QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
pag.10
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 378 - ANNO XIV - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
SABATO 4 AGOSTO 2012
Riordino delle Province, Spagnolo provoca:
“Dateci la Provincia della montagna veneta”
“Un modo sicuro per dare uguale dignità e attenzione a tutti i territori montani e costringere
la politica regionale a fare scelte importanti per tutto il bacino alpino e prealpino”
ASIAGO
Un progetto
per un grande
centro
benessere
al Millepini
L’unione dei comuni
parte da Gallio e Foza
Pagina 4
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
SANITA’
IN ALLEGATO
GRATUITO
L’INSERTO
CON GLI
APPUNTAMENTI
DELL’ESTATE
ENEGO
Assegnato
Dopo un anno
l’appalto
di lavori,
per il nuovo
Via Madonnina
ospedale,
riconsegnata
ma Gios
al paese
invita tutti a:
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“Non abbassare
la Pagina
guardia”
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LUSIANA
ROANA
Lavori pubblici:
cantieri
aperti un
po’ ovunque
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Premiato
l’impegno di
Marina Verlato
per gli
emigranti
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Hockey Ghiaccio
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Pagina 27
E’ nata la società
“Asiago Hockey 1935”.
Il presidente è Enrico Vescovi
GALLIO
Procura e
Questura
avviano
indagini
sull’urbanistica
Si studiano
il PRG e il PAT
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Grafica Altopiano
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Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ATTUALITA’
La provocazione di Lucio Spagnolo:
“La Provincia della montagna veneta”
Il riordino della Province previsto dalla Spending Review dà lo spunto per una riflessione:“Unire territori
con le stesse peculiarità darebbe uguale visibilità e dignità a tutte le zone montane della regione”
“Una Provincia della montagna”: è la provocazione del presidente della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei 7
Comuni” Lucio Spagnolo in
vista del riordino della Province. Il percorso stabilito prevede che in ciascuna Regione il
Cal (Consiglio delle autonomie
locali) dovrà formulare entro 70
giorni (da venerdì 27, cioè dalla presentazione dell’emendamento per la modifica dell’articolo 17) un’ipotesi di
ristrutturazione alla Regione
stessa. Nell’emendamento si
specifica chiaramente che si
terranno in conto «le eventuali
iniziative comunali volte a modificare le circoscrizioni provinciali esistenti». Ed ecco dunque la riflessione di Spagnolo:
“Visto che il trasferimento dei
Comuni altopianesi in Trentino
sembra impraticabile per
un’infinità di motivi veri, presunti o pretestuosi (si parla addirittura della necessità di modifica della Costituzione!), allora la mia proposta è quella
di un’unica provincia della
montagna:
bellunese,
vicentino e veronese assieme
per rivendicare la peculiarità,
la specificità e l’unicità di un
territorio spesso dimenticato!
E se l’emendamento presenta-
to al Governo stabilisce che i
criteri generali per il mantenimento di una provincia vanno
comunque rispettati (un’estensione di almeno 2.500 chilometri quadrati con 350 mila abitanti) ecco la nuova provincia:
l’intera fascia delle Dolomiti e
delle Prealpi venete riunita in un
unico territorio che comprende l’intera provincia di Belluno
e scende fino al Baldo, sul
Garda, passando per l’altopiano
di Asiago e il Pasubio.
“I numeri ci sono tutti – continua Spagnolo - sia per quanto
attiene ai parametri di vastità
del territorio che per quelli relativi alla popolazione: infatti
la provincia di Belluno basterebbe già da sola per garantire
i 2500 km quadrati di territo-
rio aggiungendo a questi le
Comunità montane della fascia
prealpina si doppierebbe quasi
la quota necessaria per la costituzione del territorio provinciale. Altrettanto dicasi per il
rispetto del criterio della popolazione che arriverebbe oltre i 400 mila abitanti.”
Certo che, se costituita, non
sarebbe facile per un residente
in Lessinia raggiungere gli uffici regionali, magari a Belluno!
“È vero, la nuova provincia
sarebbe indubbiamente vasta
ma si ragiona sempre più per
macro aree, per territori omogenei. E poi oggi sarebbe possibile garantire uffici periferici; con l’informatizzazione non
sono più un problema i chilometri! Quanti anni potrà dura-
re la nostra provincia di
Vicenza? O quella di Belluno?
Fino
alla
prossima
razionalizzazione, fintanto che
un nuovo governo non alzerà i
parametri oggi stabiliti e così
resteremo ancora tutti “in
braghe de tela!”
Quali vantaggi per una Provincia della montagna veneta?
“Tanti, secondo me, ne dirò
solo alcuni. Per primo la facilità nel capirsi, nell’identificare
immediatamente il problema
senza dover spiegare, giustificare, chiarire, chiedere. Un
esempio: in Lessinia,
sull’Altopiano di Asiago, a
Falcade o ad Arabba nel
bellunese, il trasporto scolastico, la difficoltà del mantenimento
delle
scuole
sottodimensionate per numero di alunni, la sanità nel
territorio e gli ospedali, , il
mantenimento della viabilità compromessa dagli inverni nevosi e la distanze
dal centro delle contrade, la
coltura dei boschi e dei pascoli alpini, il rispetto ambientale, l’agricoltura, le
attività artigianali e commerciali, il turismo, sono
problemi condivisi e di fronte
a questi ogni montanaro parla la stessa lingua, quella
lingua che non sempre la pianura capisce!”
E lo smembramento di tre province non sarebbe sintomo di
minor peso politico in Regione?
“Non credo, anzi, una provincia montana avrebbe maggior
voce in Regione. Molte leggi
sono state approvate sulla testa dei montanari senza aver
sentito e considerato le esigenze del territorio. Mi riferisco ad
esempio alle norme sulla raccolta dei funghi, alla legge sulla ricerca dei reperti bellici con
il radar, alle norme per il transito in montagna dei mezzi motorizzati (quad, motoslitte)…
La Regione Veneto è prevalentemente terra di pianura, terra
fortemente antropizzata. Le leg-
gi sono fatte per questa terra,
con questa cultura. La montagna è tradizione, è bellezza, è
silenzio, è vastità di territorio
da amministrare con poche persone residenti e, di conseguenza, con scarso peso politico in
Regione. La Provincia della
montagna veneta porterebbe
alla ribalta i problemi della
montagna impegnando la politica regionale a far scelte importanti per tutto il territorio
alpino e prealpino. Del resto il
mio ragionamento va proprio
contro la logica del “divide et
impera” : qui si tratta di unire
e di chiedere, di pretendere
uguale visibilità per tutta la
montagna veneta.
Difficile dire se Spagnolo ci
creda davvero o se, stanco di
non essere ascoltato, come
molti altri amministratori di comuni montani, provochi invitando ad una riflessione sulla
montagna. Certo è che la provincia di Vicenza senza i quasi
500 km quadrati di territorio
degli otto Comuni dell’altopiano
scenderebbe irrimediabilmente
ben sotto i 2500 chilometri quadrati, parametro indispensabile
per garantirle, già oggi, autonomia amministrativa e gestionale.
Spagnolo non è l’unico a saperlo!
Stefania Longhini
In fila a passo d’uomo sul Costo:
la colpa è tutta della rotonda
Nei fine settimana di luglio e agosto si impiega oltre un’ora per
percorrere i dieci tornanti della ex SS 349. Il clou alla domenica
sera, con misteriosi rallentamenti in direzione della pianura
A porsi la domanda sono migliaia di automobilisti che nei sabato
e domenica sera di luglio e agosto percorrono la strada del
Costo dall’Altopiano verso la pianura: “Ma perché la colonna si
ferma ogni 5 minuti?” Vero è che il serpentone composto da
utilitarie, fuoriserie e camper percorre i dieci tornanti in discesa
a velocità talmente ridotta da stimolare in molti la voglia di invertire la marcia e tornare per qualche ora alla fresca brezza
che accarezza i 1000 metri di altitudine. Attardarsi tra le abetaie
o prolungare la villeggiatura davanti ad un gelato consumato al
bar dell’ultimo centro abitato non è sufficiente per evitare l’esodo
biblico che si presenta sulla via del ritorno al calar del sole. Se il
fuggi fuggi è generale, dopo una giornata lontana da smog e
cemento, bastano pochi chilometri ai conducenti per ricaricare
i serbatoi mentali di stress e nervosismo, chiedendosi per quale
arcano motivo il traffico, pur con andatura ridotta, non sia più
scorrevole.
Tra un gomito stradale e l’altro risulta vana la ricerca di auto in
panne sul bordo della carreggiata, tanto meno si notano
autoambulanze giunte in soccorso di chi è rimasto incastrato
tra le lamiere contorte di un incidente, nessun incidente all’orizzonte. Dopo vari quarti d’ora si arriva alla rotatoria di Caltrano,
nella totale incomprensione circa le motivazioni dell’ingorgo.
Ecco forse il capro espiatorio è
proprio lì, davanti a centinaia di
fari inquisitori: la rotonda che
smista le auto in direzione Altopiano, Cogollo, Caltrano e Piovene
Rocchette. Pensata con lo scopo di agevolare la viabilità sull’importante snodo, si rivela un mero “cul de sac” obbligatorio, ma
sconveniente all’applicazione di una mai citata democrazia automobilistica, dove ad aver la meglio sulla massa che si convoglia in
autostrada è la minoranza di veicoli diretti a Cogollo del Cengio. A
tutti comunque preme il sacrosanto diritto di tornarsene a casa.
Non è necessaria la presenza delle forze dell’ordine nelle ore cruciali
di traffico, lo svincolo è stato pensato nel 2006 dalla Provincia
proprio con la prerogativa di saper badare a se stesso. Il Comando di Polizia Stradale di Schio, su cui ricade la competenza del
territorio, informa che il problema è atavico, e per fortuna si ripresenta solo nei fine settimana del periodo estivo. “La rotatoria
può essere una causa dei rallentamenti per quanti scendono dal
Costo – spiega Gianfranco Bertagnoli, nuovo comandante della
Polstrada scledense– non dimentichiamo che è una struttura creata per dare sicurezza agli incroci. Ma è anche il modo di guidare
di molti automobilisti ad influenzare il normale defluire del traffico. Il modo di affrontare i tornanti, arrivare lunghi alla frena-
ta, l’immettersi in colonna di un automezzo rimasto fermo sulle
piazzole di sosta, sono tutte situazioni che rallentano le auto che
sopraggiungono, e che in maniera esponenziale si ripercuotono
sulla lunga fila. Il nostro problema comunque, non è tanto rivolto ai tempi di percorrenza della 349, quanto al pericolo rappresentato da chi considera quel tratto come una pista su cui
sfrecciare ad alta velocità, tra cui molte motociclette, che nella
loro scriteriata corsa rasentano e purtroppo a volto toccano le
auto in transito, con le conseguenze luttuose che ormai ben conosciamo”. Dunque colpa della rotatoria o degli automobilisti
che tutti insieme transitano sulla 349? La risposta va certamente
cercata in un concorso di cause, tra cui svetta la necessità di
tante famiglie residenti in pianura di trovare refrigerio sui monti
che adombrano la pedemontana. Sono comunque tanti gli autisti
che, giunti allo svincolo autostradale con la A31 Valdastico, fermano il mezzo e puntano lo sguardo sul serpentone che illumina
la salita, la continuità di luci lo fa sembrare immobile. Eppure
scende, lento, ma scende.
Giovanni Dalle Fusine
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ASIAGO
Un centro benessere al Millepini:
finanziato lo studio di fattibilità
Progettazione affidata all’architetto fiorentino Simone Micheli. Stanziati 38 mila
euro, attingendo alla ripartizione dell’avanzo di bilancio. Critici la minoranza
e il consigliere Rossetto che hanno presentato emendamenti in consiglio
Solo lo studio di fattibilità costerà 38 mila euro che il Comune
ha stanziato attingendo alla ripartizione dell’avanzo di bilancio approvata nella seduta consiliare di mercoledì 25 luglio.
Le idee sul come costruirlo saranno quelle di un professionista specializzato in questo genere di strutture, l’architetto fiorentino Simone Micheli.
Il centro benessere che l’amministrazione comunale di Asiago
vorrebbe veder realizzato all’interno dell’area Millepini, adiacente ai campi da tennis (laddove sarebbe dovuto sorgere il
palazzetto dello sport) sarà un’opera da circa 3 milioni di
euro.
“Un’opera – spiega il sindaco Andrea Gios – che andrebbe
a completare la nostra offerta turistica consentendoci di supplire al fatto che molti dei nostri alberghi ne sono sprovvisti
anche perché non hanno lo spazio sufficiente per poterlo realizzare al loro interno. Un’opera che poi sarebbe comunque
a servizio anche delle 18.000 seconde case. Una struttura
che potrebbe dare un impulso economico e turistico alla cit-
tà, con la possibilità di allungare la stagionalità”.
Sullo stanziamento dei 38 mila euro per lo studio di fattibilità
del centro benessere, sono stati presentati in consiglio due
emendamenti: dalla lista Per Asiago e da Maurizio Rossetto.
“E’ una spesa non condivisibile e inopportuna considerato il
momento di crisi che le casse comunali stanno attraversando
– sottolinea la lista Per Asiago – e in considerazione che
nessun imprenditore ad oggi ha manifestato interesse alla realizzazione di questa struttura. Proponiamo l’istituzione di un
bando pubblico per la manifestazione d’interesse e di investire la somma destinata in manutenzione delle strade”.
“Mi risulta – ha invece sottolineato Rossetto – che ci sia un
progetto analogo per l’area retrostante il Millepini e quindi i
due progetti andrebbero in conflitto”.
“Il centro benessere – ha quindi spiegato il sindaco - verrebbe realizzato in project financing e quindi il Comune non lo
farebbe con mezzi propri: il privato che costruisce avrebbe in
uso il suolo per decenni (in base all’accordo che si farà con il
Comune) e avrebbe a disposizione uno studio di fattibilità già
redatto. L’interesse da parte di qualcuno, un imprenditore
della pianura, è stato manifestato anche in passato. Con lo
studio di fattibilità, ci interessa sapere se in prospettiva l’opera può stare in piedi, se si può avere un numero di utenti
sufficiente a far funzionare la struttura. In quanto al project
finanzing, spero di poterlo bandire la prossima estate. Andasse deserto, avremmo comunque in mano un progetto da
inserire in qualche bando di finanziamenti”.
“Credo possa essere una buona occasione per gli imprenditori locali – ha poi concluso Gios - Voglio vedere se coloro
che con grande capacità hanno saputo negli anni scorsi sviluppare il loro business in modo così vantaggioso per loro,
hanno il cuore di accettare questa sfida, di cimentarsi al di
fuori del mattone, magari mettendosi insieme. Credo sia il
momento, anche per l’amministrazione, di dare segnali positivi. Riguardo ad altri progetti, in Comune non ne è stato mai
presentato alcuno”.
Stefania Longhini
“Fantasie mie? Solo naturali manifestazioni dei cittadini”
“Fantasie mie? Non direi, piuttosto si tratta delle naturali
manifestazioni dei cittadini di
Sasso ed il loro raggrupparsi
contro iniziative dell’amministrazione così platealmente
inique”. Arriva prontamente
la risposta di Ivan Baù a
quanto dichiarato dal consigliere Santino Rossi sul numero scorso del nostro giornale. La questione riguardava la tabella (sbagliata?) posizionata lungo la strada che
conduce a Sasso e prontamente sostituita dall’amministrazione comunale.
“E’ penoso dover contro dedurre alle affermazioni del consigliere Rossi – continua Ivan
Baù - Ma il caso in esame oramai è espandibile a molte strade di Asiago, dove in effetti il
pericolo e la sicurezza vengono meno a causa di politiche
sbagliate, forse meglio sarebbe mettere ad ogni contrada
di Asiago il cartello “30 km/
ora”. E’ sotto gli occhi di tutti
Ivan Baù risponde alle dichiarazioni del consigliere Santino Rossi
che le strade sono tappezzate
da mille sovrapposizioni colorate e avvallamenti per non
dire veri e propri cedimenti. Vi
sono delle priorità nelle amministrazioni che vanno ricercate nella sicurezza dei cittadini
e nel mantenimento in buono
stato del patrimonio. Ma questo, è vero, passa per ordinaria amministrazione, che è la
base per almeno essere ritenuti “amministratori” e se non
si fa neppure questo..Succede
allora che i vigili e gli operai
del comune, stremati dal tappare buchi, siano costretti per
volere dall’alto a porre tabelle
che vanno bene nelle strade
bianche. Ma questi sono solo
sintomi di una politica amministrativa che ha dato priorità
ad altro”.
“Santino, o Gios – continua
Ivan Baù - forse meglio avere meno fuochi di artificio,
meno feste della Sensa a Venezia, meno Centri Benesse-
re, meno fotovoltaici precari,
meno contributi per i Golf
che strade ridotte a colabrodo, marciapiedi da rifare e
illuminazione
da
manutentare, una raccolta
differenziata funzionante,
una democrazia partecipata dal basso. Questi sono i
danni per i lavoratori e nostri figli, per chi vive
sull’Altopiano. Gli “indignati
di Sasso” fra poco saranno
anche gli “indignati di
Asiago”, non ci preoccupiamo quindi di manifestare”.
Tornando al cartello della di-
scordia, Baù spiega: “Le responsabilità non sono dei dipendenti, ma degli amministratori. Tutti sapevano ed hanno
scaricato le colpe, ma solo grazie alla poderosa e naturale reazione la segnaletica è stata
tolta. Meraviglia poi che ci si
protegga contro plateali scuse
come la caduta di un ciclista e
l’aumento dei premi assicurativi del comune. Scuse.. i premi sono aumentati anche a
causa di incendi e furti subiti
su malghe del comune anni fa.
Le cadute poi aumentano perché razionalmente, si fanno po-
chi manti bitumati e ritorniamo al problema. Meglio fare
le manutenzioni che mettere
tabelle e pagare meno di premio assicurativo, credo io. Poi
dall’anno scorso le assicurazioni sulle strade relative allo
sgombero neve sono a carico
delle ditte e non più del Comune, altro fattore che dovrebbe influire positivamente sul
premio. Forse un assessore al
bilancio più presente sarebbe
necessario”. E poi un ultimo
messaggio rivolto a Santino
Rossi: “Ora che sappiamo Lei
essere il rappresentante, nomi-
nato d’ufficio, della frazione di
Sasso ci rivolgeremo per tutti
i problemi. La ringrazio quindi anche a nome della popolazione per aver contribuito a
togliere i cartelli, che arrecavano danno all’immagine del
paese di Sasso, e aver stanziato
frettolosamente 15.000 euro per
la progettazione della strada. In
fondo qualche piccolo, piccolo risultato gli “indignados di
Stonach” lo hanno raggiunto
non Le pare consigliere? Lei
ora, grazie alle “fantasie di
Ivan Baù” e con le sue sei preferenze nella frazione, può
“recitare” una parte molto importante”.
Area camper: pronto il progetto
E’ pronto il progetto, redatto dall’Ufficio tecnico comunale,
per la realizzazione dell’area camper di Asiago in Via Francesco Baracca. L’intervento richiede un investimento di 480
mila euro. Il comune ora metterà in gara il progetto: chi lo
realizza si potrà poi occupare anche della gestione, sicuramente poco onerosa, dell’area.
“In un momento come questo, in cui le casse comunali boccheggiano ed è difficile fare tutto – spiega il sindaco Andrea
Gios – è sicuramente fondamentale l’apporto dei privati e
della loro imprenditorialità; è l’unica strada che abbiamo per
poter realizzare alcune opere”.
In un’area di 8.200 metri quadrati sono previste 70 piazzole
di sosta intervallate da aree verdi e percorsi pedonali con
collegamento diretto alla ciclo pedonale del Trenino. Ci sarà
una tettoia nel punto adibito alle operazioni di carico e scarico acque; ci saranno le colonnine per l’allacciamento elettrico e verranno realizzati anche i bagni e le docce. Se la gara
per la realizzazione del parcheggio per i camper andrà deserta, il Comune dovrà cercare i finanziamenti necessari e
provvedere a realizzarlo.
“Credo che, trattandosi di opera strategica per tutto l’Altopiano
– spiega ancora Gios – potrà essere inserita nei prossimi
bandi per i Comuni di confine”.
La realizzazione dell’area camper con tutti i servizi necessari, permetterebbe finalmente di dare una risposta adeguata ai
tanti ospiti che prediligono questo tipo di turismo. L’Altopiano
non offre ancora zone attrezzate per accogliere i camperisti
che sono costretti loro malgrado ad occupare interi parcheggi, come ad esempio quello di Via Verdi, destinati alle
auto.
Stefania Longhini
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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SANITA’’
Passi avanti per il nuovo ospedale ma
le nubi dei tagli offuscano l’orizzonte
Il sindaco Gios: “”Dobbiamo lavorare tutti assieme, amministratori, popolazione, medici, infermieri
e personale dell’ospedale per fare del nosocomio altopianese il miglior piccolo ospedale che ci sia”
E’ stato definitivamente assegnato l’appalto del nuovo ospedale di Asiago. L’aggiudicazione ufficiale è avvenuta a metà luglio
e vede un pool d’imprese capeggiato dalla Guerrato spa e dalla
Prisma Engineering che dovranno consegnare il nuovo plesso
entro ottobre 2015. Il prospettato nuovo ospedale di Asiago parte
da un’attenta analisi della realtà socio sanitaria e delle necessità
della popolazione. A cui si aggiunge un’attenzione particolare
per il turismo.
Avrà 120 posti letto, 15 in più di oggi, distribuiti su un piano
seminterrato, dove troveranno spazio i reparti diagnostici e le
sale operatorie, un piano terra che ospiterà ambulatori e uffici,
un primo piano dedicato alle chirurgie ed il secondo rivolto alle
medicine e alla riabilitazione.
Sindaco Gios, soddisfatto?
“Ancora preoccupato a dire il vero. Perché lo spending review
mi preoccupa molto; a rischio non è la chirurgia come troppi
continuano a blaterare, creando tra l’altro grosse difficoltà per
chi invece deve negoziare con le istituzioni, ma il punto nascite.
Il nuovo ospedale è fondamentale per garantire un servizio effi- prossimo alla chiusura, la strutciente alla nostra popolazione e ai nostri ospiti. L’attuale struttu- tura ha avuto un graduale
ra è obsoleta e non permette più quegli adeguamenti necessari potenziamento”.
per la sanità del terzo millennio. Ma dobbiamo vigilare sulla qua- Come sarà l’ospedale del futuro?
lità dei servizi, perché non è scontato che ci saranno ulteriori “Con una forte vocazione riabilitativa. Specificità come il
depotenziamenti. Dopo 7 anni di tranquillità e di sviluppo la revi- day hospital e il day surgery e, oltre alle specialità già
sione della spesa pubblica potrebbe riservare nuove insidie, il presenti, che auspico saranno potenziate anche per ridurtribunale di Bassano insegna”.
re i tempi di attesa nell’Ulss 3, saranno attivate quelle
Quindi giusto tenere alta la guardia?
piccole attività mediche di nicchia su modello della riabili“Certo, ma non gridando “al lupo”, evocando catastrofi impro- tazione cardiologica. Tra le prime proposte, la riabilitaziobabili, piuttosto bisogna guardare ai problemi concreti. Certe ne per il linfoedema conseguente alla mastectomia. Diprese di posizione non aiutano; anzi sembrano finalizzate ad osta- venterebbe un centro unico in tutto il Veneto. Ma sopratcolare le relazioni sviluppate con fatica con Regione e direzione tutto c’è una progettualità distrettuale che dovrebbe gagenerale”.
rantire servizi e sicurezza. Ovvero l’ospedale di Asiago
Comunque l’assegnazione dell’appalto dovrebbe garan- sarà inserito in un unico complesso socio sanitario con
tire tranquillità.
Bassano e gli altri centri specializzati del Veneto. Una
“Inutile se rimane una scatola vuota. Ecco perché bisogna man- progettualità che garantirà cure appropriate a chi va in
tenere aperti tutti i canali con la Regione per cogliere qualsiasi ospedale e permetterà ai medici di decidere velocemente
opportunità. Il nuovo ospeda- quale struttura è più appropriata a seguire il paziente, che
le parte da molto lontano; pri- sia Bassano, Vicenza o Padova. Non possiamo più perSAPOR D’ACQUA NATIA
ma del progetto e persino pri- mettere che nel nostro ospedale si assumano rischi inutili
ma delle bozze finanziarie. e pretendiamo la massima tutela verso i cittadini e verso
Parte da un riallacciamento dei la struttura stessa. Un piccolo ospedale non si può perrapporti con la Regione ora- mettere incidenti perché ogni errore pesa nelle statistiS’affaticano per anni nel silenria, quella storia composta da
mai deteriorati anche grazie a che. E da quando la sanità si fa anche con i numeri, le
zio di una palestra di periferia
eroi fatti di giorni e sudore. Non
prese di posizione assoluta- statistiche avverse possono far chiudere reparti”.
o nel brusìo naturale di un lago
per nulla quelle cinesi furono
mente personali del mio pre- In conclusione?
di pianura. Nascosti e innamofaraoniche e di cartapesta: aldecessore che, ricordo, fu il “Dobbiamo lavorare tutti assieme, amministratori, poporati, come monaci certosini nel
lora si fece finta di non avversindaco che assecondò l’as- lazione, medici, infermieri e personale dell’ospedale per
chiuso di una cella a tessere la
tire la nenia funebre di una crisorbimento della nostra Ulss fare del nosocomio altopianese il miglior piccolo ospedale
loro ragnatela: giorni fatti di
si che aleggiava spaventosa.
35 a Bassano senza informa- che ci sia. Non ritengo sia il momento di fare politica sulla
ore, mesi fatti di giorni, anni fatti
Quelle di quest’anno saranno
re la popolazione. Ora che ab- sanità, chi mi ha preceduto lo ha fatto per 30 anni con i
di mesi. Emergono come talcelebrative e simboliche di un
biamo ridato fiducia all’ospe- risultati che si sono visti. Invece credo sia giusto vigilare e sope da sotto terra ogni quattro
mondo che corre “in riserva”
dale, dove prima gli operatori prattutto essere propositivi; solo dimostrandosi convinti dei noanni: fosse per loro ci sarebe a corto di certezze. E’ il desembravano rassegnati ed i stri diritti e consapevoli dei limiti di un piccolo ospedale possiabero ogni domenica, ma le legstino di Londra, nazione dove
medici rifiutavano gli incarichi mo sperare di proseguire nei programmi e negli investimenti”.
gi del marketing non accreditano loro intelo sport s’intreccia profondamente con la vita
perché convinti che fosse
Gerardo Rigoni
ressi da sponsor. Offuscati dalla luce artifiquotidiana. Nel 1948 c’era una guerra sullo sfonciale e mercenaria del calcio, semplicemente
do da dimenticare, oggi c’è una crisi sullo sfonattendono; per poi farsi trovare pronti il giordo con la quale familiarizzare: è il destino che la
no della sfida. Decine di mesi a preparare
storia riserva alle città simbolo. 17 giorni di gare,
l’inezia di nove secondi da correre, di 1500
10490 atleti, 204 paesi, 26 sport e 39 discipline,
metri sui quali far viaggiare una canoa, di un arco
959 medaglie da assegnare: numeri che dicono
da tendere fino a sfiorare la perfezione. Di un
la magia che abita dentro l’avvenimento sportipiattello da colpire, di un esercizio da rendere
vo più ricco di storia che esista. Storia e favola:
Nasce un festival interacittadini di Asiago e
impeccabile, di un triplo salto che conduca
storia perchè le Olimpiadi sono sempre state un
mente dedicato al muodell’intero Altopiano,
nell’Olimpo degli dei. Le Olimpiadi sono la loro
antidoto ai conflitti, una parentesi tra le guerre
versi in montagna
con lo scopo di far loro
grande occasione e loro – proletari innamorati di
(oggi un po’ meno), occasione di sfide stellari
senz’auto, per scoprire il
conoscere aspetti disport sbadatamente definiti “secondari” - inveinvece che di guerre fratricide; ma anche favoterritorio ed il benessere
versi del proprio terrice che piangersi addosso regalano al mondo la
la, per quell’inimitabile capacità di costruire racdel tempo libero. Muotorio; sono gli appaslezione più bella: quest’appuntamento è degno di
conti e abbozzare leggende, di far commuoveversi a piedi, in bicicletta
sionati di montagna,
così grande attesa e preparazione. Nelson
re e riflettere, di spingerti nell’olimpo della gloria
e a cavallo; d’inverno
trekker, viandanti e pelMandela – che di medaglie olimpiche non ne ha
e farti assaporare la malinconia della disfatta. E
con le racchette da neve
legrini provenienti da
vinta nessuna – un giorno disse che lo sport ha il
sono pure buona novella, per quell’alternanza di
e con gli sci. Tre giorni
tutta Italia e dagli Stati
potere di cambiare il mondo. Può anche darsi, di
successo e di insuccesso che obbliga l’uomo a
di festival, da venerdì 28 a domenica 30 setconfinanti; sono anche i “turisti per un giorno”
sicuro lo sport aiuta a capire meglio il mondo e la
ritornare al centro della storia, con le sue debotembre, quando i colori della natura risplendoe coloro che già frequentano questi monti, afstoria degli uomini. Perché lo sport è tutto eccetlezze e i suoi sogni. Con le sue sconfitte. Le
no nella loro veste autunnale. Il programma di
finché scoprano modi diversi di vivere la vato che improvvisazione: é ricerca, studio e proiemedaglie di Londra 2012 saranno più grandi del
“Cammin@ltopiano” prevede passeggiate ed
canza. Questa prima edizione del festival
zioni. Calcoli, probabilità e tentativi. E’ un limite
passato, ma anche quelle d’oro sono fatte di
escursioni, incontri con autori e personalità,
Cammin@ltopiano, nato da un’idea degli arda superare, una mèta da conquistare, una barrame e argento: ad Olimpia, città sacra agli
spettacoli, giochi, mostre ed altro ancora.
chitetti Chiara Stefani e Diego Morlin, direttori
riera da infrangere. E’ ragionevolezza, probabilidei, l’oro sembra essere terminato. Lo sfarIl tutto tra le montagne, le valli, le conche prative
artistici dell’evento, è sostenuta dalla Comunità, programmazione, pianificazione. Applicaziozo faraonico di queste celebrazioni non ha
e i declivi collinari dell’Altopiano: un ambiente
tà Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Cone massima. E’ scoprire qualcosa per il quale
più senso e l’Olimpiade torna ad essere specprivilegiato sia per escursioni impegnative che
muni”, dal Consorzio Turistico Asiago7Comuni
valga la pena di spendere l’esistenza, il quotidiachio fedele della storia quotidiana. In questo
per facili e brevi passeggiate. Un festival per
e dai Comuni altopianesi. Il Festival è patrocino allenamento, l’appassionante sfida della vita.
senso lo sport non ha mai cambiato il monscoprire che esistono tanti modi diversi di muonato dal Gruppo Italiano Stampa Turistica. Nei
E’ fare esperienza di un qualcosa che attrae aldo.
versi in montagna, di divertirsi, di conoscere la
prossimi numeri del nostro giornale tutti gli approl’inverosimile fino a fare della vita umana la scomForse stavolta aiuta a comprenderlo un po’
storia e la cultura locale e di gustare i sapori
fondimenti sull’evento. Per ora un consiglio: nelmessa più bella. Le Olimpiadi specchiano la stomeglio.
Don Marco Pozza
della cucina. I destinatari del festival sono i
l’ultimo weekend di settembre tenetevi liberi.
Dopo 4 anni di silenziosa fatica
Cammin@ltopiano: nasce un festival
dedicato al muoversi in montagna
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
IL COMUNE DI ASIAGO PER I GIOVANI
Un sogno chiamato Europa - seconda parte
Il progetto “I giovani inBerlino
contrano l’Europa” ha
avuto una sua declinazione storica con l’iniziativa “Abbiamo toccato la
storia con le dita”. Un
viaggio in Polonia alla
scoperta del più grande
impero di sterminio umano della storia: Aushwitz.
Un progetto finanziato
con Legge Regionale del
16 dicembre 1999, n. 55
“Interventi regionali per
la promozione dei diritti
umani, la cultura di pace,
la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà”
che nel dicembre 2008,
ha coinvolto una ventina
di giovani suddivisi tra
Asiago e Rotzo (dietro
selezione meritevole del miglior manoscritto relativo al
tema della violazione dei diritti umani con particolare riferimento all’infanzia) in questa toccante esperienza.
Quattro giornate intense di emozioni, domande e riflessioni, tra il paese di Karol Wojtyla, i campi di concentramento di “Auschwitz uno”, “Auschwitz Birkenau” e la
città di Cracovia, tanto bella quanto fredda!
Sulla scia dell’esperienza presso il Parlamento di Bruxelles, nel Dicembre 2008, il Comune di Asiago promuove
un viaggio a Roma, richiamante una sorta di percorso di
avvicinamento dei giovani alla Costituzione Italiana proprio nell’anno ricorrente il suo 60° anniversario di approvazione. Quattro giorni movimentati, tra il Colosseo, le
principali Piazze, Piazza di Spagna e Piazza Navona, San
Pietro e i Musei Vaticani, coronati da due episodi decisamente distinti ed emozionanti: la presenza del gruppo in
Piazza San Pietro per la consueta benedizione domenicale del Papa e la partecipazione presso la Camera
dei Deputati a Palazzo Montecitorio ad una vera e
propria seduta Parlamentare, alla presenza all’epoca
del Vicepresidente di Camera, Rocco Buttiglione che
vivamente ha salutato e ringraziato il gruppo asiaghese
per la partecipazione.
L’anno seguente e precisamente nel Dicembre 2009,
l’Amministrazione lancia, in occasione della ricorrenza del ventesimo anniversario dalla caduta del muro di
Berlino, un soggiorno culturale volto alla scoperta della Capitale tedesca delle sue principali attrazioni e dei
monumenti rievocanti la storia di Berlino, della città di
Dresda e di Lipsia, culla della musica. Proprio qui i
giovani hanno reso omaggio al famoso compositore
J.S.Bach, assistendo al concerto di Natale eseguito
dall’orchestra e dal
coro dell’Università
degli Studi di Lipsia
ed approfondendo la
conoscenza di questo straordinario musicista. Un’occasione imperdibile per gli
oltre settanta giovani partecipanti, che
diede loro la possibilità di conoscere da
vicino i luoghi dove
si celebrò, nell’anno
1989,
la
riunificazione dell’Europa che pose
fine ai regimi comunisti.
Nel Dicembre 2010,
invece, è la volta di
Londra capitale economica dell’Europa, meta oramai contesa per lo studio
della lingua inglese e fascinosa città, tra le più suggestive d’Europa. Buckingham Palace, Westminster
Cathedral, il Tower Bridge, Hide Park e Piccadilly
Circus, sono solo alcuni dei luoghi e dei monumenti
che sono stati visitati durante la mini-vacanza culturale di cinque giorni a cui hanno preso parte una cinquantina di giovani altopianesi.
Ma è nell’Ottobre 2011, che l’iniziativa “I giovani incontrano l’Europa” assume un’impronta decisamente
diversa e più matura optando per un viaggio nella lontana e misteriosa Russia. Un’iniziativa delicata e meditata a lungo che ha permesso a ventitré giovani di
toccare con mano una terra molto spesso sconosciuta
se non sui libri di storia. Il viaggio, strutturato in otto
intensi giorni e suddiviso rispettivamente tra Mosca e
San Pietroburgo, ha compreso la visita dei più importanti monumenti ed opere d’arte delle due Capitali ed
ha agevolato la conoscenza di questa importante componente dell’Europa, delle sue tradizioni e della sua cultura, ma è in occasione dello scorso Natale che l’Amministrazione decide di portare i giovani in Austria, alla scoperta delle saline di Berchtesgaden, di Vienna e Salisburgo,
fascinose città, simbolo della vita del noto compositore,
Wolfang Amadeus Mozart. Un’esperienza rientrante tra
le finalità culturali di questo importante progetto, che ha
tra i suoi obiettivi anche quello di avvicinare al mondo
della musica classica anche i meno appassionati di questa
tipologia di genere musicale. A tal proposito, dopo l’esperienza di Lipsia con il grande Bach, la partecipazione dell’
intero gruppo, all’esclusivo concerto di Mozart, sulle note
di Mozart, Haydn e Shubert, presso la Mozart Haus di
Roma
Mosca
Londra
Irlanda
Vienna. Un’occasione davvero unica e irripetibile per
questi ragazzi, presenziare nella stessa sala in cui Mozart
riservava ai suoi ospiti più cari ed intimi la sua contesa
esibizione.
Per concludere, nel maggio appena trascorso si è svolto il
tour dell’Irlanda, che ha coinvolto dodici giovani alla scoperta della cultura e tradizione celtica.
Un’esperienza dal sapore naturalistico, culminata nella
sosta nella piccola e graziosa Dublino, in cui il gruppo ha
avuto la possibilità di visitare il suo Parlamento “Leinster
House”, partecipando in via del tutto eccezionale ad una
seduta politica che in quel giorno verteva sul tema del
noto “Fiscal Compact”.
“Il grande interesse suscitato dal progetto in circa
cinquecento ragazzi nel corso di questi otto anni
di attività, ribadisce l’importanza che iniziative simili, a favore del mondo giovanile, assumono in una
realtà di montagna come quella di Asiago” – afferma il vicesindaco di Asiago, Roberto Rigoni. “Con questa iniziativa , la nostra Amministrazione intende
potenziare le conoscenze dei giovani incentivandoli ad una mobilità in ambito europeo che vuole
essere, prima di tutto, veicolo di approfondimento
culturale e di accrescimento della conoscenza della lingua inglese all’insegna dell’amicizia e del divertimento”.
Giulia Rossi
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
“Stars on Ice” con Evgeni Plushenko
Arriva l’estate ed è di nuovo
tempo di “Stars on Ice”. Anche questo Ferragosto ritorna ad Asiago lo spettacolo sul
ghiaccio che da molti anni incanta i turisti. Mercoledì 15,
sulla pista dello stadio del
ghiaccio, si esibiranno campioni italiani e stranieri in una
tappa dello “Skating
Champions Italian Tour
2012” per regalare due ore di
divertimento con evoluzioni e
acrobazie. La star più attesa all’ Hodegart
è Evgeni Plushenko, pluricampione internazionale e tra i più grandi pattinatori di
tutti i tempi, tanto da esser soprannominato
“Zar”; ha vinto moltissimo in Russia e nel
mondo. Saranno presenti anche gli “Italian
Ice Theatre”, la compagnia “Ghiaccio Spettacolo” composta da quindici atleti che
hanno fatto parte della nazionale italiana,
un mix unico in Europa, si esibiranno in
“Tributo a Brodway”, ripercorrendo la sto-
8
La voce degli 8 Comuni
ria del musical statunitense,
non solo pattinaggio quindi, ma
anche
escamotage
scenografici, supporti audiovideo, proiezioni, utilizzo di
oggetti scenici. Parteciperà
anche Valentina Marchei,
quattro volte campionessa italiana e attualmente in carica.
Le coppia Stefania Berton e
Ondrej Hotarek campioni italiani in carica di coppia nell’artistico, e gli Acrobats: il leggendario duo acrobatico ucraino e Lorenza
Alessandrini con Simone Vaturi coppia di danza
iridata. Incanterà il pubblico asiaghese anche
Elisa Angeli, artista ecclettica selezionata dal
Cirque du Solei che ha nel repertorio numeri di
nastri, cerchi volanti e pole dancing sul ghiaccio.
Anche quest’anno la notte ferragostana sarà illuminata dalle stelle del pattinaggio mondiale. Lo
spettacolo è a pagamento e dalle 21:15 intratterrà il pubblico per due ore di strabilianti evoluzioni sulle lame.
Giulia Rigoni
Tutti i cori di casa nostra per la
rassegna “Col nostro canto andiam”
Come ogni anno, il Coro
Asiago propone “Col nostro canto andiam”, in
programma domenica 5
agosto alle 21 al
Millepini. La rassegna di
canto popolare, giunta
alla 19^ edizione, assume
quest’anno un particolare significato, in quanto
si colloca all’interno delle manifestazioni organizzate per il 60° di fondazione del Coro Asiago.
Erano infatti i primi anni
’50 quando un gruppo di
amici, guidati dal Maestro Andrea Rigoni
Carisc, si ritrovarono insieme per dar vita a quello che sarebbe diventato
il Coro Asiago. Per l’edi-
zione 2012 si è voluta la
presenza di due Cori locali, per riaffermare il
radicamento del Coro
Asiago al suo territorio e
per ribadire la volontà di
continuare ad essere, assieme agli amici degli altri Cori, punto di riferimento nel panorama corale dell’Altopiano. Ospiti
speciali saranno dunque
il
“Gruppo
Corale
Altopiano” diretto dal
Maestro
Francesco
Allegrini, già direttore
del “Coro Asiago” e il
Coro “L’eco delle Valli”
di Lusiana diretto dal
Maestro Andrea Pinaroli.
Il primo è un Coro misto
che, grazie alla esperien-
za ed alla sensibilità del
suo Maestro, propone un
repertorio molto interessante, con elaborazioni
musicali di particolare rilievo.
Il secondo è un Coro giovane, che sa già esprimersi su ottimi livelli, guidato dall’entusiasmo e
dalla tecnica del suo Maestro, impegnato a dirigere anche la “Schola
Cantorum S.Matteo” di
Asiago.
L’ingresso al Millepini in
occasione della rassegna
“Col
nostro
canto
andiam” costa 7 euro. I
biglietti
sono
in
prevendita allo IAT
Altopiano di Asiago.
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ATTUALITA’
Federation Square a Melbourne si
accende anche un po’di luce altopianese
Tra le installazioni di padiglioni selezionate per il festival “The Light in Winter” anche
quella creata da Loris Rebeschini di Roana assieme ai suoi soci dello studio Musk
Fa sempre piacere sapere di un
altopianese che si fa onore all’estero. Nei giorni scorsi a far
parlare di sé giornali e reti televisive australiane è stato il
roanese Loris Rebeschini, classe 1983, laureatosi in architettura allo IUAV di Venezia nel
2007. Loris, come tanti giovani italiani, ha lasciato il proprio
paese alla ricerca di nuove opportunità ed oggi vive a
Melbourne con la sua famiglia.
In Australia Loris ha potuto conoscere altri giovani architetti
e trovare un ambiente idoneo
per sviluppare la sua creatività
architettonica. Nel 2011 è nato
Musk, emergente studio di architettura creato assieme a
Hannes McNamara, Daniel
Yusko e Chris Le Page. Perché
Loris Rebeschini e gli altri tre
giovani architetti dello studio
Musk hanno catturato l’attenzione degli australiani? Per essere stati selezionati per allestire il proprio padiglione alla se-
sta edizione del
Festival “The Light in
Winter”, una delle
rassegne più importanti nello scenario
architettonico di
Melbourne, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, dove si svolgono
attività, workshop e
prestazioni che
ruotano attorno ad
una serie di installazioni che
usano il tema della luce per attirare la comunità. I padiglioni,
unici nel loro design, vengono
allestiti con lo scopo principale
La bella esperienza a Città del Messico
per un giovane studente asiaghese
Davide Rigoni ha rappresentato l’Italia ai mondiali di robotica, dopo essersi aggiudicato
gli “italiani” con la squadra Endless Runner formata assieme a due compagni di classe
Lo scorso aprile assieme ai compagni Andrea Dall’Alba e Stefano Fioravanzo della 4^ ITIS Chilesotti di
Thiene Davide Rigoni, 18 enne studente asiaghese,
con la vittoria nella gara nazionale di informatica
Robocop Junior Rescue A disputatasi a Riva del
Garda, si era aggiudicato la possibilità di partecipare alla finale mondiale di giugno a Città del Messico. Un appuntamento impegnativo, soprattutto
dal punto di vista economico, ma alla fine grazie
all’interessamento della scuola e degli stessi studenti, è stato possibile trovare degli sponsor per
coprire almeno in parte le spese per quella che per
i tre ragazzi si è rivelata un’esperienza molto positiva. Così, dopo un anno di studio intenso, al quale si era aggiunto l’impegno per la partecipazione
alla gara nazionale di robotica che aveva richiesto lunghi pomeriggio extra a scuola, per il bravo studente asiaghese e i suoi compagni, accompagnati dal prof. Gecchelin, è arrivato il momento di volare
in Messico. “Non ero mai salito su un aereo – racconta Davide – anzi,
a parte le vacanze al mare, non avevo mai viaggiato, per cui per me è
stato tutto nuovo. Dopo un po’ di timore iniziale mi sono gustato il
viaggio aereo, incantato soprattutto dal trovarmi in mezzo alle nuvole. Sono rimasto poi colpito da Città del Messico, luogo che mi
avevano descritto come piuttosto pericoloso, e infatti rimasto impressionato dalla sua enormità, da tutta quella gente, ma soprattutto dal numero di poliziotti che erano ovunque”. Le giornate di
permanenza a Città del Messico sono state quasi interamente passate nel centro predisposto per i vari tipi di gara. “Andavamo lì da
mattina a sera – racconta Davide – sia per provare che per gareggiare. Avevamo inoltre la possibilità di assistere da spettatori alle
diverse tipologie di gara, alcune davvero fantastiche da vedere,
sono rimasto colpito da ciò che riuscivano a fare
i concorrenti della categoria maggiore, i “senior universitari” . E’ stato interessante confrontarci con
tanti altri ragazzi che provenivano da tutto il mondo, con i quali l’unico modo di dialogare era parlare inglese. E questo mi ha fatto altresì capire
l’importanza di studiarlo e conoscerlo”. La gara
di Rescue A (salvataggio) nella quale si sono cimentati gli studenti dell’istituto thienese consiste
nel programmare un robotino con un piccolo
computer (il suo cervello) e dei sensori che gli
permettono di capire l’ambiente in cui si muove;
si svolge in un’apposita “arena” nella quale il
robotino deve riuscire a coprire un percorso su due
piani, superando ostacoli e difficoltà, fino a recuperare la cosiddetta “vittima” che consiste in una lattina. Tra una
gara e l’altra i ragazzi sono stati impegnati anche a correggere
piccoli errori e migliorare il più possibile il loro robotino. “Anche
prima degli “italiani” – spiega Davide – abbiamo speso tantissimo
tempo nel perfezionamento del nostro robot, è stato un impegno
grandissimo, tanto che il suo pensiero mi seguiva dappertutto,
me lo sognavo pure!” Dopo le varie prove con somma di punteggio, la squadra formata da Davide, Andrea e Stefano che ha rappresentato l’Italia ai mondiali, si è classificata decima su 36, accedendo a una fase successiva, prevista per i primi 12 “superteam”.
“Questa fase prevedeva l’unione in gruppi di due squadre – racconta ancora Davide Rigoni – l’estrazione ci ha abbinato al gruppo di Hong Kong che si era aggiudicato il secondo posto. Si è
trattato però di una gara diversa per svolgimento e regole alla
quale non eravamo preparati, e non siamo riusciti a fare nessun
punto, come quasi tutti gli altri. Alla fine dei mondiali abbiamo
potuto passare una giornata visitando le piramidi dei Maya
e imparando delle curiosità sul Messico”. Il ritorno a casa
per Davide è stato poi molto fugace, visto che ci è rimasto per qualche ora e poi è ripartito per l’Inghilterra, essendosi aggiudicato la borsa di studio del Comune di Asiago
con soggiorno a Totnes per 2 settimane. Estate di lavoro,
iniziato all’indomani del ritorno dall’Inghilterra, e poi sarà di
nuovo ora di tornare a scuola per affrontare un impegnativo
quinto anno. E dopo? “Ci sto pensando già da un anno –
conclude Davide – ma non ho ancora preso alcuna decisione. Mi sento portato sia per matematica, elettronica che informatica, penso che sceglierò quest’ultima visto che ci sono
tante specializzazioni che mi attirano”.
Silvana Bortoli
di garantire adeguata protezione per tutta la durata del
festival, che si svolge all’interno della piazza principale di
Federation
Square
di
Melbourne, un’area alquanto singolare riservata alla cultura e al divertimento nel cuore della capitale del Victoria. L’idea di partenza
di questi padiglioni è quella di ospitare il pubblico e dare la possibilità di godere di un accogliente spazio luminoso dove scambiare due
parole o fermarsi a leggere, an-
che durante le corte giornate invernali. Nel presentare la propria creazione all’inaugurazione del festival, i quattro giovani dello studio di architettura
Musk hanno definito il loro padiglione per The Light in Winter
“un’opera disegnata da un
gruppo di creativi, adatta all’occupazione pubblica, facile
da costruire e d’effetto”. Requisiti che hanno trovato i favori dei tanti partecipanti al
festival, e grazie ai quali Loris e
compagni sono riusciti a distinguersi fra gli altri, tanto da catturare l’attenzione dei media australiani.
S.B.
Asilo Regina Margherita:
un anno da cantare
Finire l’anno scolastico in musica è oramai una tradizione per i
bambini dell’asilo Regina Margherita. E se l’anno scorso i bambini hanno chiuso l’anno con l’Inno di Mameli (tanto bravi da essere richiesti anche per l’apertura della Notte Nera cantando dalla
scalinata del Duomo) quest’anno “la musica è cambiata”. Si è
deciso infatti di dedicare alla tradizione i canti di addio all’anno di
scuola. Con il supporto di Ezio Pesavento “Squinz”, i 115 bambini
della scuola materna hanno intonato tutti assieme due pezzi del
suo repertorio “rispaariano”; “Alda messie, figurine, balon” e “In
sima al me orto ghe xe un pesso”. Il primo ha destato ricordi
annosi soprattutto nei nonni presenti (ma anche in qualche papà
negli anta), mentre il secondo ha toccato corde più intime,
ancestrali, di legami profondi con la nostra terra come le radici del
vecchio pesso. Ed inutile negare che qualche lacrima è evasa dagli
occhi ostinati a negare l’emozione; emozione per la conclusione
di un anno scolastico, per la crescita dei nostri bimbi, per sentire
proferire parole antiche da questi giovanissimi altopianesi. Grazie
Ezio e grazie maestre; fino a quando almeno un bambino saprà
cos’è un pesso e come si gioca ad alda messie l’Altopiano avrà un
futuro. Quello della festa di fine anno è stato solo uno dei tre
appuntamenti organizzati e possibili grazie anche alla disponibilità
della direzione didattica di Asiago che ha concesso l’uso dell’aula
magna delle scuole elementari. Proprio per il numero cospicuo di
bambini, e per permettere a tutti i genitori, i nonni e i famigliari, di
prendere parte ai festeggiamenti sono stati divisi in tre date gli
appuntamenti fissi di fine anno come il saggio di musica dove i
bambini hanno cantato (grazie alla dedizione e alla pazienza del
maestro Cristiano), persino in inglese (come sopra per la maestra
Roberta). Dopo il saggio di musica, c’è stata appunto la festa di
fine anno, con la consueta consegna dei diplomi, e poi, la settimana successiva, la festa di fine asilo per i più grandi. Un momento
intimo tra maestre, bambini e genitori per sancire un legame che
l’iscrizione alla scuola primaria non potrà mai dissolvere. Ci sarebbe ancora molto da dire, fatti da raccontare, persone da ringraziare. Ma il rischio di dimenticare qualcuno o qualcosa è grande quindi meglio concludere con un “GRAZIE” a tutti. Grazie
perché, oltre ad aver dato qualcosa di importante ai bimbi, hanno
contribuito alla concretezza e alla passione che contraddistingue
l’istituzione da 110 anni.
Gerardo Rigoni
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ROANA
Lavori pubblici, in territorio comunale di Roana
numerosi gli interventi di edilizia stradale
Sono sempre numerosi i lavori pubblici, in particolare
nel campo dell’edilizia stradale, predisposti dal Comune di Roana, alcuni dei quali appena conclusi, altri in
corso d’opera, altri in fase di pianificazione. “L’amministrazione comunale – commenta il sindaco di Roana
Valentino Frigo - sta dando così concreta attuazione a
quanto previsto dal suo programma, in particolare all’
elenco annuale delle Opere Pubbliche pianificate durante lo scorso, e nel presente esercizio finanziario”. Ad illustrarci sinteticamente di
quali lavori si tratti, è il responsabile dell’ufficio tecnico, geom. Gabriele Valente. “A Canove
in via Belvedere, tratto che dal bivio Italiano
porta a Camporovere – spiega - sono stati
portati a termine alcuni stralci di marciapiede
collegando definitivamente nella massima sicurezza le due frazioni del comune e provvedendo in collaborazione con ETRA, al rifacimento della bitumatura per tutto il tratto interessato; contestualmente a Cesuna lungo via
26 Giugno, sono stati ultimati i lavori che riguardano sempre il rifacimento di una tratta
di marciapiede esistente, oltre al consolidamento della banchina stradale con dei muri di sostegno. E’ pure in previsione di rinnovare una breve tratta di marciapiede anche a Treschè Cesuna, lungo via 27 aprile. All’interno
di questo progetto con un unico finanziamento, è stato previsto a
Mezzaselva l’abbattimento di due ex fabbricati rurali (ruderi), ubicati
in posizione tale da creare non pochi problemi alla viabilità locale.
Dopo averli acquistati da soggetti privati, l’amministrazione co-
munale sta provvedendo alla loro demolizione, eliminando alcune criticità della viabilità, contestualmente ricavando degli spazi per aree attrezzate. Sempre a Mezzaselva
sono stati portati a termine i lavori di consolidamento statico relativi al solaio della palestra delle scuole medie, garantendo così il grado di sicurezza richiesto a tutta la struttura. Risulta attualmente in corso a Canove lungo Via M.
Ortigara, la realizzazione del nuovo marciapiede, opera
sollecitata in più occasioni da cittadini residenti e turisti
del loco, che da sempre hanno segnalato questa cronica
carenza, il tutto per una spesa quantificata in 180.000 euro. Inoltre, grazie ad alcuni interventi convenzionati tra privati e l’Amministrazione Comunale, verranno a breve realizzati in questa zona
anche dei parcheggi pubblici, vista l’ impellente necessità. Sempre a Canove, in adiacenza al parcheggio centrale “Roma”, proseguono i lavori per la costruzione della futura sede della Pro
Loco grazie a una serie puntuale di interventi convenzionati tra il Comune e soggetti privati, finalizzati al
completamento, nelle varie fasi costruttive, del fabbricato in questione. Verranno a breve portati a termine
anche i lavori iniziati lo scorso anno in via Achille Papa
a Cesuna e Treschè Cesuna, finalizzati all’allargamento
dell’attuale strada comunale e alla creazione di due piste
ciclo-pedonali, su entrambi i lati della carreggiata”. “Negli
ultimi mesi – continua il geom. Valente – abbiamo frequentemente lavorato per formalizzare numerose istanze di contributo per interventi a vario titolo nel campo
dei fondi europei, con esplicito riferimento al
completamento del pala ghiaccio di Roana, alla realizzazione del nuovo eco- centro in zona Waister in convenzione con i Comuni di Asiago e Gallio, nonché al completamento
dei primi due piani dell’ex colonia Rossi a Treschè Conca, per
destinarli in futuro ad ospitare la sede di un unico asilo per le
frazioni di Cesuna e Treschè Conca”. Un breve accenno infine
all’impianto fotovoltaico della Cattedra, attivo da poco più di un
anno. “L’amministrazione – conclude Valente – è più che soddisfatta dei risultati in termini di energia prodotta, visto che sono
stati raggiunti i limiti teorici di produttività per un impianto di tali
dimensioni, consistenti in 1.200.000 kWh/annui di energia prodotta complessivamente. L’ introito finanziario conseguente, si
configura in una sorta di rendita vitalizia a medio/lungo termine
per l’amministrazione comunale, sicuramente in questi tempi, di
rilevante importanza alla luce delle ristrettezze economiche della
società attuale, dove le entrate comunali derivanti da tassazione
locale e contributi regionali e statali risultano essere alquanto in
sofferenza”.
Silvana Bortoli
Il FESTIVAL CIMBRO E I MONGOLI Al “ristorante” della Pro Loco
Molti hanno ammirato la formazione mongola di danze e
folklore al Palatenda di Roana
nell’ambito del Festival Cimbro
organizzato dal Comune. Danze, acrobazie, abbigliamenti,
musiche che hanno portato
sull’altopiano tradizioni di popoli lontani. Molti hanno ascoltato le canzoni in dialetto genovese di Fabrizio De Andrè interpretate da Mauro Pagani, accompagnato da arrangiamenti
musicali mongoli. Non molti
hanno seguito gli incontri con
scrittori, musicisti, esperti che
hanno presentato aspetti della
Mongolia di ieri e di oggi. Non
molti hanno gustato la mostra
di pittura e di oggettistica artigianale mongola, con le opere
di Nyamaa Ganbat “Ai confini
del Tempo”. Una mostra significativa che coniugava il nuovo con le tradizioni più antiche
e che faceva sentire “ la necessità del passato come viatico indispensabile per garantire
l’identità di un popolo”. Curioso è risultato l’allestimento di
una tenda GER, l’abitazione dei
mongoli nomadi nella steppa. Il
presentatore televisivo Patrizio
Roversi, nelle sue varie interviste, ha fatto sentire l’importanza del viaggio, dello scambio,
del nomadismo, delle mescolanze nella vita di una persona
e di un popolo. Egli ha fatto
capire come il turismo è scoperta di paesaggi e di culture
diverse, esperienza di rapporti
sempre nuovi con terre e con
tradizioni vicine e lontane. Pochi erano presenti all’incontro
con Mauro Pagani che ha raccontato la sua amicizia con
Fabrizio De Andrè e ha rivelato
come egli nei suoi progetti aveva pensato anche ai mongoli.
E non molti erano presenti all’incontro con Massimo
Zamboni con il suo documentario sulla Mongolia oggi e il suo
libro “In Mongolia in retromarcia”, tra canti, chitarre e per-
Un nuovo schermo
per il museo di Canove
Il museo della Grande Guerra di Canove d’ora in poi offrirà ai
propri visitatori la possibilità di visionare filmati d’epoca e
fotoriproduzioni originali. La novità giunge grazie all’acquisto di
un nuovo schermo digitale che, posizionato sulla parete della nuova ala espositiva, permette la visione di parte dell’importante materiale conservato negli archivi. Lo schermo multifunzione potrà
essere utilizzato egregiamente a scopo didattico durante la visita
delle numerose scolaresche che ogni anno giungono per ammirare la collezione dedicata al primo conflitto mondiale.
cussioni. Un incontro carico di
pensieri e di emozioni legati al
suo rapporto con una terra
“dove ogni parola, ogni uomo
e animale, vale e pretende per
il suo carattere unico e non
sostituibile”, dove “ognuno che
vive è un dono quotidiano e
ogni nascita è un regalo”, dove
“ognuno è condizione per la
vita dell’altro”. Anche Massimo Zamboni ha fatto sentire
l’importanza del turismo:
“Viaggiare
è
essere
viaggiati…Andare e lasciarsi
prendere, lasciarsi attraversare
da territori, lingue, culture diverse…” Con il riferimento ai
Mongoli, l’Hoga Zait 2012 è stato un forte richiamo alla apertura
e al dialogo lungo le frontiere del
mondo. Dialogo che richiede la
consapevolezza della propria storia e della propria cultura. Dialogo che non può ridursi a un po’
di folklorismo e a qualche occasione di piacevole divertimento.
Sergio Bonato
un’ottima cena a base di baccalà
Sabato sera 28 luglio a Roana
presso il Palatenda si è tenuta
la Cena del Baccalà; un appuntamento fortemente voluto e
organizzato dalla Proloco di
Roana che per il secondo anno
ha presentato, in collaborazione con la venerabile Confraternita del Baccalà di Sandrigo, un
ricco menù tutto, dall’antipasto al dolce, rigorosamente a
base di Baccalà (dolce escluso
naturalmente).
Il Palatenda si è trasformato in
un lussuoso ristorante con un
allestimento da gran galà. L’atmosfera della serata era davvero gradevole e allegra e mentre
i commensali gustavano gli ottimi piatti preparati dal Gruppo
Ristoratori della Confraternita,
innaffiati da un ottimo vino
vespaiolo delle Colline di S.
Giorgio e vespaiolo frizzante,
Remo Azzolini ed Eva Fabris allietavano gli ospiti con tanta
buona musica. “La cena e la
serata - dice la presidente della
Proloco di Roana Lisa Benetti
– hanno avuto un grande successo. Sono stati raggiunti tutti
gli obbiettivi prefissati, il più importante dei quali offrire al turista
ed al locale la possibilità di gustare una cena di baccalà ad un prezzo davvero contenuto dando al
tempo stesso una qualità ottima
sia del menù proposto che del
servizio”.
“Voglio ringraziare – conclude
Lisa - i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa: Locanda
Granpasso, Ristorante Ponte di
Liviera, Ristorante da Beppino e
Trattoria Dalla Nana; Eva Fabris
e Remo Azzolini per aver cantato
e suonato per tre ore consecutive!.. Ma soprattutto, di cuore, tutti
i volontari e le volontarie della
Proloco che con il loro impegno
e il loro entusiasmo hanno reso
possibile tale successo”.
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
11
La voce degli 8 Comuni
GALLIO
L’unione dei comuni altopianesi comincia da Gallio e Foza
Una festa comunitaria per dare evidenza pubblica e sostanza ai deliberati dei consigli comunali di Gallio e Foza per la
gestione in forma associata di sei funzioni ammnistrative, così
come previsto dall’apposita legge regionale. Su un ceppo di
legno preso dal bosco circostante e posto proprio sulla linea di confine dei due territori comunali, in Val
Miela, i sindaci di Gallio, Pino Rossi, e di Foza Giovanni Alessio Oro hanno firmato ufficialmente la convenzione. A dare solennità all’iniziativa anche la presenza di ospiti illustri come il segretario della Lega
Nord, nonché sindaco di Verona, Flavio Tosi l’assessore al bilancio della Regione Veneto, con delega agli
enti locali, Roberto Ciambetti e il presidente dell’ANCI
Giorgio Del Negro. Presente anche il sindaco di Enego
Igor Rodighiero. Ma la presenza più significativa è
stata quella dei cittadini dei due comuni e delle associazioni, tra cui gli Alpini che hanno curato anche la
preparazione del pranzo offerto ai partecipanti.
“Non è una fuga in avanti, né un abbandono del rapporto con gli altri comuni dell’Altopiano – hanno ribadito i sindaci Rossi e Oro – bensì un’iniziativa che
apre la strada, ci auguriamo, all’unione di tutto
l’Altopiano, ad una nuova visione della collettività a livello
altopianese”. Da ora dunque i due comuni gestiranno in
forma associata le funzioni generali di amministrazione e di
controllo; di polizia locale; di istruzione pubblica; viabilità e
trasporti; gestione del territorio e dell’ambiente; e i servizi
sociali. “I Comuni non perdono i servizi – ha sottolineato
l’assessore regionale Roberto Ciambetti – ma li migliorano.
E’ un accordo che nel medio-lungo periodo consentirà anche
un risparmio sulla spesa. Quello di oggi è il
più bel esempio di utilizzo della legge regionale per la quale io ho spinto molto. Spero
sia l’embrione che arrivi poi a tutta la Spettabile Reggenza”.
“Un plauso a questi due sindaci intelligenti –
ha detto Giorgio Del Negro – che lasciano la
visione campanilistica per aprirsi ad una visione d’insieme”. “E’ una giornata questa –
ha concluso Flavio Tosi – che dimostra il vero
senso della comunità. Bisogna unirsi salvaguardando l’identità locale e questo è il
modo”. Sull’atto della firma c’è stata pure
la benedizione dei parroci di Gallio, don
Lauderio Dal Bianco, e di Foza, don Valentino
Miotto. Nell’occasione, a tutti i capifamiglia
presenti è stata donata copia dell’opuscolo
della sentenza
Al parcheggio Ghelpack di Gallio lunedì 6 agosto arriva il Mercato del Forte
Lunedì 6 agosto dalle 8 alle
20 sarà Gallio a fare da cornice alle bancarelle del Mercato del Forte, tra moda di
qualità, sapori versiliesi e prodotti artigianali. Il consorzio
le “Bancarelle del Forte” nasce da un’organizzazione di
commercianti che ha iniziato
ad esporre e vendere le proprie merci nella piazza principale
della città di Forte dei Marmi. Dato il positivo riscontro negli
anni, grazie alla qualità dei prodotti esposti, gli ambulanti che
espongono nel più famoso mercato d’Italia che richiama sempre un grandissimo numero di visitatori, si sono consorziati e,
oltre a frequentare settimanalmente Piazza
Marconi di Forte dei
Marmi, si spostano in
altri comuni per dar
vita a mercati caratterizzati dalla indiscutibile
qualità della merce
venduta. Dal famoso
artigianato fiorentino delle ceramiche artistiche, agli altrettanto
famosi ricami della biancheria per la casa, fino alle migliori griffe
di abbigliamento e pret a porter, e ancora le antiche arti degli
artigiani fiorentini e i prodotti enogastronomici tipici della Versilia,
dove il mercato ha origine: l’insieme variegato delle proposte
Una via dedicata a Mons. Beniamino Schivo
Una giornata dedicata al ricordo di Mons. Beniamino
Schivo. Domenica 5 agosto
a Gallio si rende omaggio a
questo grande personaggio
che ha dedicato la sua vita
e la sua opera pastorale
alla Diocesi di Città di Castello. Al sacerdote di origini galliesi, morto lo scorso gennaio all’età di 102
anni, è stato anche tributato il riconoscimento di
Giusto tra le Nazioni per
aver salvato, a rischio della propria vita, la famiglia
ebrea Korn dalla persecuzione nazista durante la
Seconda Guerra mondia-
le. Ha ricevuto anche un premio dagli Stati Uniti, il
“Courage to care” per la sua
opera di difesa dei diritti uma-
ni. Con la stessa motivazione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha
assegnato, nel 2008, la medaglia d’oro al valore civile.
A Mons. Schivo l’amministrazione comunale ha deliberato di intitolare una via del
paese. E’ quella che da piazzale Sisemol conduce alla nuove case popolari. Domenica,
dopo la Messa fissata per le
11, animata dal coro parrocchiale, alla quale parteciperà
il vescovo di Città di Castello,
Mons. Domenico Cancian, si
terrà la cerimonia di
intitolazione. Alle 17, in sala
Bartolomea, vicino al
Cineghel, verrà presentato il
volume, scritto per l’occasione da Valeriano Sambugaro
e pubblicato a cura dell’amministrazione comunale, dal
titolo “Mons. Beniamino
Schivo – Un secolo di
bene”. In occasione della
presentazione verrà consegnata una copia del libro a
tutti i capifamiglia di Gallio.
Lo scorso maggio anche a
Città di Castello si è voluto
esprimere un ricordo con la
messa a dimora di un ulivo
donato dalla comunità
ebraica di Gerusalemme e
lo scoprimento di una targa
a memoria dell’evento.
porta anche a riscoprire vecchie usanze e abitudini, creando
momenti rilassanti di incontro e aggregamento. Saranno circa
35 le bancarelle che presso il parcheggio Ghelpack offriranno
una manifestazione unica nel suo genere, dove tradizione e gusto si
fondono in un connubio perfetto fra qualità,prezzo, e scelta, il tutto
circondato da un ambiente simpatico e socievole.
S.B.
Giornata fitness in Piazza Italia
Venerdì 17 agosto nel pomeriggio dimostrazione
di aerobica, spinning, zumba e step kettlebel
Vista la riapertura con nuova
gestione della palestra di via
Manzoni a Gallio, in collaborazione con la Pro Loco è stata
organizzata una giornata fitness
in centro paese con programma di aerobica, spinning,
zumba, step kettlebel. L’appuntamento è per venerdì 17 agosto dalle 15.30 alle 19.30 in piazza Italia. “Come Pro Loco –
commenta il presidente Stefano Sartori – non possiamo che
essere felici per questa
riapertura, che contribuisce
a integrare l’offerta sia turistica che residenziale del pa-
ese, ed è, oltretutto, in
sintonia con il nostro programma che tende a promuovere Gallio come area montana legata all’attività sportiva. Per rendere partecipi
della riapertura sia gli ospiti
che i residenti, abbiamo pensato a questo pomeriggio di
promozione all’aria aperta,
in centro paese”. Per prenotare la partecipazione all’evento è possibile consultare il gruppo Facebook Life Style
Bebema Center o rivolgersi all’Ufficio Turistico di Gallio, tel.
0424 447919.
S.B.
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
12
URBANISTICA
Su cosa sta indagando la Procura?
Sette investigatori in Comune hanno acquisito documenti relativi al Prg comunale e al PAT, i 10
piani di intervento (di cui 9 attuati dall’amministrazione Stella) e documentazione riguardante
l’acquisizione della colonia Cadore dal Comune di Sandrigo da parte dell’attuale amministrazione
Ore a rovistare tra documenti e fogli protocollati.
Sette investigatori della Procura di Bassano e della
Questura di Padova hanno trascorso buona parte
di venerdì 27 luglio a cercare qualcosa, ma cosa
non è dato a sapere.
Quello che si sa è che sono stati acquisiti documenti relativi al PRG comunale e al PAT, i 10
piani di intervento (di cui 9 attuati dall’amministrazione Stella) e documenti inerenti
all’acquisizione della colonia Cadore dal Comune di Sandrigo da parte dell’attuale amministrazione.
Tutto il resto, per ora, sono solo supposizioni.
Anche perché al sindaco Pino Rossi non è stato
spiegato il motivo di tanto dispiegamento di forze.
“Sono arrivati alle 7 e hanno iniziato a chiedere di visionare
documenti senza spiegare il motivo – racconta Rossi – E noi
abbiamo lasciato fare; anche perché in tutta sincerità sono tranquillo così come lo sono i miei funzionari”.
Sul motivo del blitz, Rossi può solo fare ipotesi:
“Secondo me, visto che la documentazione
ripercorre la storia urbanistica di Gallio degli ultimi 10 anni, può essere legato all’attentato al sindaco Antonella Stella oppure a qualche esposto
arrivato in Procura. Comunque la mia amministrazione ha mantenuto lo stesso segretario, lo
stesso funzionario all’urbanistica, gli stessi consulenti tecnici dei nostri predecessori mantenendo
una continuità di gestione del settore urbanistico
di Gallio”.
Anche in paese le ipotesi sono molte, ma di fatto
nessuno sa dire cosa si celi nella concitata attività investigativa
di venerdì.
Gerardo Rigoni
Il baccalà primo tema degli incontri
legati alla scoperta di gusti e sapori
Venerdì 20 luglio a Gallio in
piazza Italia hanno avuto inizio ufficialmente gli incontri
legati alla scoperta del gusto,
che la Proloco di Gallio ha deciso di proporre agli amici
ospiti. “Come primo appuntamento – commenta Stefano Sartori, presidente della
Pro Loco - ci siamo affidati
alla grande scuola del maestro Giovanni Pozzan, titolare dell’Antica Trattoria
Due Spade di Sandrigo
che ha proposto un assaggio dello squisito risotto al
baccalà a tutti i presenti.
Ad “insaporire” al meglio
la ricetta è intervenuto
l’avv. Claudio Pasqualin,
in qualità di membro della
confraternita del Baccalà, che assieme al bravo
Giovanni hanno intrattenuto il pubblico descrivendo la storia del merluzzo,
partendo da dove viene
pescato, fino a come i norvegesi, passano ad essiccarlo per
poter dare ai clienti, prevalentemente italiani e spagnoli, un
prodotto finito di sublime qualità”. “Un’ annata, questa del
2012 ottima grazie alle tante
giornate ventose e alla poca
pioggia” - ha riferito Pozzan,
che ha trascorso, come tutti gli
anni, 20 giorni all’isola di Rost,
in Norvegia, per verificare di
persona la stagionatura del
pesce. All’ormai consueto appuntamento galliese, è stato
tanto il pubblico presente, che
ha atteso comodamente seduto in piazza l’evolversi del racconto: la preparazione, la cottura, gli abbinamenti di contorni e del vino per riuscire ad
esaltare al meglio questa pietanza, immancabile nelle tavole
delle famiglie venete e anche
delle famiglie altopianesi. Infine si è arrivati all’atteso assaggio del baccalà con il risotto: magnifico! Tredici chilogrammi di riso, circa 300
porzioni, per un pubblico composto da quasi completamente di amici villeggianti che
hanno apprezzato e gustato
il piatto, sperando in un possibile bis! “Un ringraziamento va agli amici Pozzan e
Pasqualin - conclude Sartori - per la
bravura nella preparazione e per la passione che esprimono
nel parlare di un alimento tradizionale
della nostra cultura.
Grazie inoltre a tutti i
collaboratori che hanno permesso la buona riuscita dell’evento, e al pubblico presente per la partecipazione”.
Due mostre per celebrare il centenario della Grande Guerra
Dal 3 al 12 agosto sono aperte a Gallio, nell’ambito delle manifestazioni organizzate per la ricorrenza del centenario della Prima
Guerra Mondiale, due singolari mostre: la personale di pittura di
Roberto Lunardi, in piazza del municipio, e l’esposizione, in sala
consiliare, delle collezioni private di Rolando Baù, Mario Longhini
e Fabrizio Sansoni di stufe da guerra, bossoli lavorati, lampade,
medaglie e distintivi della prima guerra mondiale. La mostra “Le
quattro stagioni” di Robertino (così è chiamato da tutti) è organizzata in collaborazione con l’Associazione Malattie Rare “Mauro
Baschirotto” Onlus. L’artista, di origini galliesi, abita a Varese ,
ma torna regolarmente nel suo amato paese natale dove trae ispirazione per numerosi dei suoi dipinti. Sin da giovane, una malattia lo ha privato delle dita; nel corso degli anni, ha quindi sviluppato un suo modo originale di dipingere, attraverso una fascia elastica alla quale blocca il pennello. Ha seguito per due anni le
lezioni di arte decorativa al Luisianum di Gallarate, ma ha perfezionato il suo stile nell’osservazione e nella contemplazione della
natura. La pittura di Robertino Lunardi prende spunto dalla Natura in tutte le sue forme e dalle stagioni che, animate dalla forza
della terra, cambiano l’aspetto del paesaggio. E’ proprio questa
forza motrice del mondo che ci circonda che interessa al pittore
e che viene colta nell’emozione dell’istante: una foglia si muove,
un gallo cedrone spicca il volo, mentre un pettirosso si gode la
piccola preda nell’intimità di un nido a ridosso di una casa; uno
stagno viene colto con i riflessi delle foglie variopinte in autunno
o dei paesaggi innevati, mentre scorci delle contrade di Gallio
vengono ritratti con la presenza gioiosa e serena del paesaggio
naturale. I suoi quadri sono sguardi che ci fanno riflettere, che ci
invitano a guardare alle piccole cose, che fanno grande chi le
osserva e le sa cogliere. Nella sua pittura, troviamo l’invito a
osservare, come davanti ad uno spettacolo, le meraviglie della
nostra terra. Sicuramente da non perdere è la mostra dedicata a
particolari oggetti della Grande Guerra: stufe, bossoli lavorati,
lampade medaglie e distintivi. Curata da appassionati collezionisti
del settore, l’esposizione descrive, attraverso gli oggetti, aspetti
intimi e privati della vita di trincea, ricchi di umanità e pronti a
ricordare che “l’intima bontà dell’uomo”, sopravvive
all’abbruttimento dei conflitti.
GALLIO AVVOLTA
NELLA BELLEZZA
MITTELEUROPEA
Gallio fra la bellezza mitteleuropea di ieri e di oggi.
Quando? Il 7 e 8 agosto festeggiando la concittadina
Gitta Schilling in occasione della tappa galliese del concorso “Miss Alpe Adria International”. Martedì 7 agosto andrà in scena, a partire dalle 21 al palasport lo
spettacolo di “Vota le Voci” e “Miss Alpe Adria
International”, che abbinerà la finale del concorso canoro e una tappa di selezione locale del concorso di
bellezza; in giuria, tra gli altri, ci saranno: Gitta Schilling,
a cui il giorno dopo, verrà dedicata una serata speciale, e il regista Emilio Briguglio. Mercoledì 8 agosto,
infatti, all’interno del Municipio di Gallio, dalle 20, ci
sarà la proiezione del documentario “Gitta SchillingBellezza senza tempo” dedicato dal regista padovano,
Emilio Briguglio, a questa ex modella tedesca, di Berlino, famosissima a livello internazionale a cavallo tra
gli anni ’50 e ’60, il cui volto è stato copertina in riviste
come Vogue, Harper’s Bazaar, Madame, che da diversi anni ha deciso di vivere a Gallio.
Gitta, infatti, dopo aver sfilato per Dior, Chanel, dopo
essere stata musa di fotografi come Helmut Newton,
William Klein, si ritira dalla sua carriera di fotomodella
ed apre un atelier a Monaco. Nei numerosi viaggi in
Italia si innamora del nostro Paese e si trasferisce prima a Venezia, poi a Gallio, che da luogo di vacanza
diviene il posto in cui ritrova quella natura che nei ricordi la riporta alla sua infanzia nella campagna fuori
Berlino. La bellezza mitteleuropea di Gitta Schilling
viene celebrata da Gallio in occasione del grande spettacolo che si terrà al palasport il 7 agosto, con la finale
del concorso canoro “Vota le Voci” con la tappa di “Miss
Alpe Adria International”. Il concorso di bellezza “Miss
Alpe Adria International” è nato per collegare i paesi d’Europa che dalle Alpi raggiungono l’Adriatico. Nato 25 anni
fa, attualmente coinvolge sette paesi, ciascuno con una
propria fase di concorso nazionale: Italia (in particolare il
Triveneto), Svizzera, Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Slovacchia. Col pretesto della bellezza femminile, il
territorio del Nordest italiano si confronta con la vicina
Mitteleuropa. Terminata ciascuna fase nazionale, viene
organizzata la finale internazionale, per incoronare la “ambasciatrice della bellezza Mitteleuropea”. Nelle ultime edizioni la fase nazionale porta fortuna alle ragazze vicentine:
Miss Alpe Adria Italia 2010 è stata Emma Dalla Benetta
di Arzignano (vinse il titolo nazionale a Bassano), mentre
nella finale 2011 (trasmessa da Canale Italia in prima serata il 26 dicembre scorso) il secondo posto è stato della
16enne Elisa Gasparotto di Schio, mentre la corona italiana è andata alla veronese Valentina Antonini.
Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago
l’Altopiano
Sabato 4 agosto 2012
Questo antipasto si preVentaglio di pera William e Kummel su crema di formaggi Pennar
para sbucciando e inci-
LA RICETTA
La voce degli 8 Comuni
13
dendo, con delicatezza,
a fettine una pera
William (ne basta mezza a porzione) inserendo poi in questo “ventaglio” delle fettine di
Kummel, ovvero il
Pennarone arricchito di
semi di cumino. A parte
si prepara una fonduta,
facendo scaldare della crema di formaggi Pennar (si trova già
pronta in vasetto) alla quale si aggiungerà dello Stravecchio
grattugiato e un rosso d’uovo , rimestando velocemente. Se la
fonduta dovesse diventare dura si può aggiungere un po’ di
latte o di panna. Il piatto si prepara con il fondo di fonduta sul
quale si appoggia la pera a ventaglio con le fettine di Kummel,
decorando a piacere.
Ai Pennar, al Golf Hotel Villa Bonomo
Ci porta poco distante
dalla sede storica del
caseificio, questo appuntamento con il Pennar di
Asiago: a raccontarci la
propria storia e a illustrarci una sfiziosa ricetta,
questa volta è la famiglia
Bosatra del Golf Hotel
Villa Bonomo, che si trova in via Pennar 322. I ricordi del signor Andrea Bosatra Bonomo,
padre di Leonardo che gestisce il locale, vanno parecchio indietro nel
tempo, mentre ci racconta come la storia dello stabile e dei terreni
che lo circondano sia legata ai fatti storici relativi alla guerra che si è
combattuta in queste zone, nonché alla realizzazione del bellissimo
campo da golf su cui si affaccia. “L’edificio, di proprietà dei nobili
Bonomo, costruito ancor nel 1705 e ricostruito nel 1924 in seguito
alla devastante distruzione della guerra – racconta – era sempre
stato usato come fattoria e casa di caccia. L’anno di costruzione
è inciso su una pietra del vicino capitello, che ne commemora la
nascita”. Ereditata dai nipoti del proprietario, che non aveva figli, la
proprietà era adibita al pascolo delle mucche da latte, alla fienagione,
e legata dunque alla produzione del formaggio. Inoltre il bosco forniva il legname da costruzione e da ardere. “Giù al Meltar – ricorda
ancora Andrea Bosatra - c’era una pozza grandissima, dove arrivavano le beccacce, e dunque nell’antica casa si conservava anche
tutto ciò che era legato all’arte venatoria. Fu la felice intuizione di
LA
RICEVentaglio
di pera William
e Kummel su
crema di forNereo Stella a far nascere il campo da golf, per il quale mi venne
chiesto di cedere parte della proprietà, che venne così trasformata
da pascolo a golf, dopo aver disdetto il contratto d’affitto con gli
affittuari.” “Rimanevano però inutilizzati i locali che avevano ospitato la fattoria – continua Bosatra – e cominciai a pensare a come
utilizzarli. Non c’erano
molte possibilità, la
struttura era classificata come edificio di interesse culturale e non
vi erano grandi margini
di ampliamento. Era
possibile però dare vita
a un albergo, e così
dopo un attento lavoro
di ristrutturazione nel
1998 è nato l’Hotel Villa Bonomo. Devo dire
di essermi piuttosto
divertito nell’interessarmi ai lavori, nello
scegliere soluzioni e
materiali, e, grazie alla
collaborazione di artigiani capaci e di buon gusto, il risultato finale mi
ha molto gratificato”.
Dal 1998 il Golf Hotel
Villa Bonomo, immerso in
uno degli angoli più panoramici dell’Altopiano, offre un’ospitalità raffinata, nella tranquillità di
prati e boschi.
Funghi e formaggi, tra gli
ingredienti preferiti dallo chef
In cucina incontriamo lo chef Leonardo
Saoncella,
che
l’Altopiano lo frequenta da oltre
vent’anni. “Provengo da Montagnana
– dice – dove ho
avuto nel tempo due
locali. Sono spesso
salito quassù soprattutto per prendere funghi e formaggi, i prodotti del Pennar
li ho sempre apprezzati, e
così i miei clienti di giù. Mi
piace sperimentare piatti
nuovi, come quello dell’antipasto che vi propongo: un
giorno mi è venuta l’idea di
fare una variazione sul classico abbinamento di for-
PENNARONE PENNAR
Questo prodotto assembla le
caratteristiche migliori dei
formaggi dolci dell’arco
alpino, il suo sapore infatti
rievoca caratteristiche tipiche
dell’ formaggio Asiago, del
Latteria e del Fontina
armoniosamente unite con
sapiente maestria
SERVIZIO REDAZIONALE
maggio e pere, utilizzando il
Pennarone con i semi di
cumino (Kummel). Il risultato è stato subito apprezzato dalla clientela”. Oltre
a questo goloso antipasto,
Leonardo ci suggerisce la
ricetta delle crespelle con
radicchio di Verona e
vellutata di Asiago: si
farciscono delle crepe con
del radicchio tritato fatto
brasare con un po’ di cipolla bianca, al quale va unito
poi dell’Asiago fresco dei
Pennar tagliato a pezzetti,
fino a quando si scioglie e
amalgama. Le crepe si
farciscono con il ripieno e
si passano in forno a
gratinare dopo averle coperte con una besciamella
leggera nella quale si sarà
fatto sciogliere dell’altro
formaggio fresco, e, a piacere, una spolveratina di
Gran Pennar. Ancora un suggerimento, per un
piatto unico, veloce e sfizioso, che
nelle giuste dosi
può essere servito come antipasto: su un piatto si
dispongono a ventaglio dei salumi
di selvaggina
(come prosciutto
di cervo e salame di cinghiale) fettine di vari formaggi dei Pennar, e dei
crostini di pane, lo chèf ne
ha proposti due: uno con
paté di olive taggiasche,
l’altro con funghi porcini e
fiori di zucca. Tra le altre
specialità che Leonardo
ama preparare ci sono il pasticcio ai formaggi, la fonduta
di formaggi dell’Altopiano
con pane raffermo, la polenta fresca al cucchiaio
con vari tipi di funghi e in
centro una fonduta di formaggio, i funghi crudi con
rucola e Gran Pennar, gli
gnocchi ai formaggi, quelli
cuneesi gratinati al forno, il
risotto con porcini e zucca e
quello con funghi e fonduta,
il filettino di maiale in rosa,
farcito con prosciutto dolce
di Montagnana, Asiago fresco e Gran Pennar.
Sabato 4 agosto 2012
Voragine del Sciason
“Profonda e larga caverna che scende poi
a forma di pozzo nel
cui fondo c’è ghiaccio tutto l’anno, quantunque se ne cavi continuamente e negli anni
asciutti se ne estragga
tanta da abbeverare gli
animali delle malghe
vicine. È la più bella
delle varie simili caverne che si trovano su
questi monti.”
Così scriveva, nel 1885, Ottone Brentari nella sua splendida
“Guida storico-alpina di
Bassano-Sette Comuni: Canale
di Brenta, Marostica”.
Ha un fascino tutto particolare
leggere la meticolosa descrizione, fatta oltre un secolo fa, di
luoghi conosciuti e delle attività che in essi venivano messe
in atto al fine di ricavare da ciò
che il territorio offriva di che
sopravvivere . . .
A chi mai verrebbe in mente,
adesso, di recuperare il ghiaccio che si forma sul fondo di
una voragine di
oltre 96 metri di
profondità per
portarlo in superficie, farlo
sciogliere e con
esso abbeverare
le mucche delle
malghe vicine?
Oltretutto utilizzando per la calata, e la successiva risalita,
corde di canapa e tecniche di
progressione senz’altro più improvvisate e rischiose di quelle
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
messe in atto dagli attuali
speleologi.
Eppure i nostri antenati lo facevano vincendo non solo la sfida
contro la gravità ma
anche, e forse soprattutto, la repulsione
atavica per il vuoto e la
superstizione che voleva queste cavità abitate da esseri malvagi e
demoniaci, anche se
talvolta affascinanti,
come le molte
leggende in proposito ci tramandano.
Nel “Dizionario
etimologico della lingua italiana” di Giacomo
Devoto troviamo alla voce
<sc(h)isto>: dal
latino schistus,
che è dal greco
skhistós , aggettivo verbale di
skízô <io divido>: perciò <<(pietra) divisa>>; è curioso come anche
nel nostro caso la pronuncia del
toponimo non sia ben definita:
sc(h)iason si sente pronunciare con la sc di scala oppure
con la sc di scivolo o ancora
con la sc di schianto.
In ogni caso è chiaro che il
nome, stavolta, è di origine latina e che nel nostro caso fa
riferimento alla enorme spaccatura, nel senso di cavità,
che qualche milione di anni di
dissoluzione carsica ha provocato nei calcari grigi costituenti la base su cui un tetto
di rosso ammonitico, molto
meno soggetto all’attacco degli agenti meteorici, sta appoggiato.
Da qui la magia di un luogo
mitico ed insieme familiare,
vista la facilità con la quale lo
si può raggiungere partendo
dal Rifugio di Casara
Campolongo, e che richiede
però per essere apprezzato
nella sua pienezza una significativa mediazione culturale
tra gli aspetti geologici,
microclimatici, naturalistici e
antropici che vanno ben al di
là di quanto può contenere
questa semplice paginetta.
Gianni Frigo
Il vero gelato artigianale
14
si gusta al Caffè
alla Posta di Canove
Cosa c’è di meglio d’estate se non gustarsi un buon gelato? Se fatto secondo la migliore tradizione artigianale, oltre che un goloso piacere per il palato, il gelato è un alimento nutriente e sano ideale per il dessert, la merenda,
ma anche come pasto veloce, fresco e digeribile. Al Caffè
alla Posta di Canove è possibile gustare un gelato di produzione propria, fatto esclusivamente con ingredienti freschi e genuini: il latte dell’Altopiano appena munto e la
frutta di stagione. Qui non vengono usati preparati o aggiunti grassi idrogenati, e questo permette di offrire un prodotto della migliore qualità, buonissimo e completamente
digeribile. I gusti proposti sono quelli legati alla frutta stagionale e oltre che seduti comodamente al bar, sia dentro
che fuori, possono essere assaporati con il cono da passeggio, o a casa propria, grazie alle vaschette da asporto.
Fatevi tentare da questa golosissima opportunità, venite a
provare gli squisiti gelati artigianali del Bar Gelateria Edicola Caffè Alla Posta di Canove, in piazzetta 20 maggio.
Oltre al gelato troverete golose brioche per la vostra colazione, bruschette, panini, toast, spritz, aperitivi, birra e vino
di ottima qualità. Per un break di qualità e bontà, scegliete
il Caffè alla Posta, a Canove!
Servizio redazionale
l’Altopiano
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Rifugio Malga Ronchetto: un
locale completamente
ristrutturato che domina la splendida Piana di Marcesina
Sabato 4 agosto 2012
Ha riaperto ai primi di luglio, dopo oltre dieci anni di chiusura, il Rifugio Malga Ronchetto in località Ronchetto di
Foza. Immerso nella natura, circondato da pascoli e vicinissimo al bosco, il Rifugio domina la splendida Piana di
Marcesina, che da questo privilegiato punto di
vista si può ammirare in tutta la sua spaziosità
e bellezza. Luogo ideale per rilassarsi e punto
di partenza per escursioni nei dintorni a piedi,
in bicicletta o a cavallo, lo stabile che ospita il
rifugio è stato completamente ristrutturato dai
nuovi gestori Giada Baù e Vanni Gheller. “Saputo del bando del comune di Foza che intendeva dare in gestione la malga – dicono i due
giovani coniugi – abbiamo pensato di lanciarci
in questa nuova avventura, e provare a cimentarci nel settore turistico. I locali, chiusi da ben
oltre dieci anni, sono stati completamente ristrutturati, i lavori sono iniziati a gennaio e terminati pochi giorni prima dell’apertura, il 6 luglio”. Il risultato è un ambiente molto accogliente, tipico montano con qualche tocco di arredamento in stile tirolese, spicca soprattutto l’im-
La voce degli 8 Comuni
pronta artistica dei tanti particolari in legno. “Per questo
dobbiamo fare un grande ringraziamento – dicono Giada
e Vanni – allo zio Alessio Baù, che grazie alla sua disponibilità e alla sua capacità creativa, è riuscito dare un’impronta caratteristica al rifugio”.
Accanto al piccolo bar, una doppia sala con suggestivo caminetto centrale, con una capienza di
una cinquantina di posti. Il menù
prevede piatti tipici montani a
base di prodotti del posto, come
il piatto montanaro con polenta,
formaggio, sopressa nostrana artigianale e funghi. In particolare
si possono gustare la zuppa di
porcini, le pappardelle con ragù
o con i finferli, gli gnocchetti ripieni di speck con burro di malga e
salvia, la pasta e fagioli, il formaggio fuso con la polenta, la tosela,
la carne alla griglia, e poi lo strudel
di mele, la crostata con frutti di
bosco, la panna cotta. Chi vuole fare uno spuntino veloce,
oltre ai panini può trovare i panaretti con affettati e formaggi locali. La conduzione è completamente familiare, ad
affiancare Giada e Vanni c’è la famiglia di lui: mamma Loretta,
papà Silvano e il fratello Riccardo. “Dobbiamo ringraziarli
molto – dicono i due giovani - per il grande supporto che ci
hanno dato prima dell’apertura, e che continuano a darci
ora. I nostri ringraziamenti vanno inoltre al geom. Mariano
Baù, all’amministrazione comunale di Foza e a tutti coloro
che, a vario titolo, hanno contribuito a far sì che potessimo
aprire il locale”. Il Rifugio Malga Ronchetto rimarrà aperto
fino alla fine di ottobre, ma nei progetti futuri dei gestori c’è
quello di arrivare, nel tempo, all’apertura invernale e alla
messa a punto del bed & breakfast. Intanto comunque il
rifugio è meta ideale per passare una bella giornata nella
natura, prendendo il sole nel vicino prato, o addentrandosi nel bosco vicinissimo, anche alla ricerca di funghi, per la
raccolta dei quali il Ronchetto rilascia i permessi. Ma anche per una allegra cena in compagnia, per la quale la
prenotazione è gradita. Il numero di telefono per qualsiasi
ulteriore informazione è 331. 10.73.327.
Servizio redazionale
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l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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l’Altopiano
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Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
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Con il GALi cervelloni della ricerca energetica adAsiago
Si è svolto recentemente ad Asiago un
importante meeting tra
i più autorevoli ricercatori europei nel
campo dell’industria
energetica.
Il Gal Montagna
Vicentina ha provveduto infatti all’ospitalità e alla logistica di
un prestigioso team di
professori provenienti
dalle università di Germania, Polonia, Lettonia e Russia, coordinate dai professori Michele Forzan e Sergio
Lupi dell’Università di Padova.
L’iniziativa è frutto del Progetto Tempus della Comu-
nità Europea che promuove scambi e collaborazioni
tra i ricercatori di maggior
rilievo delle nazioni euro-
pee, favorendo i confronti tra i principali
scienziati e sostenendo
la mobilità degli studenti e dei giovani insegnanti, per una cooperazione
concreta nello sviluppo
dell’industria energetica.
Durante la tre-giorni di
Asiago, gli studiosi hanno condiviso le proprie
esperienze, confrontando
i risultati delle rispettive
ricerche, sino alla definizione della pubblicazione
di testi innovativi. Le sessioni di lavoro si sono svolte nella Sala Giunta della
Comunità Montana dei Sette Comuni. I professori, che
hanno soggiornato all’Hotel
Gaarten di Gallio e sono stati assistiti dagli operatori del
Gal Montagna Vicentina,
hanno
apprezzato
l’Altopiano di Asiago 7 Comuni, non soltanto per gli
aspetti naturalistici, ma anche per la serenità e la tranquillità che il luogo trasmette, condizioni indispensabili
per una buona riuscita del
meeting.
Asiago e l’Altopiano ringraziano l’Università di Padova
e la Comunità Europea per
aver scelto la Montagna
Vicentina quale sede di lavoro per i più prestigiosi rappresentanti della ricerca
energetica mondiale. Ospiti
così autorevoli come i ricercatori del progetto
Tempus sono sempre i benvenuti!
Concorso fotografico: c’è tempo fino al 10 agosto
Scade il 10 agosto il termine per la consegna delle foto per la partecipazione al concorso
fotografico “Il mondo rurale dell’Alto Vicentino: sguardi ed emozioni” sul tema “Montagna Vicentina, un territorio in movimento”, dedicato al territorio Leader che comprende 44
comuni dell’Alto Vicentino. Il concorso è aperto a tutti gli appassionati di fotografia. Saranno ammesse al concorso solo fotografie realizzate nel territorio dei comuni appartenenti
all’area GAL Montagna Vicentina. Ecco le tre categorie, tutte per foto a colori o in bianco
e nero: l’ambiente rurale (patrimonio storico, artistico, etnoculturale, naturale e sociale); il
turismo (manifestazioni ed eventi); gli antichi mestieri (attività legate alla tradizione rurale). La premiazione dei vincitori avverrà il giorno sabato 25 agosto 2012 alle ore 11,30
sempre nella sala della Reggenza della Comunità Montana di Asiago.
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l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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LUSIANA
La 44^ giornata dell’emigrante
si è svolta domenica 29 luglio a
Lusiana con due momenti significativi. Nella mattinata, nella
sala del consiglio comunale
Palazzon è stato intavolato il
tema: “Vicentini nel mondo: la
storia e le prospettive future”.
Ha relazionato Marina Verlato,
membro della commissione
cultura e componente il Collegio dei Probiviri dell’Ente
Vicentini nel Mondo. A Velo, sul
Sagrato della Chiesa di S. Maria degli Emigranti, Don Elia
Ferro delegato diocesano per la
Pastorale dei Migranti e Don
Valentino Grigiante arciprete di
Lusiana hanno concelebrato la
Messa accompagnata da brani
eseguiti dalla Banda “Alberto
L’impegno di Marina per gli emigranti
La Targa d’oro 2012 consegnata al membro della commissione cultura e componente il Collegio
dei Probiviri dell’Ente Vicentini nel Mondo “Per la competente e instancabile collaborazione”
Ronzani”. Nel suo discorso ufficiale, il sindaco Antonella
Corradin ha illustrato le ragioni
dell’assegnazione a Marina
Verlato della Lusiana Targa
d’Oro 2012. Questa la motivazione ufficiale: “Per la competente, instancabile e preziosa
collaborazione con l’Ente
Vicentini nel Mondo e
UnionCamere della nostra Provincia”.
Anche il Presidente dell’ente
Vicentini nel Mondo Giuseppe
Sbalchiero ha sottolineato i
grandi meriti nel campo dell’emigrazione della Premiata.
Dal canto suo Marina Verlato
ha ringraziato commossa tutte
le rappresentanze e ha messo
in rilievo che in vent’anni di attività ha conosciuto persone da
tutti i Continenti che come emigranti hanno sempre nel cuore
i Paesi Vicentini di origine.
Il Consigliere Regionale
Costantino Toniolo, dopo
una relazione al Palazzon, ha
ripreso la parola per ringraziare Maria Verlato per la sua
attività.
Erano presenti: alcuni rappresentanti dei circoli
vicentini nel Mondo di Europa America e Austrialia:
Annie Ossola (Francia),
Mario Pianezze (Melbourne
Australia) e Maria Bisognin
(Canada), con i rispettivi
labari; le associazioni
combattentistiche e d’Arma
e con la fascia tricolore, i sindaci del vicentino.
E.Z.
Da Lusiana a Google, una targa marmorea in ricordo
del genio dell’informatica inventore dell’ipertesto
Nel mondo è stato
universalmente riconosciuto essere il pioniere dell’informatica
linguistica: padre Roberto Arrigo Busa S.J.
Nato a Vicenza nel
1913 egli non ha mai
taciuto le umili origini della sua famiglia, originaria
di Lusiana e, più precisamente, della contrada Busa;
anzi, specialmente negli ultimi anni della sua vita,
pur nella difficoltà di muoversi dovuta al peso dei
suoi tanti anni, ha cercato il contatto con i luoghi
delle sue origini e lo ha trovato. Il suo cuore era
gonfio di gioia nel momento in cui ha potuto abbracciare le persone cercate e trovate, e costoro
erano inorgogliti del parente che tanto onore si è
fatto nel mondo. Nominato dal presidente Azeglio
Ciampi Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana , padre Busa è l’inventore dell’ipertesto (ecco il perché del titolo di
questo articolo), quel quid che consente a tutti noi
oggi di navigare in internet. Tutto ha avuto inizio
nel periodo in cui, per laurearsi in filosofia, egli ha
dovuto studiare ed analizzare a fondo l’opera omnia
di S.Tommaso d’Aquino. I generosi finanziamenti,
la dovizie di collaboratori e di macchinari
messi a sua disposizione dalla americana
IBM, che ha intuito la
genialità
delle idee di
LUSIANA
padre Busa, hanno
fatto il resto consentendo così al calcolatore elettronico, fino ad allora in
grado soltanto di operare con numeri ed operazioni
matematiche, di diventare quella macchina versatile
che tutti noi oggi conosciamo, capace di elaborare
parole e testi scritti. Nel pomeriggio di domenica 29
luglio, in contrà Busa, a Lusiana, i concittadini, riconoscenti, hanno scoperto una targa marmorea, murata nella casa degli avi di padre Busa. Questo evento fa il seguito al conferimento al padre Busa della
Lusiana Targa d’Oro 2011 già effettuato a Velo di
Lusiana il 31 luglio dell’anno scorso in occasione
della 43° Giornata dell’Emigrante. E’ stato un momento di gioia per chi vi ha partecipato. Negli attuali
frangenti di generale scoramento per il perdurare
della crisi economica il solo sapere che pur sempre
esiste un faro di luce che illumina la nostra quotidianità
ci fa ancora ben sperare nel futuro.
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l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ROTZO
ENEGO
Via Madonnina restituita al paese
Celebrati i 50 anni della malga Camporosà. L’alpeggio, che
appartiene al Consorzio usi Civici di Rotzo, S.Pietro Valdastico
e Pedescala, è da anni condotta dall’allevatore di San Pietro
Benito Toldo con i figli Morena, Giuseppe e Mirco e dove
carica i suoi 80 mucche da latte.
Alla festa erano presenti il sindaco di Valdastico Alberto
Toldo, il sindaco di Rotzo Lucio Spagnolo e personale del
corpo forestale della stazione di Roana con rappresentanti
dell’Ipa, international police organization.
G.R.
Sabato 28 luglio l’Amministrazione Comunale di Enego ha
restituito a tutta la cittadinanza ed ai villeggianti, Via
Madonnina, chiusa nell’ultimo
anno a causa di lavori di
riqualificazione stradale e pedonale. Le opere di sistemazione, se teniamo conto anche
del periodo invernale, non hanno richiesto molto tempo, solo
un anno fa infatti, la strada
che per un tratto gira intorno
al paese, veniva chiusa; molto tempo invece è trascorso
tra presentazione del progetto e l’opera finita; questo perché in itinere alcuni interventi si sono dovuti ampliare, altri
sono stati inseriti, ed il progetto iniziale quindi, è stato più
volte ritoccato e l’iter si è naturalmente dilatato.
Alla presentazione del lavoro ultimato erano presenti così l’attuale sindaco Rodeghiero ed il Sindaco che
per primo presentò tale progetto di
riqualificazione, Sig.ra Goller. Il giro
della Madonnina , come viene chiamato, è una delle passeggiate più
amate sia dai paesani che dai villeggianti, tutti si sentivano un po’ spaesati a non poterlo percorrere. Ora
la sede stradale è stata ampliata,
purtroppo nel primo tratto questo
è avvenuto a danno di alcune piante di tiglio che oltre alla benefica
fioritura offrivano una piacevole
ombra, ma quel che più conta per
i pedoni, che sono i più assidui frequentatori, è che sono stati creati i marciapiedi, che sicuramente rendono più sicuri i classici 4 passi intorno al
paese.
Stefania Simi
Agosto ad Enego inizia con
“Un passo con l’Amiciad” appuntamenti davvero succosi
Nell’ambito delle manifestazioni estive di Rotzo
rientra questa gara podistica di 4, 8 e 12 km.
Il ricavato dell’evento è finalizzato a migliorare le
condizioni di vita di un povero paese dell’Africa
È in programma mercoledì 15 agosto, su boschi e sentieri di
Rotzo, 1a gara podistica “ Un passo con l’Amiciad”. La manifestazione sportiva non competitiva, tracciata su percorsi di 4, 8 e
12 chilometri, è patrocinata dal Comune e rientra nei propositi
delle “Giornate di solidarietà 2012” della Fiasp. Lungo i percorsi
sono previsti posti di controllo presso i quali i partecipanti dovranno esibire il cartellino per la punzonatura; partenza e arrivo
sono fissati presso le scuole elementari di via Capovilla, con orari
dalle 8,00 alle 9,30 e fino alle 12,00. Funzioneranno posti di ristoro, è inoltre attivata per i concorrenti l’assistenza medica. Al termine della gara, presso la tensostruttura appositamente allestita si
potrà pranzare con “menù di montagna” al prezzo di 10 euro. La
giornata continuerà nel pomeriggio con brevi filmati sulle opere
dell’Amiciad, musica dal vivo, l’intrattenimento del gruppo comico “Gli Istabili” e con la grande lotteria di beneficenza, il cui
primo premio è rappresentato da un soggiorno per due persone
in hotel della Puglia. La giornata è promossa dall’Associazione
“Amiciad” con sede legale a Rotzo e attiva verso le popolazioni in
Ciad, una delle nazioni più povere al mondo con insediamenti
abitati costituiti da villaggi di capanne, sparsi a molta distanza
l’uno dall’altro, nella savana, raggiungibili solo attraverso piste di
sabbia che rendono faticosissimi gli spostamenti, impossibili nel
periodo delle piogge, quando le strade diventano fiumi. Nel paese
dell’Africa nera, già devastato dalla guerra civile negli anni ’70,
non si conoscono l’allevamento né l’agricoltura e l’economia è a
livello di pura sussistenza; lì non esistono fognature, né elettricità. In questo contesto hanno lavorato e lavorano missionari religiosi e laici che con tanta fatica cercano tutt’ora di creare ospedali, e soprattutto di favorire la scolarizzazione, nell’ottica che la
comprensione delle cose possa essere, nel futuro, componente
indispensabile per cambiare la loro esistenza. L’Associazione sostiene economicamente due convitti, dove sono ospitati complessivamente 50 bambini che in questo modo hanno la possibilità di frequentare la scuola elementare, media e superiore. Finanzia, inoltre, un centro di formazione agricola, con l’obiettivo di
costituire in un prossimo futuro, una cooperativa. L’ente “onlus”
si auto–finanzia grazie ai contributi raccolti da soci e sostenitori e con le attività quali feste, mercatini, spettacoli, giochi e, come in questo caso di Rotzo, con manifestazioni
sportive.
Giovanni Dalle Fusine
Agosto ad Enego, parte con
tanti appuntamenti che si
preannunciano piuttosto succosi. Ma molta attesa c’è intorno alla serata del 4 agosto, organizzata dal Comune
con la collaborazione della
Pro Loco, che vedrà chiacchierare sul palco del Palazzo del Turismo e della Cultura, Diego Dalla Palma,
Gianantonio Stella, Mauro
Corona e Anna Mazzamauro,
spettacolo che poi si sposterà in Piazza S. Marco dove
la famosa attrice si esibirà in
un monologo dal titolo
“Atipicità”, un titolo che ben
si adatta a quello dell’intera
serata: “Figli scomodi di una
terra “comoda””. A chiusura di questo, che sarà sicuramente un piacevole ed interessante appuntamento,
con ospiti che esprimeranno
punti di vista diversi, è pre-
visto uno spettacolo
pirotecnico. Una giornata intensa per l’eneghese Diego
Dalla Palma, il 4 agosto, infatti prima dell’impegno serale, nel corso del pomeriggio, intorno alle 15.30, sarà
protagonista, con l’amico
Corona, di: “ Quatro ciacole
in malga”. Un incontro che
anche l’anno scorso, malgrado il brutto tempo, ha richiamato nella Malga 1° Lotto di
Valmaron dei fratelli Dalla
Palma moltissima gente, che
alla fine se ne è andata contenta e divertita e soprattutto
stupita di aver visto a confronto due personaggi solo all’apparenza tanto diversi fra
loro.
Stefania Simi
CINEMA LUX ASIAGO
sab
4/08
dom
5/08
lun
6/08
mar
7/08
mer
8/08
gio
9/08
ven
10/08
sab
11/08
dom
12/08
lun
13/08
mar
mer
14/08
15/08
gio
16/08
ven
17/08
sab
18/08
dom
19/08
lun
20/08
mar 21/08
Anteprima
BIANCANEVE E IL CACCIATORE
15.00 17.30 20.00 22.15
UN ANNO DA LEONI
16.00-18.00- 20.00-22.00
CACCIATORE DI VAMPIR
16.00-18.00-20.00-22.00
BIANCANEVE 15.00 17.00
IL CAMMINO PER SANTIAGO
20.00-22.00
IL CAMMINO PER SANTIAGO
16.00-18.00-20.00-22.00
TRAVOLTI DALLA CICOGNA
16.00-18.00-20.00-22.00
BIANCANEVE E IL CACCIATORE
15.00 17.30 20.00 22.15
BIANCANEVE E IL CACCIATORE
15.00
IL GATTO CON GLI STIVALI 20.45
CACCIATORE DI VAMPIRI
16.00-18.00-20.00-22.00
UN ANNO DA LEONI
16.00-18.00-20.00-22.00
BIANCANEVE 15.00 17.00
IL CAMMINO PER SANTIAGO
16.00-18.00-20.00-22.00
AMAZING SPIDERMAN
16.00 18.30 21.00
I MERCENARI 2
16.00-18.00-20.00-22.00
I MERCENARI 2
16.00-18.00-20.00-22.00
I MERCENARI 2
16.00-18.00-20.00-22.00
BIANCANEVE E IL CACCIATORE
17.40- 20.00- 22.15
CAVALIERE OSCURO il ritorno
10.00-15.00-18.00-21.00
l’Altopiano
Sabato 4 agosto 2012
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La voce degli 8 Comuni
CULTURA
La verità austriaca sull’Ortigara
Lunedì 13 agosto, alle 21, il Comune di Gallio propone, presso
l’auditorium, un grande appuntamento per gli appassionati di storia in quanto gli autori Paolo Pozzato e Ruggero Dal Molin presenteranno la loro ultima fatica dal titolo “La verità Austriaca
sull’Ortigara”.
La pubblicazione è un’approfondita analisi con la quale i due autori portano a compimento la ricostruzione dettagliata degli avvenimenti del giugno del 1917 iniziata nell’ottimo volume uscito nel
2003 intitolato “Inedito dall’Ortigara”.
Il costante e inesausto lavoro di ricerca d’archivio, frutto di più di
vent’anni di studio del prof. Pozzato, supportato da un’ottima
padronanza della lingua germanica, offre questa volta un contributo eccezionale: il primo compendio ufficiale della battaglia redatto, pochi anni dopo i fatti, da un ufficiale di Stato Maggiore
addetto al comando dell’11ª Armata, il Magg. Otto Sedlaø, e finora totalmente sconosciuto. Si può asserire che nessuna delle altre
ricostruzioni austriache dei combattimenti difensivi sull’Altopiano
dei Sette Comuni del giugno 1917 possiede una ricchezza
paragonabile, sotto il profilo dei dati riferiti, delle considerazioni
complessive, delle valutazioni d’insieme, delle possibili conseguenze strategiche come delle osservazioni di dettaglio. In seconda
battuta, il testo dell’ufficiale dell’11ª Armata è un Gefechtsbericht
1915-2015 Verso il centenario
Per non dimenticare - Testimonianze,
canti e immagini dal campo di battaglia
Il Comune di Foza propone per
sabato 4 agosto 2012 alle ore
21, presso il Monumento ai
caduti, “Per non dimenticare Testimonianze, canti e immagini dal campo di battaglia”.
E’ un collage multimediale
di testimonianze sui due conflitti mondiali, una scatola di ricordi costituiti da brani sulla
guerra interpretati da due professionisti del teatro come Bruno Lovadina e Federica
Santinello, immagini d’epoca e
i più famosi canti degli alpini
eseguiti dal coro Gallio. Ricordi e memorie che non devono
andare nel dimenticatoio e che
devono essere invece valorizzati e condivisi nel rispetto dei
caduti di tutte le guerre.
Ideato dal Coro Gallio e dalla
Consulta alla cultura del Comune di Gallio e proposto la prima volta in notturna presso il
Sentiero del silenzio di
Campomuletto il 10 luglio
2010, è giunto alla quinta replica ed è personalizzato questa
volta per il paese di Foza con
letture ed immagini d’epoca. In
scaletta, oltre alle testimonianze sulla distruzione di Foza, brani di Lussu, di Frescura e per
ricordare il 95° della battaglia
dell’Ortigara, la lettera dell’alpino Adolfo Ferrero, ivi caduto
e rinvenuta 40 anni dopo la sua
morte.
I brani sulla Seconda guerra
mondiale, saranno invece un
omaggio allo scrittore
altopianese Mario Rigoni Stern,
l’indimenticato “Sergente” ed
incentrati sulle campagne d’Al-
bania e Russia. In caso di maltempo, l’appuntamento si terrà
nella Chiesa parrocchiale di
Foza.
(rapporto di combattimento) nel
senso più pieno del termine.
Esso infatti ripercorre le vicende del combattimento attraverso la voce dei protagonisti, come
risultava nei dispacci e nella concitazione del momento, nelle
aspettative delle azioni predisposte e nelle delusioni di fronte al loro fallimento, nel palleggio reciproco delle responsabilità e delle incombenze. Quello di Sedlaø è
in sostanza il primo documento ufficiale austriaco della battaglia e
senza dubbio lo si può considerare un resoconto tra i più attendibili, in quanto privo di quelle alterazioni o revisioni di sorta, inevitabili nelle versioni e nelle ricostruzioni successive offerte dai maggiori responsabili (Goiginger, Sloninka, Lutzow) o riportate dai
diari reggimentali dei vari reparti coinvolti. La ricchezza poi delle
testimonianze fotografiche di questa epica battaglia dell’Archivio
Storico Dal Molin ha permesso di arricchire il testo con innumerevoli scatti d’epoca e moltissimi inediti, che più che correlare la
narrazione in modo magistrale, la raccontano attraverso le immagini di quegli uomini che la vissero direttamente. Ecco quindi che
si possono rivivere quelle vicende belliche, tragiche e gloriose al
tempo stesso in maniera ancor più coinvolgente, attraverso gli
occhi di molti eroici ufficiali austro-ungarici, immortalati essi stessi
nelle foto e nei luoghi di allora.
L’evoluzione del cibo della
terra: incontro-dibattito
proposto da Slow-Food
Grazie alla vita, grazie a Rita
L’incontro con la scrittrice
Rita Coruzzi, tenutosi venerdì 20 luglio al Millepini di
Asiago,
organizzato
dall’Unitalsi Altopiano, dal
Vicariato e dalla parrocchia di
Asiago in collaborazione con
la libreria Giunti al Punto e con
il Comune, è di quelli per cui
bisogna essere grati. Aver potuto ascoltare una testimonianza di fede tanto forte e sincera, aver potuto sentire “un
corpicciolo rannicchiato su
una sedia a rotelle” cantare un
meraviglioso inno alla vita ha
fatto ripetutamente vibrare le
corde dell’emozione dei tanti
presenti in quella sala, susci-
tando una profonda riflessione
sul senso del vivere e del soffrire. Rita Coruzzi è nata e vive
a Reggio Emilia. E’ una giovane donna di 26 anni. Da 16 anni,
cioè da quando ne aveva 10, è
costretta su una sedia a rotelle
a causa di un intervento chirurgico sbagliato. Nata prematura e senza acetabolo, ovvero la
cavità ossea del bacino in cui si
articola il femore, e quindi con
grosse
difficoltà
di
deambulazione, con i suoi familiari aveva riposto in questo
intervento tutta la sua speranza
e fiducia per poter finalmente
camminare normalmente, dopo
aver passato tutta l’infanzia a
dedicarsi a estenuanti sedute di
fisioterapia, a esercizi fisici e terapie. Nel suo libro “Un volo di
Farfalla”, Rita racconta la sua
vita, anzi le sue due vite: l’avanti
operazione e il dopo operazione. Storia di una nascita e di una
rinascita. Una rinascita avvenuta
grazie al dono di una fede ritrovata che la spinge a vivere con
gioia e a voler portare a tutti la
sua testimonianza. Magdi Cristiano Allam, che ha curato l’invito alla lettura in “Un volo di
Farfalla” ed è coautore di Rita
Coruzzi in “Grazie alla vita”,
così la descrive: “Rita ti trasmette un senso di fragilità e di
compassione ma quando inizia
a parlare mostra una personalità sicura, forte, orgogliosa di sé, autorevole. Ha
una vitalità straripante,
incontenibile e contagiosa
ed evidenzia l’essenza positiva e costruttiva che dimora in lei: il dono di una fede
cristiana solida. Rita è una
giovane che spiritualmente
vive con la schiena dritta e
la testa alta, a dispetto del
fatto che l’avversità fisica la
costringa a restare immobile
sulla carrozzina”. Lei dice che
Magdi esagera, noi possiamo
testimoniare che invece è tutto vero. Con quanto ci ha raccontato, e che possiamo trovare nei suoi libri, è riuscita a
trasportarci con garbo ma
con molta decisione, dalla dimensione dell’apparire e dell’avere, che impera ai giorni
nostri, a quella dell’essere. Ci
ha spinto a considerare la vita
un dono, sempre e comunque, e a viverla gustandola il
più possibile “succhiandone il
midollo”. Con amore, ci ha
moralmente schiaffeggiato. E’
riuscita a trasmetterci forza,
coraggio e serenità. Quella serenità che è conquista e che a
lei oggi permette addirittura di
dire: “Se il Signore mi offrisse la guarigione, non la vorrei
più”. In lei niente di artefatto,
tutto tremendamente e incredibilmente autentico.
Stefania Longhini
La Condotta Slow food dell’Altopiano, sfruttando la presenza di molti ospiti nel nostro territorio, coglie l’occasione
per promuovere la filosofia del buono, pulito e giusto. Nello
specifico, nella società odierna, dove l’alimentazione viene
determinata essenzialmente dai tempi frenetici e dalla pubblicità assillante, spesso non si ha l’occasione per capire
come gli alimenti cambino, o meglio, evolvano nel tempo e
quindi conoscere quali cibi mangiamo noi ed i nostri figli.
Da qui il titolo della serata “L’evoluzione del cibo della terra”. Interverranno Antonio Cantele, noto erborista e coltivatore di ortaggi antichi, e Massimiliano Gnesotto dottore in
biotecnologie agrarie e specializzato in biologia evoluzionistica. Verranno presentati pro e contro degli alimenti biologici, dell’agricoltura convenzionale e delle colture OGM, con
lo scopo di suscitare un dibattito con il pubblico presente in
sala. Riscoprire il ruolo dei prodotti tipici, degli alimenti selvatici e delle produzioni di nicchia, è una priorità per una
società dove il benessere non può essere solo economico,
ma di tutto il nostro corpo, a partire dal suo nutrimento.
Infine, si parlerà di come valorizzare questo genere di prodotti: a differenza di quel che si pensa, acquistare questi
alimenti non è per pochi benestanti ma bensì permetterebbe
a tutti un risparmio nella spesa, favorendo al contempo lo
sviluppo di piccole realtà economiche come quelle presenti
nelle nostre montagne. L’appuntamento è quindi per le ore
21.00 di lunedì 6 agosto presso la Sala Consiliare di Asiago.
A Cesuna le “Note in bianco e nero”
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
MUSICA
Prosegue la ricca stagione dei concerti di ArteMusica
Continuano gli appuntamenti dedicati all’arte, alla
musica e alla letteratura organizzati da Artemusica Cultura per questa stagione estiva. Domenica 5 agosto, alle
ore 21.00 presso la chiesa parrocchiale di Mezzaselva si terrà il concerto per flauto e chitarra durante il quale si esibiranno la flautista Stella Ingrosso e il chitarrista Giulio Arnolfi.
Durante la serata, a ingresso
gratuito, saranno eseguite musiche tratte da Bach, Giuliani
e Vivaldi. Lunedì 6 agosto,
alle ore 21.00 presso la chiesa
parrocchiale
di
Camporovere, si terrà il concerto dei migliori talenti del laboratorio di violino e musica
da camera tenuto dal maestro
Fulvio Luciani. Durante il concerto, ad ingresso gratuito, si
esibiranno i giovani musicisti
che, nei giorni scorsi, hanno frequentato il corso di perfezionamento svoltosi a Roana,
un’ottima occasione per approfondire lo studio del violino,
confrontarsi con altri musicisti
e perfezionare la propria tecnica interpretativa. Questo laboratorio, come i corsi di perfezionamento
e
le
masterclasses organizzate da
Artemusica Cultura, confermano l’attenzione che l’associazione culturale di Roana rivolge ai giovani talenti, offrendo loro la possibilità di studiare, confrontarsi, seguire le le-
l’ottocento e alla vocalità italiana durante il quale saranno
eseguiti brani Giuseppe Verdi
e Angelo Mariani.
Altro appuntamento musicale
da non perdere è quello di venerdì 17 agosto. Alle ore 21.00,
presso la chiesa parrocchiale
di Roana, si terrà l’esibizione
del quintetto di fiati “I Cinque
Elementi”. Durante la serata,
a ingresso gratuito, saranno
eseguite musiche tratte da
Mozart, Beethoven, Bizet.
L’ensemble “I Cinque Elementi” è costituito principalmente delle prime parti della
Civica Orchestra di Fiati di
Padova; i componenti di questo gruppo sono accomunati,
oltre che dal profondo interesse per la musica cameristica,
anche dal desiderio di sperimentare sempre nuovi repertori e collegare l’esecuzione
musicale con le altre forme di
espressione artistica. Tutti gli
elementi dell’Ensemble si sono
perfezionati con prestigiosi docenti e concertisti e collaborano con importanti istituzioni
e orchestre.
Dopo numerosi appuntamenti
dedicati alla musica e alle arti
figurative, Artemusica Cultura propone un pomeriggio all’insegna della letteratura. “Libri da assaggiare: piccola merenda letteraria” si svolgerà
sabato 11 agosto alle ore 16.30
presso la sala Santa Giustina
di Roana. Si tratta di un appuntamento aperto a tutti e
dedicato a quanti amano la
lettura. In un clima disteso
e amichevole, saranno protagonisti non gli scrittori, ma
i lettori e i libri più amati.
In questa occasione, quanti vorranno partecipare saranno invitati a raccontare
un libro, leggerne qualche
brano, commentarlo e confrontarsi con gli altri. Si
tratterà dunque di condividere il piacere della lettura, proprio come se i libri
fossero prelibatezze da assaggiare, ricette da scambiare, veri piaceri da assaporare.
Nicoletta Manfrin
più belli e impegnativi per
questo strumento; quindi il
Concerto n°13 in fa maggiore per organo e orchestra, noto anche come “Il
cuculo e l’usignolo” per i richiami musicali a questi due
uccelli contenuti nel concerto. Seguirà quindi il Concertino per clavicembalo e orchestra d’archi di Walter
Leigh, l’opera più famosa del
compositore inglese vissuto
nella prima metà del Novecento e di cui quest’anno ricorre il 60° della morte. Terminerà il concerto la Cantata Jauchzet Gott in allen
Landen BWV 51 di J.S. Bach,
per soprano, tromba, archi e
continuo, una delle Cantate
più festive e coinvolgenti del
Cantore di Lipsia. Fanno parte
dell’Accademia
Frizantina, diretta da Sergio
Gasparella, Davide Xompero
(tromba), Marco Primultini
(organo),
Federica
Gasparella (soprano) Luisa
Zin e Giulia Cecchin (violini),
Laura Giaretta (viola), Alberto
Brazzale (violoncello) e Filippo
Andrisani (contrabbasso). Ciò
che colpisce di questa rassegna
è la giovane età dei concertisti e
l’alto livello di preparazione: un
piacere da ascoltare e da vedere! Tutti i concerti sono ad ingresso libero.
Paola Miot
Fulvio Luciani e
Massimiliano
Motterle
zioni di maestri di grande levatura in un clima amichevole
e stimolante. Altra occasione,
A Cesuna le “Note in bianco e nero”
“Note in bianco e nero” è il titolo di una piccola rassegna di film muti che nasce dalla collaborazione tra il Gallio Film Festival e Artemusica Cultura. L’intento è quello di proporre al
pubblico moderno una sorta di “viaggio nel tempo”, facendo rivivere agli spettatori la magia
dei film in bianco e nero, privi del sonoro ma accompagnati da musiche eseguite dal vivo.
Prima dell’avvento del sonoro, infatti, gli attori dei film in bianco e nero facevano un largo uso
della gestualità e della mimica e, al posto dei dialoghi, apparivano sullo schermo delle didascalie
che “parlavano” al posto degli attori. Spesso, in sala, era presente un pianista che accompagnava il film con musiche eseguite dal vivo. Ed è proprio questa l’atmosfera che verrà proposta il 12 agosto alle ore 21.00 presso il Cinema Teatro Palladio quando verrà proiettata la
pellicola “Charlot soldato” , un film che Charlie Chaplin girò nel 1918. L’accompagnamento
musicale è affidato al maestro Annibale Rebaudengo, pianista di fama nazionale e internazionale, docente di pianoforte e metodologia della didattica strumentale presso il Conservatorio
“G. Verdi” di Milano, da alcuni anni realizza a Roana dei seminari dedicati all’improvvisazione
strumentale. Il secondo film, “L’isola del peccato” di Alfred Hitchcock, sarà proiettato il 22
agosto, sempre alle ore 21.00 presso il Cinema Teatro Palladio di Cesuna.
N.M.
dunque, per ascoltare giovani
e talentuosi musicisti sarà il
concerto di lunedì 13 agosto.
Alle ore 21.00, presso la sala
Consiliare del Municipio di
Canove, si esibiranno i migliori talenti del laboratorio
di violino e musica da camera tenuto dal maestro
Fulvio Luciani. Durante il concerto, ad ingresso gratuito, i giovani violinisti saranno accompagnati al piano dal maestro
Massimiliano Motterle.
Un appuntamento musicale di
grande rilievo si terrà giovedì
9 agosto alle ore 21.00 presso
la Sala S. Giustina di Roana.
Ad esibirsi saranno il maestro
Riccardo Zadra al pianoforte
e il mezzosoprano Lucia Rizzi, in un concerto dedicato al-
“Incontri con la musica”: a Treschè Conca
continua la rassegna concertistica estiva
Da cinque anni, i
concerti dedicati
alla musica classica
sono diventati una
tradizione a Tresché
Conca. Per solo organo, per organo e
flauto, violino e
tromba, ensemble
d’ottoni, orchestra
da camera: i concerti nel tempo sono
riusciti ad interessare un numero sempre maggiore di appassionati ed amatori, tanto da farli
diventare un appuntamento
fisso nelle proposte estive.
Grande successo e molti apprezzamenti ha ottenuto il
concerto d’apertura della
rassegna “Incontri con la
musica”, un concerto per
tromba e organo tenutosi il
26 luglio. La freschezza e
l’entusiasmo nell’esecuzione
dei due giovani musicisti,
Marco Primultini, organista
della parrocchia che risiede
a Treschè Conca, e Davide
Xompero alla tromba, assieme a un programma di ampio respiro (dai capolavori del
barocco di autori quali
Telemann, Torelli, J.S. Bach
ai pezzi moderni di M.E.
Bossi e contemporanei di
H.U. Hielscher), sono stati
gli ingredienti perfetti per una
serata davvero ben riuscita.
Ora la rassegna procede con
altri due appuntamenti: domenica 5 agosto, alle 21.00
nella chiesa parrocchiale di
Tresché Conca si terrà un
concerto per soprano, tromba e organo: ai due musicisti
che già si sono esibiti il 26
luglio, si aggiunge la soprano
Federica Gasparella, e insieme affronteranno un repertorio che abbraccia idealmente quasi tutta la produzione
vocale, dalle arie di Scarlatti
per tromba, soprano e continuo, alle arie delle opere del
compositore sassone G.F.
Händel, fino alle arie d’opera di autori più vicini a noi.
Così come è avvenuto nel concerto d’apertura,
anche in quest’occasione saranno proiettate
alcune fotografie
del
nostro
Altopiano che
ben si prestano ad
essere il commento visivo delle musiche eseguite. Infine l’appuntamento conclusivo martedì 7 agosto, sempre alle ore
21.00, con l’Accademia
Frizantina, un gruppo di giovani musicisti fondato agli inizi del 2011 da Sergio
Gasparella
e
Marco
Primultini, gruppo piuttosto
attivo nel territorio e che ha
già ottenuto diversi riconoscimenti e apprezzamenti. Saranno eseguiti il Concerto in
re maggiore per tromba,
archi e continuo di G.P.
Telemann, uno dei concerti
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
24
La voce degli 8 Comuni
ARTE - Aperta in Comunità Montana la mostra “Una terra, i suoi artisti”: il gruppo ArteInsieme non si ferma mai
Terremoto d’artisti: donate tredici opere,
verranno assegnate tramite lotteria
Ha avuto una grande adesione da parte di artisti provenienti da tutto il Veneto
l’appuntamento “Terremoto d’artisti” tenutosi domenica 22 luglio nel centro
storico di Asiago. Oltre
600 le opere esposte nelle
piazze centrali, in un bellissimo colpo d’occhio.
Grande la curiosità come
pure tantissimi sono stati
gli apprezzamenti per una
iniziativa dal nobile scopo
che ha animato la domenica asiaghese. Peccato che
il tempo non abbia dato una
mano. La pioggia ha fatto
saltare una parte del programma che prevedeva anche l’asta finale di opere
donate per contribuire alla
raccolta fondi per il restauro
del dipinto della chiesa di
San
Francesco
di
Mirandola, danneggiato dal
terremoto. Le opere donate, tredici in tutto, sono comunque rimaste ad Asiago
e ora il gruppo Arteinsieme,
organizzatore della manifestazione, sta promuovendo
un’apposita lotteria che
vede in premio quadri di
grande pregio artistico. I biglietti si possono acquista-
re presso l’ufficio IAT, il
SIT di Piazza Carli e in alcuni negozi di Asiago, oltre
che nella “Sala della Reggenza” della Comunità
Montana dove è aperta,
fino al 19 agosto (10 – 12/
16.30 – 19.30) la mostra
“Una terra, i suoi artisti”.
L’esposizione è ormai un
appuntamento fisso dell’agosto asiaghese. Curata
dal gruppo Arteinsieme, è
dedicata appunto agli artisti dell’Altopiano. “Una
mostra veramente d’alto livello – commenta la presidente del gruppo Igea
Boccardo Muraro – mi congratulo davvero con i nostri
artisti per la qualità dei loro
lavori: ogni anno si vedono
opere sempre più interessanti. Credo di poter dire
che la sinergia creata col
gruppo, in un clima di confronto e di scambio reciproco, abbia contribuito ad una
molto soddisfacente crescita collettiva”.
Quello che le donne non dicono: mostra pittorica e fotografica
Cosa vuol dire essere donna? E cosa vuol dire essere una donna
“artista”?
Un compito davvero difficile nel tempo che stiamo vivendo, in cui
tutto sembra complicato, soprattutto per una donna! Eppure è proprio in queste situazioni che può
uscire il meglio di noi stesse, dal
punto di vista dell’intelligenza
creativa e di quella emotiva.
Strappi nel flusso della memoria,
scorci di vita, emozioni violente,
sradicate dai silenzi dell’anima!
Un’esposizione, quella che si terrà ad Asiago, presso la Sala Meeting del Residence “Sporting”,
dall’11 al 25 agosto 2012, che
vedrà l’esposizione di due artiste
emergenti, Giulia Rigoni e Valeria Lobbia, alla loro prima personale insieme sull’Altopiano.
Donna: forze e debolezze nel
macrocosmo interiore! O
meglio, Quello che le donne
non dicono. Un’unione e una
compenetrazione di personalità
che bene si equilibrano nella ricerca interiore di ciò che una donna
vive ogni giorno, la forza che la sostiene nell’affrontare le sue paure
ataviche, ma anche la debolezza che l’attanaglia nel momento della
resa dei conti con l’universo, non solo maschile! L’esposizione metterà a nudo chi siamo veramente, noi, donne, creature che ad uno
sguardo poco attento e superficiale sembriamo esseri deboli, una
volta tolti i veli e le cortine che ci costringono a vivere senza guardare cosa proviamo, senza farci fermare a pensare cosa significa
essere donna, quale meraviglioso universo abbiamo dentro e soprattutto quante passioni strozzate sono barricate ad aspettare solo di
essere “vomitate” .
Colori caratterizzati dai toni del seppia, del bianco e nero,
con macchie di colore per raggiungere un elevato contenuto e una forte carica emotiva, uno stile pittorico, quello
di Giulia che squarcia la tela, che ci rapisce con violenza
per portarci a vivere l’emozione che sta sostenendo il
protagonista dell’opera. Una scarica di adrenalina pervade il corpo di chi si trova di fronte ad essa, la paura, la
follia, l’angoscia, ma anche la forte passionalità,
contraddistinta dal ripetuto uso del colore rosso, la vita e la
morte che scorre tra le dita dei protagonisti, ci scaraventano in un mondo che ci prende alla gola e ci fa rivivere il
cosiddetto “stream of
consciousness”, che ci
permette di lasciare libero sfogo alle nostre
emozioni, paure, sofferenze, amori. Insomma ciò che perPer la serie di appuntamenti
mette la libertà alla
dedicati alle arti figurative,
nostra coscienza!
durante i quali il prof. DaviL’arte di Valeria è la fotografia,
de Apolloni guida gli appasma non la semplice riproduzione
sionati alla scoperta dei
di un’immagine, non il mondo vigrandi capolavori e dei gransto attraverso un obiettivo, ma il
di maestri della pittura, con
suo mondo interiore, di donna, vile “pennellate musicali” di
Artemusica Cultura, il 7 agosto (ore 17.30, ingresso libero) si tiene l’incontro
di fotografi di Foza. Vari i
“Rembrandt: l’età dell’oro
soggetti, ma la maggior pardella pittura olandese”.
te si riferisce all’ambiente
Quanti interverranno potrannaturale dell’Altopiano.
no ammirare i capolavori di
L’esposizione è il risultato di
uno degli artisti più grandi di
un corso fotografico tenuto
tutti i tempi: Rembrandt Van
nei mesi scorsi da Lino Contri
Rjin
(Leida
1606con la collaborazione si FilipAmsterdam 1669). Pittore,
po Menegatti e Rudy Oro al
incisore e disegnatore, ha
quale hanno partecipato più
saputo esprimere la sua arte
persone. Lino, oltre ad insea tutto tondo, attraverso il
gnare l’suo della macchina
saggio utilizzo di svariate tecfotografica, ha saputo svilupniche artistiche. La figura e
pare nei partecipanti un giul’importanza di Rembrandt
sto equilibrio nella cattura
possono essere riassunte
delle immagini. I partecipandalle parole di un suo conti più assidui sono stati Cecilia
temporaneo, Joachim van
Rigoni, Franco Gheller, SereSandrart, che scrisse: “è
na Cappellari, Francesco
motivo di meraviglia che il
Oro ed Elisa Finco, pienagrande Rembrandt von
mente soddisfatti del corso.
Ryn, pur essendo uscito da
una famiglia di semplici
Paola Cappellari
Tre mostre in contemporanea al Museo di Foza
Tre mostre, inaugurate in
contemporanea. Sono state
allestite nel Museo di Foza e
saranno visitabili durante
l’estate. Si tratta di una mostra di icone, quella dedicata
alle “Bambole nel mondo” e
una di fotografia. Il sindaco
Giovanni Alessio Oro, nel suo
discorso d’inaugurazione, ha
sottolineato l’importanza della struttura museale che quest’anno è stata arricchita,
relativamente al settore della Prima Guerra Mondiale,
con ulteriori schermi. Per
quanto riguarda le icone, suor
Maria
dell’Ordine
Francescano Secolare, ha
curato l’esposizione dedicata a quest’arte sacra orientale che ha come simbolo il
volto sacro di Cristo ed ha
presentato le opere esposte
in un intero piano del museo.
Qui l’iconografa tiene anche
un laboratorio nel quale, insieme a Fra’ Giovanni, svolge, per quanti fossero interessati, dei corsi (fino al 16
agosto). L’ultimo piano del
museo è riservato tutto alle
bambole di tutto il mondo,
mostra che rappresenta la
novità di quest’estate. Sono
moltissime e rappresentano
sia l’oggetto principale dei
giochi dei bambini, sia gli usi
e i costumi dei vari paesi.
L’allestimento è a cura dalla
collezionista M. Gabriella
Cazzola in collaborazione
con Gianna Francesca
Rodeghiero. All’entrata del
museo si trova la mostra di
fotografie, quasi tutte opera
sto attraverso una lente e rivisitato dal cuore dell’artista. La fotografia utilizzata come secondo strumento, dopo quello del cuore, dunque, per riassemblare gli oggetti e i pezzi di vita, che ci passano tra le
dita quotidianamente. Un fremito, un sospiro, un attimo, che scivolano e si adagiano sulla tela, pronti ad essere vissuti da chi, queste
esperienze, vuole assaporarle e respirarle a pieni polmoni! Una mostra, dunque, che andrà a fondo delle passioni, spesso violente, che
passano attraverso il nostro ego e, che molte volte, siamo costrette a
tenere dentro di noi! Essa non è solo dedicata a tutte le donne, ma
soprattutto a quegli uomini cha hanno voglia di capire chi siamo e che
cosa celiamo, a volte anche ben gelosamente, per non essere messe
a nudo e dunque colpite nel nostro più intimo segreto!
Donna: forze e debolezze nel macrocosmo interiore!
Quello che le donne non dicono. L’inaugurazione si terrà sabato 11 agosto, a partire dalle ore 19.00, presso lo Sporting
Residence di Asiago.
Francesca Chiesa
Rembrandt e Wermeer protagonisti
dei “Martedì dell’arte” a Roana
mugnai di campagna, sia
stato spinto dalla natura
verso la nobile carriera
dell’arte in modo tale da
raggiungere le maggiori
vette”.
Il quarto e ultimo incontro
de “I martedì dell’arte” si
terrà il 14 agosto, sempre
alle ore 17.30 presso la sala
S. Giustina di Roana. In
questa occasione il prof.
Davide Apolloni condurrà
gli appassionati alla scoperta dei grandi capolavori della pittura
olandese in un incontro intitolato
“Vermeer: la ragazza
con
l’orecchino di
perla e altri capolavori” e dedicato al noto pittore vissuto a Delft
tra il 1632 ed il 1675.
Prendendo come spunto “La ragazza con
l’orecchino di perla”,
opera notissima, così
misteriosa e suggestiva da avere ispirato anche il best
seller di Tracy Chevalier da cui è stato tratto anche
un film - il prof. Davide
Apolloni introdurrà una
delle figure artistiche più
enigmatiche della storia
dell’arte, un pittore a cui si
ascrivono pochissime opere, realizzate con una cura
del dettaglio e un realismo
assoluti, ma capaci di creare emozioni uniche.
Nicoletta Manfrin
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
25
La voce degli 8 Comuni
Artisti di casa nostra
Fiori 120 x12 cm in località Bosco
I MURALES DI LISA
Girando per l’Altopiano, spe- suoi dintorni sono in gran parcie dalle parti di Rotzo o di Foza, te frutto della passione artistima anche ad Asiago e contrade ca, dell’abilità e della sensibilità
annesse, la nostra attenzione di una giovane artista asiaghese:
viene spesso catturata dai di- Lisa Rampazzo. Mi è anche
pinti, grandi e piccoli, che si capitato di vederla all’opera
vedono sui muri esterni delle case. I soggetti
Alpeggio con mucche, ultimo lavoro
rappresentati sono in
eseguito in località Bùscar 3 metri x 1,2
molti casi legati alle
tradizioni della nostra
terra che sovente s’intrecciano con la storia
familiare di chi abita in
quelle case. La maggior parte dei dipinti di
Foza, anche quello,
per esempio, che ci
accoglie proprio all’entrata del paese,
sono eredità di “Foza
Pinta” una bellissima
manifestazione d’arte
estemporanea che per
alcune estati ha animato e abbellito il piccolo
comune
altopianese. Molti dei
murales di Rotzo sono
opera dell’artista
scomparso Flaviano
Bottazzo
Quelli che invece notiamo ad Asiago e nei
qualche anno fa mentre, in
cima ad una altissima impalcatura, stava realizzando un bel
mazzo di fiori in via San Carlo
ad Asiago. Lisa, che tipa! Artistica in tutti i sensi: da come si
veste, a come si trucca o si decora le unghie, al suo carattere
estroverso e gioviale. L’arte è insita nel
dna della sua anima.
Ha sempre dipinto,
fin da piccola, incoraggiata da papà, pittore anche lui. Nel
tempo ha saputo coltivare ed affinare questa sua dote naturale
grazie ad un percorso quasi interamente
autodidatta, non fosse per alcuni corsi di
matita e pittura frequentati all’età di 13
anni alla scuola
dell’indimenticato
maestro Luciano
Soppelsa.
“Molto nel mio percorso artistico – sottolinea – l’ho acquisito anche grazie alla
collaborazione, allo
Affresco al cimitero di Asiago, 3 metri x 6, lavoro
a 4 mani Rampazzo Lisa e Mara de Marchi (pittrice)
Vecchi biboni del latte decorati
scambio di idee e di conoscenze possibile col gruppo
Arteinsieme dell’Altopiano e a
quello gemellato Blucobalto di
Bassano, gruppi di artisti/amici che ritengono importante
camminare insieme, nell’arricchimento reciproco”.
Aria da ragazza birichina, spesso con lo sguardo ed il sorriso
tipico di chi è appena tornato
da un fantastico viaggio tra le
nuvole, Lisa sogna un mondo
a colori dove l’arte possa essere il più possibile condivisa.
“Sono innamorata del mio paese
e
dell’ambiente
dell’Altopiano che mi stimolano un sacco di idee anche un
po’ pazze (sempre in campo
artistico s’intende, ndr) e mi
piacerebbe ci fosse la possibilità di abbellire l’Altopiano realizzando ed esibendo opere col-
lettive originali. Che ne dite per
esempio di sagome di mucche
da decorare liberamente poste
in vari angoli di Asiago?”
In attesa di potersi sbizzarrire,
Lisa continua con i suoi murales.
Recentemente ne ha realizzato,
in stile bucolico, uno in contrada
Buscar.
“Ho iniziato con i murales all’età di 17 anni – racconta - rappresentando caratteristici soggetti: animali selvatici, scene di
caccia, fiori montani, paesaggi
alpestri e antichi mestieri. Poi ho
voluto sperimentare la mia pittura su vecchi bidoni del latte e
su pannelli in legno. Via via mi
sono anche specializzata in restauro di oggettistica d’arte e
decoro di mobili che possono
così diventare dei pezzi originali
ed unici. Oltre a pitture all’esterno, ho realizzato dipinti anche
in camerette di bimbi, trompè
oleil in finestre cieche, finti balconi sulle facciate delle case”.
Assicuriamo che l’effetto è
davvero incredibile.
Ma l’arte di Lisa Rampazzo,
grazie alla collaborazione dei
suoi colleghi, nonché grandissimi amici, Helene Foata, nota
scultrice e pittrice parigina, e
Tarik Essounami iraniano, anch’esso pittore e scultore con
studio a Parigi, ha valicato i confini nazionali .
“Assieme condividiamo le nostre esposizioni tra Francia,
Marocco e Italia appoggiandoci al ministro dei beni culturali
in Parigi e ad Anna Pastore responsabile in Rabat. Presto eseguiremo anche delle opere a più
mani. Sarà una bellissima sorpresa”.
Stefania Longhini
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
26
La voce degli 8 Comuni
Lo spettacolo sotto le stelle delle allieve di DanzAsiago
E’ dedicato a due “stelle”,
Marisa e Ortensia, un’amica e una mamma scomparse prematuramente in circostanze e tempi diversi, lo
spettacolo di DanzAsiago
programmato per lunedì 13
agosto, alle 21, sul palco
centrale di Piazza II Risorgimento. Le allieve del centro di formazione per la danza classica, modern-jazz,
contemporanea e hip-hop
diretto da Sandra Rossi presenteranno un ricco programma di balletti tratti dallo spettacolo di fine anno
“Le bugie hanno il naso lungo”. Le coreografie sono
curate da Sandra Rossi,
Maria Slongo, Elena Gios,
Glenda Gheller, Francesca
De
Munari,
Clotilde
Gastaldello, Karin Dal Pezzo, Silvia Rinaldi, Tomoka
Chikanaga, e con la collaborazione di Grazia
Marziliano. Ci sarà anche
l’esibizione di un’ospite speciale.
Per
presentare
e
promozionare lo spettacolo
estivo e la scuola si è voluto
realizzare un book fotografico particolare unendo il fascino e l’armonia della danza con la bellezza e la tranquillità di quel paradiso verde che è il campo del Golf
Club Asiago. Il servizio fotografico è stato realizzato da
Foto Verona (le foto sono
disponibili lì) e per gentile
concessione della direzione
del Golf Club Asiago.
“Ringrazio a proposito
Corinne Gemmo per l’ospitalità – dice Sandra Rossi –
ne sono uscite delle immagini davvero suggestive che
trasmettono e sintetizzano
l’eleganza e l’armonia che si
trovano nella disciplina della danza che si insegna nella nostra scuola come in tutto l’ambiente creato in località Meltar, vera eccellenza
turistica di Asiago”.
“Lo spettacolo che presentiamo – spiega ancora Sandra Rossi – è il frutto di un
lungo lavoro reso possibile
anche alla collaborazione
dell’amministrazione comunale e della scuola “Monte
Ortigara. Colgo dunque
l’occasione per ringraziare
il sindaco Andrea Gios, gli
assessori Roberto Rigoni e
Franco Sella e il dirigente
scolastico
Francesco
Tognon per essere stati vi-
cini alla nostra realtà
educativa e sportiva. Grazie
ovviamente a tutte le insegnanti della scuola, alle
allieve per il loro impegno e
ai genitori per la preziosa disponibilità”.
Si ricorda che nel prossimo
anno accademico saranno
ancora parte della scuola
DanzaAsiago importanti docenti di fama nazionale ed internazionale come Tomoka
Chikanaga, ballerina professionista giapponese distintasi nel mondo con numerosi
premi, Silvia Rianldi che ha
ballato sui più importanti palcoscenici mondiali e Michael
Fields fondatore dei
Dangerous Game che ha
partecipato come ospite e
come professionista dimostrante al programma di Canale 5 “Amici”.
Servizio Redazionale
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
27
La voce degli 8 Comuni
Hockey su ghiaccio. Il 19 luglio è stata costituita la nuova compagine. Sono 63 i soci fondatori
E’ nata la società sportiva
“ASIAGO HOCKEY 1935”
Enrico Vescovi il primo presidente, Mario Lievore il Presidente Onorario
Si chiama “Asiago Hockey 1935 S.r.l. Società
Sportiva Dilettantistica” la
nuova società di capitali
che dopo 77 anni dalla fondazione, continuerà la storia dell’hockey giallorosso;
la tanto attesa firma è avvenuta ufficialmente giovedì 19 luglio, davanti al
notaio Giuseppe Muraro,
da parte di 63 soci
fondatori che hanno sottoscritto l’atto costitutivo
della nuova società ed un
capitale sociale iniziale di
63 mila euro. Il nuovo presidente, chiamato a succedere dopo 11 stagioni di
“regno” (e due scudetti
conquistati) a Piercarlo
Mantovani, è l’arch. Enrico Vescovi, uno dei soci anche della “vecchia” società, designato come amministratore delegato anche per garantire continuità. Un passaggio “morbido” ed un travaso di esperienze e di competenze alla neonata società.
“Sono stati mesi molto intensi ed il cammino per arrivare
a questo punto molto denso e che mi ha particolarmente
coinvolto ed impegnato; confesso che arrivare alla tanto agognata firma è stato un sollievo, quasi una liberazione – ha dichiarato all’indomani il neo presidente– ed il
mio ruolo sarà quello di <traghettare> l’esperienza del
passato per costruire il futuro”.
“Voglio sottolineare che nello statuto Mario Lievore è
stato nominato Presidente Onorario della nuova società, a riconoscimento del suo ruolo fondamentale nella
storia dell’hockey asiaghese, un ruolo che continua a
ricoprire, a dispetto degli oltre 50 anni di attività, con
l’entusiasmo di un ragazzino appassionato”.
“Va detto – ha aggiunto - che realmente i soci sono molti
di più, nel senso che alcuni di essi rappresentano associazioni (ad esempio, quella appositamente fondata che
comprende una ventina di ex giocatori presieduta da
Fabio Rigoni “Napo” che ha sottoscritto una ventina di
quote) o gruppi (genitori settore giovanile) ben più numerosi. Interessante sottolineatura è quella che vede una
nutrita presenza di sottoscrittori della pianura, segno evidente che l’hockey ha varcato i confini altopianesi. Va
aggiunto che parecchi sottoscrittori di quote non hanno
potuto essere presenti alla firma dello statuto e che quindi verranno integrati alla
prima operazione di
aumento di capitale
sociale che verrà fatta certamente entro
l’anno”.
Un capitale sociale ben
lontano però dai 200
mila euro che vi eravate prefissi!
“Sì, ma questo non
crea
nessuna
problematica; è un
obiettivo che resta comunque da perseguire per poter disporre
di una maggior
capitalizzazione a
garanzia dell’attività futura”.
Cosa cambia rispetto al passato?
“I nostri obiettivi primari saranno una sempre maggior
crescita del settore giovanile all’insegna della continuità (gli allenatori ci sono già) e la massima partecipazione non solo dei soci ma dell’intera popolazione. Già confermata l’ampia collaborazione dell’Amministrazione
Comunale di Asiago, che riconosce all’hockey la valenza
sociale dell’attività giovanile e quella di promozione turistica svolta dalla prima squadra, e con la quale sono
già in corso le pratiche per trasferire le convenzioni in
atto per l’uso delle strutture ecc. Una delle peculiarità
con cui vogliamo caratterizzare questo nuovo corso – ha
precisato Vescovi - sarà la massima trasparenza ed informazione a 360 gradi sia in campo finanziario che tecnico, in modo da rendere più saldo e convinto il rapporto
con la gente”.
Giovedì 26 luglio è andato dunque in scena il primo atto della
nuova “Asiago Hockey 1935 Srl”, una prima assemblea dei
soci che ha visto la presenza di una quarantina di persone
fisiche (rappresentate 82 delle 126 quote sottoscritte) e che
avrebbe dovuto esprimere il Consiglio d’Amministrazione ma
nel corso della discussione “è emerso che lo statuto prevede un CdA variabile fra 2 e 11 elementi – ha precisato il
presidente – mentre l’intenzione è quella di avere un gruppo di 15 elementi per una maggior partecipazione e pluralità”.
“L’assemblea non è stata quindi elettiva e si è deciso di
CURIOSITA’
Singolare, a dir poco, il ricorrere del numero 63 nella nuova società, nata all’insegna di questo numero:
- 63 i soci fondatori,
- 63 (mila) gli euro di capitale sociale sottoscritto,
- 63 gli anni del nuovo Presidente Enrico Vescovi (nato il
28 ottobre 1948).
Siamo andati a curiosare fra i numeri della smorfia napoletana dove questo numero si associa alla sposa, intesa
anche come “promessa”; etimologicamente la parola deriva infatti dal latino sponsus, participio passato di
spondere, che significa “promettere”.
La nuova società sembra dunque “per statuto” dover “promettere” di fare le cose per bene; segno del destino!?
Enrico Vescovi
provvedere a convocare quanto prima (potrebbe essere
già la prossima settimana, ndr) una nuova assemblea per
approvare l’aumento di capitale sociale facendo così
entrare in società anche i sottoscrittori che non hanno
potuto esserci alla fondazione, modificando la voce dello
statuto secondo questo indirizzo e quindi provvedendo
ad eleggere ufficialmente il Consiglio di Amministrazione”.
“Però, anche per il particolare momento della stagione,
non stiamo certo a guardare – ha concluso Vescovi – abbiamo subito formato un gruppo di lavoro di una quindicina di persone (e che potrebbe, sempre se ai nuovi
soci andrà bene, essere anche il futuro Consiglio di Amministrazione) quanto mai eterogeno, un mix di esperienza
e di nuovissimi arrembanti soci che è già al lavoro in
prospettiva delle scelte da adottare”.
Tutto questo ha sicuramente avuto anche il merito di aver
ravvivato interesse ed entusiasmi, voglia e partecipazione, “appetiti” che da sempre questa disciplina catalizza intorno a sé, e
questo non può che far bene al movimento. Cesare Pivotto
I cronometristi del Mondiale Masters in sopralluogo sulla Golf Arena
Continuano i sopralluoghi tecnici in vista dei Mondiali Master
di Sci di Fondo, evento di
rilevanza mondiale che Asiago
ospiterà dal 14 al 23 febbraio 2013. Il Comitato
Organizzatore ha infatti richiesto la partecipazione
dei cronometristi ufficiali
dell’evento per un
sopralluogo al campo gara
al fine di effettuare una
verifica tecnica delle necessità operative del Mondiale. All’incontro hanno
partecipato
Mario
Stegher, Presidente della
Federazione
Italiana
Cronometristi- Associazione di
Bolzano e Giovanni Cesari, Presidente della Federazione Italia-
na Cronometristi- Associazione
di Vicenza: le associazioni gestiranno il servizio di
cronometraggio, elaborazione
dati e classifiche dei Mondiali
Master.
“Abbiamo richiesto, per quello
che sarà per noi il test ufficiale
prima dei Mondiali Master ovvero i campionati italiani 30 km
Tecnica Classica che si svolgeranno domenica 13 gennaio
2013, il servizio di
cronometraggio ed elaborazione classifiche
sempre alla Federazione Cronometristi di
Bolzano e Vicenza – ha
spiegato Alessandro
Rigoni, Presidente Esecutivo del Comitato Organizzatore MWC
ASIAGO 2013 – offrendo così ai nostri
campioni italiani una
rilevazione dei tempi da ‘Mondiale’; inoltre gli atleti dei Master
Italiani avranno l’onore di essere i primi tester dei percorsi di
gara della Master Word Cup
Asiago 2013". Durante il
sopralluogo si è parlato della tecnologia che verrà utilizzata per
rilevare i tempi, in particolare dell’utilizzo dei trasponder ovvero
gli apparati tecnologici che applicati alla caviglia degli atleti rileveranno il tempo di percorrenza
della gara. Accanto alla soluzione tecnologica verrà comunque
affiancato anche un servizio di
cronometraggio manuale.
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
28
La voce degli 8 Comuni
Mezzaselva: il “solito” successo per il torneo di Calcio a 5
AL “BAR CORSO” IL 18° TROFEO MITTELWALT
A Gallio è in corso il
Torneo Ekkele 2012
E’ iniziata lunedì16 luglio l’edizione 2011 del Torneo Ekkele.
L’oramai principale manifestazione di calcio a 5 altopianese,
vede ai nastri di partenza venti squadre partecipanti. Il torneo terminerà l’11 di agosto con la premiazione dei vincitori,
del miglior giocatore, miglior giovane, capocannoniere, coppa
fair play, e miglior portiere, nonché con l’estrazione della
lotteria che quest’anno prevede come primo premio crociera Msc per due persone, un weekend in centro benessere Valpusteria e tanti altri premi. 4 serate musicali previste: dopo gli Infusion, esibitisi il 27 luglio, arrivano venerdì 3 The Five Arrows: la serata del 10 agosto sarà
animata dalle Dea, mentre l’11 ci sarà la serata finale
con porchetta allo spiedo e musica con i Gpl Live. Le
partite, 3 a serata, si svolgono alle 20:30, 21:20 e 22:10.
Durante le serate sarà sempre in funzione il chiosco della
birra. I risultati e le classifiche aggiornati giornalmente
sono consultabili sul sito www.torneoekkele.it. Quest’anno, sul sito è stato attivato anche un Forum dove vengono
commentate le partite della sera precedente e dove chiunque può scrivere e lasciare un proprio commento in un clima di
simpatia e goliardia! L’obbiettivo degli organizzatori è fornire
spettacolo calcistico coniugato al divertimento e allo stare in
compagnia davanti a una buona birra!
Si è conclusa con la vittoria della formazione
del “Bar Corso” di Asiago la 18^ edizione del
“Trofeo Mittelwalt” di calcio a 5; sul sintetico
dello Stadio del Calcetto di via 21 Maggio a
Mezzaselva qualità e livello di gioco elevato
hanno attirato ogni sera, dal 3 al 20 luglio, un
notevole numero di appassionati. Oltre alla
qualità, anche grande equilibrio sul campo, cosa
che ha reso avvincenti e spettacolari gli incontri e che hanno espresso “col minimo scarto” le quattro semifinaliste: “Termoidraulica
Lucca” di Valdastico, A.C. Rotzo, “Bar Living”
di Asiago e “Bar Corso” di Asiago. Equilibrio
che è continuato nelle semifinali.
Nella prima, Valdastico (vincitori uscenti) e
Rotzo hanno dato vita ad una gara intensissima e piena di emozioni, finita sul 3 a 3; supplementari infuocati con 10 ammonizioni e 2
espulsioni, che hanno visto la sofferta vittoria del Rotzo per 4 a 3.
Anche il “derby” asiaghese passa agli archivi all’insegna del massimo equilibrio, che ha visto i tempi regolamentari ancora sul 3 a
3; supplementari che non sbloccano la situazione e per stabilire la
vincente serve una serie di 10 di rigori che sancisce la vittoria del “Bar Corso”. Finalissima del 20 luglio che si
preannuncia dunque “infuocata”; serata mite che fa da degno presupposto all’evento. Sul campo, manco a dirlo, equilibrio; primo tempo chiuso a reti inviolate ma nella seconda
frazione apre le marcature il “Bar Corso”, acciuffato dall’indomito e caparbio A.C. Rotzo a due minuti dalla fine
dell’incontro. Ancora una volta sono necessari i supplemen-
tari per decretare la vittoria che arriva, meritata (in virtù di
una leggera supremazia tecnico-atletica) per la formazione
asiaghese. Alla fine tanto entusiasmo per le premiazioni che,
oltre per i vincitori, sono state passerella anche per Simone
Sartori, (capocannoniere del torneo con 9 reti), Alessandro Stella
(miglior portiere), Nicola Sartori (miglior giovane promessa) e
Alberto Spagnolo (miglior giocatore del torneo).
Al termine festa grande con panini con wurstel salsiccia (preparati dall’instancabile Cè) e birra a volontà offerti dalla Pro Loco che,
per bocca del suo presidente Franco De Guio, ha espresso la
soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione e dato l’appuntamento al 2013.
Cesare Pivotto
Notizie dal Motor Club Altopiano 7 Comuni
38° GRAN PREMIO GO-KART
Sabato 9 giugno in una splendida giornata di sole e alla presenza di molto pubblico, si è disputato
presso il kartodromo di Ala (TN) il 38° Gran Premio di Go-kart. I partecipanti hanno dato vita ad
una gara veramente entusiasmante che si è risolta solamente alla fine, nello spazio di pochi centesimi
di secondo. Antonio Zandonà di Verona (classe 1932) nella categoria + 80 Kg. ha relegato nella
somma delle due manches di solo 90 centesimi i giovani Andrea Meneghetti di Torri di Quartesolo e
Nicola Pesavento di Treschè Conca. Nella categoria – 80 Kg. Sergio Panozzo (pilota di casa residente ad Avio) ha vinto la propria classifica di solo un centesimo su Andrea Ferrari di Vidor (TV) e
di soli tre su Mattia Zomer di Ala. Nella categoria femminile, la fortissima Tatiana Tessari di Avio,
originaria di Camporovere, già vincitrice di 15 Gran Premi, dopo aver vinto alla grande la prima
manches, nella seconda ha avuto un problema alla ruota anteriore che le è costato un distacco
rispetto alle migliori di ben cinque secondi. La fortuna comunque l’ha premiata perché è ugualmente
riuscita a salire sul gradino più alto del podio per soli nove centesimi. Visto l’entusiasmo dei piloti,
l’ottima riuscita della manifestazione e la nutrita partecipazione di giovani dall’altopiano, specialmente dai paesi di Treschè Conca e Roana (trascinati da Agostino Panozzo!) il Motor Club ha deciso di
organizzare la 39^ edizione del Gran Premio al pomeriggio di sabato 8 settembre sempre sul favoloso circuito di Ala.
CLASSIFICHE 38° GP GO-KART
Cat. Femminile: 1^ Tatiana Tessari
128"20; 2^ Nadia Artuso 128"29; 3^
Carol Panozzo 133"07.
Cat. –80 Kg: 1° Sergio Panozzo
123"10; 2° Andrea Ferrari 123"11; 3°
Mattia Zomer 123"13; 4° Marco
Trainotti 123"62; 5° Lorenzo Giuliano 124"56.
Cat. +80 Kg: 1° Antonio Zandonà
125"77; 2° Andrea Menegatti 126"66;
3° Nicola Pesavento 129"44; 4°
Walter Stella 129"95; 5° Daniele
Pesavento 131"49.
Il tempo indicato si riferisce alla somma del miglior giro di pista della prima e della seconda manches.
CLASSIFICHE DEI PRONOSTICI Formula 1 (11 gare su 20)
1° Rinaldo Cera p. 150; 2^ Anna Kirillova 143; 3° Carlo Mosele 136; 4° Cristiano Mosele 135; 5°
Stefano Zotti 128; 6° Edoardo Pangrazio 126; 7° Renzo Vescovi 124; 8^ Casagranda Daniela
123; 9° Mirco Seganfreddo 121; 10° Elio Marin 119; seguono altri 61 soci.
Moto Gp (10 gare su 18)
1^ Mariella Rebeschini p. 164; 2° Elio Marin 162; 3 Costantino Marin 162; 4° Fabrizio Carli 152;
5° Roberto Tessari 147; 6^ Anna Kirillova 145; 7° Ugo Sartori 143; 8° Mirco Seganfreddo 141;
9° Manuel Alberti 141; 10° Cristiano Mosele 140; seguono altri 57 soci.
PROSSIMI APPUNTAMENTI Sabato 8 settembre 39° Gran Premio Go-kart ad Ala (Tn);
venerdì 22 settembre tradizionale cena del Club presso Malga Spill di Gallio; venerdì 12 ottobre
14° torneo di Bowling dell’Altopiano presso il Centro Rendola di Asiago.
Programmi e aggiornamenti si possono trovare sul sito: www.motorclubaltopiano7c.org
l’Altopiano
Sabato 4 agosto 2012
La voce degli 8 Comuni
Nessuno muore sulla terra finchè
29
vive nel cuore di chi resta
Cesuna: morto improvvisamente
Il saluto di Stoccareddo ad Ortensia
Giancarlo Rossi, capogruppo degli Alpini Incredulità in paese e in tutun gentile saluto. Il fiore
Domenica 29 luglio è
improvvisamente venuto
a
mancare
Giancarlo Rossi, 77
anni, figura molto nota
presso la comunità
cesunese. Da circa
tre decenni rivestiva la
carica di responsabile
del locale Gruppo Alpini, ed alle penne nere
egli aveva con impegno dedicato tempo e
p a s s i o n e ,
presenziando col
gagliardetto locale alle
adunate nazionali e rappresentando i propri associati
alle riunioni di sezione che
si tengono mensilmente
sull’Altopiano. Tutte le domeniche Rossi teneva aperta la sede di Cesuna, of-
frendo anche ai simpatizzanti lo spunto per qualche
riflessione,
qualche
“ciacola” di paese, ottimo
punto di aggregazione per
la comunità della frazione
roanese. “Giancarlo era più
Nel pomeriggio in cui nella
chiesa di Stoccareddo si sono
celebrate le esequie di Ortensia
Baù, il duomo di Asiago ha
accolto una folla immensa, ritrovatasi compatta e silenziosa per dare l’ultimo saluto a
Petronio Gatti, insegnante di
educazione fisica, stroncato
dal male a 55 anni. Nel dare
inizio alla celebrazione
eucaristica, don Roberto
Bonomo ha rivolto un pensiero ad entrambi, interpretando
così i sentimenti di una comunità, quella altopianese, che nel
cuore ha sentito forte il
disorientamento e il dolore per
queste due perdite.
Rivolgendosi poi a Petronio lo
ha definito “senza dubbio un
uomo tutto d’un pezzo, consapevole delle sue responsabilità, convinto che per crescere in
umanità ci sono delle regole da
rispettare ed è necessario allenare ogni giorno non soli i
muscoli, ma la volontà”. “Questo hai trasmesso a casa, al
nostro paese e nella professione” – ha detto don Roberto.
Ed è stato questo il pensiero rivoltogli da tutti, dai familiari, dai
che il nostro capogruppo
- confermano gli alpini
affranti dalla notizia perché la vita della nostra associazione era la
sua seconda vita, dopo la
famiglia. Domenica mattina molti compaesani lo
avevano salutato e con
lui scambiato qualche parola. Poi all’ora di pranzo
le
sirene
dell’autoambulanza, e la
notizia a cui nessuno voleva credere. Lo ricorderemo sempre, perché le
penne nere sono un’ unica
grande famiglia”. La sua
morte lascia nel dolore la
moglie Imelda, figli e parenti, e quanti tra residenti e villeggianti ebbero a conoscerlo.
G.D.F.
to l’Altopiano per l’improvvisa scomparsa della
47enne Ortensia Baù, di
Stoccareddo. Ortensia,
stroncata da un infarto durante il sonno tra domenica
29 e lunedì 30 luglio, lascia
il marito Nadir, i figli Sabrina,
di 10 anni, Riccardo, Marco e la grande famiglia di
origine, la bella comunità di
Stoccareddo. Ortensia era
molto conosciuta anche ad
Asiago dove gestiva, insieme al figlio Marco, il negozio di fiori e accessori
floreali “Bellidea” di via Trento
Trieste. La sua vita era dedicata alla famiglia e al lavoro.
In quanto alla salute, non aveva avuto problema alcuno,
nulla quindi che facesse presagire la tragedia.
Per noi di Stoccareddo è come
se ci avesse lasciato una nostra figlia, una nostra sorella,
una nostra madre premurosa.
Ortensia scendeva e saliva le
nostre strade sempre col sorriso e ogni volta che la incrociavi non mancava di lasciarti
ortensia è formato da un
insieme di piccoli fiori, il
nome di questo fiore non
poteva essere più appropriato per la nostra cara
amica che racchiudeva
tante positività apprezzate
da tutti in paese.
Questo dramma paesano
deve stimolarci a volerci
ancora più bene ed aiutarci l’un l’altro.
Per il Rosario e per la cerimonia funebre la chiesa
parrocchiale
di
Stoccareddo non è riuscita a contenere tutto il dolore di
centinaia e centinaia di persone arrivate in paese da tutto
l’altopiano e non solo. Grazie
Ortensia di essere stata in
mezzo a noi.
Amerigo Baù
L’ultima grande lezione di Petronio
colleghi insegnanti, dai suoi studenti ed atleti. E dal fratelloAlessandro, che con semplicità gli
ha dedicato sincere parole risuonate come assolutamente
vere. Retto e coerente nel suo
dire e nel suo fare, padre affettuoso ed esigente, educatore
autentico, insegnante preparato e rigoroso, oltre a questo, di
Petronio sono stati sottolineati
il coraggio e la dignità con cui
ha affrontato la malattia. “Subito hai provato a lottare con
tutto te stesso contro il male che
ti rubava la vita – sono sempre parole di don Roberto sostenuto dall’incredibile forza d’amore della tua Sandra,
di Giulio e dei tuoi cari. Non
sei riuscito a vincere la battaglia della vita.
Così pensa la gente e viene da
pensare anche a noi, piccole creature, i cui occhi faticano a vedere che dentro le lacrime c’è
l’arcobaleno, la cui intelligenza non riesce a capire che anche dentro la più grande sconfitta può nascondersi la più
grande vittoria.
Ma, d’altra parte, chi potrebbe mai credere che la vita nasca dalla morte? Addirittura
che un Crocifisso morendo diventi nutrimento per i
vivi?Eppure questo è il paradosso dell’amore”. “Grazie
Petro, per tutto ciò che da te
abbiamo imparato, per quanto nella tua vita hai saputo insegnarci, soprattutto nel periodo più difficile, l’ultimo”: è il
ringraziamento che in tanti hanno rivolto a Petronio, e che qui
desideriamo ancora una volta ripetere.
S.B.
l’Altopiano
Sabato 4 agosto 2012
ADELINA BAU’
di anni 73
Lascia nel dolore
i figli: Fidenzia con
Diego, Floriano con
Nadia, e Teresio;
i nipoti: Anna, Alessandro, Fabio, Genny, Safia,
Hakim, Ryan e Yacine.
Stoccareddo,
27 luglio 2012
CHIARA
VANINETTI
CORRADINO
RIGONI STERN
(in Zotti)
(Dino)
di anni 78
Lascia nel dolore il marito
Meni, le figlie Marisa,
Donatella con Gildo,
Barbara con Tiziano,
gli amatissimi nipoti
Sebastiano, Matteo e
Maria, la sorella Anna, i
cognati, le cognate, i nipoti
e parenti tutti.
Camporovere,
23 Luglio 2012
di anni 83
Lascia nel dolore
la sorella Suor Amelia, la
cognata Tina, i nipoti
e i parenti tutti
Asiago, 27 luglio 2012
SONIA CUNICO
di anni 71
Lascia nel dolore
i figli Mauro e Luca
e i parenti tutti.
Asiago,
23 Luglio 2012
Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure
tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite)
L’Altopiano srl - Società unipersonale
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Edizione chiusa il 3 agosto alle ore 00.50
Hockey Inline
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
30
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 4 a martedì 14 agosto
Il 4 agosto è il 217º giorno del calendario gregoriano. Mancano 149 giorni alla fine dell’anno
Sabato 4 S. Nicodemo
Domenica 5 S. Emidio
Lunedì 6 Trasf. del Signore
Martedì 7 S. Gaetano da T.
Mercoledì 8 S. Domenico
Giovedì 9 S. Teresa
Venerdì 10 S. Lorenzo
Sabato 11 S. Chiara
Domenica 12 S. Giovanna
Lunedì 13 S. Ippolito
Martedì 14 S. Alfredo
Il 4 agosto il sole sorge 06:06 tramonta 20:25. Durata del giorno
14:19
Proverbi del contadino meteorologo: Boje agosto, gnente indosso, mujer mia nò te conosso. Ieri a Jesoeo in bichini, te o
ciapà par Spadoini. -A la Madona de agosto se rinfresca el bosco.(15 Agosto). -Chi magna xa l’uva in agosto, no riva a ottobre a bevar el mosto. -Col sol de agosto el graspo fa bon mosto.
-Chi zapa la vigna de agosto, impinisse la caneva de mosto. -Per
la Madonna de agosto se rinfresca mar e bosco. -De agosto cura
la cusina, de settembre la cantina. -L’acqua del 24 agosto rovina
oio e mosto.
Ferragosto: Il Ferragosto è una festività che cade il in
concomitanza con la ricorrenza dell’Assunzione di Maria. In
Lombardia, fino al XIX secolo, era uso “dare il ferragosto” (in
dialetto lombardo dà el faravóst) che consisteva nel donare
emolumenti in denaro o in beni commestibili alle maestranze, da
parte dei datori di lavoro, in modo che le famiglie potessero trascorrere lietamente il giorno di festa. Nei cantieri edili, nei primi
giorni d’agosto, veniva fissato dai muratori un grande ramo d’albero sulla parte più elevata del fabbricato in costruzione, detta
pianta del faravóst, che serviva scherzosamente a rammentare
all’impresario l’imminente esborso della tradizionale mancia.
Qualcosa di simile alla frasca sopracitata è riportato nella tradizione veneta: la “zanzega” detta anche gazèga o vanzèga. Si
tratta di una cena offerta ai muratori al termine della costruzione
di una casa, o meglio, al termine della realizzazione del tetto.
Tradizionalmente i muratori segnalano la fine dei lavori (e la richiesta della zanzèga) con la posa di una bandiera o di una frasca
sul tetto.
Un santo per volta, santa Chiara. Assisi, 1193/1194 - Assisi,
11 agosto 1253. Ha appena dodici anni Chiara, nata nel 1194
dalla nobile e ricca famiglia degli Offreducci, quando Francesco
d’Assisi compie il gesto di spogliarsi di tutti i vestiti per restituirli
al padre Bernardone. Conquistata dall’esempio di Francesco, la
giovane Chiara sette anni dopo fugge da casa per raggiungerlo
alla Porziuncola. Il santo le taglia i capelli e le fa indossare il saio
francescano, per poi condurla al monastero benedettino di
S.Paolo, a Bastia Umbra, dove il padre tenta invano di persuaderla a ritornare a casa. Si rifugia allora nella Chiesa di San Damiano,
in cui fonda l’Ordine femminile delle «povere recluse» (chiamate
in seguito Clarisse) di cui è nominata badessa e dove Francesco
detta una prima Regola. Chiara scrive successivamente la Regola definitiva chiedendo ed ottenendo da Gregorio IX il «privilegio
della povertà». Per aver contemplato, in una Notte di Natale,
sulle pareti della sua cella il presepe e i riti delle funzioni solenni
che si svolgevano a Santa Maria degli Angeli, è scelta da Pio XII
quale protettrice della televisione. Erede dello spirito francescano,
si preoccupa di diffonderlo, distinguendosi per il culto verso il
SS. Sacramento che salva il convento dai Saraceni nel 1243. La
santa è patrona della televisione. Etimologia: Chiara = trasparente, illustre, dal latino. Emblema: Giglio, Ostia.
Dalle ore 8.45 di sabato 4
alle ore 8.45 di sabato 11 agosto
GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr.
Stefano Dalla Valle – Via Prestinari 34
Dalle ore 8.45 di sabato 11
alle ore 8.45 di sabato 18 agosto
ASIAGO: Farmacia Rossi del dr. Adelchi
Zuccato, Viale Matteotti
Curarsi con la natura, il mal di schiena. Il mal di schiena,
quando non è imputabile a protrusioni o discopatie ( le cosidette
ernie del disco) può provenire da posizioni posturali scorrette o
da altro, come:-Scarsa attività fisica -Debolezza muscolare nella
zona lombo-sacrale - Affaticamento dovuto al sollevamento di
oggetti troppo pesanti. Tra i tanti rimedi naturali per curare il mal
di schiena vi sono lo yoga, l’agopuntura, la chiropratica, il pilates.
Si tratta di attività che consentono di rilassare i propri muscoli e
rafforzarli, specialmente quelli addominali e lombosacrali (i principali responsabili dei dolori alla schiena). Se, comunque non si
ha la possibilità di andare in palestra, è possibile curarsi attraverso dei semplici rimedi fai-da-te, vediamone alcuni: Una confezione di prodotti surgelati può rappresentare una vera e propria manna dal cielo se avete mal di schiena. In alternativa, potete utilizzare
del ghiaccio, ricordatevi di applicare l’impacco nella zona
lombosacrale della schiena (la parte inferiore) per almeno una
ventina di minuti. Così facendo riuscirete ad alleviare il dolore.
Nel ripetere l’applicazione, lasciate trascorrere un 15 minuti. E’
preferibile eseguire l’applicazione 4-5 volte al giorno, o finché
l’infiammazione non cessa, visto che non c’è nessuna
controindicazione. Ricordatevi però di avvolgere l’impacco in un
asciugamani, altrimenti finirete per bruciarvi la pelle. L’arnica è
perfetta per alleviare i dolori di schiena, disponibile sia in gel che
in unguento, vi consentirà di attenuare i vostri dolori in maniera
rapida. E’ consigliabile spalmarne una dose abbondante almeno
4-5 volte al giorno, fino a che il dolore non passa.
Che tempo avremo nei prossimi giorni? L’anticiclone africano continua ad essere il protagonista indiscusso di questa Estate
2012: infatti ci stiamo apprestando a vivere la sesta fiammata
africana della stagione che porterà i termometri oltre 35°C su
gran parte d’Italia. Tuttavia correnti di Maestrale potranno affacciarsi sul nostro Paese entro la fine della prima decade di Agosto,
grazie ad una espansione dell’anticiclone delle Azzorre sull’Europa centrale, riportando un po’ di refrigerio e qualche temporale
sul Triveneto. E per Ferragosto che tempo avremo? Tendenza
8-10 Agosto: si smorza la canicola gradualmente al Centronord,
grazie alla contemporanea spinta dell’alta pressione delle Azzorre
ed all’azione delle correnti atlantiche, in misura minore anche al
Sud, specie adriatiche, ma con caldo sempre piuttosto intenso.
Tempo che si manterrà comunque stabile, soprattutto sui versanti
tirrenici ed al Sud, mentre un po’ di instabilità potrà interessare il
Nord, con qualche rovescio o temporale sul Triveneto e sulle
Alpi. Tendenza 10-15 Agosto: l’anticiclone delle Azzorre mantiene il bel tempo su gran parte del nostro Paese, con clima caldo ma
più accettabile. Locali disturbi potranno tuttavia coinvolgere le
regioni del Nord, specie l’area alpina, per il passaggio di impulsi
più instabili sull’Europa centrale. In genere ben assolato dall’Emilia
Romagna alla Sicilia, con al più isolati focolai temporaleschi in
Appennino. Da notare comunque come neanche nel lungo termine si intravedano impulsi instabili incisivi, in grado di originare
rovesci e temporali più diffusi che potrebbero almeno in parte
dare beneficio alle assetate terre italiane. Dobbiamo al più affidarci ad occasionali e locali episodi d’instabilità..
Stupiamoci con i numeri. 5.973.600.000.000.000.000.000.000
kg: massa del pianeta Terra -641.850.000.000.000.000.000.000
kg: massa di Marte -8.000.000.000.000 metri cubi: volume di
acqua consumata in un anno -163.180.000.000 km cubi: volume
di Marte -16 luglio: il giorno in cui il sole attraversa lo Zenit, era il
giorno in cui secoli fa iniziava il calendario. -2.900 kmq sono
coperti da ghiacciai in Africa -272°c: temperatura della nebulosa
Boomerang, il posto più freddo dell’universo – meno 72 °C è la
temperatura minima mai registrata: a Ojmjimkom nel 1926 – meno
50 °C è la temperatura al di sotto della quale chiudono le scuole in
Siberia.
ARIETE
Potete agire con determinazione se siete certi
di quello che volete ottenere. Se invece avete qualche dubbi, specie nell’amore, farete
bene a mantenervi sulle generali, senza prendere una posizione
troppo impegnativa. Vi converrà infatti attendere un segno del
destino, che di certo arriverà al momento opportuno.
TORO
Potrete far fronte con successo a una discussione che vi metterà
in difficoltà, ma che sarete in grado di sostenere, ottenendo il
consenso di qualche che forse diventerà per voi importante in
un prossimo futuro. Nell’amore non impuntatevi su un particolare privo di importanza.
GEMELLI
Vi potete impegnare in quello che sentite più urgente: nel lavoro,
appurando come stanno le cose, sarete in grado di affrontare
con coraggio una difficoltà che oggi vi sembra insuperabile,
ponendo le premesse per la soluzione di un problema che finora
avete soltanto sfiorato. Non prendete impegni se non siete più
che certi che ne valga la pena.
CANCRO
Evitate di credere a una apparenza che non corrisponde alla
realtà e nell’amore sarete in grado di affrontare con successo un
momento di perplessità del partner sulla validità del rapporto.
Potrebbe poi essere opportuno un gesto di generosità nei confronti di qualcuno che ancora non vi conosce, ma in futuro forse
vi diventerà amico.
LEONE
Potrete vedere più chiaro in una questione che finora vi è stata di
difficile comprensione: sia l’amore che il lavoro possono presentare infatti nuovi elementi di valutazione sui quali vi converrà
riflettere per non reagire a sproposito. Tenete nel giusto conto le
difficoltà del partner nell’ambiente di lavoro: improntate ogni
vostra iniziativa alla generosità.
VERGINE
Potrete farvi valere con argomenti persuasivi, grazie alla presenza di Saturno nel vostro segno, che aumenta le vostre possibilità
di successo, sia nell’ambiente di lavoro che nell’amore. Dovrete
però scegliere i mezzi più adatti per raggiungere gli obiettivi ai
quali puntate. Non sottovalutate il costo, forse eccessivo, di un
progetto.
BILANCIA
Se avete tuttora qualche dubbio sul partner o nell’ambiente di
lavoro, vi conviene attendere qualche giorno e procedere con
prudenza, senza impegnare troppo la vostra capacità di valutare
nei dettagli ogni aspetto dei problemi. Nell’amore sarete in grado
di dare una svolta positiva al rapporto che più vi sta a cuore.
SCORPIONE
Grazie a Mercurio appena entrato nel vostro segno, siete in grado di porre le premesse per una iniziativa coraggiosa, soprattutto se già avete un progetto realistico che tenga nel giusto conto
il costo economico: nell’amore potete dimostrarvi più che generosi, non lesinando sui particolari, specie se il partner vi ha già
dato un segnale significativo da parte sua.
SAGITTARIO
Una maggiore comprensione dei vostri bisogni da parte di qualcuno che ancora non vi ha offerto la sua collaborazione, vi farà
sentire più sicuri nell’ambiente di lavoro, che potrete migliorare
se a vostra volta vi dimostrerete più comprensivi con chi ancora
non conoscete a fondo. Nell’amore basta un segnale significativo da parte vostra.
CAPRICORNO
Se aiuterete qualcuno che ha bisogno di voi sarete sostenuti da
Giove e Venere che vi rendono più disponibili, anzitutto nell’amore, ma anche nelle amicizie e nei rapporti di lavoro. Dimostratevi perciò pronti a rispondere positivamente a una richiesta
di sostegno: questo gesto vi varrà anche la gratitudine di chi vi
sta a cuore.
ACQUARIO
Il prossimo week-end potrà essere esaltante, ma dovrete saper
cogliere al volo una ottima occasione per farvi avanti in una
questione che finora avete trascurato. E’ probabile che l’amore si
accenda così di nuovi eccitanti contenuti. Nel lavoro vi attende
invece una settimana di intensa applicazione per smaltire un arretrato che vi pesa.
PESCI
Non permettete che il caldo estivo incendi i vostri desideri, rendendovi così esposti alle critiche più severe, proprio da parte di
chi invece volete cambiare. Attenetevi alla realtà e agite con
calma e ponderazione, specie nelle questioni di cuore e negli
acquisti: così facendo vi sarà infatti più facile realizzare ciò a cui
tenete veramente, soprattutto nell’amore.
Il Giornale pubblica le Vostre lettere!
Domenica 5 agosto
ASIAGO: TOTAL – Via Autieri d’Italia
Domenica 12 agosto
ASIAGO: LORO – Via Rendola
Inviatele a: Giornale dell’Altopiano
e-mail: [email protected]
Per favorire il lavoro della redazione sarebbe
preferibile riceverle via posta elettronica.
E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo:
Via J. Scajaro n.23 36012 - Asiago
Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere
devono riportare sempre firma e indirizzo e
numero di telefono del mittente.
La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre,
modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto.
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
La vita che ritorna. Non c’è
sintesi migliore per salutare
e descrivere l’arrivo a casa,
dopo ben sei mesi di ospedale, di Nicola Baù. Il malore
in una serata di gennaio, l’immediato ricovero in ospedale, la delicata operazione chirurgica, la diagnosi tremenda, poi la voglia di vivere e di
combattere, il decorso post
operatorio e la riabilitazione
tra gli ospedali di Vicenza e
Bassano. Sono stati sei mesi
Dopo un avvio piuttosto scarso per la stagione
fungina, nei giorni scorsi per i raccoglitori sono
arrivate le prime soddisfazioni. A volte capita che per
fare un buon bottino basta un solo fungo, se le dimensioni sono come quelle della “brisa” raccolta dalla
famiglia Gonzato di Pozzoleone, che messa sulla
bilancia ha fatto segnare un peso di ben 1.840 gr.!
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La voce degli 8 Comuni
Congratulazioni a
Nicholas Dellai per il
meritato 98 ottenuto alla
maturità presso l’Istituto
“Ceccato” di Thiene. Un
bellissimo risultato dopo 5
anni di corriera Asiago –
Thiene. Caro Nicholas per
noi tu sei il numero 1!!
Dai genitori, dal fratello
Gabriel, nonna e zii.
BEN TORNATO NICOLA!
di angoscia, di tristezza e dolore, ma anche di speranza,
nonostante i medici avessero dato pochi margini per credere in un suo ritorno a casa
in salute. E invece eccolo
qua. Nicola è tornato, sulle
sue gambe, con più entusiasmo di sempre. E’ stata grande l’accoglienza al suo ritorno
prima a Sasso, che lo ha salutato anche col suono delle
campane e con un brindisi collettivo, e poi nel suo paese
Stoccareddo. Parenti, amici e
conoscenti hanno atteso Nicola al bar Col del Rosso addobbato a festa con una prevalenza dei colori nero e azzurro, quelli della sua Inter. C’era
da mangiare e da bere e c’erano i Blonde Brothers con la
loro musica. Grande e profonda la commozione per tutti. Un
passo per entrare nel bar, il
tempo di capire, poi un brivido
l’ha scosso e per l’emozione
gli hanno pure ceduto le gam-
be. “Tutto questo per me?” ha
chiesto incredulo. Sì, Nicola,
per te. Per dimostrarti quanto
ci sei mancato, quanto ti abbiamo sempre pensato, quanto abbiamo sperato, e quanto
grande è la felicità di riaverti
tra noi. Per te, per ringraziarti
per l’esempio di forza e coraggio che hai dato a tutti noi,
perché ci hai insegnato ad
amare di più la vita. Grazie Nicola, ben tornato!
Sabato 4 agosto 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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4 agosto 2012