TELEFONO CELLULARE
Ricerca di:
Baschetti Valentina
Ceccaroni Chiara
OBBIETTIVI DELLA RICERCA:

Scoprire quando e da chi è stato inventato il
cellulare e raccontare la sua storia

Regole da rispettare per il suo utilizzo

Possibili danni sulla salute
UN PO' DI STORIA
*Quando il telefono stava nel bagagliaio delle automobili
L'idea di essere raggiungibili ovunque si concretizza prima di tutto
nel cercapersone: un piccolo apparecchio che con un segnale
acustico e un display avvisa che qualcuno ci sta chiamando. Questo
dispositivo entra in funzione nel 1955, ma chi riceve deve recarsi ad
un telefono fisso per richiamare il numero indicato. I primi telefoni
mobili in realtà erano apparsi sulle auto della polizia di Detroit già
nel 1921, il numero di canali a disposizione per le chiamate era
comunque molto inferiore alle richieste di abbonamento e
nonostante le tariffe elevate non era semplice trovare le linee libere
nelle ore di punta. Gli apparecchi comunicavano con un'antenna di
grande potenza installata su un grattacielo che poteva trasmettere a
cento chilometri di distanza.
Il loro costo però era molto elevato e l'installazione doveva essere fatta su
misura per l'automobile: occupavano l'intero bagagliaio, mentre il disco
selettore e la cornetta venivano installati all'interno dell' abitacolo.
L'alimentazione veniva fornita dalla batteria della macchina, ma il
consumo era piuttosto elevato. In Italia il servizio radiomobile venne
introdotto dalla Sip nel 1973, ma l'installazione fu costosa e la diffusione
lenta. Un passo importante nello sviluppo tecnologico venne dalle
costruzione di dispositivi capaci di produrre e gestire microonde, onde di
frequenza maggiore rispetto alle onde radio, in grado di viaggiare in fasci
ristretti per le grandi distanze.
*3 aprile 1973: la prima chiamata
L'ingegnere americano Martin Cooper, direttore della sezione Ricerca e
sviluppo della società Mororola, effettua per la prima volta una chiamata
da un telefono cellulare, chiamando il suo diretto concorrente, il
direttore di ricerca dei Bell Laboratories (AT&T). L'apparecchio che ha
in mano è il prototipo Dyna-Tac, del peso di 1130 grammi, senza display
e altre funzioni se non quella di parlare, ascoltare e comporre un
numero. La sua batteria ha 35 minuti di autonomia, ma impiega più di
dieci ore a ricaricarsi. Eppure rispetto ai telefoni da automobile le
dimensioni, il peso e il consumo energetico si sono notevolmente ridotti.
Motorola Dyna-Tac
Martin
Cooper
Per comunicare, il Motorola Dyna-Tac si collega con una stazione
ricevente situata a New York, che poi instrada la telefonata lungo le
normali linee telefoniche. Il principio e lo sviluppo della rete si
devono però ai Bell Labs della AT&T, che nel 1968 avevano proposto
un sistema basato sulla suddivisione del territorio in una serie di celle
grossolanamente esagonali, ognuna con una stazione ricetrasmittente.
In questa rete ciascuna stazione è collegata attraverso normali linee
telefoniche ad un centro di commutazione per le telecomunicazioni
mobili, che ha il compito di dirigere il traffico. Quando l'utente fa una
chiamata utilizza uno dei canali disponibili nella cella, il sistema
trasferisce automaticamente la comunicazione su un nuovo canale
della nuova cella (roaming), lasciando libero il precedente per altre
telefonate. Così facendo le frequenze usate in una cellula possono
essere riutilizzate in un'altra cellula non molto distante, permettendo
di superare i problemi di sovraffollamento delle linee riscontrati negli
esperimenti precedenti. Il telefono cellulare consente di avere sempre
disponibile un collegamento telefonico fino a che l'apparecchio si
trova nel raggio di copertura di una cella
(variabile da cella a cella, da poche centinaia di metri sino a 35 km da
una stazione radio base).
* 1983: il telefono è in vendita
Nel 1983 viene lanciato sul mercato il primo telefono cellulare: si
trattava di un Motorola DynaTac 8000 X, pesante quasi 800 grammi
e soprannominato, per la forma poco attraente, “il mattone”. Fu
messo in vendita a 3.995 dollari; a questi prezzi le vendite non
esplosero immediatamente. La società aveva previsto che fino alla
fine del secolo ci sarebbero stati un milione di utenti nel mondo; in
realtà nel 2000 c'erano più di 109 milioni di abbonati alla telefonia
cellulare solo negli Stati Uniti. Prima di mettere in vendita il primo
modello erano stati però necessari ben 15 anni di ricerche e 10 di
faticosi accordi per la concessione delle licenze commerciali. Negli
Stati Uniti, la Commissione Federale delle Comunicazioni, visto
l'elevato numero delle domande presentate, decise di assegnare le
licenze a sorteggio. Così vi fu la corsa ad accaparrarsi i biglietti per
partecipare all'estrazione, anche da parte di chi non aveva nessuna
intenzione di intraprendere un servizio di telefonia mobile, ma
semplicemente sperava di guadagnare poi sulla vendita della licenza.
Nonostante quasi nessuno dei gestori nei primi anni del servizio
riuscisse a chiudere bilanci in attivo, la crescita dei telefonini
divenne inarrestabile. In Europa la commercializzazione dei primi
telefoni cellulari arrivò nel 1986.
* Una rapida evoluzione
Dalla sua comparsa, il telefono cellulare ha usato diversi sistemi di
funzionamento, chiamati generazioni, basati su differenti tecnologie,
dai sistemi analogici degli anni settanta/ottanta (che permettevano di
trasferire i suoni delle voci degli utenti) ai sistemi digitali degli anni
novanta. Il sistema digitale permette non solo di trasferire la voce
ma anche di spedire messaggi di testo, notizie, immagini e di
collegare il telefono al computer. In tutta Europa il sistema digitale
viene lanciato nel 1991, con il nome di GSM, mentre nel 1992
nascono gli SMS (Short Message Service). L'adozione di un'unica
rete in Europa permette a tutti i cittadini di spostarsi da un paese
all'altro della Comunità senza dover cambiare
il proprio telefonino. Nel 1997, quando la frequenza di trasmissione
intorno ai 900 Mhz inizia a diventare insufficiente per sostenere il
traffico telefonico, viene aggiunta quella a 1800 Mhz; nascono così i
DUAL BAND. Da qualche anno sono stati introdotti i cellulari di
terza generazione con il sistema UMTS che permette di utilizzare il
telefono anche per videotelefonate, registrazione e visualizzazione
di filmati e visione TV, ma già da alcuni anni anche la generazione
GSM propone schermi a colori con possibilità di connessione ad
Internet e fotocamere digitali.
Generazione
Umts
Generazione gsm
I nuovi modelli di telefono cellulare hanno schermo a colori,
fotocamera digitale, lettore MP3, connessioni ad infrarosso,
Bluetooth e possibilità di sincronizzare informazioni con programmi
sul proprio computer. Fra il 1999 e il 2000 la telefonia mobile
supera quella fissa, e oggi in Italia ci sono ben 43 milioni di
apparecchi.
Se è vero che un'epidemia di
cellulite si è diffusa in Italia
con particolare rapidità ciò non
significa che il nostro sia il
paese con la più alta
penetrazione di telefoni
cellulari; secondo l'Economist
c'è una densità maggiore nel
Lussemburgo, a Taiwan e a
Hong Kong. In un mercato che
ha raggiunto rapidamente la
maturità c'è un'ossessiva
proliferazione di proposte che
tentano di trasformare il
telefono portatile in uno
strumento con un'infinità di
funzioni, dalla comunicazione
video, alla fotografia e a
sistemi che imitano internet.
ASPETTI SOCIALI
In Italia la diffusione del cellulare raggiunge livelli da primato
mondiale e ha provocato la nascita di una sorta di galateo. Ad
esempio, è considerato maleducato avere suonerie di volume
eccessivo, tenere acceso il telefonino in luoghi di culto oppure in
altri luoghi pubblici (ospedale, teatro, cinema, ristorante, ecc...)che
non ne consentano l'uso senza arrecare disturbo ad altre persone.
L'utilizzo del cellulare è stato vietato a chi guida un autoveicolo
poiché abbasserebbe i tempi di reazione. Distraendo l'attenzione del
conducente dal guardare la strada, i tempi per vedere un ostacolo,
rallentare fino a fermarsi o a cambiare direzione diventerebbero
sensibilmente più alti. Il codice della strada ha reso obbligatorio
l'uso di auricolari, che evitano al guidatore di distogliere lo sguardo
dalla strada e in particolare di tenere il volante con una sola mano,
impegnando l'altra con il cellulare. Una circolare del ministro
italiano della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ha vietato l'uso
del cellulare nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado
durante le ore di lezione e negli esami.
* Principali produttori di telefoni
1. Nokia
2. Samsung
3. Motorola
4. Sony Ericsson
5. Blackberry
6. LG
7. Panasonic
8. Apple
9. BenQ
POSSIBILI DANNI ALLA SALUTE
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che le onde elettromagnetiche
emesse dai telefoni cellulari possano arrecare danni alla salute degli
utenti. Alla data odierna le ricerche hanno dato risultati controversi;
alcune non hanno evidenziato una relazione diretta tra l'uso dei
cellulari e l' insorgenza di malattie come il cancro, altre invece hanno
associato a una esposizione prolungata nel tempo l'aumento del
rischio dell'insorgenza di tumori al cervello. I ricercatori tendono a
sconsigliare l'utilizzo del cellulare ai bambini dato che sembrano
molto più sensibili alle radiazioni elettromagnetiche degli adulti. Ciò
che per ora è certo è solo l'aumento di temperatura nelle zone vicine
all'orecchio a seguito di un prolungato e continuo uso del telefono
cellulare che causa una diminuzione dell'udito. Un altro problema,
manifestato sopratutto nei giovani, è l'infiammazione dei nervi delle
dita per la velocità con cui ormai alcune persone scrivono sulle mini
tastiere, questo nel peggiore dei casi porta anche a forme gravi di
tendiniti ed artriti.
POSSIBILI DANNI SUGLI ANIMALI
Alcuni studiosi hanno rilevato e provato scientificamente e con dati
alla mano che le onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari
possono arrecare danni alla salute anche agli animali, soprattutto ai
più sensibili. Gli animali più colpiti sono i pipistrelli che vengono
confusi dalle onde trasmesse portandoli spesso a sbattere contro muri,
edifici, lampioni o alberi non permettendogli di identificare con
certezza le loro prede. Le balene e tutti i cetacei subiscono spesso
delle variazioni di rotta durante i loro spostamenti portandoli ad
arenarsi su spiagge, questo loro disorientamento viene anche
alimentato dai radar sommersi, dai sonar delle navi e dei
sommergibili. Infine un altro animale che ha risentito molto delle
onde magnetiche dei cellulari sono le api, di cui se ne ha avuto una
grande mortalità perché gli esemplari disorientati non riescono più a
tornare negli alveari e muoiono, questo fa si che molte colture non
vengono fecondate ed impollinate.
BIBLIOGRAFIA

http://www.torinoscienza.it/dossier/apri?abj_id2481-8k

http://it.wikipedia.org/wiki/Telefono_cellulare

http://web.mclink.it/MC8216/storia/storia10.htm

Quotidiano Sole 24 Ore
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