Gestione condominio
by
Prete Paolo
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Introduzione
Nella presentazione è esposto lo studio della gestione di un
condominio, cioè lo sviluppo di un data base che permetta a
più utenti di gestire in maniera facile e veloce le operazioni
generalmente svolte dall’amministratore di un condominio.
La gestione del condominio avviene mediante le basi di dati,
che sono affrontati in una sezione. Nella presentazione è
presente inoltre un’analisi dettagliata del progetto(gestione
condominio) che si deve realizzare, con il suo relativo
schema concettuale. Il programma realizzato si può trovare
su INTERNET all’indirizzo http://web.tiscalinet.it/jacmass
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Indice degli argomenti
Gli argomenti della discussione sono:
Analisi della gestione del condominio
Schema concettuale condominio
Albero delle procedure
Basi di dati
Sql
Internet(Che cos’è?)
Delphi
Programma gestione condominio
Introduzione
Analisi della gestione del condominio
Si vuole voler modellare la realtà relativa all’amministrazione di un
condominio. Il condominio è composto da un certo numero di
appartamenti ciascuno dei quali è descritto dalle seguenti proprietà: il
codice(chiave), la superficie, il numero dei vani, lo stato(libero o
occupato) e, nel caso sia occupato il nome dell’inquilino e il suo
rispettivo saldo e il nome del proprietario. Ogni appartamento ha un
unico proprietario, ma un proprietario può possedere più appartamenti.
Di ogni proprietario interessano le seguenti proprietà: nome, indirizzo,
telefono, saldo. Il saldo rappresenta la somma che il proprietario deve
all’amministrazione condominiale per servizi e lavori sostenuti o
preventivati. Se il saldo è positivo rappresenta un credito mentre se è
negativo, il suo valore rappresenta un debito. Fra le spese si
distinguono quelle da attribuire ad un singolo appartamento ed a carico
esclusivo del suo proprietario(lavori all’interno dell’appartamento) o
quelle da attribuire al singolo inquilino dell’appartamento. Di ogni spesa
si deve conoscere:
continua
Un numero di identificazione, la voce (luce, ascensore, pulizie, ecc.), la
data, l’importo e il tipo di spesa, che serve ad identificare la spesa se è
da attribuire al proprietario o all’inquilino.
Dei pagamenti effettuati dai proprietari di tanto in tanto bisogna mantenere
traccia. Ciascun pagamento è individuato da un numero d’ordine e
deve riportare la data e l’importo.
Lo schema concettuale in grado di modellare la realtà descritta è riportato
su una diapositiva successiva.
Schema concettuale
Schema concettuale condominio
APPARTAMENTI
N
POSSIEDE
1
1
PROPIETARI
1
HA SOSTENUTO
HA SOSTENUTO
N
N
SPESE SPECIALI
PAGAMENTI
SPESE
Ritorna ad Analisi condominio
Indice
Albero delle procedure
Progettazione concettuale
Visualizzazione inquilini e
proprietari con saldo negativo
MAIN
Inserimento nuovo
appartamento
Pagamenti fatti da X
Inserimento dati
proprietario
Spese attribuite
ad X
Pagamento
proprietario
Cancella
proprietario
Pagamento
inquilino
Cambio proprietario
Analisi Indice
Attribuzione spesa
inquilino
Cambio inquilino
Attribuzione spesa
proprietario
Progettazione concettuale
Per gestire il condominio che abbiamo descritto nell’analisi, ci ricaviamo dallo
schema concettuale le seguenti relazioni:
Appartamenti(codapp, superficie, vani, inquilino, saldo_inq,proprietario);
Proprietari(proprietario, indirizzo, telefono, saldo);
Pagamenti(num_pag, data, importo, effet_pag);
Spese(num_spesa, data, voce, importo, codapp, flag);
Le procedure che utilizzo per gestire il condominio sono:
Inserimento nuovo appartamento, inserimento dati inquilino, inserimento
pagamento, attribuzione spesa, cancella proprietario, cambio proprietario, cambio
inquilino, cambio telefono e indirizzo proprietario, visualizzazione inquilini e
proprietari, visualizzazione inquilini e proprietari con saldo negativo,
visualizzazione pagamenti fatti da X, visualizzazione spese attribuite ad X,
visualizzazione appartamenti con inquilino di un proprietario.
Queste procedure sono visualizzate nell’ albero delle procedure.
Basi di Dati
Nella gestione automatica delle informazioni spesso si fa riferimento agli
archivi. Questo approccio risulta assolutamente inadatto però quando
la massa e l’importanza delle informazioni sono quelle che si
presentano nelle grandi organizzazioni(aziende,banche,enti pubblici).
In questi casi si ricorre all’uso dei sistemi di gestione di basi di dati,
molto più potenti dei tradizionali di sistemi di archiviazione.
Una Base di Dati(Data Base o DB) è un insieme di dati strutturati e
permanenti, raggruppati in insiemi omogenei, in relazione fra loro,
organizzati con la minima ridondanza, per essere usati da applicazioni
diverse, in modo controllato. I dati sono memorizzati in modo da
essere indipendenti dai programmi applicativi che li usano. La
definizione spiega come in una base di dati i dati sono strutturati ossia
hanno un formato predefinito detto tipo.
Modelli di dati
DBMS
Indice
Modelli di dati
Un modello di dati(Data model) è un insieme di meccanismi di astrazione adatti
per organizzare i dati e definire gli operatori che agiscono sui dati.
Al variare dei meccanismi di astrazione e degli operatori si distinguono tre classi
di modelli:
Modelli Fisici, in cui i meccanismi di astrazione e gli operatori sono molto poveri,
legati più alla macchina e all’organizzazione delle memorie di massa che alla
logica umana.Il modello dei files rientra nei modelli fisici.
Modelli Logici, in cui i meccanismi di astrazione e gli operatori messi a
disposizione sono il risultato di un compromesso fra l’esigenza di modellare
facilmente la realtà e quella di disporre di un’implementazione efficiente. I
principali modelli logici sono quelli gerarchico,reticolare e relazionale.
Modelli semantici(o concettuali), nei quali i meccanismi di astrazione e gli
operatori hanno il dichiarato scopo di modellare la realtà secondo una logica
naturale per l’uomo.Il più noto tra questi modelli è il modello entitàassociazione. I modelli semantici vengono tipicamente utilizzati nella fase di
progettazione concettuale di un sistema informatico.
DBMS
Basi di dati
DBMS(sistema di gestione di basi di dati)
Una raccolta di dati è una base di dati se risponde ai seguenti requisiti:
a)I dati sono organizzati in accordo ad un preciso schema generato da un modello
dei dati logici. E’ quindi definito anche l’insieme di operatori con cui accedere e
modificare i dati.
b)I dati sono utilizzabili per diverse applicazioni da utenti o gruppi di utenti
diversi interessati ciascuno a sottoinsiemi dei dati presenti non necessariamente
disgiunti.
c) I dati sono presenti con una ridondanza minima(integrazione dei dati).
d) L’accesso ai dati avviene in modo protetto contro utenti non
autorizzati(sicurezza o privatezza). Contro errori hardware e software (integrità e
ripristino dei dati), contro il pericolo di stati inconsistenti dovuti all’accesso
concorrente in lettura\scrittura(consistenza).
Il rispetto di tutti i requisiti pone dei problemi notevoli che vengono in pratica
risolti da un complesso di moduli software noto appunto come sistemi di gestione
di basi di dati o DBMS . Tipicamente , quando questo sistema e in esercizio, gli
utenti vedono una macchina astratta(macchina DBMS) che consente loro di :
Continua
1) Definire il cosiddetto schema logico della base di dati. Per ciò il DBMS mette a
disposizione un apposito linguaggio di definizione dei dati o DDL(Data Definition
Language) che esprime le regole di generazione degli schemi.
2)Accedere o modificare i dati di un DB attraverso un linguaggio di manipolazione
dei dati o DML(Data Manipulation Language).
3) Definire delle visioni parziali, (sottoschemi o schemi esterni), che consenta a
ciascun programmatore di selezionare la parte dell’applicazione che gli interessa. Per
la definizione di un sottoschema si usa in genere un linguaggio di definizione dei dati
distinto dal DDL, chiamato DDL esterno.
4) Definire alcuni parametri qualitativi (tipi ddi organizzazione) e quantitativi delle
strutture fisiche di memorizzazione della base di dati(schema interno o schema
fisico). A tale scopo si usa delle volte un linguaggio distinto detto DMCL(Device
Media Control Language) o DSL(Data Storage Language) In altri casi queste
informazioni sono fornite dal DDL.
Per quanto riguarda i linguaggi di manipolazione dei dati, essi si distinguono in
procedurali (trattano singolarmente i records del DB) e non procedurali (considerano
i dati collettivamente).
Continua
Questa struttura gerarchica a tre livelli (esterno,logico,interno) viene adottatta per
garantire due importanti proprietà ritenute irrinunciabili per un moderno DBMS,
queste sono l’indipendenza logica e l’indipendenza fisica dei dati:
- Per Indipendenza fisica si intende la possibilità di modificare l’organizzazione
fisica dei dati(schema interno) senza dover conseguentemente modificare i
programmi applicativi che agiscono sulla base di dati.
- Per Indipendenza logica si intende la possibilità di modificare lo schema logico
di una base di dati senza dover modificare i programmi applicativi non
interessanti alla modifica.
Basi di dati
Modello entità-associazione
Lo scopo del modello entità-relazione è quello di permettere la descrizione dello
schema concettuale di un insieme di dati senza preoccuparsi dell'efficienza o della
progettazione del DB fisico. Ricordiamoci che questo modello rispecchia
profondamente il modello concettuale. Diamo quindi prima una definizione del
modello concettuale.
Modello concettuale
La costruzione di un modello concettuale di dati, consiste in un processo di
conoscenza della realtà ed in una traduzione della conoscenza acquisita con
l'utilizzo di strutture predefinite. L'insieme di tutte queste strutture viene a
costituire lo strumento con il quale viene espressa la realtà.
In questo modello distinguiamo tre aspetti distinti:
l. strutture di rappresentazione per la descrizione delle classi di dati del modello.
2. vincoli d’integrità che descrivono le regole che le classi devono rispettare
perché rappresentino meglio la realtà.
3.strutture per la descrizione delle operazioni che permettono di descrivere il
modo in cui gli oggetti possono evolversi e modificare le loro proprietà.
Continua
Tali aspetti sono descritti mediante tre linguaggi distinti:
1.linguaggio per la descrizione delle strutture di rappresentazione nel quale
vengono definiti un certo numero di tipi di dati e per ogni tipo un certo numero di
vincoli, detti vincoli interni.
2.linguaggio per la descrizione dei vincoli di natura generale che calcola in genere i
predicati oppure calcoli equivalenti.
3.linguaggio per la descrizione delle operazioni che definisce tutte le operazioni
possibili su dei dati. In questo modello possiamo parlare anche di astrazione, e
quindi di conseguenza di meccanismi linguistici per descrivere astrazioni.
Possiamo adesso dare una descrizione dei vari componenti del modello E-R.
Entità
Il termine ”entità” non ha una vera e propria definizione formale. Potremmo dire
che questa rappresenta gli oggetti della realtà. Un esempio di entità tipica è:
Persona nello schema del censimento della popolazione.
Continua
Set Entità
Un gruppo composto da entità “simili”(o aventi alcune caratteristiche comuni)
viene definito set di entità. Il set di entità rappresenta i confini del modello con la
realtà.
Esempio set entità:
1.Tutte le persone
2.Tutte le persone coi capelli
3.Tutte le automobili
La scelta dei set di entità e un operazione fondamentale per stabilire uno schema
del mondo reale, in relazione al DB.
Per determinare un set bisogna vedere le caratteristiche somiglianti tra le varie
entità, entrano quindi in gioco gli attributi.
Attributi
Le proprietà o caratteristiche di un’entità vengono per l’appunto definiti attributi.
I quali possono assumere dei valori appartenenti ad un dominio, il quale può
assumere valori interi, reali ed eccetera. Gli attributi vengono distinti in:
Continua
a) semplici(integer, real, boolean, ecc.)
b) composti(record)
c) multipli(tipo sequenziale).
Esempio
Cognome
Data di nascita
Nome
Codice Fiscale
PERSONA
Chiave
Un attributo o un insieme di attributi i cui valori identificano in modo univoco
un'entità è detta chiave dell’entità. Ciò è espansibile ad un set di entità. Se per un
set di entità non scegliamo un insieme di attributi che comprendano una chiave
non saremo in grado di distinguere un'entità da un'altra.
Continua
Relazioni
Una relazione tra set dì entità è una lista ordinata di tali set. In pratica le
relazioni corrispondono a classi di fatti del mondo reale che sono significativi ai
finì dell'applicazione, questi fatti mettono in relazione istanze di due o più
entità(o set). Un esempio di una relazione potrebbe esser nello schema del
censimento della popolazione, che lega una persona alla città di nascita. Le
relazioni possono essere da uno-a-molti, da molti-a molti, da uno-a-uno
Diagramma entità-relazione
Il modello entità- relazione usa dei diagrammi:
1.rettangoli, rappresentano le entità.
2.ellisse, rappresentano gli attributi. E' sono collegati alle entità attraverso dei
segmenti frecciati. Gli identificatori vengono segnalati con una doppia freccia,
però tratteggiati.
3.rombi, rappresentano le relazioni. Essi sono collegati alle entità con segmenti
orientati.
Continua
Funzionalità delle relazioni
Per ottenere un modello meglio rappresentabile per la relazione spesso è
necessario classificare le relazioni a seconda del numero di entità associabili tra
un set di entità e l’altro.
Relazioni uno- a uno
La forma più semplice e più rara e quella di uno- a uno, cioè che ogni entità del
set è legata con al più un elemento di un altro set.
Relazioni molti- a uno
Questo tipo di relazione va a far corrispondere un’entità nel set E2 con più entità
del set E1 e associa con al più un’entità in E2.
Relazioni molti- a molti
Nelle relazioni molti- a molti non vi sono alcune restrizioni sull’insieme delle Ktuple di entità che possono trovarsi in un set di relazioni.
Basi di dati
Modello relazionale
Il modello relazionale dei dati è stato introdotto da E.F. Codd (IBM) fin dal 1970
ed è basato sul concetto matematico di relazione fra insiemi.
Il modello relazionale prevede un unico elementare meccanismo di strutturazione
dei dati costituito appunto dalla relazione.Definita in senso matematico:
Una relazione R su una sequenza di insiemi D1,D2,..Dn (non necessariamente
distinti) è un sottoinsieme finito del prodotto cartesiano D1×D2×..×Dn:
R D1×D2×..×Dn
Il numero n(n>=1) è detto grado della relazione
Gli insiemi D1,D2,..,Dn sono detti domini della relazione. Ad ogni dominio è
associato un nome, detto attributo, che lo identifica univocamente all’interno della
relazione. Gli elementi di R sono delle ennuple. A differenza delle relazioni
matematiche , le relazioni del modello relazionale sono variabili nel tempo: le
tuple possono essere inserite, cancellate e aggiornate. Il numero m(m>=0) di tuple
presenti in un dato istante in una relazione R viene detto cardinalità della
relazione. L’estensione di una relazione è consuetudine rappresentarla mediante
una tabella.
Continua
Interrogazione basi di dati relazionali
Sono stati proposti diversi linguaggi per l’interrogazione delle basi
di dati relazionali, quasi tutti di tipo non procedurale. In tal senso si
usa distinguere fra due opposti approcci(non procedurali):
1) Algebra relazionale, questo approccio è basato sull’impiego di alcuni
operatori di un’algebra relazionale che vengono composti fra loro per produrre il
risultato desiderato.
2) Calcolo relazionale, con il calcolo relazionale si va a specificare una proprietà
che deve essere posseduta dalle tuple della stessa relazione.
E’ stato dimostrato che, sotto opportune ipotesi, i due approcci possono
considerarsi equivalenti sul piano di ciò che si può esprimere. Tuttavia sono
maggiormente utilizzati gli operatori algebrici.
Continua
Operanti e operatori dell’algebra relazionale
Stabiliamo che le operazioni che saranno in seguito menzionate non dipendono
dal nome del componente (esempio attributi). Queste operazioni dipendono dalle
posizione, dall'ordine degli attributi, cioè sono delle operazioni relative dell'ordine
delle liste e non alle corrispondenze. Naturalmente si possono applicare a
relazioni viste come corrispondenza dopo aver fissato un ordine per gli attributi
prima di eseguire le operazioni e anche specificare i nomi degli attributi per la
relazione risultante.
Gli operanti dell'algebra relazionale, relazioni costanti o variabili, le quali
indicano relazioni di arità fissa. L'arità associata a una variabile verrà indicata
solo se importante. Le operazioni fondamentali dell'algebra relazionale sono
cinque.
Unione di relazioni
Differenza di relazioni
Prodotto cartesiano di relazioni
Proiezione di una relazione
Selezione di una relazione
Altre operazioni utili aggiuntive alle cinque sono: quoziente, JOIN e semijoin.
Basi di dati
Unione
Dette R ed S due relazioni compatibili, l’unione di R con S è la relazione ottenuta
dall’unione insiemistica delle relazioni.
Differenza
La differenza di due relazioni R e S, indicato con R-S, è l’insieme delle tuple
che stanno in R ma non in S. Anche qui R e S devono essere compatibili.
Prodotto cartesiano
Dette R ed S due qualsiasi relazioni rispettivamente di gradi n1 ed n2 e cardinalità
rn1 ed rn2, il prodotto di R ed S è la relazione di grado n1+n2 e cardinalità
m1><m2 le cui tuple si ottengono concatenando ogni tupla di R con ogni tupla di
S. Il prodotto di R per S è quindi definito formalmente come:
Operatori
Proiezione
L’idea della base di questa operazione è quella di prendere una relazione e di
eliminare alcune componenti e\o risistemare alcune delle componenti rimaste.
Data una relazione R e un sottoinsieme B{A1,A2,A3} dei suoi attributi si
definisce proiezione di R su B la relazione di grado K che si ottiene da R
ignorando le colonne relative agli attributi non contenuti in B ed eliminando le
eventuali tuple duplicate. In genere viene usata la seguente notazione:
PROJECT R ON A1,A2,..AK
Selezione
L’operatore di selezione è un operatore unario, in quanto agisce su una sola
relazione. Data una relazione R e un predicato P semplice o composto sui suoi
attributi, l’operazione di restrizione di R a P è la relazione costituita dalle tuple di
R che soddisfano P. Formalmente:
SELECT R where P = {t|t  R and P(t)}
Operatori
Join
La Join può essere vista come il prodotto cartesiano degli attributi di due o più
relazioni.Come nel seguente esempio:
Diamo adesso una definizione:
La join tra due o più relazioni aventi uno o più attributi in comune (viene
indicata nel seguente modo JOOIN(r1,..rn)) il prodotto cartesiano tra le tuple di
tutte le relazioni i cui attributi in comune verificano una determinata
condizione.
JOIN(R,S)(X)= SEL(Xr=Xs) (R*S)
Operatori
Sql: structured Query Language
Il linguaggio SQL (Structured Query Language) era inizialmente progettato
per essere usato in modo convenzionale, ponendo frasi d'interrogazione e/o
d'elaborazione inviate da un terminale al DBMS, al terminale arrivavano i
risultati. In seguito fu integrato con chiamate a DB all'interno di linguaggi di
alto livello.
SQL è un linguaggio che definisce in sè un linguaggio di definizione dei dati
DDL (Data Definition Language), è un linguaggio di manipolazione dei dati
DML (Data Manipulating Language). Il linguaggio SQL non è un
linguaggio procedurale; con SQL mediante frasi sintatticamente molto
semplici, si richiede al DBMS di operare specifiche elaborazioni su la base di
dati. SQL offre meccanismi di "protezione" mediante il concetto di vista.
Infatti, in relazione all'utente, si ha una specifica vista del Db. Per esempio, il
magazziniere non ha interesse, e non deve accedere ai dati della contabilità,
a lui sono quindi assegnati dei diritti per leggere, leggere/scrivere, su
specifiche aree del DB e non su altre.
Vediamo alcuni degli statement più significativi di SQL
Data Definition Language
Data Manipulating Language
Data Controll
Data Query
Basi di dati
Data Definition Language
Istruzione Create
L’istruzione create table serve per creare una tabella
CRETE TABLE nome_tabella
(
nome_colonna tipo_colonna costrizioni_colonna
[, nome_colonna tipo_colonna costrizioni_colonna]
[ ... ]
)
Sql
Data Manipulating Language
Istruzione Insert
Serve per inserire
in una tabella
INSERT INTO {nome_tabella |
nome_vista}
[(lista_colonne)]
{ VALUES (lista_valori) | subquery}
Istruzione
Update
UPDATE {nome_tabella | nome_vista}
SET
Serve per aggiornare
i campi della tabella
nome_colonna = {espressione | subquery}
[, nome_colonna = {espressione | subquery}]
[, ...]
[WHERE condizione]
Istruzione Delete
Serve per cancellare
righe da una tabella
DELETE FROM {nome_tabella | nome_vista}
[WHERE condizione]
Sql
Data Controll
Istruzione Grant
Il proprietario di un oggetto può accordare privilegi su di esso ad altri utenti
tramite l’istruzione grant
GRANT {ALL | privilegio [lista_colonne] [, privilegio [lista_colonne] ] [, ...] }
ON oggetto
TO {lista_utenti | PUBLIC}

[WITH GRANT OPTION]
Istruzione Revoke
L'istruzione revoke serve per revocare i privilegi sugli oggetti agli utenti.
REVOKE {ALL | privilegio [, privilegio] [, ...] }
ON oggetto
FROM {lista_utenti | PUBLIC}
Sql
Data Query
Istruzione Select
Serve per estrarre informazioni dal Database
SELECT [ ALL | DISTINCT ] lista_scelte
FROM lista_tabelle
[ WHERE condizioni ]
[ GROUP BY lista_attributi ]
[ HAVING condizioni ]
[ ORDER BY lista_attributi ]
Sql
Che cos’è Internet ?
Definire Internet ci porta a fare delle delle facili categorizzazioni e
interpretazioni di comodo.
La definizione ufficiale, fornita da FNC(Federal Networking Council) è la
seguente:
Il termine Internet si riferisce al sistema globale per le comunicazioni che:
1.
Si basa sull’indirizzamento logico e univoco, basato sul protocollo
TCP/IP o sui suoi possibili sviluppi;
2.
È in grado di supportare comunicazioni basate sull’insieme di protocolli
TCP/IP o sui suoi possibili sviluppi
3.
Utilizza o fornisce accesso, pubblicamente o privatamente, a servizi di
alto livello, basati sulle comunicazioni e collegati alle infrastrutture
sopra descritte.
In realtà, al di là dei proclami ufficiali, Internet è molto di più.
Continua
In primo luogo si tratta di una rete fisica di computer, connessi a vari livelli in
tutto il mondo. Tutte queste macchine indipendentemente dalle loro caratteristiche
hardware, dei sistemi operativi che utilizzano e della collocazione geografica, sono
in grado di riconoscersi e comunicare tra di loro, grazie all’adozione di alcuni
protocolli comuni.
E’
anche grazie a questa apertura nei confronti di ogni piattaforma che Internet sta
ottenendo un cosi profondo successo.
Un’altra definizione adatta a descrivere almeno in parte Internet è di carattere
sociologico.
Internet, infatti, è un luogo virtuale, dove ogni giorno milioni di utenti possono
interagire a vari livelli e con diverse modalità. Infatti strumenti come la posta
elettronica, i canali chat e la videoconferenza sono solo alcune delle possibilità di
comunicazione diretta.
Navigare in Internet però significa per la maggior parte delle persone, frequentare i
vari siti presenti nella Rete.
Da ciò si può giungere ad una nuova interpretazione di Internet : Internet è un un
enorme “serbatoio” di informazioni di ogni tipo, fruibili attraverso differenti
modalità, spesso adattabili alle esigenze individuali.
Continua
Certo rischiare di perdersi all’interno di questo mondo è sempre in agguato,
l’unico rimedio è quello di raggiungere una buona confidenza con i software e
con i vari protocolli.
L’evoluzione, inoltre, è una delle principali caratteristiche del Web, entro il
quale possono convivere clamorosi insuccessi e iniziative di successo.
Internet è anche un luogo di ricerca e di curiosità nel quale il navigatore
personale può percorrere “sentieri di caccia”, seguendo quello che più li piace.
Ad Internet potrebbero essere associate ancora diverse interpretazioni, ma
quello che maggiormente importa è entrare nel mondo del futuro, un “Mondo
virtuale”, che offre una propria casa a chiunque ed è capace di soddisfare tutti
secondo i propri gusti e esigenze.
Indice
Delphi 4.0
Il programma è stato realizzato con Delphi 4. Questo è uno dei più avanzati tool per
lo sviluppo RAD di applicazioni per Windows.RAD sta per sviluppo rapido
dell’applicazione (rapid application devolopment). E’ un termine coniato per una
nuova varietà di ambienti di sviluppo del software. In questo nuovo mondo RAD, i
programmatori usano strumenti che sono più intuitivi e visuali. Guardare un blocco
di codice che genera una finestra e cercare di visualizzare tale finestra non è cosi
facile come creare la finestra con un paio di click sul proprio mouse.
Oltre a fornire le solide fondamenta dell’Object Pascal(linguaggio Pascal ad oggetti)
della Borland, Delphi 4 presenta numerose nuove funzionalità che semplificano la
gestione delle applicazioni riducendo drasticamente la scrittura del codice, per
rispettare sempre i tempi e i budget a disposizione. Grazie ai numerosi tool messi a
disposizione Delphi 4 consente lo sviluppo rapido di sofisticate applicazioni
database. Inoltre i nuovi componenti nativi per Internet e i wizard per la
creazione di applicazioni per i più diffusi Web Server facilitano l'integrazione delle
applicazioni con il Web, per accedere a qualunque informazione, in ogni momento
da ogni luogo.
Indice
Gestione condomino
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