ILTEMPO
17
Venerdì 19 Novembre 2010
l
FLASH
SANITÀ
Di Giacomo
risponde a Orlando
n Ulisse di Giacomo, senatore Pdl, replica alle dichiarazioni rilasciate da Leoluca
Orlando, presidente della Commissione
parlamentare d’inchiesta, in merito al
disavanzo sanitario della regione Molise.
«All’On. Orlando chiediamo di far
conoscere ai cittadini a quanto ammonta
il deficit della sua regione, la Sicilia,
questo si una delle cause del disastro
sanitario del nostro Paese. Nelle sue
dichiarazioni si intravede un tono minaccioso quando afferma che non essendoci
adeguati al Tavolo Tecnico, i nostri ospedali chiuderanno. Noi gli ospedali non li
chiuderemo e siamo pronti ad affrontare
l’argomento in Parlamento».
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Venerdì 19 Novembre 2010
‘ Isernia
Pronta la guida in aiuto dei malati oncologici
20
Novembre
Il progetto
editoriale
sarà
illustrato
nella sede
della
la Provincia
n ISERNIA Una guida per aiutare i malati oncologici ad affrontare il percorso legato alla malattia.
L’ha realizzata la Lilt di Isernia grazie ad un
finanziamento della Provicia. «Era necessario –
ha affermato il presidente Mazzuto – predisporre uno strumento di informazione rivolto ai
pazienti per organizzarsi, ma con le giuste informazioni». «Le persone colpite da patologie tumorali - ha invece sottolineato la consigliera di
Parità Tina Fiorenzo - hanno molteplici necessità. In primis hanno diritto alla cura, ma presentano anche esigenze di tipo sociale economico
giuridico specifiche per poter vivere con dignità
il tempo della malattia e della terapia. Spesso
per i malati di cancro e per i loro familiari i
problemi della quotidianità infieriscono quasi
quanto la malattia stessa». Il progetto editoriale
sarà presentato domani alle ore 11.00, presso la
Sala Gialla, al primo piano del Palazzo della
Provincia . La pubblicazione è stata curata dal
presidente della Lilt di Isernia Maria Ottaviano
ed è stata finanziata dalla Provincia di Isernia.
All'incontro interverranno, anche il presidente
della Provincia Luigi Mazzuto, nonché la consigliera di Pari Opportunità dell'Ente Tina Fiorenzo, l'assessore regionale alle Politiche Sociali
Angiolina Fusco Perrella e il senatore Ulisse Di
Giacomo.
ILTEMPO
Un malato di sclerosi e il servizio domiciliare di prelievi • Prima Pagina Molise
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Un malato di sclerosi e il servizio domiciliare di prelievi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Ho bisogno di un prelievo domiciliare (ho una sclerosi), tutte le carte sono in regola, sono tre giorni che cerco di
entrare in contatto con il servizio erogante telefonando allo 0874481859. Finalmente è libero..... mi viene
risposto che non possono erogarmi il servizio perchè il mio medico non ha scritto che sono intrasportabile...Che
vuol dire?
Una volta era tutto più semplice....La sanità molisana è proprio allo sfascio
marcello di ioia
Ci spiace molto, e possiamo confermare che accade anche altrove. Ma una domanda vorremmo porla, non certo
a Marcello, ma a tutta la classe medica. Perchè il medico di base 'dimentica' di scrivere qualcosa che per un
paziente significa perdere settimane di tempo? E' vero che il sistema è cervellotico, ma perchè non prevenire i
disagi, quando possibile?
La redazione di PPM
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Il comitato pro Vietri incontrerà domenica le Suore del nosocomio • Prima Pagina Mo... Page 1 of 1
Il comitato pro Vietri incontrerà domenica le Suore del nosocomio
L'obiettivo è dare risalto al lavoro prezioso svolto da costoro in favore dei malati
Domenica 21 novembre alle ore 17,30 il Comitato per la difesa dell'Ospedale "Vietri" incontrerà le Suore che da
sempre e con dedizione operano all'interno del nosocomio larinese al servizio dei pazienti, affiancando con
grande umanità e professionalità il personale medico ed infermieristico nella cura degli ammalati. "Un incontro
- affermano i rappresentanti del comitato per la difesa del Vietri - promosso per dare risalto al lavoro prezioso e
silenzioso di persone che hanno fatto della propria vita un dono a chi vive nella sofferenza della malattia; un
momento per stigmatizzare la situazione di grande incertezza e confusione che devono affrontare coloro i quali
lavorano nella sanità molisana e lo smarrimento dei cittadini bisognosi di cure che non hanno più strutture di
riferimento nell'erogazione di servizi essenziali. Sarà l'occasione - proseguono gli esponenti del comitato
frentano - per ricordare ai cittadini che oltre ai doveri esistono anche i diritti e quello alla salute è un diritto
fondamentale che oggi rischiamo tutti di perdere a causa della negligenza della nostra classe dirigente che ha
fatto della sanità una macchina per il consenso elettorale piuttosto che un sistema di cura efficiente e di
qualità". Il Comitato confida nella presenza degli organi di informazione per raccontare della vita e del lavoro di
chi opera per il bene comune con l'auspicio che possa essere l'inizio di un lungo percorso. L'appuntamento è
dunque per domenica prossima alle ore 17,30 nell'atrio dell'ospedale "Vietri" di Larino.
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Omicidio colposo, medici assolti • Prima Pagina Molise
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Omicidio colposo, medici assolti
Come avvenuto in primo grado quattro medici sono stati assolti dall'accusa di aver provocato, con cure
sbagliate la morte di Francesca Di Bucci. Avvenuta nel 2002 all'ospedale di Isernia.
Appello rigettato perché il ricorso della procura di Isernia non è stato giudicato valido nel merito. Questa la
sentenza che assolve nuovamente i quattro medici dell'ospedale Veneziale accusati dell'omicidio colposo della
25enne Francesca Di Bucci. Il caso balzò agli occhi dei media perchè da subito i genitori, difesi dall'avvocato
Mario Milano, hanno chiesto giustizia per la loro figlia. I medici, difesi in aula dagli avvocati Arturo Messere e
Chiara Capobianco sono riusciti a dimostrare che, nel caso di specie hanno provveduto ad effettuare tutte le
cure del caso. La ragazza, morta nell'ormai lontano 2002, era affetta da diabete mellito. Un tipo di patologia che
è stata la causa dell'acidosi che avrebbe procurato l'arresto cardiaco. Che ha procurato la morte della ragazza.
Una patologia che sarebbe stata aggravata da una forma di polmonite acuta. Grazie alla quale il 20 gennaio
2002 è stata ricoverata in ospedale. La morte è sopraggiunta due settimane dopo. Quando le condizioni della
ragazza si sono aggravate. Una degli imputati, assistita dal legale Arturo Messere, dopo l'arringa del legale del
foro di Campobasso, ha deciso di aggiungere dei particolari che l'hanno aiutata a difendersi da sola. "Non è
assolutamente vero che non ho assistito Francesca la sera della sua morte- ha sostenuto- non ho fatto una breve
visita alle 21 ma l'ho assistita dalle 20 fino alle 3 di notte quando ho fatto un esame approfondito della causa
della malattia di Francesca". La donna e prima di lei il suo avvocato hanno sostenuto che alla 25enne era stata
fatta un'ossigenoterapia e non un aerosol per tenerla in vita. Ma soprattutto hanno sostenuto che l'insulina
praticata a Francesca sarebbe stata un'ottima terapia per tenerla in vita. Così come la cura di cortisone con
l'iniezione di Bentelan. Secondo l'avvocato Messere bisogna conoscere bene lo stato delle cose prima di arrivare
a una conclusione. Non cercare le cause e le cure mediche su internet come avrebbe fatto la parte civile nel
disperato tentativo di trovare un colpevole per la morte di Francesca Di Bucci. Il procuratore generale Antonio
La Rana non è andato nel particolare. Si è limitato a riportarsi alle motivazioni d'appello. Alla lettura della
sentenza due degli imputati hanno espresso soddisfazione. Non una dichiarazione precisa ma un sorriso
liberatorio. Per un dispositivo che le riabilita definitivamente come medici. Soddisfatto anche l'avvocato
difensore Arturo Messere. Le motivazioni saranno rese note tra 30 giorni. Solo allora la parte civile potrà
ricorrere in Cassazione.
Viviana Pizzi
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Isernia e Provincia 17
Venerdì 19 novembre 2010
Delusi i genitori della ragazza morta per una broncopolmonite: “E’come se la uccidessero due volte”
Caso Di Bucci, assolti i medici
Anche in appello confermata la sentenza di primo grado: non sussiste l’omicidio colposo
ISERNIA. Caso Di Bucci,
confermata in appello l'assoluzione per i quattro medici
accusati della morte delle ragazza avvenuta per una broncopolmonite. Un altro colpo
per i genitori della giovane
che valuteranno, insieme al
loro avvocato, Fabio Milano,
se proporre appello per Cassazione. La decisione arriverà
tra qualche settimana, quando
verranno fornite le motivazioni della sentenza.
Ieri pomeriggio s'è tenuta
l'udienza davanti al giudici di
Corte d'appello. La richiesta
di un giudizio di secondo grado era stata avanzata solamente dalla parte civile e non
dalla procura. E probabilmente sarà ancora una volta la
parte civile a chiedere un ulteriore appello rivolgendosi alla
Cassazione. "Per i genitori, è
come se l'avessero uccisa una
seconda volta" ha spiegato
l'avvocato Milano parlando
dello stato d'animo della ma-
La parte civile
“Vogliamo
aspettare prima
le motivazioni
per decidere
se arrivare anche
in Cassazione”
dre e del padre della ragazza.
Ieri non erano presenti in aula
proprio per non rivivere quei
drammatici momenti. Gli avvocati dei medici finiti sul
banco degli imputati, Capobianco, Messere, Moscato e
Giammaria, invece, hanno ribadito nelle discussioni finali
l'estraneità ai fatti dei loro assistiti. A finire davanti ai giudici sono stati il medico della
famiglia Di Bucci che è stato
anche il primo a visitare la ragazza e il primo ad aver somministrato la terapia antibiotica, uno dei medici di guarda
dell'ospedale che ha effettuato
la seconda visita sulla ragazza, due dottoresse allora in
servizio presso il reparto di
medicina del nosocomio pentro che avevano avuto in cura
la venticinquenne nei giorni
del ricovero. Nel corso dell'udienza di ieri proprio una
delle due dottoresse ha anche
effettuato una dichiarazione
volontaria durante la quale ha
chiarito alcuni dati tecnici legati alle cure ricevute dalla ragazza. La sentenza è arrivata
poco prima delle 17: i giudici
di corte d'appello hanno confermato quanto già deciso in
primo grado dalla collega
pentra Elena Quaranta nell'aprile dello
scorso anno, ovvero
l'omicidio colposo
non sussiste. La decisione è stata presa
sulla scorta anche
della perizia stilata
dal professor Strada,
perito del tribunale di
primo grado.
Il decesso della ragazza a soli 25 anni è
avvenuta nel 2002
presso l'ospedale Veneziale. Una morte
che ha smosso le coscienze in
città. Per i genitori di Francesca Di Bucci si sarebbe trattato di un caso di malasanità,
mentre per i giudici di primo e
secondo grado i medici non
hanno avuto responsabilità.
Già dopo il verdetto di primo
grado, arrivato in un'aula di
tribunale gremita di gente con
gli amici della giovane che indossavano magliette con la
sua foto stampata sopra, era
stata tanta l’amarezza dei genitori. All'indomani della sentenza la madre, che ancora
adesso non vuole arrendersi,
aveva scritto una lettera: "Sono passati più di sette anni da
Verrà presentato domani presso la sede della Provincia di Isernia
‘Un aiuto per te’, l’opuscolo per i malati
che guida tra burocrazia e nuove cure
ISERNIA. Verrà presentato domani alle 11 presso la
sala gialla delle provincia l'opuscolo della Lilit (la lega
italiana per la lotta contro i tumori) che servirà come
guida d'aiuto per i malati di cancro. La pubblicazione,
dal titolo "Un aiuto per te, piccola guida per i malati di
tumore", è un progetto fortemente voluto sia dall'associazione che dalle stesse istituzioni.
"Abbiamo inteso aderire da subito al progetto editoriale curato dalla sezione isernina della Lega contro i tumori - ha spiegato Luigi Mazzuto -, in quanto era necessario predisporre uno strumento di informazione rivolto ai pazienti affetti da patologie oncologiche e sottoposti a radio o chemioterapia per organizzarsi, ma
con le giuste informazioni, ad attraversare in piena
consapevolezza un percorso della malattia, vissuto come un viaggio, un periodo transitorio della vita di un
individuo. Con questa iniziativa, l'amministrazione ribadisce la volontà di essere al fianco di quelle fasce sociali che richiedono maggiore attenzione soprattutto
dalle istituzioni. Due comunicatori vocali sono stati donati ad altrettanti malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica, un ausilio fondamentale che restituisce la possibili-
tà di comunicare a chi è affetto da questo terribile male. 'Un aiuto per te' della Lilt è, invece, una sorta di taccuino che si annuncia come un supporto indispensabile per rendere la realtà quotidiana della persona affetta
da un tumore una realtà vivibile in una condizione sociale ed etica accettabile".
"Le persone colpite da patologie tumorali - ha dichiarato la consigliera Tina Fiorenzo - hanno molteplici necessità. In primis hanno diritto alla cura, ma presentano anche esigenze di tipo sociale economico giuridico
specifiche per poter vivere con dignità il tempo della
malattia e della terapia. Spesso per i malati di cancro e
per i loro familiari i problemi della quotidianità infieriscono quasi quanto la malattia stessa. Riuscire ad
orientarsi tra burocrazia, leggi e diritti non è sempre facile e lo è ancora di più per i familiari dei malati. Per
questo motivo, in qualità di Consigliera delle Pari Opportunità della Provincia di Isernia, ho accolto con entusiasmo il progetto della Lilt di Isernia per la realizzazione di questo vademecum. Sono convinta che questo
strumento sarà di aiuto ai malati e ai familiari ad avere
piena consapevolezza dei loro diritti".
Il tribunale di Campobasso. Accanto, Francesca Di Bucci
quella data e per la giustizia
umana non ci sono colpevoli afferma la donna commentando la sentenza -. Esiste una
verità dei fatti ed una verità
processuale; purtroppo, allo
stato, quella processuale non
ha trovato elementi per riconoscere responsabilità. Ma
noi, i genitori, la sorella, i parenti, gli amici e tutti coloro
che hanno seguito personalmente gli eventi ed hanno vissuto la realtà dei fatti, già dai
primi problemi avvertiti da
Francesca, sanno che qualcosa, e più di qualcosa, non è
andato come doveva andare;
sanno che qualcuno, e più di
qualcuno, non ha dato ai sin-
tomi presentati da Francesca
il giusto e dovuto credito. La
verità dei fatti - prosegue la
madre - è che Francesca voleva vivere, voleva essere aiutata, voleva che qualcuno credesse che stava male ed intervenisse per darle sollievo. La
verità dei fatti è che Francesca
ha lottato fino alla fine per
non morire".
t.monaco
REG:SANITA'
2010-11-18 16:40
SANITA': DI GIACOMO CONTRO ORLANDO, PARLA COME RAGIONIERE
CAMPOBASSO
(ANSA) - CAMPOBASSO, 18 NOV - Il senatore Ulisse Di Giacomo (PdL),
critica le dichiarazioni del presidente della Commissione
parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e sui
disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando (IdV), al termine
dell'audizione nella quale sono stati ascoltati il Commissario ad
acta per la sanità, Michele Iorio, il sub commissario e i vertici
dell'assessorato regionale alla sanità e dell'Azienda sanitaria
regionale (Asrem) in relazione agli adempimenti previsti dal Piano
di rientro.
"Orlando si abbandona a giudizi sulla nostra sanità che prendono
spunto dai rilievi del famigerato Tavolo tecnico di verifica;
famigerato perché - spiega Di Giacomo - affronta il problema della
sanità esclusivamente sotto l'aspetto ragionieristico, trascurando
il vero problema dell' assistenza sanitaria. E in questo, mi
dispiace dirlo, è in ottima compagnia con il ministro della Salute,
Ferruccio Fazio".
Il senatore stigmatizza anche il "tono minaccioso" di Orlando
"quando afferma che dal momento che il Molise non si é adeguato alle
prescrizioni del Tavolo tecnico, prescrizioni che vorrebbero farci
chiudere gli ospedali di Venafro, Agnone e Larino, la Commissione
porterà l'argomento all'attenzione del Parlamento". Poi aggiunge:
"Faccia pure, perché noi gli ospedali non li chiuderemo e siamo
pronti ad affrontare l'argomento nelle aule del Parlamento e non più
ad un tavolo gestito da funzionari". (ANSA).
YM9-PRO/RST
S43 QBKX
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