IL GIORNALINO www.centrocristiano.it MARZO 2015 Gesù gli rispose:
«In verità, in verità ti dico che
se uno non è nato di nuovo
non può vedere il regno di Dio».
Giovanni 3:3
Una parola del pastore Peter Felder:
J FESTEGGIO DUE VOLTE IL MIO COMPLEANNO J
I miei genitori si sono sposati il 14 maggio 1951. Dieci mesi più tardi, esattamente il 20 marzo
1952 hanno avuto me, il loro primo figlio. Però la mia vita in realtà era cominciata più o meno
nove mesi prima, quando uno spermatozoo si è unito con l’ovulo. Quando sono nato per prima cosa
ho fatto (la prima cosa che ho fatto) un gran grido confermando ai miei che ero vivo. Per molto più di
un anno ero ansioso di ricevere il latte materno. Questo mi ha permesso di crescere parecchio. Col
tempo ho ricevuto cibo più solido diventando sempre più grande e forte. La vita spirituale è molto
simile. Prima di tutto un seme vuole entrare nel nostro cuore. Il seme sta nella Bibbia, è la Parola di
Dio. Lentamente comincia a crescere qualcosa nel mio cuore. Questo processo lo chiamo:
gravidanza spirituale. Dopo un tempo breve o anche lungo si scatena una lotta nel mio cuore. Una
voce dice: “Così come sei va bene!” L’altra voce invece dice: “Dai, apri il tuo cuore a Gesù Cristo.
Invitalo nella tua vita come il tuo Salvatore e Signore.” A questo punto devo prendere la decisione
più importante della mia vita: Accettare o rifiutare Gesù Cristo. La neutralità non ha senso in
questo caso. Se voglio rimanere neutro sto in effetti rifiutando Gesù. Così a Oita in Giappone ha
cominciato la mia vita spirituale il 30 marzo 1981, quando pregando ho chiesto a Gesù di
entrare nella mia vita come il mio Salvatore personale. Da quel momento in poi mi sono
nutrito di cibo spirituale – cioè la lettura della Bibbia – per crescere e diventare un cristiano
“adulto”. Tutto ha cominciato con la mia nascita spirituale, come ha detto Gesù in Giovanni 3,3: “In
verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio”. Posso farti una
domanda importante? Quando hai cominciato la tua vita spirituale? Quando hai accettato Gesù come
il tuo Salvatore e Signore della tua vita? Se non conosci una data, o un tempo, non sei ancora nato
spiritualmente. E di conseguenza ti manca ancora il passo decisivo della tua vita. Dalla tua
relazione con Gesù dipende dove passerai la tua eternità: Con Gesù o lontano da Gesù. Deciditi per
la vita. Accetta Gesù nella tua vita!
Quando ci vediamo la prossima volta – ne parliamo della tua nuova nascità?
PETER FELDER J J
Se hai delle domande - scrivimi: [email protected]
1 Ebrei 10,36
Avete infatti bisogno di perseveranza affinché, fatta la
volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso.
Come trovo la pazienza?
Giobbe è il personaggio biblico conosciuto per il Libro dell’Antico
Testamento che porta il suo nome. Ricco e potente, fu messo alla prova
da Dio, tramite Satana, che gli tolse progressivamente i beni, la famiglia
e la salute. Di fronte a tutto ciò, il suo commento fu: “Dio ha dato, Dio
ha tolto: sia benedetto il nome del Signore”. La Bibbia ne ha fatto
simbolo ed esempio di giustizia e di pazienza. Da qui il famoso modo di
dire popolare “avere la pazienza di Giobbe”.
Giobbe rappresenta la contraddizione tra il giusto che soffre senza
colpa e il malvagio che invece prospera: egli è la metafora di una ricerca
umana della giustizia che dovrebbe colpire chi fa il male e assolvere e
premiare chi fa il bene. La pazienza è quindi la qualità di chi sopporta
serenamente avversità e molestie, e il grado di sopportazione è
soggettivo, poiché insito nel carattere di ogni individuo. Cristianamente
parlando, sappiamo però che la pazienza è anche un frutto dello Spirito
Santo (Galati 5:22) e ciò esula dalle doti caratteriali. Inoltre abbiamo la possibilità di “allenare”
volontariamente la nostra pazienza tramite le Scritture (Romani 15:4) e involontariamente attraverso
le afflizioni che prima o poi dobbiamo affrontare (Romani 5:3). Nell’ambito dei rapporti interpersonali
poi, quel che è evidente è che avere pazienza è una chiara dimostrazione d’amore.
Personalmente, ho sperimentato che con sei semplici accorgimenti è possibile accrescere la
pazienza a discapito dell’impulsività:
1) Guardo all’insieme, non mi soffermo sul particolare
2) La situazione problematica è il migliore dei miei maestri
3) Cerco di usare la logica
4) Non guardo solo all’esterno, ma osservo anche dentro di me
5) Realizzo che l’impazienza è la consigliera peggiore
6) Penso all’impatto della mia rabbia sugli altri
Devo riconoscere che non è sempre facile e, maggiore è la percezione d’ingiustizia, minore è
l’efficacia di qualsiasi metodologia. Purtroppo difficoltà e diatribe sono all’ordine del giorno per tutti.
IL DILEMMA È: TROVARE LA SOLUZIONE O FAR PARTE DEL PROBLEMA?
Affrontare le complicazioni con una buona dose di pazienza è già un buon inizio; chiedere aiuto al
Signore è sempre un ottimo sistema! Dio ci benedica in questo. GIUSEPPE
2 Primavera nello spirito
☺☺☺
Per questo mese Rita mi aveva chiesto di scrivere
sul risveglio spirituale. E io stavo pensando come
iniziare, quando lo sguardo mi è caduto sul versetto
del calendario di questo mese. Era tutto li, in quel
piccolo versetto, che leggevo tutti i giorni senza
soffermarmi piu di tanto.
"Spandete come acqua il vostro cuore davanti
alla faccia del Signore." Lamentazioni 2:19
Che legame c'è tra l'acqua e il risveglio spirituale? Molto, lo stesso Gesù aveva affermato che
bisogna nascere dal acqua e dallo Spirito per poter accedere al Regno di Dio.
Il risveglio spirituale è la seconda nascita, nati di nuovo dal acqua e dallo Spirito.
L'acqua corrisponde al cuore, all'amore. Lo spirito corrisponde alla sagezza. Dobbiamo dunque
nascere da questi due principi, l'amore e la sagezza. Questi due principi danno origine alla verità,
che rappresenta la vita eterna. Quando il nostro intelletto conoscerà la saggezza divina e il nostro
cuore sarà come l'acqua della sorgente che scorre, allora nasceremo per la seconda volta –
chiedendo a Gesù di entrare nel nostro cuore pregandolo il perdono dei tuoi peccati.
Colui che è nato una seconda volta rappresenta una sorgente viva da cui zampilla acqua pura e
intorno alla quale s'insedia un'intera civiltà. L’Evangelo è la vera religione dell'amore divino e della
saggezza divina. Spandete il vostro cuore come acqua davanti alla faccia del Signore. Aprite il vostro
cuore, con fiducia e coraggio da solo o davanti a una persona di fiduccia. Dov'è il Signore? È forse in
cielo, separato da noi, affinché noi dobbiamo alzare le mani per supplicare la sua benevolezza? Quel
Dio è solo una creazione della nostra testa. Dio non è niente di tutto quello che possiamo
immaginarci. Non si può comprendere con la mente umana. Possiamo solo vedere una Sua faccia,
quella che noi possiamo comprendere. Si vede l’opera di Dio sia in cielo così come in terra, nelle
piante come negli uomini, nel tramonto del sole come nelle stelle di notte. Sua mano si vede
dapertutto, tutto quello che si vede è creato di Dio. Gesù diceva che chi ascolta la sua parola sarà
dimora del Padre e del Figlio. Chi ha vissuto la nuova nacità, come sta scritto nel Evangelo di
Giovanni nel capitolo tre, sperimenta che Dio è anche dentro di noi attraverso lo Spirito Santo ed è
dentro ogni tua sorella o fratello in Cristo.
Se apri il tuo cuore alla faccia di Dio, lo aprirai anche ai tuoi simili. Ti offri a loro con amore e
bonta, con pazienza e misericordia. Così diventi per loro come la sorgente che scorre pura
davanti a chiunque e tutti possono dissetarsi e riposarsi sulle sue sponde.
Con il risveglio spirituale c'è un cambiamento profondo nella coscienza. Ci si rende conto che non
siamo da soli, e che facciamo parte di un unico grande corpo Cristo. Questo nel vangelo ci viene
illustrato quando si parla del corpo della chiesa. Come parte di questo corpo di cui fanno parte anche
gli altri, andare contro il tuo fratello o tua sorella significa andare contro te stesso, perché se un
organo sta male, sta male tutto il corpo. Non è facile comprendere e sopratutto mettere in prattica,
ma senza questa consapevolezza nessuno può vivere la suoa nuova vita perché il cambiamento
della vita cotidiana, non è avvenuto. Rimane solo una credenza a livello mentale, ma non è mai
scesa nel cuore, dove ha la sede l'amore, l'unico che ci dimostra se siamo veramente seguaci di
Cristo. Rimane comunque un percorso, che dura anche tutta la vita, non è immediato. Importante è
non dimenticare il traguardo, fare sempre dei passi avanti, non fermarsi mai di cercare , di chiedere e
di bussare. Si cerca nella parola di Dio, si chiede nella preghiera e si bussa nel operare nel bene,
nell'amore e nella bontà. "Spandete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore."
Si potrebbe anche dire: "Amate DIO e amatevi, gli uni gli altri, come Iui vi ha amato."
Questo è l'unico comandamento, perché in lui è compresa tutta la legge del vecchio testamento e
tutto l'insegnamento del nuovo. Ma dopo duemila anni, quanti l'hanno capito veramente?
IRINA
3 altre persone tramite amici o parenti che
frequentano i nostri incontri. Preghiamo
sempre di nuovo che Dio ci metta in contatto
con delle persone realmente alla ricerca e
vediamo che Dio risponde a questa preghiera.
CHE COSA FANNO...
...RACHELE & BIAGIO?
Cosa vi ha spinto a dedicare la vostra vita a
diffondere la parola di Cristo?
Abbiamo sperimentato nella nostra vita quanto
è importante affidare la propria vita a Gesù
Cristo. Noi eravamo privilegiati perché
avevamo sentito da bambini della fede
cristiana e così abbiamo potuto maturare una
propria scelta per diventare discepoli di Cristo.
Finché non tutti conoscono il messaggio del
vangelo dovremmo darci da fare a
promuoverlo.
Quando avete iniziato il percorso di fondare
una chiesa evangelica?
Tre anni fa circa ci siamo trasferiti nella zona
delle Groane, cioè nel nord-ovest di Milano.
Lavoriamo in squadra insieme a Doris Meister
e ci chiamiamo “Nuova Vita”.
Come mai avete deciso di scegliere proprio
questo territorio?
Nella
nostra
zona
c’è
una
scarsa
testimonianza evangelica, tante città sono
senza chiese evangeliche. Insieme alla nostra
missione Vision Europa abbiamo valutato bene
dove iniziare. Attualmente siamo l’unica chiesa
evangelica a Garbagnate Milanese.
Come siete stati accolti dalla gente del
posto?
Biagio ed io abbiamo fatto delle ottime
esperienze. Il Signore ci ha fatto conoscere da
subito delle persone favolose. Ci siamo sentiti
subito a casa, per questo siamo proprio felici.
La gente è disposta ad ascoltare la parola?
È difficile evangelizzare in Italia?
Non si può fare d'ogni erba un fascio. In
generale veniamo sempre di nuovo in contatto
con delle persone interessate alla fede
cristiana. C’è gente che viene a visitarci in
chiesa dopo averci trovato tramite l’internet,
Qual’ è il vostro metodo di evangelizzare?
Facciamo parte delle associazioni della zona.
Questo ci apre diverse porte. Ogni tanto
frequentiamo i mercati regionali, soprattutto
durante le festività. Ogni tanto ci aiutano gruppi
di persone a fare delle distribuzioni strategiche
di opuscoli. Cerchiamo di invitare i nostri amici
per delle attività in chiesa. Tutto sommato non
facciamo cose molto particolari, siamo anche
pochi e le forze sono poche. Pensiamo però
che il contatto personale e sincero con
persone sia molto importante e testimoniare
con il nostro atteggiamento e con le parole al
momento giusto sia indispensabile. Tu sei “la
Bibbia” per la persona che hai davanti a te.
Come siete cresciuti in questi anni?
All’inizio eravamo 4-5 persone, ma quasi
subito si sono convertite due famiglie che fino
ad oggi fanno parte della chiesa. Attualmente
siamo un gruppo di circa 25 persone, di cui 10
sono bambini. Una bella sfida.
Che difficoltà avete trovato o che state
vivendo? O formulato diversamente: Per
che cosa possiamo pregare per voi?
Ci viene in mente il nostro luogo di incontro.
Fino a giugno del 2014 abbiamo potuto
usufruire in subaffitto di un locale di una chiesa
brasiliana. Per vari motivi quella chiesa ha
chiuso quasi all’istante e quindi siamo rimasti
improvvisamente senza un luogo per
radunarci. Dio però ha provveduto e ci ha
procurato una sala nostra. Nonostante questa
difficoltà abbiamo visto la fedeltà di Dio.
Apprezziamo molto la preghiera per un buono
sviluppo della chiesa. Tutti si rimboccano le
maniche e diversi hanno cominciato a servire
nell’ambito della musica, dell’insegnamento ai
bambini ecc. e fanno un grande lavoro. Ci
vuole saggezza per capire quale sia la volontà
di Dio per la nostra chiesa. Si possono fare
tante cose belle, tanti servizi e programmi, ma
non vuol dire sempre che sia anche la cosa
giusta.
Con affetto Biagio e Rahel
Chi volesse sapere di più si può iscrivere per ricevere la
nostra lettera di preghiera di Nuova Vita:
[email protected]
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giornalino CCC marzo 2015