CONTRASTO DELL’EVASIONE A Torino, smascherate associazioni che occultavano attività commerciali. A Vercelli, il trucco contabile di un’impresa edile non riesce e l’ufficio recupera 1,4 milioni Con l’inizio dell’anno scolastico, riparte il progetto di educazione alla legalità fiscale. Due nuovi supporti accompagneranno le attività in aula SCOPPIA LA PACE Entro il 30 novembre è possibile chiudere in modo agevolato le controversie tributarie con l’Agenzia pendenti al 1° maggio 2011, di valore fino a 20.000 euro Periodico di comunicazione istituzionale della Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate 1 Anno XIII numero IV - Ottobre 2011 FISCO IN CLASSE o i r a m m o S PiemontEntrate Periodico di comunicazione istituzionale della Direzione Regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate registrazione Tribunale Torino n. 5402 del 16/06/00 Anno XIII Numero 4 - ottobre 2011 Direttore Editoriale: Rossella Orlandi Direttore Responsabile: Franco Ricca Il circolo virtuoso .........................................pag.3 Onlus non si nasce, si diventa .............................4 Scacco ai furbetti del “no profit” .........................5 COMITATO DI REDAZIONE Giovanna Dal Negro Raffaele Gentile Adriana Noto Luciano Morlino Roberta Quarto Marco Siliquini Maria Gabriella Bernabei Patrizia Manna Alessandria, convegno sulle attività di controllo .............................................................5 Acconto anche per la “cedolare secca” ..............6 Affitto in nero? Ribellarsi conviene .....................7 Torino, le manovre fiscali fanno il pieno ..............7 Affitti registrati con un click ...............................8 Sito regionale al Restyling grafico ......................8 Grafica, impaginazione e pubblicazione sul sito internet regionale a cura del gruppo informatico della Direzione regionale (Maurizio Cacchiarelli, Gian Mario Capitta e Domenico Vetere) Il trucco c’é (e si vede) .......................................9 Studenti stranieri, codice fiscale in ateneo .........9 Riparte “Fisco e scuola” ...................................10 Agenzia e Notai, primo confronto su trust e atti plurisoggettivi ............................................10 CONTATTI Per collaborare con la redazione, inviare contributi o segnalazioni: E-mail:[email protected] Via d’uscita dal contenzioso “minore” ..............11 Imprenditoria giovanile, dal Sindaco di Torino i complimenti alla Direzione regionale .............11 Tel. 011.5587554/555 Una guida per i diversamente abili ....................12 A questo numero hanno collaborato anche: Alessandra Castaldo Luigina Labriola Concorso in Agenzia, a gennaio le date e le sedi...............................................................12 2 L’EDITORIALE Rossella Orlandi Direttore regionale del Piemonte IL CIRCOLO VIRTUOSO “Se tutti pagano le tasse, le tasse ripagano tutti”. E’ il refrain della campagna di comunicazione istituzionale promossa dall’Agenzia delle Entrate per sensibilizzare i cittadini sulla necessità della contribuzione fiscale e sui danni dell’evasione, trasmessa dalla RAI nelle scorse settimane. Un tema quanto mai attuale in questa delicatissima fase della vita del Paese, che coinvolge tutti noi, non solo nella dimensione collettiva, ma in prima persona. Il gettito eroso dall’evasione fiscale gonfia illegalmente il portafoglio di molti, ma si traduce quotidianamente in ospedali meno funzionali, strade meno sicure, scuole meno adeguate. Per tutti. L’elenco degli effetti nefasti potrebbe continuare, naturalmente, ma il senso è chiarissimo: chi evade il fisco commette una doppia scorrettezza. Fa concorrenza sleale agli altri operatori economici spingendoli ai margini del mercato, ma poi pretende di essere cittadino come gli altri e reclama per sé gli stessi servizi per i quali si rifiuta (o evita il più possibile) di contribuire secondo la propria capacità. È necessario un forte cambiamento culturale ed è per questo che quegli spot passati in tivù vogliono chiamare in causa personalmente ciascuno di noi. Occorre smettere di considerare gli evasori come i furbi che riescono ad evitare un fardello, perché quel peso va a carico degli altri. L’evasione è una piaga che rischia di minare la società civile, sicché chi la pratica va duramente riprovato dagli altri consociati. Questa deve essere la prima (e la più forte) arma della lotta all’evasione fiscale, che non può essere affidata solo alle “istituzioni preposte”. L’amministrazione finanziaria fa la propria parte con il massimo impegno e i risultati si vedono. Ma per risanare la piaga occorre altro. Occorre che ciascuno di noi, quando non riceve la fattura o lo scontrino, non subisca il sopruso, tenendo dentro di sé il rancore verso il “furbo di turno”, ma abbia invece il coraggio di pretendere il documento fiscale, senza curarsi di risultare antipatico. Se non lo fa, anche se non connivente o consenziente, diviene inesorabilmente complice dell’evasore (per dirla con l’immagine degli spot televisivi, diventa l’ospite volontario del “parassita”). Soltanto quando ciascuno di noi farà la propria parte, molte migliaia di operazioni quotidianamente effettuate in “nero” nel nostro Paese verranno alla luce, o quanto meno lasceranno traccia indelebile, mentre le “istituzioni preposte” potranno dedicare tutte le risorse disponibili al contrasto dei grandi fenomeni di evasione ed elusione, chiudendo il circolo virtuoso. Non saranno più necessarie manovre finanziarie. Pagheremo tutti un po’ meno. E non lasceremo ai nostri figli un debito pubblico allarmante. 3 3 Tre associazioni su dieci non hanno i requisiti per la qualifica. E in alcuni settori il rapporto raddoppia. ONLUS NON SI NASCE, SI DIVENTA Negli ultimi anni il tessuto economico e sociale del nostro paese ha subito profonde sollecitazioni. Anche il c.d. “terzo settore” è stato interessato da questi fenomeni ed ha visto aumentare, per ragioni diverse, la partecipazione dei c.d. enti esclusi, ossia enti pubblici e società commerciali. Mentre gli enti pubblici hanno sentito l’esigenza di potenziare l’offerta di servizi sociali razionalizzando l’utilizzo di risorse pubbliche, le imprese hanno sviluppato un concetto di “responsabilità sociale” che le ha indotte a cercare forme di partecipazione nella gestione delle problematiche d’impatto etico e sociale. L’Agenzia delle Entrate ha recentemente riconosciuto la possibilità per enti pubblici e società commerciali (cosiddetti enti esclusi) di partecipare ad ONLUS in misura numericamente prevalente o assumendo ruoli preponderanti nella definizione dei loro atti di indirizzo e gestione. Questo rinnovato orientamento fornisce l’occasione per una panoramica sui soggetti operanti in Piemonte e sui risultati dell’attività di contrasto degli abusi. Storicamente i settori di attività che hanno visto il maggior numero di soggetti impegnati sono quelli dell’assistenza sanitaria, sociale e socio-sanitaria e della beneficenza (nella tabella i dati riferiti al periodo dal 1998 al 2011). Richieste d'iscrizione numero iscrizioni % richieste accolte % richieste respinte 1.243 974 78,36% 21,64% Assistenza sanitaria 65 56 86,15% 13,85% Beneficenza 427 360 84,31% 15,69% Istruzione 109 49 44,95% 55,05% Formazione 113 61 53,98% 46,02% Sport dilettantistico 147 57 38,78% 61,22% Tutela beni artistici e storici 201 147 73,13% 26,87% Tutela natura e ambiente 203 154 75,86% 24,14% Promozione cultura e arte 330 120 36,36% 63,64% Tutela dei diritti civili 115 85 73,91% 26,09% Ricerca scientifica di interesse sociale 50 37 74,00% 26,00% 3.003 2.100 69,93% 30,07% Settore d'intervento Assistenza sociale e socio/sanitaria TOTALI I primi tre settori d’attività impegnano attualmente circa la metà dei soggetti piemontesi con qualifica di ONLUS e, dal 1998 ad oggi, sono praticamente raddoppiati di numero e ampiamente cresciuti in percentuale, nonostante il sensibile sviluppo delle richieste di riconoscimento della qualifica. Non sempre, però, le richieste di iscrizione all’Anagrafe sono idonee a rappresentare gli scopi e requisiti per essere considerata ONLUS. La Direzione regionale, infatti, nella sua attività di analisi dello Statuto e degli scopi previsti dalla normativa, molte volte rileva abusi o richieste di iscrizioni con finalità “ fantasiose” che nulla hanno a che vedere con gli alti principi posti a base della costituzione di tali tipi di organizzazione. La maggior parte delle richieste respinte o revocate hanno riguardato, infatti, attività che non si rivolgevano a soggetti svantaggiati, oppure venivano poste in essere con schermo “ Onlus” ma con finalità certamente non idonee a rappresentare i valori o gli scopi previsti dalla normativa. 4 4 SCACCO AI FURBETTI DEL “NO PROFIT” Smascherate a Torino finte associazioni non lucrative che svolgevano attività commerciali senza pagare i tributi Erano enti “no profit” solo sulla carta, i 22 soggetti smascherati dalla Direzione provinciale I di Torino dell’Agenzia delle Entrate. In realtà si trattava di pseudo-associazioni sportive, circoli culturali e bocciofile che occultavano in tutto o in parte il reddito da attività commerciale. Ora dovranno restituire al fisco 1,8 milioni di imposte evase, oltre a sanzioni e interessi. L’identikit del finto “no profit” rivelato dalle indagini è alquanto variegato. C’era l’associazione che si presentava fiscalmente come una bocciofila, ma promuoveva on line l’attività offrendo “coupon” per cene a prezzi scontati, con tanto di descrizione dei menù. Stesso escamotage adottato anche da un club privato, che in realtà era una palestra d’élite dotata di sauna, bagno turco e vasca idromassaggio. I clienti avevano a disposizione anche l’assistenza di un personal trainer e un ricco programma di animazione con le immancabili lezioni di step, acquagym e tone up. In altri casi, sotto la copertura di una società sportiva dilettantistica operavano veri e propri maneggi e costose scuole di danza. Ma non solo: spesso dietro il paravento del no profit si celavano gruppi di interesse del tutto personali o familiari. Associazioni totalmente prive di “reale vita associativa”, dove le decisioni da anni erano prese sempre dalle stesse persone e senza che mai fosse stata convocata una assemblea. In altri casi, i legali rappresentanti delle associazioni avevano redditi irrisori a fronte di una consistente disponibilità di beni. Altro segno distintivo di evasione i consumi di gas ed elettricità molto elevati rispetto ai volumi d’affari dichiarati. Per scovare questi fenomeni è stata necessaria una analisi puntigliosa. Le informazioni presenti nell’anagrafe tributaria sono state incrociate con una ricerca conoscitiva su Internet, che ha evidenziato i soggetti che si facevano pubblicità, oppure che erano segnalati con tanto di recensioni e opinioni dei fruitori. La natura commerciale delle presunte associazioni senza fini di lucro era quindi evidente e la verifica sul posto dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate ha fatto il resto. “Abbiamo messo in atto una strategia specifica per sanzionare i furbetti del no profit”, ha commentato il Direttore regionale delle Entrate del Piemonte, Rossella Orlandi. “Questi soggetti che sfruttano la fiscalità di vantaggio degli enti non commerciali fanno concorrenza sleale agli operatori economici regolari e creano un grave danno di immagine agli enti e associazioni che tanto fanno per il nostro tessuto sociale”. ALESSANDRIA, CONVEGNO SULLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO “La Verifica e l'Accertamento Tributario nel Contesto Internazionale”: questo è il titolo del convegno che si è tenuto il 21 ottobre nella sede dell’Università del Piemonte Orientale ad Alessandria. L’evento è stato organizzato dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, dall’associazione di tributaristi Lapet e dall’Università del Piemonte Orientale. Esperti della materia tributaria si sono alternati al tavolo dei relatori per esaminare nel dettaglio le attività di accertamento fiscale attuate dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza nei confronti delle imprese che operano a livello internazionale e i meccanismi fraudolenti dell’“esterovestizione”. Il convegno rientra nel programma di incontri che la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate organizza nelle principali città piemontesi per contribuire alla tempestiva diffusione e all’approfondimento delle novità fiscali. 5 5 Regole particolari per il versamento di novembre in occasione del debutto del nuovo regime ACCONTO ANCHE PER LA “CEDOLARE SECCA” Anche per la “cedolare secca” è tempo di acconti. Nel mese di novembre, coloro che hanno optato per il nuovo regime di tassazione dei redditi di locazione di immobili, devono versare la seconda (o l’unica) rata dell’acconto dell’Irpef “speciale”. Vediamo in sintesi le regole principali del regime introdotto dall’art. 3 del D.Lgs. n. 23/2011 a decorrere dall’anno 2011, ricordando che dettagliati chiarimenti in materia sono contenuti nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 26 del 1° giugno 2011. Requisiti La “cedolare secca” può applicarsi se il locatore dell’immobile è una persona fisica, purché il contratto non sia stipulato nell’esercizio di una attività di impresa o di lavoro autonomo. Il contratto di locazione deve essere relativo ad un immobile ad uso abitativo e relative pertinenze, categorie catastali da A1 ad A11 (con esclusione A/10), locato per finalità abitative. Il conduttore deve destinare l’immobile ad un uso abitativo e non deve agire nell’esercizio di impresa arte o professione. Sono pertanto esclusi gli immobili adibiti ad uso ufficio o promiscuo, nonché quelli locati a società. Il regime speciale si applica ai contratti a canone libero (4+4), a canone concordato (3+2) e alle locazioni transitorie (inferiori a 30 giorni per anno solare). Modalità di adesione ed adempimenti Il locatore che sceglie il regime della cedolare secca deve innanzitutto darne preventiva comunicazione all’inquilino con lettera raccomanda. Dovrà poi esercitare l’opzione in sede di registrazione del contratto, utilizzando il nuovo modello telematico SIRIA od il modello 69, oppure in sede di proroga o risoluzione, od anche entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità contrattuale. L’opzione vale per tutta la durata del contratto, salvo revoca. Versamenti La cedolare secca si versa con le stesse modalità ed entro gli stessi termini previsti per l’Irpef (versamenti in acconto e a saldo). Per quanto riguarda, in particolare, gli acconti, a regime (e dunque dal periodo d’imposta 2012) occorrerà versare un importo pari al 95% dell’imposta dovuta per l’anno precedente. L’acconto dovrà essere versato in unica soluzione, entro il 30 novembre, se inferiore a 257,52 euro; se superiore, dovrà essere versato in due rate: Ÿ la prima nella misura del 40% entro il 16 giugno di ciascun anno ovvero entro il 16 luglio con la maggiorazione dello 0,40% (rateizzabile sino al 30 novembre); Ÿ la seconda, nella restante misura del 60%, entro il 30 novembre. In base alle regole transitorie, per il periodo d’imposta 2011 il locatore è tenuto al versamento dell’acconto di un importo pari all’85% dell’imposta dovuta, tranne che per i contratti decorrenti dal 1° novembre 2011. Semplificazioni ed agevolazioni La cedolare secca sostituisce: Ÿ l’IRPEF e le addizionali comunali e regionali relative al reddito fondiario prodotto dalla locazione per i periodi d’imposta ricadenti nell’opzione; Ÿ l’imposta di bollo in sede di registrazione (14,62 €); Ÿ l’imposta di registro (2%) dovuta per la registrazione dei contratti, per le annualità successive,per la risoluzione e per la proroga; Ÿ la comunicazione agli organi di pubblica sicurezza. Nel regime della cedolare secca, i canoni sono assoggettati all’aliquota del 21%, ridotta al 19% per i contratti a canone concordato; sono quindi esclusi dal reddito complessivo. Sul reddito assoggettato a cedolare e sulla relativa imposta non possono essere fatti valere oneri deducibili né detrazioni. Il regime speciale comporta vantaggi anche per il conduttore, che, oltre a risparmiare le imposte di 6 registro e di bollo, non potrà subire aumenti del canone. 6 AFFITTO IN NERO? RIBELLARSI CONVIENE Canone ridotto e contratto duraturo per l’inquilino che registra il rapporto occultato al fisco Per l’inquilino, sottrarsi al contratto d’affitto in nero adesso è più facile e conveniente. Nel D.Lgs.n. 23/2011, che ha introdotto il nuovo regime facoltativo della cedolare secca, sono state anche previste delle rilevanti conseguenze di natura civilistica nei confronti dei soggetti che hanno omesso la richiesta di registrazione dei contratti di locazione, o hanno dichiarato canoni inferiori, oppure hanno registrato comodati fittizi. La legge offre ora all’inquilino gli strumenti e soprattutto le ragioni di convenienza per ribellarsi all’affitto totalmente o parzialmente in nero. Gli strumenti: l’inquilino, rivolgendosi ad un Ufficio delle Entrate, può chiedere la registrazione del negozio giuridico con il modello 69, anche se non ha un contratto scritto, e potrà pretendere dal proprietario il rimborso della metà delle somme versate a titolo di imposta di registro. La convenienza é evidente in quanto l’inquilino che rivela l’operazione ha diritto alla determinazione del canone legale pari a tre volte la rendita catastale, con adeguamento Istat dal secondo anno e ad una durata del contratto di quattro anni più quattro dalla data di registrazione. L’inquilino dovrà però procurarsi delle prove per dimostrare l’esistenza del contratto di locazione, oppure che il canone pagato era superiore a quello dichiarato, oppure che era stato simulato un negozio di contratto di comodato (ad esempio, la documentazione del pagamento dell’affitto, l’iscrizione della residenza e l’intestazione delle utenze presso l’immobile affittato, ecc.). Dovrà indicare i dati anagrafici del proprietario (nome, cognome, data e luogo di nascita) ed i dati catastali dell’immobile (codice comune, sezione, foglio, particella e subalterno); dovrà anche essere a conoscenza della rendita catastale dell’immobile, per poter quantificare l’importo del canone legale. E’ bene precisare comunque che, nell’ipotesi in cui un contratto di locazione non sia stato registrato o lo sia stato per importo inferiore, resta dovuta per il pregresso l’imposta di registro con i relativi interessi e sanzioni, somme del cui versamento il conduttore è responsabile in solido con il proprietario. E’ però differenziata nell’importo la base di commisurazione dell’imposta di registro: come precisato dalla circolare n. 26/2011, infatti, l’imposta sarà assolta sulla base del canone stabilito dalle parti fino all’annualità in corso alla data di richiesta della registrazione; a partire da tale data, invece, la base imponibile sarà costituita dal canone legale (il triplo della rendita catastale) e non da quello pattuito tra le parti. TORINO, LE MANOVRE FISCALI FANNO IL PIENO Tre decreti-legge, due sale gremite e settecento professionisti: sono questi i numeri del convegno “Manovre finanziarie 2011” che si è svolto l’11 ottobre 2011 al centro congressi dell’Unione industriale di Torino. L’evento, scaturito dalla collaborazione fra la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, si inquadra nell’ambito degli ormai tradizionali appuntamenti per i professionisti subalpini della materia tributaria, proponendosi come un momento privilegiato per favorire la conoscenza della normativa fiscale in costante evoluzione, grazie ad un’informazione tempestiva e capillare sul territorio rivolta ai professionisti. Dopo i saluti del presidente dell’ODCEC Aldo Milanese, i lavori sono iniziati con la relazione del Direttore regionale, Rossella Orlandi, su accertamento, indagini finanziarie e studi di settore. A seguire, le altre relazioni, affidate ad Alessandro Cotto, Franco Ricca e Franco Vernassa, hanno passato in rassegna le altre novità, fra cui la nuova disciplina di tassazione dei redditi finanziari, l’aumento dell’aliquota Iva al 21% e le modifiche al regime speciale per i “contribuenti minimi”. In conclusione, l’analisi delle disposizioni sulla definizione agevolata delle liti pendenti “minori”, che in Piemonte interessa oltre 5mila contribuenti, curata da Vincenzo Busa, Direttore centrale Affari legali e Contenzioso dell’Agenzia. 7 7 AFFITTI REGISTRATI CON UN CLICK La nuova procedura semplificata “Iris” permette di effettuare tutti gli adempimenti da casa propria Grazie ad Iris, software semplificato per i contratti di locazione degli immobili ad uso abitativo, è possibile effettuare, direttamente da casa e con un semplice click, la richiesta di registrazione del contratto ed il pagamento delle imposte di registro e di bollo. La novità è contenuta nel provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 14 luglio 2011, con il quale è stato approvato il modello semplificato da usare quando il locatore non sceglie la cedolare secca e, quindi, resta dovuto il pagamento delle imposte di registro e di bollo. Il modello semplificato, disponibile sul sito Internet dell’Agenzia ( www.agenziaentrate.gov.it), è di facile utilizzo: la compilazione è infatti guidata, passo per passo, da indicazioni di aiuto. Inoltre è disponibile nella versione web, che consente di effettuare tutte le operazioni senza scaricare il software. Iris può essere utilizzato, in particolare, per registrare i contratti relativi ad immobili destinati all’uso abitativo e le pertinenze locate congiuntamente all’abitazione, purché: Ÿ sia i locatori sia i conduttori non siano più di tre; Ÿ si tratti di una sola unità abitativa con non più di tre pertinenze; Ÿ tutti gli immobili presenti nel contratto siano censiti con attribuzione di rendita; Ÿ il contratto sia stipulato tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione; Ÿ il contratto non dia luogo ad agevolazioni (come nel caso dei contratti a canone concordato nei comuni ad alta tensione abitativa). Con Iris, inoltre, il contratto di locazione non deve essere allegato al modello, ma va conservato dalle parti, insieme alla ricevuta di avvenuta presentazione rilasciata dal servizio telematico, ed esibito in caso di richiesta da parte dell’amministrazione finanziaria. Si ricorda, infine, che qualora non sussistano i requisiti richiesti per l’utilizzo di Iris, è sempre possibile avvalersi delle altre applicazioni informatiche, disponibili sul sito Internet dell’Agenzia, quali “locazioni web” o “contratti di locazione”, che consentono sia di compilare e registrare il contratto, sia di versare le imposte. SITO REGIONALE AL RESTYLING GRAFICO Nuova veste grafica per il sito internet della Direzione regionale. Abbandonata la precedente interfaccia a cui gli internauti piemontesi si erano abituati, il nuovo sito assume lo stesso layout del sito nazionale. Per coniare un acronimo: Semplice, Interattivo, Tarato sul contribuente e Operativo. Più facile da navigare, con percorsi dedicati e arricchito da una grafica chiara e dinamica. Il restyling ha accomunato tutti i siti regionali dell’Agenzia, che ora hanno voci di menù uniformi e la medesima organizzazione dei contenuti. Per provare: http://piemonte.agenziaentrate.it 8 8 La Direzione provinciale di Vercelli svela l’artificio contabile di una società e recupera 1,4 milioni IL TRUCCO C’É (E SI VEDE) Era bastato veramente poco per procurarsi uno sconto sostanzioso sulle tasse. Con un artificio contabile, il valore della produzione era crollato e le perdite di esercizio si erano gonfiate. Ma il gioco di prestigio non è sfuggito all’Agenzia delle Entrate di Vercelli, che ha così recuperato 1,4 milioni di euro. Protagonista della vicenda una società immobiliare attiva nella compravendita e nella costruzione di edifici a destinazione industriale e terziaria, che nella dichiarazione dei redditi aveva segnalato una perdita di oltre 4 milioni di euro. Una cifra ragguardevole, che ha indotto la Direzione provinciale di Vercelli a vederci più chiaro. E’ così emerso che un’area destinata a diventare una zona commerciale sembrava essere stata venduta “sotto costo”. In realtà, lì si nascondeva l’artificio contabile: l’immobile era stato tenuto “a magazzino” ad un valore di poco più di 15 milioni, decisamente gonfiato rispetto al suo valore reale. Infatti, per la stessa area era già stato pattuito il prezzo con il futuro acquirente, pari a circa 11 milioni (in linea con i valori di mercato della zona). Con questa vendita apparentemente “sotto costo” si era creata dal nulla una perdita di esercizio di 4 milioni da utilizzare per abbattere il carico fiscale. Nel corso dei controlli, la società non era stata in grado di fornire ragioni per giustificare questa condotta fortemente antieconomica, sicché le prove raccolte dai verificatori dell’Agenzia sono risultate inoppugnabili. Tant’è che la società ha definito la posizione mediante adesione al contenuto del processo verbale di contestazione, versando all’Erario 1,4 milioni di euro fra imposte, interessi e sanzioni. STUDENTI STRANIERI, CODICE FISCALE IN ATENEO Burocrazia più semplice per chi arriva dall’estero per studiare a Torino. Come oramai da tradizione, anche quest’anno l’Agenzia delle Entrate ha attivato due postazioni temporanee presso il Politecnico e l’Università per rilasciare il codice fiscale agli studenti stranieri. Chi giunge nel capoluogo piemontese per ragioni di studio o di ricerca ha così la possibilità di ottenere il codice fiscale direttamente nel proprio ateneo, senza doversi recare negli uffici dell’Agenzia. L’attribuzione del codice fiscale rappresenta un passaggio preliminare indispensabile, non solo per l’iscrizione all’università, ma anche per molti altri aspetti pratici (l’assicurazione sanitaria, il contratto d’affitto, l’acquisto di una sim card telefonica, ecc.). Il servizio è stato attivato per gli studenti del Politecnico nella sede di Corso Duca degli Abruzzi, e per quelli dell’Università presso il Centro Immatricolazioni di Corso Regio Parco. Gli sportelli hanno chiuso i battenti il 30 settembre, dopo avere rilasciato 1.516 tesserini. 9 9 Il Quaderno del nuovo contribuente e la Dichiarazione Junior le novità realizzate per l’anno scolastico 2011/2012 RIPARTE “FISCO E SCUOLA” Suona la campanella di inizio del nuovo anno scolastico e anche l’Agenzia delle Entrate torna tra i banchi. Riparte infatti anche in Piemonte “Fisco e Scuola”. È un progetto attivo ormai da anni, che si propone di diffondere nelle nuove generazioni la cultura contributiva, intesa come educazione alla partecipazione dei cittadini alle spese necessarie per il funzionamento dei servizi pubblici. Punto di forza del progetto sono gli incontri in aula, durante i quali i funzionari dell’Agenzia spiegano il mondo dei tributi agli studenti di ogni ordine e grado. Sono però previsti anche percorsi inversi, ossia le visite delle scolaresche agli uffici dell’Agenzia. Ma non solo: quest’anno in Piemonte nascono alcune iniziative specifiche, differenziate a seconda delle fasce di età dei partecipanti. Si tratta della realizzazione di alcuni supporti da affiancare ai kit didattici già in uso, al fine di rendere ancora più interessanti le attività per scolari e studenti. Ai nastri di partenza è già pronto “Il Quaderno del nuovo contribuente”, riadattamento – con una nuova veste grafica – di un progetto originale di due funzionari dell’ex ufficio locale di Cuorgné. Con “Il Quaderno” viene fornito un pratico ausilio didattico, già testato nelle scuole, per facilitare ai bambini l’approccio ai temi della legalità fiscale; uno strumento didattico snello, interattivo, flessibile, che prevede anche una breve esercitazione per gli alunni. Nel corso dell’anno vedranno la luce anche la rinnovata “Dichiarazione Junior” per gli studenti delle scuole medie ed un concorso sui temi dell’evasione fiscale indirizzato agli studenti delle scuole superiori. Per la cronaca, il taglio del nastro per l’anno scolastico 2011/2012 è stato effettuato dai funzionari del Centro di assistenza multicanale di Torino, che il 29 settembre scorso hanno incontrato circa 50 studenti del Centro di formazione professionale “Casa di carità Arti e mestieri” di Venaria. Le scuole interessate alle nostre iniziative possono contattare la Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle entrate, all’indirizzo email [email protected] AGENZIA E NOTAI, PRIMO CONFRONTO SU TRUST E ATTI PLURISOGGETTIVI Si è svolta la prima riunione operativa tra i rappresentanti della Direzione Regionale del Piemonte e del Comitato Notarile Interregionale del Piemonte e della Valle d’Aosta, a seguito della stipulazione del protocollo d’intesa siglato il 20 aprile 2011. Oggetto di questo primo incontro sono state le seguenti questioni, selezionate tra le numerose problematiche segnalate dai notai: Ÿtassazione degli atti contenenti procure conferite da uno o più soggetti (congiuntamente o disgiuntamente) ovvero da più soggetti ad un unico procuratore; Ÿtassazione dell’atto pubblico di istituzione di un trust con atto di dotazione posto in essere da più disponenti o a favore di più beneficiari, nell’ipotesi di costituzione di vincoli di destinazione rientranti nelle franchigie previste per l’imposta di donazione; Ÿtassazione dell’atto contenente una pluralità di rinunce o di accettazioni dell’eredità. Sugli argomenti, oggetto di studio e approfondimento reciproco, si è sviluppata una proficua discussione che ha condotto a soluzioni interpretative condivise, non prive di elementi innovativi rispetto allo stato attuale della prassi dell’amministrazione finanziaria, che sono state pertanto sottoposte al vaglio delle Direzioni centrali Normativa e Servizi al Contribuente dell’Agenzia. Se gli organi centrali condivideranno le conclusioni raggiunte, si provvederà ad ufficializzarle con un’apposita nota che sarà inviata agli uffici e ai professionisti. 10 10 VIA D’USCITA DAL CONTENZIOSO “MINORE” L’art. 39, comma 12, del D.L. n. 98/2011 prevede la possibilità di definire le liti fiscali di valore non superiore a 20.000 euro in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, pendenti alla data del 1° maggio 2011 davanti alle Commissioni Tributarie o alla Corte di Cassazione, con il pagamento di una somma forfetaria. Scade il 30 novembre il termine del versamento per la chiusura agevolata delle liti fiscali di valore fino a 20.000 euro Questa opportunità, che si inquadra tra le misure volte a deflazionare il contenzioso tributario minore, ricalca quella già accordata in passato dall’art. 16 della legge n. 289 del 2002, riducendone, però, il campo di applicazione alle sole liti fiscali in cui sia parte l’Agenzia delle Entrate, aventi ad oggetto atti impositivi o atti di irrogazione sanzioni di valore non superiore a 20.000 euro. Gli importi dovuti per la definizione dipendono dal valore della lite (da stabilire con riguardo a tutte le imposte che formano oggetto di contestazione in primo grado, al netto degli interessi delle indennità di mora e delle eventuali sanzioni anche se irrogate con atto separato) e dallo stato della causa. Più in particolare: a) per la definizione delle liti fino a 2.000 euro, la somma da pagare è di 150 euro; b) per quelle di valore superiore a 2.000 euro la somma da pagare è invece pari: Ÿal 10% del valore della lite, nel caso di provvisorio esito favorevole al contribuente; Ÿal 30% del valore della lite, nel caso in cui l’organo giudiziario non si sia ancora pronunciato; Ÿal 50% del valore della lite, se l’esito provvisorio è favorevole all’Agenzia. Dall’importo come sopra determinato potranno essere dedotte le somme eventualmente già pagate dal contribuente a titolo provvisorio in pendenza di giudizio. La definizione si perfeziona: Ÿcon il versamento, in un’unica soluzione, degli importi dovuti, entro il 30 novembre 2011 mediante mod. F24, utilizzando il codice tributo 8082, Ÿcon la presentazione in via telematica (tramite intermediari abilitati o facendone richiesta a qualsiasi Direzione provinciale dell’Agenzia), entro il 2 aprile 2012, della domanda di definizione, approvata con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 13 settembre 2011 reperibile sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it. La Direzione regionale del Piemonte ha attivato una serie di iniziative volte a supportare le Direzioni provinciali nella gestione delle problematiche afferenti la corretta applicazione delle disposizioni in esame, anche al fine di promuovere ed incentivare l’accesso alla definizione agevolata per tutti i contribuenti che vi hanno diritto. IMPRENDITORIA GIOVANILE, DAL SINDACO DI TORINO I COMPLIMENTI ALLA DIREZIONE REGIONALE Un importante attestato di stima per la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate è arrivato dal Sindaco di Torino, Piero Fassino. Il primo cittadino ha sottolineato la qualità degli interventi dei relatori dell’Agenzia agli incontri organizzati dal Settore Politiche Giovanili della Città di Torino sul tema dell’imprenditorialità giovanile. Nel messaggio di risposta al Sindaco, il Direttore regionale Rossella Orlandi ha valorizzato l’esperienza come utile e positiva, dichiarando di condividere pienamente l’auspicio di sviluppare in futuro ulteriori occasioni di collaborazione reciproca, nella convinzione che una sana sinergia fra le pubbliche amministrazioni può generare unicamente risultati positivi per la cittadinanza. 11 11 UNA GUIDA PER I DIVERSAMENTE ABILI Dalla collaborazione fra la Regione e l’Agenzia, un vademecum sulle agevolazioni fiscali e sui contributi regionali Tutte le agevolazioni per le persone disabili contenute in un solo opuscolo che raccoglie le detrazioni, le esenzioni, i contributi per l’acquisto veicoli, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’acquisto di sussidi e per l’assistenza personale. E’ la prima edizione della “Guida alle agevolazioni fiscali e ai contributi regionali per le persone disabili”, pubblicata dalla Regione Piemonte in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un vademecum scritto in un linguaggio semplice e chiaro, di facile consultazione grazie a schede sintetiche divise per argomento, con l’indicazione dei destinatari, gli uffici a cui rivolgersi, le scadenze, la modulistica da presentare. “Uno strumento utile e pratico – ha commentato l’assessore regionale al Bilancio e Pari Opportunità, Giovanna Quaglia - che risponde all’esigenza di diffondere nel modo più capillare le molteplici opportunità. Grazie all’ascolto quotidiano dei cittadini da parte delle strutture di relazioni con il pubblico presenti sul territorio, è emersa la necessità di disporre di un’unica guida informativa in grado di raccogliere le diverse misure di sostegno”. “Spesso – ha aggiunto Rossella Orlandi, Direttore dell’Agenzia delle Entrate del Piemonte - la legge riconosce diversi vantaggi alle persone con disabilità, ma altrettanto spesso queste persone non conoscono i vantaggi ai quali hanno diritto. È nostro compito di amministrazioni pubbliche farci carico di questa carenza di informazione e adoperarci per colmarla con ogni mezzo a nostra disposizione. Ecco perché abbiamo subito accolto l’invito della Regione Piemonte a realizzare questa guida, uno strumento in più per aiutare le persone disabili a orientarsi nel variegato labirinto di benefici a loro offerti”. La pubblicazione, gratuita, sarà distribuita presso tutte le sedi Urp Regione Piemonte nei capoluoghi di provincia, presso gli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate, le strutture informative degli enti pubblici locali, le Asl, gli sportelli informativi dedicati soggetti disabili. La guida è consultabile anche sul sito Internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it e sul sito dell’Agenzia delle Entrate http://piemonte.agenziaentrate.it. CONCORSO IN AGENZIA, A GENNAIO LE DATE E LE SEDI Rinviata al 27 gennaio 2012 la pubblicazione del diario e delle sedi d'esame per il concorso per funzionari tributari all’Agenzia delle Entrate. I posti disponibili sono 855 in tutta Italia, di cui 75 nelle sedi piemontesi, per funzionari che si occuperanno dei servizi ai contribuenti o del contrasto all’evasione fiscale. La pubblicazione, con tutti i dettagli per lo svolgimento della prova oggettiva tecnico-professionale, avverrà sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it 12