ha poi concluso Gios - Voglio vedere se coloro che con grande capacità hanno saputo negli anni scorsi sviluppare il loro business in modo così vantaggioso per loro, hanno il cuore di accettare questa sfida, di cimentarsi al di fuori del mattone, magari mettendosi insieme. Credo sia il momento, anche per l’amministrazione, di dare segnali positivi. Riguardo ad altri progetti, in Comune non ne è stato mai presentato alcuno”. Stefania Longhini “Fantasie mie? Solo naturali manifestazioni dei cittadini” “Fantasie mie? Non direi, piuttosto si tratta delle naturali manifestazioni dei cittadini di Sasso ed il loro raggrupparsi contro iniziative dell’amministrazione così platealmente inique”. Arriva prontamente la risposta di Ivan Baù a quanto dichiarato dal consigliere Santino Rossi sul numero scorso del nostro giornale. La questione riguardava la tabella (sbagliata?) posizionata lungo la strada che conduce a Sasso e prontamente sostituita dall’amministrazione comunale. “E’ penoso dover contro dedurre alle affermazioni del consigliere Rossi – continua Ivan Baù - Ma il caso in esame oramai è espandibile a molte strade di Asiago, dove in effetti il pericolo e la sicurezza vengono meno a causa di politiche sbagliate, forse meglio sarebbe mettere ad ogni contrada di Asiago il cartello “30 km/ ora”. E’ sotto gli occhi di tutti Ivan Baù risponde alle dichiarazioni del consigliere Santino Rossi che le strade sono tappezzate da mille sovrapposizioni colorate e avvallamenti per non dire veri e propri cedimenti. Vi sono delle priorità nelle amministrazioni che vanno ricercate nella sicurezza dei cittadini e nel mantenimento in buono stato del patrimonio. Ma questo, è vero, passa per ordinaria amministrazione, che è la base per almeno essere ritenuti “amministratori” e se non si fa neppure questo..Succede allora che i vigili e gli operai del comune, stremati dal tappare buchi, siano costretti per volere dall’alto a porre tabelle che vanno bene nelle strade bianche. Ma questi sono solo sintomi di una politica amministrativa che ha dato priorità ad altro”. “Santino, o Gios – continua Ivan Baù - forse meglio avere meno fuochi di artificio, meno feste della Sensa a Venezia, meno Centri Benesse- re, meno fotovoltaici precari, meno contributi per i Golf che strade ridotte a colabrodo, marciapiedi da rifare e illuminazione da manutentare, una raccolta differenziata funzionante, una democrazia partecipata dal basso. Questi sono i danni per i lavoratori e nostri figli, per chi vive sull’Altopiano. Gli “indignati di Sasso” fra poco saranno anche gli “indignati di Asiago”, non ci preoccupiamo quindi di manifestare”. Tornando al cartello della di- scordia, Baù spiega: “Le responsabilità non sono dei dipendenti, ma degli amministratori. Tutti sapevano ed hanno scaricato le colpe, ma solo grazie alla poderosa e naturale reazione la segnaletica è stata tolta. Meraviglia poi che ci si protegga contro plateali scuse come la caduta di un ciclista e l’aumento dei premi assicurativi del comune. Scuse.. i premi sono aumentati anche a causa di incendi e furti subiti su malghe del comune anni fa. Le cadute poi aumentano perché razionalmente, si fanno po- chi manti bitumati e ritorniamo al problema. Meglio fare le manutenzioni che mettere tabelle e pagare meno di premio assicurativo, credo io. Poi dall’anno scorso le assicurazioni sulle strade relative allo sgombero neve sono a carico delle ditte e non più del Comune, altro fattore che dovrebbe influire positivamente sul premio. Forse un assessore al bilancio più presente sarebbe necessario”. E poi un ultimo messaggio rivolto a Santino Rossi: “Ora che sappiamo Lei essere il rappresentante, nomi- nato d’ufficio, della frazione di Sasso ci rivolgeremo per tutti i problemi. La ringrazio quindi anche a nome della popolazione per aver contribuito a togliere i cartelli, che arrecavano danno all’immagine del paese di Sasso, e aver stanziato frettolosamente 15.000 euro per la progettazione della strada. In fondo qualche piccolo, piccolo risultato gli “indignados di Stonach” lo hanno raggiunto non Le pare consigliere? Lei ora, grazie alle “fantasie di Ivan Baù” e con le sue sei preferenze nella frazione, può “recitare” una parte molto importante”. Area camper: pronto il progetto E’ pronto il progetto, redatto dall’Ufficio tecnico comunale, per la realizzazione dell’area camper di Asiago in Via Francesco Baracca. L’intervento richiede un investimento di 480 mila euro. Il comune ora metterà in gara il progetto: chi lo realizza si potrà poi occupare anche della gestione, sicuramente poco onerosa, dell’area. “In un momento come questo, in cui le casse comunali boccheggiano ed è difficile fare tutto – spiega il sindaco Andrea Gios – è sicuramente fondamentale l’apporto dei privati e della loro imprenditorialità; è l’unica strada che abbiamo per poter realizzare alcune opere”. In un’area di 8.200 metri quadrati sono previste 70 piazzole di sosta intervallate da aree verdi e percorsi pedonali con collegamento diretto alla ciclo pedonale del Trenino. Ci sarà una tettoia nel punto adibito alle operazioni di carico e scarico acque; ci saranno le colonnine per l’allacciamento elettrico e verranno realizzati anche i bagni e le docce. Se la gara per la realizzazione del parcheggio per i camper andrà deserta, il Comune dovrà cercare i finanziamenti necessari e provvedere a realizzarlo. “Credo che, trattandosi di opera strategica per tutto l’Altopiano – spiega ancora Gios – potrà essere inserita nei prossimi bandi per i Comuni di confine”. La realizzazione dell’area camper con tutti i servizi necessari, permetterebbe finalmente di dare una risposta adeguata ai tanti ospiti che prediligono questo tipo di turismo. L’Altopiano non offre ancora zone attrezzate per accogliere i camperisti che sono costretti loro malgrado ad occupare interi parcheggi, come ad esempio quello di Via Verdi, destinati alle auto. Stefania Longhini l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 5 SANITA’’ Passi avanti per il nuovo ospedale ma le nubi dei tagli offuscano l’orizzonte Il sindaco Gios: “”Dobbiamo lavorare tutti assieme, amministratori, popolazione, medici, infermieri e personale dell’ospedale per fare del nosocomio altopianese il miglior piccolo ospedale che ci sia” E’ stato definitivamente assegnato l’appalto del nuovo ospedale di Asiago. L’aggiudicazione ufficiale è avvenuta a metà luglio e vede un pool d’imprese capeggiato dalla Guerrato spa e dalla Prisma Engineering che dovranno consegnare il nuovo plesso entro ottobre 2015. Il prospettato nuovo ospedale di Asiago parte da un’attenta analisi della realtà socio sanitaria e delle necessità della popolazione. A cui si aggiunge un’attenzione particolare per il turismo. Avrà 120 posti letto, 15 in più di oggi, distribuiti su un piano seminterrato, dove troveranno spazio i reparti diagnostici e le sale operatorie, un piano terra che ospiterà ambulatori e uffici, un primo piano dedicato alle chirurgie ed il secondo rivolto alle medicine e alla riabilitazione. Sindaco Gios, soddisfatto? “Ancora preoccupato a dire il vero. Perché lo spending review mi preoccupa molto; a rischio non è la chirurgia come troppi continuano a blaterare, creando tra l’altro grosse difficoltà per chi invece deve negoziare con le istituzioni, ma il punto nascite. Il nuovo ospedale è fondamentale per garantire un servizio effi- prossimo alla chiusura, la strutciente alla nostra popolazione e ai nostri ospiti. L’attuale struttu- tura ha avuto un graduale ra è obsoleta e non permette più quegli adeguamenti necessari potenziamento”. per la sanità del terzo millennio. Ma dobbiamo vigilare sulla qua- Come sarà l’ospedale del futuro? lità dei servizi, perché non è scontato che ci saranno ulteriori “Con una forte vocazione riabilitativa. Specificità come il depotenziamenti. Dopo 7 anni di tranquillità e di sviluppo la revi- day hospital e il day surgery e, oltre alle specialità già sione della spesa pubblica potrebbe riservare nuove insidie, il presenti, che auspico saranno potenziate anche per ridurtribunale di Bassano insegna”. re i tempi di attesa nell’Ulss 3, saranno attivate quelle Quindi giusto tenere alta la guardia? piccole attività mediche di nicchia su modello della riabili“Certo, ma non gridando “al lupo”, evocando catastrofi impro- tazione cardiologica. Tra le prime proposte, la riabilitaziobabili, piuttosto bisogna guardare ai problemi concreti. Certe ne per il linfoedema conseguente alla mastectomia. Diprese di posizione non aiutano; anzi sembrano finalizzate ad osta- venterebbe un centro unico in tutto il Veneto. Ma sopratcolare le relazioni sviluppate con fatica con Regione e direzione tutto c’è una progettualità distrettuale che dovrebbe gagenerale”. rantire servizi e sicurezza. Ovvero l’ospedale di Asiago Comunque l’assegnazione dell’appalto dovrebbe garan- sarà inserito in un unico complesso socio sanitario con tire tranquillità. Bassano e gli altri centri specializzati del Veneto. Una “Inutile se rimane una scatola vuota. Ecco perché bisogna man- progettualità che garantirà cure appropriate a chi va in tenere aperti tutti i canali con la Regione per cogliere qualsiasi ospedale e permetterà ai medici di decidere velocemente opportunità. Il nuovo ospeda- quale struttura è più appropriata a seguire il paziente, che le parte da molto lontano; pri- sia Bassano, Vicenza o Padova. Non possiamo più perSAPOR D’ACQUA NATIA ma del progetto e persino pri- mettere che nel nostro ospedale si assumano rischi inutili ma delle bozze finanziarie. e pretendiamo la massima tutela verso i cittadini e verso Parte da un riallacciamento dei la struttura stessa. Un piccolo ospedale non si può perrapporti con la Regione ora- mettere incidenti perché ogni errore pesa nelle statistiS’affaticano per anni nel silenria, quella storia composta da mai deteriorati anche grazie a che. E da quando la sanità si fa anche con i numeri, le zio di una palestra di periferia eroi fatti di giorni e sudore. Non prese di posizione assoluta- statistiche avverse possono far chiudere reparti”. o nel brusìo naturale di un lago per nulla quelle cinesi furono mente personali del mio pre- In conclusione? di pianura. Nascosti e innamofaraoniche e di cartapesta: aldecessore che, ricordo, fu il “Dobbiamo lavorare tutti assieme, amministratori, poporati, come monaci certosini nel lora si fece finta di non avversindaco che assecondò l’as- lazione, medici, infermieri e personale dell’ospedale per chiuso di una cella a tessere la tire la nenia funebre di una crisorbimento della nostra Ulss fare del nosocomio altopianese il miglior piccolo ospedale loro ragnatela: giorni fatti di si che aleggiava spaventosa. 35 a Bassano senza informa- che ci sia. Non ritengo sia il momento di fare politica sulla ore, mesi fatti di giorni, anni fatti Quelle di quest’anno saranno re la popolazione. Ora che ab- sanità, chi mi ha preceduto lo ha fatto per 30 anni con i di mesi. Emergono come talcelebrative e simboliche di un biamo ridato fiducia all’ospe- risultati che si sono visti. Invece credo sia giusto vigilare e sope da sotto terra ogni quattro mondo che corre “in riserva” dale, dove prima gli operatori prattutto essere propositivi; solo dimostrandosi convinti dei noanni: fosse per loro ci sarebe a corto di certezze. E’ il desembravano rassegnati ed i stri diritti e consapevoli dei limiti di un piccolo ospedale possiabero ogni domenica, ma le legstino di Londra, nazione dove medici rifiutavano gli incarichi mo sperare di proseguire nei programmi e negli investimenti”. gi del marketing non accreditano loro intelo sport s’intreccia profondamente con la vita perché convinti che fosse Gerardo Rigoni ressi da sponsor. Offuscati dalla luce artifiquotidiana. Nel 1948 c’era una guerra sullo sfonciale e mercenaria del calcio, semplicemente do da dimenticare, oggi c’è una crisi sullo sfonattendono; per poi farsi trovare pronti il giordo con la quale familiarizzare: è il destino che la no della sfida. Decine di mesi a preparare storia riserva alle città simbolo. 17 giorni di gare, l’inezia di nove secondi da correre, di 1500 10490 atleti, 204 paesi, 26 sport e 39 discipline, metri sui quali far viaggiare una canoa, di un arco 959 medaglie da assegnare: numeri che dicono da tendere fino a sfiorare la perfezione. Di un la magia che abita dentro l’avvenimento sportipiattello da colpire, di un esercizio da rendere vo più ricco di storia che esista. Storia e favola: Nasce un festival interacittadini di Asiago e impeccabile, di un triplo salto che conduca storia perchè le Olimpiadi sono sempre state un mente dedicato al muodell’intero Altopiano, nell’Olimpo degli dei. Le Olimpiadi sono la loro antidoto ai conflitti, una parentesi tra le guerre versi in montagna con lo scopo di far loro grande occasione e loro – proletari innamorati di (oggi un po’ meno), occasione di sfide stellari senz’auto, per scoprire il conoscere aspetti disport sbadatamente definiti “secondari” - inveinvece che di guerre fratricide; ma anche favoterritorio ed il benessere versi del proprio terrice che piangersi addosso regalano al mondo la la, per quell’inimitabile capacità di costruire racdel tempo libero. Muotorio; sono gli appaslezione più bella: quest’appuntamento è degno di conti e abbozzare leggende, di far commuoveversi a piedi, in bicicletta sionati di montagna, così grande attesa e preparazione. Nelson re e riflettere, di spingerti nell’olimpo della gloria e a cavallo; d’inverno trekker, viandanti e pelMandela – che di medaglie olimpiche non ne ha e farti assaporare la malinconia della disfatta. E con le racchette da neve legrini provenienti da vinta nessuna – un giorno disse che lo sport ha il sono pure buona novella, per quell’alternanza di e con gli sci. Tre giorni tutta Italia e dagli Stati potere di cambiare il mondo. Può anche darsi, di successo e di insuccesso che obbliga l’uomo a di festival, da venerdì 28 a domenica 30 setconfinanti; sono anche i “turisti per un giorno” sicuro lo sport aiuta a capire meglio il mondo e la ritornare al centro della storia, con le sue debotembre, quando i colori della natura risplendoe coloro che già frequentano questi monti, afstoria degli uomini. Perché lo sport è tutto eccetlezze e i suoi sogni. Con le sue sconfitte. Le no nella loro veste autunnale. Il programma di finché scoprano modi diversi di vivere la vato che improvvisazione: é ricerca, studio e proiemedaglie di Londra 2012 saranno più grandi del “Cammin@ltopiano” prevede passeggiate ed canza. Questa prima edizione del festival zioni. Calcoli, probabilità e tentativi. E’ un limite passato, ma anche quelle d’oro sono fatte di escursioni, incontri con autori e personalità, Cammin@ltopiano, nato da un’idea degli arda superare, una mèta da conquistare, una barrame e argento: ad Olimpia, città sacra agli spettacoli, giochi, mostre ed altro ancora. chitetti Chiara Stefani e Diego Morlin, direttori riera da infrangere. E’ ragionevolezza, probabilidei, l’oro sembra essere terminato. Lo sfarIl tutto tra le montagne, le valli, le conche prative artistici dell’evento, è sostenuta dalla Comunità, programmazione, pianificazione. Applicaziozo faraonico di queste celebrazioni non ha e i declivi collinari dell’Altopiano: un ambiente tà Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Cone massima. E’ scoprire qualcosa per il quale più senso e l’Olimpiade torna ad essere specprivilegiato sia per escursioni impegnative che muni”, dal Consorzio Turistico Asiago7Comuni valga la pena di spendere l’esistenza, il quotidiachio fedele della storia quotidiana. In questo per facili e brevi passeggiate. Un festival per e dai Comuni altopianesi. Il Festival è patrocino allenamento, l’appassionante sfida della vita. senso lo sport non ha mai cambiato il monscoprire che esistono tanti modi diversi di muonato dal Gruppo Italiano Stampa Turistica. Nei E’ fare esperienza di un qualcosa che attrae aldo. versi in montagna, di divertirsi, di conoscere la prossimi numeri del nostro giornale tutti gli approl’inverosimile fino a fare della vita umana la scomForse stavolta aiuta a comprenderlo un po’ storia e la cultura locale e di gustare i sapori fondimenti sull’evento. Per ora un consiglio: nelmessa più bella. Le Olimpiadi specchiano la stomeglio. Don Marco Pozza della cucina. I destinatari del festival sono i l’ultimo weekend di settembre tenetevi liberi. Dopo 4 anni di silenziosa fatica Cammin@ltopiano: nasce un festival dedicato al muoversi in montagna Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 6 La voce degli 8 Comuni IL COMUNE DI ASIAGO PER I GIOVANI Un sogno chiamato Europa - seconda parte Il progetto “I giovani inBerlino contrano l’Europa” ha avuto una sua declinazione storica con l’iniziativa “Abbiamo toccato la storia con le dita”. Un viaggio in Polonia alla scoperta del più grande impero di sterminio umano della storia: Aushwitz. Un progetto finanziato con Legge Regionale del 16 dicembre 1999, n. 55 “Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà” che nel dicembre 2008, ha coinvolto una ventina di giovani suddivisi tra Asiago e Rotzo (dietro selezione meritevole del miglior manoscritto relativo al tema della violazione dei diritti umani con particolare riferimento all’infanzia) in questa toccante esperienza. Quattro giornate intense di emozioni, domande e riflessioni, tra il paese di Karol Wojtyla, i campi di concentramento di “Auschwitz uno”, “Auschwitz Birkenau” e la città di Cracovia, tanto bella quanto fredda! Sulla scia dell’esperienza presso il Parlamento di Bruxelles, nel Dicembre 2008, il Comune di Asiago promuove un viaggio a Roma, richiamante una sorta di percorso di avvicinamento dei giovani alla Costituzione Italiana proprio nell’anno ricorrente il suo 60° anniversario di approvazione. Quattro giorni movimentati, tra il Colosseo, le principali Piazze, Piazza di Spagna e Piazza Navona, San Pietro e i Musei Vaticani, coronati da due episodi decisamente distinti ed emozionanti: la presenza del gruppo in Piazza San Pietro per la consueta benedizione domenicale del Papa e la partecipazione presso la Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio ad una vera e propria seduta Parlamentare, alla presenza all’epoca del Vicepresidente di Camera, Rocco Buttiglione che vivamente ha salutato e ringraziato il gruppo asiaghese per la partecipazione. L’anno seguente e precisamente nel Dicembre 2009, l’Amministrazione lancia, in occasione della ricorrenza del ventesimo anniversario dalla caduta del muro di Berlino, un soggiorno culturale volto alla scoperta della Capitale tedesca delle sue principali attrazioni e dei monumenti rievocanti la storia di Berlino, della città di Dresda e di Lipsia, culla della musica. Proprio qui i giovani hanno reso omaggio al famoso compositore J.S.Bach, assistendo al concerto di Natale eseguito dall’orchestra e dal coro dell’Università degli Studi di Lipsia ed approfondendo la conoscenza di questo straordinario musicista. Un’occasione imperdibile per gli oltre settanta giovani partecipanti, che diede loro la possibilità di conoscere da vicino i luoghi dove si celebrò, nell’anno 1989, la riunificazione dell’Europa che pose fine ai regimi comunisti. Nel Dicembre 2010, invece, è la volta di Londra capitale economica dell’Europa, meta oramai contesa per lo studio della lingua inglese e fascinosa città, tra le più suggestive d’Europa. Buckingham Palace, Westminster Cathedral, il Tower Bridge, Hide Park e Piccadilly Circus, sono solo alcuni dei luoghi e dei monumenti che sono stati visitati durante la mini-vacanza culturale di cinque giorni a cui hanno preso parte una cinquantina di giovani altopianesi. Ma è nell’Ottobre 2011, che l’iniziativa “I giovani incontrano l’Europa” assume un’impronta decisamente diversa e più matura optando per un viaggio nella lontana e misteriosa Russia. Un’iniziativa delicata e meditata a lungo che ha permesso a ventitré giovani di toccare con mano una terra molto spesso sconosciuta se non sui libri di storia. Il viaggio, strutturato in otto intensi giorni e suddiviso rispettivamente tra Mosca e San Pietroburgo, ha compreso la visita dei più importanti monumenti ed opere d’arte delle due Capitali ed ha agevolato la conoscenza di questa importante componente dell’Europa, delle sue tradizioni e della sua cultura, ma è in occasione dello scorso Natale che l’Amministrazione decide di portare i giovani in Austria, alla scoperta delle saline di Berchtesgaden, di Vienna e Salisburgo, fascinose città, simbolo della vita del noto compositore, Wolfang Amadeus Mozart. Un’esperienza rientrante tra le finalità culturali di questo importante progetto, che ha tra i suoi obiettivi anche quello di avvicinare al mondo della musica classica anche i meno appassionati di questa tipologia di genere musicale. A tal proposito, dopo l’esperienza di Lipsia con il grande Bach, la partecipazione dell’ intero gruppo, all’esclusivo concerto di Mozart, sulle note di Mozart, Haydn e Shubert, presso la Mozart Haus di Roma Mosca Londra Irlanda Vienna. Un’occasione davvero unica e irripetibile per questi ragazzi, presenziare nella stessa sala in cui Mozart riservava ai suoi ospiti più cari ed intimi la sua contesa esibizione. Per concludere, nel maggio appena trascorso si è svolto il tour dell’Irlanda, che ha coinvolto dodici giovani alla scoperta della cultura e tradizione celtica. Un’esperienza dal sapore naturalistico, culminata nella sosta nella piccola e graziosa Dublino, in cui il gruppo ha avuto la possibilità di visitare il suo Parlamento “Leinster House”, partecipando in via del tutto eccezionale ad una seduta politica che in quel giorno verteva sul tema del noto “Fiscal Compact”. “Il grande interesse suscitato dal progetto in circa cinquecento ragazzi nel corso di questi otto anni di attività, ribadisce l’importanza che iniziative simili, a favore del mondo giovanile, assumono in una realtà di montagna come quella di Asiago” – afferma il vicesindaco di Asiago, Roberto Rigoni. “Con questa iniziativa , la nostra Amministrazione intende potenziare le conoscenze dei giovani incentivandoli ad una mobilità in ambito europeo che vuole essere, prima di tutto, veicolo di approfondimento culturale e di accrescimento della conoscenza della lingua inglese all’insegna dell’amicizia e del divertimento”. Giulia Rossi Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 7 Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano “Stars on Ice” con Evgeni Plushenko Arriva l’estate ed è di nuovo tempo di “Stars on Ice”. Anche questo Ferragosto ritorna ad Asiago lo spettacolo sul ghiaccio che da molti anni incanta i turisti. Mercoledì 15, sulla pista dello stadio del ghiaccio, si esibiranno campioni italiani e stranieri in una tappa dello “Skating Champions Italian Tour 2012” per regalare due ore di divertimento con evoluzioni e acrobazie. La star più attesa all’ Hodegart è Evgeni Plushenko, pluricampione internazionale e tra i più grandi pattinatori di tutti i tempi, tanto da esser soprannominato “Zar”; ha vinto moltissimo in Russia e nel mondo. Saranno presenti anche gli “Italian Ice Theatre”, la compagnia “Ghiaccio Spettacolo” composta da quindici atleti che hanno fatto parte della nazionale italiana, un mix unico in Europa, si esibiranno in “Tributo a Brodway”, ripercorrendo la sto- 8 La voce degli 8 Comuni ria del musical statunitense, non solo pattinaggio quindi, ma anche escamotage scenografici, supporti audiovideo, proiezioni, utilizzo di oggetti scenici. Parteciperà anche Valentina Marchei, quattro volte campionessa italiana e attualmente in carica. Le coppia Stefania Berton e Ondrej Hotarek campioni italiani in carica di coppia nell’artistico, e gli Acrobats: il leggendario duo acrobatico ucraino e Lorenza Alessandrini con Simone Vaturi coppia di danza iridata. Incanterà il pubblico asiaghese anche Elisa Angeli, artista ecclettica selezionata dal Cirque du Solei che ha nel repertorio numeri di nastri, cerchi volanti e pole dancing sul ghiaccio. Anche quest’anno la notte ferragostana sarà illuminata dalle stelle del pattinaggio mondiale. Lo spettacolo è a pagamento e dalle 21:15 intratterrà il pubblico per due ore di strabilianti evoluzioni sulle lame. Giulia Rigoni Tutti i cori di casa nostra per la rassegna “Col nostro canto andiam” Come ogni anno, il Coro Asiago propone “Col nostro canto andiam”, in programma domenica 5 agosto alle 21 al Millepini. La rassegna di canto popolare, giunta alla 19^ edizione, assume quest’anno un particolare significato, in quanto si colloca all’interno delle manifestazioni organizzate per il 60° di fondazione del Coro Asiago. Erano infatti i primi anni ’50 quando un gruppo di amici, guidati dal Maestro Andrea Rigoni Carisc, si ritrovarono insieme per dar vita a quello che sarebbe diventato il Coro Asiago. Per l’edi- zione 2012 si è voluta la presenza di due Cori locali, per riaffermare il radicamento del Coro Asiago al suo territorio e per ribadire la volontà di continuare ad essere, assieme agli amici degli altri Cori, punto di riferimento nel panorama corale dell’Altopiano. Ospiti speciali saranno dunque il “Gruppo Corale Altopiano” diretto dal Maestro Francesco Allegrini, già direttore del “Coro Asiago” e il Coro “L’eco delle Valli” di Lusiana diretto dal Maestro Andrea Pinaroli. Il primo è un Coro misto che, grazie alla esperien- za ed alla sensibilità del suo Maestro, propone un repertorio molto interessante, con elaborazioni musicali di particolare rilievo. Il secondo è un Coro giovane, che sa già esprimersi su ottimi livelli, guidato dall’entusiasmo e dalla tecnica del suo Maestro, impegnato a dirigere anche la “Schola Cantorum S.Matteo” di Asiago. L’ingresso al Millepini in occasione della rassegna “Col nostro canto andiam” costa 7 euro. I biglietti sono in prevendita allo IAT Altopiano di Asiago. l’Altopiano Sabato 4 agosto 2012 9 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ Federation Square a Melbourne si accende anche un po’di luce altopianese Tra le installazioni di padiglioni selezionate per il festival “The Light in Winter” anche quella creata da Loris Rebeschini di Roana assieme ai suoi soci dello studio Musk Fa sempre piacere sapere di un altopianese che si fa onore all’estero. Nei giorni scorsi a far parlare di sé giornali e reti televisive australiane è stato il roanese Loris Rebeschini, classe 1983, laureatosi in architettura allo IUAV di Venezia nel 2007. Loris, come tanti giovani italiani, ha lasciato il proprio paese alla ricerca di nuove opportunità ed oggi vive a Melbourne con la sua famiglia. In Australia Loris ha potuto conoscere altri giovani architetti e trovare un ambiente idoneo per sviluppare la sua creatività architettonica. Nel 2011 è nato Musk, emergente studio di architettura creato assieme a Hannes McNamara, Daniel Yusko e Chris Le Page. Perché Loris Rebeschini e gli altri tre giovani architetti dello studio Musk hanno catturato l’attenzione degli australiani? Per essere stati selezionati per allestire il proprio padiglione alla se- sta edizione del Festival “The Light in Winter”, una delle rassegne più importanti nello scenario architettonico di Melbourne, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, dove si svolgono attività, workshop e prestazioni che ruotano attorno ad una serie di installazioni che usano il tema della luce per attirare la comunità. I padiglioni, unici nel loro design, vengono allestiti con lo scopo principale La bella esperienza a Città del Messico per un giovane studente asiaghese Davide Rigoni ha rappresentato l’Italia ai mondiali di robotica, dopo essersi aggiudicato gli “italiani” con la squadra Endless Runner formata assieme a due compagni di classe Lo scorso aprile assieme ai compagni Andrea Dall’Alba e Stefano Fioravanzo della 4^ ITIS Chilesotti di Thiene Davide Rigoni, 18 enne studente asiaghese, con la vittoria nella gara nazionale di informatica Robocop Junior Rescue A disputatasi a Riva del Garda, si era aggiudicato la possibilità di partecipare alla finale mondiale di giugno a Città del Messico. Un appuntamento impegnativo, soprattutto dal punto di vista economico, ma alla fine grazie all’interessamento della scuola e degli stessi studenti, è stato possibile trovare degli sponsor per coprire almeno in parte le spese per quella che per i tre ragazzi si è rivelata un’esperienza molto positiva. Così, dopo un anno di studio intenso, al quale si era aggiunto l’impegno per la partecipazione alla gara nazionale di robotica che aveva richiesto lunghi pomeriggio extra a scuola, per il bravo studente asiaghese e i suoi compagni, accompagnati dal prof. Gecchelin, è arrivato il momento di volare in Messico. “Non ero mai salito su un aereo – racconta Davide – anzi, a parte le vacanze al mare, non avevo mai viaggiato, per cui per me è stato tutto nuovo. Dopo un po’ di timore iniziale mi sono gustato il viaggio aereo, incantato soprattutto dal trovarmi in mezzo alle nuvole. Sono rimasto poi colpito da Città del Messico, luogo che mi avevano descritto come piuttosto pericoloso, e infatti rimasto impressionato dalla sua enormità, da tutta quella gente, ma soprattutto dal numero di poliziotti che erano ovunque”. Le giornate di permanenza a Città del Messico sono state quasi interamente passate nel centro predisposto per i vari tipi di gara. “Andavamo lì da mattina a sera – racconta Davide – sia per provare che per gareggiare. Avevamo inoltre la possibilità di assistere da spettatori alle diverse tipologie di gara, alcune davvero fantastiche da vedere, sono rimasto colpito da ciò che riuscivano a fare i concorrenti della categoria maggiore, i “senior universitari” . E’ stato interessante confrontarci con tanti altri ragazzi che provenivano da tutto il mondo, con i quali l’unico modo di dialogare era parlare inglese. E questo mi ha fatto altresì capire l’importanza di studiarlo e conoscerlo”. La gara di Rescue A (salvataggio) nella quale si sono cimentati gli studenti dell’istituto thienese consiste nel programmare un robotino con un piccolo computer (il suo cervello) e dei sensori che gli permettono di capire l’ambiente in cui si muove; si svolge in un’apposita “arena” nella quale il robotino deve riuscire a coprire un percorso su due piani, superando ostacoli e difficoltà, fino a recuperare la cosiddetta “vittima” che consiste in una lattina. Tra una gara e l’altra i ragazzi sono stati impegnati anche a correggere piccoli errori e migliorare il più possibile il loro robotino. “Anche prima degli “italiani” – spiega Davide – abbiamo speso tantissimo tempo nel perfezionamento del nostro robot, è stato un impegno grandissimo, tanto che il suo pensiero mi seguiva dappertutto, me lo sognavo pure!” Dopo le varie prove con somma di punteggio, la squadra formata da Davide, Andrea e Stefano che ha rappresentato l’Italia ai mondiali, si è classificata decima su 36, accedendo a una fase successiva, prevista per i primi 12 “superteam”. “Questa fase prevedeva l’unione in gruppi di due squadre – racconta ancora Davide Rigoni – l’estrazione ci ha abbinato al gruppo di Hong Kong che si era aggiudicato il secondo posto. Si è trattato però di una gara diversa per svolgimento e regole alla quale non eravamo preparati, e non siamo riusciti a fare nessun punto, come quasi tutti gli altri. Alla fine dei mondiali abbiamo potuto passare una giornata visitando le piramidi dei Maya e imparando delle curiosità sul Messico”. Il ritorno a casa per Davide è stato poi molto fugace, visto che ci è rimasto per qualche ora e poi è ripartito per l’Inghilterra, essendosi aggiudicato la borsa di studio del Comune di Asiago con soggiorno a Totnes per 2 settimane. Estate di lavoro, iniziato all’indomani del ritorno dall’Inghilterra, e poi sarà di nuovo ora di tornare a scuola per affrontare un impegnativo quinto anno. E dopo? “Ci sto pensando già da un anno – conclude Davide – ma non ho ancora preso alcuna decisione. Mi sento portato sia per matematica, elettronica che informatica, penso che sceglierò quest’ultima visto che ci sono tante specializzazioni che mi attirano”. Silvana Bortoli di garantire adeguata protezione per tutta la durata del festival, che si svolge all’interno della piazza principale di Federation Square di Melbourne, un’area alquanto singolare riservata alla cultura e al divertimento nel cuore della capitale del Victoria. L’idea di partenza di questi padiglioni è quella di ospitare il pubblico e dare la possibilità di godere di un accogliente spazio luminoso dove scambiare due parole o fermarsi a leggere, an- che durante le corte giornate invernali. Nel presentare la propria creazione all’inaugurazione del festival, i quattro giovani dello studio di architettura Musk hanno definito il loro padiglione per The Light in Winter “un’opera disegnata da un gruppo di creativi, adatta all’occupazione pubblica, facile da costruire e d’effetto”. Requisiti che hanno trovato i favori dei tanti partecipanti al festival, e grazie ai quali Loris e compagni sono riusciti a distinguersi fra gli altri, tanto da catturare l’attenzione dei media australiani. S.B. Asilo Regina Margherita: un anno da cantare Finire l’anno scolastico in musica è oramai una tradizione per i bambini dell’asilo Regina Margherita. E se l’anno scorso i bambini hanno chiuso l’anno con l’Inno di Mameli (tanto bravi da essere richiesti anche per l’apertura della Notte Nera cantando dalla scalinata del Duomo) quest’anno “la musica è cambiata”. Si è deciso infatti di dedicare alla tradizione i canti di addio all’anno di scuola. Con il supporto di Ezio Pesavento “Squinz”, i 115 bambini della scuola materna hanno intonato tutti assieme due pezzi del suo repertorio “rispaariano”; “Alda messie, figurine, balon” e “In sima al me orto ghe xe un pesso”. Il primo ha destato ricordi annosi soprattutto nei nonni presenti (ma anche in qualche papà negli anta), mentre il secondo ha toccato corde più intime, ancestrali, di legami profondi con la nostra terra come le radici del vecchio pesso. Ed inutile negare che qualche lacrima è evasa dagli occhi ostinati a negare l’emozione; emozione per la conclusione di un anno scolastico, per la crescita dei nostri bimbi, per sentire proferire parole antiche da questi giovanissimi altopianesi. Grazie Ezio e grazie maestre; fino a quando almeno un bambino saprà cos’è un pesso e come si gioca ad alda messie l’Altopiano avrà un futuro. Quello della festa di fine anno è stato solo uno dei tre appuntamenti organizzati e possibili grazie anche alla disponibilità della direzione didattica di Asiago che ha concesso l’uso dell’aula magna delle scuole elementari. Proprio per il numero cospicuo di bambini, e per permettere a tutti i genitori, i nonni e i famigliari, di prendere parte ai festeggiamenti sono stati divisi in tre date gli appuntamenti fissi di fine anno come il saggio di musica dove i bambini hanno cantato (grazie alla dedizione e alla pazienza del maestro Cristiano), persino in inglese (come sopra per la maestra Roberta). Dopo il saggio di musica, c’è stata appunto la festa di fine anno, con la consueta consegna dei diplomi, e poi, la settimana successiva, la festa di fine asilo per i più grandi. Un momento intimo tra maestre, bambini e genitori per sancire un legame che l’iscrizione alla scuola primaria non potrà mai dissolvere. Ci sarebbe ancora molto da dire, fatti da raccontare, persone da ringraziare. Ma il rischio di dimenticare qualcuno o qualcosa è grande quindi meglio concludere con un “GRAZIE” a tutti. Grazie perché, oltre ad aver dato qualcosa di importante ai bimbi, hanno contribuito alla concretezza e alla passione che contraddistingue l’istituzione da 110 anni. Gerardo Rigoni Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 10 La voce degli 8 Comuni ROANA Lavori pubblici, in territorio comunale di Roana numerosi gli interventi di edilizia stradale Sono sempre numerosi i lavori pubblici, in particolare nel campo dell’edilizia stradale, predisposti dal Comune di Roana, alcuni dei quali appena conclusi, altri in corso d’opera, altri in fase di pianificazione. “L’amministrazione comunale – commenta il sindaco di Roana Valentino Frigo - sta dando così concreta attuazione a quanto previsto dal suo programma, in particolare all’ elenco annuale delle Opere Pubbliche pianificate durante lo scorso, e nel presente esercizio finanziario”. Ad illustrarci sinteticamente di quali lavori si tratti, è il responsabile dell’ufficio tecnico, geom. Gabriele Valente. “A Canove in via Belvedere, tratto che dal bivio Italiano porta a Camporovere – spiega - sono stati portati a termine alcuni stralci di marciapiede collegando definitivamente nella massima sicurezza le due frazioni del comune e provvedendo in collaborazione con ETRA, al rifacimento della bitumatura per tutto il tratto interessato; contestualmente a Cesuna lungo via 26 Giugno, sono stati ultimati i lavori che riguardano sempre il rifacimento di una tratta di marciapiede esistente, oltre al consolidamento della banchina stradale con dei muri di sostegno. E’ pure in previsione di rinnovare una breve tratta di marciapiede anche a Treschè Cesuna, lungo via 27 aprile. All’interno di questo progetto con un unico finanziamento, è stato previsto a Mezzaselva l’abbattimento di due ex fabbricati rurali (ruderi), ubicati in posizione tale da creare non pochi problemi alla viabilità locale. Dopo averli acquistati da soggetti privati, l’amministrazione co- munale sta provvedendo alla loro demolizione, eliminando alcune criticità della viabilità, contestualmente ricavando degli spazi per aree attrezzate. Sempre a Mezzaselva sono stati portati a termine i lavori di consolidamento statico relativi al solaio della palestra delle scuole medie, garantendo così il grado di sicurezza richiesto a tutta la struttura. Risulta attualmente in corso a Canove lungo Via M. Ortigara, la realizzazione del nuovo marciapiede, opera sollecitata in più occasioni da cittadini residenti e turisti del loco, che da sempre hanno segnalato questa cronica carenza, il tutto per una spesa quantificata in 180.000 euro. Inoltre, grazie ad alcuni interventi convenzionati tra privati e l’Amministrazione Comunale, verranno a breve realizzati in questa zona anche dei parcheggi pubblici, vista l’ impellente necessità. Sempre a Canove, in adiacenza al parcheggio centrale “Roma”, proseguono i lavori per la costruzione della futura sede della Pro Loco grazie a una serie puntuale di interventi convenzionati tra il Comune e soggetti privati, finalizzati al completamento, nelle varie fasi costruttive, del fabbricato in questione. Verranno a breve portati a termine anche i lavori iniziati lo scorso anno in via Achille Papa a Cesuna e Treschè Cesuna, finalizzati all’allargamento dell’attuale strada comunale e alla creazione di due piste ciclo-pedonali, su entrambi i lati della carreggiata”. “Negli ultimi mesi – continua il geom. Valente – abbiamo frequentemente lavorato per formalizzare numerose istanze di contributo per interventi a vario titolo nel campo dei fondi europei, con esplicito riferimento al completamento del pala ghiaccio di Roana, alla realizzazione del nuovo eco- centro in zona Waister in convenzione con i Comuni di Asiago e Gallio, nonché al completamento dei primi due piani dell’ex colonia Rossi a Treschè Conca, per destinarli in futuro ad ospitare la sede di un unico asilo per le frazioni di Cesuna e Treschè Conca”. Un breve accenno infine all’impianto fotovoltaico della Cattedra, attivo da poco più di un anno. “L’amministrazione – conclude Valente – è più che soddisfatta dei risultati in termini di energia prodotta, visto che sono stati raggiunti i limiti teorici di produttività per un impianto di tali dimensioni, consistenti in 1.200.000 kWh/annui di energia prodotta complessivamente. L’ introito finanziario conseguente, si configura in una sorta di rendita vitalizia a medio/lungo termine per l’amministrazione comunale, sicuramente in questi tempi, di rilevante importanza alla luce delle ristrettezze economiche della società attuale, dove le entrate comunali derivanti da tassazione locale e contributi regionali e statali risultano essere alquanto in sofferenza”. Silvana Bortoli Il FESTIVAL CIMBRO E I MONGOLI Al “ristorante” della Pro Loco Molti hanno ammirato la formazione mongola di danze e folklore al Palatenda di Roana nell’ambito del Festival Cimbro organizzato dal Comune. Danze, acrobazie, abbigliamenti, musiche che hanno portato sull’altopiano tradizioni di popoli lontani. Molti hanno ascoltato le canzoni in dialetto genovese di Fabrizio De Andrè interpretate da Mauro Pagani, accompagnato da arrangiamenti musicali mongoli. Non molti hanno seguito gli incontri con scrittori, musicisti, esperti che hanno presentato aspetti della Mongolia di ieri e di oggi. Non molti hanno gustato la mostra di pittura e di oggettistica artigianale mongola, con le opere di Nyamaa Ganbat “Ai confini del Tempo”. Una mostra significativa che coniugava il nuovo con le tradizioni più antiche e che faceva sentire “ la necessità del passato come viatico indispensabile per garantire l’identità di un popolo”. Curioso è risultato l’allestimento di una tenda GER, l’abitazione dei mongoli nomadi nella steppa. Il presentatore televisivo Patrizio Roversi, nelle sue varie interviste, ha fatto sentire l’importanza del viaggio, dello scambio, del nomadismo, delle mescolanze nella vita di una persona e di un popolo. Egli ha fatto capire come il turismo è scoperta di paesaggi e di culture diverse, esperienza di rapporti sempre nuovi con terre e con tradizioni vicine e lontane. Pochi erano presenti all’incontro con Mauro Pagani che ha raccontato la sua amicizia con Fabrizio De Andrè e ha rivelato come egli nei suoi progetti aveva pensato anche ai mongoli. E non molti erano presenti all’incontro con Massimo Zamboni con il suo documentario sulla Mongolia oggi e il suo libro “In Mongolia in retromarcia”, tra canti, chitarre e per- Un nuovo schermo per il museo di Canove Il museo della Grande Guerra di Canove d’ora in poi offrirà ai propri visitatori la possibilità di visionare filmati d’epoca e fotoriproduzioni originali. La novità giunge grazie all’acquisto di un nuovo schermo digitale che, posizionato sulla parete della nuova ala espositiva, permette la visione di parte dell’importante materiale conservato negli archivi. Lo schermo multifunzione potrà essere utilizzato egregiamente a scopo didattico durante la visita delle numerose scolaresche che ogni anno giungono per ammirare la collezione dedicata al primo conflitto mondiale. cussioni. Un incontro carico di pensieri e di emozioni legati al suo rapporto con una terra “dove ogni parola, ogni uomo e animale, vale e pretende per il suo carattere unico e non sostituibile”, dove “ognuno che vive è un dono quotidiano e ogni nascita è un regalo”, dove “ognuno è condizione per la vita dell’altro”. Anche Massimo Zamboni ha fatto sentire l’importanza del turismo: “Viaggiare è essere viaggiati…Andare e lasciarsi prendere, lasciarsi attraversare da territori, lingue, culture diverse…” Con il riferimento ai Mongoli, l’Hoga Zait 2012 è stato un forte richiamo alla apertura e al dialogo lungo le frontiere del mondo. Dialogo che richiede la consapevolezza della propria storia e della propria cultura. Dialogo che non può ridursi a un po’ di folklorismo e a qualche occasione di piacevole divertimento. Sergio Bonato un’ottima cena a base di baccalà Sabato sera 28 luglio a Roana presso il Palatenda si è tenuta la Cena del Baccalà; un appuntamento fortemente voluto e organizzato dalla Proloco di Roana che per il secondo anno ha presentato, in collaborazione con la venerabile Confraternita del Baccalà di Sandrigo, un ricco menù tutto, dall’antipasto al dolce, rigorosamente a base di Baccalà (dolce escluso naturalmente). Il Palatenda si è trasformato in un lussuoso ristorante con un allestimento da gran galà. L’atmosfera della serata era davvero gradevole e allegra e mentre i commensali gustavano gli ottimi piatti preparati dal Gruppo Ristoratori della Confraternita, innaffiati da un ottimo vino vespaiolo delle Colline di S. Giorgio e vespaiolo frizzante, Remo Azzolini ed Eva Fabris allietavano gli ospiti con tanta buona musica. “La cena e la serata - dice la presidente della Proloco di Roana Lisa Benetti – hanno avuto un grande successo. Sono stati raggiunti tutti gli obbiettivi prefissati, il più importante dei quali offrire al turista ed al locale la possibilità di gustare una cena di baccalà ad un prezzo davvero contenuto dando al tempo stesso una qualità ottima sia del menù proposto che del servizio”. “Voglio ringraziare – conclude Lisa - i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa: Locanda Granpasso, Ristorante Ponte di Liviera, Ristorante da Beppino e Trattoria Dalla Nana; Eva Fabris e Remo Azzolini per aver cantato e suonato per tre ore consecutive!.. Ma soprattutto, di cuore, tutti i volontari e le volontarie della Proloco che con il loro impegno e il loro entusiasmo hanno reso possibile tale successo”. Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 11 La voce degli 8 Comuni GALLIO L’unione dei comuni altopianesi comincia da Gallio e Foza Una festa comunitaria per dare evidenza pubblica e sostanza ai deliberati dei consigli comunali di Gallio e Foza per la gestione in forma associata di sei funzioni ammnistrative, così come previsto dall’apposita legge regionale. Su un ceppo di legno preso dal bosco circostante e posto proprio sulla linea di confine dei due territori comunali, in Val Miela, i sindaci di Gallio, Pino Rossi, e di Foza Giovanni Alessio Oro hanno firmato ufficialmente la convenzione. A dare solennità all’iniziativa anche la presenza di ospiti illustri come il segretario della Lega Nord, nonché sindaco di Verona, Flavio Tosi l’assessore al bilancio della Regione Veneto, con delega agli enti locali, Roberto Ciambetti e il presidente dell’ANCI Giorgio Del Negro. Presente anche il sindaco di Enego Igor Rodighiero. Ma la presenza più significativa è stata quella dei cittadini dei due comuni e delle associazioni, tra cui gli Alpini che hanno curato anche la preparazione del pranzo offerto ai partecipanti. “Non è una fuga in avanti, né un abbandono del rapporto con gli altri comuni dell’Altopiano – hanno ribadito i sindaci Rossi e Oro – bensì un’iniziativa che apre la strada, ci auguriamo, all’unione di tutto l’Altopiano, ad una nuova visione della collettività a livello altopianese”. Da ora dunque i due comuni gestiranno in forma associata le funzioni generali di amministrazione e di controllo; di polizia locale; di istruzione pubblica; viabilità e trasporti; gestione del territorio e dell’ambiente; e i servizi sociali. “I Comuni non perdono i servizi – ha sottolineato l’assessore regionale Roberto Ciambetti – ma li migliorano. E’ un accordo che nel medio-lungo periodo consentirà anche un risparmio sulla spesa. Quello di oggi è il più bel esempio di utilizzo della legge regionale per la quale io ho spinto molto. Spero sia l’embrione che arrivi poi a tutta la Spettabile Reggenza”. “Un plauso a questi due sindaci intelligenti – ha detto Giorgio Del Negro – che lasciano la visione campanilistica per aprirsi ad una visione d’insieme”. “E’ una giornata questa – ha concluso Flavio Tosi – che dimostra il vero senso della comunità. Bisogna unirsi salvaguardando l’identità locale e questo è il modo”. Sull’atto della firma c’è stata pure la benedizione dei parroci di Gallio, don Lauderio Dal Bianco, e di Foza, don Valentino Miotto. Nell’occasione, a tutti i capifamiglia presenti è stata donata copia dell’opuscolo della sentenza Al parcheggio Ghelpack di Gallio lunedì 6 agosto arriva il Mercato del Forte Lunedì 6 agosto dalle 8 alle 20 sarà Gallio a fare da cornice alle bancarelle del Mercato del Forte, tra moda di qualità, sapori versiliesi e prodotti artigianali. Il consorzio le “Bancarelle del Forte” nasce da un’organizzazione di commercianti che ha iniziato ad esporre e vendere le proprie merci nella piazza principale della città di Forte dei Marmi. Dato il positivo riscontro negli anni, grazie alla qualità dei prodotti esposti, gli ambulanti che espongono nel più famoso mercato d’Italia che richiama sempre un grandissimo numero di visitatori, si sono consorziati e, oltre a frequentare settimanalmente Piazza Marconi di Forte dei Marmi, si spostano in altri comuni per dar vita a mercati caratterizzati dalla indiscutibile qualità della merce venduta. Dal famoso artigianato fiorentino delle ceramiche artistiche, agli altrettanto famosi ricami della biancheria per la casa, fino alle migliori griffe di abbigliamento e pret a porter, e ancora le antiche arti degli artigiani fiorentini e i prodotti enogastronomici tipici della Versilia, dove il mercato ha origine: l’insieme variegato delle proposte Una via dedicata a Mons. Beniamino Schivo Una giornata dedicata al ricordo di Mons. Beniamino Schivo. Domenica 5 agosto a Gallio si rende omaggio a questo grande personaggio che ha dedicato la sua vita e la sua opera pastorale alla Diocesi di Città di Castello. Al sacerdote di origini galliesi, morto lo scorso gennaio all’età di 102 anni, è stato anche tributato il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni per aver salvato, a rischio della propria vita, la famiglia ebrea Korn dalla persecuzione nazista durante la Seconda Guerra mondia- le. Ha ricevuto anche un premio dagli Stati Uniti, il “Courage to care” per la sua opera di difesa dei diritti uma- ni. Con la stessa motivazione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha assegnato, nel 2008, la medaglia d’oro al valore civile. A Mons. Schivo l’amministrazione comunale ha deliberato di intitolare una via del paese. E’ quella che da piazzale Sisemol conduce alla nuove case popolari. Domenica, dopo la Messa fissata per le 11, animata dal coro parrocchiale, alla quale parteciperà il vescovo di Città di Castello, Mons. Domenico Cancian, si terrà la cerimonia di intitolazione. Alle 17, in sala Bartolomea, vicino al Cineghel, verrà presentato il volume, scritto per l’occasione da Valeriano Sambugaro e pubblicato a cura dell’amministrazione comunale, dal titolo “Mons. Beniamino Schivo – Un secolo di bene”. In occasione della presentazione verrà consegnata una copia del libro a tutti i capifamiglia di Gallio. Lo scorso maggio anche a Città di Castello si è voluto esprimere un ricordo con la messa a dimora di un ulivo donato dalla comunità ebraica di Gerusalemme e lo scoprimento di una targa a memoria dell’evento. porta anche a riscoprire vecchie usanze e abitudini, creando momenti rilassanti di incontro e aggregamento. Saranno circa 35 le bancarelle che presso il parcheggio Ghelpack offriranno una manifestazione unica nel suo genere, dove tradizione e gusto si fondono in un connubio perfetto fra qualità,prezzo, e scelta, il tutto circondato da un ambiente simpatico e socievole. S.B. Giornata fitness in Piazza Italia Venerdì 17 agosto nel pomeriggio dimostrazione di aerobica, spinning, zumba e step kettlebel Vista la riapertura con nuova gestione della palestra di via Manzoni a Gallio, in collaborazione con la Pro Loco è stata organizzata una giornata fitness in centro paese con programma di aerobica, spinning, zumba, step kettlebel. L’appuntamento è per venerdì 17 agosto dalle 15.30 alle 19.30 in piazza Italia. “Come Pro Loco – commenta il presidente Stefano Sartori – non possiamo che essere felici per questa riapertura, che contribuisce a integrare l’offerta sia turistica che residenziale del pa- ese, ed è, oltretutto, in sintonia con il nostro programma che tende a promuovere Gallio come area montana legata all’attività sportiva. Per rendere partecipi della riapertura sia gli ospiti che i residenti, abbiamo pensato a questo pomeriggio di promozione all’aria aperta, in centro paese”. Per prenotare la partecipazione all’evento è possibile consultare il gruppo Facebook Life Style Bebema Center o rivolgersi all’Ufficio Turistico di Gallio, tel. 0424 447919. S.B. Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 12 URBANISTICA Su cosa sta indagando la Procura? Sette investigatori in Comune hanno acquisito documenti relativi al Prg comunale e al PAT, i 10 piani di intervento (di cui 9 attuati dall’amministrazione Stella) e documentazione riguardante l’acquisizione della colonia Cadore dal Comune di Sandrigo da parte dell’attuale amministrazione Ore a rovistare tra documenti e fogli protocollati. Sette investigatori della Procura di Bassano e della Questura di Padova hanno trascorso buona parte di venerdì 27 luglio a cercare qualcosa, ma cosa non è dato a sapere. Quello che si sa è che sono stati acquisiti documenti relativi al PRG comunale e al PAT, i 10 piani di intervento (di cui 9 attuati dall’amministrazione Stella) e documenti inerenti all’acquisizione della colonia Cadore dal Comune di Sandrigo da parte dell’attuale amministrazione. Tutto il resto, per ora, sono solo supposizioni. Anche perché al sindaco Pino Rossi non è stato spiegato il motivo di tanto dispiegamento di forze. “Sono arrivati alle 7 e hanno iniziato a chiedere di visionare documenti senza spiegare il motivo – racconta Rossi – E noi abbiamo lasciato fare; anche perché in tutta sincerità sono tranquillo così come lo sono i miei funzionari”. Sul motivo del blitz, Rossi può solo fare ipotesi: “Secondo me, visto che la documentazione ripercorre la storia urbanistica di Gallio degli ultimi 10 anni, può essere legato all’attentato al sindaco Antonella Stella oppure a qualche esposto arrivato in Procura. Comunque la mia amministrazione ha mantenuto lo stesso segretario, lo stesso funzionario all’urbanistica, gli stessi consulenti tecnici dei nostri predecessori mantenendo una continuità di gestione del settore urbanistico di Gallio”. Anche in paese le ipotesi sono molte, ma di fatto nessuno sa dire cosa si celi nella concitata attività investigativa di venerdì. Gerardo Rigoni Il baccalà primo tema degli incontri legati alla scoperta di gusti e sapori Venerdì 20 luglio a Gallio in piazza Italia hanno avuto inizio ufficialmente gli incontri legati alla scoperta del gusto, che la Proloco di Gallio ha deciso di proporre agli amici ospiti. “Come primo appuntamento – commenta Stefano Sartori, presidente della Pro Loco - ci siamo affidati alla grande scuola del maestro Giovanni Pozzan, titolare dell’Antica Trattoria Due Spade di Sandrigo che ha proposto un assaggio dello squisito risotto al baccalà a tutti i presenti. Ad “insaporire” al meglio la ricetta è intervenuto l’avv. Claudio Pasqualin, in qualità di membro della confraternita del Baccalà, che assieme al bravo Giovanni hanno intrattenuto il pubblico descrivendo la storia del merluzzo, partendo da dove viene pescato, fino a come i norvegesi, passano ad essiccarlo per poter dare ai clienti, prevalentemente italiani e spagnoli, un prodotto finito di sublime qualità”. “Un’ annata, questa del 2012 ottima grazie alle tante giornate ventose e alla poca pioggia” - ha riferito Pozzan, che ha trascorso, come tutti gli anni, 20 giorni all’isola di Rost, in Norvegia, per verificare di persona la stagionatura del pesce. All’ormai consueto appuntamento galliese, è stato tanto il pubblico presente, che ha atteso comodamente seduto in piazza l’evolversi del racconto: la preparazione, la cottura, gli abbinamenti di contorni e del vino per riuscire ad esaltare al meglio questa pietanza, immancabile nelle tavole delle famiglie venete e anche delle famiglie altopianesi. Infine si è arrivati all’atteso assaggio del baccalà con il risotto: magnifico! Tredici chilogrammi di riso, circa 300 porzioni, per un pubblico composto da quasi completamente di amici villeggianti che hanno apprezzato e gustato il piatto, sperando in un possibile bis! “Un ringraziamento va agli amici Pozzan e Pasqualin - conclude Sartori - per la bravura nella preparazione e per la passione che esprimono nel parlare di un alimento tradizionale della nostra cultura. Grazie inoltre a tutti i collaboratori che hanno permesso la buona riuscita dell’evento, e al pubblico presente per la partecipazione”. Due mostre per celebrare il centenario della Grande Guerra Dal 3 al 12 agosto sono aperte a Gallio, nell’ambito delle manifestazioni organizzate per la ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale, due singolari mostre: la personale di pittura di Roberto Lunardi, in piazza del municipio, e l’esposizione, in sala consiliare, delle collezioni private di Rolando Baù, Mario Longhini e Fabrizio Sansoni di stufe da guerra, bossoli lavorati, lampade, medaglie e distintivi della prima guerra mondiale. La mostra “Le quattro stagioni” di Robertino (così è chiamato da tutti) è organizzata in collaborazione con l’Associazione Malattie Rare “Mauro Baschirotto” Onlus. L’artista, di origini galliesi, abita a Varese , ma torna regolarmente nel suo amato paese natale dove trae ispirazione per numerosi dei suoi dipinti. Sin da giovane, una malattia lo ha privato delle dita; nel corso degli anni, ha quindi sviluppato un suo modo originale di dipingere, attraverso una fascia elastica alla quale blocca il pennello. Ha seguito per due anni le lezioni di arte decorativa al Luisianum di Gallarate, ma ha perfezionato il suo stile nell’osservazione e nella contemplazione della natura. La pittura di Robertino Lunardi prende spunto dalla Natura in tutte le sue forme e dalle stagioni che, animate dalla forza della terra, cambiano l’aspetto del paesaggio. E’ proprio questa forza motrice del mondo che ci circonda che interessa al pittore e che viene colta nell’emozione dell’istante: una foglia si muove, un gallo cedrone spicca il volo, mentre un pettirosso si gode la piccola preda nell’intimità di un nido a ridosso di una casa; uno stagno viene colto con i riflessi delle foglie variopinte in autunno o dei paesaggi innevati, mentre scorci delle contrade di Gallio vengono ritratti con la presenza gioiosa e serena del paesaggio naturale. I suoi quadri sono sguardi che ci fanno riflettere, che ci invitano a guardare alle piccole cose, che fanno grande chi le osserva e le sa cogliere. Nella sua pittura, troviamo l’invito a osservare, come davanti ad uno spettacolo, le meraviglie della nostra terra. Sicuramente da non perdere è la mostra dedicata a particolari oggetti della Grande Guerra: stufe, bossoli lavorati, lampade medaglie e distintivi. Curata da appassionati collezionisti del settore, l’esposizione descrive, attraverso gli oggetti, aspetti intimi e privati della vita di trincea, ricchi di umanità e pronti a ricordare che “l’intima bontà dell’uomo”, sopravvive all’abbruttimento dei conflitti. GALLIO AVVOLTA NELLA BELLEZZA MITTELEUROPEA Gallio fra la bellezza mitteleuropea di ieri e di oggi. Quando? Il 7 e 8 agosto festeggiando la concittadina Gitta Schilling in occasione della tappa galliese del concorso “Miss Alpe Adria International”. Martedì 7 agosto andrà in scena, a partire dalle 21 al palasport lo spettacolo di “Vota le Voci” e “Miss Alpe Adria International”, che abbinerà la finale del concorso canoro e una tappa di selezione locale del concorso di bellezza; in giuria, tra gli altri, ci saranno: Gitta Schilling, a cui il giorno dopo, verrà dedicata una serata speciale, e il regista Emilio Briguglio. Mercoledì 8 agosto, infatti, all’interno del Municipio di Gallio, dalle 20, ci sarà la proiezione del documentario “Gitta SchillingBellezza senza tempo” dedicato dal regista padovano, Emilio Briguglio, a questa ex modella tedesca, di Berlino, famosissima a livello internazionale a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, il cui volto è stato copertina in riviste come Vogue, Harper’s Bazaar, Madame, che da diversi anni ha deciso di vivere a Gallio. Gitta, infatti, dopo aver sfilato per Dior, Chanel, dopo essere stata musa di fotografi come Helmut Newton, William Klein, si ritira dalla sua carriera di fotomodella ed apre un atelier a Monaco. Nei numerosi viaggi in Italia si innamora del nostro Paese e si trasferisce prima a Venezia, poi a Gallio, che da luogo di vacanza diviene il posto in cui ritrova quella natura che nei ricordi la riporta alla sua infanzia nella campagna fuori Berlino. La bellezza mitteleuropea di Gitta Schilling viene celebrata da Gallio in occasione del grande spettacolo che si terrà al palasport il 7 agosto, con la finale del concorso canoro “Vota le Voci” con la tappa di “Miss Alpe Adria International”. Il concorso di bellezza “Miss Alpe Adria International” è nato per collegare i paesi d’Europa che dalle Alpi raggiungono l’Adriatico. Nato 25 anni fa, attualmente coinvolge sette paesi, ciascuno con una propria fase di concorso nazionale: Italia (in particolare il Triveneto), Svizzera, Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Slovacchia. Col pretesto della bellezza femminile, il territorio del Nordest italiano si confronta con la vicina Mitteleuropa. Terminata ciascuna fase nazionale, viene organizzata la finale internazionale, per incoronare la “ambasciatrice della bellezza Mitteleuropea”. Nelle ultime edizioni la fase nazionale porta fortuna alle ragazze vicentine: Miss Alpe Adria Italia 2010 è stata Emma Dalla Benetta di Arzignano (vinse il titolo nazionale a Bassano), mentre nella finale 2011 (trasmessa da Canale Italia in prima serata il 26 dicembre scorso) il secondo posto è stato della 16enne Elisa Gasparotto di Schio, mentre la corona italiana è andata alla veronese Valentina Antonini. Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago l’Altopiano Sabato 4 agosto 2012 Questo antipasto si preVentaglio di pera William e Kummel su crema di formaggi Pennar para sbucciando e inci- LA RICETTA La voce degli 8 Comuni 13 dendo, con delicatezza, a fettine una pera William (ne basta mezza a porzione) inserendo poi in questo “ventaglio” delle fettine di Kummel, ovvero il Pennarone arricchito di semi di cumino. A parte si prepara una fonduta, facendo scaldare della crema di formaggi Pennar (si trova già pronta in vasetto) alla quale si aggiungerà dello Stravecchio grattugiato e un rosso d’uovo , rimestando velocemente. Se la fonduta dovesse diventare dura si può aggiungere un po’ di latte o di panna. Il piatto si prepara con il fondo di fonduta sul quale si appoggia la pera a ventaglio con le fettine di Kummel, decorando a piacere. Ai Pennar, al Golf Hotel Villa Bonomo Ci porta poco distante dalla sede storica del caseificio, questo appuntamento con il Pennar di Asiago: a raccontarci la propria storia e a illustrarci una sfiziosa ricetta, questa volta è la famiglia Bosatra del Golf Hotel Villa Bonomo, che si trova in via Pennar 322. I ricordi del signor Andrea Bosatra Bonomo, padre di Leonardo che gestisce il locale, vanno parecchio indietro nel tempo, mentre ci racconta come la storia dello stabile e dei terreni che lo circondano sia legata ai fatti storici relativi alla guerra che si è combattuta in queste zone, nonché alla realizzazione del bellissimo campo da golf su cui si affaccia. “L’edificio, di proprietà dei nobili Bonomo, costruito ancor nel 1705 e ricostruito nel 1924 in seguito alla devastante distruzione della guerra – racconta – era sempre stato usato come fattoria e casa di caccia. L’anno di costruzione è inciso su una pietra del vicino capitello, che ne commemora la nascita”. Ereditata dai nipoti del proprietario, che non aveva figli, la proprietà era adibita al pascolo delle mucche da latte, alla fienagione, e legata dunque alla produzione del formaggio. Inoltre il bosco forniva il legname da costruzione e da ardere. “Giù al Meltar – ricorda ancora Andrea Bosatra - c’era una pozza grandissima, dove arrivavano le beccacce, e dunque nell’antica casa si conservava anche tutto ciò che era legato all’arte venatoria. Fu la felice intuizione di LA RICEVentaglio di pera William e Kummel su crema di forNereo Stella a far nascere il campo da golf, per il quale mi venne chiesto di cedere parte della proprietà, che venne così trasformata da pascolo a golf, dopo aver disdetto il contratto d’affitto con gli affittuari.” “Rimanevano però inutilizzati i locali che avevano ospitato la fattoria – continua Bosatra – e cominciai a pensare a come utilizzarli. Non c’erano molte possibilità, la struttura era classificata come edificio di interesse culturale e non vi erano grandi margini di ampliamento. Era possibile però dare vita a un albergo, e così dopo un attento lavoro di ristrutturazione nel 1998 è nato l’Hotel Villa Bonomo. Devo dire di essermi piuttosto divertito nell’interessarmi ai lavori, nello scegliere soluzioni e materiali, e, grazie alla collaborazione di artigiani capaci e di buon gusto, il risultato finale mi ha molto gratificato”. Dal 1998 il Golf Hotel Villa Bonomo, immerso in uno degli angoli più panoramici dell’Altopiano, offre un’ospitalità raffinata, nella tranquillità di prati e boschi. Funghi e formaggi, tra gli ingredienti preferiti dallo chef In cucina incontriamo lo chef Leonardo Saoncella, che l’Altopiano lo frequenta da oltre vent’anni. “Provengo da Montagnana – dice – dove ho avuto nel tempo due locali. Sono spesso salito quassù soprattutto per prendere funghi e formaggi, i prodotti del Pennar li ho sempre apprezzati, e così i miei clienti di giù. Mi piace sperimentare piatti nuovi, come quello dell’antipasto che vi propongo: un giorno mi è venuta l’idea di fare una variazione sul classico abbinamento di for- PENNARONE PENNAR Questo prodotto assembla le caratteristiche migliori dei formaggi dolci dell’arco alpino, il suo sapore infatti rievoca caratteristiche tipiche dell’ formaggio Asiago, del Latteria e del Fontina armoniosamente unite con sapiente maestria SERVIZIO REDAZIONALE maggio e pere, utilizzando il Pennarone con i semi di cumino (Kummel). Il risultato è stato subito apprezzato dalla clientela”. Oltre a questo goloso antipasto, Leonardo ci suggerisce la ricetta delle crespelle con radicchio di Verona e vellutata di Asiago: si farciscono delle crepe con del radicchio tritato fatto brasare con un po’ di cipolla bianca, al quale va unito poi dell’Asiago fresco dei Pennar tagliato a pezzetti, fino a quando si scioglie e amalgama. Le crepe si farciscono con il ripieno e si passano in forno a gratinare dopo averle coperte con una besciamella leggera nella quale si sarà fatto sciogliere dell’altro formaggio fresco, e, a piacere, una spolveratina di Gran Pennar. Ancora un suggerimento, per un piatto unico, veloce e sfizioso, che nelle giuste dosi può essere servito come antipasto: su un piatto si dispongono a ventaglio dei salumi di selvaggina (come prosciutto di cervo e salame di cinghiale) fettine di vari formaggi dei Pennar, e dei crostini di pane, lo chèf ne ha proposti due: uno con paté di olive taggiasche, l’altro con funghi porcini e fiori di zucca. Tra le altre specialità che Leonardo ama preparare ci sono il pasticcio ai formaggi, la fonduta di formaggi dell’Altopiano con pane raffermo, la polenta fresca al cucchiaio con vari tipi di funghi e in centro una fonduta di formaggio, i funghi crudi con rucola e Gran Pennar, gli gnocchi ai formaggi, quelli cuneesi gratinati al forno, il risotto con porcini e zucca e quello con funghi e fonduta, il filettino di maiale in rosa, farcito con prosciutto dolce di Montagnana, Asiago fresco e Gran Pennar. Sabato 4 agosto 2012 Voragine del Sciason “Profonda e larga caverna che scende poi a forma di pozzo nel cui fondo c’è ghiaccio tutto l’anno, quantunque se ne cavi continuamente e negli anni asciutti se ne estragga tanta da abbeverare gli animali delle malghe vicine. È la più bella delle varie simili caverne che si trovano su questi monti.” Così scriveva, nel 1885, Ottone Brentari nella sua splendida “Guida storico-alpina di Bassano-Sette Comuni: Canale di Brenta, Marostica”. Ha un fascino tutto particolare leggere la meticolosa descrizione, fatta oltre un secolo fa, di luoghi conosciuti e delle attività che in essi venivano messe in atto al fine di ricavare da ciò che il territorio offriva di che sopravvivere . . . A chi mai verrebbe in mente, adesso, di recuperare il ghiaccio che si forma sul fondo di una voragine di oltre 96 metri di profondità per portarlo in superficie, farlo sciogliere e con esso abbeverare le mucche delle malghe vicine? Oltretutto utilizzando per la calata, e la successiva risalita, corde di canapa e tecniche di progressione senz’altro più improvvisate e rischiose di quelle l’Altopiano La voce degli 8 Comuni messe in atto dagli attuali speleologi. Eppure i nostri antenati lo facevano vincendo non solo la sfida contro la gravità ma anche, e forse soprattutto, la repulsione atavica per il vuoto e la superstizione che voleva queste cavità abitate da esseri malvagi e demoniaci, anche se talvolta affascinanti, come le molte leggende in proposito ci tramandano. Nel “Dizionario etimologico della lingua italiana” di Giacomo Devoto troviamo alla voce <sc(h)isto>: dal latino schistus, che è dal greco skhistós , aggettivo verbale di skízô <io divido>: perciò <<(pietra) divisa>>; è curioso come anche nel nostro caso la pronuncia del toponimo non sia ben definita: sc(h)iason si sente pronunciare con la sc di scala oppure con la sc di scivolo o ancora con la sc di schianto. In ogni caso è chiaro che il nome, stavolta, è di origine latina e che nel nostro caso fa riferimento alla enorme spaccatura, nel senso di cavità, che qualche milione di anni di dissoluzione carsica ha provocato nei calcari grigi costituenti la base su cui un tetto di rosso ammonitico, molto meno soggetto all’attacco degli agenti meteorici, sta appoggiato. Da qui la magia di un luogo mitico ed insieme familiare, vista la facilità con la quale lo si può raggiungere partendo dal Rifugio di Casara Campolongo, e che richiede però per essere apprezzato nella sua pienezza una significativa mediazione culturale tra gli aspetti geologici, microclimatici, naturalistici e antropici che vanno ben al di là di quanto può contenere questa semplice paginetta. Gianni Frigo Il vero gelato artigianale 14 si gusta al Caffè alla Posta di Canove Cosa c’è di meglio d’estate se non gustarsi un buon gelato? Se fatto secondo la migliore tradizione artigianale, oltre che un goloso piacere per il palato, il gelato è un alimento nutriente e sano ideale per il dessert, la merenda, ma anche come pasto veloce, fresco e digeribile. Al Caffè alla Posta di Canove è possibile gustare un gelato di produzione propria, fatto esclusivamente con ingredienti freschi e genuini: il latte dell’Altopiano appena munto e la frutta di stagione. Qui non vengono usati preparati o aggiunti grassi idrogenati, e questo permette di offrire un prodotto della migliore qualità, buonissimo e completamente digeribile. I gusti proposti sono quelli legati alla frutta stagionale e oltre che seduti comodamente al bar, sia dentro che fuori, possono essere assaporati con il cono da passeggio, o a casa propria, grazie alle vaschette da asporto. Fatevi tentare da questa golosissima opportunità, venite a provare gli squisiti gelati artigianali del Bar Gelateria Edicola Caffè Alla Posta di Canove, in piazzetta 20 maggio. Oltre al gelato troverete golose brioche per la vostra colazione, bruschette, panini, toast, spritz, aperitivi, birra e vino di ottima qualità. Per un break di qualità e bontà, scegliete il Caffè alla Posta, a Canove! Servizio redazionale l’Altopiano 15 Rifugio Malga Ronchetto: un locale completamente ristrutturato che domina la splendida Piana di Marcesina Sabato 4 agosto 2012 Ha riaperto ai primi di luglio, dopo oltre dieci anni di chiusura, il Rifugio Malga Ronchetto in località Ronchetto di Foza. Immerso nella natura, circondato da pascoli e vicinissimo al bosco, il Rifugio domina la splendida Piana di Marcesina, che da questo privilegiato punto di vista si può ammirare in tutta la sua spaziosità e bellezza. Luogo ideale per rilassarsi e punto di partenza per escursioni nei dintorni a piedi, in bicicletta o a cavallo, lo stabile che ospita il rifugio è stato completamente ristrutturato dai nuovi gestori Giada Baù e Vanni Gheller. “Saputo del bando del comune di Foza che intendeva dare in gestione la malga – dicono i due giovani coniugi – abbiamo pensato di lanciarci in questa nuova avventura, e provare a cimentarci nel settore turistico. I locali, chiusi da ben oltre dieci anni, sono stati completamente ristrutturati, i lavori sono iniziati a gennaio e terminati pochi giorni prima dell’apertura, il 6 luglio”. Il risultato è un ambiente molto accogliente, tipico montano con qualche tocco di arredamento in stile tirolese, spicca soprattutto l’im- La voce degli 8 Comuni pronta artistica dei tanti particolari in legno. “Per questo dobbiamo fare un grande ringraziamento – dicono Giada e Vanni – allo zio Alessio Baù, che grazie alla sua disponibilità e alla sua capacità creativa, è riuscito dare un’impronta caratteristica al rifugio”. Accanto al piccolo bar, una doppia sala con suggestivo caminetto centrale, con una capienza di una cinquantina di posti. Il menù prevede piatti tipici montani a base di prodotti del posto, come il piatto montanaro con polenta, formaggio, sopressa nostrana artigianale e funghi. In particolare si possono gustare la zuppa di porcini, le pappardelle con ragù o con i finferli, gli gnocchetti ripieni di speck con burro di malga e salvia, la pasta e fagioli, il formaggio fuso con la polenta, la tosela, la carne alla griglia, e poi lo strudel di mele, la crostata con frutti di bosco, la panna cotta. Chi vuole fare uno spuntino veloce, oltre ai panini può trovare i panaretti con affettati e formaggi locali. La conduzione è completamente familiare, ad affiancare Giada e Vanni c’è la famiglia di lui: mamma Loretta, papà Silvano e il fratello Riccardo. “Dobbiamo ringraziarli molto – dicono i due giovani - per il grande supporto che ci hanno dato prima dell’apertura, e che continuano a darci ora. I nostri ringraziamenti vanno inoltre al geom. Mariano Baù, all’amministrazione comunale di Foza e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito a far sì che potessimo aprire il locale”. Il Rifugio Malga Ronchetto rimarrà aperto fino alla fine di ottobre, ma nei progetti futuri dei gestori c’è quello di arrivare, nel tempo, all’apertura invernale e alla messa a punto del bed & breakfast. Intanto comunque il rifugio è meta ideale per passare una bella giornata nella natura, prendendo il sole nel vicino prato, o addentrandosi nel bosco vicinissimo, anche alla ricerca di funghi, per la raccolta dei quali il Ronchetto rilascia i permessi. Ma anche per una allegra cena in compagnia, per la quale la prenotazione è gradita. Il numero di telefono per qualsiasi ulteriore informazione è 331. 10.73.327. Servizio redazionale Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 16 Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 17 Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 18 La voce degli 8 Comuni Pagina 10 Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 19 Con il GALi cervelloni della ricerca energetica adAsiago Si è svolto recentemente ad Asiago un importante meeting tra i più autorevoli ricercatori europei nel campo dell’industria energetica. Il Gal Montagna Vicentina ha provveduto infatti all’ospitalità e alla logistica di un prestigioso team di professori provenienti dalle università di Germania, Polonia, Lettonia e Russia, coordinate dai professori Michele Forzan e Sergio Lupi dell’Università di Padova. L’iniziativa è frutto del Progetto Tempus della Comu- nità Europea che promuove scambi e collaborazioni tra i ricercatori di maggior rilievo delle nazioni euro- pee, favorendo i confronti tra i principali scienziati e sostenendo la mobilità degli studenti e dei giovani insegnanti, per una cooperazione concreta nello sviluppo dell’industria energetica. Durante la tre-giorni di Asiago, gli studiosi hanno condiviso le proprie esperienze, confrontando i risultati delle rispettive ricerche, sino alla definizione della pubblicazione di testi innovativi. Le sessioni di lavoro si sono svolte nella Sala Giunta della Comunità Montana dei Sette Comuni. I professori, che hanno soggiornato all’Hotel Gaarten di Gallio e sono stati assistiti dagli operatori del Gal Montagna Vicentina, hanno apprezzato l’Altopiano di Asiago 7 Comuni, non soltanto per gli aspetti naturalistici, ma anche per la serenità e la tranquillità che il luogo trasmette, condizioni indispensabili per una buona riuscita del meeting. Asiago e l’Altopiano ringraziano l’Università di Padova e la Comunità Europea per aver scelto la Montagna Vicentina quale sede di lavoro per i più prestigiosi rappresentanti della ricerca energetica mondiale. Ospiti così autorevoli come i ricercatori del progetto Tempus sono sempre i benvenuti! Concorso fotografico: c’è tempo fino al 10 agosto Scade il 10 agosto il termine per la consegna delle foto per la partecipazione al concorso fotografico “Il mondo rurale dell’Alto Vicentino: sguardi ed emozioni” sul tema “Montagna Vicentina, un territorio in movimento”, dedicato al territorio Leader che comprende 44 comuni dell’Alto Vicentino. Il concorso è aperto a tutti gli appassionati di fotografia. Saranno ammesse al concorso solo fotografie realizzate nel territorio dei comuni appartenenti all’area GAL Montagna Vicentina. Ecco le tre categorie, tutte per foto a colori o in bianco e nero: l’ambiente rurale (patrimonio storico, artistico, etnoculturale, naturale e sociale); il turismo (manifestazioni ed eventi); gli antichi mestieri (attività legate alla tradizione rurale). La premiazione dei vincitori avverrà il giorno sabato 25 agosto 2012 alle ore 11,30 sempre nella sala della Reggenza della Comunità Montana di Asiago. Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 20 LUSIANA La 44^ giornata dell’emigrante si è svolta domenica 29 luglio a Lusiana con due momenti significativi. Nella mattinata, nella sala del consiglio comunale Palazzon è stato intavolato il tema: “Vicentini nel mondo: la storia e le prospettive future”. Ha relazionato Marina Verlato, membro della commissione cultura e componente il Collegio dei Probiviri dell’Ente Vicentini nel Mondo. A Velo, sul Sagrato della Chiesa di S. Maria degli Emigranti, Don Elia Ferro delegato diocesano per la Pastorale dei Migranti e Don Valentino Grigiante arciprete di Lusiana hanno concelebrato la Messa accompagnata da brani eseguiti dalla Banda “Alberto L’impegno di Marina per gli emigranti La Targa d’oro 2012 consegnata al membro della commissione cultura e componente il Collegio dei Probiviri dell’Ente Vicentini nel Mondo “Per la competente e instancabile collaborazione” Ronzani”. Nel suo discorso ufficiale, il sindaco Antonella Corradin ha illustrato le ragioni dell’assegnazione a Marina Verlato della Lusiana Targa d’Oro 2012. Questa la motivazione ufficiale: “Per la competente, instancabile e preziosa collaborazione con l’Ente Vicentini nel Mondo e UnionCamere della nostra Provincia”. Anche il Presidente dell’ente Vicentini nel Mondo Giuseppe Sbalchiero ha sottolineato i grandi meriti nel campo dell’emigrazione della Premiata. Dal canto suo Marina Verlato ha ringraziato commossa tutte le rappresentanze e ha messo in rilievo che in vent’anni di attività ha conosciuto persone da tutti i Continenti che come emigranti hanno sempre nel cuore i Paesi Vicentini di origine. Il Consigliere Regionale Costantino Toniolo, dopo una relazione al Palazzon, ha ripreso la parola per ringraziare Maria Verlato per la sua attività. Erano presenti: alcuni rappresentanti dei circoli vicentini nel Mondo di Europa America e Austrialia: Annie Ossola (Francia), Mario Pianezze (Melbourne Australia) e Maria Bisognin (Canada), con i rispettivi labari; le associazioni combattentistiche e d’Arma e con la fascia tricolore, i sindaci del vicentino. E.Z. Da Lusiana a Google, una targa marmorea in ricordo del genio dell’informatica inventore dell’ipertesto Nel mondo è stato universalmente riconosciuto essere il pioniere dell’informatica linguistica: padre Roberto Arrigo Busa S.J. Nato a Vicenza nel 1913 egli non ha mai taciuto le umili origini della sua famiglia, originaria di Lusiana e, più precisamente, della contrada Busa; anzi, specialmente negli ultimi anni della sua vita, pur nella difficoltà di muoversi dovuta al peso dei suoi tanti anni, ha cercato il contatto con i luoghi delle sue origini e lo ha trovato. Il suo cuore era gonfio di gioia nel momento in cui ha potuto abbracciare le persone cercate e trovate, e costoro erano inorgogliti del parente che tanto onore si è fatto nel mondo. Nominato dal presidente Azeglio Ciampi Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana , padre Busa è l’inventore dell’ipertesto (ecco il perché del titolo di questo articolo), quel quid che consente a tutti noi oggi di navigare in internet. Tutto ha avuto inizio nel periodo in cui, per laurearsi in filosofia, egli ha dovuto studiare ed analizzare a fondo l’opera omnia di S.Tommaso d’Aquino. I generosi finanziamenti, la dovizie di collaboratori e di macchinari messi a sua disposizione dalla americana IBM, che ha intuito la genialità delle idee di LUSIANA padre Busa, hanno fatto il resto consentendo così al calcolatore elettronico, fino ad allora in grado soltanto di operare con numeri ed operazioni matematiche, di diventare quella macchina versatile che tutti noi oggi conosciamo, capace di elaborare parole e testi scritti. Nel pomeriggio di domenica 29 luglio, in contrà Busa, a Lusiana, i concittadini, riconoscenti, hanno scoperto una targa marmorea, murata nella casa degli avi di padre Busa. Questo evento fa il seguito al conferimento al padre Busa della Lusiana Targa d’Oro 2011 già effettuato a Velo di Lusiana il 31 luglio dell’anno scorso in occasione della 43° Giornata dell’Emigrante. E’ stato un momento di gioia per chi vi ha partecipato. Negli attuali frangenti di generale scoramento per il perdurare della crisi economica il solo sapere che pur sempre esiste un faro di luce che illumina la nostra quotidianità ci fa ancora ben sperare nel futuro. Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 21 La voce degli 8 Comuni ROTZO ENEGO Via Madonnina restituita al paese Celebrati i 50 anni della malga Camporosà. L’alpeggio, che appartiene al Consorzio usi Civici di Rotzo, S.Pietro Valdastico e Pedescala, è da anni condotta dall’allevatore di San Pietro Benito Toldo con i figli Morena, Giuseppe e Mirco e dove carica i suoi 80 mucche da latte. Alla festa erano presenti il sindaco di Valdastico Alberto Toldo, il sindaco di Rotzo Lucio Spagnolo e personale del corpo forestale della stazione di Roana con rappresentanti dell’Ipa, international police organization. G.R. Sabato 28 luglio l’Amministrazione Comunale di Enego ha restituito a tutta la cittadinanza ed ai villeggianti, Via Madonnina, chiusa nell’ultimo anno a causa di lavori di riqualificazione stradale e pedonale. Le opere di sistemazione, se teniamo conto anche del periodo invernale, non hanno richiesto molto tempo, solo un anno fa infatti, la strada che per un tratto gira intorno al paese, veniva chiusa; molto tempo invece è trascorso tra presentazione del progetto e l’opera finita; questo perché in itinere alcuni interventi si sono dovuti ampliare, altri sono stati inseriti, ed il progetto iniziale quindi, è stato più volte ritoccato e l’iter si è naturalmente dilatato. Alla presentazione del lavoro ultimato erano presenti così l’attuale sindaco Rodeghiero ed il Sindaco che per primo presentò tale progetto di riqualificazione, Sig.ra Goller. Il giro della Madonnina , come viene chiamato, è una delle passeggiate più amate sia dai paesani che dai villeggianti, tutti si sentivano un po’ spaesati a non poterlo percorrere. Ora la sede stradale è stata ampliata, purtroppo nel primo tratto questo è avvenuto a danno di alcune piante di tiglio che oltre alla benefica fioritura offrivano una piacevole ombra, ma quel che più conta per i pedoni, che sono i più assidui frequentatori, è che sono stati creati i marciapiedi, che sicuramente rendono più sicuri i classici 4 passi intorno al paese. Stefania Simi Agosto ad Enego inizia con “Un passo con l’Amiciad” appuntamenti davvero succosi Nell’ambito delle manifestazioni estive di Rotzo rientra questa gara podistica di 4, 8 e 12 km. Il ricavato dell’evento è finalizzato a migliorare le condizioni di vita di un povero paese dell’Africa È in programma mercoledì 15 agosto, su boschi e sentieri di Rotzo, 1a gara podistica “ Un passo con l’Amiciad”. La manifestazione sportiva non competitiva, tracciata su percorsi di 4, 8 e 12 chilometri, è patrocinata dal Comune e rientra nei propositi delle “Giornate di solidarietà 2012” della Fiasp. Lungo i percorsi sono previsti posti di controllo presso i quali i partecipanti dovranno esibire il cartellino per la punzonatura; partenza e arrivo sono fissati presso le scuole elementari di via Capovilla, con orari dalle 8,00 alle 9,30 e fino alle 12,00. Funzioneranno posti di ristoro, è inoltre attivata per i concorrenti l’assistenza medica. Al termine della gara, presso la tensostruttura appositamente allestita si potrà pranzare con “menù di montagna” al prezzo di 10 euro. La giornata continuerà nel pomeriggio con brevi filmati sulle opere dell’Amiciad, musica dal vivo, l’intrattenimento del gruppo comico “Gli Istabili” e con la grande lotteria di beneficenza, il cui primo premio è rappresentato da un soggiorno per due persone in hotel della Puglia. La giornata è promossa dall’Associazione “Amiciad” con sede legale a Rotzo e attiva verso le popolazioni in Ciad, una delle nazioni più povere al mondo con insediamenti abitati costituiti da villaggi di capanne, sparsi a molta distanza l’uno dall’altro, nella savana, raggiungibili solo attraverso piste di sabbia che rendono faticosissimi gli spostamenti, impossibili nel periodo delle piogge, quando le strade diventano fiumi. Nel paese dell’Africa nera, già devastato dalla guerra civile negli anni ’70, non si conoscono l’allevamento né l’agricoltura e l’economia è a livello di pura sussistenza; lì non esistono fognature, né elettricità. In questo contesto hanno lavorato e lavorano missionari religiosi e laici che con tanta fatica cercano tutt’ora di creare ospedali, e soprattutto di favorire la scolarizzazione, nell’ottica che la comprensione delle cose possa essere, nel futuro, componente indispensabile per cambiare la loro esistenza. L’Associazione sostiene economicamente due convitti, dove sono ospitati complessivamente 50 bambini che in questo modo hanno la possibilità di frequentare la scuola elementare, media e superiore. Finanzia, inoltre, un centro di formazione agricola, con l’obiettivo di costituire in un prossimo futuro, una cooperativa. L’ente “onlus” si auto–finanzia grazie ai contributi raccolti da soci e sostenitori e con le attività quali feste, mercatini, spettacoli, giochi e, come in questo caso di Rotzo, con manifestazioni sportive. Giovanni Dalle Fusine Agosto ad Enego, parte con tanti appuntamenti che si preannunciano piuttosto succosi. Ma molta attesa c’è intorno alla serata del 4 agosto, organizzata dal Comune con la collaborazione della Pro Loco, che vedrà chiacchierare sul palco del Palazzo del Turismo e della Cultura, Diego Dalla Palma, Gianantonio Stella, Mauro Corona e Anna Mazzamauro, spettacolo che poi si sposterà in Piazza S. Marco dove la famosa attrice si esibirà in un monologo dal titolo “Atipicità”, un titolo che ben si adatta a quello dell’intera serata: “Figli scomodi di una terra “comoda””. A chiusura di questo, che sarà sicuramente un piacevole ed interessante appuntamento, con ospiti che esprimeranno punti di vista diversi, è pre- visto uno spettacolo pirotecnico. Una giornata intensa per l’eneghese Diego Dalla Palma, il 4 agosto, infatti prima dell’impegno serale, nel corso del pomeriggio, intorno alle 15.30, sarà protagonista, con l’amico Corona, di: “ Quatro ciacole in malga”. Un incontro che anche l’anno scorso, malgrado il brutto tempo, ha richiamato nella Malga 1° Lotto di Valmaron dei fratelli Dalla Palma moltissima gente, che alla fine se ne è andata contenta e divertita e soprattutto stupita di aver visto a confronto due personaggi solo all’apparenza tanto diversi fra loro. Stefania Simi CINEMA LUX ASIAGO sab 4/08 dom 5/08 lun 6/08 mar 7/08 mer 8/08 gio 9/08 ven 10/08 sab 11/08 dom 12/08 lun 13/08 mar mer 14/08 15/08 gio 16/08 ven 17/08 sab 18/08 dom 19/08 lun 20/08 mar 21/08 Anteprima BIANCANEVE E IL CACCIATORE 15.00 17.30 20.00 22.15 UN ANNO DA LEONI 16.00-18.00- 20.00-22.00 CACCIATORE DI VAMPIR 16.00-18.00-20.00-22.00 BIANCANEVE 15.00 17.00 IL CAMMINO PER SANTIAGO 20.00-22.00 IL CAMMINO PER SANTIAGO 16.00-18.00-20.00-22.00 TRAVOLTI DALLA CICOGNA 16.00-18.00-20.00-22.00 BIANCANEVE E IL CACCIATORE 15.00 17.30 20.00 22.15 BIANCANEVE E IL CACCIATORE 15.00 IL GATTO CON GLI STIVALI 20.45 CACCIATORE DI VAMPIRI 16.00-18.00-20.00-22.00 UN ANNO DA LEONI 16.00-18.00-20.00-22.00 BIANCANEVE 15.00 17.00 IL CAMMINO PER SANTIAGO 16.00-18.00-20.00-22.00 AMAZING SPIDERMAN 16.00 18.30 21.00 I MERCENARI 2 16.00-18.00-20.00-22.00 I MERCENARI 2 16.00-18.00-20.00-22.00 I MERCENARI 2 16.00-18.00-20.00-22.00 BIANCANEVE E IL CACCIATORE 17.40- 20.00- 22.15 CAVALIERE OSCURO il ritorno 10.00-15.00-18.00-21.00 l’Altopiano Sabato 4 agosto 2012 22 La voce degli 8 Comuni CULTURA La verità austriaca sull’Ortigara Lunedì 13 agosto, alle 21, il Comune di Gallio propone, presso l’auditorium, un grande appuntamento per gli appassionati di storia in quanto gli autori Paolo Pozzato e Ruggero Dal Molin presenteranno la loro ultima fatica dal titolo “La verità Austriaca sull’Ortigara”. La pubblicazione è un’approfondita analisi con la quale i due autori portano a compimento la ricostruzione dettagliata degli avvenimenti del giugno del 1917 iniziata nell’ottimo volume uscito nel 2003 intitolato “Inedito dall’Ortigara”. Il costante e inesausto lavoro di ricerca d’archivio, frutto di più di vent’anni di studio del prof. Pozzato, supportato da un’ottima padronanza della lingua germanica, offre questa volta un contributo eccezionale: il primo compendio ufficiale della battaglia redatto, pochi anni dopo i fatti, da un ufficiale di Stato Maggiore addetto al comando dell’11ª Armata, il Magg. Otto Sedlaø, e finora totalmente sconosciuto. Si può asserire che nessuna delle altre ricostruzioni austriache dei combattimenti difensivi sull’Altopiano dei Sette Comuni del giugno 1917 possiede una ricchezza paragonabile, sotto il profilo dei dati riferiti, delle considerazioni complessive, delle valutazioni d’insieme, delle possibili conseguenze strategiche come delle osservazioni di dettaglio. In seconda battuta, il testo dell’ufficiale dell’11ª Armata è un Gefechtsbericht 1915-2015 Verso il centenario Per non dimenticare - Testimonianze, canti e immagini dal campo di battaglia Il Comune di Foza propone per sabato 4 agosto 2012 alle ore 21, presso il Monumento ai caduti, “Per non dimenticare Testimonianze, canti e immagini dal campo di battaglia”. E’ un collage multimediale di testimonianze sui due conflitti mondiali, una scatola di ricordi costituiti da brani sulla guerra interpretati da due professionisti del teatro come Bruno Lovadina e Federica Santinello, immagini d’epoca e i più famosi canti degli alpini eseguiti dal coro Gallio. Ricordi e memorie che non devono andare nel dimenticatoio e che devono essere invece valorizzati e condivisi nel rispetto dei caduti di tutte le guerre. Ideato dal Coro Gallio e dalla Consulta alla cultura del Comune di Gallio e proposto la prima volta in notturna presso il Sentiero del silenzio di Campomuletto il 10 luglio 2010, è giunto alla quinta replica ed è personalizzato questa volta per il paese di Foza con letture ed immagini d’epoca. In scaletta, oltre alle testimonianze sulla distruzione di Foza, brani di Lussu, di Frescura e per ricordare il 95° della battaglia dell’Ortigara, la lettera dell’alpino Adolfo Ferrero, ivi caduto e rinvenuta 40 anni dopo la sua morte. I brani sulla Seconda guerra mondiale, saranno invece un omaggio allo scrittore altopianese Mario Rigoni Stern, l’indimenticato “Sergente” ed incentrati sulle campagne d’Al- bania e Russia. In caso di maltempo, l’appuntamento si terrà nella Chiesa parrocchiale di Foza. (rapporto di combattimento) nel senso più pieno del termine. Esso infatti ripercorre le vicende del combattimento attraverso la voce dei protagonisti, come risultava nei dispacci e nella concitazione del momento, nelle aspettative delle azioni predisposte e nelle delusioni di fronte al loro fallimento, nel palleggio reciproco delle responsabilità e delle incombenze. Quello di Sedlaø è in sostanza il primo documento ufficiale austriaco della battaglia e senza dubbio lo si può considerare un resoconto tra i più attendibili, in quanto privo di quelle alterazioni o revisioni di sorta, inevitabili nelle versioni e nelle ricostruzioni successive offerte dai maggiori responsabili (Goiginger, Sloninka, Lutzow) o riportate dai diari reggimentali dei vari reparti coinvolti. La ricchezza poi delle testimonianze fotografiche di questa epica battaglia dell’Archivio Storico Dal Molin ha permesso di arricchire il testo con innumerevoli scatti d’epoca e moltissimi inediti, che più che correlare la narrazione in modo magistrale, la raccontano attraverso le immagini di quegli uomini che la vissero direttamente. Ecco quindi che si possono rivivere quelle vicende belliche, tragiche e gloriose al tempo stesso in maniera ancor più coinvolgente, attraverso gli occhi di molti eroici ufficiali austro-ungarici, immortalati essi stessi nelle foto e nei luoghi di allora. L’evoluzione del cibo della terra: incontro-dibattito proposto da Slow-Food Grazie alla vita, grazie a Rita L’incontro con la scrittrice Rita Coruzzi, tenutosi venerdì 20 luglio al Millepini di Asiago, organizzato dall’Unitalsi Altopiano, dal Vicariato e dalla parrocchia di Asiago in collaborazione con la libreria Giunti al Punto e con il Comune, è di quelli per cui bisogna essere grati. Aver potuto ascoltare una testimonianza di fede tanto forte e sincera, aver potuto sentire “un corpicciolo rannicchiato su una sedia a rotelle” cantare un meraviglioso inno alla vita ha fatto ripetutamente vibrare le corde dell’emozione dei tanti presenti in quella sala, susci- tando una profonda riflessione sul senso del vivere e del soffrire. Rita Coruzzi è nata e vive a Reggio Emilia. E’ una giovane donna di 26 anni. Da 16 anni, cioè da quando ne aveva 10, è costretta su una sedia a rotelle a causa di un intervento chirurgico sbagliato. Nata prematura e senza acetabolo, ovvero la cavità ossea del bacino in cui si articola il femore, e quindi con grosse difficoltà di deambulazione, con i suoi familiari aveva riposto in questo intervento tutta la sua speranza e fiducia per poter finalmente camminare normalmente, dopo aver passato tutta l’infanzia a dedicarsi a estenuanti sedute di fisioterapia, a esercizi fisici e terapie. Nel suo libro “Un volo di Farfalla”, Rita racconta la sua vita, anzi le sue due vite: l’avanti operazione e il dopo operazione. Storia di una nascita e di una rinascita. Una rinascita avvenuta grazie al dono di una fede ritrovata che la spinge a vivere con gioia e a voler portare a tutti la sua testimonianza. Magdi Cristiano Allam, che ha curato l’invito alla lettura in “Un volo di Farfalla” ed è coautore di Rita Coruzzi in “Grazie alla vita”, così la descrive: “Rita ti trasmette un senso di fragilità e di compassione ma quando inizia a parlare mostra una personalità sicura, forte, orgogliosa di sé, autorevole. Ha una vitalità straripante, incontenibile e contagiosa ed evidenzia l’essenza positiva e costruttiva che dimora in lei: il dono di una fede cristiana solida. Rita è una giovane che spiritualmente vive con la schiena dritta e la testa alta, a dispetto del fatto che l’avversità fisica la costringa a restare immobile sulla carrozzina”. Lei dice che Magdi esagera, noi possiamo testimoniare che invece è tutto vero. Con quanto ci ha raccontato, e che possiamo trovare nei suoi libri, è riuscita a trasportarci con garbo ma con molta decisione, dalla dimensione dell’apparire e dell’avere, che impera ai giorni nostri, a quella dell’essere. Ci ha spinto a considerare la vita un dono, sempre e comunque, e a viverla gustandola il più possibile “succhiandone il midollo”. Con amore, ci ha moralmente schiaffeggiato. E’ riuscita a trasmetterci forza, coraggio e serenità. Quella serenità che è conquista e che a lei oggi permette addirittura di dire: “Se il Signore mi offrisse la guarigione, non la vorrei più”. In lei niente di artefatto, tutto tremendamente e incredibilmente autentico. Stefania Longhini La Condotta Slow food dell’Altopiano, sfruttando la presenza di molti ospiti nel nostro territorio, coglie l’occasione per promuovere la filosofia del buono, pulito e giusto. Nello specifico, nella società odierna, dove l’alimentazione viene determinata essenzialmente dai tempi frenetici e dalla pubblicità assillante, spesso non si ha l’occasione per capire come gli alimenti cambino, o meglio, evolvano nel tempo e quindi conoscere quali cibi mangiamo noi ed i nostri figli. Da qui il titolo della serata “L’evoluzione del cibo della terra”. Interverranno Antonio Cantele, noto erborista e coltivatore di ortaggi antichi, e Massimiliano Gnesotto dottore in biotecnologie agrarie e specializzato in biologia evoluzionistica. Verranno presentati pro e contro degli alimenti biologici, dell’agricoltura convenzionale e delle colture OGM, con lo scopo di suscitare un dibattito con il pubblico presente in sala. Riscoprire il ruolo dei prodotti tipici, degli alimenti selvatici e delle produzioni di nicchia, è una priorità per una società dove il benessere non può essere solo economico, ma di tutto il nostro corpo, a partire dal suo nutrimento. Infine, si parlerà di come valorizzare questo genere di prodotti: a differenza di quel che si pensa, acquistare questi alimenti non è per pochi benestanti ma bensì permetterebbe a tutti un risparmio nella spesa, favorendo al contempo lo sviluppo di piccole realtà economiche come quelle presenti nelle nostre montagne. L’appuntamento è quindi per le ore 21.00 di lunedì 6 agosto presso la Sala Consiliare di Asiago. A Cesuna le “Note in bianco e nero” Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 23 La voce degli 8 Comuni MUSICA Prosegue la ricca stagione dei concerti di ArteMusica Continuano gli appuntamenti dedicati all’arte, alla musica e alla letteratura organizzati da Artemusica Cultura per questa stagione estiva. Domenica 5 agosto, alle ore 21.00 presso la chiesa parrocchiale di Mezzaselva si terrà il concerto per flauto e chitarra durante il quale si esibiranno la flautista Stella Ingrosso e il chitarrista Giulio Arnolfi. Durante la serata, a ingresso gratuito, saranno eseguite musiche tratte da Bach, Giuliani e Vivaldi. Lunedì 6 agosto, alle ore 21.00 presso la chiesa parrocchiale di Camporovere, si terrà il concerto dei migliori talenti del laboratorio di violino e musica da camera tenuto dal maestro Fulvio Luciani. Durante il concerto, ad ingresso gratuito, si esibiranno i giovani musicisti che, nei giorni scorsi, hanno frequentato il corso di perfezionamento svoltosi a Roana, un’ottima occasione per approfondire lo studio del violino, confrontarsi con altri musicisti e perfezionare la propria tecnica interpretativa. Questo laboratorio, come i corsi di perfezionamento e le masterclasses organizzate da Artemusica Cultura, confermano l’attenzione che l’associazione culturale di Roana rivolge ai giovani talenti, offrendo loro la possibilità di studiare, confrontarsi, seguire le le- l’ottocento e alla vocalità italiana durante il quale saranno eseguiti brani Giuseppe Verdi e Angelo Mariani. Altro appuntamento musicale da non perdere è quello di venerdì 17 agosto. Alle ore 21.00, presso la chiesa parrocchiale di Roana, si terrà l’esibizione del quintetto di fiati “I Cinque Elementi”. Durante la serata, a ingresso gratuito, saranno eseguite musiche tratte da Mozart, Beethoven, Bizet. L’ensemble “I Cinque Elementi” è costituito principalmente delle prime parti della Civica Orchestra di Fiati di Padova; i componenti di questo gruppo sono accomunati, oltre che dal profondo interesse per la musica cameristica, anche dal desiderio di sperimentare sempre nuovi repertori e collegare l’esecuzione musicale con le altre forme di espressione artistica. Tutti gli elementi dell’Ensemble si sono perfezionati con prestigiosi docenti e concertisti e collaborano con importanti istituzioni e orchestre. Dopo numerosi appuntamenti dedicati alla musica e alle arti figurative, Artemusica Cultura propone un pomeriggio all’insegna della letteratura. “Libri da assaggiare: piccola merenda letteraria” si svolgerà sabato 11 agosto alle ore 16.30 presso la sala Santa Giustina di Roana. Si tratta di un appuntamento aperto a tutti e dedicato a quanti amano la lettura. In un clima disteso e amichevole, saranno protagonisti non gli scrittori, ma i lettori e i libri più amati. In questa occasione, quanti vorranno partecipare saranno invitati a raccontare un libro, leggerne qualche brano, commentarlo e confrontarsi con gli altri. Si tratterà dunque di condividere il piacere della lettura, proprio come se i libri fossero prelibatezze da assaggiare, ricette da scambiare, veri piaceri da assaporare. Nicoletta Manfrin più belli e impegnativi per questo strumento; quindi il Concerto n°13 in fa maggiore per organo e orchestra, noto anche come “Il cuculo e l’usignolo” per i richiami musicali a questi due uccelli contenuti nel concerto. Seguirà quindi il Concertino per clavicembalo e orchestra d’archi di Walter Leigh, l’opera più famosa del compositore inglese vissuto nella prima metà del Novecento e di cui quest’anno ricorre il 60° della morte. Terminerà il concerto la Cantata Jauchzet Gott in allen Landen BWV 51 di J.S. Bach, per soprano, tromba, archi e continuo, una delle Cantate più festive e coinvolgenti del Cantore di Lipsia. Fanno parte dell’Accademia Frizantina, diretta da Sergio Gasparella, Davide Xompero (tromba), Marco Primultini (organo), Federica Gasparella (soprano) Luisa Zin e Giulia Cecchin (violini), Laura Giaretta (viola), Alberto Brazzale (violoncello) e Filippo Andrisani (contrabbasso). Ciò che colpisce di questa rassegna è la giovane età dei concertisti e l’alto livello di preparazione: un piacere da ascoltare e da vedere! Tutti i concerti sono ad ingresso libero. Paola Miot Fulvio Luciani e Massimiliano Motterle zioni di maestri di grande levatura in un clima amichevole e stimolante. Altra occasione, A Cesuna le “Note in bianco e nero” “Note in bianco e nero” è il titolo di una piccola rassegna di film muti che nasce dalla collaborazione tra il Gallio Film Festival e Artemusica Cultura. L’intento è quello di proporre al pubblico moderno una sorta di “viaggio nel tempo”, facendo rivivere agli spettatori la magia dei film in bianco e nero, privi del sonoro ma accompagnati da musiche eseguite dal vivo. Prima dell’avvento del sonoro, infatti, gli attori dei film in bianco e nero facevano un largo uso della gestualità e della mimica e, al posto dei dialoghi, apparivano sullo schermo delle didascalie che “parlavano” al posto degli attori. Spesso, in sala, era presente un pianista che accompagnava il film con musiche eseguite dal vivo. Ed è proprio questa l’atmosfera che verrà proposta il 12 agosto alle ore 21.00 presso il Cinema Teatro Palladio quando verrà proiettata la pellicola “Charlot soldato” , un film che Charlie Chaplin girò nel 1918. L’accompagnamento musicale è affidato al maestro Annibale Rebaudengo, pianista di fama nazionale e internazionale, docente di pianoforte e metodologia della didattica strumentale presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, da alcuni anni realizza a Roana dei seminari dedicati all’improvvisazione strumentale. Il secondo film, “L’isola del peccato” di Alfred Hitchcock, sarà proiettato il 22 agosto, sempre alle ore 21.00 presso il Cinema Teatro Palladio di Cesuna. N.M. dunque, per ascoltare giovani e talentuosi musicisti sarà il concerto di lunedì 13 agosto. Alle ore 21.00, presso la sala Consiliare del Municipio di Canove, si esibiranno i migliori talenti del laboratorio di violino e musica da camera tenuto dal maestro Fulvio Luciani. Durante il concerto, ad ingresso gratuito, i giovani violinisti saranno accompagnati al piano dal maestro Massimiliano Motterle. Un appuntamento musicale di grande rilievo si terrà giovedì 9 agosto alle ore 21.00 presso la Sala S. Giustina di Roana. Ad esibirsi saranno il maestro Riccardo Zadra al pianoforte e il mezzosoprano Lucia Rizzi, in un concerto dedicato al- “Incontri con la musica”: a Treschè Conca continua la rassegna concertistica estiva Da cinque anni, i concerti dedicati alla musica classica sono diventati una tradizione a Tresché Conca. Per solo organo, per organo e flauto, violino e tromba, ensemble d’ottoni, orchestra da camera: i concerti nel tempo sono riusciti ad interessare un numero sempre maggiore di appassionati ed amatori, tanto da farli diventare un appuntamento fisso nelle proposte estive. Grande successo e molti apprezzamenti ha ottenuto il concerto d’apertura della rassegna “Incontri con la musica”, un concerto per tromba e organo tenutosi il 26 luglio. La freschezza e l’entusiasmo nell’esecuzione dei due giovani musicisti, Marco Primultini, organista della parrocchia che risiede a Treschè Conca, e Davide Xompero alla tromba, assieme a un programma di ampio respiro (dai capolavori del barocco di autori quali Telemann, Torelli, J.S. Bach ai pezzi moderni di M.E. Bossi e contemporanei di H.U. Hielscher), sono stati gli ingredienti perfetti per una serata davvero ben riuscita. Ora la rassegna procede con altri due appuntamenti: domenica 5 agosto, alle 21.00 nella chiesa parrocchiale di Tresché Conca si terrà un concerto per soprano, tromba e organo: ai due musicisti che già si sono esibiti il 26 luglio, si aggiunge la soprano Federica Gasparella, e insieme affronteranno un repertorio che abbraccia idealmente quasi tutta la produzione vocale, dalle arie di Scarlatti per tromba, soprano e continuo, alle arie delle opere del compositore sassone G.F. Händel, fino alle arie d’opera di autori più vicini a noi. Così come è avvenuto nel concerto d’apertura, anche in quest’occasione saranno proiettate alcune fotografie del nostro Altopiano che ben si prestano ad essere il commento visivo delle musiche eseguite. Infine l’appuntamento conclusivo martedì 7 agosto, sempre alle ore 21.00, con l’Accademia Frizantina, un gruppo di giovani musicisti fondato agli inizi del 2011 da Sergio Gasparella e Marco Primultini, gruppo piuttosto attivo nel territorio e che ha già ottenuto diversi riconoscimenti e apprezzamenti. Saranno eseguiti il Concerto in re maggiore per tromba, archi e continuo di G.P. Telemann, uno dei concerti Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 24 La voce degli 8 Comuni ARTE - Aperta in Comunità Montana la mostra “Una terra, i suoi artisti”: il gruppo ArteInsieme non si ferma mai Terremoto d’artisti: donate tredici opere, verranno assegnate tramite lotteria Ha avuto una grande adesione da parte di artisti provenienti da tutto il Veneto l’appuntamento “Terremoto d’artisti” tenutosi domenica 22 luglio nel centro storico di Asiago. Oltre 600 le opere esposte nelle piazze centrali, in un bellissimo colpo d’occhio. Grande la curiosità come pure tantissimi sono stati gli apprezzamenti per una iniziativa dal nobile scopo che ha animato la domenica asiaghese. Peccato che il tempo non abbia dato una mano. La pioggia ha fatto saltare una parte del programma che prevedeva anche l’asta finale di opere donate per contribuire alla raccolta fondi per il restauro del dipinto della chiesa di San Francesco di Mirandola, danneggiato dal terremoto. Le opere donate, tredici in tutto, sono comunque rimaste ad Asiago e ora il gruppo Arteinsieme, organizzatore della manifestazione, sta promuovendo un’apposita lotteria che vede in premio quadri di grande pregio artistico. I biglietti si possono acquista- re presso l’ufficio IAT, il SIT di Piazza Carli e in alcuni negozi di Asiago, oltre che nella “Sala della Reggenza” della Comunità Montana dove è aperta, fino al 19 agosto (10 – 12/ 16.30 – 19.30) la mostra “Una terra, i suoi artisti”. L’esposizione è ormai un appuntamento fisso dell’agosto asiaghese. Curata dal gruppo Arteinsieme, è dedicata appunto agli artisti dell’Altopiano. “Una mostra veramente d’alto livello – commenta la presidente del gruppo Igea Boccardo Muraro – mi congratulo davvero con i nostri artisti per la qualità dei loro lavori: ogni anno si vedono opere sempre più interessanti. Credo di poter dire che la sinergia creata col gruppo, in un clima di confronto e di scambio reciproco, abbia contribuito ad una molto soddisfacente crescita collettiva”. Quello che le donne non dicono: mostra pittorica e fotografica Cosa vuol dire essere donna? E cosa vuol dire essere una donna “artista”? Un compito davvero difficile nel tempo che stiamo vivendo, in cui tutto sembra complicato, soprattutto per una donna! Eppure è proprio in queste situazioni che può uscire il meglio di noi stesse, dal punto di vista dell’intelligenza creativa e di quella emotiva. Strappi nel flusso della memoria, scorci di vita, emozioni violente, sradicate dai silenzi dell’anima! Un’esposizione, quella che si terrà ad Asiago, presso la Sala Meeting del Residence “Sporting”, dall’11 al 25 agosto 2012, che vedrà l’esposizione di due artiste emergenti, Giulia Rigoni e Valeria Lobbia, alla loro prima personale insieme sull’Altopiano. Donna: forze e debolezze nel macrocosmo interiore! O meglio, Quello che le donne non dicono. Un’unione e una compenetrazione di personalità che bene si equilibrano nella ricerca interiore di ciò che una donna vive ogni giorno, la forza che la sostiene nell’affrontare le sue paure ataviche, ma anche la debolezza che l’attanaglia nel momento della resa dei conti con l’universo, non solo maschile! L’esposizione metterà a nudo chi siamo veramente, noi, donne, creature che ad uno sguardo poco attento e superficiale sembriamo esseri deboli, una volta tolti i veli e le cortine che ci costringono a vivere senza guardare cosa proviamo, senza farci fermare a pensare cosa significa essere donna, quale meraviglioso universo abbiamo dentro e soprattutto quante passioni strozzate sono barricate ad aspettare solo di essere “vomitate” . Colori caratterizzati dai toni del seppia, del bianco e nero, con macchie di colore per raggiungere un elevato contenuto e una forte carica emotiva, uno stile pittorico, quello di Giulia che squarcia la tela, che ci rapisce con violenza per portarci a vivere l’emozione che sta sostenendo il protagonista dell’opera. Una scarica di adrenalina pervade il corpo di chi si trova di fronte ad essa, la paura, la follia, l’angoscia, ma anche la forte passionalità, contraddistinta dal ripetuto uso del colore rosso, la vita e la morte che scorre tra le dita dei protagonisti, ci scaraventano in un mondo che ci prende alla gola e ci fa rivivere il cosiddetto “stream of consciousness”, che ci permette di lasciare libero sfogo alle nostre emozioni, paure, sofferenze, amori. Insomma ciò che perPer la serie di appuntamenti mette la libertà alla dedicati alle arti figurative, nostra coscienza! durante i quali il prof. DaviL’arte di Valeria è la fotografia, de Apolloni guida gli appasma non la semplice riproduzione sionati alla scoperta dei di un’immagine, non il mondo vigrandi capolavori e dei gransto attraverso un obiettivo, ma il di maestri della pittura, con suo mondo interiore, di donna, vile “pennellate musicali” di Artemusica Cultura, il 7 agosto (ore 17.30, ingresso libero) si tiene l’incontro di fotografi di Foza. Vari i “Rembrandt: l’età dell’oro soggetti, ma la maggior pardella pittura olandese”. te si riferisce all’ambiente Quanti interverranno potrannaturale dell’Altopiano. no ammirare i capolavori di L’esposizione è il risultato di uno degli artisti più grandi di un corso fotografico tenuto tutti i tempi: Rembrandt Van nei mesi scorsi da Lino Contri Rjin (Leida 1606con la collaborazione si FilipAmsterdam 1669). Pittore, po Menegatti e Rudy Oro al incisore e disegnatore, ha quale hanno partecipato più saputo esprimere la sua arte persone. Lino, oltre ad insea tutto tondo, attraverso il gnare l’suo della macchina saggio utilizzo di svariate tecfotografica, ha saputo svilupniche artistiche. La figura e pare nei partecipanti un giul’importanza di Rembrandt sto equilibrio nella cattura possono essere riassunte delle immagini. I partecipandalle parole di un suo conti più assidui sono stati Cecilia temporaneo, Joachim van Rigoni, Franco Gheller, SereSandrart, che scrisse: “è na Cappellari, Francesco motivo di meraviglia che il Oro ed Elisa Finco, pienagrande Rembrandt von mente soddisfatti del corso. Ryn, pur essendo uscito da una famiglia di semplici Paola Cappellari Tre mostre in contemporanea al Museo di Foza Tre mostre, inaugurate in contemporanea. Sono state allestite nel Museo di Foza e saranno visitabili durante l’estate. Si tratta di una mostra di icone, quella dedicata alle “Bambole nel mondo” e una di fotografia. Il sindaco Giovanni Alessio Oro, nel suo discorso d’inaugurazione, ha sottolineato l’importanza della struttura museale che quest’anno è stata arricchita, relativamente al settore della Prima Guerra Mondiale, con ulteriori schermi. Per quanto riguarda le icone, suor Maria dell’Ordine Francescano Secolare, ha curato l’esposizione dedicata a quest’arte sacra orientale che ha come simbolo il volto sacro di Cristo ed ha presentato le opere esposte in un intero piano del museo. Qui l’iconografa tiene anche un laboratorio nel quale, insieme a Fra’ Giovanni, svolge, per quanti fossero interessati, dei corsi (fino al 16 agosto). L’ultimo piano del museo è riservato tutto alle bambole di tutto il mondo, mostra che rappresenta la novità di quest’estate. Sono moltissime e rappresentano sia l’oggetto principale dei giochi dei bambini, sia gli usi e i costumi dei vari paesi. L’allestimento è a cura dalla collezionista M. Gabriella Cazzola in collaborazione con Gianna Francesca Rodeghiero. All’entrata del museo si trova la mostra di fotografie, quasi tutte opera sto attraverso una lente e rivisitato dal cuore dell’artista. La fotografia utilizzata come secondo strumento, dopo quello del cuore, dunque, per riassemblare gli oggetti e i pezzi di vita, che ci passano tra le dita quotidianamente. Un fremito, un sospiro, un attimo, che scivolano e si adagiano sulla tela, pronti ad essere vissuti da chi, queste esperienze, vuole assaporarle e respirarle a pieni polmoni! Una mostra, dunque, che andrà a fondo delle passioni, spesso violente, che passano attraverso il nostro ego e, che molte volte, siamo costrette a tenere dentro di noi! Essa non è solo dedicata a tutte le donne, ma soprattutto a quegli uomini cha hanno voglia di capire chi siamo e che cosa celiamo, a volte anche ben gelosamente, per non essere messe a nudo e dunque colpite nel nostro più intimo segreto! Donna: forze e debolezze nel macrocosmo interiore! Quello che le donne non dicono. L’inaugurazione si terrà sabato 11 agosto, a partire dalle ore 19.00, presso lo Sporting Residence di Asiago. Francesca Chiesa Rembrandt e Wermeer protagonisti dei “Martedì dell’arte” a Roana mugnai di campagna, sia stato spinto dalla natura verso la nobile carriera dell’arte in modo tale da raggiungere le maggiori vette”. Il quarto e ultimo incontro de “I martedì dell’arte” si terrà il 14 agosto, sempre alle ore 17.30 presso la sala S. Giustina di Roana. In questa occasione il prof. Davide Apolloni condurrà gli appassionati alla scoperta dei grandi capolavori della pittura olandese in un incontro intitolato “Vermeer: la ragazza con l’orecchino di perla e altri capolavori” e dedicato al noto pittore vissuto a Delft tra il 1632 ed il 1675. Prendendo come spunto “La ragazza con l’orecchino di perla”, opera notissima, così misteriosa e suggestiva da avere ispirato anche il best seller di Tracy Chevalier da cui è stato tratto anche un film - il prof. Davide Apolloni introdurrà una delle figure artistiche più enigmatiche della storia dell’arte, un pittore a cui si ascrivono pochissime opere, realizzate con una cura del dettaglio e un realismo assoluti, ma capaci di creare emozioni uniche. Nicoletta Manfrin Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 25 La voce degli 8 Comuni Artisti di casa nostra Fiori 120 x12 cm in località Bosco I MURALES DI LISA Girando per l’Altopiano, spe- suoi dintorni sono in gran parcie dalle parti di Rotzo o di Foza, te frutto della passione artistima anche ad Asiago e contrade ca, dell’abilità e della sensibilità annesse, la nostra attenzione di una giovane artista asiaghese: viene spesso catturata dai di- Lisa Rampazzo. Mi è anche pinti, grandi e piccoli, che si capitato di vederla all’opera vedono sui muri esterni delle case. I soggetti Alpeggio con mucche, ultimo lavoro rappresentati sono in eseguito in località Bùscar 3 metri x 1,2 molti casi legati alle tradizioni della nostra terra che sovente s’intrecciano con la storia familiare di chi abita in quelle case. La maggior parte dei dipinti di Foza, anche quello, per esempio, che ci accoglie proprio all’entrata del paese, sono eredità di “Foza Pinta” una bellissima manifestazione d’arte estemporanea che per alcune estati ha animato e abbellito il piccolo comune altopianese. Molti dei murales di Rotzo sono opera dell’artista scomparso Flaviano Bottazzo Quelli che invece notiamo ad Asiago e nei qualche anno fa mentre, in cima ad una altissima impalcatura, stava realizzando un bel mazzo di fiori in via San Carlo ad Asiago. Lisa, che tipa! Artistica in tutti i sensi: da come si veste, a come si trucca o si decora le unghie, al suo carattere estroverso e gioviale. L’arte è insita nel dna della sua anima. Ha sempre dipinto, fin da piccola, incoraggiata da papà, pittore anche lui. Nel tempo ha saputo coltivare ed affinare questa sua dote naturale grazie ad un percorso quasi interamente autodidatta, non fosse per alcuni corsi di matita e pittura frequentati all’età di 13 anni alla scuola dell’indimenticato maestro Luciano Soppelsa. “Molto nel mio percorso artistico – sottolinea – l’ho acquisito anche grazie alla collaborazione, allo Affresco al cimitero di Asiago, 3 metri x 6, lavoro a 4 mani Rampazzo Lisa e Mara de Marchi (pittrice) Vecchi biboni del latte decorati scambio di idee e di conoscenze possibile col gruppo Arteinsieme dell’Altopiano e a quello gemellato Blucobalto di Bassano, gruppi di artisti/amici che ritengono importante camminare insieme, nell’arricchimento reciproco”. Aria da ragazza birichina, spesso con lo sguardo ed il sorriso tipico di chi è appena tornato da un fantastico viaggio tra le nuvole, Lisa sogna un mondo a colori dove l’arte possa essere il più possibile condivisa. “Sono innamorata del mio paese e dell’ambiente dell’Altopiano che mi stimolano un sacco di idee anche un po’ pazze (sempre in campo artistico s’intende, ndr) e mi piacerebbe ci fosse la possibilità di abbellire l’Altopiano realizzando ed esibendo opere col- lettive originali. Che ne dite per esempio di sagome di mucche da decorare liberamente poste in vari angoli di Asiago?” In attesa di potersi sbizzarrire, Lisa continua con i suoi murales. Recentemente ne ha realizzato, in stile bucolico, uno in contrada Buscar. “Ho iniziato con i murales all’età di 17 anni – racconta - rappresentando caratteristici soggetti: animali selvatici, scene di caccia, fiori montani, paesaggi alpestri e antichi mestieri. Poi ho voluto sperimentare la mia pittura su vecchi bidoni del latte e su pannelli in legno. Via via mi sono anche specializzata in restauro di oggettistica d’arte e decoro di mobili che possono così diventare dei pezzi originali ed unici. Oltre a pitture all’esterno, ho realizzato dipinti anche in camerette di bimbi, trompè oleil in finestre cieche, finti balconi sulle facciate delle case”. Assicuriamo che l’effetto è davvero incredibile. Ma l’arte di Lisa Rampazzo, grazie alla collaborazione dei suoi colleghi, nonché grandissimi amici, Helene Foata, nota scultrice e pittrice parigina, e Tarik Essounami iraniano, anch’esso pittore e scultore con studio a Parigi, ha valicato i confini nazionali . “Assieme condividiamo le nostre esposizioni tra Francia, Marocco e Italia appoggiandoci al ministro dei beni culturali in Parigi e ad Anna Pastore responsabile in Rabat. Presto eseguiremo anche delle opere a più mani. Sarà una bellissima sorpresa”. Stefania Longhini Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 26 La voce degli 8 Comuni Lo spettacolo sotto le stelle delle allieve di DanzAsiago E’ dedicato a due “stelle”, Marisa e Ortensia, un’amica e una mamma scomparse prematuramente in circostanze e tempi diversi, lo spettacolo di DanzAsiago programmato per lunedì 13 agosto, alle 21, sul palco centrale di Piazza II Risorgimento. Le allieve del centro di formazione per la danza classica, modern-jazz, contemporanea e hip-hop diretto da Sandra Rossi presenteranno un ricco programma di balletti tratti dallo spettacolo di fine anno “Le bugie hanno il naso lungo”. Le coreografie sono curate da Sandra Rossi, Maria Slongo, Elena Gios, Glenda Gheller, Francesca De Munari, Clotilde Gastaldello, Karin Dal Pezzo, Silvia Rinaldi, Tomoka Chikanaga, e con la collaborazione di Grazia Marziliano. Ci sarà anche l’esibizione di un’ospite speciale. Per presentare e promozionare lo spettacolo estivo e la scuola si è voluto realizzare un book fotografico particolare unendo il fascino e l’armonia della danza con la bellezza e la tranquillità di quel paradiso verde che è il campo del Golf Club Asiago. Il servizio fotografico è stato realizzato da Foto Verona (le foto sono disponibili lì) e per gentile concessione della direzione del Golf Club Asiago. “Ringrazio a proposito Corinne Gemmo per l’ospitalità – dice Sandra Rossi – ne sono uscite delle immagini davvero suggestive che trasmettono e sintetizzano l’eleganza e l’armonia che si trovano nella disciplina della danza che si insegna nella nostra scuola come in tutto l’ambiente creato in località Meltar, vera eccellenza turistica di Asiago”. “Lo spettacolo che presentiamo – spiega ancora Sandra Rossi – è il frutto di un lungo lavoro reso possibile anche alla collaborazione dell’amministrazione comunale e della scuola “Monte Ortigara. Colgo dunque l’occasione per ringraziare il sindaco Andrea Gios, gli assessori Roberto Rigoni e Franco Sella e il dirigente scolastico Francesco Tognon per essere stati vi- cini alla nostra realtà educativa e sportiva. Grazie ovviamente a tutte le insegnanti della scuola, alle allieve per il loro impegno e ai genitori per la preziosa disponibilità”. Si ricorda che nel prossimo anno accademico saranno ancora parte della scuola DanzaAsiago importanti docenti di fama nazionale ed internazionale come Tomoka Chikanaga, ballerina professionista giapponese distintasi nel mondo con numerosi premi, Silvia Rianldi che ha ballato sui più importanti palcoscenici mondiali e Michael Fields fondatore dei Dangerous Game che ha partecipato come ospite e come professionista dimostrante al programma di Canale 5 “Amici”. Servizio Redazionale Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 27 La voce degli 8 Comuni Hockey su ghiaccio. Il 19 luglio è stata costituita la nuova compagine. Sono 63 i soci fondatori E’ nata la società sportiva “ASIAGO HOCKEY 1935” Enrico Vescovi il primo presidente, Mario Lievore il Presidente Onorario Si chiama “Asiago Hockey 1935 S.r.l. Società Sportiva Dilettantistica” la nuova società di capitali che dopo 77 anni dalla fondazione, continuerà la storia dell’hockey giallorosso; la tanto attesa firma è avvenuta ufficialmente giovedì 19 luglio, davanti al notaio Giuseppe Muraro, da parte di 63 soci fondatori che hanno sottoscritto l’atto costitutivo della nuova società ed un capitale sociale iniziale di 63 mila euro. Il nuovo presidente, chiamato a succedere dopo 11 stagioni di “regno” (e due scudetti conquistati) a Piercarlo Mantovani, è l’arch. Enrico Vescovi, uno dei soci anche della “vecchia” società, designato come amministratore delegato anche per garantire continuità. Un passaggio “morbido” ed un travaso di esperienze e di competenze alla neonata società. “Sono stati mesi molto intensi ed il cammino per arrivare a questo punto molto denso e che mi ha particolarmente coinvolto ed impegnato; confesso che arrivare alla tanto agognata firma è stato un sollievo, quasi una liberazione – ha dichiarato all’indomani il neo presidente– ed il mio ruolo sarà quello di <traghettare> l’esperienza del passato per costruire il futuro”. “Voglio sottolineare che nello statuto Mario Lievore è stato nominato Presidente Onorario della nuova società, a riconoscimento del suo ruolo fondamentale nella storia dell’hockey asiaghese, un ruolo che continua a ricoprire, a dispetto degli oltre 50 anni di attività, con l’entusiasmo di un ragazzino appassionato”. “Va detto – ha aggiunto - che realmente i soci sono molti di più, nel senso che alcuni di essi rappresentano associazioni (ad esempio, quella appositamente fondata che comprende una ventina di ex giocatori presieduta da Fabio Rigoni “Napo” che ha sottoscritto una ventina di quote) o gruppi (genitori settore giovanile) ben più numerosi. Interessante sottolineatura è quella che vede una nutrita presenza di sottoscrittori della pianura, segno evidente che l’hockey ha varcato i confini altopianesi. Va aggiunto che parecchi sottoscrittori di quote non hanno potuto essere presenti alla firma dello statuto e che quindi verranno integrati alla prima operazione di aumento di capitale sociale che verrà fatta certamente entro l’anno”. Un capitale sociale ben lontano però dai 200 mila euro che vi eravate prefissi! “Sì, ma questo non crea nessuna problematica; è un obiettivo che resta comunque da perseguire per poter disporre di una maggior capitalizzazione a garanzia dell’attività futura”. Cosa cambia rispetto al passato? “I nostri obiettivi primari saranno una sempre maggior crescita del settore giovanile all’insegna della continuità (gli allenatori ci sono già) e la massima partecipazione non solo dei soci ma dell’intera popolazione. Già confermata l’ampia collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Asiago, che riconosce all’hockey la valenza sociale dell’attività giovanile e quella di promozione turistica svolta dalla prima squadra, e con la quale sono già in corso le pratiche per trasferire le convenzioni in atto per l’uso delle strutture ecc. Una delle peculiarità con cui vogliamo caratterizzare questo nuovo corso – ha precisato Vescovi - sarà la massima trasparenza ed informazione a 360 gradi sia in campo finanziario che tecnico, in modo da rendere più saldo e convinto il rapporto con la gente”. Giovedì 26 luglio è andato dunque in scena il primo atto della nuova “Asiago Hockey 1935 Srl”, una prima assemblea dei soci che ha visto la presenza di una quarantina di persone fisiche (rappresentate 82 delle 126 quote sottoscritte) e che avrebbe dovuto esprimere il Consiglio d’Amministrazione ma nel corso della discussione “è emerso che lo statuto prevede un CdA variabile fra 2 e 11 elementi – ha precisato il presidente – mentre l’intenzione è quella di avere un gruppo di 15 elementi per una maggior partecipazione e pluralità”. “L’assemblea non è stata quindi elettiva e si è deciso di CURIOSITA’ Singolare, a dir poco, il ricorrere del numero 63 nella nuova società, nata all’insegna di questo numero: - 63 i soci fondatori, - 63 (mila) gli euro di capitale sociale sottoscritto, - 63 gli anni del nuovo Presidente Enrico Vescovi (nato il 28 ottobre 1948). Siamo andati a curiosare fra i numeri della smorfia napoletana dove questo numero si associa alla sposa, intesa anche come “promessa”; etimologicamente la parola deriva infatti dal latino sponsus, participio passato di spondere, che significa “promettere”. La nuova società sembra dunque “per statuto” dover “promettere” di fare le cose per bene; segno del destino!? Enrico Vescovi provvedere a convocare quanto prima (potrebbe essere già la prossima settimana, ndr) una nuova assemblea per approvare l’aumento di capitale sociale facendo così entrare in società anche i sottoscrittori che non hanno potuto esserci alla fondazione, modificando la voce dello statuto secondo questo indirizzo e quindi provvedendo ad eleggere ufficialmente il Consiglio di Amministrazione”. “Però, anche per il particolare momento della stagione, non stiamo certo a guardare – ha concluso Vescovi – abbiamo subito formato un gruppo di lavoro di una quindicina di persone (e che potrebbe, sempre se ai nuovi soci andrà bene, essere anche il futuro Consiglio di Amministrazione) quanto mai eterogeno, un mix di esperienza e di nuovissimi arrembanti soci che è già al lavoro in prospettiva delle scelte da adottare”. Tutto questo ha sicuramente avuto anche il merito di aver ravvivato interesse ed entusiasmi, voglia e partecipazione, “appetiti” che da sempre questa disciplina catalizza intorno a sé, e questo non può che far bene al movimento. Cesare Pivotto I cronometristi del Mondiale Masters in sopralluogo sulla Golf Arena Continuano i sopralluoghi tecnici in vista dei Mondiali Master di Sci di Fondo, evento di rilevanza mondiale che Asiago ospiterà dal 14 al 23 febbraio 2013. Il Comitato Organizzatore ha infatti richiesto la partecipazione dei cronometristi ufficiali dell’evento per un sopralluogo al campo gara al fine di effettuare una verifica tecnica delle necessità operative del Mondiale. All’incontro hanno partecipato Mario Stegher, Presidente della Federazione Italiana Cronometristi- Associazione di Bolzano e Giovanni Cesari, Presidente della Federazione Italia- na Cronometristi- Associazione di Vicenza: le associazioni gestiranno il servizio di cronometraggio, elaborazione dati e classifiche dei Mondiali Master. “Abbiamo richiesto, per quello che sarà per noi il test ufficiale prima dei Mondiali Master ovvero i campionati italiani 30 km Tecnica Classica che si svolgeranno domenica 13 gennaio 2013, il servizio di cronometraggio ed elaborazione classifiche sempre alla Federazione Cronometristi di Bolzano e Vicenza – ha spiegato Alessandro Rigoni, Presidente Esecutivo del Comitato Organizzatore MWC ASIAGO 2013 – offrendo così ai nostri campioni italiani una rilevazione dei tempi da ‘Mondiale’; inoltre gli atleti dei Master Italiani avranno l’onore di essere i primi tester dei percorsi di gara della Master Word Cup Asiago 2013". Durante il sopralluogo si è parlato della tecnologia che verrà utilizzata per rilevare i tempi, in particolare dell’utilizzo dei trasponder ovvero gli apparati tecnologici che applicati alla caviglia degli atleti rileveranno il tempo di percorrenza della gara. Accanto alla soluzione tecnologica verrà comunque affiancato anche un servizio di cronometraggio manuale. Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano 28 La voce degli 8 Comuni Mezzaselva: il “solito” successo per il torneo di Calcio a 5 AL “BAR CORSO” IL 18° TROFEO MITTELWALT A Gallio è in corso il Torneo Ekkele 2012 E’ iniziata lunedì16 luglio l’edizione 2011 del Torneo Ekkele. L’oramai principale manifestazione di calcio a 5 altopianese, vede ai nastri di partenza venti squadre partecipanti. Il torneo terminerà l’11 di agosto con la premiazione dei vincitori, del miglior giocatore, miglior giovane, capocannoniere, coppa fair play, e miglior portiere, nonché con l’estrazione della lotteria che quest’anno prevede come primo premio crociera Msc per due persone, un weekend in centro benessere Valpusteria e tanti altri premi. 4 serate musicali previste: dopo gli Infusion, esibitisi il 27 luglio, arrivano venerdì 3 The Five Arrows: la serata del 10 agosto sarà animata dalle Dea, mentre l’11 ci sarà la serata finale con porchetta allo spiedo e musica con i Gpl Live. Le partite, 3 a serata, si svolgono alle 20:30, 21:20 e 22:10. Durante le serate sarà sempre in funzione il chiosco della birra. I risultati e le classifiche aggiornati giornalmente sono consultabili sul sito www.torneoekkele.it. Quest’anno, sul sito è stato attivato anche un Forum dove vengono commentate le partite della sera precedente e dove chiunque può scrivere e lasciare un proprio commento in un clima di simpatia e goliardia! L’obbiettivo degli organizzatori è fornire spettacolo calcistico coniugato al divertimento e allo stare in compagnia davanti a una buona birra! Si è conclusa con la vittoria della formazione del “Bar Corso” di Asiago la 18^ edizione del “Trofeo Mittelwalt” di calcio a 5; sul sintetico dello Stadio del Calcetto di via 21 Maggio a Mezzaselva qualità e livello di gioco elevato hanno attirato ogni sera, dal 3 al 20 luglio, un notevole numero di appassionati. Oltre alla qualità, anche grande equilibrio sul campo, cosa che ha reso avvincenti e spettacolari gli incontri e che hanno espresso “col minimo scarto” le quattro semifinaliste: “Termoidraulica Lucca” di Valdastico, A.C. Rotzo, “Bar Living” di Asiago e “Bar Corso” di Asiago. Equilibrio che è continuato nelle semifinali. Nella prima, Valdastico (vincitori uscenti) e Rotzo hanno dato vita ad una gara intensissima e piena di emozioni, finita sul 3 a 3; supplementari infuocati con 10 ammonizioni e 2 espulsioni, che hanno visto la sofferta vittoria del Rotzo per 4 a 3. Anche il “derby” asiaghese passa agli archivi all’insegna del massimo equilibrio, che ha visto i tempi regolamentari ancora sul 3 a 3; supplementari che non sbloccano la situazione e per stabilire la vincente serve una serie di 10 di rigori che sancisce la vittoria del “Bar Corso”. Finalissima del 20 luglio che si preannuncia dunque “infuocata”; serata mite che fa da degno presupposto all’evento. Sul campo, manco a dirlo, equilibrio; primo tempo chiuso a reti inviolate ma nella seconda frazione apre le marcature il “Bar Corso”, acciuffato dall’indomito e caparbio A.C. Rotzo a due minuti dalla fine dell’incontro. Ancora una volta sono necessari i supplemen- tari per decretare la vittoria che arriva, meritata (in virtù di una leggera supremazia tecnico-atletica) per la formazione asiaghese. Alla fine tanto entusiasmo per le premiazioni che, oltre per i vincitori, sono state passerella anche per Simone Sartori, (capocannoniere del torneo con 9 reti), Alessandro Stella (miglior portiere), Nicola Sartori (miglior giovane promessa) e Alberto Spagnolo (miglior giocatore del torneo). Al termine festa grande con panini con wurstel salsiccia (preparati dall’instancabile Cè) e birra a volontà offerti dalla Pro Loco che, per bocca del suo presidente Franco De Guio, ha espresso la soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione e dato l’appuntamento al 2013. Cesare Pivotto Notizie dal Motor Club Altopiano 7 Comuni 38° GRAN PREMIO GO-KART Sabato 9 giugno in una splendida giornata di sole e alla presenza di molto pubblico, si è disputato presso il kartodromo di Ala (TN) il 38° Gran Premio di Go-kart. I partecipanti hanno dato vita ad una gara veramente entusiasmante che si è risolta solamente alla fine, nello spazio di pochi centesimi di secondo. Antonio Zandonà di Verona (classe 1932) nella categoria + 80 Kg. ha relegato nella somma delle due manches di solo 90 centesimi i giovani Andrea Meneghetti di Torri di Quartesolo e Nicola Pesavento di Treschè Conca. Nella categoria – 80 Kg. Sergio Panozzo (pilota di casa residente ad Avio) ha vinto la propria classifica di solo un centesimo su Andrea Ferrari di Vidor (TV) e di soli tre su Mattia Zomer di Ala. Nella categoria femminile, la fortissima Tatiana Tessari di Avio, originaria di Camporovere, già vincitrice di 15 Gran Premi, dopo aver vinto alla grande la prima manches, nella seconda ha avuto un problema alla ruota anteriore che le è costato un distacco rispetto alle migliori di ben cinque secondi. La fortuna comunque l’ha premiata perché è ugualmente riuscita a salire sul gradino più alto del podio per soli nove centesimi. Visto l’entusiasmo dei piloti, l’ottima riuscita della manifestazione e la nutrita partecipazione di giovani dall’altopiano, specialmente dai paesi di Treschè Conca e Roana (trascinati da Agostino Panozzo!) il Motor Club ha deciso di organizzare la 39^ edizione del Gran Premio al pomeriggio di sabato 8 settembre sempre sul favoloso circuito di Ala. CLASSIFICHE 38° GP GO-KART Cat. Femminile: 1^ Tatiana Tessari 128"20; 2^ Nadia Artuso 128"29; 3^ Carol Panozzo 133"07. Cat. –80 Kg: 1° Sergio Panozzo 123"10; 2° Andrea Ferrari 123"11; 3° Mattia Zomer 123"13; 4° Marco Trainotti 123"62; 5° Lorenzo Giuliano 124"56. Cat. +80 Kg: 1° Antonio Zandonà 125"77; 2° Andrea Menegatti 126"66; 3° Nicola Pesavento 129"44; 4° Walter Stella 129"95; 5° Daniele Pesavento 131"49. Il tempo indicato si riferisce alla somma del miglior giro di pista della prima e della seconda manches. CLASSIFICHE DEI PRONOSTICI Formula 1 (11 gare su 20) 1° Rinaldo Cera p. 150; 2^ Anna Kirillova 143; 3° Carlo Mosele 136; 4° Cristiano Mosele 135; 5° Stefano Zotti 128; 6° Edoardo Pangrazio 126; 7° Renzo Vescovi 124; 8^ Casagranda Daniela 123; 9° Mirco Seganfreddo 121; 10° Elio Marin 119; seguono altri 61 soci. Moto Gp (10 gare su 18) 1^ Mariella Rebeschini p. 164; 2° Elio Marin 162; 3 Costantino Marin 162; 4° Fabrizio Carli 152; 5° Roberto Tessari 147; 6^ Anna Kirillova 145; 7° Ugo Sartori 143; 8° Mirco Seganfreddo 141; 9° Manuel Alberti 141; 10° Cristiano Mosele 140; seguono altri 57 soci. PROSSIMI APPUNTAMENTI Sabato 8 settembre 39° Gran Premio Go-kart ad Ala (Tn); venerdì 22 settembre tradizionale cena del Club presso Malga Spill di Gallio; venerdì 12 ottobre 14° torneo di Bowling dell’Altopiano presso il Centro Rendola di Asiago. Programmi e aggiornamenti si possono trovare sul sito: www.motorclubaltopiano7c.org l’Altopiano Sabato 4 agosto 2012 La voce degli 8 Comuni Nessuno muore sulla terra finchè 29 vive nel cuore di chi resta Cesuna: morto improvvisamente Il saluto di Stoccareddo ad Ortensia Giancarlo Rossi, capogruppo degli Alpini Incredulità in paese e in tutun gentile saluto. Il fiore Domenica 29 luglio è improvvisamente venuto a mancare Giancarlo Rossi, 77 anni, figura molto nota presso la comunità cesunese. Da circa tre decenni rivestiva la carica di responsabile del locale Gruppo Alpini, ed alle penne nere egli aveva con impegno dedicato tempo e p a s s i o n e , presenziando col gagliardetto locale alle adunate nazionali e rappresentando i propri associati alle riunioni di sezione che si tengono mensilmente sull’Altopiano. Tutte le domeniche Rossi teneva aperta la sede di Cesuna, of- frendo anche ai simpatizzanti lo spunto per qualche riflessione, qualche “ciacola” di paese, ottimo punto di aggregazione per la comunità della frazione roanese. “Giancarlo era più Nel pomeriggio in cui nella chiesa di Stoccareddo si sono celebrate le esequie di Ortensia Baù, il duomo di Asiago ha accolto una folla immensa, ritrovatasi compatta e silenziosa per dare l’ultimo saluto a Petronio Gatti, insegnante di educazione fisica, stroncato dal male a 55 anni. Nel dare inizio alla celebrazione eucaristica, don Roberto Bonomo ha rivolto un pensiero ad entrambi, interpretando così i sentimenti di una comunità, quella altopianese, che nel cuore ha sentito forte il disorientamento e il dolore per queste due perdite. Rivolgendosi poi a Petronio lo ha definito “senza dubbio un uomo tutto d’un pezzo, consapevole delle sue responsabilità, convinto che per crescere in umanità ci sono delle regole da rispettare ed è necessario allenare ogni giorno non soli i muscoli, ma la volontà”. “Questo hai trasmesso a casa, al nostro paese e nella professione” – ha detto don Roberto. Ed è stato questo il pensiero rivoltogli da tutti, dai familiari, dai che il nostro capogruppo - confermano gli alpini affranti dalla notizia perché la vita della nostra associazione era la sua seconda vita, dopo la famiglia. Domenica mattina molti compaesani lo avevano salutato e con lui scambiato qualche parola. Poi all’ora di pranzo le sirene dell’autoambulanza, e la notizia a cui nessuno voleva credere. Lo ricorderemo sempre, perché le penne nere sono un’ unica grande famiglia”. La sua morte lascia nel dolore la moglie Imelda, figli e parenti, e quanti tra residenti e villeggianti ebbero a conoscerlo. G.D.F. to l’Altopiano per l’improvvisa scomparsa della 47enne Ortensia Baù, di Stoccareddo. Ortensia, stroncata da un infarto durante il sonno tra domenica 29 e lunedì 30 luglio, lascia il marito Nadir, i figli Sabrina, di 10 anni, Riccardo, Marco e la grande famiglia di origine, la bella comunità di Stoccareddo. Ortensia era molto conosciuta anche ad Asiago dove gestiva, insieme al figlio Marco, il negozio di fiori e accessori floreali “Bellidea” di via Trento Trieste. La sua vita era dedicata alla famiglia e al lavoro. In quanto alla salute, non aveva avuto problema alcuno, nulla quindi che facesse presagire la tragedia. Per noi di Stoccareddo è come se ci avesse lasciato una nostra figlia, una nostra sorella, una nostra madre premurosa. Ortensia scendeva e saliva le nostre strade sempre col sorriso e ogni volta che la incrociavi non mancava di lasciarti ortensia è formato da un insieme di piccoli fiori, il nome di questo fiore non poteva essere più appropriato per la nostra cara amica che racchiudeva tante positività apprezzate da tutti in paese. Questo dramma paesano deve stimolarci a volerci ancora più bene ed aiutarci l’un l’altro. Per il Rosario e per la cerimonia funebre la chiesa parrocchiale di Stoccareddo non è riuscita a contenere tutto il dolore di centinaia e centinaia di persone arrivate in paese da tutto l’altopiano e non solo. Grazie Ortensia di essere stata in mezzo a noi. Amerigo Baù L’ultima grande lezione di Petronio colleghi insegnanti, dai suoi studenti ed atleti. E dal fratelloAlessandro, che con semplicità gli ha dedicato sincere parole risuonate come assolutamente vere. Retto e coerente nel suo dire e nel suo fare, padre affettuoso ed esigente, educatore autentico, insegnante preparato e rigoroso, oltre a questo, di Petronio sono stati sottolineati il coraggio e la dignità con cui ha affrontato la malattia. “Subito hai provato a lottare con tutto te stesso contro il male che ti rubava la vita – sono sempre parole di don Roberto sostenuto dall’incredibile forza d’amore della tua Sandra, di Giulio e dei tuoi cari. Non sei riuscito a vincere la battaglia della vita. Così pensa la gente e viene da pensare anche a noi, piccole creature, i cui occhi faticano a vedere che dentro le lacrime c’è l’arcobaleno, la cui intelligenza non riesce a capire che anche dentro la più grande sconfitta può nascondersi la più grande vittoria. Ma, d’altra parte, chi potrebbe mai credere che la vita nasca dalla morte? Addirittura che un Crocifisso morendo diventi nutrimento per i vivi?Eppure questo è il paradosso dell’amore”. “Grazie Petro, per tutto ciò che da te abbiamo imparato, per quanto nella tua vita hai saputo insegnarci, soprattutto nel periodo più difficile, l’ultimo”: è il ringraziamento che in tanti hanno rivolto a Petronio, e che qui desideriamo ancora una volta ripetere. S.B. l’Altopiano Sabato 4 agosto 2012 ADELINA BAU’ di anni 73 Lascia nel dolore i figli: Fidenzia con Diego, Floriano con Nadia, e Teresio; i nipoti: Anna, Alessandro, Fabio, Genny, Safia, Hakim, Ryan e Yacine. Stoccareddo, 27 luglio 2012 CHIARA VANINETTI CORRADINO RIGONI STERN (in Zotti) (Dino) di anni 78 Lascia nel dolore il marito Meni, le figlie Marisa, Donatella con Gildo, Barbara con Tiziano, gli amatissimi nipoti Sebastiano, Matteo e Maria, la sorella Anna, i cognati, le cognate, i nipoti e parenti tutti. Camporovere, 23 Luglio 2012 di anni 83 Lascia nel dolore la sorella Suor Amelia, la cognata Tina, i nipoti e i parenti tutti Asiago, 27 luglio 2012 SONIA CUNICO di anni 71 Lascia nel dolore i figli Mauro e Luca e i parenti tutti. Asiago, 23 Luglio 2012 Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite) L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 Telefono Redazione 0424-462575 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Giulia Rigoni, Paola Cappellari, Nicoletta Manfrin, Paola Miot, Sergio Bonato, Amerigo Baù, Francesca Chiesa, Gianni Frigo Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa il 3 agosto alle ore 00.50 Hockey Inline Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 30 a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 4 a martedì 14 agosto Il 4 agosto è il 217º giorno del calendario gregoriano. Mancano 149 giorni alla fine dell’anno Sabato 4 S. Nicodemo Domenica 5 S. Emidio Lunedì 6 Trasf. del Signore Martedì 7 S. Gaetano da T. Mercoledì 8 S. Domenico Giovedì 9 S. Teresa Venerdì 10 S. Lorenzo Sabato 11 S. Chiara Domenica 12 S. Giovanna Lunedì 13 S. Ippolito Martedì 14 S. Alfredo Il 4 agosto il sole sorge 06:06 tramonta 20:25. Durata del giorno 14:19 Proverbi del contadino meteorologo: Boje agosto, gnente indosso, mujer mia nò te conosso. Ieri a Jesoeo in bichini, te o ciapà par Spadoini. -A la Madona de agosto se rinfresca el bosco.(15 Agosto). -Chi magna xa l’uva in agosto, no riva a ottobre a bevar el mosto. -Col sol de agosto el graspo fa bon mosto. -Chi zapa la vigna de agosto, impinisse la caneva de mosto. -Per la Madonna de agosto se rinfresca mar e bosco. -De agosto cura la cusina, de settembre la cantina. -L’acqua del 24 agosto rovina oio e mosto. Ferragosto: Il Ferragosto è una festività che cade il in concomitanza con la ricorrenza dell’Assunzione di Maria. In Lombardia, fino al XIX secolo, era uso “dare il ferragosto” (in dialetto lombardo dà el faravóst) che consisteva nel donare emolumenti in denaro o in beni commestibili alle maestranze, da parte dei datori di lavoro, in modo che le famiglie potessero trascorrere lietamente il giorno di festa. Nei cantieri edili, nei primi giorni d’agosto, veniva fissato dai muratori un grande ramo d’albero sulla parte più elevata del fabbricato in costruzione, detta pianta del faravóst, che serviva scherzosamente a rammentare all’impresario l’imminente esborso della tradizionale mancia. Qualcosa di simile alla frasca sopracitata è riportato nella tradizione veneta: la “zanzega” detta anche gazèga o vanzèga. Si tratta di una cena offerta ai muratori al termine della costruzione di una casa, o meglio, al termine della realizzazione del tetto. Tradizionalmente i muratori segnalano la fine dei lavori (e la richiesta della zanzèga) con la posa di una bandiera o di una frasca sul tetto. Un santo per volta, santa Chiara. Assisi, 1193/1194 - Assisi, 11 agosto 1253. Ha appena dodici anni Chiara, nata nel 1194 dalla nobile e ricca famiglia degli Offreducci, quando Francesco d’Assisi compie il gesto di spogliarsi di tutti i vestiti per restituirli al padre Bernardone. Conquistata dall’esempio di Francesco, la giovane Chiara sette anni dopo fugge da casa per raggiungerlo alla Porziuncola. Il santo le taglia i capelli e le fa indossare il saio francescano, per poi condurla al monastero benedettino di S.Paolo, a Bastia Umbra, dove il padre tenta invano di persuaderla a ritornare a casa. Si rifugia allora nella Chiesa di San Damiano, in cui fonda l’Ordine femminile delle «povere recluse» (chiamate in seguito Clarisse) di cui è nominata badessa e dove Francesco detta una prima Regola. Chiara scrive successivamente la Regola definitiva chiedendo ed ottenendo da Gregorio IX il «privilegio della povertà». Per aver contemplato, in una Notte di Natale, sulle pareti della sua cella il presepe e i riti delle funzioni solenni che si svolgevano a Santa Maria degli Angeli, è scelta da Pio XII quale protettrice della televisione. Erede dello spirito francescano, si preoccupa di diffonderlo, distinguendosi per il culto verso il SS. Sacramento che salva il convento dai Saraceni nel 1243. La santa è patrona della televisione. Etimologia: Chiara = trasparente, illustre, dal latino. Emblema: Giglio, Ostia. Dalle ore 8.45 di sabato 4 alle ore 8.45 di sabato 11 agosto GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari 34 Dalle ore 8.45 di sabato 11 alle ore 8.45 di sabato 18 agosto ASIAGO: Farmacia Rossi del dr. Adelchi Zuccato, Viale Matteotti Curarsi con la natura, il mal di schiena. Il mal di schiena, quando non è imputabile a protrusioni o discopatie ( le cosidette ernie del disco) può provenire da posizioni posturali scorrette o da altro, come:-Scarsa attività fisica -Debolezza muscolare nella zona lombo-sacrale - Affaticamento dovuto al sollevamento di oggetti troppo pesanti. Tra i tanti rimedi naturali per curare il mal di schiena vi sono lo yoga, l’agopuntura, la chiropratica, il pilates. Si tratta di attività che consentono di rilassare i propri muscoli e rafforzarli, specialmente quelli addominali e lombosacrali (i principali responsabili dei dolori alla schiena). Se, comunque non si ha la possibilità di andare in palestra, è possibile curarsi attraverso dei semplici rimedi fai-da-te, vediamone alcuni: Una confezione di prodotti surgelati può rappresentare una vera e propria manna dal cielo se avete mal di schiena. In alternativa, potete utilizzare del ghiaccio, ricordatevi di applicare l’impacco nella zona lombosacrale della schiena (la parte inferiore) per almeno una ventina di minuti. Così facendo riuscirete ad alleviare il dolore. Nel ripetere l’applicazione, lasciate trascorrere un 15 minuti. E’ preferibile eseguire l’applicazione 4-5 volte al giorno, o finché l’infiammazione non cessa, visto che non c’è nessuna controindicazione. Ricordatevi però di avvolgere l’impacco in un asciugamani, altrimenti finirete per bruciarvi la pelle. L’arnica è perfetta per alleviare i dolori di schiena, disponibile sia in gel che in unguento, vi consentirà di attenuare i vostri dolori in maniera rapida. E’ consigliabile spalmarne una dose abbondante almeno 4-5 volte al giorno, fino a che il dolore non passa. Che tempo avremo nei prossimi giorni? L’anticiclone africano continua ad essere il protagonista indiscusso di questa Estate 2012: infatti ci stiamo apprestando a vivere la sesta fiammata africana della stagione che porterà i termometri oltre 35°C su gran parte d’Italia. Tuttavia correnti di Maestrale potranno affacciarsi sul nostro Paese entro la fine della prima decade di Agosto, grazie ad una espansione dell’anticiclone delle Azzorre sull’Europa centrale, riportando un po’ di refrigerio e qualche temporale sul Triveneto. E per Ferragosto che tempo avremo? Tendenza 8-10 Agosto: si smorza la canicola gradualmente al Centronord, grazie alla contemporanea spinta dell’alta pressione delle Azzorre ed all’azione delle correnti atlantiche, in misura minore anche al Sud, specie adriatiche, ma con caldo sempre piuttosto intenso. Tempo che si manterrà comunque stabile, soprattutto sui versanti tirrenici ed al Sud, mentre un po’ di instabilità potrà interessare il Nord, con qualche rovescio o temporale sul Triveneto e sulle Alpi. Tendenza 10-15 Agosto: l’anticiclone delle Azzorre mantiene il bel tempo su gran parte del nostro Paese, con clima caldo ma più accettabile. Locali disturbi potranno tuttavia coinvolgere le regioni del Nord, specie l’area alpina, per il passaggio di impulsi più instabili sull’Europa centrale. In genere ben assolato dall’Emilia Romagna alla Sicilia, con al più isolati focolai temporaleschi in Appennino. Da notare comunque come neanche nel lungo termine si intravedano impulsi instabili incisivi, in grado di originare rovesci e temporali più diffusi che potrebbero almeno in parte dare beneficio alle assetate terre italiane. Dobbiamo al più affidarci ad occasionali e locali episodi d’instabilità.. Stupiamoci con i numeri. 5.973.600.000.000.000.000.000.000 kg: massa del pianeta Terra -641.850.000.000.000.000.000.000 kg: massa di Marte -8.000.000.000.000 metri cubi: volume di acqua consumata in un anno -163.180.000.000 km cubi: volume di Marte -16 luglio: il giorno in cui il sole attraversa lo Zenit, era il giorno in cui secoli fa iniziava il calendario. -2.900 kmq sono coperti da ghiacciai in Africa -272°c: temperatura della nebulosa Boomerang, il posto più freddo dell’universo – meno 72 °C è la temperatura minima mai registrata: a Ojmjimkom nel 1926 – meno 50 °C è la temperatura al di sotto della quale chiudono le scuole in Siberia. ARIETE Potete agire con determinazione se siete certi di quello che volete ottenere. Se invece avete qualche dubbi, specie nell’amore, farete bene a mantenervi sulle generali, senza prendere una posizione troppo impegnativa. Vi converrà infatti attendere un segno del destino, che di certo arriverà al momento opportuno. TORO Potrete far fronte con successo a una discussione che vi metterà in difficoltà, ma che sarete in grado di sostenere, ottenendo il consenso di qualche che forse diventerà per voi importante in un prossimo futuro. Nell’amore non impuntatevi su un particolare privo di importanza. GEMELLI Vi potete impegnare in quello che sentite più urgente: nel lavoro, appurando come stanno le cose, sarete in grado di affrontare con coraggio una difficoltà che oggi vi sembra insuperabile, ponendo le premesse per la soluzione di un problema che finora avete soltanto sfiorato. Non prendete impegni se non siete più che certi che ne valga la pena. CANCRO Evitate di credere a una apparenza che non corrisponde alla realtà e nell’amore sarete in grado di affrontare con successo un momento di perplessità del partner sulla validità del rapporto. Potrebbe poi essere opportuno un gesto di generosità nei confronti di qualcuno che ancora non vi conosce, ma in futuro forse vi diventerà amico. LEONE Potrete vedere più chiaro in una questione che finora vi è stata di difficile comprensione: sia l’amore che il lavoro possono presentare infatti nuovi elementi di valutazione sui quali vi converrà riflettere per non reagire a sproposito. Tenete nel giusto conto le difficoltà del partner nell’ambiente di lavoro: improntate ogni vostra iniziativa alla generosità. VERGINE Potrete farvi valere con argomenti persuasivi, grazie alla presenza di Saturno nel vostro segno, che aumenta le vostre possibilità di successo, sia nell’ambiente di lavoro che nell’amore. Dovrete però scegliere i mezzi più adatti per raggiungere gli obiettivi ai quali puntate. Non sottovalutate il costo, forse eccessivo, di un progetto. BILANCIA Se avete tuttora qualche dubbio sul partner o nell’ambiente di lavoro, vi conviene attendere qualche giorno e procedere con prudenza, senza impegnare troppo la vostra capacità di valutare nei dettagli ogni aspetto dei problemi. Nell’amore sarete in grado di dare una svolta positiva al rapporto che più vi sta a cuore. SCORPIONE Grazie a Mercurio appena entrato nel vostro segno, siete in grado di porre le premesse per una iniziativa coraggiosa, soprattutto se già avete un progetto realistico che tenga nel giusto conto il costo economico: nell’amore potete dimostrarvi più che generosi, non lesinando sui particolari, specie se il partner vi ha già dato un segnale significativo da parte sua. SAGITTARIO Una maggiore comprensione dei vostri bisogni da parte di qualcuno che ancora non vi ha offerto la sua collaborazione, vi farà sentire più sicuri nell’ambiente di lavoro, che potrete migliorare se a vostra volta vi dimostrerete più comprensivi con chi ancora non conoscete a fondo. Nell’amore basta un segnale significativo da parte vostra. CAPRICORNO Se aiuterete qualcuno che ha bisogno di voi sarete sostenuti da Giove e Venere che vi rendono più disponibili, anzitutto nell’amore, ma anche nelle amicizie e nei rapporti di lavoro. Dimostratevi perciò pronti a rispondere positivamente a una richiesta di sostegno: questo gesto vi varrà anche la gratitudine di chi vi sta a cuore. ACQUARIO Il prossimo week-end potrà essere esaltante, ma dovrete saper cogliere al volo una ottima occasione per farvi avanti in una questione che finora avete trascurato. E’ probabile che l’amore si accenda così di nuovi eccitanti contenuti. Nel lavoro vi attende invece una settimana di intensa applicazione per smaltire un arretrato che vi pesa. PESCI Non permettete che il caldo estivo incendi i vostri desideri, rendendovi così esposti alle critiche più severe, proprio da parte di chi invece volete cambiare. Attenetevi alla realtà e agite con calma e ponderazione, specie nelle questioni di cuore e negli acquisti: così facendo vi sarà infatti più facile realizzare ciò a cui tenete veramente, soprattutto nell’amore. Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Domenica 5 agosto ASIAGO: TOTAL – Via Autieri d’Italia Domenica 12 agosto ASIAGO: LORO – Via Rendola Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Via J. Scajaro n.23 36012 - Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La vita che ritorna. Non c’è sintesi migliore per salutare e descrivere l’arrivo a casa, dopo ben sei mesi di ospedale, di Nicola Baù. Il malore in una serata di gennaio, l’immediato ricovero in ospedale, la delicata operazione chirurgica, la diagnosi tremenda, poi la voglia di vivere e di combattere, il decorso post operatorio e la riabilitazione tra gli ospedali di Vicenza e Bassano. Sono stati sei mesi Dopo un avvio piuttosto scarso per la stagione fungina, nei giorni scorsi per i raccoglitori sono arrivate le prime soddisfazioni. A volte capita che per fare un buon bottino basta un solo fungo, se le dimensioni sono come quelle della “brisa” raccolta dalla famiglia Gonzato di Pozzoleone, che messa sulla bilancia ha fatto segnare un peso di ben 1.840 gr.! VENDESI CREDENZA Vendesi credenza da taverna con doppia vetrina. Colore chiaro. Larghezza 140 cm, altezza 170. Prezzo 600 euro trattabili. Due comodini in regalo. Telefonare al numero 347.7602532 CEDESI AVVIATA ATTIVITA' DI EDICOLA, BAR, GELATERIA A CANOVE DI ROANA. PER CONTATTI CHIAMARE IL 335 5255236 31 La voce degli 8 Comuni Congratulazioni a Nicholas Dellai per il meritato 98 ottenuto alla maturità presso l’Istituto “Ceccato” di Thiene. Un bellissimo risultato dopo 5 anni di corriera Asiago – Thiene. Caro Nicholas per noi tu sei il numero 1!! Dai genitori, dal fratello Gabriel, nonna e zii. BEN TORNATO NICOLA! di angoscia, di tristezza e dolore, ma anche di speranza, nonostante i medici avessero dato pochi margini per credere in un suo ritorno a casa in salute. E invece eccolo qua. Nicola è tornato, sulle sue gambe, con più entusiasmo di sempre. E’ stata grande l’accoglienza al suo ritorno prima a Sasso, che lo ha salutato anche col suono delle campane e con un brindisi collettivo, e poi nel suo paese Stoccareddo. Parenti, amici e conoscenti hanno atteso Nicola al bar Col del Rosso addobbato a festa con una prevalenza dei colori nero e azzurro, quelli della sua Inter. C’era da mangiare e da bere e c’erano i Blonde Brothers con la loro musica. Grande e profonda la commozione per tutti. Un passo per entrare nel bar, il tempo di capire, poi un brivido l’ha scosso e per l’emozione gli hanno pure ceduto le gam- be. “Tutto questo per me?” ha chiesto incredulo. Sì, Nicola, per te. Per dimostrarti quanto ci sei mancato, quanto ti abbiamo sempre pensato, quanto abbiamo sperato, e quanto grande è la felicità di riaverti tra noi. Per te, per ringraziarti per l’esempio di forza e coraggio che hai dato a tutti noi, perché ci hai insegnato ad amare di più la vita. Grazie Nicola, ben tornato! Sabato 4 agosto 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 32