la Capitanata Rassegna di vita e di studi della Provincia di Foggia BOLLETTINO D’INFORMAZIONE della Biblioteca Provinciale di Foggia Anno II (1964) n. 1-6 (genn.-dic.) Realtà, esigenze e prospettive della «Provinciale» di Foggia 1. La biblioteca pubblica è una creazione tipica della democrazia moderna: essa perciò vanta una feconda e gloriosa esistenza in paesi dove il regime democratico ha una lunga tradizione. « Assicurare l'educazione degli adulti e nello stesso tempo completare l'opera della scuola, sviluppando il gusto della lettura nei ragazzi, nei giovani per farne degli adulti capaci di apprezzare i libri e di trarre da essi profitto», cosí il « Manifeste des Bibliotèques publiques » edito dall'UNESCO. La biblioteca pubblica, infatti, oggi non può limitarsi a raccogliere e conservare il patrimonio librario; non può neppure accontentarsi di renderlo accessibile a coloro che ne hanno bisogno; ma deve ottenere che essi acquistino coscienza del loro bisogno dei libri e che agiscano in conseguenza. In altri termini la Biblioteca non ha soltanto la funzione di accogliere quelli che spontaneamente entrano e la frequentano, ma deve attirare e incatenare gli altri, i non lettori. Tutto ciò postula il concetto moderno di biblioteca pubblica come organismo educativo e sociale della comunità: quindi la necessità di conoscerla bene e di farsi conoscere per servirla. Tuttavia la estensione del servizio di lettura non ha solo dimensioni sociali e culturali, ma anche topografiche. E per questo ci si domanda: « Una biblioteca pubblica in una città come Foggia, situata 1 nel centro, con un orario di apertura di nove ore giornaliere (orario attuale osservato dalla nostra « Provinciale ») perché è frequentata soltanto da un certo numero di persone? Per tentare di dare una risposta al quesito posto, diamo uno sguardo alle statistiche della lettura in sede e dei prestiti negli ultimi anni: Distinti per categorie, tre quarti di lettori sono costituiti da studenti e professionisti e un quarto da operai, impiegati ed altri. Una gran parte della cittadinanza quindi non fruisce dei servizi che la biblioteca offre. Quali ne sono le cause? I motivi per i quali una parte piú o meno ampia dei membri della comunità non profitta del servizio della Biblioteca pubblica potrebbero essere: 1) arretratezza e insufficienza dei servizi; 2) scarsezza dei mezzi; 3) personale poco preparato; 4) locali vecchi e polverosi e inaccoglienti; 5) orario limitato; 6) procedura di distribuzione e di prestito lenta e defatigante. Non si può dubitare che ci siamo adoperati per ovviare a tutte queste cause impedienti; che da un ammasso informe di libri, quale era ridotto l'istituto dopo i bombardamenti aerei dell'anno 1943, abbiamo con lavoro tenace e intelligente ridato alla Provinciale di Foggia efficienza di servizi, cataloghi perfetti, aggiornamento librario, che la modestia dei mezzi messi a nostra disposizione ha consentito. Rifatti i cataloghi, impostato ex novo l'inventario generale e il registro d'ingresso, creato il catalogo per autori e per soggetti di tutto il materiale concernente Foggia, la Capitanata e il Regno di Napoli, dato per la prima volta ordinamento a venti annate di circa quattrocento periodici posseduti, al fondo dei manoscritti, agli incunabuli e alle cinquecentine, iniziata la bibliografia teatrale (finora comprende oltre quattromila schede), creato un reparto di bibliografie e di repertori bibliografici, completato l'inventario dei vuoti causati dalle vicende belliche, impostato e risolto il problema dell'Archivio Stampa e Documentazione con inizio dal 1°-1-1963. L'ordinamento moderno e la efficienza dei servizi ci hanno dato la possibilità di ospitare, con la collaborazione della Soprintendenza Bibliografica, quattro corsi di preparazione per dirigenti di biblioteche popolari e scolastiche. Il servizio di prestito e di informazioni bibliografiche è stato disciplinato in maniera perfetta, con l'introduzione di scadenziari e di schedoni amministrativi, di tessere e di registri di controllo. Oggi la 2 nostra Biblioteca con un patrimonio di circa 124.000 volumi e opuscoli, con circa quattrocento periodici, manoscritti, 11 incunabuli e oltre 400 cinquecentine, per modernità di servizi e funzionalità, è uno degli istituti piú efficienti dell'Italia meridionale. 2. Se attualmente in Italia le biblioteche attraversano un periodo di crisi, sempre piú acutizzata dai bisogni crescenti della società moderna, ciò accade anche perché il problema delle biblioteche non è stato affrontato mai con chiarezza d'idee. Grave è la carenza legislativa esistente nel nostro paese per le biblioteche non governative, anche se nel Testo Unico della vigente Legge Comunale e Provinciale (artt. 91. lettera B, n. 2 e 144 lettera B, n. 3) esse sono implicitamente considerate oggetto di spesa obbligatoria da parte delle Amministrazioni locali, mentre la legge 24-4-1941, n. 397, relativa al funzionamento delle biblioteche pubbliche in ogni capoluogo di provincia, è praticamente inoperante. Noi ci auguriamo che dopo la costituzione delle regioni cui compete legiferare in materia che regoli la vita delle biblioteche, si sappia (e si voglia) correggere gli squilibri ancora esistenti in questo campo, con l'impostazione di seri programmi di sviluppo culturale, oltre che economico. Poiché all'Ente proprietario rimarrà il compito di provvedere alla conservazione, al funzionamento e alla gestione delle biblioteche, è augurabile che l'Ente Provincia, cui il nostro Istituto appartiene, voglia far meglio e di più per la sua Biblioteca. Questo augurio si riferisce soprattutto agli oneri finanziari da sostenere e alla improrogabile esigenza di una nuova sede, funzionale e moderna. Anche a questo importante oggetto le cifre soccorrono a chiarire e puntualizzare meglio alcune situazioni. Premesso che la produzione libraria italiana, nell'ultimo quinquennio, è stata in media di circa 15.000 unità annuali, che cosa è stato speso da noi? La spesa per le legature, di fronte a un fabbisogno effettivo di oltre ventimila volumi da rilegare (per una spesa di circa L. 18.000.000) è stata sempre contenuta, annualmente, entro L. 500.000. 3 3. Circa la spesa e la dotazione libraria di una biblioteca pubblica che cosa consiglia la moderna biblioteconomia? La biblioteca pubblica, in riferimento ai compiti d'assolvere, deve possedere negli scaffali almeno 1 volume per abitante, almeno dai 30 ai 40 volumi per ogni 100 abitanti per il fondo prestito e dai 5 ai 20 volumi per ogni 100 abitanti per materiale di consultazione. Inoltre nella spesa totale 1/4 deve essere assicurato all'aggiornamento, il 20% per opere di consultazioni; il 7-10% per i periodici; il 25% per le rilegature. Questi gli standard approvati anche dalla FIAB, e ci auguriamo vengano accolti da quanti hanno responsabilità di amministrare la cosa pubblica i quali dovrebbero essere consapevoli che assegnare fondi a una biblioteca significa stanziare somme tali che consentano alla medesima, non solo di sopravvivere ma di operare. Ma se abbiamo accennato innanzi all'esigenza che il nostro istituto, in armonia ai nuovi compiti assegnati alle biblioteche dei capoluoghi di provincia, estenda il suo servizio di lettura a tutti i ceti, per servire la comunità, bisognerà che se ne estenda l'area di servizio con un sistema di succursali o sezioni staccate nel centro urbano e con una rete di piccole biblioteche nei comuni della provincia. Solo cosí esso non resterà isolato e praticamente impossibile a gran parte della popolazione. A questa esigenza si informarono i colloqui avvenuti a piú riprese tra l'Amministrazione Provinciale di Foggia e il Comune del Capoluogo, tra questo e la Società Dauna di Cultura, la Biblioteca e la Soprintendenza Bibliografica che portarono alla stipula di una convenzione che prevedeva oneri e compiti di enti e istituti per la creazione e il funzionamento di cinque biblioteche di quartiere, in città, e di una biblioteca per ragazzi nei giardini pubblici. Il nostro impegno per realizzare una biblioteca per bambini, considerata la mancanza di un'apposita sala in biblioteca, deve essere grande e affettuoso. Se è vero che i primi libri del bambino sono gli occhi della madre, che poi viene la natura e assai tardi debbono venire i libri, è necessario che quanto ottimamente progettato per i piccoli lettori (già tanto ben accolti, oggi, sia pure in ambienti inadatti per loro ... ) sia in uno con le biblioteche di quartiere realizzato al piú presto. Forse le remore e le difficoltà che la Biblioteca incontra nella sua espansione non sono dovute tutte e solamente alla « congiuntura economica »; forse da qualcuno si pensa che la spesa per i libri sia improduttiva. Perciò dobbiamo ancora e più preoccuparci in Capitanata di organizzare presto e bene accoglienti e moderne biblioteche. Il rinnovamento della società e l'installazione di industrie nel foggiano ci porranno di fronte a problemi gravi da risolvere, che non debbono trovarci impreparati, perché, la tecnica, che è creazione dell'uomo per fini e valori umani, non chiuda l'uomo nella solitudine di un io astratto o introverso e neanche lo abbandoni in un ambiente sociale che non lasci posto se non per il gregario. Ma quale livello medio di 4 preparazione tecnico-culturale richiedono nei loro operai le nuove attività industriali? e quali margini di tempo libero consentono? 4. Alla nuova sede della Biblioteca, - attualmente compressa e soffocata in locali insufficienti, privi di luce, umidi e antigienici, dove la moderna attrezzatura e la suppellettile libraria deperiscono -, occorrerà provvedere subito e bene. Non si pensi, per carità, a una nuova soluzione provvisoria come quella adottata dalla pur benemerita Amministrazione che fondò l'Istituto! Il provvisorio troppo spesso qui da noi diventa definitivo. La nuova sede progettata per una dotazione di mezzo milione di volumi, deve tenere conto degli incrementi per un minimo di venti anni e delle altre esigenze di un istituto culturale moderno e funzionale. Quindi non basterà provvedere alle sale di lettura, ai magazzini, agli uffici, alle sale dei cataloghi e delle informazioni bibliografiche, ma occorrerà predisporre tutto per un'ampia e moderna sala di consultazione, ricca almeno di ventimila volumi; di sale per ragazzi, di sale per i fondi particolari, per i periodici, per i manoscritti, per le riproduzioni microtofotografiche e xerografiche, per le audizioni e le conferenze. L'esigenza della nuova sede è imposta anche dalla non lontana realizzazione (come speriamo) del Consorzio per gli studi superiori. Una moderna biblioteca, ben fornita e funzionante, sarà una delle componenti essenziali per il funzionamento dei corsi di istruzione superiore da noi tutti auspicati. 5. Consapevoli delle nostre responsabilità e nell'ansia del meglio, abbiamo parlato soltanto di quanto desidereremmo poter fare per la cultura e la comunità. Ma possiamo affermare che già oggi, nonostante i tagli anonimi e perentori degli organi tutori, che frustano troppo spesso la buona volontà degli amministratori nei confronti delle biblioteche, la Biblioteca Provinciale ha lavorato molto e ha ben operato nella e per la sua comunità. E' stata presente in tutte le manifestazioni culturali organizzate e svoltesi nella nostra città: dal « Convegno per animatori del libro » alla « Mostra Storica Laterza », dalle manifestazioni per celebrare il VII° centenario dantesco alla celebrazione del CL anniversario dell'illustre concittadino Giuseppe Rosati, dalla organizzazione perfetta da essa approntata per la realizzazione del « Piano L. » in Provincia, alla pubblicazione del periodico « La Capitanata », ormai al secondo anno di vita, e della collana « Documenti e Monografie della Biblioteca Provinciale di Foggia », in cui è comparso, per i tipi dello Studio Editoriale Dauno, il volume « Diario di Ascoli Satriano » dei Fratelli Tedeschi, da un manoscritto inedito posseduto dalla « Provinciale », e presto vedrà la luce il secondo volume, anch'esso da un manoscritto inedito in possesso della Biblioteca: « Capitoli e Statuti della Città di Foggia ». La stima e la simpatia dalle quali la Biblioteca è circondata si possono desumere anche dalle donazioni che particolarmente abbondanti sono pervenute negli ultimi anni. 5 Cito le piú importanti, per il periodo 1-1-1960 – 31-12-1964: fondo « Angelo Fraccacreta »; 4.235 voll. e opuscoli e un centinaio di importanti periodici; lascito « Fajella »: 992 voll. due manoscritti e 11 periodici; Ministero P. I. e Ente Nazionale Biblioteche Pop. e Scol., 791. fondo « R. Pagliara »: 2.249 voll. donazioni diverse: 5.716. Per concludere, dopo quanto brevemente accennato in merito ai problemi e alle necessità che una moderna organizzazione della cultura impone alla nostra responsabile attenzione, è superfluo sottolineare l'urgenza di intervenire da parte dell'Amministrazione Provinciale, i cui saggi amministratori siamo sicuri vorranno sin dal prossimo bilancio impostare finanziariamente il problema della nuova sede della Biblioteca e quello del decentramento della pubblica lettura. Cosí operando avremo rimosso in Capitanata uno dei motivi che ostacolano la migliore circolazione delle idee e lo stesso progresso civile delle popolazioni e avremo attuato quanto la costituzione detta all'art. 3, ove si comanda di « rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana ». Ci scusiamo per il tono a volte aspro e perentorio di alcune affermazioni, ma sentiamo onestamente di poter affermare (e giova qui sottolineare che il bibliotecario non può essere per « l'ordinaria amministrazione ») tutto è stato dettato - e si giustifica quindi - dal nostro amore per il libro che, tanto piú nella nostra epoca - in cui stiamo assistendo al capovolgimento di tanti valori -, non cambia mai, mantiene anzi sempre ciò che promette, ci consola, sempre ansioso di infonderci virtú e coraggio, fonte di sapere, non solo, ma anche di dignità. ANGELO CELUZZA Prof. ANGELO CELUZZA, direttore della Biblioteca Provinciale di Foggia. 6 LA « PROVINCIALE » DI FOGGIA Ufficio della Direzione Sala dei cataloghi LA « PROVINCIALE » DI FOGGIA Sala di lettura « Nicola Zingarelli » Sala di consultazione « Angelo Fraccacreta » LA « PROVINCIALE » Di FOGGIA Lettori in sede LA « PROVINCIALE » Di FOGGIA 14