RAPPORTO ATTIVITA’ ANNO 2012 Dott.ssa Maria Grazia Maestrelli Consigliera di Parità della Provincia di Firenze INDICE 1. INTRODUZIONE pag. 3 2. ATTIVITA’ DI CONSULENZA ED INTERVENTI pag. 4 CARATTERISTICHE DEI CASI AFFRONTATI pag. 4 INTERVENTO DELLA CONSIGLIERA ED ESITO DEI CASI pag. 9 CASI RELATIVI AD ANNI PRECEDENTI pag. 12 ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE pag. 12 3. INTERVENTI SPECIALISTICI pag. 13 4. CONVEGNI E PARTECIPAZIONE A TAVOLI ISTITUZIONALI pag. 14 5. AUTOFORMAZIONE E MATERIALI pag. 15 RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DELLA CONSIGLIERA ANNO 2012 INTRODUZIONE Un commento sull’attività da me svolta nell’anno 2012 non può prescindere da un accenno alle generali difficoltà della Pubblica Amministrazione nel nostro paese, stretta fra esigenze irrinunciabili di severi tagli alle spese e il dovere di fornire ai cittadini risposte efficaci e puntuali. I provvedimenti della spending review e il lungo dibattito sull’opportunità o meno di mantenere determinate funzioni statali sul territorio, hanno inevitabilmente toccato anche la figura della Consigliera di Parità, mettendone a volte in discussione la stessa esistenza. Per fortuna questo pericolo sembra ad oggi scongiurato anche se i fondi assegnati risultano sempre minori, nonostante la centralità del nostro ruolo sia stata ribadita in diverse disposizioni di legge (cito ad esempio i compiti di controllo e vigilanza sulla composizione paritaria delle commissioni di concorso). La stessa Ministra Elsa Fornero, con la sua assidua presenza ai vari incontri della rete, ha mostrato di tenere in alta considerazione l’opera di presidio svolta dalle Consigliere in questi anni e la loro importanza per il futuro. Di fatto, la rilevanza del servizio si è, a mio avviso, manifestata ancora di più nel perdurare della crisi e con le recenti riforme del mercato del lavoro introdotte in Italia. L’intervento delle Consigliere a tutela dell’occupazione femminile e per la promozione di buone prassi è, in questo contesto, destinato ad acquistare un spazio più ampio. Nell’anno appena concluso, ho potuto rilevare come l’iniziativa della Consigliera sia stata determinante per giungere alle conciliazioni delle controversie nei tempi celeri che le nuove regole richiedono, evitando l’apertura di un contenzioso giudiziario. Del resto, la realtà lavorativa continua purtroppo a offrire molte occasioni in cui la Consigliera è chiamata a compiere attività di mediazione. I comportamenti discriminatori nei confronti delle donne occupate, spesso volti a ottenere le loro dimissioni o a impedirne una crescita professionale, restano molto frequenti. A essi si aggiungono episodi consistenti di molestie e stalking, che stanno diventando una triste costante. Ancora oggi, in molti settori produttivi, si fa fatica a riconoscere le opportunità che le donne possono portare all’azienda, e le condizioni organizzative permangono troppo spesso legate a modelli rigidi che non permettono lo sviluppo delle capacità femminili. Le prospettive di un miglioramento a breve termine non sono incoraggianti, sia per la fase tuttora critica dell’economia, sia per la carenza complessiva di risorse da destinare ad azioni positive. 3 A fronte di una situazione che si mantiene molto critica, non mancano però i segnali volti a invertire la tendenza. L’approvazione del Piano nazionale della Famiglia, l’intesa Stato-Regioni per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, gli incentivi per l’assunzione di donne, le norme sul sostegno alla genitorialità, la campagna di adesione alla Carta per le Pari Opportunità e, non ultime, le novità previste dalla Riforma Fornero contro il fenomeno delle dimissioni in bianco, sono atti che testimoniano una sensibilità diffusa e ormai consolidata delle istituzioni verso la questione di genere, ed una volontà di mantenere l’argomento in primo piano nonostante i tempi di recessione. Sarà compito della Consigliera rinnovare tale attenzione anche sul territorio di riferimento, coinvolgendo tutti i soggetti pubblici e privati interessati alla valorizzazione delle competenze femminili. In questo percorso, è mia volontà cercare la collaborazione dei Comitati Unici di Garanzia locali, con i quali ho avviato un confronto per la definizione di strategie comuni in materia di benessere lavorativo e contrasto alle discriminazioni. Concludo ringraziando la Consigliera supplente Anna Maria Sonnimini, che mi ha garantito un valido sostegno in più di una occasione, curando in particolare i rapporti col Circondario Empolese Valdelsa. ATTIVITÀ DI CONSULENZA ED INTERVENTI I casi di discriminazione sul luogo di lavoro affrontati dalla Consigliera di Parità nel 2012 sono in totale 34 (tutti riguardanti donne, di cui 5 straniere), dato in linea con gli ultimi due anni, dopo il picco negativo del 2009. Casi per anno (2008-2012) 35 32 34 2010 2011 2012 27 19 2008 2009 CARATTERISTICHE DEI CASI AFFRONTATI In dettaglio si sono riscontrate 5 situazioni relative a problematiche connesse alla maternità, 3 a problemi di flessibilità e altrettante a penalizzazioni nella progressione di carriera; 2 sono i casi dovuti a mancati riconoscimenti retributivi, mentre un caso è legato all’accesso al lavoro. Preoccupante il dato inerente alle cessazioni del rapporto di lavoro (7 casi), dove l’interruzione del rapporto spesso è decisa dal datore di lavoro a seguito di un evento familiare della donna (matrimonio, gravidanza, richiesta di aspettativa, ecc.). 4 Come nel 2011, restano elevate le istanze connesse a episodi di molestie e stalking (7), che, unitamente ai 2 casi di mobbing, di nuovo rivelano un clima lavorativo poco favorevole per la componente femminile. Fra le questioni associate alla maternità, 3 derivano da provvedimenti penalizzanti al rientro dal congedo, attuati al fine di indurre la lavoratrice alle dimissioni. Le problematiche di flessibilità si collegano a un fenomeno che emerge ormai in più settori: la politica aziendale di ridurre – o addirittura cancellare - le tipologie di part-time concesse ai propri dipendenti. I 4 casi non classificati si riferiscono ad un ordine di trasferimento a sede di lavoro fuori regione, ad un mancato nulla-osta per mobilità fra enti, ad una mancata riconsegna di documenti da parte del datore di lavoro e a una vicenda di disagio ambientale fra colleghi. TIPOLOGIA CASI Accesso al lavoro 1 Cessazioni - sospensioni rapporto di lavoro 7 Flessibilità sul lavoro 3 Problematiche riguardanti maternità 5 Progressione di carriera 3 Retribuzione - premi produttività 2 Molestie e stalking 7 Mobbing e comportamenti vessatori 2 Altro 4 Le lavoratrici che si sono rivolte alla Consigliera arrivano in maggioranza (24 casi) dal settore privato; 10 sono invece le segnalazioni provenienti dal settore pubblico. Considerando un arco di cinque anni si osserva che i casi provenienti dal settore privato tendono in media ad assestarsi oltre le 20 unità, mentre nel settore pubblico si conferma una lieve crescita dei casi rispetto al biennio 2008-2009. Tendenza casi per anno (2008-2012) 30 25 20 Privato 15 Pubblico 10 5 0 2008 2009 2010 2011 2012 5 I casi di discriminazione in rapporto al settore sono così suddivisi: Distribuzione casi Accesso al lavoro 1 7 Cessazioni/sospensioni rapporto di lavoro 2 Flessibilità sul lavoro 1 5 Problematiche riguardanti maternità Progressione di carriera 1 2 Retribuzione/premi di produttività Molestie e stalking 5 2 2 Mobbing e comportamenti vessatori Altro Privato Pubblico 2 1 3 Dal grafico si manifesta la concentrazione nel settore privato, della totalità dei casi dipesi da sospensione o cessazione del rapporto, dei problemi collegati alla maternità e al mobbing, nonché gran parte delle denunce di molestie. In ambito pubblico le situazioni critiche si suddividono essenzialmente nella progressione di carriera, nella retribuzione e nei casi di molestie o stalking. Il settore privato presenta la seguente distribuzione dei casi per dimensioni dell’azienda, con una decisa prevalenza delle imprese oltre i 50 dipendenti: DIMENSIONI AZIENDA (Settore privato) Piccola (< 15 dipendenti) 6 Media (tra 15 e 50 dipendenti) 4 Grande (oltre 50 dipendenti) 14 6 L’analisi specifica del settore privato offre una ripartizione abbastanza equilibrata delle problematiche, segno di un atteggiamento comune alla piccola quanto alla grande azienda: Tipologia casi per dim.azienda (settore privato) Accesso al lavoro 1 Cessazioni/sospensioni rapporto di lavoro 1 2 4 2 Flessibilità sul lavoro Problematiche riguardanti maternità 1 Progressione di carriera 1 1 - piccola 3 - media - grande 2 Molestie e stalking Mobbing e comportamenti vessatori 1 Altro 1 1 2 1 Il grafico che segue mostra la distribuzione di età dei soggetti discriminati, con un’ampia concentrazione nelle fasce 31-40 e 41-50 anni. Il singolo caso verificatosi nella fascia di età inferiore a 30 anni può essere una spia delle difficoltà nell’accesso al lavoro che le generazioni più giovani stanno vivendo. FASCE D’ETÀ Fino a 30 anni 1 31-40 anni 16 41-50 anni 14 Oltre 50 anni 3 Fasce d'età % 9% 3% fino a 30 anni 31-40 anni 47% 41-50 anni 41% oltre 50 anni 7 Il rapporto fra tipologia dei casi e fasce d’età indica che le problematiche legate alla maternità e gran parte dei casi dovuti a cessazioni/sospensioni del rapporto di lavoro occorrono particolarmente nella fascia 31 – 40 anni. Tipologia casi per fasce d'età Accesso al lavoro 1 5 Cessazioni/sospensioni rapporto di lavoro 3 Flessibilità sul lavoro 5 Problematiche riguardanti maternità Progressione di carriera 1 Retribuzione/premi di produttività fino a 30 anni 31-40 anni 2 41-50 anni 2 oltre 50 anni Molestie e stalking 1 1 Mobbing e comportamenti vessatori 1 1 Altro 2 3 3 1 8 2 INTERVENTO DELLA CONSIGLIERA ED ESITO DEI CASI L’iniziativa della Consigliera per la soluzione dei casi ha prodotto i seguenti esiti: INTERVENTO DELLA CONSIGLIERA Casi conclusi in seguito a consulenza Casi ancora in corso Casi definiti con conciliazione o accordo 15 8 11 a) Casi risolti con consulenza Le situazioni risolte tramite consulenza si riferiscono sia a episodi in cui la Consigliera ha contribuito – con un intervento articolato (rilascio di pareri legali, verifiche sulla normativa contrattuale, richiamo a casistiche simili, ecc.) – ad aiutare le lavoratrici nella propria scelta, sia a problematiche che hanno richiesto una presa di contatto informale con l’azienda o ente, allo scopo di esporre i disagi segnalati e cercare una soluzione condivisa con la controparte. In particolare, nel 2012 la Consigliera si è confrontata con diversi casi di donne in difficoltà nel conciliare l’attività lavorativa con le esigenze familiari e orientate alle dimissioni, non disponendo di altre possibilità. L’iniziativa della Consigliera ha in primo luogo mirato al recupero di fiducia da parte delle lavoratrici, che, per varie circostanze, non vedono soluzioni alternative all’abbandono dell’impiego. Altri suggerimenti della Consigliera – per esempio l’atteggiamento da tenere verso il datore di lavoro o una maggior flessibilità nella gestione degli impegni personali - sono poi risultati utili alle utenti per mantenere la propria occupazione. Ne è un esempio il caso di una signora impiegata presso un negozio di elettrodomestici, a cui era stato assegnato un orario non compatibile con i suoi bisogni al rientro dalla maternità. Grazie al supporto continuo della Consigliera, la signora è riuscita a gestire questo passaggio articolando il proprio monte ferie e permessi e concordando con la ditta alcuni adeguamenti di orario. b) Casi in corso Fra i casi che sono ancora in corso, l’avvio di una vertenza si è reso necessario per 3 episodi: • Una dipendente di farmacia comunale è stata licenziata al rientro dal congedo matrimoniale per un presunto calo dell’attività, ma al suo posto è stata subito assunta la persona che l’aveva sostituita durante il congedo. • Una responsabile amministrativa di società operante nel campo della moda è stata prima spostata a mansioni inferiori al rientro dall’astensione obbligatoria per maternità, ed infine licenziata al compimento di un anno del figlio. • Una lavoratrice impiegata nel servizio di portineria presso un ente pubblico, a seguito di passaggio dell’appalto, non è stata riassunta dalla cooperativa subentrante, contravvenendo alle regole sul repechage. 9 Si segnala inoltre una vicenda per la quale sono in svolgimento indagini investigative, grazie anche all’interessamento della Consigliera, e che riguarda due impiegate di una grande azienda vittime di stalking e atti persecutori, probabilmente collegati all’ambiente di lavoro. c) Casi conclusi tramite conciliazione o accordo La Consigliera ha contribuito alla soluzione positiva di 11 episodi tramite conciliazione o accordo con il datore di lavoro. Un accordo informale, raggiunto al termine di un confronto con l’azienda o ente, si è verificato nelle seguenti situazioni: • Il caso di due dipendenti dello stesso settore pubblico che, in tempi diversi, si sono rivolte alla Consigliera lamentando difficoltà nei rapporti col proprio dirigente. Dopo alcuni colloqui con il funzionario dell’area, la Consigliera ha ottenuto una revisione organizzativa e la collocazione delle due donne in posti a loro più graditi. • Per una dipendente di ente locale che, da una riorganizzazione interna, avrebbe subito un demansionamento e la perdita dell’orario part-time, la Consigliera è intervenuta presso il responsabile delle risorse umane, che ha infine garantito alla lavoratrice un incarico di pari livello. • Ad una dipendente pubblica cui non era stata concessa un’indennità accessoria per assenza dovuta a maternità, l’ente ha poi riconosciuto gli emolumenti arretrati. • Un’addetta al servizio mense con problemi di orario e di compatibilità con una responsabile, è stata spostata dall’azienda ad una diversa sede di lavoro, confacente alle sue esigenze. • Un’impiegata amministrativa di una ONLUS, dimissionaria a seguito di mancata concessione di aspettativa per motivi familiari, grazie all’interessamento della Consigliera ha deciso di ritirare le dimissioni (avvalendosi della facoltà introdotta dalla Riforma Fornero) e si è vista riconoscere un permesso non retribuito per il periodo a lei necessario. • Per una donna cui era stata negata l’iscrizione ad un corso di formazione, nonostante la riserva di una quota di genere dei posti disponibili; la Consigliera ha richiamato la società organizzatrice al rispetto della norma, consentendo l’accesso della partecipante. In 4 casi si è giunti invece ad un atto formale di conciliazione fra le parti: • Un’esperta in grafica impiegata presso un’impresa del settore pubblicitario, licenziata alla decorrenza dei termini dopo il rientro dal congedo post-interruzione di gravidanza, ha ottenuto una buonuscita e la rettifica dei motivi del licenziamento, al fine dell’iscrizione nelle liste di mobilità. • Un’addetta alla ristorazione, trasferita dall’azienda presso una sede a lei non gradita, ha concordato la risoluzione del rapporto tramite licenziamento ed il riconoscimento di una buonuscita. • Una segretaria di azienda, spostata ad altro ufficio al rientro dal congedo per maternità, si è accordata per la prosecuzione del rapporto di lavoro con assegnazione ad altro incarico e conferimento di un premio individuale. • Un’apprendista con compiti di amministrazione presso una piccola ditta, a causa di un peggioramento dei rapporti con uno dei titolari, ha optato per la risoluzione consensuale del contratto, ottenendo una buonuscita. 10 I grafici successivi forniscono il quadro degli esiti di ogni caso suddivisi per tipologia e settore: Esito casi per tipologia Accesso al lavoro 1 2 Cessazioni/sospensioni rapporto di lavoro Flessibilità sul lavoro 3 1 2 2 4 Problematiche riguardanti maternità 1 Risolto con consulenza 2 Progressione di carriera 1 In corso Risolto con conc.- accordo Retribuzione/premi di produttività 1 Molestie e stalking 1 1 2 4 2 Mobbing e comportamenti vessatori 4 Altro Esito casi per settore 11 Risolto con consulenza In corso Risolto con conciliazione/accordo 6 4 Privato 2 7 Pubblico 4 11 CASI RELATIVI AD ANNI PRECEDENTI Quattro casi relativi ad anni precedenti si sono chiusi nel 2012: • Una vertenza risalente all’anno 2009 si è definita con accordo in sede giudiziale con un risarcimento economico. L’episodio riguarda una farmacista che, al rientro dalla maternità, è stata prima oggetto di provvedimenti disciplinari ingiustificati ed infine licenziata per motivi economici. A seguito di ispezione della DTL, richiesta dalla Consigliera, era stata appurata l’assunzione di un’altra persona nei giorni immediatamente successivi all’accaduto. • Una causa aperta nell’anno 2011 è stata risolta con sentenza del tribunale favorevole alla ricorrente. Il fatto ha visto coinvolta un’impiegata amministrativa che subiva molestie sessuali dal proprio superiore e che, una volta denunciato l’accaduto ai responsabili dell’azienda, era stata licenziata. La sentenza, riconoscendo il comportamento discriminatorio della ditta ha disposto il reintegro della lavoratrice ed un risarcimento del danno di 20.000 €. • Un caso del 2011, relativo a un’infermiera professionale dipendente di una cooperativa che aveva subito varie forme di mobbing (tra cui minacce di licenziamento o di trasferimento a sedi fuori regione), si è concluso con conciliazione presso l’ufficio della Consigliera. Le parti hanno deciso per la cessazione del rapporto, in cambio di un indennizzo per la lavoratrice. • Per una vicenda di stalking, sempre del 2011, avvenuta in un ente pubblico e momentaneamente chiusa con il trasferimento del molestatore ad altra sede, il giudice ha respinto l’impugnazione del provvedimento promossa dal ricorrente, condannato a pagare tutte le spese processuali. Lo stesso ha presentato appello, che sarà discusso a fine 2013. ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE L’ufficio della Consigliera ha inoltre fornito informazioni su richieste telefoniche o via mail in 26 occasioni. Le domande dell’utenza si sono riferite in gran parte alla corretta interpretazione della normativa su congedi di maternità e permessi in presenza di forme di lavoro atipico o in contemporaneità con trattamenti di cassa integrazione. Una segnalazione da parte di un medico del servizio pubblico, al quale è stato negato il congedo parentale dalla nascita del figlio in quanto la madre è disoccupata, è stata trasmessa alla Consigliere delle Province di Prato e di Arezzo per competenza territoriale. Cinque contatti riportavano difficoltà di conciliazione legate ad un ordine di trasferimento ad altra sede di lavoro, mentre in tre circostanze si sono rilevate possibili pratiche di mobbing. 12 INTERVENTI SPECIALISTICI L’iniziativa di promozione delle buone prassi e azioni positive per la parità uomo – donna ha toccato vari ambiti. • • • • • • Dopo il riscontro positivo ottenuto dalla prima edizione (2007), la Consigliera ha predisposto un aggiornamento della brochure “Diventerò mamma”, sui diritti delle lavoratrici in gravidanza, presentata a maggio nella sede dell’ASL 11 di Empoli e distribuita in circa 10.000 copie. La brochure si è rivelata nuovamente utile sia per le informazioni fornite alle utenti, sia perché ha permesso di far conoscere ad un pubblico più ampio la figura della Consigliera di Parità. Nell’ambito di una campagna nazionale sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro, la Consigliera ha contribuito alla stampa e alla diffusione sul territorio provinciale dell’opuscolo “Patologie oncologiche e invalidanti. Quello che è importante sapere per le lavoratrici e i lavoratori”, contenente informazioni utili sui diritti spettanti in caso di malattia della lavoratrice/lavoratore o di un loro familiare. L’opuscolo è stato presentato il 7 novembre a Firenze, alla presenza della Consigliera Nazionale di Parità. Come partner del progetto “Ri-conciliando”, finanziato su Fondi FSE, la Consigliera ha preso parte a due visite-studio, rispettivamente a Rennes (4-7 aprile) e Friburgo (21-24 maggio), per l’approfondimento delle esperienze locali in materia di politiche di genere. Il progetto, finalizzato alla creazione di un partenariato transnazionale tra associazioni datoriali e sindacali, imprese e Amministrazioni Pubbliche per lo scambio di metodologie e buone pratiche sui temi della conciliazione vita-lavoro, si è chiuso nel dicembre 2012 con la presentazione dei risultati. A seguito dell’adesione al “Progetto scuola” - promosso dall’Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità - sulla rimozione degli stereotipi di genere nella scelta dei percorsi professionali per gli studenti, la Consigliera ha tenuto due incontri presso gli Istituti Superiori I.T.I.S. Meucci e I.T.G.C. Salvemini/Duca d’Aosta di Firenze nei giorni 16 e 17 ottobre. Gli interventi delle relatrici coinvolte dalla Consigliera (tre imprenditrici provenienti dal settore informatico, immobiliare e dei servizi alla persona) hanno ricevuto una buona accoglienza da parte delle classi inserite nel progetto, suscitando molto interesse negli studenti. Dal giugno 2012 la Consigliera è partner del progetto “Donne in cammino”, proposto dall’Associazione di donne migranti Nosotras e finanziato su Legge Regionale 16/09 “Cittadinanza di genere”. Il progetto intende favorire l’inserimento lavorativo delle donne straniere giunte in Italia tramite ricongiungimento familiare, attraverso un percorso di accoglienza, formazione professionalizzante e accompagnamento al lavoro. La Consigliera ha curato un’indagine conoscitiva del mercato del lavoro femminile in ambito provinciale e ha fornito i contatti di associazioni datoriali interessate ad avviare stage e tirocini. La conclusione di “Donne in cammino” è prevista per giugno 2013. In attesa di novità sui finanziamenti legati all’art. 9 Legge 53/00, la Consigliera ha proseguito il rapporto con i soggetti interessati a promuovere la cultura delle politiche di conciliazione vita-lavoro nei settori dell’economia locale. In particolare, si ricordano i contatti con il Comitato per l’Imprenditoria Femminile di Firenze, con il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Commercialisti di Firenze e con le associazioni di categoria della zona. Importante anche la relazione stabilita con l’azienda farmaceutica Menarini, che, nel novembre 2012, ha inaugurato un asilo nido aziendale con il contributo di fondi pubblici. 13 CONVEGNI E PARTECIPAZIONE A TAVOLI ISTITUZIONALI Nel 2012 la Consigliera di Parità ha portato il suo contributo alle seguenti iniziative: 8/3/2012 Figline Valdarno: convegno “Il mobbing: cosa è, come riconoscerlo”; CPO Comune di Figline Valdarno. Intervento. 10/3/2012 Vinci: incontro su “Il lavoro al femminile”; Comune di Vinci. Intervento. 27/6/2012 Firenze: relazione presso le Commissioni Lavoro e Pari Opportunità del Comune di Firenze, in seduta congiunta, sul Rapporto delle attività per l’anno 2011. 13/11/2012 Parma: partecipazione (in rappresentanza della Rete nazionale delle Consigliere di Parità) alla conferenza stampa di presentazione della campagna “La violenza alle donne è un problema degli uomini” promossa dalla FIGC; 23/11/2012 Firenze: convegno “Strategie per la sostenibilità e l’innovazione”; FIDAPA BPW Sezione Centro. Relatrice. 1/12/2012: Firenze: convegno “Le vie del possibile. Progetto Lavoro Sereno”; Associazione AdAtta. Partecipazione a tavola rotonda. 18/12/2012 Roma: presenza nella delegazione ricevuta in audizione dalla Commissione Lavoro del Senato su ruolo e funzioni delle Consigliere di Parità. La Consigliera ha inoltre garantito la sua presenza nei seguenti organismi: ─ Commissione provinciale per le Pari Opportunità; ─ Commissione Pari Opportunità del Comune di Firenze; ─ Commissione Tripartita provinciale e del Circondario Empolese-Valdelsa; ─ Comitato Unico di Garanzia della Provincia di Firenze. All’interno del Comitato Unico la Consigliera si è fatta promotrice di alcune proposte, come la revisione del codice di condotta adottato dalla Provincia di Firenze e l’adozione nel Piano Triennale di misure più articolate in merito a part-time e forme sperimentali di telelavoro. 14 AUTOFORMAZIONE E MATERIALI 18/2/2012 2/3/2012 9/3/2012 16/3/2012 31/3/2012 7-8/5/2012 4/6/2012 5/6/2012 12/9/2012 18/9/2012 2/10/2012 8/10/2012 10/10/2012 25/10/2012 20/11/2012 26/11/2012 28/11/2012 29/11/2012 6/12/2012 11/12/2012 12/12/2012 17/12/2012 Fiesole. Seminario “Tutti per il lavoro, il lavoro per tutti”; Movimento Lavoratori Azione Cattolica. Fiesole. Seminario “Economia familiare e nuovi stili di vita”; Movimento Lavoratori Azione Cattolica. Firenze. Convegno “Le 14 leggi europee migliori per le donne”, Gruppo Regionale Italia dei Valori. Roma. Riunione Comitato nazionale di Parità e Pari Opportunità. Empoli. Convegno “Presenza, partecipazione, rappresentanza: il lungo cammino delle donne”; FIDAPA BPW Sezione Centro. Roma Seminario di lavoro Rete nazionale delle Consigliere di Parità. Firenze. Assemblea “Firenze Globale”; Confindustria Firenze. Firenze. Seminario “Donne: elettrici o anche elette?”; Commissione regionale per le Pari Opportunità. Roma. Seminario di studio “La riforma del mercato del lavoro: L. 92 del 28 giugno 2012”; Consigliera nazionale di Parità. Firenze. Forum regionale dei Comitati Unici di Garanzia; Consigliera regionale di Parità. Firenze. Tavola rotonda “L’occupazione femminile in Toscana”; Regione Toscana. Modena. Convegno “La riforma del lavoro in una prospettiva di crescita”; Direzione territoriale del Lavoro Modena. Empoli. Presentazione rapporto su Mercato del Lavoro 2011-12; Circondario Empolese-Valdelsa. Milano. Seminario “Engaging Men: the new dad generation”. Osservatorio sul Diversity Management SDA Bocconi. Firenze. Workshop sulla Leadership al femminile; Consolato degli U.S.A./Comune di Firenze. Firenze. Convegno “La violenza contro le donne: stato dell’arte e azioni di contrasto”; Comitato Pari Opportunità Ordine degli Avvocati di Firenze. Roma. Seminario di studio “Maternità, paternità e lavoro: istruzioni per l’uso”; Consigliera nazionale di Parità. Milano. Seminario “Gender Diversity e Corporate Governance: perché aumentare la presenza femminile nei CDA?”. Osservatorio sul Diversity Management SDA Bocconi. Firenze. Convegno “Il carcere al tempo della crisi”; Fondazione Giovanni Michelucci. Roma. Seminario di studio “Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul lavoro: stato dell’arte e strategie per il rilancio”; Consigliera nazionale di Parità. Firenze. Incontro “Io lavoro in casa. Il lavoro casalingo tra scelta e necessità”; Provincia di Firenze. Firenze. Convegno “Genere per generare valore”; Alleanza delle Cooperative Toscane. 15