NO AGLI ABUSI SESSUALI NELLO SPORT! DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA CONFERENZA DEL 14 NOVEMBRE 2012 SUL TEMA DELLA COMUNICAZIONE IN SITUAZIONI DIFFICILI Sommario Comunicare in modo corretto per evitare l’insorgere di una crisi ................................................ 4 Esperienza vissuta da Swiss Table Tennis ............................................................................... 6 Esperienza vissuta da Swiss Swimming ................................................................................ 10 Otto misure per integrare la prevenzione nella società ............................................................ 12 Centri cantonali di contatto per i responsabili di federazioni e società ....................................... 14 Lista dei partecipanti alla riunione del 14 novembre 2012 ........................................................ 17 Impressum Editore Swiss Olympic, Ethik & Ausbildung Immagine di copertina Rolf Siegenthaler Redazione Adrian von Allmen, Christof Kaufmann, Susanne Gries, Barbara Moosmann Layout e produzione Swiss Olympic Tiratura 120 d / 30 f / 10 i Per favorire la lettura del testo, abbiamo optato per la forma maschile che sottintende anche quella femminile. Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 2 Premessa Quando in una società sportiva si verifica un caso di abuso sessuale, si crea immediatamente una situazione molto difficile che mette a dura prova il presidente e i funzionari interessati e può richiedere un grande impegno da parte di tutti loro. Di riflesso, bisognerebbe chiedere immediatamente aiuto a degli specialisti (v. lista dei servizi cantonali per responsabili di federazioni e società alla fine di questo documento). È naturale che i mezzi d’informazione s’interessino ad un fatto del genere e che lo pongano al centro dell’attenzione. Purtroppo però troppo spesso viene attribuita troppa importanza al sensazionalismo e non all’elaborazione seria degli avvenimenti in seno alla società sportiva. È imperativo perciò che i responsabili della società, oltre ad elaborare quanto accaduto, preparino anche un concetto di comunicazione chiaro e preciso. Una comunicazione avventata su un determinato avvenimento può infatti rapidamente provocare una crisi. L’argomento è stato affrontate durante la conferenza tenutasi nel 2012. In sintesi, si può anticipare che grazie a poche e semplici misure di comunicazione adottate in modo conseguente si può evitare di aggravare la situazione in seno all’opinione pubblica. «Vicinanza – Distanza – Limiti»: il nuovo opuscolo sul programma di Swiss Olympic Il nuovo opuscolo è stato presentato in occasione della conferenza del 2012. Questo fascicolo offre informazioni esaurienti su diversi temi inerenti i rapporti con gli altri nelle società sportive. Gli esempi pratici presentati stimolano a confrontarsi con i contenuti illustrati. L’opuscolo è destinato essenzialmente ad essere utilizzato durante le formazioni e i corsi di perfezionamento dei monitori. Sul sito di Swiss Olympic è possibile scaricare una presentazione del fascicolo. Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 3 Comunicare in modo corretto per evitare l’insorgere di una crisi Christof Kaufmann, responsabile Marketing & Comunicazione Swiss Olympic Spesso, una comunicazione sbagliata su un determinato avvenimento può provocare una crisi. E questo può causare un danno d’immagine permanente ad una società. In pochi giorni, la fiducia costruita in anni e anni di lavoro si spezza. Comunicare in modo corretto durante una crisi è fondamentale. Per raggiungere questo obiettivo occorre pianificare la comunicazione e, in tal senso, una seria preparazione aiuta a prendere le buone decisioni sotto pressione e ad informare in modo obiettivo. In caso contrario, anche degli episodi in apparenza di poco conto possono trasformarsi in vere e proprie crisi. Chi è impreparato improvvisa, non dispone di una cellula di crisi, trascura i mezzi di informazione e reagisce con affermazioni del tipo «no comment» o avanzando delle ipotesi. L’incertezza spinge a fare dichiarazioni contraddittorie e, quale conseguenza, i mezzi d’informazione iniziano ad esporre le loro teorie, divulgano notizie false, speculazioni, mezze verità e voci. Che cos’è una crisi? • Una situazione eccezionale che si verifica inaspettatamente • Le crisi sono gestite soprattutto dall’esterno e generano pressione a livello decisionale e d’intervento. • Esistono diversi tipi di crisi: o La crisi che scaturisce in seguito ad avvenimenti improvvisi, come incidenti, catastrofi, ecc. o La crisi latente, che cresce e si sviluppa lentamente (ad es. reati contro l’ambiente nascosti per anni) o La crisi duratura con diverse varianti tematiche e congiunture (ad es. caso UBS) • Un fatto accaduto non deve trasformarsi in una crisi Comunicare in modo corretto in situazioni difficili Quali sono le regole più importanti cui attenersi prima e durante una crisi affinché questa non si verifichi? • Pianificare la comunicazione in caso di crisi: grazie ad un’attenta preparazione si prendono le buone decisioni e si informa in modo obiettivo anche se si è sottoposti a forti pressioni (ad es. esercitare diversi scenari di comunicazione in situazioni di crisi, oppure redigere un manuale per le situazioni di emergenza) • Durante la crisi: o o o o o • Mantenere la calma, tenere le liste di controllo a portata di mano Analisi della situazione: cosa è successo? Quali sono le conseguenze per noi? Comunicato principale di 20 secondi; anticipare le domande Stabilire un codice linguistico Chi deve essere informato? Durante una crisi è la dirigenza ad assumere il comando (principio: «One-voice») Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 4 Estratto dal manuale di comunicazione in caso di crisi della delegazione olimpica svizzera per «Londra 2012» Questo estratto, a Londra fungeva da lista di controllo e da manuale per affrontare gli avvenimenti critici ed evitare che sfociassero in vere e proprie crisi. Processo di comunicazione L’adozione di tutte le misure o solamente di alcune di essere dipende da quanto accaduto. • Applicare misure di emergenza • Informare i familiari (definire un comunicato) • Radunare la cellula di crisi (luogo per le sedute in caso di crisi: cantina dell’edificio svizzero OLV): o tracciare il quadro della situazione o scegliere i portavoci: - per rivolgersi all’opinione pubblica (mezzi d’informazione): responsabile media - per parlare agli ufficiali e ai partner: capo missione • Informare: o Presidente, segretario generale / CEO Swiss Olympic o Capo gruppo, incluso team medico e alloggi situati all’esterno o Membri del team (a dipendenza dell’accaduto): - subito o il mattino seguente - personalmente attraverso dirigenti/capo gruppo/per sms / per e-mail / annuncio negli alloggi o Mezzi d‘informazione: - Avviso per sms, convocare una conferenza stampa (al più tardi due ore dopo i fatti) - Definire un linguaggio specifico - Preparare il comunicato (nei casi più gravi fornire il nome delle persone coinvolte, ma solo dopo aver avvertito i famigliari) - Internet / «Team News» o Informare gli ufficiali e i partner e invitarli all’informazione destinata ai mezzi d’informazione: - ambasciata, delegazione del Consiglio federale, DDPS (ministro dello sport) e DFAE - partner presenti e ospiti di Swiss Olympic - Direzione operativa «House of Switzerland» • Svolgere la conferenza stampa (il più presto possibile, al più tardi due ore dopo i fatti) • Informare regolarmente i mezzi d’informazione: in caso di crisi importanti ogni due ore, oppure non appena vi sono degli sviluppi (sia positivi che negativi) BILANCIO: • Se so comunica in modo corretto durante una crisi, questa può diventare un’opportunità. • Al sito www.sportclic.ch si possono scaricare informazioni utili sulla comunicazione e sulla comunicazione in situazioni di crisi . Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 5 Esperienza vissuta da Swiss Table Tennis Susanne Gries, direttrice Swiss Table Tennis Un maestro di tennis tavolo viene condannato ad una pena detentiva di 15 mesi per reati sessuali. Il racconto di questa esperienza mette in evidenza la presenza mediatica e l’importanza dell’adozione di un linguaggio unificato (‘‘una sola voce si esprime’’). 1. Articolo di giornale: 16.08.2011 – «20 min» Reazione di Swiss Table Tennis: Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 6 Linguaggio specifico: • Una sola persona risponde alle domande su quanto accaduto. E questa persona sono io. Vi invito dunque a comunicare a tutte le persone interessate di rivolgersi a me. • Fornisco le seguenti informazioni: o STT non era a conoscenza di questo processo. Conformemente alla legge, le autorità inquirenti non possono informare la federazione sul processo in corso. Siamo venuti a conoscenza di questo processo dai giornali. o Swiss Table Tennis non permetterà mai più ad una persona che ha commesso un reato di svolgere la funzione di allenatore nel settore giovanile o di ricoprire un’altra carica. o STT raccomanda a tutte le federazioni di procurarsi il fascicolo «Prevenzione contro gli abusi sessuali nello sport» di Swiss Olympic e di adottare le misure descritte nel documento. Destinatari: comitato direttivo, federazione regionale interessata, sede amministrativa Passi successivi dopo l’elaborazione del linguaggio specifico: Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 7 2. Articolo di giornale apparso il giorno seguente: 17.08.2011, 20 min online Reazione di Swiss Table Tennis: 3. Articolo di giornale Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 8 3. Zeitungsartikel: 18.08.2011 – 20 min online Conclusione • Designare all’interno un’unica persona informata sui fatti • Preparare accanto al telefono i termini del linguaggio speciale e utilizzare solo queste parole. • Mezzi d’informazione: rileggere i resoconti Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 9 Esperienza vissuta da Swiss Swimming Barbara Moosmann, direttrice della federazione svizzera di nuoto Breve descrizione della situazione relativa all’allenatore di Bellinzona Al momento dell’arresto, la persona incriminata non esercitava più alcuna funzione in seno alla federazione di nuoto, oltre alla carica di membro onorario. A causa dei molteplici legami in federazioni e associazioni internazionali, nazionali e regionali, molti gruppi e attori si aspettavano una presa di posizione da parte della federazione. Le gravi accuse mosse contro questa persona provocarono un grande disagio personale nella federazione. Diversi dipendenti e funzionari conoscevano personalmente l’accusato oppure erano stati allenati da lui nella squadra nazionale. Malgrado questo disagio, furono definiti molto rapidamente il tipo di comunicazione e le persone di contatto. «Cronaca» di come la federazione fu confrontata alla situazione e le misure di comunicazione adottate Poco prima che la notizia giungesse ai media, la Federazione svizzera di nuoto fu informata del caso da alcune persone della società di nuoto di Bellinzona. L’intervallo di tempo a disposizione fu dunque molto breve. Primo giorno ( domenica): • Comunicazione interna destinata all’organo direttivo • Designazione delle persone di contatto Secondo giorno (lunedì): • Comunicazione interna destinata ai collaboratori e ai funzionari • Redazione del testo destinato alla stampa (in collaborazione con Swiss Olympic) • Grande pressione da parte dei tabloid e delle federazioni internazionali • Chiarimento della situazione con le autorità di Bellinzona, per appurare se l’arresto e la detenzione preventiva erano realmente avvenuti. Terzo giorno (martedì): • Redazione di una presa di posizione all’attenzione delle federazioni internazionali con la raccomandazione di sospendere la persona incriminata da tutte le funzioni ricoperte in attesa che la situazione fosse chiarita. Una settimana più tardi: • Redazione di una presa di posizione da parte del presidente della Federazione svizzera di nuoto all’attenzione dei membri delle società affiliate alla federazione. Un mese più tardi: • Il caso è discusso durante l’assemblea dei delegati (4 settimane dopo l’arresto) con il sostegno professionale di Swiss Olympic. Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 10 Legami della persona incriminata in federazioni e società internazionali, nazionali e regionali. Difficoltà nel controllare la comunicazione La Federazione svizzera di nuoto, malgrado la grande pressione mediatica, decise di voler dapprima chiarire con esattezza i fatti e confermare l’arresto. Non fu dunque la prima a prendere posizione sul caso. Sia i mezzi di informazione nazionali che quelli internazionali trovarono rapidamente delle fonti al di fuori della federazione. Le dichiarazioni di persone esterne coinvolte o di ex membri della squadra nazionale sfuggirono così al controllo. E il portale internazionale di informazione on line più conosciuto nel mondo del nuoto riportò in breve tempo delle notizie sul caso. Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 11 Otto misure per integrare la prevenzione nella società 1. Carta etica negli statuti Inserendo la Carta etica negli statuti, la società non dimostra soltanto di assumere una posizione chiara nei confronti del problema, bensì crea pure una base per l’elaborazione di regolamenti, impegni, ecc. 2. Direttive e regole comportamentali Canoisti, sportivi di atletica leggera o alpinisti si allenano in condizioni molto diverse. Le direttive devono dunque essere adattate in modo mirato alle circostanze prendendo tuttavia in considerazione i punti seguenti: • Spogliatoi/docce separati per ragazzi di età inferiore ai 16 anni e adulti. • Gli adulti devono evitare di rimanere negli spogliatoi destinati a bambini e giovani, eccezion fatta per motivi di vigilanza assolutamente necessaria (violenza fra giovani, vandalismo, infortuni, forme di aiuto, ecc.). • Pernottamenti fuori casa: camere separate a seconda dei sessi e dell’età (adulti e bambini) • Regole comportamentali: “In che modo gli allenatori / le allenatrici possono prevenire casi e accuse di molestie sessuali?” (Manuale scaricabile al sito www.spiritofsport.ch) • Regole specifiche per lo sport praticato su temi quali le forme d’aiuto, l’abbigliamento, ecc. Nel caso di violazione delle regole comportamentali, gli interessati vanno richiamati all’ordine. La non osservanza di regole individuali non va comunque associata automaticamente ad un abuso sessuale e le sanzioni dovrebbero essere applicate soltanto quando gli interessati non dimostrano alcuna disponibilità a modificare il proprio atteggiamento. 3. Informare gli allenatori e i monitori Non serve a nulla inserire negli statuti regole comportamentali, direttive o la Carta etica prima di averne informato gli allenatori e i monitori. Di seguito qualche suggerimento per evitare problemi: • Far sottoscrivere un impegno personale agli allenatori. • Inserire nel contratto la prevenzione degli abusi sessuali. • Informare verbalmente gli allenatori. Tutti gli allenatori dovrebbero ricevere i manuali e conoscere il nome della persona di contatto. 4. Chiedere delle referenze ai nuovi allenatori Durante la procedura d’assunzione di un nuovo allenatore o monitore, la persona competente (capo allenatore, capo della formazione, responsabile juniori) chiede spiegazioni sulla ragione del cambiamento di società ed esige delle referenze. In caso di dubbi, informarsi direttamente presso la società di provenienza. Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 12 5. Persona di contatto La prevenzione degli abusi sessuali è di competenza della dirigenza della società, la quale può designare una persona di contatto con il compito di attuare la prevenzione. Ad essa spettano pure i seguenti compiti: • Persona di contatto per membri, allenatori, famigliari, terzi • Discussione annuale con l’allenatore • Informare i membri della società (ad es. una volta all’anno nel bollettino della società) • Aggiornare la documentazione e il sito internet • Una volta all’anno, informare la dirigenza in merito all’applicazione pratica della prevenzione Per svolgere al meglio il proprio incarico la persona di contatto deve conoscere: • Il documento di supporto „Cos’è un abuso sessuale“* • Le regole e gli impegni specifici della società • I manuali, le disposizioni e la documentazione della federazione • Il sito internet www.spiritofsport.ch • Lo schema d’intervento* • La persona di contatto nella federazione • L’indirizzo del servizio cantonale competente* * v. al sito www.spiritofsport.ch Per la persona di contatto tutto ciò equivale a circa 15 ore di lavoro annuale se nella società in cui è attiva i manuali e la documentazione sul tema sono messi a disposizione e le misure preventive che adotta sono chiaramente identificabili. 6. Concetto d’intervento Una società deve sapere con esattezza su quale concetto basarsi in caso di sospetto o di abuso e può scegliere fra quello della società, della federazione o di Swiss Olympic. È importante definire con largo anticipo quali persone informare in caso di abuso, chi deve assumersi la responsabilità dell’intervento e chi invece va coinvolto nell’azione di sostegno. 7. Informare i membri della società L’obiettivo è che i membri della società e i genitori dei giovani sappiano che gli abusi sessuali non sono tollerati, il nome della persona di contatto e dove debbono rivolgersi per ottenere informazioni supplementari. Questo obiettivo può essere raggiunto nel modo seguente: • Informazione annuale nel bollettino della società • Indicazioni sul sito internet della società, eventualmente inserire il link della federazione o quello del sito www.spiritofsport.ch • Informare subito i nuovi membri 8. Monitoraggio − Verifica degli obiettivi Una volta all’anno, la persona di contatto informa la dirigenza della società sull’applicazione pratica delle misure (ad es. durante una seduta del comitato direttivo). Questo rapporto serve a verificare se le attività svolte in ambito di prevenzione di abusi sessuali siano sufficienti oppure se necessitano di adattamenti. Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 13 Centri cantonali di contatto per i responsabili di federazioni e società AG Opferhilfe Aargau / Solothurn Kasinostrasse 32 5000 Aarau Tel. 062 835 47 90 AI Vormundschaftsbehörde AI Hoferbad 2 9050 Appenzell Tel. 071 788 94 56 E-Mail: [email protected] AR Kinderschutzgruppe AR Trudi Elmer-Bühler Windegg 4 9100 Herisau Tel. 071 351 71 46 E-Mail: [email protected] BE «Fil rouge Kindesschutz» / «Fil rouge de la protection de l’enfant» Kantonales Jugendamt (KJA) / Office des mineurs du canton de Berne Gerechtigkeitsgasse 81 3011 Bern Tel./Tél. 031 633 71 48 E-Mail: [email protected] www.be.ch/kja / www.be.ch/om BL Sicherheitsdirektion Fachstelle Kindes- und Jugendschutz Rathausstrasse 24 4410 Liestal Tel. 061 552 59 30 E-Mail: [email protected] www.kindesschutz.bl.ch BS Abteilung Kindes- und Jugendschutz (AKJS) der Vormundschaftsbehörde Basel-Stadt Leonhardsstrasse 45 Postfach 4001 Basel Tel. 061 267 45 55 E-Mail: [email protected] Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 FR GRIMABU Case postale 76 1707 Fribourg Tél./Tel. 078 760 07 17 E-Mail: [email protected] www.grimabu.ch GE Administration Cantonale Genevoise Département de l’instruction publique Service de santé de la jeunesse Rue des Glacis-de-Rive 11 1207 Genève Tél. 022 546 41 00 En cas de non réponse : Tél. 022 327 41 11 E-Mail: [email protected] GL Opferberatungsstelle des Kantons Glarus Winkelstrasse 22 8750 Glarus Tel. 055 646 67 19 Fax 055 646 67 09 E-Mail: [email protected] GR Fachstelle für Opferhilfeberatung und Kindesschutz Loëstrasse 37 7000 Chur Tel. 081 257 31 50 E-Mail: [email protected] JU Association Interprofessionnelle d’Intervenants en Matière de Maltraitance des Mineurs ORME : Orientation et Réflexion en Matière de Maltraitance Enfantine Case postale 2006 2800 Delémont 2 Tél. 032 466 66 77 E-Mail: [email protected] 14 LU Dienststelle Soziales und Gesellschaft Opferhilfe / Kinderschutz Rösslimattstrasse 37 Postfach 3439 6002 Luzern Tel. 041 228 58 96 Fax 041 228 51 76 E-Mail: [email protected] www.disg.lu.ch NE Commission cantonale consultative de prévention des délits sexuels (CCCPDS) Service des mineurs et des tutelles Fbg de l’Hôpital 34 – 36 2000 Neuchâtel Tél. 032 889 66 40 Fax 032 889 60 93 E-mail : [email protected] www.ne.ch/ServiceMineursTutelles NW Jugend- und Elternberatung NW Engelbergstrasse 34 6371 Stans Tel. 041 618 75 70 Fax 041 618 77 01 E-Mail: [email protected] OW Jugend- und Elternberatung Dorfplatz 4 6061 Sarnen Tel. 041 666 62 56 E-Mail: [email protected] SG Kinderschutzzentrum St. Gallen In Via – Fachstelle Kindesschutz, Opferhilfe für Kinder und Jugendliche Falkensteinstrasse 84 Postfach 226 9006 St. Gallen Tel. 071 243 78 02 E-Mail: [email protected] www.kszsg.ch Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 SH Fachgruppe Kindesschutz Sozialdienst des Erziehungsdepartementes des Kantons Schaffhausen Beckenstube 6 8200 Schaffhausen Tel. 052 632 75 04 Fax 052 632 75 34 SO Fachstelle Kinderschutz Kanton Solothurn Von Roll-Strasse 29 4702 Oensingen Tel. 062 396 45 45 Fax 062 396 45 50 E-Mail: [email protected] www.kinderschutz-so.ch SZ Fachgruppe Kindesschutz Departement des Innern Kollegiumstrasse 28 Postfach 2160 6431 Schwyz Tel. 041 819 16 64 E-Mail: [email protected] TG Klinik für Kinder und Jugendliche Kantonsspital Münsterlingen Postfach 8596 Münsterlingen Tel. 071 686 21 65 Fax 071 686 21 66 E-Mail: [email protected] TI Infogiovani Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani Via Henri Guisan 3 6500 Bellinzona Tel. 091 814 86 91 Fax 091 814 86 99 E-Mail: [email protected] www.ti.ch/infogiovani 15 UR Fachstelle Kindesschutz Klausenstrasse 4 6460 Altdorf Tel. 041 875 20 40 E-Mail: [email protected] VD Service de protection de la jeunesse (SPJ) Département de la formation et de la jeunesse Avenue de Longemalle 1 1020 Renens VD Tél. 021 316 53 53 E-Mail : [email protected] VS Direction du Service cantonal de la jeunesse/ Kantonale Dienststelle für die Jugend Avenue Ritz 29 Case postale 478 1951 Sion Tél./Tel. 027 606 48 20 Fax 027 606 48 24 E-Mail : [email protected] ZG Zuger Fachstelle punkto Jugend und Kind Bereich Kinder + Jugendschutz Bahnhofstrasse 6 / Postfach 403 6341 Baar Tel. 041 728 34 40 E-Mail: [email protected] www.punkto-zug.ch ZH Amt für Jugend und Berufsberatung Kanton Zürich Jugend und Familienhilfe Dörflistrasse120 8090 Zürich Tel. 043 259 96 50 Fax 043 259 96 08 E-Mail: [email protected] Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 16 Lista dei partecipanti alla riunione del 14 novembre 2012 Federazioni Cognome Nome Federazione sportiva svizzera di tiro Siegenthaler Ruth Federazione sportiva svizzera di tiro Stäuble Ursula Federazione svizzera di Eisstock Zimmermann Roland Associazione svizzera di football FC Thun Hubacher Edy Associazione svizzera di football Balduzzi Luca Associazione svizzera di football Mueller Esther Federazione svizzera di pallamano Riechsteiner Elisabeth Associazione svizzera dei paraplegici Thali Fabienne Associazione svizzera di sport aziendale Rieder Urs Federazione Scacchistica Svizzera Monier David Federazione Scacchistica Svizzera Gisler Maurice Federazione Svizzera Sport Equestri Berchier Emilie Federazione svizzera di ginnastica Harnischberg Seline Federazione Svizzera delle Società di Canottaggio Christian Stofer Movimento Scout Svizzero Adam Andrea Movimento Scout Svizzero Maissen Lucas Plusport – Sport Andicap Svizzera Gartmann Giuanna Sport Union Schweiz Schäli Heidi Swiss Athletics Fuchser Isidor Swiss Baseball & Softball Federation Benz Thomas Swissfit Silvia Wägli Swiss Hockey Birchler Diana Swiss Ice Hockey Federation Pfister Birgitta Swiss Judo-&Ju-Jitsu-Federation Senn Mirjam Swiss Orienteering Wolf Ursula Swiss Orienteering Schmid Judith Swiss Orienteering Haueter Karin Swiss Sailing Christen Ruedi Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 17 Federazioni Cognome Nome Swiss Sliding Schenkel Doris Swiss Snow Bike Hediger Willy Unione Svizzera di Pattinaggio Kuechler Nathalie Istituzioni Cognome Nome Administrazione comunale Neuheim Kessler Christian Esperto nel campo della prevenzione Schüepp Stephan Fachstelle Kinderschutz Kanton Solothurn Ziegler Franz Gruppo giovanile di ginnastica Stans / Kinderschutz24 Rinaldo Inäbnit UFSPO Leister Ellen UFSPO Gioventù+Sport Harder Claudia Relatori / Associazioni Cognome Nome Interface Gries Susanne Interface Moosmann Barbara Swiss Olympic Kaufmann Christof Swiss Olympic Conrad Judith Swiss Olympic von Allmen Adrian Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 18 Insieme per un’attività sportiva salutare, leale e rispettosa! Sette principi della Carta etica nello sport 1 Adottare lo stesso comportamento nei confronti di ogni persona! La nazionalità, l’età, il sesso, le preferenze sessuali, l’appartenenza sociale, l’orientamento politico e religioso non sono elementi pregiudizievoli. 2 Armonizzare l’attività sportiva e la vita sociale! Rendere compatibili le esigenze dell’allenamento e della competizione con la formazione, il lavoro e la famiglia. 3 Promuovere la responsabilità individuale e collettiva! Le sportive e gli sportivi sono coinvolti nelle decisioni che li riguardano. 4 Incoraggiare rispettosamente senza esagerare! Le misure adottate per raggiungere gli obiettivi sportivi non ledono né l’integrità fisica né l’integrità morale delle sportive e degli sportivi. 5 Educare alla lealtà e al rispetto dell’ambiente! Il rispetto contraddistingue la condotta da adottare nei confronti del prossimo e della natura. 6 Opporsi alla violenza, allo sfruttamento ed alle molestie sessuali! Fare della prevenzione senza falsi tabù: essere vigilanti, sensibilizzare ed intervenire in maniera adeguata. 7 Rifiutare il doping e gli stupefacenti! Informare efficacemente, e nel caso di un’infrazione, intervenire senza esitare. Documentazione per le federazioni sulla conferenza del 14.11.2012 19 Swiss Olympic Haus des Sports Talgutzentrum 27 3063 Ittigen b. Bern Casella postale 606 3000 Berna 22 Telefono +41 (0)31 359 71 39 Fax +41 (0)31 359 71 71 [email protected] www.swissolympic.ch Gestione