m E E Via V Nwttbre, 14» E Telef. 17.121, 183.385, tt-521, ABBONAMENTI! Un anno . . Un semestre Un trimestre Sostenitore . Spedizione n abbonato, postale . . A 9TS45 L. 1000 » 050 » 290 » 2000 Conio corrente postalo 1/89799 i pei oasi allJimtt» 41 «oloaui UumtttUW « feti ipellacoll 40 Crome» 40 Necrologi» O FiuailarU. Btaefct, * . 60 pia line ooteiattìi» Ptotmenlo anticipato l 600. PE i " N A (S. r. ) Ti» dal fulminio, 9. a Telefono 6U1 «3.064 ANNO ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO (Nuova tenie) N. 187 CIO' CHE VUOLE LA CONFINDUSTRIA e trattative sullo sblocco dei licenziamenti non hanno fatto un passo avanti. a della Confiuduetria alimonia. nella slessa misura in cui la . moltiplica le me. prove di c o m p r e n s i o n e e — «otto la p r o c i o n e dei i predenti alle discussioni — fa n u o v e concessioni. a giornata di ieri è «lata a p p u n t o rispetto alla precedente, caratterizzata da un m a g giore irrigidimento della Confindustria, e più s p e c i a l m e n t e del suo Presidente, il quale s'è lasciato persino andare ari una manifestazione (VmdifìiiH/iniie a freddo, pel solo fatto ch'era stata qualificata < polemica > la «uà risposta negativa alla richiesta c o n . federale di raddoppiare le ferie agli operai. Fra persone dotate di s e n s o c o m u n e — c o m e n'è senza dubbio dotato il dott. Costa — non è normale che ci si indigni sino al punto di a b b a n d o n a r e la sala, mentre si discuto in tutta c a l m a , pel fatto c h e viene qualificata pohniirn unii piopria p o s i / i o n e . U n tal giudizio nou è mai stato considerato n[f ansino da nessuno. Se a b b i a m o fatto allusione a questo lamentevole episodio, non è certo per dargli un'eccessiva importanza. ' solamente per c'errare una risposta s o d d i s f a c e n t e a questa d o m a n d a : c h e \ u o l e la Confindustria'r' Più precisamente: che vuole il dott. C o ^ l a ? o oggetto delle trattative n corso è lo s b l o c c o dei licenziamenti nel . a se <=i fosse trattato effettivamente della soluzione di questo «=olo problema, per q u a n t o molto s p i n o l o , l'accordo farebbe stato raggiunto sin dalla prima riunione. i la . non ha mai preteso di perpetuare all'infinito il blocco, col relativo obbligo alle aziende di m a n t e n e r e in -crviVio una certa aliquota di m a n o d'opera esuberante. Si tratta d'ut? fatto eccezionale d o v u t o Bd una situazione più c h e eccerionale, nella quale il P a e s e è «tato precipitato: e non certo per rolpa dei lavoratori. a . ha riconosciuto e riconfermato la necessità di liberare le a z i e n d e di h v o : ma intende realizzare quel l o obiettivo col solo m o d o che è possibile ed u m a n o , e c h e corrisponde agli interessi generali della N a z i o n e : d a n d o lavoro al perdonale in s o p r a n n u m e r o , s v i l u p p a n d o l'attività produttiva delle aziende mediante a s s e g n a z i o n e di lavori statali. o e sia con u n o sforro collettivo della Nazione, o con nitri lavori pubblici e di ricostruzione. l governo, a sua volta, ha offerto la costituzione di una Conimissione c o m p o s t a dai i interessati e da rappresentanze del. e delle due Confederazioni. per iniziare subito lo s t u d i o dei varii settori industriali, sia allo scopo di proporre al G o v e r n o le opportune a<=«-efrnazioni di lavori. *ia per determinare quelli per i quali — e s s e n d o migliorata la situazione — si potesse procedere alla normalizzazione. p o n e n d o fine al blocco. a C o m m i s s i o n e stessa ultimerebbe i suoi lavori entro il 30 settembre. , una volta c h e fosse stato realizzato un accordo di carattere nazionale fra le d u e C o n f e derazioni, per regolamentare la disciplina dei licenziamenti e delle assunzioni, la . s'è dichiarata pronta a togliere i m m e diatamente ogni vincolo di b l o c c o a tutte le piccole a z i e n d e con un numero di dipendenti non superiore a 27. Si tratta, come si vede, d'un modo che permette di risolvere positivamente il problema del b l o c c o . sforzandosi di non a u m e n t a r e la pia gravissima d i s o c c u p a / i o n e e di dare, invece, u n o s l a n c i o all'attività produttiva del Paese. Tuttavia, il Presidente della Confindustria. ha respinto categoricamente l'accennata b a s e d'accordo ed ha a v a n z a l o una contro proposta c h e costituisce un p a s s o indietro rispetto alle stesse proposte degli industriali fatte il jriorno precedente. Si direbbe c h e P ulteriori concessioni consentite dai lavoratori — per spirito di comprensione ed in considerazione della delicata situazione del Paese — a b b i a n o a v u t o l'effetto d'irritare m a g g i o r m e n t e i dirigenti della Confindustria. C i ò p o t r e b be spiccare YuscUa del Presidente della Confindustria, altrimenti in»piegabile per una persona finemente educata, q u a l e c e r t a m e n t e il dott. Co>ta. Appare sempre più e v i d e n t e dunque, c h e per la Confindustria lo sblocco dei licenziamenti non e il solo, né il v e r o p r o b l e m a c h e i Tuoi risolvere. Altrimenti, non ti spiegherebbe il rifiuto c a t e g o rico o p p o s t o dal dott. Costa alle proposte del G o v e r n o , a p p r o v a t e dalla . e la sfiducia espressa, a n c h e con ostentazione, s i G o verno stesso, d o p o l'appello dei i i e Campilli. che i m p e g n a v a n o la responsabilità g o vernativa nella piena a p p l i c a z i o n e delle proposte fatte. n realtà, la Confindustria vuole piena libertà di licenziare c h i u n q u e ; anzi. < tutti i l a v o r a t o n >, e non soltanto quelli in sop r a n n u m r i u . r o m e il dott. Costa dichiaro in una recente conferenza ftatnp* n realtà, la Confindustria non Basta con le provocazioni della Confindustria ! lavoratori italiani hanno toccato il limite della pazienza. Un» copia A 11 AGOSTO 194B e Gasperi ha parlato ieri al DATE RESPIRO E DITO ALLA REPUBBLICA D'ITALIA 55 De Gasperi chiede alVAssemblea dei 21 che sia riconosciuto il contributo italiano alla causa della libertà; che sia rinviata la soluzione della questione giuliana ad accordi diretti italo-jugoslavi; che vengano modificate le clausole economiche.e militari , 10 — Alle 16,22 di oggi il Presidente del Consiglio, on. Alcide» e Gasperi, ha parlato, a nome del Governo italiano, dinanzi all'Assemblea plenaria della Conferenza della Pace. e Gasperi era giunto al semburgo alle , accompagnato dal i Corbino e Facchinetti, dagli onorevoli Bonomi e Saragat, e dagli Ambasciatori Carandlni, Cora, , Quarone, , Soragna e Tarchiani e dal dottor Casardi del o degli Esteri. Nella sala Clemenceau, o v e alle ore 16 (ora francese) al erano riunite le delegazioni delle 21 Nazioni, il Presidente Bidault, aprendo la seduta, ha subito invitato il S e gretario Generale ad accompagnare i membri della delegazione liana ai loro posti. Aila delegazione italiana era stato riservato l'ultimo banco superiore del settore centrale. Quindi Bidault ha detto: « a Conferenza accoglie oggi i delegati del nuovo Stato italiano >. e Gasperi è quindi salito sulla tribuna degli oratori ed ha cori iniziato la sua esposizione: e Prendendo la parola in questo consesso mondiale, sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è soprattutto la mia qualifica di ex-nemico, che mi fa considerare come imputato, è l'essere arrivato qui, dopo che più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga « faticosa elaborazione. Non corro lo il rischio di apparire come uno spirito angusto e perturbatore, che si fa portavoce di egoismi nazionali e i unilaterali? Signori, è vero: ho il dovere innanzi alla coscienza del mio Paese e per difendere la vitalità del mio popolo di parlare come no, ma sento la responsabilità e 11 diritto di parlare anche come democratico antifascista, come rappresentante della nuova ca che, armonizzando in sé le aspirazioni umanitarie di Giuseppe , le concezioni universalistiche del cristianesimo e le speranze internazionalistiche del lavoratori, è tutta rivolta verso quella pace duratura e ricostruttiva che voi cercate e verso quella coopérazione fra 1 popoli che avete il compito di stabilire». e Gasperi quindi ti è dichiarato dubbioso che le < dure » condizioni imposte a possano in alcun modo servire come uno cstrumento ricostruttivo di cooperazione internazionale ». o questo scopo, pur essendo estremamente antipatico parlare di armi e di strumenti di guerra — ha continuato e Gasperi — « vi devo accennare tuttavia; perchè nelle precauzioni prese dal trattato contro un presumibile riaffacciarsi di un pericolo italiano si è andati tanto oltre da rendere precaria la nostra capacità difensiva, connessa con la nostra indipendenza ». Il riconoscimento di Potsdam ..-al nostro.sforzo-di guerra< , mai nella nostra storia m o derna le porte di essa furono cosi spalancate, mai le nostre possibilità di difesa cosi limitate. Ciò vale per la frontiera orientale, come per certe rettifiche occidentali ispirate non certo ai criteri della sicurezza collettiva. Né questa volta ci si fa balenare la speranza di Versailles, cioè il proposito di un disarmo generale, del quale il disarmo dei vinti sarebbe solo un anticipo. a in v e rità più che il testo del trattato, ci preoccupa lo spinto, esso si rileva subito nel preambolo: il primo considerando riguarda la guerra di aggressione e voi li ritroverete tali e quali in tutti i trattati coi c o siddetti ex-satelliti, ma nel secondo considerando che riguarda la cobelligeranza voi troverete nel nostro un apprezzamento sfavorevole cne cercherete invano nei progetti per gli Stati ex-nemici > A questo punto l'oratore ha ri- coidato gli attestati ufficiali concessi a per la sua attiva partecipazione alla guerra di liberazione: attestati che furono inclusi anche nel testo finale della Conferenza di Berlino. « a /io liberato se stessa dai regime fascista e sta facendo buoni progressi verso il ristabilimento di un Governo ed istituzioni democratiche. Tale eia il riconoscimento di Potsdam * — ha affermato e Gasperi, chiedendo poi per qua! motivo .si è fatto sparire dal preambolo del progetto di trattato di pace tale riconoscimento « a stessa domanda può venire fatta circa la formulazione cosi stentata ed agra della cobelligeranza: e forze armate italiane hanno preso parte atttua alla guerra contro la Germania. e Forze? a si tratta di tutta la a dd g a t n a , di centinaia di migliaia di m i l i a r i per i servizi di r d r o v n . del « Corpo o di liberazio- A P A ne », trasformatosi poi nelle divisioni combattenti e — last not leasi — dei partigiani autori soprattutto dell'insurrezione del Nord. e perdite nella resistenza contro i tedeschi prima e dopo la dichiarazione di guerra, furono di o l tre 120.000 uomini tra morti e dispersi, senza contare 1 militari e civili vittime dei nazisti nei campi di concentramento ed 1 50 mila p a trioti caduti nella lotta partigiana. o mesi durò questa seconda guerra, durante i quali 1 tedeschi indietreggiarono lentamente verso Nord, spogliando, devastando, distruggendo quello che gli aerei non avevano abbattuto. l rapido crollo del fascismo dimostrò essere v e ro quello che disse Churchill: e Un uomo, un uomo solo ha voluto questa guerra, e quanto fosse profetica la parola di Stimson, allora o americano della guerra: a resa significa un atto di sfiducia al tedeschi che avrebbe cagionato al popolo inevitabili sofferenze ». l Primo o italiano ha quindi rilevato che la partecipazione italiana alla guerra non trovava alcun compenso nel testo del trattato: compenso garantito anche ad altri Stati che seguirono l'esempio a molto più tardi. t carattere punitivo del trattato — ha continuato e Gasperi — lisulta anche dalle clausole territoriali. E qui non posso negare che la soluzione del problema di Trieste implicava difficoltà oggettive che non era facile superare. Tuttavia anche questo problema è stato inficiato fin dall'inizio da una persistente psicologia di guerra, da un richiamo tenace ad un presunto diritto del primo occupante e dalla p a n c a t a tregup fra Jie d u e parti JJÌÙ. diréltamente'ìnteressate ». e Gasperi ha ricordato, a questo proposito, le fasi della d i scussione per la Venezia Giulia dalla Conferenza di a del settembre del *45, nella quale egli propose che fosse adottata la linea Wilson come confine tra la Jugoslavia e , alla Conferenza di Parigi del mese scorso, quando fu accettata invece dai quattro stri degli Esteri la linea francese. e Questa linea francese — ha detto l'oratore — era già una linea politica di comodo, non più una linea etnica nel senso delle decisioni di , perchè rimanevano nel territorio slavo 180.000 italiani e in quello italiano 69.000 slavi; s o prattutto essa escludeva a Pola e le città minori della costa istriana occidentale e implicava quindi per noi una perdita insopportabile. a per quanto inaccettabile. essa era almeno una frontiera italo-jugoslava che aggiudicava Trieste a ». Quindi il Presidente del Consi- E glio ha dichiarato che la creazione di un Territorio o a Trieste e la cessione a occidentale sino a Pola alla Jugoslavia m u tila la à . Egli ha notato inoltre che la creazione di un Territorio o non elimina gli attriti tra le due nazionalità interessate a Trieste e rappresenta inoltre una minaccia perenne alla pace. « Ovvero pensate davvero — egli ha chiesto di fare dei porto di Trieste un emporio dell'Europa centrale? a allora 11 problema è economico e non politico. Ci vuole una compagnia, una amministrazione internazionale, non uno statuto; una a con stabili basi finanziarie, non una combinazione giuridica collocata sulle sabbie mobili della politica. Per correre il rischio di tale non durevole espediente, voi avete dovuto aggiudica- può sopportare c h e il g o v e r n o d e mocratico e r e p u b b l i c a n o eletto dal p o p o l o , a b b i a nel s u o programma la legalizzazione dèi C o n sigli di Gestione. a verità è c h e la Confindustria sì m u o v e per riconquistare il p r e d o m i n i o della plutocrazia in , c o m e ai bei tempi del fascismo. S e è cosi, tutto il p o p o l o l a v o ratore e tutti i partiti democratici si c o a l i z z e r a n n o a t t o r n o alla , in difesa della libertà e dei diritti del l a v o r o ! i Campilli e i h a n n o i n v i t a t o l e parti alla Presidenza del Consiglio, per lunedì prossimo, per un s u p r e m o tentativo di conciliazione. a . vi parteciperà. Essa raccomanda a tutte le C a m e r e del o di conservare la disciplina sindacale e di attenersi soltanto alle direttive della Segreteria Confederale. E O a èlio di ! A G . i autlsovteiici ornano raffigurar» l'Untone Sovietica come una tpecle di caserma, in cui rutti tono privi di individualità, i l i lettore «ouletlco farà ridere la m e r a viglia dei giornalisti americani che nel vederci, i tre ospiti giunti a New York, dicevano stupefatti: * guarda essi non tono poi tanto somiglianti tra loro...». realtà, invece, non conosco un altro paese che abbia raggiunto una tale perfezione nella standardizzazione come gli Stati Uniti. o visitato diecine di città americane; non è possibile distinguerle una dall'altra. ogni città esiste una Afain Street: la via principale cor» il c i nematografo, i negozi di moda, le pubblicità luminosa delle sigarette e della bevanda » coca-cola». Nessun americano è in grado di distinguere in una fotografia la Street di una città dalle Afain Street di centinaia di altre cittadine. tclufa solo i n alto, diventando un altissima foresta di cemento armato. sera appare come una monidg7ia con le capatine luminose di montanari in alto. E* variopinta, rumorosa e a/faticante. comprende diecine di città separate: negra, ebraica, itnliniia, portoricana, tedesca ed oltre ancora. Nella città cinese i figaro promettono sulle insegne di far sparire scriba traccia i lividi dal viso. Nel qunrtiere negro di Harlem esistono i « lazzaretti per camicie » e case di pegni private dove si possono impegnare pantaloni rotti. Sulla 57 strada si commercia in capolavori della pittura europea. Nella quinta Avertile vagano le mogli dei m i l i o nari con pellicce di castoro in dosso. Esistono altre due o tre città che hanno conservato il loro nspctlo: San New Orleans, Boston. Afa le altre città sono prive di fisionomia: sono semplicemente un lungo di ammassamento per una data quantità di americani. Anche gli oggetti sono standarpoldizzati. caffettiere, trone sono tutte eguali. Non lo dico come un rimprovero, al conlrario; grazie alla produzione in serie, gii amen'eani sono riusciti ad elevare il livello materiale di vita. Crcd^ che potremmo imparare dagli americani come si fa a produrre presto e berte scarpe o pentole. Quasi tutti i generi di Unto, m America, sono importati e il veditore, volendo spiegare la ragion". per cui questo o quell'oggetto e raro, dice: * Sono importati*. New Y o r k « eatastrofo fantasmagorica » e Yorfo, oigantetea e plurinazionale, per l'abitante di Birminghann o di Saint . è qualcosa tra una stazione ferroviari, un ricetto di malfattori o un tv. nizio di liberi pensatori. Anche < tcriormente New York colpisce viaggiatore, Corbusier ha chiamato questa città « smagoria catastrofica». sembra che *i potrebbe chiamarla anche catastrofe fantasmagorica. i ere- Sfida della Confindustria al o ed alla C. G. . . ricattatorio degli industriali provoca una nuova rottura delle trattative ' lériirrìattina* al o dell'industria sono continuate le trattative relative allo sblocco dei licenziamenti. a riunione che si è iniziata alle ore 9 è terminata alle ore 14. o vivaci discussioni sono state presentate verso le ore 11 due proposte: una della Confindustria e l'altra dalla . a proposta della Confindustria chiede nei primi due punti la costituzione i una commissione incaricata di studiare le possibilità di reimpiego del'a mano d'opera esuberante e lo sblocco progressivo del 10 per rento a cominciare dal pruno ottobre per ciascun mese fino al 30 novembre, con la liberta completa di mento dopo questa data. Nel 3. punto la Confindustria chiede la determinazione dei titoli di preferenza per il mantenimento in servizio e la Confindustria propone nei 2 punti successivi un miglioramento del sussidio di disoccupazione, in accoglienza delle proposte della . OC3-C3- t non si vive più "a appena è comparsa. Gli operai. * contadini, gli impiegati, l commercianti. i piccoli proprietari le hanno dato subito la loro piena fiducia; non co»! i grandi proprietari che. come al solito, hanno fatto delle riserve e di nascosto si propongono forse di sabo. tarla. questa volta ti gioco difficilmente potrà riuscire; questa volta non si potrà ripetere la manovra che già venti» fatta quest'inverno passato per il <pengo», imboscamento delle derrate alimentari m conseguente esautoramento della moneta per la mancanza della materie prime sul mercato. Con questa manovra i grandi proprietari « alcuni eruppi dirigenti del clero, e principalmente ,j sig. r e il cardinale volevano creare la crisi politica nel paese, volevano provocare la bancarotta del governo e vendicarsi cosi della riforma agraria che ha dato la terra ai contadini ed al preti rurcU. E ta crisi Ce stata indubbiamente, ma non si e risolta: come pensavano l suol provocatori poiché il governo ha saputo cogliere il tempo giusto per partire ci contrattacco e riniuTzare la manovra reazionaria. governo ha lasciato che il t pengo y andasse ella malora, come volevano i grandi proprietarU ma esso però ti è subito messo nelle condizioni di controllare guidare l'inflazione con l'emissione del fax-pengo. Arginata e e canalizzata* per cosi dire la marea dell'inflazione, il governo ha messo giù con più facilità il suo bravo piano di attacco. Anzitutto ha cominciato con il fare una anaJlji obiettiva della situazione economica ed alimentare del paese: si è reso conto dei bisogni del popolo, ha fatto un bilancio delle distruzioni causate dalla guerra, ha constatato in tutti i campi le passività disastrose ereditate da un ventennio di dittatura fascista. Ha visto txìla fine che con il suo <o!o sforzo non ce l'avrebbe fetta a sollevare t' popolo dalla miseria, ha visto che per inuicrc una vasta opera di ricopriirione occorrerà una forte sptr'fa nmt. ca e questa spinta d porcrno l'ha cercala prcJJO Vmznt Scvuttra. . 8 SI parla molto di libertà, ma... A saia volta la tSóhfederàzione" Sei , d'accordo con la rappresentanza del Governo, ha avanzato la seguente proposta: e parti riconoscono la necessità di liberare le aziende dal peso derivante dal blocco dei licenziamenti soprattutto mediante l'impiego di mano d'opera esuberante, sia in nuove attività produttive nell'ambi to sindacale come nel piano di opere o di lavori predisposti dal Governo. A tale scopo >i costituisce una Commissione composta dal o . dei i Vice Presidente del nistri a e del , di un rappresentante e di un rappresentante della . e della Confindustria. Compilo della Commissione sarà quello di esaminare la situazione industriale per singoli settori con particolare riguardo alle condizioni delle medie e piccole industrio. proponendo per ciascuna provve dimenìi concreti atti ad assicurar»» occupazione utile della mano d'opera esuberante sia mediante asse gnazione di lavoro alle aziende sia mediante lavori pubblici, agevolando anche il trasferimento della mano d'opera dall'uno all'altro dei settori industriali. a Commissione dovrà proporsi l'esame immediato di quel rami della produzione le cui condizioni obbiettive consentano la normalizzazione dell'occupazione operaia. a Commissione esaurirà il prò prìo compito entro il 39 settembre p. v. Sulla base dei risultati ottenuti * dalle prospettive di ulteriori realizzazioni, la Commissione dovrà proporre - entro o atesso termine del 30 settembre - la possìbile sistemazione ed ii trattamento da fare al personale che risultasse ancora eccedente. Premesso che la disciplina dei l i cenziamenti e delle assunzioni dovrà formare oggetto di un accordo à carattere nazionale, la Confederazione Generale a del ro riconosce fin da ora che raggiunto tale accordo considererà abolito ogni vincolo di blocco per fatte le aziende che occupano un n u m e ro di dipendenti non superiore a 25. un primo momento Nagy, Jfini- re una rottura delle relazioni tra gostro degli esteri, è andato a e verno e ha chiesto i più ampi aiuti. Nagy se secondo passo in avanti avrebbe ne tornò dopo qualche tempo da dovuto portare il governo all'offensca con in tasca un patto commer- siva ed assicurargli stabilmente le ciale tutto a favore del suo paese e fondamenta della ripresa economica. in più la promessa di forti aiuti da Occorreva in altri termini che il goparte dell'Unione Sovietica. verno avesse una nuova moneta caqualche settimana dall'arrivo pace di attrarre la fiducia di tutti gli di Nagy in Ungheria si cominciaro- strati sociali, capace in particolare no a sentire i primi benefici del suo di promuovere e sollecitare con l'aiuto passo a Anzitutto vennero dello Stato l'iniziativa privata. raddoppiati i «occorsi alimentari al ottenere questo, bisognava procurare popolo magiaro: un milione di quin- un valido sostegno politico e finantali di grano fu distribuito alle po- ziario al efiorinoy. la nuova moneta polactoni meno abbienti, gli ospedali che il governo aveva intenzione di vennero riforniti abbondantemente di emettere. Anche questa volta si rimedicinali; attrezzature industriali al chiese l'aiuto dell'Unione Sovietica. completo arrivarono in Ungheria; 26 a quale per prima cosa concesse albattelli scesero nel e costi- l'Ungheria un notevole alleggerimentuirono il primo nucleo di quella to del fardello delle riparazioni. fiotta necessaria per una efficiente Un accordo fra a governo di Buripresa del traffico commerciale sulla dapest di a venne firmato: in grande arteria fluviale, furono rico- base s questo il pagamento delle instruite le ferrovie con njejfceriale so- dennità dovute per l'armistizio dalvietico; 250 colossali eutdircni ven- l'Ungheria venne dilazionato in manero donati al governo ungherese; pe- niera tale da non pesare euU'econosanti e moderni trattori furono di- mia del paese. stribuiti nelle campagne. secondo luogo ti governo socie. Appena dopo qualche mese et vi- tico dispensava l'Ungheria dal pagadero in tutta l'Ungheria le prirr.c ci- mento di un'ammenda di 20 mihon» miniere delle fabbriche tornare a sol- di franchi per il ritardo di un anno levarsi e a riprendere a fumare tren- nella consegna della pnma quota delquUlamente: i treni attraversavano le riparazioni (Va ricordato in procarichi di derrate, di merci le ster- posito che l'Unione Sovietica non ha minate campagne ungheresi. (Su quel- gravato affatto lull'cconomla interna le stesse ferrovie fino a qualche anno dell'Ungheria con l'emissione di cartafa viaggiava il treno speciale che il moneta di occupazione). conte y aveva prenotato per interzo luogo l'Unione Sovietica viare una bottiglia di prezioso vino ti impegnava di intercedere presso tokay ella propria amante. Allora 1 un gli alleati affinchè fosse restituito giornali < liberi > si divertivano sottratmondo a raccontare di queste sapori- Toro che i tedeschi avevano te galanterie dell'eccentrico personag- to all'Ungheria durante l'occupazione. Tutte e tre queste promesse tono gio ungherese...). ha imil governo per tendere effi- state realizzate. ciente la ripresa economica del pae- mediatamente risentito il beneficio dese, aveva bisogno di fare un lilte- gli aiuti economici che le venivano riore passo in avanti: i precedenti offerti dall'Unione Sovietica: aiuti che provvedimenti erano bastuii per bloc- le rendono attuabile oggi la rfecstrucare la dolorosa situazione del dopo- gionc di una economia veramente nae essa ha guerra che ti sabotaggio della rcaz:o- zionale e moderna. avuto la scddisfazionc di vedere rinc ai-era cercato di incrudelire c< " l'oro che i lcdc»chJ il s sterna dell'imboscamento delle tornare -n mere: di primo consumo e con le le avevano rubato, oro che costituirà morda. azioni terrcristtchc delle ^ i r t e la-*ila base materiale della nuova teiste che avrebbero dovuto prcdur.| O STEFANO S do di far crédere loro che i provvedimenti governativi per la ripresa della produzione siano migliori dello sblocco stesso». Egli si è poi lamentato perche non è consentito alle aziende di ristabilire la « disciplina » con licenziamenti indiscriminati, ed ha quindi preteso di non avere quei secondi fini politici, di cui lo accusa la Egli ha concluso afifermando che gli industriali accetteranno le condizioni del Governo, quali che siano, ma non s'impegnano, in ca c o di giudizio sfavorevole per loro, a condurre una politica di rìcosliuzionc e di produzione. lavoratori italiani, ha fii.ilo, sono sufficientemente intelligenti: ess', se saranno licenziati, sapranno arrangiarsi in altro modo e v i w a n n o meglio. della Breda Alle 20, alla Confederazione del , i segretari confederali i Vittorio, j e i in sostituzione di Grandi hanno a loro volta tenuto una conferenza stampa per illustrare la posizione della . e per chiarire come gli industriali perseguano fini politici nella controversia attuale. E?si i n farti, allo scopo di tornare ad essere i padroni assoluti nelle fabbriche, stanno conducendo un'azione ch-j mira a screditare il Governo cratico nei confronti del quale hanno chiaramente espresso la loro sfiducia, e a colpire le masse lavoratrici nella loro massima organizzazione sindacale. o alcune considerazioni tendenti a dimostrare lo spirito conciliativo dei rappresentanti dei l a voratori e la loro sana polit.ca economica (il compagno i Vittorio ha portato l'esempio della Breda di , dove era stato chiesto il licenziamento di 3.000 operai, per l'intervento della * in seguito a provvedimenti governativi non solo i 3.000 operai furono riassorbiti nella produzione, ma l'azienda si trovò nella necessità, dopo due mesi, di assorbire nuova mano d'opera), il rappresentante democristiano, on. , ha tenuto a p r e cisare l'assoluta identità di vedute cho esisteva nella . tra le « opinioni » di Cotta tre correnti che vi sono rappreseno la comprensione d i m o - tate. strata dalla , 1 rappresentanti della Confindustria si sono mano mano irrigiditi nella loro posizione, fino * trovare una banale scusa per troncare l e trattative, che, dietro invito del Governo, ««ranno riprese o la Presidenza dei Consiglio lunedi alle 17. N e l pomerìggio, alle 17, presto la sede della Confindustria, l comm. Costa ha tenuto una singolare c o n ferenza stampa. Egli ha aperto r i cordando la storia del blocco dei licenziamenti, ed insinuando c h e in" fondo si trattava di u n provvedi, 10 — Ti Capo provvimento fascista. l signor Costa p e - sorio dello Stato, accompagnato d a rò non ama a questo proposito r i - gli onorevoli: Sceiba, Aldisio, cordare c h e questo provvedimento pi* Spano è arrivato alle 10, p r o fu strappato dai lavoratori ai r e - veniente da . pubblichini di Salò nell'aprile del Egli aveva fatta una breve tosta 1945, pochi gionii prima dell'insur- a o Calabria dove si era i m rezione vittoriosa e sotto la pres- barcalo sul cacciatorpediniere e E sione delle masse lavoratrici. o m o » a bordo del quale è giunto avere illustrato l e proposte della nella nostra citta. Confindustria, che sarebbero le ? e Nicola è stato uniche, secondo lui, favorevoli real- ricevuto con gli onori militari; era m e n t e ai lavoratori, l'ingegnere no ad ossequiarlo tutte le autorità Costa ha sostenuto tra l'altro locali. che esse porteranno agli indue è stata la partecipastriali un peso maggiore del zione del popolo siciliano. a granblocco stesso. a allora a ca- de folla che si addensava sulla pire perchè le sostengano cosi ac- banchina ha fatto una calorosa accanitamente. coglienza al Capo provvisorio della . n ogni modo, ha proseguito Col primo contatto tra il popolo slsta. s e la . non accetterà tali proposte, la decisione sarà deman- cilióno e il rappresentante più aua demodata al Governo. A questo punto torevole della nuova l'illustre ingegnere si è lasciato an- cratica e repubblicana è avvenuto dare a giudizi provocatori n"i con- in una atmosfera di spontaneo enc a » «turlupina i lavoratori, cercan- tusiasmo. , li " pengo „ si è volatilizzato portandosi via le illusioni della reazione Un passo di a e gli aiuti sovietici per la rinascita economica , agosto. — .4 Budapest si dice che dal primo agosto l'Ungheria « è finalmente scesa a terra >. Con questo « slogan » popolo vuol dire che esso da quel giorno ha finito di sentirsi come sospeso a mezz'aria, ha finito di cedersi svanire continuamente di tra le mani, sotto urta specie di incantamento fiabesco, le cose che più gli occorrevano per vivere. questa specie di moderna metamorfosi di alTmcerso che ha tenuto o per mesi il nostro popolo si è dissolta, è sfumato, come hanno scritto alcuni Giornali, in una nuvola di zeri che si è sollevata sul e «e n'è andata lontana, portandosi »>fa quei novero € pengo» che oramai non aveva più alcun minimo peso per potere resister» in terra, 1. agosto così tn Ungheria mfe la nuova moneta, il fiorino, una moneta consistente, capace di creare mercato come ha subito dimostrato re l'8 per cento di territorio della Venezia Giulia agli jugoslavi». e ha quindi sottolineato che la soluzione scelta per la V e nezia Giulia esclude 446 mila liani a senza alcuna garanzia. A questo proposito, e Gasperi ha ricordato l'ampia autonomia regionale concessa dal governo o agli alloglotti dell'Alto Adige. « B i s o g n a farà la pace — ha detto e Gasperi — bisogna superare la stasi, ma avete rinviato di un anno la questione coloniale, non avendo trovato una soluzione adeguata; come non potreste faro altrettanto per la questiono giuliana? C'è sempre tempo per commettere un errore . l trattato sta n piedi, anche s e rimangono aperte alcune clausole territoriali. E' una pace provvisoria, ma an(Continua in 4. pagina 6. colonna) Arretrata iN o ti . S E' molto più triste una certa .-tn". dardizzazione spirituale. Gli americani amano molto parlare della loro libertà. le loro opinioni, gusti, sentimenti (e, di conseguenza, anche le loro a-iont) vengono regolati dal di fuori. cinema, per rsempio, stabilisce il tipo della bellezza, e i giornali comunicano tnt" i particolari della bellezza dì n.-a donna: e lo standard del desiderio. Tutte le americane si lasciano ymdare da queste informazioni per .somigliare più che possono a- qualcì>r itella cinematografica, mentre «;'» nomini, senza accorgersene si innamorano secondo gli slessi dati. Non esistono libri con tiratura mrdia. il miglior libro t>nu rìcve venduto in- t.U'iiere n'iprr>r>rr ad alcune migliaia di volumi ^" qualche ~ circolo librario non lo dichiara degno di lettura; allora e:-so verrà pubblicato in centinaia di migliaia di volumi, poiché l'americano medio non vuole scegliere: cqn affida il diritto della scelta ti' cor colo >.. a stampa e il cinematografo pr> ' vano di iiidtvidualilà gli uomini di sera passeggiane per migliaia ^i Street. Questa r la apiegazwne della malinconia che r legata < i America agli svaghi. Come si spiega la melanconia Gli americani saimo guadagnar». bene il denaro ma non hanno ancora imparato a spenderlo. Non voglio dire con questo che siano Oh! no. essi spendono il denaro roii tapidità ed energia, mn senza spirai di invenzione. Nel lavorare essi manifestano molto più ingegno che tiri divertimento. America le automobili sn»n magnificile, vr ne sono molte e l'americano mcd'O si interessa a"^ macchina. egli cambiava l'n«tomobile una volta in due o tre ovili. ne comprava una nuova e qurVn vecchia finiva tra i rottami. Ori l'americano compra un'automobili che gli sarà consegnata solo tra sei mesi: riminiscenze spiacevoli del fatto che in qualche punto del moiido ha infuriato una terribile guerre. comprendo l'amore defili americani per la macchina. »<o» rapisco perchè alcuni di essi trasformano la macchina in una casa; ti sono trattorie in cui non si può entrare; il pranzo viene portato su vn vassoio e gli uomini mangiano nella macchina; esistono cinematografi suburbani in cui gli uomini fermino le loro automobili nel cortile, davanti allo schermo, e guardano t film sempre senza uscire dalla macchina; infine basta attraversare di sera il parco centrale di New York. per vedere un'altra destinaziow dell'automobile; per gli innamorati essa sostituisce il talamo nuziale. Simili consuetudini rendono naturalmente la vita un po' tr'utc: naturalmente, non perchè gli uomini indossano giacche confezionate, ma perchè sotto queste giacche confezionate sì celano talvolta anche sentimenti confezionati. I l PRESIDENTE P R I A REPUBBLICA A MESSINA Entusiasmo in Sicilia per la visita di e Nicola Fra le continue acclamazioni deila popolazione l'on. e Nicola si *» recato subito ad e la 7 Fjcra dell'Attività economica siciliana, che in numerosi padiglioni illustra o sforzo di ricostruzione, cui le varie Provincie la si dedicano con fervore l Capo provvisorio dello Stalo ha vls'tato i numerosi reparti soffermardosi n modo particolare nel Villaggio del , geniale ricostruzione della vita del reduci nei campi di concentramento. Terminata la visita il Capo dello Stato si è recato al Palazzo del Governo, dove si è intrattenuto con le autorità, partecipando poi ad una colazione cui sono intervenuti a n che il Vescovo, . Paino il Sindaco. il Presidente dell Amministrazione provinciale Nel pomeriggio dopo un.» bre vinta alla città l'on. e Nicola ripartito per a dove * r i e n ' i - o alle 20. ' 5SSSG A*i-aUKCUKtt3'~Aflk «OSSWriflS; „;Tv ' > .v>»Vij1')v*/£\J^ <y-^ ^Cf*A.' ^ ^ ' ,'v' 'J,.r L'UNITA' Domenica 11 Agosto 1846 — Pag, '4 «IWW LE IDEE DEGLI ALTRI Nostalgia e elezioni «otte u n male pur— pensano i litroppo necessario berali — e bisogna e quanto più è possibile. questo la proposta, sorta in seno alla sottommmissione della Costituente, d' sopprimere il prefetto e di «ostixtuirlo con un organo eletto dal popolo, ha allarmato moltissimo i dirigenti liberali. questo allarme si è tatto ieri interprete Gentile con un articolo pubblicato dui » Fra i i della mia infanzia — inizia pateticamente — u la freschezza tenace di tutte le memorie lontane, sta ancora quello del prefetto della mia città natale Si trattava di un vecchio , czinprc in tuba e in redingotte, che n usciva mai a piedi ma sempre in un landò tirato da una superba a J>. Confessiamo che la idilliaca descrizione ci ha : abbiamo dimenticato pe un attimo rho t signori in redingotte erano i prefetti d> Umberto / e del genei prefetti delle prime rale sanguinose i del mouio o e contadino, e abbiano sospirato di nostalgia anrhi noi. V. siamo i che la a at ifsa non sarà disillusa: data politica 'li ti la grande influenza cii gode oggi il e rinvi omo presto i prefetti con tube, basette, landò e redingotte, e pvremo anche il suffragio limitate n poche categorie di cittadini e il liberale al Governo. Non e r,nr:,to quello che invoca con un fo.piro Gentile? Un concorso » ... *e i lavoratori italiani non o .sufficientemente gli occhi i controllare tutta l'affinità e gli intenti della C.G./.L., questa si av1 ia a diventare la piti grande leva politica capace di mettere in scacco qualsiasi o ». Abbiamo deciso dì e un concorso a premio tra i nostri lettori per indovinare l'autore della frase .su citata. facilitare le ricerche possiamo rendere nolo che la frase non è un parto del signor Costa, presidente della Con/industria, n ò del signor Sansoni, ndente della Confida, nemmeno è ttata pronunciata dall'ex re d'ital'.a. da o dal marchese tiferò. Sempre allo scopo di facilitare m(/£,oiormcntc le ricerche informiamo che la frase in questione è parte integrante di un corsivo nel quale si fa fuoco e fiamme perchè la del Comunista ha osato nientemeno chiedere pubblitamento il mantenimento del blocco dei licen2iamenti, il iamento degli stipendi e delle pencorsivo è sioni agli statali, ecc. apparso su un giornale democrirtinno che si pubblica a . Tu quoque? Sono tanti i giornali che vengono alla luce in questo nostro amato che non c'eravamo ancora accorti della tua resurrezione, pio e ! Anche tu *ei dunque o fra noi? Come se la passano e che dicono e che pensano gli agrari delle Legazioni e rteVc altre e emiliane? Quale conforto, per loro, rivederti fiero e come allora! i i mi un po', perchè, a s^miglianra di tanti tuoi illustri frenelli, noi» set anche tu «nuovo»? non l'ai seguito le orme del «nuovo» e , del muovo» , della «nuova» Stampa? iVou i che, non bastando più un Buonsenso e un fondatore, abbiano persino un «nuovo» senso e, forse nuovi fondatori? A poco a poco lo schieramento si completa anzi (rispetto al 1021) si rinnova. poiché la a mossa è e quella di gettare la croce addosso r.t lavoratori, ai loro sindacati e ai loro partiti, di seminare la confusione p il panico, di creare uno sta*o m disordine e di esasperazione i in linea «3cco i *- nuovi » pronti all'azione. Soltanto l'Avvenire non è nuovo, poiché infatti l'avvenire non dovrebbe esser nuovo, ma dovrebbe esser più « meno quello che anche tu, o vecchio e andavi o n°l 1021 e nel 1022. Una iniziativa die è slata un successo L'opuscolo « La a deve e a », lanciato ceti i nuovi, ha ottenuto un successo: e 160.00* copie tate in poco più di 19 . e , ce lo , giuno a dalle i datane, quali il , il Veneto. la a e la Sicilia. Notevole è stato lo slancio di ganizzazioni e di compagni isolati a a e nel o ai quali i omaggio pubblicamente. i o , salvo alcune lodevoli eccezioni, o da e delie sezioni che si \ano a d delia linea del . e ha nociuto alla o tecipazione a questa a a di emulazione l'abitudine o a di e il e d: a e di agitazione a mezzo delle ,e , \n taluni casi, la tendenza ad ate l'niizJaUva dall'alto, il che e.-'acola o sovente quella di. . Comunque o fa meglio la a volta. E questo vale pe la a come pe il . esempio il o fusione che è una e nuow . ha dovuto e ostacoli tecnici , quali la mancanza di e a al. 'e , il veto e delle e a e pacchi ed il o meccanismo del conti l postali e al quale non si comunicano a tempo né i , né le . Tutto questo ha o ad un noe o nella spedizione dej i quantitativi. a a tutto ciò, ne e , à mente . Tuttavia, o lacune, . e , inevitabili in una ma a come questa, 11 fax. to nuovo è che l'opuscolo di Togliatti à una diffusione 5 o 6 volte più e di quanto di medio si sia potuto e in passato. 11 metodo di e e U e al e si è velato buono e pe questa a o avanti. Lo scopo che ci o di a e o pochi mesi è quello di e , ed a centinaia di migliaia dt copie. tutto il o e di abitazione e di . Noi confidiamo quindi nell'appoggio di 'utto il o pe e n do di c anche nel o campo specifico le i cslJ'Senze dei milioni di i che '-.anno o la o fiducia nel o Comunista. n. L't;fT.cio e Staiopa e a della e del o 11 feipcti.: O -w*rw*^" m*mrfjn NOTIZIE: ULTIM La a a Gran Bretagna a si preparerebbe ad occupare la Persia nelle dichiarazioni di Scocclmarro l pagno una pato i i o delle Finanze, com, ha o n e a cui hanno i di Stato, i i e 1 , 11 a che egli si e di e nell'attuale . punti fondamentali di tale a sono: 1) a ; 2) Legislazione di avviamento alla ; 3) e dell'Amminie o o dalla ma a è la e dell'attuale sistema di imposte li in una imposta e a sul o a da una imposta a e Nel campo delle imposte e si deve e alla unificazione delle imposte di e con imposte di consumo che spesso l'una a un doppione del. Nel campo dei monopoli la tiva e di e il campo di azione. Nel campo delle e : dopo o (non la sione) degli estimi catastali che si à nello spazio di sei mesi, e l'imposta sui . l'imposta sui i si doà e un o di ziazione a ì i tipi di cato ai fini dell'imposta e to à e tutto un complesso di leggi, alla e edilizia. n questo campo il o si è o n senso o al sistema della esenzione a o quella del o dello Stato. la a e ad doo e le aliquote e anche le e come sono oggi stabilite. le imposte e à posta subito una a sulla sta a dovendo e tutti gli inconvenienti a cui essa dà luogo. E à e incomine a e ed e talune imposte di consumo e di fab. o ave accennato al dimenti immediati che à neceso e pe gli enti locali, egli passa ad e 1 compiti immediati della finanza . n un modo o o è to il momento di e l'imposta a sul o . questo campo egli ha accennato a un a nuovo che bi- à : quello della valutazione degli impianti i e in e del beni li, che à e o come un o a sé e o nella seconda e della a a pe quanto a gli i li degli ultimi dieci anni. 11 demanio egli ha fatto sente la necessità di e al. le aziende , mene . o sotto la e del o ale aziende come la , ecc. la e del e bisogna e subito 1 i in e già i ed e il a degli avventizi. Al fine di e la ne di un e tecnicamente specializzato si à una scuola o del , dalla cui a si à à di e questa iniziativa con la istituzione di facoltà speciali so alcune à quanto a la a di Finanza o ha esposto i pe una a da i anche in questo campo tendente ad una e specializzazione e e tecnica di Alla fine 11 o ha o la necessità che uno o nuovo a tutta e fi. Primi commenti al o di e l , 10. — l e del Consiglio, on. Alcide e , si è o al e della seduta a l , pe i con il o degli i degli Stati Uniti, , capo della delegazione . l colloquio, che è stato assai diale, è o a . Negli ambienti del o è stato sottolineato il tono pacato delle e di e i ed esse sono state e come un valido colpo scalzante la sostanza del o del o di pace, specie pe quanto a la valutazione dell'atteggiamento a di e al o del fascismo. i i commenti dei listi del , è a e che ha fatto oggi il e e la delegazione del nuovo Stato o italiano nella sala dell'Assemblea della Cona della . Fiorello a Guardia «loca a scacchi ©on fi o Ttto A CON L » » Zagabria O O ne che la pensa a a sia e delle decisioni , senza i di e l'ONU, n o a mi suo o nelle cose a . Questa e è cona dalla i i di un e del ? Office » 11 quale i all'invio di e indiane a . ha o testualmente: « Non v'è tempo di e le Nazioni Unite . a che il Consiglio di a è o in a si è o da te inglese: n Consiglio di Sicua non dispone di a ». Gli i giustificano questo loo atteggiamento in basa alle notìzie di agitazioni che il v o e nelle concessioni pee n Company nella a . n o un e o di Nuova i cosi si : » U momento o conflitto si basa su uno o di i nel campi i i della , ohe sono i ana coma schiavi e non scono nemmeno della a di o una volta alla settimana ». Lo stesso e a che n à l'invio delle e indiane a a pe e le agitazioni dei i è un : il veo scopo invece è di , con la a delle e sul luogo. sull'andamento delle e elezioni che ai o in . questa e il e di Nuova i invita 1 soldati ni a non i alla a del Comando o e di non e sul i i ohe' conducono nel o paese la steppa « di nuove opere di ml- lotta che n ìndia conducono tutti i i pe e una tpesa di 5 - 1 la a e m mlllont. Questa cifra, che $ Titillimi ' «» w *>'* nica. esercizio 46 47) consentirà di dar» lavoro ad a l tri 35 mila operai. i7) at Seconsentirà i nostri progetti verranno ac- ATEÌsE. 10 — Continua da e « cettati dal Governo — ha concluso a a l'azionp di » il compagno Ferrari — il o condotta i ino gli elementi i dall'attuale o Qu'-n paete riavrà la sua attrezzatura e a caccia ferroviaria migliorata t resa più ra- elementi, pe zionale, anche nel confronti di quel- malica cui Tengono sottoposti, «ono rr> i a e o nella zona monla esistente anti-guerra; le nostre officine potranno tornare a produr- taenn«a dell'Olimpo. o e « '» re i mezzi di trasporto e di lavoro a , o quanche ci sono taìito necessari, e molte to una a n a in migliaia di operai, sottratti alla pe- che agisca con n o gli oppo nosa condizione di disoccupato, ai del e attuale. vranno assicurata per molto tempo una fonte uttlp di o e di vita. per la ricostruzione delle ferrovie 71 problema della nostro paese « del riassorbimento> della mano d'o'no a o- , . cotrguTniZ^nfe Un p r o g e t t o di o p e r e * p e r 400 miliardi ' , a disoccupata in attività produt- / ; otornt oggetto del tiva forma ed hadell'attenzione formato in questi Governo, il quale ha, al riguardo, una precisa linea programmatica da seguire. Nel desiderio di accertare l'entità delle cifre necessarie alla attuazione di un programma di ricostruzione del nostri impianti ferroviari, così importanti agli effetti di tutta l'attività nazionale, abbiamo avvicinato il compagno Giacomo f nistro dei Trasporti. — nostro — egli ci hn detto — ha già elaborato un preciso piano programmatico di lavori di ricostruzione e di Ì impian- , ,i e cfoe daranno nrrx n ^ A lavoro *l 11 dì %££%£ f a 350 mila operai l« linee waondarl* * in eonce**lone ' a società private cosa. e fare? — al programma preparato pe l« FF. SS. ti ha quello Civile e Trasporti in concessione, organo che si interessa appunto delle linee concesse o. società private, per la cui riparazione lo Stato interviene con un contributo sulle spese. Anche questo programma è triennale e graduato, prevede per la ricostruzione degli i « delle opere daneggiate dalla guerra e per * ? fi, c h e » e o entro tre anni. danni di guerra dell'attrezzatura ferroviaria italiana ammontano a circa 400 miliardi di lire. enormi, come si vede, e tali da incidere gravemente su tuttta l'economia «azionale. piano triennale e e alla e integrale di tutti gli impianti fissi e mobili, con una gradualità di impiego delle cifre da stanziarsi, che prevede una spesa iniziale, per l'esercizio 19461047, di 170 miliardi e 935 milioni ài lire. Si dovrebbe ripartire la spesa residua negli esercizi successici, sino al raggiungimento della cifra di 400 miliardi, necessaria per ottenere il pareggio dei danni subiti e per tornare presso a poco alla situazione anteguerra. — Quali sono le condizioni pe l'attuazione del piano? — 71 progetto elaborato da questo deve tuttora essere (Continuazione della 1. pagina) ] seno e — ha o e sottoposto alla approvazione del i — così pe esempio, - che da e quindi del Consiglio dei s a Cannes si docolo 63 che concede ad osili potenza «tstri. la esecuzione dei lavori vette e pe . e o di seprevisti nell'esercizio 1946-47 ab- questioni o e e che alleata o associala il , e e e lutti biamo già ottenuto uno stanziamen- sono e nel o solo nega, salvo a to di 49 i e 250 milioni di tivamente. Non posso , ad i beni italiani e l'eventuale quota eccedente lire. esempio, che i i i con i delle Nazioni Unitf\ L'apa si possono e i Al 30 giugno scorso, inoltre, era- la plicazione e di tale aiticelo . 67 di codesto no stati eseguiti o erano in corso definiti con e con^eguen/e tato, il quale impone a la per 68 miliardi di esecuzione lavori i detenuti amnistiati e 'a - che . 10. — Alle 15 di oggi è o di e ei tn??g'on li pe la no>tia economia. Ci attenvoca del mandato di a pe gli nuncia a qualsiasi , stata a l'ultima udienza al : di^po-izioni e in ion- di lire, cifra gtà stanziata per l'eseri vendacesso a o dei componenti la ban- imputati latitanti amnistiati. si i i o la a e i diamo che tali e dell imijo'-'bilità in cui la cizio 1945-46 teste c/n'iiso. o se — come da . i degli impuAzienda fi m rrbbo di e un quindi lavori per 332 miliardi da cittadini i fino alla dala no modificate, à modo ai miei tati i e l o alla piano di e in bas e a ^ u n a eseguire - non dubito — si prima di raggiungere il dell'8 maggio 1915. dopo che e i su alcune i di i a fondo tcalu di , d'Un efiicnen/a pareggio dei danni lia cioè a in a con la subiti. stanze che non sono state enunfatta n 1919 qua»do le i spesu questo conio siigli i o *» pubblichiamo — Qiinf'c il numero degli operai mania da 19 me.-i! «. ciate e il dibattimento. culazioni o compiute o il pati in seno alle competenti commisSilnor nella Alle 15,35 la e si a n cao delle e di e \ combat- che potranno essere impiegati « i tecnici calcolano — sioni «. a di e e 1 fo- in esecuzione del piano? e al o da! titolo tenti. ha o e —a a 700 « n quanto alle i — i fanno e gli obiettivi. t e i i » pubblicato «la o e pei limiti > è i di , e cioè a a e — il primo anno di lavoro, in Gli imputati vengono fatti allonta- l'Unità di ha detto e i — pu es.sendo ì , o op- ilell'unianamente possibile gli i e attuazione del piano triennale, gli i di , la somma che e dalla gabbia ed il pubblico si o : le . l'Ali \ non può e e , dobpossiamo e dalla - disposti a abbandona a commenti. Quando gli c 1) fìie * ha eia ceduto al tamente i i ai ; pe l'as- operai clic saranno impiegati am- mania pe il biamo e che i facciano o della cobelliimputati vengono fitti e in o a To^beUna, co'i sistenza essa cede i i alle Am- montano a circa 332 mila così suddie sull'economia a ; e noi ci o sempliaula sono pallidi e e dai lo- forti teonti fui prezri di penna, indui che possono e le visi: per lavori edili circa 175 mila; o volti l'ansia a cui sono in . menti. cemente ? Non può esa e tessuti pe o i i e pe un tempo per lavori industriali circa 90 mie in o ai bisocni di dei e o pe quali complessivo di e l - ^ milioni ; e questo un o dei Enti ed i che da f " f di- la; per lavori riguardanti il mateo e, nei i dei il pubblico o ha chiesto la e e fono eia in pendono. e che. 2) che o in bihincio riale rotabile circa 12 mila. finitivo; à e e i ceduti o , si à tepena di e danno manifesti tegni o o in via di ; i i impegni, danno in tal modo à la pace con !a - ne conto degli Va sottolineato che nelle spese quando si i investimenti dt . 11 pubblico si fa sie continuam»otp ad le 3) che ec«a e e ili i con, non è questo un alpreviste per il primo anno, sono mania; e lenzioso. Alle 17,25 il e lege i i destinati tabili. da noi fatti pe e pubbliche e o o pe e che il ge la sentenza: a fini di as'i^tenza e di beneficenza: a pe lo sviluppo e e mateìiozil compresi 22 miliardi di lire, desti- completo assestamento a non o o detto Walte nati, secondo il progetto, alla coo h attualmente iu o la cese di tali paesi ». e che dopo la pace con , latitante, pena di ; - atone al o d' o di i struzione di case di abitazione per può o ave o la esposizioe . 27 anni di , quantitativi di capi di ? Stabiliamo le basi o pe ci: il personale ferroviario. Se il pro- la col condono di 0 ennl; i i che *i o in a e nel fondamentali del ; a ne delle obiezioni sulle questioni getto verrà, come spero, approvato, " latitante, pena di ; . , come quelle economiche à di e i i che può. si renderenno disponibili a 30 i Giuseppe, detenuto, pen e allo «lanziamento d» e , alle i delle i poi a tavolino, noi e gli e mila alloggi e si avrà quindi la posna di ; Glasl Guglielmo, dete- ] o pe acquieto di e spettive Commissioni, e i jugoslavi in a linea, e e a nuto. pe li quale 11 . . aveva da e ai . »ono stati , 10. — S annun- sibilità di assegnare o con le - ha concluso il suo chiesto la pena capitale, è condan- eia i i a il o i cia che a è stata ammessa as- circa il 25 per cento dei ferrovieri. mo un modo di vita, una : è senza questo o le seguenti nato a 30 anni di , 6.000 li- e la a pe la ces- sieme alla Finlandia, alla — 1 piani da te illustrati e che zione, . « i , a gii Voi e del o o e di multa, col condono di anni 10 «ione di o e da e ai alla Cecoslovacchia e alle Filippi- testimoniano lo sforzo concreto del e col o n una casa di cu- Uni dell"a««i«tenza. la à di e al mondo vuote ». dei Trasporti per ridare e dell'* l stodia pe e anni, scontata la pe- Qnanto ai sistemi di a del- ne a fa una pace che a ai conNon è a e con d ò che pe y Food Council» fConsial paese la possibilità di e e na; i Giuseppe, amnistiato; Ca. la e dell' \zienda ci at, cioè all'ino il o sia accetta- clamati fini della e di emergenza regolari comunicazioni, riguardano tutto i , 30 anni, condono tiene alle disposizioni del o - glio a collabile. Alcune clausole economiche dipendenza e alla anni 10; e e - tutivo e del Comitato soltanto le ferrovie dello Stato. , per l'alimentazione) e del popoli . Come peo, amnistiato;i , 30 anni, condono 10 anni; Casali Antonio f i l i l i I M I M i l i t i M I l l l M f l I I I f f l I I t l l l l M l f M I I M M I I I M I t l l M I I I I I M I I I ? I t i l i M I I M I I I U H I ! I l I I l l l l l l f I M I ! I l t l i l l l l l l l t t l l t l t l l l l l l l f H i t U t i l i I f f l l l l l l l l i l t I M f I M I t f H l l ? l l I I italiano non vi chiedo nessuna concessione . Vi chiedo solo amnistiato. Omini Alba vedova Giusti, latitante, pe la quale 11 . . di e la a pace nelaveva chiesto la pena di , conla pace che ansiosamente attendono dannata a 30 anni di ; gli uomini e le donne di ogni Sileni i , latitante, pe se, che cella a hanno comla quale il . . aveva chiesto la battuto e o pe una mèta pena capitale, amnistiata; o . ideale. Non sostate aui labili espevanni, amnistiato; e Santis , dienti, non i con una condannato a 22 anni, 8 mesi, col condono di anni 7 e 6 mesi; e Sangua momentanea o con tis , latitante, detto si instabili, e a quella mèta ne, pena di ; l Ulisse 16 anideale, fate uno o tenace e geni, condono 5 anni, e mesi 4; Fedeli o pe . E" n queGiovanni pe U quale a stata chiesto o di una pace e sta dal . . la pena di , an«labile^ i , che vi ni 30 di ; l Ella, chiedo di e o e o alamnistiato; l , amnistiato; Giunti e anni 30. conla a : un popolo dono anni 10; o , assol. e di 47 milioni è o to pe non ave commesso il fatto; ad » la sua a alla VoLedonne , latitante, pe la qua- i:Attenzioni detli a pe e un mondo più giu* vilacqua, lanassì. Serti Coppi. Qut t) gare più iwiporianti amo quitti di Tor- tre riunioni selettivi amrann» hiogo 11 le a stata chiesta la pena di - tutta pret* qustt'oftl dalli l grandi *riudi sto ehilomitri — rat 15 corrente a Varisi i ti li a favoriti sono Coppi i Otielli: più il primo., cila di Siena, srt più umano». te, anni 10; l Amleto e - nioni mdanes* ehi dovrà laurtart ni pensiamo chi il secondo. Soi sappia-] parteciperà Bertocchl — valevoli pei cagll Giuseppe, amnistiati; e «T/rah'a. Si è viro — comi è mo quale potrà esseri il valori tecnico ragtiudicattom della coppa industria, e Oltre al cicY.rmo. ehi dominerà da anLa a del o è ca Giuseppe, latitante, pena di - campioni (Vili circuito della droni oggi la teina sportiva, si avrà an. minata alle 16,52. della gara, dopo li mediocri prestazioni qvella di — chi li gari iu ttradt esercitano te; i o amnistiato; Neb- svile massi un fascino iccetlonali per dei nostri t atti > nell'incontro con gli Valle del gara tradizionale che che un grande avvedimento motociclistibiai Silvio ed il figlio Vasco, con- un Quando a i sceso dalla olandesi. realtà noi non crediamo sì ha dato spesso la vittoria m notissimi co: la quarta prova del campionato tul complesso di ragioni, anche d'indole dannati e d *nnj 30 psicologica, , si accingeva ad scorso, circuito di Saranno in lizza sui dcvl-a ttstre troppo pessimisti. Te fitta orrido**, ultimo dei quali, di poter n fufiaoia di e col condono di 10 anni; aflermari chi ogfi la maturità sportiva in giuoco quest'oggi è molto alta, tale Toccaceli. Son i ancora certo chi anche 200 chilometri del percorso t corridori e l'emiciclo pe e Lucci o pe il quale a stata popolo ì tale da fargli intendere in da giustificare anche un eventuale cal- quest'anno il romano sarà alla partenza; delle due categorie; ecco dunque che pesti i alia delegazione chiesta la pena di , condanna- del colo dei campioni che avrebbero po- si sa tuttavia che hanno mandalo la questa prova assume un valori tecnico lia, pieno il valori tecnico delle riunioni tu s che sedeva al o to a 30 anni, con condono di 10 anni; pista. Tentusiasmn sempn cre- tuto, a tre giorni di disfama dalla mas- loro iscrizione 1 migliori ciclisti cam- maggiore che le precedenti. o la mano. Talloni , pena di ; scente conciò ecc. Tenni forte non parteciperà, m seguito banco, gli ha cui tali manifestaseli ven- sima rassegna del ciclismo nazionale su pani: Abate, i o pe cui a stata gono seguiti. pista, volutamente non come XeirUmbria si gareggerà m Temt, per delle ferite prodottesi nel circuito di Torchiesta la pena capitale condannato gara Omobono. oltri pitta veloci del e magico > Vigorelli avrebbero potuto. Qualunque sia per la * Coppa Caduti Comunisti per la li- toreto; ma tara ad anni 25, col condono di finni 8 gran forma, e essere tuttavia il livello tecnico, la gara > tu un percorso di 70 chilometri a Baharottl. e mesi 8; o , condanna- laureerà dunque nel tardo pomeriggio dovrebbe risultare molto combattuta ed bertà vi tara anchi chi dovrebbe (organizzata da una sezione comunista), a to a 14 anni e 8 mesi, col condono di oggi sei nuovi campioni. tTn prono- interessante. aggiudicarsi la prova nella classe 259 ec. Trotina (coppa dei da Spoleto stico? alcuni gare semhrerebbi fadi 4 anni, 10 mesi e 20 ; i Adolfo, amnistiato. a Giovanni. cile. ma non possiamo certo dare al ri- Sei cento chilometri dietro motori si ti Vonteluco (gara in salita). grande gara per e se Selle condannato a 14 anni. 8 mesi, col con- sultati conseguiti finora nellt gari su distaccano dagli altri con non sarà assente come sembra Battesini. pendenti e dilettanti a S. dono dt 4 anni, mesi 10, i 20; strada un assoluto calori indicativo. cai, nadifficile il pronostico per la velocità la partecipazione di già svolta, infatti. Santagosuno Giuseppe, anni 30, con- basi air atticità A O mostrarci tura'mente, vanno l favoriti del pronoAstolfi decrebbi oxnceri nella ddeitanti: saprà dono 10 anni; Santini , latij a * n a i a i deU< non accasati, dilettante. pena di ; Selmi Achille, * velocità professionisti >. / tecnici la di esser tornato in buona forma? Sella stico. , 10. — Gino l ha noi stesti la pensiamo velocità allievi sembra viceversa che il tanti. allievi saranno di scena a anni 30. multa L. 3.000; i En- pensano cosi EMORROIDI - R a g a d i a a a maparta vincitore: ma il nati, mentre un buon successo si deli- dato in zo, anni 30, condono anni 10; Spada- coti, poiché sema dubbio egli è un romano nca per la corsa di Uoatemorello. gnifica a della sua U classe toscano ed altri giovani del Piaga» - VENE VARICOSI i , amnistiato e Tonti Vin- velocista completo; ma anche Bergoli lo vincendo da e una a cenzo. amnistiato: i Luigi, i: n la gara si risolverà in una lunga nord non partono certo battuti. Tra r/i « B : l 6. n o Stc'la. anni 30, condono anni 10; a Epa- volata chi pud assicurar» che non fin-allievi ì più quotati sembrano Chtlla. at , sulla dlo Ghibellini e Canavcti. novera il successo dello scorso anno? minonda, anni 28. condono 9 anni; staniA di 331 k m . fola, .Wrpf. sembrano viceversa i Ganbaldo anni 30. Tele! l . « « fe*t t-n Ecco e di : in grado di duturbart i due camnon La e a l'aftissione del dt- pioni. 1) in 6 : 2) G. We|o della sentenza pe i conJ Torino si avrà il G Gincta. tara leman in 7.06'ft2": 3) Lltschi n 7 06.42; dannati a e nelle città di , C'è poi la gwa piò appswor>nate. « h t 6. t ; 6i i he varrà come selezione per i campionati 4) Scotte s. t.: 5> inseguimento prafa*iopi\tt^ \'ci quattro , Tonno. o e : la n s. t.; 7Ì i i in 7 09: 8» mondiali dilettanti- vi parteciperanno: pubblicazione sul Nuouo e det- chilometri dt volata si coffcnierani i' l'a. A E E n in 7 13; 9 ; 10) Tetss»^:f^my lincei. Zan, Uagsml, tsrj quest'agi atticità <-i f delle folle: TauJ* !a Sera ed a v...^...,.w. n successo i . 11) . 12) . 13) a via V o l g i m i ' . e 16-19 ««3 o Bninnli. Brasolt, » §' »fi.»a nelle regirnt dtU'ìtah* C*nc-«ff. te la a scarcerazione degli Coppi. Ortrlh. tenni, Be- Sette i delia banda condannati alla pena di Il discorso di De Gasperi all'Assemblea dei 21 h e Il traditore Guglielmo Blasl, C o l a b r u c c l C a b r u c c i o e Carrai Paolo condannati a trenta anni di reclusione à tlell'A. n Un piano triennale . a nel Consiglio dell'Alimentazione e (t? a di a n di ciclismo padrone della scena Sei titoli in palio - Attivila in Toscana, Lazio, , a Estrazioni del lotto E c c o Ve est razioni d e l 10 a g o s t o 19lf li * 2?» U 43 P.i "SS 55 l 0 ?.-x O n 02 71 i\ 58 1 A 11 fil f.S O A n 17 1!l it G;? O 21 n7 GENOVA nt» O o del «51 23 f»3 2G 17 8 8 2fl 20 14 o .ìli 28 70 30 65 14 1 51 40 A e O O e e e Stabilimento o . a - Via v . 149 a a a pe la vendita in a e Quotidiani Via . 119 . Telefono 64-116 Pretura Con o n data 30 o in-i<; Cellini Tommaso fu o e di i Annunziata, di anni 43, da , e in Anagni, e stato condannato a L. 500 di multa e e mille di ammenda pe i i di cui agli . 516 . e 51 del . 9 o 1023 pe avee venduto latte e annacquato. o commesso n Anagnl il . Anagnl. 20 Lucilo 1946. l e E rtCE&CA$<0VA w i*HHl fiUii cU N N V . ^ 2 h OGG ^ 1 a » Xa «filarla prora del campionato motociclistico E 2 0 - 8 0 % SCONTO A E ft.C.I. A A E , n. «6 A A N N U N Z i vince a a Doti David STROM Dr.P. MONACO * . * . Esami del s a n s a * o Stella il 6. n e i Ginecologia - le numerose gare dell'Italia Centrale Selezione per Zurigo e campionato mofocklistko Via Cola di , 152 . Siniscalco ) V'«3t, o dalla . 10. — Secondo no-1 tizio a da Abadan, a a n che 1 colonnelli inglesi , d e Jecock stanno complottando l'assassinio a scopo o di alcuni ci in modo da e 11 o pe e e il paese dalle e e che sono state e a . « Questo — a 11 e di n — à allo scopo di e n n e di o ai paesi della Lega . A o dell'aumentata attività del capi delle ù e nel L il a « a» chiede che nel n siano viate e a e allo scopo di e n n a le ù e di e un gido o sul i n questa nona . l e volga anche e » al Goo e pe ave o o di « e a . Anche dal dispacci ohe giungono da , ai ha tutta - / i . Vena . , . Fiume) int. 4 _ 8-31 . Festivo «-1* P r o f . D' AMICO OCULISTA VH ratini. 5 . Tel. 42-450 . Ore 8-11 Oott. THEODOR LANZ E . a t-tl - feit Via Cala iti &3b£S. T4L n