N. 1 - Giugno 2008
QUADRIMESTRALE - POSTE ITALIANE S.p.A. - SPEDIZIONE IN A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB TS
UN NUMERO SPECIALE
Cari colleghi,
ho il piacere presentarvi questo numero
speciale de “Gli psicologi del Friuli Venezia
Giulia”, che include al suo interno la revisione del nostro Albo, effettuata ai sensi
dell’art. 12 della Legge 56/89.
I dati contenuti nell’Albo fotografano la
situazione degli iscritti all’Ordine del Friuli Venezia Giulia alla data del 11 aprile
2008.
Oltre ad informazioni riguardanti la
composizione e la struttura del Consiglio
regionale dell’Ordine, in questa versione
dell’Albo troverete anche una rassegna delle principali norme concernenti la professione di psicologo (leggi, decreti…) ed altri
importanti riferimenti utili per l’esercizio
professionale (codice deontologico, linee
guida, regolamenti, delibere consiliari…)
La scelta innovativa di realizzare l’aggiornamento dell’Albo su CD, fortemente
voluta dal Consiglio da me presieduto, oltre che rispondere a un obiettivo di contenimento della spesa, vi consentirà una
fruizione più agile e selettiva delle informazioni in esso contenute .
Colgo l’occasione per augurare a tutti
voi una felice pausa estiva.
Il Presidente
dr. Claudio Tonzar
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I contributi degli iscritti sono
una delle parti più importanti
del nostro Giornale.
N. 2 - Dicembre 2007
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Il Presidente dell’Ordine
Claudio Tonzar dialoga
con l’Assessore regionale al lavoro,
formazione, università
e ricerca Roberto Cosolini.
La nostra legge istitutiva
assegna all’Ordine due principa
tribuzioni: 1. la tutela dell’uten
li atza delle prestazioni psicolog
(tramite il codice deontolo
gico che ispira le azioni professio iche
nali degli iscritti e mediante l’attivazi
one delle attività dirette
ad impedire
l’esercizio abusivo della professio
ne); 2. la cura e l’osserva
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leggi e delle disposizioni
delle
concernenti la professio
ne. Guardando
agli scenari futuri e consider
ando la seconda linea di
intervento, risulta quindi importante per
l’Ordine “aprirsi” ed essere
propositivo
nei riguardi delle diverse
Amministrazioni pubblich
e contribuendo
alla costruzione delle nuove
normative e delle disposiz
ioni. Fondamentale in questo senso diventa
la capacità d’intervento dell’Ord
per indirizzare la program
ine
mazione dei servizi nell’inter
esse della
professione e dell’utenza.
Infatti solo l’Ordine, in quanto
ente pubblico riconosciuto dallo
Stato, viene chiamato a partecip
are attivamente alle consultazioni che
portano allo sviluppo dei
nuove norme
e disposizioni. Mai un’assoc
iazione professionale potrebbe
svolgere
una funzione del genere,
in quanto per definizione
le associazioni
non rivestono un carattere
istituzionale e non sono
rappresentative
dell’intera comunità professio
nale. Le associazioni mirano,
per loro
specifica natura, a rapprese
ntare interessi di parte, spesso
disinteressandosi dei diritti dell’uten
za. Risulta quindi evidente
l’importanza
per noi psicologi di aver
conquistato il diritto di essere
riconosciuti
come professione regolam
entata e ordinata. L’iscritto
all’Ordine, in
questa prospettiva, beneficia
indirettamente ma significa
tivamente
dell’azione istituzionale ordinisti
ca: la tutela e lo sviluppo
della professione, infatti, potranno
creare le condizioni affinché
si sviluppi
anche la sua realtà professio
nale individuale.
È con grande piacere, quindi,
che ospitiamo in questo
numero
un’intervista ad una persona
chiave per lo sviluppo delle
professioni,
l’Assessore regionale al lavoro,
formazione, università e
ricerca Roberto Cosolini. Ritengo che
l’intervista testimoni molto
bene il ruolo
dell’Ordine e l’importanza
della collaborazione interistitu
zionale.
Ringraziando sentitamente
l’Assessore Roberto Cosolini
sua cortese disponibilità,
per la
colgo l’occasione per augurare
a tutti voi
buon anno nuovo.
Claudio Tonzar
La differenza tra previsione delle
entrate correnti e
delle uscite correnti è positiva rispettando
così l’Art. 12
del regolamento. Il bilancio previsionale
2008 raggiunge il pareggio utilizzando l’avanzo
presunto dell’esercizio 2007 stimato in 1000 euro.
Di seguito si illustra brevemente
l’impostazione
complessiva del bilancio previsionale
2008.
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Le previsioni di spesa in questo
capitolo risultano
inferiori rispetto al dato storico
nonostante l’adeguamento relativo all’inflazione. Questo
risultato è determinato da un minore ristorno dei contributi
al Consiglio
Nazionale che per l’anno 2008 prevede
per i primi 500
iscritti 0 euro di contributo, e per
i successivi iscritti 27
euro cadauno.
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Questo capitolo pur non evidenziand
o una sostanziale diversità di importo rispetto
al previsionale 2007
orienta maggiori fondi all’attività per
i convegni e le assemblee, specificatamente 11.400
euro.
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La spesa per la pubblicazione dell’Albo
è stata posticipata dal Consiglio dell’Ordine
per l’anno 2008 con
una spesa prevista di 8000 euro.
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Il 28 settembre 2007 è stato approvato
il decreto fiscale collegato alla finanziaria dal
Consiglio dei Ministri,
che ha stabilito il rinnovo del CCNL
del personale della
segreteria per gli anni 2006/2009
dal 1/10/2007, determinando un incremento dell’intero
capitolo per un totale di 82.750 euro.
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Viene mantenuto l’andamento storico.
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Il capitolo è stato ridotto rispetto
al previsionale
2007 di 3000 euro.
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Non sono stati predisposti interventi
rispetto al dato
storico.
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Totale uscite 230.590,00
Il Tesoriere
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La previsione di entrata, pari a 229.590,00
euro, è
stata determinata applicando la contribuzio
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per ogni iscritto, fissata dal Consiglio
Regionale nella
misura di 160 euro, ad un numero
di 1411 iscritti decurtati di 12 sospesi,
prevedendo
sulla base di dati storici 50 nuovi iscritti
per il 2008. A tali
dati sono state aggiunte le entrate
previste per diritti di
segreteria ed interessi attivi.
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:CI>KD'%%Il sottoscritto Renato Furlani, iscritto
al n. 134 dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di
Trieste, con studio in
Trieste, Via Donota n.1, nominato
in qualità di Revisore
Contabile di codesto spett. Ordine
degli
siglio del Friuli Venezia Giulia), presa Psicologi (Convisione della documentazione predisposta dal Tesoriere
di propria competenza, dal Presidente, e, per la parte
propedeutica alla
formazione del bilancio di previsione
per l’esercizio 2008,
documentazione che si riepiloga di
seguito:
e testimonianze relative alle vostre
specificità di servizio professionale
e che volete diffondere, rendere visibili
e confrontare con gli altri colleghi,
non esitate ad inviarci i vostri contributi.
Inviate i vostri contributi alla Redazione
del Giornale c/o Ordine degli Psicologi
del Friuli Venezia Giulia – Piazza Nicolò
Tommaseo, 2 – Casella Postale 462 –
Trieste oppure inviateli a mezzo posta
elettronica all’indirizzo [email protected]
con oggetto: “per la Redazione del Giornale”.
1. Preventivo finanziario gestionale
2. Quadro generale riassuntivo della
gestione
finanziaria;
3.
4.
5.
6.
7.
Preventivo economico abbreviato;
Relazione programmatica del Presidente;
Relazione del Tesoriere;
Pianta organica del personale;
Tabella dimostrativa del presunto
risultato
di amministrazione
e che evidenzia le seguenti poste complessive:
Entrate previste competenza
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Avanzo presunto 2007
Uscite previste competenza e
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Il Revisore ha verificato che le poste
previsionali sono
sostanzialmente in linea con i valori
risultanti dal bilancio di previsione 2007 e con la situazione
di
competenza
dell’anno in corso.
Ritiene altresì di rendere evidente
che il dato previsionale, sia per la competenza 2007
che per il bilancio di
previsione 2008, sia stato elaborato
dai competenti organi
istituzionali su indicazione del Consiglio,
con un ampio
utilizzo del criterio della prudenza
al fine
nimo rischi per eventuali fatti economici di ridurre al midi natura straordinaria di difficile previsione.
Il Revisore inoltre, preso atto che
sono stati adeguatamente rilevati gli incrementi per
canoni iscritti, esprime
il suo apprezzamento, nell’ambito
della politica di limitazione e contrazione dei costi, dell’aumentat
a destinazione delle risorse resesi disponibili
per le nuove future
iscrizioni.
È stata inoltre verificata la congruità
del costo del personale.
Premesso quanto sopra il Revisore
esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio
preventivo 2008.
euro.
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Il Revisore unico
dott. Renato Furlani
Trieste, 19 ottobre 2007
Aspettiamo i vostri contributi.
Per altri dettagli potete contattare
la Segreteria dell’Ordine (040 366602)
nelle giornate e negli orari previsti di apertura.
N. 2 - Dicembre 2007
QUADRIMESTRALE - POSTE ITALIANE S.p.A. - SPEDIZIONE IN A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) ART. 1 COMMA 1 - DCB TS
EDITORIALE DELLA PRESIDENZA
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PER UNA PROGRAMMAZIONE NAZIONALE DEGLI ACCESSI AI CORSI DI LAUREA
DI AREA PSICOLOGICA.
EDITORIALE DELLA PRESIDENZA
Il buon lavoro per le professioni e la psicologia:
intervista all’Assessore regionale al lavoro,
formazione, università e ricerca Roberto Cosolini. ........................... 1/2
Già a partire dal prossimo anno accademico in molte sedi universitarie verrà sperimentata l’attuazione della riforma dei corsi di
studio universitari prevista dal DM 270/2004. La progettazione didattica dei nuovi corsi di studio di area psicologica da parte dell’Università di Trieste ha rappresentato per l’Ordine un’occasione per attivare una profonda riflessione interna in merito alla situazione attuale
dell’accesso alla professione di psicologo. I dati che vengono riportati nel parere che pubblichiamo di seguito parlano da soli e lanciano un allarme sia sulla situazione nazionale sia su quella regionale:
in entrambi i contesti è stato raggiunto un rapporto tra psicologi e
popolazione che rende decisamente difficile l’inserimento professionale dei nuovi iscritti, e ciò indipendentemente dal tipo di politica
professionale che si vuole perseguire. Non meno problematici risultano essere i dati relativi alla numerosità degli studenti iscritti ai corsi
di laurea in psicologia che attualmente in Italia si avvicinano alle
70.000 unità, pari a un quarto di tutta la popolazione studentesca europea. In questo momento storico si pone in tutta la sua importanza
la necessità di chiedere con forza al governo l’approvazione di un
provvedimento che porti alla programmazione degli accessi ai corsi
universitari di area psicologica su base nazionale. Lo strumento normativo esiste, l’art. 1 della Legge 2 agosto 1999, n.264 “Norme in materia di accessi ai corsi universitari” recita, infatti, che “i corsi di laurea in medicina e chirurgia, in medicina veterinaria, in odontoiatria
e protesi dentaria, in architettura, i corsi di laurea specialistica delle
professioni sanitarie….” ricadono tra quelli in cui è prevista una programmazione nazionale degli accessi. Ciò sta a significare che già
ora per tali aree disciplinari il Ministero dell’Università, di concerto
con gli altri Ministeri interessati, provvede a determinare ogni anno
il numero di posti disponibili per le immatricolazioni sulla base della valutazione dell’offerta potenziale del sistema universitario (aule,
laboratori, attrezzature didattiche, personale docente e tecnico, servizi di assistenza e tutorato…) e “del fabbisogno di professionalità
del sistema sociale e produttivo”. E’ necessario, quindi, attivare da
subito una forte ed incisiva azione finalizzata alla concertazione a
livello politico, universitario, dei vari Consigli regionali dell’Ordine,
degli iscritti, degli studenti di psicologia affinché si possa includere
in tale prescrizione normativa anche i corsi di studio di area psicologica, attivando in tal modo una programmazione degli accessi che
tenga conto del reale fabbisogno formativo alla luce della situazione
EDITORIALE DELLA REDAZIONE
La “buona pratica” del bilancio delle attività........................................... 3
LETTERE E DOCUMENTI DELL’ORDINE
Lettera al Preside della Facoltà di Psicologia............................................ 4
Lettera ai parlamentari regionali
sulla psicoterapia convenzionata...................................................................... 5
Lettera all’Assessore regionale alla Salute
e alla Protezione sociale........................................................................................ 6
Lettera all’Agenzia delle Entrate....................................................................... 6
Pubblicità e professione......................................................................................... 7
Nuovo Regolamento regionale sulla pubblicità. ....................................... 7
Disservizi postali:
la lettera di scuse di Poste Italiane............................................................. 11
GRUPPI E COMMISSIONI DI LAVORO DELL’ORDINE
Gruppo di lavoro sull’anziano........................................................................... 12
La deontologia professionale
ora passa anche dal Web. ................................................................................... 12
Gruppo di lavoro Ordine – Università.......................................................... 13
ATTIVITà DELL’ORDINE
Punti di incontro territoriali............................................................................. 14
Il Convegno sulla selezione, valutazione
e orientamento di carriera................................................................................. 14
Il prossimo Convegno sulle competenze
psicologiche nel Terzo settore......................................................................... 15
NOTIZIE DALLA SEGRETERIA
Informazioni per gli iscritti. ............................................................................. 16
NOTIZIE DALLA TESORERIA
Il Bilancio di Previsione 2008.........................................................................
Relazione programmatica del Presidente. .................................................
Relazione del Tesoriere........................................................................................
Relazione del Revisore ........................................................................................
18
20
20
21
CONTRIBUTI DAGLI ISCRITTI
Psicologia ospedaliera.......................................................................................... 22
AGGIORNAMENTO ALBO REGIONALE
PSICOLOGI................................................................................................................... 23
c) i crediti assegnati a ciascuna attività formativa;
d) le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di studio;
EDITORIALE DELLA PRESIDENZA
del mercato del lavoro. Ciò è in linea sia con l’obiettivo di costruire
un adeguato status sociale per la professione di psicologo, sia con
la necessità di sviluppare nei nuovi iscritti una professionalità consapevole, il tutto in accordo con gli standard formativo-professionali
previsti dalla Certificazione europea in psicologia (Europsy).
Il governo dell’accesso alla professione di psicologo deve quindi diventare per noi una priorità se si vuol dare un futuro alla nostra
professione.
Claudio Tonzar
previa consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e
delle professioni con particolare riferimento alla valutazione dei bisogni formativi ed agli sbocchi professionali;
Presa visione
dei vari aspetti che caratterizzano i programmi dei
Corsi di studio in oggetto;
Il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi, riunito nella
seduta del 20 ottobre 2007, all’unanimità esprime il seguente parere:
IL PARERE DELL’ORDINE SUI NUOVI
ORDINAMENTI UNIVERSITARI
1. In merito all’andamento delle iscrizioni all’Ordine
Lettera inviata al Preside della Facoltà di Psicologia
Al Prof. Walter Gerbino
Preside della Facoltà di Psicologia
Università degli Studi di Trieste
Via San Anastasio, 12
34134 Trieste
nella nostra regione (cfr. tabella 1) si ritiene utile segnalare come in Friuli Venezia Giulia sia stato raggiunto un
rapporto tra psicologi e popolazione (1416/1.208.278,
pari 1,17 per mille) che rende ormai decisamente difficile l’inserimento professionale dei nuovi iscritti. Se si
prende in esame, infatti, la realtà italiana (cfr. tabella 2)
e il panorama europeo (cfr. tabella 3) la situazione del
fabbisogno di psicologi nell’immediato futuro risulta
decisamente limitato sia sul territorio nazionale sia, in
particolare, nella nostra realtà regionale.
Trieste, 2 gennaio 2008
Oggetto: parere ex art.11 c.4 D.M. 270/2004 sui
nuovi ordinamenti didattici della Facoltà di Psicologia di
Trieste e sul tirocinio professionale per l’accesso all’esame di Stato.
In riferimento alle Vostre determinazioni e richieste
rispettivamente dd. 26/9/2007 e dd. 1/10/2007, si comunicano le decisioni assunte dallo scrivente Ordine nella
seduta del 20/10/2007 inerenti il testo dei nuovi ordinamenti delle lauree e delle lauree magistrali approvate
dal Consiglio della Facoltà di Psicologia di Trieste ed
alcune problematiche relative alla collocazione temporale del tirocinio professionale per l’accesso all’esame
di Stato.
Considerato che,
in base all’articolo 11 c. 4 del DM. 270/04, le Università determinano:
a) le denominazioni e gli obiettivi formativi dei corsi di
studi;
b) il quadro generale delle attività formative da inserire
nel curricula;
Tabella 1. Riassuntiva andamento degli iscritti
dal 1994 al 2007
Anno
Iscritti all’Ordine
del Friuli Venezia Giulia
1994
567
1995
583
16
1996
603
20
1997
638
35
Incremento
1998
685
47
1999
738
53
2000
783
45
2001
828
45
2002
863
35
2003
972
109
2004
1.077
105
2005
1.190
113
2006
1.302
112
2007
1.416
114
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 2
Tab. 3. Rapporto psicologi/popolazione in alcuni Paesi Europei (dati aggiornati al 31 dicembre 2005)
Tab. 2. Rapporto psicologi/popolazione in Italia
(dati aggiornati al 31 dicembre 2005)
Ordine
Abitanti
Psicologi
Abitanti/
Psicologi
x 1000
abitanti
Abruzzo
1.309.797
979
1.337,89
0,75
Basilicata
591.338
308
1.919,93
0,52
FRANCIA
59.000.000
40.000
Bolzano
487.673
517
943,27
1,06
GERMANIA
83.000.000
Calabria
1.998.052
919
2.174,16
0,46
GRECIA
2.675
2.164,56
0,46
4.547
928,80
1,08
1.302
931,34
Campania
5.790.187
Emilia Romagna 4.223.264
Friuli Venezia
Giulia
1.212.602
Paese
Abitanti
Psicologi
Abit./
Psic.
Regolamentazione
Att. Profess.
Titolo
1/1.475
No
Per Legge
46.000
1/1.804
No
Per Legge
10.000.000
2.000
1/5.000
Per Legge
Per Legge
UNGHERIA
10.000.000
4.500
1/2.222
Per Legge
solo per
alcune aree
No
1,07
IRLANDA
4.000.000
2.166
1/1.847
No
No
Lazio
5.493.308
12.980
423,21
2,36
ITALIA
57.000.000
57.000
1/1.000
Per Legge
Per Legge
Liguria
1.607.878
1.498
1.073,35
0,93
SPAGNA
44.000.000
43.000
1/1.023
Per Legge
Per Legge
Lombardia
9.545.441
9.782
975,82
1,02
Marche
SVEZIA
8.900.000
7.709
1/1.154
Per Legge
Per Legge
1.536.098
1.460
1.052,12
0,95
Molise
320.074
189
1.693,51
0,59
GRAN
BRETAGNA
60.000.000
10.700
1/5.607
No
No
Piemonte
4.352.828
4.405
988,16
1,01
4.069.869
2.029
2.005,85
0,50
Sardegna
1.659.443
1.394
1.190,42
0,84
Sicilia
5.016.861
3.658
1.371,48
0,73
Toscana
3.638.211
3.175
1.145,89
0,87
Trento
507.030
397
1.277,15
0,78
Umbria
872.967
651
1.340,96
0,75
Valle d’Aosta
Veneto
124.812
4.773.554
116
5296
1.075,97
901,35
0,93
1,11
Totale
59.131.287
58.277
1.281,7
0,99
Puglia
Il punto di riferimento internazionale attualmente
più frequentemente considerato per determinare il rapporto ottimale nelle società occidentali postindustriali
tra psicologi professionisti e popolazione è lo 0.60 per
mille (Ghiglione, 1998); nel 2005 il rapporto psicologi/
popolazione in Europa era pari allo 0.55 per mille, ma si
stima che nel 2010 possa raggiungere lo 0.66 per mille
(Tikkanen, 2005).
Si palesa quindi in tutta la sua evidenza e consistenza il disallineamento dei dati regionali in
riferimento ai parametri sopraccitati. Si sottolinea,
inoltre, come l’European Federation of Psychologist Association (EFPA) ritenga che, per il futuro, l’indice massimo di possibile assorbimento nel mercato del lavoro
della figura dello psicologo sia pari a un professionista
ogni mille abitanti (Tikkanen, 2005).
Si rileva quindi, in tutta la sua urgenza, la necessità
di attivare una seria programmazione degli accessi ai
corsi universitari di area psicologica, in quanto i titoli
di studio ottenibili nella Classe L 24 “Scienze e tecniche
psicologiche” e nella Classe LM 51 “Psicologia”
costituiscono il requisito per l’accesso agli esami di
Stato per l’Albo degli Psicologi, e quindi alla professione
di psicologo. Ciò consentirebbe, anche, di garantire una
migliore qualità della didattica all’interno del percorso
formativo universitario (rapporto docenti/studenti, servizi di assistenza e tutoraggio agli studenti, attività pratiche, tirocini formativi e di orientamento); inoltre una
ponderata programmazione degli accessi permetterebbe di offrire, successivamente all’acquisizione del titolo
accademico, un tirocinio professionale più rispondente ai requisiti che consentono lo sviluppo di capacità
connesse all’autonomia professionale. La qualità della
formazione di base e della pratica supervisionata costituiscono, infatti, aspetti rilevanti per l’acquisizione del
complesso sistema di conoscenze e competenze che
caratterizzano l’esercizio professionale in ambito psicologico (si veda l’appendice C del Booklet relativo al progetto Europsy disponibile su www.inpa-europsy.it.).
2. Per quanto riguarda i contenuti dei nuovi ordinamenti delle lauree e delle lauree magistrali approvate dal Consiglio della Facoltà di Psicologia di Trieste,
il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi ritiene di non
avere nulla da eccepire in merito alle attività formative,
alle caratteristiche della prova finale ed alla descrizione
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 3
degli ambiti occupazionali previsti per i futuri laureati
nella classe L 24 “Scienze e tecniche psicologiche” e per
i laureati magistrali nella classe LM 51 “Psicologia” in
quanto in linea con gli attuali riferimenti normativi nazionali in materia. Tuttavia, all’interno della progettazione della Classe L 24 e della Classe LM 51, si raccomanda
di considerareadeguatamente e di rispettare i requisiti
minimi previsti da Europsy relativamente all’accreditamento dei curricola universitari. Risulta infatti ovvia
l’importanza che i possessori di tali titoli di studio possano in futuro ottenere la Certificazione europea in Psicologia prevista dal Progetto Europsy (a questo proposito si veda la lettera inviata dal Comitato Nazionale per
l’Assegnazione di Europsy ai Presidi e ai Presidenti dei
Corsi di laurea in psicologia italiani).
3. Per quanto concerne, invece, la laurea magistrale
attivata nella classe LM 55 “Scienze cognitive” l’Ordine
non ha nulla da rilevare in quanto tale classe non costituisce requisito d’accesso agli esami di Stato per le
professioni incluse nell’Albo degli psicologi.
Con riferimento ai quesiti formulati dal prof. Gerbino, Preside della Facoltà di Psicologia dell’Università di
Trieste, nella sua e-mail del 1 ottobre 2007 riguardante il
tirocinio professionale, il Consiglio:
concorda con la posizione del Prof: Gerbino in
in merito all’azzeramento dei crediti formativi universitari (CFU) relativi al punto e) ex DM 270/2004, relativamente al tirocinio professionale.
I. Concorda con la posizione già discussa durante le
riunioni della commissione mista ordine/università per la quale, con l’attivazione dei nuovi ordinamenti, non verrà più offerto agli studenti iscritti alla
laurea triennale (classe L 24) il semestre di tirocinio
professionale durante il percorso di studio; tale tirocinio potrà essere svolto solo dopo l’acquisizione
del titolo di studio e limitatamente al fine dell’ammissione all’esame di Stato per la sezione B dell’Albo. Inoltre non verrà offerta la possibilità di iniziare
un semestre di tirocinio professionale prima dell’acquisizione del titolo di laurea magistrale. I due semestri di tirocinio professionale utili all’ammissione
agli esami di Stato per la sezione A dell’Albo verranno quindi espletati solo dopo l’acquisizione del
titolo di laurea magistrale.
laurea magistrale conformemente al principio di
cui all’art. 5 del DPR 328/01, ma in contrasto con i
dettati del DM 240/92 e dell’Ordinanza ministeriale MUR sugli esami di Stato per il 2007) e il nuovo
sistema descritto al punto II debba garantire i diritti
acquisiti di chi ha iniziato gli studi con l’ordinamento ex DM 509/99.
III. In merito al tirocinio professionale richiesto per la
Certificazione europea in psicologia (Europsy) risulta chiaro che l’anno di pratica supervisionata
previsto dalla piattaforma europea sia da effettuarsi
successivamente al conseguimento del titolo di studio di secondo livello (in Italia, la laurea magistrale
in Psicologia); si specifica che tale attività può essere espletata anche nelle strutture universitarie.
IV.Concorda con la posizione già discussa durante le
riunioni della commissione mista ordine/università
per la quale il tirocinio semestrale svolto per l’accesso all’esame di Stato per la sezione B dell’Albo
non risulta in alcun modo valido ai fini dell’accesso all’esame di Stato per la sezione A dell’Albo. In
merito al tirocinio professionale utile per l’accesso all’esame di Stato per la sezione A dell’Albo, lo
stesso deve essere svolto per la sua interezza (due
semestri) dopo la laurea magistrale (si veda il precedente punto I).
Si segnala, infine, la disponibilità dell’Ordine a rilevare i bisogni formativi degli iscritti in relazione alla
loro formazione continua che potrebbe trovare risposta
nell’eventuale attivazione di percorsi formativi universitari a valenza professionalizzante (corsi di alta formazione, corsi di perfezionamento, master di secondo livello, specializzazioni).
Rimanendo a disposizione per quanto del caso ed
in attesa delle ulteriori determinazioni che codesta
spettabile Facoltà vorrà comunicare si porgono distinti
saluti.
II. Concorda con la proposta del prof. Gerbino per
cui la transizione tra il sistema attuale (che ammetteva anche l’inclusione di parte del tirocinio
professionale all’interno del percorso di laurea o
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 4
Il Presidente
Dott. Claudio Tonzar
editoriale della redazione
UN GIORNALE “VERAMENTE SPECIALE”
è con grande piacere e soddisfazione pubblicare
questo numero del Giornale, che come consuetudine
viene inviato il primo semestre dell’anno, assieme al CD
che contiene l’Albo aggiornato degli iscritti all’Ordine
del Friuli Venezia Giulia.
Questo evento, programmato da tempo e fortemente
voluto dal Consiglio, non solo per adempiere agli obblighi di legge ma anche per rendere un servizio concreto
agli iscritti, rafforza il nostro Giornale come vero “strumento” di comunicazione e di collegamento con gli psicologi del Friuli Venezia Giulia e con tutte le istituzioni
pubbliche e private che a vario titolo sono interessate e
coinvolte alla nostra professione.
Ricordiamo che la pubblicazione e l’aggiornamento
dell’Albo degli psicologi è un atto molto importante per
la nostra comunità professionale in quanto fornisce precise indicazioni sugli iscritti abilitati alla professione e
diventa “mezzo” di diffusione e di visibilità della nostra
professionalità, a garanzia delle persone e delle istituzioni che usufruiscono dei nostri servizi.
Gli iscritti avranno memoria di altri opuscoli cartacei
pubblicati negli anni scorsi e relativi all’Aggiornamento
dell’Albo professionale e sicuramente ritroveranno negli
scaffali delle proprie librerie queste pubblicazioni. Gli
aggiornamenti dell’Albo sono stati poi via via pubblicati
in ogni numero del nostro Giornale che è diventato così
anche un utile strumento che ha permesso al Consiglio
di adempiere agli obblighi legislativi e di rendere note
semestralmente le nuove iscrizioni, le cancellazioni ed
altre informazioni relative all’andamento degli iscritti
all’Ordine del Friuli Venezia Giulia.
in primo luogo riconoscere la differenza tra il “servire
qualcuno” ed il “servire a qualcuno”. Così si chiarisce
meglio che il servizio necessita della creazione di una
relazione e non è riconducibile solo ad un puro processo di erogazione o di produzione. La mentalità di servizio si instaura prima di tutto tra soggetti ed è dovuta alla
motivazione di chi la attua ed alla sua capacità di interpretare le esigenze dei destinatari, attraverso l’ascolto,
la relazione, la collaborazione, ecc..
In definitiva, l’orientamento ad una mentalità di
servizio, significa essere centrati sulla risposta qualitativa ed in secondo luogo su quella quantitativa. Il
vero servizio è la capacità di risposta non solo l’erogazione.
Adottare una mentalità di servizio significa altresì centrare la propria attività sull’efficacia delle azioni
messe in atto e non solo sull’efficienza. Significa infine renderla consapevole agli attori/destinatari, che così
meglio la possono modificare ed orientare.
Queste sono considerazioni importanti e forse possono anche essere interpretate troppo “presuntuose”.
Forse sì, eppure ci crediamo e su queste vogliamo,
come Comitato di Redazione, concentrare la nostra “sfida”, assumendone i rischi e le difficoltà, piuttosto che
ricercare solo sicurezze e conferme.
è su queste direttrici che si sviluppa il nostro impegno come Redazione, a fianco del Consiglio, impegno
reso oggi ancora più tangibile con la pubblicazione di
un numero “Veramente Speciale”.
è veramente un numero speciale, un Giornale da
conservare e da utilizzare, in quanto costituisce una tappa importante del percorso di lavoro che questo Consiglio ha avviato, unitamente ad altre rilevanti iniziative
adottate e sperimentate per rendere l’’attività dell’Ordine a vero “servizio” degli iscritti, oltre alle necessarie ed
utili attività di vigilanza, di segreteria, deontologiche,
ecc..
La mentalità di servizio è la direttrice fondamentale che ha orientato ed orienta il lavoro del Consiglio
e di conseguenza anche l’attività della Redazione del
Giornale. Adottare una “mentalità di servizio” significa
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 5
Il Comitato di Redazione
Emanuele Bottoli
Pietro Defend,
Luisa Dudine
Jessica Michelin
Claudio Tonzar
Il Consulente di Redazione
Paolo Fusari
lettere e documenti dell’ordine
LETTERA SUL DISEGNO DI LEGGE REGIONALE SUL
RIASSETTO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE
Si riporta di seguito una importante lettera inviata
da Consiglio dell’Ordine alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che ha elaborato un disegno di legge
sull’assetto istituzionale del Servizio Sanitario regionale
e che interessa direttamente la nostra professione.
Spett.le Regione Friuli Venezia Giulia
Consiglio Regionale
III Commissione Permanente
Alla cortese attenzione Mauro Negro
Trieste, 29 gennaio 2008
Oggetto: parere su Disegno di legge n. 283 “Revisione dell’assetto istituzionale e organizzativo del Servizio
Sanitario regionale ed altre norme in materia sanitaria”.
A seguito dell’audizione svoltasi in data 23 gennaio
2008 in merito al disegno di legge in oggetto, valutando positivamente l‘impostazione generale del provvedimento in discussione ed esprimendo apprezzamento
per gli obiettivi di razionalizzazione del Servizio Sanitario regionale, si ritiene di esprimere alcune considerazioni e di offrire alcuni suggerimenti e proposte.
1. Il Consiglio regionale dell’Ordine degli Psicologi
auspica che, attraverso la realizzazione del riassetto
del SSR in oggetto, venga favorita, anche attraverso indirizzi precisi ed iniziative specifiche, una reale
omogeneità degli assetti istituzionali ed organizzativi
dei servizi offerti, in particolare a livello distrettuale
dove spesso esistono strutturazioni ed articolazioni
assai diverse nelle aziende sanitarie che ora dovrebbero unificarsi.
2. Si ritiene importante, anche in considerazione di esperienze già attive in altre regioni d’Italia in tema di “psicologia di base”, l’inserimento della figura dello psicologo specialista all’interno delle Unità di assistenza
primaria (UAP) previste dal disegno di legge in oggetto. Si allega, per ulteriori dettagli in merito, un progetto in materia già attivato nella regione Umbria .
Si propone quindi l’inserimento al comma 2
dell’art.7 dopo “altri medici specialisti”, della dicitura
“e specialisti psicologi”.
3. Si propone l’istituzione di un organismo consultivo finalizzato ad approfondire le tematiche psicologiche e le implicazioni di natura psicologica i n
riferimento alla salvaguardia della salute dei cittadini
(es. Comitato Tecnico Scientifico a supporto dell’Agenzia Regionale già previsto per i veterinari all’articolo 13
del DDL in oggetto).
L’organo consultivo proposto potrebbe svolgere
compiti di monitoraggio, valutazione, sensibilizzazione
e programmazione per l’attuazione di funzioni di natura
psicologica che implichino una alta professionalizzazione ed un impegno continuo. Avrebbe altresì la funzione
di supportare, sotto il profilo tecnico-professionale, l’attività degli uffici dell’Assessorato in merito a proposte e
pareri relativi a progetti dell’area di competenza. Si allega, per maggiori dettagli in merito, copia del DGR della
Regione Piemonte che istituisce un analogo organismo.
Si propone quindi di inserire il seguente articolo.
Art. X
(Supporto in materia psicologica - Comitato
tecnico consultivo regionale in materia psicologica)
1. A supporto dell’Agenzia Regionale della Sanita,
per le finalità di cui all’articolo 3 della Legge Regionale
5/9/1995 n. 37 (Istruzione, compiti ed assetto organizzativo dell’Agenzia regionale della Sanità ed altre norme
in materia sanitaria) viene istituito un comitato tecnico
consultivo con compiti di monitoraggio, valutazione e
programmazione per l’attuazione di funzioni di carattere psicologico di rilevanza strategica all’interno del servizio sanitario regionale.
In particolare si prevede una collaborazione nelle
seguenti attività:
a) gestione, elaborazione e diffusione di dati relativi
all’attività psicologica nei servizi di base e specialistici;
b) aggiornamento professionale degli psicologi in funzione del raggiungimento di obiettivi rilevanti per la
salute psichica dei cittadini;
c) collaborazione con altre istituzioni nazionali negli interventi psico - sociali da attuare in caso di eventi
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 6
lettere e documenti dell’ordine
straordinari o catastrofici ex Dir. P.C.M. del 16 giugno 2006 in tema di psicologia dell’emergenza;
INTERVENTI DELL’ORDINE IN MERITO A DUE
AVVISI DI SELEZIONE DELL’ASS N. 1 TRIESTINA
d) elaborazione di atti di indirizzo relativi alla gestione delle risorse psicologiche in riferimento a tematiche rilevanti nella programmazione sanitaria
regionale.
Si riportano di seguito diverse lettere inviate dal
Consiglio dell’Ordine all’Azienda per i Servizi Sanitari
n. 1 Triestina in riferimento ad alcuni avvisi di selezione attivatati per operatore psico – educativo e per
attività di counseling sistemico relazionale.
2. La Regione si avvale di un comitato tecnico consultivo composto:
Spett.le Azienda per i servizi Sanitari n. 1 Triestina Ufficio del Personale
Via Farneto, 1/3
34128 Trieste
a) dai dirigenti psicologi, uno per ogni azienda sanitaria
regionale;
Trieste, 12 febbraio 2008
b) da un rappresentante dell’Ordine regionale degli psicologi.
3. Il Comitato consultivo è nominato con decreto
del Presidente della Regione, previa deliberazione della
Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore competente in materia di salute e protezione sociale.
4. Il Comitato tecnico consultivo ha sede presso
l’Agenzia regionale della sanità.
4. Si riterrebbe utile, infine, integrare la composizione del Comitato etico indipendente (art.15) con
l’inserimento di uno psicologo, in considerazione del
fatto che le discipline psicologiche costituiscono un
fondamento rilevante degli aspetti etico -deontologici che caratterizzano il comportamento umano. La
dimensione comportamentale rappresenta, infatti, un
elemento importante per una corretta valutazione dei
programmi di sperimentazione scientifica e terapeutica sotto il profilo etico.
Si propone quindi l’inserimento, all’articolo 15,
comma 1, della lettera i) un professionista psicologo.
Oggetto: richiesta rettifica bando di selezione per
l’attività di operatore psico - educativo da svolgere
presso la S.S. Consultorio familiare della S.O. Distretto 1
dell’A. S.S. n. 1 Triestina.
In riferimento al bando di selezione in oggetto si desidera comunicare quanto segue:
• vista la segnalazione pervenuta allo scrivente ordine
inerente il bando di selezione per l’attività di operatore psico -educativo da svolgere presso la S.S. Consultorio familiare della S.O. Distretto 1 dell’A. S.S. n.
1 Triestina;
• considerato il bando stesso che prevede come requisito necessario per accedere alla selezione la laurea
in psicologia;
• in considerazione del fatto che la professione di psicologo è regolamentata dalla L. 56/89 ed in tal senso,
per esercitare le attività psicologiche, è necessario
possedere, oltre alla laurea in psicologia, l’abilitazione all’esercizio della professione e la successiva
iscrizione all’albo,
si chiede cortesemente la rettifica del bando in oggetto con l’introduzione del requisito dell’iscrizione
all’Ordine degli Psicologi.
Rimanendo in attesa di quanto vorrete gentilmente
comunicare in merito si porgono distinti saluti.
Rimanendo a disposizione per quanto del caso si coglie l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
Il Presidente
Dott. Claudio Tonzar
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 7
Il Presidente
Dott. Claudio Tonzar
Spett.le
Azienda per i Servizi Sanitari n.1 Triestina
Ufficio del Personale
Via del Farneto, 1/3
34128 Trieste
Trieste, 25 febbraio 2008
Oggetto: richiesta rettifica bando di selezione per
l’attività di operatore psico-educativo S.O. Distretto 1,
ASS n. 1 Triestina – ulteriori specificazioni.
Con riferimento alla Vostra Nota dd 15/02/2008 con
Prot. n. 7327/08/GEN III 3 M. p 1 e ad integrazione della nostra comunicazione dd 12/02/2008 con Prot. n.
08/000167 si specifica che le attività di “ sostegno psico – educativo alle famiglie nei periodi dell’attesa e nel
post-adozione”, “sostegno psico-educativo alle famiglie
multiproblematiche con decreto T.M.”, “sostegno psico
- educativo alle mamme nei corsi pre - post parto” rientrano tra quelle riservate esclusivamente alla professione di Psicologo, in quanto configurabili come attività di
“ sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al
gruppo, agli organismi sociale ed alla comunità”, di cui
all’art. 1 della L. 56/89 e successive modificazione.
Si conferma quindi l’orientamento già indicato nella nostra precedente lettera che prevedeva la rettifica
del bando in oggetto con l’introduzione del requisito
dell’iscrizione all’Ordine ed all’Albo degli Psicologi.
Rimanendo in attesa di quanto vorrete gentilmente
comunicare in merito si porgono distinti saluti.
Il Presidente
Dott. Claudio Tonzar
Spett.le Azienda per i Servizi Sanitari
n. 1 Triestina
S.C. Gestione e Valorizzazione del Personale
S.S. Acquisizione e Carriera del Personale
Via del Farneto, 1/3
34142 Trieste
Trieste, 25 marzo 2008
fine di meglio comprendere le argomentazioni da voi
formulate a sostegno della legittimità del bando, chiede cortesemente di conoscere la definizione esatta del
profilo professionale di “operatore psico-educativo”
specificando in quale norma o regolamento lo stesso
venga istituito e previsto. Ci risulta, infatti, che ogni profilo professionale operante in ambito sanitario sia regolamentato da uno specifico decreto del Ministero della
Salute o da una Legge di ordinamento.
Si desidera ricordare nuovamente che l’articolo 1
della Legge 56/89, nel definire la professione di psicologo per il cui esercizio è requisito sine qua non l’iscrizione all’albo, recita:
“La professione di psicologo comprende l’uso degli
strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione,
la diagnosi , le attività di abilitazione e riabilitazione
e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona,
al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altesì le attività di sperimentazione, ricerca e
didattica in tale ambito.”
Si specifica altresì che la Legge 56/89 non limita
quindi l’attività psicologica agli “atti di impronta clinica” o “psicoterapeutica” ma include un’ampia gamma di
attività in ambito psicologico.
Infatti, proprio in relazione al più sopra citato articolo della L. 56/89, nella nota prot. n. 000213/08 del
25/2/2008 si specificava come le attività di “sostegno psico - educativo alle famiglie nei periodi dell’attesa e nel
post adozione, sostegno psico-educativo alle famiglie
multiproblematiche con decreto T.M., sostegno psicoeducativo alle mamme nei corsi pre-post parto” rientrino a pieno titolo tra quello riservate esclusivamente alla
professione di psicologo in quanto configurabili come
“sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al
gruppo, agli organismi sociali e alle comunità” di cui al
sopra citato articolo 1 della L. 56/89.
Nel riservarci qualsiasi azione ritenuta opportuna
in relazione alla competenza ordinistica concernente
la tutela del titolo professionale e lo svolgimento delle attività dirette ad impedire l’esercizio abusivo della
professione, si comunica che sarà cura dello scrivente
Ordine verificare che l’espletamento delle mansioni da
voi previste per l’operatore psico-educativo non abbiano come oggetto le attività riservate allo psicologo.
Oggetto: bando di selezione per l’attività di operatore psico-educativo, S.O. Distretto 1.
Distinti saluti.
In riferimento alle intercorse comunicazioni inerenti
il bando di selezione in oggetto, lo scrivente Ordine al
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 8
Il Presidente
Dott. Claudio Tonzar
Si considera infine inopportuno richiedere l’iscrizione ad una società priva di riconoscimento pubblico.
Spett.le Azienda per i Servizi Sanitari
n. 1 Triestina
Ufficio del Personale
Via Farneto 1/3
34128 Trieste
Rimanendo in attesa di quanto vorrete gentilmente
comunicare in merito si porgono distinti saluti.
Il Presidente
Dott. Claudio Tonzar
Trieste, 9 giugno 2008
Oggetto: richiesta rettifica avviso dd. 4/6/2008 per il
conferimento di un incarico individuale di collaborazione per attività di counsellor da svolgersi presso la Struttura Operativa Distretto n. 4 dell’A.S.S. n. 1 Triestina.
In riferimento all’avviso in oggetto si desidera comunicare quanto segue:
• vista la segnalazione pervenuta allo scrivente Ordine
inerente il conferimento di un incarico individuale di
collaborazione da svolgersi presso la Struttura Operativa Distretto n. 4 dell’A.S.S. n. 1 Triestina;
• visto che le attività specificate all’articolo 1 dell’avviso in oggetto rientrano tra quelle riservate alla professione di psicologo in quanto configurabili come
attività di “sostegno e riabilitazione in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi
sociali ed alla comunità“ di cui all’articolo 1 della L.
56/89;
• considerato che il bando stesso prevede come requisito necessario per accedere alla selezione la laurea
specialistica in psicologia;
• in considerazione del fatto che la professione di psicologo è regolamentata dalla L. 56/89 ed, in tal senso, per esercitare le attività psicologiche è necessario
possedere, oltre alla laurea in psicologia, l’abilitazione all’esercizio della professione e la successiva
iscrizione all’albo,
Si riporta di seguito un importante documento elaborato d’intesa tra l’Ordine degli Psicologi del Friuli
Venezia Giulia, le Università e gli Erdisu della nostra
regione in merito alla promozione e sviluppo di servizi
di consulenza a favore degli studenti universitari.
PROTOCOLLO DI INTESA PER PROMUOVERE E
SVILUPPARE I SERVIZI DI CONSULENZA
PSICOLOGICA PER GLI STUDENTI UNIVERSITARI
TRA GLI ERDISU E LE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
DI UDINE E DI TRIESTE E L’ORDINE DEGLI PSICOLOGI
DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Tra
gli Enti regionali per il diritto e le opportunità allo
studio universitario di Udine e di Trieste, di seguito denominati Erdisu, in persona dei Presidenti dott. Ferdinando Milano e prof. Silvano Magnelli
e
le Università degli Studi di Udine e di Trieste, in persona dei Rettori prof. Furio Honsell e prof. Francesco
Peroni
e
si chiede cortesemente la rettifica del bando in oggetto con l’introduzione del requisito dell’iscrizione
all’Ordine degli Psicologi.
l’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia,
in persona del Presidente, dott. Claudio Tonzar
Si ricorda inoltre che, come citato dal D.lgs 165/01
modificato dalla L. 244/07, ”...le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali ... ad
esperti di particolare e comprovata specializzazione
universitaria...”
che l’Erdisu di Udine e l’Università degli Studi di Udine hanno stipulato in data 22 dicembre 2003, assieme al
Comune e alla Provincia di Udine, un Protocollo d’intesa “per il perseguimento di azioni comuni” a favore
degli studenti universitari;
che l’Erdisu di Trieste ha stipulato in data 10
dicembre 2007 una convenzione quadro con l’Università degli Studi di Trieste per disciplinare tutte le iniziative comuni;
Si ritiene quindi non corrispondente alle normative
più sopra citate l’inclusione, tra i requisiti per l’accesso
alla selezione, del possesso di un diploma relativo ad un
corso di studio non compreso né tra le scuole di specializzazione universitarie nè tra i corsi di specializzazione
privati riconosciuti dal Ministero dell’Università.
Premesso
che l’Università degli Studi di Trieste è impegnata,
d’intesa con l’Erdisu di Trieste, nello sviluppo dei servi-
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 9
zi per l’utenza studentesca e dispone, nell’ambito della
Facoltà di Psicologia, di specifiche competenze inerenti
ai servizi di orientamento e aiuto psicologico;
che presso l’Università degli Studi di Udine è attivo, nell’ambito del Centro Orientamento e Tutorato,
un Servizio di Orientamento e Tutorato che offre, anche attraverso una convenzione stipulata con il Servizio
Istruzione e Orientamento – Direzione centrale Istruzione Cultura, Sport e Pace della Regione Friuli Venezia
Giulia, un servizio di orientamento e aiuto psicologico
rivolto all’utenza studentesca;
che l’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia,
in base alla legge 56/89, cura l’osservanza delle leggi e
delle disposizioni concernenti la professione e vigila per
la tutela del titolo professionale svolgendo azioni dirette
ad impedire l’esercizio abusivo della professione;
che la legge regionale n. 12/2005, “Norme in materia
di diritto e opportunità allo studio universitario”, prevede tra le sue finalità la promozione di “interventi atti a
favorire il migliore inserimento degli studenti nell’attività universitaria e nella comunità ospitante”;
considerato
che il percorso universitario si presenta come
un’esperienza cruciale di evoluzione della persona, per
l’apprendimento di competenze e abilità cognitive e
intellettuali, ma soprattutto quale passaggio formativo
verso la realizzazione di sé;
che i servizi di consulenza psicologica possono svolgere funzioni di orientamento e sostenere lo studente
universitario nei processi di:
a) elaborazione di scelte consapevoli;
b) verifica dei propri metodi di studio;
c) comprensione e gestione delle dinamiche affettive
connesse con l’impegno negli studi;
d) approfondimento della conoscenza di sé;
e) comunicazione di aspettative, bisogni e interessi;
f) pianificazione di percorsi formativi e di crescita personale;
si conviene e si stipula quanto segue
versitari (di seguito denominati Servizi) con lo scopo
di:
a) offrire uno spazio personale di ascolto e di aiuto;
b) favorire l’elaborazione di scelte consapevoli, promuovendo e rafforzando le autonome capacità di
adattamento;
c) fornire un supporto emotivo e cognitivo agli studenti che stanno vivendo una situazione di disagio psicologico o un momento di difficoltà nell’ambito del
proprio percorso di studi e di vita;
d) ottimizzare e valorizzare capacità, abilità e risorse
personali nello studio e nella vita socio-affettiva;
e) facilitare i percorsi di cambiamento e miglioramento
individuale, centrati su capacità, abilità, risorse e desideri personali.
Articolo 3
I Servizi saranno organizzati secondo le seguenti
modalità.
1. I colloqui per gli studenti universitari sono gratuiti e
vengono, inoltre, garantite la massima riservatezza e
privacy, in linea con le normative vigenti in materia
e con quanto previsto dal Codice deontologico degli
psicologi italiani.
2. I colloqui sono previsti nel numero massimo di 5
(cinque). Laddove la situazione si presenti più problematica, tanto da richiedere un intervento specialistico, si provvede a strutturare – in accordo con
l’interessato/a – un invio presso strutture pubbliche.
3. Le prestazioni professionali di natura psicologica
verranno erogate da psicologi iscritti alla sezione A
dell’Albo.
4. Ogni Servizio dovrà prevedere, come referente principale, la figura di uno psicologo coordinatore iscritto alla sezione A dell’Albo.
Articolo 4
I Servizi saranno gestiti dagli Erdisu attraverso il concorso e l’integrazione con le parti firmatarie del presente
protocollo e l’eventuale collaborazione di altri soggetti
non firmatari del presente atto.
Articolo 5
Articolo 1
Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del
presente atto.
Articolo 2
La promozione dei Servizi farà capo alle Università
ed agli Erdisu che provvederanno alla pubblicizzazione di quanto offerto secondo le modalità che riterranno
idonee.
Articolo 6
Le parti si impegnano a promuovere e/o ad attivare
Servizi di Consulenza Psicologica per gli studenti uni-
Gli Erdisu si impegnano a mettere a disposizione locali idonei per lo svolgimento del Servizio presso:
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 10
a) la Casa dello Studente sita in Viale Ungheria, Udine
(per l’Erdisu di Udine);
b) la sede Urban di Erdisu sita in via Capitelli, Trieste
(per l’Erdisu di Trieste).
Gli Erdisu assumono a proprio carico le spese di manutenzione, della pulizia, del riscaldamento, dell’energia elettrica e dell’acqua presso detti locali, nonché le
spese relative all’installazione di un apparecchio telefonico e quelle dell’utenza dello stesso nel caso i servizi
si svolgano in locali diversi da quelli già presenti in immobili degli Enti.
Articolo 7
L’Università degli Studi di Udine, facendo riferimento al Servizio Orientamento e Tutorato del Centro
Orientamento e Tutorato, anche in virtù degli accordi
e della convenzione stipulata con il Servizio Istruzione
e Orientamento – Direzione centrale Istruzione Cultura, Sport e Pace della Regione Friuli Venezia Giulia e
nell’ambito dei servizi, si impegna a collaborare mettendo a disposizione nell’ambito dei servizi attivati presso
gli Erdisu regionali ed in particolare presso l’Erdisu di
Udine, specifiche competenze inerenti servizi e attività
di orientamento e aiuto psicologico.
L’Università degli Studi di Trieste, facendo riferimento alle attività della Facoltà di Psicologia e della
Scuola di Specializzazione in “Psicologia del ciclo di
vita”, si impegna a collaborare includendo i Servizi attivati presso gli Erdisu regionali, oggetto del presente
protocollo, tra le sedi di tirocinio professionale previsto, rispettivamente, per i candidati all’Esame di Stato
per psicologo (Sezione A) e per gli iscritti alla predetta
Scuola di specializzazione. La Facoltà di Psicologia e
la Scuola di Specializzazione in “Psicologia del ciclo
di vita” concorderanno con i responsabili dei Servizi il
numero di tirocinanti, i programmi di tirocinio e l’individuazione dei supervisori, nell’ambito di specifiche
convenzioni.
Articolo 8
L’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia si
impegna a:
a) fornire indicazioni sui modelli di intervento, sulle
caratteristiche e sulle modalità organizzative dei servizi da attivare, sui requisiti formativi e professionali
dei professionisti da coinvolgere;
b) promuovere la realizzazione di ricerche e studi sulla
domanda e i bisogni dei servizi da attivare;
c) promuovere la realizzazione di ricerche e studi volti ad analizzare, monitorare e valutare la qualità del
servizio e delle modalità organizzative secondo la
logica delle buone pratiche.
Articolo 9
Per l’attuazione della presente intesa è prevista la costituzione di un gruppo di lavoro paritetico composto
da un rappresentante per ogni parte firmataria. Il gruppo di lavoro ha il compito di:
a) monitorare le iniziative derivanti dall’attivazione del
protocollo d’intesa;
b) valutare i risultati delle iniziative derivanti dall’attuazione del presente protocollo;
c) promuovere nella popolazione interessata la diffusione dei temi e dei risultati connessi al presente
protocollo.
Articolo 10
Il presente protocollo ha durata 1 anno a partire dalla data di sottoscrizione e può essere, d’intesa tra le parti, modificato in ogni sua parte e rinnovato tacitamente
alla scadenza.
Firmato
Presidente Erdisu di Trieste
Prof. Silvano Magnelli
Presidente Erdisu di Udine
Dott. Ferdinando Milano
Rettore dell’Università di Trieste
Prof. Francesco Peroni
Pro Rettore dell’Università di Udine
Prof. ssa Maria D’Aronco
Presidente Ordine Psicologi FVG
Dott. Claudio Tonzar
ATTRIBUZIONE CREDITI ECM
AGLI PSICOLOGI CHE SVOLGONO ATTIVITÀ
DI TUTORAGGIO PRESSO IL SSN
In risposta ad uno specifico quesito formulato dal
CNOP, la Commissione Nazionale per la Formazione
Continua in Medicina (ECM) ha recentemente confermato la possibilità di attribuire crediti formativi ai professionisti psicologi che svolgono l’attività di tutor presso il servizio sanitario nazionale sia per i tirocini utili
all’ammissione agli esami di Stato (sezione A e B dell’albo), sia nell’ambito dei tirocini obbligatori previsti all’interno dei corsi di specializzazione. Le modalità per il
riconoscimento dei crediti formativi sono state stabilite
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 11
con determinazione della Commissione nazionale per
la formazione continua in medicina del 29/3/2007. Per
l’attività di tutoraggio svolta possono essere riconosciuti
dagli ordini territoriali di appartenenza un numero di
crediti il cui massimo è stabilito nella metà dei crediti
previsti per l’anno di riferimento.
ALTRO SUCCESSO DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DELL’ORDINE DEGLI PSICOLOGI
APPROVATA DAL SENATO DELLA REPUBBLICA
L’EQUIPOLLENZA AI FINI CONCORSUALI DELLE
SPECIALIZZAZIONI IN PSICOTERAPIA
EX ART. 3 e 35 L.56/89
Nello specifico:
• anno 2005: crediti previsti 30 - crediti riconosciuti
per l’attività di tutoraggio 15; i crediti formativi ai
tutor possono essere riconosciuti dal 24/11/2005 al
31/12/2005. Per l’anno 2005 è possibile quindi maturare un massimo di 5 crediti
• anno 2006: crediti previsti 30 - crediti riconosciuti
per attività di tutoraggio 15 per sei mesi di attività
• anno 2007: crediti previsti 30 - crediti riconosciuti
per attività di tutoraggio 15 per sei mesi di attività.
Modalità per la richiesta dell’attestazione
L’interessato potrà chiedere all’Ordine di appartenenza l’attestazione, previa presentazione della
documentazione attestante lo svolgimento dell’attività di tutor di tirocinio, compilando un apposito modulo. Il modulo di richiesta (unitamente ai necessari
allegati) può essere inviato anche a mezzo fax al n°
040/3478373.
Sarà possibile scegliere di ricevere l’attestazione a
mezzo fax o a mezzo posta elettronica (formato pdf), o
ritirandola direttamente presso gli uffici DELL’ORDINE.
Il modulo per la richiesta dell’attestazione dei crediti
ECM per lo svolgimento dell’attività di tutor è disponibile sul sito www.psicologi.fvg.it nella sezione modulistica.
Si precisa che alla data odierna gli psicologi liberi
professionisti che non operano nell’ambito del SSN o
in strutture convenzionate non hanno l’obbligo di maturare crediti ECM, fermo restando l’obbligo di aggiornamento professionale in ottemperanza al codice deontologico.
Siamo lieti di comunicare che è stato raggiunto un
importante obiettivo per la nostra professione. Il 27 febbraio, infatti, il Senato della Repubblica ha convertito
in legge con modificazioni il decreto legge 31 dicembre 2007, n. 248. Il decreto, chiamato “Milleproroghe”,
prevede all’art. 24 -sexies che i titoli di specializzazione
in psicoterapia rilasciati ai sensi dell’art. 3 della legge
56/89 ed il riconoscimento dell’attività psicoterapeutica
di cui al comma 1 dell’art. 35 della stessa legge siano
validi per l’ammissione ai concorsi per i posti organici
presso il Servizio sanitario nazionale. Finalmente quindi, dopo molte interpretazioni ondivaghe di Ministeri,
Tribunali e Aziende Sanitarie, viene chiarito che il titolo
di specializzazione in psicoterapia ottenuto presso gli
istituti privati riconosciuti dal Ministero dell’Università
ed il riconoscimento dell’attività psicoterapeutica ottenuto ai sensi dell’ art. 35 della L. 56/89 costituiscono titoli validi per l’accesso ai concorsi banditi dalle Aziende
Sanitarie.
Con lo stesso provvedimento, inoltre, è stato modificato l’art. 29 della legge 56/89 prevedendo che sia il Ministero della Salute ad esercitare l’alta vigilanza sull’Ordine nazionale degli Psicologi. Si tratta di un importante
riconoscimento per la nostra professione che sancisce
come il lavoro degli psicologi sia connesso al diritto alla
salute, diritto CHE VIENE costituzionalmente garantito al cittadino. A seguito di tale riconoscimento, futuri ed eventuali riforme degli ordinamenti professionali
non potranno intaccare la legge 56/89, garantendo così
l’esclusività delle attività professionali dello psicologo
ed il ruolo dell’Ordine a tutela del titolo professionale
e del cittadino.
Legge n. 31 del 28 febbraio 2008
Claudio Tonzar
Roberto Calvani
“Conversione in Legge, con modificazioni, del Decreto
Legge 31 dicembre 2007, n. 248, recante proroga di termini previsti da
disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria.”
(Gazzetta Ufficiale n. 51 del 29/02/2008)
omissis
Articolo 24-sexies
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 12
(Equiparazione di titoli ai fini dell’accesso
ai concorsi presso il Servizio sanitario
nazionale e vigilanza sull’Ordine nazionale degli psicologi).
I. I titoli di specializzazione rilasciati ai sensi dell’articolo 3
della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e il riconoscimento
di cui al comma 1 dell’articolo 35 della medesima legge,
e successive modificazioni, sono validi quale requisito
per l’ammissione ai concorsi per i posti organici presso il
Servizio sanitario nazionale, di cui all’articolo 2, comma 3,
della legge 29 dicembre 2000, n. 401, e successive modificazioni, fermi restando gli altri requisiti previsti.
II. L’articolo 29 della legge 18 febbraio 1898, n. 56, è sostituito dal seguente:
“Art. 29. – (Vigilanza del Ministero della salute). – 1. Il Ministro della salute esercita l’alta vigilanza sull’Ordine nazionale degli psicologi”.
omissis
Claudio Tonzar
strumenti informatici (sito internet). Sono state inoltre
analizzate le prospettive professionali in diverse aree di
intervento psicologico quali la psicologia scolastica, la
psicologia dell’anziano, la psicologia nel terzo settore,
la psicologia in ambito sanitario.
Il tema delle nuove opportunità offerte al professionista è stato approfondito in particolare con la relazione
della dott.ssa Roberta Cuppelli, direttore del Servizio
professioni e interventi sociali della Direzione regionale
centrale del lavoro, formazione, università e ricerca. La
dott.ssa Cuppelli ha concentrato la sua attenzione sulla presentazione degli interventi previsti a favore dei
professionisti dalla Legge regionale 22 aprile 2004, n.
13 e successive modificazioni ed integrazioni; la Legge,
tendente a supportare ed incrementare le attività liberoprofessionali nel Friuli Venezia Giulia, prevede finanziamenti per le spese di avvio e funzionamento nei primi
tre anni di attività professionale, contributi per l’acquisizione della certificazione di qualità delle procedure e
delle prestazioni professionali, aiuti ai prestatori di attività libero-professionali fisicamente svantaggiati oltre
ad altre forme di finanziamento per i professionisti.
attivtà dell’ordine
SECONDA GIORNATA DELLO PSICOLOGO:
“RAPPORTI CON L’UTENZA E OPPORTUNITÀ
PER LO SVILUPPO DELLA PROFESSIONE”
L’1 dicembre 2007 si è tenuta a Gorizia, presso l’Aula Magna del Polo didattico universitario, la “Seconda
giornata dello psicologo” dedicata ai temi dei rapporti
con l’utenza e alle opportunità di sviluppo professionale. Dopo la presentazione della giornata del Presidente
del Consiglio regionale dell’Ordine degli Psicologi, ha
portato il suo saluto il Vicesindaco del comune di Gorizia, dott. Cosma. In seguito la dott.ssa Imma Tomay,
Presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Umbria e Coordinatrice della commissione “Sviluppo della professione” del Consiglio nazionale dell’Ordine, ha presentato una relazione sulla qualità nei rapporti tra psicologo
e utenza delle sue prestazioni richiamando i contenuti
che caratterizzano la recente “Carta dei diritti del consumatore-utente delle prestazioni psicologiche” siglata dal
Consiglio nazionale dell’Ordine congiuntamente alle
maggiori Associazioni dei consumatori nazionali.
Durante la giornata di studio ha trovato spazio anche una presentazione delle recenti linee d’intervento
attivate dal Consiglio regionale dell’Ordine, toccando
i temi dei servizi per gli iscritti, dei rapporti tra Ordine e Università, della deontologia professionale, degli
Il dott. Danilo Sedmak durante il suo intervento.
La giornata di studio ha rappresentato un’occasione per
ricordare i colleghi
deceduti, accogliere
nella nostra comunità i nuovi iscritti e i nuovi psicoterapeuti, oltre che per
riconoscere alcune professionalità particolarmente meritevoli dal punto di vista scientifico/professionale.
Il dott. Guglielmo
Spadetto durante il
suo intervento.
I riconoscimenti dell’Ordine sono
andati al dott. Danilo Sedmak e al dott.
Guglielmo Spadetto.
Si riportano di seguito alcune sintetiche note biografiche dei premiati.
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 13
Claudio Tonzar
OBIETTIVO RAGGIUNTO AL CONVEGNO
“LE COMPETENZE PSICOLOGICHE
NEL TERZO SETTORE: MOTIVAZIONI,
ATTIVITÀ E PROSPETTIVE”
NOTE BIOGRAFICHE DEI PREMIATI
Il gruppo di lavoro sul “Terzo settore” costituito
dall’Ordine degli psicologi del Friuli Venezia Giulia registra con soddisfazione il successo ottenuto al convegno
“Le competenze psicologiche nel terzo settore: motivazioni, attività e prospettive” svoltosi presso l’Università
degli studi di Trieste il giorno 8 marzo 2008. Il convegno
aveva come obiettivo quello di diffondere e discutere
gli esiti di uno studio condotto dall’Ordine degli psicologi nella regione Friuli Venezia Giulia finalizzato a descrivere i contesti lavorativi dei laureati in psicologia inseriti nelle organizzazioni no-profit. In ultimo intendeva
fornire un contributo specifico alla definizione della
professionalità psicologica nel terzo settore.
Dopo il saluto delle autorità ha preso la parola il Presidente dell’Ordine regionale dott. Tonzar che ha introdotto il tema della giornata ed ha chiarito come lo sviluppo della professione sia uno degli obiettivi principali
degli interventi istituzionali dell’Ordine. Il dott. Roncali
(referente del Gruppo di lavoro sul “Terzo settore”) ha
successivamente presentato le motivazioni dell’iniziativa e i temi trattati nel corso della mattinata.
Il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi del
Friuli Venezia Giulia, dott. Claudio Tonzar, assieme al Consigliere Segretario dott. Stefano Roncali e ad alcuni relatori
ed invitati alla Giornata.
La metodologia e gli esiti della ricerca, che costituivano il tema principale del convegno, sono stati esposti
dai componenti il gruppo di lavoro che durante l’anno
2007 hanno collaborato per la realizzazione dello studio. Si ricordano di seguito i titoli delle relazioni che
la segreteria dell’Ordine ha già provveduto a mettere
in rete sul sito www.psicologi.fvg.it a disposizione di
quanti volessero conoscerle nel dettaglio:
Dott. Danilo Sedmak
Nato a Trieste il 3 maggio 1937, laureato in psicologia
all’Università di Lubiana il 10/9/1959, è iscritto all’Ordine
degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia dal 1989 ed ottiene, nel 1994, l’ annotazione dell’attività psicoterapeutica ai
sensi dell’art. 35 L. 56/89. Negli anni ’60 comincia a lavorare come psicologo clinico nell’ambito dell’handicap psicofisico e del ritardo mentale.
Dal 1964 collabora, prima come volontario poi come dipendente, con l’Ospedale psichiatrico di Trieste. In questo
periodo partecipa attivamente alla riforma basagliana che
porta alla chiusura dell’Ospedale psichiatrico di Trieste e
all’attivazione dei Centri di Salute mentale. E’ socio fondatore e primo presidente della Cooperativa dei Lavoratori
Uniti Franco Basaglia, la prima cooperativa degli utenti psichiatrici in Italia. Prosegue la sua esperienza professionale
nell’ambito dei Centri di Salute mentale fino al 1999, quando assume un ruolo di responsabilità nell’Unità Operativa
Bambini e Adolescenti del Distretto 2 dell’Ass 1 Triestina.
Dal 1980 al 2003, anno della sua quiescenza, diventa responsabile del Servizio socio-psico-pedagogico sloveno
dell’Ass 1 Triestina. Dal 1980 ad oggi è impegnato in progetti finalizzati all’integrazione dei minori handicappati ed
emarginati nella provincia di Trieste. Dal 2003 ad oggi opera
come consulente psicologo presso l’ASS 1 Triestina.
Dott. Guglielmo Spadetto
Nato a Caerano San Marco (TV) il 16/12/1930, laureato
in diritto canonico il 13/3/1969 presso l’Università Ponteficia Gregoriana di Roma, specializzato in Psico-pedagogia
presso l’Unversità degli Studi di Torino nel 1977, è iscritto
all’Ordine degli psicologi del Friuli Venezia Giulia dal 1989.
Ottiene l’annotazione dell’attività psicoterapeutica ai sensi
dell’art. 35 della L. 56/89 nel 1994. Inizia la sua attività
professionale diventando Direttore del Focolare di Udine per
la rieducazione dei minorenni in semilibertà nel 1965. Dal
1972 al 1980 ricopre il ruolo di coordinatore regionale degli
istituti per la rieducazione dei minorenni in semilibertà.Dal
1970 al 1997 è consulente del Comune di Gorizia per le problematiche minorili. Dal 1980 al 1997 diventa consulente
esperto ex Art. 80 – legge 26 luglio 1975 – per l’osservazione e il trattamento dei detenuti presso le Case Circondariali
di Udine e Pordenone.
Svolge attività di psicologo libero professionista con
esperienze di formazione presso enti pubblici e organizzazioni private sulle tematiche della comunicazione organizzativa ed interpersonale, della dinamica di gruppo e gestione delle riunioni, delle dinamiche concernenti l’assertività
e l’empowerment, del problem solving e della learning organization in un’ottica della qualità totale. Ha svolto attività didattica a livello universitario nell’ambito delle Scuole
Superiori di Servizio Sociale di Trieste e Venezia insegnando
psicologia sociale e dinamica, psicologia dell’età evolutiva e
antropologia culturale.
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 14
Dott.ssa Alessia Favretto, psicologa e dottore di ricerca in Psicologia sperimentale – “La metodologia della ricerca”.
Dott.ssa Elvira De Luca, dottore in Psicologia, collaboratrice della ricerca – “Gli aspetti formativi/professionali dei partecipanti alla ricerca e le caratteristiche
delle organizzazioni del terzo settore”.
Dott.ssa Barbara Medeot, psicologa, responsabile
dell’area societaria in organizzazioni no-profit – “Le motivazioni dello psicologo nel terzo settore”.
Dott.ssa Tiziana Paciotta, psicologa referente per
l’orientamento professionale presso l’Enaip FVG e Dott.
Emanuel Morandini, formatore area no-profit – “Le competenze”.
Dott.ssa Veronica Pinatti, psicologa, docente a
contratto presso l’Università degli studi di Trieste e
consulente per organizzazioni no-profit – “Le prospettive”.
Dopo una breve pausa è seguita la relazione magistrale del dott. Franco De Felice (psicologo e docente a
contratto di Psicologia di Comunità presso l’Università
degli Studi di Urbino) che ha proposto un contributo
interessante (“Quale psicologo nel terzo settore?”) sulla
storia e lo sviluppo del terzo settore in Italia e ha raccontato come gli psicologi hanno contributo alla sua
crescita.
I partecipanti, anche se non molto numerosi, hanno
seguito con notevole interesse le diverse fasi del convegno e sono intervenuti portando un utile contributo alla
discussione.
Il gruppo di lavoro riprenderà nei prossimi mesi il
proprio lavoro sostenuto anche dall’esito positivo di
questa iniziativa.
Stefano Roncali
“BANCHE DATI E RISORSE ELETTRONICHE
PER LO PSICOLOGO”: UNA PROGETTUALITÀ
IN ATTO A FAVORE DEGLI ISCRITTI E
UN CONVEGNO SUL TEMA A UDINE.
Sono lieto di comunicarvi che sul sito del Consiglio
nazionale dell’Ordine degli Psicologi (www.psy.it) è
stata attivata l’Area servizi per gli psicologi italiani (https://areariservata.psy.it), all’interno della quale sono
già attive diverse funzioni:
• è possibile consultare una rassegna stampa quotidiana d’interesse per la professione di psicologo, tratta
da 30 importanti testate italiane;
• è possibile ricevere tramite e-mail notizie e aggiornamenti direttamente dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi;
• è possibile accedere al notiziario quotidiano “Tutto
sul sociale, welfare e minori”; - ma soprattutto è possibile avere accesso alla Banca dati EBSCO “Psychology and Behavioral Sciences Collection” dove sono
disponibili più di 550 riviste scientifiche nell’ambito
della psicologia e delle scienze comportamentali in
full text, consultabili in modo semplice e gratuito.
Per registrarsi nell’Area servizi per gli psicologi italiani del sito del Consiglio nazionale dell’Ordine
(www.psy.it) è necessario seguire la seguente procedura:
Primo step:
– collegarsi al sito www.psy.it;
– cliccare su “Area servizi per gli psicologi italiani”.
Secondo step:
– cliccando su “Area servizi per gli psicologi italiani” si
apre una nuova pagina;
– in alto a sinistra cliccare su “Registrazione Psicologi”.
Terzo step:
– inserire i dati richiesti: nome, cognome, data d’iscrizione all’Ordine, indirizzo e-mail;
– cliccare su “controlla”.
Quarto step:
– il sistema, se riconosce i dati come corretti, invia immediatamente una mail all’indirizzo indicato contenente una username e una password;
– dopo aver ricevuto la mail sul proprio indirizzo ricollegarsi all’Area servizi per gli psicologi italiani del
sito www.psy.it.
Quinto step:
– in alto a sinistra cliccare su Login;
– inserire username (si tratta del proprio indirizzo email) e la password ricevuta ed effettuare il cambio
password inserendo una password personalizzata
procedendo poi a confermarla;
– cliccare su login con cambio password.
Sesto step:
– per i futuri accessi inserire indirizzo e-mail e password e cliccare su login.
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 15
Spero che questo servizio, fortemente voluto da me
e dal Consiglio dell’Ordine degli Psicologi del Friuli
Venezia Giulia e particolarmente impegnativo per l’investimento economico sostenuto, possa incrementare
l’interazione tra la ricerca scientifica e le pratiche professionali sviluppando, al contempo, un rapporto sistematico tra l’istituzione ordinistica e gli iscritti.
Per agevolare la fruizione di questo importante servizio il nostro Consiglio regionale ha pensato di organizzare una Giornata di studio per gli iscritti intitolata “Utilizzo banche dati e risorse elettroniche per lo psicologo”.
L’evento formativo si terrà a Udine, sabato 13 settembre,
presso la Sala Convegni del Centro Culturale “Paolino di
Aquileia”, in via Treppo 5/B. Il convegno muove dall’assunto che l’utilizzo delle banche dati e delle risorse elettroniche può essere un utile mezzo di aggiornamento e
di formazione continua per lo psicologo costituendo un
elemento qualificante per lo sviluppo delle competenze
professionali. Durante la giornata di studio saranno opportunamente spiegate, avvalendosi anche di adeguate
dimostrazioni pratiche, tutte le funzionalità utilizzabili
sulla piattaforma EbscoHost; verranno poi sviluppati anche esempi di ricerca sulla banca dati EBSCO PBSC (Psychology and Behavioral Sciences Collection) il cui utilizzo, come sopra detto, è stato reso disponibile a tutti gli
iscritti con accesso tramite l’Area servizi per gli psicologi
del sito internet del Consiglio nazionale (www.psy.it). Il
relatore della giornata di studio sarà l’ing. Fabio Di Bello,
Regional Manager di EBSCO Publishing.
della formazione ed organizzazione degli insegnanti, le
modalità di approccio nei centri di ascolto per gli studenti, le problematiche di integrazione connesse all’alunno
portatore di handicap e via dicendo. Si tratta quindi di
una domanda ampia, che impone allo psicologo una capacità di lettura dei bisogni associata ad una flessibilità
che richiede il saper interagire con un sistema complesso
composto da insegnanti, studenti e famiglia.
Per meglio approfondire questo settore operativo,
per altro storico della nostra professione (basti ricordare
che il vecchio ordinamento della laurea in psicologia prevedeva l’indirizzo didattico per i laureati orientati ad operare in ambito scolastico), il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha promosso, tra il 2006 e il 2007, una ricerca in
collaborazione con gli IRRE sulla percezione dei servizi
psicologici richiesti dalle scuole e sulle attività svolte dai
colleghi in questo particolare settore d’intervento, coinvolgendo un campione di psicologi delle diverse realtà
regionali e un campione di scuole di ogni ordine e grado
tra le quali anche alcune del Friuli Venezia Giulia.
I dati di questa indagine, ancora in fase di approfondimento e sistematizzazione, saranno presentati in un
Convegno sulla psicologia scolastica che il nostro Ordine regionale organizzerà a Trieste l’8 novembre 2008. Il
Convegno si pone quale obiettivo prioritario quello di
tracciare uno scenario possibile relativamente agli interventi che lo psicologo mette in atto nella scuola e
di identificare, attraverso l’esposizione di alcune esperienze, i paradigmi che caratterizzano le buone pratiche
dello psicologo scolastico.
Claudio Tonzar
UN PROSSIMO CONVEGNO
SULLA PSICOLOGIA SCOLASTICA:
“NUOVE PROSPETTIVE PER LA PROFESSIONE”
In considerazione del rilevante interesse manifestato
dagli iscritti in riferimento al ruolo professionale dello
psicologo nella scuola, emerge la necessità di promuovere una serie di azioni finalizzate a meglio definire da
un lato la domanda emergente del bisogno psicologico
espresso dalle realtà scolastiche di ogni ordine e grado,
dall’altro la gamma degli interventi, diretti ed indiretti,
che lo psicologo scolastico può attuare nei diversi istituti in cui è chiamato ad operare.
La richiesta dell’intervento dello psicologo nella scuola è vario ed articolato in quanto si caratterizza in attività che possono inquadrarsi in ambiti diversi quali ad
esempio l’area della prevenzione del disagio, gli aspetti
relativi alla motivazione e all’apprendimento, il versante
La giornata di studio vuole essere altresì l’occasione
per proporre un bilancio sullo stato dell’arte della psicologia scolastica sul piano scientifico-professionale e
legislativo, attivando un confronto teorico-operativo tra
alcuni esperti accademici del campo, gli psicologi che
intervengono nelle scuole di ogni ordine e grado e nei
luoghi dedicati alla formazione/inserimento lavorativo,
gli operatori scolastici (docenti, dirigenti ed educatori), i
responsabili degli Enti Locali e tutti coloro che operano
per lo sviluppo della scuola.
I consiglieri regionali del gruppo di lavoro dell’Ordine per la psicologia scolastica, dott. Tonzar, dott. Bottoli e
lo scrivente hanno inoltre già coinvolto alcuni colleghi di
provata esperienza nel campo della psicologia scolastica
per raccogliere il loro contributo ideativo ed esperienziale al fine di approfondire quegli aspetti teorico-epistemologici che costituiscono il mandato prioritario di questo
particolare settore d’applicazione della psicologia.
I colleghi coinvolti sono la Professoressa Loredana
Czerwinsky Domenis, docente della Facoltà di Scienze
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 16
della Formazione (Università di Trieste), la dott.ssa Bianca
Maria Bradaschia Debeden, membro del Comitato Tecnico Provinciale di Trieste per il diritto al lavoro disabili, nonché esperta nei rapporti Servizi e scuola, il dott. Giovanni
Grube, già membro del Comitato Tecnico Provinciale di
Udine per il diritto al lavoro disabili, esperto di psicologia
scolastica, la dott.ssa Fabiana Burco psicologa, esperta di
orientamento scolastico-professionale; si intende, inoltre,
coinvolgere anche altri colleghi esperti del settore da affiancare ai consiglieri costituenti il gruppo di lavoro sulla
psicologia scolastica del nostro Ordine, al fine di promuovere alcuni sviluppi progettuali relativamente a questo
particolare settore d’applicazione della psicologia.
L’affiancamento temporaneo dei colleghi al gruppo
di lavoro della psicologia scolastica permetterà di condurre un primo approfondimento sulla domanda di intervento psicologico proveniente dalle scuole di ogni
ordine e grado, anche al fine di elaborare quelle che potrebbero essere definite delle linee guida sul ruolo dello
psicologo scolastico, nonché di apportare un contributo
oggettivo per la realizzazione del prossimo Convegno
autunnale sulla psicologia scolastica.
Oscar Dionis
L’ALBO DEGLI PSICOLOGI DEL FRIULI VENEZIA
GIULIA DA OGGI CONSULTABILE SU CD
Nel CD allegato a questo numero del Giornale degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia è contenuta la
versione informatica dell’albo degli Psicologi del Friuli
Venezia Giulia, facilmente utilizzabile su computer di
qualsiasi piattaforma e sistema operativo. Sono presenti
inoltre nel CD numerosi contenuti di interesse professionale per lo psicologo, che risultano quindi più facilmente accessibili e consultabili rispetto alle più voluminose versioni cartacee.
Per le indicazioni tecniche sull’utilizzo del CD e dei
suoi contenuti si rimanda alla relativa guida raggiungibile dalla pagina principale del sito dell’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia www.psicologi.fvg.it .
TERZA GIORNATA DELLO PSICOLOGO:
UNA FINESTRA SULLA PROFESSIONE
L’iniziativa, ormai tradizionale incontro di fine anno
giunta alla sua terza edizione, vuole costituire e rappresentare un momento di incontro, di dibattito e di festa
aperto agli iscritti all’Ordine del Friuli Venezia Giulia.
L’incontro inizierà come di consueto con una presentazione delle principali iniziative svolte nel corso dell’anno e le linee di intervento del Consiglio dell’Ordine.
Nella parte centrale dell’incontro verranno approfondite alcune tematiche di attualità emergenti nell’ambito della professione attraverso una tavola rotonda cui
parteciperanno i colleghi Letizia Serra e Donatella Galliano (Piemonte), Daniela Cavallo (Emilia Romagna),
Angelo Arcicasa (Friuli Venezia Giulia).
L’evento rappresenterà anche un’occasione per accogliere i nuovi iscritti psicologi e specializzati psicoterapeuti e dare un riconoscimento a colleghi particolarmente meritevoli dal punto di vista professionale e/o
scientifico in ambito psicologico. Al termine dell’incontro tradizionale bicchierata buffet e brindisi
L’iniziativa si svolgerà a Pordenone sabato 13 dicembre 2008, dalle 8.30 alle 13.00.
Roberto Calvani
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 17
Emanuele Bottoli
Roberto Calvani
gruppi e commissioni di lavoro
GRUPPO DI LAVORO SULL’ANZIANO
PROGETTO ANNUALE E COMPOSIZIONE
2. gli interventi in cui noi psicologi possiamo essere
presenti sono rivolti a:
In linea con il lavoro svolto nella passata consigliatura e vista la pregnanza dell’argomento “La psicologia
nell’ambito dell’anziano,” che impegna e richiede in
misura sempre maggiore la presenza di professionisti
esperti e capaci, si è costituito un gruppo di lavoro che
raggruppa professionisti interessati e impegnati da diversi anni nell’ambito dell’area della psicologia dell’anziano maturando numerose esperienze.
a) anziano malato (non solo il demente, ma in tutte le
patologie organiche e umorali);
b) anziano “sano” ( in termini di prevenzione, di gestione del lutto);
c) sulla famiglia (in particolare sulla capacità della stessa di gestire la crisi);
d) sulle organizzazioni (supervisione, formazione e
ascolto operatori), in particolare:
• l’accoglienza e le dimissioni dell’anziano in casa
di riposo
• la sensibilizzazione della popolazione
• la prevenzione nella popolazione
Il Gruppo di Lavoro sull’anziano intende proseguire e crescere sia nel lavoro sia nelle finalità fino ad ora
percorse, riprendendo ed ampliando gli ambiti nei quali vuole rivolgere il proprio impegno, richiamando l’attenzione dei professionisti e degli organi competenti, al
fine di poter creare nuove prospettive e interessi verso
tale professione.
Il gruppo, da quando si è costituito, ha raggiunto
alcuni degli obiettivi prefissati, in particolare quelli di
condividere e raffrontarsi rispetto all’argomento e portare maggiore conoscenza rispetto al lavoro psicologico
sull’anziano, anche attraverso il convegno organizzato
“Quale psicologo per L’anziano”, da cui sono nate alcune collaborazioni e si sono rafforzate quelle già in atto.
Per il prossimo futuro, tenendo in considerazione alcune osservazioni pervenute in seguito all’evento convegnistico svolto, il gruppo intende:
1. proporre un’ analisi e ricerca della condizione lavorativa degli psicologi nell’ambito dell’anziano, attraverso la proposta di un questionario da somministrare
agli iscritti e alle strutture che si rivolgono agli anziani
(le modalità sono ancora in fase di delineazione);
2. creare delle linee guida, che il gruppo preferisce chiamare “buone prassi”, attraverso la stesura di un documento in cui venga presentata la figura dello psicologo in tale ambito, nelle sue potenzialità e nel valore,
con l’intento di chiarire non solo il lavoro dello psicologo ma anche le competenze formative necessarie.
1. Nell’ultimo incontro si sono definiti gli argomenti da
sviluppare, che vengono di seguito schematizzati: la
valutazione cognitiva e funzionale dell’anziano: in
tale ambito si è pensato utile sottolineare la necessità di una preparazione all’accoglienza, essa è fondamentale nella presa in carico del malato, della sua
famiglia e nella valutazione;
I componenti del gruppo, oltre al consigliere Jessica
Michelin, referente dello stesso, sono professionisti con
esperienza clinica e sul campo, e vantano una continua
preparazione e formazione nell’ambito della Psicologia
dell’anziano.
Si riportano delle brevi note sui componenti:
Anna Sverzut, lavora come consulente per l’Azienda per Servizi alla
Persona “Opera Pia Coianiz” di Tarcento, per attività di valutazione
neuropsicologica e stimolazione cognitiva di anziani con demenza
ospiti di un nucleo dedicato e per formazione degli Operatori e per
l’Associazione “Volontari per la Sclerosi Multipla” di Trieste, per attività di valutazione neuropsicologica e sostegno psicologico.
Alina Menichell, psicologa libero professionista, consulente neuropsicologa presso la S.C. di Medicina Riabilitativa dell’Azienda
Universitaria-ospedaliera “Ospedali Riuniti di Trieste” ove si occupa
di valutazione e riabilitazione neuropsicologica di individui affetti
da lesioni cerebrali di varia eziologia (ictus, trami cranici, tumori
cerebrali, ecc.).
Annapaola Prestia, ha partecipato e condotto diverse ricerche nel
gruppo GRG di Brescia, libero professionista formatrice ed esperta di
valutazione di deficit cognitivi e di riabilitazione.
Donatella Basso, lavora per il Comune di Codroipo (progetto di
Ambito), con le famiglie di persone anziane di problemi legati alla
malattia e all’assistenza, collabora con l’ Associazione ALICe ed è
Docente per L’Azienda Ospedaliera.
Chiara De Castro, collaboratrice presso l’associazione Kairos Trieste,
impegnata in progetti di prevenzione e di riabilitazione nell’anziano.
Martina Spallino, libero professionista, ha seguito per l’azienda
ospedaliera di Trieste progetti di sostegno e di intervento rivolti
agli anziani con patologie dementigene o di altra natura clinica e
alle loro famiglie.
Michela Vazzoler, libero professionista presso una casa di riposo del
Veneto, dove segue la valutazione dell’ospite e segue la formazione
degli operatori, esperta in valutazione neuropsicologica, ha collaborato con il Centro di Valutazione Neuropsicologica a Pordenone.
Patrizia Pecar, libero professionista impegnata principalmente in
attività clinica sull’anziano, nella provincia di Trieste.
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 18
Il gruppo è aperto a tutti i colleghi che sono interessati all’argomento e alla possibilità di sviluppare le
progettualità “in cantiere”.
Jessica Michelin
In tal senso i consiglieri del gruppo di lavoro (Dionis, Tonzar e Bottoli) hanno pensato di coinvolgere
alcuni colleghi di provata esperienza nell’ambito della
psicologia scolastica ed in particolare sul versante teorico-epistemologico, d’inserimento ed integrazione dell’
handicap e di formazione ed orientamento scolastico.
Nel 2007 il Gruppo “III° Settore” ha realizzato uno
studio finalizzato a comprendere e descrivere i contesti
lavorativi dei laureati in psicologia inseriti nelle organizzazioni no-profit.
L’affiancamento temporaneo dei colleghi al Gruppo
di lavoro della Psicologia Scolastica permetterà di condurre un primo approfondimento e sistematizzazione
della domanda di intervento psicologico proveniente
dalle scuole di ogni ordine e grado, anche al fine di
elaborare delle linee guida sul ruolo dello psicologo in
ambito scolastico, nonché di apportare un contributo
ideativo per la realizzazione del prossimo Convegno
sulla Psicologia Scolastica.
A partire dai risultati di questo studio il Gruppo intende raggiungere durante il 2008 i seguenti obiettivi:
I colleghi coinvolti, oltre al consigliere Oscar Dionis,
referente dello stesso, sono:
GRUPPO DI LAVORO SULLA PSICOLOGIA
NEL TERZO SETTORE
PROGETTO ANNUALE E COMPOSIZIONE
• discutere e diffondere i risultati dello studio al fine
di favorire lo sviluppo della professionalità psicologiche nel no-profit;
• individuare nuovi spazi di intervento e opportunità
di sviluppo della professionalità degli psicologi nel
terzo settore;
• dare un contributo effettivo allo sviluppo di occasioni formative coerenti con le competenze psicologiche messe in campo nel no-profit.
Bianca Maria Bradaschia De Beden, membro del Comitato Tecnico
Provinciale di Trieste per il diritto al lavoro disabili, nonché esperta
nei rapporti Servizi e scuola.
Fabiana Burco, psicologa, esperta di orientamento scolastico-professionale.
Loredana Czerwinsky Domenis, docente della Facoltà di Scienze
della Formazione (Università di Trieste).
Giovanni Grube, già membro del Comitato Tecnico Provinciale di
Udine per il diritto al lavoro disabili nonchè esperto di psicologia
scolastica.
Al fine di raggiungere tali obiettivi il Gruppo di lavoro sarà composto da:
Stefano Roncali - Referente; Tiziana Paciotta,
Roberto Eletto, Alessia Faretto, Barbara Medeot,
Veronica Piatti, Fernanda Zanier.
Oscar Dionis
GRUPPO DI LAVORO
SULLA PSICOLOGIA OSPEDALIERA
PROGETTO ANNUALE E COMPOSIZIONE
Stefano Roncali
GRUPPO DI LAVORO
SULLA PSICOLOGIA SCOLASTICA
PROGETTO ANNUALE E COMPOSIZIONE
In considerazione del rilevante interesse manifestato dagli iscritti in riferimento al ruolo professionale dello psicologo nella scuola emerge la necessità di
coinvolgere alcuni colleghi esperti del settore da affiancare ai consiglieri costituenti il Gruppo di lavoro
sulla Psicologia Scolastica del nostro Ordine, al fine di
promuovere alcuni sviluppi progettuali relativamente
a questo particolare settore d’applicazione della psicologia.
Il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia, su proposta della consigliera Luisa
Dudine, ha deliberato l’istituzione di un gruppo di
lavoro sulla psicologia ospedaliera. I gruppi di lavoro
all’interno dell’Ordine hanno quali finalità principali
quelle di offrire uno spazio ove i colleghi interessati ad un’area d’intervento possono raccordarsi, confrontarsi e studiare azioni da proporre al Consiglio
al fine di promuovere la figura dello psicologo nella
comunità, realizzare momenti formativi e mettere a
disposizione dei colleghi dati, buone prassi ed informazioni.
Come già accennato in un precedente articolo,
nell’area della sanità si sta assistendo ad una ritrovata
sensibilità per l’operato degli psicologi negli ospedali.
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 19
Negli ultimi anni gli psicologi non sono stati molto presenti negli ospedali verosimilmente perché si riteneva
che questi luoghi, deputati alla cura in particolare delle
urgenze, non si potesse trovare spazio per la promozione della salute e per interventi a carattere psicologico. Oggi le cose sono cambiate grazie al lavoro di molti
colleghi che hanno dimostrato l’importanza, anche sul
piano della prognosi e delle cure, dei fattori psicologici,
delle dimensioni psicologiche del paziente (es. stili di
coping). Inoltre le azioni di supervisione possono favorire il benessere professionale degli stessi operatori
migliorando le relazioni con i pazienti.
Il gruppo di psicologia ospedaliera presso l’Ordine
si pone fra i suoi obiettivi quello di identificare le attività
svolte dai colleghi nel settore, promuovendo all’esterno
le competenze e le buoni prassi già validate. Un altro
campo importante appare anche quello di identificare
gli ambiti e le sinergie con gli altri professionisti e le
altre istituzioni sul territorio con cui gli Ospedali si raccordano.
Riassumendo tre appaiono gli obbiettivi specifici da
raggiungere:
• discutere e diffondere i risultati delle attività degli
psicologi in ospedale;
• individuare nuovi spazi per diffondere la conoscenze della professionalità spesa negli ospedali;
• dare un contributo effettivo allo sviluppo di occasioni formative coerenti con i bisogni dei colleghi.
Il gruppo di lavoro inizierà il proprio percorso identificando i colleghi interessati a collaborare, le aree di
maggiore interesse per i professionisti che lavorano o
intendono lavorare negli ospedali, formulando le ipotesi d’attività per il primo anno.
Il gruppo di lavoro sulla psicologia ospedaliera
formalizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Psicologi
del Friuli Venezia Giulia è composto da un nucleo di
professionisti che per primi hanno dato la loro disponibilità ad avviare i lavori. Le colleghe coinvolte, oltre
alla consigliera Luisa Dudine, referente dello stesso,
sono:
Luisa Dudine - Referente, Roberta Crevatin,
Eva Di Camillo, Emanuela Pessina, Patrizia
Roberta Crevatin, psicologa nell’ambito del Progetto di integrazione I.R.C.C.S. Burlo Garofolo con l’A.S.S. n. 1 Triestina, per la
“procreazione medicalmente assistita”.
Eva Di Camillo, opera in Servizi e Reparti del Dipartimento Medico della A.S.S. n. 2 di Gorizia.
Emanuela Pessina, lavora all’A.O.U. “Santa Maria della Misericordia” a Udine, ove è attivo un gruppo di psicologia ospedaliera.
Patrizia Portolan, opera presso l’Azienda Ospedaliera S. Maria
degli Angeli di Pordenone ed è la Responsabile dell’unico Servizio di Psicologia ospedaliera presente in Regione.
Monica Rabassi, con esperienza già maturata nell’Ordine come
Consigliera, lavora presso la Direzione Sanitaria dell’Ospedale di
Tolmezzo.
Le colleghe lavorano in strutture ed ambiti diversi
e potranno quindi rappresentare dei differenti spaccati
della sanità e delle aree d’intervento dello psicologo in
ospedale. La referenza presso l’Ordine per l’area della
psicologia ospedaliera ed il gruppo di lavoro, è stata assunta dalla promotrice dell’iniziativa che lavora presso
l’A.O.U. “Ospedali Riuniti di Trieste”.
Nel gruppo rappresentato dalla dott.ssa E. Pessina
vi sono anche le colleghe, C. Travaglini (area cardiochirurgia e scompenso cardiaco), F. Fiorillo (Centro Regionale Trapianti del FVG.) e S. Rossetti (Ematologia) che
collaboreranno con il gruppo. Ulteriori preziose disponibilità, giunte dopo la formalizzazione del gruppo con
delibera, sono state date dalla dott.ssa M.A. Annunziata,
dott.ssa D. Tasinato e dott.ssa G. Abram che potranno
portare molti contributi importanti nell’area della psicologia oncologica. Si auspicano ulteriori disponibilità che
coprano così tutte le aree della psicologia ospedaliera
caratterizzata dalla presenza disciplinare della psicologia del lavoro, clinica e di comunità.
Come già scritto nel precedente articolo pubblicato
sul giornale, il gruppo lavorerà in stretta connessione
con il Gruppo di lavoro sulla Sanità dell’Ordine per contribuire alle politiche ordinistiche e portare utili proposte da condividere a beneficio dei colleghi, ma soprattutto delle persone fruitici dei servizi ospedalieri.
Per informazioni: [email protected]
Luisa Dudine
Portolan, Monica Rabassi.
Di seguito è riportata un’illustrazione sintetica
delle aree in cui operano i membri del neocostituito
gruppo.
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 20
psicologia e mass media
contributi dagli iscritti
PSICOLOGIA ALLA RIBALTA
ALLA RAI REGIONALE
L’IMPORTANZA DELLA PAROLA NELLA PERSONA
AFFETTA DA MALATTIA DI ALZHEIMER
La RAI del Friuli Venezia Giulia ha mandato in onda di recente
un programma radiofonico settimanale dedicato alla psicologia. Si
presenta qui un commento dell’autrice e conduttrice del programma.
Ho seguito un seminario tenuto dal dott. Pietro Vigorelli presso l’Associazione Goffredo De Banfield di Trieste. E’ da 6 anni che mi occupo
di problematiche associate al decadimento demenziale e lo scorso anno
avevo già seguito un corso multiprofessionale tenuto dal dott. Vigorelli a
Milano che mi aveva fatto entrare nel mondo delle parole e della conversazione possibile con i malati di Alzheimer come metodologia utilizzabile
in questo tipo di malattia.
“Vita: istruzioni per l’uso”
Così, dal titolo di un famoso libro dell’autore francese Gerge Perec, si intitola il ciclo di 20 trasmissioni settimanali, da
poco concluso, che la Radio Rai regionale ha dedicato alla
psicologia. Scopo del programma è stato quello di occuparsi
della “psicologia della vita quotidiana”, offrendo suggerimenti
e consigli per poter affrontare meglio le situazioni difficili e
i punti di svolta della vita. Il compito non è stato facile, sia
per le difficoltà comportate dal taglio molto concreto della trasmissione, sia per la necessità di individuare di volta in volta
all’interno del Servizio Pubblico del Friuli Venezia Giulia l’interlocutore esperto in quel determinato tema.
Ma dopo 20 puntate e più di 25 psicologi intervistati (con
una schiacciante maggioranza di donne, 20 contro 5) il bilancio è stato molto soddisfacente: un vasto pubblico di ascoltatori ha potuto usufruire di competenze e conoscenze di solito
riservate solo agli utenti dei servizi. Per ogni argomento trattato, dal più semplice al più drammatico, da chi per la prima
volta deve affrontare il mondo del lavoro ed esporre se stesso
nel suo primo curriculum, a chi deve gestire i figli in una separazione, o deve convincere una figlia anoressica a curarsi,
è stato possibile offrire ai nostri ascoltatori informazioni utili e
preziosi spunti di riflessione.
Ma le psicologhe e gli psicologi che sono intervenuti hanno fatto anche di più: portando la loro esperienza sul campo,
parlando di vita quotidiana, di fatti e di persone incontrate
nell’ambito del loro lavoro, hanno permesso all’ascoltatore di
non sentirsi solo col proprio problema, gli hanno suggerito
prospettive diverse di valutazione, e, soprattutto, hanno dimostrato che è possibile farsi aiutare. Perché questo è stato l’altro
obiettivo fondamentale del programma: non solo fornire alle
persone in difficoltà sostegno, comprensione e conoscenze
utili, ma anche incoraggiarle a chiedere aiuto se necessario,
e dare indicazioni precise su dove e a chi rivolgersi per ottenerlo.
In chiusura di questo piccolo bilancio, un sentito ringraziamento ai miei tanti ospiti, che sono stati compagni di lavoro interessanti e disponibili, e che mi hanno dedicato il loro
tempo e la loro competenza per riuscire a realizzare un programma di qualità.
Maria Pedone
Chi volesse segnalare argomenti o iniziative per il prossimo ciclo di trasmissioni può inviare una mail alla Redazione del Giornale presso la Segreteria dell’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia.
Pietro Vigorelli è considerato uno dei maggiori esperti italiani nella
cura degli anziani ed ha appena pubblicato per la Rizzoli Editore il libro
“Alzheimer senza paura”: Si tratta di un manuale di aiuto per familiari
dove viene proposto un metodo, ricco di esercizi pratici, che insegna a
mantenere vivo il dialogo con le persone che soffrono di questa malattia. Secondo l’autore, è dunque possibile comunicare con il malato e la
conversazione diviene dunque una terapia: attraverso regole precise e
con un uso calibrato della parola e dell’ascolto è possibile instaurare una
relazione positiva tra i due conversanti.
Già Watzlawick nella “Pragmatica della comunicazione umana” aveva
spiegato, attraverso una serie di assiomi alcune regole fondamentali della
comunicazione: 1) E’ impossibile non comunicare; 2) La punteggiatura può determinare il senso della comunicazione; 3) Gli essere umani
comunicano sia in modo “digitale” che “analogico” (per distinguere la
comunicazione verbale e non verbale); 4) Ogni interazione è simmetrica
o complementare.
Non possiamo quindi farne a meno ...coscientemente o non, comunichiamo con gli altri interagendo. Viviamo attraverso il nostro comportamento e ci esprimiamo attraverso il rapporto con gli altri: Siamo
talmente in interazione che una qualsiasi modificazione di ciascuno di
noi comporta una modificazione di tutti gli altri.
Ogni comunicazione, inoltre, avviene contemporaneamente sia sul
piano del contenuto, cioè il significato oggettivo delle parole, che sul
piano della relazione, cioè le informazioni sulle persone che comunicano,
che cosa uno è per l’altro, come si vivono (tutto inviato con la comunicazione non verbale); il messaggio di relazione non è l’oggetto della comunicazione, ma ne costituisce lo sfondo e influisce molto sul contenuto.
Provate a dire “sono molto contenta di vederti” con un’espressione sfacciatamente triste: che reazione avrebbe la persona che vi sta di
fronte? Siamo in genere molto attenti a controllare la congruenza tra il
contenuto della comunicazione ed i segnali non verbali dell’interlocutore:
la congruenza convince mentre l’incongruenza rende instabile il rapporto
e genera disagio ed incredulità.
La comunicazione non è quella che si invia, ma quella che l’altro
interpreta: feedback verbale, ma ancor di più non verbale dell’altro; non
è l’intenzione che conta ma il risultato ottenuto. Infine se analizziamo
il conversazionalismo esso distingue nell’attività di linguaggio due funzioni autonome: la funzione comunicativa che garantisce la competenza
di inviare e riconoscere messaggi ricevuti, di capire ed essere capiti e la
funzione conversazionale che presiede alle possibilità di scambiare parole
più o meno felicemente, anche senza capire ciò che si dice, indipendentemente dallo scopo di produrre informazioni.
Con i primi sintomi della malattia di Alzheimer la funzione comunicativa si frammenta conducendo alla dolorosa sensazione che gli interlocutori del paziente avvertono, di non capire e di non essere capiti; la
funzione conversazionale fino a fasi molto avanzate si conserva miracolosamente intatta con la possibilità per il paziente di intrattenere conversazioni in cui le regole della cortesia conversazionale sono osservate.
Nella mia pratica clinica, come psicologa e psicoterapeuta, ho provato a seguire le indicazioni conversazionali del dott.Vigorelli e mi sono
resa conto di quanto spesso le conversazioni con i malati di Alzheimer si
interrompono non a causa della loro incapacità nell’esprimersi, ma a causa di quanto io stessa avevo detto precedentemente all’interruzione.Con
la modalità di conversazione proposta dal dott. Vigorelli si mette in atto
un processo terapeutico nel quale il paziente viene riconosciuto come
interlocutore, viene valorizzato e gli viene restituita la dignità di uomo.
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 21
Martina Spallino
notizie dalla tesoreria
BILANCIO CONSUNTIVO 2007 - RENDICONTO GENERALE ESERCIZIO CHIUSO IL 31.12.2007
ENTRATE
Contributo annuale iscrizioni
Contributo nuove iscrizioni
Tasse per nuove iscrizioni
Contributo iscrizione anni precedenti
ENTRATE CONTRIBUTIVE
Introiti per diritti di segreteria
Proventi corsi
ENTRATE FUNZIONI ISTITUZIONALI
Soppravvenienze attive
Proventi vari
Fondo da Consiglio Nazionale Ordine
Finanziamenti Legge Regionale 13/2004
PROVENTI DIVERSI
Interessi attivi su conto corrente
PROVENTI PATRIMONIALI
Recuperi e rimborsi
ENTRATE PER POSTE CORRETTIVE
TITOLO I - ENTRATE CORRENTI
Alienazione immobili
ALIENAZIONE DI IMMOBILI E DIRITTI REALI
Vendita mobili ed arredi
ALIENAZIONE DI IMMOBILIZZ. TECNICHE
TITOLO II - ENTRATE IN CONTO CAPITALE
Entrate aventi natura di partite di giro
ENTRATE AVENTI NAT. DI PARTITA DI GIRO
TITOLO III - PARTITE DI GIRO
TOTALE ENTRATE
USCITE
EURO
205.920,00
10.080,00
3.258,95
1.405,78
220664,73
1.134,15
0,00
1134,15
0,00
119,76
0,00
5.453,29
5573,05
385,98
385,98
24,60
24,60
227.782,51
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3.126,65
3126,65
3.126,65
230.909,16
Contributi a Consiglio Nazionale
35.756,00
Rimb.spese e membri consiglio, medaglie
13.877,18
Spese per rinnovo consiglio
0,00
Spese gestione consiglio
1.938,25
Assicurazioni per consiglio
635,95
SPESE PER GLI ORGANI ISTITUZIONALI
52207,38
Spese oganiz. convegni-corsi-assemblee
8.545,45
Spese partecipazione convegni
0,00
Spese per abbonamenti, libri ecc.
49,31
Consulenze legali
7.660,10
Spese rappresentanza
477,48
Spese tutela e promozione prof.
637,42
SPESE PER FUNZIONI ISTITUZIONALI
17369,76
Spese per albo ed elenchi
0,00
Spese per bolletino
6.013,84
Spese per attestazioni
1.330,73
SPESE PUBBLICAZIONI E ATTESTAZIONI
7344,57
Stipendi lordi
48.734,54
EURO
Contribuzioni
15.025,12
Retribuzioni accessorie
11.999,97
Spese per assicurazione infortuni INAIL
0,00
Quota acc.to indennità di fine rapporto
10.703,23
Spese servizi sostitutivi segreteria
120,00
Altri costi personale
4.384,17
ONERI PER IL PERSONALE
90967,03
Canoni di locazione e spese condominiali
13.263,24
Utenze energetiche
1.260,79
Pulizia
1.778,40
Manutenzione uffici-attrezzature
2.884,52
Spese telefoniche
10.966,66
Spese postali e valori bollati
4.154,49
Cancelleria e stampati
2.025,98
Spese per assicurazione R.C.
102,01
Consulenze amministrative e tributarie
7.975,38
Spese prest.occasionali e collab.cont.
0,00
Spese per consulenze informatiche
360,00
Varie
174,98
SPESE ORDINARIE DI FUNZIONAMENTO
44946,45
Interessi passivi
185,82
Spese e commissioni finanziarie
764,33
USCITE FINANZIARIE
950,15
Fondo spese impreviste ed aggiustamenti
0,00
FONDO SPESE IMPREVISTE ED AGGIUSTAM.
0,00
Sopravvenienze passive
0,00
Rimborsi da iscritti
0,00
Altri oneri
0,00
ONERI DIVERSI
0,00
Imposte e tasse
5.623,90
IMPOSTE E TASSE
5623,90
TITOLO I - USCITE CORRENTI
219.409,24
Acquisto immobili
0,00
Uscite per la costruzione in corso
0,00
Acquisto immobilizzazioni materiali
2.791,60
ACQUISTO USO DUREVOLE ED OPERE IMMOB.
2791,60
Acquisto mobili e impianti
0,00
Acquisto macchine ufficio
0,00
ACQUISTO IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE
0,00
TITOLO II - USCITE IN CONTO CAPITALE
2.791,60
Uscite aventi natura di partite di giro
2.863,21
USCITE AVENTI NATURA DI PARTITA DI GIRO 2863,21
TITOLO III - PARTITE DI GIRO
2.863,21
TOTALE USCITE
225.064,05
AVANZO ESERCIZIO
5.845,11
TOTALE A PAREGGIO
230.909,16
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 22
RELAZIONE SULLA GESTIONE ALLEGATA
AL RENDICONTO GENERALE DELL’ESERCIZIO
CHIUSO IL 31/12/2007
Premessa
Il presente documento, allegato al rendiconto generale dell’esercizio chiuso il 31/12/2007, viene redatto nel
rispetto delle previsioni dell’art. 32 del regolamento di
contabilità approvato dal Consiglio nel settembre 2005
ed entrato in vigore dal 1 gennaio 2006. L’esposizione
delle risultanze finanziarie ed economiche dell’ente viene fatta tenendo in considerazione anche i programmi e
gli obiettivi individuati in occasione dell’approvazione
del bilancio preventivo per l’esercizio 2007 ed esplicitati
nelle relazione del presidente. Si delineano ora alcuni
risultati ottenuti con riferimento agli obiettivi e ai piani
di attività sopraccitati:
• sono state svolte iniziative in campo legale nel settore della difesa della professione e della tutela del
titolo, oltre a tutte quelle attività dirette al impedire
l’esercizio abusivo della professione; inoltre, sono
state messe in atto azioni volte al rispetto delle regole deontologiche con l’attivazione dei relativi procedimenti disciplinari;
• sono state sviluppate diverse iniziative di promozione nel settore dell’etica professionale, anche attraverso la messa a disposizione degli iscritti di un
corso multimediale interattivo di deontologia professionale pubblicato sul sito internet dell’Ordine;
• sono state organizzate iniziative culturali e formative relativamente ad alcune tematiche emergenti in
ambito professionale, quali la psicologia dell’anziano, gli strumenti per la selezione, la valutazione e
l’orientamento di carriera, i rapporti con l’utenza e
lo sviluppo della professione;
• sono stati pubblicati due numeri del bollettino
dell’Ordine e inviate agli iscritti alcune Newsletter;
inoltre, si è provveduto ad un ulteriore potenziamento del sito internet nella direzione di una maggior interattività dello stesso;
• sono stati inviati a tutti i nuovi psicologi e psicoterapeuti i diplomi attestanti il titolo professionale;
• attraverso vari documenti, incontri e audizioni sono
state sviluppate delle relazioni istituzionali con le
pubbliche amministrazioni al fine di direzionare
le nuove normative e gli atti di programmazione
nell’interesse della professione;
• è stato predisposto e approvato un nuovo Regolamento regionale sulla pubblicità informativa dello
psicologo adeguandolo ai cambiamenti normativi
introdotti dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248; sono
state elaborate, inoltre, una proposta di regolamento per l’accesso agli atti amministrativi, un’ipotesi di
aggiornamento del regolamento disciplinare, una
bozza di manuale per la gestione del protocollo informatico;
• sono state attivate diverse linee di formazione per il
personale di segreteria e si è proceduto all’adeguamento della strumentazione dell’ufficio per adeguarla alla presenza di più persone al suo interno (borsa
formazione lavoro, tirocinanti…) e alle sempre maggiori iniziative formative organizzate dell’ente.
1) Disponibilità liquide al 31/12/2007
Al 31 dicembre 2007 risultavano le seguenti disponibilità:
Cassa interna contanti
62,55 euro
Conto corrente banca
14.227,14 euro
Conto corrente Postale
7.371,65 euro
Totale
21.661,34 euro
2) Risultanze finanziarie complessive ed avanzo di
gestione
Il Rendiconto finanziario Entrate del 2007 ha avuto
un importo di 230.909,16 euro comprensive di 6.351,65
euro di contributi ancora da riscuotere. Il Rendiconto finanziario delle uscite impegnate per l’anno 2007 si è attestato a 225.064,05 euro. L’avanzo di esercizio positivo
per l’anno 2007, determinato dalla differenza tra entrate
e uscite, è stato pari a 5.845,11 euro. L’avanzo di amministrazione 2007 pari a 17.047,45 euro.
3) Variazioni effettuate
Il Capitolo Entrate contributive è stato variato di
8.098,83, in considerazione dell’aumento dei contributi per le nuove iscrizioni. Il capitolo Proventi diversi, è
stato variato in aumento di 4.344,00 euro derivanti dal
finanziamento regionale delle Legge 13/2004. Riassumendo il Titolo I è stato variato di 12.979,98 euro.
Il rendiconto finanziario Uscite 2007 evidenzia
un’elevata dinamicità delle variazioni, che hanno interessato quasi tutti i capitoli. Ciò è attribuibile al fatto che
l’impianto del bilancio ha una parte cospicua della disponibilità vincolata, pertanto il restante ammontare è
utilizzato per coprire le esigenze contabili riscontrabili
all’atto della variazione.
Il capitolo inerente le spese per gli organi istituzionali è stato variato in diminuzione di 3.740,72 euro, dato
che sono stati posticipati i pagamenti di alcuni oneri
all’anno 2008. Il capitolo Spese per funzioni istituzionali è stato variato al ribasso di 3.339,00 euro. Il capitolo
Spese pubblicazioni ed attestazioni è stato variato al ribasso di 4.800 euro poiché la spesa prevista per l’albo è
stata posticipata all’anno 2008. Il capitolo Oneri del personale è stato aumentato di 17.095,36 euro attribuibili
alla obbligatorietà di corrispondere gli arretrati previsti
dal CCNL rinnovato nell’ottobre 2007.
è stato variato in aumento il capitolo Spese ordinarie
di funzionamento, di 6595,00 euro, imputabile alle voci
spese telefoniche, spese postali e valori bollati e manutenzione uffici ed attrezzature.
Il capitolo Imposte è tasse è stato variato in aumento
di 1.900 euro. L’intero Titolo I – uscite correnti comples-
Gli Psicologi del Friuli Venezia Giulia 23
sivamente è stato variato in aumento di 8.710,64 euro.
Il Titolo II - uscite in conto capitale è stato variato al ribasso di 1000 euro attribuibili al capitolo Acquisto beni
durevoli ed opere immobili. Successivamente all’ultima
variazione si è reso necessario un Decreto presidenziale
esigenze nel capitolo degli Oneri del personale come
sopra descritto.
4) Composizione residui attivi e passivi
I residui attivi dell’anno 2007 sommati ai residui attivi delle gestioni precedenti ammontano 8.335,65 euro. I
residui passivi dell’anno 2007 sommati ai residui passivi
delle gestioni precedenti ammontano a 12.949,54.
5) Dati relativi al personale
Il 31 dicembre 2007 sono in servizio:
Antonella Carini livello C2 a 30 ore settimanali
Graziella Gaggero livello B3 a tempo pieno.
Hanno prestato servizio presso la sede dell’Ordine
nel corso del 2007, a vario titolo, le seguenti persone:
Sara Cappellari
Tirocinio di formazione ed orientamento
Hawa Farah Segulle
Borsa lavoro fino a 07/06/07
Stradiot Lorella
Borsa lavoro fino a 08/09/07
Lipovec Tamara
Borsa lavoro fino a 16/02/07
Riaccertamento dei Residui
Al 31/12/2007 i residui attivi finali ammontanti a
euro 8335,65 suddivisi:
Residui attivi
Residui attivi iniziali al 01/01/2007
9.930,60 euro
Residui attivi riscossi
7.475,60 euro
Residui attivi anno 2007
6.351,65 euro
I residui attivi iniziali al 01/01/2007 competevano
6.390,00 alla gestione 2006 e 3.540,60 a gestioni precedenti. I Residui attivi dell’anno 2007 risultanti da: Entrate
contributive 6.320,00; Entrate per poste correttive 24,60
euro ; Entrate aventi natura di partite di giro 7,05 euro;
Residui passivi
Residui passivi al 01/01/2007
15.063,83 euro
Residui passivi pagati
11.718,83 euro
Residui passivi anno 2007
9.547,22 euro
Egregi associati,
il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre
2007, che viene sottoposto alla vostra approvazione, si chiude con risultati positivi sia in termini di cassa che di avanzo
di gestione.
in sintesi la situazione di cassa può così riassumersi:
SITUAZIONE DI CASSA
Cassa Contanti € 62,55
Conto Corrente bancario € 14.227,14
Conto Corrente postale € 7.371,65
Totale Avanzo di Cassa € 21.661,34
Mentre il risultato della gestione 2007 si chiude con un
risultato positivo di € 17.047,45 riassunto nella seguente tabella:
RISULTATO DELLA GESTIONE 2007
Risultato di amministrazione 2006 € 1.730,66
(+) avanzo finanz. di competenza € 5.316,79
Risultato amministrazione 2007 € 17.047,45
In merito alla componente residui si riscontra un saldo
passivo di € 4.613,89 così composto:
RESIDUI
Residui attivi
di cui pregressi
Residui passivi
di cui pregressi
Disavanzo Residui
€ 8.335,65
€ 1.984,00
€ 12.949,54
€ 3.402,32
€ 4.613,89
Per quanto riguarda i residui attivi si evidenzia la variazione dell’ammontare di euro 471,00 relativa alla sospensione
di un associato ed al conseguente storno del corrispondente
residuo attivo.
Nell’aspetto finanziario il conto del bilancio 2007 si chiude con un risultato positivo di € 5.845,11 riassunto nella seguente tabella:
SITUAZIONE FINANZIARIA
Entrate accertate
230.909,16
Uscite impegnate
€
225.064,05
Avanzo finanziario di
competenza gestionale € + 5.845,11
€
Tale aspetto è da ritenersi positivo avendo migliorato la
situazione finanziaria.
I residui passivi iniziali al 01/01/2007 competevano
a 15.063,83 della gestione 2006
Residui passivi dell’anno 2007 risultanti da:
• Spese pubblicazioni ed attestazioni 2.144,56 euro;
• Oneri del personale 4.794,02 euro;
• Spese Ordinarie di funzionamento 2.608,64.
Il Presidente Dott. Claudio Tonzar
RELAZIONE DEL REVISORE UNICO
BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2007
Il Tesoriere
Dott. Ivan Jacob
Tutte le principali voci del rendiconto Vi sono state ampiamente illustrate dal Tesoriere e trovano concorde il sottoscritto revisore. E ciò in quanto corrispondono alle risultanze contabili appoggiate dalle pezze giustificative, controllate, anche
a campione, dal revisore stesso nel corso delle periodiche viste
effettuate, sempre con l’assistenza e l’aiuto del Tesoriere.
In conclusione Vi invito a dare il Vostro assenso, approvando il bilancio consuntivo 2007, così come la relazione del
Presidente e del Tesoriere.
Trieste, 08 aprile 2008
Il Revisore
Dott. Renato Furlani
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Il numero 1 anno 2008