COPIA
COMUNE DI BEDIZZOLE
Provincia di Brescia
Codice Ente 10264
1026
DELIBERAZIONE N.
in data: 31.07.2014
36
VERBALE DI DELIBERAZIONE
DEL CONSIGLIO
CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO:ESAME ED APPROVAZIONE PIANO DEL DIRITTO ALLO
STUDIO ANNO SCOLASTICO 2014/2015
L’anno duemilaquattordici addi trentuno del mese di luglio alle ore 20.30 nella
sala delle adunanze, previa osservanza di tutte le formalita' prescritte dalla vigente legge,
vennero oggi convocati a seduta i componenti il Consiglio Comunale.
Al1'appello risultano:
COTTINI GIOVANNI
NEDELCU CARMEN DANIELA
PIARDI FLAVIO
BOLETTI GIUSEPPE
ROSINI PAOLA
COMINI ROSA ANGELA
FABBRI DIEGO
GAZZOLA LUCA
VEDOVELLO GRAZIELLA
LODA STEFANO
LANCELLOTTI MARCO
LODA MATTEO
STRETTI ANDREA
BOTTARELLI ISIDORO
ARMANINI DANIELA TANIA
BARBA GIULIO
GORLANI GIANLUCA
SINDACO
CONSIGLIERE
ASSESSORE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
ASSESSORE
ASSESSORE
CONSIGLIERE
ASSESSORE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Assente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Totale presenti 16
Totale assenti
1
TAGLIANI ROBERTO
ASSESSORE ESTERNO
Presente
Assiste l’adunanza l’infrascritto Segretario Comunale MARINATO dott.ssa
MARINA il quale provvede alla redazione del presente verbale.
Essendo legale il numero degli intervenuti, il Presidente BARBA dott. GIULIO
assume la Presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra
indicato posto al N. 3.
Delibera N. 36
del 31.07.2014
OGGETTO: ESAME ED APPROVAZIONE PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
IL CONSIGLIO COMUNALE
Riscontrato che secondo quanto previsto dalle disposizioni della Legge Regionale n. 31/80 e
successive modifiche ed integrazioni, si rende necessario provvedere in merito alla approvazione
del Piano del Diritto allo Studio per l’anno 2014/2015;
Visto il predetto Piano del Diritto allo Studio che si allega sotto la lettera “A”;
Ritenuto tale Piano del Diritto allo Studio rispondente alle specifiche finalità da conseguire;
Sentita la relazione dell’Assessore alla Pubblica Istruzione;
Sentiti gli interventi dei Consiglieri interamente trascritti e allegati al presente provvedimento;
Viste le disposizioni del Decreto Legislativo 18/08/2000 n. 267;
Preso atto della proposta presentata in sede di Consiglio Comunale dall’Assessorato alla
Pubblica Istruzione congiuntamente all’Assessorato Ecologia e Ambiente che si allega, sotto la
lettera “B”, alla presente deliberazione formandone parte integrante e sostanziale;
Visti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile ai sensi dell’art. 49 del D.
Lgs. n. 267/2000;
Con voti favorevoli n. 14 , contrari n. 2 (Bottarelli, Stretti), - espressi nelle forme di legge su n.
15 Consiglieri presenti ed il Sindaco;
DELIBERA
1. Di approvare il Piano del Diritto allo Studio anno scolastico 2014/2015, ai sensi della legge
regionale n. 31/80 e successive modifiche ed integrazioni, come risulta da apposito allegato
“A” facente parte integrante e sostanziale del presente verbale di deliberazione.
2. Di approvare la proposta di cui all’allegato “B” presentata in sede di Consiglio Comunale
dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione congiuntamente all’Assessorato Ecologia e
Ambiente.
Alla presente deliberazione vengono allegati gli interventi dei consiglieri comunali.
PRESIDENTE. Terzo punto all’ordine del giorno: “Esame e approvazione piano del
diritto allo studio anno scolastico 2014/2015”.
La parola all’assessore Comini.
ASSESSORE COMINI. Il piano del diritto allo studio ritengo che sia uno dei più
importanti atti amministrativi che arrivano in visione e anche in discussione nel Consiglio
comunale, non solo per l’impegno di spesa che è piuttosto significativo e che sostiene questo
piano, ma anche perché dà il senso di come l’Amministrazione si interessa all’istruzione,
all’educazione e, in ultima analisi, anche alla cultura.
Infatti, non a caso recentemente, durante un incontro a scuola, il presidente del consiglio di
istituto di Bedizzole, dell’Istituto Comprensivo, durante un incontro ha detto che è stato
piacevolmente sorpreso da quando il Sindaco nel discorso introduttivo di insediamento ha più
volte citato la scuola come fulcro del programma elettorale. Quindi questo è e questo piano al
diritto allo studio vuole andare in questa direzione.
Io vorrei invitare tutti i consiglieri, al di là di eventuali critiche o osservazioni che sono
comunque sempre utili, a vivere questo momento come un’occasione per ragionare
sull’importanza della scuola, in una comunità che vuole essere e dovrà essere sempre più colta,
una comunità che vuole investire sul futuro.
Non leggerò il piano, perché è lungo, sono trentatre pagine, che i consiglieri hanno
comunque avuto a disposizione da più giorni, quindi se vogliono fare osservazioni, l’hanno
davanti a loro, ma presenterò le motivazioni che hanno portato questa Giunta e questa
maggioranza ad accettare le proposte progettuali delle diverse scuole che stanno sul territorio,
perché sono significative per la crescita dei nostri bambini e le nostre bambine, dei nostri ragazzi
e ragazze.
Però voglio leggere, e questa la leggo per intero, la pagina introduttiva, cioè la premessa,
firmata da me e dal Sindaco Cottini, quindi un po’ simbolo di una riflessione interna a tutta la
maggioranza, perché questa pagina può essere considerata, pur nella sua limitatezza, a una sorta
di manifesto culturale per il nostro Paese, perché Bedizzole possa diventare sempre più bella,
com’è stato un po’ il nostro slogan durante la campagna elettorale, perché sempre più colti sono i
suoi abitanti, i suoi cittadini.
Comincerò leggendo la citazione di Cesare Zavattini, un grande intellettuale e
sceneggiatore di importanti film degli anni Cinquanta e Sessanta, ma soprattutto un lettore
appassionato della società in cui viveva; una riflessione che io ritengo quanto mai attuale. Dice
Zavattini: “Oggi nulla si sa, più si impone il proprio meno agli altri. Il non sapere diventa
elemento di prepotenza e di strumentalizzazione. La propria ignoranza diventa una zattera di
salvataggio”. Quindi è un invito a superare questi elementi.
Nel nostro programma elettorale si parla di una scuola che deve interagire con il territorio.
La scuola può e deve diventare un luogo nel quale bambini e bambine, ragazzi e ragazze,
costruiscono il pensiero attraverso l’elaborazione di informazioni e l’acquisizione di competenze,
ma anche il luogo dell’incontro e delle relazioni, dove si impara a stare insieme, a rispettare le
regole di convivenza, a vivere in armonia con tutti, anche con chi viene da lontano.
È la scuola dei bambini e degli adolescenti che deve saper dialogare con un territorio che è
insieme spazio di vita comune e memoria. Per questo, è nostra intenzione aprire un nuovo
scenario, cioè attuare intorno ad una rete di attività culturali educative, che già sono presenti sul
territorio di Bedizzole, per attivare un sistema riconducibile all’educazione degli adulti – lo
dicevamo prima anche nella mozione questa educazione per tutta la vita – per far emergere
vecchi e nuovi saperi, per dare a tutte le età della vita opportunità di conoscenza, perché, dice
Duccio Demetrio, che è un grande studioso di questo fenomeno, il dover smettere di cercare, di
imparare e di avventurarsi altrove è più devastante del morire. Credo che questo sia un invito
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proprio a riflettere sull’importanza della scuola, a fare diventar proprio anche il lavoro culturale
che si fa al suo interno, non sono parte dei genitori tutti, ma anche da parte dei cittadini che
hanno nella scuola uno dei luoghi culturali del loro Paese. Tutto questo si può trovare nel piano
del diritto allo studio, presentato di seguito. In particolare, lo si può leggere nelle proposte
progettuali di tutte le scuole presenti a Bedizzole, nelle attività che si aprono ad una cultura
europea, nel farsi carico di un percorso formativo interculturale, nell’impegno profuso verso i più
piccoli dei nostri cittadini, nell’attenzione dell’Amministrazione nel creare servizi di qualità e di
sollievo alle famiglie, nei finanziamenti impegnativi di questi momenti di crisi, non è stato
tagliato nulla, ma sicuramente significativi da parte di un’Amministrazione che crede fortemente
nel valore della formazione e della cultura.
Ora, i punti, le parole chiave di questa premessa sono: territorio, sistema di relazione e
soprattutto è la capacità di costruire sempre più momenti culturali.
Come è costruito il piano? Ho detto che non leggerò. Da pagina 8 a pagina 9 ci sono
l’illustrazione... da pagina 3 e pagina 7 sono informazioni sulla popolazione scolastica. Abbiamo
voluto mettere anche la statistica, i nati residenti a Bedizzole dal 2001 al 2013, proprio per
vedere l’andamento, perché si vede anche come c’è proprio anche un innalzarsi e un abbassarsi
di numero, poi il numero della popolazione, delle classi, gli alunni, il calendario scolastico,
l’organizzazione del tempo scuola. Dicevo che sono informazioni che però, come sempre, non
sono mai asettiche, se le si legge con attenzione, ci si rende conto anche delle diversità, ma anche
dell’impegno dentro l’organizzazione della scuola.
Poi, a pagina 8 e 9 abbiamo voluto illustrare quali sono i compiti dei tre livelli di scuola
presenti a Bedizzole, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo
grado, soprattutto perché è interessante anche conoscere e capire come ognuno di questi ordini di
scuola è un gradino per lo sviluppo affettivo, cognitivo e altro, dei nostri ragazzi.
Passiamo poi dalle pagine 10 in poi ai progetti dell’Istituto comprensivo di Bedizzole. Il
finanziamento previsto è di 70.000 euro, che comprende, oltre al finanziamento dei progetti che
poi illustrerò rapidamente, anche materiale di facile consumo, carta, toner, sussidi, giochi
didattici, e 3.000,00 euro per le spese di funzionamento.
Cosa sono i progetti? I progetti sono quello che viene chiamato arricchimento del piano
dell’offerta formativa, laddove non ci si limita solo, ormai, nelle scuole a saper leggere e scrivere
e far di conto, ma si avviano gli studenti anche ad una conoscenza di nuovi linguaggi, all’istituto
di alfabeti meno strutturati, come la musica, come il teatro ed altro, che permettono loro
comunque di costruire una identità, di allargare i confini delle loro conoscenze, anche penetrando
in altre culture e non solo europee.
Per questo, per rendere meglio l’idea del ruolo e della funzione che hanno questi progetti
presentati dalla scuola, li ho organizzati per aree progettuali. La prima è “Linguaggi non verbali,
musica, educazione motoria e teatro”. Ho voluto farli precedere da una frase di un grande
musicista Stravinskij che diceva, tra le altre cose: “La musica è pensiero senza parola”. Spesso si
pensa alla musica soltanto come elemento di divertimento o di passatempo, mentre la musica ha
un impatto estremamente importante sulla crescita e sull’educazione dei nostri ragazzi, tant’è
vero che qui, nei progetti, tanti dei progetti riguardano la musica.
Quindi l’area progettuale dei linguaggi non verbali riguarda momenti educativi su cui
puntare per dare a tutti, anche al di là di codici linguistici non strutturati, l’opportunità di
esprimere pensieri e sentimenti.
Queste sono attività anche giocose, ma che aiutano a prendere coscienza di sé e a
migliorare le capacità linguistiche e ad elaborare pensieri, ma anche sogni. Spesso
dimentichiamo che i nostri bambini devono sapere ancora sognare.
Vi leggerò i titoli dei progetti e soltanto una parte in premessa di che funzione hanno.
Lavorare con la musica, col teatro e con l’educazione motoria, significa far scoprire il linguaggio
musicale, l’ascolto, ma anche la produzione per sviluppare il senso del bello, la conoscenza di se
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stessi, degli altri, della realtà, sviluppare anche la sensibilità musicale del bambino, favorire il
coordinamento motorio dei nostri bambini attraverso la musica, l’attenzione e la concentrazione.
I progetti riguardano: scuola dell’infanzia di Via Bontacchio, “Giochiamo con la musica”,
di San Vito “Insieme per il mondo, laboratorio di espressività corporea musicale”, poi la scuola
primaria Manzoni, “Musicando imparo”, ancora la scuola primaria Manzoni, “Musica e
mondialità”, la scuola primaria di San Vito “Il teatro”; poi, la scuola primaria di San Vito,
“Educazione motoria”. Mentre la scuola secondaria di primo grado, cioè quella che abbiamo
sempre chiamato scuola media, “Teatro laboratorio”.
In queste attività sono previsti anche molti esperti, perché è evidente che le competenze che
hanno gli insegnanti, hanno bisogno anche di approfondimenti che vengono da persone esperte,
capaci di gestire momenti anche così importanti e la scuola quindi, nei finanziamenti che chiede,
chiede finanziamenti sia per l’attività normale, ma anche per la presenza di esperti che vengono
da attività di questo tipo. Questa è una prima area progettuale.
Una seconda area progettuale, che è di straordinaria importanza, è quella che va sotto i
progetti: “Bisogni educativi speciali”. Sotto questo titolo passano tutte quelle attività educative
che vanno dalla didattica differenziata per gli alunni disabili, alla didattica mirata sui bisogni
specifici, sul piano cognitivo, “Imparare e imparare” e sul piano psicologico, “Star meglio a
scuola”. È tutta quell’area che si concentra sui bambini che hanno difficoltà, ma non solo, ma
anche sui bambini che magari hanno bisogno di un insegnamento leggermente differenziato per
costruire maggiori competenze.
Ho premesso quest’area progettuale con una famosissima frase di Don Milani, che
dovrebbe essere il manifesto di tutte le scuole: “Se si perdono i ragazzi più difficili, la scuola non
è più scuola, è un ospedale che cura i sani e respinge i malati”. È per quello che è importante.
Infatti, i progetti che stanno sotto questo titolo sono i più impegnativi e anche i più – passatemi il
termine – pesantemente finanziati, quelli che hanno richiesto un maggior finanziamento e sono
un lavoro rispetto allo svantaggio nella scuola primaria, Manzoni e San Vito, passo dopo passo,
difficoltà e disturbi dell’apprendimento, poi integrazione alunni disabili all’Istituto Comprensivo
in generale e in verticale. A coronamento poi di questi progetti vanno aggiunti alcuni altri: la
consulenza pedagogica, il recupero di alunni in difficoltà, recupero potenziamenti in italiano e
matematica e riguarda trasversalmente tutti gli ordini di scuola. In più la scuola dell’infanzia di
San Vito ha un progetto, una consulenza pedagogica, proprio per acquisire maggiore
consapevolezza delle caratteristiche e dei bisogni dei bambini.
Dentro questo progetto ce n’è uno in particolare che si chiama “Progetto intercultura”, che
è in particolare alla presenza di bambini non italiani, che prevede, tra gli obiettivi: favorire il
processo di accoglienza e di integrazione, sviluppare un clima relazionale sereno, valorizzare
diverse culture, attraverso l’alfabetizzazione della lingua italiana; prevede i docenti della scuola
naturalmente, facilitatori dalle cooperative e collaboratori anche di associazioni che si trovano
nella realtà di Bedizzole.
Su questo tema vorrei fare una breve riflessione, perché questo è un tema che ha trovato
grandi detrattori e soprattutto pregiudizi. Vorrei, a proposito di pregiudizi, sfatare quello che
vuole questi bambini meno intelligenti. I loro problemi nascono dalla conoscenza della lingua
italiana. Una volta superato questo scoglio, spesso superano i nostri bambini, soprattutto per
grinta, per voglia, per superare anche questo gap di partenza.
Penso che tutti noi dobbiamo abituarci all’idea che su questo tema dovremo interrogarci e
soprattutto lavorare e dobbiamo abituarci all’idea che sempre più il nord del mondo vedrà
presenti persone che vengono dal sud del mondo. Un solo esempio, gli Stati Uniti d’America,
non parlerò di un presidente nero, ma dirò che più del cinquanta per cento della popolazione
degli Stati Uniti non è autoctona, cioè non è di origine statunitense, ma viene da moltissimi altri
Paesi.
Il nostro futuro quindi fa costruito, ci piaccia o no, anche con loro. A questi ragazzi noi
dobbiamo offrire una mano. Come dice Tahar Ben Jelloun, che è un grande studioso di questi
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fenomeni, un medico psichiatra marocchino che lavora in Francia, è una frase che mi ha sempre
colpito e volevo condividerla con voi: “Il ragazzo straniero sta sulla passerella sospesa nel vuoto,
porta con sé tradizioni antiche, ma guarda avanti per andare verso il suo futuro ed è a questo
punto che la scuola ha un importante compito, che è quello di non farlo cadere dalla passerella”,
è un compito che dobbiamo condividere tutti, rispetto proprio a questa capacità di stare insieme e
di costruire relazioni.
Dicevo che rispetto ai grandi temi del recupero, del dare a tutti i bambini le stesse
opportunità nel limite del possibile, cioè attraverso progetti sempre più mirati per recuperare
anche disabilità e difficoltà, ci sono anche dei progetti innovativi, dei punti che vanno nella
direzione di progetti che forse tutti noi che siamo qui non abbiamo trattato quando andavamo a
scuola. Però, c’è un progetto che salva le due cose, è il progetto “Lettura e biblioteca”. Anche qui
volevo ricordare una frase di Schopenauer che dice: “La vita e i sogni sono fogli di uno stesso
libro, leggerli in ordine è vivere, sfogliarli è sognare”. Questo è il ruolo che hanno un po’ i libri.
Il progetto “Lettura e biblioteca” riguarda a l’intero Istituto Comprensivo e vuole essere un
progetto nel quale gli insegnanti portano a capire a usare la biblioteca, partecipano a tornei di
lettura, concorsi, visite a librerie e case editrici e usano anche la nostra bellissima biblioteca che
si trova in Via Sedesina.
Inoltre, questo progetto vede anche la presenza del sistema bibliotecario, oltre al progetto
che qui viene finanziato, ce ne sono altri che non sono finanziati direttamente dal Comune, ma
provengono dal sistema bibliotecario.
Quali sono i progetti innovativi? Uno è nella scuola secondaria di primo grado, cioè scuola
media, “Lingue 2000”, cioè un corso di conversazione con l’insegnante di madrelingua; è una
cosa che noi nella nostra scuola non abbiamo mai fatto, abbiamo magari studiato il francese, o
l’inglese, ma difficilmente abbiamo potuto accedere alla possibilità di avere un insegnante di
madrelingua che potesse parlare con noi e quindi approfondire la nostra conoscenza, tant’è che
addirittura alla fine dell’anno scolastico alcuni di questi ragazzi hanno partecipato a un concorso
Trinity, che è un importante certificazione di conoscenza della lingua. Quindi l’area delle lingue
vuol dire aprirsi al mondo esterno, in questo caso all’Europa, in quanto sono lingue europee.
Il secondo progetto innovativo è il laboratorio di informatica. L’informatica ormai è entrata
a pieno diritto nella scuola e quindi anche il corretto uso delle tecnologie informatiche, la
conoscenza dei principali software e poi usare il computer, a volte, aiuta anche a superare alcune
disabilità da parte dei ragazzi. Naturalmente bisogna avere competenze in questo campo, ma
sicuramente uno strumento come la macchina calcolatrice può aiutare laddove ci sono delle
cadute.
L’Istituto Comprensivo poi quest’anno fa partire anche l’Agenda Elettronica, fornire alle
famiglie ai docenti e agli alunni informazioni in tempo reale, organizzare la formazione degli
alunni e dei docenti, eccetera, costruire quindi una sorta di costruzione.
Un altro progetto importante, magari non innovativo però sicuramente altrettanto
importante è il progetto di attività sportiva. E qui si apre, questo progetto di attività sportiva, a
tutte le società sportive che agiscono e che operano sul territorio di Bedizzole e collaborano con
la scuola nelle varie attività che la scuola organizza con il gruppo sportivo. Credo che questo sia
un elemento importante anche per costruire conoscenze e per costruire occasioni di incontro.
Questi progetti impegnano – lo dicevo prima, insieme all’acquisto di materiali vari –
70.000,00 euro.
Ci sono poi sul territorio di Bedizzole anche le scuole paritarie, le scuole dell’infanzia
Angela Volpi e Sacra Famiglia, i dati sono in premessa, con i numeri dei bambini, ai quali
l’Amministrazione comunale stanzia complessivi 136.000,00 euro e viene erogato secondo i
criteri stabiliti dalle convenzioni. Poi sono erogati anche contributi per anno scolastico forfettari
entro il 10 gennaio, per la scuola dell’infanzia Volpi 5.000,00 euro per compartecipazione
pubblica e diversi servizi, alla scuola della Sacra Famiglia 3.000,00, sono meno i bambini, poi
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5.000,00 euro per il progetto di inserimento scolastico degli alunni stranieri, requisito minimo
avere almeno dieci alunni stranieri e 3.000,00 euro alla scuola dell’infanzia.
Un’altra scuola paritaria che si trova sul territorio di Bedizzole è la scuola paritaria
Maddalena di Canossa, le suore canossiane. È una scuola primaria; il Comune stanzia 10.000,00
euro per i progetti che la scuola Santa Maria Maddalena di Canossa, che ha sei classi, una prima,
una seconda, una terza, due quarte e una quinta e i progetti che hanno inviati – e questo è stato
anche da un certo punto di vista curioso – una conferma di come spesso le scuole si muovono
proprio in direzione anche simili, perché riguardano più o meno gli stessi argomenti, nel senso
che anche qui c’è un’area progettuale dei linguaggi non verbali, laboratorio scenico, arte, gioco,
lettura, laboratori di gestualità, Teatro, tutti in scena, psicomotricità, tra suoni canti e balli. Poi,
anche qui il progetto Trinity della lingua inglese, un progetto di conservazione, sempre in lingua
inglese e poi ci sono due progetti formativi, il contesto educativo nel tempo presente, è un
progetto rivolto ai genitori, anche l’Istituto Comprensivo ha un progetto rivolto ai genitori, di cui
non è stato chiesto il finanziamento, perché hanno già i finanziamenti che sono residuati
dall’anno scorso. L’altro è “Nella scuola mi sento accolto” che è sempre un progetto legato ai
bisogni educativi speciali e l’altro invece è una formazione dei bambini legati all’educazione alla
sessualità. Anche presso le canossiane c’è “I nuovi linguaggi, educazione ad internet” con
un’attenzione anche a insegnare ai bambini a gestire bene il passaggio a internet.
Questi sono i progetti complessivi legati alla scuola dell’Istituto Comprensivo e alle scuole
paritarie. Non c’è nel piano del diritto allo studio, perché non fa parte della pubblica istruzione,
un altro importante servizio che viene fornito dalle due scuole Sacra Famiglia e Volpi, che è
quello che viene chiamato asilo nido. Non è considerata una scuola, ma sono sicuramente
momenti di crescita anche intellettuale dei bambini molto importanti.
Oltre a questi interventi, l’Amministrazione comunale finanzia dei progetti che sono stati
indicati in generale, o che ha letto come bisogno all’interno della scuola. Uno è “Il mondo in
classe”. Abbiamo visto che nell’Istituto Comprensivo di Bedizzole c’è una significativa presenza
di alunni stranieri con provenienze diverse; nella scuola materna il cinquantotto per cento sono
bambini stranieri, nella scuola elementare il trentasette per cento, quindi l’Amministrazione
comunale mette a disposizione una somma di 1.500,00 euro per individuare formatori, per
individuare mediatori, che possono essere d’aiuto nei riguardi di questi bambini, anche se vale la
pena di ricordare che oggi come oggi la grande emergenza di bambini che arrivano durante
l’anno e non sanno una parola di italiano, è un po’ superato in questi ultimi due o tre anni.
Spesso questi bambini sono addirittura nati in Italia, però, naturalmente, rimane sempre un po’ il
problema della lingua e delle tradizioni.
Un progetto sempre finanziato dall’Amministrazione riguarda la scuola di San Vito e i
corsi di scacchi. Sapete che i nostri ragazzini hanno partecipato anche a un concorso regionale di
scacchi, collocandosi anche a un posto significativo e ha trovato un grande successo e interesse
tra le famiglie, quindi l’abbiamo finanziato.
Un altro progetto è lo scambio culturale. I ragazzi di terza media l’anno scorso sono andati
in Francia e sapete che poi c’è questo momento di incontro tra le città del nord della Francia con
alcune città del nord della Francia... Gemellaggio, non mi veniva la parola. Quest’anno vanno in
Inghilterra, vorrebbero andare in Inghilterra per alcuni giorni e l’Amministrazione, per fare in
modo che tutti i ragazzi che, scelti dalla scuola per il loro impegno e per la loro conoscenza della
lingua, possano andare in Inghilterra, mette a disposizione 5.000,00 euro per poter coprire
eventuali spese. Naturalmente questi sono soldi che si usano se si fanno le cose.
Poi, il progetto “Viaggio nella memoria”. Il “Viaggio nella memoria” è un progetto che
parte dal Comune di Desenzano e interessa molti Comuni, Sirmione, Manerba, Polpenazze,
Cavriana, Pozzolengo, eccetera e praticamente in collaborazione con la ANEI di Brescia, che è
l’Associazione nazionale ex internati, destinato a studentesse e a studenti che frequentano
l’ultimo anno delle scuole superiori di Desenzano, ma residenti a Bedizzole.
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Quest’anno l’Amministrazione finanzia per quattro ragazzi, per un totale di 1.580,00 euro,
perché sono 395,00 euro a testa. La meta è Auschwitz Birkenau, stanno cinque giorni e vi
assicuro che è un momento non solo di grande emozione, perché anch’io sono andata con loro un
anno, ma anche un momento di grande importanza, di conoscenza storica e di approfondimento.
Un altro progetto che nasce fuori dalla scuola, ma poi è stato portato nella scuola è il
progetto “Alloro”, la violenza di genere. Si conclude, questo progetto, in accordo con il
supervisore del progetto con due cose: i ragazzi delle scuole, seconde e terze medie, hanno
compilato dei questionari su questo tema della violenza sulle donne e questi questionari adesso
sono stati elaborati da personale esperto; i risultati saranno illustrati alle varie classi attraverso
momenti di riflessione con gli esperti e gli insegnanti.
Credo che sia forse la prima volta che ci si rivolge a ragazzi così piccoli su un tema di
questa importanza. Tra l’altro, la ricerca sarà pubblicata, a spese della Provincia questa volta,
quindi potrebbe essere anche l’occasione per diffonderla e conoscerla.
Inoltre, continuerà anche un corso per gli insegnanti, ne ho parlato anche con la preside, col
quale approfondire i temi affrontati. La spesa prevista è di 2.035,00 euro.
C’è poi un progetto di educazione ambientale. C’è l’assessore all’ambiente, se vuole
illustrarlo lui...
(Intervento fuori microfono)
Va bene, finisco. Il pensiero dell’Assessorato all’Ambiente è attivare un concorso in tutte
le scuole sui temi ambientali che sono tanto importanti al giorno d’oggi, con il particolare
riferimento al problema dello smaltimento rifiuti che tutti vediamo, ma poi magari lo illustra.
Ci sono poi importanti servizi che il Comune di Bedizzole mette a disposizione; uno
riguarda l’inserimento e la socializzazione degli alunni diversamente abili, cioè quelli che
chiamavamo una volta handicappati, ma che oggi vanno sotto il titolo diversamente abili.
La scuola da una parte e l’Amministrazione dall’altra garantiscono dei servizi speciali per
dare a tutti questi alunni, che sono nati così sfortunati, pari opportunità di inserimento. La legge
prevede, per quanto riguarda la scuola l’insegnante di sostegno, per un numero di ore purtroppo
non particolarmente significativo, ma per i casi più gravi si prevede l’assistenza ad personam,
cioè una persona, un assistente, un operatore, che segue i bambini, soprattutto nei momenti della
relazione, nei momenti dell’incontro, ma anche nei momenti dello stare in classe insieme agli
altri. Sono momenti molto importanti. Voi dovete sapere – penso che lo sappiate – che l’Italia è
uno dei Paesi più avanzati, forse il più avanzato, sul piano dell’integrazione dei bambini
diversamente abili, proprio perché riesce a costruire una progettualità complessiva insieme ai
ragazzi normodotati, in modo da creare delle occasioni educative, delle occasioni del vivere
comune, importanti anche per loro.
È in atto la procedura di affidamento del servizio di assistenza ad personam, perché quello
va tutto in carico all’Amministrazione comunale, per un importo a base d’asta di 187.000,00
euro, di cui 137.000,00 per le scuole dell’infanzia primaria e secondaria, 49.000,00 per le scuole
secondarie di secondo grado, perché anche per i ragazzi che vanno alle superiori, se sono
residenti a Bedizzole, è compito dell’Amministrazione comunale fornire gli assistenti ad
personam. Naturalmente, è un tema di grande importanza, che prevede anche una grande
sensibilità e anche grandi competenze.
Un altro servizio è il servizio di ristorazione scolastica. Diciamo che i servizi che sono
offerti alle scuole di Bedizzole sono servizi di qualità. C’è una grande attenzione da parte
dell’Amministrazione e degli Uffici stessi a fare in modo che le cose proseguano e procedano nel
miglior modo possibile e che, compatibilmente anche con i finanziamenti a disposizione, si cerca
di rispondere a questi bisogni. Uno dei temi importanti è il servizio di ristorazione, cioè la
famosa mensa scolastica.
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Il servizio che ha vinto l’appalto è Marta Service, che è quello che ha il centro cultura nella
Casa di riposo di Bedizzole e a seguito di una gara d’appalto, fatta ancora l’anno scorso, due anni
fa, scade nel 2017. La preparazione dei pasti si trova lì. La Asl controlla... Sapete che nella Asl
c’è un centro proprio dei menu adatti ai bambini, tiene sotto controllo che tutto funzioni bene. In
più è stata istituita una Commissione mensa, che è composta da rappresentanti
dell’Amministrazione comunali, dalla società, dagli insegnanti, ma anche dai genitori che dà il
diritto ai genitori in varie fasi di controllare come avviene la somministrazione, ma anche la
qualità e la quantità di cibo.
Non sappiamo quanti saranno gli iscritti l’anno prossimo, perché avendo presentato il
piano di diritto allo studio nel mese di luglio, spesso, anche se le iscrizioni si prevedono entro la
fine di giugno, di fatto la maggior parte avviene tra agosto e settembre. Ho i dati dell’anno
scorso. L’anno scorso gli utenti iscritti al servizio mensa erano 526. Credo che sia un numero
abbastanza significativo.
Il costo del pasto per la scuola dell’infanzia è 4,05 euro, primaria 4,21, secondaria di primo
grado 4,27. Ci sarà un leggero aumento secondo l’indice nazionale dei prezzi al consumo, ma
nell’ordine di pochi centesimi, di qualche centesimo.
Un altro servizio importante, qui naturalmente intervengono i genitori a pagare secondo le
fasce di reddito, però c’è qualcosa che rimane a carico dell’Amministrazione, mentre a carico
dell’Amministrazione rimane molto del servizio di trasporto, perché i trasporti, tutti i trasporti,
non solo questi scolastici, costano moltissimo e quello che si recupera con il pagamento dei
biglietti sono i trasporti pubblici, ma con il pagamento dell’abbonamento è sempre meno rispetto
a quello che costa il trasporto. Tra l’altro, in alcuni Comuni è stato soppresso il trasporto
scolastico. Qui si riesce ancora a mantenerlo e credo che questa sia una cosa da tenere bene in
conto.
Ho voluto mettere nel piano di diritto allo studio un altro servizio che non c’era, che è il
“Punto ragazzi”. Il “Punto ragazzi” è un servizio aggiuntivo, è un servizio che l’Amministrazione
comunale e l’Assessorato ai Servizi Sociali mette a disposizione delle famiglie per gli studenti
che frequentano la scuola secondaria di primo grado Calini e la primaria Manzoni, nei pomeriggi
di martedì, giovedì e venerdì, quando non funzionano i pomeriggi scolastici.
Oltre alla mensa, c’è uno spazio compiti, spazio giochi, spazio merenda e alcuni laboratori.
È un’occasione, anche questa, importante, è un servizio alle famiglie che, come sempre, hanno la
possibilità di gestire nel pomeriggio i loro figli, che non sono lasciati a se stessi, ma sono seguiti
da degli operatori, da educatori, che portano avanti nel progetto educativo complessivo. L’anno
scorso erano iscritti cinquantanove alunni.
Altri due servizi. Il pre scuola, che è un servizio... Le scuole cominciano a orari
leggermente differenziati, questo riguarda soprattutto le scuole dell’infanzia e la scuola primaria,
ma alcuni genitori hanno la necessità di portarli prima, di essere al lavoro presto e quindi dalle
7.45 o dalle 7.50 parte il servizio pre scuola, cioè i bambini vengono affidate a degli operatori di
cooperative sociali che si aggiudicano l’appalto che, nell’attesa che inizino le lezioni sono
seguiti, li fanno giocare, fanno alcune cose, eccetera.
Quest’anno, su richiesta di alcuni genitori, però naturalmente anche questo è da verificare,
si istituisce un servizio post scuola, cioè ci sono alcuni genitori che quando la scuola finisce ad
esempio, la scuola elementare, alle dodici un quarto, fino all’una sono in difficoltà con i figli. Per
cui, noi proponiamo, naturalmente ci deve essere un minimo di iscrizioni, un servizio post scuola
che dalle 12.15 arriva alle ore 13.00, simile al pre scuola, cioè con le stesse modalità.
Un altro servizio dell’Amministrazione è la fornitura dei libri di testo della scuola primaria.
Voi sapete che per quanto riguarda la scuola elementare i libri di testo sono per dati dallo Stato,
sono pagati dallo Stato, anticipati dal Comune e il Comune, gli Uffici comunali hanno già
ordinato per l’anno prossimo tutti i libri di testo, per cui i ragazzi troveranno, per quanto riguarda
la scuola primaria, i libri di testo.
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Un ultimo servizio che riguarda la Regione Lombardia è la dote scuola, che quest’anno è
stata abbastanza ridotta e riguarda le spese delle famiglie solo per l’acquisto dei libri e le
dotazioni tecnologiche, solo per le famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 15.000,00 euro e che
frequentano o la scuola secondaria di primo grado o prima e seconda superiore.
L’Amministrazione comunale, tramite l’Ufficio di Pubblica Istruzione ha istituito un servizio di
compilazione e trasmissione delle domande online per i residenti nel Comune di Bedizzole, per
dare una mano ai genitori che sono interessati a questo servizio.
Io, prima di chiedere all’assessore Piardi se vuole illustrare il progetto sull’ambiente e
anche soprattutto gli obiettivi che si pone, volevo dire che credo che l’intenzione rimane di far
diventare anche il piano del diritto allo studio in tutte le sue parti e in tutte le sue complesse
articolazioni, un momento proprio di riflessione e di approfondimento sul ruolo che la scuola ha
nella crescita dei nostri ragazzi. Grazie.
ASSESSORE PIARDI. Dopo la esauriente esposizione che l’assessore ha fatto sul piano
del diritto allo studio, io dico brevemente, perché questa è soltanto un’appendice del piano di
diritto allo studio, di che cosa si tratta e qual è l’idea.
L’idea è abbastanza semplice, è quella di promuovere un concorso rivolto a tutte le scuole
del territorio, quindi alle scuole dell’infanzia, alle scuole primarie e alle scuole secondarie di
primo grado, ex scuole materne, elementari e medie, per capirci, in cui il tema che si propone di
sviluppare è il tema della raccolta dei rifiuti. Sembrerà forse un tema non particolarmente
suggestivo per quanto riguarda la fantasia dei bambini e dei ragazzi, ma è un tema di particolare
importanza e interesse per tutta la popolazione.
C’è un testo che riassume il tema del concorso, però io lo espongo brevemente e quindi
dopo lo metto agli atti, in modo che possa essere trascritto eventualmente nel verbale. Però, per
non stare a leggere semplicemente, riassumo la questione.
Il problema rifiuti è un problema grandissimo che riguarda tutti noi, che riguarda la nostra
vita, tutti i giorni e che ha delle ricadute ambientali, sanitarie e igieniche importanti. Ha anche
delle ricadute economiche altrettanto importanti, che ognuno di noi è chiamato normalmente a
chiamare a pagare per lo smaltimento dei rifiuti. Questo è il primo tema.
Il secondo tema è che il problema dei rifiuti può diventare, per certi versi, non tanto e
soltanto un problema, ma anche un aspetto positivo, se vogliamo, all’interno però di una logica
che deve essere quella, sostanzialmente – e questo è uno degli argomenti che noi proporremo –
della riduzione dei rifiuti. I rifiuti sono un problema perché sono tanti, perché evidentemente c’è
stata una crescita abnorme e a volte inutile degli imballaggi e quindi questo è un elemento che va
considerato, pensato e approfondito.
Però, siamo convinti – e credo che sia una convinzione comune – che il problema non si
risolve con le normative, con le leggi, o con le modalità di raccolta, ma si risolva attraverso
l’educazione dei cittadini in generale e pensiamo che sia importante partire dalle giovani
generazioni, quindi dai bambini e dai ragazzi, anche perché a volte rivelano una sensibilità
superiore a quella dei propri genitori.
Siccome tutti voi sapete che in questi mesi, neanche da un anno, è partita una modalità di
raccolta differenziata dei rifiuti che si sta analizzando, si sta cercando di capire quanto c’è di
positivo e quanto c’è magari di migliorabile, ma che comunque richiede un po’ di tempo per
capire che cosa è bene, è evidente che per raggiungere questo obiettivo, che è quello non soltanto
di differenziare, ma per certi versi riciclare, per certi versi riutilizzare, per certi versi ridurre il
rifiuto, si deve arrivare ad una modalità corretta, ad una modalità che sia positiva e quindi si deve
andare verso una educazione, che noi siamo convinti possa avere nei bambini e nei ragazzi anche
un motore all’interno della famiglia.
Per cui, in buona sostanza, purtroppo, vivono abbiamo visto che i primi mesi di questa
nuova modalità hanno dato dei risultati per certi aspetti positivi, sicuramente la raccolta
differenziata è cresciuta e qui va dato atto che la scelta che è stata fatta da parte della precedente
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Amministrazione è, a mio parere, una scelta anche giusta, dopo si tratta di capire se ci sono scelte
ancora migliori, lo vedremo, lo valuteremo. Però, senz’altro, a mio parere, si tratta di un passo
avanti. Il problema è che i passi avanti a volte sono però limitati dal fatto che non tutti
recepiscono in modo queste novità.
È negli occhi di tutti noi lo spettacolo indecente che purtroppo vediamo intorno ai
cassonetti, nei green service, nei fossi, ai bordi delle strade e via di seguito, abbandono costante e
continuo nell’ordine del quindici per cento di rifiuti che vengono non buttati dentro i cassonetti
ma fuori dai cassonetti.
Per cui, noi pensiamo molto semplicemente di proporre questi temi alle scuole, a tutte le
scuole, ovviamente affidando, confidando nella sensibilità e nell’intelligenza degli insegnanti nel
proporre il tema, dando alcuni obiettivi. L’obiettivo, secondo me, è questo: far sì che le scuole
producano, oltre al momento didattico in sé, cioè quello dello studio, dell’approfondimento, della
comprensione, della discussione, delle lezioni, producano dei materiali visivi, audiovisivi, dei
materiali che possano poi essere utilizzati dall’Amministrazione comunale, a limite, per fare dei
depliant, dei volantini, dei messaggi audio/video che vengano trasmessi attraverso internet per
sensibilizzare tutti, quindi anche le famiglie, ma per primi i bambini, i ragazzi e, poi le famiglie,
su questi temi e premiare tutti, nel senso di premiare tutte le classi che parteciperanno a questo
tipo di iniziativa, con una cifra che adesso non sono in grado di quantificare, perché la dovremo
quantificare nelle disponibilità dell’Assessorato di cui sono responsabile, ma una cifra di
contributo ad ogni gruppo di classi o plesso scolastico che partecipa all’iniziativa, che magari
poi, potranno essere utilizzati per esigenze scolastiche. In più, istituendo magari tre premi su
quelli che saranno i materiali audiovisivi, per immagini, per testi, libri, libretti, opuscoli, che
possono essere scelti da una Commissione, che poi li utilizzerà come Comune per mandare alle
famiglie e per divulgare un messaggio di corretto atteggiamento nei confronti del problema dei
rifiuti.
L’obiettivo è sostanzialmente questo. Noi pensiamo di poter recuperare una cifra adeguata.
Chiederemo che poi gli eventuali premi, non stiamo parlando di grandi cifre, ovviamente, ma
possono essere importanti per la scuola, possano essere utilizzati sia per materiali didattici, che
per testi, libri, audiovisivi, legati ai problemi dell’ambiente in generale.
Discussione generale
PRESIDENTE. Ci sono interventi? Consigliere Armanini.
CONSIGLIERE ARMANINI. Volevo fare un plauso all’assessore Comini per la
relazione in tempo di record del piano, per cui si apprezza il lavoro fatto sia dall’assessore che
dall’Ufficio della pubblica istruzione per la presentazione entro il 31 luglio.
Questo è un piano che denota le caratteristiche di validità e che dimostra pratica e
competenza innanzitutto. Abbiamo valutato il piano ed è un piano che ha analizzato progetti
espressi dagli istituti e ne ha tenuto debita considerazione. Per cui, anche questo ci porta ad
esprimere parere favorevole come voto.
In questo piano non si denotano né personalismi, né si sono edificati palchi su cui mettersi
in mostra, ma invece si è data una debita attenzione all’analisi dei bisogni degli istituti. Quindi è
stata perseguita in primo luogo la via di caratterizzare l’analisi dei bisogni degli istituti.
Sappiamo inoltre che l’assessore ha molto a cuore anche le proposte dei cittadini a favore della
cultura, per cui sappiamo che si sta impegnando anche in questo senso e quindi dichiariamo il
nostro voto favorevole.
PRESIDENTE. Ci sono altri interventi? Consigliere Gorlani.
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CONSIGLIERE GORLANI. A nostra volta vogliamo ringraziare l’assessore per questo
piano così articolato ed esaustivo. Sostiene Pereira che non avendo potuto noi partecipare alla
Commissione fatta lunedì, comunque si possono apprezzare i contenuti e non faremo questioni
pregiudiziali appunto per determinate spese, determinati temi, in quanto i temi raccolgono
proprio non solo la fiducia dei cittadini con cui abbiamo potuto parlare e confrontarci, ma anche
proprio di un cammino storico. È un progetto che prosegue con i nostri Uffici comunali e quindi
fa piacere che tutti noi abbiamo a cuore il futuro dei nostri bambini.
Prima ha citato Antonio Tabucchi all’inizio. A questo punto, anziché formulare eventuali
piccole osservazioni, o commenti, chiedo eventualmente nel prosieguo del nostro lavoro di
rivolgersi sempre di più per la partecipazione ai concittadini che usufruiscono dei servizi e che
hanno figli nella scuola, praticamente continuando a somministrare, con l’esperienza che era in
particolare il progetto “Allora”, dei questionari.
I questionari sono per indagare la soddisfazione degli utenti, quindi dei ragazzi e dei loro
genitori, per monitorare la qualità dei servizi. Questo fa sì che, una volta valutata la qualità dei
servizi, sia eseguiti dal nostro personale, dai nostri insegnanti, sia appaltati all’esterno con le
modalità utilizzate, si possa avere delle valutazioni, sentite e misurate sulla pelle degli utenti, che
orientino quindi il lavoro dell’anno successivo. Questa è la nostra piccola richiesta.
Teniamo dunque conto del fatto che in tempi record siete riusciti a completare un lavoro
così ampio. Ci siamo un po’ messi nei panni di chi si è trovato in così poche settimane a dover
programmare l’attività delle nostre scuole, per garantire il servizio dell’anno scolastico
successivo.
Per questi motivi daremo il voto favorevole e ricordiamo che anche nel nostro programma
si parla di investire nel futuro della comunità e quindi di valorizzare il principio per cui nessuno
resti indietro, di coltivare la cultura e sulla base di questo tratto che unisce tanti di noi e tante
famiglie, auguriamo buon lavoro. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Stretti, prego.
CONSIGLIERE STRETTI. Grazie presidente. Mi ha un po’ anticipato il collega Gorlani,
più nel metodo che nel merito, nel senso che l’assessore giustamente ha esposto il troppo piano
di diritto allo studio e ha detto che è uno dei documenti fondamentali, fondati e più importanti di
un’Amministrazione. Si era cominciati bene, dicendo che deve esserci un cambiamento di rotta,
deve essere cambiato il modo di fare politica e di fare Amministrazione, deve esserci trasparenza,
condivisione dei problemi e dei piani. In questo caso, però, mi risulta che la Commissione sia
stata convocata a Consiglio comunale già convocato e quindi con gli atti già depositati. Quindi ci
siamo trovati un documento preconfezionato che, ripeto, ha tanti aspetti positivi, però dal punto
di vista del metodo non è stato applicato quello che si auspicava fosse applicato. Da qui il nostro
voto, che sarà un voto contrario. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Gazzola.
CONSIGLIERE GAZZOLA. Mi unisco, in primo luogo, ai cori di ringraziamento e
riconoscimento al lavoro dell’assessore Comini e di chi con lei ha lavorato e collaborato, per la
relazione di questo redazione di questo piano che in tempi record è stato sottoposto
all’approvazione del Consiglio, ricordando in primo luogo al consigliere Stretti che la
Commissione scuola è stata designata meno di una settimana prima che l’assessore Comini
potesse in tempo utile convocarla. In secondo luogo, che l’assessore Comini, insieme agli Uffici
comunali, ha sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale questo piano di diritto allo
studio in tempi pienamente utili con l’inizio dell’anno scolastico, cosa che l’anno precedente non
è avvenuta, vista la data di deliberazione e di approvazione del piano di diritto allo studio
risalente al 4 ottobre 2013, quindi a inizio anno scolastico inoltrato.
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Esprimo poi la propensione mia e di tutta la maggioranza alla predisposizione e
impostazione di fondo del piano, alla suddivisione per aree progettuali che, a mio parere, denota
anche il cambiamento dei diversi modelli educativi, non più incentrati su un sapere meramente
nozionistico, ma anche allo sviluppo di capacità cognitive e di relazioni intra e interpersonali,
con progetti innovativi, legati, ad esempio, alla musica e al teatro.
Apprezziamo poi l’inserimento di nuovi dati, come quello dei dati demografici, che
permettono di farsi un’idea anche della futura popolazione scolastica, all’inserimento anche nel
piano di diritto allo studio, messo l’anno precedente, del servizio aggiuntivo “Punto ragazzi”,
servizio che può tornare utile e che deve, a nostro parere, essere potenziato.
Concludo, oltre che con i ringraziamenti all’assessore Comini, agli Uffici comunali, alla
preside e a tutto il plesso scolastico, con un augurio di buon lavoro agli educatori e ai
professionisti che parteciperanno poi all’attuazione dei diversi progetti e all’attuazione di questo
importante atto amministrativo di indirizzo.
PRESIDENTE. Mi sembra che tutti i capigruppo abbiano fatto la loro dichiarazione di
voto, quindi metto in votazione...
(Intervento fuori microfono)
Prego, assessore.
ASSESSORE COMINI. Io volevo, in chiusura di questo argomento, che mi è sembrato
anche, per quanto mi riguarda, emozionante, credo che i temi la cui attenzione è stata sollevata,
anche con gli interventi della consigliera Armanini e del capogruppo del Movimento 5 Stelle,
Gorlani, proprio il tema del coinvolgimento dell’intera popolazione, investire sul futuro.
Investire sul futuro, perché troppo spesso ci si dimentica che lavorare nella scuola è proprio un
grande investimento. Siccome la scuola e soprattutto gli insegnanti in questi ultimi tempi sono
molto bistrattati e anche molto... i tagli sono colossali nei riguardi del sistema informativo, direi
che il riappropriarci di questo tema come cittadini che credono davvero in un futuro diverso e
migliore per i nostri ragazzi sia una cosa molto importante in una sede politica come questa.
Aggiungo ai ringraziamenti fatti dai diversi interventi, i miei, agli Uffici che davvero,
nell’arco di dieci giorni siamo riusciti a mettere insieme, sentendo la scuola, le dirigenti, alcune
insegnanti, eccetera, a mettere insieme questo piano del diritto allo studio. È qui presente anche
questa sera la dirigente dell’Ufficio Valenti e i suoi collaboratori. Ringrazio anche i componenti
della Commissione.
È vero che la Commissione è stata convocata un po’ sul filo del rasoio, come hanno detto il
capogruppo Gazzola, che era dovuto anche al fatto che poi costituire le Commissioni, e non
poche Commissioni, come con voi sapete e non con pochi componenti, non è stata una cosa
semplice e neanche troppo rapida, però il mio ringraziamento va anche alla Commissione con cui
abbiamo discusso fino alle undici di sera ed è stata anche l’occasione di dare risposta, di
raccogliere sollecitazioni e anche indicazioni di lavoro. Però, anche nella Commissione non ci
sono state critiche negative o dire no ad alcune cose, per cui credo che tutto sommato sia una
cosa condivisa. Grazie ancora a tutti dell’attenzione.
PRESIDENTE. Mettiamo in votazione il terzo punto all’ordine del giorno: “Esame e
approvazione piano del diritto allo studio anno scolastico 2014/2015”.
(Segue la votazione)
Comunico l’esito della votazione:
13
Favorevoli
Contrari
14
02 (Stretti, Bottarelli)
(Il Consiglio approva)
Ringraziamo la signora valenti.
14
Letto, approvato e sottoscritto:
Il Presidente
F.to BARBA dott. GIULIO
Il Segretario Comunale
F.to MARINATO dott.ssa MARINA
=====================================================================
REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art.124 D.Lgs. 18.08.2000 n. 267)
n.
0 Registro delle Pubblicazioni
Pubblicata all’Albo Pretorio di questo Comune per 15 giorni consecutivi a partire dal . .
- mediante affissione all’albo pretorio comunale (art.124, c.1. del T.U. 18.08.2000 n. 267
- nel sito informatico di questo Comune (art. 32, comma 1, della legge 18.06.2009, n. 69
Addi’ . .
Il Segretario Comunale
F.to RAINONE DOTT. MARIANO
=====================================================================
Copia conforme all'originale in carta libera per uso amministrativo
Addì
Il Segretario Comunale
RAINONE DOTT. MARIANO
=====================================================================
Il sottoscritto Segretario Comunale certifica che la suestesa deliberazione è stata pubblicata nelle
forme di legge all’Albo Pretorio del Comune ed è divenuta ESECUTIVA per decorrenza dei
termini (Art. 134 comma 3 D.Lgs. 18.08.2000 n. 267)
Addi’,
Il Segretario Comunale
15
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DELIBERAZIONE N. 36 in data: 31.07.2014 VERBALE DI